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Deumidificazione Murature

Tecnologia a Compensazione di Carica

Curriculum - Operativit - Garanzie Relazione Tecnica - Opere Complementari Interventi 1999 - 2010

D.L.K. srl
37135 VERONA Via C. Ferrari, 1/C Tel. 045.8230398 Fax 045.8276865 sito: www.dlk2002.it e-mail: contatto@dlk2002.it

D.L.K. srl Deumidificazione Murature

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CURRICULUM
Nel 1999, lIng. Dorigati Giuseppe, laureato in Ingegneria Chimica al Politecnico di Torino e con una precedente lunga esperienza quale Dirigente nel settore elettrochimico, costituisce, con alcuni soci, una Societ la cui operativit specifica quella di deumidificare le murature oggetto di umidit di risalta, mediante luso di una particolare innovativa Tecnologia; dirige quindi lAzienda quale Amministratore Unico e Direttore Tecnico.

La metodologia usata la Ladungskompensationsverfahren, cio, letteralmente, Tecnologia a Compensazione di Carica. Questa ha la sua origine nella ex-Germania dellEst ed infatti fu applicata per la prima volta, in edifici di valore storico, nelle murature della Chiesa di San Nicola nel 1965.(v. figura) Si dice, ma non ufficialmente appurato, che la tecnologia abbia origine di carattere militare, in quanto studiata per bonificare le casematte adibite a deposito di munizioni e quindi necessariamente asciutte.

Nel 2001, ling. Dorigati Giuseppe costituisce autonomamente la D.L.K. srl (dalle iniziali di Deumidificazione con Ladungskompensation), di cui Titolare ed Amministratore Unico: la nuova Societ acquisisce il knowhow, tutte le attrezzature ed i materiali della precedente Societ ed ogni significativa esperienza maturata nellapplicazione della Tecnologia a Compensazione di Carica, ottimizzandola con propri ulteriori studi ed in collaborazione con i migliori Tecnici specialistici del ramo. Di fatto, la D.L.K. srl uno Studio di Ingegneria che fornisce gli impianti tecnologici ottimali, specifici per ogni intervento, chiavi in mano: elabora il progetto, stabilisce la tecnologia esecutiva, procura i materiali di appropriate caratteristiche, fornisce le particolari attrezzature, sovrintende lorganizzazione del lavoro in cantiere e garantisce lefficacia dellimpianto applicato. Il tutto mediante la scelta e la valorizzazione delle capacita dei propri Collaboratori, Imprese Edili e/o Artigiani di collaudata e duratura esperienza. In questi dieci anni, la D.L.K. srl ha proseguito ed ampliato la propria attivit nel campo della deumidificazione delle opere murarie, ottenendo lapprezzamento dei Clienti e dei Professionisti Tecnici mediante la continua dimostrazione di efficacia, efficienza e competenza. Attestazione SOA. La deumidificazione delle murature, qualunque sia la metodologia utilizzata, una lavorazione di nicchia nel ben pi vasto complesso del Restauro e della Conservazione. Nel particolare di quanto concerne manufatti di valore storico, spesso oggetti di Appalti Pubblici o ad essi riconducibili, viene posto il problema dell Attestazione SOA. Nellelenco delle Categorie di Opere Specializzate non c per alcun riferimento specifico a codeste opere di deumidificazione per cui, imprecisamente ma necessariamente, la Categoria di appartenenza la OS8 (finiture di opere generali di natura tecnica), ex-S8 (impermeabilizzazioni, isolamenti, etc.): per essa non prevista la qualificazione obbligatoria. Se da un lato spiace che queste lavorazioni, particolari ed economicamente limitate, ma di importanza basilare per ottenere un effettivo e duraturo risanamento, non siano specificatamente codificate, dallaltro lato questo permette di non dover ottemperare a svariate pratiche burocratiche, prediligendo leffettiva operativit a regola darte.

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RELAZIONE TECNICA
CAPILLARITA
Viene comunemente ritenuto che la risalita di acqua in una muratura, i cui materiali di costruzione hanno sempre un certo grado di porosit, sia dovuta alla capillarit. Questo fenomeno si manifesta in canalicoli di diametro molto piccolo ed legata al rapporto fra le forze di coesione delle molecole del liquido e le forze di adesione di queste molecole con quelle del solido (superficie interna dei capillari): quando queste ultime sono prevalenti, si ha la risalita della cosiddetta acqua mobile, che si arrampica allinterno dei capillari a causa delladsorbimento delle sue molecole da parte di deboli forze elettrostatiche presenti sulla superficie degli stessi. Dalla tabella riportata, si vede che questacqua ha un valore, rispetto alla porosit, variabile dal 10% (tufo ed arenaria)), all1% (marmo), o ancora inferiore: se ne deve dedurre, inequivocabilmente, che solo il 10%, o l1% o meno dei canalicoli costituenti la porosit hanno caratteristiche (sezione e lunghezza) tali da permettere lo svilupparsi, in maniera sensibile, del fenomeno della capillarit. Considerando (e semplificando) che questi materiali hanno una porosit media del 10% (con picchi del 3% e del 47%), ne consegue, (terza colonna), che nel materiale lapideo lapporto di acqua direttamente riconducibile alla capillarit dellordine dell1%, o dello 0,1% od inferiore. Composizione LITOTIPO %H2O p/p % (picnometro a He) arenaria 6 silicatica 0.70.8 marmo dolomitico 4 calcarea dolomitica 0.010.03 pietra di Lecce 45 calcarea 0.60.8 pietra di Vicenza 28 calcarea 0.130.15 marmo calcitico 3 calcarea 0.010.02 tufo 47 silicatica 57 serpentinite 4 silicatica 0.20.3 (dati tratti da Scienza dei materiali e restauro di G.G. Amoroso, M. Camati; Alinea Editrice) Sperimentalmente per, si misurano spesso percentuali di umidit ponderale ben maggiori, dellordine del 15-20%: al limite, caso di completa imbibizione, essa pu essere pari alla porosit. Necessit vuole che intervenga unaltra forza, e ben pi potente, per far risalire una quantit dacqua 15-20 volte maggiore di quella imputabile direttamente alla capillarit. Largomento sar ampiamente trattato pi avanti, limitandoci qui ad anticiparne la spiegazione, cio che la capillarit crea spontaneamente nella muratura una differenza di potenziale elettrico che la causa principale (circa 95%) della risalita dellacqua. La capillarit, logicamente, legata alle tipologie dei materiali di costruzione impiegati. Questa tipologia pu essere presa in considerazione introducendo un Coefficiente di Capillarit, detto C, di natura sperimentale e che indice della propensione del materiale a subire il fenomeno dellumidit di risalita: nella tabella a seguire sono riportati i valori di C per alcuni di quelli pi impiegati. Materiale Calcestruzzo vibrato Mattone Grs Intonaco Calcare duro Calcare molto tenero Gesso C [cgs] 1 5 10 15 20 80 50

Di fondamentale importanza, poi, la grandezza dei diametri dei canalicoli e la loro distribuzione nei materiali, in quanto sono alla base del calcolo di molte grandezze e delle conclusioni che ne conseguono.

