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Livello C1

Lessico
I Il contratto recedere equipollente in silenzio, senza avvisare disdetta controversia risoluzione esonerato stipulare che si trova acquiescenza annullare con lo stesso valore tacitamente conclusione del contratto disaccordo, tensione annullamento senza responsabilit decidere ufficialmente e in forma scritta sito in consenso, lessere daccordo

II

Il Controllo Qualit

Scegli laggettivo corretto tra quelli proposti. ben conforme correttiva farmaceutiche moltissimo prime primo stringente necessarie particolari

Lapplicazione del Controllo Qualit consiste nellassicurarsi che il prodotto sia _________________ ai requisiti espressi dal cliente effettuando, prima della consegna, tutti i controlli, le prove e le misurazioni _________________ per eliminare quei prodotti che non corrispondono ai requisiti espressi nelle specifiche. Questa metodologia pu essere considerata come il _________________ stadio dellapplicazione della qualit ed molto utile, soprattutto, in quelle realt in cui un errore pu costare _________________ come, ad esempio, nelle industrie _________________, in ambito aerospaziale, ecc. Storicamente il controllo qualit inizi a diffondersi intorno agli anni 30, quando si inizi a capire che i costi di scarti e rilavorazioni incidono pesantemente sulle finanze delle aziende. Con lavvento della produzione di massa, il controllo divenne ancora pi _________________ grazie al controllo statistico di processo, concetto trattato per la prima volta da Shewhart. Questa metodologia pu essere implementata solo se: 1) _________________ definito il livello di qualit richiesto attraverso specifiche di prodotto chiare (quali sono le caratteristiche da controllare, quali sono le prestazioni attese e le tolleranze ammesse, ecc) 2) sono assicurate tutte le condizioni necessarie per ottenere la qualit 3) sono stati definiti i punti di controllo, la frequenza dei controlli e cosa controllare 4) i controlli vengono eseguiti puntualmente 5) si interviene tempestivamente per riportare la varianza del processo entro le tolleranze ammesse.
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Il Controllo Qualit pu essere eseguito, a seconda delle necessit, in tre momenti _________________ della vita di unorganizzazione: 1) allingresso delle materie _________________ per non immettere in produzione materiali non conformi 2) durante i processi produttivi: sui semilavorati 3) allatto del collaudo: sui prodotti finiti I prodotti considerati non conformi saranno soggetti ad apposite decisioni e ad una conseguente azione _________________. conforme, necessarie, primo, moltissimo, farmaceutiche, stringente, ben, particolari, prime, correttiva (da www.qualitiamo.com)

III

Il Museo del rubinetto

Scegli i sostantivi adeguati: accesso cammino chiave componenti spazio storia corpo elemento uomo vista mondo oro risorse

Il Museo del Rubinetto e della sua Tecnologia di San Maurizio dOpaglio, un unicum al ________________; esso affronta laffascinante ed atavico argomento del sofferto rapporto dell________________ con lacqua in un percorso dal quale riemerge il ________________ dellumanit da un insolito punto di : la storia delligiene e delle innovazioni tecnologiche (di cui rubinetti e valvole costituiscono i ________________ fondamentali) che hanno permesso di dominare lelemento liquido, trasformando la cura del ________________ da una pratica di lusso per pochi a fenomeno di massa. [...] La missione del Museo La missione che il Museo si prefigge quella di illustrare non solo la ________________ di San Maurizio dOpaglio e del distretto industriale del rubinetto, ma soprattutto esporre le numerose tematiche relative alla potabilizzazione dellacqua e luso delle ________________ idriche con cui la tecnologia del rubinetto si dovuta e si deve confrontare. Il Museo intende ripercorrere la storia sociale dellacqua e delle innovazioni che hanno permesso di dominare l________________ liquido, trasformando la cura del corpo da pratica elitaria a fenomeno di massa, determinando il sorgere del distretto industriale del rubinetto e del valvolame nel Cusio. Il Museo si propone anche come ________________ aperto alla discussione sui temi legati alla produzione del rubinetto e del valvolame, ma anche su quelle globali relative alla disponibilit di acqua nel mondo e alla necessit di razionalizzarne luso per limitare gli sprechi e garantirne a tutti l________________. Finalit questa che propria di quello strumento, semplice e insieme complesso, che prende il nome di rubinetto (dal francese robinett = piccolo montone, termine desunto dalla forma a testa dariete diffusa in

Francia), una piccola ________________, in fin dei conti, che se ben utilizzata pu consentire laccesso al deposito dell________________ blu. mondo, uomo, cammino, vista, componenti, corpo, storia, risorse, elemento, spazio, accesso, chiave, oro (da www.museodelrubinetto.it)

IV

I valori della Costituzione

Leggiamo queste parole di Giuseppe Dossetti, uno dei padri della Repubblica, sulla Costituzione italiana e proviamo a scegliere quelle corrette per completare il testo. animo contrapposizione cultura esuli fatto fiore idea ideologia rassegna resistenza risentimenti schieramenti storia terreno uomo Alcuni pensano che la Costituzione sia un ____________________ pungente nato quasi per caso da un arido ____________________ di sbandamenti postbellici e da ____________________ faziosi volti al passato. Altri pensano che essa nasca da una ____________________ antifascista di fatto coltivata da certe minoranze, che avevano vissuto soprattutto da ____________________ gli anni del fascismo. Altri ancora - come non pochi dei suoi attuali sostenitori - si richiamano alla ____________________, con cui lItalia pu avere ritrovato il suo onore e in certo modo si omologata a una certa ____________________ internazionale. E cos si potrebbe continuare a lungo nella ____________________ delle opinioni o sbagliate o insufficienti. In realt la Costituzione italiana nata ed stata ispirata - come e pi di altre pochissime costituzioni - da un grande ____________________ globale, cio i sei anni della seconda guerra mondiale. Questo fatto emergente della ____________________ del XX secolo va considerato, rispetto alla Costituzione, in tutte le sue componenti oggettive e al di l di ogni ____________________ di soggetti, di parti, di ____________________, come un evento enorme che nessun ____________________ che oggi vive o anche solo che nasca oggi, pu e potr accantonare o potr attenuarne le dimensioni, qualunque ____________________ se ne faccia e con qualunque ____________________ lo scruti. fiore terreno risentimenti ideologia esuli resistenza cultura rassegna fatto storia contrapposizione schieramenti uomo idea animo (da Giuseppe Dossetti, I valori della Costituzione, 16 settembre 1994)

La luna e i fal

Scegli le parole tra quelle proposte, in questo brano introduttivo di La luna e i fal, romanzo di Cesare Pavese. anno duomo inverno mondo ospedale paese palazzo saccone scudo pane pezzo ragazzo

C' una ragione perch sono tornato in questo _______________, qui e non invece a Canelli, a Barbaresco o in Alba. Qui non ci sono nato, quasi certo; dove son nato non lo so; non c' da queste parti una casa n un _______________, di terra n delle ossa ch'io possa dire "Ecco cos'ero prima di nascere". Non so se vengo dalla collina o dalla valle, dai boschi o da una casa di balconi. La ragazza che mi ha lasciato sugli scalini del _______________, di Alba, magari non veniva neanche dalla campagna, magari era la figlia dei padroni di un _______________,, oppure mi ci hanno portato in un cavagno da vendemmia due povere donne da Monticello, da Neive o perch no da Cravanzana. Chi pu dire di che carne sono fatto? Ho girato abbastanza il _______________, da sapere che tutte le carni sono buone e si equivalgono, ma per questo che uno si stanca e cerca di mettere radici, di farsi terra e paese, perch la sua carne valga e duri qualcosa di pi che un comune giro di stagione. Se sono cresciuto in questo paese, devo dir grazie alla Virgilia, a Padrino, tutta gente che non c' pi, anche se loro mi hanno preso e allevato soltanto perch l'_______________, di Alessandria gli passava la mesata. Su queste colline quarant'anni fa c'erano dei dannati che per vedere uno _______________, d'argento si caricavano un bastardo dell'ospedale, oltre ai figli che avevano gi. C'era chi prendeva una bambina per averci poi la servetta e comandarla meglio; la Virgilia volle me perch di figlie ne aveva gi due, e quando fossi un po' cresciuto speravano di aggiustarsi in una grossa cascina e lavorare tutti quanti e star bene. Padrino aveva allora il casotto di Gaminella - due stanze e una stalla -, la capra e quella riva dei noccioli. Io venni su con le ragazze, ci rubavamo la polenta, dormivamo sullo stesso _______________, Angiolina la maggiore aveva un _______________, pi di me; e soltanto a dieci anni, nell'_______________, quando mor la Virgilia, seppi per caso che non ero suo fratello. Da quell'inverno Angiolina giudiziosa dovette smettere di girare con noi per la riva e per i boschi; accudiva alla casa, faceva il _______________, e le robiole, andava lei a ritirare in municipio il mio scudo; io mi vantavo con Giulia di valere cinque lire, le dicevo che lei non fruttava niente e chiedevo a Padrino perch non prendevamo altri bastardi. Adesso sapevo ch'eravamo dei miserabili, perch soltanto i miserabili allevano i bastardi dell'ospedale. Prima, quando correndo a scuola gli altri mi dicevano bastardo, io credevo che fosse un nome come vigliacco o vagabondo e rispondevo per le rime. Ma ero gi un _______________, fatto e il municipio non ci pagava pi lo scudo, che io ancora non avevo ben capito che non essere figlio di Padrino e della Virgilia voleva dire non essere nato in Gaminella, non essere sbucato da sotto i noccioli o dall'orecchio della nostra capra come le ragazze. paese pezzo duomo palazzo mondo ospedale scudo saccone anno inverno pane ragazzo (Cesare Pavese, La luna e i fal, Einaudi, 1994, pp. 7-8)

Aggettivi
Scegli laggettivo adatto tra quelli proposti, in questo brano tratto da Senilit, romanzo di Italo Svevo. ammalato buona fresca ogni prepotente profondo scottante vero proprio qualunque quel

Quell'indignazione era la madre dei pi dolci sogni. Verso mattina il suo _________________ turbamento s'era mitigato nella commozione per il _________________ destino. Non s'addorment, ma cadde in uno stato singolare d'abbattimento che gli tolse la nozione del tempo e del luogo. Gli parve d'essere _________________, gravemente, senza rimedio, e che Angiolina fosse accorsa a curarlo. Le vedeva la compostezza e la seriet della _________________ infermiera dolce e disinteressata. La sentiva muoversi nella camera, ed _________________ qualvolta ella si avvicinava, gli apportava refrigerio, toccandogli con la mano _________________ la fronte _________________ , oppure baciandolo, con lievi baci che non volevano essere percepiti, sugli occhi o sulla fronte. Angiolina sapeva baciare cos? Egli si rivolt pesantemente nel letto e torn in s. L'effettuazione di _________________ sogno sarebbe stato il _________________ possesso. E dire che poche ore prima egli aveva pensato di aver perduto la capacit di sognare. Oh, la giovent era ritornata. Correva le sue vene _________________ come mai prima, e annullava _________________ risoluzione la mente senile avesse fatta. profondo proprio ammalato buona ogni fresca scottante quel vero prepotente qualunque (Italo Svevo, Senilit, Mondadori, 1998, p. 132)

Gli usi del condizionale


Sei sicuro di saper usare il condizionale come un vero italiano? Quando gli italiani lo usano, ne comprendi perfettamente il significato, in tutte le sue sfumature? Mettiti alla prova con questo esercizio! Buon lavoro! 1. Gigi al telefono con la sua fidanzata e dice: "No, tu non lo faresti mai!" Perch reagisce cos? 1. La sua fidanzata gli ha appena confessato di aver comprato una nuova auto 2. La sua fidanzata gli ha detto che inizier un corso di danza del ventre 3. La sua fidanzata gli ha detto che ha vinto un concorso 2. Alla radio si sente la seguente notizia: "I sopravvissuti al disastro aereo sarebbero 21" 1. Al disastro aereo sono sopravvissute circa 21 persone 2. 21 persone potevano sopravvivere al disastro aereo, ma successo qualcosa in seguito e sono morte tutte 3. Una fonte di informazioni non sicura al 100% ci dice che 21 persone sono sopravvissute al disastro aereo 3. "Secondo Tullio, io avrei detto che tutte le ragazze bionde sono stupide!" 1. Tullio dice in giro che io ho detto che tutte le ragazze bionde sono stupide. Io l'ho scoperto e sono un po' arrabbiato
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Tullio non crede che tutte le ragazze bionde siano stupide Io ho detto che tutte le ragazze bionde sono stupide, ora ho cambiato idea ma Tullio lo ha gi raccontato a tutti Annibale, rivolto ai sui amici seduti comodamente sul suo divano, intenti a giocare a Scarabeo, dice: "Beh, direi che ora di andare a dormire!" I suoi amici capiscono che: 1. Annibale non ha voglia di andare a dormire, ma domani deve lavorare presto quindi sta per salutare tutti ed andarsene 2. Annibale invita gentilmente i suoi ospiti ad andarsene 3. Annibale si sente in dovere di avvisare i suoi amici che molto tardi Clarabella, bevendo il the con le amiche, esordisce dicendo: "Ragazze, avrei una notizia da darvi..." Cosa pu significare? 1. Clarabella ha una notizia da dare ma non pu farlo perch segreta 2. Clarabella, un po' timidamente, sta per dare alle amiche una notizia importante 3. Clarabella sta per leggere alle amiche una notizia dal suo quotidiano preferito "Avrei pensato di partire sabato mattina e di tornare domenica sera", dice Laura ai genitori, a proposito del suo fine settimana romantico con il fidanzato. 1. Laura ha deciso di partire sabato mattina e, indirettamente, sta chiedendo ai genitori se sono d'accordo 2. Laura ha cambiato programma e di sicuro non partir sabato mattina 3. Laura ha deciso di partire sabato mattina e sta imponendo la sua decisione ai genitori "Chi avrebbe mai detto che Samanta e Daniela si sarebbero laureate in fisica?" Da questa frase possiamo dedurre che, probabilmente: 1. Laura e Daniela si sono laureate, ma non in fisica 2. Laura e Daniela alle scuole superiori prendevano sempre voti insufficienti in fisica 3. Molte persone pensavano che Laura e Daniela si sarebbero laureate in fisica "Oggi dovrei proprio studiare!" pensa Pasqualina fra s e s, guardando fuori dalla finestra. Cosa far Pasqualina? 1. Andr di corsa a studiare fino all'ora di cena 2. Continuer a pensare che necessario studiare per la versione di latino e continuer a guardare fuori dalla finestra. 3. Si butter dalla finestra.

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1b (Gigi conosce bene la sua fidanzata e dubita fortemente che, in futuro, lei trovi il coraggio per iscriversi ad un corso di danza del ventre), 2c (Molto spesso i giornalisti utilizzano il condizionale (semplice o composto) per riferirsi a notizie non sicure al 100% o perch troppo recenti o perch provengono da fonti non certe), 3a (Il parlante riporta un'informazione di seconda mano: Tullio infatti afferma una cosa che colui che parla sicurissimo di non aver detto. Lo sottolinea quindi con un bel condizionale composto, prendendo le distanze da quanto sembra sia stato detto); 4b (Annibale educato, non vuole dire ai suoi amici: "ragazzi, tardi, andatevene a casa!", quindi usa un bel condizionale semplice per suggerire la cosa. O forse semplicemente un po' ironico!); 5b (Clarabella ha veramente una notizia da dare alle amiche, usa il condizionale per "smorzare i toni", per attirare su di s l'attenzione ma in modo educato, gentile.); 6a (a volte si usa il condizionale composto per mettere al corrente le persone di alcune decisioni che abbiamo preso o di idee che abbiamo avuto, senza sembrare troppo "invadenti" o senza far vedere che ci stiamo "imponendo" sugli altri); 7b (Una frase del genere ci fa capire che nessuno, in passato, quando le due signorine collezionavano insufficienze in fisica alle scuole superiori, avrebbe immaginato che sarebbero diventate due
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fisiche. In questo caso il secondo condizionale composto viene usato con valore di "futuro nel passato"); 8b (In questo caso l'uso del condizionale indica un obbligo "morale" che ci siamo imposti, ma che fatichiamo a rispettare. Pasqualina sa che deve studiare, ne convinta, ma proprio non ne ha voglia!)

FORMA PASSIVA

Lo stramonio

http://parliamoitaliano.altervista.org/lo-stramonio/ Coniuga i verbi allimperfetto o al trapassato prossimo, in forma attiva o in forma passiva. Conosciuto fin dai tempi degli Aztechi, lo Stramonio (utilizzare) ______________________ in molte culture come pianta necessaria per la divinazione. Lo stregone, dopo aver ingerito foglie o semi triturati, (cadere) ______________________ in uno stato di trance durante il quale (possedere) ______________________ dagli spiriti. Al risveglio, (potere) ______________________ annunciare a tutta la popolazione i messaggi che gli (svelare) ______________________ durante il sonno allucinatorio. Durante riti di iniziazione, lo stramonio (utilizzare) ______________________ come mezzo per ottenere visioni della vita futura dei ragazzi che (passare) ______________________ dalla giovinezza alla vita adulta. In alcuni riti notturni africani, lo stramonio (fare) ______________________ ingerire a ragazze filatrici di cotone, che (riuscire) ______________________ poi a essere sedate solo da un battitore di tamburo che le (indurre) ______________________ a ballare una danza liberatoria. Presso alcune popolazioni indiane, parti della piana (considerare) ______________________ fondamentali, mischiate ad altri ingredienti, per la preparazione di un potente afrodisiaco che (utilizzare) ______________________ per amplificare ed accelerare il piacere femminile. In Europa lo stramonio, simbolo di inganno e depravazione, viene anche chiamato "erba delle streghe", a causa delle propriet narcotiche e allucinogene sfruttate durante i sabba per avere visioni e compiere riti. Alcune credenze popolari narrano di come lo stramonio possa essere utilizzato per riconoscere streghe e stregoni: se venisse posta una pianta con fiore e frutto sul davanzale di una finestra, la strega che si trovasse a passar da quelle parti, non riuscirebbe pi ad allontanarsi, catturata dall'odore irresistibile. Spesso i ciarlatani (usare) ______________________ questa pianta per creare effetti tossici e malessere su persone a cui, ovviamente, (tentare) ______________________ di vendere miracolosi e, soprattutto, costosi rimedi. (da www.latelanera.it)

PREPOSIZIONI Breve storia dei Rom italiani


http://parliamoitaliano.altervista.org/preposizioni-breve-storia-dei-rom-italiani/ Inserisci le preposizioni semplici e articolate mancanti. In Italia arrivarono probabilmente _______ XIV e XV secolo a pi riprese seguendo principalmente due direzioni a partire _______ Balcani. Un gruppo arriv _______ Italia dal nord per via terra e un altro da sud _______ via mare. Del gruppo proveniente dal nord sappiamo con certezza che arriv _______ Bologna il 18 luglio 1422 poich l'evento riportato in un'anonima cronaca bolognese contenuta _______ "Rerum Italicarum Scriptores" pubblicata _______ erudito Ludovico Antonio Muratori nel 1731. Questo gruppo era diretto a Roma _______ visita dal papa Martino V, ma la mancanza _______ documenti non d modo di confermare se l'incontro sia avvenuto o meno. _______ altro gruppo si sa poco o nulla ma si suppone che arriv _______ Italia diverso tempo prima per via mare. Secondo alcuni studiosi (Miklosich gi nel 1874) i Rom dell'Italia centro-meridionale appartengono _______ questo gruppo proveniente _______ coste albanesi e greche. Questa ipotesi pu trovare fondamento per alcuni gruppi Rom del meridione come i calabresi e forse i pugliesi che non presentano _______ loro parlate termini tedeschi (sempre che non li abbiano dimenticati), ma non _______ i Rom abruzzesi i quali hanno nella loro parlata questi termini [...]. I Rom dell'Italia centro-meridionale rappresentano, quindi, uno _______ gruppi di pi antico insediamento, se non il pi antico. Essi arrivarono quando in Italia, sotto l'influsso dei dominatori stranieri, si stavano formando le grandi Signorie che esigevano l'incremento _______ spirito nazionalistico e l'allontanamento _______ elementi che potevano turbare l'unit del popolo e intaccare la purezza della "razza". Ben presto _______ incanto, _______ curiosit e _______ meraviglia verso questo popolo che lavorava il ferro e il rame, prediceva il futuro, allevava e commerciava cavalli, subentrarono il timore, il disprezzo e il rifiuto da parte _______ societ circostante. Dal 1493 (Ducato di Milano) seguendo l'esempio _______ altri stati europei, cominciarono ad essere emanati editti e bandi contro la Popolazione Roman, un popolo alla ricerca _______ una patria a cui offrire i prodotti _______ propri mestieri e i servizi delle sue comunit. Anche lo Stato Pontificio eman editti contro la Popolazione Roman. Nel 1570 il Papa Pio V, bisognoso _______ rematori per la flotta _______ preparazione della battaglia _______ Lepanto contro i Turchi, attraverso Paolo Giordano Orsini fece rastrellare nell'Agro Romano tutti i Rom abili e li condann _______ galere. Le donne disperate, si precipitarono piangendo e urlando in citt. San Filippo Neri fu commosso e, assieme _______ tre cappuccini, protest presso il Papa _______ questa condanna _______ cui non si era accertata nessuna colpa. Pio V si adir fortemente _______ intromissione. La politica fascista verso i Rom _______ Italia fu, tuttavia, piuttosto tollerante specie verso i Rom _______ antico insediamento che avevano cittadinanza italiana e regolare residenza. Ma ancora oggi tutti i gruppi rom vivono in condizioni _______ emarginazione sociale e culturale, vittime _______ stereotipi negativi e _______ politiche assimilatrici. I Rom _______ tutte le persecuzioni subite durante il loro lungo viaggio verso occidente (dai Persiani, dai Bizantini, dai Turchi Ottomani, dagli Europei) hanno reagito _______ atteggiamenti umili e apparentemente arrendevoli (vedasi la mendicit), ma che _______ realt celano una fortissima resistenza. grazie _______ questa intima forza che i Rom, oggi, continuano ad esistere. (adattato da www.associazionethemromano.it)

La Borsa italiana http://parliamoitaliano.altervista.org/la-borsa-italiana/ Inserisci le preposizioni semplici e articolate in questo testo che presenta lattivit della Borsa italiana. Borsa Italiana nasce ___________ privatizzazione ___________ mercati di borsa e ___________ 1998 si occupa ___________ organizzazione, ___________ gestione e del funzionamento ___________ mercati finanziari. A partire ___________ 1 ottobre 2007 diventata effettiva l'integrazione ___________ Gruppo Borsa Italiana ed il Gruppo London Stock Exchange, che ha dato vita ___________ mercato leader in Europa ___________ quanto riguarda gli scambi azionari, gli scambi di ETF, di covered warrant e certificates cos come di strumenti del reddito fisso. Obiettivo principale ___________ Borsa Italiana sviluppare i mercati e massimizzarne la liquidit, la trasparenza, la competitivit e lefficienza. Fra le sue responsabilit, quelle principali sono: - vigilare ___________ corretto svolgimento ___________ negoziazioni; - definire i requisiti e le procedure ___________ ammissione e ___________ permanenza ___________ mercato per le societ emittenti; - definire i requisiti e le procedure ___________ ammissione per gli intermediari; - gestire l'informativa delle societ quotate. Borsa Italiana organizza e gestisce il mercato italiano attraverso intermediari nazionali ed internazionali che operano - ___________ Italia o dall'estero - utilizzando un sistema ___________ negoziazione completamente elettronico per l'esecuzione degli scambi ___________ tempo reale. ___________ princpi ispiratori, fondamentali sono il carattere imprenditoriale ___________ attivit di organizzazione e gestione ___________ mercati e la separazione delle funzioni di vigilanza (esercitate da Consob e Banca d'Italia) ___________ quelle di regolamentazione e gestione ___________ mercati (esercitate da Borsa Italiana). Gestisce il Congress Centre and Services, centro congressi ___________ disposizione non solo ___________ comunit finanziaria, ma di ogni realt italiana e internazionale che necessiti ___________ una struttura ___________ avanguardia per tecnologie e servizi offerti, perfettamente attrezzata ___________ organizzazione di eventi, seminari, congressi e iniziative formative. Tra le sue attivit si occupa inoltre ___________ erogare servizi di Information Technology ad operatori privati, pubblici, istituzioni finanziarie e societ ___________ gestione dei mercati. (da www.borsaitaliana.it)

Trasformare nomi e aggettivi


http://parliamoitaliano.altervista.org/trasformare-nomi-e-aggettivi/ Trasforma il nome in aggettivo e laggettivo in nome, come negli esempi. Es.: Ferro solido solidit ferrea; oratore violento violenza oratoria. 1. Alimento semplice - ____________________________________ 2. Artista rivale - _________________________________________ 3. Terra sferica - _________________________________________ 4. Luce solare - __________________________________________ 5. Luna chiara - __________________________________________ 6. Strumento musicale - ___________________________________ 7. Madre devota - ________________________________________ 8. Afa estiva - ___________________________________________ 9. Uomo debole - ________________________________________ 10. Terra umida - ________________________________________ 11. Delitto atroce - _______________________________________ 12. Eroe generoso - _______________________________________

Trasformare nomi e aggettivi (2)


http://parliamoitaliano.altervista.org/trasformare-nomi-e-aggettivi-2/ Trasforma il nome in aggettivo e laggettivo in nome, come negli esempi. Es.: Ferro solido solidit ferrea; oratore violento violenza oratoria. 1. Diavolo astuto - _____________________________________ 2. Angelo pietoso - ____________________________________ 3. Famiglia felice - ____________________________________ 4. Archeologo sapiente - ________________________________ 5. Scienza applicata - ___________________________________ 6. Operaio emigrante - __________________________________ 7. Leone coraggioso - __________________________________ 8. Padre felice - _______________________________________ 9. Persona originale - __________________________________ 10. Prodotto industriale - ________________________________ 11. Oceano profondo - __________________________________ 12. Strada pulita - ______________________________________

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Superlativi idiomatici
Completa i superlativi idiomatici di queste frasi: 1 ) Ho lavorato tutto il giono, sono stanco .________________________ 2 ) Giorgio non ha niente, povero .________________________! 3 ) Non puoi pensar male di Gianluca, buono come .________________________ ! 4 ) Puoi farmi tutte le domande che vuoi ma io resto muto come .________________________ . 5 ) Luca, hai fritto? La padella tutta unta e .________________________! 6 ) Non ho mai visto un ragazzo pi bello di Tommaso: bello come .________________________ ! 7 ) A te piace Francesco? Ma se brutto come .________________________! 8 ) Da quanto tempo hai questo cellulare? Sembra nuovo.________________________ . 9 ) Irene non frequenta pi Giovanna, dice che pazza .________________________ . 10 ) Non mi fiderei di Piero, furbo come .________________________. 11 ) Ce la farai, sei forte come .________________________ ! 12 ) Aldo e Maria stanno bene insieme e lui proprio innamorato .________________________! MORTO, IN CANNA, IL PANE, UN PESCE, BISUNTA, IL SOLE, IL PECCATO, DI ZECCA, DA LEGARE, UNA VOLPE, UNA ROCCIA, COTTO

Superlativi idiomatici (2)


Completa i superlativi idiomatici di queste frasi: 1 ) Sta arrivando Sofia! E' bella ! 2 ) Senza luce per le scale buio . 3 ) Avrei voluto mangiare un po' di pi ma quel ristorante caro . 4 ) Elisabetta ha acceso i termosifoni perch faceva un freddo . 5 ) Ti piace la mia nuova auto? E' nuova ! 6 ) Dobbiamo chiedere l'aiuto economico di Fabio, lui ricco . 7 ) Anche se c'era ghiaccio sulla strada arrivato a casa sano e . 8 ) Alessandra non vuole pi mangiare, proprio innamorata ! 9 ) Sara ha detto di andare ma Giuseppe rimaneva fermo . 10 ) La scorsa notte Leonardo tornato a casa ubriaco . 11 ) Smettila di cantare! Sei stonato come una ! 12 ) Maria, da tanto che non ti vedo! Io, come vedi, sono ancora vivo e ! DA MORIRE, PESTO, ARRABIATO, VANE, FIAMMANTE, SFONDATO, SALVO, PAZZA, IMPALATO, FRADICIO, CAMPANA, VEGETO

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Verbi
Il barone rampante Italo Calvino http://parliamoitaliano.altervista.org/il-barone-rampante-italo-calvino/ Coniuga i verbi usando indicativo presente, passato remoto, imperfetto, trapassato prossimo, congiuntivo imperfetto. Presta attenzione alle maiuscole. (essere) __________________________________ il 15 di giugno del 1767 che Cosimo Piovasco di Rond, mio fratello, (sedere) __________________________________ per lultima volta in mezzo a noi. (ricordare, io) __________________________________ come (essere) __________________________________ oggi. (essere, noi) __________________________________ nella sala da pranzo della nostra villa dOmbrosa, le finestre (inquadrare) __________________________________ i folti rami del grande elce del parco. (essere) __________________________________ mezzogiorno, e la nostra famiglia per vecchia tradizione (sedere) __________________________________ a tavola a quellora, nonostante (essere) __________________________________ gi invalsa tra i nobili la moda, venuta dalla poco mattiniera Corte di Francia, dandare a desinare a met del pomeriggio. (tirare) __________________________________ vento dal mare, ricordo, e (muoversi) __________________________________ le foglie. Cosimo (dire) __________________________________: - Ho detto che non voglio e non voglio! - e (respingere) __________________________________ il piatto di lumache. Mai (vedere) __________________________________ disubbidienza pi grave.

