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EGITTO NO ALLA REPRESSIONE ED AI MASSACRI DELLESERCITO! N AL-SISSI, N MORSI! LIBERT, DIGNIT, PACIFICAZIONE RIVOLUZIONARIA PER IL POPOLO EGIZIANO!

na tenaglia sta stringendo il popolo egiziano e la sua rivoluzione: da una parte la sanguinosa repressione dellEsercito, dallaltro le opzioni oppressive e le decisioni strumentali dei Fratelli musulmani che in nome della legittimit democratica si sono contrapposti alla volont della maggioranza degli egiziani e hanno chiamato cinicamente al martirio perfino di bambini. Le condanniamo fermamente entrambe e ne denunciamo gli effetti dannosi. La rivoluzione egiziana, nel febbraio 2011 in Piazza Tahrir, voleva la libert dopo decenni di oppressione del rais Mubarak: Morsi voleva togliere diritti alle donne ed ai giovani ed oggi lesercito impone lo stato demergenza. Piazza Tahrir voleva la giustizia dopo decenni di corruzione, privilegi e sottomissione alle grandi potenze: oggi la disoccupazione e la povert si sono moltiplicate. Piazza Tahrir aveva iniziato a pacificare, ad unire musulmani e cristiani, idee e gruppi diversi: oggi dilagano divisioni, rappresaglie ed aggressioni contro moschee e chiese copte, contro luoghi di culto, cura e cultura. Piazza Tahrir aveva assunto come bandiera laffermazione della dignit del popolo egiziano che oggi sta rischiando lacerazioni durature. La rivoluzione aveva iniziato ad unire, la politica sta dividendo e portando la guerra, il terrore ed il terrorismo. La rivoluzione di piazza Tahrir non n di Al-Sissi n di Morsi, ma del popolo! La seconda fase della rivoluzione culminata il 30 giugno 2013 ha rifiutato - con la maggior parte del popolo - le misure repressive e di accentramento del potere del governo di Morsi, ma non ha saputo esprimere unalternativa indipendente. LEsercito ha sfruttato questo limite scatenando la repressione verso i Fratelli musulmani ed i loro sostenitori a presunta difesa degli interessi del popolo. Lo scontro fra questi due soggetti oppressivi e controrivoluzionari inevitabilmente allinsegna della morte. N lEsercito n i Fratelli

musulmani possono dare risposte positive e durature alle esigenze delle popolazioni egiziane ed alle istanze fondamentali della rivoluzione. Tali risposte possono scaturire innanzitutto dallunit e dalla solidariet tra le donne ed uomini egiziani, per la vita, la sua salvaguardia, il suo miglioramento contro le logiche politiche e di morte. Piazza Tahrir ha fatto intravedere strade e suggerimenti per come cercare libert, dignit e pacificazione rivoluzionaria. Erano spunti preziosi ma iniziali e insufficienti, come dimostrano le vicende odierne. Chiamiamo tutti a difendere lo spirito di Piazza Tahrir, riprendendone gli insegnamenti ed i suggerimenti, andando oltre, unendoci e dialogando per trovare in prima persona le risposte di fondo alle esigenze vitali delle egiziane e degli egiziani. 20 agosto 2013 ore 19

www.socialist-utopia.org

www.lacomuneonline.it

f.i.p. via Aretina, 20 Pontassieve (FI). 20 agosto 2013

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