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DIFFERENZA DI POTENZIALE
La superficie di un capillare, come ad esempio dei silicati, piena di deboli terminazioni negative O- (forze di Van Der Waals), che attraggono e legano gli ioni positivi (primo strato), che a loro volta attirano gli ioni negativi (secondo strato): il tutto fa si che la superficie del capillare diventi sempre pi negativa, mentre la soluzione sempre pi positiva a causa dellimpoverimento anionico. La differenza di potenziale fra la soluzione positiva (+) e la superficie solida negativa (-) chiamato Potenziale , il cui valore teorico viene calcolato con una serie di formulazioni: praticamente si pu misurare con un tester un po sofisticato ed ha un valore che varia da qualche decina a qualche centinaio di millivolt.

+
Poich nella muratura non ci sono altre forze in gioco, e poich, come si visto, nella stessa ci pu essere molta pi umidit di quella direttamente imputabile alla forza di capillarit, per rigorosa logica consequenziale dover supporre ed accettare che sia la stessa differenza di potenziale nella muratura (spontaneamente creata dalla capillarit) la principale causa (95%) di risalita dellacqua. I canalicoli in cui avviene la risalita per capillarit hanno un valore percentuale piccolo rispetto al valore di porosit, ma sono distribuiti diffusamente in tutto il materiale, per cui riescono, in maniera omogenea e progressiva verso lalto, a far si che tutta la fase solida (muro fuori terra fino ad una certa altezza) si comporti come caricata negativamente (-). Per il solito principio di attrazione delle cariche opposte, la parte alta della muratura, caricata negativamente (-) fa salire progressivamente verso l alto la soluzione acquosa caricata positivamente (+). Meglio sarebbe dire che, essendo gli ioni (+) in eccesso nella soluzione rispetto agli ioni (-), si instaura una migrazione preferenziale verso lalto, con un effetto di trascinamento degli ioni negativi (che comunque, essendo di carica opposta, sono appiccicati a quelli positivi) e delle molecole dacqua per attrito viscoso. Le molecole dellacqua, essendo dipolari, solvatano ogni ione, cio si pongono tuttattorno ad esso, trattenute da piccoli residui di carica: quando lo ione migra, migrano con esso tutte le molecole che ha attorno. Questo avviene attraverso tutti i canalicoli costituenti la porosit del materiale e non solo in quelli interessati dalla capillarit. Una volta che gli ioni (+), con relative molecole dacqua e relativi ioni (-) appiccicati, raggiungono una certa quota di equilibrio con la forza di gravit, per effetto dellevaporazione dellacqua sulla superficie della muratura, si innesta il fenomeno dellosmosi, con direzione trasversale dallinterno allesterno e con principale componente orizzontale. Sulla superficie, evaporando lacqua, la soluzione acquosa tende a concentrarsi, attirando dallinterno, proprio per effetto osmotico, altra acqua (e altri sali in essa disciolti): a sua volta, lacqua e i sali che hanno lasciato linterno della muratura, vengono rimpiazzatidal flusso che sale in continuo a causa della differenza di potenziale esistente. In sintesi e semplicemente, differenza di potenziale, osmosi ed evaporazione, in sinergia fra loro, creano nella muratura, fino ad una certa altezza di equilibrio, un continuo effetto camino per la soluzione acquosa.

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TECNOLOGIA a COMPENSAZIONE di CARICA


La Tecnologia a Compensazione di Carica, come dice il termine, si basa sul principio di annullare, compensandone appunto le cariche, la differenza di potenziale creatasi nelle murature (campo negativo in alto, zona di evaporazione, e positivo in basso, zona imbibita dacqua) e che la vera causa della risalita della soluzione acquosa. Semplificando al massimo, essa sfrutta il fatto che se dei corpi metallici, isolati elettricamente, vengono immessi in campi elettrici opposti, questi corpi subiscono induzione elettrostatica, cio in essi avviene una separazione di cariche in senso opposto e, se appunto isolati, anche in eguale quantit (induzione completa). Pi chiaramente, il campo complessivamente indotto nei corpi metallici di cariche di segno opposte ed in quantit eguale a quello inducente (cio la differenza di potenziale), per cui linsieme muratura-corpi metallici immessi ha una carica complessiva nulla: viene cos annullata la differenza di potenziale. La Tecnologia consiste nellimmettere nella muratura, come di seguito specificato, una serie di aste metalliche, isolate chimicamente ed elettricamente da un doppio strato di neoprene vulcanizzato: v. figura.

MODUS OPERANDI

A seconda dello spessore, si praticano nelle murature una serie di forature di lunghezza variabile dai 120 cm. ai 200 cm., con un interasse di circa 50 cm. e ad una altezza compresa fra gli 80 cm. e i 120 cm dal piano di calpestio. Le forature sono oblique, con unopportuna inclinazione, e partono dalla zona di prima evaporazione per terminare nella zona dove la fonte dellumidit (classico la fondazione immessa in terreno umido). Lasportazione del materiale minima (foro da 28 mm. di diametro) rispetto alla massa muraria interessata, dellordine del 2 (due per mille), per cui non si provoca alcun indebolimento strutturale. Si opera con una perforatrice particolare, senza percussione e fornita di una fresa diamantata rotante raffreddata ad acqua, per cui non si produce alcuna vibrazione, n polvere. Per murature di spessore uguale od inferiore a 30 cm., si effettua una foratura bassa di lunghezza inferiore, per cui lasta, leggermente piegata, viene alloggiata parzialmente nella foratura stessa e per il restante, superiormente, sotto traccia. Nelle forature cos preparate, si inseriscono subito, per tutta la loro lunghezza, delle aste di acciaio dolce al carbonio, isolate chimicamente ed elettricamente da un rivestimento di neoprene vulcanizzato; il diametro del metallo varia dai 12 mm. ai 16 mm. Le aste sono immerse a scomparsa (sono infatti leggermente pi corte delle rispettive forature): i fori dingresso vengono infine sigillati con un impasto di calce e sabbia. Si opera, a scelta, da una parte o dallaltra delle murature per spessori fino a 100 cm.; per spessori superiori, si attua un doppio intervento.

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OPERATIVITA
La D.L.K. srl elabora, fornisce ed applica limpianto tecnologico ottimale, specifico per ogni singolo intervento, atto ad assicurare una deumidificazione delle murature costante e duratura nel tempo.

CARATTERISTICHE della TECNOLOGIA


minima invasivit: la massa muraria asportata per la foratura (fori da 28 mm.) estremamente ridotta (2 ); massima semplicit: il sistema autoregolante ed autonomo, non richiede lapplicazione di energia elettrica; totale compatibilit: le aste sono costituite da acciaio dolce al carbonio completamente rivestite da una doppia guaina di neoprene vulcanizzato, cos esse sono inerti verso i materiali circostanti; completa reversibilit: nel caso si rendesse necessaria lasportazione di una o pi aste (apertura di un vano, posizionamento di un quadro tecnologico, etc.), questa pu essere facilmente effettuata (semplicemente sfilandole dal loro alloggiamento) senza inficiare il corretto funzionamento del resto dellimpianto. durata illimitata: la vulcanizzazione un processo irreversibile che conferisce al neoprene unaltissima resistenza a qualsiasi attacco chimico, per cui le aste hanno una durata pressoch illimitata. Solo le teste sono scoperte, ma la loro superficie trascurabile, dellordine del due per mille rispetto a quella complessiva e comunque una eventuale corrosione delle stesse destinata ad auto-bloccarsi (si forma un tappo di sali od ossidi che inibisce il prosieguo del fenomeno). In sintesi, facendo una comparazione di carattere medico, si pu dire che linsieme delle aste dellimpianto si comporta come degli anticorpi, sempre presenti ed efficienti, che bloccano sul nascere ogni tentativo di rimanifestarsi della malattia, cio la risalita di acqua dalle fondazioni.

