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Miscele omogenee (o soluzioni) la cui composizione uniforme Componente meno abbondante: soluto Componente pi abbondante : solvente Soluzioni non elettrolitiche (soluto non in forma ionica)
xJ= frazione molare del gas nella miscela In una miscela costituita da nA molecole A, nB molecole B e cos via (nJ=quantit in moli) la frazione molare di J (J=A,B) XJ=nJ/n n=quantit totale di molecole n=nA+nB+ XA=nA/nA+nB XB=nB/nA+nB XA+XB=1 Se presente solo A: XA=1 e XB=0 Se presente solo B: XA=0 e XB=1 Ove siano presenti nella stessa quantit XA=1/2 e XB=1/2
La molarit M si usa quando occorre conoscere la quantit di soluto in un campione di soluzione di volume noto La molalit m e la frazione molare si utilizzano quando si vuole conoscere il numero RELATIVO di molecole del soluto e del solvente nel campione
La molarit M varia con la temperatura in quanto la soluzione si dilata e si contrae La molalit m indipendente dalla temperatura Per le soluzioni acquose molarit e molalit sono molto simili perch 1 dm3 H2O circa uguale a 1 Kg (densit 1g/ cm3)
Supponete di disciogliere 0.282 g di glicina, NH2CH2COOH in tanta acqua da costituire 250 cm3 di soluzione. Quale sar la concentrazione molare? M = moli soluto /volume soluzione PM = 75 g/mol Mol= 0.282 g/ 75 gmol-1= 0.00376 mol M= 0.00376 mol/ 250 10-3 dm3 = 0.0150 M
Qual la frazione molare di molecole di glicina in NH2CH2COOH(aq) 0.140 m? SI ignori la ionizzazione. 0.140 m = 0.140 mol /kg solvente (H2O) 1 Kg H2O = 1000g Mol H2O = 1000g/ 18.02 g mol-1= 55.5 mol H2O in 1 Kg Mol tot = 0.140 + 55.5 = 55.6 mol tot X= 0.140 mol / 55.6 mol tot = 2.52 10-3
Se aggiungiamo 1 mol H2O a un volume immenso di acqua pura, il volume aumenta di 18 cm3. Se aggiungiamo 1 mol H2O a un volume immenso di etanolo puro, il volume aumenta di 14 cm3. 18 cm3 = volume occupato da 1 mol di molecole dacqua in acqua pura (volume molare parziale dellacqua in acqua pura) 14 cm3 = volume occupato da 1 mol di molecole dacqua in etanolo puro (volume molare parziale dellacqua in etanolo puro)
Dipende dallorganizzazione spaziale delle molecole In una grande quantit di etanolo, ciascuna molecola H2O attorniata da molecole di etanolo, perci il volume molare parziale minore
Noti i volumi molari parziali VA e VB dei due componenti A e B di una miscela alla composizione e alla T che interessa il volume totale :
V=nAVA+nBVB
Applicazione dei volumi molari parziali Qual il volume totale di una miscela di 50.0 g di etanolo e 50.0 g di H2O a 25 C? 1) Calcolare le frazioni molari di etanolo e acqua 2) Stabilire i volumi molari parziali corrispondenti a questa composizione nel grafico Volume Molare Parziale vs Frazione Molare 3) Applicare V=nAVA+nBVB
PM EtOH = 46 g mol-1 mol= 50.0/ 46 g mol-1 = 1.09 mol EtOH PM H2O = 18 gmol-1 Mol= 50.0/18 = 2.78 mol H2O Mol totali = 1.09 + 2.78 = 3.87 mol tot X EtOH= 1.09/ 3.87= 0.282 X H2O = 2.78/3.87= 0.718
Calcolare la densit di massa di una miscela di 20 g di acqua e 100g di etanolo molH2O= 20g/18.02 g mol-1= 1.11 mol H2O molEtOH= 100g/46gmol-1= 2.17 mol EtOH Mol totali = 1.11+2.17= 3.28
Calcolo le frazioni molari Dal grafico ricavo VA e VB V tot = nAVA + nBVB D= 120g/ Vtot
Energia di Gibbs molare parziale Energia di Gibbs molare parziale di una sostanza J (GJ): contributo di J ( a mole di J) allenergia di Gibbs totale della miscela Conoscendo lenergia di Gibbs molare parziale di ciascuna delle due sostanze A e B della miscela, si pu calcolare l Energia di Gibbs totale:
G=nAGA+nBGB
Lenergia di Gibbs molare parziale ha lo stesso andamento del volume molare parziale Energia di Gibbs molare parziale talmente importante da ricevere un nome e simbolo speciali:
Una sostanza dotata di elevato, possiede una grande attitudine a promuovere una reazione o qualche altro genere di processo
E necessario disporre di una formula che mostri la variazione del potenziale chimico di una sostanza con la COMPOSIZIONE della miscela
