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LIBRO VII

1 Questo anno verr ricordato per il consolato raggiunto da un 'uomo nuovo' e per la creazione di due nuove magistrature, la pretura e l'edilit curule. Cariche, queste, che i patrizi pretesero per s a risarcimento del console concesso alla plebe. Quest'ultima assegn il consolato a Lucio Sestio, grazie alla cui legge esso era stato conquistato. patrizi invece, in virt! dell'in"luenza che vantavano in Campo #arzio, ottennero la pretura per Spurio $urio Camillo, "iglio di #arco, e l'edilizia per %neo Quinzio Capitolino e &ublio Cornelio Scipione, uomini appartenenti a "amiglie della loro classe. n qualit di collega di Lucio Sestio venne scelto dai patrizi Lucio 'milio #amerco. (ll'inizio dell'anno cominciarono a circolare voci circa i %alli )che, in un primo tempo dispersi in (pulia, pareva si stessero riorganizzando in gruppi* e una de"ezione da parte degli 'rnici. +isto che i patrizi cercavano a bella posta di rimandare ogni iniziativa per evitare che il console plebeo entrasse in azione, la calma generale dette l'impressione che "osse stata proclamata la sospensione dell'attivit giudiziaria, senonch i tribuni non erano disposti a tollerare in silenzio che i nobili, a "ronte di un unico console plebeo, si "ossero assicurati tre magistrati patrizi che indossavano la pretesta e sedevano sugli scanni curuli quasi "ossero consoli, e che il pretore amministrasse addirittura la giustizia e "osse stato eletto alla stregua di un collega dei consoli, con i medesimi auspici- per cui il senato non se la sent. di ordinare che gli edili venissero scelti tra i patrizi. Cos., in un primo tempo, si concord di nominare, ad anni alterni, edili di provenienza plebea. n sguito l'elezione avvenne senza distinzioni. l consolato successivo tocc a Lucio %enucio e Quinto Servilio. La pace non era minacciata n da scontri tra "azioni n da guerre. #a, come se i /omani non potessero mai essere liberi da paure e da minacce incombenti, ecco che scoppi una terribile pestilenza. Le "onti ri"eriscono che morirono un censore, un edile curule e tre tribuni della plebe, e che il numero delle vittime nel resto della popolazione "u analogamente elevato. #a ci che rese degna di menzione quella pestilenza "u la morte di #arco $urio, dolorosissima per tutti non ostante lo avesse raggiunto in et molto avanzata. 'gli "u in"atti uomo assolutamente impareggiabile in qualunque circostanza della vita. 'ccezionale tanto in pace quanto in guerra prima di essere bandito da /oma, si distinse ancor pi! nei giorni dell'esilio- lo testimoniano sia il rimpianto di un'intera citt che, una volta caduta in mani nemiche, ne implor l'intervento mentre era assente, sia il trion"o con il quale, riammesso in patria, ristabil. nel contempo le proprie sorti e il destino della patria stessa. #antenutosi poi per venticinque anni 0 quanti ancora ne visse da quel giorno 0 all'altezza di una simile "ama, "u ritenuto degno di essere nominato secondo "ondatore di /oma dopo /omolo. 2 La pestilenza in"uri tanto in questo quanto nell'anno successivo, durante il consolato di %aio Sulpicio &etico e %aio Licinio Stolone. 1i conseguenza non accadde nulla che sia degno di essere menzionato, se non il "atto che, proprio per placare l'ira degli d2i, venne celebrato un lettisternio, il terzo dalla "ondazione di /oma. #a siccome non c'erano iniziative umane n aiuti divini che riuscissero a "renare la violenza dell'epidemia, mentre gi gli animi erano in preda alla superstizione, si dice che tra i tanti tentativi "atti per placare l'ira dei celesti vennero anche istituiti degli spettacoli teatrali, "atto del tutto nuovo per un popolo di guerrieri i cui unici intrattenimenti erano stati "ino ad allora i giochi del circo. #a a dir la verit si tratt anche di una cosa modesta, come per lo pi! accade all'inizio di ogni attivit, e per giunta importata dall'esterno. Senza parti in poesia, senza gesti che riproducessero i canti, degli istrioni "atti venire dall''truria danzavano al ritmo del "lauto, con movenze non scomposte e caratteristiche del mondo etrusco. n sguito i giovani cominciarono a imitarli, lanciandosi nel contempo delle battute reciproche con versi rozzi e muovendosi in accordo con le parole. Quel divertimento entr cos. nell'uso, e "u praticato sempre pi! "requentemente. (gli attori pro"essionisti nati a /oma venne dato il nome di istrioni, da ister che in lingua etrusca vuol dire attore. 'ssi non si scambiavano pi!, come un tempo, versi rozzi e improvvisati simili al $escennino, ma rappresentavano satire ricche di vari metri, eseguendo melodie scritte ora per l'accompagnamento del "lauto e compiendo gesti appropriati. Livio "u il primo, alcuni anni dopo, ad abbandonare la satira e ad avventurarsi nella composizione di un'opera dotata di trama unitaria. (ttore egli stesso delle proprie opere 0 come allora erano tutti 0, pare che, colpito da un abbassamento di voce per le ripetute chiamate in scena, dopo aver chiesto e ottenuto di "ar cantare un ragazzo davanti al "lautista, esegu. la sua monodia con gesti di gran lunga pi! espressivi proprio perch non era impedito dal dover usare la voce. 1a allora gli attori cominciarono ad accompagnare le parti cantate con gesti, riservando all'uso della voce soltanto le parti dialogate. #a quando, grazie a questo tipo di messe in scena, la rappresentazione si scost dallo scherzo spontaneo e dal lazzo gratuito e il teatro si tras"orm a poco a poco in una mani"estazione artistica, la giovent! abbandon le recite agli attori di pro"essione e riprese l'abitudine di un tempo scambiando rozze battute in versi. 1i qui nacquero quelle che in sguito vennero chiamate "arse "inali e per lo pi! aggiunte alle (tellane. Queste ultime, un tipo di rappresentazione importato dagli 3sci, i giovani romani le tennero per s e non permisero che "ossero contaminate dagli attori pro"essionisti. 1i qui la norma per cui gli attori di (tellane non possono essere rimossi dalla trib! di appartenenza e prestano servizio militare, come se non avessero rapporti con il mondo della scena. 4ra gli inizi modesti di molte altre cose 2 parso opportuno collocare anche i primi passi del teatro, perch si potesse vedere quanto "ossero sobri i primordi di un'arte che al giorno d'oggi ha raggiunto tali vertici di scostumatezza da essere a malapena tollerata anche in regni ricchissimi. 3 4uttavia neppure l'introduzione degli spettacoli teatrali destinata a placare l'ira degli d2i riusc. a liberare le menti dalla superstizione o i corpi dal contagio. 4utt'altro. &roprio mentre gli spettacoli erano in pieno svolgimento, uno

straripamento del 4evere rese impraticabile il Circo #assimo, il che caus il panico, come se gli d2i avessero ormai voltato le spalle e disprezzassero i tentativi "atti per placare la loro ira. ' cos., durante il consolato di %neo %enucio e di Lucio 'milio #amerco )entrambi eletti per la seconda volta*, dato che la ricerca di rimedi praticabili preoccupava le menti pi! di quanto la pestilenza non stremasse i corpi, si dice che i cittadini pi! anziani richiamassero alla memoria il "atto di una pestilenza un tempo placata da un chiodo in"isso dal dittatore. ' il senato, spinto da questa credenza, ordin di nominare un dittatore al "ine di piantare il chiodo. La scelta cadde su Lucio #anlio mperioso il quale si scelse come maestro di cavalleria Lucio &inario. C'2 un'antica legge, scritta con parole e caratteri arcaici, la quale stabilisce che il pi! alto magistrato in carica pianti un chiodo alle idi di Settembre. Questa legge era a""issa sul lato destro del tempio di %iove 3ttimo #assimo, nel punto in cui c'2 il santuario di #inerva. 1ata la rarit della scrittura in quei tempi, pare che il chiodo servisse per segnare il numero degli anni e che la legge "osse stata consacrata nel santuario di #inerva perch il numero 2 un'invenzione della dea. Lo storico Cincio, attento studioso di quel tipo di testimonianze, a""erma che anche a +olsinii nel tempio della dea etrusca 5ortia si possono ancora vedere dei chiodi piantati per indicare il numero degli anni. l console #arco 3razio, attenendosi a quella legge, consacr il tempio di %iove 3ttimo #assimo l'anno successivo alla cacciata dei re. n sguito la cerimonia solenne del piantare il chiodo pass dai consoli ai dittatori, in quanto rappresentavano un'autorit pi! alta. Col passare del tempo l'usanza era stata abbandonata. Ci non ostante in quel periodo sembr essere di per se stessa motivo su""iciente per la nomina di un dittatore. &er tale ragione venne eletto Lucio #anlio il quale, come se "osse stato nominato per condurre una guerra e non per assecondare una semplice superstizione, aspirando a portare guerra agli 'rnici, suscit il malcontento dei giovani bandendo una leva che non ammetteva esclusioni. #a alla "ine, quando tutti i tribuni della plebe insorsero uniti contro di lui, si lasci piegare dalla "orza o dalla vergogna e rinunci alla dittatura. 4 4uttavia, all'inizio dell'anno seguente, durante il consolato di Quinto Servilio (ala e di Lucio %enucio, il tribuno della plebe #arco &omponio non ebbe esitazioni a citare in giudizio Lucio #anlio. l risentimento nei suoi con"ronti era dovuto alla severit dimostrata nella leva, per la quale i cittadini avevano subito non solo ammende pecuniarie ma anche violenze "isiche, alcuni essendo stati "rustati per non aver risposto alla chiamata, altri essendo stati gettati in carcere. #a ci che pi! irritava erano la crudelt del carattere e il suo soprannome, mperioso- era o""ensivo per un paese libero ed era stato assunto come ostentazione della "erocia da lui mostrata tanto nei con"ronti di estranei quanto verso gli amici pi! cari e i membri della sua stessa "amiglia. 