COLLABORAZIONE ESTERNA
Per la sola posa in opera dellimpianto, la D.L.K. srl si avvale della collaborazione consolidata da anni di Imprese Edili od Artigiane, operanti comunque sotto la propria diretta supervisione.

GARANZIA
La D.L.K. srl. chiarisce che la Tecnologia a Compensazione di Carica blocca la risalita dellumidit, ma non pu eliminare direttamente ed immediatamente lacqua ed i sali gi presenti nelle murature. Lacqua residua si esaurisce progressivamente nel tempo, sia perch ritorna nel terreno per forza di gravit (il muro si scarica essendo venuta meno la causa che lo ha caricato), sia perch evapora sulle pareti ( opportuno assicurare una buona ventilazione delle stesse). Le eventuali efflorescenze saline che dovessero apparire vanno asportate meccanicamente e/o chimicamente e/o fisicamente (estrazione), fino alla fase di esaurimento. Nel caso di persistenza di residui salini (dannosi perch igroscopici e perch cristallizzano in pi forme allotropiche di diverso volume), questi vanno neutralizzati con specifici e selettivi prodotti insolubilizzanti, limitandone luso, visto il loro alto costo, solo alle zone maggiormente interessate dalla persistenza del fenomeno. Gli intonaci , solo per la fascia interessata dallumidit di risalita, opportuno siano del tipo macroporoso e di sufficiente spessore; questo per permettere di chiudere i lavori in tempi non eccessivamente lunghi e per cautelarsi dal protrarsi della coda delle efflorescenze saline. La D.L.K. srl. garantisce che, dopo lopportuno periodo richiesto per lesaurimento dei fenomeni di cui sopra (da qualche mese a qualche anno, a seconda dello spessore e tipologia della muratura e del grado di ventilazione), lumidit media nelle murature trattate si mantiene sui valori prescritti dal C.N.R. (Consiglio Nazionale delle Ricerche) per una muratura sostanzialmente sana, ossia atta ad impedire la formazione di muffe ed efflorescenze ed a mantenere integri gli intonaci, ridando salubrit ai locali interni e potere isolante alle murature. La garanzia di 10 anni in quanto questo il termine massimo previsto dalle leggi vigenti: in realt, lintegrit dellimpianto e quindi lefficacia dello stesso pressoch illimitata.

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OPERE PREPARATORIE e/o COMPLEMENTARI


Nelle murature oggetto di risalita di umidit dalle fondazioni, il degrado delle superfici non dovuto tanto allacqua, bens alla presenza in essa di sali solubilizzati che, veicolati fino alla zona di evaporazione, cristallizzano sui/nei materiali costituenti le stesse. Questo deposito interstiziale, anche se minimo e lento, continuo nel tempo e comporta la progressiva saturazione di ogni porosit, fino a provocare lo scoppio dei materiali (intonaci, cotti a vista, etc.). Linterruzione della risalita dellumidit conditio sine qua non affinch il risanamento sia efficace e duraturo, ma non elimina direttamente lacqua ed i sali gi accumulatisi nelle murature: quella si elimina nel tempo per evaporazione, questi continuano a depositarsi in forma cristallina fino ad esaurimento. Ci premesso, tutti gli intonaci deteriorati, assolutamente non pi recuperabili, devono essere tolti; si deve comunque stonacare fino ad una altezza di circa 50 cm. superiore alla quota di massima risalita dellumidit, onde facilitare il processo di evaporazione dellacqua residua. I tempi di asciugatura (e di esaurimento dei sali) possono essere anche lunghi, per cui utile e consigliato limpiego di intonaci macroporosi: essi, avendo una superficie di contatto solido-aeriforme maggiore rispetto ai tradizionali intonaci, riescono a smaltire pi celermente lacqua residua e ad inglobare nei macropori, senza deteriorarsi, i depositi cristallini fino al loro esaurimento. A maggior cautela, nelle zone dove sono particolarmente persistenti, essi debbono essere insolubilizzati (neutralizzati) con prodotti specifici. Sono materiali assai costosi, per cui ci si limita ad applicazioni localizzate e superficiali (profondit di circa 2 mm.); per lo stesso motivo, anche lestrazione dei sali con particolari fibre cellulosiche localizzata. MURATURE CONTRO-TERRA Un caso particolare, ma che si presenta frequentemente (scantinati, interrati, ecc.) quello delle murature controterra, in cui lumidit spesso dovuta a due componenti: risalita dalle fondazioni per la differenza di potenziale elettrico creatasi nella muratura e percolazione in essa dellacqua che imbibisce il terreno a ridosso.

La prima componente si risolve con lapplicazione della Tecnologia a Compensazione di Carica. Per la seconda componente, non c alcun metodo che possa bloccare, nella muratura, la percolazione dellacqua, che dovuta irreversibilmente alla forza di gravit: lunica soluzione di interrompere il contatto, per tutta la parte interrata, della superficie esterna con il terreno (guaina, cunicolo drenante, ecc.). In alternativa, si pu applicare, su tutta la parete interna e fino ad una quota di poco superiore al piano di calpestio esterno, un buon prodotto impermeabilizzante di opportuno spessore: la muratura rimane umida al suo interno, ma leffetto visivo pratico quello di una superficie asciutta (niente macchie e/o efflorescenze); oltretutto i costi non sono eccessivi, linvasivit minima ed sempre realizzabile. Il riferimento per lapplicazione della Tecnologia a Compensazione di Carica , nel primo caso la quota di calpestio interno, nel secondo caso quella del piano di calpestio esterno. v. figure.

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VALUTAZIONI SPECIFICHE PER MANUFATTI DI VALORE STORICO


INVASIVITA
Ipotizzando, quale esempio, murature di spessore pari a 60 cm., le forature, in obliquo nelle stesse, per lalloggiamento delle aste metalliche (lunghezza 155 cm.) hanno un diametro di 2,8 cm., una lunghezza di 160 cm. ed un interasse di circa 50 cm.. Riparametrando in decimetri, ogni foratura ha un volume di: 3,14x0,14x0,14x16 = 0,98 decimetricubici., questa cio la massa asportata. La massa muraria di pertinenza di ogni foratura un parallelepipedo di altezza 15 dm. (un po meno della lunghezza della stessa, essendo obliqua), larghezza 5 dm. e profondit 6 dm. per cui ha un volume di: 15x5x6 = 450 decimetricubici. Il rapporto tra massa asportata e massa interessata (0,98/450) quindi pari allo 0,22%, cio dellordine di qualche punto Laspetto superficiale della foratura (che viene comunque accuratamente stuccato con malta subito dopo limmissione dellasta) quello di un ovale largo 2,8 cm. ed alto circa 10 cm.. Linvasivit quindi minima e di fatto non si arreca alcun indebolimento strutturale.

REVERSIBILITA
Se del caso, ogni asta pu essere facilmente rimossa dal suo alloggiamento, senza pregiudicare il funzionamento delle altre, in quanto ciascuna lavora nella massa muraria di sua pertinenza.