Per un gas perfetto: Gm(pf)=Gm(pi) +RTpf/pi Poniamo Pf=p (pressione in esame) e pi=p (p standard=1bar) A p , Gm sar G m, quindi Gm(p) = Gm + RTln p/p Per una miscela di gas a comportamento perfetto p=pressione parziale del gas (pJ) Gm= energia di gibbs molare parziale Per una miscela di gas perfetti ad ogni componente J presente alla sua P parziale PJ J= J +RT ln pJ/p J = potenziale chimico standard del gas J = Gm = energia di Gibbs molare parziale per il gas puro a 1 bar
J= J+RT ln p J/p
Adottando la convenzione che ogni qual volta in una formula compaia pJ lo si pu interpretare come pJ/p cio ove la pressione sia 2.0 bar pJ= 2.0 bar
J = J +RT ln p J
J = J +RT lnp J
Quando la pressione tende a zero, diviene infinitamente negativo Se P= 1 bar, = (ln1=0) Se p aumenta, aumenta con andamento logaritmico A una data P, aumenta con la temperatura
J= J +RT lnp J lnpJ aumenta se pJ aumenta, J aumenta Perci quanto pi elevata la pressione parziale di un gas, tanto pi elevato il suo potenziale chimico Il potenziale chimico misura lattitudine della sostanza ad agire chimicamente Pi la pressione alta, pi attiva la specie dal punto di vista chimico Nella fattispecie il potenziale chimico rappresenta la tendenza della sostanza a reagire quando si trova nel proprio stato standard oltre a quella che discende dal trovarsi a pressione differente
Supponiamo che la pressione parziale del gas perfetto diminuisca da 100 KPa a 50 KPa mentre il gas viene consumato da una reazione a 25 C. Quale variazione di potenziale chimico subisce la sostanza? f= i+RT lnpf/pi f - i = RT ln 50/100 = = 8.314 Jmol-1K-1 298K ln0.5 = - 1.7 KJmol-1
Abbiamo visto che Gm di una sostanza la stessa per tutte le fasi in equilibrio Un sistema in equilibrio chimico quando il potenziale chimico di ognuna delle sostanze presenti ha lo stesso valore nelle varie fasi in cui figura G = 0
Il mescolamento spontaneo dei gas I gas si mescolano tutti fra loro e il processo spontaneo. Come si pu dimostrare dal punto di vista termodinamico? A T e P costanti dobbiamo dimostrare che G < 0 Dobbiamo trovare lespressione di G relativa al mescolamento di due gas e vedere se < 0
Lenergia di Gibbs di mescolamento di due gas Due Gas, A e B in compartimenti separati, stessa T e p (nA e nB): G del sistema sar la somma delle loro G individuali (quelle dei 2 gas separati): Gi= nAA + nBB = nA(A + RTlnp)+ n B(B +RTlnp)
Togliamo il separatore. La pressione totale rimarr identica ma le pressioni parziali saranno pA=xAp pB=xBp Perci la: Gi= nAA + nBB = nA(A + RT lnp)+ nB(B +RT lnp) Al posto di p dovr indicare PA e PB: Gf=nA(A +RT lnpA)+nB(B +RT lnpB)=nA(A +RT lnxAp)+nB(B +RT lnxBp) G = Gf-Gi (Variazione dellenergia di Gibbs che accompagna il mescolamento) lnxJp lnp =ln xJp/p= lnxJ G=RT(nAlnxA+nBlnxB)
Ma nA=nXA
G= nRT(xAlnxA + xBlnxB) Le molecole non interagiscono G= H -TS = 0- TS S = - nR(xAlnxA + xBlnxB) >0 H=0 S > 0
Se due gas perfetti si mescolano, non si verifica alcuna variazione di ENTALPIA (assenza di interazione tra le molecole) Si verifica un aumento di ENTROPIA, perch il gas misto pi disordinato dei due gas separati Lentropia dellAMBIENTE rimane immutata, in quanto l ENTALPIA del sistema costante e non vi deflusso di energia verso lambiente Samb= - H /T per un processo a P cost Laumento di ENTROPIA del SISTEMA costituisce la forza promotrice del mescolamento S tot = S amb + S sis = S sis >0
Variazione di G e S di mescolamento
G= nRT(xAlnxA + xBlnxB) S = - nR(xAlnxA + xBlnxB)
Le soluzioni liquide
Vogliamo conoscere il potenziale chimico di una sostanza in una soluzione liquida Si pu intuire che il potenziale chimico aumenti con la sua concentrazione perch aumenta lattitudine della sostanza ad agire chimicamente Alla base dellespressione del potenziale chimico di specie in soluzioni liquide sta il lavoro di Raoult
pJ=xJ pJ*
pJ*=pressione di vapore della sostanza pura
Legge di Raoult
Aggiungendo del soluto non volatile ad una soluzione di liquido volatile, la pressione di vapore diminuisce
Bloccato
pJ=xJ pJ*
Solvente puro
Soluzione
La soluzione ha un disordine maggiore del solvente puro S soluzione > solvente puro PJ < PJ*