4ra le altre imputazioni il tribuno lo accusava del comportamento tenuto nei riguardi del "iglio- quest'ultimo, bench non "osse stato riconosciuto colpevole di alcun reato, era stato bandito da /oma, dalla casa paterna e dai penati, #anlio lo aveva allontanato dal "oro, privato della luce del giorno e della compagnia dei coetanei, costretto a un lavoro da schiavo, come in un carcere, in un ergastolo, dove un giovane di nobili natali e "iglio di un dittatore potesse apprendere dalla quotidiana so""erenza quanto "osse veramente imperioso il padre che l'aveva generato. ' quale era stata la sua colpa6 La scarsa eloquenza e prontezza di lingua. #a non sarebbe stato c7mpito del padre, se in lui ci "osse stato qualcosa di umano, correggere questo di"etto di natura invece di peggiorarlo con punizioni e tormenti6 &er"ino gli animali allo stato brado, se uno dei loro piccoli 2 meno "ortunato, non di meno continuano a nutrirlo e a curarsi di lui. #a, per 'rcole, Lucio #anlio il male che a""liggeva il "iglio lo aumentava "acendogli del male, e in pi! so""ocandone lo sviluppo dell'indole gi poco pronta. ' se poi in lui restava qualcosa della naturale vitalit, #anlio la spegneva costringendo il giovane a vivere in maniera selvaggia e a crescere tra le bestie. 5 Queste accuse suscitarono l'indignazione di tutti, salvo che del giovane stesso, il quale invece so""riva al pensiero di essere causa di ulteriore risentimento e accuse nei con"ronti del padre. ' perch tutti in cielo e in terra sapessero che egli aveva pre"erito aiutare il padre piuttosto che i nemici del padre, organizz un piano che, pur "rutto di un'indole rozza e selvaggia e ben lontano dal risultare un esempio di condotta civica, era tuttavia elogiabile per l'attaccamento dimostrato al padre. Senza che nessuno lo sapesse, alle prime luci del giorno venne in citt armato di coltello e dalla porta raggiunse in un attimo la casa del tribuno #arco &omponio. (l portinaio disse di dover vedere immediatamente il suo padrone e lo preg di ri"erire che si trattava di 4ito #anlio, il "iglio di Lucio. $atto entrare senza esitazione 0 #arco sperava che a spingerlo "osse la rabbia nei con"ronti del padre o che "osse venuto a ri"erire qualche nuova accusa o a suggerire un piano 0, dopo un reciproco scambio di saluti, il giovane disse che c'erano degli argomenti di cui voleva discutere con lui lontano da occhi indiscreti. 1opo che a tutti i presenti venne ordinato di allontanarsi dalla stanza, a""err il coltello e, "ermo in piedi sopra il letto del tribuno con in mano l'arma pronta a colpire, minacci di pugnalarlo l. sul momento, se &omponio non avesse giurato, nei termini che egli stesso avrebbe imposto, di non aver alcuna intenzione di convocare un'assemblea popolare per mettere suo padre sotto accusa. l tribuno, in preda al panico, vedendo il bagliore della lama davanti agli occhi e rendendosi conto di essere da solo e disarmato di "ronte a un giovane nel pieno delle "orze e 0 cosa questa non meno preoccupante 0 brutalmente imbaldanzito dalla consapevolezza della propria "orza, giur secondo la "ormula che gli era stata dettata. n sguito dichiar pubblicamente di essere stato costretto da quell'atto di "orza ad abbandonare l'azione intrapresa. La plebe avrebbe pre"erito che le "osse concessa l'opportunit di esprimere il proprio voto circa un imputato tanto crudele e arrogante. 4uttavia non disapprov che un "iglio avesse osato quel gesto in di"esa del padre. %esto tanto pi! degno di elogi per il "atto che la severit esagerata del padre non aveva diminuito nel giovane l'amore per il genitore. &erci non solo venne ritirata l'accusa nei con"ronti del padre, ma l'intera "accenda "u per il ragazzo addirittura motivo di onore. 1ato che quell'anno si stabil. per la prima volta di assegnare i tribuni militari a capo delle legioni con una regolare votazione 0 "ino ad allora a nominarli erano i generali

in persona, come oggi avviene con quelli chiamati Rufuli 0 egli "u il secondo a essere eletto su sei posti disponibili, pur non avendo compiuto, in pace o in guerra, nulla che giusti"icasse tale popolarit, come per altro 2 naturale per uno che abbia trascorso la giovinezza in campagna e lontano dal consesso civile. 6 5el corso di quello stesso anno, "osse per un terremoto o per un'altra "orza della natura, si dice che nel centro del "oro il suolo "ran "ino a pro"ondit incommensurabili, lasciandovi un'ampia voragine. 5on ostante tutti vi gettassero della terra, non si riusc. a riempirla, "ino a quando, su preciso monito degli d2i, la gente cominci a domandarsi quale "osse l'elemento principale della "orza del popolo romano. Questo era quanto gli indovini sostenevano si dovesse consacrare a quel luogo, se si voleva che la repubblica romana durasse in eterno. (llora, stando a quanto si narra, #arco Curzio, un giovane distintosi in guerra, rimprover i concittadini per essersi domandati se esistesse qualcosa di pi! romano del valore militare. &oi, calato il silenzio, con gli occhi rivolti al Campidoglio e ai templi degli d2i immortali che sovrastano il "oro, tendendo le mani ora verso il cielo ora verso la voragine spalancata e verso gli d2i #ani, si o""r. in voto ad essi. Quindi, mont in groppa a un cavallo bardato nella maniera pi! splendida possibile e si gett armato nella voragine- e una "olla di uomini e donne gli lanci dietro "rutti e o""erte votive. $u lui a dare al lago il nome di Curzio e non Curzio #ezio, soldato di 4ito 4azio in tempi remoti. Certo non sarebbe mancata la ricerca meticolosa, se "osse esistita qualche via per raggiungere la verit, ma allo stato presente bisogna attenersi alla tradizione, visto che l'antichit dell'episodio non permette di essere molto precisi. ' il nome del lago risulta maggiormente glorioso se connesso a questa leggenda pi! recente. 8na volta espiato quel prodigio cos. straordinario, nel corso dello stesso anno il senato decise di occuparsi della questione degli 'rnici. #a siccome l'invio di "eziali con la richiesta di riparazioni belliche non diede risultati, il senato stabil. di presentare al popolo, quanto prima possibile, la proposta di dichiarare guerra agli 'rnici. 5el corso di un'assemblea a""ollatissima, il popolo vot a "avore della guerra e al console Lucio %enucio tocc in sorte il c7mpito di occuparsi della spedizione. L'attesa dei cittadini era grande- %enucio sarebbe stato il primo console plebeo a gestire una guerra sotto i suoi stessi auspici, ed essi avrebbero giudicato dagli esiti della campagna se avessero "atto bene o meno a rendere accessibili a tutti le magistrature. #a il caso volle che %enucio, partito alla volta del nemico con un grande schieramento di "orze, "inisse vittima di un'imboscata- le legioni, colte improvvisamente dal panico, vennero sbaragliate, mentre il console venne circondato e ucciso da uomini che non lo avevano riconosciuto. 5on appena la notizia arriv a /oma, lo sdegno dei patrizi, per nulla a""litti dalla dis"atta dello Stato, quanto piuttosto imbaldanziti dall'in"elice esito del comando a""idato a un console plebeo, riemp. la citt. (ndassero pure a scegliersi i consoli in mezzo ai plebei9 4ras"erissero pure gli auspici l dove la legge divina lo vietava9 Con un plebiscito sarebbero stati in grado di tener lontani i patrizi dalle loro magistrature- ma una legge approvata senza i regolari auspici avrebbe mai avuto valore per gli d2i immortali6 %li d2i in persona avevano rivendicato la loro autorit divina e i loro auspici- non appena essi erano stati toccati da chi era privo del diritto umano e divino di "arlo, esercito e generale erano stati sbaragliati come monito a che in "uturo non si tenessero pi! elezioni in violazione dei diritti delle genti patrizie. Curia e "oro rimbombavano al suono di queste parole. (ppio Claudio, il quale si era opposto al passaggio della legge, godeva adesso di maggiore autorit perch denunciava i risultati di una politica che aveva attaccato in precedenza. Con il consenso dei patrizi, il console Servilio lo nomin di conseguenza dittatore, bandendo poi una leva militare e proclamando la sospensione dell'attivit giudiziaria. 7 &rima che il dittatore e le nuove legioni arruolate arrivassero nel territorio degli 'rnici, il luogotenente %aio Sulpicio, appro"ittando di un'occasione "avorevole, aveva ottenuto brillanti risultati nella campagna. %li 'rnici, resi tracotanti dalla morte del console, si avvicinavano all'accampamento romano convinti di poterlo espugnare. #a le esortazioni del luogotenente e gli animi dei soldati pieni di rabbia e di vergogna resero possibile una sortita. ' gli 'rnici, che avevano sperato di avvicinarsi alla trincea, dovettero invece ritirarsi nello scompiglio generale. &oi, con l'arrivo del dittatore, il nuovo esercito venne ad aggiungersi a quello vecchio e il numero degli e""ettivi raddoppi. l dittatore, parlando alle truppe in adunata, elogi il luogotenente e i soldati il cui valore era stato un sicuro baluardo per l'accampamento. Cos. (ppio riusc. nello stesso tempo a risollevare quanti si sentivano rivolgere quei meritati elogi, e a stimolare i nuovi arrivati a emularne l'eroismo. nemici, da parte loro, si preparavano alla guerra con non minore scrupolo- memori com'erano della gloria conquistata in precedenza, ma consapevoli del "atto che le truppe nemiche erano state rin"orzate, aumentarono anche i propri contingenti. 4utte le genti erniche, tutti coloro che erano in et militare vennero convocati e "urono cos. arruolate otto coorti, ciascuna delle quali "ormata da :;; uomini selezionati. Colmarono di speranze e di vigore queste truppe scelte decretando che "osse loro concesso il doppio dello stipendio. soldati erano addirittura esentati dai lavori di natura militare in modo che, essendo destinati al solo s"orzo della battaglia, "ossero consapevoli di dover chiedere a se stessi un impegno superiore a quello di un uomo comune. Come ultimo privilegio venne loro assegnato un posto al di "uori dello schieramento, in maniera tale che il loro valore "osse ancora pi! in evidenza. %li accampamenti di /omani ed 'rnici erano separati da una pianura lunga due miglia. La battaglia "u combattuta in mezzo a quella pianura, in un punto pi! o meno equidistante dai due accampamenti. Sulle prime l'esito della battaglia rimase incerto e a poco valsero i ripetuti tentativi "atti dalla cavalleria romana di rompere la linea nemica. Quando i cavalieri si resero conto che la battaglia equestre, nonostante i loro s"orzi, non dava risultati, consultarono prima il dittatore e poi, ricevuta da lui l'autorizzazione, lasciarono i cavalli e si buttarono con grande clamore al di l delle insegne, portando nuovo slancio alla battaglia. l loro attacco sarebbe risultato incontenibile, se non si gli si "ossero parate innanzi le coorti speciali che li a""rontarono con uguale coraggio e "orza "isica.