ETEROGENEITA
Le aste da immettere sono costituite da acciaio dolce al carbonio, di spessore pari a 1,6 cm. e di lunghezza pari a 155 cm.. Sono, inoltre, rivestite da neoprene vulcanizzato, il che le rende elettricamente isolate (condizione per una completa induzione elettrostatica) e chimicamente inerti rispetto ai materiali costituenti le murature, cio non pu avvenire alcuna interazione chimica. Limpianto a Compensazione di Carica ha il solo scopo di contrastare lumidit di risalita nelle murature fuori-terra, mediante lannullamento della differenza di potenziale creata dalla capillarit: questo sfruttando le specifiche caratteristiche elettrochimiche (capacit di induzione) proprie solo dei materiali metallici. Limpianto, e quindi la sua eterogeneit, non deve essere valutato come un diretto componente dei materiali da impiegarsi in un corretto restauro, di qualit e con modalit applicative consoni, ma come preparatorio e funzionale alla buona durata nel tempo del restauro stesso. Come detto, il rivestimento con neoprene garantisce inoltre lassoluta innocuit delle aste rispetto ai materiali in cui sono immesse.

CRONOLOGIA della TECNOLOGIA ed APPLICAZIONI DELLA D.L.K. srl


La tecnologia a Compensazione di Carica stata messa a punto in Germania pi di cinquanta anni fa e sembra per motivi militari, ossia per bonificare dallumidit le casematte adibite a deposito di munizioni. Il primo intervento su opere civili risale al 1965 ed stato effettuato sulle murature della Chiesa di San Nicola a Lipsia. In Italia stata introdotta nel 1989. Poco pi di dieci anni fa, i relativi brevetti, i marchi ed il know how maturato sono stati acquistati dalla D.L.K. srl, che da allora ha iniziato autonomamente a progettare ed applicare gli impianti in murature soggette ad umidit di risalita. In particolare,la Tecnologia a Compensazione di Carica stata proposta in molti progetti di restauro inerenti manufatti vincolati e quindi oggetto di approvazione da parte delle Soprintendenze competenti. Nello specifico del Nord Italia, zona in cui la D.L.K. srl ha realizzato, in fase di restauro, la gran parte degli impianti di deumidificazione previsti, le province interessate sono state: Genova, La Spezia, Cuneo, Torino, Milano, Pavia, Lodi, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Padova, Ferrara, Forl, Ravenna, Rimini, Trento, Treviso, Venezia, ed Udine. Un sostanzioso elenco di questi interventi, con indicazione del Manufatto, del Committente, del Progettista e, dove richiesto, della competente Soprintendenza, di seguito riportato.

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INTERVENTI 1999 - 2010

Anno 1999 - Ex Macello - Venezia


Committente Deumidificazione: Soc. Coop.a.r.l. - P.zza Mazzini, 1 - Argenta - Ferrara Committente Restauro: Universit C Foscari - Venezia Direttore lavori: Prof. Vittorio Spigai - Via Portogruaro, 6 - Padova Arch. Maurizio Bruffato - Via Volturno, 119 - Udine Complesso molto ampio di assoluto pregio storico, appartenente alla categoria Archeologia Industriale. Murature in cotto di medio spessore. La D.L.K. srl proseguir, come di seguito elencato, nelle opere di deumidificazione di ulteriori lotti del complesso negli anni 2002 e 2006. Lavoro eseguito con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Venezia.

Maggio 2000 - Teatro Comunale - Pegognaga (MN)


Committente Deumidificazione: Eredi Montani Sas - Via Marconi, 52 - Pegognaga (MN) Committente Restauro: Comune - Pegognaga (MN) Progettista e Direttore lavori: Ing. Furgieri - P.zza Vittorio Veneto, 17 - Pegognaga (MN) Imponente Edificio dei primi del 900, situato nel centro del Paese ed adibito ora a Teatro Comunale. Murature in cotto di grosso spessore. Fabbricato vincolato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Brescia.

Estate 2000 - Chiesa S. Caterina degli Italiani - Valletta (Malta)


Committente Deumidificazione: Iteras Spa - Via Gamberini, 4 - Funo di Argelato (BO) Committente Restauro: Stato di Malta Progettista e Direttore lavori: Ing. Lamborghini - Via Del Frullo, 32/3 - Castenaso (BO) Chiesa seicentesca di particolare interesse storico per lItalia. Ristrutturazione eseguita da Professionisti e Tecnici italiani. Murature in tufo di grosso spessore. Lavoro eseguito con la supervisione dei Tecnici del Governo dello Stato di Malta.

Ottobre 2000 - Barco della Regina Cornaro - Altivole (TV)


Committente Deumidificazione: Ivone Garbuio & c - Via Mira 2/C - Pieve di Soligo (TV) Committente Restauro: Provincia di Treviso Progettista e Direttore lavori: Arch. Sartori Stefano - P.zza del Santo, 24 - Padova Manufatto di grandissimo pregio storico lungo pi di 120 m. di et umanistica e le cui origini risalgono allet romana: era adibito a residenza dellex-Regina di Cipro e richiama nella disposizione logistica analoghe costruzioni medio-orientali. Murature in cotto di medio spessore. Lavoro eseguito con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Venezia.

Novembre 2000 - Chiesa S. Giuseppe - Bolzano (BZ)


Committente Deumidificazione: Parrocchia di S. Giuseppe - Via Dolomiti, 9 - Bolzano Committente Restauro: Parrocchia di S. Giuseppe - Via Dolomiti, 9 - Bolzano Progettista e Direttore lavori: Ing. Croce Renzo - Via Talvera, 12 - Bolzano Chiesa con murature in pietra e con cotti a vista sulla facciata, risalente al periodo fascista. Dopo lintervento, si effettuata unopera di cuci-scuci, sostituendo i cotti deteriorati con altri di recupero della stessa epoca e tipologia. Fabbricato vincolato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Bolzano.

Aprile 2001 - Cappella Madonnina del Fascio - Predappio (FC)


Committente Deumidificazione: Comune - P.zza S.Antonio, 3 - Predappio (FC) Committente Restauro: Comune - P.zza S. Antonio, 3 - Predappio (FC) Progettista e Direttore lavori: Arch. Roberto Pistolesi - C.so Mazzini, 23 - Forl (FC) Cappella di epoca fascista sita allinterno dellAsilo Santa Rosa. Murature in cotto. Fabbricato vincolato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Ravenna.

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Maggio 2001 - Biblioteca - Baranzate (MI)


Committente Deumidificazione: Comune - P.zza Aldo Moro - Bollate (MI) Committente Restauro: Comune - P.zza Aldo Moro - Bollate (MI) Progettista e Direttore lavori: Geom. Desiante c.o. Comune - Bollate (MI) Vasto Edificio dei primi novecento adibito a Biblioteca. Murature in cotto di grosso spessore. Fabbricato vincolato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Milano.

Febbraio 2002 - Palazzo del Ben - Rovereto (TN)


Committente Deumidificazione: Sig. Borghetti - P.zza Malfatti, 25 - Rovereto (TN) Committente Restauro: Sig. Borghetti - P.zza Malfatti, 25 - Rovereto (TN) Progettista e Direttore lavori: Geom. Falqui Massidda - Via Paoli, 2/A - Rovereto (TN) Palazzo del cinquecento con bellissimi affreschi.Murature in pietra di medio spessore. Civile Abitazione. Lavoro eseguito con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Trento.