La pressione di vapore rappresenta la tendenza del sistema e del suo ambiente a conseguire una entropia maggiore Lentropia della soluzione MAGGIORE di quella del solvente puro. Perci la soluzione avr minore tendenza ad acquistare entropia maggiore tramite la vaporizzazione del solvente La P di vapore del solvente nella soluzione inferiore a quella del solvente puro
pJ=xJ pJ*
Per es. se in una soluzione acquosa la frazione molare dellacqua 0.9, la pressione di vapore parziale dellacqua NELLA SOLUZIONE sar il 90% di quella dellacqua PURA
SOLUZIONE IDEALE
La soluzione ipotetica di un SOLUTO B nel SOLVENTE A che obbedisca alla legge di Raoult entro lintero arco delle composizioni da A puro a B puro si definisce SOLUZIONE IDEALE Le soluzioni ideali sono costituite da componenti con forma molecolare simile che sono uniti nel liquido da forze intermolecolari dello stesso genere e della stessa entit
Per es. miscele di due idrocarburi di struttura simile BENZENE e METILBENZENE (TOLUENE)
H C C
C C C C H
H C C
C C C C H
Benzene
Toluene
Benzene e Toluene sono composti volatili con una struttura simile e quindi forze intermolecolari simili. Una loro soluzione si comporta idealmente
Soluzioni ideali
Soluzioni che obbediscono alla legge di Raoult in tutto il campo delle conc: In realt sono poche (componenti simili es. benzene e toluene):
Nessuna miscela in realt PERFETTAMENTE IDEALE Le miscele REALI manifestano DEVIAZIONI dalla legge di Raoult
Deviazione positiva
Deviazione negativa
Tuttavia per i componenti in grande eccesso ( i solventi) le deviazioni sono piccole e diminuiscono con il diminuire della concentrazione del soluto Solitamente la legge di Raoult affidabile quando la soluzione molto diluita. La legge di Raoult per le soluzioni non ideali una legge LIMITE (come quella del gas perfetto) strettamente valida solo al limite della concentrazione nulla del soluto
Il propanone obbedisce alla legge di raoult fintatoch presente solo una minuscola quantit di CS2
Il CS2 obbedisce alla legge di raoult fintatoch presente solo una minuscola quantit di propanone
100 % Propanone
100 % CS2
pJ=xJ pJ*
Conosciamo: Relazione Potenziale chimico/pressione
A(g)= A (g)+RT ln p A
Possiamo ricavare: Relazione Potenziale chimico/composizione
A= A* + RT lnxA
Allequilibrio A(l)= A(g)+RT lnp A Secondo la legge di Raoult: pA=xApA* A(l)= A(g)+RT lnx ApA*= A(g) + RTlnxA+ RTlnpA*
A(g)e RTlnp A* sono indipendenti dalla composizione della miscela e li esprimiamo tramite la costante A* (potenziale chimico standard del liquido puro A)
A*= A(g)+ RTlnp A* Potenziale chimico di un solvente A presente nella soluzione alla frazione molare xA:
A= A* + RT lnxA
A= A*+RT lnxA
Questa relazione valida entro tutto larco delle concentrazioni per ciascuno dei due componenti di una miscela binaria IDEALE Vale anche per il solvente di una soluzione REALE quanto pi la composizione si approssima a quella del solvente puro (A puro)
xA = 1
A= A*
A< A*
Il potenziale chimico del solvente nella soluzione inferiore a quella del solvente puro
A< A* Il potenziale chimico del solvente nella soluzione inferiore a quella del solvente puro Se la soluzione approssimativamente ideale, il solvente nel quale sia presente un soluto eserciter una spinta chimica minore (compresa la diminuita attitudine a generare una pressione di vapore) rispetto al solvente puro
Il mescolamento che d origine a una soluzione ideale ha carattere spontaneo? Dobbiamo controllare se G <0 Procedendo come per la miscela di gas perfetti e otteniamo: G =nRT(xAlnxA+xBlnxB) esattamente come per una miscela di 2 gas perfetti Inoltre, lentalpia di mescolamento H=0 e lentropia di mescolamento: S=nR(xAlnxA+xBlnxB)
H=0 indica che nonostante esistano interazioni tra le molecole le interazioni A-A (solvente-solvente) B-B (soluto-soluto) A-B (solvente-soluto) Sono tutte uguali
Il soluto si insinua nel solvente senza modificare lentalpia. Limpulso al mescolamento deriva dallaumento di entropia del sistema allatto della dispersione di un componente nellaltro.
