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PALAZZOLO ACREIDE.

RIPRESE SEDUTE CONSIGLIO COMUNALE In data 21 giugno 2014, nel nostro Comune, si realizza un atto di massima efficienza, unico, probabilmente, nellambito dellintera Pubblica Amministrazione. Il Consiglio e i presenti prestino attenzione alle date ed ai protocolli di alcuni atti. Tre avvenimenti quasi contestuali. Il Sindaco in data 21/06/13 con atto di indirizzo, prot. N.5953, invita il Responsabile del 1 settore a predisporre gli atti necessari per consentire la trasmissione in diretta streaming del primo Consiglio Comunale; Nella stessa data, 21/06/13, viene acquisita al protocollo del Comune con n. 5947, antecedente quindi allatto di indirizzo del Sindaco, unistanza con cui il titolare di una ditta privata, si legge testualmente, propone che sia riproposta lesperienza e il servizio di video streaming nei consigli comunali , vantando di aver svolto nella precedente legislatura lo stesso servizio. Senza attendere risposta, fornisce i dati per la fatturazione. Probabilmente sicuro di ottenere quanto richiesto, prima ancora che il Sindaco predisponesse latto di indirizzo. Non contento di ci, forse per fretta o per convinzione di onnipotenza, riporta la dicitura importo offerto euro 150 iva compresa a seduta ATTENZIONE! LA DITTA non richiede nulla. OFFRE EURO 150 A SEDUTA. Invero, non cos, si rinnovata una prassi consolidata. Gi nella precedente legislatura, Il titolare di cui sopra, in qualit di rappresentante di una Ass. Culturale, composta, a leggere lo Statuto della stessa, da due sole unit, regolarmente elette dallassemblea costituente a Presidente e a vicepresidente, riceve un contributo fisso di 150 euro per ogni ripresa. Non risulta da parte dellAmministrazione alcun tentativo di contenere i costi, n di soprassedere per valutare altre offerte.

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Non lAmministrazione a stabilire il bud get, non valuta lopportunit di un progetto di ripresa tramite risorse interne opportunamente incentivate economicamente. Il privato chiede, lAmministratore d! Nella relativa delibera di G.M. n. 107 del 22/09/10 Attivazione in via sperimentale del servizio, ecc., nella passata Amministrazione, c qualcosa di importante che ci riporta al problema ed alle responsabilit che ricadono su alcune autorizzazioni. Il Responsabile del settore proponente, di proprio pugno, scrive sulla delibera: Di dare atto che la ripresa video di ogni Consiglio sar di volta in volta concordata ed autorizzata dal Presidente del Consiglio o s uo facente funzioni . importante la precisazione. Il Responsabile individua, in ossequio alla normativa vigente, nel Presidente del Consiglio lautorit abilitata ad avere competenza. Lunica nostro avviso. Principio di carattere generale, peraltro anche consacrato a livello legislativo, , infatti, la funzione del Presidente della seduta che assicura il regolare e pacifico svolgimento dei lavori; lo dispone lart. 39 D.L.vo 267 del 2000. Considerate le prerogative esclusive del Presidente del Consiglio, disponendo la ripresa dei lavori consiliari, il Sindaco, per linsediamento d i questo Consiglio, ha commesso un abuso di competenza per cui chiediamo che si assuma personalmente lonere dei costi di ripresa della prima seduta. Entriamo nel merito delle riprese audio e trasmissione delle stesse. Guardando il passato e il presente, considerando la continuit del servizio e la probabile non congruit dei costi, rispetto ad una gestione diretta del Comune, si potrebbe continuare ad operare con laffida mento ad operatore privato, offrendo, tuttavia, opportunit di accesso ad altri richiedenti, attivando cos un sistema di concorrenza, utile per le casse comunali. Il richiedente, oggi, anche in questa occasione, propone genericamente il servizio, detta le condizioni economiche - ed il Sindaco, immediatamente (qualche

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protocollo dopo) obbedisce, disponendo un atto di indirizzo, facendolo passare come una scelta non influenzata! Questi i termini dellesperienza passata e di quella odierna purtroppo! Nessuno contrario, sia chiaro e lo si ripete fortemente, a scanso di equivoci, a che le sedute del C.C. siano seguite, trasmesse, registrate e archiviate. Per la loro importanza documentale, perch consentono, (si asserisce, ma deve essere dimostrato) una pi ampia partecipazione dei cittadini, perch possono essere strumento utile di ricerca e di confronto per gli stessi consiglieri. Nessun problema se si vuole mantenere, non importa il motivo, lesperienza odierna, ma sussiste lobbligo di regole pre cise, di comportamenti non di parte, senza che si creino disturbi di vario genere durante e dopo le riprese (via sms o Facebook a soggetti estranei allaula consiliare). Gradirei una buona convivenza. Le elezioni sono passate e i fans possono e devono tornare alle attivit ordinarie, con professionalit e soprattutto con imparzialit. Imparzialit che in atto non garantita, considerato che lo stesso titolare del sito in cui viene riversata la registrazione, non ha imbarazzo a definirsi, ancora, con coerenza, si deve riconoscere di parte. Ovviamente, impellente un regolamento consiliare per garantire s l imparzialit, ma soprattutto il trattamento dei dati nei termini secondo le norme di settore. Requisito fondamentale, imposto dalla legge, per un regolare svolgimento delle sedute e delle riprese. La necessit di un regolamento del tutto ineludibile, stante anche le sanzioni penali di cui allart. 167 del D.L.vo n. 196/2003.
(Primo comma: Salvo che il fatto costituisca pi grave reato, chiunque, al fine di trarne per s o per altri profitto o di recare ad altri un danno, procede al trattamento dei dati personali in violazione di quanto disposto dagli articoli 18, 19, 23, 123, 126 e 130, ovvero in applicazione dellarticolo 129, punito, se dal fatto deriva nocumento, con la reclusione da sei a diciotto mesi o, se il fatto consiste nella comunicazione o diffusione, con la reclusione da sei a ventiquattro mesi. Ultimo comma dellarticolo 167 D.Lgs.vo n. 196/2003 stabilisce che Salvo che il fatto costituisca pi grave reato, chiunque, al fine di trarne per s o per altri profitto o di recare ad altri un danno, procede al trattamento di dati personali in violazione di quanto disposto dagli articoli 17, 20, 21, 22, commi 8 e 11, 25, 26, 27 e 45, punito, se dal fatto deriva nocumento, con la reclusione da uno a tre anni.)

