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CameradeiDeputati

XVIILEGISLATURA

DISEGNODILEGGE
diniziativadeideputati:

DARIONARDELLA,LORENZOBASSO,ALFREDOBAZOLI,MATTEOBIFFONI, FRANCESCOBOCCIA,SIMONABONAFE',MARIAELENABOSCHI,ERNESTOCARBONE, PIERGIORGIOCARRESCIA,PAOLOCOPPOLA,FILIPPOCRIMI,LUIGIDALLAI,ROGERDE MENECH,MARCODONATI,DAVIDERMINI,LUIGIFAMIGLIETTI,EDOARDOFANUCCI, DAVIDFARAONE,SILVIAFREGOLENT,FEDERICOGELLI, ROBERTOGIACHETTI,DARIO GINEFRA,LORENZOGUERINI,LUCALOTTI,ERNESTOMAGORNO,GIOVANNA MARTELLI,FLAVIANARDELLI,DARIOPARRINI, MARIANORABINO,MATTEORICHETTI, ANDREAROMANO,MICHELAROSTAN,ALESSIAROTTA,ANGELORUGHETTI,IVAN SCALFAROTTO,ANGELOSENALDI,MINOTARICCO,LAURAVENITTELLI.

Sceglitu. Abrogazionedelfinanziamentopubblicoallapolitica eintroduzionedelcreditodiimposta

Onorevoli colleghi! Il finanziamento pubblico ai partiti, che venne introdotto in Italia con la c.d. legge Piccoli n. 195 del 2 maggio 1974, anche per far emergere il finanziamento occulto che tutta la politica italiana riceveva nellambito della c.d. guerra fredda, mostra ormai palesemente i suoi limiti politici, economici e soprattutto sociali. Un finanziamento pubblico insostenibile a maggior di fronte a una politica che si mostra sempre pi incapace di decidere ma che, al tempo stesso, continua ad autoalimentarsi una senza reale trasparente responsabilit e, per certi aspetti, pure non vedendo per nulla la necessit che la fase storica chestiamovivendociimpone,ossiaquelladiuncambiodiparametroculturalenelrapportotra denaro e politica, tra cittadini ed istituzioni, tra eletti ed elettori, mettendo al centro di questo criterio, appunto, il cittadino e lasuavolontdiscegliereliberamente.Sesivuole,secondounchiaroslogan:scegli tu. Per noi, infatti, e deveessereilcittadinoiltermineinizialeefinalediognimodellorealmentedemocratico. E lui e solo lui, appunto che deve essere larbitro delle scelte della politica e del suo sostentamento: privilegiando o punendo, con la sua scelta di finanziamento, le proposte politiche che i soggetti alluopo indicati dalla nostra Costituzione allart. 49, ossia in primis i partiti e i movimenti politici, propongono allinternodiquellasocietapertaelibera,cheunmondosemprepicomplessoearticolatomostra. Cos, anche la recente legge n. 96 approvata il 6 luglio 2012 su Norme in materia di riduzione dei contributi pubblici in favore dei partiti edeimovimentipolitici,nonchmisurepergarantirelatrasparenzae i controlli dei rendiconti dei medesimi. Delega al Governo per l'adozione di un testo unico delle leggi concernenti il finanziamento deipartitiedeimovimentipoliticieperl'armonizzazionedelregimerelativoalle detrazioni fiscali, mostra tutte le timidezze e le difficolt di un sistemapolitico avvitatosusestesso,sordo alcambiamento,incapacediriformarsi. In tal senso, la presente proposta di legge, che parte dalla proposta di iniziativa legislativa popolare delineata dal prof. Pellegrino Capaldo nella scorsa legislatura e che tanto successo tra i cittadini ha suscitato perch d a loro la possibilit di scegliere direttamente, senza sottrarre formedifinanziamentoal terzo settore e alla sussidiariet orizzontale tanto fondamentale nellatenutasocialedelnostroPaese,hatre obiettivi: (a) abrogare tutte le norme che attribuiscono ai movimenti opartitipoliticiunrimborso inrelazione alle spese elettorali sostenute per le campagne per il rinnovo del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, del Parlamento europeo e dei consigli regionali. Norme che non riscuotono ormai alcun consenso da parte dell'opinione pubblica e che risultano aver fallito il loro intento pi nobile, ovvero quello di limitare i casi di malversazione e di corruzione. Una proposta che, come noto,gistatapresentataanchealSenatodaalcunisenatori delPd(primo firmatario:Marcucciet alii) (b) introdurre, attraverso il credito di imposta,lasceltaincapoaicittadinidifinanziareipartiti,con un meccanismochediamodoalloStatodi riconoscereaicittadiniuncreditodimpostapari al40% delcontributoversatoconunlimitemassimodi10.000euro (c) infine, favorire un miglioramento qualitativo dei partiti e dei movimenti politici, utilizzando strumenti premiali che incentivino le migliori pratiche democratiche, interne ed esterne, in attesa di una legge sui partiti politici che dia fino in fondo, come per le altre liberaldemocrazie di tipo