Variazione di G allatto del mescolamento di 2 liquidi che danno origine a una soluzione IDEALE G= nRT(xAlnxA + xBlnxB)
xA e xB sempre <1 quindi lnx<0 G<0 a qualunque composizione Le interazioni soluto-soluto, soluto-solvente e solvente-solvente sono tutte uguali H=0 S>0
La legge di Raoult offre una descrizione soddisfacente della pressione di vapore del SOLVENTE in una soluzione molto DILUITA, quando esso coincide con A quasi puro
pJ=xJ pJ*
La legge di Raoult non descrive bene la PRESSIONE DI VAPORE del soluto B perch in soluzione diluita il soluto molto lontano dallessere puro. In tale condizione, ogni molecola di soluto attorniata da molecole di solvente pressoch puro quindi la condizione molto diversa dal soluto puro. E assai improbabile che la pressione di vapore del soluto sia legata da una relazione semplice al soluto puro a meno che soluto e solvente non siano molto simili (benzene e toluene)
Di fatto si trova che la pressione di vapore del soluto in una soluzione diluita comunque proporzionale alla sua frazione molare MA a differenza del solvente la costante di proporzionalit non la pressione di vapore del soluto puro. La relazione comunque lineare
SOLVENTE DI SOLUZIONE DILUITA pJ = xJ pJ* SOLUTO pB = xB KB
Legge di Henry
La pressione di vapore di un soluto volatile B proporzionale alla sua frazione molare nella soluzione: pB = xB KB KB= costante di Henry Caratteristica del soluto
Raoult
Henry
B come soluto
B come solvente
Quando il SOLVENTE quasi puro si comporta seguendo la Legge di Raoult: La sua pressione di vapore proporzionale alla frazione molare nella mscela liquida e alla pendenza p*, la pressione di vapore della sostanza pura pJ=xJ pJ* Quando la sostanza il soluto nella miscela, la sua pressione di vapore ancora proporzionale alla frazione molare, ma ora la costante di proporzionalit K pB=xBKB
La legge di Raoult offre una descrizione soddisfacente per i SOLVENTI di soluzioni DILUITE
pJ=xJ pJ*
Confermate che la miscela segue la legge di Raoult per il componente in grande eccesso e la legge di Henry per il componente minoritario. Trovate le costanti della Legge di Henry
Una volta tracciate le curve sperimentali per acetone e cloroformio a partire dai dati forniti dal testo, dobbiamo confrontare i dati con la retta di Raoult pJ=xJ pJ* Relativa a ciascun componente nella regione in cui si trova in eccesso e agisce perci da solvente La legge di Henry la verifichiamo trovando una retta pB=xBKB tangente a ciascuna pressione di vapore parziale a basse XJ, dove lecito trattare il componente da soluto KA = 175 torr e KC= 165 torr Le due serie di dati deviano entrambe dalle leggi anche allontanandosi di poco da X=1 e X=0
KB si sceglie in modo che la retta prevista dallequazione pB=xBKB sia tangente alla curva sperimentale in XB=0
I valori tabulati di KB valgono per la legge formulata in funzione della CONCENTRAZIONE MOLARE
pB=[B]KB
KPa m3 mol-1
Determiniamo se unacqua naturale in grado di sostenere la vita acquatica Per sostenere la vita acquatica si richiede nellacqua una concentrazione di O2 di circa 4 mg dm-3. Per calcolare la pressione parziale minima dellossigeno atmosferico capace di rendere tale concentrazione, applichiamo la legge di Henry
pB=[B]KB
[O2] = 4 10-3 g dm-3 /32 g mol-1 = 4 10-3 /32 mol dm-3 KH (O2) = 74.68 Kpa m3 mol-1
P(O2) = 74.68 4 10-3/ 32 KPa= 9 KPa
A livello del mare la pressione parziale dellossigeno atmosferico 21 KPa, maggiore di 9KPa. In condizioni ordinarie, la concentrazione richiesta viene assicurata
1 dm3 = 10-3 m3
Allequilibrio B(l)= B(g)+RT lnp B Secondo la legge di Henry: pB=xBKB B(l)= B(g)+RT lnx BKB= B(g) + RTlnxB+ RTlnKB
B(g)e RTlnK B sono indipendenti dalla composizione della miscela e li esprimiamo tramite la costante B* (potenziale chimico standard del liquido puro B)
B*= B(g)+ RTlnK B Potenziale chimico di un soluto B presente nella soluzione alla frazione molare xB:
B= B* + RT lnxB
La legge di Henry si presta a formulare lespressione del potenziale chimico del SOLUTO (presente in concentrazione molare xB) in una SOLUZIONE
B= B* + RT lnxB
Potenziale chimico di un soluto B presente nella soluzione alla frazione molare xB: B= B*+RT lnxB