8 n quel momento le sorti della battaglia erano a""idate agli uomini pi! valenti dei due popoli. ' qualunque "osse stata l'entit delle perdite in"litte dai casi della guerra all'una e all'altra parte, il danno avrebbe sicuramente superato di gran lunga il loro numero e""ettivo. La massa dei soldati semplici, come se avessero delegato a loro campioni il c7mpito di combattere, a""idavano il proprio destino al valore di altri. 1a entrambe le parti ci "urono moltissime perdite, anche se il numero dei "eriti risult ancora pi! alto. (lla "ine i cavalieri, rimproverandosi l'uno con l'altro, si domandavano che altro restasse loro da "are, visto che non erano riusciti a sbaragliare il nemico quando erano in sella ai cavalli n avevano ottenuto grandi risultati quando avevano combattuto da terra. Stavano "orse aspettando un terzo tipo di combattimento6 #a quale6 Che cosa avevano combinato di buono lanciandosi baldanzosi al di l delle insegne e combattendo in un posto che non era il loro6 ncitati da questi scambi di rimproveri, i cavalieri alzarono di nuovo il grido di battaglia e si gettarono all'assalto. Sulle prime riuscirono a "ar ripiegare il nemico, poi lo spinsero indietro e in"ine lo costrinsero apertamente alla "uga. 5on 2 "acile dire cosa avesse loro permesso di prevalere in uno scontro di "orze cos. equilibrate, se non il "atto che la sorte, dopo aver sostenuto con costanza entrambi gli schieramenti, riusc. ad esaltare gli animi degli uni e a deprimere gli altri. /omani inseguirono gli 'rnici in "uga "ino all'accampamento, ma non tentarono di conquistarlo perch era ormai tardi. l dittatore non aveva in"atti dato il segnale di battaglia prima di mezzogiorno perch era stato trattenuto dalla prolungata di""icolt di ottenere buoni auspici nel sacri"icio- e per questo il combattimento si era trascinato "ino al calare della notte. l giorno dopo l'accampamento era deserto- gli 'rnici erano "uggiti lasciando indietro soltanto qualche "erito. #entre la colonna dei "uggitivi stava passando sotto le mura di Signia, i cittadini, scorti i reparti decimati, piombarono su di loro sbaragliandoli e disperdendoli in una "uga a""annosa per le campagne. &er i /omani non "u per una vittoria priva di perdite- il numero delle vittime corrispondeva a un quarto degli e""ettivi e 0 danno non minore 0 ad alcuni elementi della cavalleria. 9 L'anno successivo i consoli %aio Sulpicio e %aio Licinio Calvo guidarono l'esercito contro gli 'rnici. #a non avendo trovato nemici in campo aperto, espugnarono la citt ernica di $erentino. #entre per stavano tornando, i 4iburtini chiusero loro le porte in "accia. n passato, da entrambe le parti, c'erano state numerose lamentele. Quello per "u il motivo che spinse i /omani a dichiarare guerra ai 4iburtini dopo aver inviato loro i "eziali con le richieste di riparazione. Le "onti concordano nell'a""ermare che quell'anno vennero nominati dittatore 4ito Quinzio &eno e maestro di cavalleria Servio Cornelio #aluginense. Licinio #acro sostiene che tale nomina "osse dovuta alla necessit di tenere delle elezioni e che l'avesse e""ettuata il console Licinio. Questi, vedendo che il suo collega si a""rettava a tenere le elezioni prima dell'inizio della campagna per poter ottenere la proroga del consolato, si sent. in dovere di opporsi a quel progetto criminoso. #a il tentativo "atto da Licinio di mettere in buona luce la propria "amiglia rende meno attendibile la sua versione dei "atti. 1ato che negli annali pi! antichi non ho trovato traccia dell'episodio, sono pi! propenso a credere che il dittatore sia stato nominato in occasione di una guerra contro i %alli. n ogni caso, "u proprio in quell'anno che i %alli si accamparono a tre miglia da /oma, sulla via Salaria, al di l del ponte sull'(niene. l dittatore, proclamata la sospensione dell'attivit giudiziaria a sguito dell'incombente minaccia costituita dai %alli, mobilit tutti i giovani in et militare. &artito da /oma con un esercito di ragguardevoli proporzioni, si accamp sulla riva meridionale dell'(niene. 4ra i due eserciti c'era il ponte, ma nessuno osava abbatterlo per non dare l'impressione di avere paura. C'erano "requenti scaramucce per occupare il ponte, ma le "orze erano cos. equilibrate che non si poteva stabilire chi ne avesse il controllo. $u allora che un soldato gallico dal "isico possente si "ece avanti sul ponte deserto e url con quanta voce aveva in gola- <Si "accia avanti a combattere il guerriero pi! "orte che c'2 adesso a /oma, cos. che l'esito del nostro duello stabilisca quale dei due popoli 2 superiore in guerra=. 10 4ra i giovani patrizi romani ci "u un lungo silenzio dovuto alla vergogna di non poter raccogliere la s"ida e alla paura di o""rirsi volontari per una missione tanto rischiosa. (llora 4ito #anlio, "iglio di Lucio, il giovane che aveva salvato il padre dalle accuse del tribuno, lasci la sua posizione e si avvi verso il dittatore. <Senza un tuo ordine, o comandante=, disse <non combatterei mai "uori dal mio posto, neppure se vedessi che la vittoria 2 sicura. Se tu me lo concedi, a quella bestia che ora "a tanto lo spavaldo davanti alle insegne nemiche io vorrei dare la prova di discendere da quella "amiglia che cacci gi! dalla rupe 4arpea le schiere dei %alli=. (llora il dittatore rispose- <3nore e gloria al tuo coraggio e al tuo attaccamento al padre e alla patria, o 4ito #anlio. +ai e con l'aiuto degli d2i di prova che il nome di /oma 2 invincibile=. &oi i compagni lo aiutarono ad armarsi- prese uno scudo da "ante e si cinse in vita una spada ispanica, pi! adatta per lo scontro ravvicinato. 1opo averlo armato di tutto punto, lo accompagnarono verso il soldato gallico che stava stolidamente esultando e che )particolare anche questo ritenuto degno di menzione da parte degli antichi* si "aceva be""e di lui tirando "uori la lingua dalla bocca. &oi rientrarono ai loro posti, mentre i due uomini armati restarono soli in mezzo al ponte, pi! simili in verit a gladiatori che a soldati regolari. 5ulla li rendeva pari, almeno a giudicare dall'aspetto esterno- l'uno aveva un "isico di straordinaria prestanza, portava vesti sgargianti e ri"ulgeva di armi cesellate in oro. L'altro era un soldato di media statura e portava armi pi! maneggevoli che belle- non cantava, non gesticolava con tracotanza n "aceva vana esibizione delle proprie armi, ma aveva il petto che "remeva di palpiti di coraggio e di rabbia repressa e riservava tutta la sua aggressivit per il culmine dello scontro. Quando essi presero posizione tra i due eserciti, mentre intorno i cuori di tutti i soldati erano sospesi tra la speranza e la paura, il campione dei %alli, la cui massa imponente sovrastava dall'alto l'avversario, avanzando con lo scudo proteso al braccio sinistro, s"err un "endente di taglio sull'armatura del /omano che gli veniva incontro, ma lo manc, con un grande rimbombo. l /omano, tenendo alta la punta della spada, colp. col proprio scudo la parte bassa di quello dell'avversario, poi, insinuatosi tra il corpo e le armi di quest'ultimo in modo tale da non correre il rischio di essere "erito, con due colpi

s"errati uno dopo l'altro gli trapass il ventre e l'inguine "acendolo stramazzare a terra, disteso in tutta la sua mole. 4ito #anlio si astenne dall'in"ierire sul corpo del nemico crollato al suolo, limitandosi a spogliarlo della sola collana, che indoss a sua volta, coperta com'era di sangue. %alli erano paralizzati dalla paura mista all'ammirazione. /omani, invece, abbandonando la posizione, corsero "estanti incontro al loro commilitone e lo portarono dal dittatore, tra congratulazioni ed elogi. 4ra le rozze battute che i soldati inserivano nei loro cori pi! o meno simili a versi si sent. anche l'appellativo di 4orquato, soprannome che in sguito rimase "amoso e "u anche motivo di onore per i discendenti della sua "amiglia. l dittatore aggiunse in dono una corona d'oro e di "ronte alle truppe in adunata celebr con le lodi pi! alte quel combattimento. 11 ' per 'rcole quel duello "u cos. determinante nello svolgimento dell'intera guerra che l'esercito dei %alli la notte successiva lasci l'accampamento in "retta e "uria e si diresse nel territorio dei 4iburtini. 1i l., stipulato un trattato di alleanza con i 4iburtini e ricevuti da loro generosi ri"ornimenti, partirono s!bito alla volta della Campania. $u per questa ragione che l'anno dopo il popolo volle assegnare al console %aio &etelio >albo il c7mpito di guidare una spedizione contro i 4iburtini, mentre al suo collega #arco $abio (mbusto era toccata la campagna contro gli 'rnici. %alli tornarono indietro dalla Campania per intervenire in loro aiuto e le tremende devastazioni registrate nei territori di Labico, 4uscolo e (lba Longa avvennero senza alcun dubbio per istigazione dei 4iburtini. #entre lo Stato era soddis"atto del comando a""idato al console nella campagna contro i 4iburtini, la minaccia dei %alli rese necessaria la nomina di un dittatore. La scelta cadde su Quinto Servilio (ala che come maestro di cavalleria scelse 4ito Quinzio e che, su consiglio del senato, "ece voto di celebrare dei grandi giochi nel caso in cui la guerra si "osse conclusa positivamente. l dittatore, dopo aver ordinato all'esercito del console di rimanere dov'era in modo da impedire ai 4iburtini di intervenire in con"litti che non li riguardavano, "ece prestare giuramento a tutti i giovani in et militare, senza che nessuno di essi cercasse di tirarsi indietro. La battaglia venne combattuta non lontano dalla porta Collina. cittadini impiegarono tutte le loro "orze combattendo al cospetto di genitori, mogli e "igli- se questi erano gi un incentivo "ortissimo anche lontani dalla vista, ora, posti di "ronte agli occhi, in"iammarono gli animi dei soldati toccandone il senso dell'onore e l'amore verso la "amiglia. Le perdite "urono numerosissime da entrambe le parti, ma alla "ine l'esercito dei %alli venne respinto. #essi in "uga, i %alli si diressero verso 4ivoli, come se questa "osse la piazza"orte della loro guerra. 5ella loro rotta disordinata vennero intercettati dal console &etelio- quando per i 4iburtini uscirono dalla citt per portare aiuto, i %alli vennero respinti a "orza dentro le mura. La campagna venne condotta in maniera impeccabile tanto dal dittatore quanto dal console. $abio, l'altro console, prima in battaglie di scarsa importanza e alla "ine in uno scontro campale nel quale il nemico aveva schierato tutte le sue "orze, pieg la resistenza degli 'rnici. l dittatore ebbe parole di straordinario elogio, in senato e di "ronte al popolo, per i due consoli cui attribu. il merito anche delle proprie imprese. Quindi rinunci alla dittatura. &etilio celebr un doppio trion"o per le vittorie su %alli e 4iburtini. Quanto a $abio, invece, sembr su""iciente concedergli di rientrare in citt con l'onore dell'ovazione. 4iburtini si "acevano be""e del trion"o di &etilio- quando mai aveva combattuto con loro6 8n pugno di uomini era uscito dalle porte per assistere alla "uga e al panico dei %alli- poi, vedendo che anche loro venivano attaccati e che quanti si imbattevano nei /omani venivano "atti a pezzi, si erano ritirati all'interno delle mura. 