parlamentaristicorazionalizzato,pienaattuazioneallart.49dellaCostituzione. La proposta di legge Scegli tu", quindi, mira a mettere al centro il cittadino e la sua libert di scelta, rendendo i partiti politici miglioriepitrasparentiinqualite,altempostesso,inquantit,postocheleloro dotazioni economicofinanziarie derivano da scelte direttamente operate sulla base del consenso politicosociale che i cittadini attribuiscono loro. Un modo chiaro, peraltro, per rispettare lindirizzo della volont popolare, che si espresse gi allora con il referendum dell11 giugno del 1978 riguardo allabrogazionedelfinanziamentopubblico. Su questa base pertanto si ritenuto di riservare il credito dimposta alle sole persone fisiche e di individuare un limite di 10.000 euro, per consentire la pi larga partecipazione dei cittadini qualechesiail loro reddito e il loro orientamento politico, favorendo peraltro la spinta sociale massima alla ricerca da parte di tutti i partiti e movimenti politici, di quelli giesistenti aquellicheverranno,diunconsensosociale epoliticononpresuntivomacertificatodallaliberasceltadisostegnoeconomicodelcittadino. Pur consapevoli delle difficolt cheletransizionidaunregimeadunaltrodeterminano,sipensatotuttavia di rendere il passaggio tra il vecchio e il nuovo sistema rapido ed efficace, graduato in tre anni, non da ultimo per favorire il prima possibile il ripristino di un circuito fiduciario tra cittadini e politica, facendo recuperare credibilit a coloro che, con dignit e onore, vengono chiamati dallelettore per un tempo limitatoadesercitarelefunzionipubbliche.

Testodellapropostadilegge

ART.1 (Abrogazionedellenormeinmateriadirimborsoperlespeseelettoralisostenutedamovimentie partitipolitici) 1.Fattosalvoquantostabilitodallart.4,c.1dellapresentelegge,adecorreredalladatadientratain vigoredellapresenteleggeabolitoilrimborsoperlespeseelettoralisostenutedamovimentiepartiti politicieperleffettosonoabrogati:


a)gliarticoli1e3,commidalsecondoalsesto,dellalegge18novembre1981n.659 b)larticolo1dellalegge8agosto1985,n.413 c) gli articoli 9 e 9bis, nonch larticolo 12, comma 3, limitatamente alle paroledagli aventidiritto, larticolo 15, commi 13, 14, limitatamente alle parole che non abbiano diritto ad usufruire del contributo per le spese elettorali 16, limitatamente al secondo periodo, e larticolo 16 della legge 10 dicembre1993,n.515 d)larticolo6dellalegge23febbraio1995,n.43 e)gliarticoli1,2e3dellalegge3giugno1999,n.157,esuccessivemodificazionieintegrazioni

ART.2 (Creditodimpostapercontributivolontariindenaroinfavoredimovimentiepartitipolitici) 1. In sostituzione del rimborso abolito ai sensi dellarticolo 1 della presente legge ai cittadini italiani che erogano contributivolontari indenaro infavoredimovimentiepartitipoliticiriconosciuto,a decorreredal periodo dimposta successivo alla data di entrata in vigore della presente legge,uncreditodiimpostapari al 40 per cento dellammontare del contributo stesso, fino ad un importo massimo di 10.000 euro per ciascunperiododimposta. 2.Ilversamentodelcontributononcostituisceoperazioneeffettuatanelleserciziodiimpresacommerciale. 3.Ilcreditodimpostautilizzabileincompensazioneaisensidellarticolo17deldecretolegislativo9luglio 1997, n. 241, e successive modificazioni, dal giorno successivo alla data del versamento del contributo. Esso non cedibile a qualunque titolo e non concorre alla formazione del reddito soggettoallimpostasul reddito delle persone fisiche. I contribuenti i cui redditi siano soggetti alla ritenuta alla fonte di cui agli articoli 23 e 24 del decreto delPresidentedellaRepubblica29settembre1973,n.600,possonochiedere

