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Gottlob Frege

Gottlob Frege
Io devo alle grandiose opere di Frege [...] gran parte dello stimolo ai miei pensieri. (Ludwig Wittgenstein, Tractatus logico-philosophicus, Prefazione)

Friedrich Ludwig Gottlob Frege (Wismar, 8 novembre 1848 Bad Kleinen, 26 luglio 1925) stato un matematico, logico e filosofo tedesco, padre della logica matematica moderna, e poi polemicamente proclamato anche padre della filosofia analitica dal lavoro esegetico di Michael Dummett, nonch studioso di epistemologia, di filosofia della matematica e di filosofia del linguaggio.

Logica e filosofia della matematica


Frege considerato quasi unanimemente dalla critica odierna uno dei pi grandi logici dopo Aristotele, ed il padre del pensiero formale del Novecento. Per esempio, Jan ukasiewicz lo definisce "il pi grande logico dei nostri tempi", mentre secondo Jzef Maria Bocheski la sua Friedrich Ludwig Gottlob Frege prima opera, ovvero l'Ideografia, pu venir paragonata soltanto ad un'opera nell'intera storia della logica: agli Analitici Primi di Aristotele. Questo suo scritto rivoluzionario (intitolato in tedesco Begriffsschrift, Scrittura per concetti, e pubblicato nel 1879) ha segnato l'inizio di una nuova epoca nella storia della logica, sostituendo la vecchia logica del rapporto genere-specie, che era rimasta pressoch inalterata per secoli dopo la formalizzazione di Aristotele nell'Organon, con una logica delle funzioni n-esime mutuata dalla matematica. Frege stato il primo fautore del logicismo, ossia della prospettiva secondo la quale l'aritmetica, in quanto costituita da proposizioni analitiche, sarebbe riducibile alla sola logica. In pratica, tramite la realizzazione del suo progetto, egli avrebbe dimostrato che i giudizi dell'aritmetica non sono, come aveva ritenuto Immanuel Kant nella Critica della ragion pura, sintetici a priori, bens analitici, e pertanto dimostrabili in modo esclusivamente logico, cio facendo ricorso soltanto alle regole del pensiero razionale. Ci non vale per la geometria, che per Frege come per Kant sintetica a priori in quanto basata sull'intuizione pura di spazio (e infatti egli polemizzer con David Hilbert che aveva tentato di ricondurre anche la geometria ad assiomi dimostrati logicamente). Oltre alla gi citata Ideografia, egli successivamente tent di fondare l'aritmetica su basi logica in Die Grundlagen der Arithmetik ("I Fondamenti dell'aritmetica") e in Grundgesetze der Arithmetik ("I Principi dell'aritmetica"): queste opere rappresentarono appunto il tentativo di derivare esplicitamente le leggi dell'aritmetica da un sistema di assiomi mediante un calcolo logico costituito da lunghe catene deduttive nelle quali, secondo Frege, non avrebbe dovuto inserirsi nulla di intuitivo e di non deducibile logicamente. Dati i limiti del linguaggio naturale, sottolineati spesso in modo critico dallo stesso Frege, al fine di realizzare questo progetto era necessario utilizzare un linguaggio formale dotato di un suo proprio simbolismo, di un "linguaggio in formule del pensiero puro a imitazione di quello aritmetico": appunto questo il linguaggio simbolico presentato nell'Ideografia. Nonostante la portata rivoluzionaria di questo progetto di costruzione di un linguaggio artificiale in grado di rappresentare enunciati e giudizi, che rappresenta la realizzazione del sogno di Leibniz di elaborare una "characteristica universalis" e un "calculus ratiocinator" (realizzato, quest'ultimo, gi da George Boole), attualmente il simbolismo fregheano, la cui lettura particolarmente ostica, stato sostituito da uno pi semplice elaborato sostanzialmente da Giuseppe Peano e divulgato da Bertrand Russell. Il 16 giugno 1902, dopo la pubblicazione del primo volume dei Principi (a spese dello stesso autore, dato che questi non godeva ancora di un particolare successo) e poco prima della pubblicazione del secondo (1903), il gi citato matematico inglese Russell (altro teorico del logicismo) invi a Frege una lettera, che quest'ultimo accolse con

