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Riapertura della rideterminazione del costo o valore dacquisto delle partecipazioni non quotate
di Massimo Negro1 stata ulteriormente riaperta la possibilit di rideterminare il costo o valore di acquisto delle partecipazioni non quotate. La suddette partecipazioni devono essere possedute all1.1.2013 (prima 1.7.2011). La redazione e lasseverazione della perizia, nonch il versamento dellimposta sostitutiva del 2% o del 4% dovuta (ovvero della prima rata), devono avvenire entro l1.7.2013.

indice
1 PREMESSA
Tabella riepilogativa

2 AMBITO SOGGETTIVO 2.1 Soggetti ammessi


2.1.1 2.1.2 Partecipazioni intestate a societ fiduciarie Societ di capitali con partecipazioni soggette a misure cautelari

2.2 Soggetti esclusi 3 AMBITO OGGETTIVO 3.1 Partecipazioni non quotate nei mercati regolamentati
Partecipazioni in societ semplici Societ di fatto Partecipazioni qualificate e non qualificate Partecipazioni in societ di persone Titoli ammessi alla quotazione successivamente all1.1.2013 Revoca o sospensione della quotazione Aumento gratuito di capitale sociale Aumento di capitale sociale a pagamento Acquisto dei diritti dopzione Esercizio di diritti dopzione gi spettanti Conversione delle obbligazioni convertibili Diritto di usufrutto o di nuda propriet

3.1.1 3.1.2 3.1.3 3.1.4 3.1.5

3.1.6 3.1.7 3.2.1

3.2 Requisito del possesso all1.1.2013


Acquisti per successione o donazione Effetti della reintroduzione dellimposta di successione 3.2.2 Consolidamento dellusufrutto nella nuda propriet 3.2.3 Partecipazioni gi rivalutate 3.2.4 Partecipazioni in societ oggetto di scissione o trasformazione

MODALIT DI RIVALUTAZIONE 4.1 Perizia di stima


4.1.1 Soggetti abilitati alla redazione e al giuramento della perizia 4.1.2 Termine per la redazione e il giuramento della perizia 4.1.3 Giuramento della perizia 4.1.4 Responsabilit del perito 4.1.5 Deducibilit della spesa per la perizia 4.1.6 Conservazione ed esibizione

4.2 Imposta sostitutiva


4.2.1 4.2.2
1

Misura dellimposta sostitutiva Valutazioni di convenienza Cessioni effettuate nei 12 mesi precedenti alla data di riferimento

m.negro@eutekne.it

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4.2.3 Rideterminazione parziale del costo della partecipazione 4.2.4 Partecipazioni ricevute in donazione 4.2.5 Modalit e termini di versamento Compropriet della partecipazione Facolt di versamento cumulativo Opzione per il versamento rateale Codice tributo Compilazione del modello F24 Compensazione Conservazione ed esibizione

PARTECIPAZIONI GI RIVALUTATE
Nuova perizia che riporta un valore inferiore

5.1 Scomputo dellimposta sostitutiva gi versata


Soggetti che si avvalgono della rivalutazione ex L. 228/2012 Esempio 5.1.2 Soggetti che non si avvalgono della rivalutazione ex L. 228/2012 5.1.3 Rivalutazione parziale Esempio 1 Esempio 2 5.1.4 Partecipazioni ricevute in donazione o successione 5.1.5 Modalit di scomputo della precedente imposta sostitutiva Esempio Esclusione del rimborso delleccedenza 5.1.6 Indicazione dei dati nella dichiarazione dei redditi 5.1.1

5.2 Richiesta di rimborso dellimposta sostitutiva gi versata


5.2.1 5.2.2 5.2.3 5.2.4 Limite allimposta rimborsabile Esempio Riapertura una tantum del termine per i rimborsi gi decaduti Rigetto dellistanza di rimborso Gestione del contenzioso Cessazione della materia del contendere Sentenze passate in giudicato

PERFEZIONAMENTO DELLA RIVALUTAZIONE 6.1 Insufficiente versamento dellimposta sostitutiva 6.2 Iscrizione a ruolo delle rate non versate 6.3 Applicazione del ravvedimento operoso allomesso o insufficiente versamento delle rate successive alla prima 6.4 Definitivit della scelta operata dal contribuente EFFETTI DELLA RIDETERMINAZIONE DEL COSTO DACQUISTO 7.1 Rilevanza fiscale del valore di perizia
Esclusione di altri costi inerenti 7.1.1 Redditi di capitale 7.1.2 Recesso del socio e liquidazione della societ Societ di persone 7.1.3 Redditi dimpresa 7.1.4 Partecipazioni rivalutate dal defunto e pervenute per successione Decesso dellusufruttuario 7.1.5 Partecipazioni rivalutate dal donante e pervenute per donazione 7.1.6 Partecipazioni ricevute in donazione e cedute entro 5 anni 7.1.7 Operazioni di scissione

7.2 Applicazione del criterio LIFO alla cessione delle partecipazioni rivalutate
Partecipazioni in regime di risparmio amministrato o gestito

7.3 Rivalutazione parziale e pagamento rateizzato del corrispettivo di cessione 7.4 Realizzo di minusvalenze - Esclusione
7.4.1 Irrilevanza delle minusvalenze determinate in sede di perizia 7.4.2 Carattere oggettivo dellindeducibilit

COMPILAZIONE DEL QUADRO RT DEL MODELLO UNICO 8.1 Dati da indicare 8.2 Contribuenti che presentano il modello 730 8.3 Omessa indicazione nella dichiarazione dei redditi PARTECIPAZIONI IN REGIME DI RISPARMIO AMMINISTRATO O GESTITO

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9.1 Redazione della perizia 9.2 Versamento dellimposta sostitutiva 9.3 Divieto di realizzo di minusvalenze 9.4 Compilazione del quadro RT del modello UNICO 10 APPLICAZIONE DELLA NORMA ANTIELUSIVA

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normativa

L. 24.12.2012 n. 228, art. 1 co. 473 DM 12.12.2011 DL 13.8.2011 n. 138 conv. L. 14.9.2011 n. 148, art. 2 DL 13.5.2011 n. 70 conv. L. 12.7.2011 n. 106, art. 7 co. 2 lett. dd) - gg) L. 23.12.2009 n. 191, art. 2 co. 229 DL 25.6.2008 n. 112 conv. L. 6.8.2008 n. 133, art. 3 DL 3.6.2008 n. 97 conv. L. 2.8.2008 n. 129 DM 2.4.2008 L. 24.12.2007 n. 244 L. 23.12.2005 n. 266 DL 30.9.2005 n. 203 conv. L. 2.12.2005 n. 248 L. 30.12.2004 n. 311 DL 24.12.2003 n. 355 conv. L. 27.2.2004 n. 47 DL 30.9.2003 n. 269 conv. L. 24.11.2003 n. 326 DL 24.12.2002 n. 282 conv. L. 21.2.2003 n. 27 DL 24.9.2002 n. 209 conv. L. 22.11.2002 n. 265 L. 28.12.2001 n. 448 DLgs. 18.12.97 n. 471 DLgs. 18.12.97 n. 472 DLgs. 21.11.97 n. 461 DLgs. 31.12.92 n. 546 DPR 22.12.86 n. 917 (TUIR) DPR 29.9.73 n. 600 DPR 29.9.73 n. 602
chiarimenti ufficiali

Circ. Agenzia delle Entrate 15.2.2013 n. 1 Risposta Direzione Regionale Marche 13.12.2011 prot. n. 32598 Circ. Agenzia delle Entrate 24.10.2011 n. 47 Ris. Agenzia delle Entrate 22.10.2010 n. 111 Ris. Agenzia delle Entrate 2.10.2009 n. 256 Ris. Agenzia delle Entrate 7.4.2009 n. 97 Ris. Agenzia delle Entrate 29.9.2008 n. 362 Ris. Agenzia delle Entrate 1.8.2008 n. 333 Circ. Agenzia delle Entrate 18.6.2008 n. 47 Nota Direzione Regionale Lombardia 23.6.2008 n. 904-38798/2008 Ris. Agenzia delle Entrate 10.6.2008 n. 236 Ris. Agenzia delle Entrate 19.5.2008 n. 201 Ris. Agenzia delle Entrate 17.4.2008 n. 158 Ris. Agenzia delle Entrate 10.4.2008 n. 144 Circ. Agenzia delle Entrate 27.3.2008 n. 28 Circ. Agenzia delle Entrate 19.2.2008 n. 12 Ris. Agenzia delle Entrate 4.10.2007 n. 281 Ris. Agenzia delle Entrate 22.3.2007 n. 58 Parere Comitato consultivo norme antielusive 22.3.2007 n. 7 Circ. Agenzia delle Entrate 19.1.2007 n. 1 Ris. Agenzia delle Entrate 7.12.2006 n. 136 Parere Comitato consultivo norme antielusive 11.10.2006 n. 28 Ris. Agenzia delle Entrate 25.5.2006 n. 75 Circ. Agenzia delle Entrate 13.3.2006 n. 10 Circ. Agenzia delle Entrate 13.2.2006 n. 6 Parere Comitato consultivo norme antielusive 14.10.2005 n. 43 Circ. Agenzia delle Entrate 22.4.2005 n. 16 Circ. Agenzia delle Entrate 10.12.2004 n. 52 Ris. Agenzia delle Entrate 15.9.2004 n. 119

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Circ. Agenzia delle Entrate 4.8.2004 n. 35 Circ. Agenzia delle Entrate 16.6.2004 n. 26 Parere Comitato consultivo norme antielusive 20.10.2003 n. 16 Parere Direzione Regionale Liguria 24.7.3003 n. 19972 Ris. Agenzia delle Entrate 27.6.2003 n. 141 Circ. Agenzia delle Entrate 9.5.2003 n. 27 Ris. Agenzia delle Entrate 27.2.2003 n. 48 Ris. Agenzia delle Entrate 26.11.2002 n. 372 Circ. Agenzia delle Entrate 6.11.2002 n. 81 Circ. Agenzia delle Entrate 5.6.2002 n. 47 Circ. Agenzia delle Entrate 31.1.2002 n. 12 Ris. Agenzia delle Entrate 31.1.2002 n. 31 Circ. Agenzia delle Entrate 30.1.2002 n. 9 R.M. 8.10.99 n. 153/E C.M. 27.5.94 n. 73/E C.M. 10.5.85 n. 16
giurisprudenza

Cass. 16.11.2012 n. 20122 C.T. Prov. Treviso 30.7.2012 n. 66 C.T. Prov. Torino 29.6.2011 n. 167 C.T. Reg. Milano 11.4.2011 n. 71 C.T. Reg. Milano 1.12.2010 n. 160 C.T. Prov. Novara 29.10.2010 n. 98 C.T. Reg. Torino 12.7.2010 n. 43 C.T. Prov. Pescara 12.5.2010 n. 330 C.T. Prov. Rimini 12.3.2010 n. 55 C.T. Prov. Alessandria 16.12.2009 n. 161 C.T. Prov. Torino 9.11.2009 n. 201 C.T. Prov. Treviso 24.9.2009 n. 106 C.T. Prov. Forl 3.8.2009 n. 117 C.T. Prov. Macerata 27.7.2009 n. 171 C.T. Prov. Torino 1.7.2009 n. 88 C.T. Prov. Treviso 3.6.2009 n. 62 C.T. Prov. Prato 23.4.2009 n. 24 C.T. Prov. Modena 14.4.2009 n. 71 Cass. 8.11.2004 n. 21275 C.T.C. 24.1.2003 n. 516 C.T.C. 17.6.99 n. 4019
interpretazioni di categoria

Circ. Assonime 27.5.2002 n. 39


dottrina

Andreani G., Giommoni F. Rimborso e compensazione dellimposta sostitutiva versata per la rivalutazione di terreni e partecipazioni, Corriere Tributario, 47, 2011, p. 3922 Bono M., Piazza M. Nuovi adempimenti sulle partecipazioni, Il Sole - 24 Ore, 8.11.2002, p. 25 Busani A. Ma unindicazione senza senso chiude la porta agli eredi, Il Sole - 24 Ore, 2.4.2002, p. 29 Castellano P., Piazza M. Nelle rivalutazioni rinnovo con rimborso, Il Sole - 24 Ore, 24.1.2008, p. 31 Deotto D. Lintegrativa rimedia alle opzioni, Il Sole - 24 Ore, Norme e Tributi, 22.3.2010, p. 3 Deotto D. Sostitutive a schema differenziato, Il Sole - 24 Ore, 3.10.2008, p. 34 Deotto D., Testone L. Affrancamento anche parziale, Il Sole - 24 Ore, 5.6.2006, p. 25 Dezzani F., Dezzani L. Parere del comitato consultivo n. 16 del 20 ottobre 2003: scissione societaria. Quando lo spin-off immobiliare non elusivo, Il fisco, 46, 2003, 1, p. 7137 Felicioni A. Rivalutazione parziale a doppia via, Italia Oggi, 9.11.2002, p. 28 Gaiani L. Donazioni rivalutabili, Il Sole - 24 Ore, 28.6.2006, p. 29 Gavelli G. Imposta sostitutiva del 12,50 per cento sulle plusvalenze immobiliari, Il fisco, 30, 2006, 1, p. 4651 Gavelli G., Sirri M., Zavatta R. I capital gain pesano il vantaggio, Il Sole - 24 Ore, Norme e Tributi, 23.5.2011 Gavelli G., Tosoni G.P. Aree svalutate a costo zero, Il Sole - 24 Ore, 20.5.2011, p. 29 Gavelli G., Tosoni G.P. Affrancamento salvo anche se cambia aliquota, Il Sole - 24 Ore, 29.6.2012, p. 34 Giovagnoli S., Re E. Compensazione per lo stesso bene, Il Sole - 24 Ore, Norme e Tributi, 25.6.2012, p. 2 Giovagnoli S., Re E. La rivalutazione di quote e terreni riapre i battenti, Il Sole - 24 Ore, Norme e Tributi, 14.1.2013, p. 2 Liburdi D. Operazioni straordinarie facili, Italia Oggi, 12.1.2008, p. 37

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Liburdi D. Sostitutive senza il versamento, Italia Oggi, 27.10.2008, p. 7 Marro E., Tosoni G.P. Quote, un Dpcm per il rinvio, Il Sole - 24 Ore, 2.7.2008, p. 28 Meneghetti P. Compensazione ancora valida nella rivalutazione di terreni e partecipazioni, Il Quotidiano del Commercialista, www.eutekne.info, 24.1.2013 Meneghetti P. Con successione o donazione, possibile la rivalutazione gratuita, Il Quotidiano del Commercialista, www.eutekne.info, 29.1.2013 Meneghetti P. Nelle scissioni, partecipazioni rivalutate ripartite a valori correnti, Il Quotidiano del Commercialista, www.eutekne.info, 25.1.2013 Meneghetti P. Nuovi valori per la scissione, Il Sole - 24 Ore, 16.1.2006, p. 36 Meneghetti P. Rivalutazione, rimborsi in scadenza, Il Sole - 24 Ore, 4.5.2012, p. 22 Meneghetti P. Spa e srl scongelate aggiornano i valori, Il Sole - 24 Ore, Norme e Tributi, 7.11.2011, p. 3 Meneghetti P. Sulle rivalutazioni contribuenti al bivio, Il Sole - 24 Ore, Norme e Tributi, 7.11.2011, p. 3 Meneghetti P., Ranocchi G.P. e Valcarenghi G. Al test delle operazioni straordinarie, Il Sole - 24 Ore, Norme e Tributi, 23.6.2008, p. 3 Meneghetti P., Tosoni G.P. La rivalutazione non agevola lerede, Il Sole - 24 Ore, Norme e Tributi, 27.6.2011, p. 5 Mezzetti C. Affrancamento nel prospetto, Il Sole - 24 Ore, 30.9.2008, p. 34 Montesano A. Laffrancamento delle plusvalenze per i terreni agricoli, edificabili e le quote sociali dopo la Legge di Stabilit 2013, Il fisco, 5, 2013, 1, p. 647 Parisotto R. Rivalutazioni con effetto sui dossier, Il Sole - 24 Ore, 27.11.2002, p. 26 Pellegrino S., Valcarenghi G. Porte aperte alle rivalutazioni reiterate, Corriere Tributario, 8, 2013, p. 657 Poggiani F. Perizia e versamento della sostitutiva entro l1 luglio, Italia Oggi, 3.1.2013, p. 24 Poggiani F. Per le rivalutazioni non indicate in dichiarazione, solo sanzione formale, Il Quotidiano del Commercialista, www.eutekne.info, 31.1.2013 Ranocchi G.P., Valcarenghi G. Precluso laffrancamento se la donazione successiva, Il Sole - 24 Ore, Norme e Tributi, 27.6.2011, p. 5 Sanna S. Il costo fiscale dei terreni rivalutati pu essere incrementato dagli oneri successivi, Il fisco, 11, 2011, 1, p. 1651 Tosoni G.P. Domanda di rimborso se non c compensazione, Il Sole - 24 Ore, Norme e Tributi, 7.11.2011, p. 3 Tosoni G.P. Ritorna lesclusione agevolata dallimpresa, Gli Speciali Norme e tributi - Telefisco 2008, 29.1.2008, p. 20

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PREMESSA
stato ulteriormente riaperto all1.7.2013 il termine per effettuare la rideterminazione del costo o valore di acquisto delle partecipazioni non quotate, possedute all1.1.2013.