E comune esprimere la concentrazione del soluto come molarit e non come frazione molare:
Frazione molare e concentrazione molare sono proporzionali in soluzione diluita perci si pu scrivere: xB = costante [B] B= B*+RT lnxB = B*+RT ln costante [B] = B*+RT ln costante + RT ln [B] Combinando (B*+RT ln costante) in una sola costante B
B = B+ RT ln [B]
B= B quando [B] =1 M
ln x y= lnx + lny ln x / y= lnx - lny
J = J+ RT ln a J
sia vera a qualsiasi valore, tanto per il solvente quanto per il soluto
J = J+ RT ln a J
Soluzioni IDEALI : Soluzioni IDEALI DILUITE: Soluzioni REALI: Soluzioni REALI DILUITE: aJ = xJ aB = [B] aA=A xA aB= B [B]
Poich il solvente obbedisce in misura crescente alla legge di Raoult via via che diviene maggiormente puro, A 1 per xA 1 Poich il soluto si comporta in maggiore accordo con la legge di Henry via via che la soluzione diviene molto diluita, B 1 per [B] 0
Propriet colligative
Un soluto IDEALE non ha effetti sull entalpia di mescolamento nel senso che lentalpia di mescolamento nulla. H = 0 Influisce per sull entropia di mescolamento introducendo un disordine che non era presente nel solvente puro S = nR(xAlnxA+xBlnxB) > 0
Propriet colligative
Il SOLUTO modifica le propriet fisiche della soluzione
Aggiungendo del soluto non volatile ad una soluzione di liquido volatile, la pressione di vapore diminuisce
Bloccato
Propriet colligative
Un soluto non volatile: 1) Innalza il punto di ebollizione della soluzione (Innalzamento ebullioscopico) 2) Abbassa il punto di congelamento della soluzione (abbassamento crioscopico) 3) Genera una pressione osmotica
Propriet colligative Le propriet colligative scaturiscono dal grado di disordine del solvente Lincremento di disordine indipendente dallIDENTITA delle specie che lo provocano Le propriet colligative dipendono dal NUMERO delle particelle, non dalla loro identit chimica
Propriet colligative
Qualunque soluzione acquosa contenente 0.01 mol Kg-1 di qualunque non elettrolito dovrebbe presentare lo stesso punto di ebollizione, lo stesso punto di congelamento e la stessa pressione osmotica
Propriet colligative
Il soluto abbassa il punto di congelamento del solvente: Abbassamento crioscopico TB = KB bB
KB = costante crioscopica del SOLVENTE
Propriet colligative
Per interpretare lorigine di questi effetti faremo due assunzioni: 1) Il soluto non volatile, quindi non figura in fase vapore 2) Il soluto insolubile nel solvente solido, quindi non compare nella fase solida
Allorigine delle propriet colligative vi labbassamento del potenziale chimico del solvente dovuto alla presenza del soluto
A= A* + RT lnxA
A = Potenziale chimico del solvente A presente nella soluzione alla frazione molare XA A* = potenziale chimico di A puro Se presente un soluto, XA < 1 e A < A*
Temperatura di fusione =Punto di Intersezione grafico Gm liquido / Gm solido Temperatura di ebollizione = Punto di Intersezione grafico Gm liquido / Gm vapore
Avendo ora a che fare con miscele, dobbiamo considerare lenergia di Gibbs molare PARZIALE (potenziale chimico) del solvente La presenza del soluto abbassa il potenziale chimico del solvente ma rimanendo il solido e vapore puri, il potenziale chimico di solido puro e vapore puro non cambia
Propriet colligative
Abbassamento crioscopico TB=KBbB Innalzamento ebullioscopico Tf=KfbB
Tcong=Intersezione grafico Gm liquido / Gm solido Tebol= Intersezione grafico Gm liquido / Gm vapore Il SOLUTO abbassa il potenziale chimico del solvente IN SOLUZIONE A= A*+RT lnxA
Applicazioni
Linnalzamento ebullioscopico troppo piccolo per avere importanza Labbassamento crioscopico, cio labbassamento del punto di fusione del solido in presenza di un soluto viene utilizzato in: Chimica organica per valutare la purezza dei campioni Spargimento di sale sulle strade ghiacciate
Osmosi
Passaggio di un solvente puro in una soluzione che ne separata tramite una MEMBRANA SEMIPERMEABILE (si lascia attraversare dal SOLVENTE ma non dal SOLUTO) La membrana pu presentare fori microscopici abbastanza grandi da fare passare le molecole dellacqua ma non gli ioni o le molecole dei carboidrati con il loro rivestimento di molecole di idratazione.