Gottlob Frege costernazione, in cui, nonostante il generale apprezzamento per il paradigma logicista, egli sosteneva nondimeno che il V assioma dei Principi (quello che derivava il principio di David Hume e che introduceva la nozione di estensione di concetto o, per usare un'espressione fregeana, il "decorso di valori") permetteva di derivare una contraddizione. Ecco il testo integrale della lettera di Russell:
Caro collega, da un anno e mezzo sono venuto a conoscenza dei suoi Grundgesetze der Arithmetik, ma solo ora mi stato possibile trovare il tempo per uno studio completo dellopera come avevo intenzione di fare. Mi trovo completamente daccordo con lei su tutti i punti essenziali, in modo particolare col suo rifiuto di ogni elemento psicologico nella logica e col fatto di attribuire un grande valore allideografia per quel che riguarda i fondamenti della matematica e della logica formale, che, per inciso, si distinguono difficilmente tra loro. Riguardo a molti problemi particolari trovo nella sua opera discussioni, distinzioni e definizioni che si cercano invano nelle opere di altri logici. Specialmente per quel che riguarda le funzioni (cap. 9 del suo Begriffsschrift), sono giunto per mio conto a concezioni identiche, perfino nei dettagli. C solo un punto in cui ho trovato una difficolt. Lei afferma (p. 17) che anche una funzione pu comportarsi come lelemento indeterminato. Questo ci che io credevo prima, ma ora tale opinione mi pare dubbia a causa della seguente contraddizione. Sia w il predicato ""essere un predicato che non pu predicarsi di se stesso"". w pu essere predicato di se stesso? Da ciascuna risposta segue lopposto. Quindi dobbiamo concludere che w non un predicato. Analogamente non esiste alcuna classe (concepita come totalit) formata da quelle classi che, pensate ognuna come totalit, non appartengono a se stesse. Concludo da questo che in certe situazioni una collezione definibile non costituisce una totalit. Sto finendo un libro sui principi della matematica e in esso vorrei discutere la sua opera in tutti i dettagli. Ho gi i suoi libri o li acquister presto, ma Le sarei molto grato se mi potesse inviare gli estratti degli articoli usciti su riviste. Nel caso non sia possibile, comunque, potr averli da una biblioteca. La trattazione rigorosa della logica nelle questioni fondamentali, dove i simboli non sono sufficienti, rimasta molto indietro; nella sua opera ho trovato la migliore elaborazione del nostro tempo, e mi sono quindi permesso di esprimerle il mio profondo rispetto. Sono spiacente che Lei non abbia ancora pubblicato il secondo volume dei suoi Grundgesetze: spero tuttavia che ci avvenga. Molto rispettosamente suo Bertrand Russell (Ho scritto a Peano di questo fatto, ma non ho ancora ricevuto risposta.)

Mediante questo paradosso che porta il suo nome (scoperto in realt da Ernst Zermelo qualche anno prima), Russell mostr dunque che il V assioma dei Principi portava ad una contraddizione, che Frege riconobbe in un'appendice al secondo volume dell'opera, abbozzandone una soluzione che per risultava insoddisfacente date le pretese dell'opera di emendare la matematica dall'intuizione intellettuale e che venne in seguito abbandonata dallo stesso autore. Frege fu perci costretto a dichiarare risolti in un completo fallimento i suoi sforzi di chiarire il concetto di numero. In ogni caso, dopo la sua morte i teoremi di incompletezza di Gdel avrebbero dimostrato formalmente che lo scopo da lui perseguito era semplicemente irraggiungibile. Dopo l'abbandono del paradigma logicista (che invece fu portato avanti da Russell e Whitehead nei Principia Mathematica e che ancora al giorno d'oggi vanta alcuni esponenti tra cui Crispin Wright e la sua scuola, detti "neologicisti"), Frege tent la riduzione della matematica alla geometria e all'intuizione sensibile pura dello spazio (una resa incondizionata al Kant dell'Estetica trascendentale, l'affermazione cio del carattere sintetico a priori non solo della geometria ma anche dell'aritmetica), determinando i numeri complessi (non pi i numeri interi positivi) nei termini del rapporto tra punto e linea nel piano. Ma l'opera rimase incompleta e comunque infruttuosa.

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Senso e significato
Una delle sue opere principali senz'altro Senso e Significato (ber Sinn und Bedeutung), pubblicata nel 1892.