Lart. 1 co. 473 della L. 24.12.2012 n. 228 (legge di stabilit 2013) ha nuovamente riaperto i termini per la rideterminazione del costo o valore dacquisto delle partecipazioni non negoziate in mercati regolamentati, originariamente prevista dallart. 5 della L. 28.12.2001 n. 448 e pi volte oggetto di proroga ad opera di successivi provvedimenti. La disciplina in esame volta ad adeguare il costo o valore di acquisto delle azioni o quote non detenute in regime dimpresa, al fine di ridurre le eventuali plusvalenze emergenti in sede di realizzo; in particolare, in luogo del costo o valore di acquisto, si assume quale costo fiscale il valore della frazione di patrimonio netto della societ determinato sulla base di unapposita perizia giurata di stima. Tale rideterminazione del costo fiscale subordinata al pagamento di unimposta sostitutiva, sullintero valore periziato, pari al 4% o al 2%, a seconda che si tratti di partecipazioni qualificate o non qualificate. In relazione alla disciplina in argomento, il precedente art. 7 co. 2 lett. dd) - gg) del DL 13.5.2011 n. 70, conv. L. 12.7.2011 n. 106, non si per limitato a disporre lennesima riapertura della possibilit di rideterminare il costo o valore di acquisto delle partecipazioni non quotate, possedute all1.7.2011, ma ha anche:

ampliato la categoria dei soggetti che possono avvalersi della facolt in esame, estendendola alle societ di capitali che si trovino in particolari situazioni; posto rimedio ad alcuni problemi insiti nellimpianto normativo che aveva disciplinato la rivalutazione in esame, nellipotesi di contribuenti che si sono avvalsi pi volte, in periodi diversi, della procedura di rideterminazione del costo dacquisto dei medesimi beni, stabilendo che essi:
possono detrarre dallimposta sostitutiva dovuta per la nuova rivalutazione limporto relativo

allimposta sostitutiva gi versata;


se non effettuano la suddetta detrazione, possono chiedere il rimborso dellimposta sostitutiva gi

pagata, entro il termine di 48 mesi stabilito dallart. 38 del DPR 602/73, calcolato a decorrere dalla

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data del versamento dellintera imposta sostitutiva, o della prima rata, relativa allultima rivalutazione che viene effettuata. In merito, occorre rilevare che la L. 24.12.2012 n. 228 non contiene un espresso richiamo alle suddette disposizioni e neppure ne riproduce il relativo contenuto. Tuttavia, deve ritenersi che tali disposizioni, in linea generale, abbiano acquisito natura di norme a regime, applicabili anche in relazione alle successive riaperture dalla rideterminazione in esame2.
Tabella riepilogativa

Di seguito si riepilogano in maniera tabellare le varie evoluzioni della disciplina in esame. In particolare, si ricorda che la circ. Agenzia delle Entrate 22.4.2005 n. 16 ha chiarito che, in caso di proroga dei termini per effettuare la perizia e per versare la prima rata dellimposta sostitutiva, se non viene altres differito il termine di riferimento del possesso della partecipazione:

sono automaticamente prorogati anche i termini precedentemente stabiliti per versare la seconda e la terza rata, in modo da allinearli con i soggetti che si avvalgono della proroga; gli interessi del 3% annuo sulle rate successive alla prima si applicano a decorrere dal termine prorogato previsto per il versamento della prima rata.
DATA DI NORMA POSSESSO Redazione e asseverazione perizia: 30.9.2002 Art. 5 della L. 28.12.2001 n. 448 1.1.2002 Versamento totale imposta sostitutiva o prima rata: 30.9.2002 Versamento seconda rata: 16.12.2003 Versamento terza e ultima rata: 16.12.2004 Redazione e asseverazione perizia: 16.12.2002 Art. 4 co. 3 del DL 24.9.2002 n. 209 conv. L. 22.11.2002 n. 265 1.1.2002 Versamento totale imposta sostitutiva o prima rata: 16.12.2002 Versamento seconda rata: 16.12.2003 Versamento terza e ultima rata: 16.12.2004 Redazione e asseverazione perizia: 16.5.2003 Art. 2 co. 2 del DL 24.12.2002 n. 282 conv. L. 21.2.2003 n. 27 1.1.2003 Versamento totale imposta sostitutiva o prima rata: 16.5.2003 Versamento seconda rata: 16.3.2005 Versamento terza e ultima rata: 16.3.2006 Redazione e asseverazione perizia: 16.3.2004 TERMINI PER GLI ADEMPIMENTI

Art. 39 co. 14-undecies del DL 30.9.2003 n. 269 conv. L. 24.11.2003 n. 326

1.1.2003

Versamento totale imposta sostitutiva o prima rata: 16.3.2004 Versamento seconda rata: 16.3.2005 Versamento terza e ultima rata: 16.3.2006 Redazione e asseverazione perizia: 30.9.2004

Art. 6-bis del DL 24.12.2003 n. 355 conv. L. 27.2.2004 n. 47

1.7.2003

Versamento totale imposta sostitutiva o prima rata: 30.9.2004 Versamento seconda rata: 30.6.2006 Versamento terza e ultima rata: 30.6.2007 Redazione e asseverazione perizia: 30.6.2005 Versamento totale imposta sostitutiva o prima rata: 30.6.2005 Versamento seconda rata: 30.6.2006 Versamento terza e ultima rata: 30.6.2007 Redazione e asseverazione perizia: 30.6.2006 Versamento totale imposta sostitutiva o prima rata: 30.6.2006

Art. 1 co. 376 della L. 30.12.2004 n. 311

1.7.2003

Art. 11-quaterdecies co. 4 del DL 30.9.2005 n. 203 conv. L. 2.12.2005 n. 248


2

1.1.2005

Come osservato da Montesano A. Laffrancamento delle plusvalenze per i terreni agricoli, edificabili e per le quote sociali dopo la Legge di Stabilit 2013, Il fisco, 5, 2013, 1, p. 652, tale impostazione si basa sul tenore letterale dello stesso art. 7 co. 2 lett. ee) del DL 70/2011, il quale, al fine di indicare i soggetti da esso interessati, richiama espressamente lart. 5 della L. 448/2001; viene sostenuto, pertanto, che la norma in parola non si applichi solo alle fattispecie disciplinate dal provvedimento che le contiene (il DL 70/2011), ma a tutte le procedure di riapertura dei termini per laffrancamento delle plusvalenze sopraindicate. Inoltre, stato osservato che la legge di stabilit 2013 ha modificato il disposto di cui allart. 2 co. 2 del DL 282/2002 che, a sua volta, contiene un rinvio allart. 5 della L. 448/2001; per effetto di detti rinvii, pertanto, risulta evidente che, alla rideterminazione di valori, comunque riconducibile alla disposizione originaria di cui allart. 5 della L. 448/2001, si applica, a decorrere dall1.7.2011, la disciplina in tema di compensazione introdotta dallart. 7 co. 2 lett. ee) citato.

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DATA DI NORMA POSSESSO segue Versamento seconda rata: 30.6.2007 Versamento terza e ultima rata: 30.6.2008 Redazione e asseverazione perizia: 31.10.2008 Art. 1 co. 91 della L. 24.12.2007 n. 244 e art. 4 co. 9-ter del DL 3.6.2008 n. 97 conv. L. 2.8.2008 n. 129 1.1.2008 Versamento totale imposta sostitutiva o prima rata: 31.10.2008 Versamento seconda rata: 31.10.2009 Versamento terza e ultima rata: 2.11.2010 Redazione e asseverazione perizia: 2.11.2010 Art. 2 co. 229 della L. 23.12.2009 n. 191 1.1.2010 Versamento totale imposta sostitutiva o prima rata: 2.11.2010 Versamento seconda rata: 31.10.2011 Versamento terza e ultima rata: 31.10.2012 Redazione e asseverazione perizia: 30.6.2012 Art. 7 co. 2 lett. dd) - gg) del DL 13.5.2011 n. 70 conv. L. 12.7.2011 n. 106 1.7.2011 Versamento totale imposta sostitutiva o prima rata: 30.6.2012 Versamento seconda rata: 1.7.2013 Versamento terza e ultima rata: 30.6.2014 Redazione e asseverazione perizia: 1.7.2013 Art. 1 co. 473 della L. 24.12.2012 n. 228 1.1.2013 Versamento totale imposta sostitutiva o prima rata: 1.7.2013 Versamento seconda rata: 30.6.2014 Versamento terza e ultima rata: 30.6.2015 TERMINI PER GLI ADEMPIMENTI

455

AMBITO SOGGETTIVO
In linea generale, possono avvalersi della rideterminazione del costo o valore di acquisto delle partecipazioni non quotate esclusivamente i soggetti non operanti nellesercizio dimpresa.

La rideterminazione del costo o valore di acquisto delle partecipazioni non quotate riservata ai soggetti che effettuano operazioni suscettibili di generare redditi diversi di natura finanziaria (art. 67 co. 1 lett. c) e c-bis) del TUIR), c.d. capital gain, indipendentemente dal regime prescelto ai fini della tassazione dei redditi stessi:

2.1

regime della dichiarazione; oppure regime opzionale del risparmio amministrato, di cui allart. 6 del DLgs. 461/97; oppure regime opzionale del risparmio gestito, di cui allart. 7 del DLgs. 461/97.
SOGGETTI AMMESSI

Come chiarito dalla circ. Agenzia delle Entrate 31.1.2002 n. 12 ( 1), sono interessati dalla disposizione agevolativa:

le persone fisiche, per le operazioni non rientranti nellesercizio di attivit dimpresa; le societ semplici e i soggetti ad esse equiparate ai sensi dellart. 5 del TUIR; gli enti non commerciali, se loperazione da cui deriva il reddito non effettuata nellesercizio di impresa; i soggetti non residenti, per le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di partecipazioni in societ residenti in Italia, non riferibili a stabili organizzazioni, salve le previsioni contenute nelle Convenzioni contro le doppie imposizioni che ne escludano limponibilit in Italia.
Rivalutazione delle partecipazioni

persone fisiche

societ semplici

enti non commerciali

soggetti non residenti

Fig. 1 - Rivalutazione partecipazioni - Ambito soggettivo

agg. 3/2013 scheda n. 48.39 Riapertura della rideterminazione del costo o valore dacquisto delle partecipazioni non quotate

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2.1.1 Partecipazioni intestate a societ fiduciarie

Possono essere oggetto di rideterminazione del costo o valore di acquisto anche le partecipazioni intestate ad una societ fiduciaria, a condizione che il fiduciante rientri tra i soggetti sopra indicati. Come evidenziato dalla circ. Agenzia delle Entrate 27.3.2008 n. 28, infatti, nei casi di intestazione fiduciaria di azioni e titoli in genere, la propriet del bene (in capo al fiduciante) separata dalla legittimazione allesercizio (in capo alla fiduciaria). In caso di intestazione fiduciaria, pertanto, il fiduciante:

2.1.2

leffettivo proprietario della partecipazione; il soggetto passivo cui devono essere imputati gli eventuali redditi derivanti dalla stessa (c.d. principio della trasparenza fiscale della societ fiduciaria)3; pu avvalersi dellart. 5 della L. 28.12.2001 n. 448, al ricorrere delle relative condizioni.
Societ di capitali con partecipazioni soggette a misure cautelari

Con la lett. dd-bis) dellart. 7 co. 2 del DL 13.5.2011 n. 70 conv. L. 12.7.2011 n. 106, stato ampliato lambito soggettivo dellagevolazione in esame. Tra i soggetti che possono avvalersi della rideterminazione del costo o valore di acquisto delle partecipazioni non quotate, infatti, sono state incluse anche le societ di capitali:

i cui beni, nel periodo di applicazione delle disposizioni in argomento4, sono stati oggetto di misure cautelari; che, allesito del giudizio, ne abbiano riacquistato la piena titolarit. la disposizione in esame si applica alle societ di capitali residenti in Italia, ovvero non residenti che esercitano la propria attivit nel territorio italiano mediante stabili organizzazioni; la procedura di rideterminazione consentita con riferimento alle partecipazioni possedute alla prevista data e risultanti dal bilancio relativo allesercizio in corso alla medesima data; si applicano, per quanto compatibili, le disposizioni in materia di rivalutazione dei beni di impresa5; il maggior valore attribuito in sede di rivalutazione si considera fiscalmente riconosciuto ai fini delle imposte sui redditi a decorrere dallesercizio in cui effettuato il versamento dellintera imposta sostitutiva ovvero della prima rata6.

In relazione a tale novit, la circ. Agenzia delle Entrate 24.10.2011 n. 47 ( 1.1) ha chiarito che:

Al riguardo, appare per necessario un chiarimento ufficiale al fine di stabilire se la riapertura disposta dalla L. 228/2012 si applichi anche alle suddette societ di capitali. La citata lett. dd-bis), infatti, stabilisce che le societ di capitali in esame sono incluse tra i soggetti che possono avvalersi della rideterminazione dei valori delle partecipazioni nei termini e con le modalit stabiliti dalla precedente lett. dd), con la quale era stata disposta la riapertura dei termini al 30.6.2012, in relazione alle partecipazioni possedute all1.7.20117.
3

4 5 6

LAmministrazione finanziaria (si veda la C.M. 11.4.91 n. 14/E, in cui si rinvia alla C.M. 10.5.85 n. 16) ha riconosciuto il principio della trasparenza dellintestazione fiduciaria con riferimento al regime impositivo dei capital gains conseguiti dal mandante-fiduciante allatto della cessione a terzi delle partecipazioni intestate fiduciariamente; in altri termini se azioni o quote appartenenti a soggetti indicati (ndr persone fisiche), sono fiduciariamente intestate ad una societ fiduciaria (), i trasferimenti a terzi costituiscono cessioni (o conferimenti) operate dal fiduciante, effettivo proprietario, e rientrante cos nella norma in esame (C.M. 10.5.85 n. 16). Il principio di trasparenza fiscale della societ fiduciaria trova espressa indicazione anche nella R.M. 8.10.99 n. 153/E, nel parere della Direzione Regionale Liguria 24.7.2003 n. 19972, nella ris. Agenzia delle Entrate 7.12.2006 n. 136 e nella ris. Agenzia delle Entrate 19.5.2008 n. 201. Art. 5 della L. 28.12.2001 n. 448 e successive modifiche ed integrazioni. Art. 13 della L. 21.11.2000 n. 342 e relativi decreti di attuazione (art. 9 del DM 13.4.2001 n. 162 e art. 4 del DM 19.4.2002 n. 86). Come osservato da Andreani G., Giommoni F. Rimborso e compensazione dellimposta sostitutiva versata per la rivalutazione di terreni e partecipazioni, Corriere Tributario, 47, 2011, p. 3919, sembra dunque che, bench lopzione in oggetto si render presumibilmente applicabile ad un ristretto numero di societ di capitali, per detti soggetti si tratti di una vera e propria rivalutazione di beni di impresa, sulla falsariga di quella prevista dalla legge n. 342/2000. In termini analoghi, si veda anche Meneghetti P. Spa e srl scongelate aggiornano i valori, Il Sole - 24 Ore, Norme e Tributi, 7.11.2011, p. 3. Secondo Giovagnoli S., Re E. La rivalutazione di quote e terreni riapre i battenti, Il Sole - 24 Ore, Norme e Tributi, 14.1.2013, p. 2, la disciplina in esame non pi applicabile; favorevole allapplicazione della disciplina in esame anche dopo la riapertura disposta dalla L. 228/2012 invece Montesano A. Laffrancamento delle plusvalenze per i terreni agricoli, edificabili e per le quote sociali dopo la Legge di Stabilit 2013, Il fisco, 5, 2013, 1, p. 647 - 648.

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2.2 SOGGETTI ESCLUSI

457

Sono invece esclusi dallambito applicativo della disposizione:


i soggetti che detengono le partecipazioni in regime dimpresa; lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni e gli altri soggetti di cui allart. 74 co. 1 del TUIR; i soggetti non residenti per i quali le plusvalenze non sono imponibili in Italia per effetto di apposite previsioni contenute nelle Convenzioni contro le doppie imposizioni; i fondi pensione, gli organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM) e i fondi comuni dinvestimento immobiliare.

AMBITO OGGETTIVO
La rideterminazione del costo o valore di acquisto riguarda le partecipazioni non negoziate nei mercati regolamentati, possedute alla data dell1.1.2013.

Lart. 5 co. 1 della L. 448/2001 pone tre condizioni per procedere alla rideterminazione del costo o valore di acquisto:

3.1

la partecipazione non costituisca bene relativo allimpresa8; la partecipazione, qualificata o meno, non sia negoziata nei mercati regolamentati; la partecipazione sia posseduta ad una predeterminata data di riferimento. in relazione solo ad alcune delle partecipazioni possedute dallo stesso soggetto; in forma parziale, in relazione alla singola partecipazione posseduta.
PARTECIPAZIONI NON QUOTATE NEI MERCATI REGOLAMENTATI

La rideterminazione del costo o valore di acquisto pu avvenire anche:

Costituiscono partecipazioni rivalutabili ai sensi dellart. 5 della L. 448/20019:


le partecipazioni rappresentate da titoli (azioni); le quote di partecipazione al capitale o al patrimonio di societ non rappresentate da titoli (quote di srl o di societ di persone); i diritti o i titoli attraverso cui possono essere acquisite le predette partecipazioni (es. diritti di opzione, warrant, obbligazioni convertibili in azioni).

In ogni caso, precisa la circ. Agenzia delle Entrate 31.1.2002 n. 12 ( 2), deve trattarsi di diritti o titoli non quotati, anche se attribuiscono al possessore il diritto di acquistare partecipazioni negoziate nei mercati regolamentati.
Partecipazioni in societ semplici

La rideterminazione del costo o valore di acquisto delle partecipazioni non quotate pu riguardare anche le partecipazioni in una societ semplice, in quanto la loro cessione a titolo oneroso rientra nella disciplina dei capital gain, ai sensi dellart. 67 co. 1 lett. c) e c-bis) del TUIR10.
Societ di fatto

La circ. Agenzia delle Entrate 18.6.2008 n. 47 ( 7.4) ha chiarito che possono essere oggetto di rideterminazione anche le quote di partecipazione in societ di fatto, in quanto lart. 5 co. 3 lett. b) del TUIR le equipara,
8 9

Ai sensi dellart. 65 del TUIR. Si veda la circ. Agenzia delle Entrate 31.1.2002 n. 12 ( 2). 10 Possono avvalersi della disciplina in esame anche le persone fisiche che svolgono lattivit professionale mediante partecipazione in una societ semplice; le citate lett. c) e c-bis) dellart. 67 co. 1 del TUIR, infatti, escludono dallambito applicativo della disciplina dei redditi diversi solo le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso delle partecipazioni nelle associazioni di cui allart. 5 co. 3 lett. c) del TUIR, cio le associazioni senza personalit giuridica costituite fra persone fisiche per lesercizio in forma associata di arti e professioni, e non anche delle partecipazioni in societ semplici, rientranti tra le societ di persone richiamate dal co. 1 del suddetto art. 5 del TUIR.

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sotto il profilo fiscale, alle societ in nome collettivo o alle societ semplici, a seconda che abbiano o meno per oggetto lesercizio di attivit commerciali11.
3.1.1 Partecipazioni qualificate e non qualificate

La rivalutazione del costo o valore di acquisto della partecipazione condizionato al versamento di unimposta sostitutiva del 4% o del 2%, a seconda che si tratti di partecipazioni qualificate o non qualificate. Con riferimento ai titoli non quotati, lart. 67 co. 1 lett. c) del TUIR dispone che si considerano qualificate le partecipazioni che rappresentano:

una percentuale dei diritti di voto esercitabili in assemblea ordinaria superiore al 20%;

ovvero una percentuale di partecipazione al capitale o al patrimonio della societ partecipata superiore al 25%. Ai fini della verifica della soglia di qualificazione, sufficiente che le partecipazioni cedute superino anche uno solo dei suddetti due limiti.
Partecipazioni in societ di persone

Il criterio dei diritti di voto non si applica ai soggetti non dotati di organo assembleare come le societ di persone, a meno che il relativo statuto non preveda la possibilit di stabilire percentuali in tal senso; pertanto, occorre generalmente fare riferimento soltanto alla percentuale di partecipazione al capitale sociale. In definitiva, quindi, la percentuale del 25% individua ordinariamente la soglia di qualificazione per le societ di persone, dal momento che per detti soggetti non di norma utilizzabile il riferimento ai diritto di voto.
3.1.2 Titoli ammessi alla quotazione successivamente all1.1.2013

Secondo quanto chiarito dalla circ. Agenzia delle Entrate 31.1.2002 n. 12 ( 2), possono procedere alla rideterminazione del costo o valore di acquisto i soggetti che, all1.1.2013, risultano titolari di partecipazioni non quotate anche se, successivamente a tale data, sia stata deliberata lammissione alla quotazione delle partecipazioni.
3.1.3 Revoca o sospensione della quotazione

Sulla base di quanto chiarito dallAgenzia delle Entrate con la circ. 31.1.2002 n. 12 ( 2), la rideterminazione del costo o valore dacquisto possibile anche con riferimento alle partecipazioni per le quali, anteriormente all1.1.2013, stata disposta la revoca dalla negoziazione nei mercati regolamentati. Per quanto attiene, invece, al caso della sospensione dalla quotazione, esso non costituisce titolo per potere accedere alla disciplina in esame, in quanto il provvedimento di sospensione dalla quotazione ha natura puramente temporanea.
3.1.4 Aumento gratuito di capitale sociale

In caso di aumento gratuito di capitale sociale, cio mediante passaggio di riserve a capitale, lart. 68 co. 6 del TUIR stabilisce che il costo della partecipazione determinato ripartendo il costo originario sul numero complessivo delle azioni, quote o partecipazioni di compendio, comprese quelle ricevute gratuitamente, in modo che abbiano tutte un identico costo unitario12. Sulla base di tale disciplina, la circ. Assonime 27.5.2002 n. 39 ( 2.2) ha sostenuto che le azioni ricevute a seguito di aumento gratuito, essendo espressione del precedente investimento, si considerano anche esse risalenti al medesimo periodo di acquisizione delle azioni gi possedute, per formare un unico strato di formazione. Pertanto, in presenza di aumenti gratuiti di capitale intervenuti successivamente all1.1.2013, il costo rivalutato dellintera partecipazione pu essere ripartito su tutti i titoli, ivi compresi quelli pervenuti per effetto dellaumento gratuito, nella considerazione che laumento gratuito del capitale non comporta modificazioni in capo al socio, lasciando, peraltro, inalterata la consistenza patrimoniale della societ.
3.1.5 Aumento di capitale sociale a pagamento

Con riferimento, invece, agli aumenti di capitale sociale a pagamento, la circ. Assonime 27.5.2002 n. 39 ( 2.2) ha sostenuto che occorre distinguere tra:
11

Nel caso di specie si trattava di una societ di fatto tra gli eredi che hanno proseguito lesercizio dellattivit di un imprenditore individuale defunto. 12 Nel caso in cui la partecipazione che ha generato lassegnazione gratuita sia stata acquisita in epoche differenti, sar necessario aggiungere il numero delle nuove azioni ricevute gratuitamente al numero delle vecchie azioni, in proporzione a ciascuno strato (si veda la C.M. 10.5.85 n. 16).

