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IL MAHABHARATA

ADI PARVA
(Il libro delle origini) SEZIONI 167 - 185 CHAITRARATHA PARVA Invocazione. Om! Inchinandomi davanti a Narayana e Nara, i pi esaltati tra i maschi, inchinandomi al cospetto della Devi Saraswati, non posso fare a meno di gridare vittoria.

SEZIONE 167
(Chaitraratha Parva)
1

I cittadini, tornarono alle loro case e i Pandava, come prima continuarono a vivere a Ekachakra. Janamejaya chiese: Dopo dopo la morte del Rakshasa, quale fu la sorte dei Pandava? 2 Vaisampayana continu: Dopo aver ucciso Vaka, quelle tigri tra gli uomini, continuarono a vivere nella casa del Brahmana, impiegando il loro tempo nelle elemosine e studiando i Veda. 3Dopo qualche tempo, un Brahmana di rigidi voti, raggiunse quella casa e vi prese dimora. 4Il padrone di casa, molto ospitale, adorando il nuovo arrivato, dopo le dovute cerimonie, gli mostr la sua stanza. 5Cos, quei tori tra gli uomini, i Pandava con la loro madre, sollecitarono il nuovo arrivato a raccontare la sua interessante esperienza. 6Il Brahmana, raccont di aver visitato i regni di numerosi re, numerose regioni, dense di, citt, luoghi sacri e fiumi. 7Il Brahmana, narr della cerimonia della scelta del marito, voluta dalla figlia di Yajnasena, la principessa di Panchala. 8 Raccont anche della nascita di Dhrishtadyumna e di Sikhandi, e della nascita di Drupadi, avvenuta senza lintervento di una donna al sacrificio di Drupada. 9 Saputo di quello straordinario fatto, che riguardava il re Drupada, desiderando conoscere i dettagli, pregarono il Brahmana di narrarli. 10Essi dissero: O Brahmana, come ha potuto Dhrishtadyumna, il figlio di Drupada, nascere dal fuoco sacrificale? Come ha potuto Drupadi nascere al centro della piattaforma sacrificale? 11Come pot il figlio di Drupada, imparare ad usare le armi dallesperto Drona? Per quale ragione, lamicizia tra Drupada e Drona fu spezzata. 12 Vaisampayana continu: Spronato dai Pandava, quel toro fra i Brahmana narr i particolari della storia della nascita di Drahupadi. SEZIONE 168 (Chaitraratha Parva: seguito) 1 Il Brahmana disse: Nella regione, dove il Gange entra in pianura, vive un grande Rishi, devoto, di austere penitenze e di grande saggezza, il suo nome di nascita Bharadwaja. 2Un giorno, recatosi nei pressi del Gange, per le sue abluzioni, il Rishi vide lApsara Gritaci, che dopo il bagno passeggiava nuda sulla riva. 3Un forte vento si era alzato e gli aveva portato via i vestiti. Vedendo la donna svestita, il Rishi fu colto dal desiderio. 4Malgrado praticasse il voto di astinenza fin dalla

sua adolescenza, come fu influenzato dal desiderio, il Rishi emise il seme vitale. 5Il seme fu raccolto in un vaso, da quel fluido venne alla luce Drona, colui che nato in un vaso. Drona studi i Veda, con tutte le sue derivazioni. 6Bharadwaja aveva un amico di nome Prishata, che divenne il re dei Panchala. Questultimo ottenne un figlio che chiam Drupada. 7Tutti i giorni, il figlio di Prishata, si recava allasilo di Bharadwaja, per giocare e studiare con Drona. 8Dopo la morte di Prishata, Drupada sal al trono. In quel periodo, Drona venne a sapere che il Brahmana Rama, voleva distribuire le sue ricchezze e ritirarsi nella selva. 9Drona fece visita a Rama, quindi gli disse: O migliore tra i Brahmana, sono Drona. Sono qui per ottenere la vostra ricchezza. 10 Rama rispose: Ho gi distribuito tutto. Mi sono rimasti il mio corpo e le mie armi. Potete chiedere solo una delle due cose, cosa scegliete?. 11 Drona disse: Desidero le vostre armi, con le istruzioni per luso e per il controllo. 12 Il Brahmana continu: Il discendente di Brigu, rispose Cos sia, e diede tutte le sue armi a Drona. Ottenendole, questultimo raggiunse il suo scopo. 13Drona ottenne la pi potente delle armi, quella chiamata Arma di Brahma. Questo dono lo rese felice, in quanto lo rendeva superiore a tutti gli uomini. 14Poi il figlio di Bharadwaja, raggiunse il regno di Drupada. Avvicinato il monarca, quella tigre tra gli uomini, disse: Riconoscetemi tra i vostri amici. 15 Drupada rispose: Un uomo di bassa lega non pu essere amico di uno la cui nascita pura. Un conduttore di carri di battaglia, non pu essere amico di uno che non conduce carri. Cos un re non pu avere un amico che non sia di nobile nascita. 16 Il Brahmana continu: Lintelligente Drona, mortificato per quelle parole, recatosi alla capitale dei Kuru, pens ad un mezzo per umiliare il re dei Panchala. 17Fu cos che Bishma, prendendo con se i nipoti, insieme a numerose ricchezze, li condusse dal figlio di Bharadwaja, che li accett come suoi allievi. 18Drona, desideroso di umiliare Drupada, riuniti i suoi discepoli, disse: 19E stabilito, che dopo che sarete divenuti esperti nelle armi, paghiate come mio onorario, qualcosa che mi rallegri il cuore. Arjuna, facendosi portavoce di tutti, disse: Cos sia. 20Terminata la scuola, divenuti esperti nelluso delle armi, Drona pretese di essere pagato, riuniti di nuovo i suoi allievi, disse: 21Drupada, il figlio di Prishata il re di Chhatravati. Strappatelo al s uo regno e consegnatemelo. 22Cos i Pandava sconfissero Drupada in battaglia e insieme ai suoi ministri, lo consegnarono a Drona, il quale osservando lo sconfitto monarca, disse: 23 O re, chiedo di nuovo la vostra amicizia. Siccome chi non re non pu essere amico di un re, 24divider il regno in due parti, una per me e una per voi. Voi sarete re delle terre a Sud della Bhagirathi (Gange), mentre io governer le regioni che si trovano a Nord. 25 Il Brahmana continu: Il re dei Panchala, ascoltate le paro le del figlio di Bharadwaja, rispose: 26 O Grande anima, siate voi benedetto, lasciate che questo accada, lasciate che la nostra sia un amicizia eterna. 27Dopo essersi parlati, dopo aver stabilito delle regole, Drona e il re dei Panchala, tornarono nei luoghi da dove erano venuti. 28Il pensiero dellumiliazione, non lasci mai Drupada. Con molta tristezza nel cuore, il re dei Panchala si allontan. SEZIONE 169 (Chaitraratha Parva: seguito) 1 Il Brahmana continu: Dopo questi fatti, il triste Drupada , bramando vendetta, cominci a girovagare di eremo in eremo alla ricerca di un Brahmana abile nei sacrifici. 2Sopraffatto dal dolore e dalla collera, e desideroso di prole, il re continuava a ripetere: Non ho figli, che possano essere superiori. 3Il re continuava a dire: Vergogna sui miei figli e sui miei parenti. Pensando alla vendetta, il re singhiozzava in continuazione. 4Dopo aver riflettuto, sul modo per sopraffare Drona, non trov soluzione, nessuno dei suoi Kshatrya, possedeva il valore per portare a compimento il suo disegno. 5Vagando sulle rive della Yamuna e del Gange, il monarca visitava tutti gli eremi che incontrava. 6Non vi era Brahmana che non fosse uno Snataka. Non vi era Brahmana che non fosse

di rigidi voti. Non vi era Brahmana, che non fosse virtuoso e di alto rango. 7Nel suo girovagare, il monarca incontr due Brahmana, conosciuti come Yaja e Upayaja, entrambi grandi penitenti e con la mente sotto il completo controllo e appartenetti a un ordine superiore. 8Entrambi impegnati nello studio degli antichi dettami, quei due erano discendenti diretti di Kashyapa. 9Quei due Brahmana erano in grado di aiutare il re, per portare a termine il suo progetto. Con un singolo proposito e con grande assiduit, il monarca corteggiava i due Brahmana. 10Accertatosi della superiorit del pi giovane dei due, il re cominci a corteggiare Upayaja, con ricche offerte. 11 Drupada passava il suo tempo nel rendere omaggio al Brahmana, donandogli le cose che un essere umano pi desidera. Un giorno, dopo lusuale adorazione, Drupada disse: 12O Upayaja, se portando a termine un sacrificio, mi darete un figlio in grado di sconfiggere Drona, vi dar diecimila capi di bestiame, o qualsiasi altra cosa voi possiate desiderare. 13O migliore tra i Brahmana, sono pronto a donarvi qualsiasi cosa. 14 Il Rishi rispose: Non posso svolgere questo rito. Ma Drupada non accett la risposta e rendendogli omaggio, continu a servire il Brahmana. 15Trascorso un anno, Upayaja, rivolgendosi a Drupada, disse: 16Un giorno, mio fratello, girovagando nel profondo di un bosco raccolse un frutto che era caduto al suolo, non si prese la cura di renderlo puro lavandolo. 17Ero con lui e lo vidi commettere questo immeritevole atto. Ho notato che egli non si faceva scrupoli nellaccettare cose impure. 18Nel raccogliere quel frutto egli pensava di non fare nulla di sbagliato. Chi non vede le impurit in ci che mangia, non vede nemmeno le impurit di altre cose. 19Mentre viveva nella casa del suo maestro, mentre era impegnato nello studio degli antichi dettami, egli usava mangiare i resti del cibo, rimasto ai piedi degli altri studenti. 20Egli affermava, che non trovava differenza nel mangiare cose pure o impure. Vi parlo di questa cosa, perch penso che mio fratello brami acquisire ricchezze mondane. Rivolgetevi a lui, sicuramente egli si adoperer per svolgere gli uffizi necessari. 21 Udita quella storia, malgrado la cattiva opinione che aveva di Yaja, senza perdere tempo Drupada raggiunse la sua dimora. Ador Yaja, che malgrado tutto era meritevole di omaggio. 22Poi Drupada disse: Maestro, svolgete un sacrificio per me e vi pagher con ottomila capi di bestiame. Linimicizia con Drona, brucia il mio cuore. Vi prego, raffreddate il mio cuore. 23O primo tra gli esperti nei Veda, Drona possiede lArma di Brahma, per questa ragione, quel vile riuscito a sconfiggermi in merito allimparit delle amicizie. 24Lintelligente figlio di Bharadwaja, ora il capo dei maestri dei Kuru. Al mondo non esiste Kshatrya che gli sia superiore. 25Il suo arco, misura sei Cubiti di lunghezza e le sue frecce possono uccidere ogni essere vivente. 26Quel grande arciere, quella grande anima del figlio di Bharadwaja, travestitosi da Brahmana, sta distruggendo il potere della stirpe degli Kshatrya. 27Egli come un secondo Jamadagnya, intende sterminare gli Kshatrya. Nessun uomo su questa Terra in grado di far fronte alle sue armi. 28Divampante come un fuoco alimentato dal burro sacrificale, Drona possiede il potere di Brahma, unito con la potenza degli Kshatrya egli pu uccidere chiunque lo affronti in battaglia. 29Ma il vostro potere di Brahma pi forte di quello di Drona, anche se unito con la forza di tutti gli Kshatrya. Possedendo la sola forza degli Kshatrya, sono inferiore a Drona. Vi sollecito ad usare il vostro potere di Brahma, avendo voi una conoscenza superiore, tale forza superiore a quella di Drona. 30O Yaja, portate a termine un sacrificio, in modo che possa ottenere un figlio, che sia invincibile e in grado di sottomettere Drona. Sono pronto a darvi diecimila capi di bestiame. 31 Yaja rispose: Cos sia. Poi cominci a richiamare alla mente, le formule delle varie cerimonie per svolgere quel particolare sacrificio. 32Sapendo che si trattava di qualcosa di molto importante, egli chiese laiuto di Upayaja. Cos Yaja promise di portare a termine quel sacrificio, il cui risultato avrebbe distrutto Drona. 33Upayaja, consegn a Drupada la lista del materiale che serviva per il corretto svolgimento del sacrificio, quindi disse: 34O re, avrete il figlio desiderato, possente, energico e forte.