'ra questa la grande impresa che agli occhi dei /omani era parsa degna di un trion"o9 &erch non considerassero cosa troppo straordinaria e valorosa il "are rumore davanti alle porte dei nemici, i /omani avrebbero dovuto assistere a qualcosa di ben pi! tremendo di "ronte alle loro porte. 12 Cos., l'anno successivo, quando i consoli in carica erano #arco &opilio Lenate e %neo #anlio, una spedizione part. da 4ivoli con intenti bellicosi e raggiunse /oma ai primi silenzi della notte. L'evento improvviso e l'allarme notturno terrorizzarono la popolazione immersa nel sonno, e ulteriore paura aggiunse il "atto che molti non sapevano chi "ossero e da dove venissero i nemici. Ci non ostante l'ordine di correre alle armi venne dato immediatamente, mentre in prossimit delle porte e dei muri vennero piazzate sentinelle e corpi di guardia. #a quando le prime luci del giorno permisero di capire che la massa degli assalitori non era consistente e che non vi erano altri nemici salvo i 4iburtini, i consoli, usciti da due delle porte, piombarono loro addosso dai "ianchi mentre si stavano gi avvicinando alle mura, e "u chiaro che la loro spedizione era "ondata pi! sulla sorpresa che sul vero valore- riuscirono appena a sostenere il primo assalto romano. Quell'assalto, risult chiaro, era stato un bene per i /omani perch la paura provocata da una guerra cos. vicina aveva represso sul nascere uno scontro tra patrizi e plebei. 8n'altra incursione ostile "u invece, per le campagne, pi! preoccupante- i 4arquiniesi penetrarono in territorio romano, devastandolo soprattutto nei pressi del con"ine con l''truria. ' siccome le richieste di riparazione non ebbero sguito, i nuovi consoli %aio $abio e %aio &lauzio dichiararono loro guerra per ordine del popolo. ( $abio tocc quella campagna, mentre a &lauzio andarono gli 'rnici. noltre si "acevano sempre pi! "requenti le voci circa una guerra scatenata dai %alli. #a in mezzo a tutte quelle preoccupazioni "u motivo di consolazione il concedere la pace ai Latini che erano venuti a domandarla, e che inviarono un massiccio contingente di rin"orzi )come previsto dalle clausole di un antico trattato cui quel popolo non si era attenuto per molti anni*. %razie all'invio di queste nuove "orze, i /omani reagirono meglio all'arrivo della notizia che i %alli erano arrivati a &reneste e di l. si erano accampati nei pressi di &edo. $u deciso di nominare dittatore %aio Sulpicio e il console %aio &lauzio venne richiamato apposta per "arlo. (l dittatore venne a""iancato come maestro di cavalleria #arco +alerio. Questi uomini marciarono contro i %alli, dopo aver selezionato il meglio dei due eserciti consolari. #a la guerra si trascin molto pi! a lungo di quanto entrambe le parti desiderassero. #entre all'inizio solo i %alli erano ansiosi di arrivare allo scontro, in sguito i /omani ne superarono di gran lunga l'irruenza, desiderosi

com'erano di correre alle armi e di combattere. #a il dittatore, non essendo "orzato dalle circostanze, non aveva alcuna intenzione di buttarsi allo sbaraglio contro un nemico che il tempo rendeva giorno dopo giorno sempre meno preoccupante, in zone poco "avorevoli, senza adeguate provviste di viveri. ' a tutto questo si aggiungeva il "atto che la "orza e il valore del nemico consisteva interamente nella capacit di attacco, mentre diventava poca cosa non appena le operazioni rallentavano anche di un nonnulla. $ondandosi su queste considerazioni, il dittatore cercava di tirare la guerra per le lunghe, minacciando pene gravissime per chi avesse osato aprire le ostilit senza il suo ordine. %li uomini, che non vedevano di buon occhio questa tattica, sulle prime cominciarono a sparlare del dittatore durante i servizi di guardia e talora si recavano in gruppo dai senatori rimproverandoli di non aver a""idato la guerra ai consoli- il comandante supremo da loro scelto era un grandissimo stratega, uno che credeva che la vittoria gli sarebbe caduta tra le braccia dal cielo senza dover alzare un dito. #a in sguito i soldati iniziarono a parlare alla luce del sole e a dire apertamente cose ancora pi! gravi- non avrebbero pi! aspettato l'ordine del comandante- avrebbero combattuto oppure sarebbero rientrati a /oma in schiera compatta. (i soldati cominciarono a unirsi i centurioni e le lamentele non erano pi! limitate a piccoli crocchi- nella piazza principale del campo e di "ronte alla tenda del dittatore era ormai un solo coro di proteste. La massa degli scontenti aument poi nell'assemblea del popolo e da tutte le parti si sentiva la gente gridare che era venuto il momento di andare dal dittatore. l portavoce delle truppe avrebbe dovuto essere Sesto 4ullio, come si conveniva alla sua statura di soldato. 13 n quella campagna 4ullio serviva per la settima volta come centurione primipilo e in tutto l'esercito non c'era nessun altro 0 almeno all'interno della "anteria 0 che si "osse distinto quanto lui per i servizi prestati. #arciando in testa alle truppe, 4ullio sal. sulla tribuna e si avvicin a Sulpicio che era sbalordito non tanto al vedersi davanti quella massa di soldati, quanto piuttosto al "atto che a guidarla "osse 4ullio, un soldato assolutamente ligio alla gerarchia militare. <Se mi 2 concesso, o dittatore=, disse <l'intero esercito, sentendosi condannato alla vilt dal tuo comportamento e quasi privato delle armi per ignominia, mi ha pregato di venire a perorare la sua causa presso di te. ( dir la verit, se noi potessimo essere accusati di aver in qualche luogo ceduto la posizione, di aver voltato le spalle ai nemici o di aver abbandonato vergognosamente le insegne, ci non ostante continuerei a pensare che sia giusto chiederti di o""rirci l'opportunit di riparare alla nostra colpa con una prova di valore e di conquistare nuova gloria cancellando il ricordo del nostro disonore. (nche le legioni che "urono messe in "uga all'(llia partirono poi alla volta di +eio e riconquistarono con il valore quella stessa patria che avevano perduto per codardia. Quanto a noi, per la benevolenza degli d2i e la "ortuna che arride a te e al popolo romano, la nostra causa e la nostra gloria sono ancora intatte. (nche se della gloria sarei meno sicuro, visto che i nemici ci hanno insultato in tutti i modi possibili, come "ossimo donnicciole nascoste al riparo della trincea, e tu, il nostro comandante 0 cosa questa ben pi! di""icile da sopportare 0 ci consideri un esercito privo di nerbo, di armi e di mani e prima ancora di averci messo alla prova hai disperato di noi a tal punto da ritenerti il comandante di un'armata di invalidi e di storpi. &erch in quale altro modo potremmo spiegarci che un generale esperto e temerario quale tu sei se ne stia, come si suole dire, con le mani in mano6 Comunque stiano le cose, 2 pi! ragionevole che tu dia l'impressione di avere dei dubbi circa il nostro valore piuttosto che ad avere dubbi sul tuo siamo noi soldati. #a se invece questa tattica non dipende da te ma ti 2 imposta dallo Stato, e se a tenerci lontano da /oma 2 qualche accordo stretto dai senatori e non la guerra contro i %alli, allora io ti prego di ascoltare le parole che sto per dirti non come se "ossero rivolte dalla truppa al comandante, ma come se a parlare "osse la plebe ai patrizi )e visto che voi patrizi avete i vostri piani, chi potrebbe prendersela coi plebei se anche loro decidessero di averne6*- noi siamo soldati, non vostri servi, siamo stati inviati a combattere una guerra e non mandati in esilio. Se qualcuno vorr dare il segnale e guidarci in battaglia, noi saremo pronti a combattere come si conviene a degli uomini e a dei /omani. #a se non c'2 bisogno delle armi, allora pre"eriamo riposarci a /oma piuttosto che dentro un accampamento. (i patrizi 2 questo che mandiamo a dire. #a a te, o comandante, noi che siamo i tuoi soldati chiediamo imploranti di concederci l'opportunit di combattere. 5on abbiamo voglia soltanto di vincere- vogliamo vincere sotto il tuo comando, conquistare per te l'alloro prestigioso, entrare con te in trion"o a /oma e accompagnare con ovazioni e ringraziamenti il tuo carro trion"ale "ino al tempio di %iove 3ttimo #assimo=. l discorso di 4ullio venne sostenuto dalle invocazioni della "olla, mentre da ogni parte si udivano voci che chiedevano a tutta "orza di dare il segnale di battaglia e l'ordine di prendere le armi. 14 &ur pensando che l'iniziativa, di per s ottima, "osse stata condotta in maniera non certo esemplare, ci non ostante il dittatore decise di seguire la volont della truppa, e in privato domand a 4ullio che cosa signi"icasse quel gesto e sulla base di quale precedente egli avesse agito. 4ullio preg il dittatore di non credere che egli si "osse dimenticato della disciplina militare, n della propria posizione n tantomeno dell'autorit del comandante- siccome la massa 2 in genere della stessa sto""a dei suoi capi, egli non aveva ri"iutato di esserne il portavoce, per evitare che saltasse "uori qualcun altro simile a quelli che di solito la massa in "ermento suole scegliere come propri rappresentanti. #a a essere sincero, non avrebbe "atto nulla senza l'approvazione del suo comandante, il quale doveva del resto guardarsi bene dal lasciarsi s"uggire di mano il controllo dell'esercito, visto che in quello stato di eccitazione rimandare la soluzione del problema non sarebbe servito a molto. Se in"atti l'ordine non "osse venuto dal comandante, avrebbero scelto da soli luogo e tempo per entrare in battaglia. #entre questo colloquio era in pieno svolgimento, uno dei %alli tent di portar via degli animali che si trovavano a pascolare al di l della palizzata, ma se li vide strappare da due /omani, contro i quali i %alli presero a scagliare sassi. 1alla postazione romana si lev allora l'allarme e da entrambe le parti gli uomini si mossero allo scontro. ' ormai la scaramuccia stava per tras"ormarsi in una battaglia vera e propria, se i centurioni non avessero prontamente diviso i contendenti. Questo incidente persuase il dittatore sul realismo delle