Sette piani Dino Buzzati http://parliamoitaliano.altervista.org/sette-piani-dino-buzzati/ Coniuga i verbi usando indicativo imperfetto, passato remoto e trapassato prossimo, congiuntivo imperfetto, gerundio semplice, forma attiva e forma passiva. Presta attenzione alle maiuscole. Dopo un giorno di viaggio in treno, Giuseppe Corte (arrivare) __________________________________, una mattina di marzo, alla citt dove (esserci) __________________________________ la famosa casa di cura. (Avere) __________________________________ un po' di febbre, ma (volere) __________________________________ fare ugualmente a piedi la strada fra la stazione e l'ospedale, (portarsi) __________________________________ la sua valigetta. Bench (avere) __________________________________ soltanto una leggerissima forma incipiente, Giuseppe Corte era stato consigliato di (rivolgersi) __________________________________ al celebre sanatorio, dove non si (curare) __________________________________ che quell'unica malattia. Ci (garantire__________________________________ un'eccezionale competenza nei medici e la pi razionale ed efficace sistemazione d'impianti. Quando lo (scorgere) __________________________________ da lontano - e lo (riconoscere) __________________________________ per averne gi visto la fotografia in una circolare pubblicitaria - Giuseppe Corte (avere)
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__________________________________ un'ottima impressione. Il bianco edificio a sette piani (solcare) __________________________________ da regolari rientranze che gli (dare) __________________________________ una fisonomia vaga d'albergo.Tutt'attorno (essere) __________________________________ una cinta di alti alberi. Dopo una sommaria visita medica, in attesa di un esame pi accurato Giuseppe Corte (mettere) __________________________________ in una gaia camera del settimo ed ultimo piano. I mobili (essere) __________________________________ chiari e lindi come la tappezzeria, le poltrone (essere) __________________________________ di legno, i cuscini rivestiti di policrome stoffe. La vista (spaziare) __________________________________ su uno dei pi bei quartieri della citt. Tutto (essere) __________________________________ tranquillo, ospitale e rassicurante. (da Dino Buzzati, Sette piani) Intervista a Mario Capecchi http://parliamoitaliano.altervista.org/intervista-a-mario-capecchi/ Completa la seguente intervista a Mario Capecchi, premio Nobel per la Medicina nel 2007, coniugando i verbi nei modi e nei tempi adeguati. Perch ha scelto i topi? Il genoma murino (essere) __________________________________ al 99,9% simile a quello umano e quindi se modifichiamo un determinato gene in un topo, (aspettarsi) __________________________________ che l'effetto osservato (rispecchiare) __________________________________ quello che avverrebbe nell'uomo. Perci possiamo arrivare a capire la funzione del gene non solo nei topi ma anche negli esseri umani e questo (valere) __________________________________ sia per i geni che coinvolgono la fisiologia che per quelli relativi ai comportamenti. Per il cervello dei topi diverso dal nostro. E' vero, diverso in alcuni aspetti, (essere) __________________________________ molto pi piccolo e quindi non ci aspettiamo che (essere) __________________________________ intelligente come noi. Ma per molti comportamenti innati, quindi gi codificati nel DNA (come ad esempio (avere) __________________________________ paura, fame e il fatto di pulirsi) ci aspettiamo che topi e umani (essere) __________________________________ identici. Riguardo la paura, i topi sono molto pavidi di natura. S, vero e (essere) __________________________________ anche attivi soprattutto di notte. Ma anche noi dobbiamo essere in grado di valutare un pericolo e prendere la decisione di fuggire o di affrontarlo. Dobbiamo capire quando (avere) __________________________________ fame o sete e provvedere di conseguenza. E dobbiamo anche pulirci, un'attivit che (condividere) __________________________________ da tutti gli organismi. Ma come si fa a capire se un topo ha disturbi psichici osservando i suoi comportamenti? (Esistere) __________________________________ gi alcuni test comportamentali per valutare, appunto, i comportamenti, ma credo che (essere) __________________________________ necessario svilupparne di nuovi. Esistono gi altri
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mezzi per gli esseri umani. Ad esempio, si pu praticare l'analisi dell'imaging funzionale. Si pu osservare il cervello, (vedere) __________________________________ quali aree sono attive e quali inattive in reazione alla vista di una certa immagine o a certe attivit. In futuro, speriamo di poter ottenere e interpretare i risultati dell'imaging sul cervello del topo e a partire da l, trarne inferenze su che cosa (stare) __________________________________ pensando il topo. Lei sta pensando di mettere i topi in una macchina per l'imaging? S, per la RMI o nello scanner per la tomografia assiale, fare una risonanza magnetica funzionale insomma, osservare quali aree cerebrali (avere) __________________________________ un'attivit elevata nel topo, paragonarle con le configurazioni cerebrali che osserviamo negli esseri umani e dedurne quello che (succedere) __________________________________ nel cervello del topo. Nei topi l'attivit cerebrale (produrre) __________________________________ una cascata di reazioni chimiche. S infatti possiamo anche fare ricerca sui neurotrasmettori, sui neurorecettori. Tutte le analisi biochimiche si possono fare sia per i cervelli dei topi che per quelli umani. Ma lei un genetista e quindi penso che (occuparsi) __________________________________ della componente genetica dei problemi psichici dei topi. S, solo che recentemente ci stiamo concentrando di pi sul comportamento, e anche sullo sviluppo cerebrale perch penso che le due cose siano collegate. Secondo la mia opinione, risulter che le funzioni cerebrali (dipendere) __________________________________ da come si formato il cervello. Per se io sono depressa, posso dirglielo, ma un topo non pu parlare. Giusto, gli esseri umani possono parlare, valutare attraverso la comunicazione quali sentimenti o emozioni provano, mentre con i topi no. Tuttavia sono sicuro che anche i topi (potere) __________________________________ soffrire di depressione. La depressione molto diffusa tra gli uomini, circa il 15% delle persone soffre a un certo punto di depressione acuta. Ma negli uomini e nei topi, ci sono sintomi in comune, come l'inattivit. Con la depressione, le attivit alle quali (dedicarsi) __________________________________ una persona/un topo di solito (diminuire) __________________________________ palesemente. Cos possiamo utilizzare un indice di attivit per misurare se un topo depresso o no. E ci sono altri sintomi comuni alle due specie che ci possono servire per fare correlazioni. I topi di laboratorio per sono allevati per essere tutti uguali, mentre il cervello umano ha una complessit individuale e cambia con l'ambiente. Questa non una difficolt per le due ricerche? Esatto. Abbiamo ceppi di topi tutti imparentati, molto definiti. Anche io penso che (esserci) __________________________________ una grande interazione tra ambiente esterno e i geni di cui siamo portatori. Per, (studiare) __________________________________ due gemelli umani omozigoti cresciuti in ambienti diversi, si scopre che hanno preferenze comuni non solo per certi colori, ma anche per certi modelli e persino in politica, e (comportarsi) __________________________________ in modo molto simile. Per questo credo che nel comportamento ci sia una fortissima componente genetica ed questo che dobbiamo scoprire. (da www.molecularlab.it)

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Storia del Monte dei Paschi di Siena http://parliamoitaliano.altervista.org/storia-del-monte-dei-paschi-di-siena/ Coniuga i verbi scegliendo tra indicativo imperfetto e passato remoto, nella forma attiva o passiva. Il Monte di Piet, o Monte Pio, (nascere) __________________________________ il 27 febbraio 1472 con una delibera del Consiglio Generale della Repubblica, al fine di concedere il prestito alle povare o miserabili o bisognose persone con un minimo tasso dinteresse. La sua origine e la sua natura lo qualificano come un istituto del tutto laico, abilitato fin dallinizio a praticare un interesse del 7,50%, senza perci aspirare a speculazioni, ma evitando anche il prestito gratuito voluto dai frati Minori Francescani, tenaci propugnatori dei Monti di piet. Monte, in questo caso, indica una raccolta di denaro, offerto o depositato e poi erogato a fini assistenziali. La parola (avere) __________________________________ per anche altri significati, sempre collegati a unidea di unione o accumulazione, tanto che i gruppi ereditari di governo protagonisti della vita politica senese fin dal XIV secolo (chiamarsi) __________________________________ Monti, distinguendosi col nome assunto dalle singole consorterie: Monte dei Gentiluomini, Monte dei Nove, Monte dei Dodici e cos via. Proprio al Monte dei Gentiluomini (appartenere) __________________________________ quelle famiglie dellaristocrazia terriera senese che gi nel XIII secolo avevano intrapreso una proficua attivit nel commercio e in particolare nel traffico del denaro, sviluppando luso della lettera di cambio e quello della fede di deposito. Dalle fiere di Lagny-sur-Marne, di Barsur-Aube, di Provins, di Troyes e di Saint-Germaindes- Prs, le Compagnie mercantili senesi dei Ruggeri, degli Angiolieri, dei Tolomei, dei Gallerani (spingersi) __________________________________ sulle strade dei grandi mercati europei, prestando denaro a principi e a prelati e divenendo esattori delle decime pontificie, ovvero banchieri della Curia romana come i Buonsignori, o accollatari delle gabelle dellImpero come i Salimbeni. Una coraggiosa resistenza non (bastare) __________________________________ a salvare lantica repubblica di Siena contro gli eserciti alleati dellimperatore Carlo V e del duca di Firenze, Cosimo de Medici, che, al termine di un lunga guerra, nel 1557 (avere) __________________________________ in feudo lantico Stato senese. I senesi (ottenere) __________________________________ per di mantenere alcune antiche magistrature e (accettare) __________________________________ la loro richiesta di poter riprendere lattivit del Monte Pio che il 14 ottobre 1568 (avere) __________________________________ un nuovo statuto, conforme a quello del Monte di piet di Firenze. I documenti contabili del Monte Pio testimoniano il progressivo sviluppo del credito agricolo e fondiario e del prestito fruttifero. Nel 1580 con lassunzione del servizio di esattoria dellUfficio pubblico dellAbbondanza il Monte Pio (confermare) __________________________________ il suo ruolo di banca pubblica. La convinzione di dover ampliare le azioni di beneficenza del Monte Pio (spingere) __________________________________ i cittadini senesi a chiedere la creazione di un nuovo istituto bancario, che potesse fornire un sostegno finanziario alleconomia cittadina in difficolt. In particolare la nuova banca avrebbe dovuto agevolare gli agricoltori e gli
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allevatori di bestiame, nonch alcune istituzioni cittadine, permettendo anche forme di deposito di capitali privati. Il Granduca (accogliere) __________________________________ la richiesta, ma a condizione che a garanzia dellistituzione della nuova banca fossero vincolate le rendite dei pascoli demaniali della Maremma. Nel 1624 si (giungere) __________________________________ quindi alla fondazione del nuovo istituto, che (dovere) __________________________________ essere amministrato da otto cittadini appartenenti alla classe nobile. Le rendite dei pascoli maremmani detti Dogana dei Paschi (da cui (derivare) __________________________________ il nome del Monte dei Paschi) (dividere) __________________________________ in porzioni del valore di cento scudi, da collocarsi presso i risparmiatori attraverso titoli che (garantire) __________________________________ una rendita annuale del 5%. Nellultimo periodo del governo di Gian Gastone de Medici lamministrazione del Monte dei Paschi e quella del Monte Pio (subire) __________________________________ notevoli difficolt finanziarie. Ma nel 1737, con la morte di Gian Gastone, la famiglia Medici (estinguersi) __________________________________ e la Toscana (passare) __________________________________ sotto la dinastia dei Lorena che (dare) __________________________________ nuovo impulso alla banca. Con il rescritto deI 1759 (incrementare) __________________________________ la potenzialit del Monte, assoggettando nello stesso tempo la sua amministrazione al controllo governativo. In questi anni il Monte (avere) __________________________________ spesso difficolt a rispondere alle crescenti domande di prestito; la raccolta del risparmio attraverso lemissione delle sue obbligazioni non (potere) __________________________________ infatti oltrepassare il limite del fondo di garanzia che pi di una volta fu quindi ampliato dal governo su richiesta della Banca. Durante i venticinque anni di regno di Pietro Leopoldo, iniziato nel 1765, il controllo governativo sul Monte (accrescersi) __________________________________ notevolmente e in particolare nellultimo decennio del suo governo la banca (subire) __________________________________ decisivi mutamenti strutturali, il primo dei quali (essere) __________________________________ lunificazione nel 1784 del Monte dei Paschi e del Monte Pio sotto il nome di Monti Riuniti. Fu inoltre definitivamente abolita anche la competenza giudiziaria penale e civile per i magistrati del Monte. Nel 1786 poi, (decidere) __________________________________ che la nuova Comunit civica senese eleggesse ogni tre anni fra i nobili della citt otto Deputati ovvero amministratori dei Monti Riuniti. Di questa Deputazione (fare) __________________________________ parte anche il Provveditore, che gi (nominare) __________________________________ dal sovrano. Quasi tutti membri dellaristocrazia terriera locale, i nobili senesi incaricati di amministrare la banca non (dimenticare) __________________________________ i vincoli che (legare) __________________________________ i Monti al territorio e alle istituzioni senesi. Frequenti (essere) __________________________________, infatti, le elargizioni caritative decise anche per far fronte a molti problemi di carattere straordinario come il disastroso terremoto che (colpire) __________________________________ Siena il 26 maggio 1798. (da www.mps.it)

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Il musicista invidioso Dino Buzzati http://parliamoitaliano.altervista.org/il-musicista-invidioso-dino-buzzati/ Coniuga i verbi tra parentesi usando indicativo imperfetto e passato remoto, congiuntivo imperfetto, gerundio semplice, forma attiva e forma passiva. Presta attenzione alle maiuscole. Il compositore Augusto Gorgia, uomo invidiosissimo, gi al colmo della fama e dellet, una sera, (passeggiare) __________________________________ da solo nel quartiere, (udire) __________________________________ un suono di pianoforte uscire da un grande casamento. Augusto Gorgia (fermarsi) __________________________________. (Essere) __________________________________ una musica moderna per diversa dal tipo che (fare) __________________________________ lui o da quella che (fare) __________________________________ i colleghi; di simile non ne aveva mai sentita. Non si (potere) __________________________________ neppur dire, l per l, se (essere) __________________________________ seria o leggera; pur ricordando certe canzoni popolari per una sua trivialit, (contenere) __________________________________ un amaro sprezzo, e (sembrare) __________________________________ quasi che (scherzare) __________________________________ bench nel fondo si (avvertire) __________________________________ una convinzione appassionata. Ma soprattutto Gorgia (colpire) __________________________________ dal linguaggio, il quale (essere) __________________________________ libero dalle vecchie leggi armoniche, spesso stridulo e arrogante, e nello stesso tempo riusciva a una massima evidenza. La (caratterizzare) __________________________________ inoltre un bello slancio, giovanile levit, senza alcuna traccia di fatica. Ma ben presto il piano (tacere) __________________________________ e inutilmente Gorgia (continuare) __________________________________ a passeggiare nella via (aspettare) __________________________________ che (ricominciare__________________________________. (da Dino Buzzati, Il musicista invidioso)

Dialetti dItalia http://parliamoitaliano.altervista.org/dialetti-ditalia/ Completa questa intervista al Prof. Gian Luigi Beccaria, coniugando i verbi tra parentesi, in tutti i modi e i tempi possibili. Lingua o dialetti? In Italia da molti anni (essere) __________________________________ in corso un acceso dibattito fra i fautori dei dialetti e chi li (avversare) __________________________________. Diciamo subito che dal punto di vista linguistico i dialetti italiani e la lingua nazionale (essere) __________________________________ sullo stesso piano: entrambi hanno avuto la stessa nobile origine, cio il latino. Non vero che i dialetti sono una corruzione dellitaliano. vero invece che italiano e dialetti (avere)
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__________________________________ un diverso ruolo sociolinguistico: il primo la lingua della comunicazione allinterno della Repubblica Italiana (e della Repubblica di San Marino e nel Canton Ticino elvetico); i secondi hanno uso pi limitato, in qualche caso (limitarsi) __________________________________ alluso familiare. Perch il toscano ha avuto pi fortuna? Perch ragioni culturali, storiche, economiche ecc. (fare) __________________________________ s che la formidabile produzione letteraria del Trecento (Dante, Petrarca e Boccaccio) sviluppatasi in Toscana (diffondere) __________________________________ in gran parte della Penisola. Cos autori non toscani quali il napoletano Sannazzaro e lemiliano Boiardo (scrivere) __________________________________ in toscano. Poteva andare diversamente? Probabilmente s. Se, ad esempio, la stessa sorte (toccare) __________________________________ alla Scuola poetica siciliana (sec. XII), noi oggi forse parleremmo una lingua con caratteristiche siciliane. Ma un gioco della fantasia! Allora non si trattato di unimposizione? A differenza di ci che (accadere) __________________________________ in Francia o in Inghilterra litaliano (diffondersi) __________________________________ senza lappoggio di un apparato statale fino almeno allunit dItalia. Del resto i precedenti interventi dei vari stati italiani (tendere) __________________________________ a operare scelte politiche nellambito amministrativo con scarsissima incidenza sulla popolazione quasi completamente analfabeta (l80% circa al momento della formazione dello Stato unitario). Si pu dire che il piemontese, il marchigiano, il napoletano ecc. sono lingue? S e no per le ragioni anzidette. Bisogna tuttavia (tenere) __________________________________ presente che chi oggi sostiene tale affermazione lo (fare) __________________________________ come reazione a un periodo di grande disprezzo per i dialetti a tal punto che aborrisce luso dello stesso termine "dialetto". significativo che anche nellambito del linguaggio ufficiale dellUnione Europea si (parlare) __________________________________ esclusivamente di lingue minoritarie, meno diffuse, regionali ecc. Qual lorigine dei dialetti italiani? Con la conquista romana il latino si diffuso in mezza Europa e soprattutto nel bacino del Mediterraneo sovrapponendosi alle lingue parlate in precedenza da quelle popolazioni. Dalla commistione di questi elementi e da quelli derivanti dalle successive invasioni barbariche (generarsi) __________________________________ i vari dialetti dItalia. Altre teorie pi recenti sostengono che il padre di tutti i dialetti non (essere) __________________________________ il latino della romanizzazione ma il latino parlato prima di Roma durante un fase di latinizzazione verificatasi nelle regioni in cui i latini e altri popoli italici (soggiornare) __________________________________ prima di fermarsi nelle zone che storicamente conosciamo. Ci (confermare)
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__________________________________ dalle grandi aree dialettali attuali che coincidono con frontiere di antiche culture dellItalia preistorica, come dimostrabile con dati linguistici e archeologici. Ma tutti i dialetti italiani hanno come antenato il latino? No. I dialetti tedeschi di alcuni comuni attorno al Monte Rosa (alemanni) di tredici comuni veronesi e di sette vicentini (cimbri), di alcuni comuni friulani (carinziani), dei sud-tirolesi, dei mocheni (bavaresi) e cos i dialetti sloveni del Friuli Venezia Giulia, quelli croati del Molise, quelli grecanici (o grichi) del Salento e dellestremit meridionale della Calabria e quelli albanesi (diffondere) __________________________________ in gran parte dellItalia centro meridionale e in Sicilia hanno padri diversi dal latino. Quali sono i gruppi in cui si suddividono i dialetti italiani? Una prima grande suddivisione quella che, seguendo la linea La Spezia-Rimini (separare) __________________________________ i dialetti settentrionali da quelli centro meridionali: i primi infatti appartengono alla Romnia occidentale, i secondi alla Romnia orientale, laltra grande distinzione che (interessare) __________________________________ lEuropa latinizzata. NellItalia settentrionale (procedere) __________________________________ da ovest verso est si hanno i dialetti gallo-romanzi (occitani e francoprovenzali), i dialetti galloitalici (piemontese, lombardo, ligure, emiliano, romagnolo), veneti, ladini, friulani, toscani, centro-meridionali (umbro, marchigiano, abruzzese, molisano, pugliese, campano, lucano, salentino, calabrese, siciliano) e il sardo. (da www.atlantelinguistico.it)

Museo della mente http://parliamoitaliano.altervista.org/museo-della-mente/ Coniuga i verbi al tempo verbale che ritieni pi opportuno, scegliendo tra indicativo presente e passato prossimo, infinito e participio, in forma attiva e passiva. Il Museo Laboratorio della Mente, (inaugurare) _______________________ nel 2000, (ripercorrere) _______________________ la storia dellOspedale Santa Maria della Piet, dalla sua fondazione in qualit di Hospitale depoveri forestieri et pazzi dellAlma Citt di Roma alla definitiva chiusura nel 1999, cinque secoli dopo, come ospedale psichiatrico. Un itinerario immersivo narrativo attraverso le memorie del manicomio, per una lettura dellalterit, delle sue forme e dei suoi linguaggi, per (combattere) _______________________ lo stigma e (promuovere) _______________________ la salute mentale. Loriginale percorso di visita ((coadiuvare) _______________________ dallArchivio storico-audivisivo e dalla Biblioteca Cencelli del Santa Maria della Piet) (articolare) _______________________ come cartografia storica delle prassi istituzionali e delle pratiche anti-istituzionali, come un doppio e continuo processo dialettico di decostruzione della geografia delle costrizioni spaziali, fisiche, psicologiche, sociali e di ricostruzione della soggettivit: unesperienza soggettiva che (generarsi) _______________________
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nellattraversamento degli spazi manicomiali e nellapparire inatteso delle storie (rievocare) _______________________. (da www.museodellamente.it) Diversi tempi verbali La Contestazione http://parliamoitaliano.altervista.org/diversi-tempi-verbali-la-contestazione/ Coniuga i verbi tra parentesi scegliendo tra indicativo imperfetto, passato remoto, trapassato prossimo, congiuntivo imperfetto, infinito semplice, participio passato, in forma attiva o passiva. La seconda met degli anni Sessanta (caratterizzare) ____________________________ da profondi mutamenti nella vita politica italiana: ormai in crisi il centro-sinistra e dimostratesi illusorie le speranze che questa novit politica (potere) ____________________________ incidere a fondo nella societ e nell'economia, (prendere) ____________________________ corpo, soprattutto a cominciare dall'autunno 1967, un nuovo protagonismo di base che (porsi) ____________________________ come obiettivo un radicale cambiamento della societ. Tale movimento non (eguagliare) ____________________________ per dirompenza e forza rivoluzionaria quello francese, ma per alcuni aspetti lo (anticipare) ____________________________ e gli (sopravvivere) ____________________________ pi a lungo; soprattutto, nel nostro paese il fenomeno della contestazione (caratterizzarsi) ____________________________ non solo come momento di critica nei confronti del sistema capitalistico e consumistico che (rafforzarsi) ____________________________ e diffuso dagli anni Cinquanta in poi, ma anche come contrapposizione alle culture imperanti nella societ italiana: quella marxista, (incarnare) ____________________________ dal PCI e (criticare) ____________________________ per la sua subordinazione al modello sovietico e per la sua scarsa radicalit politica, e quella cattolica, rea di non (compiere) ____________________________ una definitiva scelta a favore dei pi poveri. (da G. Vecchio - D. Saresella - P. Trionfini, Storia dell'Italia contemporanea. Dalla II guerra mondiale al Duemila, Monduzzi, 2002, p. 382)

Il contesto http://parliamoitaliano.altervista.org/il-contesto/ Coniuga i verbi tra parentesi, scegliendo tra indicativo passato remoto, imperfetto e trapassato prossimo, condizionale composto, congiuntivo trapassato. Il brano linizio del romanzo di Leonardo Sciascia, Il contesto. Il Procuratore Verga (essere) _______________________________ impegnato nel processo Reis, che (durare) _______________________________ da circa un mese e (trascinarsi) _______________________________ almeno per altri due, quando in una dolcissima sera di maggio, dopo le dieci e non oltre la mezzanotte secondo testimonianze e necroscopia, lo (ammazzare) _______________________________. Le testimonianze, in verit, non (coincidere) _______________________________ strettamente coi risultati della necroscopia: il medico legale (tirare) _______________________________ verso la
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mezzanotte il momento del decesso, mentre gli amici coi quali il procuratore, uomo di rigide abitudini, (usare) _______________________________ intrattenersi ogni sera, e coi quali si era anche quella sera intrattenuto, (affermare) _______________________________ che alle dieci, minuto pi minuto meno, li (lasciare) _______________________________. E poich non (impiegare) _______________________________, a piedi, pi di dieci minuti per arrivare a casa, (restare) _______________________________ il vuoto di almeno un'ora, e da scoprire dove e come il procuratore (passare) _______________________________ quell'ora. (da Leonardo Sciascia, Il contesto, Adelphi, 2006, p. 11)

Plurale dei nomi composti http://parliamoitaliano.altervista.org/il-plurale-dei-nomi-composti/ Forma il plurale dei seguenti nomi composti: 1) Il camposanto - i ______________________ 2) Il francobollo - i ______________________ 3) Il capostazione - i ______________________ 4) La capofamiglia - le ______________________ 5) Il capofamiglia - i ______________________ 6) Il cavatappi - i ______________________ 7) La mezzaluna - le ______________________ 8) Il chiaroscuro - i ______________________ 9) La cassaforte - le ______________________ 10) Il capocuoco - i ______________________

Plurale delle parole composte (2) http://parliamoitaliano.altervista.org/il-plurale-delle-parole-composte/ Scrivi il plurale delle seguenti parole composte. L'apribottiglia - Gli ___________________________ Il pomodoro - I ___________________________ Lo scansafatiche - Gli ___________________________ Il portapacchi - I ___________________________ Il portafoglio - I ___________________________ L'autobomba - Le ___________________________ La cassaforte - Le ___________________________ L'altopiano - Gli ___________________________ Il tritacarne - I ___________________________ Il soprannome - I ___________________________

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Discorso diretto e discorso indiretto


http://parliamoitaliano.altervista.org/discorso-diretto-e-discorso-indiretto/ Per ciascuna frase, scegli la forma corretta di discorso indiretto.

Discorso diretto e discorso indiretto (2)


http://parliamoitaliano.altervista.org/discorso-direttoindiretto/ Volgi al discorso indiretto le seguenti frasi. 1) Ho detto a Luca: Non posso venire al cinema domani. Ho detto a Luca che non ______________________________al cinema il giorno dopo. 2) Martina ha detto: Qui mi trovo molto bene. - Martina ha detto che ______________________________molto bene. 3) Giorgio chiese a Luisa: Esci con me questa sera?. Giorgio chiese a Luisa se ____________________________________________. 4) Giacomo mi ha chiesto: Hai telefonato a Michele?. - Giacomo mi ha chiesto se ______________________________a Michele. 5) Fra un'ora ci vediamo?. Mi chiese se ______________________________________________________. 6) Gli ho detto: Ti chiamo stasera. Gli ho detto che ____________________________________________________. 7) Non vengo in questo posto da un mese. Gli ha detto che non ______________in __________________ da ________________.. 8) Valeria mi ha detto: Il tuo arrivo mi far felice. Valeria mi ha detto che ______________________________ felice. 9) La mamma ha detto a Sara: Riordina la tua stanza e non mangiare sul letto. La mamma ha detto a Sara ______________________________e ___________ sul letto. 10) Ivana ha chiesto a Luigi: Hai avuto quelle notizie dalla tua famiglia che aspettavi da tempo?. Ivana ha chiesto a Luigi se ______________________________che __________________________ da tempo.

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Letture
Mina Anna Maria Mazzini, conosciuta come Mina, artista di fama internazionale, viene considerata da molti la pi grande cantante italiana. Nasce nel 1940 a Busto Arsizio, ma, alcuni mesi dopo la sua nascita, la famiglia si trasferisce a Cremona, citt in cui la cantante abita fino ai primi anni di carriera e che spiega il soprannome Tigre di Cremona. Inizia a cantare, come tanti altri artisti, in serate nei locali e partecipazioni in complessi vari ed in una di queste occasioni che Mina incontra un discografico e nel 1959 debutta in tv nel programma Musichiere. Partecipa due volte al Festival di Sanremo ma le sue aspettative vanno deluse e promette a se stessa di non partecipare pi alla gara canora. E cos sar. Il 1961 la vede protagonista di Studio Uno, la popolare trasmissione televisiva. E in questo periodo che conosce e si innamora dellattore Corrado Pani, dal quale avr un bambino. Lattore, per, gi sposato e questo provoca uno scandalo tanto che Mina viene cacciata dalla televisione di stato. Nonostante lo scandalo, molti italiani, ammiratori della cantante, protestano e spingono la Rai a far tornare Mina lanno seguente e in modo trionfante. Mina diventa cos la regina dei cosiddetti Urlatori, quel tipo di cantanti che negli anni 60 venivano cos etichettati per via dello stile ribelle e sguaiato. Nel 1968 festeggia i primi dieci anni di carriera proprio in quel locale che laveva vista esibirsi per la prima volta, la Bussola, e dove fra laltro registra anche il suo primo album dal vivo che anche il primo album live mai realizzato da una cantante italiana. Nel 1974 presenta con Raffaella Carr Mille Luci, ma sono le sue ultime apparizioni televisive. Mina abbandona la televisione, smette di fare concerti dal vivo, non concede pi interviste e non si fa pi fotografare. Si trasferisce in Svizzera da dove, per, continua a incidere album e a scrivere articoli. E cos da diva diventata mito. Eppure, come ha scritto una volta, quante lacrime!.

Rita Levi Montalcini Nacque a Torino il 22 aprile 1909. Consegu la laurea in medicina nel 1936 presso luniversit di Torino e inizi giovanissima i suoi studi sul sistema nervoso nella scuola medica dellistologo Giuseppe Levi (padre di Natalia Ginzburg). A causa delle leggi razziali, essendo ebrea, fu costretta a fuggire in Belgio nel 1938 ma dopo la guerra ritorn a Torino ed allest anche a casa un laboratorio. Nel 1947 prosegu i suoi studi presso il Dipartimento di Zoologia della Washington University dove rimase fino al 1977. Durante questo periodo, negli anni Cinquanta, le sue ricerche condussero alla scoperta del fattore di crescita nervoso (NGF), elemento essenziale per la crescita e la differenziazione delle cellule nervose, sensoriali e simpatiche. Port avanti queste ricerche per trentanni e nel 1986 fu insignita del Premio Nobel per la medicina. Tornata in Italia diresse, prima, il Centro di Ricerche di Neurobiologia
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del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Roma) in collaborazione con lIstituto di Biologia della Washington University, e poi il Laboratorio di Biologia cellulare. Successivamente si ritir da questo incarico per aver raggiunto i limiti di et, anche se le sue ricerche non si arrestarono. Nel 2001 stata nominata senatore a vita. Ha, inoltre, vinto molti prestigiosi premi e ricevuto numerosi riconoscimenti: fra cui alcune lauree honoris causa da numerose Universit. E morta il 30 dicembre 2012, allet di 103 anni e mezzo. E da notare che su 741 premi assegnati dal 1901 a oggi, soltanto 35 sono andati a donne. Su 521 Nobel complessivi per la scienza (Chimica, Fisica e Medicina), inoltre, solo 12 sono donne. La stessa Rita Levi Montalcini ha dovuto combattere tutta la vita per essere accettata negli ambienti scientifici pi esclusivi. Ha sempre pensato che le donne abbiano sempre dovuto lottare doppiamente, abbiano sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale, e comunque le donne restano la colonna vertebrale delle societ. La differenza tra uomo e donna, afferma, epigenetica, ambientale. Il capitale cerebrale lo stesso: in un caso stato storicamente represso, nellaltro incoraggiato. Sul presente delle donne ottimista perch, secondo lei, lEuropa sta facendo grandi progressi in questo senso. In Africa, invece, devono combattere anche per poter semplicemente studiare. Per questo la Fondazione Levi Montalcini (1992) rivolta al conferimento di borse di studio alle giovani studentesse universitarie africane, con lobiettivo di creare una classe di giovani donne che svolgano un ruolo importante nella vita scientifica e sociale del loro paese. Sono le sue parole: Queste ragazze hanno pi fame di conoscenza che di cibo e sono molto pi determinate degli uomini: quando possono istruirsi i risultati sono davvero sorprendenti. Per quanto riguarda la politica, favorevole al sistema delle quote rosa, che spesso lunica possibilit per garantire pari opportunit. Le donne devono godere degli stessi diritti, e potersi assumere gli stessi doveri degli uomini. E invece, fare un figlio mette comunque a rischio il loro lavoro. Per lei la famiglia non stata unopzione. Non ha mai pensato di sposarsi: Io sono sposata con la scienza, non ho mai sentito la mancanza di un figlio o il bisogno di legarmi a un uomo. Sono felice cos. E se in passato sono stata corteggiata da qualche collega non me ne sono proprio accorta. Lamore su di me ha leffetto dellacqua sulle piume di unanatra: sono totalmente impermeabile.

Vincenzo Peruggia Nato a Dumenza, in provincia di Varese, nel 1881, Vincenzo Peruggia fu un decoratore emigrato in Francia. Partecip al Louvre ai lavori di sistemazione della teca di vetro della Gioconda, il celebre quadro di Leonardo da Vinci. La notte tra il 20 e il 21 agosto 1911, Peruggia riusc nella rocambolesca impresa di rubare il dipinto, per poi portarlo a Firenze. Del furto furono accusati Guillaume Apollinaire e Pablo Picasso, oltre al nemico storico della Francia, il Reich tedesco. La Gioconda fu ritrovata dai carabinieri italiani nel 1913 e Peruggia, arrestato, dichiar di averlo fatto per restituire lopera allItalia: disse anche che il quadro era stato rubato da Napoleone, fatto non vero, dato che la Gioconda era stata venduta dallo stesso Leonardo al re Francesco I. Il governo italiano volle restituire il capolavoro alla Francia, nel quadro delle
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ottime relazioni tra i due paesi. Parigi consent che lopera fosse esposta per qualche tempo a Firenze e a Roma prima di tornare al Louvre. Peruggia, appoggiato dallopinione pubblica italiana che interpret il furto in chiave patriottica, ottenne una pena modesta. Uscito dal carcere, luomo partecip alla Prima Guerra Mondiale e poi torn in Francia, dove mor nel 1925. Il furto della Gioconda aliment la leggenda intorno allopera e ne aument lattenzione del pubblico internazionale allinizio del XX secolo. Linnamorato Linnamorato, nei suoi comportamenti, presenta analogie con tre precise categorie di individui: gli affetti da disturbi ossessivi compulsivi, i tossicodipendenti, e le persone colpite da depressione. Tanto chi innamorato quanto chi affetto da OCD (Disturbo Ossessivo Compulsivo) perde la capacit di controllare il contenuto della propria mente. Lattenzione viene monopolizzata da pensieri e immagini che la volont non riesce a scacciare. In entrambi i casi si manifestano difficolt di concentrazione e impegno. Inoltre sia gli innamorati che gli affetti da OCD diventano superstiziosi e confondono pensiero e azione. Uno studio della psichiatra italiana Donatella Marazziti ha dimostrato che i livelli di serotonina sono pi bassi del 40 per cento tanto in chi ha una diagnosi di OCD quanto in soggetti sani che si dichiarano innamorati. Sia innamorati che tossicodipendenti e alcolisti avvertono costantemente un senso di incompletezza, sono consapevoli dellirrazionalit dei loro comportamenti, ma non riescono a modificarli. Inoltre, lincontro con una persona da cui siamo attratti causa il rilascio nel cervello di feniletilamina, un composto simile allanfetamina. Labbandono invece causa un brusco abbassamento del suo livello, che provoca chimicamente una reazione molto simile alla crisi di astinenza di un tossicodipendente. Uno studio di Semir Zeki pubblicato su Neuroreport nel 2000 ha dimostrato che nellinnamoramento e nel consumo di oppiacei e cocaina le aree cerebrali coinvolte sono le stesse. Quanto alla depressione, lalternanza tra stati euforici e disforici dellinnamorato ricorda molto da vicino quanto accade nel disturbo bipolare. La semplice separazione dalla persona amata provoca normalmente apatia, insonnia, perdita di appetito, difficolt di concentrazione, calo di interesse per le attivit quotidiane, tutti sintomi comuni nella depressione. Inoltre le statistiche sui suicidi indicano nella depressione e nellabbandono amoroso due dei maggiori fattori di rischio. tratto da Cronaca di un disamore, di Ivan Cotroneo

Il Tribunale convoca Topolino e Paperino (Livello C2) Leggi il seguente articolo sul burocratese, cio la lingua della burocrazia. MILANO Il testimone Topolino? pregato di comparire innanzi al Tribunale il 7 dicembre. E non da solo: perch anche i signori Titti, Paperino, Paperina sono attesi davanti al giudice monocratico per deporre quali testi nel procedimento penale 6342/05.
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Il timbro parla chiaro: Io ufficiale giudiziario, richiesto come in atti, ho per ogni legale effetto notificato latto che precede a: Titti, Paperina, Paperino, Topolino. La relazione di notifica, che la cartolina dellUfficio notifiche atti giudiziari di Milano attesta appunto essere stata fatta pervenire al supposto domicilio legale dei fumetti, conferma: non uno scherzo della giustizia. Ma la bizzarra esecuzione di un teorico adempimento, richiesto effettivamente dalla Procura di Napoli: la citazione proprio di questi quattro testimoni da parte del pm alludienza in programma venerd, in un processo partenopeo a un cinese accusato di aver contraffatto gadget con le immagini dei personaggi dei cartoni. Ovvio che si sia trattato di un paradossale lapsus di cancelleria. Che, una volta vergato, non stato pi fermato, anzi ha via via risalito tutti i livelli di una burocrazia ormai talmente paraocchiata da diventare cieca anche rispetto al ridicolo. Limputato cinese accusato a Napoli di aver contraffatto giochi e adesivi con le immagini di Topolino & Co. E in questi casi il legale rappresentante dellazienda danneggiata a essere chiamato dal pm per riferire al giudice che quello contraffatto era davvero un proprio marchio. Ma non un caso che ogni giorno in Italia un processo su tre salti per un qualche difetto di notifica. Nella montagna di adempimenti pratici nei quali si dibattono le cancellerie dei tribunali, in perenne affanno da carenza dorganici e assenza di risorse materiali, deve essere accaduto che il tapino cancelliere di turno abbia automaticamente trasposto nellatto di citazione dei testi i nomi rimastigli impressi in una affrettata lettura del capo dimputazione. Il resto implacabile burocrazia che si autoperpetua. Che sia a mano (come la citazione della Procura napoletana) o dattiloscritto (come sulla cartolina dellUfficio notifiche milanese), il risultato non cambia: e mediante consegna di copia a mani dellufficiale giudiziario, la notifica plana (come e anche meglio che in un cartone animato) nello studio legale di Milano che di solito patrocina Warner Bros e Walt Disney nei processi per contraffazione. Improbabile, per, che Paperino e Topolino si presentino a testimoniare. Pare siano gi impegnati con i bambini di mezzo mondo sotto Natale. Legittimo impedimento.