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Il Brahmana continu: Desiderando avere un figlio, capace di uccidere Drona, il monarca si mise subito allopera, preparando tutto il necessario. 36Quando ogni cosa fu pronta, dopo aver versato una libagione di burro nel fuoco, rivolgendosi alla regina, Yaja disse: O nuora di Prishata, avvicinatevi, un figlio e una figlia stanno arrivando. 37 La regina rispose: O Brahmana, la mia bocca sente ancora il gusto dello zafferano e di altre co se profumate. Il mio corpo cosparso di dolci profumi. Non sono ancora pronta per accettare il sacro burro, che mi dar dei figli. O Yaja, aspettate che sia pronta per questa gioiosa consumazione. 38 Yaja replic: O signora, che voi veniate o restiate, loggetto del sacrificio sar completato dal momento che verser questo burro, consacrato dalle invocazioni di mio fratello nel fuoco. 39 Il Brahmana continu: Detto questo, Yaja verso la libagione nel fuoco. Subito dopo, dalle fiamme sorse un bambino, terribile a vedersi, era simile ad un Essere Celeste e splendente come un fuoco. 40Con una corona in testa, con il corpo rivestito da unarmatura, spada in mano e arco e frecce in spalla, riempiva la zona circostante con terribili ruggiti. 41Appena nato, sal su di un carro e si allontan. Mentre i gioiosi Panchala, urlavano: Eccellente, eccellente. 42La Terra sembrava inabile a sostenere il peso dei Panchala impazziti dalla gioia. Poi una voce proveniente dal cielo, disse: 43Questo principe nato per uccidere Drona. Egli disperder le paure dei Panchala e spander la loro fama. Egli rimuover il dolore del re. 44 Poi dal centro della piattaforma sacrificale, spunt una femmina, che chiamarono Panchali. Era bellissima e benedetta dalla fortuna. Aveva gli occhi neri, larghi come petali di Loto, 45la sua pelle era scura, i suoi capelli erano ondulati e tendevano al blu. Le sue unghie erano convesse e belle. Il suo aspetto era brillante come il rame sciolto. Le sue sopracciglia erano ben curate e il suo petto era pieno. 46Sembrava la figlia di un Essere Celeste nata tra gli uomini. Il suo corpo emanava un dolce profumo, simile a quello del Loto blu, questo poteva essere percepito fino a due miglia di distanza. 47La sua bellezza era tale da non avere rivali sulla Terra. Bella come un Essere Celeste, questa era desiderata in matrimonio dai Deva, dai Danava, dagli Yaksha, ecc.. 48Quando la ragazza dalla vita sottile, venne alla luce, una voce incorporea disse: Questa donna dal colore scuro, sar la prima tra le donne. Ella sar la causa della distruzione di numerosi Kshatrya. 49Quando sar il momento, questa donna porter a termine il proposito dei Deva, per mezzo di lei, un pericolo, sopraffar i Kaurava. 50 Nel sentire quelle parole, i Panchala emisero un ruggito leonino. Vedendo il ragazzo e la ragazza, la nuora di Prishata, desider averli, avvicinatasi a Yaja, disse: 51Non lasciate che nessun altra tranne me, sia loro madre. 52Desiderando il bene del re, Yaja rispose: Cos sia. Poi gli altri Brahmana, ampiamente gratificati, si avvicinarono per concedere ai nuovi nati un nome. 53Essi dissero: O re, per la sua eccessiva audacia, vostro figlio sar chiamato Dhrishta, e Dyumna a motivo della sua naturale armatura. 54Poi aggiunsero: A motivo della pelle scura della ragazza, sar da tutti chiamata Krishna. 55 Il Brahmana continu: In questo modo, al sacrificio di Drupada, vennero alla luce i due grandi gemelli. Il grande Drona, portato il principe Panchala alla propria dimora, in cambio dell amicizia di Drupada, conseguita con lacquisizione di met del suo regno, gli insegn luso delle armi. 56Quella grande anima del figlio di Bharadwaja, guardando al proprio destino come qualcosa di inevitabile, fece ci per perpetuare la sua grande fama. SEZIONE 170 (Chaitraratha Parva: seguito) 1 Vaisampayana continu: Nellascoltare le parole del Brahmana, sembrava che i cuori dei figli di Kunti, fossero trafitti da dardi acuminati. Quegli eroi persero la serenit mentale. 2Vedendo i suoi figli apatici e inattenti, rivolgendosi a Yudhisthira, Kunti disse: 3Abbiamo trascorso molte notti nella casa di questo Brahmana. Vivendo dellelemosina di oneste persone, abbiamo trascorso

piacevolmente il nostro tempo in questa bellissima citt. 4O oppressore dei nemici, abbiamo visto pi volte i giardini e i boschi di questa regione, non proviamo nessun piacere nel rivederli. 5O eroici discendenti di Kuru, non pi come prima, lelemosina non pi facilmente ottenibile. 6Se lo desiderate, se pensate sia giusto, andiamo a Panchala. Non abbiamo mai visto quella regione, sono sicura che ci delizier tutti. 7O stritolatori di nemici, ho sentito dire che nella regione di Panchala, pi facile vivere di elemosina e che il re Yajnasena molto generoso con i Brahmana. 8 Penso non sia bene vivere troppo a lungo nello stesso luogo. O figlio, se vi piace lidea, possiamo andare l. 9 Yudhisthira rispose: E nostro dovere obbedire al vostro commando, questo per il nostro bene. Ma non conosco il pensiero dei miei giovani fratelli. 10 Vaisampayana continu: quindi Kunti parl a Bhima, Arjuna e ai gemelli a proposito del viaggi e questi risposero: Cos sia. 11Kunti salut il Brahmana e tutti si diressero verso la bella regione di Panchala. SEZIONE 171 (Chaitraratha Parva: seguito)

Gli ordini di Vyasa. 1 Vaisampayana continu: Mentre gli illustri Pandava vivevano travestiti da eremiti nella casa del Brahmana, Vyasa il figlio di Satyavati, fece loro visita. 2Come lo videro, si alzarono in piedi e gli si fecero incontro per riceverlo. Con riverenza lo salutarono e lo adorarono, poi con le mani giunte restarono in silenziosa attesa. 3Adorato dai Pandava, il saggio si sent gratificato. Li fece sedere, poi con voce allegra, disse: 4State vivendo nella virt in accordo ai dettami delle scritture? Portate la vostra adorazione ai Brahmana? Spero che non vi siate astenuti dalladorare che merita i vostri omaggi?. 5 Dopo le domande preliminari, il Rishi disse: 6In un certo eremitaggio, viveva un illustre Rishi, egli possedeva una bellissima figlia, dalla vita sottile, dalle labbra carnose, dalle belle sopracciglia e ben educata. 7Ma a causa di azioni commesse nella vita passata, la fanciulla molto sfortunata. Tuttavia bella e casta, la ragazza non riuscita a trovare marito. 8Addolorata, la fanciulla ha cominciato a praticare severe austerit, allo scopo di ottenere marito. E riuscita cos a gratificare Sankara, il quale divenne benevolo nei suoi confronti. 9Raggiunta la dimora della donna, Mahadeva, disse: Chiedete una ricompensa. Siete stata benedetta. Il mio nome Sankara, sono qui per darvi ci che pi desiderate. 10 La fanciulla pi volte replic: Concedetemi un marito, che sia abile ed esperto in ogni cosa. 11 Isana disse: O benedetta, avrete cinque mariti, provenienti dalla stirpe dei Bharata. 12 La fanciulla replic: O signore, attraverso la vostra grazia, io desidero un solo marito. 13 Il Deva rispose: Per cinque volte, avete detto concedetemi un marito. Li avrete nella prossima vita. 14 La bella fanciulla nata nella casa di Drupada. Krishna, la senza macchia, proviene dalla linea di Prishata, stata destinata a divenire vostra moglie. 15Recatevi nella capitale dei Panchala e dimorate in quel luogo. Ottenuta la ragazza in sposa, sarete felici. 16 Vaisampayana continu: Dopo aver istruito i Pandava, il nonno li salut. Poi si allontan per tornare nel luogo da dove era venuto.

