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Al poeta Orbicciani, Dante risponde che la novit della sua poesia consiste nel mettersi a disposizione dellamore e nello scrivere ci che lamore stesso ditta dentro= dice al cuore (leggi il testo riportato nella nota 1). E Dante usa proprio lespressione: Dolce Stil novo per indicare la sua poesia, quella di cui la canzone Donne chavete intelletto damore, costituisce il manifesto = contiene cio la spiegazione e le regole.
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Dunque: mettersi a disposizione dellamore e scrivere ci che lamore stesso ditta dentro= dice al cuore: questo quello che non hanno saputo fare n Giacomo da Lentini, n Guittone dArezzo. Dante dice allamico Orbicciani che le belle rime che egli ha composto non sono sue, sono di Amore, cio sono un dono divino. ATTENZIONE: sempre nel Purgatorio, un po oltre, al canto XXVI, verso 97, Dante incontra Guido Guinizelli e lo chiama il padre/ mio e degli altri miei miglior, che mai/ rime damor usar dolci e leggiadre (= Guinizzelli stato per me e per i miei amici poeti il maestro e la guida del fare poesia secondo questo nuovo modo di concepire e di scrivere sullamore). Secondo quello che ci ha detto Dante, Guido Guinizzelli dunque il precursore (= liniziatore) della nuova tendenza poetica, da Dante chiamata Dolce stil novo.
Se Dante ci ha detto che lui ha imparato da Guinizzelli, CERCHIAMO allora di CONOSCERE GUINIZZELLI e il suo pensiero.
I critici e gli studiosi della letteratura hanno cercato di identificare tutti coloro che hanno scritto rime dolci e leggiadre; essi sono: Guido Guinizelli, Guido Cavalcanti, Dante Alighieri, Lapo Gianni, Gianni Alfani, Dino Frescobaldi, Cino da Pistoia: questi sono oggi chiamati i poeti del Dolce stil novo. Sono tutti poeti fiorentini o comunque toscani, tranne Guinizelli che era bolognese, ma sappiamo che tra Firenze e Bologna intercorrevano intense relazioni. E alcuni furono legati anche da sincera e profonda amicizia. Guinizzelli era bolognese; Bologna in quel tempo era sede di una delle due maggiori universit del tempo; Parigi era il centro degli studi filosofici e teologici, Bologna era sede di eccellenza degli studi giuridici = sulle leggi. A Bologna arrivavano studenti da tutta la penisola e questo incontro ha permesso il formarsi di una parlata italiana media in cui, da una parte confluiscono modi comuni di dire, dallaltra si attenuano le forme pi marcatamente locali delle varie parlate. Quindi: a) Guinizzelli viene presentato come il precursore (= colui che d inizio) della nuova tendenza poetica b) ma nelle sue opere d anche un esempio di modello di lingua volgare elevata, solenne ed armoniosa adatta a sostituire il latino non solo come lingua parlata ma anche come lingua della letteratura (ricordi quanto hai studiato a proposito dellopera di Dante: De vulgari eloquentia?). Guinizzelli vive dunque a Bologna e studia legge; gli piace il ragionamento, ed inizia parlare delle teorie anche dellamore cortese: lui non vive a corte e non ha come modello i rapporti feudali o letichetta (= i modi di fare) di corte come i poeti siciliani. Guinizzelli parla delle teorie damore secondo le concezioni filosofiche.
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La poesia damor cortese si trasforma in riflessione filosofica. Nel fare questo (= parlare di poesia secondo le teorie filosofiche), i poeti bolognesi usano per il buonsenso e non dimenticano di essere poeti e non filosofi: evitano quindi i ragionamenti troppo filosofici che avrebbero reso largomento amore troppo lontano dallesperienza umana e troppo simile ad una fredda teoria.
3 - Altri temi della poesia di Guinizzelli: a) la lode della donna amata non si richiede che lamore sia ricambiato, ma si esprime la gioia di contemplare la donna amata: amare affermare laltro, amore gioire perch laltro c ed offerto alla tua contemplazione. b) Lamore cos grande, coinvolgente ed infinito da dare la sensazione di morire. Sono entrambi temi che ritroveremo sia in Dante che in Cavalcanti.