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azioni sottoscritte a seguito dellacquisto dei diritti di opzione da parte di nuovi investitori; azioni sottoscritte per effetto dellesercizio di un diritto dopzione gi spettante ai vecchi azionisti sulla base delle azioni possedute.

Acquisto dei diritti dopzione

Nel caso di acquisto dei diritti di opzione, la suddetta circolare Assonime afferma che le nuove azioni sottoscritte successivamente alla data di riferimento (ora 1.1.2013) non possono rientrare nella normativa in esame, trattandosi di azioni nuove acquisite da soggetti che, a tale data, non facevano ancora parte della compagine sociale.
Esercizio di diritti dopzione gi spettanti

Con riferimento alle azioni sottoscritte per effetto dellesercizio di un diritto dopzione gi spettante ai vecchi azionisti, invece, la suddetta circolare Assonime evidenzia rilevanti aspetti di incertezza, in quanto: da una parte, il patrimonio della societ partecipata, alla data di riferimento della perizia, non comprendeva ancora gli importi relativi alla sottoscrizione delle nuove azioni; dallaltra, lAmministrazione finanziaria si era espressa in passato nel senso di non considerare come un nuovo acquisto la sottoscrizione di nuove azioni nei limiti del diritto dopzione spettante ai soci possessori di vecchie azioni, in quanto volto a mantenere la precedente quantit della partecipazione alla mutata entit del capitale sociale13.
3.1.6 Conversione delle obbligazioni convertibili

Si ricorda che, in caso di conversione di obbligazioni in azioni, si deve fare riferimento alla data della conversione e non alla data di acquisto delle obbligazioni convertite14.
3.1.7 Diritto di usufrutto o di nuda propriet

Rientrano nella disciplina dellart. 5 della L. 448/2001 anche le ipotesi di titolarit del diritto di usufrutto o di nuda propriet sulle partecipazioni.
3.2 REQUISITO DEL POSSESSO ALL1.1.2013

Per avvalersi della riapertura di cui alla L. 228/2012, il requisito del possesso della partecipazione deve essere verificato alla data dell1.1.2013 (prima 1.7.2011). Pertanto, non possono beneficiare della disciplina in esame i soggetti che non sono pi possessori delle partecipazioni alla data dell1.1.2013.
3.2.1 Acquisti per successione o donazione

Sulla base dei chiarimenti forniti dallAgenzia delle Entrate15, non possono avvalersi della disciplina in esame i soggetti che hanno acquisito le partecipazioni per successione o donazione, intervenute successivamente alla data di riferimento; secondo lAmministrazione Finanziaria, infatti, in assenza di una norma specifica in tal senso, la successione e la donazione non sono eventi idonei a far retroagire gli effetti traslativi alla data di acquisto da parte del donante o del de cuius16. Pertanto, qualora le partecipazioni siano state acquisite per successione o donazione intervenuta dopo l1.1.2013, gli eredi o donatari non possono usufruire della norma in commento. Viceversa, possono avvalersi della rideterminazione all1.1.2013 gli eredi o i donatari che sono diventati possessori delle partecipazioni dopo l1.7.201117. Tale orientamento dellAgenzia delle Entrate stato per criticato da parte della dottrina, che ha ravvisato una sostanziale incoerenza con i principi generali delle acquisizioni a titolo gratuito, in cui lerede o donatario subentra in tutte le posizioni fiscali, attive o passive, del de cuius o del donante, fatta eccezione per quelle strettamente personali (ad esempio, sanzioni tributarie)18.
13 14 15 16 17 18

Si vedano la C.M. 10.5.85 n. 16 e la C.M. 27.5.94 n. 73/E ( 3.15 e 3.16). Si vedano la C.M. 10.5.85 n. 16 e la C.M. 11.4.91 n. 14. Si vedano le circ. 6.11.2002 n. 81 ( 3.1) e 9.5.2003 n. 27 ( 2.1). Circ. Agenzia delle Entrate 9.5.2003 n. 27 ( 2.1). Precedente data di riferimento per la redazione delle perizie, ai sensi dellart. 7 co. 2 lett. dd) del DL 13.5.2011 n. 70 conv. L. 12.7.2011 n. 106. Si vedano, in particolare, la circ. Assonime 27.5.2002 n. 39 ( 2.2) e Busani A. Ma unindicazione senza senso chiude la porta agli eredi, Il Sole - 24 Ore, 2.4.2002, p. 29.

agg. 3/2013 scheda n. 48.39 Riapertura della rideterminazione del costo o valore dacquisto delle partecipazioni non quotate

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Peraltro, la circ. Agenzia delle Entrate 9.5.2003 n. 27 ( 2.1) ha stabilito che, qualora il possessore della partecipazione abbia conferito mandato con rappresentanza per la predisposizione della perizia e/o il versamento dellimposta sostitutiva e sia successivamente deceduto, gli eredi possono avvalersi del completamento dellesecuzione del mandato e beneficiare del valore rideterminato delle partecipazioni acquisite in eredit19.
Effetti della reintroduzione dellimposta di successione

Le indicazioni dalla suddetta circ. 27/2003 devono per ora essere valutate in considerazione del mutato quadro normativo rispetto a quello esistente al momento della sua emanazione. In sostanza, la problematica attiene alla reintroduzione dellimposta di successione a decorrere dalle successioni apertesi dal 3.10.2006, per effetto dellart. 2 co. 47 - 53 del DL 3.10.2006 n. 262 conv. L. 24.11.2006 n. 286. Al riguardo, la circ. Agenzia delle Entrate 19.2.2008 n. 12 ( 3) e la ris. Agenzia delle Entrate 17.4.2008 n. 158, in relazione alle partecipazioni cadute in successione dal 3.10.2006, hanno stabilito che:

ritorna applicabile lart. 68 co. 6 del TUIR, in base al quale nel caso di acquisto per successione, si assume come costo il valore definito o, in mancanza, quello dichiarato agli effetti dellimposta di successione20, anche nel caso in cui limposta di successione non sia dovuta per effetto della franchigia prevista a favore di ciascun erede, in relazione al suo grado di parentela col defunto; sempre ai sensi del suddetto art. 68 co. 6 del TUIR, in caso di titoli esenti dallimposta sulle successioni, si assume come costo il valore normale dei titoli alla data di apertura della successione21; nellattuale quadro normativo non quindi pi consentito allerede di determinare il costo fiscale della partecipazione utilizzando il costo sostenuto, o rivalutato, dal de cuius, come invece indicato dalle circ. Agenzia delle Entrate 18.10.2001 n. 91 ( 5) e 9.5.2003 n. 27 ( 2.1), in seguito allabolizione dellimposta sulle successioni ad opera della L. 18.10.2001 n. 38322.

Sulla base di tale orientamento dellAmministrazione finanziaria, ne consegue quindi che gli eredi non hanno pi convenienza a completare la rivalutazione delle partecipazioni possedute dal defunto all1.1.2013, mediante la redazione di unapposita perizia e il versamento della prevista imposta sostitutiva, in quanto non possono pi beneficiare del costo fiscale cos rideterminato.
3.2.2 Consolidamento dellusufrutto nella nuda propriet

La circ. Agenzia delle Entrate 9.5.2003 n. 27 ( 2.2) ha chiarito che il consolidamento dellusufrutto non retroagisce al momento dellacquisto della nuda propriet. Pertanto, qualora tale fenomeno avvenga successivamente all1.1.2013, la rideterminazione dei valori pu avvenire solo con riferimento ai diritti di nuda propriet e di usufrutto esistenti a tale data.
3.2.3 Partecipazioni gi rivalutate

LAgenzia delle Entrate23 ha chiarito che il contribuente che avesse gi proceduto a rideterminare il costo o valore dacquisto delle partecipazioni possedute ad una delle date precedentemente previste, pu, ove lo ritenga opportuno, usufruire della riapertura della disposizione agevolativa in esame con riferimento alla stessa partecipazione (ovvero porzione di essa), semprech sia posseduta alla nuova data prevista. Pertanto, possibile effettuare una nuova rideterminazione del costo o valore di acquisto della partecipazione (ovvero porzione di essa), sulla base del valore di perizia all1.1.2013, anche se si era gi preceduto ad una

19

20 21

22

23

Non ha rilevanza, a tal fine, il fatto che lespletamento dellincarico si concluda dopo il decesso dellinteressato, atteso che, ai sensi dellart. 1728 c.c., quando il mandato si estingue per morte del mandante, il mandatario che ha iniziato lesecuzione deve continuarla se vi pericolo nel ritardo. Ai sensi dellart. 16 del DLgs. 31.10.90 n. 346. Come osservato da Gavelli G., Sirri M., Zavatta R. I capital gain pesano il vantaggio, Il Sole - 24 Ore, Norme e Tributi, 23.5.2011, p. 3, tale regola potrebbe trovare applicazione anche in relazione allagevolazione prevista dallart. 3 co. 4-ter del DLgs. 346/90, in presenza dei requisiti oggettivi e soggettivi ivi indicati e rispettando gli impegni stabiliti. Pertanto, con la reintroduzione dellimposta di successione ad opera del DL 262/2006, per quanto concerne la valutazione del costo di carico per lerede dei titoli compresi nella successione, si torna sostanzialmente alla situazione precedente alla suddetta L. 383/2001. Come osservato da Meneghetti P., Tosoni G.P. La rivalutazione non agevola lerede, Il Sole - 24 Ore, Norme e Tributi, 27.6.2011, p. 5, ci significa che vengono vanificate non solo eventuali rivalutazioni eseguite dal defunto, ma anche il costo sostenuto dal defunto per acquisire il titolo che risulta indeducibile per lerede. Si vedano le circ. 9.5.2003 n. 27 ( 1), 4.8.2004 n. 35 ( 2), 22.4.2005 n. 16 ( 1), 13.3.2006 n. 10 ( 17) e 24.10.2011 n. 47 ( 2).

agg. 3/2013 scheda n. 48.39 Riapertura della rideterminazione del costo o valore dacquisto delle partecipazioni non quotate

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rivalutazione con riferimento alla data dell1.1.2002, dell1.1.2003, dell1.7.2003, dell1.1.2005, dell1.1.2008, dell1.1.2010 o dell1.7.2011. In tal caso necessario effettuare una nuova perizia giurata di stima all1.1.201324.
3.2.4 Partecipazioni in societ oggetto di scissione o trasformazione

461

In dottrina si osservato che il socio non potr procedere alla rivalutazione di una partecipazione detenuta nella societ beneficiaria di una scissione, laddove tale ultima societ sia venuta ad esistenza giuridica successivamente al 1 gennaio 2008 [ora 1.1.2013]. In linea di principio, infatti, il contribuente alla data di riferimento prevista dalla legge n. 244 [ora L. 228], era proprietario della sola partecipazione nella societ scissa25. Invece, in caso di trasformazione successiva all1.1.2013, si deve ritenere che il costo della partecipazione come rideterminato in base alla perizia possa formare oggetto di trasferimento sulla partecipazione nella societ trasformata26.
Rivalutazione delle partecipazioni

non quotate

non relative allimpresa

possedute all1.1.2013

Fig. 2 - Rivalutazione partecipazioni - Ambito oggettivo

MODALIT DI RIVALUTAZIONE
Per rideterminare il costo o valore dacquisto della partecipazione occorre, entro l1.7.2013, redigere e asseverare unapposita perizia di stima e versare il totale dellimposta sostitutiva del 2% o del 4% dovuta (a seconda che si tratti di partecipazione non qualificata o qualificata), ovvero della prima di tre rate annuali.

La rivalutazione delle partecipazioni non quotate avviene mediante:


la redazione e il giuramento di unapposita perizia di stima, da parte di un soggetto abilitato; il versamento in autoliquidazione di unimposta sostitutiva sul valore periziato, da parte del contribuente.
PERIZIA DI STIMA

4.1

La rivalutazione delle partecipazioni si effettua assumendo, in luogo del costo o valore di acquisto della partecipazione stessa, il valore all1.1.2013 della frazione del patrimonio netto della societ, associazione o ente partecipato, determinato sulla base di unapposita perizia giurata di stima, redatta con le responsabilit sancite dallart. 64 c.p.c.
4.1.1 Soggetti abilitati alla redazione e al giuramento della perizia

I soggetti abilitati a redigere e asseverare tale perizia sono:


i professionisti iscritti nellAlbo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili27; i professionisti iscritti nel Registro dei revisori legali28; i periti regolarmente iscritti alle Camere di Commercio, ai sensi dellart. 32 del RD 20.9.34 n. 201129.

24 25

Per il versamento dellimposta sostitutiva dovuta, si veda il successivo 5. Liburdi D. Operazioni straordinarie facili, Italia Oggi, 12.1.2008, p. 37. 26 Liburdi D. Operazioni straordinarie facili, Italia Oggi, 12.1.2008, p. 37. In senso analogo Meneghetti P. Nuovi valori per la scissione, Il Sole - 24 Ore, 16.1.2006, p. 36. 27 Si veda il DLgs. 28.6.2005 n. 139, che ha unificato gli Albi dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri e Periti Commerciali. 28 Si vedano il DLgs. 27.1.2010 n. 39, con il quale stata recepita la direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 17.5.2006 n. 2006/43/CE, relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati, e i relativi provvedimenti attuativi.

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Temi
4.1.2 Termine per la redazione e il giuramento della perizia

La redazione e il giuramento delle perizie relative alle partecipazioni possedute alla data dell1.1.2013 deve avvenire entro l1.7.201330. Sulla base dei chiarimenti che erano stati forniti dallAgenzia delle Entrate con la circ. 5.6.2002 n. 4731, la predisposizione della perizia giurata pu avvenire, sempre entro la suddetta data dell1.7.2013, anche se la partecipazione gi stata ceduta32, sempre che: fosse posseduta alla data dell1.1.2013; 33 si applichi il regime della dichiarazione . In questo caso, infatti, poich le plusvalenze realizzate nel 2013 devono essere inserite nel modello UNICO 2014 ed essere assoggettate alla relativa tassazione (imposta sostitutiva del 20%, oppure concorso alla formazione del reddito complessivo IRPEF o IRES), solo in tale sede verr utilizzato il nuovo costo dacquisto della partecipazione, derivante dalla perizia giurata con riferimento al valore all1.1.2013.
4.1.3 Giuramento della perizia

Per procedere al giuramento della perizia, il suo estensore deve recarsi, entro la suddetta data dell1.7.2013, in alternativa, presso: la cancelleria del Tribunale; lufficio di un giudice di pace; un notaio.
4.1.4 Responsabilit del perito

Alla perizia si applica la disciplina di cui allart. 64 c.p.c., che prevede: unipotesi di responsabilit penale a carico del professionista che incorra in colpa grave nella redazione della perizia di stima; lapplicazione delle altre disposizioni del codice penale relative ai periti (ad esempio, falsa perizia); in ogni caso, lobbligo di risarcimento dei danni causati alle parti.
4.1.5 Deducibilit della spesa per la perizia

Il regime fiscale delle spese sostenute per la perizia di stima differente a seconda che questa sia predisposta per conto: della societ (o associazione o ente) nella quale si detiene la partecipazione; di tutti, o di alcuni, dei possessori delle azioni o quote rivalutate. Nel primo caso, la spesa deducibile dal reddito dimpresa per quote costanti nellesercizio in cui stata sostenuta e nei quattro successivi. Se, invece, la perizia stata predisposta per conto dei possessori delle azioni o quote, la relativa spesa portata in aumento del valore di acquisto della partecipazione, in proporzione al costo effettivamente sostenuto da ciascuno di essi.
29

30

31 32

33

Si veda lart. 1 co. 428, secondo periodo, della L. 30.12.2004 n. 311 (Finanziaria 2005). Tale estensione dellambito dei soggetti abilitati alla redazione delle perizie si applica anche alle successive riaperture della rivalutazione (si vedano la circ. Agenzia delle Entrate 13.2.2006 n. 6, 8.2, la nota Direzione Regionale Lombardia 23.6.2008 n. 904-38798/2008 e la circ. Agenzia delle Entrate 24.10.2011 n. 47, 1.2). Poich il 30.6.2013 cade di domenica, la scadenza viene differita al successivo luned 1.7.2013. Lart. 7 co. 2 lett. l) del DL 13.5.2011 n. 70, conv. L. 12.7.2011 n. 106, ha infatti stabilito che gli adempimenti e i versamenti previsti da disposizioni relative a materie amministrate da articolazioni del Ministero delleconomia e delle finanze, comprese le Agenzie fiscali, ancorch previsti in via esclusivamente telematica, ovvero che devono essere effettuati nei confronti delle medesime articolazioni o presso i relativi uffici, i cui termini scadono di sabato o di giorno festivo, sono prorogati al primo giorno lavorativo successivo. Confermati dalla circ. Agenzia delle Entrate 24.10.2011 n. 47 ( 1.2). Questultima conclusione trova fondamento nella circostanza che il valore periziato con riferimento alle quote sociali influenza unicamente la tassazione ai fini delle imposte dirette e non assume alcun rilievo ai fini delle imposte indirette; latto di cessione delle quote sociali, infatti, soggiace allapplicazione dellimposta fissa di registro e, dunque, non viene operato alcun riferimento al valore della quota ceduta (cfr. Montesano A. Laffrancamento delle plusvalenze per i terreni agricoli, edificabili e le quote sociali dopo la Legge di Stabilit 2013, Il fisco, 5, 2013, 1, p. 649). In relazione ai regimi opzionali alternativi del risparmio amministrato e del risparmio gestito, si veda il successivo 9.1.

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4.1.6 Conservazione ed esibizione

463

La perizia, unitamente ai dati identificativi del suo estensore e al codice fiscale della societ periziata, deve essere:

4.2

conservata dal contribuente; esibita o trasmessa su richiesta dellAmministrazione finanziaria.


IMPOSTA SOSTITUTIVA

Ai sensi dellart. 5 co. 1 della L. 448/2001, la rideterminazione dei valori di acquisto delle partecipazioni non quotate subordinata al versamento di unimposta sostitutiva delle imposte sui redditi.
4.2.1 Misura dellimposta sostitutiva

Limposta sostitutiva si applica sullintero valore risultante dalla perizia delle partecipazioni non quotate (e non quindi solo sullincremento di valore attribuito34), con le seguenti aliquote:

4%, per le partecipazioni qualificate (art. 67 co. 1 lett. c) del TUIR); 2%, per le partecipazioni non qualificate (art. 67 co. 1 lett. c-bis) del TUIR)35.

Valutazioni di convenienza

La convenienza ad avvalersi della rideterminazione del costo o valore di acquisto delle partecipazioni deve tenere conto anche:

dellincremento dal 40% al 49,72% della quota di plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni qualificate che concorrono alla formazione del reddito complessivo, a decorrere dalle plusvalenze realizzate dall1.1.2009, ai sensi del DM 2.4.2008; dellesenzione da tassazione in caso di reinvestimento delle plusvalenze in societ start up, prevista dallart. 3 del DL 25.6.2008 n. 112 conv. L. 6.8.2008 n. 133; dellaumento dellimposta sostitutiva dal 12,5% al 20%, a decorrere dalle plusvalenze non qualificate realizzate dall1.1.2012 (art. 2 co. 6 e 9 del DL 13.8.2011 n. 138 conv. L. 14.9.2011 n. 148).
Cessioni effettuate nei 12 mesi precedenti alla data di riferimento


4.2.2

Le circ. Agenzia delle Entrate 30.1.2002 n. 9 ( 2.2) e 31.1.2002 n. 12 ( 3) hanno precisato che, ai fini della determinazione dellaliquota di imposta applicabile, occorre far riferimento esclusivamente allentit della partecipazione posseduta alla data di riferimento (ora 1.1.2013), senza tener conto delle cessioni effettuate nei dodici mesi precedenti.
4.2.3 Rideterminazione parziale del costo della partecipazione

La circ. Agenzia delle Entrate 31.1.2002 n. 12 ( 2) ha chiarito che possibile procedere alla rideterminazione del costo o valore di acquisto anche solo per una parte della partecipazione posseduta (c.d. rivalutazione parziale). In tal caso, se la partecipazione posseduta qualificata, limposta sostitutiva comunque dovuta nella misura del 4%, anche se la porzione rivalutata inferiore alle soglie di qualificazione. LAgenzia delle Entrate ha infatti osservato che la disposizione contenuta nel comma 2 dellarticolo 5 commisura limposta non gi allentit della partecipazione della quale si intende adeguare il costo di acquisto, ma allentit dellintera partecipazione posseduta dal contribuente. Ad esempio, se un soggetto che possiede il 30% delle quote di una srl (partecipazione qualificata) decide di rivalutare solo una parte della partecipazione che si attesti al di sotto delle soglie di qualificazione (es. il 15% delle quote), dovr comunque applicare limposta sostitutiva del 4%.
34

Pertanto, deve essere assoggettato allimposta sostitutiva anche il costo fiscale gi riconosciuto alla partecipazione che si intende rivalutare. 35 In caso di trasformazione progressiva da societ di persone a societ di capitali effettuata successivamente all1.1.2013, al fine di valutare la soglia di qualificazione occorre considerare la situazione alla data dell1.1.2013 (societ di persone) e non alla data del versamento dellimposta sostitutiva (societ di capitali); ad esempio, una partecipazione del 25% in una snc considerata non qualificata, mentre diventa qualificata con la trasformazione in srl (si vedano Meneghetti P., Ranocchi G.P. e Valcarenghi G. Al test delle operazioni straordinarie, Il Sole - 24 Ore, Norme e Tributi, 23.6.2008, p. 3, i quali osservano che tale tesi, oltre ad essere preferibile, appare supportata dalla circ. Agenzia delle Entrate 6.11.2002 n. 81, 3.4).