La trib degli indiani Cuc Conosci la trib degli indiani Cuc? C lindiano Cuore che raccoglie le more, c Cuoio un indianone che fa lo stregone, c Scuola lindiana che fila la lana, c lindiano Cuoco che accende un bel fuoco. Conosci la trib degli indiani Cuc? Se li scrivi con la Q ride tutta la trib! (di Gianni Rodari)

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Il principe granchio Questa fiaba di Italo Calvino intitolata Il principe granchio. Una volta cera un pescatore che non riusciva mai a pescare abbastanza da comprare la polenta per la sua famigliola. Un giorno, tirando le reti, sent un peso da non poterlo sollevare, tira e tira ed era un granchio cos grosso che non bastavano due occhi per vederlo tutto. Oh, che pesca ho fatto, stavolta! Potessi comprarmici la polenta per i miei bambini! Torn a casa col granchio in spalla, e disse alla moglie di mettere la pentola al fuoco che sarebbe tornato con la polenta. E and a portare il granchio al palazzo del Re. Sacra Maest, disse al Re, sono venuto a vedere se mi fa la grazia di comprarmi questo granchio. Mia moglie ha messo la pentola al fuoco ma non ho i soldi per comprare la polenta. Rispose il Re: Ma cosa vuoi che me ne faccia di un granchio? Non puoi andarlo a vendere a qualcun altro? In quel momento entr la figlia del Re: Oh che bel granchio, che bel granchio! Pap mio, compramelo, compramelo, ti prego. Lo metteremo nella peschiera insieme con i cefali e le orate. Questa figlia del Re aveva la passione dei pesci e se ne stava delle ore seduta sullorlo della peschiera in giardino, a guardare i cefali e le orate che nuotavano. Il padre non vedeva che per i suoi occhi e la content. Il pescatore mise il granchio nella peschiera e ricevette una borsa di monete doro che bastava a dar polenta per un mese ai suoi figlioli. La Principessa non si stancava mai di guardare quel granchio e non sallontanava mai dalla peschiera. Aveva imparato tutto di lui, delle abitudini che aveva, e sapeva anche che da mezzogiorno alle tre spariva e non si sapeva dove andasse. Un giorno la figlia del Re era l a contemplare il suo granchio, quando sent suonare la campanella. Saffacci al balcone e cera un povero vagabondo che chiedeva la carit. Gli butt una borsa di monete doro, ma il vagabondo non fu lesto a prenderla al volo e gli cadde in un fosso. Il vagabondo scese nel fosso per cercarla, si cacci sottacqua e si mise a nuotare. Il fosso comunicava con la peschiera del Re attraverso un canale sotterraneo che continuava fino a chiss dove. Seguitando a nuotare sottacqua, il vagabondo si trov in una bella vasca, in mezzo a una gran sala sotterranea tappezzata di tendaggi, e con una tavola imbandita. Il vagabondo usc dalla vasca e si nascose dietro i tendaggi. A mezzogiorno in punto, nel mezzo della vasca spunt fuori dall acqua una Fata seduta sulla schiena dun granchio. La Fata e il granchio saltarono nella sala, la Fata tocc il granchio con la sua bacchetta, e dalla scorza del granchio usc fuori un bel giovane. Il giovane si sedette a tavola, la Fata batt la bacchetta, e nei piatti comparvero le vivande e nelle bottiglie il vino. Quando il giovane ebbe mangiato e bevuto, torn nella scorza di granchio, la Fata lo tocc con la bacchetta e il granchio la riprese i n groppa, simmerse nella vasca e scomparve con lei sottacqua.

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Allora il vagabondo usc da dietro ai tendaggi, si tuff anche lui nella vasca e nuotando sottacqua and a sbucare nella peschiera del Re. La figlia del Re che era l a guardare i suoi pesci, vide affiorare la testa del vagabondo e disse: Oh: cosa fate voi qui? Taccia, padroncina, le disse il vagabondo, ho da raccontarle una cosa meravigliosa -. Usc fuori e le raccont tutto. Adesso capisco dove va il granchio da mezzogiorno alle tre! disse la figlia del Re. Bene, domani a mezzogiorno andremo insieme a vedere. Cos lindomani, nuotando per il canale sotterraneo, dalla peschiera arrivarono alla sala e si nascosero tutti e due dietro i tendaggi. Ed ecco che a mezzogiorno spunta fuori la Fata in groppa al granchio. La Fata batte la bacchetta e dalla scorza del granchio esce fuori il bel giovane e va a mangiare. Alla Principessa, se il granchio gi le piaceva, il giovane uscito dal granchio le piaceva ancora di pi, e subito se ne sent innamorata. E vedendo che vicino a lei giaceva la scorza del granchio vuota, ci si cacci dentro, senza farsi vedere da nessuno. Quando il giovane rientr nella scorza di granchio ci trov dentro quella bella ragazza. Coshai fatto? le disse, sottovoce, se la Fata se naccorge ci fa morire tutte due. Ma io voglio liberarti dallincantesimo! gli disse, anche lei pianissimo, la figlia del Re. Insegnami cosa devo fare. Non possibile, disse il giovane. Per liberarmi ci vorrebbe una ragazza che mamasse e fosse pronta a morire per me. La Principessa disse: Sono io quella ragazza! Intanto che si svolgeva questo dialogo dentro la scorza di granchio, la Fata si era seduta in groppa, e il giovane manovrando le zampe del granchio come al solito, la trasportava per le vie sotterranee verso il mare aperto, senza che essa sospettasse che insieme a lui era nascosta la figlia del Re. Lasciata la Fata e tornando a nuotare verso la peschiera, il Principe perch era un Principe spiegava alla sua innamorata, stretti insieme dentro la scorza di granchio, cosa doveva fare per liberarlo: Devi andare su uno scoglio in riva al mare e metterti a suonare e cantare. La Fata va matta per la musica e uscir dal mare a ascoltarti e ti dir: Suoni, bella giovane, mi piace tanto. E tu risponderai: S che suono, basta che lei mi dia quel fiore che ha in testa. Quando avrai quel fiore in mano, sar libero, perch quel fiore la mia vita. Intanto il granchio era tornato alla peschiera e lasci uscire dalla scorza la figlia del Re. Il vagabondo era rinuotato via per conto suo e, non trovando pi la Principessa, pensava dessersi messo in un bel guaio, ma la giovane ricomparve fuori dalla peschiera, e lo ringrazi e compens lautamente. Poi and dal padre e gli disse che voleva imparare la musica e il canto. Il Re, che la contentava in tutto, mand a chiamare i pi gran musici e cantanti a darle lezioni. Appena ebbe imparato, la figlia disse al Re: Pap, ho voglia dandare a suonare il violino su uno scoglio in riva al mare. Su uno scoglio in riva al mare? Sei matta? ma come al solito la accontent, e la mand con le sue otto damigelle vestite di bianco. Per prevenire qualsiasi pericolo, la fece seguire da lontano da un po di truppa armata. Seduta su uno scoglio, con le otto damigelle vestite di bianco, su otto scogli intorno, la figlia del Re suonava il violino. E dalle onde venne su la Fata. Come suona bene! le disse. Suoni, suoni che mi piace tanto!

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La figlia del Re le disse: S che suono, basta che lei mi regali quel fiore che porta in testa, perch io vado matta per i fiori. Glielo dar se lei capace d andarlo a prendere dove lo butto. E io ci andr, e si mise a suonare e cantare. Quando ebbe finito, disse: Adesso mi dia il fiore. Eccolo, disse la Fata e lo butt in mare, pi lontano che poteva. La Principessa lo vide galleggiare tra le onde, si tuff e si mise a nuotare. Padroncina, padroncina! Aiuto, aiuto! gridarono le otto damigelle ritte sugli scogli coi veli bianchi al vento. Ma la Principessa nuotava, nuotava, scompariva tra le onde e tornava a galla, e gi dubitava di poter raggiungere il fiore quando unondata glielo port proprio in mano. In quel momento sent una voce sotto di lei che diceva: Mi hai ridato la vita e sarai la mia sposa. Ora non aver paura: sono sotto di te e ti trasporter io a riva. Ma non dire niente a nessuno, neanche a tuo padre. Io devo andare ad avvertire i miei genitori ed entro ventiquattrore verr a chiedere la tua mano. S, s, ho capito, lei gli rispose, soltanto, perch non aveva pi fiato, mentre il granchio sott acqua la trasportava verso riva. Cos, tornata a casa, la Principessa disse al Re che sera tanto divertita, e nientaltro. Lindomani alle tre, si sente un rullo di tamburi, uno squillo di trombe, uno scalpito di cavalli: si presenta un maggiordomo a dire che il figlio del suo Re domanda udienza. Il Principe fece al Re regolare domanda della mano della Principessa e poi raccont tutta la storia. Il Re ci rest un po male perch era alloscuro di tutto; chiam la figlia e questa arriv correndo e si butt nelle braccia del Principe: Questo il mio sposo, questo il mio sposo! e il Re cap che non cera altro da fare che combinare le nozze al pi presto.

Parco di Pinocchio Carlo Lorenzini, pi noto con lo pseudonimo di Collodi, nacque a Firenze nel 1826. Si dedic al giornalismo e la sua attivit letteraria si rivolse specialmente allinfanzia. Fra le sue opere, Le avventure di Pinocchio (1886) gi uscite a puntate nel 1881 sul Giornale per i bambini con il titolo Storia di un burattino. Il Parco di Pinocchio sorge a Collodi dove nacque la madre di Carlo Lorenzini e lo scrittore trascorse linfanzia. Il Parco non il consueto luogo di divertimenti, ma la suggestiva, preziosa opera collettiva di grandi artisti. Il divertimento che ne scaturisce spontaneo e naturale, grazie alla bellezza dellarte e dellambiente. Lidea di complesso monumentale sorse nel 1951 e furono invitati i maggiori artisti a concorso. Ottantaquattro furone le opere presentate: Pinocchio e la Fata, celebre gruppo bronzeo che raffigura simbolicamente la metamorfosi di Pinocchio, e la Piazzetta dei Mosaici con gli straordinari mosaici con i principali episodi delle avventure, furono le vincitrici e si inaugurarono nel 1956. Sucessivamente il Parco si ampli con ventuno sculture in bronzo e acciaio che evocano lintreccio delle Avventure. Infine nel 1987, si aggiunse il Laboratorio delle Parole e delle Figure. In questa costruzione si trovano: 1) le mostre darte e dillustrazioni ispirate alla lettura per ragazzi e alla Storia di Pinocchio. 2) il Grande Carillon, un generatore di suoni interamente meccanico. 3) la Genealogia di Pinocchio, tante reintepretazioni di Pinocchio secondo personaggi di altre fantasie.
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4) la Nuvola Favolosa, un mondo di seta e tulle, di tappeti e cuscini, di suoni e sensazioni per i pi piccoli. Tutto il Parco un luogo di attivit culturali sempre rinnovate: spettacoli e laboratori di creazione di burattini, marionette e cantastorie, racconti e mini magie, che arricchiscono la visita del Parco. Sotto i lecci, nelle zone adibite al relax, dal 2004 si trovano le giostre storiche, che risalgono a vari periodi tra il 1900 e il 1950. Levoluzione impietosa della tecnologia, il mutare dei gusti e delle mode ne avevano decretato la morte ma, recuperate e restaurate da abili artigiani nel rispetto della loro struttura originale, conservano tutta la poesia, la freschezza, lingenuit dei divertimenti di un tempo. La Fondazione Nazionale Carlo Collodi ha tra i suoi scopi quello di curare e migliorare il Parco Monumentale di Pinocchio. Basandoti sul testo, scegli il significato delle seguenti parole:

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Un angolo italiano in Scozia C un pezzetto dItalia in una delle estremit pi settentrionali dEuropa. In una delle isole Orcadi, paradiso naturale situato a nord della Scozia (e raggiungibile con antediluviani bimotori a elica), si trova infatti una piccola cappella tutta italiana, lItalian Chapel, appunto. Un gioiellino che, dietro la bellezza che emana, racchiude storie di guerra. Ma anche di speranza e di fede. Nel 1942, circa 1300 soldati italiani, catturati dallesercito britannico in Nord Africa, furono condotti prigionieri proprio nelle isole Orcadi, per essere impiegati nella costruzione delle barriere antisottomarino. Alle Orcadi, infatti, stanziavano, nella baia di Scapa Flow, navi della marina britannica, che da l partivano per compiere operazioni di guerra. Gi durante la Grande Guerra la zona era stata teatro di affondamenti di navi inglesi da parte tedesca (i relitti sono ancora oggi visibili), ma laffondamento della Royal Oak, nel 1939, aveva convinto gli inglesi della necessit di bloccare lingresso degli U-boot tedeschi nella baia. A questo scopo le isole orientali furono collegate tra loro da immense barriere di massi, su cui poi furono costruite strade di collegamento. Le barriere sono oggi conosciute come Churchill Causeway. A costruirle ebbero parte importante proprio i prigionieri italiani. Sulla pi piccola delle isole, Lamb Holm, a sud del villaggio di St. Marys, grazie agli auspici del comandante del campo di prigionia (il maggiore T.P. Buckland), di un sacerdote (padre Gioachino Giacobazzi) e di un prigioniero dallabilit di un vero artista (Domenico Chiocchetti), gli italiani vollero edificare una cappella, servendosi di uno dei rifugi del campo e di materiale di seconda mano. Ci che ne venne fuori fu quella che diventata una tappa obbligata per chiunque visiti le Orcadi, una preziosa costruzione cui gli isolani (tra cui P.N. Sutherland Graeme, proprietario dellisolotto di Lamb Holm) sono cos affezionati da aver fatto di tutto per salvarla anche dopo la guerra. La cappella, colorata e viva, ma tuttaltro che pacchiana, esternamente piuttosto anonima, se si eccettua la facciata, bianca e rossa, che le conferisce un tono allegro. Internamente invece tutta affrescata e decorata con motivi delicati, che nascondono il grigiore delle pareti del rifugio del campo. Sulla parete dellaltare, troneggia una splendida Regina Pacis, splendido augurio di pace in tempo di guerra, mentre ai lati due finestrine colorate (con i santi Francesco dAssisi e Caterina da Siena) arricchiscono di luce e di calore la piccola cappella. Davanti allaltare, un cancelletto in ferro battuto fa da cornice alle decorazioni sacre. Lo stesso Domenico Chiocchetti, rintracciato dopo la guerra dalla Bbc, provvide al restauro delle uniche tracce di quel campo di prigionia smantellato: la cappella italiana e, di fronte a essa, la statua di San Giorgio, costruita con una struttura di filo spinato ricoperto di cemento, e alla cui base sono iscritti i nomi di tutti i prigionieri italiani. Oggi, accanto alla cappella, si trova anche un grazioso crocifisso in legno intagliato, donato alle Orcadi dal Comune di Moena, paese di residenza del nostro soldatopittore. Tra le altre cose, la cappella ospita oggi alcune manifestazioni del St. Magnus Festival.

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Il Partito Comunista Italiano Nato a Livorno il 21 gennaio 1921 con il nome di Partito Comunista dItalia (poi rinominato Partito Comunista Italiano nel 1943), il PCI divent, dopo lesperienza della dittatura fascista, il pi importante partito della sinistra italiana. Uno dei suoi fondatori, Antonio Gramsci, stato tra i pi importanti intellettuali italiani. Il capo pi rappresentativo fu per Palmiro Togliatti, che guid il PCI negli anni della ricostruzione, facendo diventare i comunisti un attore importante nella nascita della Costituzione. Sul PCI di Togliatti ci sono diverse interpretazioni: alcuni studiosi sottolineano il ruolo del partito nella costruzione della democrazia italiana (anche se mantenne vivo lentusiasmo rivoluzionario dei suoi militanti), altri storici evidenziano invece il legame stretto di Togliatti con Stalin e con lURSS, da cui, in pratica, dipendeva ogni scelta del PCI, che approv perfino la repressione sovietica a Budapest nel 1956. Inoltre, la presenza di un cos forte partito comunista e di un debole partito socialista ha impedito per molti anni in Italia lalternanza al governo, facendo della Democrazia Cristiana il partito della difesa della democrazia italiana dal pericolo sovietico.

Propaganda nel 1950 Negli anni il PCI cominci a riflettere sulla possibilit di costruire una via italiana al socialismo, vista limpossibilit di arrivare al potere in unItalia ormai saldamente inserita nellAlleanza Atlantica. La stagione pi vivace del PCI fu quella della guida di Enrico Berlinguer, segretario dal 1972 al 1984: il PCI si allontan piano piano dallURSS, progettando la nascita di un eurocomunismo, anche se ancora cerano al suo interno settori vicini a Mosca. Ma in quegli anni cera anche per il PCI il pericolo della contestazio ne dei movimenti studenteschi e dei movimenti extra-parlamentari. Berlinguer port il PCI a collaborare con la DC al governo alla fine degli anni Settanta. Negli anni Ottanta inizi il declino del partito, che perse voti a ogni elezione e perse anche diverse battaglie politiche e sindacali (la sconfitta nello sciopero della Fiat nel 1980, con la marcia dei quarantamila, e la sconfitta al referendum sulla scala mobile nel 1985, vinto dai socialisti, sono i simboli di quel tramonto). Solo nel 1989, caduti i regimi comunisti dellEst, il PCI cap che doveva cambiare e il 3 febbraio 1991 finiva la storia di questo partito, trasformato in Partito Democratico della Sinistra, poi entrato nellInternazionale Socialista. Il simbolo della falce e martello scomparso solo nel 1998, con la nascita dei Democratici di Sinistra. E cos stato possibile per uomini politici provenienti dal PCI arrivare infine al governo e nelle pi alte cariche dello Stato: Massimo DAlema diventato Presidente del Consiglio dal 1998 al 2000, mentre Giorgio Napolitano, esponente dellarea pi moderata del PCI (che dialogava con gli USA), diventato Presidente della Repubblica nel 2006.

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Filastrocche sulla Costituzione Recitato da Pamela Villoresi nel 2005 nellambito del progetto Difendiamo la democrazia, difendiamo la Costituzione, questo testo intende avvicinare i bambini alla conoscenza della ricchezza della Costituzione italiana. Benvenuti. A voi mi presento sono il documento, il monumento dellItalia unita da ventanni di violenze uscita e dalla guerra lacera e ferita, che con me ha iniziato una nuova vita. 2 giugno 46: il popolo italiano vota per la Repubblica, non vuole pi un sovrano, diritti che vegliano la storia di ognuno e che preferenze non fanno a nessuno. Violarli vuol dire tradire davvero il patto che lega un popolo intero. Il patto che viene dai nonni-coraggio che hanno lottato per farcene omaggio. Anche tu hai il compito di far da guardiano perch questo bene non ci sfugga di mano. Diritto alla vita. Diritto al nome. Diritto ad esprimere la nostra opinione. Diritto a esser liberi, mai sfruttati. Diritto al rispetto, mai offesi e umiliati. La legge uguale per tutti, la legge non fa differenza, la legge non guarda le tasche, la legge non ha preferiti, non chiede opinioni o credenze ci guarda attraverso i vestiti. Lo Stato siamo noi cittadini e allora davanti alla legge saremo pi uguali e vicini. Servono braccia, menti, passione serve limpegno di tante persone. Siamo immigrati, siamo italiani, siamo buddisti, laici o cristiani, eppure c chi lavoro non trova, c chi lo perde, chi solo in prova.
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Ogni persona, ogni uomo, ogni donna, quando lavora si sente colonna di questa grande casa stivale: tetto sui monti, porte sul mare. La scuola aperta a tutte le menti, anche se tutte son differenti. La scuola libera come il sapere ed una sorgente, d a tutti da bere. Corriamo dal dottore perch ci curi il male, se questo non basta corriamo allospedale. Sani, malati, deboli, si cambia allimprovviso. Dobbiamo avere tutti un medico e un sorriso. Libera carta per libero stato, lha chiesta un popolo che ha tanto lottato. LItalia ripudia la guerra, perch la guerra un mostro che mangia la libert degli uomini e copre i colori di nero inchiostro. LItalia vuole la pace. LItalia ripudia la guerra. LItalia vuole aiutare a fare la pace su tutta la terra. LItalia vuole la pace perch la pace un seme che cresce solo se gli uomini imparano a vivere insieme.

Foibe Foibe sono grandi cavit naturali, a forma di pozzo verticale, tipiche del terreno della Venezia Giulia. Sono celebri per essere state teatro di massacri durante la Seconda Guerra Mondiale, quando la Jugoslavia fu suddivisa tra Italia e Germania che la occuparono. In queste terre, dominate fin da allora da grandi tensioni etniche oltre che ideologiche, si svilupp un movimento di resistenza guidato dai partigiani comunisti di Tito, futuro leader jugolsavo, che si scontrarono con gli italiani. Dopo l8 settembre 1943, cominciarono le prime azioni di rappresaglia dei partigiani di Tito contro gli italiani, come vendetta per le precedenti repressioni subite dal regime fascista. Nellondata anti-italiana, per, non furono colpiti soltanto i fascisti, ma gli italiani non comunisti in generale. Le vittime venivano prelevate, torturate e i loro corpi gettati spesso ancora in vita nelle foibe, dove, ammassati luno sullaltro, si consumava il loro destino. Le violenze proseguirono anche dopo la guerra, quando Trieste fu contesa da Italia e Jugoslavia: nella zona tra Gorizia, Trieste, Fiume e lIstria, i titini approfittarono del caos per liberarsi dei loro futuri avversari politici ed etnici, colpendo ancora migliaia di italiani che non avevano niente a che fare con il fascismo: furono massacrati cos cattolici, socialisti, liberali o esponenti del mondo economico e civile italiano. Molti italiani scapparono per evitare il massacro (diverse citt accolsero i profughi giuliano-dalmati: a Roma c un intero quartiere
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che si chiama Giuliano Dalmata, perch negli anni Cinquanta vi si trasferirono duemila profughi). Per molti anni il tema non stato mai trattato pubblicamente dalle istituzioni: il governo non voleva compromettere i rapporti con la Jugolsavia, mentre il PCI era imbarazzato dallappoggio che aveva dato a Tito contro gli italiani. Caduto il Muro di Berlino, dagli anni Novanta, anche dopo una celebre intervista a Milovan Gilas importante collaboratore di Tito che ammise le responsabilit, si cominciato a parlarne con maggiore onest (anche se spesso molti utilizzano il tema in modo polemico e strumentale contro la sinistra excomunista) e ormai tutti in Italia concordano con la necessit di ricordare le vittime di massacri in cui il razzismo e lodio anti-italiano ebbero un ruolo prevalente. E cos che il Parlamento italiano ha istituito nel 2004 il Giorno del ricordo, il 10 febbraio. Il 10 febbraio 1947 infatti fu firmata la Pace tra Italia e Jugoslavia che diede a Belgrado lIstria, Fiume e Zara, e che segn linizio di un esodo di oltre 250 mila italiani da quelle zone verso lItalia. La legge per listituzione del Giorno del ricordo stata votata da quasi tutti i partiti italiani, di destra e di sinistra, a indicare che su questa vicenda ormai c una posizione comune delle forze democratiche italiane.

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Lessico
Il Gattopardo Questo un famoso brano del libro Il Gattopardo, di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, ambientato nel 1860, al tempo dellunificazione dellItalia. E il dialogo tra il protagonista, il nobile Don Fabrizio principe di Salina, e il nipote Tancredi: questultimo, arruolatosi con Garibaldi, con la sua celebre frase Se vogliamo che tutto rimanga come , bisogna che tutto cambi, esprime la convinzione che per i nobili molto meglio appoggiare la monarchia dei Savoia e cacciare i Borbone ormai sconfitti che rischiare lavvento di una repubblica. Col tempo, la frase diventata un motto molto citato. animo asciugamani barba blocco caccia caff certe cuore giovanotto insolente lecito mento niente palpebre pazzo radeva scale serio soprattutto spalla subito testone tricolore La mattina dopo il sole illumin un Principe rinfrancato. Aveva preso il _______________ ed in veste da camera rossa fiorata di nero si faceva la _______________ dinanzi allo specchietto. Bendic[1] posava il _______________ pesante sulla sua pantofola. Mentre si _______________ la guancia destra vide nello specchio, dietro la sua, la faccia di un _______________, un volto magro, distinto, con unespressione di timorosa beffa. Non si volt e continu a radersi. Tancredi, cosa hai combinato la notte scorsa? Buon giorno, zio. Cosa ho combinato? Niente di _______________: sono stato con gli amici. Una notte santa. Non come _______________ conoscenze mie che sono state a divertirsi a Palermo. Don Fabrizio si applic a radere bene quel tratto di pelle difficoltoso fra labbro e _______________ . La voce leggermente nasale del ragazzo portava una tale carica di brio giovanile che era impossibile arrabbiarsi; sorprendersi, per, poteva forse esser _______________. Si volt e con lasciugamano sotto il mento guard il nipote. Questi era in tenuta da _______________, giubba attillata e gambaletti alti. E chi erano queste conoscenze, si pu sapere? Tu, zione, tu. Ti ho visto con questi occhi, al posto di _______________ di Villa Airoldi mentre parlavi col sergente. Belle cose, alla tua et! e in compagnia di un Reverendissimo! I ruderi libertini! Era davvero troppo _______________, credeva di poter permettersi tutto. Attraverso le strette fessure delle _______________ gli occhi azzurro-torbido, gli occhi di sua madre, i suoi stessi occhi lo fissavano ridenti. Il Principe si sent offeso: questo qui veramente non sapeva a che punto fermarsi, ma non aveva l_______________ di rimproverarlo; del resto aveva ragione lui. Ma perch sei vestito cos? Cosa c? Un ballo in maschera di mattina? Il ragazzo divenne _______________: il suo volto triangolare assunse una inaspettata espressione virile. Parto, zione, parto fra mezzora. Sono venuto a salutarti. Il povero Salina si sent stringere il _______________. Un duello? Un grande duello, zio. Contro Franceschiello Dio Guardi[2]. Vado nelle montagne, a Corleone; non lo dire a nessuno, _______________ non a Paolo[3]. Si preparano grandi cose, zione, ed io non voglio restarmene a casa, dove, del resto, mi acchiapperebbero _______________, se vi restassi. Il Principe ebbe una delle sue visioni improvvise: una crudele scena di guerriglia, schioppettate nei boschi, ed il suo Tancredi per terra, sbudellato come quel disgraziato soldato. Sei _______________, figlio mio! Andare a mettersi con quella gente! Sono tutti mafiosi e imbroglioni. Un Falconeri[4] devessere con noi, per il Re. Gli occhi ripresero a sorridere. Per il Re, certo, ma per quale Re? Il ragazzo ebbe una delle sue crisi di seriet che lo rendevano impenetrabile e caro. Se non ci siamo anche noi, quelli ti combinano la repubblica. Se vogliamo che tutto rimanga come , bisogna che tutto cambi. Mi sono spiegato? Abbracci lo zio un po. Arrivederci a presto. Ritorner col
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_______________. La retorica degli amici aveva stinto un po anche su suo nipote; eppure no. Nella voce nasale vi era un accento che smentiva lenfasi. Che ragazzo! Le sciocchezze e nello stesso tempo il diniego delle sciocchezze. E quel suo Paolo che in questo momento stava certo a sorvegliare la digestione di Guiscardo![5]. Questo era il figlio suo vero. Don Fabrizio si alz in fretta, si strapp l_______________ dal collo, frug in un cassetto. Tancredi, Tancredi, aspetta corse dietro al nipote, gli mise in tasca un rotolino di onze[6] doro, gli premette la _______________. Quello rideva: Sussidi la rivoluzione, adesso! Ma grazie, zione, a presto; e tanti abbracci alla zia. E si precipit gi per le _______________. [1] Il cane di Don Fabrizio. [2] Soprannome del re Francesco II di Borbone. Dio Guardi (cio, Dio me ne guardi, mi salvi) unironica storpiatura del latino Dei gratia: il re delle Due Sicilie era infatti tale per grazia di Dio. [3] Figlio di Don Fabrizio. [4] Cognome di Tancredi. [5] Nome del cavallo di Paolo. [6] Monete.

caff, barba, testone, radeva, giovanotto, niente, certe, mento, lecito, caccia, blocco, insolente, palpebre, animo, serio, cuoresoprattutto, subito, pazzo, tricolore, asciugamani, spalla, scale

La libbert de pensiero Trilussa Un gatto bianco, chera presidente der circolo der Libbero Pensiero sent che un Gatto nero, libbero pensatore come lui, je faceva la critica riguardo a la politica chera contraria a li principi sui. Giacch nun badi a li fattacci tui, - je disse er Gatto bianco inviperito -, rassegnerai le proprie dimissione e uscirai da le file der partito: che qui la poi pens libberamente come te pare a te, ma a condizzione che tassoci a lidee der presidente e a le proposte de la commissione! - E vero, ho torto, ho aggito malamente Rispose er Gatto nero. E pe rest ner Libbero Pensiero da quela vorta nun pens pi gnente.

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Carlo M. Cipolla Carlo M. Cipolla (1922-2000) stato uno storico delleconomia italiano. Insegn in varie universit italiane e negli Stati Uniti, anche se il suo nome legato al prestigioso ateneo di Pavia. Scrisse numerosi testi di storia economica (prima in inglese e poi in italiano, per superare la diffidenza del mondo accademico americano nei confronti della produzione scientifica europea), ma la sua fama dovuta al volumetto Allegro ma non troppo, in cui Cipolla (oltre a raccontare in termini di parodia il ruolo afrodisiaco del pepe come motore dello sviluppo economico medievale) enuncia le leggi fondamentali della stupidit umana, trattando un argomento cos apparentemente frivolo in termini scientifici (e avvertendo che lo stupido pi pericoloso del bandito). La storia del libretto curiosissima: Cipolla lo scrisse in inglese nel 1976, chiedendo alla casa editrice Il Mulino (una delle principali in Italia) di stamparne un centinaio di copie per gli amici, come regalo di Natale. Per quelledizione, la casa editrice viene spesso indicata come The Mad Millers (ossia i mugnai folli), ritenendo che solo dei matti alla casa editrice Il Mulino potessero dargli retta. Si rifiut poi a lungo di pubblicare la versione italiana, credendo che lumorismo inglese con cui laveva immaginato non fosse nelle corde degli italiani. Ma quando nel 1988 cedette alle pressioni delleditore, il suo libretto in italiano ebbe un grande successo e ancora oggi tra i regali pi apprezzati. Unaltra curiosit legata poi al suo stesso nome. Che cosa significa la M. tra nome e cognome? Cipolla infatti si chiamava soltanto Carlo. La M. (che molti credono stia per Maria, secondo nome un tempo tipico di molti uomini nati in famiglie cattoliche), si scoperto di recente, la invent lui stesso negli anni 50, quando a Berkley, in California, gli chiesero di compilare la casella middle name. Chi non vorrebbe avere un professore con un cos raffinato umorismo?