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4 - Tema insistente della poesia stilnovista anche: - come luomo si innamora: per rispondere a questa domanda, gli stilnovisti fanno riferimento alla cultura araba: la medicina araba affermava che nelluomo cerano gli spiriti e con questo termine indicavano le facolt sensibili ed intellettuali degli occhi e del cuore. Gli stilnovisti spiegano linnamoramento in questo modo: quando gli spiriti degli occhi sono colpiti da Amore (personificazione del sentimento provato) mandano le informazioni agli spiriti del cuore che si innamora. Nel mondo arabo questa era una specie di rappresentazione visiva di cui sono protagonisti i vari sentimenti personificati e messi in rapporto tra loro. 5 - Un tema particolare nella poesia di Guido Cavalcanti: - Lamore provoca in chi lo vive una sensazione di sbigottimento (= incredulit, paura di perdere il contatto con la realt) analogo a quello del mistico rapito in estasi. Guido Cavalcanti parla di amor doloroso, espressione che fa pensare allamore pi come una passione che una virt, una passione che fa soffrire lanima e introduce il binomio amore e morte.
TESTI NOTA n. 1 Purgatorio, canto XXIV, versi 49 e sgg. ..Ma di sio veggio qui colui che fore trasse le nove rime, cominciando Donne chavete intelletto damore. E io a lui: I mi son un che, quando Amor mi spira, noto, e a quel modo che ditta dentro vo significando O frate, issa veggio disselli, il nodo chel Notaro e Guittone e me ritenne di qua dal dolce stil novo chi odo! Io veggio ben come le vostre penne di retro al dittator sen vanno strette che de le nostre certo non avvenne; e qual pi oltre a gradire oltre si mette, non vede pi da luno a laltro stilo; e, quasi contentato si tacette Parafrasi: Ma dimmi se io vedo qui proprio colui che inizi una nuova maniera poetica con la canzone Donne chavete intelletto damore. Mariangela Zandonadi IIS Giolitti 2010 Pag. 4
Ed io gli risposi: Io sono uno che quando Amore parla e mi ispira, ascolto e scrivo subito, di getto e, seguendo quello che mi dice nellanimo, scrivo in versi. Ah, fratello, ora comprendo lostacolo che imped invece a me, a Jacopo da Lentini e a Guittone di far parte di questo gruppo del dolce stil novo di cui ora sento parlare! Io vedo chiaramente come le vostre penne scrivano fedelmente ci che colui (il cuore) detta, cosa che non accaduta nel nostro scrivere; chi - come noi - si mette ad approfondire razionalmente i concetti non vede pi la differenza tra luno e laltro (= tra il sentimento e il ragionamento). Quindi tacque, quasi soddisfatto.