parole di 4ullio- dato che la situazione non ammetteva ulteriori dilazioni, annunci che il giorno successivo si sarebbe combattuto in campo aperto. #a il dittatore, scendendo in campo convinto pi! del temperamento che non della "orza della sue truppe, cominci a guardarsi intorno e a studiare qualche stratagemma per spaventare il nemico. %razie alla sua abilit tattica, escogit un nuovo espediente, di cui si servirono in sguito molti comandanti romani e di altre genti )alcuni anche ai nostri giorni*- ordin ai pala"renieri di togliere le selle ai muli, lasciando solo un paio di coperte e disse loro di montarli vestendosi parte con le armi dei prigionieri e parte con quelle degli ammalati. 1opo averne messi insieme circa mille, vi mescol un centinaio di cavalieri e ordin loro di piazzarsi al calar della notte sulle montagne che sovrastavano l'accampamento e di non muoversi di l. "inch non avessero ricevuto il segnale. Quanto al dittatore, non appena "ece giorno, cominci a organizzare con estrema cura la sua linea di battaglia alle pendici delle alture, in maniera che i nemici andassero a piazzarsi di "ronte alle montagne dove era stato allestito per spaventarli un espediente che, pur non avendo nulla di concreto al di l delle apparenze, "u per i /omani quasi pi! utile della loro stessa "orza. Sulle prime i comandanti dei %alli supposero che i /omani non sarebbero scesi in pianura. #a poi, quando li videro iniziare di colpo la discesa, impazienti com'erano di venire allo scontro, si buttarono a testa bassa e la battaglia ebbe inizio prima ancora che i rispettivi comandanti avessero dato il segnale d'inizio. 15 L'ala destra dei %alli attacc in maniera ancora pi! poderosa- e per i /omani non sarebbe stato possibile resistere, se il dittatore non si "osse trovato per puro caso da quella parte. Chiamando per nome Sesto 4ullio, gli domand se "osse quello il modo di combattere da lui promesso a nome dei soldati. 1ov'erano "inite le urla di quelli che chiedevano di poter correre alle armi, dove le minacce di entrare in battaglia senza l'ordine del comandante6 'cco, ora il loro comandante li spronava a gran voce alla battaglia e ad avanzare con la spada in pugno al di l delle insegne9 &ossibile che tra quanti poco prima erano pronti a dare ordini non ce ne "osse uno disposto a seguirlo, loro che nell'accampamento ostentavano baldanza e poi diventavano codardi in battaglia6 Le parole del comandante corrispondevano a verit- e la vergogna provata "u uno stimolo tanto "orte da "ar s. che si lanciassero contro i proiettili nemici dimentichi del pericolo. Questo assalto quasi da "orsennati gett lo scompiglio tra gli avversari, che vennero poi messi in rotta da un attacco della cavalleria ancor prima di potersi riprendere dalla con"usione. l dittatore stesso, non appena si rese conto che una parte dello schieramento stava perdendo colpi, diresse l'attacco verso il "ianco sinistro dei %alli )nel punto in cui le loro "ila apparivano pi! compatte*, e diede il segnale convenuto agli uomini appostati sulle alture. ' quando anch'essi alzarono un nuovo grido di guerra e i %alli li videro scendere lungo le pendici del monte in direzione del loro accampamento, temendo di rimanere tagliati "uori, abbandonarono la battaglia e "uggirono disordinatamente verso l'accampamento stesso. L. per vennero intercettati dal maestro di cavalleria #arco +alerio, il quale, dopo averne disperso il "ianco sinistro, stava gi cavalcando di "ronte ai dispositivi di di"esa. (llora i "uggiaschi cambiarono direzione puntando verso i monti e i boschi, dove per la maggior parte di essi venne "ronteggiata dai pala"renieri travestiti da cavalieri. Quelli che erano stati spinti dal panico verso i boschi "urono massacrati senza piet a battaglia gi conclusa. 1ai tempi di #arco $urio, nessuno merit pi! di %aio Sulpicio di celebrare un trion"o sui %alli. 'gli raccolse dalle spoglie dei %alli una notevole quantit d'oro che consacr agli d2i in Campidoglio "acendola interrare in una cella sotterranea. 5el corso di quello stesso anno anche i consoli combatterono, pur se con esiti diversi. %aio &lauzio in"atti vinse e sottomise gli 'rnici. l suo collega $abio combatt invece contro i 4arquiniesi, dimostrando per di non possedere n prudenza n senso tattico. n quella campagna non "urono tanto gravi le perdite patite sul campo, quanto piuttosto il "atto che i 4arquiniesi uccisero trecento sette soldati romani "atti prigionieri. (tto questo di barbara crudelt che rese ancora pi! clamorosa l'umiliazione del popolo romano. ( quella dis"atta si andarono ad aggiungere anche le devastazioni compiute in sguito da &rivernati e +eliterni con una improvvisa incursione in territorio romano. Quello stesso anno vennero aggiunte due nuove trib!, la &ontina e la &ublilia, e si celebrarono i giochi promessi in voto dal dittatore #arco $urio. Su iniziativa del senato, per la prima volta nella storia di /oma, il tribuno della plebe %aio &etilio present al popolo un disegno di legge sulla corruzione elettorale. Con questa misura si sperava di eliminare l'abitudine di brigare a caccia di voti, specialmente da parte degli uomini nuovi, i quali erano soliti andare in giro per piazze e mercati. 16 $u invece meno gradita ai senatori una proposta di legge presentata l'anno successivo durante il consolato di %aio #arcio e %neo #anlio. %li autori della proposta 0 accolta con ben altro "avore dalla plebe e volta a limitare il tasso di interesse annuo all'uno per cento 0 "urono i tribuni della plebe #arco 1uilio e Lucio #enenio. (lle guerre gi decise l'anno precedente, venne ad aggiungersene una con i $alisci. ( questo popolo venivano imputate due colpe, e cio2 il "atto che alcuni loro giovani avessero militato nelle "ile dei 4arquiniesi e il non aver riconsegnato ai "eziali che li reclamavano i /omani ri"ugiatisi a $aleri dopo la rotta. La campagna tocc a %neo #anlio. #arcio guid invece un esercito nel territorio dei &rivernati )rimasto intatto per il lungo periodo di pace intercorso*, e riemp. le truppe di bottino. (lla grande razzia il console aggiunse anche la propria generosit, perch non "ece accantonare nulla per le casse dello Stato, "avorendo l'utile personale dei soldati. 1ato che i &rivernati si erano accampati di "ronte alle mura della loro citt proteggendosi con massicce opere di "orti"icazione, egli convoc l'adunata e rivolse alle sue truppe queste parole- <L'accampamento e la citt dei nemici ve li concedo "in da adesso come vostro bottino, a patto che mi garantiate di svolgere il vostro c7mpito con valore, pensando pi! alla battaglia che al bottino=. soldati chiesero allora a gran voce che venisse dato loro il segnale e si gettarono con ardore in battaglia, rincuorati da una sicurezza che non ammetteva dubbi. $u allora che Sesto 4ullio )di cui abbiamo parlato prima*, davanti alle insegne,

grid- <%uarda, comandante, come il tuo esercito mantiene la promessa "atta9=. &oi, lasciata l'asta, impugn la spada e si gett all'assalto del nemico. soldati della prima linea lo seguirono in massa e, messi in "uga i nemici al primo urto, li inseguirono "ino in citt. ' l., quando i /omani stavano ormai accostando le scale ai muri, la citt si arrese. La vittoria sui &rivernati venne celebrata con un trion"o. L'altro console non "ece nulla che valga la pena di menzionare, se si esclude che, nel suo accampamento presso Sutri, "acendo votare gli uomini per trib! )una prassi senza precedenti*, riusc. a "ar approvare una legge in base alla quale le a""rancazioni di schiavi venivano tassate del cinque per cento. l senato approv la legge, perch essa garantiva un gettito di denaro non trascurabile per l'erario in grave crisi. #a i tribuni della plebe, preoccupati pi! dal precedente stabilito che dalla legge in s, ottennero che venisse sancita la pena di morte per chiunque avesse in sguito osato convocare l'assemblea del popolo lontano da /oma. n"atti, se ci "osse stato concesso, qualunque cosa, per quanto dannosa per il popolo, avrebbe potuto essere approvata attraverso il voto dei soldati vincolati dal giuramento di obbedienza al console. 5el corso di quel medesimo anno, %aio Licinio Stolone venne condannato, sulla base della sua stessa legge, a un'ammenda di diecimila assi, per il "atto che, possedendo insieme col "iglio mille iugeri di terra, aveva tentato di aggirare la legge dichiarando il "iglio indipendente dalla patria potest. 17 n sguito i due nuovi consoli, #arco $abio (mbusto e #arco &opilio Lenate )entrambi eletti per la seconda volta*, combatterono due guerre. La prima, contro i 4iburtini, non present problemi perch #arco &opilio, dopo aver costretto i nemici all'interno della citt, ne devast le campagne. 5ella seconda $alisci e 4arquiniesi sbaragliarono l'altro console al primo urto. l panico "u dovuto soprattutto a questo- i sacerdoti dei due popoli, reggendo nelle mani "iaccole accese e serpenti, si avventarono come "urie sui /omani, che si lasciarono spaventare da quell'insolito spettacolo. Sulle prime, come se avessero perso l'uso della ragione, ruppero le righe e corsero a ri"ugiarsi all'interno delle "orti"icazioni. #a poi, quando i consoli, i luogotenenti e i tribuni li dileggiarono rimproverandoli di essersi spaventati come bambini di "ronte a un insulso trucco, la vergogna mut il loro atteggiamento, spingendoli a gettarsi con cieco "urore contro quegli stessi che li avevano terrorizzati. Cos., dopo aver disperso quel "also apparato nemico, si lanciarono contro gli uomini realmente armati, mettendo in "uga l'intera armata nemica e conquistandone quello stesso giorno anche l'accampamento- tornando vincitori con l'enorme bottino razziato, i soldati deridevano con lazzi militareschi non solo la messa in scena allestita dai nemici ma anche la propria paura. n sguito tutti i popoli etruschi entrarono in guerra, dirigendosi verso le Saline, agli ordini dei comandanti di 4arquinia e di $aleri. &er "ronteggiare quella minaccia, venne eletto dittatore %aio #arcio /utulo 0 il primo plebeo a occupare tale magistratura 0, che scelse come maestro di cavalleria un altro plebeo, %aio &lauzio. #a i patrizi ritennero "osse una vergogna il dividere con i plebei anche la dittatura. &erci esercitarono tutta la loro in"luenza per evitare che venissero approvati decreti o "atti i preparativi necessari al dittatore per condurre quella guerra. 4anto pi! prontamente il popolo vot tutte le proposte avanzate dal dittatore. &artito da /oma, il dittatore, servendosi di zattere, dispose le sue truppe su entrambe le rive del 4evere, dovunque veniva a sapere che si trovavano i nemici, e sorprese molti che vagavano saccheggiando le campagne. Con un attacco a sorpresa cattur poi anche l'accampamento nemico insieme con ottomila uomini. restanti vennero massacrati o allontanati dal territorio romano, al dittatore il popolo tribut il trion"o, senza per che questo venisse autorizzato dal senato. Siccome i patrizi non permettevano che n il dittatore plebeo n il console presiedessero le elezioni consolari e l'altro console, #arco $abio (mbusto, era trattenuto dalla guerra, la situazione s"oci in un interregno. La carica venne detenuta successivamente da Quinto Servilio (ala, #arco $abio, %neo #anlio, %aio $abio, %aio Sulpicio, Lucio 'milio, Quinto Servilio e #arco $abio (mbusto. 1urante il secondo interregno ci "u un contrasto dovuto al "atto che stavano per essere eletti consoli due patrizi- ma avendo i tribuni opposto il loro veto, l'interr $abio sosteneva che, giusta una legge delle ? 4avole, qualunque cosa il popolo avesse decretata per ultima aveva valore di norma e doveva essere rati"icata, inoltre anche il voto del popolo doveva considerarsi una deliberazione. #a siccome il ricorso al veto da parte dei tribuni non port ad altro che a di""erire la data delle elezioni, vennero eletti consoli due patrizi, %aio Sulpicio &etico )al terzo consolato* e #arco +alerio &ublicola, i quali entrarono in carica lo stesso giorno. 18 ( quattrocento anni dalla "ondazione di /oma e a trentacinque da quando venne ripresa ai %alli, i plebei vennero privati del consolato cui avevano avuto accesso per dieci anni @a entrare in carica dopo l'interregno "urono due patrizi, %aio Sulpicio &etico )al terzo consolato* e #arco +alerio &ublicolaA. Quell'anno la citt di 'mpoli venne tolta ai 4iburtini senza che si dovesse ricorrere a battaglie degne di essere menzionate. ' questo o perch quella campagna venne condotta sotto gli auspici dei due consoli, come 2 scritto in alcune "onti, oppure perch il territorio di 4arquinia venne messo a "erro e "uoco dal console Sulpicio proprio nello stesso momento in cui +alerio guid le sue legioni contro i 4iburtini. consoli ebbero vita ben pi! di""icile in patria, opposti com'erano a plebe e tribuni. nobili ritenevano che il senso dell'onore e il riconoscimento dei loro meriti ormai rendevano imprescindibile che, come due patrizi avevano ottenuto il consolato, cos. essi dovessero tramandarlo a successori che "ossero entrambi patrizi- anzi, sostenevano che bisognasse o rinunciare del tutto a quella carica, e "ar diventare il consolato una magistratura plebea, oppure mantenere intatto quel possesso che essi avevano ereditato integro dai loro padri. 1all'altra parte i plebei erano in "ermento- che senso aveva vivere, che senso aveva essere considerati parte dello Stato, se poi non erano in grado di mantenere, tutti insieme, ci che il coraggio di due soli uomini, Lucio Sestio e %aio Licinio, aveva ottenuto per loro6 #eglio dover accettare i re o i decemviri o qualunque altra peggior "orma di governo, piuttosto che vedere entrambi i consoli patrizi,

