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La Normativa di riferimento
Registro, Centro di Coordinamento e Comitato di indirizzo
Gestione dei rifiuti derivanti da apparecchiature di illuminazione Incentivi progettazione prodotti riciclabili
Distributori e degli Installatori nonch dei Gestori dei Centri di Assistenza Tecnica
04/04/2011
Il quadro normativo
NORMATIVA RAEE D. Lgs n.151/2005 (Direttive 2002/95/CE 2002/96/CE e 2003/108/CE) NORMATIVA RIFIUTI D. Lgs. 152 del 2006 (Testo Unico Ambientale) Il Testo Unico Ambientale contiene la disciplina generale e organica in materia di rifiuti. Le sue disposizioni sono applicabili anche ai RAEE (art. 177). Prevede lemanazione di decreti attuativi per la sua implementazione. Legge 18 giugno 2009 n. 69
Normativa specifica contiene gli obblighi di gestione e finanziamento, in capo ai produttori di AEE, delle operazioni di ritiro, trasporto e gestione dei RAEE domestici e anche di raccolta dei RAEE professionali. Il D. Lgs 151/2005 stabilisce misure e procedure finalizzate a: a) b) prevenire la produzione di RAEE; promuovere il reimpiego, il riciclaggio e le altre forme di recupero dei RAEE, in modo da ridurne la quantit da avviare allo smaltimento; migliorare, sotto il profilo ambientale, lintervento dei soggetti che partecipano al ciclo di vita di dette apparecchiature (ad esempio produttori, distributori, consumatori e operatori direttamente coinvolti nel trattamento dei RAEE); ridurre luso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Articolo 12: Delega al Governo per ladozione di decreti legislativi integrativi e correttivi in materia ambientale, da attuarsi entro il 30 giugno 2010.
c)
d)
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AEE e RAEE
Ai fini del D.Lgs 151/2005 si intende per: AEE (apparecchiature elettriche ed elettroniche): le apparecchiature che dipendono, per il loro funzionamento, da correnti elettriche o da campi elettromagnetici e le apparecchiature di generazione, di trasferimento e di misura di questi campi e correnti, appartenenti alle categorie di cui allallegato 1A del D.Lgs n.151 del 25 Luglio 2005. RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche): le apparecchiature elettriche ed elettroniche che sono considerate rifiuti ai sensi del D.Lgs n. 22 del 5 Febbraio 1997, inclusi tutti i componenti, i sottoinsiemi ed i materiali di consumo che sono parte integrante del prodotto nel momento in cui si assume la decisione di disfarsene. I RAEE possono essere di 2 tipi: RAEE domestico: RAEE originati dai nuclei domestici e i RAEE di origine commerciale, industriale, istituzionale e di altro tipo analoghi, assimilabili per natura e per quantit, a quelli originati dai nuclei domestici. RAEE professionali: RAEE prodotti dalle attivit amministrative ed economiche diversi da quelli provenienti dai nuclei domestici.
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I Raggruppamenti
Il D.M. 185 del 25 settembre 2007 ha definito i Raggruppamenti di RAEE che dovranno essere effettuati nei Centri di Raccolta e in base ai quali verranno calcolate le quote di raccolta di competenza di ciascun produttore. Presso i Centri di Raccolta ogni tipologia di RAEE raccolta separatamente sulla base di una suddivisione di 5 Raggruppamenti: R1 Apparecchiature refrigeranti; R2 Grandi bianchi; R3 Tv e Monitor; R4 PED,CE,ICT, Apparecchi Illuminanti ed altro; R5 Sorgenti Luminose. I rifiuti raccolti sono tutti e solo RAEE storici provenienti da nuclei domestici.
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Per i RAEE storici domestici il D. Lgs n.151 attribuisce ai produttori di AEE le attivit di: 1.ritiro dei RAEE dai centri di raccolta; 2. trasporto dei RAEE a centri di trattamento idonei; 3. trattamento dei RAEE, nel pieno rispetto delle normative ambientali e massimizzando il recupero dei materiali; Tali attivit non saranno pi a carico degli enti locali, ma verranno gestite dai produttori di AEE mediante i Sistemi Collettivi. Restano invece di competenza degli Enti locali la gestione dei Centri di Raccolta e la relazione con il cittadino (eventuale servizio a domicilio, fasce orarie di apertura dei centri di raccolta ecc.).
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I Sistemi Collettivi ( 1)
Cittadini
Enti Locali
Sistemi Collettivi
Distributori
Raccolta
Ritiro e Trasporto
Trattamento
La gestione dei RAEE storici provenienti dai nuclei domestici deve obbligatoriamente essere effettuata in forma collettiva, la forma collettiva libera. I Produttori possono scegliere di aderire al Sistema Collettivo pi efficiente.
I Sistemi Collettivi sono i soggetti ad esempio consorzi o societ senza finalit di lucro fondati e finanziati dai produttori di AEE per assolvere collettivamente alle obbligazioni loro attribuite dal Decreto RAEE. I Sistemi Collettivi, operando in libera concorrenza, tendono al contenimento dei costi ed al miglioramento continuo dei livelli di servizio.