Le leggi della stupidit Le faccende umane si trovano, per unanime consenso, in uno stato deplorevole. Questa peraltro non una novit. Per quanto indietro si riesca a guardare, esse sono sempre state in uno stato deplorevole. Il pesante fardello di guai e miserie che gli esseri umani devono sopportare, sia come individui che come membri della societ organizzata sin dai suoi inizi. Da Darwin sappiamo di condividere la nostra origine con le altre specie del regno animale e tutte le specie, si sa, dal vermiciattolo allelefante, devono sopportare la loro dose quotidiana di tribolazioni, timori, [], pene e avversit. Gli esseri umani, tuttavia, hanno il privilegio di doversi sobbarcare un peso aggiuntivo, una dose extra di tribolazioni quotidiane, causate da un gruppo di persone che appartengono allo stesso genere umano. Questo gruppo molto pi potente della Mafia o del Complesso industriale o dsellInternazionale Comunista. un gruppo non organizzato, non facente parte di alcun ordinamento, che non ha capo, n presidente, n statuto, ma che riesce tuttavia ad operare in perfetta sintonia come se fosse guidato da una mano invisibile, in modo tale che le attivit di ciascun membro contribuiscono potentemente a rafforzare ed amplificare lefficacia dell attivit di tutti gli altri membri.

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LE LEGGI FONDAMENTALI DELLA STUPIDIT 1. Sempre ed inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione. 2. La probabilit che una certa persona sia stupida indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona. 3. Una persona stupida una persona che causa un danno ad unaltra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per s o addirittura subendo una perdita. 4. Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. In particolare i non stupidi dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, ed in qualunque circostanza, trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore. 5. La persona stupida il tipo di persona pi pericolosa che esista. Non difficile comprendere come il potere politico o economico o burocratico accresca il potenziale nocivo di una persona stupida. Ma dobbiamo ancora spiegare e capire cosa essenzialmente rende pericolosa una persona stupida; in altre parole in cosa consiste il potere della stupidit. Essenzialmente gli stupidi sono pericolosi e funesti perch le persone ragionevoli trovano difficile immaginare e capire un comportamento stupido. Una persona intelligente pu capire la logica di un bandito. Le azioni del bandito seguono un modello di razionalit. Il bandito vuole un pi sul suo conto. Dato che non abbastanza intelligente per escogitare metodi con cui ottenere un pi per s procurando allo stesso tempo un pi anche ad altri, egli otterr il suo pi causando un meno al suo prossimo. Tutto ci non giusto, ma razionale, e se si razionali lo si pu prevedere. Si possono insomma prevedere le azioni di un bandito, le sue sporche manovre e le sue deplorevoli aspirazioni e spesso si possono approntare le difese opportune. Con una persona stupida tutto ci assolutamente impossibile.Come implicito nella Terza Legge Fondamentale, una creatura stupida vi perseguiter senza ragione, senza un piano preciso, nei tempi e nei luoghi pi improbabili e impensabili. Non vi alcun modo razionale per prevedere se, quando, come e perch, una creatura stupida porter avanti il suo attacco. Di fronte ad un individuo stupido, si completamente alla sua merc. Poich le azioni di una persona stupida non sono conformi alle regole della razionalit, ne consegue che: a) generalmente si viene colti di sorpresa dallattacco; b) anche quando si acquista consapevolezza dellattacco, non si riesce ad organizzare una difesa razionale, perch lattacco, in se stesso, sprovvisto di una qualsiasi struttura razionale. Il fatto che lattivit e di movimenti di una creatura stupida siano assolutamente erratici ed irrazionali, non solo rende la difesa problematica, ma rende anche estremamente difficile

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qualunque contrattacco come cercare di sparare ad un oggetto capace dei pi improbabili e inimmaginabili movimenti. Questo ci che Dickens e Schiller avevano in mente quando luno afferm che con la stupidit e la buona digestione luomo pu affrontare molte cose e laltro checontro la stupidit gli stessi Dei combattono invano. Occorre tener conto anche di unaltra circostanza. La persona intelligente sa di essere intelligente. Il bandito cosciente di essere un bandito. Lo sprovveduto penosamente pervaso dal senso della propria sprovvedutezza. Al contrario di tutti questi personaggi, lo stupido non sa di essere stupido. Ci contribuisce potentemente a dare maggior forza, incidenza ed efficacia alla sua azione devastatrice. Lo stupido non inibito da quel sentimento che gli anglosassoni chiamano self-consciousness. Col sorriso sulle labbra, come se compisse la cosa pi naturale del mondo, lo stupido comparir improvvisamente a scatafasciare i tuoi piani, distruggere la tua pace, complicarti la vita ed il lavoro, farti perdere denaro, tempo, buonumore, appetito, produttivit e tutto questo senza malizia, senza rimorso, e senza ragione. Stupidamente. (da Carlo M. Cipolla, Allegro ma non troppo)

Leggere un privilegio Leggere, potere leggere, avere il gusto di leggere, un privilegio. un privilegio della nostra intelligenza, che trova nei libri lalimento primo dellinformazione e gli stimoli al confronto, alla critica, allo sviluppo. un privilegio della fantasia, che attraverso le parole scritte nei secoli si apre il varco verso lesplorazione fantastica dellimmaginario, del mareggiare delle altre possibilit tra le quali si costruita lesperienza reale degli esseri umani. un privilegio della nostra vita pratica, perfino economica: chi ha il gusto di leggere non mai solo e, con spesa assai modesta, pu intessere i pi affascinanti colloqui, assistere agli spettacoli pi fastosi. Non c cocktail party, non c terrazza, non happening, non premiere che offra quello che chi ha gusto di lettura pu trovare solo allungando la mano verso un qualsiasi modesto palchetto di biblioteca. Non c Palazzo che valga quello di Armida, o quell hegel iano castello del sapere dalle cento e cento porte, dove suonano solo le quiete voci della conoscenza e della fantasia. E mentre altre esperienze si consumano nel ripetersi, nel leggere, invece, come ha detto una volta un poeta, dieci e dieci volte possiamo tornare sullo stesso testo, ogni volta riscoprendone un nuovo senso, un pi sottile piacere. da Il gusto della lettura

Il caff C un caff, gi sulla Ripa, gestito da due sorelle dove io mi ritrovo tutti i giorni insieme ad altre compagne di sventura. S, perch la vita una enorme assurda sventura. I nostri discorsi li conosciamo a memoria come conosciamo a memoria la vita luna dellaltra. Abbiamo tutte

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un punto debole, un punto doloroso di cui parliamo sempre e questo caff somiglia o un confessionale o a un luogo di psicoterapia piuttosto che a una birreria. Una volta un tizio mi disse che non davo buono spettacolo facendomi vedere l dentro mentre le altre massaie rassettavano la casa, ma io mi ero messa a ridere; e dove la trovavo io la forza di andare avanti, se nessuno mi parlava mai? S, daccordo, erano discorsi scuciti di gente molto vicina allarteriosclerosi, ma in fondo erano discorsi umani accorti, anzi con un certo piglio signorile perch le persone che frequentavano questo bar avevano tutte licenza di credere che sarebbero state persone altolocate se il caso fosse stato benigno. Beh, ecco, il baretto consta di un largo pancone e poche sedie per le persone pi anziane, ma ci si trova bene e si addice meravigliosamente al Naviglio che sta di fronte. Fuori la scritta La Madonina precisa che ci troviamo proprio a Milano, nel cuore della vecchia citt, che non ci possiamo sbagliare e che l dentro tutto milanese; le sorelle poi che gestiscono il locale il quale non ha subito modifiche da oltre un centinaio di anni sono abilissime e curiose, quel tanto di curiosit che basta a farti dire con piacere le tue cose private come se ti scaricassi di un lungo inveterato peso. La Madonina: ecco il mio punto fermo nella vita e alle volte vorrei scrollarmelo di dosso come un piacere che non merito, a volte mi dico che ho cose pi urgenti da fare, che non giusto che una madre di famiglia si sieda a prendere un buon caff; ma poi mi consolo pensando che s, in fondo, non vado mai dal parrucchiere, che non ho altri sfoghi e cos mi adagio serenamente nella poltrona del piccolo caff e l comincio a dipanare ricordi senza fine e senza nome sulla scie dei discorsi degli altri, fumandomi qualche sigaretta, regalata anche quella dallalice che la pi giovane delle sorelle. Cos, ecco un punto fermo. Credo che tutti nella vita ne abbiano bisogno uno; chi se lo fa al bar, chi in altri posti, chi persino in chiesa. E poi lo crederesti, lettore? in questo bar qualche volta si prega: s, perch, vedete, siamo tutte persone spaurite che andiamo a rifugiarci l dentro a chiedere una grazia solo che questa grazia invece di chiederla a Dio la chiediamo a una buona tazza di caff. (tratto da Alda Merini, Il ladro Giuseppe, Milano, Scheiwiller, 1999)

Apologo sullonest nel paese dei corrotti Cera un paese che si reggeva sullillecito. Non che mancassero le leggi, n che il sistema politico non fosse basato su principi che tutti pi o meno dicevano di condividere. Ma questo sistema, articolato su un gran numero di centri di potere, aveva bisogno di mezzi finanziari smisurati (ne aveva bisogno perch quando ci si abitua a disporre di molti soldi non si pi capaci di concepire la vita in altro modo) e questi mezzi si potevano avere solo illecitamente cio chiedendoli a chi li aveva, in cambio di favori illeciti. Ossia, chi poteva dar soldi in cambio di favori in genere gi aveva fatto questi soldi mediante favori ottenuti in precedenza; per cui ne risultava un sistema economico in qualche modo circolare e non privo duna sua armonia. Nel finanziarsi per via illecita, ogni centro di potere non era sfiorato da alcun senso di colpa, perch per la propria morale interna ci che era fatto nellinteresse del gruppo era lecito; anzi,
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benemerito: in quanto ogni gruppo identificava il proprio potere col bene comune; lillegalit formale quindi non escludeva una superiore legalit sostanziale. Vero che in ogni transizione illecita a favore di entit collettive usanza che una quota parte resti in mano di singoli individui, come equa ricompensa delle indispensabili prestazioni di procacciamento e mediazione: quindi lillecito che per la morale interna del gruppo era lecito, portava con s una frangia di illecito anche per quella morale. Ma a guardar bene il privato che si trovava a intascare la sua tangente individuale sulla tangente collettiva, era sicuro daver fatto agire il proprio tornaconto individuale in favore del tornaconto collettivo, cio poteva senza ipocrisia convincersi che la sua condotta era non solo lecita ma benemerita. Il paese aveva nello stesso tempo anche un dispendioso bilancio ufficiale alimentato dalle imposte su ogni attivit lecita, e finanziava lecitamente tutti coloro che lecitamente o illecitamente riuscivano a farsi finanziare. Perch in quel paese nessuno era disposto non diciamo a fare bancarotta ma neppure a rimetterci di suo (e non si vede in nome di che cosa si sarebbe potuto pretendere che qualcuno ci rimettesse) la finanza pubblica serviva a integrare lecitamente in nome del bene comune i disavanzi delle attivit che sempre in nome del bene comune serano distinte per via illecita. La riscossione delle tasse che in altre epoche e civilt poteva ambire di far leva sul dovere civico, qui ritornava alla sua schietta sostanza datto di forza (cos come in certe localit allesazione da parte dello stato saggiungeva quella dorganizzazioni gangsteristiche o mafiose), atto di forza cui il contribuente sottostava per evitare guai maggiori pur provando anzich il sollievo della coscienza a posto la sensazione sgradevole duna complicit passiva con la cattiva amministrazione della cosa pubblica e con il privilegio delle attivit illecite, normalmente esentate da ogni imposta. Di tanto in tanto, quando meno ce lo si aspettava, un tribunale decideva dapplicare le leggi, provocando piccoli terremoti in qualche centro di potere e anche arresti di persone che avevano avuto fino a allora le loro ragioni per considerarsi impunibili. In quei casi il sentimento dominante, anzich la soddisfazione per la rivincita della giustizia, era il sospetto che si trattasse dun regolamento di conti dun centro di potere contro un altro centro di potere. Cosicch era difficile stabilire se le leggi fossero usabili ormai soltanto come armi tattiche e strategiche nelle battaglie intestine tra interessi illeciti, oppure se i tribunali per legittimare i loro compiti istituzionali dovessero accreditare lidea che anche loro erano dei centri di potere e dinteressi illeciti come tutti gli altri. Naturalmente una tale situazione era propizia anche per le associazioni a delinquere di tipo tradizionale che coi sequestri di persona e gli svaligiamenti di banche (e tante altre attivit pi modeste fino allo scippo in motoretta) sinserivano come un elemento dimprevedibilit nella giostra dei miliardi, facendone deviare il flusso verso percorsi sotterranei, da cui prima o poi certo riemergevano in mille forme inaspettate di finanza lecita o illecita. In opposizione al sistema guadagnavano terreno le organizzazioni del terrore che, usando quegli stessi metodi di finanziamento della tradizione fuorilegge, e con un ben dosato stillicidio dammazzamenti distribuiti tra tutte le categorie di cittadini, illustri e oscuri, si proponevano come lunica alternativa globale al sistema. Ma il loro vero effetto sul sistema era quello di rafforzarlo fino a diventarne il puntello indispensabile, confermandone la convinzione dessere il migliore sistema possibile e di non dover cambiare in nulla. Cos tutte le forme dillecito, da quelle pi sornione a quelle pi feroci si saldavano in un sistema che aveva una sua stabilit e compattezza e coerenza e nel quale moltissime persone
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potevano trovare il loro vantaggio pratico senza perdere il vantaggio morale di sentirsi con la coscienza a posto. Avrebbero potuto dunque dirsi unanimemente felici, gli abitanti di quel paese, non fosse stato per una pur sempre numerosa categoria di cittadini cui non si sapeva quale ruolo attribuire: gli onesti. Erano costoro onesti non per qualche speciale ragione (non potevano richiamarsi a grandi principi, n patriottici n sociali n religiosi, che non avevano pi corso), erano onesti per abitudine mentale, condizionamento caratteriale, tic nervoso. Insomma non potevano farci niente se erano cos, se le cose che stavano loro a cuore non erano direttamente valutabili in denaro, se la loro testa funzionava sempre in base a quei vieti meccanismi che collegano il guadagno col lavoro, la stima al merito, la soddisfazione propria alla soddisfazione daltre persone. In quel paese di gente che si sentiva sempre con la coscienza a posto loro erano i soli a farsi sempre degli scrupoli, a chiedersi ogni momento cosa avrebbero dovuto fare. Sapevano che fare la morale agli altri, indignarsi, predicare la virt sono cose che trovano troppo facilmente lapprovazione di tutti, in buona o in malafede. Il potere non lo trovavano abbastanza interessante per sognarlo per s (almeno quel potere che interessava agli altri); non si facevano illusioni che in altri paesi non ci fossero le stesse magagne, anche se tenute pi nascoste; in una societ migliore non speravano perch sapevano che il peggio sempre pi probabile. Dovevano rassegnarsi allestinzione? No, la loro consolazione era pensare che cos come in margine a tutte le societ durante millenni sera perpetuata una controsociet di malandrini, di tagliaborse, di ladruncoli, di gabbamondo, una controsociet che non aveva mai avuto nessuna pretesa di diventare la societ, ma solo di sopravvivere nelle pieghe della societ dominante e affermare il proprio modo desistere a dispetto dei principi consacrati, e per questo aveva dato di s (almeno se vista non troppo da vicino) unimmagine libera e vitale, cos la controsociet degli onesti forse sarebbe riuscita a persistere ancora per secoli, in margine al costume corrente, senza altra pretesa che di vivere la propria diversit, di sentirsi dissimile da tutto il resto, e a questo modo magari avrebbe finito per significare qualcosa dessenziale per tutti, per essere immagine di qualcosa che le parole non sanno pi dire, di qualcosa che non stato ancora detto e ancora non sappiamo cos. (Italo Calvino, 15 marzo 1980)

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Livello C2
Don Giovanni Minzoni Nato a Ravenna nel 1885, Giovanni Minzoni studi in seminario per diventare sacerdote. Fu inviato ad Argenta, vicino a Ferrara, una terra particolarmente ostile per la Chiesa cattolica. In quei tempi, infatti, lEmilia-Romagna era una zona dove trionfavano dottrine in polemica con il cattolicesimo: il socialismo, il repubblicanesimo, lanticlericalismo. Pochi avevano il coraggio di andare in chiesa, non perch rischiassero la vita, ma perch questo comportava il loro isolamento dal resto della comunit. Don Giovanni Minzoni seppe fare breccia in questo clima difficile. La sua sensibilit per i temi sociali lo port a conseguire il diploma di sociologia alla Scuola sociale di Bergamo. Il suo attivismo e la sua apertura culturale gli permisero di diventare ben presto popolare ad Argenta, dove seppe farsi rispettare anche dalle persone pi ostili al cattolicesimo. Non esit a partire come cappellano militare nella Prima Guerra Mondiale, dove rifiut le comodit dello status e chiese di poter stare in prima linea con i suoi soldati: dopo la battaglia del Piave, ottenne dai comandi una medaglia dargento al valor militare. Ritornato ad Argenta, riprese la guida della comunit. Quando il fascismo sal al potere rendendosi protagonista di numerosi episodi di violenza nelle campagne romagnole, don Minzoni gli tenne testa: la gravit della situazione lo convinse a schierarsi apertamente dalla parte delle forze antifasciste, anche se spesso le sue iniziative erano sgradite a parte dellepiscopato locale. Appoggi il Partito Popolare di don Sturzo e abbon la parrocchia a Il Popolo, giornale del PP inviso ai fascisti. Difese i socialisti di Argenta dalle aggressioni delle squadracce fasciste e si scontr con i ras locali del fascismo, tra cui il potente Italo Balbo. La sera del 23 agosto 1923 alcuni sicari del regime lo uccisero. Il fascismo fece molta fatica a mettere a tacere la situazione, dato che don Minzoni era troppo apprezzato anche dai non cattolici per essere facilmente dimenticato: ci vollero ben due anni di processi e intimidazioni per chiudere il caso. Solo nel 1947, dopo la guerra, un tribunale dellItalia repubblicana condann i responsabili dellomicidio.

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Poesia Evanzio Leggi attentamente questa poesia e rispondi alle domande. La tua voce che sovrasta il cicaleccio della folla da un lontano passato tu vieni; non ti resiste, non ti pari questesitante zolla che a bada, sottomessa e in pugno tieni. Eccoti eretta sul tuo trono lasciato vuoto dal momento giunto allora che squill latteso suono stuccati gli altri dal tuo furor compunto. Non ti duol tanta mestizia? Non te ne calma largento capo? Non toccher a me pure tal letizia? (Titolo: Anziana in metropolitana) di Evanzio 1a, 2a, 3c, 4a, 5c, 6b, 7a, 8c, 9b, 10a, 11b, 12a, 13b

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San Carlo e il Sancarlone Ad Arona, sulle sponde del Lago Maggiore, c una statua gigante, che la popolazione locale chiama Sancarlone, in dialetto Sancarln. Alta 31,9 metri, fu conclusa nel 1698 e doveva fare parte di un Sacro Monte dedicato alla memoria di San Carlo Borromeo (1538-1584), cardinale e arcivescovo di Milano tra il 1565 e il 1584, che era nato proprio nella splendida citt di lago. Milano, che ancora oggi tra le diocesi pi popolose del mondo, allepoca era cos vasta da sembrare un regno (comprendeva, oltre a territori lombardi e piemontesi, anche vaste zone venete, genovesi e svizzere). Esserne arcivescovo era un onore e una responsabilit enorme: Carlo Borromeo, divenutone vescovo molto giovane, la visit tutta e fu molto attivo nel creare opere per i pi poveri, ospedali, ospizi. Di famiglia ricca, offr le proprie ricchezze ai bisognosi della diocesi. Riorganizz profondamente la Chiesa ambrosiana dopo il Concilio di Trento e assist personalmente i malati della peste del 1576. Il lavoro eccessivo lo port alla morte molto rapidamente. La sua influenza nella citt di Milano ha fatto s che Carlo Borromeo sia ricordato come santo, accanto SantAmbrogio. Le leggi razziali nellItalia fascista Il fascismo arriv al potere in Italia nel 1922, quando Benito Mussolini divent capo del governo e, in seguito, dittatore (Duce). NellItalia fascista, gli ebrei (circa 47 mila, su una popolazione italiana totale di oltre 41 milioni di abitanti) vivevano integrati con il resto della popolazione: come tra tutti gli italiani, anche tra gli ebrei cerano i fascisti e gli antifascisti, i pi ricchi e i pi poveri, i pi istruiti e i meno istruiti. In pi va detto che la comunit ebraica italiana (quella di Roma in particolare) era la pi antica comunit ebraica dEuropa (presente nella Penisola fin dal II secolo a.C.). Negli anni 30, il regime fascista cominci a percorrere la strada del razzismo: con la guerra dEtiopia (1935-1936), quando cio lItalia aggred e poi annesse il paese dellAfrica Orientale, si svilupp lidea di evitare il rischio di una popolazione di meticci, cio di persone nate dallunione tra italiani bianchi e africani neri. In questo modo il fascismo produsse le prime norme di stampo razzista, vietando il matrimonio tra bianchi e neri. In pochi mesi il razzismo divent anche antisemitismo (ostilit contro gli ebrei), cio quella forma particolare di razzismo che era molto diffusa in Europa in quegli anni: nella Russia zarista di inizio secolo, nella Germania nazista, nella Polonia della dittatura militare e cos via. Nei primi mesi del 1938 anche in Italia ci fu una violenta campagna antisemita, che port il regime fascista a promulgare, tra settembre e novembre, le leggi razziali, cio delle leggi in cui si diceva che gli italiani erano ariani e che gli ebrei non erano mai stati italiani. A partire da quel momento, gli ebrei italiani non potevano pi lavorare nelle amministrazioni pubbliche, insegnare o studiare nelle scuole e universit italiane, far parte dellesercito, gestire alcune attivit economiche e commerciali che il fascismo giudicava strategiche per la nazione. Di anno in anno le misure contro gli ebrei diventarono sempre pi dure, fino al 1943, quando loccupazione tedesca dellItalia del centro-nord divent una tragedia anche per gli ebrei italiani, molti dei quali finirono nei campi di concentramento e di sterminio.
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In quegli anni gli italiani si comportarono in maniera molto diversificata nei confronti dei loro connazionali di origine ebraica: in molti casi li aiutarono a sopravvivere e, al momento del bisogno, li nascosero e portarono in salvo; in altri casi, soprattutto nelle citt pi piccole, ne approfittarono per ricavare dei vantaggi economici e li denunciarono alle autorit.

Sissignor, sur Marches, lu l marches Carlo Porta Principale poeta dialettale milanese, in questa poesia del 1815 Carlo Porta (1775-1821) si scaglia contro un nobile (forse il marchese Giovanni Giacomo Medici di Marignano), arrogante e ignorante, espressione di una nobilt che ha ormai fatto il suo tempo e che non ha ancora capito che la storia va in unaltra direzione. Vi proponiamo la poesia in milanese con la traduzione in italiano.
Sissignor, sur Marches, lu l marches, marchesazz, marcheson, marchesonon, e m sont el sur Carlo Milanes, e bott l! senza nanch on strasc don Don. Lu el ven luster e bell e el cress de pes grattandes con s comod i mincion, e m, magher e biott, per famma sti spes boeugna che menna tutt el d el fetton. Lu senza sav scriv n sav legg e senza, direv squas, sav descor el god salamelecch, carezz, cortegg; e m (destinon porch!), col m st s sui palpee tutt el d, ghhoo nanch lonor don salud don asnon come l lu. Sissignore, signor Marchese, lei Marchese, marchesazzo, marchesone, marchesonone, e io sono il signor Carlo milanese, e basta! senza nemmeno lo straccio di un Don. Lei diventa lucido e bello e cresce di peso grattandosi con suo comodo i coglioni, e io, magro e spoglio, per mantenermi a galla, bisogna che muova il sedere tutto il giorno. Lei senza saper scrivere n saper leggere, e senza, direi quasi, saper parlare, si gode salamelecchi, carezze, corteggiamenti; e io (destinaccio porco!), con il mio star piegato sulle carte tutto il giorno, non ho nemmeno lonore di un saluto da un asinone come lei.

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Il Cantico delle Creature Il Cantico delle Creature, conosciuto anche come Il cantico di Frate sole e Sorella Luna la prima poesia scritta in italiano. Il suo autore Francesco dAssisi che lha composta nel 1226. La poesia una lode a Dio, alla vita e alla natura che viene vista in tutta la sua bellezza e complessit. Oltre al testo originale abbiamo aggiunto una versione in italiano moderno.
Altissimu, onnipotente, bon Signore, tue so le laude, la gloria e lhonore et onne benedictione. Ad te solo, Altissimo, se konfano, et nullu homo ne dignu te mentovare. Laudato sie, mi Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual iorno, et allumini noi per lui. Et ellu bellu e radiante cum grande splendore: de te, Altissimo, porta significatione. Laudato si, mi Signore, per sora luna e le stelle: in celu li formate clarite et pretiose et belle. Laudato si, mi Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature di sustentamento. Laudato si, mi Signore, per soraqua, la quale multo utile et humile et pretiosa et casta. Laudato si, mi Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte: ed ello bello et iocundo et robustoso et forte. Laudato si, mi Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba. Laudato si, mi Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore et sostengo infirmitate et tribulatione. Beati quelli ke l sosterrano in pace, ka da te, Altissimo, sirano incoronati. Laudato si, mi Signore, per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente p skappare: guai acquelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli ke trovar ne le tue sanctissime voluntati, ka la morte secunda no l farr male. Laudate e benedicete mi Signore et rengratiate e serviateli cum grande humilitate. Altissimo, Onnipotente Buon Signore, tue sono la lode, la gloria, lonore ed ogni benedizione. A te solo Altissimo, si addicono e nessun uomo degno di pronunciare il tuo nome. Tu sia lodato, mio Signore, insieme a tutte le creature specialmente il fratello sole, il quale la luce del giorno, e tu attraverso di lui ci illumini. Ed esso bello e raggiante con un grande splendore: simboleggia te, Altissimo. Tu sia lodato, o mio Signore, per sorella luna e le stelle: in cielo le hai formate, chiare preziose e belle. Tu sia lodato, mio Signore, per fratello vento,e per laria e per il cielo; quello nuvoloso e quello sereno e ogni tempo tramite il quale dai sostentamento alle creature. Tu sia lodato, mio Signore, per sorella acqua, la quale molto utile e umile, preziosa e pura. Tu sia lodato, mio Signore, per fratello fuoco, attraverso il quale illumini la notte. E bello, giocondo, robusto e forte. Tu sia lodato, mio Signore, per nostra sorella madre terra, la quale ci d nutrimento, ci mantiene e produce diversi frutti con fiori colorati ed erba. Tu sia lodato, mio Signore, per quelli che perdonano in nome del tuo amore e sopportano malattie e sofferenze. Beati quelli che le sopporteranno in pace, perch saranno incoronati. Tu sia lodato, mio Signore, per la nostra morte corporale, dalla quale nessun uomo vivente pu scappare: guai a quelli che moriranno mentre sono in situazione di peccato mortale. Beati quelli che la troveranno mentre stanno rispettando le tue volont, perch la seconda morte, non far loro male. Lodate e benedicete il mio Signore, ringraziatelo e servitelo con grande umilt.

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In italiano moderno: Dialogo tra Madonna Morte e un cavaliere Giorgio Latis era un ragazzo ebreo cacciato da scuola nel 1938 che ha partecipato alla Resistenza nelle fila di Giustizia e Libert, venendo ucciso dai nazisti al momento della Liberazione. Questo un dialogo teatrale, sul modello della letteratura medievale, tra la Morte e un Cavaliere.

Il cavaliere giace semidisteso su un divano: giovane e bello, indossa un ricco, elegante costume di sera; in mano tiene una rosa che di tanto in tanto porta alle labbra. Entra Madonna Morte. CAVALIERE. Buonasera Madonna. MORTE. Buonasera Cavaliere. CAVALIERE. Gi da molto, Madonna, vi aspettavo, voi lo sapete, e vi chiamavo MORTE. Ed io, da molto ascolto il vostro richiamo. CAVALIERE. Senza risponder mai, n farmi cenno daver udito. Ma che importa, ormai siete arrivata. Non volete sedere? MORTE. No, il cammino per giungere sin qui mi stato lieve; pensavo a voi che aspettavate. E poi, forse, non mi potr fermare a lungo. CAVALIERE. Mi porterete via con voi? MORTE. E voi verreste via con me? CAVALIERE. Allora perch vi avrei chiamata? MORTE. Allora perch sarei venuta? Pausa. CAVALIERE. Vi ho tanto atteso, Madonna, e ora quasi mi sembra che vi vogliate un poco burlare di me. MORTE. Non pi di quanto il vostro abito me lo consenta. CAVALIERE. Non si pu, Madonna, attendere la Morte in abito marrone, seduti ad un tavolo dufficio; e una rosa sperduta tra le mani assai pi dolce di un telefono. MORTE. Tuttavia mi piacete, Cavaliere, e cercher di conquistarvi. CAVALIERE. Io sono sempre stato vostro, Madonna, far quanto mi ordinerete finch avr un soffio di vita. MORTE. Anche questo fa parte dellabito di seta; e anche per questo mi piacete. CAVALIERE. Per che cosa ancora, Madonna? MORTE. Per Madamigella Vita, il cui nome sboccia tra le vostre labbra come la rosa che stringeste, un giorno, al suo roseto. CAVALIERE. Io sarei lieto di potervela offrire, se la vorrete accettare dalle mie mani. MORTE. La vita o la rosa, Cavaliere? CAVALIERE. Ne dubitate, Madonna? MORTE. Il Signore vi ha elargito i suoi doni a piene mani; siete bello CAVALIERE. Dite piuttosto di fattezze umane.
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MORTE. e nobile CAVALIERE. Dite raffinato, Madonna. MORTE. e generoso. CAVALIERE. Dite prodigo, Madonna. MORTE. E amate Madamigella Vita con ogni battito del vostro cuore, e anchessa vi ama, tanto che non voleva lasciarmi accorrere da voi. CAVALIERE. Amo voi, Madonna; Madamigella Vita mi ha dato troppo poco perch la possa amare ancora. MORTE.come una volta. CAVALIERE. Perch la possa ancora amare. MORTE. E se io vi dessi altrettanto? CAVALIERE. Vi odierei, ma voi mi togliete tutto. Che belle mani avete, e lunghe e affusolate MORTE. Per tanto filare il destino degli uomini. CAVALIERE. e forti. MORTE. Per tanto spezzarlo. CAVALIERE. Datemi solo un momento la vostra mano. Ecco. Dio com fredda. Eppure brucia come se fosse di fuoco. MORTE. Invece le mani di Madamigella Vita sono morbide, tiepide e delicate. CAVALIERE. Le vostre sono ambrate. MORTE. E rosate le sue, come i petali di questa rosa alla quale vi afferrate, chiamando me. CAVALIERE. Gi una volta ve lho offerta, Madonna. MORTE. La vedreste avvizzire, tra le mie mani. CAVALIERE. Se voi non mi aiutate, non vi potr seguire con le mie sole forze. MORTE. Se con le vostre sole forze non riuscirete, Cavaliere, io certo non vi potr aiutare. CAVALIERE. Mi attirate e mi respingete, mi guardate con dolcezza eppure non mi vedete. MORTE. Cerco di attraversare il vostro abito di seta. CAVALIERE. Il mio abito di seta fa parte di me stesso. Non ho altra difesa davanti a voi. MORTE. Il vero amore si abbandona, non ha bisogno di difesa. CAVALIERE. Il vero bisogno deve rivestirsi dun abito, altrimenti, per tanto annullarsi, si perderebbe. MORTE. Avete paura di perdervi? CAVALIERE. Prima di avervi trovata, s, ho paura. MORTE. Mi ritrovereste, io vi ritroverei. CAVALIERE. Il nulla mi spaventa, Madonna. MORTE. Mentre la Vita vi d poco, ma certo. CAVALIERE. Ma inutile. La odio. MORTE. Odiate la Vita e temete la Morte, allora cosa volete, Cavaliere? CAVALIERE. Lamore, Madonna. MORTE. Lamore bisogna conquistarlo; lamore, Cavaliere, il dono che ha pi caro prezzo (Qui il dialogo rimasto interrotto) Codice della vita italiana Nel 1921, allindomani della Prima Guerra Mondiale, in unItalia vincitrice ma allo stesso tempo insoddisfatta, Giuseppe Prezzolini scriveva un Codice della vita italiana, libro che diventato il simbolo di unItalia che si autocritica a volte con ferocia, altre con amarezza, altre ancora con autocompiacimento. Capitolo I. Dei furbi e dei fessi
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1. I cittadini italiani si dividono in due categorie: i furbi e i fessi. 2. Non c una definizione di fesso. Per: se uno paga il biglietto intero in ferrovia, non entra gratis a teatro; non ha un commendatore zio, amico della moglie e potente nella magistratura, nella Pubblica Istruzione ecc.; non massone o gesuita; dichiara allagente delle imposte il suo vero reddito; mantiene la parola data anche a costo di perderci, ecc. questi un fesso. 3. I furbi non usano mai parole chiare. I fessi qualche volta. 4. Non bisogna confondere il furbo con lintelligente. Lintelligente spesso un fesso anche lui. 5. Il furbo sempre in un posto che si meritato non per le sue capacit, ma per la sua abilit a fingere di averle. 6. Colui che sa un fesso. Colui che riesce senza sapere un furbo. 7. Segni distintivi del furbo: pelliccia, automobile, teatro, restaurant, donne. 8. I fessi hanno dei principi. I furbi soltanto dei fini. 9. Dovere: quella parola che si trova nelle orazioni solenni dei furbi quando vogliono che i fessi marcino per loro. 10. LItalia va avanti perch ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti lItalia sono i furbi che non fanno nulla, spendono e se la godono. 11. Il fesso, in generale, stupido. Se non fosse stupido avrebbe cacciato via i furbi da parecchio tempo. 12. Il fesso, in generale, incolto per stupidaggine. Se non fosse stupido, capirebbe il valore della cultura per cacciare i furbi. 13. Ci sono fessi intelligenti e colti, che vorrebbero mandar via i furbi. Ma non possono: 1) perch sono fessi; 2) perch gli altri fessi sono stupidi e incolti, e non li capiscono. 14. Per andare avanti ci sono due sistemi. Uno buono, ma laltro migliore. Il primo leccare i furbi. Ma riesce meglio il secondo che consiste nel far loro paura: 1) perch non c furbo che non abbia qualche marachella da nascondere; 2) perch non c furbo che non preferisca il quieto vivere alla lotta, e la associazione con altri briganti alla guerra contro questi. 15. Il fesso si interessa al problema della produzione della ricchezza. Il furbo soprattutto a quello della distribuzione. 16. LItaliano ha un tale culto per la furbizia, che arriva persino allammirazione di chi se ne serve a suo danno. Il furbo in alto in Italia non soltanto per la propria furbizia, ma per la reverenza che litaliano in generale ha della furbizia stessa, alla quale principalmente fa appello per la riscossa e per la vendetta. Nella famiglia, nella scuola, nelle carriere, lesempio e la dottrina corrente che non si trova nei libri insegnano i sistemi della furbizia. La vittima si lamenta della furbizia che lha colpita, ma in cuor suo si ripromette di imparare la
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lezione per unaltra occasione. La diffidenza degli umili che si riscontra in quasi tutta lItalia, appunto leffetto di un secolare dominio dei furbi, contro i quali la corbelleria dei pi si andata corazzando di una corteccia di silenzio e di ottuso sospetto, non sufficiente, per, a porli al riparo delle sempre nuove scaltrezze di quelli. Capitolo II. Della Giustizia 17. In Italia non esiste giustizia distributiva. Ne tiene le veci lingiustizia distribuita. Per cinque anni il Sindaco (oppure il Deputato, il Prefetto, il Ministro) del Partito Rosso perseguita gli uomini del partito nero e distribuisce cariche o stipendi agli uomini del partito rosso. La situazione sarebbe intollerabile se dopo cinque anni, essendo salito al potere il Sindaco (c.s.) del Partito Nero, questi facesse le cose giustamente. E chiaro che lascerebbe almeno una met dellingiustizia antecedente. Perci il Sindaco (c.s.) del partito nero fa tutto il rovescio dellaltro; distribuisce cariche e stipendi agli uomini del partito nero e perseguita gli uomini del partito rosso. Cos lingiustizia rotativa tiene luogo della giustizia permanente. 18. Non vero, in modo assoluto, che in Italia, non esista giustizia. E invece vero che non bisogna chiederla al giudice, bens al deputato, al Ministro, al giornalista, allavvocato influente ecc. La cosa si pu trovare: lindirizzo sbagliato. 19. In Italia non si pu ottenere nulla per le vie legali, nemmeno le cose legali. Anche queste si hanno per via illecita: favore, raccomandazione, pressione, ricatto ecc. Capitolo III. Del Governo e della Monarchia 20. LItalia non , democratica n aristocratica. E anarchica. 21. Tutto il male dellItalia viene dallanarchia. Ma anche tutto il bene. 22. In Italia contro larbitrio che viene dallalto non si trovato altro rimedio che la disobbedienza che viene dal basso. 23. In Italia il Governo non comanda. In generale in Italia nessuno comanda, ma tutti si impongono. 24. Per le cose grosse non si cade mai, per quelle piccine spesso. Ci corrisponde al carattere italiano che subisce le grosse ingiustizie, ma intollerantissimo per le piccole. 25. LItaliano non dice mai bene di quello che fa il Governo, anche se fatto bene; per non c italiano il quale non affiderebbe qualunque cosa al governo e non si lagni perch il Governo non pensa a tutto. 26. I ministri non sono scelti perch persone competenti nellagricoltura, nei lavori pubblici, nelle finanze, nelle poste e telegrafi, bens perch piemontesi, liguri, lombardi, toscani, siciliani, abruzzesi, o perch appartenenti al gruppo a, b, c. Si ministri non per quel che si