senza alternanza nell'obbedire e nel comandare, con una parte della cittadinanza che si riteneva investita per sempre dell'autorit e considerava la plebe come nata per nient'altro che la servit!. 4ribuni che agitassero le acque certo non mancavano, ma in quella situazione che vedeva tutti gi di per s eccitati i capi emergevano a stento. 1opo alcune inutili discese del popolo nel Campo #arzio e molti giorni dedicati alle assemblee e "initi in scontri, la perseveranza dei consoli ebbe alla "ine la meglio- i plebei arrivarono a un punto tale di esasperazione da seguire mestamente i loro tribuni i quali andavano gridando che la libert era ormai perduta e che bisognava abbandonare non solo il Campo #arzio, ma anche /oma stessa, a sua volta prigioniera e oppressa dalla tirannide patrizia. #a i consoli, abbandonati da una parte della popolazione, non ostante l'esiguo numero di votanti, portarono a termine le elezioni con pari determinazione. consoli eletti, #arco $abio (mbusto e 4ito Quinzio )al terzo consolato*, erano entrambi patrizi. n alcuni annali come console ho trovato #arco &opilio al posto di 4ito Quinzio. 19 Le due guerre combattute quell'anno ebbero esito positivo. 4arquiniesi e 4iburtini vennero costretti alla resa. (i 4iburtini "u strappata Sassula. Le altre citt avrebbero "atto la sua stessa "ine, se l'intero popolo non avesse abbandonato le armi, consegnandosi a discrezione del console. &er la scon"itta dei 4iburtini venne celebrato un trion"o. #a la clemenza prevalse negli altri aspetti della vittoria. &er la gente di 4arquinia non ci "u invece nessuna piet- molti di essi vennero uccisi in battaglia, e dei moltissimi prigionieri catturati ne vennero scelti trecento cinquantotto 0 il "iore della nobilt 0 per essere inviati a /oma, mentre il resto della popolazione venne passato per le armi. Quanto al popolo, non "u molto pi! clemente con quelli che erano stati inviati a /oma- vennero "rustati e decapitati al centro del "oro. $u quello il modo per vendicarsi dei nemici per i /omani massacrati nel "oro di 4arquinia. l successo in questa guerra "ece s. che anche i Sanniti venissero a chiedere la pace. l senato ebbe per i loro ambasciatori una risposta amichevole e concesse loro un trattato di alleanza. #a la plebe di /oma non coglieva in patria gli stessi successi che le toccavano in campo militare. n"atti, anche se l'adozione del tasso di interesse dell'uno per cento sui prestiti li aveva liberati dall'usura, i pi! poveri erano ugualmente schiacciati dal peso del capitale da restituire e "inivano con l'essere ridotti in schiavit!. ' per questo n la presenza di due consoli patrizi, n la preoccupazione per le elezioni o per la politica riusciva a distrarre l'attenzione dei plebei dalle vicissitudini private. 1i conseguenza entrambi i consoli continuarono a essere patrizi e vennero eletti %aio Sulpicio &etico )al quarto consolato* e #arco +alerio &ublicola )al secondo*. #entre la gente aveva pensieri solo per la guerra contro il popolo etrusco )poich circolava voce che gli abitanti di Cere, presi da compassione per i loro consanguinei di 4arquinia, avrebbero "atto causa comune con questi ultimi*, arrivarono ambasciatori latini a stornare l'attenzione verso i +olsci- ri"erirono che questi avevano arruolato e armato un esercito con il quale stavano gi minacciando il territorio latino, per poi passare di l. a devastare quello romano. l senato ritenne opportuno non trascurare nessuno dei due pericoli, e ordin di arruolare legioni per entrambe le campagne, lasciando che i consoli dividessero tra loro i c7mpiti con un sorteggio. #a il "ronte etrusco divenne in sguito la preoccupazione maggiore, quando cio2 tramite una lettera del console Sulpicio, cui era toccata la campagna contro 4arquinia, si venne a sapere che la zona nei pressi delle Saline romane era stata messa a "erro e "uoco, che parte del bottino era stata portata nel territorio di Cere e che tra i responsabili del saccheggio c'erano sicuramente giovani provenienti da quella citt. &ertanto il senato, dopo aver richiamato il console +alerio, che era impegnato contro i +olsci e stava accampato nel territorio di 4uscolo, gli ordin di nominare un dittatore. La scelta cadde su 4ito #anlio, il "iglio di Lucio. Questi, dopo essersi scelto come maestro di cavalleria (ulo Cornelio Cosso, si limit a chiedere un esercito consolare e quindi, con l'autorizzazione del senato e per volont del popolo, dichiar guerra agli abitanti di Cere. 20 $u in quel momento che gli abitanti di Cere, come se nelle parole dei nemici ci "ossero pi! minacce di guerra che non nelle provocazioni e nelle devastazioni da loro in"litte ai /omani, vennero presi per la prima volta dal terrore di dover a""rontare lo scontro e cominciarono a rendersi conto dell'inadeguatezza delle loro "orze a quel genere di con"litto. Cos. si pentivano dei saccheggi compiuti e maledicevano i 4arquiniesi per averli trascinati alla de"ezione. 5on c'era un solo cittadino che si armasse o "acesse preparativi di guerra, ma tutti chiedevano di inviare ambasciatori a chiedere perdono dell'errore commesso. Quando gli ambasciatori si presentarono al senato, i senatori li mandarono di "ronte al popolo. L., invocando gli d2i, i cui oggetti sacri essi avevano conservato durante la guerra con i %alli proteggendoli secondo le prescrizioni rituali, gli ambasciatori implorarono i celesti di ispirare a un popolo romano ora "lorido e potente quella stessa compassione che la gente di Cere aveva avuto per /oma sull'orlo della dis"atta. &oi, rivoltisi verso il santuario di +esta, implorarono il collegio dei "lamini e le +estali, cui essi avevano o""erto ospitalit con religiosa devozione. Chi poteva credere che gente comportatasi in maniera cos. meritoria nei con"ronti dei /omani potesse essersi ora tras"ormata in nemica senza averne alcun motivo6 3 che se anche avesse commesso qualche gesto ostile, ci non "osse dovuto a un momento di "ollia ma costituisse un atto premeditato, mirato a guastare con mis"atti recenti i bene"ici conquistati in passato e collocati per di pi! presso uomini tanto riconoscenti, a tras"ormare in nemico di un popolo romano ora nel pieno del benessere e della potenza militare chi gli era stato amico nell'ora delle di""icolt6 5on chiamassero 'premeditazione' ci che andava invece chiamato '"orza e necessit'9 4arquiniesi, attraversando in assetto di guerra il loro territorio, avevano chiesto solo il permesso di passare- poi per si erano trascinati dietro gente dei campi che aveva preso parte ai saccheggi, e questi venivano adesso imputati agli abitanti di Cere. Se i /omani desideravano che quegli uomini "ossero consegnati, erano disposti a "arlo, se invece desideravano che li si punisse, non avrebbero esitato a metterli a morte. #a Cere, vero santuario del popolo romano, asilo per i sacerdoti e ri"ugio per gli oggetti sacri dei /omani, "osse lasciata intatta e immune dall'accusa di voler muovere guerra, in nome dell'ospitalit o""erta alle +estali e della reverenza dimostrata nei con"ronti delle divinit. Ci che commosse il popolo non "u tanto la

causa perorata in quel momento, quanto piuttosto il ricordo dei meriti conquistati in passato- cos. "u portato a scegliere di dimenticare un'o""esa piuttosto che un bene"icio. &ertanto agli abitanti di Cere venne concessa la pace, e si decise di proclamare una tregua di cento anni, sancendola con un senatoconsulto. La violenza della guerra venne rivolta contro i $alisci, sui quali pendeva lo stesso tipo di imputazione. #a non si trovarono tracce del nemico. 1opo aver devastato le campagne nella loro estensione, i /omani si astennero dall'assediare i centri abitati. 8na volta ricondotte a /oma le legioni, il resto dell'anno venne impiegato nella riparazione di mura e torri, e ci "u la consacrazione di un tempio ad (pollo. 21 +erso la "ine dell'anno, la "rizione tra patrizi e plebei imped. lo svolgimento delle elezioni consolari- mentre i tribuni della plebe sostenevano che avrebbero permesso di convocare l'assemblea soltanto se lo si "osse "atto in con"ormit alla legge Licinia, dall'altra parte il dittatore insisteva con ostinazione che si dovesse eliminare del tutto il consolato dalle istituzioni statali, piuttosto che avere una magistratura aperta, senza alcuna distinzione, a patrizi e plebei. #entre la convocazione dell'assemblea veniva di continuo rinviata, il dittatore complet il proprio mandato e si arriv cos. a un interregno. #a dato che gli interr continuavano a constatare nella plebe una pro"onda ostilit verso i patrizi, gli scontri tra le due classi proseguirono "ino all'undicesimo interr. tribuni si vantavano di proteggere la legge Licinia- la plebe, invece, era toccata pi! da vicino dal continuo aumento dei debiti e le preoccupazioni private si scaricavano nelle contese di natura pubblica. n"astiditi dalla situazione, i patrizi ordinarono all'interr Lucio Cornelio Scipione di "ar s. che in occasione delle elezioni consolari ci si attenesse alla legge Licinia in nome della concordia interna. +enne eletto &ublio +alerio &ublicola, cui "u a""idato un collega di estrazione plebea, %aio #arcio /utulo. 3ra che gli animi inclinavano alla concordia, i nuovi consoli tentarono di trovare una soluzione anche al problema dell'usura, che a quel punto sembrava essere il solo ostacolo all'armonia interna. &er loro intervento "u lo Stato ad occuparsi del problema dei debiti- "urono nominati cinque commissari, che ebbero il nome di banchieri per la "acolt a essi assegnata di dispensare denaro. Questi uomini operarono in maniera cos. equilibrata e scrupolosa da essere poi menzionati in tutti gli annali- si trattava di %aio 1uilio, &ublio 1ecio #ure, #arco &apirio, Quinto &ublilio e 4ito 'milio. 