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4.2.4 Partecipazioni ricevute in donazione

Per effetto della disposizione antielusiva contenuta nellart. 16 co. 1 della L. 18.10.2001 n. 383, si considera qualificata anche la cessione di una partecipazione:

ricevuta per donazione o altra liberalit tra vivi; avvenuta entro i 5 anni successivi dallatto di liberalit, anche se la quota posseduta dal beneficiario non qualificata, purch lo fosse in capo al donante.

In tal caso, la circ. Agenzia delle Entrate 4.8.2004 n. 35 ( 4) ha chiarito che il beneficiario della donazione pu tenere conto del valore rideterminato soltanto nel caso in cui sia stata corrisposta limposta sostitutiva del 4% prevista per le partecipazioni qualificate.
rivalutazione totale Partecipazioni qualificate rivalutazione parziale di una quota superiore alle soglie di qualificazione rivalutazione parziale di una quota inferiore alle soglie di qualificazione Rivalutazione partecipazione ricevuta in donazione entro 5 anni, se era qualificata in capo al donante Partecipazioni non qualificate imposta sostitutiva 4% imposta sostitutiva 4% imposta sostitutiva 4% imposta sostitutiva 4%

imposta sostitutiva 2%

Fig. 3 - Rivalutazione partecipazioni - Imposta sostitutiva applicabile


4.2.5 Modalit e termini di versamento

Limposta sostitutiva dovuta per la rideterminazione del costo o valore di acquisto delle partecipazioni possedute all1.1.2013 deve essere versata:

dal soggetto possessore della partecipazione (es. persona fisica, societ semplice, ente non commerciale, soggetto non residente); entro l1.7.201336, fatta salva tuttavia la possibilit di frazionare limporto dovuto in un massimo di tre rate annuali di pari importo.

Compropriet della partecipazione

In caso di compropriet della partecipazione non quotata, il versamento dellimposta sostitutiva dovuta deve essere effettuato da ciascun comproprietario con riferimento alla propria quota di propriet37.
Facolt di versamento cumulativo

Se la rivalutazione riguarda pi partecipazioni possedute dallo stesso soggetto, limposta sostitutiva complessivamente dovuta dal contribuente pu essere corrisposta anche attraverso un unico versamento cumulativo.
Opzione per il versamento rateale

In caso di opzione per il versamento rateale, entro la suddetta data dell1.7.2013 deve essere versata solo la prima rata. Le rate successive:

scadranno, rispettivamente, il 30.6.2014 ed il 30.6.2015; dovranno essere maggiorate degli interessi del 3% annuo38, a decorrere dall1.7.2013.
Data di versamento 1.7.2013 (il 30.6.2013 cade di domenica) 30.6.2014 30.6.2015 Imposta 300,00 300,00 300,00 Interessi 0% 3% 3% x 2 9,00 18,00 Importo rata 300,00 309,00 318,00

36 37

Poich il 30.6.2013 cade di domenica, la scadenza viene differita al successivo luned 1.7.2013 (si veda la precedente nota 30). Si veda la circ. Agenzia delle Entrate 6.11.2002 n. 81 ( 2.5). 38 Stabiliti dallart. 5 co. 3 della L. 448/2001 e dallart. 2 co. 2 del DL 282/2002 conv. L. 27/2003.

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Codice tributo

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Il versamento dellimposta sostitutiva relativa alla rideterminazione del costo o valore di acquisto delle partecipazioni non quotate, possedute alla data dell1.1.2013, deve avvenire:

mediante il modello F24; utilizzando lapposito codice tributo istituito dallAgenzia delle Entrate.

LAgenzia delle Entrate, con la ris. 10.4.2008 n. 144, a seguito della riapertura disposta dallart. 1 co. 91 della L. 244/2007 in relazione alle partecipazioni possedute all1.1.2008, ha ridefinito il codice tributo 805539, da utilizzare per il versamento dellimposta sostitutiva in esame, ora denominato Imposta sostitutiva delle imposte sui redditi per la rideterminazione dei valori di acquisto di partecipazioni non negoziate nei mercati regolamentati40. La suddetta ridenominazione, infatti, ha perseguito lo scopo di stabilizzare lutilizzo del codice tributo 8055, svincolandolo dalla specifica disposizione normativa che dispone una nuova riapertura del termine per la rivalutazione delle partecipazioni non quotate. Tale codice tributo, pertanto, deve essere utilizzato anche in relazione al versamento dellimposta sostitutiva dovuta per la rivalutazione delle partecipazioni possedute all1.1.2013.
Compilazione del modello F24

In sede di compilazione del modello F24:


il suddetto codice tributo 8055 deve essere esposto nella sezione Erario; nel campo Anno di riferimento deve essere indicato lanno di possesso dei beni per i quali si opera la rivalutazione, espresso nella forma AAAA, cio il 201341.

Compensazione

Limposta sostitutiva dovuta pu essere compensata nel modello F24 con crediti dimposta o contributivi disponibili, ai sensi dellart. 17 del DLgs. 9.7.97 n. 241, nei limiti ammessi dalle vigenti disposizioni.
Conservazione ed esibizione

Le ricevute di versamento dellimposta sostitutiva devono essere:


conservate dal contribuente; esibite o trasmesse su richiesta dellAmministrazione finanziaria.

PARTECIPAZIONI GI RIVALUTATE
I soggetti che hanno gi effettuato una precedente rideterminazione del valore delle partecipazioni possedute possono detrarre dallimposta sostitutiva dovuta per la nuova rivalutazione limporto relativo allimposta sostitutiva gi versata in relazione ai medesimi beni.

Qualora il contribuente si avvalga della possibilit di redigere una nuova perizia per le partecipazioni gi oggetto di una precedente rivalutazione del costo o valore di acquisto42, lAgenzia delle Entrate aveva chiarito che43:
39 40

41 42 43

Istituito dalla ris. Agenzia delle Entrate 25.5.2006 n. 75, in relazione alla precedente riapertura disposta dallart. 11-quaterdecies co. 4 del DL 30.9.2005 n. 203 conv. L. 2.12.2005 n. 248, con riferimento alle partecipazioni possedute all1.1.2005. Si ricorda, infatti, che la ris. Agenzia delle Entrate 31.1.2002 n. 31, con riferimento alla disciplina originaria dellart. 5 della L. 28.12.2001 n. 448, aveva istituito il codice tributo 1808. Successivamente, la ris. Agenzia delle Entrate 27.2.2003 n. 48 aveva istituito il codice tributo 8051, da utilizzare con riferimento alle partecipazioni possedute alla data dell1.1.2003, per effetto della riapertura disposta dallart. 2 co. 2 del DL 24.12.2002 n. 282, conv. L. 21.2.2003 n. 27. Infine, la ris. Agenzia delle Entrate 15.9.2004 n. 119 aveva istituito il codice tributo 8053, da utilizzare con riferimento alle partecipazioni possedute alla data dell1.7.2003, per effetto della riapertura disposta dallart. 6-bis del DL 24.12.2003 n. 355, conv. L. 27.2.2004 n. 47. Pertanto, lanno 2013 dovr essere indicato anche in relazione al versamento della seconda e della terza rata. Si veda il precedente 3.2.3. Si vedano le circ. 9.5.2003 n. 27 ( 1), 4.8.2004 n. 35 ( 2), 22.4.2005 n. 16 ( 1) e 13.3.2006 n. 10 ( 17), nonch la ris. 10.6.2008 n. 236. Si segnala che la ris. 236/2008 riguarda un caso di rideterminazione del costo o valore dacquisto dei terreni, ai sensi dellart. 7 della L. 28.12.2001 n. 448; tuttavia, i chiarimenti forniti devono ritenersi applicabili anche in tema di rivalutazione delle partecipazioni, ai sensi dellart. 5 della stessa L. 448/2001, stante lanalogia della disciplina.

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Temi

occorreva procedere al versamento dellimposta sostitutiva dovuta sulla base del valore della partecipazione alla nuova data di riferimento prevista44 e limposta sostitutiva precedentemente versata poteva essere chiesta esclusivamente a rimborso, ai sensi dellart. 38 del DPR 602/73, entro il termine di decadenza di 48 mesi dal relativo versamento; non era quindi possibile:
n scomputare dallimposta sostitutiva dovuta per la nuova rivalutazione quanto gi versato per la

precedente rivalutazione;
n utilizzare limporto gi versato in compensazione nel modello F24 ;
45

se il contribuente, in relazione alla precedente rivalutazione, si era avvalso della rateazione dellimposta sostitutiva dovuta, non tuttavia tenuto a versare la rata o le rate, non ancora scadute, relative alla vecchia rivalutazione (in tal modo si evita di doverle poi chiedere a rimborso).

Tale impostazione stata per radicalmente modificata per effetto delle disposizioni contenute nelle lett. ee), ff) e gg) del co. 2 dellart. 7 del DL 13.5.2011 n. 70 conv. L. 12.7.2011 n. 106. Tali disposizioni, anche se non espressamente richiamate dalla L. 228/2012, devono ritenersi applicabili, in quanto compatibili, anche in relazione alla relativa riapertura dei termini46.
Nuova perizia che riporta un valore inferiore

Secondo quanto chiarito dalla circ. Agenzia delle Entrate 24.10.2011 n. 47 ( 2), la possibilit di effettuare una nuova rideterminazione del costo fiscale consentita anche nel caso in cui la seconda perizia giurata di stima riporti un valore inferiore a quello risultante dalla precedente perizia47.
5.1 SCOMPUTO DELLIMPOSTA SOSTITUTIVA GI VERSATA

Lart. 7 co. 2 lett. ee) del DL 70/2011 convertito ha, infatti, stabilito che i soggetti che hanno gi effettuato una precedente rideterminazione del valore delle partecipazioni possedute possono detrarre dallimposta sostitutiva dovuta per la nuova rivalutazione limporto relativo allimposta sostitutiva gi versata in relazione ai medesimi beni48.
5.1.1 Soggetti che si avvalgono della rivalutazione ex L. 228/2012

Qualora il contribuente intenda avvalersi dellulteriore rivalutazione delle partecipazioni possedute, ai sensi della L. 228/2012, secondo quanto chiarito dalla circ. Agenzia delle Entrate 24.10.2011 n. 47 ( 2):

non tenuto al versamento delle rate ancora pendenti della precedente rivalutazione, scadenti l1.7.2013 e il 30.6.201449; pu scomputare limposta sostitutiva gi versata dallimposta dovuta per effetto della nuova rivalutazione50.

44 45

46

47

48

49

Per ogni rivalutazione, pertanto, limposta sostitutiva dovuta sullintero valore rideterminato e non solo sullincremento maturato rispetto alla precedente rivalutazione. Al riguardo, si ricorda che la Commissione Finanze della Camera dei Deputati, in data 21.9.2004, aveva approvato una risoluzione con la quale si impegnava il Governo a fornire istruzioni agli uffici finanziari affinch fosse possibile la compensazione dei versamenti dellimposta sostitutiva effettuati per le precedenti rivalutazioni con limposta dovuta per la successiva rivalutazione. Tale impegno non per mai stato attuato e la tesi dellimpossibilit della compensazione stata successivamente pi volte ribadita dallAgenzia delle Entrate (si veda la precedente nota 43). Una conferma in tal senso si evince dalla circ. Agenzia delle Entrate 15.2.2013 n. 1 ( 4.1). In dottrina, si vedano Montesano A. Laffrancamento delle plusvalenze per i terreni agricoli, edificabili e per le quote sociali dopo la Legge di Stabilit 2013, Il fisco, 5, 2013, 1, p. 652 e Pellegrino S., Valcarenghi G. Porte aperte alle rivalutazioni reiterate, Corriere Tributario, 8, 2013, p. 657 ss. Tale aspetto era gi stato chiarito dalla ris. Agenzia delle Entrate 22.10.2010 n. 111, ancorch in relazione alla rideterminazione del costo o valore dacquisto dei terreni, ai sensi dellart. 7 della L. 28.12.2001 n. 448. La possibilit di effettuare una nuova perizia che riporta un valore inferiore, infatti, rileva soprattutto per i terreni, poich lart. 7 co. 6 della L. 448/2001 stabilisce che il valore di perizia costituisce valore normale minimo di riferimento ai fini delle imposte sui redditi, dellimposta di registro e dellimposta ipotecaria e catastale. In relazione alle partecipazioni, invece, la cessione ad un prezzo inferiore a quello di perizia comporta solo lirrilevanza fiscale delle minusvalenze che ne derivano (si veda il successivo 7.4). Come sottolineato da Andreani G., Giommoni F. Rimborso e compensazione dellimposta sostitutiva versata per la rivalutazione di terreni e partecipazioni, Corriere Tributario, 47, 2011, p. 3921, al riguardo occorre verificare che i beni interessati dalla successiva rivalutazione siano esattamente i medesimi gi rivalutati. Ai sensi dellart. 7 co. 2 lett. dd) del DL 70/2011 conv. L. 106/2011, in relazione alle partecipazioni possedute all1.7.2011.

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Esempio

467

Prendendo le mosse da quanto chiarito dallAgenzia delle Entrate nella circ. 47/2011, vale il seguente esempio:

5.1.2

imposta sostitutiva dovuta per i beni posseduti all1.7.2011 = 60; prima rata versata entro il 2.7.2012 = 20; imposta dovuta per i beni posseduti all1.1.2013 = 110; imposta da versare: 110 20 = 90; importo della rata = 30.
Soggetti che non si avvalgono della rivalutazione ex L. 228/2012

Qualora, invece, il contribuente non intenda avvalersi dellulteriore rivalutazione delle partecipazioni possedute, ai sensi della L. 228/2012, secondo quanto chiarito dalla circ. Agenzia delle Entrate 24.10.2011 n. 47 ( 2):

pu, in ogni caso, scomputare dallimposta sostitutiva ancora dovuta, con riferimento alla rivalutazione delle partecipazioni possedute alla data dell1.7.2011 (ex DL 70/2011), limposta versata in occasione di precedenti rivalutazioni, semprech, per tale importo, non sia gi stata presentata listanza di rimborso; pu, conseguentemente, ricalcolare le rate pendenti (scadenti l1.7.2013 e il 30.6.2014).
Rivalutazione parziale

5.1.3

In caso di rideterminazione del valore di solo una parte della partecipazione posseduta, deve ritenersi che lo scomputo dellimposta sostitutiva gi versata possa riguardare solo la parte della partecipazione che gi stata oggetto di una precedente rivalutazione. Solo in tale caso, infatti, si avrebbe una duplicazione di imposta in relazione ai medesimi beni51. Tale problematica si pone, in particolare, in caso di effettuazione:

di una nuova rivalutazione parziale a fronte di una precedente rivalutazione totale; di una nuova rivalutazione totale a fronte di una precedente rivalutazione parziale, ma con diminuzione di valore.

Esempio 1

In relazione al caso di una nuova rivalutazione parziale a fronte di una precedente rivalutazione totale, si consideri il seguente esempio:

alla data dell1.1.2008 e dell1.1.2013 una persona fisica possiede 3.000 azioni di una societ per azioni, del valore nominale di 100,00 euro ciascuna, rappresentative del 15% del capitale sociale (partecipazione non qualificata); le suddette azioni sono state rivalutate alla data dell1.1.2008, ai sensi dellart. 1 co. 91 della L. 24.12.2007 n. 244; il valore di ciascuna azione quindi diventato pari a 200,00 euro; limposta sostitutiva dovuta di 12.000,00 euro (3.000 200,00 2%) stata versata in ununica soluzione, in data 31.10.2008; solo 1.000 delle suddette azioni vengono rivalutate anche alla data dell1.1.2013, sulla base del nuovo valore unitario di 250,00 euro; il totale della nuova imposta sostitutiva dovuta pari a 5.000,00 euro (1.000 250,00 2%); la suddetta imposta sostitutiva di 5.000,00 euro non potr essere totalmente compensata con quanto gi versato nel 2008, ma potr essere scomputato solo lammontare che risulta afferente alle 1.000 azioni gi rivalutate, cio 4.000,00 euro (1.000 200,00 2%);

50

Secondo Andreani G., Giommoni F. Rimborso e compensazione dellimposta sostitutiva versata per la rivalutazione di terreni e partecipazioni, Corriere Tributario, 47, 2011, p. 3921 - 3922, affinch sia ammessa la detrazione si deve trattare di imposta sostitutiva versata in precedenza per la quale non sia stata gi presentata listanza di rimborso. Nel caso in cui limposta sostitutiva versata in passato sia stata chiesta a rimborso si ritiene che il contribuente possa comunque revocare la richiesta di rimborso e compensare il predetto importo dallimposta sostitutiva dovuta per la rivalutazione al 1 luglio 2011 (ora 1.1.2013). Come evidenziato da Giovagnoli S., Re E. Compensazione per lo stesso bene, Il Sole - 24 Ore, Norme e Tributi, 25.6.2012, p. 2, in caso di versamento rateale della precedente imposta sostitutiva, dovranno essere sterilizzati gli interessi dovuti sulle rate successive alla prima. 51 In senso conforme si vedano Giovagnoli S., Re E. Compensazione per lo stesso bene, Il Sole - 24 Ore, Norme e Tributi, 25.6.2012, p. 2.

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Temi

entro l1.7.2013 dovranno quindi essere versati 1.000,00 euro (5.000,00 4.000,00), corrispondenti allimposta sostitutiva dovuta sullincremento di valore (da 200,00 a 250,00 euro) delle 1.000 azioni che vengono nuovamente rivalutate (1.000 50,00 2%).

Esempio 2

In relazione al caso di una nuova rivalutazione totale a fronte di una precedente rivalutazione parziale, ma con diminuzione di valore, si consideri il seguente esempio:

alla data dell1.1.2008 e dell1.1.2013 una persona fisica possiede 3.000 azioni di una societ per azioni, del valore nominale di 100,00 euro ciascuna, rappresentative del 15% del capitale sociale (partecipazione non qualificata); 1.000 delle suddette azioni sono state rivalutate alla data dell1.1.2008, ai sensi dellart. 1 co. 91 della L. 24.12.2007 n. 244; il valore di ciascuna azione quindi diventato pari a 200,00 euro; limposta sostitutiva dovuta di 4.000,00 euro (1.000 200,00 2%) stata versata in ununica soluzione, in data 31.10.2008; il valore di tutte le 3.000 azioni possedute viene rideterminato alla data dell1.1.2013, comportando un nuovo valore unitario di 180,00 euro; il totale della nuova imposta sostitutiva dovuta pari a 10.800,00 euro (3.000 180,00 2%); dalla suddetta imposta sostitutiva di 10.800,00 euro non potranno essere scomputati tutti i 4.000,00 euro precedentemente versati, ma solo lammontare che risulta capiente in relazione allimposta sostitutiva dovuta per la nuova rivalutazione delle 1.000 azioni gi rivalutate, cio 3.600,00 euro (1.000 180,00 2%).