SEZIONE 172 (Chaitraratha Parva: seguito) 1 Vaisampayana continu: Dopo che Vyasa si fu allontanato, quei tori tra gli uomini, salutarono il Brahmana, e allegri, con la madre che camminava davanti a loro, partirono in direzione di Panchala. 2Per raggiungere la loro meta, quegli uccisori di nemici, camminando giorno e notte, procedettero in direzione Nord, passando dal luogo di pellegrinaggio dedicato a Siva, colui che porta sulla fronte il segno della Luna crescente. 3Lasciato alle spalle quel santo luogo, raggiunsero le rive del Gange. Dhananjaya, torcia in mano, camminava davanti a tutti, mostrando la strada e spaventando le bestie feroci. 4In un luogo solitario, il re dei Gandharva, si bagnava con le sue mogli nelle deliziose acque del Gange. 5Quando quel re sent dei rumori di persone in avvicinamento. Nel sentire il rumore di quei passi, il possente Gandharva fu pervaso dalla collera. 6Vedendo che si avvicinavano, sfoder larco, mise in tensione la corda, poi disse: 7Viene detto che fino a quaranta secondi che precedono lalba, gli Yaksha, i Gandharva e i Rakshasa, possono recarsi dove vogliono. 8 Il tempo che segue destinato agli uomini per compiere il loro lavoro. 9Se durante il nostro tempo, degli uomini bramosi di guadagno, si avvicinano, sia noi che i Rakshasa possiamo ucciderli. 10 Le persone esperte nei Veda, non approvano questi uomini. Nemmeno se fossero re che guidano le loro truppe. 11Chi si sta avvicinando alla piscina? State lontano da me. Sapete chi si sta bagnando nelle acque della Bhagirathi? 12Il mio nome Angaraparna e sono il re dei Gandharva. Sono prode e altezzoso, sono lamico di Kuvera. 13Quella che si estende su questa riva del Gange la mia foresta. Sono qui per gratificare i miei sensi. 14Questa un area riservata, nessuno si pu avvicinare, nemmeno i Gandharva. Come osano degli umani avvicinarsi a me, che sono il gioiello di Kuvera?. 15 Arjuna replic: Di giorno, di notte, o ai crepuscoli, chi pu fermare loceano, i versanti dellHimalaya o questo fiume? 16Che lo stomaco sia pieno o sia vuoto, che sia giorno o sia notte, non esiste un momento particolare, perch la gente raggiunga il Gange. 17Quindi, poco ci importa se ti abbiamo disturbato. Essere malvagio, siete adorato solo dai deboli in battaglia. 18Questo fiume, nato dal picco dorato dellHimavat, dividendosi i sette rami, raggiunge l oceano. 19Questi sono il Gange, la Yamuna, il Saraswati, il Vitastha, il Saraju, il Gomati e il Gandaki. 20Chi beve lacqua di questi sette fiumi, ripulito dalle conseguenze delle proprie azioni. Questo fiume viene chiamato Alakananda, perch nasce dalle regioni celesti. 21Nella regione dei Pitri chiamato Vaitarani e difficilmente viene attraversato dai malfattori. Questo stato confermato da Dwaipayana. 22Chi tocca le sue acque, viene liberato dai pericoli e condotto in cielo. Dunque, perch ci impedite la strada? 23Questo vostro modo di fare non consone con i dettami della virt. Non ascolteremo le vostre parole, non possiamo astenerci dal toccare queste acque sacre, nessuno ci pu fermare. 24 Vaisampayana continu: Nellascoltare le parole di Arjuna, Angaraparna si addir ancora di pi, tendendo la corda dellarco era pronto a scagliare una freccia, cos come un serpente velenoso pronto a mordere la sua preda. 25Dhananjaya, proteggendosi con la torcia, devi tutte le frecce scagliategli contro dal Gandharva. 26Poi disse: Non potete spaventare coloro che sono esperti nelluso delle armi, guardate le vostre frecce, sono svanite come svanisce la spuma nellacqua. 27 Penso che in combattimento, voi siate superiore agli uomini. Quindi, per non ingannarvi, vi avviso che combatter con voi, utilizzando unarma celestiale. 28Quella che vi scaglier contro larma che Vriaspati, il precettore di Indra, regal a Bharadwaja, 29la quale fu ottenuta da Agnivesya e da questultimo passata a Drona, il mio maestro, il quale me la diede in dono. 30 Vaisampayana continu: Cos il Pandava, lanci contro il Gandharva, la divampante arma fatta di fuoco, la quale, in un attimo, ridusse in cenere il carro di Angaraparna. 31Privato della coscienza, il forte Gandharva, rotol a testa in gi dal carro. 32Dhananjaya lo afferr per i capelli e trascin linconscio Gandharva di fronte ai suoi fratelli. 33Nel vedere la scena, Kumbhinasi la moglie favorita

del Gandharva, cercando la salvezza del marito, corse davanti a Yudhisthira in cerca di protezione. 34 La Gandharvi disse: O esaltato, chiedo la vostra protezione. Liberate mio marito. Il mio nome Kumbhinasi, la moglie del Gandharva che vi domanda protezione. 35 Vedendo lafflizione della donna, Yudhisthira disse: O Arjuna, chi pu uccidere un nemico che stato sconfitto in battaglia? Un nemico che stato deprivato della sua fama? E che protetto da una donna? 36 Arjuna replic: Mantenete la vostra vita o Gandharva, Yudhisthira il re dei Kuru mi ha chiesto di essere misericordioso, andatevene. 37 Il Gandharva replic: O Tapati, voi mi avete sconfitto, per questo abbandoner il mio nome, non desidero pi chiamarmi Angaraparna. Sarei cos solo di nome, ma la mia forza e il mio orgoglio sono stati sopraffatti. 38O Branditore dellarma celeste, per riconoscenza, vi insegner larte dellillusione, che solo i Gandharva possiedono. 39Il mio bel carro stato distrutto dalla vostra arma. Se prima mi conoscevano con il nome di Carro Divampante, ora sar conosciuto con il nome di Carro Bruciato. 40La scienza dellillusione di cui vi parlavo, stata da me ottenuta attraverso pesanti ascetiche penitenze. Oggi vimpartir i segreti di questa scienza. 41Voi mi hai castigato come nemico e mi avete risparmiato la vita, vi meritate tutta la buona fortuna. 42Questa scienza si chiama Chakshushi. Questa stata impartita da Manu a Soma, da Soma a Viswavasu e questultimo lha impartita a me. 43Ora sono privo di energia e questa scienza non pu dare i suoi frutti. Vi ho comunicato la sua origine e come e da chi stata trasmessa. 44Vi parler ora delle sue caratteristiche e della sua potenza. Uno vedr qualsiasi cosa egli vorr fare vedere. 45Questa scienza si ottiene dopo essere rimasti in piedi per sei mesi su una gamba sola. Io posso comunicarvi questa scienza senza che dobbiate praticare rigidi voti. 46E grazie a questa conoscenza che noi Gandharva siamo superiori agli uomini. Potendo osservare ogni cosa con gli occhi della mente, siamo considerati uguali ai Deva. 47O migliore tra gli uomini, voglio regalare a voi e a ognuno dei vostri fratelli, cento stalloni nati nella regione dei Gandharva. 48Dal colore bellissimo, dotati della velocit del pensiero, questi cavalli vengono impiegati sia dai Deva sia dai Gandharva. Bench sembrino magri, non sono mai stanchi, essi non soffrono la fatica. 49Molto tempo fa, il fulmine fu creato dal capo degli Esseri Celesti, in modo da poter uccidere con facilit lAsura Vitra. Ma una volta lanciato contro la testa di Vitra, questo si ruppe in mille pezzi. 50Allora gli esseri celesti cominciarono ad adorare i frammenti del fulmine. Quello che nei tre mondi, conosciuto come gloria solo una porzione di quel fulmine. 51La mano del Brahmana che versa burro chiarificato nel fuoco, il carro che lo Kshatrya usa in combattimento, la carit del Vaisya e il servizio che il Sudra rende alle prime tre classi, sono frammenti di quel fulmine. 52Viene detto, che i cavalli sono parte integrante del carro da battaglia e per questo motivo sono invulnerabili. I cavalli che sono aggiogati al carro di battaglia sono una porzione di Vadava. 53I cavalli che sono nati nella regione dei Gandharva, possono cambiare colore, aumentare la velocit e andare ovunque a piacimento del loro padrone. I cavalli di cui vi faccio dono, gratificheranno tutti i vostri desideri. 54 Arjuna disse: Sconfitto in battaglia, siete stato graziato della vita, non posso accettare questa scienza e questi cavalli in dono. 55 Il Gandharva replic: O Tapati, lincontro con una persona illustre e sempre fonte di soddisfazione. Il fatto che avete mostrato misericordia nei miei confronti passa in secondo piano. 56 Gratificato da voi, vi dono la mia scienza. Quello che vi faccio non un vero regalo, uno scambio, ve lo dar in cambio dellArma di Fuoco. 57 Arjuna disse: Accetto lo scambio. Stringiamo la nostra lunga amicizia. Amico, spiegatemi perch gli umani dovrebbero aver paura dei Gandharva? 58Noi siamo forti, noi conosciamo i Veda, ma ci sfuggono i motivi, per cui viaggiando di notte, siamo stati da voi molestati. 59 Il Gandharva rispose: Bench avete concluso i vostri studi vi vedo privi di mogli. Non appartenete a nessun Asrama o stile di vita. Nessun Brahmana cammina davanti a voi, quindi vi ho

visto con biasimo. 60Gli Yaksha, i Rakshasa, i Gandharva, i Pisacia, gli Uraga e i Danava, sono intelligenti e al corrente della storia della dinastia dei Kuru. 61Da Narada e da altri celestiali Rishi ho udito delle gesta dei vostri antenati. 62Io stesso, vagando per la Terra, vestito da oceano, sono stato testimone del coraggio che proprio della vostra razza. 63Conosco il vostro precettore, lillustre figlio di Bharadwaja, egli celebrato nei tre mondi, per la sua conoscenza dei Veda e per la sua esperienza nelluso delle armi. 64Conosco Dharma, Vayu, Sakra e i gemelli Aswini e Pandu il sesto perpetuatore della dinastia Kuru, conosco personalmente questi vostri progenitori. 65So che voi cinque, siete delle grandi anime, che siete dei grandi combattenti e i primi tra quelli che osservano i voti. 66Vi ho rimproverati, perch sapevo che i vostri cuori sono eccellenti e che il vostro comportamento senza macchia. 67Voi dovevate sapere, che un uomo, bench forte, non deve comportarsi male nei confronti di un altro che si trova in presenza della moglie. 68La nostra forza cresce durante le ore notturne, vedendovi, in presenza di mia moglie mi sono incollerito. 69 Poi sono stato da voi conquistato in battaglia. Vi dar la ragione che mi ha condotto alla sconfitta. 70Quella del Brahmacharya un modo superiore di vivere. Voi state vivendo questo stato. Per questo che avete potuto sconfiggermi in battaglia. 71Nessun Kshatrya sposato oserebbe combattere con noi la notte. Egli non potrebbe andarsene vivo. 72Uno Kshatrya sposato, che stato santificato da Brahma e che ha assegnato la cura del suo regno ad un prete potrebbe non essere sconfitto. 73Tutti quelli che vagano di notte, devono impiegare preti che hanno lattitudine al comando, per acquisire ci che desiderano. 74Questo Brahmana, esperto nei Veda e nei sei Vedanga, meritevole di divenire il sacerdote reale. 75Il monarca che ha un simile prete, sar sempre vittorioso e alla fine salir al cielo. 76Un re deve assicurarsi un abile prete, a motivo di acquisire ci che non ha e per proteggere ci che ha. 77Chi desidera essere prospero, deve essere guidato da un prete, solo in questo modo pu conquistare la terra asciutta fino alle sponde del mare. 78Un re privo di Brahmana, anche se coraggioso, da solo non potr mai acquisire la gloria attraverso la sola nascita regale. 79Sappiate o perpetuatore dei Kuru, che un regno con Brahmana, sar durevole. SEZIONE 173 (Chaitraratha Parva: seguito) 1 Arjuna rispose: Pi di una volta mi avete chiamato Tapatya, desidero conoscere il preciso significato di questa parola. 2Sono il figlio di Kunti, quindi sono un Kaunteya. Ma non so chi Tapati. 3 Vaisampayana continu: Interrogato da Dhananjaya, il Gandharva raccont la seguente storia, cos come conosciuta nei tre mondi. 4 Il Gandharva disse: O primo tra gli uomini intelligenti, vi reciter per intero questa affascinante storia. 5Con attenzione ascoltate i motivi per cui vi ho chiamato Tapatya. 6Colui che sta in cielo, colui che pervade lintero universo, aveva una figlia, del tutto uguale al padre. Il suo nome era Tapati. 7Questultima era la figlia del Deva Vivaswat e sorella minore di Savitri. Costei divenne famosa in tutto luniverso per via delle sue ascetiche penitenze. 8Non vi era donna, tra gli Asura, tra gli Yaksha, tra i Rakshasa, tra le Apsara e tra i Gandharva, che poteva essergli rivale in bellezza. 9 Dalle forme simmetriche, immacolate, dagli occhi grandi e neri, la ragazza era casta e di buona condotta. 10Nel vederla Savitri (il Sole), pens che nei tre mondi, per bellezza, esperienza, comportamento e cultura, nessuno potesse meritare di sposarla. 11Con let della pubert, era giunto il momento di concedergli un marito. Suo padre non si dava pace, se ne stava concentrato per trovare il modo per selezionare un uomo. 12Nello stesso tempo, il figlio di Riksha, quel toro tra i Kuru, il potente re Samvarana, in adorazione, stava offrendo un Arghya di ghirlande di fiori e profumi a Surya. 13Il re stava osservando voti e portando a termine penitenze ascetiche di vario genere. 14A dire il vero, con costanza, Samvarana adorava la gloria di Surya, con devozione, umilt

