RAPPRESENTANTE DEL PARLAMENTO EUROPEO HOWITT PROTESTA CONTRO LUE, INGIUSTA LA DECISIONE SULLA MACEDONIA Venerd scorso il Consiglio

dei ministri europeo ha rinviato, per lennesima volta nonostante la raccomandazione della Commissione nel 2009, le trattative finalizzate allingresso della Macedonia nellUnione Europea. A quanto riferisce Dnevnik il Rappresentante del Parlamento europeo in Macedonia, Richard Howitt, ha reagito duramente alla notizia, una sorpresa, una spiacevole sorpresa, dato che lEuropa non pu rinviare di anno in anno la procedura di allargamento. In questo modo rischia seriamente di perdere credibilit, con un grave danno alla reputazione di noi tutti. Howitt infatti sperava che il Consiglio, questa volta, potesse fissare una data per linizio dei negoziati, ma, evidentemente, la disputa sulla denominazione che oppone la Grecia alla Macedonia un ostacolo ancora troppo grande da poter essere superato. Il rappresentante presenter le sue obiezioni e la relazione sulla situazione in Macedonia il 20 dicembre davanti alla Commissione degli Affari Esteri del Parlamento europeo. SOPRAVVISSUTI AL GENOCIDIO DI SREBRENICA CITANO IN GIUDIZIO I CASCHI BLU OLANDESI Secondo Dnevni Avaz almeno cinque sopravvissuti al genocidio di Srebrenica, sostenuti da associazioni, hanno annunciato ieri di aver citato in giudizio alcuni

ufficiali olandesi delle Nazioni Unite, i cosiddetti caschi blu, accusandoli non solo di non aver fatto nulla per impedire il massacro, ma addirittura di aver partecipato allesecuzione del genocidio. Nel luglio del 1995 circa 8000 musulmani, uomini e ragazzi, sono stati barbaramente massacrati dallesercito serbo bosniaco guidato dal generale Ratko Mladic, ora processato per genocidio dal Tribunale criminale internazionale e dalla Corte di giustizia, entrambi allAja. Mesud Mustafic, a capo di una delle pi importanti associazioni dei sopravvissuti al massacro, non ha intenzione di arrendersi, noi vogliamo la verit su Srebrenica, tutta la verit. Le corti internazionali e nazionali hanno gi stabilito che stato lesercito serbo bosniaco ad eseguire il genocidio, ma noi sosteniamo che i caschi blu olandesi, non solo siano pienamente responsabili per non aver impedito questa tragedia, ma addirittura che abbiano partecipato attivamente al massacro. La corte olandese allAja ha gi imposto allOlanda di risarcire i parenti di tre vittime del massacro e ha anche accertato la responsabilit di alcuni caschi blu olandesi per il genocidio di Srebrenica. POLIZIA MACEDONE ARRESTA JOVAN VRANISKOVSKI, PRETE ORTODOSSO IN FUGA CONDANNATO PER APPROPRIAZIONE INDEBITA La polizia macedone ha arrestato stamane Jovan Vraniskovski, prete ortodosso condannato per appropriazione indebita e in fuga fino ad oggi.

A quanto scrive Balkan Insight Vraniskovski stato fermato a Medzitlija, al confine con la Grecia, proprio mentre stava abbondando la Macedonia in favore del Paese vicino. Vraniskovski, che ora si trova nel carcere di Skopje, stato condannato a ottobre del 2009 a due anni e mezzo di detenzione, (con una sentenza poi confermata dalla corte dappello), per appropriazione indebita, compiuta mentre esercitava le funzioni di prete ortodosso in Macedonia. Vraniskovski ha trascorso quasi tutta la latitanza in Serbia anche se si trovava in Bulgaria a dicembre del 2010 quando stato fermato dagli agenti locali che, dopo averlo tenuto agli arresti per un mese, lo hanno rilasciato a piede libero. Importante ricordare che due settimane fa Macedonia e Serbia hanno sottoscritto un trattato di estradizione per porre fine agli enormi problemi causati dai latitanti in possesso della doppia cittadinanza. Per pi di dieci anni Vraniskovski stato al centro di una disputa che ha opposto la chiesa ortodossa macedone (MPC) alla sua controparte serba. Il prete, in teoria faceva parte della MPC ma in pratica incitava i suoi seguaci a fondare in Macedonia una nuova chiesa ortodossa, parallela e fedele alla Serbia, poi chiamata larcidiocesi di Ohrid. Da qui lo scontro tra le due chiese; quella macedone vedeva nella fondazione della nuova diocesi un vero e proprio attentato alla propria autorit e quella serba accusava laltra di perseguire i propri preti.

MOMENTO BUIO PER I PICCOLI PRODUTTORI DI VINO IN MACEDONIA Secondo Dnevnik 22 produttori di vino su 84, in Macedonia, sono stati recentemente depennati dalla lista degli imprenditori vinicoli tenuta al ministero dellAgricoltura perch non sono riusciti a pagare i vignaioli per luva che avevano acquistato. Questi produttori hanno perso cos la licenza per poter produrre vini in Macedonia, queste le parole di Besir Jashari, sottosegretario al ministero dellAgricoltura. Tra laltro il destino ha voluto che lindustria del vino fosse rappresentata trionfalmente da un messaggio pubblicitario governativo, in questo periodo sempre in onda sulle televisioni. In verit, questo settore, anche se il secondo pi proficuo per esportazione dopo il tabacco, sta conoscendo un importante crisi, soprattutto ai danni dei piccoli imprenditori. Come afferma uno di loro, che lavora nella regione di Tikvesh, I pi potenti mercati vinicoli, come Europa e Stati uniti, hanno perso prestigio a causa dellattacco dei nuovi vini di qualit da India, Africa e Cina. Tutto questo fa abbassare notevolmente il prezzo. La Macedonia esporta ogni anno 120 milioni di litri di vino, ma di questi solo una piccola parte viene imbottigliata e venduta ad un prezzo pi alto. Secondo Mihail Petkov, professore alla facolt di agraria a Skopje, i produttori di vino devono cercare di espandere le proprie coltivazioni, approfittando dellaiuto dello stato, il mercato mondiale prima o

poi si stabilizzer e la Macedonia trover il suo posto. Il ministero dei Trasporti, infatti, ha messo recentemente in vendita 41 vigne e lanno scorso ha offerto larghi contributi ai produttori.