Marzo 2002 - San Giobbe (Universit C Foscari - Ex Macello) - Venezia (VE)


Committente Deumidificazione: Cesi Scrl - C.so Risorgimento, 15 - S.Giorgio Livenza (VE) Committente Restauro: Universit C Foscari - Venezia Progettista e Direttore lavori: Prof. Vittorio Spigai Via Portogruaro, 6 - Padova Arch. Maurizio Bruffato - Via Volturno, 119 - Udine Parte di un complesso molto ampio (gi oggetto di intervento) di assoluto pregio storico. Murature in cotto di medio spessore. Lavoro con supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Venezia.

Settembre 2002 - Cassa di Risparmio - Brez (TN)


Committente Deumidificazione: Cassa Rurale Novella e Alta Anaunia - Fondo (TN) Committente Restauro: Cassa Rurale Novella e Alta Anaunia - Fondo (TN) Progettista e Direttore lavori: Ing. Rinaldo Menghini - Brez (TN) Ampia palazzina di recente costruzione, con murature in laterizio di medio spessore.

Dicembre 2002 - Capitello delle 4 Facce - Vigo Rendena (TN)


Committente Deumidificazione: Comune - Via 4 Novembre - Vigo Rendena (TN) Committente Restauro: Comune - Via 4 Novembre - Vigo Rendena (TN) Progettista e Direttore lavori: Arch. Stefani - Via 4 Novembre, 16 - Vigo Rendena (TN) Bellissimo Capitello del seicento, tutto in pietra, splendidamente affrescato. Lavoro con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Trento.

Marzo 2003 - Civile Abitazione - Castelfranco Emilia (MO)


Committente Deumidificazione: P.S.L.S.A. - Castelfranco Emilia (MO) Committente Restauro: P.S.L.S.A. - Castelfranco Emilia (MO) Progettista e Direttore lavori: Geom. Franco Monteventi - Castelfranco Emilia (MO) Edificio degli anni 50 con murature in laterizio di spessore medio-basso. Civile Abitazione

Maggio 2003 - Chiesa S. Lorenzo - Vigo Rendena (TN)


Committente Deumidificazione: Parr. S.Lorenzo - Via 4 Novembre, 6 - Vigo Rendena (TN) Committente Restauro: Parr. S. Lorenzo - Via 4 Novembre, 6 - Vigo Rendena (TN) Progettista: Arch. Sordo - Via Piave, 25 - Tione di Trento (TN) Direttore lavori: Arch. Stefani - Via 4 Novembre, 16 - Vigo Rendena (TN) Chiesa di ampie dimensioni del settecento con murature di grosso spessore (1,20 m.) in pietra. Lavoro eseguito con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Trento.

Giugno 2003 - Porta Fiorentina - Terra del Sole (FC)


Committente Deumidificazione: Restauro Marmiroli - Via Carnera, 20 - Reggio Emilia Committente Restauro: Comune - Castrocaro Terme e Terra del Sole (FC) Progettista e Direttore lavori: Arch. Pistolesi - C.so Mazzini, 23 - Forl (FC) Porta delle imponenti (sp. 3,60 m.) mura quattrocentesche del Borgo Mediceo, in misto cotto e pietra. Lavoro eseguito con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Ravenna.

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Dicembre 2003 - Chiesa S. Francesco - Fabbrico (RE)


Committente Deumidificazione: Restauri Ferretti G. - Via Alessandrini, 1 - Reggio Emilia Committente Restauro: Parrocchia S. Maria Assunta - Fabbrico (RE) Progettista e Direttore lavori: Ing. Pignagnoli - Via Grande, 5/B - Campagnola Emilia (RE) Chiesa settecentesca, murature in cotto, faccia a vista allesterno. Lavoro eseguito con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Bologna.

Marzo 2004 - Palazzo Signorile - Roccafluvione (AP)


Committente Deumidificazione: Bachetti & Mari snc - Via Vallorano, 1 - Venarotta (AP) Committente Restauro: Bachetti & Mari snc - Via Vallorano, 1 - Venarotta (AP) Progettista e Direttore lavori: Geom. Silvi - Vicolo Madonnina, 3 - Roccafluvione (AP) Edificio ottocentesco con murature in tufo, faccia a vista allesterno. Civile Abitazione.

Aprile 2004 - Ingresso Biblioteca Civica - Castelfranco Veneto (TV)


Committente Deumidificazione: C.P.M. scrl - Ponte S. Nicol (PD) Committente Restauro: Comune di Castelfranco Veneto (TV) Progettista e Direttore lavori: Arch. Marco Santinon - Trebaseleghe (PD) Palazzo signorile dellottocento con muratura in cotto di medio spessore, riconvertito a Biblioteca Comunale.

Aprile 2004 - Edificio ex Tribunale - Forl (FC)


Committente Deumidificazione: Provincia FC - P.zza Morgagni, 9 - Forl (FC) Committente Restauro: Provincia FC - P.zza Morgagni, 9 - Forl (FC) Progettista lavori: Arch. Scala c.o. Provincia Forl-Cesena Direttore lavori: Geom. Pretolani c.o. Provincia Forl-Cesena Edificio ottocentesco complesso con murature di spessore medio-alto in cotto. Lavoro con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Ravenna.

Aprile 2004 - Chiesetta Madonna della Tosse - Forl (FC)


Committente Deumidificazione: Comune - P.zza Saffi, 8 - Forl (FC) Committente Restauro: Comune - P.zza Saffi, 8 - Forl (FC) Progettista e Direttore lavori: Arch. Savorelli c.o. Comune di Forl (FC) Chiesetta sconsacrata del settecento con murature in cotto faccia a vista. Lavoro con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Ravenna.

Luglio 2004 - Chiesa del Suffragio - Forl (FC)


Committente Deumidificazione: Don Giuliani Paolo - Via Volturno, 1/B - Forl (FC) Committente Restauro: Diocesi - P.zzqa Dante, 1 - Forl (FC) Progettista e Direttore lavori: Arch. Pistolesi - C.so Mazzini, 23 - Forl (FC) Colonne e pilastri in cotto intonacato di notevole spessore. Lavoro eseguito con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Ravenna.

Luglio 2004 - Portale Museo Civico - Reggio Emilia (RE)


Committente Deumidificazione: Restauri Ferretti S. - Via Alessandrini, 1- Reggio Emilia Committente Restauro: Comune - P.zza Prampolini, 1 - Reggio Emilia Progettista e Direttore lavori: Arch. Lampanti c.o. Comune di Reggio Emilia Antichissimo ed alto Portale interno in arenaria, inglobato nella muratura in cotto di grosso spessore (1,30 m.) della Chiesa adiacente.

Settembre 2004 - Cappella della Rocca - Cento (FE)


Committente Deumidificazione: A.C. Restauri - Via Cavour, 18 - Torre Annunziata (NA) Committente Restauro: Comune - Via Alighieri, 1 - Cento (FE) Progettista e Direttore lavori: Sig. Gallieri c.o. G.R.R.A.S. - Via Vigna T., 81 - Ferrara Piccola e preziosa Cappella affrescata, incastonata nelle mura del Bastio della Rocca.Le murature sono in cotto di notevolissimo spessore (2,00 m.). Lavoro eseguito con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Ravenna.