e piet. 15Vedendo Samvarana, bello ed esperto nei dettami della virt, Surya pens che fosse adatto per sposare sua figlia. 16Cos Vivaswat decise di concedere Tapati a quel migliore tra i re, discendete da una stirpe famosa. 17Come Surya riempiva il cielo di luce, cos Samvarana riempiva tutte le regioni della Terra con il suo splendore delle sue imprese. 18Tutti gli uomini, tranne i Brahmana, adoravano Samvarana. 19Benedetto dalla fortuna, il re superava Soma nel calmare lanimo degli amici e superava Surya nel bruciare i cuori dei nemici. 20Cos Surya decise di concedere Tapati al re Samvarana, il quale era molto virtuoso ed esperto in ogni cosa. 21 Un giorno, il re Samvarana, bello, valoroso, part per una spedizione di caccia, raggiungendo un fitto bosco, posizionato sul versante di una montagna. 22Mentre vagava alla ricerca di cervi, il cavallo stanco, assetato e affamato mor. 23Abbandonato il cavallo, il re cominci a vagare sul versante di quella montagna. Nel corso del suo girovagare, vide una fanciulla dagli occhi grandi e neri, che sembrava non avere rivali in bellezza. 24Quel macinatore di forze ostili, a quella vista si blocc e si mise a fissarla. 25Era tanto bella che il monarca pens che fosse Sri in persona. 26Poi pens che fosse la personificazione dei raggi di Surya. In splendore sembrava la fiamma di un fuoco. In benignit e amorevolezza, sembrava la Luna. 27Ferma sul versante di quella montagna, la fanciulla dagli occhi neri, sembrava una brillante statua doro. 28La stessa foresta, con tutti i suoi rampicanti e le sue piante, a causa della bellezza della ragazza, sembrava si fosse tramutata in oro. 29 Nel vedere la bellezza di quella fanciulla, il re pensava con disprezzo a tutte le donne che aveva conosciuto prima. 30Per averla potuta vedere, il re benedisse la sua vista. Dalla sua nascita, il re non aveva mai visto niente di simile. 31Il cuore e gli occhi del re rimasero catturati da quella fanciulla, gli sembrava di essere legato a lei e di aver messo radici in quel posto. Il monarca pens che gli autori di tanta bellezza, come fecero un giorno gli Asura e i Sura, avessero frullato il mondo con tutta lumanit in esso contenuto. 32Il re non riusciva a smettere di pensare a quella ragazza, cos ricca in bellezza. 33 Cos il monarca fu trafitto da una freccia di Kama e perse la sua serenit. 34Bruciato dalla forte fiamma del desiderio, chiese allinnocente ragazza: 35Chi siete e di chi siete figlia? Perch vagate da sola nei boschi? 36Il vostro aspetto cos bello, il vostro corpo non ha imperfezioni, ben ornata, voi stessa sembrate un ornamento. 37Non sembrate un Essere Celeste, n una Asura, n una Yaksha, n una Rakshasa, n una Naga, n una Gandharva e nemmeno un essere umano. 38O eccellente signora, la pi bella donna che ho visto o di cui abbia sentito parlare, se paragonata a voi sembra brutta. 39O voi dal bel viso, vedendovi, graziosa come la Luna, con gli occhi grandi come i petali di un Loto, mi sento morso dal Deva del desiderio. 40 Malgrado interrogata, la fanciulla non disse una parola. 41E in un istante, come un lampo nel cielo, la ragazza scomparve dalla sua vista. 42Il re setacci la foresta in lungo e in largo, ma della ragazza dagli occhi grandi e neri, non vi era traccia. 43Fallito il tentativo di trovarla, il monarca si ferm e cominci a lamentarsi. SEZIONE 174 (Chaitraratha Parva: seguito) 1 Il Gandharva continu: Dopo la scomparsa della ragazza, privato dei sensi da Kama, si lasci cadere al suolo. 2Una volta a terra, quella fanciulla dal dolce sorriso, dai fianchi rotondi e prominenti, apparve di nuovo dinanzi a lui 3e con un dolcissimo sorriso, con parole mielate, disse: 4 O castigatore di nemici, siate benedetto. 5Siete un uomo importante, non perdete la ragione. 6 Nel sentire quelle parole, il re apr gli occhi e vide la ragazza dai larghi fianchi, in piedi davanti a lui. 7Con la voce smorzata dallemozione, il re disse: Voi donna dagli occhi grandi e neri, sto ardendo dal desiderio, in via amichevole accettatemi. 8La forza vitale mi sta lasciando. O voi dagli occhi grandi, o voi che splendete come il filamento del Loto, con la sua lancia aguzza, senza sosta, Kama mi sta trafiggendo. 9O amabile ragazza, sono stato morso da Kama, il quale velenoso come

una vipera. 10O voi dai fianchi larghi e arrotondati, o voi dai bei lineamenti, voi che avete il viso simile al disco lunare, voi dalla voce melodiosa, simile a quella delle Kinnara, ora la mia vita dipende da voi. 11Senza di voi, o timida, non posso vivere. Voi dagli occhi simili a petali di Loto, Kama mi sta trafiggendo. 12Voi dai grandi occhi, siate misericordiosa con me. Vi prego non rifiutatemi. 13Voi o bellissima, portate sollievo alla mia afflizione, concedetemi il vostro amore. 14 Dal primo momento che vi ho vista, avete attratto il mio cuore. La mia mente vacilla. Dopo avervi vista, non posso pi guardare altre donne. 15Siate misericordiosa. Sono il vostro obbediente schiavo. Sono ai vostri ordini. Accettatemi. 16Voi donna bellissima, voi dai larghi occhi, da quando vi ho vista, il Deva del desiderio mi entrato nel cuore, trafiggendomi con una delle sue frecce. 17 Voi dagli occhi simili al Loto, le fiamme del desiderio, ardono in me. Spegnete questo fuoco, versandomi addosso lacqua dellamore. 18Voi bellissima fanciulla, divenite mia, riappacificate lirreprensibile Deva del desiderio, che si presentato davanti a me, a rmato di arco e frecce e che incessantemente mi trafigge. 19Voi dai bei lineamenti, sposatemi in accordo alle usanze dei Gandharva. Voi dalle cosce affusolate, tra le forme di matrimonio, detto che quella dei Gandharva sia la migliore. 20 Tapati rispose: O re, non sono padrona di me stessa. Tutti sanno che vivo sotto il controllo di mio padre. Se davvero provate affetto per me, rivolgetevi a mio padre. 21Dite che vi ho rubato il cuore. Voi avete rubato il mio. 22Non sono padrona del mio corpo, quindi non posso accostarmi a voi. Le donne non sono indipendenti. 23Nei tre mondi, quale ragazza non vi vorrebbe come sposo? Siete gentile e nato in una famiglia di nobili. 24Quando ne avrete occasione, attraverso ladorazione, voti e severe penitenze, chiedete a mio padre di concedervi la mia mano. 25Solo cos potr divenire la vostra fedele moglie. 26Il mio nome Tapati e sono la sorella minore di Savitri. La figlia di quel pi grande tra i guerrieri di Surya, lilluminatore delluniverso. SEZIONE 175 (Chaitraratha Parva: seguito) 1 Il Gandharva continu: Dopo aver parlato, la bella Tapati, sal al cielo. Mentre il monarca cadde di nuovo al suolo. 2I suoi ministri e seguaci, lo stavano cercando in tutta la foresta. Lo trovarono in luogo solitario. 3Vedendo quellabile arciere, piegato al suolo, piegato come un arcobaleno nel firmamento, il capo dei ministri sinfiamm dira. 4In fretta si avvicin, e tent di sollevare il monarca, che giaceva chino, privato dei sensi dal desiderio. 5Vecchio in saggezza come in et, esperto in politica e nel risolvere problemi, il ministro sollev il monarca. 6Con parole vellutate, disse: 7O tigre tra gli uomini, non temete, o senza colpa siate benedetto. 8Il ministro pensava che il re si trovava in quelle condizioni a causa della fatica, della fame e della sete. 9Quindi il ministro, gli sparse sulla testa, dellacqua fresca, resa fragrante da petali di fiore di Loto. 10Ripresa coscienza, il re fece allontanare tutti, tranne il primo ministro. 11Dopo che la servit si fu allontanata, salirono in cima al monte. 12Dopo aver purificato se stesso, con i palmi delle mani uniti, cominci ad adorare Surya. 13Samvarana, con la mente aveva raccontato tutto a Vasista, il capo dei suoi preti. 14 Il re rimase, giorno e notte, seduto sulla cima del monte. Vasista venne in quel luogo solo il dodicesimo giorno. 15Il Rishi, attraverso il suo potere ascetico, aveva compreso che il re aveva perso i sensi a causa di Tapati. 16Quel virtuoso tra i Muni, desiderando il bene del re, cerc di rassicurarlo. 17Lillustre Rishi, esso stesso un luminare, sal al cielo per parlare direttamente con Surya. 18Il Brahmana avvicin il Deva dai mille raggi, con le mani giunte, si present dicendo: Sono Vasista. 19 Vivaswat rispose: Benvenuto o grande Rishi. Ditemi cosa passa nella vostra mente. 20O eloquente tra gli uomini, qualsiasi cosa vogliate, anche se difficile da ottenere, ve la conceder.