Pressione Osmotica = Pressione che necessario imporre alla soluzione per arrestare lafflusso di solvente
Una membrana semipermeabile separa la soluzione dal solvente puro Il solvente puro attraversa la membrana e la soluzione si innalza nel tubo interno. Il flusso netto si arresta quando la pressione esercitata dalla colonna di liquido (verso il basso) eguaglia la pressione osmotica della soluzione (verso lalto) (condizione di equilibrio)
V ~ nB RT
Lequazione rassomiglia sorprendentemente allequazione di stato dei gas perfetti essendo nB/V= [ B ], una forma pi semplice dellequazione
~ RT [ B ]
Vale solo per soluzioni sufficientemente diluite da comportarsi come soluzioni diluite ideali
A(p)* A puro
A(XA,p+) Soluzione
Pressione osmotica-Membrane cellulari La pressione osmotica aiuta le cellule viventi a conservare la propria struttura Le membrane delle cellule sono semipermeabili: permettono il passaggio dellacqua, piccole molecole e ioni idrati impediscono il passaggio dei biopolimeri sintetizzati allinterno La differenza di concentrazione dei soluti fra interno e esterno genera la pressione osmotica Lacqua affluisce nella pi concentrata soluzione interna recando piccole molecole di nutrienti Tale afflusso di acqua serve pure a mantenere rigonfia la cellula, che la disidratazione farebbe contrarre
Osmometria
Tra le applicazioni pi diffuse dellosmosi losmometria Cio la misura della massa molare delle proteine e dei polimeri di sintesi basata sulla pressione osmotica delle loro soluzioni Queste enormi molecole si disciolgono dando soluzioni NON ideali, perci si ammette che lequazione di vant Hoff ( ~ RT [ B ]) sia il primo termine di uno sviluppo in serie: = [B] RT [ 1+ B [B] + ... ] Identica procedura era stata seguita per ricavare lequazione di stato viriale a partire da quella dei gas perfetti B = coefficiente viriale osmotico
= [B] RT [ 1+ B [B] + ... ] Per utilizzarla, la si riordina in modo da ottenere una retta, dividendo tutto per [B] / [B] = RT + B RT [B] + ... RT = Intersezione B RT = pendenza
Si pu trovare la massa molare del soluto B misurando la pressione osmotica a una serie di concentrazioni (ponderali) e riportando in grafico / [B] in funzione di della concentrazione ponderale cB= mB/V (g/L) Esprimiano la: / [B] = RT + B RT [B] + ... In funzione della concentrazione ponderale cB La concentrazione molare [B] del soluto legata alla concentrazione ponderale cB= mB/V cB= mB/V = (mB / n B )( n B / V) = M [B] (Ho moltiplicato e diviso per nB) M = massa molare del soluto Sostituendo [B] con cB / M in: / [B] = RT + B RT [B] + ... Si ottiene / cB/M = RT + B RT cB/M + ... Dividendo tutto per M: / cB = RT/M + (RTB/M2)cB + . Quindi, riportando / cB in funzione di cB, i risultati dovrebbero cadere lungo una retta di intersezione RT/M sullasse verticale in cB=0 Pertanto, localizzando lintersezione mediante estrapolazione dei dati in cB=0 si trova la massa del soluto
/cB = 19.6 Pa dm3 g-1 = 19.6 Kg m-1 s-2 10-3 m3 / 10-3 Kg = 19.6 m2 s -2 Essendo tale intersezione = RT/M: RT/M = 19.6 m2 s -2 M= RT/ 19.6 m2 s -2 M= (8.31 J mol-1K-1)(298K) / 19.6 m2 s -2 = 126 Kg mol -1 J = Kg m2 s -2
Osmosi inversa
Applicando alla soluzione una pressione maggiore di quella osmotica si promuove la tendenza termodinamica del solvente a fuoriuscire dalla soluzione, portandosi nel solvente puro. Losmosi inversa molto importante nella purificazione dellacqua marina. Si rende potabile o utilizzabile per lirrigazione Il principale problema realizzare membrane sufficientemente robuste da sopportare le elevate pressioni necessarie e assicurare un flusso non costoso
Diagrammi di stato delle miscele Come nel caso delle sostanze pure, il diagramma di stato di una miscela mostra le fasi di volta in volta stabili alle condizioni date Ora la anche la COMPOSIZIONE costituisce una variabile che va ad aggiungersi a P e T
Regola delle fasi Per un sistema in equilibrio: F=C-P+2 F= numero dei gradi di libert (o varianza) (numero delle variabili intensive,P,T,x, che si possono modificare indipendentemente senza alterare il n delle fasi in equilibrio) C= numero dei componenti (numero minimo di specie indipendenti necessario a definire la composizione di tutte le fasi di cui il sistema composto)
H2O pura C=1 Miscela H2O / EtOH C=2
F=C-P+2