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fatto, ma per il dialetto che si capisce, per il gergo parlamentare che si parla. Questo deriva in gran parte dal concetto della ingiustizia distribuita (cap. II). 27. Il valore degli incarichi non corrisponde sempre alla realt. Molto spesso il piantone conta pi del colonnello, lusciere ne sa pi del ministro, il segretario pu quello che il cardinale non osa, e cos via. Nelle piazze e nei salotti la conoscenza di questo annuario segreto delle potenze, forma uno dei punti indispensabili per poter fare carriera. Rivolgersi al principale senza passare per la succursale, uno dei pi comuni errori di tutti i novizi della vita italiana. 28. Lautorit del grado non conta. Litaliano non si inchina davanti al berretto. Nulla lo indispone pi delluniforme. Ma obbedisce al prestigio personale ed alla capacit di interessare sentimentalmente o materialmente la folla. 29. Luomo politico in Italia uomo avvocato. Il dire niente in molte parole stata sempre la prima qualit degli uomini politici; che se hanno sommato il dire niente al parlare fiorito, hanno raggiunto la perfezione. 30. La Monarchia resiste in quanto non esiste. I repubblicani non esistono in quanto non esiste loggetto della loro lotta. Non si pu combattere un Re che non meno noioso di un presidente di repubblica, poich non crea nemmeno la difficolt di farsi eleggere. 31. Il Re ha rinunciato ai diritti che esercitava, e non esercita pi quelli che gli son rimasti. 32. La piazza il vero Governo italiano, che decide la guerra o fa cessare lo sciopero dei tranvieri. Da parecchi anni impiegati, produttori. operai, e ormai anche militari, sanno che non si ottiene nulla dal governo, se non si scende in piazza . Forse per questo che siamo i discendenti dei Romani, che decidevano le questioni politiche nel Foro. Capitolo IV. Della geografia politica 33. LItalia si divide in due parti: una europea che arriva allincirca a Roma, e una africana o balcanica, che va da Roma in gi. LItalia africana o balcanica la colonia dellItalia Europea. Capitolo V. Della famiglia 34. In Italia luomo sempre poligamo. La donna poliandra (quando pu). 35. La famiglia la propriet del capo di famiglia. La moglie un oggetto di propriet. Se abbandona si pu uccidere. Viceversa non ammesso che possa uccidere, se la si abbandona. 36. La moglie ha la sua posizione sociale segnata fra la serva e lamante. Un po pi in su della serva e un po pi gi dellamante. Fa le giornate da serva e le notti da amante. 37. I figli sono propriet del padre. Devono fare onore, non a se stessi, ma al padre. Capitolo VI. Delle leggi

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38. In Italia nove decimi delle relazioni sociali e politiche non sono regolate da leggi, contratti o parole date. Si fondano sopra accomodamenti pratici ai quali si arriva mediante qualche discorso vago. una strizzatina docchio e il tacito lasciar fare fino a un certo punto. Questo genere di relazioni si chiama compromesso. Non ci sono mai situazioni nette tra marito e moglie, tra compratore e venditore, tra governo e opposizione, tra ladri e pubblica sicurezza, tra Quirinale e Vaticano. 39. Tutto ci che proibito per ragioni pubbliche si pu fare quando non osta un interesse privato. Nei vagoni dove proibito fumare tutti fumano finch uno non protesta. 40. In Italia nulla stabile fuorch il provvisorio. 41. La mancia la pi grande istituzione tacita dItalia, dove gli usi contano pi delle leggi, e le consuetudini pi dei regolamenti. Per far procedere una pratica come per ottenere un vagone. per avere notizia di una sentenza. come per far scaricare un piroscafo, occorre sempre la mancia. Il modo di darla variabile ed esige un noviziato non breve, una conoscenza della graduatoria sociale e dei sistemi in uso. Essa va dal volgare gruzzoletto posto nella mano dellautorit da commuovere, e dalla bottiglia fatta stappare in onore dellaffare che si conclude, fino alla bustarella , in uso negli uffici di Roma ed ai contratti tariffati degli agenti ferroviari del settentrione. o al vezzo di perle per la signora e la compartecipazione ad unemissione di azioni per il grosso affarista o giornalista. 42. La pena di morte non abolita in Italia. Essa colpisce, in generale, gli innocenti che si trovano a passare sotto la traiettoria dei moschetti della Regia Guardia o dei Reali Carabinieri, oppure nel cerchio delle bombe a mano lanciate da socialisti o da fascisti. Capitolo VII. Delle Ferrovie 43. In Italia si viaggia gratis in prima classe; con riduzione, in seconda. In terza si paga la tariffa intera, proporzionalmente pi alta di quella che pagherebbero le altre classi, se le altre la pagassero mai interamente. Capitolo VIII. Dellideale 44. C un ideale assai diffuso in Italia: guadagnar molto faticando poco. Quando questo irrealizzabile, subentra un sottoideale: guadagnar poco faticando meno. 45. La scuola fatta per avere il diploma. E il diploma? Il diploma fatto per avere il posto. E il posto? Il posto fatto per guadagnare. E guadagnare? E fatto per mangiare. Non c che il mangiare che abbia fine a se stesso, sia cio un ideale. Salvo in coloro, in cui ha per fine il bere.

Capitolo IX. Del guadagno 46. In generale in Italia nessuna professione sufficiente per vivere, da sola. Perci si vede linsegnante che fa anche il giornalista; limpiegato che fa il rappresentante di case commerciali; il ragioniere dello Stato che va a curare la sera aziende private; il giornalista che scrive commedie. Un solo impiego non basta a sbarcare il lunario. Con due ci si riesce. Con
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tre si vive bene. Bisogna essere furbi per averne quattro. Se fra questi ve n uno almeno da trascurare, la preferenza vien fatta a quello dello Stato, in base al principio che segue. Capitolo X. Della propriet collettiva 47. La roba di tutti (uffici, mobili dei medesimi, vagoni, biblioteche, giardini, musei, tempo pagato per lavorare, ecc.) roba di nessuno. Capitolo XI. DellItalia e degli Italiani 48. LItalia il giardino del mondo. LItalia un paese naturalmente povero, senza carbone, con poco ferro, molto scoglio, per tre quarti malarico e troppo popoloso. Esso dipende e dipender sempre economicamente dagli stranieri. Lindipendenza dellItalia il mito pi infondato e dannoso che un italiano possa nutrire. C una sola consolazione: che nessun paese economicamente indipendente. 49. Litaliano un popolo che si fa guidare da imbecilli i quali hanno fama di essere machiavellici, riuscendo cos ad aggiungere al danno la beffa, ossia linsuccesso alla disistima, per il loro paese. Da molti anni il programma degli uomini che fanno la politica estera sembra riassumersi in questo: mani vuote, ma sporche. 50. I veri italiani sono pochissimi. La maggior parte di coloro che si fanno passare per italiani, sono in realt piemontesi, toscani, veneti, siciliani, abruzzesi, calabresi, pugliesi e via dicendo. Appena fuori dItalia, litaliano torna ad essere quello che : piemontese, toscano veneto ecc. Litaliano sar un prodotto dellItalia, mentre lItalia doveva essere un prodotto degli italiani. 51. Lammirazione degli stranieri per tutte quelle cose che ci urtano nella vita italiana (il lazzaronismo, lindisciplina, il sentimentalismo, la musica da serenate, la statueria ecc.), indica che in tutti questi difetti c qualche cosa di gradevole e di simpatico. Ma per chi va a fondo delle cose, vede che si tratta di una permanente insidia al carattere italiano, gi inclinato a ci che pi gradevole, ma meno pericoloso per gli stranieri. Essi vedono volentieri gli italiani prendere il mandolino in mano e far serenate alla luna, e li carezzano gettando un obolo, con la simpatia e il disprezzo che si ha per una cortigiana, o la sottintesa superiorit che si mostra verso un cagnolino. 52. Se per ingegno si intende la facilit nelle cose facili, larte di esprimersi con abbondanza, la capacit di intendersi senza troppo precisare. la vernice di tutti i talenti esterni. il canto piacevole, la poesia sonora, larrivare dun colpo a comprendere le cose senza sforzarsi, dopo, di compiere un passo pi avanti per approfondirsi in ci che si imparato, litaliano un popolo intelligente. Se per ingegno si intende invece 53. Il perfetto italiano giudica lingrandimento dellItalia dellallargamento chilometrico, la grandezza dei quadri dalla superficie della tela, la bellezza della poesia dalla sonorit delle rime e quella delle donne dalla quantit della ciccia. Il buffo che molti di questi valori plastici sono entrati anche nella zucca degli stranieri, che ammirano il nostro parlar sonoro, le nostre donne carnose, i quadroni dal Rinascimento in poi, e qualche volta anche laumento dei chilometri quadrati. 54. La storia dItalia la storia di Spagna e di Francia, dAlemagna e dAustria, e in fondo, storia dEuropa. Lo sforzo degli storici per creare una storia dItalia dimostra come si possa
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spendere molto ingegno per una causa poco ingegnosa, come accade a quei capitani che si fanno valorosamente ammazzare per una causa infame. 55. LItaliano di tanto inferiore al giudizio che porta di se stesso di quanto superiore al giudizio che ne danno gli stranieri. Le sue qualit migliori sono le ignorate e i suoi difetti peggiori sono i pubblicati da tutta la fama. 56. La famiglia lunico aggregato sociale solido in Italia. Il comune lunico organismo politico sentito in Italia. Tutto il resto sentimento generico di classi intellettuali, come la patria; o astrattismo burocratico, come la provincia; o mito vago, che nasconde spinte economiche molto ristrette ed egoistiche, come linternazionale. 57. Alcune massime e parole italiane hanno una origine dialettale e regionale, che significa che una qualit particolare duna data gente s andata allargando a tutta lItalia. Per esempio : tira a camp massima eminentemente romana; non ti compromettere precetto squisitamente toscano; fare fesso pratica particolarmente meridionale; per tutti gli italiani ormai le capiscono e i furbi le hanno adottate come regola di vita sociale. 58. Il tempo la cosa che pi abbonda in Italia, visto lo spreco che se ne fa. 59. Tutto in ritardo in ritardo in Italia, quando si tratta di iniziare un lavoro. Tutto in anticipo quando si tratta di smetterlo. 60. Non vero che lItalia sia un paese disorganizzato. Bisogna intendersi : qui la forma di organizzazione la camorra. Il Partito come la religione, la vita comunale come la economica prendono inevitabilmente questo aspetto. Non manca disciplina ma la disciplina propria della camorra, lultra disciplina che va dal fas al nefas. 61. Tutti i principali difetti degli italiani, e soprattutto i pi vergognosi : la mancanza di parola, il servilismo, lindividualismo esagerato, labitudine dei piccolo inganno e della corruzione, derivano dalla povert italiana, come la sporcizia di tanti loro paesi dalla mancanza di acqua. Quando in Italia correr pi denaro vero e pi acqua pulita, la redenzione dItalia sar in buona parte compiuta. 62. LItalia una speranza storica che si va facendo realt.

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Locuzioni Latinismi In italiano si usano comunemente diverse espressioni latine. Curriculum vitae In vino veritas Pecunia non olet Repetita iuvant Cave canem Ex abrupto Tabula rasa Ad personam Alias Redde rationem Elenco degli studi e del lavoro svolti L'alcol aiuta a dire la verit Il denaro non puzza Ripetere fa bene Attenti al cane! All'improvviso Vuoto, azzerato Per il vantaggio di una persona sola Detto in altro modo Presenta il conto!

Ad hoc Bis Idem Memorandum Ultimatum Auditorium Lapsus Qui pro quo Ex aequo Deficit

A proposito Due volte Lo stesso Appunto per ricordare Ultime condizioni Sala per conferenze o musica Errore involontario Equivoco Alla pari Carenza

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Falsi amici: Italiano Inglese False friends Traduzione in ing. Italiano Inglese Traduzione in ita. currently attualmente actually in realt sum addizione addiction dipendenza bored annoiato annoyed infastidito subject argomento argument discussione (to) warn Avvertire (to) Advertise pubblicizzare shack baracca barracks caserma good bravo brave coraggioso room camera camera macchina fotografica cellar cantina canteen mensa tail coda code codice warm caldo cold freddo understanding comprensivo comprehensive esauriente competition concorrenza concurrence coincidenza intimacy confidenza confidence fiducia profit convenienza convenience comodit body corpo corpse cadavere watermelon cocomero cucumber cetriolo ultimately definitivamente definitely certamente disappointment delusione delusion illusione publisher editore editor redattore / curatore polite educato educated colto possibly eventualmente eventually alla fine factory fabbrica fabric tessuto farm fattoria factory fabbrica at last finalmente finally alla fine pretty grazioso gracious clemente naivet ingenuit ingenuity ingegnosit insult ingiuria injury ferita wide largo large grande reading lettura lecture conferenza bookshop libreria library biblioteca (to) dismiss licenziare (to) license autorizzare lust lussuria luxury lusso warehouse magazzino magazine rivista mass messa mess confusione soft morbido morbid morboso
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Dizionario culturale Accise Uno dei motivi per cui agli italiani non piace molto fare le guerre che poi le pagano nei diversi decenni successivi. Infatti, il metodo pi facile per raccogliere soldi utili a finanziare una guerra laumento delle accise, che sono tasse dirette su un singolo prodotto di consumo, in particolare le accise sulla benzina. Tasse che poi non vengono pi tolte quando la motivazione cessa di esistere: gli italiani stanno infatti ancora pagando la guerra dEtiopia del 1935-36. Laltra idea dei governi lutilizzo delle accise per risolvere i danni e i problemi che nascono dalle tragedie nazionali, cos che risulti impossibile lamentarsi dellaumento delle tasse senza sembrare cinici cuori di pietra: che cosa sono infatti pochi centesimi di aumento di fronte alle sofferenze dei connazionali colpiti da un terremoto? Ecco le motivazioni dellintroduzione delle principali accise che ancora oggi si pagano su ogni litro di benzina: 1935 Guerra dEtiopia 1956 Crisi di Suez 1963 Tragedia del Vajont 1966 Alluvione di Firenze 1968 Terremoto nel Belice 1976 Terremoto nel Friuli 1980 Terremoto in Irpinia 1983 Missione di pace in Libano 1996 Missione di pace in Bosnia 2011 Emergenza Libia 2011 Alluvione in Toscana e Liguria 0,001 0,007 0,005 0,005 0,005 0,051 0,039 0,106 0,011 0,040 0,0089

Amarcord oggi una parola della lingua italiana che indica il ricordo nostalgico, il parlare in modo malinconico di momenti ormai lontani nel tempo. Originariamente, per, il termine viene dal dialetto romagnolo a marcord che vuol dire io mi ricordo. Luso a livello nazionale della parola e il suo nuovo significato arrivato con lomonimo film di Federico Fellini nel 1973. Il film racconta la storia di un borgo di Rimini negli anni 30 e dei suoi abitanti ed , allo stesso tempo, anche la ricostruzione della Rimini ricordata da Fellini. Laperitivo si fa quando ci si riunisce prima di cena per bere qualcosa di analcolico o poco alcolico. Generalmente lorario dalle 18.00 alle 19.30, ma cambia in base alle regioni italiane. Le bevande pi diffuse sono: vino, Campari, Spritz, Martini o birra. Mentre si beve, durante laperitivo, si mangiano anche stuzzichini, cio cibo veloce e leggero, come patatine, tramezzini, pizzette o piatti a buffet.
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Laperitivo esisteva anche nell 800 e serviva ad aumentare lappetito prima della cena, poi, con la nascita del Martini, aveva conosciuto una nuova fortuna specialmente grazie ai lavoratori che facevano laperitivo subito dopo il lavoro. Oggi diventato una moda soprattutto tra i giovani; proprio per questo sono stati aperti dei locali in zone molto raffinate e cos fare laperitivo, o fare lape, diventato anche uno status symbol. Lespressione Bel Paese nasce dai versi dei due pi importanti poeti italiani. Dante Alighieri (XIII-XIV secolo), nellInferno, parla di bel paese l dove l s sona, con riferimento alla lingua italiana (la cosiddetta lingua del s, contrapposta alla langue doc e alla langue dol), mentre Francesco Petrarca (XIV secolo) cita lunit territoriale nel suo Canzoniere: il bel paese / ChAppennin parte e l mar circonda e lAlpe. Due testi che si richiamano a ununit italiana con oltre 500 anni danticipo rispetto al processo politico del Risorgimento (1861). Nel 1876 labate Antonio Stoppani scrive Il Bel Paese. Conversazioni sulle bellezze naturali, la geologia e la geografia fisica dItalia, un libro che diventa presto un best seller e che aiuta gli italiani del nuovo stato unitario a conoscere meglio il proprio paese. Nel 1906 Egidio Galbani decide di mettere in vendita un formaggio che faccia concorrenza ai formaggi francesi, allepoca pi noti. Lo chiama Bel Paese e sulla confezione mette limmagine dellabate Stoppani, al cui libro si ispirato. Oggi Bel Paese lespressione con cui comunemente conosciuta lItalia. Molti pensano che agli italiani che viaggiano allestero manchino la pasta e la pizza autentiche. In realt ci di cui sentono maggiormente la mancanza il bidet (pronunciato bid), strumento da bagno non presente in tutti i paesi del mondo. A sua volta il bidet crea qualche perplessit tra chi arriva in Italia e non ne conosce luso. Vediamo di che si tratta. Nato in Francia nel XVIII secolo, il bidet stato introdotto in Italia dalla famiglia reale di Napoli, per poi diventare di uso comune nel XX secolo. Oggi nessuna casa italiana ne sprovvista e nessun italiano accetterebbe un bagno senza bidet. Serve come strumento per ligiene delle parti intime dopo luso della carta igienica (e non in sostituzione, come alcuni pensano!) e, soprattutto, non unalternativa alla doccia, ma ne complemento. Ci sono momenti della giornata in cui non possibile fare la doccia e, se occorre andare in bagno proprio in quei momenti, necessario lavarsi, non essendo sufficiente la carta igienica a garantire piena pulizia. Per le donne, inoltre, che necessitano di ulteriori attenzioni alligiene intima in certi giorni di ogni mese, il bidet molto prezioso (non ci si pu certo fare la doccia diverse volte al giorno). La Candelora (2 febbraio) una ricorrenza che ha radici religiose, a cui si sono poi aggiunti elementi di folklore. E la festa delle luci, che ricorda la presentazione di Ges al Tempio, ed anche dedicata a Maria. Nella tradizione religiosa ebraica, una donna era considerata impura per 40 giorni dopo la nascita del figlio: al termine di questo periodo doveva recarsi al Tempio per purificarsi. La festa della Purificazione della SS. Vergine Maria o della Presentazione del Signore (in greco Ipapante) al Tempio ricorda un gesto di grande umilt: il Figlio di Dio e sua madre compiono un atto di rispetto per la Legge mosaica. Il rito della benedizione delle candele ha dato il nome popolare di Candelora. Anche la Candelora, come altre ricorrenze, ha ispirato proverbi e detti popolari di natura meteorologica: Quando vien la Candelora de linverno semo fora; ma se piove o tira il vento de linverno semo dentro
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cio: Quando viene la Candelora, siamo fuori dallinverno; ma se piove e c vento, siamo ancora in inverno. Il proverbio si trova in forme diverse, secondo la regione italiana di origine. E dopo il Carosello tutti a nanna! Il Carosello stata una famosissima trasmissione televisiva molto particolare. La prima volta che la trasmissione andata in onda stato il 3 febbraio del 1957, e da quel giorno dalle 20.50 alle 21 stato un appuntamento quotidiano. La tv italiana non aveva mai trasmesso la pubblicit ed ora che la societ italiana si apriva al consumismo, questo sembrava necessario. Lidea del programma era semplice: cerano dei messaggi pubblicitari che per erano accompagnati da brevi episodi teatrali, musicali o da cartoni animati e queste scene si chiamano sketch. Ogni sketch doveva essere breve, efficace e comprensibile da tutti, per questo si usava un linguaggio semplice, diretto e vicino alla cultura popolare. Il Carosello ha avuto una grande diffusione ed stata una trasmissione molto amata. Molti personaggi, il linguaggio e le espressioni del Carosello, sono diventati patrimonio della cultura popolare italiana. E dopo il Carosello si andava tutti a dormire. O cos diceva il celebre motto. Celo celo, manca manca Se chiedete a un uomo italiano sopra ai 30 anni che cosa significa il titolo, Celo, celo, manca, manca, vi sapr quasi sicuramente rispondere. Se non sapr spiegarvi il significato vuol dire che uno dei pochi italiani che non ama il calcio. Celo sta infatti per Ce lho e manca non ha bisogno di traduzioni: il ritornello che i bambini dicevano ai loro amici che sfogliavano il mazzetto di figurine Panini dei calciatori: un album che, dal 1961/62, cominciava ogni anno in autunno e si concludeva in giugno, alla chiusura del campionato. Le figurine doppie si scambiavano tra amici e, per rendere pi veloce la loro classificazione tra figurine che si avevano e figurine gi incollate (con la colla Coccoina) sul proprio album, si rispondeva meccanicamente celo, manca a ogni nome di calciatore che lamico elencava. Lalbum aveva tutti i giocatori di ogni squadra, ciascuno dei quali campeggiava in una figurina. La sfida era completarlo prima degli amici, in unepoca per in cui non si poteva chiedere ai propri genitori una quantit infinita di denaro per acquistare pacchetti di figurine nuove: allora labilit stava nellarrivare prima degli altri sulle doppie pi rare, avendo per una buona scorta di figurine da usare come merce di scambio. Oggi questo rito dellalbum Panini di fatto scomparso: tra mercato dei calciatori quasi sempre aperto e rose di giocatori infinite, tanto che due pagine di album non basterebbero per una squadra, i ragazzi preferiscono giocare con la Playstation, che poi un modo diverso per divertirsi allo stesso modo, sognando di poter conoscere gli eroi della domenica. Il chinotto un po la coca-cola italiana, anche se una bevanda pi sana e gustosa. Questa bevanda, diffusa solo in Italia e in alcune comunit italiane del mondo, prodotta dal succo dellomonima pianta, analcolica e frizzante. Il sapore un po amaro, ma ha anche un retrogusto delicato. Lorigine del chinotto non ben chiara. Il nome scientifico del chinotto Citrus Myrtifolia, e forse una trasformazione dellarancio amaro. La pianta non molto alta, un metro e mezzo o due al massimo, e il frutto grande come la met di un arancio normale. Con il chinotto si possono fare anche confetture e canditi. Non molto buono da mangiare al naturale.

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Alcuni documenti dicono che la San Pellegrino sarebbe tra le prime aziende ad aver prodotto la bevanda, nel 1932. Ma ci sono anche indicazioni precedenti, per cui difficile dirlo con esattezza. Nel 1949 Pietro Neri ha fondato unazienda produttrice di chinotto che, con una campagna pubblicitaria efficace, riuscita a diffondere largamente la bevanda in tutta la penisola. Lo storico slogan era: non vero chinotto, se non c l8! Curiosit: nel chinotto c pi caffeina della coca-cola classica. Che cosa significa ciao, il popolare saluto che gli italiani si danno quando incontrano e quando congedano una persona con cui sono in confidenza? Deriva dalla lingua veneta e nella sua forma originaria scivo, cio schiavo, servo, corrispondente al saluto Servo vostro. Da scivo si passati a scio per poi ritrovare la parola nellitaliano ciao. Il nome Ciao stato usato in passato per un motorino della Piaggio e, nel 1990, per la mascotte dei Mondiali di Calcio tenuti in Italia. Ciao anche il titolo di varie canzoni, tra cui una di Lucio Dalla, ma la canzone pi famosa certamente Bella ciao, cantata durante la Resistenza dai partigiani che combattevano i nazi-fascisti. Cicciobello una bambola creata nel 1962 da Gervasio Chiari: ha i capelli e gli occhi chiari, veste una tutina azzurra e ha in bocca il ciuccio. E di grandezza naturale, dando cos lopportunit a chi ci gioca di fingere di avere tra le braccia un vero neonato. Nel corso degli anni Cicciobello si arricchito di numerose varianti, ma sempre stato il bambolotto preferito dalle bambine italiane. Cinepanettone un termine che, nato inizialmente in senso dispregiativo, ha finito col definire una serie di film che escono nelle sale cinematografiche intorno al periodo natalizio. Sono film comici, un po grossolani e volgari, che per registrano sempre un grande successo di pubblico, pubblico alla ricerca di un divertimento semplice in un periodo di preoccupazioni qual il mese di dicembre. Sembra che la parola sia nata per definire il film Vacanze di Natale del 1983, ambientato a Cortina dAmpezzo. Poi ha viaggiato lungo tutti gli anni novanta e duemila con la coppia di attori Massimo Boldi e Christian De Sica (figlio del regista Vittorio De Sica), espressione della comicit facile (basata sui doppi sensi) rispettivamente milanese e romana. Sul cinepanettone c da sempre un dibattito che coinvolge i critici cinematografici. In genere se ne critica la volgarit e la grossolanit, ma ci si divide tra chi lo ritiene un genere dannoso per la qualit del cinema e chi invece pensa che gli enormi incassi che derivano dal cinepanettone possano permettere ai produttori di girare anche film meno popolari ma di maggiore qualit. Il derby Milan-Inter, chiamato anche derby della Madonnina, una partita di calcio molto popolare e seguita, e vede la partecipazione delle due squadre italiane pi glocal: sono tra le societ italiane quelle che hanno vinto di pi in Europa e nel mondo e allo stesso tempo le ultime tra le grandi squadre che sono rimaste molto legate alla citt che rappresentano, con due proprietari milanesi che finora hanno speso tanti soldi per far divertire i loro tifosi. In questo video di Sky vediamo come il derby pu diventare unossessione per i milanesi, che parlano dei giocatori delle due squadre a sproposito.

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Dieta mediterranea La dieta mediterranea un tipo di alimentazione molto diffuso nei paesi che si affacciano sul mar Mediterraneo. Spesso riconosciuta come una delle diete pi sane esistenti. La definizione lha data un ricercatore statunitense, Ancel Keys, che ha osservato soprattutto lo stato di salute degli abitanti di questi paesi. LItalia, in cui la dieta mediterranea molto diffusa, gode di una bassa percentuale di obesit, di una grande speranza di vita e di una percentuale minore di alcuni disturbi, come quelli cardiovascolari. Se consideriamo che la cucina italiana una delle pi buone e famose al mondo, la dieta mediterranea diventa una vera e propria eccellenza da condividere. Con limmagine seguente vi riassumiamo brevemente in cosa consista. La figura una piramide e alla base ci sono i prodotti che sono consumati di pi, mentre salendo incontriamo i prodotti che vanno assunti in quantit minore fino ad arrivare al vertice dove ci sono quegli alimenti che andrebbero consumati pi raramente.