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Chinandosi in segno di rispetto, Vasista replic: 22O Vibhavasu, vi chiedo Tapati, vostra figlia, la sorella minore di Savitri, come moglie per Samvarana. 23Quel monarca, una grande anima, esperta e virtuosa. Voi che solcate i cieli, Samvarana, sar un buon marito per vostra figlia. 24 Cos Vibhakara acconsenti al matrimonio fra Tapati e Samvarana. Poi disse: 25Samvarana voi siete il primo tra i monarchi. Vasista voi siete il primo tra i Rishi. Tapati voi siete la prima fra le donne. Cosa possiamo fare oggi se non acconsentire questo matrimonio?. 26Con queste parole, fece venire la bella figlia e la diede in custodia allillustre Vasista. 27Presa in consegna Tapati, si conged da Surya e torn nel luogo ove si trovava quel toro tra i Kuru. 28Il re, posseduto dallamore, con il cuore rapito da Tapati, 29vedendo arrivare la ragazza con il ministro, si rallegr. 30 Tapati discese dal cielo, come un lampo scende dalle nuvole, illuminando i dieci punti del firmamento. 31Trascorsa la dodicesima notte, Vasista avvicin il monarca. 32Fu cos che Samvarana ottenne moglie. La ottenne adorando il Sole e con laiuto di Vasita. 33Quel migliore tra i re, sul versante di quella montagna, prese la mano di Tapati. 34Il saggio re, con il permesso di Vasista desidero divertirsi con Tapati sul versante di quella montagna. 35Ordin ai suoi ministri di governare sulla capitale, sul regno, sui boschi e sulle foreste. 36Congedatosi dal re, Vasista si allontan. Il re rimase sulla montagna divertendosi come un Deva. 37Il re rimase con la moglie in quei boschi, in quelle foreste per dodici anni. 38Per quei dodici anni, Indra non verso una goccia di pioggia, sulla capitale e sul regno di quel re. 39Pian piano, durante il periodo di siccit, gli alberi e gli abitanti del regno cominciarono lentamente a morire. 40Durante quella terribile siccit, nessuna goccia cadeva dal cielo, di conseguenza nessuna spiga cresceva nel campo. 41Tutti abitanti, afflitti da quella calamit, per paura della carestia, migrarono nelle pi disparate direzioni. 42Gli uomini affamati, lasciarono la capitale e il regno, abbandonando le mogli e i figli e divenendo molto aggressivi. 43La gente rimasta, senza nemmeno un boccone di cibo, erano magri come scheletriti, piena di fantasmi, la citt sembrava la capitale del re dei morti. 44Nel vedere la citt ridotta in quello stato, Vasista decise di porvi rimedio 45e di riportare indietro quella tigre di Samvarana e la sua bella moglie, in quanto vivevano da troppo tempo lontano. 46Tornato alla capitale, le cose tornarono presto alla normalit, il Deva dai mille occhi, ricominci a versare la pioggia, facendo crescere il grano in modo rigoglioso. 47Rivificata da quellanima virtuosa, la capitale e il territorio cominci a rianimarsi. 48Per dodici anni, il re e sua moglie compirono i sacrifici necessari. 49 Il Gandharva continu: Questa o Partha la storia di Tapati la figlia di Vivaswat . Grazie a lei voi siete chiamato Tapatya. 50Dal suo grembo venne alla luce un figlio, che chiamarono Kuru. Questo divenne il pi grande tra gli asceti. Essendo nato nella dinastia dei Kuru, voi siete chiamato Tapatya. SEZIONE 176 (Chaitraratha Parva: seguito) 1 Udite le parole del Gandharva, Arjuna pieno di devozione, in piedi, sembrava la Luna piena. 2 Incuriosito dalle parole del Gandharva, volle sapere di pi su Vasista, quindi chiese: 3Desidero sapere di quel Rishi, di quel Vasista. 4Raccontatemi tutto quello che sapete sul conto del prete del nostro antenato. 5 Il Gandharva replic: Vasista il figlio di Brahma e Arundhati. Difficile da conquistare dagli esseri umani, il desiderio fu sottomesso dalle penitenze ascetiche di Vasista. 6Bench la sua colera fosse stata eccitata dalle offese di Visvamitra, il grande Rishi non stermin i Kusika. 7Afflitto per la perdita del figlio, bench forte, non fece nulla per vendicarsi di Visvamitra. 8Come un Oceano, con le sue acque, non trasgredisce le rive continentali, 9cos Vasista, riportando suo figlio dal regno di Yama, non trasgred le leggi del re dei morti. 10E per essersi propiziati questultimo, che molte persone illustri, come Ikshvaku e altri monarchi, hanno conquistato lintera Terra. Ottene ndo Vasista come prete domestico, 11i monarchi portarono a termine numerosi e importanti sacrifici.

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O migliore tra i Pandava, il grande Rishi, cur i sacrifici di quei monarchi, come Vriaspati cura gli immortali. Quindi cercate un Brahmana, che sia esperto nei Veda, nel cui comportamento prevalga la virt ed eleggetelo come prete domestico. 13Uno Kshatrya di buon lignaggio, che desidera estendere il suo regno, per prima cosa deve trovare un Brahmana. Chi desidera conquistare la Terra deve avere un Brahmana come consigliere. 14O Arjuna, fate in modo, che un Brahmana, che abbia i sensi sotto completo controllo, esperto nella legge, nel profitto e nel piacere, divenga il vostro prete. SEZIONE 177 (Chaitraratha Parva: seguito) 1 Vaisampayana continu: Nelludire questa storia, nelludire le parole del Gandharva, Arjuna fu pervaso dallo spirito di devozione. Arjuna chiese: Quando ebbe inizio lostilit tra Visvamitra e Vasista. So che entrambi dimoravano in eremitaggi celesti. Parlaci di questo. 2 Il Gandharva replic: I tre mondi, considerano la storia di Vasista come un Purana. Ve la reciter nella sua completezza. 3Nella regione di Kanyakuvja, esisteva un grande re, il figlio di Kusika, il suo nome era Gadhi. 4Il virtuoso Gadhi, gener un figlio che chiam Visvamitra, questultimo era molto coraggioso e ricco, possedeva una grande armata, tanti veicoli e molto bestiame. 5Visvamitra, accompagnato dai suoi ministri, usava girovagare nei boschi a caccia di cervi. Nel suo girovagare, visit leremo di molti asceti che cercavano di propiziarsi Vivaswat, e Vasista li aiutava. 6Uccidendo cervi e cinghiali, il monarca vagava in tutta la foresta. Un giorno, stanco e assetato, il re raggiunse lasilo di Vasista. 7Vedendolo arrivare, il saggio gli si fece incontro per rendere i suoi omaggi al re Visvamitra. 8Il saggio salut il monarca, attraverso unofferta di acqua per lavarsi i piedi e sciacquarsi la faccia. Gli offri un Arghya di frutta e di burro chiarificato. 9Lillustre Rishi possedeva una vacca, che concedeva ogni cosa egli desiderava. Bastava dire: O vacca, io desidero, nominando larticolo, lo si otteneva. 10La vacca dal nulla, faceva apparire, latte, frutta e cereali, del tutto simile a quelli che crescevano nei campi. 11Era in grado di fare apparire pietanze nutrienti, composte dai sei differenti gusti, buone come il nettare. 12La vacca aveva il potere di dare qualsiasi altra cosa uno desiderava. La vacca poteva concedere gemme preziose e vesti di ogni genere. Il monarca fu adorato con tutte queste cose. 13Il re, con tutte le sue truppe, fu grandemente soddisfatto. Vedendo quella vacca, il re fu colto da meraviglia. 14La mucca possedeva sei arti, due bellissimi fianchi, di bella stazza, la sua testa era ben sviluppata, gli occhi erano simili a quelli di una rana, le sue orecchie erano dritte e le sue corna belle. 15 Gratificato da ogni cosa il figlio di Gadhi, applaud la vacca Nandini, poi disse: 16O grande Muni, in cambio di diecimila capi di bestiame, datemi la mucca Nandini. Prendete e godete del mio regno, ve lo dar in cambio della vacca. 17 Vasista rispose: Possiedo questa vacca, per gratificare i Deva, i Pitri, gli ospiti e per le oblazioni sacrificali. Non la scambierei nemmeno per un regno. 18 Visvamitra replic: Io sono uno Kshatrya e voi siete un Brahmana devoto allascetismo e allo studio. Nei Brahmana, dimora un energia pacifica e i loro sensi sono sempre sotto il completo controllo. 19Io sono uno Kshatrya, se voi non accetterete lo scambio, potrei prendermi la vacca con la forza. 20 Vasista rispose: Certo voi siete uno Kshatrya, avete grandi armate. Voi siete un potente monarca. In fretta, fate quello che volete, fatelo senza rispettare il diritto di propriet. 21 Il Gandharva continu: Cos Visvamitra, afferr la mucca Nandini, quel bovino dal pelo bianco come il piumaggio di un cigno, e la strattonava e bastonava per portarla via. 22Linnocente Nandini, cominci a muggire pietosamente, poi si gir verso Vasista e lo guard con faccia stupita. 23Bench crudelmente picchiata, la vacca si rifiutava di lasciare lasilo del Rishi.