La differenza di 400,00 euro (4.000,00 3.600,00) quindi persa, in conseguenza dellintervenuta diminuzione del valore delle azioni (da 200,00 a 180,00 euro ciascuna), in quanto non pu essere recuperata dallimposta sostitutiva dovuta per la rideterminazione del valore delle altre 2.000 azioni possedute. Per queste 2.000 azioni, infatti, la rideterminazione del loro valore all1.1.2013 costituisce la prima applicazione della disciplina di cui allart. 5 della L. 448/2001 e comporta quindi il versamento, per la prima volta, di un importo a titolo di imposta sostitutiva, pari a 7.200,00 euro (2.000 180,00 2%), senza alcuna possibilit di scomputo delleccedenza di imposta sostitutiva afferente alle altre 1.000 azioni, oggetto di una doppia rideterminazione del loro valore.
5.1.4 Partecipazioni ricevute in donazione o successione

In caso di donazione delle partecipazioni, dovrebbe essere possibile, da parte del donatario, scomputare limposta sostitutiva versata dal donante per una precedente rivalutazione, stante la continuit fiscale dei valori della partecipazione52. Tale continuit di valore, infatti, fa s che, qualora il donatario effettui una nuova rivalutazione sulla stessa partecipazione, si crei una duplicazione della base imponibile in modo del tutto analogo al caso in cui la pluralit di rivalutazioni venga posta in essere dallo stesso soggetto. Tale conclusione dovrebbe applicarsi anche in caso di partecipazioni pervenute per successione mortis causa nel periodo in cui era stata abolita limposta di successione e, pertanto, era stato consentito allerede di determinare il costo fiscale della partecipazione utilizzando il costo sostenuto, o rivalutato, dal de cuius, e non quello definito o dichiarato ai fini dellimposta di successione, come previsto dallart. 68 co. 6 del TUIR53. Si tratta, infatti, di una situazione del tutto analoga a quella applicabile al rapporto donante/donatario. Su tali aspetti appare per necessaria una conferma ufficiale.

52

In senso conforme si vedano Meneghetti P. Rivalutazione, rimborsi in scadenza, Il Sole - 24 Ore, 4.5.2012, p. 22 e Con successione o donazione, possibile la rivalutazione gratuita, Il Quotidiano del Commercialista, www.eutekne.info, 29.1.2013, nonch Andreani G., Giommoni F. Rimborso e compensazione dellimposta sostitutiva versata per la rivalutazione di terreni e partecipazioni, Corriere Tributario, 47, 2011, p. 3922. In relazione alle partecipazioni ricevute in donazione, si vedano i 3.2.1 e 7.1.5. 53 In caso di applicazione dellart. 68 co. 6 del TUIR (valore definito o dichiarato ai fini dellimposta di successione), infatti, la rivalutazione eseguita dal de cuius non potrebbe essere utilizzata in compensazione dallerede nella eventuale rivalutazione che questultimo potrebbe eseguire. Pertanto, si avrebbe un versamento che, almeno in ambito familiare, duplicherebbe limposta sostitutiva (Meneghetti P. Con successione o donazione, possibile la rivalutazione gratuita, Il Quotidiano del Commercialista, www.eutekne.info, 29.1.2013). In relazione alle partecipazioni ricevute in successione, si vedano i 3.2.1 e 7.1.4.

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5.1.5 Modalit di scomputo della precedente imposta sostitutiva

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Secondo quanto indicato dalla circ. Agenzia delle Entrate 24.10.2011 n. 47 ( 2) e dalle istruzioni al quadro RT dei modelli UNICO, se viene effettuata una nuova rivalutazione:

si detrae dallimposta sostitutiva dovuta per la nuova rivalutazione quella gi versata per una precedente rivalutazione54; in caso di versamento rateale, la rata deve essere determinata:
scomputando dallimposta sostitutiva dovuta quanto gi versato; dividendo il risultato per il numero delle rate.

Secondo tali indicazioni, pertanto, sembra che lo scomputo dellimposta sostitutiva gi versata per una precedente rivalutazione debba avvenire internamente, provvedendo a versare con il modello F24 solo leventuale imposta sostitutiva netta (eventualmente suddivisa in tre rate). Tuttavia, poich il codice tributo 8055 consente anche lindicazione di importi a credito da compensare55, possibile evidenziare nel modello F24 la compensazione tra la nuova e la vecchia imposta sostitutiva56. Nel quadro RT del modello UNICO dovranno comunque essere indicati i previsti dati di dettaglio per il controllo dei versamenti effettuati57.
Esempio

Ad esempio, se il nuovo valore all1.1.2013 di una partecipazione non qualificata di 300.000,00 euro, mentre il relativo valore all1.1.2008, sul quale era gi stata pagata limposta sostitutiva, era di 200.000,00 euro, possibile detrarre dalla nuova imposta sostitutiva di 6.000,00 euro (300.000,00 2%) limporto di 4.000,00 euro (200.000,00 2%) gi versato per la precedente rivalutazione, provvedendo a versare solo la differenza di 2.000,00 euro. Tale scomputo pu essere effettuato:

internamente, indicando nel modello F24 solo la differenza di 2.000,00 euro da versare; oppure evidenziando nel modello F24 sia il debito totale previsto per la nuova rivalutazione (6.000,00 euro), sia il credito derivante dalla precedente rivalutazione (4.000,00 euro).

Nel primo caso, la sezione Erario del modello F24 andr compilata come segue.

8055

2013

2.000 0 0

2.000 0 0

2.000 0 0

Nel secondo caso, invece, la sezione Erario del modello F24 andr compilata come segue, evidenziando la compensazione effettuata.

54

Come osservato da Gavelli G., Tosoni G.P. Affrancamento salvo anche se cambia aliquota, Il Sole - 24 Ore, 29.6.2012, p. 34, lo scomputo dellimposta sostitutiva versata in precedenza deve ritenersi possibile anche qualora la stessa partecipazione abbia mutato, per qualunque motivo, la propria caratura, passando da una partecipazione qualificata a una non qualificata, o viceversa, ad esempio in caso di aumento di capitale a cui il socio non ha aderito o di una trasformazione da societ di capitali a societ di persone, o viceversa, per le quali si applicano differenti soglie di qualificazione. In pratica, lo scomputo dellimposta sostitutiva precedentemente versata non dovrebbe presupporre che continui ad applicarsi laliquota del 2%, ovvero del 4%, poich pur mutando laliquota, il titolo per cui limposta dovuta il medesimo, cio sostituire lIRPEF (o lIRES) sul maggior valore determinato dalla perizia. 55 Si veda la scheda tecnica del codice tributo 8055 disponibile sul sito dellAgenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it/Codici per i versamenti e codici attivit). 56 Tale modalit potrebbe essere opportuna se le partecipazioni sono detenute nellambito dei regimi del risparmio amministrato o del risparmio gestito (si veda il successivo 9.4). 57 Si veda il successivo 8.

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Temi
8055 8055 2013 2008

6.000 0 0 4.000 0 0

6.000 0 0

4.000 0 0

2.000 0 0

Esclusione del rimborso delleccedenza

In caso di nuova rideterminazione che comporta una diminuzione del valore della partecipazione, leccedenza di imposta sostitutiva precedentemente versata, che non stato possibile scomputare dalla nuova imposta sostitutiva per incapienza, non pu essere chiesta a rimborso. Come evidenziato nella risposta della Direzione Regionale Marche 13.12.2011 prot. n. 32598 ad un interpello, infatti:

come emerge dal dettato della lettera ff), il recupero dimposta pu avvenire o per compensazione o, in via alternativa, per rimborso, ma mai percorrendo entrambe le strade; conseguentemente, cos come non possibile andare a credito nei confronti dellErario tramite compensazione, non sar ugualmente possibile, in alternativa, andare a rimborso per una somma superiore allimporto scaturente dalla nuova rivalutazione; lentit non compensata o non rimborsata andr, quindi, inevitabilmente persa.

Pertanto, il differenziale delle imposte sostitutive non genera un credito fiscale, poich, come sarebbe accaduto con la richiesta di rimborso58, non possibile ottenere la restituzione della maggiore imposta versata nella precedente rivalutazione59.
5.1.6 Indicazione dei dati nella dichiarazione dei redditi

Lart. 7 co. 2 lett. ee) del DL 70/2011 convertito stabilisce che, al fine del controllo della legittimit della detrazione, con il provvedimento dellAgenzia delle Entrate di approvazione del modello di dichiarazione dei redditi, sono individuati i dati da indicare nella dichiarazione stessa60.
5.2 RICHIESTA DI RIMBORSO DELLIMPOSTA SOSTITUTIVA GI VERSATA

In merito al rimborso dellimposta sostitutiva versata in relazione ad una precedente rivalutazione, lAgenzia delle Entrate aveva chiarito che61:

il rimborso non poteva essere richiesto se erano trascorsi pi di 48 mesi dal termine di versamento, come stabilito dallart. 38 del DPR 602/73; non poteva trovare applicazione lart. 21 del DLgs. 31.12.92 n. 546, secondo cui la domanda di restituzione pu essere presentata entro due anni dal momento in cui si verificato il presupposto per la restituzione (che potrebbe coincidere con la data di entrata in vigore di una nuova disposizione che ha riaperto la rivalutazione); ad avviso dellAgenzia, linapplicabilit del suddetto art. 21 deriva dal fatto che la previsione di una nuova rivalutazione, modificando la data di riferimento per il possesso delle partecipazioni, non costituisce una proroga delle precedenti disposizioni, posto che diverge il presupposto previsto per fruire dellagevolazione. sia in dottrina62;

Tale impostazione stata per criticata:

58 59

Si veda il successivo 5.2.1. Meneghetti P. Compensazione ancora valida nella rivalutazione di terreni e partecipazioni, Il Quotidiano del Commercialista, www.eutekne.info, 24.1.2013. 60 Si vedano i successivi 8 e 9.4. 61 Si vedano le circ. 9.5.2003 n. 27 ( 1), 4.8.2004 n. 35 ( 2), 22.4.2005 n. 16 ( 1) e 13.3.2006 n. 10 ( 17), nonch la ris. 10.6.2008 n. 236. 62 In relazione alla critica della tesi dellAgenzia delle Entrate che nega lapplicabilit dellart. 21 del DLgs. 546/92, si vedano Marro E., Tosoni G.P. Quote, un Dpcm per il rinvio, Il Sole - 24 Ore, 2.7.2008, p. 28, i quali affermano che la scadenza del rimborso entro il termine di 48 mesi non condivisibile, in quanto con una legge di proroga che consente la nuova rivalutazione oltre i

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sia da numerose pronunce delle Commissioni tributarie, adite dai contribuenti contro i rifiuti di rimborso (espressi o taciti) da parte dellAgenzia delle Entrate. La C.T. Reg. Milano 1.12.2010 n. 160, infatti, ha stabilito che:

471

infondata la pretesa dellAgenzia delle Entrate di applicare alla richiesta di rimborso il termine decadenziale di 48 mesi previsto dallart. 38 del DPR 602/73, con decorrenza dal primo versamento, in quanto non vi stata duplicazione originaria del versamento di imposta; la duplicazione del versamento interviene solo nel momento in cui il contribuente ha effettuato il pagamento in forza della seconda rideterminazione, per effetto di unautonoma normativa riferita allo stesso tipo di imposta sostitutiva e si rende quindi applicabile la norma residuale in tema di rimborsi posta dallart. 21 del DLgs. 546/92;

una applicazione dellart. 38 del DPR 602/73 potrebbe eventualmente prospettarsi ponendo come fonte della duplicazione il secondo versamento e configurando la decorrenza del termine (di 48 mesi) a far tempo dalla data del secondo versamento. In termini analoghi, si vedano anche:

la C.T. Reg. Torino 12.7.2010 n. 43, secondo cui lart. 38 del DPR 602/73 ripetutamente richiamato dallAmministrazione nelle citate circolari, ma non anche dalle norme di riferimento regolanti la materia, riguarda esclusivamente i casi di errore materiale, duplicazione ed inesistenza totale o parziale dellobbligo di versamento, mentre nella fattispecie che qui ci occupa loriginaria rivalutazione non stata eseguita per errore materiale, n per duplicazione, n per inesistenza totale o parziale del versamento. Questultimo , infatti, divenuto indebito nel momento in cui il ricorrente ha nuovamente versato limposta sostitutiva per rivalutare la partecipazione gi oggetto di rideterminazione del valore. Perci, soltanto da quel momento venendosi a duplicare limposizione riferita al medesimo presupposto impositivo il versamento poteva legittimamente essere oggetto di istanza di restituzione. In punto, in assenza anche di specifica disposizione della normativa di riferimento, va pertanto ritenuto applicabile lart. 21 del D.Lgs. 546/92 che cos letteralmente dispone: La domanda di restituzione, in mancanza di disposizioni specifiche, non pu essere presentata dopo due anni dal pagamento ovvero, se posteriore, dal giorno in cui si verificato il presupposto per la restituzione; la C.T. Prov. Prato 23.4.2009 n. 24, la quale osserva che la fattispecie in esame non risulta affatto sovrapponibile a quella configurata nellart. 38 del DPR 602/73, ove il presupposto per il rimborso integrato dalla sussistenza di errore materiale, duplicazione ed inesistenza totale o parziale dellobbligo di versamento. Nel caso in esame, infatti, il diritto al rimborso non trova fondamento in un vizio originario del tipo di quelli elencati nella norma decadenziale di cui si invoca lapplicazione (onde non pu addebitarsi ai ricorrenti linerzia nellesercizio di un diritto che in effetti difettava alla data del primo versamento, con la conseguenza che anche unipotetica richiesta di rimborso svolta nel rispetto del termine di 48 mesi non avrebbe potuto conseguire un legittimo accoglimento), bens nella sopravvenienza di un evento, successivo al precedente pagamento, che ha realizzato un indebito oggettivo scaturito dalla duplice (e, quindi, illegittima) applicazione della stessa imposta; tale indebito, in assenza di norme tributarie specificamente dettate per il tributo in questione, non pu che soggiacere alla disciplina del principio generale di cui allart. 2033 c.c. sullindebito oggettivo, e, quanto allazione di ripetizione, essere regolato dallart. 21, co. 2, D.Lgs. n. 546/92; la C.T. Prov. Rimini 12.3.2010 n. 55, secondo cui nel caso di specie non ricorre alcuna delle ipotesi previste dallart. 38 del DPR 602/73, in quanto al momento del pagamento questo non stato effettuato per errore, limposta pagata non era una duplicazione e lobbligo esisteva in pieno in relazione alla rivalutazione che si voleva fare. Ci che qui accaduto invece, semplicemente il sopraggiungere, dopo il pagamento, di una nuova legge agevolativa che ha offerto la possibilit di una migliore rivalutazione con pagamento di una minore imposta, solo dopo il versamento della quale venuto meno il diritto dello Stato a trattenere anche limposta precedentemente pagata; in un caso del genere ed in mancanza di disposizioni specifiche sul rimborso, non si pu non far riferimento al disposto dellart. 21 del DLgs. 546/92;

quattro anni dalla precedente non si rientra nella fattispecie di cui allarticolo 38 del Dpr 602/73: infatti, nel periodo di quattro anni considerato, non si sarebbe verificata duplicazione del versamento. Inoltre, come osservato da Castellano P., Piazza M. Nelle rivalutazioni rinnovo con rimborso, Il Sole - 24 Ore, 24.1.2008, p. 31, la stessa Agenzia delle Entrate ha ammesso lapplicabilit dellart. 21 del DLgs. 546/92 per il rimborso dellimposta sostitutiva sui capital gain, nellambito della disciplina delle c.d. stock option (si veda la circ. 19.1.2007 n. 1, 14).

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la C.T. Prov. Torino 1.7.2009 n. 88, secondo cui il diritto al rimborso dellimposta sostitutiva inizialmente versata sorge per il contribuente solo allatto del nuovo versamento tributario, che evidentemente assorbe il primo il quale fino a concorrenza assume natura di indebito oggettivo. La riprova si ha nel fatto che fino al momento della nuova rivalutazione quanto versato in antecedenza (e allo stesso titolo) era pienamente dovuto e non poteva parlarsi per detto importo di rimborso alcuno; pertanto, non pu essere applicato lart. 38 del DPR 602/73, ma il termine biennale di cui lart. 21 co. 2 del DLgs. 546/92, a decorrere dal giorno in cui si verificato il relativo presupposto, che nel caso rappresentato dal versamento della nuova imposta sostitutiva che ha conglobato la prima; la C.T. Prov. Modena 14.4.2009 n. 71, la quale osserva che loriginaria rivalutazione non stata eseguita per errore materiale n per duplicazione n per inesistenza totale o parziale del versamento. Il versamento divenuto indebito nel momento in cui il ricorrente ha nuovamente versato limposta sostitutiva per rivalutare il bene gi oggetto di rideterminazione del valore e soltanto da quel momento, venendosi a duplicare limposizione riferita al medesimo presupposto impositivo pu legittimamente essere oggetto distanza di restituzione, applicando lart. 21 del DLgs. 546/9263; la C.T. Prov. Forl 3.8.2009 n. 117, la quale osserva come lart. 38 del DPR 602/73 non sia applicabile al caso in esame, poich al momento del versamento delle rate dellimposta sostitutiva relativa alla prima rivalutazione non sussisteva nessuna delle fattispecie previste dal citato art. 38 e il presupposto per la restituzione interviene solo con il versamento di una nuova imposta sostitutiva, per effetto di una nuova rivalutazione prevista dallentrata in vigore di una nuova normativa; lAmministrazione finanziaria deve quindi restituire le somme indebitamente percepite, in quanto versate due volte per lo stesso tributo, applicando lart. 21 del DLgs. 546/92; inoltre, viene precisato che, in caso di pagamento rateale dellimposta sostitutiva, il termine per la richiesta di rimborso decorre dalla data del versamento dellultima rata; la C.T. Prov. Torino 9.11.2009 n. 201, secondo la quale il presupposto per la restituzione si configura nel momento in cui il contribuente, il quale ha pagato per la seconda volta, la medesima imposta sostitutiva, matura il diritto a riottenere quanto indebitamente versato allAmministrazione fiscale, applicando il termine biennale previsto dallart. 21 co. 2 del DLgs. 546/92; la Cass. 16.11.2012 n. 20122, secondo cui la disciplina di cui al D.P.R. n. 602 del 1973, art. 38 applicabile solo se si tratti di versamenti che non siano dovuti fin dallorigine, mentre quando il diritto alla restituzione sia sorto solo in data posteriore a quella del pagamento dellimposta, applicabile il DLgs. n. 546 del 1992, art. 21, comma 2, quale disposizione di carattere residuale e di chiusura del sistema, secondo la quale listanza di rimborso pu essere presentata entro due anni dal giorno in cui si verificato il presupposto per la restituzione, da individuare nella sopravvenienza di un diverso assetto normativo che consente una nuova rivalutazione con versamento dellimposta sostitutiva e quindi una duplicazione di imposta.

Secondo la C.T. Prov. Pescara 12.5.2010 n. 330, invece, in caso di rateizzazione, il dies a quo, per determinare la decadenza del termine previsto dallart. 38 D.P.R. 602/73, deve necessariamente coincidere con quello dellultimo versamento dellimposta sostituta dovuta a seguito della prima rivalutazione64. Infine, la C.T. Prov. Torino 29.6.2011 n. 167 ritiene che il termine decadenziale di 48 mesi previsto dallart. 38 del DPR 602/73 vada calcolato a decorrere dalla data di entrata in vigore della disposizione che prevede la possibilit di una nuova rivalutazione65. Prendendo atto di tali orientamenti giurisprudenziali, lart. 7 co. 2 lett. ff) del DL 70/2011 convertito ha stabilito che i soggetti che non effettuano il suddetto scomputo66 possono chiedere il rimborso dellimposta sostitutiva pagata in passato: entro il termine di decadenza di 48 mesi, ai sensi dellart. 38 del DPR 602/73;
63 64

In termini analoghi anche C.T. Prov. Treviso 3.6.2009 n. 62. Con tale impostazione, in pratica il termine di 48 mesi dellart. 38 del DPR 602/73 viene allungato di due anni, considerato che la rateizzazione dellimposta sostitutiva avviene in tre rate annuali. 65 Nel caso di specie, dall1.1.2008, data di entrata in vigore della L. 244/2007. 66 Si veda il precedente 5.1. Come osservato da Tosoni G.P. Domanda di rimborso se non c compensazione, Il Sole - 24 Ore, Norme e Tributi, 7.11.2011, p. 3, per ottenere il rimborso non necessario effettuare la nuova rivalutazione ai sensi del DL 70/2011; tuttavia, Gavelli G., Tosoni G.P. Aree svalutate a costo zero, Il Sole - 24 Ore, 20.5.2011, p. 29, evidenziano come la soluzione estrema del rimborso va lasciata a chi commette errori o ha pagato due volte prima dellentrata in vigore delle nuove disposizioni.