Esodo e controesodo La parola esodo, che evoca luscita del popolo ebraico dallEgitto, usata nel linguaggio giornalistico per indicare la partenza di una grande quantit di persone. Si parla cos di esodo estivo o esodo pasquale per descrivere le partenze di massa per le vacanze. Il ritorno dei vacanzieri dai luoghi di villeggiatura definito controesodo. Pi recentemente si coniato anche il termine esodato: riferito alle migliaia di persone che sono uscite dal mondo del lavoro per ristrutturazioni aziendali oppure per raggiungimento
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dellet della pensione, ma che, a causa di una nuova legge, non possono ancora percepire la pensione. Euro Come tutti sanno, leuro la moneta ufficiale di tutti quei paesi dellUnione Europea che fanno parte anche dellunione monetaria. In Italia stato adottato al posto della lira, fin dalla sua nascita, nel 1999. Le banconote delluro sono uguali per tutti i paesi, ed hanno come immagini dei ponti per rappresentare lunione tra le varie culture che formano lEuropa. Le monete, invece, hanno una faccia che uguale per tutti, mentre laltra cambia da stato a stato. In Italia sono state scelte queste immagini:

Castel del Monte, in Puglia

Mole Antonelliana, di Torino

Colosseo, di Roma

particolare de La nascita di Venere, di Sandro Botticelli

Forme uniche della continuit nello spazio, di Umberto Boccioni

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Statua di Marco Aurelio, in piazza del Campidoglio a Roma, realizzate da Michelangelo

lUomo Vitruviano di Leonardo da Vinci

ritratto di Dante Alighieri, realizzato da Raffaello Sanzio Feste e ferie Giorni feriali e giorni festivi Per giorno feriale, in italiano, si intende giorno lavorativo mentre le ferie sono il periodo di vacanza dal lavoro. Gli italiani di solito prendono i giorni di ferie nei periodi estivi, soprattutto in agosto, e non c una regolazione nazionale su questo. In Italia ci sono poi diverse feste nazionali: alcune sono giorni festivi, per cui non si va a scuola o a lavorare, altre invece sono giorni feriali, bench siano importanti e conosciute. Feste ( festivo, feriale ) 1 gennaio Capodanno 6 gennaio Epifania 14 febbraio San Valentino 40 giorni prima di Pasqua Carnevale 19 marzo Festa del pap marzo-aprile Pasqua marzo-aprile Luned dellAngelo Chiamata Pasquetta 25 aprile Festa della Liberazione dal nazi-fascismo 1 maggio Festa dei lavoratori seconda domenica di maggio Festa della mamma 2 giugno Festa della Repubblica 15 agosto Ferragosto 1 novembre Ognissanti 2 novembre Giorno dei defunti 8 dicembre Immacolata Concezione 25 dicembre Natale
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26 dicembre Santo Stefano 31 dicembre San Silvestro

Il Festival di Sanremo Dopo la seconda guerra mondiale, lItalia cerca di trovare una sua normalit. La lingua italiana resta ancora una lingua di poche persone, perch, anche se passato quasi un secolo dallunificazione, la maggior parte degli italiani parla dialetto. In questo scenario, con la citt di Sanremo ancora in ricostruzione, il direttore del Casin di Sanremo, Pier Bussetti, e Giulio Razzi della Rai, decidono di creare un Festival della Canzone italiana: il 1951. Il Festival viene trasmesso per radio, per poi diventare dal 1955 un fenomeno televisivo. Dal 1976 si trasferisce dal Teatro del Casin al Teatro Ariston, dove si celebra ancora oggi. Negli anni a Sanremo hanno partecipato quasi tutti i pi grandi cantanti italiani e molti giovani sono diventati famosi proprio grazie al festival. Alla manifestazione hanno anche preso parte molti interpreti internazionali. Il festival diventato col tempo una vetrina anche per le case discografiche e per i vari generi musicali. La Fiera degli Oh bej! Oh bej! la tradizionale fiera natalizia milanese. Si tiene nei giorni intorno alla celebrazione di S. Ambrogio (7 dicembre), patrono della citt, ed molto frequentata da milanesi e da turisti, in cerca di dolciumi, oggetti dantiquariato e dartigianato, giocattoli. Il suo nome unespressione di gioia dialettale dei bambini che, nel 1510, intorno alla festivit di S. Ambrogio, accolsero nella citt Giannetto Castiglioni, inviato di Papa Pio IV. Egli, per ingraziarsi la citt che in quel periodo era piuttosto fredda nei confronti del Papa (ma accesamente devota al suo santo patrono), decise di entrare a Milano portando con s dolci e regali per i bambini, le cui grida Oh bej! Oh bej! (oh belli, oh belli) rimasero cos impresse da dare il nome alla ricorrenza annuale. Tra i prodotti che fin da subito si cominciarono a vendere alla fiera, ci sono i firon, caldarroste infilate in lunghi fili, il castagnaccio, la mostarda, le bambole di pezza, vestiti. Allinizio la manifestazione si svolgeva in Piazza Mercanti, accanto a Piazza Duomo, nel 1886 stata spostata intorno alla Basilica di S. Ambrogio. Nel 2006, a causa delleccessiva quantit di persone che la frequentano, la Fiera degli Oh bej! Oh bej! stata trasferita intorno al Castello Sforzesco.

Giorno dei defunti Il 2 novembre giorno dei defunti e in questo giorno si ricordano i propri cari che non ci sono pi. In Italia si lavora, anche se spesso le scuole restano chiuse per dare la possibilit agli studenti di andare a trovare i propri cari lontani. In questo giorno si portano i fiori al cimitero e qualcuno accende qualche candela sulla propria finestra, cos le anime delle persone che abbiamo amato possono ritrovare la strada di casa. Giorno del ricordo Con una legge del 2004, il Parlamento italiano ha istituito, con voto quasi unanime, il Giorno del ricordo (10 febbraio), in onore delle vittime delle persecuzioni titine in Jugoslavia e per non dimenticare la tragedia delle foibe e dellesodo giuliano-dalmata. Ecco alcuni contributi per approfondire il tema:
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Le foibe e lesodo giuliano-dalmata Giorno della Memoria Il Giorno della Memoria una celebrazione che cade il 27 gennaio di ogni anno. In questa giornata vengono ricordate le vittime del nazi-fascismo, dellOlocausto e tutte quelle che a costo della propria vita hanno protetto i pi deboli in quei giorni. Questa giornata stata istituita per legge dal Parlamento italiano e il primo articolo recita: La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dellabbattimento dei cancelli di Auschwitz, Giorno della Memoria, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subto la deportazione, la prigionia, la morte, nonch coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. Leggi razziali in Italia Primo Levi Se questo un uomo Salvatore Quasimodo Auschwitz Francesco Guccini Auschwitz (Canzone del bambino nel vento) Franco Battiato Il carmelo di Echt Un eroe: Giorgio Perlasca Binario 21 Liliana Segre In viaggio verso Auschwitz Shlomo Venezia Costretto a collaborare Risiera di San Sabba

I giorni della merla Secondo la tradizione, i giorni della merla (29, 30 e 31 gennaio) sarebbero i tre giorni pi freddi dellanno. Inoltre, se in questi giorni viene rispettata la tradizione che li vuole molto freddi, allora la primavera sar bella. Ma se i giorni della merla sono caldi, la primavera arriver in ritardo. Il nome deriva da una leggenda, secondo cui una merla, uccello che un tempo aveva le piume bianche come la neve, per proteggersi dal freddo port i suoi piccoli dentro un comignolo, da cui sarebbe uscita tre giorni dopo con un manto di color nero, a causa della fuliggine. Da allora i merli hanno le piume nere.

Max Bunker Alan Ford e il Gruppo TNT Alan Ford un fumetto pubblicato nel 1969 da Max Bunker (pseudonimo di Luciano Secchi): racconta le storie di un gruppo molto bizzarro di agenti segreti (Gruppo TNT). Dal fumetto poi stato ricavato un cartone animato. Satanik Satanik un fumetto ideato da Max Bunker nel 1964, ed una fascinosa donna criminale che vive storie al limite dellhorror e degli eventi soprannaturali. La Juventus una delle squadre di calcio pi conosciute e popolari dItalia, con circa 12 milioni di tifosi nel Bel Paese (le stime sui tifosi nel mondo sono molto varie, ma segnalano alcune decine di milioni di sostenitori).

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La sua storia comincia nel 1897, quando un gruppo di studenti del liceo classico Massimo dAzeglio di Torino decide di incontrarsi per giocare a calcio. La scelta del nome latino (juventus significa giovent) richiama gli studi classici dei ragazzi. Lattuale maglia bianconera viene scelta nel 1903: prima la Juventus usava la maglia rosa. Il primo titolo di campione dItalia la Juve (questo il suo diminutivo) lo ha vinto nel 1905. Nel 1923 la societ si lega alla famiglia Agnelli, e di conseguenza alla FIAT. La Vecchia signora (soprannome che indica la storia e lautorevolezza della squadra) ha intrecciato sempre pi il suo destino a quello dellItalia, contribuendo notevolmente alla crescita della Nazionale di calcio e non lasciando mai i propri tifosi troppo a lungo digiuni di vittorie e i periodi di crisi sono sempre durati poco tempo. Non la squadra italiana pi vincente a livello internazionale (lo il Milan), ma senza dubbio la prima in Italia. Oltre alla tragedia dellHeysel (lo stadio di Bruxelles in cui nel 1986 sono morti numerosi tifosi in seguito al crollo di una parte della struttura), il periodo pi difficile la Juventus lo ha vissuto proprio allinizio degli anni Duemila. Nel 2006 scoppia lo scandalo chiamato Calciopoli: la Juventus viene coinvolta in oscure vicende di illeciti sportivi, causate soprattutto da alcuni dirigenti che hanno tradito la fiducia dei propri tifosi. La giustizia sportiva ha cos tolto alla squadra i due scudetti appena vinti e lha mandata in serie B. Da quel campionato la Juve si subito ripresa, ritornando in serie A in appena un anno e, con nuovi dirigenti e un rinnovamento della squadra, tornata alla vittoria nel campionato 2011/2012, ottenendo il suo 28 scudetto (30 secondo i tifosi che non riconoscono la revoca dei due tolti dalla giustizia sportiva). Tra gli oltre 700 nomi, italiani e stranieri, che hanno legato la propria carriera a quella della Juve, vanno segnalati Giampiero Boniperti, John Charles, Gianpiero Combi, Omar Sivori, Marco Tardelli, Gaetano Scirea, Michel Platini, Dino Zoff, Roberto Baggio, Zindine Zidane, Alessandro Del Piero. E chiss quanti altri ciascun tifoso juventino vorrebbe aggiungere! Letterine, schedine, meteorine e altre Dalla parola velina, indicante una ragazza di bellaspetto senza competenze particolari salvo quelle estetiche, sono nati numerosi neologismi che riempiono i giornali italiani. Bisogna perci sapersi districare tra tutte queste -ine che affollano gli schermi televisivi. Eccone un campione esemplificativo: - Letterine: ragazze che ballavano in bikini durante la trasmissione televisiva Passaparola, un popolare quiz sulla conoscenza della lingua e della cultura italiana. - Schedine: ragazze che ballavano in bikini durante una trasmissione televisiva chiamata Quelli che il calcio. Il nome viene da schedina del Totocalcio, il gioco a premi legato al calcio. - Meteorine: ragazze che presentavano il meteo in minigonna e maglietta molto aderente, allinterno di un telegiornale nazionale (Tg4). - Padanine: ragazze che accompagnavano un candidato leghista durante una campagna elettorale. Dal nome Padania, lo stato immaginario inventato dalla Lega Nord. - Olgettine: ragazze che, secondo laccusa della magistratura, abitavano in una residenza in via Olgettina, a Milano, per essere a disposizione di un importante uomo politico dedito alle feste notturne. La Lira NellVIII secolo, nel grande impero di Carlo Magno, la moneta valeva davvero poco: cera una grave crisi e per pagare bisognava usare quantit enormi di denari. Si deciso allora, con una grande riforma monetaria, di coniare 240 denari da ogni libbra dargento (434 grammi), lunit di misura del peso dellepoca. Col tempo, libbra/libra diventata lira e ha cominciato a non rappresentare pi il peso, ma un conto numerico. Presto molti stati italiani
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hanno adottato monete che si chiamavano lira: Venezia, Genova, Milano La lira ha cos accompagnato gli italiani per molti secoli prima ancora della nascita dellItalia unita. Dopo una lunga vita tra le monete europee, la lira italiana ha lasciato il posto alleuro nel 2002. Il simbolo della lira italiana era . Le ultime monete prima delleuro erano queste:

Moneta da 50 lire A sinistra appare la personificazione dellItalia, a destra, invece, vediamo il dio Vulcano nudo e di spalle.

Moneta da 100 lire A sinistra appare la dea Minerva con lulivo, mentre a destra, invece, vediamo la personificazione dellItalia laureata.

Moneta da 200 lire A sinistra appare lindicazione del valore al centro di una ruota dentata, a destra, invece, vediamo la personificazione dellItalia.

Moneta da 500 lire A sinistra appare la personificazione dellItalia con le ali sulle tempie come simbolo di libert e intelligenza, a destra, invece, vediamo il palazzo del Quirinale, sede del Presidente della Repubblica.

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Moneta da 1000 lire A sinistra appare lEuropa attraverso uno squarcio, mentre a destra, invece, vediamo lItalia turrita. Alcune monete da 100 lire, gran parte di quelle da 500 lire e la faccia nazionale della moneta da un euro sono disegnate dalla prima donna che abbia inciso su una moneta, Laura Cretara.

Madonna Immacolata Concezione Ferragosto La Madonna una figura molto importante nella religione cattolica e nella cultura italiana. La Madonna la madre di Ges e per i cattolici nasce senza peccato. Dato che Maria accetta la missione che Dio le ha dato, viene considerata come lesempio da seguire per tutti i cristiani. La Madonna stato il soggetto di molti quadri, poesie e a lei sono state dedicate molte chiese e anche molte edicole. Le edicole sono dei piccolissimi templi, cio piccole strutture che ospitano limmagine sacra. A Roma c la pi grande basilica storica dedicata alla Madonna, questa basilica ha il nome di Santa Maria Maggiore. Ovviamente, data la sua importante, anche il soggetto di interiezioni (oh Madonna!) e di bestemmie. La festa per la nascita della Madonna si celebra in Italia l8 dicembre, ed una festa nazionale. In questo giorno, nelle case, si preparano alberi e presepi. La festa prende il nome di Immacolata Concezione, cio, appunto, nascita senza peccato. Laltra festa nazionale il 15 agosto, giorno in cui si celebra lAssunzione di Maria in cielo. Per i cattolici, infatti, Maria non sarebbe morta ma sarebbe ascesa in cielo. Il 15 agosto si celebrava, originariamente, la feriae Augusti, per questo prende il nome di Ferragosto. Spesso si festeggia con una gita fuori citt. Maggio il mese dedicato a Maria, ed in questo mese cade infatti la festa della mamma. Dante, il padre della lingua italiana, cos la prega nel canto XXXIII del Paradiso (versi 1-21): Vergine Madre, figlia del tuo figlio, umile e alta pi che creatura, termine fisso detterno consiglio, tu se colei che lumana natura nobilitasti s, che l suo fattore non disdegn di farsi sua fattura. Nel ventre tuo si raccese lamore, per lo cui caldo ne letterna pace cos germinato questo fiore.

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Qui se a noi meridiana face di caritate, e giuso, intra mortali, se di speranza fontana vivace. Donna, se tanto grande e tanto vali, che qual vuol grazia e a te non ricorre sua disianza vuol volar sanzali. La tua benignit non pur soccorre a chi domanda, ma molte fiate liberamente al dimandar precorre. In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza, in te saduna quantunque in creatura di bontate. La mafia unorganizzazione criminale molto particolare: non si limita infatti a compiere atti illegali, ma punta alla gestione del potere e al controllo del territorio e della societ, contando su legami di sangue (infatti si parla di famiglie mafiose anche perch molti mafiosi sono imparentati tra loro). Per questo molto difficile combatterla, perch dietro la mafia c una mentalit che cambia e peggiora la societ. In molte zone dove la mafia ha potere, ci sono complicit di tanti cittadini che, pur non compiendo niente di illegale, nei fatti difendono o approvano con i comportamenti le azioni criminali della mafia (omert = il silenzio di chi non denuncia i criminali). La lotta alla mafia fatta perci di azioni di polizia, ma anche di educazione dei giovani, a cui bisogna offrire modelli e valori diversi da quelli offerti dai mafiosi, lavoro per le zone pi povere, in modo che nessuno debba pi rivolgersi al mafioso del luogo per lavorare, e presenza dello Stato. In Italia ci sono diversi tipi di mafia, secondo la provenienza regionale. In Sicilia la mafia locale si chiama Cosa Nostra, molto presente anche negli Stati Uniti. Ha avuto un grande potere soprattutto nel passato, ma negli anni pi recenti lo Stato ha registrato alcuni successi che fanno sperare in un ridimensionamento, soprattutto dopo le grandi stragi di mafia del 1992 e del 1993. Si vista anche una grande reazione della societ siciliana, dove sono sempre di pi i cittadini che si oppongono al potere mafioso. Cosa Nostra gestisce circa 13 miliardi di euro lanno. In Calabria c la ndrangheta, mafia che diventata molto ricca e potente con i sequestri di persona e che ha investito poi queste ricchezze nel traffico della droga. Oggi la ndrangheta la pi potente organizzazione internazionale del traffico della cocaina, e si insediata anche fuori della Calabria. Le ndrine (famiglie mafiose) sono presenti ormai anche nel Nord Italia, dove controllano alcuni settori delleconomia (come ledilizia), e in altre parti del mondo. La ndrangheta ha un giro di affari di oltre 44 miliardi di euro, il 2,9% del Pil italiano. La camorra la mafia che soffoca Napoli e la Campania, ma che si estesa anche in altre zone dItalia. Le attivit camorristiche sono legate al traffico della droga, al riciclaggio del denaro sporco, al traffico darmi. Il giro di affati della camorra di circa 12 miliardi di euro. In Puglia c la Sacra Corona Unita, organizzazione che negli ultimi anni stata molto indebolita. Si ritiene che guadagni circa 2 miliardi di euro lanno. La mamma Modi di dire sulla mamma: - Mamma mia! - Imprecazione - Come lha fatto mamma - Nudo, come alla nascita
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- Essere attaccato alle gonnelle della mamma - Non essere autonomi e aver ancora bisogno dellaiuto della mamma - Mammone - Eccessivamente attaccato alla mamma Poesie sulla mamma: Le madri non cercano il paradiso Alda Merini Supplica a mia madre Pier Paolo Pasolini Lettera a mia madre Salvatore Quasimodo La madre Giuseppe Ungaretti A mia madre Edmondo De Amicis Quadri sulla mamma: Ritratto della madre dellartista Giorgio De Chirico La madre Umberto Boccioni Canzoni sulla mamma: Viva la mamma Edoardo Bennato La mamma Anna German (scritta da Charles Aznavour) Tracce di te Francesco Renga In bianco e nero Carmen Consoli Portami a ballare Luca Barbarossa Mamma Luciano Pavarotti Son tutte belle le mamme del mondo Gino Latilla Le maschere italiane La commedia dellarte La maschera ha sempre caratterizzato il costume degli attori. Molte volte stata usata per mettere in risalto la personalit di un personaggio in scena. Con la commedia dellarte, in Italia hanno avuto molto successo alcune maschere che esprimevano le virt e i difetti delle persone, fino ad essere dei veri e propri rappresentanti, a volte, dellimmagine di alcune citt italiane. Ecco alcune delle maschere pi famose in Italia: Arlecchino: intelligente, fa scherzi a tutti, ha sempre fame. E il servo semplice e sincero. La sua citt Bergamo.

Balanzone: sa tutto e parla di tutto. Quando parla molto pesante, usa molte frasi in latino e la filosofia per fare discorsi senza logica. E limmagine del laureato pedante. Per questo la maschera che legata a Bologna, che si considerava la capitale della cultura.

Capitan Spaventa: viene da Genova. E un soldato sognatore, colto e giusto.

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Gianduia: , ovviamente, la maschera di Torino e da lui arriva il nome del cioccolato gianduiotto. E un cavaliere, ha coraggio, adora mangiare bene e il buon vino. Del vino conosce tutto. E anche intelligente e furbo.

Meneghino: la maschera di Milano. E la immagine del servo rozzo per onesto, che vuole rimanere libero. Non abbandona il suo popolo quando deve lottare ed sempre disposto a criticare gli aristocratici.

Pantalone: un vecchio e ricco commerciante di Venezia. E molto taccagno.

Colombina: anche lei di Venezia ed la fidanzata di Arlecchino, anche se lui vuole evitare il matrimonio. E una serva intelligente e maliziosa. Bravissima a risolvere i danni che provoca Arlecchino.

Pierrot: il suo nome il francesismo della maschera Pedrolino. E la immagine del servo pigro anche se intelligente. Critica i padroni e a volte fa il contrario di quello che chiedono, quando crede che sbaglino. E? anche limmagine delluomo innamorato e malinconico. E molto pallido e sul suo viso c sempre una lacrima. Pulcinella: la maschera di Napoli. E anche limmagine del napoletano: anche se ha molti problemi ha sempre un sorriso. E anche il servo povero che dice la verit ai padroni, per ridendo, cosicch non si capisca la gravit di quel che dice. Ha la gobba e il naso grande.

Rugantino: quello che dice che meglio perdere un amico che una buona risposta. E un uomo buono, molto furbo per a volte pigro. Rappresenta la Roma popolare, piena di sentimenti di solidariet e giustizia.

Mattarellum, Porcellum e altri latinismi elettorali Leggendo i giornali italiani si trovano parole curiose, che sembrano latine, come Mattarellum, Porcellum ecc. Che cosa significano? Nel 1993, in seguito a un referendum popolare che chiedeva il passaggio da un sistema elettorale proporzionale a uno maggioritario, il Parlamento approv una legge, il cui relatore era Sergio Mattarella, allepoca parlamentare della Democrazia Cristiana: la legge in realt era maggioritaria solo per il 75% dei seggi e proporzionale per il 25%. Pare che il nome Mattarellum alla legge elettorale sia stato inventato dal politologo Prof. Giovanni Sartori, un po in senso ironico (perch non la condivideva), rifacendosi alla tradizione del diritto di usare i nomi latini. Un nome maestoso e altisonante per qualcosa di non molto ben riuscito.
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Il successo giornalistico del nome Mattarellum gener la nascita di altre parole simili. Nel 1995 il Parlamento approv una nuova legge elettorale maggioritaria anche per le Regioni: poich a presentarla era stato il parlamentare di Alleanza Nazionale Pinuccio Tatarella, i giornali la chiamarono Tatarellum. La storia pi curiosa certamente quella del Porcellum. Nel 2005 il governo di centrodestra promosse e fece approvare dal Parlamento una legge elettorale molto complessa, con premio di maggioranza nazionale alla Camera e premio di maggioranza regionale al Senato per la coalizione vincente. La legge cre una gran confusione nel 2006, perch il centrosinistra vinse per pochi voti, ma al Senato ottenne una maggioranza cos ridotta che fece fatica a governare (e infatti si torn a votare due anni dopo). Lo stesso autore della legge, Roberto Calderoli (Lega Nord), defin la propria legge una porcata, che aveva lobiettivo di mettere in difficolt i grandi partiti. Inevitabile la definizione di Porcellum data dal solito Giovanni Sartori. Nel 2007 il Partito Democratico propose una nuova legge elettorale (poi mai approvata) definita Vassallum, dal nome del suo creatore, il politologo Salvatore Vassallo. Sulle leggi elettorali lItalia vive sempre dibattiti spesso feroci. Nel 1953 si vot alle elezioni con una legge che attribuiva il 65% dei seggi alla coalizione che avesse superato il 50% dei voti: anche se la norma non scatt perch la coalizione vincente non ottenne la maggioranza dei voti, la legge elettorale pass alla storia come legge truffa, cos definita dai suoi oppositori (forse il termine fu inventato da Piero Calamandrei). Mito e mitologia Il mito (dal greco mythos) un racconto che parla di qualcosa di sacro anche se non sempre di religioso. Infatti tutti i miti hanno un valore sacro ma non tutti hanno un valore religioso. Il sacro lo straordinario, cio qualcosa fuori dal normale (dal latino extra, che vuol dire fuori e ordinario, cio normale). Il sacro fonda la realt, cio ordina la realt e d significato alla vita delle persone. Il mito spiega perch la vita quotidiana va avanti in questo modo. Il sacro salva luomo dal caos, dal disordine. Il mito contiene il sacro, cio contiene la spiegazione del perch accadono determinati eventi. Il mito serve a spiegare tutti i momenti importanti della vita umana. Il mito spiega i rapporti tra le persone, il senso della vita, le cose che succedono in natura. Il mito una tradizione fantastica, un racconto legato ad una divinit o fenomeno naturale per spiegarne lorigine e la natura. I Greci e i Romani utilizzavano il mito, questi racconti fantastici, per spiegare la realt. In questo modo mentre raccontano queste vicende i Greci e i Romani mostravano anche come vedevano le cose. Gli di sono antropomorfi (anthropos uomo, morphe forma; quindi sono come gli uomini). Come gli uomini discutono, si arrabbiano, litigano, a volte sono bugiardi, puniscono e si innamorano. E importante conoscere alcune divinit e alcuni miti perch questi sono molto presenti nellarte e nella letteratura italiana. In diversi casi, poi, sono diventati parte della cultura popolare. Molte divinit greche e romane si assomigliano, per questo proponiamo i due nomi, quello greco e quello romano. Zeus / Giove : il padre degli di. E rappresentato con un fulmine. Crono/Saturno : Signore dellUniverso durante lEt dellOro e padre di Zeus. Per paura di perdere il suo posto mangia i suoi figli. Zeus lo sconfigge e lo imprigiona. Era / Giunone : la dea moglie di Zeus. E rappresentava come invidiosa e vendicativa. Atena / Minerva : la dea della sapienza. Secondo il mito nata dalla testa di Giove.
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Afrodite / Venere : la dea della bellezza. Per i Romani il fondatore di Roma, Romolo, discende da lei. Eros / Cupido / Amore : il dio dellamore. Secondo alcuni miti sarebbe figlio di Venere. E rappresentato con gli occhi bendati, le ali e larco con le frecce. Quando le sue frecce colpiscono qualcuno, questi si innamora. Legato a Eros il mito di Amore e Psiche. Ares / Marte : il dio della guerra. Per i Romani era molto importante perch il fondatore di Roma, Romolo, sarebbe il figlio di Marte. Dioniso / Bacco : il dio del vino e della sregolatezza. Le sue feste, che a Roma erano chiamati baccanali, portavano ad ubriacarsi e a compiere orge. Oggi in italiano resta lespressione: fare baccano, quando si fa molta confusione. Apollo : il dio del Sole, delle arti e della musica. Apollo era il capo delle Muse che ispiravano gli artisti. Ade / Plutone : il dio degli inferi e dellaldil. Demetra / Cerere : la dea della coltivazione dei campi e dei raccolti. Persefone / Proserpina : la figlia di Cerere e viene rapita da Plutone per diventare sua moglie. Il suo rapimento un mito celebre. Ermes / Mercurio : il messaggero degli di. E rappresentato con le ali ai piedi. Efesto / Vulcano : il dio del fuoco. Si dice che vivesse nel vulcano Etna. Nettuno / Poseidone : il dio del mare. Estia / Vesta : la dea che proteggeva la casa. A Roma era molto importante. La dea e le sue sacerdotesse erano vergini e lontane dalla vita comune. Asclepio/Esculapio : dio della medicina. La morte un argomento tab in Italia. Se ne parla normalmente solo se un tema che riguarda persone lontane da noi: ma quando riguarda noi e i nostri famigliari o conoscenti, allora lobiettivo scongiurarla e deprecarla. In genere si cerca di affrontare largomento in modo cauto e delicato, utillizando giri di parole e termini pi dolci. Cos, di una persona che morta diciamo che scomparsa, oppure ci ha lasciato, si spenta, o ancora se si religiosi che ha raggiunto la casa del Padre o ha raggiunto la vita eterna. Parlando di se stessi, si preferisce dire quando non ci sar pi. I pi superstiziosi parlano della propria morte facendo scongiuri e sdrammatizzando con risate e battute, cercando comunque di cambiare discorso. E importante, quindi, parlando con un italiano tenere conto di questa diffusa sensibilit sul tema della morte. Il Natale si festeggia il 25 dicembre ed la festa pi importante in Italia. Con il Natale si celebra la nascita di Ges. Le famiglie, in questo giorno, si riuniscono, cucinano molte cose da mangiare, giocano e si scambiano i regali. I bambini aspettano la mattina di Natale per vedere se Babbo Natale, un vecchio con la barba che viaggia in slitta, abbia portato quello che loro hanno scritto nelle letterine. Questo un bel periodo per i bambini anche perch le scuole rimangono chiuse, in genere, dal 23 dicembre al 6 gennaio. In questo periodo c chi parte per la montagna, per andare a sciare sulle Alpi che sono piene di turisti; si dice che partono per la settimana bianca. Il giorno prima di Natale chiamato Vigilia e la cena della vigilia una delle pi importanti e prende il nome di cenone. I negozi chiudono prima nel giorno della vigilia mentre tutto resta chiuso i giorni 25-26 dicembre. Per il cenone della vigilia e per quello natalizio, in Italia si cucina moltissimo, soprattutto pesce. Allo stesso modo, durante tutto il periodo di festa, si preparano o si comprano dolci particolari, come il panettone, il pandoro o il torrone, e la casa viene decorata. Lalbero viene preparato, di solito, l8 dicembre che la festa dellImmacolata Concezione. Insieme allalbero spesso viene fatto anche il presepe che la rappresentazione della nativit di Ges. In Italia si organizzano molte mostre con i presepi, anche particolari, e la pi famosa
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sicuramente la mostra di Napoli. Il 26 dicembre, il giorno dopo Natale, chiamato Santo Stefano, dal nome del primo martire cristiano. La sera di S. Stefano spesso si mangia tutto quello che rimasto delle due cene precedenti. Sempre nel periodo natalizio cade la festa per il nuovo anno, il Capodanno. Il 31 dicembre, giorno di San Silvestro, si esce o ci si riunisce per il cenone dellultimo giorno dellanno. I negozi chiudono prima, alle 18 al massimo. Quando arriva la mezzanotte si beve lo spumante. La fine delle feste di Natale il 6 gennaio, lEpifania, cio il giorno in cui, per i cristiani, i re Magi vedono Ges e lo riconoscono come Dio. Il 6 gennaio particolarmente importante per i bambini perch la tradizione dice che una vecchia signora, la Befana, voli di casa in casa per riempire le calze dei bambini buoni con tante caramelle. Per quelli cattivi invece c il carbone! Si dice che lEpifania tutte feste porta via! A chi ama dormire ma si sveglia sempre di buon umore, a chi saluta ancora con un bacio, a chi lavora molto e si diverte di pi, a chi va in fretta in auto ma non suona ai semafori, a chi arriva in ritardo ma non cerca scuse, a chi spegne la televisione per fare due chiacchere, a chi felice il doppio quando fa la met , a chi si alza presto per aiutare un amico, a chi ha lentusiasmo di un bambino e pensieri da uomo, a chi vede nero solo quando buio A chi non aspetta Natale per essere migliore BUON NATALE! Ognissanti Onomastico Santi protettori Il primo novembre in Italia si festeggiano tutti i Santi e per questo chiamato Ognissanti. E una festa cattolica e in Italia festa nazionale, quindi le scuole, gli uffici e i negozi sono chiusi. I Santi sono una figura importante nella cultura cattolica e italiana: sono delle persone che nella loro vita hanno testimoniato la fede in Dio e tutte le virt cristiane. Il Papa dichiara che una persona Santa dopo un processo che si chiama canonizzazione. Per i cattolici tutti possono diventare Santi e questi sono lesempio che i fedeli devono seguire. Per i Santi c un particolare tipo di rispetto e di omaggio, la venerazione, che diversa dalla adorazione che solo per Dio. Cos come si prega per i defunti e si chiede ai defunti di pregare per noi, allo stesso modo si prega per i Santi e si chiede di pregare per noi.
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Ogni giorno nel calendario cattolico c un Santo dedicato. Quando qualcuno ha lo stesso nome di un Santo (e in Italia molto frequente), il giorno del Santo festeggia lonomastico, ricevendo gli auguri dalle altre persone. Il Santo patrono invece un Santo al quale la Chiesa affida la protezione di un gruppo di fedeli. Per i Santi patroni delle citt ci sono le feste locali e in alcune aree non si lavora. I pi celebri sono i Santi patroni dellItalia, San Francesco dAssisi e Santa Caterina da Siena, i Santi di Roma Pietro e Paolo (si festeggiano il 29 giugno e a Roma festa), il Santo di Milano, SantAmbrogio (si festeggia il 7 dicembre e a Milano festa), poi c San Gennaro a Napoli, San Nicola di Bari, SantAntonio da Padova ecc

Opera Quando si parla di Italia non si pu dimenticare lOpera italiana. In Italia nasce e diventa famosa la canzone lirica. AllItalia sono legati i nomi di grandi compositori: Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Giacchino Rossini ma anche Mozart che in molte opere usa i libretti in lingua italiana; al Bel Paese sono legati anche i nomi di grandi cantanti lirici: Luciano Pavarotti, Enrico Caruso, Renata Tebaldi ma anche Maria Callas; e poi i grandi teatri, come il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro dellOpera di Roma, La Fenice di Venezia, lArena di Verona; e i grandi direttori dorchestra, da Arturo Toscanini a Riccardo Muti. Ed ancora oggi le opere italiane sono le pi rappresentate nel mondo. Vi proponiamo una scelta di arie e il riassunto delle opere di cui fanno parte: strano Follie! Delirio vano questo. Sempre libera, da La Traviata, di Giuseppe Verdi Aria cantata da Sumi Jo e riassunto in breve dellopera Amami Alfredo, da La Traviata, di Giuseppe Verdi Aria cantata da Anna Moffo e riassunto in breve dellopera Libiamo ne lieti calici, da La Traviata, di Giuseppe Verdi Aria cantata da Teresa Stratas e Placido Domingo e riassunto in breve dellopera Va pensiero, da Nabucco, di Giuseppe Verdi Aria cantata dal coro diretto da Arturo Toscanini e riassunto in breve dellopera Un bel d vedremo, da Madama Butterfly, di Giacomo Puccini Aria cantata da Renata Scotto e riassunto in breve dellopera In questa reggia, da Turandot, di Giacomo Puccini Aria cantata da Gina Cigna e riassunto in breve dellopera Nessun dorma, da Turandot, di Giacomo Puccini Aria cantata da Andrea Bocelli e riassunto in breve dellopera E lucevan le stelle, da Tosca, di Giacomo Puccini Aria cantata da Luciano Pavarotti e riassunto in breve dellopera Vissi darte, da Tosca, di Giacomo Puccini Aria cantata da Renata Tebaldi e riassunto in breve dellopera Mi chiamano Mim, da La Bohme, di Giacomo Puccini Aria cantata da Mina e riassunto in breve dellopera Vesti la giubba, da Pagliacci, di Ruggero Leoncavallo Aria cantata da Luciano Pavarotti e riassunto in breve dellopera Suicidio!, da La Gioconda, di Amilcare Ponchielli Aria cantata da Renata Tebaldi e riassunto in breve dellopera Casta Diva, da Norma, di Vincenzo Bellini Aria cantata da Maria Callas e riassunto in breve dellopera