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Vedendola in quello stato, Vasista disse: O amabile, sento i vostri muggiti, sento il vostro pianto. Cosa posso fare per voi? Come posso fermare Visvamitra? Io sono un Brahmana e devo perdonare. 25 Il Gandharva continu: Nel vedere le truppe di Visvamitra, la terrorizzata Nandini, in cerca di protezione, si avvicin al Rishi, poi disse: 26O illustre, perch rimanete indifferente, sono afflitta, spaventata dalle truppe del re, sto piangendo per la perdita del mio padrone. 27 Ma anche queste parole, non distolsero il Rishi, dallinfrangere il suo voto del perdono. 28Quindi replic: Uno Kshatrya, pu essere pervaso dalla collera e dallo spirito di vendetta, ma un Brahmana deve perdonare. Non posso abbandonare la via del perdono, se lo volete andate pure. 29 Nandini rispose: Mi state forse abbandonando? Mi state forse scacciando? Se non siete voi a mandarmi via, nessuno pu prendermi con la forza. 30 Vasista replic: O benedetta, non vi sto scacciando, Se siete in grado di rimanere, rimanete pure. Guardate il vostro vitello, legato con una corda corta, sembra che si stia indebolendo. 31 Il Gandharva continu: Allora la vacca, drizz il collo, alzo la testa, assumendo un aspetto terribile da vedere. 32Con gli occhi arrossati dalla rabbia, a testa bassa, a cornate attacco le truppe di Visvamitra. 33Afflitti dalle ferite inferte, attaccati su tutti i lati, subivano la crescente rabbia della vacca. 34Aveva cambiato aspetto, era terribile da vedere, assomigliava al Sole di mezzogiorno, quando splende in tutta la sua gloria. Usando la coda, cominci a scagliare una pioggia di carboni ardenti in ogni direzione. 35Allimprovviso, sempre dalla coda, scatur unarmata di Palhava, dalle sue natiche, si manifest un armata di Dravida e di Saka. Dal suo ventre, fuoriusc unarmata di Yavana e dal suo sterco venne alla luce unarmata di Savara, 36dalle sue urine spunt unarmata Kanchi, dai suoi fianchi spunt unarmata Savara. 37Dalla sua saliva vennero alla luce armate di Paundra, Kirata, Yavana, Sinhala, Khasa, Chivuka Pulinda, China, Huna, Kerala e numerosi altri Mlechchha. 38Quel vasto esercito formato da armate di Mlechchha, indossando differenti uniformi, impugnando diversi generi di armi, come si manifestarono, si misero in posizione e attaccarono le truppe di Visvamitra. 39Ognuno di quei Mlechchha, era in grado di affrontare sei o sette soldati di Visvamitra. 40Assalite da una fitta pioggia di frecce, le truppe del re si ruppero e in preda al panico, si sparsero in ogni direzione. 41I soldati, si limitarono a spaventare le truppe nemiche, essi non uccisero un solo soldato. 42Nandini, si limit a sparpagliare larmata del monarca. Sparsi tuttintorno, per un raggio di ventisette miglia, i guerr ieri presi dal panico non poterono proteggere il loro re. 43Nel vedere questa spaventosa azione, il risultato del potere di un Brahmana, Visvamitra si senti disgustato dalla debolezza degli Kshatrya. 44Quindi disse: Vergogna sul valore degli Kshatrya. Quello dei Brahmana il vero valore. 45Nel giudicare la forza e la debolezza, bisogna dire che lascetismo la vera forza. 46 Dette queste cose, il monarca abbandon il suo vasto dominio, abbandon la sua regalit e lasciandosi alle spalle i piaceri mondani, si dedico allascetismo. 47Raggiunto il successo ascetico, riempito i tre mondi dal calore delle sue penitenze, alla fine divenne un Brahmana. Alla fine, il figlio di Kusika, bev il Soma in compagnia di Indra. SEZIONE 178 (Chaitraratha Parva: seguito) 1 Il Gandharva continu: In questo mondo, esistito un re, conosciuto con il nome di Kalmashapada, spuntato dalla dinastia di Ikshvaku, in valore non aveva uguali sulla Terra. 2Un giorno, quelleroe, con il proposito di cacciare, si rec nella foresta e la uccise numerosi cervi, cinghiali e rinoceronti. 3Dopo molte ore di caccia, il re stanco si mise a cercare un luogo per riposare. 4 Visvamitra, qualche tempo prima, aveva desiderato fare del monarca un suo discepolo. Procedendo nel folto del bosco, laffamato e assetato monarca, incontr il figlio di Vasista. 5Quel

vittorioso re, invincibile in battaglia, 6vide Sakri, lillustre perpetuatore della stirpe di Vasista, il primogenito di cento figli che avanzava dalla parte opposta. 7Nel vederlo, il re disse: Scostatevi dalla mia via. Con dolci parole conciliatorie, il Rishi disse: O re, questo il mio cammino. 8Le eterne regole della moralit, scritte nei trattati dei doveri e delle leggi, dicono che un re, deve scostarsi al passaggio di un Brahmana. 9Cos i due cominciarono a contendersi il passaggio. I due si dicevano: Fatevi da parte, fatevi da parte. 10Il Rishi, sentendosi nel giusto, non si spostava, la stessa cosa faceva lorgoglioso e incollerito re. 11Al rifiuto del Rishi, pervaso dalla collera, il monarca reag come reagisce un Rakshasa, colpendolo forte con la sua frusta. 12Colpito dal re, il figlio di Vasista, privato dai sensi dalla collera, maled il monarca dicendo: 13Malvagio re, mi state perseguitando come un Rakshasa, quindi da oggi voi diverrete un cannibale, vi nutrirete di carne umana. 14O peggiore fra i re, vagherete su tutta la Terra alla ricerca di carne umana. 15 Nello stesso momento, Visvamitra, pensando allacquisizione, di Kalmashapada come discepolo, 16 apparve nel luogo dove Sakri e il monarca si stavano scontrando. 17Dopo che la maledizione fu pronunciata, il monarca venne a sapere che il Rishi che gli stava davanti era il figlio di Vasista e che la sua potenza era uguale a quella del padre. 18Pensando al suo progetto, Visvamitra resosi invisibile, rimase in quel luogo allinsaputa di entrambi. 19Il monarca, maledetto da Saktri, desiderando aggraziarsi il Rishi, con umilt cominci a implorarlo. 20Visvamitra, accertatosi dello stato del re, per paura che si accorgesse della differenza, ordin ad un Rakshasa di entrare nel suo corpo. 21Cos un Rakshasa di nome Kinkara, a causa della maledizione di Saktri e del comando di Visvamitra, entr nel corpo del re. 22Visto che il Rakshasa era entrato nel corpo del re, Visvamitra, si allontan da quel luogo. 23 Poco tempo dopo, il monarca che era stato posseduto, afflitto da quella presenza, cadde a terra privo di sensi. 24Un Brahmana vide quel re che giaceva nel bosco. Affamato, il Brahmana chiese in elemosina del cibo a base di carne. 25Kalmashapada, rallegrato per la presenza di una persona, rispose: Rimanete qui per un momento. 26Al mio ritorno vi dar il cibo che desiderate. Il Brahmana rimase in attesa e il re si allontan. 27Lintelligente re, dopo aver vagato per un po, entr nei suoi appartamenti. 28Svegliatosi a mezzanotte, ricordandosi la sua promessa, chiam il cuoco e gli raccont del Brahmana che stava aspettando nella foresta. 29Gli disse: Recatevi in quel bosco, troverete un Brahmana, che attende il mio ritorno, con la speranza di ottenere del cibo. 30 Il Gandharva continuo: Eseguendo lordine del suo padrone, il cuoco usc in cerca di carne. Angosciato per non avere trovato nulla, inform il re del suo fallimento. 31Il monarca, che ubbidiva al Rakshasa che lo possedeva, privo di scrupoli, ripeteva: Nutritelo con carne umana. 32Il cuoco rispose: Cos sia. Raggiunto il luogo delle esecuzioni, prese della carne umana, 33la lav e la cucin, dopo averla ricoperta di riso bollito, la offr al Brahmana. 34Attraverso la sua vista mistica, quel migliore tra i Brahmana, vide che il cibo non era puro, quindi non commestibile. 35Con gli occhi arrossati dalla rabbia, disse: Poich quel peggiore tra i re, mi ha offerto del cibo impuro, quindi immangiabile, quel malvagio prover gusto nel mangiare questo tipo di cibo. 36Divenendo amante della carne umana, per via della maledizione di Saktri, il malvagio vagher per la Terra allarmando e spaventando tutti gli esseri umani. 37 La stessa maledizione, inflitta per la seconda volta, divenne molto forte e il re, gi posseduto dal Rakshasa, perse di nuovo i sensi. 38Dopo un po di tempo, quel monarca incontr Saktri, colui che lo aveva maledetto, quindi disse: 39Siccome per causa vostra che dovr dedicarmi al cannibalismo, comincer con il divorare voi. 40Dopo aver pronunciato queste parole, uccise Saktri e lo mangi, cos come una tigre uccide e mangia la sua preda. 41Saputo della morte di Saktri, ripetutamente Visvamitra spingeva quel Rakshasa che possedeva il re, contro gli altri figli di Vasista. 42Come un vorace leone divora piccoli animali, cos il Rakshasa, dal pi grande al pi giovane, divor tutti i figli di Vasista. 43Quando Vasista venne a sapere, che i suoi figli erano stati

uccisi a causa di Visvamitra, pazientemente sopporto il suo dolore, cos come la Terra sopporta il peso di una grossa montagna. 44Quel Muni, quel primo tra le persone intelligenti, decise di praticare un sacrificio, che gli avrebbe dato la morte, questo per impedire a se stesso di sterminare la razza dei Kusika. 45Lillustre Rishi si gett a testa in gi dal monte Meru, ma atterr sulle rocce, leggero come un fiocco di cotone. 46Dopo essersi accorto che la caduta non aveva avuto esito, accese un grosso fal ed entr nelle fiamme. 47Ma anche le fiamme non lo consumarono. Le fiamme del fuoco sembravano fredde. 48Allora raggiunse loceano, con una corda si leg una grossa pietra al collo e si gett nelle acque. 49Ma le onde lo rigettarono a riva. Dopo vari tentativi, non riuscendo a raggiungere il suo scopo, angosciato dal dolore, t orn al suo eremo. SEZIONE 179 (Chaitraratha Parva: seguito) 1 Il Gandharva continu: Tornato alleremo, non vedendo pi i suoi figli, sprofond di nuovo nel dolore. 2Nelle sue uscite, un giorno vide un fiume in piena, carico di acque piovane, che aveva tracimato trascinando con s piante e grossi tronchi dalbero. 3Langosciato Muni, pens che quelle acque tumultuose, potessero dare sollievo al suo dolore. 4Prese una resistente fune, si leg ben stretto e poi si getto in quelle acque. 5Ma il fiume, taglio le corde e lo trasport a riva. 6 Siccome il fiume, aveva rotto le corde con cui si era legato, lo chiam Vipasa (il tagliatore di corde). 7Addolorato, il Rishi non riusciva a fermarsi per lungo tempo nello stesso posto, si mise in viaggio, vagando sui versanti delle montagne e sulle rive dei laghi. 8Giunto sulle rive dello Haimavati, pauroso a vedersi, brulicante di coccodrilli e altri mostri ittici, il Rishi si gett in quelle pericolose acque, 9ma il fiume lo scambio per una massa di fuoco e si diram in cento direzioni e da quel giorno, conosciuto con il nome di Satadru (dai cento flussi). 10Ritrovandosi allasciutto, egli esclam: Non riesco a uccidermi. Cos, il Rishi decise di tornare al suo eremo. 11Sua nuora Adrisyanti, lo seguiva di nascosto. 12Il Rishi attravers di nuovo montagne e valli. Durante i suoi spostamenti, ud recitare i Veda, qualcuno li stava cantando usando le sei intonazioni. 13Si ferm e disse: Chi mi sta seguendo?. La nuora rispose: Sono Adrisyanti, la mog lie di Saktri. Tuttavia devota allascetismo, sono senza aiuto. 14 Vasista rispose: O figlia, di chi questa voce, che ripetutamente recita i Veda, con i sei Anga, la voce, sembra quella di Saktri. 15 Adrisyanti rispose: Porto in grembo il figlio di Saktri. Sono dodici anni che porto avanti questa gravidanza. La voce che sentite quella di mio figlio. 16 Il Gandharva continu: Nelludire quelle parole, il cuore di Vasista, si rallegr, poi replic: Un bambino della mia razza. 17Quella notizia lo fece desistere dallidea suicida. E insieme, i due si diressero verso lasilo. Un giorno, mentre si trovava in un luogo solitario, il Rishi incontr Kalmashapada. 18Posseduto dal Rakshasa, incollerito, si avvicinava con lintenzione di mangiarselo. 19 Vedendo quello che stava accadendo, spaventata, Adrisyanti disse: 20O illustre, il crudele Rakshasa, come la morte personificata, armato di clava si sta avvicinando a noi. 21Oltre a voi, sulla Terra non esiste nessuno in grado di fermarlo. 22O primo tra le persone esperte nei Veda, proteggetemi. Salvatemi dalle grinfie di quel malvagio, che si sta avvicinando per mangiarmi. 23 Vasista rispose: Non temete, non abbiate paura del Rakshasa. 24Nessun pericolo ci sovrasta. Costui lenergico re Kalmashapada, famoso in tutto il mondo. 25 Il Gandharva continu: vedendolo avanzare, lillustre Rishi, lo ferm emettendo un forte ruggito. 26Spruzzandolo di acqua santa e recitando mantra lo liber dalla maledizione. 27Per dodici anni, il re ha vissuto sopraffatto dalla terribile maledizione, cos come Surya viene aggredito da Rahu durante leclisse. 28Liberato dal Rakshasa, il re illumin quella grande foresta, cos come il Sole illumina le nubi serali. 29Riprese le sue facolt mentali, unendo i palmi delle mani salut il