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Ottobre 2004 - Chiesa S. Maria della Neve - Codogno (LO)


Committente Deumidificazione: Meazza & Lacchini Srl - Via Roma, 17 - Brembio (LO) Committente Restauro: Parrocchia - P.zza Cairoli, 1/A - Codogno (LO) Progettista e Direttore lavori: Arch. Brizzolari - P.zza Novello, 14/E - Codogno (LO) Chiesa del settecento con murature intonacate in cotto di grosso spessore. Lavoro con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Milano.

Ottobre 2004 - Villa Mattei e connessi - Bologna (BO)


Committente Deumidificazione: Pasib Srl - Via Barberia, 13 - Bologna Committente Restauro: Pasib Srl - Via Barberia, 13 - Bologna Progettista e Direttore lavori: Ing. Santi - Via Saragozza, 28 - Bologna Villa settecentesca con murature in cotto e pietra di grosso spessore. Casa colonica con murature similari. Chiesetta sconsacrata con murature in cotto. Lavoro eseguito con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Bologna.

Dicembre 2004 - Chiesa S. Rocco - Olevano Lomellina (PV)


Committente Deumidificazione: Parrocchia S. Michele Arcangelo - Olevano Lomellina (PV) Committente Restauro: Parrocchia S. Michele Arcangelo - Olevano Lomellina (PV) Progettista e Direttore lavori: Arch. Paola Amedea Savini - Mortara (PV) Chiesa del seicento con muratura in cotto di spessore medio-alto. Lavoro con la super-visione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Milano.

Marzo 2005 - Canonica S. Vincenzo - Brusuglio di Cormano (MI)


Committente Deumidificazione: Parrocchia S. Vincenzo - Brusuglio di Cormano (MI) Committente Restauro: Parrocchia S. Vincenzo - Brusuglio di Cormano (MI) Progettista e Direttore lavori: Arch. Piero Basilico - Brusuglio di Cormano (MI) Edificio dell800 con muratura in cotto di spessore medio-basso. Lavoro con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Milano.

Aprile 2005 - Chiesa S. Michele Arcangelo - Darzo di Storo (TN)


Committente Deumidificazione: Parrocchia S. Giovanni Nepomuceno - Darzo di Storo (TN) Committente Restauro: Parrocchia S. Giovanni Nepomuceno - Darzo di Storo (TN) Progettista lavori: Arch. Andrea Bonazza - Trento Direttore lavori: Ing Giuseppe Dorigati - Verona Chiesetta affrescata del XV secolo con murature in pietra (porfido) di spessore elevato. E il luogo di culto pi antico di Storo, di grande interesse per la gente del luogo. Le opere di deumidificazione sono consistite in un duplice intervento: applicazione della Tecnologia a Compensazione di Carica per bloccare lumidit di risalita e realizzazione di un cunicolo drenante aerato (esterno alle murature parzialmente interrate) per eliminare la componente di acqua di spinta). Lavoro con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Trento.

Giugno 2005 - Chiesa SS. Senesio e Teopompo - Medolla (MO)


Committente Deumidificazione: Parrocchia dei SS. Senesio e Teopompo - Medolla (MO) Committente Restauro: Parrocchia dei SS. Senesio e Teopompo - Medolla (MO) Progettista e Direttore lavori: Arch. Colognesi Paolo - Mirandola (MO) Chiesa affrescata del 700 con murature in cotto di spessore medio-alto. Lavoro con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Bologna.

Ottobre 2005 / Aprile 2006 Palazzo ex Monte di Piet Forl (FC)


Committente Deumidificazione: Fondazione Cassa dei Risparmi di Forl C.so della Repubblica,45 Forl (FC) Committente Restauro: Fondazione Cassa dei Risparmi di Forl C.so della Repubblica,45 Forl (FC) Progettista e Direttore Lavori: Arch. Roberto Gherardi Via Bruni,19 Forl (FC) Palazzo del 500 in pieno centro storico di Forl, costruito da Caterina Sforza sopra le rovine del Palazzo della Famiglia Orsi. A pianta rettangolare, si sviluppa su due piani: le murature sono di natura mista e di spessore medioalto, che in un lungo tratto supera i 100 cm.. Lavoro eseguito con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Ravenna, con particolare attenzione per la presenza delle sottostanti rovine.

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Febbraio 2006 Mausoleo Tomba Pedriali Forl (FC)


Committente Deumidificazione: Provincia di Forl-Cesena P.zza Morgagni, 9 Forl (FC) Committente Restauro: Provincia di Forl-Cesena P.zza Morgagni, 9 Forl (FC) Progettista e Direttore Lavori: Arch. Stefano Scala c/o Provincia Forl-Cesena Maestosa Tomba della Famiglia Pedriali, ora di propriet della Provincia di Forl-Cesena, situata nel Cimitero Monumentale di Forl. Le murature sono in cotto di medio spessore e con vistose presenze di efflorescenze saline. Lavoro eseguito con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Ravenna.

Aprile 2006 Centro Giovani Via Ravenna, 75 Bellaria-Igea Marina (RN)


Committente Deumidificazione: Impresa Geom. Navarra Giacomo Via Cirillo, 48 Acquaviva delle Fonti (BA) Committente Restauro: Comune di Belluria-Igea Marina P.zza del Popolo, 1 Bellaria-Igea Marina (RN) Progettista e Direttore Lavori: Arch. Renato Casadei Via Pisacane,18 Forl (FC) Vecchio casolare di campagna che il Comune vuole recuperare mediante accurata ristrutturazione ed ulteriormente ampliare per poterlo adibire a Centro Giovani. Le murature sono di medio spessore e di natura mista.

Giugno-Luglio 2006 Ex Macello Mulini Passuello S. Giobbe Venezia (VE)


Committente Deumidificazione: Alfier Costruzioni s.r.l. S. Polo,2083 Venezia (VE) Committente Restauro: Universit Ca Foscari - Venezia Progettista e Direttore Lavori: Prof. Arch. Vittorio Spigai Via Portogruaro, 6 Padova (PD) Arch. Maurizio Brufatto -- Via Volturno, 119 -- Udine (UD) Vasto complesso variamente articolato risalente all800, in fase di ultimazione del restauro e da adibire interamente a sede dell Universit Ca Foscari, Sezione Economia e Commercio. Le murature sono tutte in cotto di medio spessore (da 40 a 55 cm.). Il restauro, e conseguentemente la deumidificazione, sono stati effettuati in fasi successive: il primo intervento risale al 1998/1999, per poi essere incaricati del proseguimento nel 2002 ed ulteriormente nel 2006. Oltre ai cloruri, visto luso delledificio, sono presenti nelle murature massicce quantit di nitrati. Lavoro con la supervisione della Soprintendenza per i beni Architettonici ed Ambientali di Venezia.

Settembre - Ottobre 2006 Protiro Chiesa S. Maria Assunta - Cavalese (TN)


Committente Deumidificazione: Resin Proget Srl Costa di Rovigo (RO) Committente Restauro: Parrocchia S. Maria Assunta - Cavalese (TN) Progettista e Direttore lavori: Arch. Sergio Facchin Cavalese (TN) Chiesa imponente del 1100, modificata in assetto gotico nel XV secolo. Il Protiro racchiude il portale di accesso costruito in arenaria scolpita ed a forma di chiglia di nave. Murature in pietra di grosso spessore (100 cm.) oggetto di evidente umidit di risalita con conseguente degrado dovuto specialmente alla componente salina. Lavoro eseguito con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Trento.