Considereremo solo MISCELE BINARIE cio quelle costituite da 2 componenti C=2 per cui F gr di lib = 4-P Per semplicit teniamo costante la pressione (es. 1atm) Quindi F = 3 P Uno dei gradi di libert la TEMPERATURA, laltro la COMPOSIZIONE e ci consente di descrivere il sistema su un DIAGRAMMA TEMPERATURA-COMPOSIZIONE T-frazione molare
Se P=1(1 fase) F=2 (aree) Se P=2 (2 fasi) F=1 (linee) Se P=3 (3 fasi) F=0 (punto triplo)
Curva arancio: T di ebollizione della miscela liquida Curva verde: composizione del vapore in equilibrio con il liquido in ebollizione
Miscele di 2 liquidi volatili Il vapore in equilibrio con la miscela liquida in ebollizione anchesso una MISCELA DI 2 COMPONENTI e si prevede sia pi ricco della sostanza pi volatile La composizione del vapore in equilibrio con il liquido in ebollizione data dalla curva SUPERIORE
Vogliamo conoscere la COMPOSIZIONE DEL VAPORE in equilibrio con il liquido in ebollizione AD OGNI COMPOSIZIONE DELLA MISCELA LIQUIDA
Per individuare la composizione del vapore notiamo il punto di ebollizione della miscela liquida (es.punto a) e tracciamo una CORDA orizzontale, un segmento che unisce le due fasi in equilibrio reciproco raggiungendo la curva superiore. Il suo punto di intersezione (a) fornisce la COMPOSIZIONE DEL VAPORE
In questo caso XA nel vapore circa 0.65. Come previsto, il vapore pi ricco nel componente pi volatile rispetto al liquido
I diagrammi T-composizione si costruiscono EMPIRICAMENTE misurando il punto di ebollizione di una serie di miscele (per tracciare la curva inferiore del punto di ebollizione contro composizione) e la composizione del vapore in equilibrio con ciascuna miscela allebollizione (per riportare i punti corrispondenti della curva superiore vapore contro composizione)
Numerose miscele binarie ammettono diagrammi di stato come quelli visti fino ad ora. Tuttavia in un certo numero di casi importanti si rivelano differenze significative. la curva di ebollizione pu presentare un massimo, significativo dellesistenza di interazioni attrattive fra le molecole dei due componenti, atte a ridurre la pressione di vapore della miscela sotto il valore ideale la curva di ebollizione pu presentare un minimo, significativo dellesistenza di interazioni repulsive fra le molecole dei due componenti, atte ad aumentare la pressione di vapore della miscela sopra il valore ideale. La miscela pi volatile di quanto lascerebbe presumere il mescolamento delle due specie
Massimo curva ebollizione: Interazioni attrattive fra le molecole dei componenti Miscela meno volatile
Minimo curva ebollizione: Interazioni sfavorevoli fra le molecole dei componenti Miscela pi volatile
Triclorometano/Propanone HNO3/H2O
Diossano-H2O Etanolo-H2O
Quando un diagramma presenta un minimo o un massimo le conseguenze sulla distillazione sono rilevanti. Consideriamo un liquido di composizione a1 a destra del punto di massimo. Esso bollir in a2. Il suo vapore di composizione a2 Sar pi ricco del componente pi volatile A. Allontanando tale vapore, la composizione del liquido residuo si sposta in a3. Il vapore in equilibrio avr composizione a3 a3 e a3 sono pi vicine rispetto ad a e a. Allontanando il vapore, la composizione del liquido si sposta verso a4, e il vapore di tale miscela avr la stessa composizione del liquido Nel punto a4, levaporazione procede senza cambiamenti di composizione e si dice che la miscela costituisce un AZEOTROPO
Una volta raggiunta la composizione azeotropica, la distillazione non pi in grado di separare i due liquidi, perch il condensato conserva la composizione della miscela liquida Es HCl /H2O azeotropo all 80% H2O (massa) e che bolle inalterato a 108,6 C
Partiamo dal punto a1. La miscela bolle in a2, dando vapore di composizione a2 Il vapore a2 condensa in un liquido di composizione a3. Tale liquido raggiunge lequilibrio con il proprio vapore in a3 Il frazionamento sposta il vapore verso la composizione azeotropica a4 dove il liquido e il vapore hanno la stessa composizione Miscela EtOH/H2O che bolle inalterata quando il tenore in acqua 4% e la temperatura di 78 C
Supponiamo di aggiungere una piccola quantit di NITROBENZENE all ESANO alla temperatura T Essa si discioglier completamente ma aggiungendone ancora si arriver a un punto in cui non se ne discioglier pi. Ora il campione consta di due fasi in equilibrio; la pi abbondante costituir da esano saturo di nitrobenzene, laltra da nitrobenzene saturo di esano.