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Il termine paparazzo ormai diventato molto famoso e si diffuso anche in altre lingue. Il paparazzo il fotografo che cerca di catturare limmagine dei personaggi famosi, in situazioni private, per poi rivenderle alla comunit. Anche lui quindi, se si guarda bene, una sorta di pettegolo. Con qualche strumento in pi. Il nome paparazzo nato ed stato reso celebre grazie al film di Federico Fellini La dolce vita. Infatti il termine sarebbe stato inventato da Ennio Flaiano che aveva collaborato con Fellini. Par condicio unespressione latina che si pu tradurre con pari condizioni. E il principio secondo cui chiunque partecipi alle elezioni debba godere di condizioni di partenza uguali agli avversari. La legge del 2000 riguarda soprattutto luso degli spazi televisivi, con norme molto severe sulla propaganda politica: tutti i partiti che si presentano devono essere rappresentati in maniera uguale e non c libert di trasmettere pubblicit elettorale fuori dai limiti imposti. La legge molto contestata dal centrodestra, che giudica ingiusto dare spazi uguali a partiti largamente rappresentativi e a movimenti senza nessun seguito nella societ, mentre il centrosinistra difende i limiti, senza i quali chi ha molte risorse finanziarie e il controllo dei mezzi di comunicazione potrebbe risultare favorito. Parentopoli Una citt, un mondo di parenti, dove a fare strada sono i parenti di politici, professori universitari, imprenditori, sindacalisti e cos via. Si tratta di un termine giornalistico che indica un costume non proprio nobile: la tendenza di molti potenti a raccomandare famigliari e amici per ricoprire ruoli importanti o meno nelle istituzioni e negli enti pubblici, secondo lo slogan tengo famiglia (cio, ho famiglia, perci devo pensare ad aiutarla). Non un costume dal colore politico, sociale o geografico: succede tra i politici di destra come tra quelli di sinistra, nel Nord come nel Sud, tra imprenditori come tra sindacalisti e cos via. Succede cos che a volte in alcune universit ci siano 3-4 professori e ricercatori con lo stesso cognome: si tratta di figli, nipoti o cugini di un barone universitario. Succede che in politica diventi consigliere regionale o assessore il figlio o il cognato di un parlamentare. E cos via. Naturalmente non tutta lItalia cos, ma ogni tanto i giornali riportano notizia di qualche scandalosa parentopoli. In genere gli italiani non sono contrari alla trasmissione della professione tra padre e figlio, ma chiedono che la politica garantisca il rispetto delle regole e che sia chiaro che il parente del potente stato assunto per il merito e non per il cognome. La Pasqua la festa pi importante del cristianesimo. Pasqua viene dallebraico Pesach che vuol dire passare oltre ma mentre nella Pasqua ebraica si celebra la liberazione degli Ebrei dallEgitto, nella Pasqua cristiana viene celebrata la resurrezione di Ges Cristo. La data della Pasqua cattolica cambia ogni anno ed legata al ciclo lunare perch la domenica successiva alla prima luna piena (il plenilunio) dopo lequinozio di primavera (il 21 marzo). I quaranta giorni prima della Pasqua sono detti Quaresima. La Quaresima comincia con il Mercoled delle Ceneri (Domenica delle Ceneri a Milano, dove vige il rito ambrosiano) in cui i cattolici vengono segnati con la cenere ed ascoltano la formula Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai. Durante la Quaresima i cattolici il venerd non mangiano carne e di solito fanno un fioretto, cio rinunciano a qualcosa. La domenica prima di Pasqua chiamata Domenica delle palme e ricorda lentrata di Ges a Gerusalemme. In questa giornata vengono distribuiti, nelle chiese, rami di ulivo benedetti. Il gioved prima della Pasqua Gioved Santo, in cui si ricorda lultima cena di Ges. Il Venerd Santo, invece, si ricorda la crocifissione di Ges e si organizza una
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rappresentazione della Passione, cio del percorso che Ges fa fino alla morte. Questa rappresentazione chiamata Via Crucis. Il giorno di Pasqua la famiglia si riunisce e mangia lagnello, che il simbolo del sacrificio fatto da Cristo. Durante il periodo pasquale si mangiano dei dolci particolari come le colombe, che sono nel sapore simili al panettone. Unaltra abitudine diffusa quella di regalare un uovo di cioccolato. Luovo infatti simbolo di rinascita e precedentemente venivano regalate delle uova vere decorate. Il luned seguente, chiamato Luned dellAngelo o pi comunemente Pasquetta, gli italiani spesso fanno una gita in campagna e organizzano pic-nic. Qual la differenza tra Carabinieri e Polizia? Nella vita di tutti i giorni, non ci sono molte differenze e la loro divisione dovuta ormai alla tradizione abbastanza antica che i due corpi hanno. I Carabinieri sono nati nel Regno di Sardegna nel 1813, la Polizia di Stato nel 1852. I Carabinieri sono una Forza Armata, cio sono militari (con i gradi tipici dellesercito) e quindi dipendono dal Ministero della Difesa, ma hanno anche compiti di controllo dellordine pubblico, come la Polizia, che dipende dal Ministero dellInterno. I Carabinieri sono pi diffusi nei piccoli centri, con caserme anche molto piccole, mentre la Polizia pi presente nei grandi centri urbani. Basta cos? No, esistono altri corpi di polizia: la Guardia di Finanza (reati finanziari), il Corpo Forestale dello Stato (reati ambientali), la Polizia Penitenziaria (nelle carceri), le Polizie locali, la Guardia Costiera. Pubblicit Progresso LAssociazione Pubblicit Progresso nasce nel 1971 e riunisce i principali rappresentanti della comunicazione. Lassociazione promuove, ogni anno, delle campagne pubblicitarie per migliorare la comunicazione sociale e stimolare la coscienza civile. La prima campagna stata per la raccolta di sangue, poi ci sono state campagne contro il razzismo, lomofobia, il rumore, il fumo, a favore della sicurezza del lavoro, per i diritti dei minori e per la prevenzione dellAIDS. Nel 2011 festeggia i 40 anni con la campagna: Far diventare forte quello che giusto. Rispetta chi non la pensa come te Qualunquismo Nel 1944 Guglielmo Giannini, giornalista che ha vissuto, come tanti italiani, la tragedia della morte di un figlio in guerra (evento che peser nelle sue scelte pubbliche), fonda una rivista, LUomo Qualunque, subito seguita dal movimento politico Fronte dellUomo Qualunque. Il partito si fa portatore delle istanze di sfiducia nei partiti politici e nelle istituzioni pubbliche, dando voce a chi ritiene che lo Stato e la politica siano sempre nemici delle persone comuni. La guerra, le distruzioni e le macerie politiche e morali dellItalia allindomani della caduta del fascismo lo portano a maturare un sentimento di completa sfiducia. Dagli avversari il movimento politico viene accusato di essere di ispirazione fascista, anche se in realt si tratta di un partito dal tratto molto libertario (lo Stato, simbolo di ogni male, secondo il Fronte dellUomo Qualunque va ridotto al minimo). Alle elezioni del 1946 il Fronte dellUomo Qualunque raccoglie il 5,3% dei voti, concentrati soprattutto nel Sud Italia (che, a differenza del Nord, non ha partecipato alla rinascita nazionale con la Resistenza). Negli anni seguenti il partito viene coinvolto nellorbita governativa e nel 1948 si scioglie: i suoi membri vanno in gran parte nei partiti monarchico (PNM) e liberale (PLI), qualcuno nel partito neofascista del Movimento sociale italiano (MSI).
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La parola qualunquista indica, ancora oggi, un rifiuto e una sfiducia nella politica e nelle istituzioni, senza distinzioni di responsabilit tra i diversi soggetti. Il termine utilizzato in senso negativo. Resistenza e Liberazione La Resistenza il movimento che nato in Italia nel settembre 1943. Quando l8 di quel mese il governo italiano provvisorio (nato nel luglio 43 dopo la caduta di Mussolini) ha proclamato larmistizio con gli Alleati anglo-americani, la Germania nazista alleata dellItalia fascista ha occupato il centro-nord del Paese. Gli oppositori del fascismo, di fronte a questa fase pi grave e drammatica della guerra, si sono riuniti in un Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), che raggruppava comunisti, socialisti, azionisti, cattolici, monarchici, liberali. Lazione dei partigiani stata una vera e propria guerra patriottica per la difesa della nazione dalloccupante nazista e dai collaborazionisti della Repubblica Sociale Italiana (RSI), condotta da uomini e donne di coraggio con i mezzi a disposizione: a volte stata possibile una vera lotta armata, altre volte azioni di sabotaggio e di guerriglia, molto spesso di resistenza passiva alloccupante. In alcune fasi e alcune zone dellItalia in guerra (soprattutto nelle aree di montagna), i partigiani hanno ottenuto risultati notevoli, con la costituzione di repubbliche partigiane in aree momentaneamente liberate dai tedeschi. In generale, i partigiani hanno offerto un aiuto notevole allavanzata degli eserciti di Stati Uniti e Gran Bretagna che stavano risalendo la Penisola. Il 25 aprile 1945, il Comitato di Liberazione Nazionale dellAlta Italia (CLNAI) ha proclamato linsurrezione, anche con lobiettivo di mettere in sicurezza fabbriche e macchinari che i tedeschi avevano labitudine di distruggere o portare via con s prima della ritirata: in molte zone dellItalia del Nord le truppe tedesche si sono cos arrese al CLN prima dellarrivo degli anglo-americani. Ogni 25 aprile si festeggia perci lanniversario della Liberazione. Alla Resistenza hanno partecipato diverse centinaia di migliaia di persone. Si calcola che siano stati almeno 300 mila i partigiani armati, ma bisogna aggiungere anche chi ha aiutato con informazioni, nascondigli e alimenti le bande armate, e quei soldati dellesercito regio che hanno preferito farsi internare nei campi di concentramento in Germania o farsi fucilare piuttosto che continuare la sanguinosa guerra di Hitler e Mussolini. Significativa anche la presenza femminile (circa 35-40 mila donne). Lazione dei partigiani ha permesso allItalia di riscattare, almeno in parte, la vergogna del fascismo. E ha anche consentito allItalia, diversamente da quel che accaduto a Germania e Giappone, di formare fin da subito, dopo la guerra, un governo legittimo e riprendere lattivit democratica, senza la lunga occupazione di truppe americane.

Il Risorgimento L'Italia tra Vittorio Emanuele II e il conte di Cavour Il Risorgimento un lungo processo che porta alla nascita dellItalia come stato unitario. Gli italiani non sono mai stati uniti istituzionalmente in uno stato, infatti limpero romano era una cosa diversa. Per dal punto di vista culturale e linguistico c una forma di identit nazionale gi a partire dal Rinascimento. Tuttavia anche Dante parla di unidentit italiana, per non pensa ad uno stato indipendente ma come ad una parte dellImpero.

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Machiavelli nel suo Il principe parla della situazione italiana e spera nellintervento di un uomo forte, un principe appunto, in grado di realizzare lunit. Guicciardini, invece, accusa la Chiesa di aver portato alla divisione. Allinizio dell800 lItalia molto divisa: - Il Piemonte e la Sardegna formano un regno indipendente con la famiglia Savoia; - La Lombardia, il Trentino, il Friuli Venezia Giulia e il Veneto sono controllati dagli austriaci; - In Toscana c il Granducato indipendente ma influenzato dallAustria; - Il Lazio, le Marche e lUmbria sono sotto il controllo dello Stato Pontificio; - Dalla Campania fino alla Sicilia c il Regno delle due Sicilie con la famiglia dei Borboni. Anche in Italia, come in altri paesi europei, si sono diffuse le sette segrete come la massoneria. La pi famosa sicuramente la carboneria e i carbonari sono soprattutto borghesi e piccoli letterati di idee liberali. I moti del 1820-21 I carbonari sono quelli che organizzano i primi moti rivoluzionari. Le prime regioni ad essere coinvolte sono il Regno delle due Sicilie (con i Borboni) e il Regno di Sardegna (con i Savoia). In Sicilia il re Ferdinando di Borbone concede una costituzione simile alla costituzione di Cadice spagnola. In Sardegna, Vittorio Emanuele I lascia il posto a Carlo Felice e Carlo Alberto, che tiene il potere, concede una costituzione, chiamata Statuto Albertino, che sar valida in Italia fino al 2 giugno 1946. I moti del 1830-31 Questi moti sono legati a quelli francesi. In Francia cera stata una rivolta antimonarchica mentre in Italia, con una cospirazione, si cercava di creare uno stato nel nord. Tra i capi di questa rivolta cerano il duca di Modena, Francesco IV, e Ciro Menotti, che era un borghese carbonaro. LAustria per scopre il piano e fa arrestare Menotti. Il dibattito risorgimentale I moti falliti aprono per il dibattito sullunit dItalia, e si comprende, cos, che questo processo non pu essere guidato dalle sette segrete. I punti principali del dibattito sono: - Come fare lunificazione - Quale istituzione deve nascere: monarchia o repubblica? In risposta abbiamo perci due gruppi di pensatori: - I moderati (destra risorgimentale) pensano che bisogna coinvolgere i Savoia e lunificazione debba avvenire gradualmente. Il principale protagonista Camillo Benso conte di Cavour. - I democratici (sinistra risorgimentale) pensano che bisogna coinvolgere la popolazione e che debba nascere una repubblica. Il protagonista principale Giuseppe Mazzini che fonda unorganizzazione per promuovere le sue idee, la Giovine Italia, e usa come bandiera il tricolore. Mazzini crede che lunificazione debba arrivare con leducazione e che Dio avrebbe guidato il popolo italiano. Vicino alle posizioni di Mazzini Giuseppe Garibaldi, un combattente che aveva partecipato ai moti del 34 ed era fuggito in Sudamerica dove aveva combattuto contro altri dittatori (per

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questo chiamato leroe dei due mondi). Sempre vicino a Mazzini Carlo Cattaneo che parla di una repubblica federalista. Giuseppe Gioberti, invece, un sacerdote e vorrebbe unItalia che fosse una confederazione con il Papa come presidente e lesercito dei Savoia come difesa. Cesare Balbo, infine, propone di spingere, con la diplomazia, lAustria verso i Balcani per liberare il nord Italia. I moti del 1848 e la prima guerra di indipendenza Questi moti nascono in Francia e portano alla II Repubblica di cui diventa presidente Luigi Bonaparte. Bonaparte si fa nominare imperatore, prende il nome di Napoleone III, e si considera il difensore del Papa. A Milano ci sono le 5 giornate che liberano la Lombardia. Carlo Cattaneo chiede aiuto ai Savoia che dichiarano guerra allAustria insieme a Leopoldo II di Toscana, Papa Pio IX e Ferdinando II di Borbone, re delle due Sicilie. Scoppia cos la prima guerra di indipendenza. A Venezia nasce la Repubblica di San Marco grazie a Niccol Tommaseo e Daniele Manin. Gli austriaci minacciano il Papa di lasciare il cattolicesimo e il Papa si ritira. Subito dopo si ritirano anche Toscana e il Regno delle due Sicilie. Dopo la battaglia di Custoza il Piemonte costretto a firmare la pace. Intanto dilaga la rivoluzione in Italia, specialmente a Roma, in Toscana e a Palermo. Pio IX costretto a fuggire e nasce la Repubblica romana guidata da Mazzini, Armilleri e Saffi. I francesi intervengono in aiuto del Papa e gli austriaci riprendono il Veneto e rimettono Leopoldo II in Toscana, mentre Ferdinando II calma la rivolta a Palermo. Si diffonde la coscienza patriottica e cominciano le preparazioni per la successiva guerra di indipendenza. Il Piemonte Il re Vittorio Emanuele II sostiene una politica di modernizzazione. Il ministro Massimo DAzeglio approva le leggi Siccardi che tolgono il potere e le ricchezze alla Chiesa in Piemonte e aprono lo scontro tra Piemonte e la Chiesa che durer anche dopo lunit. Il ministro Cavour sviluppa leconomia piemontese, finanzia lindustria siderurgica, fa costruire molte infrastrutture e aumenta la produzione delle armi. Prepara il Piemonte allespansione. Il genio di Cavour Cavour capisce che lunit non si pu ottenere con le lotte popolari, n con le alleanze tra gli stati italiani e neppure attaccando lAustria da soli. Lunica possibilit cercare lalleanza dei paesi europei, rendendo internazionale il problema dellunit dItalia. Nel 1852 si allea con la Francia nella guerra di Crimea e, come vincitore, pu parlare al congresso di Parigi. Al congresso Cavour parler delloccupazione austriaca della Lombardia e di altre zone che devono essere cos liberate.

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Nasce lItalia Nel 1858 il Piemonte fa un accordo con la Francia a Plombires: laccordo prevede laiuto allItalia da parte della Francia in caso di attacco dellAustria, in cambio il Piemonte d Nizza e la Savoia ai francesi. Garibaldi, che era nato a Nizza, dir le celebri parole: mi avete fatto straniero in casa propria. Cavour si accorda con i protagonisti dei moti, Garibaldi e Mazzini, e comincia a provocare lAustria che dichiara guerra. Scoppia cos la seconda guerra di indipendenza. Il Piemonte combatte contro lAustria insieme ai francesi mentre Garibaldi avvia una spedizione con mille uomini (la spedizione dei Mille) verso la Sicilia. Cavour ottiene la Lombardia, lEmilia-Romagna e la Toscana mentre Garibaldi conquista la Sicilia e risale fino a incontrare vicino Napoli, a Teano, Vittorio Emanuele II a cui affida i territori. Il 17 marzo 1861 nasce il regno dItalia e il primo re Vittorio Emanuele. Rimangono fuori il Veneto e il Lazio. Il Piemonte intanto estende tutte le sue leggi al nuovo regno dItalia (piemontizzazione). Questo aumenta lo scontro con la Chiesa e la diffusione dei briganti nel sud. La terza guerra di indipendenza e la presa di Roma Nel 1865 lItalia sposta la capitale da Torino a Firenze per avvicinarsi a Roma. Nel 1866 scoppia la guerra tra Austria e Prussia e lItalia si allea con questultima, questa la terza guerra di indipendenza. Con la vittoria della Prussia lItalia riesce a liberare il Veneto. Nel 1870 la Francia dichiara guerra alla Prussia ma Napoleone III viene catturato a Sedan dai prussiani. LItalia ne approfitta e attacca lo stato pontificio e il 20 settembre entra a Roma attraverso Porta Pia. Nel 1871 Roma diventa la capitale del Regno dItalia. Cruciverba Lunit dItalia La linea del tempo del Risorgimento Una canzone per lItalia Canzoni storiche

Sarchiapone Di origine letteraria (il termine, napoletano, compare in una novella di Giambattista Basile, scrittore del XVII secolo), la parola sarchiapone diventata famosa per una celebre scenetta di Walter Chiari con Carlo Campanini, apparsa in televisione nel 1958. Sarchiapone il nome di un animale immaginario: nello scompartimento di un treno, Campanini sostiene di essere stato morso dal suo sarchiapone americano. Chiari, fingendo di conoscerlo, tenta di indovinarne le caratteristiche. La parola divenne di uso comune, per molto tempo, per indicare chi, furbescamente, tenta con presunzione di parlare di cose che non conosce.

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Scioglilingua Uno scioglilingua una frase difficile da pronunciare, spesso a causa della ripetizione o dellalternanza di determinati suoni. Ecco alcuni scioglilingua tra i pi conosciuti in Italia: - Trentatr trentini entrarono a Trento, tutti e trentatr trotterellando - Sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra crepa - Tre tigri contro tre tigri - Apelle figlio di Apollo, fece una palla di pelle di palle di pollo. Tutti i pesci vennero a galla per vedere la palla di pelle di palle di pollo fatta da Apelle, figlio di Apollo - Il Papa pesa e pesta il pepe a Pisa, Pisa pesa e pesta il pepe al Papa - Sul tagliere laglio taglia, non tagliare la tovaglia; la tovaglia non aglio, se la tagli fai uno sbaglio - Se oggi seren non , doman seren sar. Se non sar seren, si rasserener - Se larcivescovo di Costantinopoli si disarcivescoviscostantinopolizzasse, ti disarcivescoviscostantinopolizzeresti tu?

Tafazzismo Tafazzismo un neologismo che nasce negli anni Novanta ed sinonimo di masochismo. Tafazzi un personaggio comico interpretato da Giacomo Poretti: vestito con una calzamaglia nera e un sospensorio bianco. Si colpisce le parti intime con una bottiglia, ricavandone piacere e intonando una melodia tratta dalla canzone klezmer Gam Gam, del film Jona che visse nella balena. Da allora capita sovente che si parli di tafazzismo quando si vuole indicare una pratica dolorosa autoinflitta.

Tizio, Caio e Sempronio Se Tizio entra in una stanza e saluta solo Caio, Sempronio pu offendersi. E un esempio di frase in cui compaiono i tre nomi (Tizio, Caio e Sempronio), che rappresentano le tre persone ipotetiche, che in italiano si utilizzano per fare esempi e dare spiegazioni, senza riferirsi a persone concrete. I tre nomi risalgono allantichit: i giuristi romani parlavano di Titus, Gaius e Sempronius per fare esemplificazioni, ma fu solo Irnerio, un giurista vissuto a Bologna tra XI e XII secolo, a utilizzarli tutti e tre insieme. Da allora nato un sodalizio dei pi duraturi.

Velina Durante il fascismo, il governo mandava ai giornali piccoli fogli di carta velina (un tipo di carta molto leggera) con le informazioni ufficiali da pubblicare e con le indicazioni su che cosa non andava pubblicato. A partire dagli anni novanta, un programma televisivo molto popolare, un telegiornale satirico, ha chiamato veline le ragazze che portavano le notizie ai giornalisti che le leggevano: un modo scherzoso per sottolineare limportanza della libert di stampa. In seguito, con la parola velina si indicata in generale ogni valletta televisiva scelta per la sua bellezza e non per altre qualit.

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Lo Zecchino doro Lo Zecchino doro un festival dedicato alla canzone per bambini. Negli anni diventato cos importante da ricevere una targa dallUNESCO come Patrimonio per una cultura di pace. La manifestazione nasce a Milano ed stata trasmessa per la prima volta il 24 settembre del 1959. Il grande ideatore dello Zecchino doro stato Cino Tortorella, conosciuto come Mago Zurl. Nella prima edizione veniva celebrata la favola di Pinocchio fino a far rinascere lalbero degli zecchini doro, da cui deriva il nome dello spettacolo. Dal 1961 lo Zecchino doro si trasferisce allAntoniano di Bologna e nel 1963 nasce il Piccolo Coro dellAntoniano. Lo Zecchino doro non premia i bambini ma le canzoni, cos da non generare linvidia e il divismo infantile. Le canzoni che partecipano sono state spesso scritte e composte dai grandi nomi della musica italiana. Al festival partecipano anche quattro canzoni, su dodici, non-italiane. Alcuni di questi brani sono diventati dei veri e propri successi ricordati dai bambini e dai grandi.

Stupidario

Diario di un cane e diario di un gatto Dal diario di un cane 8:00 Cibo! La mia cosa preferita! 9:30 Un giro in macchina! La mia cosa preferita! 9:40 A spasso nel parco! La mia cosa preferita! 10:30 Coccole! La mia cosa preferita! 12:00 Pranzo! La mia cosa preferita! 13:00 Giochi in giardino! La mia cosa preferita ! 15:00 Scodinzolo! La mia cosa preferita! 17:00 Merenda! La mia cosa preferita! 19:00 Si gioca a palla! La mia cosa preferita! 20:00 Wow! Guardo la tv con i mamma e pap! La mia cosa preferita! 23:00 A nanna nella cuccia! La mia cosa preferita! Dal diario di un gatto Giorno di prigionia numero 983. I miei guardiani continuano a prendermi per il culo con dei piccoli oggetti ciondolanti. Lunica cosa che mi aiuta ad andare avanti il mio sogno di scappare. Nel tentativo di disgustarli, vomito ancora sul tappeto.

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Oggi ho decapitato un topo e ho gettato il corpo senza testa ai loro piedi. Speravo che ci li terrorizzasse, perch la prova di cosa son capace di fare. Comunque, hanno fatto un piccolo commento su che bravo piccolo cacciatore io sia. Bastardi. Oggi son quasi riuscito ad assassinare uno dei miei tormentatori passandogli in mezzo ai piedi mentre camminava. Devo riprovarci domani, per in cima alle scale. Sono convinto che gli altri prigionieri siano lecchini e spie. Il cane ha sempre dei privilegi speciali. Viene regolarmente rilasciato, e sembra pure che voglia tornare. Ovviamente un ritardato. Luccellino devessere un informatore. Lo osservo mentre comunica con le guardie regolarmente. Son sicuro che riferisce ogni mia singola mossa. I miei guardiani lhanno messo in custodia protettiva in una cella in alto, cos al sicuro, per ora Vi terr aggiornati. facebooktwitteremailsharethispinterest

Le dodici P Un tempo, i professori insegnavano ai loro studenti una regola considerata doro, la regola delle 12 P, che ancora oggi potrebbe essere utile a molti: Prima pensa poi parla perch parole poco pensate possono portare perenne pentimento

Perch usare il congiuntivo? Mettiamola cos: il congiuntivo sta al parlar corretto (non forbito, intesi? Corretto) come il baciamano alla creanza. Chi bacia pi la mano a una signora? Pochi, ma noi continueremo a farlo, come continueremo a onorare il congiuntivo (non ad abusarne fino alla pedanteria. Al mare, quandella in topless, non si bacia la mano ad una signora. Il mezzo inchino e conseguente avvicinamento potrebbe, oltretutto, generare pruriginosi fraintendimenti). (Paolo Granzotto, Perch parliamo italiano, 1998, pp. 150-151).

Locuzioni e modi di dire http://parliamoitaliano.altervista.org/locuzioni-modi-di-dire-vari/ http://parliamoitaliano.altervista.org/proverbi-vari/ http://parliamoitaliano.altervista.org/proverbi-e-modi-di-dire-con-gli-animali/

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Proverbi e modi di dire sui pesci Essere un pesce fuor dacqua Trovarsi a disagio in una certa situazione o ambiente Fare il pesce in barile Rimanere neutrale tra due parti opposte Essere muto come un pesce Rimanere in silenzio e non rivelare un segreto Fare gli occhi di triglia / gli occhi da pesce lesso Fare lo sguardo dolce. Guarda mostrando di essere innamorato Non sapere che pesci pigliare / prendere Non sapere che cosa fare Prendere a pesci in faccia Trattare qualcuno con modi sgarbati e villani Buttarsi a pesce su qualcosa Cogliere al volo unoccasione propizia Essere un pesce grosso o un pesce piccolo Rivestire un ruolo primario o secondario Non essere n carne n pesce Di persona o cosa priva di carattere Essere una balena Essere grassi Essere uno squalo Essere cattivo Essere sano come un pesce Avere una buona salute Lospite come il pesce, dopo tre giorni puzza Prendere un ospite in casa non conviene perch spesso si creano problemi di convivenza, soprattutto se la permanenza si protrae per pi giorni. Chi dorme non piglia pesci Non perdere tempo perch si rischia di non combinare niente Il pesce grosso mangia quello piccolo Di fronte allo strapotere e allarroganza usata dal pi forte, il debole soccombe sempre

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Proverbi e modi di dire su cani e gatti Can che abbaia non morde Spesso chi minaccia e si accalora molto alla fine non rappresenta un vero pericolo. Essere un cane Essere vile e misero. Fa un freddo cane Fa un freddo terribile. Menare il can per laia Perdere tempo. Non svegliare il can che dorme Non provocare chi potrebbe reagire in maniera imprevedibile. Solo come un cane Abbandonato da tutti. Fa un tempo da cani Fa brutto tempo. Un cane che si morde la coda Si dice di un concetto vuoto che non spiega niente ma che nella spiegazione ripete ci che dovrebbe spiegare. Essere come cane e gatto Si dice di due persone che litigano sempre. Avere una gatta da pelare Avere un grosso problema da risolvere. Qui gatta ci cova! C qualcosa che non convince (come vedere una gatta che cova un uovo). Fare / essere una gattamorta Si dice di una donna che fa finta di essere ingenua per conquistare qualcuno. Quando il gatto non c, i topi ballano Lassenza di autorit produce anarchia. Quattro gatti Poche persone. Al buio tutti i gatti sono bigi In una brutta situazione tutto brutto. Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino Quando si esagera a volte si finisce male. La gatta frettolosa ha fatto i figli ciechi Chi fa le cose di fretta ha dei brutti risultati.
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Modi di dire legati alla cucina Essere buono come il pane Essere molto buono e altruista Essere tenero come il burro Essere molto tenero Essere dolce come il miele Essere molto dolce Essere un salame Essere un po stupido Avere il prosciutto sugli occhi Non vedere ci che evidente Avere le orecchie foderate di prosciutto Non sentire volontariamente Fare cuocere nel suo brodo Lasciare che una persona paghi le conseguenze delle sue azioni Essere una pentola di fagioli Parlare in continuazione Essere come il cavolo a merenda Non centrare niente Essere come il cacio sui maccheroni Essere adeguato alla situazione Mettere le pere con le mele Mettere insieme due cose che non centrano niente Essere una testa di rapa Essere stupido Non si pu cavare il sangue dalle rape Non si pu ottenere qualcosa da chi non adeguato Parlare della rava e della fava Parlare di cose inutili Preso in castagna / Colto con le mani nella marmellata Scoperto mentre compie il misfatto Dare pane al pane, vino al vino Dire le cose come stanno

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Patata bollente Situazione difficile Non piangere sul latte versato Non bisogna lamentarsi per qualcosa che si fatto Vestirsi a cipolla Vestirsi con pi strati di vestiti per affrontare i cambiamenti climatici della giornata Essere come il prezzemolo Stare dappertutto Minestra riscaldata Una cosa identica che viene mostrata come qualcosa di nuovo Fare un minestrone Mettere tutto insieme Essere un finocchio Essere omosessuale, espressione molto offensiva Essere un broccolo Essere un po stupido Cascare come una pera cotta Cadere in un tranello in modo ingenuo Se non zuppa pan bagnato Vuol dire che due cose sono identiche anche se sono chiamate con nomi diversi Avere le mani di pasta frolla Far cadere tutto dalle mani Rompere le uova nel paniere Rovinare i piani di qualcuno

Modi di dire sui colori I colori idiomatici Passare la notte in bianco Passare la notte senza dormire Essere bianco dalla paura Avere molta paura Dare / fare un assegno in bianco Dare un assegno senza scrivere la cifra. Dare a qualcuno la possibilit di spendere i propri soldi come vuole

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Fare una settimana bianca Fare una settimana di vacanze invernale in montagna Vedere nero Vedere tutto in modo negativo Essere nero Essere di pessimo umore Cronaca nera Notizie di criminalit Essere al verde Essere senza soldi Essere verde dallinvidia Essere molto invidiosi Avere il pollice verde Essere bravi a coltivare piante e fiori Dare il disco verde Dare il via libera a qualcosa Vedere rosso Essere arrabbiati Essere rosso dalla vergogna Vergognarsi molto Essere a luci rosse Si dice di qualcosa che legata al sesso Dare il disco rosso Dare lo stop a qualcosa Vedere rosa Vedere le cose in modo positivo Cronaca rosa Notizie scandalistiche Avere una fifa blu Avere molta paura (fifa) Avere il sangue blu Essere nobili Romanzi / film gialli Romanzi o film con storie poliziesche
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Libri in giro per il mondo! Ci sono dei libri che sono dei vagabondi. Questo sito li ha messi in circolazione e loro passano di mano in mano per non fermarsi mai. Con il tempo avranno nuovi amici. Se li incontri, scrivicelo! Seta Alessandro Baricco nato a Torino nel 1958. Seta stato pubblicato nel 1996 dalla casa editrice Rizzoli. Il romanzo ambientato nella seconda met dell800. La storia ha inizio quando un commerciante francese deve andare in Giappone per comprare le uova dei bachi da seta. Lettera a un bambino mai nato Oriana Fallaci nata a Firenze nel 1929 ed scomparsa nel 2006. Come giornalista ha intervistato i grandi della Terra e ha seguito le guerre da vicino. Il libro un monologo di una donna che scopre di aspettare un figlio e che vede la maternit come una scelta. A ciascuno il suo Leonardo Sciascia nasce a Racalmuto nel 1921 e scompare nel 1989. A ciascuno il suo pubblicato nel 1966. La storia inizia con un professore di italiano che per amore della verit indaga sulla morte del farmacista del suo paese. Non una cosa seria Luigi Pirandello uno dei pi noti scrittori italiani del 900. In questo libro sono raccolti diversi racconti brevi che affrontano in modo semiserio il matrimonio e la vita di coppia. Una burla riuscita Italo Svevo uno dei protagonisti della letteratura italiana del 900. Il libro stato pubblicato nel 1926 ed la storia di Mario Samigli, uno scrittore deluso dagli insuccessi che per ha molta fortuna negli affari. Il ladro Giuseppe Alda Merini una delle pi grandi poetesse italiane. Questo libro, pubblicato dallelegante Scheiwiller, una raccolta di racconti che la poetessa ha scritto negli anni 60. Dal tuo al mio Giovanni Verga uno dei pi importanti scrittori a cavallo tra l800 e il 900. E uno dei protagonisti del Verismo, un movimento artistico che si ispira al Naturalismo francese ma da cui si differenzia molto. Questo libro un testo teatrale di un dramma in tre atti. Interessanti sono anche le note in fondo al libro per capire meglio lautore e la sua epoca. La sposa del faro Roberto Piumini uno scrittore molto conosciuto per i suoi racconti. Questo libro ne offre diversi in una bella edizione de Il Melangolo. La madre Grazia Deledda una celebre scrittrice e Premio Nobel per la letteratura nel 1926. In questo libriccino Deledda racconta delle storie di vita quotidiana di un personaggio che scopre lamore e di sua madre che vorrebbero proteggerlo da tutto. Cuore Edmondo De Amicis. Cuore di Edmondo De Amicis non ha bisogno di grandi presentazioni perch gi molto conosciuto. Per chi non lo conoscesse, il libro il diario di un bambino che racconta il suo anno scolastico in unItalia di fine 800. Polenta fritta Gianni Rodari uno dei pi grandi scrittori italiani per linfanzia (e non solo!). In questo libro sono raccolte varie storie con i temi pi diversi. Lillustre estinto Luigi Pirandello uno dei pi noti scrittori italiani del 900. In questo libro sono raccolti diversi racconti brevi che affrontano in modo semiserio la morte.