Marzo - Aprile 2007 Ex Convento dei Gesuiti Novellara (RE)


Committente Deumidificazione: UNIECO Soc. Coop. Reggio Emilia Committente Restauro: Fondazione UNIECO Soc. Coop. Reggio Emilia Progettista e Direttore Lavori: UNIECO Soc. Coop. Reggio Emilia Imponente (supera in lunghezza i 120 metri) ed antico edificio (risale al 1570) per secoli sede dei Gesuiti. E oggetto di ristrutturazione per riconvertirlo ad uso abitativo e commerciale. Le murature sono in cotto di medio spessore, ovunque degradate da umidit di risalita dalle fondazioni. Lavoro eseguito con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici dellEmilia Romagna.

Giugno 2007 Villa Padronale Medolla (MO)


Committente Deumidificazione: Arch. Carla Molinari Medolla (MO) Committente Restauro: Arch. Carla Molinari Medolla (MO) Progettista e Direttore Lavori: Arch. Paolo Colognesi Mirandola (MO) Antica villa (risale al 500) molto semplice, su due piani, immersa in un parco spettacolare. Le murature sono in cotto di basso spessore (30 cm.), oggetto di un notevole fenomeno di umidit di risalita.

Giugno - Luglio 2007 Chiesa di Santa Maria Assunta Smarano (TN)


Committente Deumidificazione: IPSA Costruzioni Mezzolombardo (TN) Committente Restauro: Parrocchia di S. Maria Assunta Smarano (TN) Progettista e Direttore Lavori: Arch. Chiara Zanolini Sarnonico (TN) Chiesa risalente al XVIII secolo in posizione dominante al centro del paese. E anche molto alta, per cui le murature, interamente in pietra molto dura, sono di spessore assai elevato, superando in pi punti i 150 cm.. Lavoro eseguito con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Trento.

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Settembre 2007 Chiesa della Beata Vergine delle Grazie SantAgata Feltria (PU)
Committente Deumidificazione: C.L.A.F.C. Soc. Coop. San Piero in Bagno (FC) Committente Restauro: Comune di SantAgata Feltria (PU) Progettista e Direttore Lavori: Arch. Antonio Angelo Mariani SantAgata Feltria (PU) Chiesa di medie dimensioni risalente al 1560, molto bella, con campanile romanico e portico con colonne ottogonali. Le murature sono in pietra tufacea e di spessore molto vario, dai 35 ai 100 cm.. Lavoro eseguito con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici di Ancona.

Marzo 2008 Villa Modoni Ravalli Gaibanella (FE)


Committente Deumidificazione: Mil Project srl Largo Castello, 20 - Ferrara Committente Restauro: Mil Project srl Largo Castello, 20 - Ferrara Progettista e Direttore Lavori: Arch. Alberto Minghini Largo Castello, 20 - Ferrara Ampia Villa dell800 immersa in un grande parco secolare. Murature in cotto di spessore medio-basso. Restauro eseguito con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Ferrara.

Maggio 2008 Chiesa del Villaggio Roma Torviscosa (UD)


Committente Deumidificazione: Aprile Alessandro srl Via Verdi, 32 Bagnaria Arsa (UD) Committente Restauro: Comune - Torviscosa (UD) Progettista e Direttore Lavori: Arch. Maurizio Brufatto Via Volturno, 119 (UD) Situata al centro di un grande prato, una simpatica Chiesetta edificata nel 1935. Le murature sono in cotto di basso spessore con evidente presenza di umidit di risalita.

Giugno 2008 Chiesa di Santa Giustina Ravenna


Committente Deumidificazione: Confraternita del SS. Sacramento del Duomo P.zza Arcivescovado, 1 Ravenna Committente Restauro: Confraternita del SS. Sacramento del Duomo P.zza Arcivescovado, 1 Ravenna Progettista e Direttore Lavori: Arch. Annalisa Barbieri Via Oberdan, 7 Ravenna Chiesa riedificata a met del 1700 dal Buonamici. La facciata del XV secolo ed caratterizzata, al coronamento, da eleganti archetti su lesene. La chiesetta originaria, risalente all VIII secolo, si trova a quattro metri di profondit. Le murature sono in cotto e di spessore massiccio, variabile da 80 cm. a 135 cm. Restauro eseguito con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Ravenna.

Ottobre- Novembre 2008 Chiesa di Santa Maria delle Grazie Codogno (LO)
Committente Deumidificazione: Parrocchia di San Biagio e B.V. Immacolata Codogno (LO) Committente Restauro: Parrocchia di San Biagio e B.V. Immacolata Codogno (LO) Progettazione e Direzione Lavori: Studio Tecnico Calvi Via Zoncada, 42 Codogno (LO) La chiesa detta anche dei Frati in quanto vi era annesso il convento dei Francescani Riformati. E opera di Marco Antonio Barattieri, edificata nel 700. Ha una sola navata, ampia e maestosa; un secolo dopo fu aggiunto il chiosco quadrilatero a 14 navate. Notevoli allinterno sei bassorilievi in legno intagliato, posti sotto le mense degli altari. Le murature sono in cotto, di spessore variabile da 40 cm. a 130 cm., con vistosissima presenza di umidit di risalita (ed altrettanta vistoso accumulo di depositi salini). Le opere di deumidificazione hanno interessato tutta la Chiesa ed il Campanile, ma anche la Sacrestia e il Chiosco. Restauro eseguito con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Milano.

Gennaio 2009 Palazzo - Milano


Committente Deumidificazione: Emanuele Ottina Via Fratelli Varalli, 8 Roccapietra di Varallo Sesia (VC) Committente Restauro: Emanuele Ottina Via Fratelli Varalli, 8 Roccapietra di Varallo Sesia (VC) Progettazione e Direzione Lavori: Studio BAM Design Via Londonio, 29 Milano Palazzo dell800, adibito a Civili Abitazioni. Murature di natura mista di medio spessore.

Maggio 2009 Villa Lerici (SP)


Committente Deumidificazione: SOMOR srl Corso Magenta, 46 Milano Committente Restauro: SOMOR srl Corso Magenta, 46 Milano Progettazione e Direzione Lavori: Studio Calvi Via Zoncada, 42 Codogno (LO) Villa inizi 900, in posizione dominante sulla costiera. Murature in pietra, spessore medio (50 cm.).

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Giugno 2009 Sacrestia della Chiesa di S. Maria della Neve Codogno (LO)
Committente Deumidificazione: Parrocchia San Biagio e Beata Vergine Immacolata. Codogno (LO) Committente Restauro: Parrocchia San Biagio e Beata Vergine Immacolata. Codogno (LO) Progettista e Direttore Lavori: Studio Calvi Via Zoncada, 42 Codogno (LO) E la Sacrestia della Chiesa gi bonificata dallumidit mediante intervento della D.L.K. srl nellottobre 2004 e di cui il committente, evidentemente, rimasto soddisfatto. Murature in cotto di medio spessore (50 cm.).