Si giunge a un punto in cui presente tanto nitrobenzene da disciogliere tutto lesano e il sistema torna a presentare una sola fase
Labbondanza delle 2 fasi data dalla regola della leva: Quantit della fase di composizione a/ quantit della fase di composizione a= l/l
Labbondanza delle 2 fasi data dalla regola della leva: Quantit della fase di composizione n / quantit della fase di composizione n = l/l
Temperatura critica di soluzione superiore = limite superiore delle T al quale le fasi si separano
Al di sopra di essa i due componenti sono totalmente miscibili Dal punto di vista molecolare: la maggiore agitazione termica sfocia in una maggiore miscibilit dei due componenti Dal punto di vista termodinamico: a una certa temperatura lenergia di Gibbs di mescolamento diviene negativa quale che sia la composizione
Si preparata a 290 K una miscela di 50g esano (0.59 mol) e 50g nitrobenzene (0.41mol) Qual la composizione delle 2 fasi e in quali proporzioni prendono corpo? A quale temperatura si deve riscaldare il campione perch si configuri come ununica fase? Identifico la corda corrispondente alla T specificata (290K) Si identifica sullasse x la composizione della miscela liquida xN = 0.41 / 0.41+0.59 = 0.41 Individuo i due segmenti della corda La corda taglia la curva in XN = 0.37 e XN = 0.83 L/ L = n / n = 0.41- 0.37 / 0.83 0.41 = 0.1 n = 0.1 n A T 293 il sistema diventa monofase
Temperatura critica di soluzione inferiore= limite al di sotto del quale i liquidi si mescolano in tutte le proporzioni
Vi sono alcuni sistemi che mostrano una temperatura critica di soluzione inferiore Al di sotto della quale essi si mescolano in tutte le proporzioni mentre al di sopra originano due fasi
Es. H2O/trietilammina A T pi bassa i due componenti sono pi Miscibili perch formano un complesso A T pi elevate i complessi si scindono
Alcuni sistemi presentano sia una temperatura critica di soluzione inferiore che una temperatura critica di soluzione superiore
H / x
G / x
2 metalli es. Sb, Bi Composizione EUTETTICA = miscela dal punto di fusione pi basso
EUTETTICO
Il solido che ha la composizione eutettica fonde senza mutare di composizione alla minima temperatura fra tutte le possibile miscele
Solo la miscela eutettica solidifica ad una temperatura determinata senza espellere gradualmente dal liquido luno o laltro componente
Un eutettico di importanza tecnologica dato dalla lega dei saldatori (67% wt Sn e 33% wt Pb) punto di fusione 183 C La formazione delleutettico si verifica nella maggioranza delle leghe binarie Leutettico cristallizza in una miscela pressoch uniforme di cristalli pur essendo un sistema a 2 fasi
Passiamo da a1 ad a5
Il liquido si raffredda regolarmente sino ad a2 dove comincia a depositarsi A Ora la velocit di raffreddamento diminuisce in quanto la SOLIDIFICAZIONE di A ESOTERMICA e lo ritarda Quando il liquido raggiunge la composizione EUTETTICA, la T rimane costante sino a completa solidificazione del campione. Questa pausa detta ARRESTO EUTETTICO
Se il liquido ha allinizio la composizione eutettica e, si raffredda regolarmente sino alla temperatura di congelamento delleutettico dove si registra un lungo arresto eutettico, mentre lintero campione solidifica come un liquido puro
Le curve di raffreddamento sono utilizzate per costruire i diagrammi di stato La curva solido-liquido data dai punti nei quali muta la velocit di raffreddamento E larresto eutettico massimo fornisce la composizione eutettica