Rishi, poi disse: 30O illustre, sono il figlio di Sudasa e vostro discepolo. O migliore tra i Muni, ditemi ci che desiderate, ditemi cosa devo fare. 31 Vasista replic: Il mio desiderio gi stato soddisfatto. Tornate al vostro regno e governate il vostro popolo. Dora in avanti non insultate pi i Brahmana. 32 Il monarca rispose: Non insulter mai pi un Brahmana. Obbediente ai vostri comandi, adorer tutti i Brahmana. 33O primo tra le persone esperte nei Veda, desidero un figlio, bello ed esperto, un erede che sia in grado di perpetuare la stirpe degli Ikshvaku. 34O eccellente concedetemi il figlio che desidero, bello, forte, risoluto e dal buon comportamento. 35Quel migliore tra i nati due volte, sempre devoto alla verit, quel Vasista rispose: Ve lo dar. 36Dopo qualche tempo, scortato dal re, Vasista entr nella citt conosciuta da tutti come Ayodhya. 37Gioiosi, i cittadini uscirono dalle loro case, per dare il benvenuto al Rishi. Sembravano gli Esseri Celesti che uscivano dalle loro case, per dare il benvenuto a Indra. 38Dopo lungo tempo, accompagnato da Vasista, il re rientr nella capitale. 39Gli abitanti di Ayodhya, vedendo il re accompagnato dal suo prete, gli sembrava di vedere il Sole sorgente. 40Il bel monarca, riemp con il suo splendore lintera citt, cos come la Luna autunnale riempie di luce tutto il firmamento. 41Vedendo le strade lavate e spazzate, le bandiere e i pendenti che erano appesi tutto intorno, il cuore del monarca si rallegr. 42In presenza del suo re, la citt era gioiosa, cos come gioisce Amaravati in presenza del capo degli Esseri Celesti. 43Entrati nella citt, al comando del re, la regina si avvicin a Vasista. 44Dopo aver compiuto le cerimonie di rito, in accordo alle ordinanze, il Rishi si un a lei. 45Dopo che la donna ebbe concepito, fu congedato dal re e torn al suo asilo. 46La gravidanza della regina fu molto lunga. Vedendo che il bambino non nasceva, con una pietra aguzza, si squart il ventre. 47Erano passati dodici anni. Fu in quel momento che nacque Asmaka, un grande monarca, il fondatore della citt di Paudanya. SEZIONE 180 (Chaitraratha Parva: seguito) 1 Il Gandharva continu: Nello stesso periodo, nelleremo di Vasista, Adrisyanti partor il perpetuatore della stirpe di Saktri il quale in ogni cosa era simile al padre. 2Quel migliore tra i Muni, dopo la nascita, per il nipote, offici tutte le cerimonie di rito. 3Il Rishi, venne a conoscenza della gravidanza, mentre era angosciato e pensava al suicidio, quella notizia lo fece desistere dallo scopo, quindi chiam il nipote Parasara o colui che ti salva dalla morte. 4Dal giorno della sua nascita, Parasara non ebbe altro padre che Vasista. 5Egli crebbe allegro e spensierato in mezzo ai Muni. Un giorno, accadde, che il bambino, in presenza della madre, chiam Vasista pap. 6 Adrisyanti udendo quella parola, con le lacrime che gli solcavano il volto, disse: 7O figlio, perch chiamate il nonno pap? Vostro padre stato divorato da un Rakshasa. 8Costui non vostro padre. Egli il padre di vostro padre. 9 A quelle parole, il bambino si addolor, decidendo di distruggere lintero universo. 10Allora Vasista, il figlio di Mitravaruna, il primo tra le persone conversanti con Brahma, rivolgendosi al nipote, disse: 11Molto tempo fa, esistito un re di nome Kritavirya. Quel toro tra i re era discepolo di Brigu. 12Dopo aver compiuto il sacrificio del Soma, quel grande re, offr numerosi regali di riso e altre ricchezze ai Brahmana. 13Dopo essere salito al cielo, i suoi discendenti discutevano su un modo per ottenere ricchezze. 14Saputo che i Brigu erano ricchi, si travestirono da mendicanti e raggiunsero quei Brahmana. 15Qualcuno tra i Brigu, per proteggere la propria ricchezza, laveva seppellita. Qualcuno per paura di una razzia da parte degli Kshatrya, la avevano distribuita ad altri Brahmana. 16Mentre qualcun altro, per paura aveva consegnato il tutto agli Kshatrya. 17Un giorno, mentre alcuni Kshatrya, scavavano nei pressi della casa di un Bhargava, venne alla luce un grande tesoro. 18Tutti i presenti videro quellenorme ricchezza. E i Brahmana furono accusati di disonest. 19Malgrado questi ultimi implorassero misericordia, furono insultati

dagli Kshatrya. Quei grandi guerrieri, impugnati i loro archi, uccisero molti Brigu. 20Gli Kshatrya, nel loro girovagare, uccidevano tutti i Brigu che incontravano sulla loro strada, uccidevano anche gli embrioni che si trovavano nel ventre delle madri. Mentre la stirpe di Brigu veniva sterminata, qualche donna trov rifugio sui versanti dellHimavat. 21Una di quelle donne desiderosa di perpetuare la stirpe del marito, teneva allinterno della coscia un embrione dotato di grande energia. 22Una certa donna, che venne a sapere del fatto, spaventata, rifer tutto agli Kshatrya. 23 Quindi gli Kshatrya si adoperarono per uccidere quellembrione. Raggiunto il luogo, videro la madre brillare di un innata energia, 24questa sprigionava da una delle sue cosce e andava ad abbagliare gli occhi degli Kshatrya, cos come fa il Sole di mezzogiorno. 25Persa la vista, gli Kshatrya cominciarono ad errare sui versanti di quella inaccessibile montagna. 26Angosciati per aver perso la vista, i soldati, non ebbero altra scelta che rivolgersi a quella donna. 27Quindi dissero: Attraverso la vostra grazia, noi vorremmo recuperare la vista. Dopo di che torneremo alle nostre case, abbandonando i nostri cattivi intenti. 28Voi e vostro figlio, siate misericordiosi con noi. Garantite a questi nobili guerrieri la loro vista. SEZIONE 181 (Chaitraratha Parva: seguito) 1 Vasista continu: La donna rispose: Non vi ho derubati della vista e nemmeno sono arrabbiata con voi. 2Questo embrione, discendente di Brigu arrabbiato con voi. Non vi sono dubbi, incollerito per luccisione degli uomini della sua stirpe, il bambino vi sta punendo. 3Mentre voi cercavate di sterminare la razza di Brigu, per cento anni ho tenuto questo embrione nella mia coscia. 4Per fare in modo di restaurare la dinastia di Brigu. I Veda e loro ramificazioni sono stati acquisiti da questo embrione, mentre stava nel mio grembo. 5Il piano di questo bambino quello di uccidere tutti quelli che hanno partecipato allo sterminio della razza dei suoi padri. 6Attraverso la sua energia, i vostri occhi sono stati acciecati. 7E a questo bambino, nato dalla mia coscia, che dovete rivolgere le vostre suppliche. Se soddisfatto delle vostre parole, forse vi restituir la vista. 8 Vasista continu: Rivolgendosi a colui che nato da una coscia, i soldati dissero: Siate benevolo nei nostri confronti. E il bambino divenne benevolo. 9Dopo questi fatti, in tutti i tre mondi, quel bambino fu conosciuto con il nome di Aurva o il nato da una coscia. 10Cos quei guerrieri, riavuta la vista si allontanarono. 11Ma Aurva aveva deciso di sottomettere lintero universo. 12Quel Rishi aveva deciso di uccidere tutte le creature. Quel discendente di Brigu, per rendere omaggio ai suoi padri, si dedico allascetismo con lintenzione di distruggere il mondo. Per gratificare i suoi antenati, il Rishi, con il suo ascetismo, afflisse i tre mondi, gli Esseri Celesti, gli Asura e gli Umani. 13 Quando i Pitri vennero a sapere quello che il nipote voleva fare, lasciarono la loro regione e gli fecero visita. Giunti al suo cospetto, dissero: 14Aurva, siate fiero del vostro ascetismo. Noi siamo testimoni del vostro potere. Siate benevolo con i tre mondi. Controllate la vostra collera. 15Non stato per incapacit che noi discendenti di Brigu, siamo stati messi a morte dagli Kshatrya assassini. 16Noi eravamo stanchi del lungo periodo di vita che ci era stato assegnato, cos abbiamo disegnato la nostra distruzione e usato gli Kshatrya come strumento. 17La ricchezza sotterrata nelle cantine dai Brigu, stata messa la per generare rabbia negli Kshatrya e attaccare litigio. 18Volendo andare in cielo, abbiamo usato la ricchezza per poterci andare. 19Lass, Kuvera ci ha preservato un grande tesoro. Quando abbiamo visto che non potevamo morire di vecchiaia, abbiamo escogitato questo mezzo perch il nostro desiderio si realizzasse. 20I suicidi, non possono ottenere le regioni delleterna beatitudine. Conoscendo queste cose ci siamo astenuti dallauto distruggerci. 21Ci che voi desiderate fare, non da noi approvato. Scacciate dalla vostra mente, il desiderio di distruggere luniverso. 22Non sterminate gli Kshatrya, non distruggete i tre mondi. Calmatevi, ritirate la vostra collera resa potente dallenergia ascetica.