5ell'assolvere un c7mpito quanto mai delicato, con il solito rischio di scontentare l'una e l'altra parte o almeno di alienarsi il consenso di una delle due, essi dimostrarono grande equit e soprattutto seppero "are in modo che un onere per lo Stato non si tras"ormasse in un disastro "inanziario. n"atti i debiti arretrati, dovuti pi! all'incuria dei debitori che alla reale mancanza di "ondi, l'erario li pag in contanti, previo per il versamento di una cauzione, tramite le banche piazzate appositamente nel "oro, oppure li estingueva con beni valutati a prezzi equi. l risultato dell'operazione "u che una grande quantit di debiti venne cancellata non solo senza commettere ingiustizie, ma riuscendo anche a evitare lamentele da entrambe le parti in causa. n sguito un "also allarme relativo a una guerra contro gli 'truschi 0 allarme dovuto a una notizia in"ondata secondo cui i dodici popoli etruschi avrebbero costituito una coalizione 0, indusse a nominare un dittatore. La nomina venne "atta nell'accampamento perch "u l. inviata ai consoli la disposizione votata dal senato e la scelta cadde su %aio %iulio cui venne associato come maestro di cavalleria Lucio 'milio. &er il resto dell'anno non ci "urono dall'esterno motivi di allarme. 22 n patria, invece, il dittatore tent di "ar eleggere due consoli patrizi. #a la cosa port all'interregno. due interr che si succedettero, %aio Sulpicio e #arco $abio, riuscirono a realizzare quanto il dittatore aveva tentato invanola plebe, riconoscente per essere stata liberata dal peso del debito, concesse che entrambi i consoli "ossero patrizi. Si trattava dello stesso %aio Sulpicio &etico, il primo dei due interr, e di 4ito Quinzio &eno )il cui prenome, stando ad alcuni storici, sarebbe stato Cesone, mentre altri riportano %aio*. &artiti entrambi per la guerra, Quinzio per la campagna contro i $alisci, Sulpicio per quella contro i 4arquiniesi, i due consoli non si scontrarono mai in campo aperto col nemico, ma bersagliarono pi! le campagne che gli esseri umani, devastando e bruciando i terreni. Quando questa "orma di lenta consunzione ebbe la meglio sull'ostinazione di entrambi i popoli, i nemici prima chiesero ai consoli una tregua, poi la ottennero dal senato, con l'approvazione consolare, per una durata di quarant'anni. +isto che la preoccupazione legata ai due con"litti in atto era in questo modo cessata, non essendovi altra minaccia di guerra in vista, si decise di e""ettuare un censimento, perch l'eliminazione dei debiti aveva "atto cambiare padrone a molte propriet. Senonch, quando vennero bandite le elezioni per la nomina dei censori, l'armonia tra le classi venne turbata dall'annuncio di %aio #arcio /u"ulo )il primo plebeo a essere nominato dittatore*, il quale dichiar di volersi candidare per quella carica. 'ra evidente che il momento non risultava "avorevole per una simile iniziativa, perch in quella congiuntura entrambi i consoli erano patrizi- e in"atti dichiararono che non avrebbero minimamente tenuto conto di quella candidatura. #a /u"ulo persever nella sua azione e i tribuni "ecero di tutto per aiutarlo, nella speranza di poter recuperare quanto avevano perduto nelle elezioni consolari. ' poi non era soltanto il prestigio stesso dell'uomo a essere superiore a qualunque carica )per quanto elevata potesse essere*, ma erano anche i plebei a desiderare una partecipazione alla censura nella persona di quello stesso cittadino che aveva loro aperto le porte della dittatura. 5el corso dell'assemblea elettorale le posizioni non cambiarono- #arcio venne eletto censore insieme a #anlio 5evio. Quell'anno si ebbe anche un dittatore nella persona di #arco $abio, ma non per una qualche minaccia di guerra, bens. per evitare che ci si attenesse alla legge Licinia nell'elezione dei consoli. (l dittatore venne a""iancato in qualit di maestro di cavalleria Quinto Servilio. 4uttavia la dittatura non riusc. a rendere quell'unanime consenso dei patrizi pi! potente nelle elezioni consolari di quanto non "osse stato in quelle dei censori. 23 #arco &opilio Lenate "u il console plebeo, Lucio Cornelio Scipione il patrizio.

(nche la sorte volle rendere pi! illustre il console plebeo. n"atti, quando arriv la notizia che un poderoso esercito di %alli si era accampato in territorio latino, il console Scipione era gravemente malato- "u cos. che il comando delle operazioni venne assegnato a &opilio con un provvedimento straordinario. 'gli, arruolato senza indugi un esercito, dato a tutti l'ordine di trovarsi in armi al tempio di #arte "uori della porta Capena, e ai questori di trasportare l. le insegne dall'erario, complet quattro legioni e a""id il numero di uomini in eccesso al pretore &ublio +alerio &ublicola, sollecitando il senato ad arruolare un secondo esercito che "acesse da riserva in previsione di eventuali emergenze belliche. &oi, una volta esauriti di persona tutti i preparativi, part. alla volta del nemico. ' per conoscere l'entit delle "orze nemiche prima di doverle saggiare nel corso di uno scontro decisivo, occup la collina pi! vicina all'accampamento dei %alli e cominci a scavarvi una trincea. %alli, bellicosi e per natura sempre smaniosi di arrivare allo scontro armato, non appena videro in lontananza le insegne romane, si schierarono s!bito in assetto di guerra come se avessero dovuto immediatamente ingaggiare battaglia. #a poi, rendendosi conto che i /omani non accennavano a scendere in pianura bens. cercavano di proteggersi non solo s"ruttando la posizione elevata ma anche con l'ausilio di una trincea, supposero che i nemici "ossero in preda al panico e, nel contempo, che risultassero ancor pi! vulnerabili proprio perch impegnati nella costruzione. &er questo attaccarono con urla spaventose. /omani, senza interrompere il lavoro )nel quale erano occupati solo i triarii*, cominciarono a combattere con le "ile degli hastati e dei principes, piazzate all'erta con le armi in pugno, davanti ai compagni impegnati nei lavori. (l di l dell'e""ettivo valore, ci che li aiut "u anche la posizione sopraelevata- le loro aste e i loro giavellotti, invece di andare a vuoto come spesso succede quando vengono lanciati su un terreno pianeggiante, centravano sempre il bersaglio, per il peso stesso che li portava a con"iccarsi. ' i %alli, schiacciati dai proiettili che li raggiungevano passandoli da parte a parte, oppure si con"iccavano negli scudi appesantendoli, dopo essere avanzati di corsa lungo l'erta del monte, in un primo tempo si "ermarono, disorientati, poi 0 quella semplice esitazione aveva ridotto il loro slancio e dato animo agli avversari 0 ricacciati indietro, presero a ruzzolare l'uno sull'altro, e questo provoc un massacro ancora pi! cruento di quello in"erto dai colpi nemici. $urono pi! gli uomini calpestati dalla massa che rovinava verso la pianura dei compagni caduti in combattimento. 24 'ppure i /omani non erano ancora sicuri di aver vinto- una volta scesi sul pianoro, c'era ad aspettarli un nuovo scontro. n"atti la grande massa dei %alli, assorbito un simile colpo, si risollev come "osse stata un'armata "resca, incitando gli uomini integri a lanciarsi contro il nemico vittorioso. /omani rallentarono la corsa e si "ermarono, perch erano costretti ad a""rontare una nuova battaglia allo stremo delle energie, e per il "atto che il console, essendosi incautamente esposto in mezzo alle prime "ile, era stato colpito- un giavellotto gli aveva quasi trapassato la spalla, costringendolo a ritirarsi momentaneamente dalla battaglia. ' gi per quella pausa la vittoria stava per s"umare, quand'ecco che il console, tornato in prima linea con la "erita bendata, disse- <&erch state "ermi, soldati6 l nemico con cui avete a che "are non sono n i Latini n i Sabini, popoli che voi avete superato in guerra tras"ormandoli da nemici in alleati, 2 contro belve "eroci che abbiamo sguainato le spade- dobbiamo versare il loro sangue o essere pronti a dare il nostro. Li avete respinti dal vostro accampamento e ricacciati gi! lungo le pendici scoscese del monte, state camminando sui loro cadaveri- riempite allora anche la pianura con lo stesso tappeto di morti che avete disseminato sul monte. 5on aspettate che i %alli vi s"uggano mentre voi restate "ermi. B tempo di andare all'assalto e di gettarsi addosso al nemico=. ( questo incitamento, i /omani si levarono insieme e "ecero indietreggiare i primi manipoli dei %alli. &oi, in "ormazioni a cuneo, irruppero nel centro dello schieramento. ' i barbari, dispersi da quell'urto, privi com'erano di ordini precisi e di comandanti, mutarono direzione, verso i loro compagni. Sparsi per le campagne e spinti dalla "uga "ino oltre il loro accampamento, si diressero verso la rocca di (lba, che tra le colline appariva loro come il luogo pi! alto. l console non li insegu. oltre l'accampamento- il peso della "erita cominciava a "arsi sentire ed egli non voleva esporre le truppe sotto quelle colline occupate dal nemico. 1opo aver concesso ai suoi uomini l'intero bottino razziato nell'accampamento, ricondusse a /oma l'esercito vincitore, carico delle ricche spoglie sottratte ai %alli. La "erita del console ne ritard il trion"o, suggerendo anche al senato l'idea di un dittatore, perch vi "osse qualcuno in grado di presiedere delle elezioni durante l'indisposizione dei consoli. 1ittatore venne eletto Lucio $urio Camillo, cui "u a""iancato in qualit di maestro di cavalleria &ublio Cornelio Scipione, Camillo restitu. ai patrizi il controllo totale che anticamente i suoi membri avevano sul consolato. n segno di riconoscenza, "u proprio Camillo a essere nominato console grazie al massiccio appoggio dei patrizi- a sua volta egli annunci che avrebbe avuto come collega (ppio Claudio Crasso. 25 &rima che i nuovi consoli entrassero in carica, &opilio celebr il trion"o sui %alli con entusiasmo da parte dei plebei che, mormorando tra loro, domandavano se qualcuno rimpiangesse la nomina di quel console plebeo. 5el contempo per si lamentavano di Camillo cui rimproveravano di essersi "atto nominare console quando era ancora dittatore, conquistandosi, in spregio alla legge Licinia, un premio pi! in"amante per la sua avidit personale che per il danno dello Stato. Quell'anno rimase nella storia per molti e svariati sommovimenti. %alli, non essendo in grado di sopportare i rigori dell'inverno, erano scesi dai monti (lbani disperdendosi a razziare le campagne e i litorali. l mare, cos. come la costa di "ronte ad (nzio e la zona di Laurento, erano in"estati da "lotte greche, al punto che una volta pirati di mare e predoni di terra si scontrarono in una battaglia dall'esito incerto, al termine della quale i %alli rientrarono all'accampamento e i %reci "ecero ritorno alle navi, senza poter stabilire n gli uni n gli altri se "ossero usciti vinti o vincitori. #a l'allarme di gran lunga pi! preoccupante "u causato dalle assemblee che le trib! latine tenevano nel bosco di $erentina e dalla risposta data dalle stesse a una richiesta di truppe ausiliarie avanzata dai /omani. Latini mandarono a dire di non dare pi! ordini ai popoli del cui aiuto i /omani avevano bisogno- quanto a loro, avrebbero imbracciato le armi in di"esa della propria libert piuttosto che per sostenere una dominazione straniera. Con lo Stato