Funzione e concetto
Si illustrano di seguito alcuni fondamenti dell'ideografia elaborata da Frege. Funzione. Secondo l'analisi matematica superiore, per funzione di x si intende un'espressione di calcolo contenente x in qualit di argomento variabile. Ebbene: questa definizione insufficiente, in quanto non distingue la forma dal contenuto. Anzitutto va chiarito che l'argomento non parte della funzione: essa in partenza insatura, ossia contiene un "posto vuoto" da riempire, appunto, con un argomento; quando alla funzione si attribuisce un argomento, essa assume un valore. Due funzioni hanno lo stesso decorso di valori, se con gli stessi argomenti assumono gli stessi valori. Sotto questo aspetto, per Frege, l'aritmetica non che una logica ulteriormente sviluppata: da un dominio binario, su un campo di valori costituito dall'insieme (vero, falso), si passa ad un campo pi ampio (l'insieme dei numeri naturali, o dei numeri reali, o altro). Concetto. Il concetto una funzione il cui valore, con un argomento x, sempre un valore di verit. Estensione del concetto: il decorso dei valori di una funzione il cui valore per qualsiasi argomento un valore di verit. Le uguaglianze matematiche svolgono una funzione affine a quella di enunciati assertori. Consideriamo come esempio l'enunciato: Cesare conquist la Gallia. Cesare una parte finita in s stessa (argomento della funzione); ( ) conquist la Gallia una espressione insatura, ha bisogno di essere completata da un argomento. L'argomento, pertanto, non deve essere necessariamente un numero, bens qualsiasi oggetto, purch adatto alla funzione: anche, eventualmente, una persona. Oggetto: tutto ci che non funzione, la cui espressione non insatura, non reca cio con s posti vuoti. Le funzioni si differenziano quindi dagli oggetti, si differenziano inoltre tra funzioni che hanno come argomento altre funzioni e funzioni che hanno come argomento oggetti. Si definiscono di primo livello se l'argomento un oggetto. Di secondo livello se l'argomento una funzione. Relazione: funzione a due argomenti che assume un valore di verit.

Senso e significato secondo Frege


Per usare una terminologia tipicamente husserliana, per Frege ogni termine concettuale ha un senso e un significato. Il termine concettuale un nome comune con un senso e un significato propri, che d la possibilit di indicare un oggetto. Se il concetto (significato del termine concettuale) vuoto, il termine non utilizzabile scientificamente. Giudicare consiste nel far progredire il pensiero al valore di verit. Il nome proprio ha la facolt di riferirsi ad un unico determinato oggetto, a differenza del termine concettuale, che si riferisce pi oggetti. Ai fini scientifici, se il significato del termine concettuale vuoto (in analogia con un nome proprio che non si riferisca ad un oggetto), esso non avrebbe senso perch non potrebbe essere riferito ad alcun oggetto.

Senso e denotazione
Il problema dell'uguaglianza porta a riflettere sul concetto di segno. Infatti se a = a vero a priori, a = b va verificato. solo una relazione fra i segni, o anche fra i designati? Ogni segno legato a qualcosa di designato, la cosiddetta Denotazione (Bedeutung), ma anche al modo con cui esso espresso, il Senso (Sinn). Segno o Nome: una espressione in grado di fare le veci di un nome proprio, il cui significato sia un oggetto determinato, ma non un concetto o una relazione. Il nome proprio una espressione che designa un oggetto particolare. Rapporto Segno-Senso Denotazione: un segno ha un senso determinato, e questo, a sua volta, un significato determinato. Un significato, non ha invece un unico senso, ma pi sensi. Non sempre una frase, per quanto possa avere un senso, ha un significato determinato.

Gottlob Frege Rappresentazione (Bild): immagine prodotta dal soggetto su un senso e significato. Essa soggettiva. Quindi: Rappresentazione(soggetto) - Senso (universale per entrambi) - Denotazione (oggetto). Parole, enunciati ed espressioni si possono distinguere per rappresentazione, senso o significato o per tutti e due contemporaneamente. Nell'enunciato: il pensiero il senso; il valore di verit il significato. Nel giudizio si vede se l'enunciato Vero o Falso. C' il passaggio dal senso al significato. Il giudizio quindi il progredire dal pensiero al suo valore di verit. Frege stesso esemplifica il concetto con la metafora della luna osservata attraverso un cannocchiale: la luna il significato, l'immagine sulla retina la rappresentazione (soggettiva e diversa per ciascuno), mentre l'immagine sulla lente del cannocchiale il senso (oggettivo, ma variabile a seconda del punto di osservazione).

Concetto e oggetto
Concetto: in senso logico, termine che pu fungere da predicato. Nome d'oggetto: nome proprio che non pu fungere da predicato grammaticale. Un oggetto cade sotto un concetto e il predicato grammaticale ha per significato un oggetto. Il cadere di un oggetto sotto un concetto non invertibile, pertanto questo rapporto non una uguaglianza. Ogni concetto pu cadere sotto un altro concetto di ordine superiore. Solitamente negli asserti si trova l'articolo determinativo per indicare oggetti e l'indeterminativo per indicare concetti. Nell'accezione linguistica l'oggetto e il concetto sono il soggetto e il predicato. Il concetto sempre predicativo anche quando si fa una affermazione attorno ad esso, pu essere sostituito da un altro concetto, ma mai da un oggetto. Ci che si afferma di un concetto non pu mai attribuirsi ad un oggetto.