SEZIONE 182 (Chaitraratha Parva: seguito) 1 Aurva rispose: Il voto che ho fatto non pu finire in nulla, luniverso deve essere distrutto. 2Non posso divenire famoso, come colui i cui voti non vengono portati a termine. 3Luomo che reprime la collera, che era stata eccitata da una giusta causa non pu raggiungere i tre fini della vita. 4La collera che i re usano per sottomettere la Terra, utile. Serve per reprimere i malvagi e per proteggere gli onesti. 5Prima di nascere, mentre giacevo nella coscia di mia madre, ho ascoltato il pianto delle altre donne, mentre venivano sterminate dagli Kshatrya. 6Quei malvagi, stavano uccidendo donne incinte, stato in quel momento che la collera mi ha pervaso lanima. 7Mia madre e tutte le altre donne della nostra razza, insieme al mio allarmato padre, in tutto il mondo non hanno trovato un singolo protettore. 8Senza protezione mia madre riuscita a crescermi allinterno della sua coscia. 9Se qualcuno punisce i crimini, nessuno commette i crimini. 10Se non vi chi punisce, i disonesti prosperano. 11Se la persona che possiede il potere di punire, non punisce, questuomo deve essere considerato un malvagio. 12Quando i re che avevano il potere di proteggere i miei padri, non lo hanno fatto, preferendo occuparsi dei piaceri mondani, con il loro comportamento hanno incoraggiato la mia rabbia. 13Sono il signore della creazione, capace di punire la loro iniquit. 14Mi spiace, non sono in grado di obbedire ai vostri comandi. Devo punire questo crimine, se non lo far, gli uomini ricadranno in un simile errore. 15Il fuoco della mia collera pronto per bruciare il mondo intero, se non lo far, brucer me. 16O maestri, voi siete impegnati nel cercare il bene dei mondi, se volete, dirigetemi in modo che possa beneficare me stesso e anche luniverso. 17 I Pitri replicarono: Gettate nelle acque, il fuoco nato dalla vostra rabbia e che desidera distruggere il mondo. Questa la scelta migliore. I mondi per la loro sopravvivenza dipendono dalle acque. 18Ogni succo contiene acqua, lintero universo ha origine dalle acque. Quindi gettate il vostro fuoco nelle acque. 19Lasciate che il fuoco della vostra collera, dimori nelle acque delloceano. 20In questo modo, le vostre parole saranno veritiere e allo stesso tempo avrete salvaguardato i Deva dalla distruzione. 21 Vasista continu: Cos Aurva gett il fuoco della sua collera nella dimora di Varuna. 22Quel fuoco, una volta toccate le acque, prese le sembianze di una grande testa di cavallo, che le persone che comprendono i Veda hanno chiamato Vadavamukha. Emettendo se stesso dalla sua bocca, consumo le acque del vasto oceano. 23 Parasara, stato stabilito che voi non distruggiate questo universo. O benedetto, chi ha acquisto le pi alte regioni, non agisce in questo modo. SEZIONE 183 (Chaitraratha Parva: seguito) 1 Il Gandharva continu: Cos Parasara, si astenne dal distruggere i mondi. 2Ma non potendo rimanere inerme, lenergico Parasara, il figlio di Saktri, il primo tra le persone esperte nei Veda, volle portare a termine il sacrificio del Rakshasa. 3Ricordandosi della morte di suo padre, bruci numerosi Rakshasa, giovani e vecchi, nel fuoco del suo sacrificio. 4Vasista non tent di fermare lo sterminio dei Rakshasa, non intendeva bloccare anche il secondo voto del nipote. 5Furono accesi tre grandi fuochi, mentre Parasara splendeva come un quarto fuoco. 6Come il Sole emergendo dalle nuvole, illumina lintero firmamento, come uno specchio, i fuochi di quel sacrificio, in cui venivano versate libagioni di burro chiarificato, illuminava tutta larea. 7I Muni, vedendo Parasara brillare di luce propria, pensarono che fosse un secondo Sole. 8Il grande Atri, desideroso di porre fine a quel Devastante sacrificio, si present in quel luogo. 9Desiderosi di salvare i Rakshasa, in quel luogo si riunirono anche Pulastya, Pulaha e Kratu. 10Vedendo che molti Rakshasa erano gi morti, rivolgendosi a Parasara, Pulastya disse: 11Nessuno si sta opponendo a questo sacrificio,

molti innocenti Rakshasa stanno morendo, loro non sanno nulla di quello che accaduto a vostro padre. 12Queste creature, non meritano di morire. Il vostro non il comportamento di un Brahmana devoto allascetismo. 13La pace la pi alta delle virt. Dovete vivere in pace. 14 Occupato con queste pratiche criminali, come potete elevarvi ad un livello superiore? In questo modo trasgredite la via di vostro padre, il quale era esperto nella via della moralit. 15Gli esseri viventi non meritano di morire. Ci che accaduto a vostro padre il risultato di una sua maledizione. Saktri sal al cielo a causa di un suo errore. 16Nessun Rakshasa era in grado di divorare vostro padre. Lui si dato la morte da solo. 17Visvamitra stato solo uno strumento. Saktri e Kalmashapada, saliti al cielo, si divertono in grande allegria. 18Gli altri vostri fratelli, stanno gioendo con gli Esseri Celesti. 19Anche voi siete un mero strumento usato per uccidere questi innocenti Rakshasa. 20Ponete quindi fine a questo sacrificio. 21 Il Gandharva continu: Ascoltati i consigli di Pulastya, come quelli dellintelligente Vasista, il figlio di Saktri pose fine al sacrificio. 22Il Rishi gett i tizzoni del fuoco del sacrificio, nei boschi che stanno sul versante nord dellHimavat. 23Ancora oggi, quel fuoco, viene visto consumare Rakshasa, alberi e pietre. SEZIONE 184 (Chaitraratha Parva: seguito) 1 Arjuna chiese: Come fece Kalmashapada a convincere la regina, ad accoppiarsi con Vasista? 2 Come mai Vasista, impegnato nelle regole della moralit, accett di unirsi con una donna? 3Fu questo un atto peccaminoso? Vi prego, rimuovete i miei dubbi. 4 Il Gandharva replic: Risponder alle vostre domande. 5Vi ho gi parlato della maledizione emessa da Saktri nei confronti di Kalmashapada. 6Sotto linfluenza della maledizione, Kalmashapada, con gli occhi turbinanti per la collera, accompagnato dalla moglie aveva lasciato la capitale. 7Entrati in un bosco solitario, cominciarono a vagare senza meta. Vagarono sotto linfluenza della maledizione in quella risuonante foresta. 8Colma di bestie da preda e altri animali. Folta di vegetazione, rampicanti e alberi ad alto fusto. 9Un giorno, il re fu preso da stanchezza e dai morsi della fame. Quindi si mise alla ricerca di cibo. 10Quando si imbatte in un Brahmana e sua moglie, che stavano godendo luno dellaltro in una z ona appartata del bosco. Allarmata, la coppia si diede alla fuga, prima che il loro desiderio fosse soddisfatto. 11Messosi allinseguimento, riusc ad afferrare il Brahmana. Nel vedere che era il re, la moglie del Brahmana disse: 12Ascoltate, ho qualcosa da dirvi. Tutti sanno che voi siete nato nel lignaggio del Sole. 13Voi siete sempre stato assorto nelle pratiche della moralit e devoto ai vostri superiori. Malgrado siate stato investito da una maledizione, non infrangete la legge. 14Questo il mio periodo fertile e desidero la compagnia di mio marito. Il mio desiderio ancora non stato soddisfatto. 15Siate misericordioso con noi. Liberate mio marito. 16Senza dare ascolto a quelle suppliche, crudelmente divor il Brahmana, cos come una tigre divora la sua preda. 17Afflitta dal dolore, la donna maled il monarca. La moglie del Brahmana disse: 18Vile, malvagio, sotto il mio naso, oggi avete ucciso mio caro marito. 19Lo avete fatto prima che il mio desiderio sessuale fosse soddisfatto. 20Nel momento che cercherete di accoppiarvi, troverete la morte. 21Vostra moglie avr un figlio, concependolo con Vasista, i cui figli sono stati da voi divorati. Questo figlio diverr il perpetuatore della vostra razza. 22 Dopo aver maledetto il monarca, quella donna della stirpe di Angira, sotto gli occhi del re, entro nel fuoco. 23Attraverso i suoi poteri mistici, lillustre Vasista, venne a sapere quanto era accaduto. 24 Dopo molto tempo, divenuto libero dalla prima maledizione, durante il periodo fertile, egli cerc di avvicinare Madayanati, sua moglie. Ma con dolcezza Madayanati lo respinse. 25Influenzato dalla passione, il monarca aveva dimenticato la maledizione. Respinto dalla moglie, il re si allarm. 26 Ricordandosi della maledizione, si pent di quello che aveva fatto. Questa fu la ragione, per cui il monarca convinse la regina a generare un figlio attraverso Vasista.

SEZIONE 185 (Chaitraratha Parva: seguito) 1 Arjuna chiese: Voi siete una fonte di conoscenza. Voi siete esperto in ogni cosa. Ditemi, quale Brahmana degno di divenire il nostro prete?. 2 Il Gandharva rispose: In questo bosco, esiste un luogo di pellegrinaggio chiamato Utkochaka. In questo luogo, Dhaumya, il fratello minore di Devala impegnato in ascetiche penitenze. Installate lui come vostro prete domestico. 3 Vaisampayana continu: Arjuna, soddisfatto per tutto quello che era accaduto, con le dovute cerimonie, consegno larma di fuoco al Gandharva. 4Poi disse: Voi o migliore tra i Gandharva, Per qualche tempo, custodite i cavalli che ci avete donato. Quando sar il momento torneremo a prenderli. 5 Dopo essersi salutati, si lasciarono per raggiungere i luoghi che essi desideravano. 6Cos i Pandava raggiunsero Utkochaka, il sacro asilo di Dhaumya per proporgli di divenire il loro prete domestico. 7 Si presentarono a lui con offerte di frutta e di radici. Soddisfatto, questultimo acconsent di divenire il loro prete. 8I Pandava e la loro madre, sei in tutto, ottenuto quel Brahmana come loro prete, videro la loro sovranit e il loro regno come fosse gi restaurato. 9Si sentirono, come se la figlia del re dei Panchala fosse gi stata conquistata nello Swayamavara. 10Dopo aver ottenuto Dhaumya come prete domestico, considerarono loro stessi come difesi da un potente protettore. 11 Cos i Pandava divennero i suoi Yajamana (discepoli). 12Dopo essere stati benedetti dal Brahmana, i Pandava, accompagnati dal precettore si diressero verso lo Swayamvara della principessa dei Panchala.

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