SCHEMATIZZANDO:
IL DOLCE STIL NOVO: - un importante movimento poetico italiano che si sviluppato in Italia nel tredicesimo secolo - influenzer parte della poesia italiana fino a Petrarca - nasce a Bologna e completa il suo sviluppo a Firenze, citt d'origine di quasi tutti i componenti del movimento stilnovistico, (escludendo il caposcuola Guinizelli) IL MANIFESTO di questa nuova corrente poetica la canzone di Guinizelli "Al cor gentil rempaira sempre amore" ; in questo componimento egli dice quali sono le caratteristiche della donna cos come vista dagli stilnovisti. LA FIGURA FEMMINILE cambia rispetto alla visione dellamor cortese: il Dolce stil novo infatti introduce nei testi riferimenti filosofici, morali e religiosi, che a volte hanno reso difficile la comprensione delle poesie. Per gli stilnovisti la donna diventa donna-angelo, intermediaria tra uomo e Dio, capace di rendere puro il desiderio maschile purch l'uomo possegga un cuore gentile, cio nobile d'animo. AMORE E CUORE GENTILE finiscono cos con l'identificarsi totalmente. Dopo Guinizzelli, questa teoria alla base della poesia di Dante e di coloro che fecero parte dello Stil Novo. IL TEMA DELLAMORE: Si afferma un nuovo concetto di amore, e quindi un nuovo concetto di donna, vista ora come donna angelo: la donna, nella visione stilnovistica, ha la straordinaria virt di nobilitare l'animo dell'uomo e di fare da tramite fra questo e Dio. Lamore pu iniziare attraverso lo scambio di uno sguardo: dagli occhi arriva al cuore. Nella canzone "Al cor gentil rempaira sempre amore", Guido Guinizelli immagina di dover spiegare a Dio perch ha cos tanto lodato un essere umano con le lodi e l'amore che a Lui solo debbono essere rivolte; a queste domande, Guinizzelli risponde con le seguenti parole: "Tenne d'angel sembianza / che fosse del tuo regno; / non me fu fallo, s'in lei posi amanza" (vv. 57-60). Dice cio: "(la donna) aveva l'aspetto (semblanza) di un angelo che appartenesse al tuo regno, non considerare (o Dio) peccato (non me fu fallo) se posi in lei il mio amore (amanza). LO STILE: La novit dell'esperienza poetica dello "Stil Novo" sta anche nella nuova concezione stilistica. La poesia di Guittone d'Arezzo era una poesia molto raffinata e difficile, caratterizzato da concetti e immagini oscuri e da difficili sperimentazioni stilistiche; lo Stilnovo invece - caratterizzato da rime dolci e piane, segnate da una simpatica cantabilit del verso.
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AUTORI: I principali esponenti di questa corrente letteraria sono quasi tutti toscani: Guido Guinizelli considerato il padre del movimento, Dante Alighieri, Guido Cavalcanti, Lapo Gianni, Gianni Alfani, Cino da Pistoia, Dino Frescobaldi. Tra questi autori, Dante e Cavalcanti hanno dato il maggior contributo; Cino da Pistoia ha svolto l'importante ruolo di mediatore tra lo Stil Novo ed il primo Umanesimo, tanto che nelle sue poesie si notano i primi tratti dell'antropocentrismo. Questi poeti appartenevano ad una cerchia ristretta di intellettuali, che di fatto costituivano un'aristocrazia, non di sangue, ma di nobilt d'animo, culturale e spirituale. Erano tutti molto amanti dello studio, e appartenevano all'alta borghesia universitaria. Il pubblico a cui si rivolgevano quello di una stretta cerchia di eletti cio di persone molto preparate, che avevano studiato poesia, stile, autori del passato, ed erano quindi capaci di comprendere le loro. Questi autori erano convinti che per produrre poesie d'amore fossero necessarie conoscenze scientifiche e teologiche: da qui il disprezzo verso i guittoniani, non sempre dotati di tali conoscenze. Guido Guinizzelli (INIZIATORE) con la canzone: Al cor gentil rempaira sempre amore TEMI: - amore - gentilezza danimo - nobilt come virt individuale dellanimo e non ereditaria - inizia il parallelo DONNA-ANGELO
(questi temi in parte erano gi presenti nella poesia provenzale)
In questo Autore domina ancora la DESCRIZIONE FISICA DELLA DONNA (v. Io voglio del ver la mia donna laudari) Guido Cavalcanti: la sua canzone "manifesto" Donna me prega incentrata sugli effetti prodotti dall'amore TEMI: - capire la reale natura dellamore: un sentimento intenso e per questo anche drammatico - fare dellamore il centro della vita spirituale delluomo - lamore causa angoscia quando luomo sente di non saper capire il valore della donna - DONNA ANGELO (per manca o gni riferimento al significato religioso dellesperienza amorosa) Dante Alighieri: il sonetto Tanto gentile e tanto onesta pare importante per capire il suo pensiero sullamore. TEMI: - assente ogni descrizione fisica - Le qualit delle donne descritte sono tutte morali (gentile, onesta, umile) - Donna = cosa celeste che trasmette un messaggio divino - Beatrice manifesta virt per tutti gli uomini = ha effetti universali
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