Opere
Begriffsschrift, eine der arithmetischen nachgebildete Formelsprache des reinen Denkens ("Ideografia"), Halle a. S., 1879. Die Grundlagen der Arithmetik: eine logisch-mathematische Untersuchung ber den Begriff der Zahl ("I fondamenti dell'aritmetica"), Breslau, 1884. Funktion und Begriff ("Funzione e concetto"), Jena, 1891. ber Sinn und Bedeutung ("Senso e significato"), in Zeitschrift fr Philosophie und philosophische Kritik, C (1892): 25-50. ber Begriff und Gegenstand, in Vierteljahresschrift fr wissenschaftliche Philosophie, XVI (1892): 192-205. Grundgesetze der Arithmetik ("I principi dell'aritmetica"), Jena: Verlag Hermann Pohle, Vol. I (1893), Vol. II (1903). Was ist eine Funktion?, in Festschrift Ludwig Boltzmann gewidmet zum sechzigsten Geburtstage, 20 febbraio 1904, S. Meyer (ed.), Leipzig, 1904, pp.656666. "Der Gedanke" Eine logische Untersuchung ("Il pensiero"), in Beitrge zur Philosophie des Deutschen Idealismus I (1918-1919): 58-77. Die Verneinung ("La negazione"), in Beitrge zur Philosophie des deutschen Idealismus I (1918-1919): 143-157. Gedankengefge ("La composizione dei pensieri"), in Beitrge zur Philosophie des Deutschen Idealismus III (1923): 36-51. Lista cronologica completa delle opere di Frege [1] (in Inglese)

Gottlob Frege

Bibliografia
Introduzioni al pensiero di Frege
La filosofia di Gottlob Frege, Mario Trinchero, Giappichelli, 1967. Introduzione a Frege, Mauro Mariani, Editori Laterza (collana "I filosofi"), 1994 (ultima edizione 2004). La depsicologizzazione della logica. Un confronto tra Boole e Frege, Nicla Vassallo, FrancoAngeli, 1995. Frege. Un'introduzione, Anthony Kenny, Einaudi, 1995 (ultima edizione 2003). Vie della scrittura. Frege e la svolta linguistica, Carlo Penco, Franco Angeli, 2000. La filosofia di Gottlob Frege, Nicla Vassallo (a cura di), Franco Angeli, 2003. Frege, Carlo Penco, Carocci editore (collana "Pensatori"), 2010.

Voci correlate
Aristotele Immanuel Kant Bertrand Russell David Hilbert Kurt Gdel Logica matematica Filosofia analitica Filosofia della matematica Logicismo Filosofia del linguaggio Paradosso di Russell

Altri progetti
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Collegamenti esterni
Frege fre, Gottlob [4] la voce in Enciclopedie on line, sito "Treccani.it L'Enciclopedia italiana". URL visitato il 9
maggio 2013

(EN) Voce [5] in: Edward N. Zalta (cur.), Stanford Encyclopedia of Philosophy (EN) Biografia [6] in MacTutor (EN) Gottlob Frege [7] su Mathematics Genealogy Project (EN) Gottlob Frege (1848-1925) [8] - Biografia e altre informazioni presso l'Universit della California, Berkeley

Controllo di autorit VIAF: 51689723 [9] LCCN: n79117996 [10]


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Note
[1] http:/ / www. ocf. berkeley. edu/ ~brianwc/ frege/ fenglish. html [2] http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/ Pagina_principale?uselang=it [3] http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/ Gottlob_Frege?uselang=it [4] http:/ / www. treccani. it/ enciclopedia/ gottlob-frege/ [5] http:/ / plato. stanford. edu/ / entries/ frege/ [6] http:/ / www-history. mcs. st-and. ac. uk/ Biographies/ Frege. html [7] http:/ / www. genealogy. ams. org/ id. php?id=46166 [8] http:/ / www. ocf. berkeley. edu/ ~brianwc/ frege/ [9] http:/ / viaf. org/ viaf/ 51689723 [10] http:/ / id. loc. gov/ authorities/ names/ n79117996

Fonti e autori delle voci

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Gottlob Frege Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=59843322 Autori:: %Pier%, Alberto da Calvairate, Arcangelo Massoni, Baffclan, Beard, Bloodycat, Capagira, Carlo.Ierna, Chlorpromazine, Davide, Dajo, Eva4, Fabyrav, Frieda, Gacio, Gaetano licata, Gaux, Gian-, Giomol, Hashar, Katechon, Lukius, Malemar, Marco Plassio, MarcoRosa, Marcok, Marius, Marko86, MartinoK, Massimiliano Panu, Moloch981, Monozigote, Mr buick, NeRi, Peter in s, Phantomas, Riccioli72, Sanremofilo, Sarma, Suisui, Taueres, Template namespace initialisation script, Tommaso Ferrara, 29 Modifiche anonime

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