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Se il Comune non intende gestire in proprio le riprese video con risorse interne, utilizzando il proprio sito , aggiornandolo alla bisogna se il caso, due soggetti sono investiti da grosse responsabilit. Il Presidente del Consiglio e il Richiedente privato. Questultimo, di volta in volta, dovr conseguire espressa autorizzazione dal Presidente del Consiglio Comunale. Dovr presentare, quindi, apposita istanza di autorizzazione, diretta al Presidente del Consiglio, nella quale necessario evidenziare: nome e cognome, destinazione duso, finalit perseguite, modalit di trasmissione. Lautorizzazione comporter lobbligo per il soggetto autorizzato di rispettare le norme del regolamento che il C.C. esiter e, per quanto non espresso, tutta la normativa in materia di privacy, restando in ogni caso a carico dello stesso ogni responsabilit in caso di violazione delle norme regolamentari. Il richiedente dovr impegnarsi a non disturbare o arrecare pregiudizio durante la ripresa, a non utilizzare le immagini a scopo di lucro, a utilizzare il materiale registrato allunico scopo per cui la ripresa stata autorizzata, a non esprimere opinioni o commenti durante le riprese, a non manipolare artificiosamente il contenuto della ripresa in modo da renderla mendace o discorsiva rispetto allessenza ed al significato delle opinioni espresse, a non associare le immagini a messaggi pubblicitari di alcun genere, di tipo politico, commerciale, ecc. L'art.39 del d.lgs. 196/2003 attribuisce, invero, al Presidente del Consiglio il potere di "direzione dei lavori e delle attivit del consiglio". suo onere e potere dirigere, quindi, ogni attivit o avvenimento nellambito consiliare. Il Presidente del Consiglio deve, inoltre, autorizzare lintroduzione nellaula consiliare di telecamere e di altri strumenti di videoripresa, DEVE autorizzare lutilizzo di servizi ed il collegamento delle attrezzature. S, perch per lallaccio alla rete elettrica, pubblica e comunale, occorre espressa autorizzazione o richiesta di allaccio a proprie spese, in termini forfettari, nellambito del compenso offerto .

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Il Presidente del Consiglio ha lonere di fornire preventiva informazione a tutti i partecipanti alla seduta consiliare circa lesistenza di impianti di registrazione e/o videocamere e della successiva trasmissione delle immagini, disponendo, anche, ai fini della conoscenza da parte del pubblico, che nella sala consiliare vengano affissi specifici cartelli. Deve, inoltre, vietare le riprese qualora ci si trovi davanti a dati sensibili e valutare, se il caso, di limitare le riprese stesse sulla base di richieste pervenute in tal senso da parte dello stesso Presidente del Consiglio, del Sindaco o di ciascuno dei Consiglieri comunali o di terzi presenti alla seduta. Vanno bene, dunque, le riprese audiovisive, a condizione che tale modalit di trattamento sia disciplinata in un apposito regolamento e a condizione che gli interessati siano debitamente informati. Necessario, tuttavia, come gi detto, in quanto obbligo di legge, individuare il Soggetto Responsabile del trattamento di tutti i dati che vengono raccolti, diffusi, custoditi. Niente se e niente ma per la pubblicit delle sedute, garantita dal T.U. delle leggi sullordin. degli EE.LL. (d.lgs. 267/2000), che per demanda la sua disciplina al regolamento comunale, soprattutto nel caso di limiti che esso pu dettare. Occorre, quindi, far proprie norme regolamentari ben definite, prima ancora del rilascio delle autorizzazioni. Prima ancora del rilascio delle autorizzazioni! Nel caso di gestione diretta, e non si capisce il motivo per cui non si possa percorrere tale via, quantomeno valutare la convenienza, il Responsabile del trattamento pu essere il Presidente del Consiglio stesso. Nel caso che questa maggioranza amministrativa (consiglieri ed amministratori) voglia continuare a spendere risorse a semplice domanda, affidando le riprese a terzi, il richiedente deve essere chiamato a dichiarare se lo stesso Responsabile del trattamento o se lo altra persona espressamente e formalmente dichiarata. Chiunque autorizzato deve essere imparziale sia nelle riprese che nella diffusione successiva delle immagini, deve impegnarsi al rispetto delle norme regolamentari

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e di legge, deve interrompere le riprese nel caso di pause ed interruzioni autorizzate dal Presidente del Consiglio. Altre disposizioni, consensi o dinieghi sono patrimonio di questo Consiglio e del Presidente che lo rappresenta, per cui rivolgo invito affinch assieme si trovi la soluzione pi idonea nel rispetto delle leggi e del potere di autodeterminazione del Consiglio stesso.

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