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Giornali italiani online

- Corriere della Sera (quotidiano della borghesia, di Milano, uno dei due principali organi di informazione) - La Repubblica (quotidiano di centrosinistra, di Roma, uno dei due principali organi di informazione) - Il Sole 24 Ore (principale quotidiano economico-finanziario) - Il Messaggero (principale quotidiano di Roma) - La Stampa (quotidiano della Fiat, di Torino) - Il Mattino (principale quotidiano di Napoli) - Il Gazzettino (principale quotidiano di Venezia) - Avvenire (quotidiano cattolico, della Conferenza Episcopale Italiana) - Il Giornale (quotidiano di destra, di Milano) - Il Tempo (quotidiano di centrodestra, di Roma) - Libero (quotidiano di destra, di Milano) - LUnit (quotidiano del Partito Democratico, di sinistra) - Europa (quotidiano del Partito Democratico, di centrosinistra) - Il Riformista (quotidiano dopinione di centrosinistra) - Il Foglio (quotidiano dopinione di centrodestra) - Il Fatto Quotidiano (quotidiano dopinione di sinistra) - Il Manifesto (quotidiano comunista) - Liberazione (quotidiano del Partito della Rifondazione Comunista) - La Padania (quotidiano della Lega Nord) - La Gazzetta dello Sport (principale quotidiano sportivo) - Ansa (principale agenzia di stampa italiana) - Adnkronos (agenzia di stampa) - Rai News 24 (sito del canale all-news della Rai) - Asianews (agenzia del Pontificio Istituto Missioni Estere) - Peace Reporter (agenzia di stampa su temi internazionali) - La Voce (sito di analisi economica, gestito da professori universitari) - Vita (giornale del non profit) - Gambero Rosso (sito di cultura gastronomica) - Dagospia (sito satirico di pettegolezzi e politica)

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31 MAG 11:09 NAUFRAGIO ITALIA: DISOCCUPAZIONE AL 12,8%, RECORD DAL 77 Primo trimestre 2013: disoccupazione al 12,8%, sale di 1,8 punti rispetto allanno scorso - Catastrofe giovani: i senza lavoro tra i 15 e i 24 anni sono il 41,9% - Salgono tutti gli indici: disoccupazione maschile (11,9%) e femminile (13,9%) - Al Sud sfondato il tetto del 20% Da Corriere.it

Nuovo record negativo per la disoccupazione in Italia: nel primo trimestre del 2013 il tasso di disoccupazione balza al 12,8% (+1,8 punti percentuali rispetto a un anno prima). Lo rileva l'Istat in base a dati non destagionalizzati. L'Istituto di ricerca lo definisce il massimo storico da 36 anni: il livello pi alto sia dalle serie mensili (gennaio 2004) che da quelle trimestrali, avviate nel primo trimestre 1977. Record anche per il tasso di disoccupazione dei giovani: i senza lavoro tra i 15 e i 24 anni sono il 41,9%. LETTA, ALFANO, SACCOMANNI Lo rileva l'Istat sottolineando che si tratta del livello pi alto dal 1977. Il tasso di disoccupazione maschile cresce per il sesto trimestre consecutivo portandosi all'11,9%; quello femminile, in aumento per l'ottavo trimestre, sale al 13,9%. La crescita tendenziale del tasso di disoccupazione riguarda l'intero territorio nazionale. Nel Nord l'indicatore passa dal 7,6% del primo trimestre 2012 all'attuale 9,2%, nel Centro dal 9,6% all'11,3%. Nel Mezzogiorno l'indicatore raggiunge il 20,1% (era il 17,7% nel primo trimestre 2012) Francesca Paci per "la Stampa" Dopo due anni di guerra, milioni di profughi e oltre 90 mila vittime, saranno i temibili missili russi S-300 a determinare le sorti della crisi siriana allargata? Il presidente Bashar Assad rivela alla tv filo Hezbollah al Manar di averne gi ricevuto una parte e, sebbene Mosca smentisca la prima consegna della fornitura da 900 milioni di dollari concordata con Damasco nel 2010, Israele torna a ripetere che non aspetter con le mani in mano la blindatura dei cieli nemici. Mentre le fioche speranze nella conferenza di pace Ginevra 2 si affidano all'incontro preliminare del 5 giugno tra mediatori americani, russi e inviati Onu (forse Brahimi), lo scenario regionale resta complesso. Gli esperti militari notano che seppure Damasco avesse le nuove batterie e i radar, necessiterebbe di almeno sei mesi per attivarli, un tempo sufficiente a Israele per intervenire elettronicamente. probabile dunque che, al di l della promessa di Assad di rispondere immediatamente a un altro raid israeliano, l'escalation su questo fronte resti verbale, anche perch gi nel 2010 Israele persuase il Cremlino a sospendere la vendita di S-300 all'Iran offrendogli in cambio sofisticati droni da usare nel confronto con la rivale Georgia. Ma le ragioni di ottimismo si fermano qui.
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Con o senza gli S-300 la soluzione, discussa anche ieri a Roma dal ministro degli Esteri italiano Bonino e dal leader della Lega Araba al-Araby, appare lontana. La Coalizione nazionale siriana, il principale cartello delle opposizioni dominato dai Fratelli Musulmani (e dalla diaspora) e ai ferri corti tanto con i liberali quanto con i ribelli armati, rifiuta di contribuire a Ginevra 2 a meno che Assad non se ne vada e i 7 mila miliziani di Hezbollah (4 mila secondo Parigi) non smettano di combattere al fianco di Damasco (in particolare a Qusayr, la Misurata siriana, sotto assedio da due settimane e con mille feriti in attesa di un corridoio umanitario). Condizioni giudicate inaccettabili da Mosca che insiste nella partecipazione di Teheran (per ora invitata solo verbalmente) e considera un ostacolo alla pace anche la vaga apertura americana a un'ipotetica no-fly zone. La via politica alla crisi bersagliata dal tiro incrociato di diversi avversari (nell'Iraq diviso tra il governo sciita e la maggioranza sunnita gli scontri settari si sono moltiplicati uccidendo 712 persone solo ad aprile). Assad afferma ad al Manar che sar a Ginevra 2 e accusa Qatar, Turchia e Arabia Saudita di avergli mandato contro 100 mila uomini armati, arabi e stranieri, quelli s, a suo dire, agenti del caos, diversamente dai libanesi di Hezbollah che sarebbero invece organici alla Siria (come probabilmente gli iraniani) perch il nemico comune Israele. E avverte: L'incendio pu propagarsi al Libano. Ma tra gli oppositori le ombre non sono meno cupe. Oltre al rapporto dell'Onu secondo cui gran parte dei ribelli non sarebbe affatto democratica, c' la polizia di Ankara che alla frontiera siriana avrebbe arrestato 12 miliziani di al Nusra, i qaedisti in campo contro Damasco, con due chili di Sarin, la potente arma chimica utilizzata a detta di Francia, Regno Unito e Turchia dalle truppe lealiste. Una miccia nelle mani di Erdogan ma anche della comunit internazionale. http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/ri-armare-la-siria-per-fare-la-pace-un-pianogeniale-che-non-sta-56777.htm (31 maggio 2013) gambero rosso Spaghetti alla puttanesca 4 persone facile 350 g di spaghetti; 500 g di pomodori da sugo ben maturi (o 300 g di pelati); 80 g di olive nere di gaeta; 3 acciughe sotto sale; 1 cucchiaio di capperi sotto sale; 3 cucchiai dolio extravergine doliva; 2 spicchi d'aglio; prezzemolo; origano; peperoncino; sale Tuffate i pomodori in acqua in ebollizione, passateli sotto lacqua fredda quindi pelateli, privateli dei semi e sminuzzateli. Snocciolate le olive e sciacquate i capperi.
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Raschiate leggermente le acciughe, sciacquatele, asciugatele e dividetele a filetti. Scaldate lolio in una padella e fatevi rosolare gli spicchi daglio interi e schiacciati e il peperoncino. Quando laglio ha preso colore, eliminatelo e versate in padella i pomodori, le olive, i capperi e un pizzico di origano. Fate cuocere a fuoco vivace per una decina di minuti e infine unite le acciughe sminuzzate e mezzo cucchiaio di prezzemolo tritato.

Ancora un minuto e la salsa pronta. Nel frattempo avrete lessato gli spaghetti; scolateli al dente e conditeli con salsa ben calda.

Schiacciata con la cipolla 500 g di farina; 1 dado di lievito di birra; 2 grosse cipolle; 1 cucchiaio di strutto; olio extravergine d'oliva; sale. Preparazione: 30 minuti + 3 ore per il riposo Setacciate due manciate di farina (prese dai 500 g), fate la fontana e versatevi il lievito diluito in due dita di acqua appena tiepida. Impastate brevemente quindi sistemate il panetto in una ciotola infarinata, coprite con la pellicola e fate lievitare per circa un'ora fino al raddoppio. Setacciate il resto della farina sulla spianatoia, fate la fontana e mettetevi il panetto lievitato, un goccio di acqua appena tiepida, lo strutto, due cucchiai d'olio e un pizzico di sale. Impastate a lungo quindi raccogliete la pasta a palla, incidetela a croce e sistematela in una ciotola infarinata. Coprite la ciotola con una panno umido e fate lievitare in luogo tiepido per un paio d'ore. Trascorso questo tempo allargate la pasta, senza pi lavorarla, sulla placca del forno una d'olio. Tagliate le cipolle a fettine sottili e distribuitele sulla schiacciata e cospargetele con una manciata di foglie di salvia spezzettate. Completate con due o tre cucchiai d'olio, spolverate di sale e infornate a 200 per circa mezz'ora. Servite la schiacciata calda. Brustengolo 400 g di farina di mais; 2 mele; 80-100 g di zucchero (facoltativo); 100 g di uvetta; 100 g di gherigli di noce; 1 manciata di pinoli; la scorza di 1 limone non trattato; 4 cucchiai d'olio extravergine d'oliva; 2 o 3 cucchiai di mistr (o rum); sale. Preparazione: + almeno 3 ore per il riposo Versate la farina in una ciotola e, mescolando, unitevi l'acqua calda necessaria per ottenere
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una pastella densa. Coprite la ciotola e lasciate riposare il composto per alcune ore (meglio se tutta la notte). Mettete a bagno l'uvetta in acqua tiepida. Trascorso il periodo di riposo, unite alla pastella lo zucchero, la scorza di limone grattugiata, l'olio, le noci spezzettate, i pinoli, l'uvetta strizzata, le mele sbucciate e tagliate a fettine sottili, il liquore e un pizzico di sale. Amalgamate il tutto con cura, quindi ungete abbondantemente la placca del forno e versatevi il composto, stendendolo con un lungo coltello: il brustengolo dovr avere uno spessore di non pi di 2 cm. Infornate a 180 e proseguite la cottura per circa 50 minuti. un dolce molto rustico e campagnolo che, fermo restando la farina di mais e l'olio, pu essere variato in molti modi secondo la disponibilit degli ingredienti.

http://www.europaquotidiano.it Guido Moltedo 30 maggio 2013 STAMPA La seconda vita del fact-checking americano Obama in difficolt? Perch dice meno bugie. Ma negli States il controllo sulle frottole dei politici una cosa seria. Dentro il team di PolitiFact

Le bugie dei politici? Quante ne dicono, e quanto spudorate possono essere? Spesso, per, non sono forse mezze verit? O mezze falsit? E quante promesse elettorali sono campate per aria, quante non saranno mai realizzate? Se ci fosse un osservatorio che registra e verifica con regolarit e con riconosciuta indipendenza quel che sostiene, nel corso del tempo, un esponente di spicco di un partito o un ministro o un sindaco, forse si dichiarerebbe di meno e con maggiore accuratezza. Ci sarebbero meno zig zag e giravolte. E ci sarebbe meno antipolitica. In Italia, nel corso della campagna elettorale per le politiche di febbraio, ha fatto la sua apparizione, in dibattiti televisivi, il fact-checking, la verifica dei fatti. sembrata una bella trovata. Quella terminologia inglese, poi, lasciava illudere che finalmente la politica veniva misurata anche con il metro della realt e non solo con quello della performance recitativa e spettacolare. Unillusione, appunto. Dopo il voto, ricominciato il libero flusso del bla bla. Massima libert di dichiarazione, massima libert di cambiare idea ma anche casacca, massima libert di non tener conto di quanto si detto e promesso in campagna elettorale. Tanto non c nessuno che osservi con scrupolo e con inattaccabile obiettivit quel che dicono e che fanno i politici e poi ne dia conto agli elettori. Infatti, manca e come ci vorrebbe davvero! un osservatorio come PolitiFact, un gruppo di lavoro ad hoc, ormai temutissimo in America, che fa da cane da guardia del Congresso, della Casa Bianca, delle lobby e dei gruppi dinteresse,

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valutando di volta in volta le loro affermazioni con un veritametro: il misuratore della verit. Il Truth-O-Meter. Quanto c di vero, di quasi vero, di met vero, di prevalentemente falso, di falso, di spudorata bugia nellaffermazione di un politico? Con meticoloso e inappuntabile rigore, le dichiarazioni pubbliche del presidente degli Stati Uniti e dei membri dellesecutivo, di parlamentari, leader, organizzazioni, lobby e associazioni sono passate al setaccio da PolitiFact.com. un sito indipendente, che si guadagnato una notevole rispettabilit e un ragguardevole seguito nella Rete osservando e registrando con regolarit il mondo politico americano e verificando la fondatezza di quanto messo nel circuito informativo e nel discorso pubblico, ma anche mettendo a confronto quanto promesso nelle campagne elettorali e quanto poi davvero realizzato. Ci lavorano reporter e redattori del Tampa Bay Times, il pi importante quotidiano della Florida, in cooperazione con i colleghi dellAtlanta Journal-Constitution, lAustin AmericaStatesman, il Cleveland Plain Dealer, lo Star Ledger of Newark e lOregonian, pi quelli di una radio del New Hampshire del circuito della Public Radio. Come si vede, si tratta di unaggregazione di redazioni locali di peso, che operano in diversi angoli degli Usa. Il sito contempla anche un Obamameter, che registra la performance del presidente democratico, in relazione alle sue promesse elettorali. Con eguale zelo osserva il comportamento dei repubblicani. Dal 2009 assegna la bugia dellanno, distribuita con egual rigore a personaggi di destra e di sinistra. Nel 2009 ha vinto il premio Pulitzer per la sua attivit di fact-checking nella campagna presidenziale del 2008, nel corso della quale furono passate al setaccio oltre 750 affermazioni politiche separando la retorica dalla verit per illuminare gli elettori. Nella scorsa campagna presidenziale ha sbugiardato il candidato repubblicano Mitt Romney, che aveva accusato Obama di aver venduto la Chrysler agli italiani che avrebbero costruito le Jeep in Cina. Uno dei passi falsi dellex-governatore che lavrebbero portato alla catastrofe elettorale. E che denotavano una coazione a dire bugie non solo da parte sua ma da parte di molti altri politici repubblicani. Come dimostra anche lultimo rilevamento di PolitiFact. Dallanalisi di cento dichiarazioni di repubblicani, che implicano affermazioni fattuali nei confronti del presidente Obama, nei primi quattro mesi del suo secondo mandato, il 32 per cento sono false o spudoratamente bugiarde e solo il 18 per cento sono per lo pi o interamente vere. Al contrario, Barack Obama non se la cava male, con un 45 per cento di promesse mantenute, 25 di compromessi e 22 per cento di promesse mancate. Ma il suo un secondo mandato e con una performance cos potrebbe ottenerne un terzo, che non pu inseguire, ma non un posto nella Storia. @GuidoMoltedo

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Cultura Alessandra Bernocco 29 maggio 2013 STAMPA Franca Rame e lincontro-scontro con lItalia dei valori Nel 1997 Dario Fo scrive Il diavolo con le zinne, protagonista un giudice che ricorda molto Antonio Di Pietro Questo testo suo. Dario Fo attribuiva a lei la responsabilit e gli onori de Il diavolo con le zinne, il testo del 1997 che vedeva protagonista un giudice incorruttibile e casto che diceva che cazzecca. Al suo fianco, una perpetua vecchia e brutta che sconter la pena destinata al suo padrone: essere posseduta da un diavoletto impertinente che le far crescere natiche e seno a dismisura. Nei ruoli, Giorgio Albertazzi e Franca Rame, curiosamente insieme in una commedia non particolarmente riuscita, che rielaborava una favola cinquecentesca ambientata in una non definita citt dellItalia centrale. Lui, citazione quasi didascalica di un Di Pietro che finir per pagare la sua intransigenza con la galera, lei furiosa serva indemoniata sempre pronta a offrire il fianco agli escamotage del marito drammaturgo, in una scena che ricordiamo satura di maschere, diavoli, arlecchini e seni gonfiabili. Un pastiche di sesso, potere, corruzione e processi mediatici, condotto prendendo a prestito i codici consumati della commedia dellarte, tra equivoci, intrighi e scambi di persona, in cui di Franca Rame resta memorabile il tuffo mimetico senza protezione. Ora orrida perpetua in cuffia da notte, che faceva di nome Pizzocca Ganassa, ora rigogliosa cortigiana assetata di sesso, dai capelli biondissimi e la pelle di pesca, che portava a compimento le grottesche unioni benedette da Satana. Meno grottesca quella che la port ad aderire allItalia dei valori, eletta senatrice nel 96, un anno prima che il leader del partito ispirasse suo malgrado lintegerrimo e non acutissimo giudice della commedia. Quello che in chiusa tuona contro gli imbecilli che sventolano bandiere, fanno cortei e non riposano mai, non senza una dose di ben accordata imbecillit. Fatto sta che due anni dopo Franca Rame si dimette, in polemica aperta con il vertice del partito. Noi ricordiamo il suo intervento in senato in cui denunciava un paese in cui pace e guerra hanno ormai lo stesso significato, un paese che manda i suoi soldati a combattere respirando la terra sollevata dai cararmati. Ma non era una retorica impennata pacifista: ce laveva con la mancanza di misure di sicurezza contro luranio impoverito, con le divise non a norma come invece lo erano quelle dei militari inglesi e americani, e lamentava le migliaia di vittime civili e militari che sono state contaminate in Paesi che si volevano liberare, come i Balcani, lIraq e lAfghanistan. Dalla parte delle madri impazzite per i figli morti o gravemente ammalati. Ai giovani Franca Rame era affezionata, ma modo pragmatico, concreto, e la compagnia era spesso composta da un nutrito gruppo di giovani attori, comprimari e comparse. Era molto attenta-ricorda al proposito Giusi Zaccagnini e spesso si prodigava ad aggiustare il tiro sulle
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nostre battute comiche, anche a discapito delle sue. Per tenermi in compagnia estrapol il mio ruolo da un altro personaggio.

Cultura Andrea Tognotti 29 maggio 2013 STAMPA LEuropa e lesilio degli intellettuali con la nostalgia che si apre lultimo numero, il 115, di Lettera Internazionale, rivista trimestrale di cultura diretta da Bianca Maria Bruno La nostalgia, secondo Andrej Tarkovskij, un poeta in esilio, un intellettuale che non riesce a trasmettere la sua esperienza artistica. con la nostalgia che si apre lultimo numero, il 115, di Lettera Internazionale, rivista trimestrale di cultura diretta da Bianca Maria Bruno. Si apre con la nostalgia quindi anche con la non-comunicabilit, lintraducibilit delle culture ma poi i contributi che vengono riassunti col titolo Storia, memoria, cittadinanza tendono a dire che di intellettuali capaci di trasmettere il loro sapere, e dunque anche di tradurlo, ci sarebbe quanto mai bisogno. Gli intellettuali europei hanno fallito?, si chiede Jan-Werner Mller, che insegna Teoria politica a Princeton. In altri termini: doverano i matres-a-penser quando si mettevano in discussione le grandi conquiste dellintegrazione europea? E perch non le hanno difese? E sui nazionalismi hanno niente da dire? Torna (perch il tema era gi stato sviscerato in altri numeri della rivista) la nostalgia ancora per la Repubblica europea delle Lettere che non esiste pi. Idee, suggestioni. Ma non che non esistano punti di caduta. Come il bello scritto di Carlo Galli, docente di Storia delle dottrine politiche alluniversit di Bologna e fresco parlamentare del Pd. Un articolo, il suo, concepito ben prima della polemica sullintenzione di Ccile Kyenge di introdurre lo ius soli (tralasciamo gli insulti, ch quelli degradano solo chi li pronuncia anche se sarebbe bene non assuefarsi troppo alla barbarie), eppure situato allincrocio tra politica e cultura, con affermazioni forti e motivate. Proviamo a seguire il ragionamento. nel dialogo tra culture afferma Galli lessenza della cittadinanza multiculturale: che non solo tolleranza, n generico riconoscimento ma, come Walter Benjamin esigeva dal traduttore, autentica reciproca apertura alle contraddizioni che si esprimono in tutte le lingue, tanto quella dorigine quanto in quella di destinazione. La cultura va tradotta, decostruita, aperta: non ci si deve fermare alla superficie ma si deve penetrarne la profondit, per estrarne lumanit che contiene, le richieste che esprime a modo suo, gli appelli che lancia, la libert che esige. Dunque, secondo Galli, la via della cittadinanza multiculturale obbligata. Ma non c bisogno di una nuova Costituzione, bens di un nuovo spirito costituzionale (), di un nuovo patto e di una nuova patria: della vecchia patria democratica e in pi del nuovo patriottismo costituzionale volto a promuovere la nuova figura, necessaria, della democrazia: la democrazia multiculturale e la dialogica aperta, inevitabilmente, a una politica su scala europea. Perch come la Costituzione vigente ha saputo unire, nel dopoguerra, gli italiani

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aspramente divisi, cos pu continuare a essere il quadro entro il quale si pu costruire la nuova cittadinanza del futuro, la patria democratica dei nuovi italiani. Insomma: intellettuali europei che costruiscono un pezzo di nuova identit anche per i singoli stati. Francesco Longo 27 maggio 2013 STAMPA Langelo sterminatore di Mo Yan C' anche una chiave politica ne Le rane, il nuovo libro del premio Nobel 2012, che racconta la Cina, le sue contraddizioni, e i dilemmi legati al controllo delle nascite

Vita e morte nel romanzo dello scrittore cinese Mo Yan. Lultimo libro del premio Nobel 2012 si intitola Le rane (Einaudi) e potrebbe stare accanto a quei classici della letteratura che hanno raccontato i dilemmi morali che lacerano la coscienza dellumanit. Letteratura etica: quella che ama gli abissi, la luce e tutte le ombre che si agitano nel mezzo. Le storie bibliche e quelle di Euripide, fino a Dostoevskij, Faulkner o Camus. Queste, le tappe che indicava Abraham Yehoshua in un libro in cui percorreva la letteratura mondiale sulla scia delle riflessioni morali (Il potere terribile di una piccola colpa, Einaudi). Letteratura attratta dagli inferi eppure sempre a caccia di redenzione. Protagonista del romanzo di Mo Yan la ricerca del Bene, incarnata da Wan Xin, donna di straordinaria determinazione e ignara di essere alla ricerca di qualcosa. Forte e sola, la zia del narratore. Per la prima parte della vita unostetrica che brilla per unabilit inarrivabile nel mettere al mondo i bambini. Ma quando negli anni Sessanta la politica cinese impone il controllo delle nascite e soffia sulla sua coscienza fino a spegnerla, Wan Xin user la sua energia per sopprimere feti di troppo. La regola : Una famiglia un bambino e lei si trasforma in un angelo sterminatore, fanatico, programmato per far rispettare la legge. La maestria di Mo Yan sta nel restituire questa ferita della cultura cinese sottoforma di una storia meravigliosamente letteraria, senza scordare mai, cio, che il lettore ha bisogno di frasi come: Era quasi sera, il sole stava calando tra le nuvole rosate del crepuscolo e spirava una brezza leggera, quasi tutti gli abitanti del villaggio con le grosse ciotole fra le mani si trovavano fuori in strada a mangiare. Il narratore si sposa. Ha un primo figlio (una femmina). Ma presto la moglie rimane incinta di una seconda, illegale, creatura. E sar proprio la zia a praticare un aborto che uccider il piccolo e la donna. Tra dicerie, superstizioni e squarci poetici, il libro ricostruisce la storia della recente Cina, con le sue piogge nelle campagne, i battelli e i gabbiani, i polli e i banchetti di pesci arrostiti. Sullostetrica che pratica aborti circolano giudizi e cattiverie: Lei furiosa perch non pu avere figli, invidiosa se li fanno gli altri. Pi la letteratura sincera con se stessa, pi siamo lontani dai romanzi impegnati che impongono una tesi al lettore piegando la narrazione ad uno scopo preciso. Nel romanzo Le

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rane cos tutto problematizzato che il libro sarebbe piaciuto a Bachtin che vedeva la forma romanzo come il tempio in cui le voci possono dibattere. Mo Yan fa parlare epoche e personaggi ma lascia che sia il lettore a riflettere sugli interrogativi che la sua storia disegna. Ecco come il narratore commenta la parabola della zia: Negli anni della vecchiaia, continu a sentirsi colpevole di delitti gravissimi che non avevano possibilit di riscatto. Per me esagerava con i rimorsi, nessun altro allepoca avrebbe potuto comportarsi meglio. Dove sta la verit? La zia ha ragione a percepire il sangue sulle sue mani, o ha solo eseguito gli ordini? Da che parte sta Mo Yan? Sembra che lo scrittore creda semplicemente che una delle vie per raggiungere la verit sia la strada della complessa menzogna letteraria. Eppure allo scrittore Mo Yan, da quando ha vinto il Nobel, non si chiede altro che una dichiarazione sullartista Ai Weiwei. Considerato, lui s, scomodo, mentre Mo Yan, a detta di Weiwei, sarebbe parte del sistema. Si vuole da Mo Yan una dichiarazione politica. Ma cosa c di pi politico per uno scrittore che costruire una frase ambigua come, ripetiamo: Negli anni della vecchiaia, continu a sentirsi colpevole di delitti gravissimi che non avevano possibilit di riscatto. Per me esagerava con i rimorsi, nessun altro allepoca avrebbe potuto comportarsi meglio? sintomatico che mentre nelle librerie italiane arrivato Le rane, Ai Weiwei faccia il giro del mondo con un video heavy metal in cui trae ispirazione dalla sua reclusione in carcere. Cosa successo alla letteratura? Quando ha smesso di interrogarsi sul male e il bene? Yehoshua crede che la letteratura possa dilatare la nostra morale: La letteratura, con la sua potenza e suggestivit retorica, riesce ad allargare gli orizzonti del nostro universo morale sino a limiti che non avremmo potuto immaginare. E preso atto di ci, offriva uninterpretazione molto poco novecentesca sulle cause: La psicologia, infatti, pretende di fornire una spiegazione obiettiva del comportamento umano e dei dilemmi morali dellindividuo senza far intervenire un giudizio di valore; si preoccupa dunque di risolvere il conflitto fra il bene e il male sostituendolo con la descrizione di stati danimo individuali. Culmine del libro, seminato di colpi di scena, innamoramenti, funerali e molti bambini (bambini promessi, bambini attesi, bambini illegali, bambini nascosti, bambini partoriti da madri in affitto) il momento in cui la zia viene illuminata sul suo passato. Sta camminando in un acquitrino quando il gracidare delle rane di colpo si trasforma nel pianto dei bambini: In passato avevo amato quel pianto pi di ogni cosa, per unostetrica il vagito di un infante la musica pi bella del mondo! Ma nel suono di quella sera cerano risentimento e recriminazione, era come se le anime di un numero infinito di neonati stessero denunciando i torti subiti. Le colpe, in letteratura, arrivano con le sembianze delle rane: Unarmata di dimensioni colossali che gracidava, saltava, si urtava, si accalcava, in una marea torbida che avanzava inesorabile. La storia procede. Il narratore si sposa di nuovo. In un modo miracoloso riavr, vecchio, il figlio perso nella giovinezza. Letteratura al meglio di s questa di Mo Yan, sempre eclissato nei suoi personaggi tranne forse in una frase che viene il desiderio di attribuire allo scrittore: Soltanto una scrittura sincera pu portare alla redenzione e continuer quindi a farlo con la massima sincerit. @FrancescoLongo
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Cultura Antonello Colimberti 27 maggio 2013 STAMPA Una scienza per gli stati di coscienza Uno studio di Fulvio Gosso sul tema della Coscienza inquadrata dal punto di vista delle sue variazioni storiche Cultura Antonello Colimberti 27 maggio 2013 STAMPA Una scienza per gli stati di coscienza Uno studio di Fulvio Gosso sul tema della Coscienza inquadrata dal punto di vista delle sue variazioni storiche

I fenomeni incontrati negli Stati Alterati di Coscienza forniscono risposte diverse da quelle della Ragion Pura e fanno intravedere altre associazioni e altri collegamenti. difficile predire la possibilit di sviluppare una scienza specifica degli stati di coscienza, ma giunto il tempo di provarci. Queste parole conclusive siglavano, esattamente trentanni fa, larticolo di apertura di una nuova ed insolita rivista (Altrove), che di l a poco sarebbe stata consigliata da uno studioso non facile agli elogi come lemire Zolla. Lautore era Gilberto Camilla, socio fondatore e poi presidente della Societ Italiana per lo Studio degli Stati di Coscienza (Sissc), di cui la rivista era lorgano. Nel corso degli anni, accanto a quelle di Camilla, autore di innumerevoli e rigorosi lavori sullargomento, si sono moltiplicate le pubblicazioni del vicepresidente della Sissc, lo psicologo Fulvio Gosso, del quale fresco di stampa il volume Per una scienza degli stati coscienza, per i tipi delle Edizioni Altravista di Lungavilla (Pavia). Il testo viene a colmare una grave lacuna nel panorama culturale del nostro paese, offrendoci una accurata ed aggiornata documentazione non tanto sui diversi fenomeni oggetto di osservazione e denominati Stati Non Ordinari di Coscienza (Snoc), che vanno dallassunzione rituale di sostanze psicotrope alla trance, dallipnosi allestasi e cos via, quanto piuttosto sul punto di vista da cui vengono oggi osservati, dallAntropologia Psicologica alla Antropologia della Coscienza, dalla Psicologia Transpersonale allAntropologia Transpersonale. Una attenzione particolare dedicata al ritratto dei maestri, che hanno aperto da precursori il nuovo campo di indagine, a partire dagli anni Cinquanta del Novecento, da Aldous Huxley e Abraham Maslow a Charles Tart e Stanislav Grof, senza dimenticare il panorama italiano, dove ha operato in anni recenti la prestigiosa figura del medico neurofisiologo Marco Margnelli, tra i fondatori della Sissc e prematuramente scomparso nel 2005. Il volume, che per la sua agilit e rigore andrebbe consigliato anche per un utilizzo didattico nelle scuole secondarie, dove i giovani sono i pi sensibili a tali temi, si conclude con la intelligente considerazione dellautore che, se storicamente alle profonde crisi sociali ed economiche si sempre affiancata una regressione economica fatta di superstizioni, forse i tempi sono maturi per una soluzione diversa che, tenendo in debito conto anche il ruolo degli Snoc, accompagni una decrescita economica guidata anche verso relazioni umane pi intense e meno aggressive.

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