che il credito dimposta sia computato in diminuzione delle ritenute operate nei loro confronti dai soggetti tenuto alleffettuazione della ritenuta, fino a concorrenza del credito stesso. Ai contributi per i quali concesso il credito dimposta non si applica larticolo 15, comma 1bis, del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni. 4. Per fruire del credito di imposta di cui al comma 1, ilversamentodeicontributideveessereeseguitosu un conto corrente bancario o postale esclusivamente dedicato alla raccolta dei contributi medesimi, espressamente indicato dal movimento o partito politico beneficiario e da questo preventivamente comunicatoallAgenziadelleEntrate. 5. La banca, a fronte del versamento del contributo, rilascia al soggetto erogante oltre a quanto richiesto dalle vigenti procedure in relazione allesecuzione delloperazione bancaria, una dichiarazione in duplice copia attestante lavvenuto versamento, con indicazione della persona fisica che lo ha eseguito, dellimporto e della data del versamento medesimo, senza necessit di indicare il partito o movimento politico beneficiario del contributo medesimo. Tale dichiarazione, denominata buono dimposta, costituisce titolo idoneo per fruire del credito dimposta di cui al comma 1. Su richiesta del soggetto erogante, la banca potr emettere anche pi buoni di imposta, di ammontare complessivamente corrispondentealcontributoversato. 6. Il movimento o partito politico beneficiario del contributo tenuto a dare evidenza in apposito rendiconto annuale, ai sensidellarticolo8dellalegge2gennaio1997,n.2,dellesommericevutemediante iversamenticertificatiaisensidellapresentelegge. 7. Larticolo 78 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni,abrogato. 8. Con decreto del Ministro delleconomia e delle finanze, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entratainvigoredellapresentelegge,sonodefinitelemodalitdiattuazionedelpresentearticolo. ART.3 (Soggettineicuiconfrontipossonoessereerogatiicontributivolontari) 1.Perfruiredelbeneficiodicuiallarticolo2,icontributivolontaridebbonoessereerogati:
a. nei confronti di movimenti o partiti politici, ivi incluse le liste di candidati che non siano diretta

espressione degli stessi, solo se questi si dotino di un atto costitutivo e di uno statuto, che sono trasmessi in copia al Presidente del Senato della Repubblica e al Presidente della Camera dei deputati entro quarantacinque giorni dalla data di svolgimento delle elezioni. L'atto costitutivo e lo statuto, pubblicati sul sito istituzionale della Camera dei Deputati, sono redattinellaforma dell'atto pubblico e indicano in ogni caso l'organo competente ad approvare il rendiconto di esercizio e l'organo responsabile per la gestione economicofinanziaria. Lo statuto deve essere conformato a principi democratici nella vita interna, con particolare riguardo alla scelta dei candidati, al rispetto delleminoranzeeaidirittidegliiscritti. b. Nei confronti di movimenti o partiti politici che, nel rispetto dei requisiti previsti dal c.1letteraa), hanno conseguito nellultima consultazione elettorale precedente allanno di erogazione del contributoalmenounrappresentanteelettoallaCameradeideputatioalSenatodellaRepubblicao in una assemblea regionale, nonch di movimenti o partiti politici che hanno presentato nella

