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Nozione di licenziamento per giustificato motivo oggettivo e controllo del giudice sulle scelte dellimprenditore
Il licenziamento economico (o per giustificato motivo oggettivo) di solito ha alla base una diversa organizzazione dellimpresa, finalizzata anche al contenimento dei costi. La legge infatti stabilisce che il licenziamento per giustificato motivo oggettivo determinato da ragioni inerenti allattivit produttiva, allorganizzazione del lavoro e al regolare
funzionamento di essa. Da questa definizione si evince che esso avviene a causa di vicende e/o eventi che, incidendo sulla realt aziendale in cui il lavoratore inserito, cagionano leffettiva esigenza del datore di lavoro di porre fine al rapporto di lavoro. Oltre allipotesi del riassetto organizzativo per una pi economica gestione dellimpresa, alla base del licenziamento per giustificato motivo oggettivo vi pu essere una modifica dellorganizzazione del lavoro attuata mediante lintroduzione di nuovi macchinari, la informatizzazione dei servizi, lesigenza di ridurre il numero dei dipendenti, la cessazione dellattivit produttiva, la fine dei lavori in un cantiere, la chiusura di una filiale o di un reparto, lesigenza
di raggiungere una migliore efficienza produttiva attraverso la redistribuzione delle attivit di impresa. Al riguardo il giudice non pu sindacare nei suoi profili di congruit e opportunit la scelta imprenditoriale che ha comportato la soppressione del settore lavorativo, del reparto o del posto cui era addetto il lavoratore licenziato. Spesso il magistrato si trova ad affrontare situazioni diverse che possono essere cos riassunte: soppressione totale della posizione lavorativa; soppressione soppressione parziale della posizione lavorativa con
accorpamento delle mansioni residue ad altra posizione; totale della posizione lavorativa con
redistribuzione di tutte le funzioni in altre posizioni lavorative. Di fronte a tali ipotesi, si tratta di stabilire quando il licenziamento economico legittimo e quando esso deve invece considerarsi illegittimo. Il compito del magistrato non semplice, anche considerando il fatto che il datore gode in materia della libert di iniziativa economica, prevista dalla Costituzione, che gli consente di
prendere decisioni sulla gestione della propria azienda in autonomia. Ci significa che limprenditore resta libero di assumere tutte le determinazioni pi opportune per la gestione dellimpresa, purch tali scelte siano verificabili da parte del giudice. Deve cio risultare leffettivit e la non pretestuosit del riassetto organizzativo annunciato.
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