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calcolato a decorrere dalla data in cui si verifica la duplicazione del versamento, cio dalla data del versamento dellintera imposta sostitutiva, o della prima rata, relativa allultima rivalutazione che viene effettuata.
Limite allimposta rimborsabile

5.2.1

Lultima parte della suddetta lett. ff) stabilisce per che limporto del rimborso non pu essere comunque superiore allimposta sostitutiva dovuta in base allultima rideterminazione che viene effettuata. Tale disposizione serve ad evitare disparit di trattamento rispetto a chi utilizza la vecchia imposta in scomputo dalla nuova, in quanto non possibile andare a credito.
Esempio

Ad esempio, se in relazione ad una partecipazione erano stati versati 30.000,00 euro di imposta sostitutiva e per la nuova rideterminazione limposta dovuta solo pi di 25.000,00 euro (per effetto di una diminuzione del valore), possibile, alternativamente: detrarre i 30.000,00 euro gi versati dai 25.000,00 euro dovuti per la nuova rideterminazione, con la conseguenza che non si deve versare pi nulla e leccedenza di 5.000,00 euro della vecchia imposta sostitutiva viene persa; effettuare il versamento di 25.000,00 euro della nuova imposta sostitutiva e richiedere il rimborso di 25.000,00 euro della vecchia imposta.
5.2.2 Riapertura una tantum del termine per i rimborsi gi decaduti

La successiva lett. gg) del co. 2 dellart. 7 del DL 70/2011 convertito ha stabilito che la nuova disciplina in materia di rimborsi si applica anche ai versamenti effettuati entro il 14.5.201167. Qualora, in relazione ai pregressi versamenti dellimposta sostitutiva riguardanti precedenti rivalutazioni, alla data del 14.5.2011 fosse gi scaduto il termine di decadenza di 48 mesi decorrente dal versamento dellintera imposta sostitutiva, o della prima rata, relativa allultima rideterminazione effettuata, il contribuente poteva chiedere il rimborso dellimposta con unistanza68 da presentare entro il 14.5.201269. Tale termine non stato riaperto dalla L. 228/2012. Pertanto, non pi possibile richiedere il rimborso dellimposta sostitutiva versata nel caso in cui sia scaduto il termine di 48 mesi decorrente dal versamento dellintera imposta sostitutiva, o della prima rata, relativa allultima rideterminazione effettuata.
5.2.3 Rigetto dellistanza di rimborso

La circ. Agenzia delle Entrate 24.10.2011 n. 47 ( 3) ha chiarito che, nellipotesi in cui listanza di rimborso sia stata rigettata con provvedimento espresso, non impugnato dal contribuente, la definitivit del provvedimento non esclude lautotutela (in pratica, si pu chiedere lannullamento dufficio del precedente diniego). In ogni caso, il contribuente pu presentare una nuova istanza di rimborso nel rispetto dei termini previsti dalle disposizioni in commento. Qualora, invece, listanza di rimborso sia stata rigettata con provvedimento tacito, non impugnato dal contribuente, lo stesso potr sollecitare lAmministrazione finanziaria a dare seguito al rimborso alla luce delle nuove disposizioni. Nel caso in cui si debba procedere allimpugnativa del rifiuto reso dallAmministrazione finanziaria, si deve tenere conto della nuova procedura di reclamo e mediazione, prevista per le controversie di valore fino a 20.000,00 euro, introdotta dal nuovo art. 17-bis del DLgs. 31.12.92 n. 54670, applicabile agli atti notificati a decorrere dall1.4.2012.
5.2.4 Gestione del contenzioso

La circ. Agenzia delle Entrate 24.10.2011 n. 47 ( 4) ha affermato che le nuove disposizioni sul rimborso dellimposta sostitutiva gi versata in occasione di una precedente rivalutazione si applicano anche ai giudizi in corso concernenti il termine per il rimborso dellimposta sostitutiva precedentemente versata.

67 68

Data di entrata in vigore del DL 70/2011. Ovvero una nuova istanza, qualora la precedente debba ritenersi intempestiva alla luce delle nuove disposizioni. 69 Dodici mesi successivi alla data di entrata in vigore del DL 70/2011. 70 Inserito dallart. 39 co. 9 del DL 6.7.2011 n. 98 conv. L. 15.7.2011 n. 111.

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Pertanto, in tali casi stato chiarito che gli uffici provvederanno a chiedere la cessazione della materia del contendere, con le modalit di rito, tenendo conto dello stato e grado del giudizio:

ove listanza risulti presentata nel termine di 48 mesi dal versamento dellintera imposta sostitutiva, o della prima rata, relativa allultima rideterminazione effettuata; sempre che non siano sostenibili altre questioni71.

La suddetta circolare sottolinea inoltre che, nellabbandonare le controversie ed eseguire i relativi rimborsi, gli uffici dovranno porre particolare attenzione al fatto che, per espressa previsione normativa, limporto del rimborso non pu essere comunque superiore allimporto dovuto in base allultima rideterminazione di valore effettuata72.
Cessazione della materia del contendere

In relazione alla cessazione della materia del contendere, pu essere opportuno che il contribuente presenti unapposita memoria alla Commissione tributaria (o effettui una dichiarazione in udienza) in cui:

evidenzi il sopravvenuto intervento del DL 70/2011 e della circ. Agenzia delle Entrate 47/2011; richieda che la cessazione della materia del contendere venga dichiarata solo qualora lufficio abbia materialmente eseguito lerogazione del rimborso richiesto73.

Sentenze passate in giudicato

Secondo quanto precisato dalla circ. Agenzia delle Entrate 24.10.2011 n. 47 ( 4), non sar possibile, invece, ottenere il rimborso dellimposta sostitutiva di una precedente rivalutazione in caso di sentenza gi passata in giudicato che ne ha sancito il diniego.
6 PERFEZIONAMENTO DELLA RIVALUTAZIONE
La rideterminazione del costo fiscale della partecipazione si perfeziona con il versamento, entro l1.7.2013, dellintero importo dellimposta sostitutiva dovuta, ovvero della prima rata.

La circ. Agenzia delle Entrate 4.8.2004 n. 35 ( 2) ha chiarito che lopzione per la rideterminazione del costo o valore di acquisto delle partecipazioni non quotate e la conseguente obbligazione tributaria si considerano perfezionate con il versamento, entro il termine previsto:

dellintero importo dellimposta sostitutiva dovuta; ovvero, in caso di pagamento rateale, della prima rata74.

Pertanto, il versamento dellintera imposta sostitutiva (ovvero della prima rata) oltre il termine previsto dalla norma comporta:

71

limpossibilit di utilizzare il valore rideterminato ai fini del calcolo delle plusvalenze realizzate75; la facolt per il contribuente di richiedere il rimborso dellimposta sostitutiva versata in ritardo76.

72 73 74

75 76

Nella circostanza in cui il contenzioso pendente avesse riguardato unistanza di rimborso da ritenersi intempestiva anche alla luce delle nuove disposizioni, lufficio doveva chiedere la cessazione della materia del contendere dopo aver constatato lavvenuta presentazione di una nuova istanza di rimborso entro la suddetta data del 14.5.2012, semprech non fossero sostenibili altre questioni. Quindi, laddove tale istanza non fosse stata presentata, lAgenzia delle Entrate non tenuta ad abbandonare il contenzioso. Si veda il precedente 5.2.1. Si vedano Cass. 8.11.2004 n. 21275, C.T.C. 24.1.2003 n. 516, C.T.C. 17.6.99 n. 4019 e C.T. Prov. Novara 29.10.2010 n. 98. Aspetti confermati dalla circ. Agenzia delle Entrate 24.10.2011 n. 47 ( 1.3). Secondo la C.T. Prov. Alessandria 16.12.2009 n. 161, la rivalutazione valida anche se il versamento dellimposta sostitutiva, mediante il modello F24, stato eseguito dalla societ e non dai soci. Lintero importo dovuto a titolo di rivalutazione, versato dalla societ, deve quindi essere ripartito pro quota tra i soci, anche se formalmente stato commesso lerrore materiale nella compilazione del modello F24. Qualora, invece, il contribuente se ne sia comunque avvalso, lAmministrazione finanziaria potr disconoscere la rivalutazione e procedere al recupero delle imposte dovute, unitamente ai relativi interessi e sanzioni. Si segnala che, in relazione alla diversa disciplina di rivalutazione dei beni dimpresa e di affrancamento del saldo attivo di rivalutazione, di cui allart. 1 co. 469 - 476 della L. 23.12.2005 n. 266 (Finanziaria 2006) e allart. 1 co. 475, 477 e 478 della L. 30.12.2004 n. 311 (Finanziaria 2005), lAgenzia delle Entrate, con la ris. 29.9.2008 n. 362, ha modificato il precedente orientamento contenuto nella ris. 20.2.2008 n. 55, stabilendo che lomesso, insufficiente o tardivo versamento della relativa imposta sostitutiva non rileva ai

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6.1 INSUFFICIENTE VERSAMENTO DELLIMPOSTA SOSTITUTIVA

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Qualora il contribuente effettui un versamento del totale dellimposta sostitutiva, ovvero della prima rata, inferiore a quello dovuto sulla base del valore di perizia, loperazione di rideterminazione del costo o valore di acquisto della partecipazione non pu perfezionarsi integralmente; deve invece ritenersi perfezionata la rivalutazione parziale della partecipazione, in proporzione allimposta sostitutiva versata77.
6.2 ISCRIZIONE A RUOLO DELLE RATE NON VERSATE

Qualora il contribuente abbia effettuato il versamento della prima rata nei termini di legge ed abbia invece omesso di effettuare i versamenti degli importi delle rate successive, la circ. Agenzia delle Entrate 4.8.2004 n. 35 ( 2) ha chiarito che:

questi ultimi sono iscritti a ruolo, ai sensi degli artt. 10 ss. del DPR 602/73, sulla base delle ordinarie disposizioni in materia di riscossione coattiva78; lopzione per la rideterminazione del costo o valore di acquisto rimane valida.

Resta ovviamente ferma la possibilit di non versare le rate residue in caso di effettuazione di una nuova rivalutazione sulla stessa partecipazione79.
6.3 APPLICAZIONE DEL RAVVEDIMENTO OPEROSO ALLOMESSO O INSUFFICIENTE VERSAMENTO DELLE RATE SUCCESSIVE ALLA PRIMA

In caso di omesso o insufficiente versamento delle rate dellimposta sostitutiva successive alla prima, la circ. Agenzia delle Entrate 4.8.2004 n. 35 ( 2) ha chiarito che il contribuente pu avvalersi del ravvedimento operoso di cui allart. 13 del DLgs. 18.12.97 n. 472, semprech la violazione non sia gi stata constatata e comunque non siano iniziate attivit di accertamento delle quali il contribuente abbia avuto formale conoscenza80. In tale caso, oltre allimporto dellimposta sostitutiva dovuta81, occorre corrispondere la sanzione ridotta, nella misura:

dello 0,2%-2,8%, se il versamento viene effettuato nei 14 giorni successivi alla scadenza della rata (la sanzione del 30% viene infatti ridotta ad un importo pari ad 1/15 per ciascun giorno di ritardo e ulteriormente ridotta ad un decimo)82;

77 78 79 80 81

fini del perfezionamento della rivalutazione e dellaffrancamento, essendo sufficiente, per il perfezionamento delloperazione, lindicazione dei maggiori valori assoggettati a imposta sostitutiva nellapposito quadro della dichiarazione dei redditi; in tal caso, limposta sostitutiva non versata iscritta a ruolo ai sensi degli artt. 10 ss. del DPR 602/73, ferma restando la possibilit per il contribuente di avvalersi del ravvedimento operoso di cui allart. 13 del DLgs. 472/97. Al riguardo, in dottrina era stato osservato che il nuovo orientamento avrebbe potuto trovare applicazione anche in relazione allopzione per la rideterminazione del costo o valore di acquisto delle partecipazioni non quotate, di cui allart. 5 della L. 28.12.2001 n. 448, con il conseguente superamento di quanto affermato nella citata circ. Agenzia delle Entrate 4.8.2004 n. 35 (si vedano Mezzetti C. Affrancamento nel prospetto, Il Sole - 24 Ore, 30.9.2008, p. 34 e Liburdi D. Sostitutive senza il versamento, Italia Oggi, 27.10.2008, p. 7; in senso contrario si veda per Deotto D. Sostitutive a schema differenziato, Il Sole - 24 Ore, 3.10.2008, p. 34). Lorientamento della suddetta ris. 362/2008 stato recepito dalla C.T. Prov. Macerata 27.7.2009 n. 171, la quale ha affermato che lart. 5 della legge 448 del 2001, nel disciplinare listituto della rivalutazione agevolata delle partecipazioni azionarie, non prevede quale sia il momento perfezionativo del beneficio de quo. per solo al momento della redazione della dichiarazione annuale dei redditi che viene determinata ed indicata limposta sostitutiva da pagare e la scelta del contribuente di avvalersi o meno della rateizzazione. Pertanto deve ritenersi, come sostenuto dal ricorrente, che sia dal momento della presentazione della dichiarazione dei redditi che viene consacrata la volont dei contribuente di volersi avvalere del beneficio della rivalutazione agevolata delle partecipazioni azionarie. La circ. Agenzia delle Entrate 24.10.2011 n. 47 ( 1.3) ha per confermato limpostazione della precedente circ. 4.8.2004 n. 35, sopra illustrata. Pertanto, come era stato sostenuto da Deotto D. Lintegrativa rimedia alle opzioni, Il Sole - 24 Ore, Norme e Tributi, 22.3.2010, p. 3, poich in relazione alla rideterminazione del costo o valore di acquisto delle partecipazioni e dei terreni laffrancamento non si perfeziona attraverso lindicazione in dichiarazione (la cui mancata indicazione da reputarsi violazione formale), ma attraverso lasseverazione della perizia e il pagamento dellimposta sostitutiva, . nessuna dichiarazione integrativa potr far ritornare in gioco la scelta di non avere effettuato laffrancamento di tali beni. Si veda quanto riportato nella nota precedente. Aspetto confermato dalla circ. Agenzia delle Entrate 24.10.2011 n. 47 ( 1.3). Si veda il precedente 5. Si veda quanto riportato nella precedente nota 76. Incrementata degli interessi del 3% di cui allart. 5 co. 3 della L. 448/2001 e allart. 2 co. 2 del DL 282/2002 conv. L. 27/2003.

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3% (un decimo del 30%), se il versamento viene effettuato dal 15 al 30 giorno successivo alla scadenza della rata; 3,75% (un ottavo del 30%), se il versamento viene effettuato entro un anno dalla scadenza della rata.

Anche se non espressamente precisato dalla citata circ. 35/2004, per perfezionare il ravvedimento operoso devono essere altres corrisposti, in relazione agli importi dellimposta sostitutiva versati in ritardo83, gli interessi:

6.4

al tasso legale vigente, pari al 2,5% annuo dall1.1.201284; a decorrere dal giorno successivo alla scadenza e fino a quello di versamento compreso.
DEFINITIVIT DELLA SCELTA OPERATA DAL CONTRIBUENTE

La circ. Agenzia delle Entrate 4.8.2004 n. 35 ( 2) ha chiarito che lopzione per la rideterminazione del costo o valore di acquisto delle partecipazioni non quotate definitiva. Pertanto, il contribuente non ha diritto al rimborso dellimposta pagata ed tenuto a completare il versamento rateale anche quando, ad esempio:

in sede di determinazione delle plusvalenze realizzate, non si sia tenuto conto del valore rideterminato85; le partecipazioni possedute generano redditi di capitale e non plusvalenze, come nellipotesi di proventi percepiti per effetto del rimborso a seguito di recesso o esclusione del socio o della liquidazione della societ (art. 47 co. 7 del TUIR)86. lopzione per la rideterminazione del costo o valore di acquisto delle partecipazioni non quotate, ai sensi dellart. 5 della L. 28.12.2001 n. 448, costituisce un negozio giuridico unilaterale recettizio, determinato dalla sola volont del dichiarante in conformit ad una predeterminata scelta di legge, della quale lAmministrazione finanziaria deve limitarsi a prendere atto; la decisione di rivalutare una partecipazione sociale una volont che prescinde da eventuali successivi negozi traslativi che si avvalgano del costo rivalutato, con la conseguenza che non rilevante un errore del contribuente al riguardo, errore che comunque non era riconoscibile da parte dellAmministrazione finanziaria87.

Si veda anche la C.T. Prov. Treviso 24.9.2009 n. 106, secondo cui:

In materia si veda anche la successiva C.T. Prov. Treviso 30.7.2012 n. 66, la quale ha evidenziato che la manifestazione della volont di effettuare la rivalutazione ha come conseguenza un rapporto giuridico bilaterale, con la nascita dei corrispettivi obblighi e diritti per il contribuente da un lato e lo Stato dallaltro:

allobbligo del contribuente di versare limposta sostitutiva corrisponde, infatti, lo speculare diritto dello Stato ad ottenerne la riscossione, anche coattivamente (attraverso liscrizione a ruolo delle rate dovute);

82 83 84 85

86

87

Art. 13 del DLgs. 18.12.97 n. 471, come modificato dallart. 23 co. 31 del DL 6.7.2011 n. 98 conv. L. 15.7.2011 n. 111 e dallart. 11 co. 3-bis del DL 2.3.2012 n. 16 conv. L. 26.4.2012 n. 44. Incrementata degli interessi del 3% di cui allart. 5 co. 3 della L. 448/2001 e allart. 2 co. 2 del DL 282/2002 conv. L. 27/2003. Ai sensi del DM 12.12.2011 (pubblicato nella G.U. 15.12.2011 n. 291). Aspetto confermato dalla circ. Agenzia delle Entrate 24.10.2011 n. 47 ( 1.3), la quale osserva che le norme in esame prevedono, infatti, la facolt di avvalersi di unagevolazione e il contribuente non pu modificare successivamente la scelta liberamente effettuata in mancanza di una apposita disposizione in tal senso. Si segnala, tuttavia, che la C.T. Reg. Milano 11.4.2011 n. 71 ha stabilito, in relazione alla rideterminazione del costo o valore di acquisto dei terreni (ex art. 7 della L. 448/2001), che tale istituto non costituisce un regime obbligatorio, ma unopzione facoltativa e, pertanto, il contribuente pu revocare la scelta iniziale di affrancare fiscalmente gli immobili, non versando la seconda e la terza rata dellimposta sostitutiva. In tal caso, stato quindi stabilito che il valore del terreno viene riportato a quello ante perizia, lerario trattiene la prima rata inutilmente versata dal contribuente, ma lAmministrazione finanziaria non pu iscrivere a ruolo le rate successive non versate. Secondo Tosoni G.P. Ritorna lesclusione agevolata dallimpresa, Gli Speciali Norme e tributi - Telefisco 2008, 29.1.2008, p. 20, lobbligo di completare il versamento rateale non dovrebbe trovare applicazione in casi particolari, ad esempio in caso di decesso del contribuente; infatti non si vede perch gli eredi siano tenuti al versamento delle rate residue, tenuto conto che il valore di perizia perde efficacia per effetto della successione. Nel caso di specie, il contribuente aveva successivamente conferito in societ la partecipazione rivalutata, ritenendo che il valore rivalutato potesse essere fiscalmente rilevante (si veda il successivo 7.1.3).