medesima consultazioneelettoralecandidatiinalmenotrecircoscrizioniperleelezioniperilrinnovo della Camera dei deputati oinalmenotreregioniperilrinnovodelSenatodellaRepubblicaodelle assembleeregionali. c. Neiconfrontidipartitiomovimentipoliticichehannounlegamestrutturato,daalmeno treanni,con fondazioni legalmente costituite operanti nel campo della cultura politica con un patrimonio non inferiore a cinque milioni di euro, o operanti continuativamente da almeno dieci anni prima della datadientratainvigoredellapresentelegge. 2. Per i soggetti previsti dalla lettera a) del comma 1 previsto un ulteriore beneficio pari al3%inpise adottano: 1. Elezioniprimarieperlindividuazionedeicandidatialleconsultazionielettorali 2. Meccanismidiprotezionedelleminoranzedigenere,inlineacon quantodettatodallart.51 dellaCostituzione 3. Meccanismi di trasparenza pubblica dei propri bilanci, rendicontando le spese di partito cos come previsto per i gruppi parlamentari ai sensi della deliberazione delConsigliodi Presidenza del Senato della Repubblica del 2013 in attuazione degli articoli 15, 16 e 16bisdelRegolamentodelSenatodellaRepubblica. 3. I partiti e imovimentipolitici,iviinclusele listedicandidatichenonsianodirettaespressionedeglistessi, chenontrasmettanoalPresidentedellaCameradeideputatioal PresidentedelSenatodellaRepubblicagli atti di cui al comma 1, nel termine ivi previsto, decadono dal diritto ai contributi volontari ad essi eventualmentespettante. 4. I soggetti di cui ai commi 1 devono essere iscritti in un elenco nazionale, istituito presso il Ministero dellinterno, disponibile anche on line sul sito istituzionale sotto la voce Albo dei partiti e movimenti politici. A tal fine, e anche a disposizione on line, i soggetti di cuiaicommi1depositanopressolostesso Ministero il proprio statuto ed ogni eventuale successiva modifica. La richiesta di iscrizione nellelenco nazionale deve esserealtrescorredatadaunadichiarazioneattestantelasussistenzadeirequisitiindicatidai medesimi commi 1. I soggetti iscritti nellelenco nazionale trasmettono annualmente al Ministero dellinterno,inviatelematica,unadichiarazioneattestantelapermanenzadeipredettirequisiti. 5. Alle dichiarazioni previste dal comma 3 si applicano le disposizioni di cui allarticolo 76 deltestounico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto delPresidentedellaRepubblica28dicembre2000,n.445. 6. Con decreto del Ministro dellinterno, da emanare, di concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono disciplinati listituzione e la tenuta dellelenco di cui al comma 3, liscrizione nello stesso, le modalit di trasmissione delladocumentazionerelativaallasussistenzadeirequisitirichiesti,nonchirelativicontrolli. ART.4 (Normetransitorie) 1. I movimenti e i partiti politici, ai quali, alla datadientratainvigoredellapresentelegge,riconosciutoil rimborso per le spese elettorali ai sensi della legge 3 giugno 1999, n. 157, e successive modificazioni e integrazioni, continuano ad usufruirne nellesercizio finanziario in cui compresa la predetta data e nei tre esercizisuccessivi,nelleseguentimisure: a) nellesercizio di entrata in vigore della presente legge ilrimborso riconosciutonellamisuraspettantein

baseallacitataleggen.157del1999esuesuccessivemodificazioni b) nel primo, nel secondo, nel terzo esercizio successivoaquellodientratainvigoredellapresenteleggeil rimborso riconosciuto nelle misure, rispettivamente, del sessanta, del quaranta, del venti per cento dellimportodeterminatoaisensidellaletteraa). 2. Il rimborso per le spese elettorali di cui alla legge 3 giugno 1999, n. 157, cessa a partire dal quarto eserciziofinanziariosuccessivoaquelloincuicompresaladatadientratainvigoredellapresentelegge. 3. Con decreto del Ministro delleconomia e delle finanze sono definite le modalit di liquidazione delle somme dovute ai sensi del comma 1 del presente articolo, sono individuati i movimenti e i partiti politici aventi diritto ed disciplinata la liquidazione del fondo di garanzia di cui allarticolo6bis,comma2,della citatalegge3giugno1999,n.157,esuccessivemodificazionieintegrazioni. ART.5 (Disposizionifinanziarie) 1. Dallattuazione della presente legge non devono derivare nuoviomaggiorioneriperlafinanzapubblica. Per lo svolgimento dei compiti previsti dallarticolo 3 il Ministero dellinterno utilizza le dotazioni umane, finanziarieestrumentaliprevistedallalegislazionevigente. 2. Il Ministro delleconomia e delle finanze provvede al monitoraggio degli effetti della presente legge e riferisce al Parlamento ogni sei mesi, anche ai fini delladozione di misure correttive di eventuali effetti finanziarinonprevisti.

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