Giugno 2009 Altari delle Chiese Parrocchiali Trivignano (UD) e Precenicco (UD)
Committente Deumidificazione: A. RE. CON. snc Via Napoleonica, 62 Campoformido (UD) Committente Restauro: Parrocchie di Trevignano e Precenicco Progettista e Direttore Lavori: A. RE. CON. snc Via Napoleonica, 62 Campoformido (UD) Trattasi complessivamente di 7 altari, dimensioni circa 80 cm.x 3 m., addossati alle murature. L intervento ha riguardato sia direttamente gli altari, sia i tratti di muro cui sono addossati, fonte principale (dalle fondamenta) della risalita dellumidit, trasmessa poi agli altari stessi.

Gennaio 2010 Castello di Bizzozzero Bizzozzero (VA)


Committente Deumidificazione: Dott. Torsello Paolo Viale Maino, 26 Milano Committente Restauro: Dott. Torsello Paolo Viale Maino, 26 Milano Progettista e Direttore Lavori: Edilpan srl Via Risorgimento, 12/B Castelcovati (BS) Trattasi di parte del primo piano del Castello. Le murature sono di tipologia mista (cotto e pietra) e di spessore variabile da 40 a 90 cm..

Febbraio 2010 Ex Ospedale Rapallo (GE)


Committente Deumidificazione: PE.BA. Costruzioni srl P.zza San Maurizio, 2 Frattaminore (NA) Committente Restauro: Comune di Rapallo Progettista: Ing. Mauro Nalin Via Azzarotti, 52 Genova Direttore Lavori: Ing. Leonardo Messore c/o PE.BA. Costruzioni srl Lintervento ha riguardato solo parte (per motivi economici) del piano terreno delledificio. Le murature sono di tipologia mista (cotto e pietra) e di spessore variabile da 40 ad 80 cm.. Lavoro eseguito con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Genova.

Marzo 2010 Civile Abitazione Verona


Committente Deumidificazione: Arch. Giovanni Marcolungo Via San Carlo, 28 Verona Committente Restauro: Arch. Giovanni Marcolungo Via San Carlo, 28 Verona Progettazione e Direzione Lavori: Arch. Giovanni Marcolungo Via San Carlo, 28 Verona Edificio con murature in pietra da 50 cm..

Luglio 2010 Ex Caserma Piave Palmanova (UD)


Committente Deumidificazione: Aprile Alessandro srl Via Verdi, 32 Bagnarla Arsa (UD) Committente Restauro: Comune di Palmanova Progettazione e Direzione Lavori: Aprile Alessandro srl Via Verdi, 32 Bagnarla Arsa (UD) Lintervento ha riguardato la parte del piano terra della ex Caserma adibita a Museo della Resistenza. Murature in cotto di spessore medio-alto (60 cm). Lavoro eseguito con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Udine.

Settembre 2010 Palazzo Galilei Codogno (LO)


Committente Deumidificazione: Condominio Galilei Via Galilei, 1 Codogno (LO) Committente Restauro: Condominio Galilei Via Galilei, 1 Codogno (LO) Progettazione e Direzione Lavori: Studio Calvi Via Zoncada, 42 Codogno (LO) Lintervento ha riguardato le murature perimetrali del Palazzo, spessore variabile da 60 ad 80 cm.. Lavoro eseguito con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed Ambientali di Milano.

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EX MACELLO (C Foscari) Venezia

1999

2009

Chiesa S. GIUSEPPE Bolzano

Gennaio 2009 (intervento eseguito nel novembre del 2000)

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PALAZZO DEL BEN Rovereto (TN)

Febbraio 2002

Febbraio 2010

CAPITELLO DELLE 4 FACCE Vigo Rendena (TN)

Dicembre 2002

Giugno 2010

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Chiesa S. LORENZO Vigo Rendena (TN)

Maggio 2003

Maggio 2010

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PORTA FIORENTINA Terra del Sole (FC)

Marzo 2009

Marzo 2009

Marzo 2003

Marzo 2009

Marzo 2003

Marzo 2009

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Chiesa S. FRANCESCO Fabbrico (RE)

Dicembre 2003

Aprile 2010

BIBLIOTECA COMUNALE Castelfranco Veneto (TV)

Aprile 2004

Maggio 2009

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Chiesa S. MARIA DELLA NEVE Codogno (LO)

Ottobre 2004

Ottobre 2010

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Chiesa S. Rocco Olevano Lomellina (PV)

Dicembre 2004

Marzo 2010

Dicembre 2004

Marzo 2010

Dicembre 2004

Marzo 2010

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Chiesa SS. SENESIO e TEOPOMPO Medolla (MO)

Giugno 2005

Giugno 2010

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Palazzo Ex monte di Piet Forl (FC)

Ottobre 2005

Novembre 2010

Novembre 2010

Mausoleo Tomba Pedriali Forl (FC)

Marzo 2006

Novembre 2010

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Chiesa Villaggio Roma Torviscosa (UD)

Mggio 2008

Luglio 2010

Chiesa di Santa Giustina Ravenna

Giugno 2008

Novembre 2010

Giugno 2008

Novembre 2010

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Chiesa di Santa Maria delle Grazie (dei Frati) Codogno (LO)

Marzo 2008

Novembre 2010

Marzo 2008

Novembre 2010

Marzo 2008

Novembre 2010

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COMPONENTI e FUNZIONAMENTO
Tre tipologie di frese a quattro denti diamantati, di ugual diametro e diversa durezza, da usarsi a seconda della natura delle murature. Inn nnesto a vite della fresa sullestremit dellasta e/o della prolunga: sostituzione molto semplice, con lausilio di normali attrezzi in dotazione. Il bloccaggio definitivo avviene automaticamente in fase di lavorazione. Avanzamento dellinsieme (motore-asta-fresa) perforante mediante scorrimento su una guida a cremagliera, attuato da un perno dentato pilotato a mano da un timone a tre aste. Tutto il blocco di lavoro si pu muovere in senso verticale ed un semplice dispositivo a vite continua permette di variare linclinazione del braccio: questo consente di cambiare rapidamente langolo e laltezza del punto di penetrazione nella muratura. Raffreddamento della fresa assicurato da una continua circolazione dacqua, immessa nellinnesto di trasmissione del moto rotatorio e che poi scorre allinterno dellasta, uscendo dalla fresa stessa. Motore (asincrono - trifase - 3Kw. - 2800g/1 - 380V) comandato da una centralina elettronica che ne modula la potenza ed i giri con interruttore davvio e blocco manuale di sicurezza. Il collegamento elettrico assicurato da due prese universali omologate per operare anche in condizioni di elevata umidit. Centralina elettronica (inverter) racchiusa in un quadro, trasportabile a m ano, indipendente dalla carotatrice, collegata ad essa da cavi elettrici impermeabili ed ignifughi e dotata di dispositivo automatico di blocco. Questo permette di operare con il massimo di funzionalit, flessibilit e sicurezza. Struttura di sostegno degli organi motori posizionata su una piattaforma circolare rotante, che viene saldamente bloccata da tre fermi meccanici (prima di operare). Ci consente di ottenere la posizione ottimale, anche in spazi molto stretti o difficili (angoli delle murature). Traslazione (manuale) mediante 4 ruote gommate (di cui 2 piroettanti). Stabilizzazione, in posizione di lavoro, assicurata da 2 bracci mobili (in posizione opposta al lato foratura), forniti di perni a vite continua (con piedino) alle estremit per lancoraggio direttamente sul piano di calpestio. 26

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