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al diritto del contribuente di veder rivalutata ai fini fiscali la propria partecipazione societaria corrisponde uno speculare e correlativo obbligo, fin da subito nascente a carico dello Stato, di assumere il nuovo valore rivalutato quale base di calcolo per le future plusvalenze e minusvalenze. La C.T. Prov. Treviso 30.7.2012 n. 66, inoltre, osserva che, attraverso lesercizio dellopzione per la rideterminazione del costo della partecipazione, si rinviene allinterno del suddetto rapporto una componente di aleatoriet: il contribuente infatti consapevole di sostenere un esborso immediato a fronte del quale, non diversamente da quando si acquista un diritto di opzione in borsa, sta lacquisizione non delle certezze di un vantaggio economico (incerto non solo nella sua misura, ma nella sua stessa esistenza), ma la possibilit di conseguire in futuro un vantaggio economico, che il contribuente spera naturalmente superiore allesborso certo; allo stesso modo, lErario conscio di conseguire il diritto certo allincasso di una somma determinata, somma per sua natura fruttifera di interessi, e di rinunciare al maggior gettito, incerto non solo nella sua misura, ma nella sua stessa esistenza. Pertanto, secondo la C.T. Prov. Treviso in esame: una volta che in conseguenza di una volont validamente espressa si costituito un nuovo rapporto giuridico questo normalmente irrevocabile per volont unilaterale sia nel caso di rapporti commutativi, sia nel caso dei contratti unilaterali; pertanto non v alcuna necessit di previsione esplicita di irrevocabilit dellopzione manifestata; errata e fuorviante ogni correlazione tra la facoltativit di costituire un rapporto giuridico e la inesistente successiva facoltativit di risolverlo; non vi alcun diritto di revoca o risoluzione unilaterale non solo perch si instaurato un rapporto giuridico bilaterale ma anche perch lintrinseca aleatoriet del rapporto rende logicamente e naturalmente irrilevante ogni successivo mutamento della situazione di mercato; in presenza di un rapporto giuridico intrinsecamente aleatorio naturalmente irrilevante ogni successiva fluttuazione di mercato e conseguentemente inammissibile ogni conseguente risoluzione o revoca unilaterale; falsa ed infondata laffermazione che gli effetti della rivalutazione si spiegano esclusivamente al momento della cessione della partecipazione rivalutata; falsa ed infondata laffermazione che fin tanto che il contribuente non cede la partecipazione, egli mantenga il diritto di revocare lopzione esercitata.
7 EFFETTI DELLA RIDETERMINAZIONE DEL COSTO DACQUISTO
Il nuovo costo fiscale della partecipazione rileva solo nellambito dei capital gain, ai fini della determinazione delle plusvalenze e minusvalenze di cui allart. 67 co. 1 lett. c) e c-bis) del TUIR. Il nuovo costo fiscale non consente comunque il realizzo di minusvalenze utilizzabili in compensazione o riportabili nei periodi dimposta successivi. 7.1 RILEVANZA FISCALE DEL VALORE DI PERIZIA

477

Per effetto delle disposizioni di cui allart. 5 co. 1 della L. 448/2001, la rideterminazione del costo o valore di acquisto della partecipazione non quotata ha effetto esclusivamente ai fini della determinazione delle plusvalenze e minusvalenze di cui allart. 67 co. 1 lett. c) e c-bis) del TUIR, vale a dire in caso di cessione a titolo oneroso di partecipazioni qualificate o non qualificate nellambito della disciplina del c.d. capital gain. Per effetto della rivalutazione, quindi, le plusvalenze emergenti dai suddetti atti di realizzo delle partecipazioni sono determinate assumendo, in luogo delloriginario costo o valore dacquisto, il valore quantificato nella perizia di stima appositamente redatta.
Esclusione di altri costi inerenti

La circ. Agenzia delle Entrate 24.10.2011 n. 47 ( 1), riprendendo quanto gi affermato nella precedente circ. 13.3.2006 n. 10 ( 17), ha chiarito che il valore di perizia non pu essere incrementato degli oneri inerenti e, quindi, neanche delleventuale imposta di successione e donazione, ad eccezione dellipotesi prevista dalla norma con riferimento alla spesa sostenuta per la redazione della perizia88.
88

Si veda il precedente 4.1.5.

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Tale affermazione deve per essere interpretata nel senso che: il valore di perizia si sostituisce alloriginario costo fiscale (costo o valore dacquisto incrementato degli oneri accessori), cristallizzando la situazione alla data di riferimento della perizia stessa; non escluso che il nuovo costo fiscale derivante dalla perizia possa essere incrementato di ulteriori costi inerenti, successivi alla data di riferimento della perizia stessa89.
7.1.1 Redditi di capitale

La circ. Agenzia delle Entrate 31.1.2002 n. 12 ( 5) ha ribadito che il valore adeguato non pu essere utilizzato ai fini della determinazione di redditi di capitale90.
7.1.2 Recesso del socio e liquidazione della societ

La circ. Agenzia delle Entrate 22.4.2005 n. 16 ha chiarito che il nuovo costo o valore di acquisto della partecipazione, derivante dalla perizia giurata: utilizzabile anche in occasione del recesso atipico del socio dalla societ, realizzato mediante acquisto da parte degli altri soci proporzionalmente alle loro partecipazioni, oppure da parte di un terzo concordemente individuato dai soci medesimi91; non utilizzabile, invece, nellipotesi di recesso tipico, in quanto le somme o il valore normale dei beni ricevuti dai soci costituiscono utile (cio reddito di capitale e non reddito diverso sotto forma di plusvalenza) per la parte che eccede il prezzo pagato per lacquisto o la sottoscrizione delle azioni o quote annullate, anche per la parte di tali eccedenze che derivano da riserve di capitale.

89

In senso analogo si vedano: Ranocchi G.P., Valcarenghi G. Precluso laffrancamento se la donazione successiva, Il Sole - 24 Ore, Norme e Tributi, 27.6.2011, p. 5, i quali osservano come laffermazione della suddetta circ. 10/2006 debba essere declinata nel senso che, se da un lato indubitabile che il valore di perizia si sostituisce alloriginario costo fiscale cristallizzando la situazione alla data della perizia e assorbendo cos gli oneri accessori pregressi, altrettanto logica dovrebbe essere la conclusione che il costo fiscale della partecipazione derivante dalla nuova perizia possa essere incrementato degli oneri accessori inerenti, compresa quindi limposta di donazione; Meneghetti P. Sulle rivalutazioni contribuenti al bivio, Il Sole - 24 Ore, Norme e Tributi, 7.11.2011, p. 3, secondo cui la circolare 47/11 afferma che il valore del bene rivalutato non potr essere incrementato da alcun altro onere inerente, ma tale affermazione dovrebbe intendersi riferita a oneri gi sostenuti alla data del 1 luglio 2011, mentre non dovrebbe esservi alcun dubbio che oneri sostenuti successivamente possano incrementare il costo della partecipazione (tali considerazioni devono ora ritenersi estensibili alla nuova riapertura disposta dalla L. 228/2012, in relazione ai costi sostenuti dopo l1.1.2013). Si veda anche Gavelli G. Imposta sostitutiva del 12,50 per cento sulle plusvalenze immobiliari, Il fisco, 30, 2006, 1, p. 4651, il quale afferma che se a seguito della rivalutazione il contribuente sostiene ulteriori costi inerenti (esempio: delimitazione dellarea con uno steccato), anche questi concorrono (riducendone limporto) alla determinazione della plusvalenza di cessione, come del resto previsto dal comma 2 dellart. 68 del Tuir. Laffermazione potrebbe sembrare logica, ma qualche dubbio poteva comunque nascere dal testo del comma 5 dellart. 7 della citata L. n. 448/2001, in base al quale Il costo per la relazione giurata di stima portato in aumento del valore di acquisto del terreno edificabile e con destinazione agricola nella misura in cui stato effettivamente sostenuto ed rimasto a carico. bene specificare che se il legislatore si riferisce espressamente al solo costo di perizia, per lesigenza di disciplinare questa particolare variabile, e non per escludere la possibilit che possano essere sostenute (e legittimamente capitalizzate nel calcolo della successiva plusvalenza) altre tipologie di costi. Naturalmente, non avranno alcun effetto i costi sostenuti anteriormente alla data di riferimento della perizia, dato che essa avr determinato un valore del cespite comprensivo anche dellutilit arrecata dagli oneri in parola. LAutore analizza la questione nellambito della rivalutazione dei terreni di cui allart. 7 della L. 448/2001, ma il principio deve ritenersi applicabile anche in tema di rivalutazione delle partecipazioni, ai sensi dellart. 5 della stessa L. 448/2001, stante lanalogia della disciplina. In relazione ai terreni edificabili, si veda anche la circ. Agenzia delle Entrate 13.2.2006 n. 6 ( 11.4), che ha ammesso la possibilit di applicare al costo derivante dalla perizia la rivalutazione secondo lindice ISTAT, ai sensi dellart. 68 co. 2 del TUIR, per il periodo intercorrente tra la data considerata ai fini della rivalutazione (es. 1.1.2005 per le rivalutazioni effettuate ai sensi dellart. 11-quaterdecies co. 4 del DL 203/2005) e quella della successiva cessione, nonch Sanna S. Il costo fiscale dei terreni rivalutati pu essere incrementato dagli oneri successivi, Il fisco, 11, 2011, 1, p. 1651 ss. Come evidenziato da Poggiani F. Per le rivalutazioni non indicate in dichiarazione, solo sanzione formale, Il Quotidiano del Commercialista, www.eutekne.info, 31.1.2013, secondo parte della dottrina potrebbe essere considerato onere inerente, ai sensi dellart. 68 co. 6 del TUIR, anche lammontare dellimposta sostitutiva versata. 90 Come osservato dalla stessa circolare, il caso, ad esempio, dei proventi percepiti per effetto del rimborso di partecipazioni o di altri investimenti aventi natura partecipativa, a seguito di recesso o esclusione del socio o della liquidazione della societ (v. art. 44, comma 3 [ora art. 47 co. 7], del TUIR), in quanto le lettere c) e c-bis) dellarticolo 81 [ora 67], a differenza della successiva lettera c-ter), non comprendono tra i presupposti di realizzo delle plusvalenze anche il rimborso di partecipazioni. 91 In tali casi, infatti, il reddito del socio uscente ha natura di capital gain e non di reddito di capitale, come chiarito dalle circ. Agenzia delle Entrate 16.6.2004 n. 26 e 10.12.2004 n. 52.

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Considerato che le disposizioni riguardanti il recesso tipico sono le stesse che disciplinano la fattispecie della liquidazione societaria, limpostazione sopracitata vale anche in tal caso92.
Societ di persone

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In caso di recesso del socio, si ricorda che non sono previste, nellambito delle societ di persone, le diverse possibilit che invece caratterizzano la liquidazione della quota al socio uscente per le societ di capitali. In particolare, il socio receduto non pu provvedere ad alienare le partecipazioni agli altri soci, n a un terzo individuato concordemente dai soci stessi. Rimane, invece, quale unica modalit da adottare la riduzione del patrimonio della societ, come avviene del resto nelle societ di capitali per le quali non si sia provveduto a cedere le partecipazioni del socio che fuoriesce dalla compagine sociale.
7.1.3 Redditi dimpresa

Il valore della partecipazione rideterminato ai sensi dellart. 5 della L. 448/2001 non pu quindi essere utilizzato neppure nellambito del reddito dimpresa93.
7.1.4 Partecipazioni rivalutate dal defunto e pervenute per successione

Si ricorda che, in relazione alle partecipazioni cadute in successione dal 3.10.2006, a seguito della reintroduzione dellimposta di successione non pi consentito allerede di determinare il costo fiscale della partecipazione utilizzando il costo rivalutato dal defunto94. La possibilit di utilizzare il costo rivalutato dal defunto, invece, permane con riferimento alle partecipazioni pervenute per successione nel periodo in cui tale imposta era stata abolita, vale a dire in relazione alle successioni apertesi dal 25.10.2001 al 2.10.200695.
Decesso dellusufruttuario

La circ. Agenzia delle Entrate 13.2.2006 n. 6 ( 8.1) aveva comunque chiarito che, in caso di decesso dellusufruttuario di una partecipazione, il soggetto che la ereditava non poteva assumere come costo della partecipazione il valore rideterminato del diritto di usufrutto, in quanto la partecipazione veniva acquisita a titolo di piena propriet per effetto del principio di riespansione del diritto di propriet che avviene automaticamente con lestinzione dellusufrutto96.
7.1.5 Partecipazioni rivalutate dal donante e pervenute per donazione

Nulla cambia, invece, in relazione alle partecipazioni che pervengono per donazione, in quanto in tal caso, ai sensi dellart. 68 co. 6 del TUIR, il costo fiscalmente rilevante sempre quello del donante. Pertanto, se il donante ha rideterminato il costo fiscale della partecipazione donata, il nuovo valore si trasferisce al donatario97.
7.1.6 Partecipazioni ricevute in donazione e cedute entro 5 anni

Si ricorda che, per effetto della disposizione antielusiva contenuta nellart. 16 co. 1 della L. 18.10.2001 n. 383, si considera qualificata anche la cessione di una partecipazione:

92 93

ricevuta per donazione o altra liberalit tra vivi;

94 95 96 97

Cfr. Pellegrino S., Valcarenghi G. Porte aperte alle rivalutazioni reiterate, Corriere Tributario, 8, 2013, p. 658. Si veda la ris. Agenzia delle Entrate 1.8.2008 n. 333, che ha escluso lutilizzo del valore di un terreno rideterminato ai sensi dellart. 7 della L. 28.12.2001 n. 448, nellambito del conferimento dello stesso nellimpresa individuale del proprietario. Il principio enunciato dallAgenzia delle Entrate, infatti, deve ritenersi applicabile anche in tema di rivalutazione delle partecipazioni, ai sensi dellart. 5 della stessa L. 448/2001, stante lanalogia della disciplina. Si veda anche la C.T. Prov. Treviso 24.9.2009 n. 106, la quale ha stabilito che, in caso di conferimento in societ di una partecipazione rivalutata, il contribuente non ha diritto al rimborso della prima rata dellimposta sostitutiva pagata e lAgenzia delle Entrate pu iscrivere a ruolo le rate successive alla prima che non sono state versate dal contribuente. Si veda il precedente 3.2.1. Si veda la ris. Agenzia delle Entrate 17.4.2008 n. 158. Ai sensi dellart. 979 co. 1 c.c., infatti, la durata dellusufrutto non pu eccedere la vita dellusufruttuario. Secondo Gaiani L. Donazioni rivalutabili, Il Sole - 24 Ore, 28.6.2006, p. 29, il donante, che era possessore delle quote alla data di riferimento (ora 1.1.2013), pu procedere alla rideterminazione del costo o valore dacquisto della partecipazione anche se non lo pi al momento della rivalutazione, in quanto ha donato la partecipazione; tale operazione, infatti, sarebbe finalizzata a trasferire al donatario il maggior valore derivante dalla perizia, in forza del principio enunciato dallart. 68 co. 6 del TUIR.

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Temi

avvenuta entro i 5 anni successivi dallatto di liberalit, anche se la quota posseduta dal beneficiario non qualificata, purch lo fosse in capo al donante.

In tal caso, la circ. Agenzia delle Entrate 4.8.2004 n. 35 ( 4) ha chiarito che il beneficiario della donazione pu tenere conto del valore rideterminato soltanto nel caso in cui sia stata corrisposta limposta sostitutiva del 4% prevista per le partecipazioni qualificate.
7.1.7 Operazioni di scissione

In caso di rivalutazione del costo fiscale della partecipazione e di successiva scissione della societ partecipata, lart. 173 co. 3 del TUIR non prevede uno specifico criterio in base al quale il costo fiscale della partecipazione posseduta nella scissa debba essere ripartito. Secondo la C.M. 17.5.2000 n. 98/E ( 7.2.3), il criterio da seguire appare quello della ripartizione del costo originario in proporzione al valore netto contabile del patrimonio trasferito alle beneficiarie e di quello eventualmente rimasto alla scissa. Pertanto, il costo rivalutato della partecipazione deve essere ripartito tra la societ scissa e la/le societ beneficiaria/e, nella stessa proporzione con cui viene suddiviso il patrimonio netto contabile98.
7.2 APPLICAZIONE DEL CRITERIO LIFO ALLA CESSIONE DELLE PARTECIPAZIONI RIVALUTATE

Indipendentemente dalla data del pagamento dellimposta sostitutiva dovuta, la partecipazione si considera acquisita alla data di riferimento della perizia di stima (da ultimo, 1.1.2013). Qualora, in data successiva all1.1.2013, non siano state acquisite altre partecipazioni, in caso di cessione si considera ceduta per prima la partecipazione il cui costo stato rivalutato, secondo lordinario criterio LIFO. In modo analogo si procede qualora la partecipazione posseduta sia stata rivalutata solo parzialmente; in tal caso solo la porzione di partecipazione per la quale stata versata limposta sostitutiva si considera acquisita all1.1.2013 e forma un nuovo strato LIFO.
Partecipazioni in regime di risparmio amministrato o gestito

Le suddette regole non operano qualora il contribuente abbia optato per lapplicazione dei regimi del risparmio amministrato o del risparmio gestito (in tali regimi, infatti, non si applica il metodo LIFO)99.
7.3 RIVALUTAZIONE PARZIALE E PAGAMENTO RATEIZZATO DEL CORRISPETTIVO DI CESSIONE

In caso di cessione di una partecipazione rivalutata solo parzialmente e di rateizzazione del relativo corrispettivo, la ris. Agenzia delle Entrate 17.4.2008 n. 158 ha chiarito che, sulla base di quanto stabilito dallart. 68 co. 7 lett. f) del TUIR, il costo della partecipazione rilevante ai fini del calcolo della plusvalenza che concorre al reddito nel periodo dimposta di percepimento di ogni rata del corrispettivo, deve essere determinato in proporzione alla quota del corrispettivo percepito nel suddetto periodo. Ad esempio, se nel periodo dimposta si percepisce una rata pari al 30% del corrispettivo complessivo, ai fini della determinazione della plusvalenza occorre considerare il costo corrispondente al 30% della parte rivalutata e di quella non rivalutata.
98

Si vedano Meneghetti P., Ranocchi G.P. e Valcarenghi G. Al test delle operazioni straordinarie, Il Sole - 24 Ore, Norme e Tributi, 23.6.2008, p. 3, Liburdi D. Operazioni straordinarie facili, Italia Oggi, 12.1.2008, p. 37 e Dezzani F., Dezzani L. Parere del comitato consultivo n. 16 del 20 ottobre 2003: scissione societaria. Quando lo spin-off immobiliare non elusivo, Il fisco, 46, 2003, 1, p. 7137. Peraltro, Meneghetti P., Ranocchi G.P. e Valcarenghi G., cit., osservano che questa ripartizione, tuttavia, non pienamente soddisfacente se essa segue una rivalutazione delle partecipazioni. Infatti, la valutazione peritale tiene conto di valori correnti degli assest che spesso sono molto lontani da quelli contabili. Sarebbe logico, in tal caso, suddividere il costo della partecipazione considerando i valori correnti trasferiti alla beneficiaria e non quelli contabili, poich, se non si opera cos, il rischio di vanificare la rivalutazione; ad esempio, qualora nel patrimonio della scissa vi sia un immobile che viene trasferito alla beneficiaria, attribuire alla partecipazione nella scissa il costo fiscale sulla base dei valori contabili comporterebbe una artificiosa sopravvalutazione, alla quale corrisponderebbe una conseguente illogica svalutazione della partecipazione nella beneficiaria (in senso analogo, si veda anche Meneghetti P. Nuovi valori per la scissione, Il Sole - 24 Ore, 16.1.2006, p. 36). Sulla preferibilit di adottare un riferimento ad un criterio proporzionale impostato sui valori correnti dei patrimoni netti trasferiti, pi che non sui valori contabili, si veda Meneghetti P. Nelle scissioni, partecipazioni rivalutate ripartite a valori correnti, Il Quotidiano del Commercialista, www.eutekne.info, 25.1.2013, il quale osserva altres che, in caso di scissione asimmetrica, cio della procedura prevista dallart. 2506 co. 2 c.c. in cui si ammette (per decisione unanime dei soci) che le quote della beneficiaria siano assegnate solo ad un certo socio, a fronte dellincremento delle quote nella scissa a favore degli altri soci, non ha molto senso parlare di criterio proporzionale, poich nella scissione asimmetrica si ha una divisione radicale e totale della compagine societaria, per cui lunico principio valido non pu che essere quello di continuit dei valori fiscali. 99 Sul punto si veda anche il successivo 9.3.