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I Sistemi Collettivi ( 2)
Sistemi Collettivi nati per assolvere collettivamente alle obbligazioni loro attribuite dal D.Lgs 151 del 2005 per la gestione dei RAEE hanno il compito primario di gestire il trasporto ed il trattamento ed il recupero dei RAEE sull'intero territorio nazionale. I Sistemi Collettivi attualmente attivi in Italia nel settore dei RAEE domestici sono 14 alcuni dei quali specializzati su singoli Raggruppamenti altri invece si occupano di gestire pi categorie di prodotto (Sistemi Collettivi Multifiliera) e sono i seguenti: 1. 2. 3. 4. 5. APIRAEE CCR REWEEE DATASERV ECODOM ECOELIT 6. 7. 8. 9. 10. ECOEM ECOLAMP ECOLIGHT ECOPED ECORIT 11. 12. 13. 14. ERP ITALIA RAECYCLE REMEDIA RIDOMUS
Il Centro di Coordinamento RAEE aperto a tutti i Sistemi Collettivi dei produttori che, al fine di adempiere alla normativa, hanno lobbligo di iscrizione.
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Il Centro di Coordinamento RAEE (CdC RAEE), come previsto dal D.Lgs. 151/2005 stato identificato come organo per regolare e coordinare le attivit di un sistema multiconsortile, istituiti dai produttori di AEE. Il ruolo fondamentale del CdC RAEE garantire condizioni uniformi ed omogenee tra i Sistemi Collettivi che, obbligatoriamente, devono associarsi. Il CdC RAEE si pone anche come elemento di funzionamento operativo del sistema stesso, offrendo servizi sia ai Sistemi Collettivi che agli altri soggetti di filiera. Garantisce, cos, laccentramento delle funzioni per lottimizzazione della gestione del sistema nel suo complesso.
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Lo Statuto del CdC RAEE approvato dal Ministero dellAmbiente e della tutela del territorio e del mare. Il CdC RAEE regolato con il D.M. del 5 novembre 2007 N. 185.
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Produttore X Produttore Y Produttore Z Sistema Collettivo 1 Sistema Collettivo 2 Produttore A Produttore B Produttore C Centro di Coordinamento RAEE
Il CdC RAEE garantisce un servizio omogeneo su tutto il territorio nazionale ed evita che i Sistemi Collettivi si concentrino solo su aree geografiche comode.
Sistema Collettivo 3
Il CdC RAEE definisce come devono essere assegnati i Centri di Raccolta tra i diversi Sistemi Collettivi, affinch ciascuno possa trattare la propria quota di RAEE in condizioni operative analoghe a quelle degli altri Sistemi Collettivi, assicura la tempestiva raccolta delle richieste di ritiro da parte dei Centri di Raccolta e lo smistamento al Sistema Collettivo assegnatario e assicura inoltre il monitoraggio dei flussi di RAEE.
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LAccordo di Programma, previsto dal DM 185/2007, ha consentito un ampio confronto tra le parti presenti e una chiara distinzione delle attivit da svolgere e delle responsabilit di ciascun attore coinvolto nel processo. Il 2008 stato, quindi, un periodo di transizione in cui i Comuni hanno gestito in proprio, per gran parte dellanno, i rifiuti RAEE. LAccordo di Programma tra Anci CdC RAEE ha previsto inoltre che la competenza di gestione dei rifiuti era a carico dei produttori a partire dal 1 gennaio 2008 e che nel contempo fosse riconosciuto ai Comuni iscritti ad CdC RAEE entro il 31 luglio 2009 il Corrispettivo 2008 sulla base delle quantit di RAEE effettivamente gestite da gennaio allattivazione del servizio da parte dei Sistemi Collettivi.
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CdC RAEE
coordina le attivit dei Sistemi Collettivi i quali assicurano le attivit di ritiro dei RAEE
CORRISPETTIVO 2008
premialit calcolata sulla base delle quantit RAEE effettivamente gestite a decorrere dal 1Gennaio 2008
SOTTOSCRITTORI
i comuni,ovvero i soggetti delegati, gestori dei CdR iscritti al portale del CdC, devono assicurare che ciascun CdR sia e si mantenga conforme ai requisiti tecnici-organizzativi e ambientali.
BENEFICIARI
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LAccordo di Programma prevede inoltre un Premio di Efficienza, che viene riconosciuto a quei Comuni/Sottoscrittori che, gestendo consistenti bacini di popolazione, si dimostrano capaci di raggiungere una soglia minima di buona operativit (espressa in tonnellate/ritiro) la cui entit determinata dallo stesso Accordo. Nel 2008 per i Premi di Efficienza stata erogata la somma di 1 Milione di Euro per premiare le isole ecologiche che hanno raggiunto la soglia minima di buona operativit che definita allinterno dellAccordo di Programma I premi di efficienza possono variare da 25 a 50 euro per ogni tonnellata di RAEE ritirata ed incrementarsi in futuro per laccesso della distribuzione.
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La Specifica Tecnica definisce i requisiti minimi per il trattamento dei RAEE predisposti per essere applicabili a tutti gli impianti di trattamento, indipendentemente dal tipo e dimensione. L'esito positivo dell'audit ed il rispetto di tutti gli obblighi normativi previsti per le Aziende sono prerequisiti essenziali per gli operatori e gli impianti di recupero RAEE ai fini dell'accreditamento da parte del CdC RAEE e perch i singoli Sistemi Collettivi possano avvalersene.
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