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In pratica, non possibile imputare prioritariamente ai corrispettivi percepiti per primi la quota di partecipazione rivalutata, ma occorre ripartire proporzionalmente, in relazione a ciascuna rata di corrispettivo, i relativi costi fiscali.
7.4 REALIZZO DI MINUSVALENZE - ESCLUSIONE

481

Lart. 5 co. 6 della L. 448/2001 dispone che lassunzione del valore di perizia in luogo del costo o valore di acquisto non consente il realizzo di minusvalenze utilizzabili in compensazione o riportabili nei periodi dimposta successivi, ai sensi dellart. 68 del TUIR. In caso di successiva cessione delle partecipazioni rivalutate ai sensi dellart. 5 della L. 448/2001, pertanto, qualora il valore di perizia sia superiore al prezzo di cessione, la minusvalenza non ha rilevanza fiscale per il contribuente100.
7.4.1 Irrilevanza delle minusvalenze determinate in sede di perizia

Le circ. Agenzia delle Entrate 30.1.2002 n. 9 ( 2.5) e 31.1.2002 n. 12 ( 5) hanno precisato che, indipendentemente da future cessioni, la perizia non pu essere utilizzata per creare una minusvalenza rispetto alloriginario costo o valore dacquisto, utilizzabile in compensazione.
7.4.2 Carattere oggettivo dellindeducibilit

La ris. Agenzia delle Entrate 27.6.2003 n. 141 ha precisato che tale indeducibilit, in base al tenore della norma, da intendersi di carattere oggettivo. Pertanto, la stessa si applica anche alle ipotesi in cui le minusvalenze siano realizzate da un soggetto diverso da quello che ha rideterminato il costo o valore di acquisto, come nel caso di partecipazioni cadute in successione dopo la rideterminazione del relativo costo o valore di acquisto, regolarmente operata dal defunto, con conseguente traslazione del costo fiscale sullerede101.
8 COMPILAZIONE DEL QUADRO RT DEL MODELLO UNICO
I dati relativi alla rideterminazione del costo o valore di acquisto delle partecipazioni possedute all1.1.2013 dovranno essere indicati nel modello UNICO 2014.

I soggetti che si avvalgono della rideterminazione del costo o valore di acquisto delle partecipazioni non quotate devono compilare il riquadro Partecipazioni rivalutate art. 2, D.L. n. 282 del 2002 e successive modificazioni contenuto nel quadro RT del relativo modello UNICO, al fine di indicare i previsti dati in relazione alla rivalutazione effettuata, in modo da coordinarli con i versamenti effettuati ed operare i relativi controlli.
8.1 DATI DA INDICARE

Nel previsto riquadro del quadro RT del modello UNICO occorre quindi indicare, negli appositi campi:

il valore di perizia della singola partecipazione; laliquota dellimposta sostitutiva (2% per le partecipazioni non qualificate, 4% per quelle qualificate); limposta sostitutiva dovuta; limposta gi versata in occasione di precedenti procedure di rideterminazione effettuate con riferimento ai medesimi beni, che pu essere scomputata dallimposta sostitutiva dovuta relativa alla nuova rideterminazione; limposta da versare, pari alla differenza tra limposta sostitutiva dovuta per la nuova rideterminazione e quando gi versato per una precedente rideterminazione102; se limporto dellimposta sostitutiva da versare stato rateizzato, barrando lapposita casella; se limporto dellimposta sostitutiva da versare parte di un versamento cumulativo, barrando lapposita casella.

100 101

Cfr. circ. Agenzia delle Entrate 15.2.2013 n. 1 ( 4.1). Si ricorda che la rilevanza fiscale in capo allerede del costo rivalutato dal defunto ammessa solo con riferimento alle partecipazioni pervenute nellambito di successioni apertesi dal 25.10.2001 al 2.10.2006 (si vedano i precedenti 3.2.1 e 7.1.4). 102 Qualora il risultato sia negativo (vecchia imposta sostitutiva superiore a quella nuova), il campo non va compilato.

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8.2 CONTRIBUENTI CHE PRESENTANO IL MODELLO 730

I contribuenti che presentano il modello 730 (ricorrendo le condizioni per usufruire dellassistenza fiscale), in aggiunta a questultima dichiarazione devono:

8.3

compilare il previsto riquadro del quadro RT del modello UNICO, unitamente al relativo frontespizio; presentare tale modello UNICO con le relative modalit e termini.
OMESSA INDICAZIONE NELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI

La circ. Agenzia delle Entrate 15.2.2013 n. 1 ( 4.3) ha confermato che lopzione per la rideterminazione dei valori e la conseguente obbligazione tributaria si considerano perfezionate con il versamento dellintero importo dellimposta sostitutiva ovvero, in caso di pagamento rateale, con il versamento della prima rata. Pertanto, viene chiarito che:

lomessa indicazione nel modello UNICO dei dati relativi alla rideterminazione effettuata costituisce una violazione formale, alla quale si rendono applicabili le sanzioni previste dal co. 1 dellart. 8 del DLgs. 471/97 (con un minimo di 258,00 euro fino ad un massimo di 2.065,00 euro); restano impregiudicati gli effetti della rideterminazione103.

Tale chiarimento, ovviamente, si rende applicabile anche ad eventuali violazioni compiute nelle annualit passate, in relazione alle precedenti disposizioni che consentivano la rivalutazione104.
9 PARTECIPAZIONI IN REGIME DI RISPARMIO AMMINISTRATO O GESTITO
Se le partecipazioni rientrano nel regime del risparmio amministrato o del risparmio gestito, il contribuente deve fornire allintermediario la copia della perizia di stima e dei modelli F24 di versamento dellimposta sostitutiva.

Qualora il contribuente abbia optato per i regimi del risparmio amministrato o del risparmio gestito, ai sensi, rispettivamente, degli artt. 6 e 7 del DLgs. 21.11.97 n. 461105, si applicano alcune regole particolari106. Di seguito si segnalano gli aspetti salienti di tali regimi, in relazione alle partecipazioni oggetto di rideterminazione del costo o valore di acquisto.
Partecipazioni non quotate possedute all1.1.2013

perizia asseverata di stima

regime della dichiarazione

regimi del risparmio amministrato e del risparmio gestito va eseguita entro l1.7.2013 e prima della cessione della partecipazione

va eseguita entro l1.7.2013, anche dopo la cessione della partecipazione

Fig. 4 - Rivalutazione partecipazioni - Termine di redazione della perizia

103

Sul tema, si veda anche Poggiani F. Per le rivalutazioni non indicate in dichiarazione, solo sanzione formale, Il Quotidiano del Commercialista, www.eutekne.info, 31.1.2013. Tale impostazione era gi stata ipotizzata da Deotto D.,Testone L. Affrancamento anche parziale, Il Sole - 24 Ore, 5.6.2006, p. 25. 104 Pellegrino S., Valcarenghi G. Porte aperte alle rivalutazioni reiterate, Corriere Tributario, 8, 2013, p. 662. 105 Si ricorda che i regimi del risparmio amministrato e del risparmio gestito non sono applicabili alle partecipazioni qualificate (art. 67 co. 1 lett. c) del TUIR) e alle partecipazioni non qualificate (art. 67 co. 1 lett. c-bis) del TUIR) in societ non quotate residenti in Stati o territori a fiscalit privilegiata (art. 68 co. 4 del TUIR), in quanto le relative plusvalenze concorrono alla formazione del reddito complessivo e non possono quindi essere assoggettate allimposta sostitutiva di cui agli artt. 6 e 7 del DLgs. 21.11.97 n. 461. 106 Previste, soprattutto, dallart. 5 co. 7 della L. 28.12.2001 n. 448, dalle circ. Agenzia delle Entrate 31.1.2002 n. 12 e 6.11.2002 n. 81, nonch dalla ris. Agenzia delle Entrate 26.11.2002 n. 372.

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9.1 REDAZIONE DELLA PERIZIA

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In caso di opzione per il regime del risparmio amministrato o del risparmio gestito, la redazione e lasseverazione della perizia, qualora siano ancora aperti i relativi termini, deve necessariamente avvenire prima della cessione della partecipazione, in quanto il contribuente deve fornire allintermediario, anteriormente della realizzazione delle plusvalenze e delle minusvalenze:

la copia della perizia giurata di stima della partecipazione, unitamente ai dati identificativi dellestensore della stessa; il codice fiscale della societ, ente o associazione periziata107.

Senza tale documentazione, infatti, lintermediario non pu tenere conto del nuovo valore (di perizia) in luogo del precedente costo o valore di acquisto. Pertanto, se la cessione della partecipazione avviene prima dell1.7.2013, la redazione e lasseverazione della perizia deve essere anticipata rispetto al termine ultimo previsto dalla norma108.
9.2 VERSAMENTO DELLIMPOSTA SOSTITUTIVA

In caso di opzione per il regime del risparmio amministrato o del risparmio gestito:

il versamento dellimposta sostitutiva dovuta sul valore di perizia un obbligo che ricade esclusivamente sul contribuente e che non pu quindi essere delegato allintermediario abilitato109; il versamento dellimposta sostitutiva derivante dalla perizia pu avvenire anche successivamente alla cessione della partecipazione, nel rispetto del relativo termine, semprech la redazione della perizia giurata di stima sia anteriore alla cessione stessa110; il contribuente deve fornire allintermediario, di regola prima della realizzazione delle plusvalenze e delle minusvalenze, la copia del modello F24 con il quale avvenuto il versamento dellintero importo dellimposta sostitutiva dovuta, ovvero di ciascuna rata della stessa111.

In caso di effettuazione di pi rivalutazioni della stessa partecipazione, resta ferma la possibilit di scomputare limposta gi versata in precedenza112.
9.3 DIVIETO DI REALIZZO DI MINUSVALENZE

Se il contribuente ha optato per il regime del risparmio amministrato o del risparmio gestito, poich in tali regimi non si applica il metodo LIFO e la cessione delle partecipazioni il cui costo o valore di acquisto stato rideterminato non pu dar luogo a minusvalenze fiscalmente rilevanti, la circ. Agenzia delle Entrate 6.11.2002 n. 81 ( 3.3) ha stabilito che, in caso di rivalutazione parziale della partecipazione:

gli intermediari devono tenere distinta evidenza della quota della partecipazione per la quale stata effettuata la rideterminazione del costo o valore di acquisto; i successivi acquisti di partecipazioni appartenenti alla medesima categoria omogenea rilevano ai fini della determinazione del costo della quota della partecipazione il cui valore non stato rideterminato. per le partecipazioni il cui costo o valore di acquisto non stato rideterminato, rimane lattribuzione del costo o valore medio ponderato attribuito dallintermediario prima della rideterminazione parziale del costo di una parte delle partecipazioni, finch non siano acquisite altre quote della partecipazione;

La successiva ris. Agenzia delle Entrate 26.11.2002 n. 372 ha ulteriormente chiarito che:

107 108 109 110 111

112

Si veda la circ. Agenzia delle Entrate 6.11.2002 n. 81 ( 3.2). Si ricorda che, come chiarito dallAgenzia delle Entrate, tale limite non sussiste qualora il contribuente rientri, invece, nel regime della dichiarazione (si veda il precedente 4.1.2). Si veda la circ. Agenzia delle Entrate 31.1.2002 n. 12 ( 4). Si veda la circ. Agenzia delle Entrate 31.1.2002 n. 12 ( 5). La ris. Agenzia delle Entrate 27.6.2003 n. 141 ha precisato che lintermediario ha lobbligo di acquisire la copia del modello di versamento anche successivamente alla negoziazione della partecipazione, qualora la stessa sia avvenuta in data successiva a quella di redazione della perizia, ma anteriormente alla scadenza del termine per il versamento del totale dellimposta sostitutiva dovuta o della prima rata. In caso di versamento rateale, lintermediario dovr quindi acquisire anche le copie dei modelli di versamento delle rate successive. Si veda il precedente 5.1.

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tale costo medio deve essere rideterminato ed aggiornato di volta in volta a seguito delle eventuali nuove acquisizioni di titoli aventi le medesime caratteristiche, avvenute successivamente; gli intermediari, al fine di non tenere conto delle eventuali minusvalenze derivanti dalla cessione delle partecipazioni il cui costo sia stato rideterminato, devono tenere una sorta di sottoconto dove evidenziare esclusivamente le operazioni relative alle predette partecipazioni.

La ris. Agenzia delle Entrate 372/2002 non chiarisce, invece, se vi sia libert o meno per il contribuente (o lintermediario) di decidere, in caso di cessione delle partecipazioni, se attingere da quelle che permettono di realizzare minusvalenze fiscalmente rilevanti oppure se debbano essere utilizzate prioritariamente le partecipazioni il cui costo sia stato rideterminato e le cui minusvalenze non sono quindi rilevanti a fini fiscali. In dottrina si ritiene possibile cedere per primi i titoli non rivalutati, che possono quindi generare minusvalenze fiscalmente rilevanti113.
9.4 COMPILAZIONE DEL QUADRO RT DEL MODELLO UNICO

La circ. Agenzia delle Entrate 4.8.2004 n. 35 ( 3) ha chiarito che gli obblighi dichiarativi nel modello UNICO (compilazione dellapposito riquadro del quadro RT) si applicano solo ai contribuenti che determinano i redditi diversi di natura finanziaria (plusvalenze) ai sensi dellart. 5 del DLgs. 21.11.97 n. 461 (c.d. regime della dichiarazione). Pertanto, se le partecipazioni oggetto di rideterminazione del costo o valore di acquisto sono in regime di risparmio amministrato o di risparmio gestito, i contribuenti non hanno alcun obbligo dichiarativo nel modello UNICO, in relazione alla perizia effettuata e allimposta sostitutiva versata. In generale, tale aspetto dovrebbe essere confermato anche in relazione alle partecipazioni possedute all1.1.2013. Qualche dubbio potrebbe infatti sussistere in caso di scomputo dellimposta sostitutiva versata per una precedente rideterminazione del costo o valore di acquisto; in tal caso, infatti, lAgenzia delle Entrate non disporrebbe dei dati di dettaglio per il controllo dei versamenti effettuati114, a meno che la compensazione effettuata tra la nuova e la vecchia imposta sostitutiva sia stata indicata nel modello F24115. Su tale aspetto appare necessario un chiarimento dellAgenzia delle Entrate.
10 APPLICAZIONE DELLA NORMA ANTIELUSIVA
La rideterminazione del costo o valore di acquisto delle partecipazioni non quotate non di per s elusiva, a meno che rientri in un pi vasto disegno di indebito risparmio dimposta.

In base allart. 37-bis del DPR 600/73, gli atti, i fatti e i negozi, anche collegati tra loro, posti in essere nellambito di determinate operazioni, sono qualificabili come elusivi, e quindi inopponibili allAmministrazione finanziaria, qualora siano privi di valide ragioni economiche, siano diretti ad aggirare obblighi o divieti previsti dallordinamento tributario e ad ottenere riduzioni di imposte o rimborsi, altrimenti indebiti. Ai fini dellapplicazione dellart. 37-bis del DPR 600/73 devono quindi verificarsi contemporaneamente le seguenti condizioni:

compimento di una delle operazioni di cui al co. 3; secondo la circ. Agenzia delle Entrate 6.11.2002 n. 81 ( 3.2), le perizie di stima in esame rientrano tra le operazioni, da chiunque effettuate, incluse le valutazioni, aventi ad oggetto i beni e i rapporti di cui allart. 67 co. 1 lett. c) - c-quinquies) del TUIR, previste alla lett. f) del suddetto co. 3116;

113

Si vedano Bono M., Piazza M. Nuovi adempimenti sulle partecipazioni, Il Sole - 24 Ore, 8.11.2002, p. 25, Parisotto R. Rivalutazioni con effetto sui dossier, Il Sole - 24 Ore, 27.11.2002, p. 26 e Felicioni A. Rivalutazione parziale a doppia via, Italia Oggi, 9.11.2002, p. 28; peraltro, questultimo Autore evidenzia che ci comporta una disparit di trattamento tra contribuenti assoggettati al regime dichiarativo, per i quali il metodo LIFO impone sempre lutilizzo prioritario delle partecipazioni rivalutate, rispetto a quelli che hanno scelto il regime del risparmio amministrato. 114 Si ricorda, infatti, che lart. 7 co. 2 lett. ee) del DL 70/2011 convertito stabilisce che, al fine del controllo della legittimit della detrazione, con il provvedimento dellAgenzia delle Entrate di approvazione del modello di dichiarazione dei redditi, sono individuati i dati da indicare nella dichiarazione stessa (si veda il precedente 5.1.6); tale disposizione potrebbe avere applicazione generalizzata, indipendentemente dal regime giuridico utilizzato per i capital gain (regime della dichiarazione, oppure del risparmio amministrato o del risparmio gestito). 115 Si veda il precedente 5.1.5. 116 Tale aspetto stato confermato dalla circ. Agenzia delle Entrate 24.10.2011 n. 47 ( 1.2).

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aggiramento di obblighi e divieti previsti dallordinamento; con tale locuzione si intende limpiego di scappatoie legittime sul piano formale, dirette ad aggirare regimi fiscali tipici117 o la tassazione ordinaria nellambito del reddito dimpresa118; assenza di valide ragioni economiche; le valide ragioni economiche devono consistere in una apprezzabilit economico-gestionale delloperazione119, cio di porre in essere una riorganizzazione aziendale tesa a rendere pi efficiente lesercizio dellattivit dimpresa120 ovvero di procedere ad una razionalizzazione del proprio sistema produttivo attraverso una migliore gestione aziendale consentendo nuove strategie imprenditoriali da svolgere, in forma societaria, mediante una maggiore articolazione e differenziazione delle risorse disponibili121; ottenimento di risparmi di imposta altrimenti indebiti.

In relazione al requisito del risparmio dimposta, il Comitato consultivo norme antielusive, nel parere 20.10.2003 n. 16, ha chiarito che la rivalutazione delle partecipazioni ai sensi dellart. 5 della L. 448/2001, di per s, non pu essere giudicata elusiva, in quanto si concreta nellapplicazione di una specifica norma di legge, di carattere agevolativo, per cui il pagamento di un carico tributario inferiore a quello che risulterebbe dallapplicazione del regime ordinario non pu essere considerato elusivo. In caso di rivalutazione delle quote e di successiva cessione delle stesse da parte dei soci senza realizzare plusvalenze, pertanto, il risparmio di imposta ottenuto dal contribuente sarebbe lecito in quanto:

la possibilit di rivalutare le partecipazioni espressamente prevista dalla legge; sulla rivalutazione viene comunque versata unimposta sostitutiva.

Tuttavia, come sottolineato dal suddetto parere, eventi successivi alla rivalutazione potrebbero rivestire carattere elusivo, onde tale operazione potrebbe risultare ex post come il primo stadio dun pi vasto disegno elusivo, con la conseguenza che resta impregiudicato ogni potere di controllo dellAmministrazione Finanziaria volto a verificare se loperazione in esame ed eventuali altri atti, fatti o negozi successivi, ad essa collegati, configurino un pi ampio disegno elusivo, o siano altrimenti contrari alle norme fiscali. Ad esempio, potrebbe assumere valenza elusiva loperazione di scissione successiva alla rivalutazione, qualora volta alla creazione di societ-contenitori finalizzate alla successiva cessione delle quote da parte dei soci persone fisiche, in modo tale da spostare la tassazione dai singoli beni di primo grado (immobili o rami aziendali) sui beni di secondo (partecipazioni), in modo da trasformare plusvalenze su singoli beni in plusvalenze su partecipazioni, ottenendo cos una tassazione pi mite122.

117 118 119 120 121 122

Si veda la Relazione governativa al DLgs. 8.10.97 n. 358. Si veda il parere Comitato consultivo norme antielusive 22.3.2007 n. 7. Si vedano la relazione governativa al DLgs. 358/97 e la C.M. 19.12.97 n. 320/E ( 6.2). Ris. Agenzia delle Entrate 2.10.2009 n. 256. Parere Comitato consultivo norme antielusive 22.3.2007 n. 7. Si vedano i pareri Comitato consultivo norme antielusive 14.10.2005 n. 43 e 11.10.2006 n. 28, le ris. Agenzia delle Entrate 22.3.2007 n. 58, 4.10.2007 n. 281, 7.4.2009 n. 97 e 2.10.2009 n. 256.

agg. 3/2013 scheda n. 48.39 Riapertura della rideterminazione del costo o valore dacquisto delle partecipazioni non quotate

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