contemporaneamente coinvolto in due guerre esterne e, in pi!, con la preoccupazione che veniva dalla de"ezione degli alleati, il senato, rendendosi conto di dover ricorrere all'intimidazione per tenere a "reno chi non aveva osservato gli accordi, ordin ai consoli di ricorrere a tutti i poteri in loro possesso per e""ettuare una leva militare, poich la diserzione degli alleati rendeva necessario il ricorso a un esercito di cittadini. Stando alle "onti, vennero arruolati giovani non solo in citt ma anche nelle campagne, coi quali vennero "ormate dieci legioni di :C;; "anti e di D;; cavalieri ciascuna, un esercito quale le attuali "orze del popolo romano )cui appena basta lo spazio del mondo intero*, se si presentasse una minaccia dall'esterno, non riuscirebbero "acilmente ad allestire nemmeno se raccolte tutte insieme. ( tal punto siamo riusciti a migliorare solo nei mali che ci a""liggono, e cio2 il lusso e la ricchezza. 4ra i molti altri eventi che "unestarono l'anno, ci "u la morte di (ppio Claudio, uno dei due consoli, nel pieno dei preparativi di guerra. l potere pass allora a Camillo, cui, in qualit di console unico 0 sia per l'alta considerazione di cui egli godeva e che non si riteneva subordinabile all'autorit di un dittatore, sia per il "elice augurio costituito dal suo soprannome in relazione all'attacco dei %alli 0 i senatori non ritennero conveniente a""iancare un dittatore. l console assegn due legioni alla di"esa della citt e divise le altre otto con il pretore Lucio &inario. #emore del valore dimostrato dal padre, si accoll il comando della spedizione contro i %alli senza ricorrere al sorteggio, ordinando al pretore di salvaguardare il litora0le e di impedire ai %reci di sbarcare. 1isceso quindi nell'agro &ontino, non volendo a""rontare il nemico in pianura se non per assoluta necessit, convinto di poter adeguatamente domare i %alli impedendo loro le razzie )cui i barbari erano costretti per sopravvivere*, scelse un luogo adatto per porre un accampamento "isso. 26 #entre i /omani ingannavano tranquillamente il tempo in servizi di guardia, si "ece avanti un %allo, di notevole prestanza "isica e armamento. 3ttenuto il silenzio con un colpo di asta sullo scudo, il barbaro, con l'aiuto di un interprete, s"id i /omani a scegliere un uomo che si battesse con lui. C'era un giovane tribuno dei soldati di nome #arco +alerio il quale, non ritenendosi meno degno di ottenere quell'onore di quanto lo "osse stato 4ito #anlio, chiese l'autorizzazione al console, e, prese le armi, avanz nel mezzo. #a un intervento degli d2i tolse valore a quello scontro tra uomini. #entre il /omano stava gi per lanciarsi all'assalto, un corvo improvvisamente and a posarglisi sull'elmo, rivolgendosi verso il nemico. S!bito il tribuno accolse con gioia l'evento, come un segno augurale inviato dal cielo, poi preg che chiunque 0 dio o dea 0 gli avesse mandato quel buon augurio, lo assistesse col proprio "avore e la propria protezione. ncredibile a dirsi, l'uccello non solo mantenne la posizione occupata inizialmente, ma ogni qualvolta i duellanti arrivavano a distanza ravvicinata si levava in volo andando a colpire con il becco e gli artigli la bocca e gli occhi dell'avversario. $ino a quando il soldato gallico, terrorizzato alla vista di un simile prodigio che gli o""uscava insieme la mente e gli occhi, venne colpito a morte da +alerio, mentre il corvo vol via verso oriente scomparendo alla vista. $ino a quel momento le due parti avevano assistito al duello in silenzio. #a non appena il tribuno cominci a spogliare il corpo del nemico ucciso, i %alli non rimasero pi! dov'erano e i /omani "urono ancora pi! veloci nel correre verso il vincitore. Si "orm una mischia intorno al cadavere del campione gallico e scoppi una battaglia "uribonda che non rimase circoscritta ai manipoli dei pi! vicini posti di guardia, ma "u combattuta dalle legioni riversatesi nella zona da entrambi le parti. (i soldati "elici per la vittoria del tribuno ma anche per il sostegno "ornito in quel momento dagli d2i Camillo diede allora ordine di gettarsi all'assalto. ' indicando il tribuno, che indossava le spoglie del nemico, disse< mitatelo, soldati, "ate strage dei %alli, a mucchi intorno al loro comandante9=. ( quella battaglia presero parte uomini e d2i, e il combattimento non lasciava dubbi sulla vittoria "inale, tanto il risultato del duello aveva indicato ad ambedue le parti l'esito della battaglia. 4remendo "u l'urto di quelli che dettero inizio allo scontro, trascinandosi dietro gli altri. l resto dei %alli si diede alla "uga prima di arrivare a tiro. 1ispersi in un primo tempo nel territorio dei +olsci e per l'agro $alerno, i "uggitivi si diressero poi verso l'(pulia e il mare 4irreno. Convocati i suoi uomini, il console elogi il tribuno e gli "ece dono di dieci buoi e di una corona d'oro. &oi, per ordine del senato, Camillo and a occuparsi della guerra sul litorale, unendo le proprie "orze a quelle del pretore. #a siccome l sembrava che la campagna andasse per le lunghe, con i %reci che non avevano intenzione di a""rontare uno scontro aperto, il senato autorizz il console a nominare dittatore 4ito #anlio 4orquato, in modo che si potessero tenere le elezioni. ' il dittatore, nominato maestro di cavalleria (ulo Cornelio Cosso, presiedette le elezioni consolari e annunci, tra l'entusiasmo del popolo, che la scelta era caduta su un giovane di trentatr anni, quel #arco +alerio Corvo )dopo il duello portava ormai questo soprannome* che, in sua assenza, ne aveva emulato le gesta gloriose. Come collega di Corvo venne nominato il plebeo #arco &opilio Lenate, destinato a rivestire la carica per la quarta volta. Contro i %reci Camillo non "ece nulla che sia degno di essere ricordato- non erano un popolo che prediligesse il combattimento sulla terra"erma, cos. come i /omani non amavano quello in mare aperto. #a alla "ine, rimasti senz'acqua e senza il necessario per la prolungata assenza da terra, i %reci abbandonarono l' talia. 5on 2 chiaro a quale popolo e a quale razza appartenesse quella "lotta. &ersonalmente sarei portato a credere che "osse dei tiranni siculi, perch in quel tempo la %recia vera e propria, travagliata da lotte intestine, era gi minacciata dalla potenza macedone. 27 8na volta congedati gli eserciti, mentre all'esterno regnava la pace e in patria si viveva sereni per la concordia tra le classi, a impedire un'eccessiva "elicit dei cittadini, una pestilenza colp. /oma costringendo il senato a ordinare ai decemviri di consultare i libri sibillini. Su loro consiglio si tenne un lettisternio. Quello stesso anno gli (nziati "ondarono una colonia a Satrico, che "u cos. ricostruita dopo essere stata distrutta dai Latini. +enne inoltre stipulato un trattato con i Cartaginesi, i quali avevano inviato a /oma degli ambasciatori con la richiesta di stabilire legami di alleanza e di amicizia.

Sotto il consolato di 4ito #anlio 4orquato e di %aio &lauzio in patria e all'estero si mantennero le stesse condizioni di stabilit. l tasso di interesse, che era all'uno per cento, venne dimezzato, mentre il pagamento dei debiti "u articolato in modo che se ne pagasse un quarto s!bito e il resto in rate triennali. (nche cos. parte della plebe ne ebbe a so""rire, ma il senato non pot dedicare ai casi dei singoli l'attenzione richiesta dal credito pubblico. Ci che soprattutto permise alla gente di tirare il "iato "u la soppressione della tassa di guerra e della leva. 4re anni dopo che Satrico era stata ricostruita dai +olsci, #arco +alerio Corvo venne eletto console per la seconda volta insieme a %aio &etelio. Quando dal Lazio arriv la notizia che ambasciatori di (nzio andavano tra le trib! latine con l'intento di scatenare una guerra, +alerio ricevette l'ordine di a""rontare i +olsci prima che si sollevassero altri nemici e marci alla volta di Satrico con un esercito in assetto di guerra. L gli (nziati e altre genti dei +olsci gli andarono incontro con "orze gi predisposte per un'eventuale sortita romana- tra i due popoli vi era un odio antico, e la battaglia inizi senza indugi. +olsci, gente portata pi! a prendere le armi per rivoltarsi che a condurre una guerra vera e propria, "urono scon"itti sul campo e si rintanarono dentro le mura di Satrico con una "uga disordinata. #a nemmeno le mura garantivano loro la sicurezza, e cos., quando la citt circondata dalle truppe nemiche era ormai sul punto di essere conquistata con le scale da assedio, si arrese un numero di uomini che, a prescindere dai civili, ammontava a circa quattro mila unit. La citt venne rasa al suolo e data alle "iamme. l solo edi"icio a non essere incendiato "u il tempio della #adre #atuta. l bottino "u integralmente assegnato agli uomini. quattro mila soldati che si erano arresi non vennero inclusi nel bottino- il console li "ece camminare incatenati di "ronte al proprio carro durante il trion"o. +enduti in sguito all'asta, essi apportarono una grande quantit di denaro alle casse dello Stato. (lcuni storici sostengono che questa massa di prigionieri "osse costituita da schiavi, cosa ben pi! credibile di quanto non sia la notizia di uomini arresisi e poi venduti all'asta. 28 ( questi consoli successero #arco $abio 1orsuone e Servio Sulpicio Camerino. 8n'improvvisa incursione degli (urunci diede origine a una guerra. 4emendo che quel gesto "osse il "rutto di un piano organizzato dall'intera nazione latina )anche se l'incursione era stata e""ettuata da un solo popolo*, come se ormai si trattasse di "ronteggiare il Lazio in armi, venne nominato dittatore Lucio $urio, il quale scelse come maestro di cavalleria %neo #anlio Capitolino. 1opo aver bandito una leva militare nella quale non "urono ammesse eccezioni 0 come di solito succedeva nei casi di assoluta emergenza 0, il dittatore proclam la sospensione dell'attivit giudiziaria e quindi si mise a capo delle legioni per raggiungere quanto prima il territorio degli (urunci. L. comprese che quella gente aveva indole di predoni pi! che di guerrieri- e cos. concluse la guerra al primo scontro. #a il dittatore, considerando che ad aggredire erano stati gli (urunci, i quali si lanciavano nel combattimento senza esitazione, ritenne necessario invocare anche l'aiuto degli d2i e per questo, mentre lo scontro era nella "ase pi! calda, "ece voto di dedicare un tempio a %iunone #oneta. 4ornato a /oma vincitore, ademp. il voto, poi si dimise dalla dittatura. l senato diede ordine di eleggere due commissari con il c7mpito di "ar costruire un tempio degno della grandezza del popolo romano. (ll'edi"icio "u riservata un'area sulla cittadella, nel punto in cui un tempo si trovava la casa di #arco #anlio Capitolino. 8tilizzando l'esercito del dittatore per "are guerra ai +olsci, i consoli li attaccarono di sorpresa e strapparono loro la citt di Sora. l tempio di %iunone #oneta venne consacrato un anno dopo che era stato promesso in voto, durante il consolato di %aio #arcio /utulo e 4ito #anlio 4orquato )eletti rispettivamente per la terza e la seconda volta*. mmediatamente dopo la cerimonia di inaugurazione si veri"ic un evento prodigioso, simile a quello avvenuto sul monte (lbano in tempi remoti. Cadde in"atti una pioggia di pietre e in pieno giorno si "ece notte. 1opo la consultazione dei libri sibillini, la citt "u invasa dalla superstizione, cos. che il senato decise di nominare un dittatore per stabilire un calendario di cerimonie religiose. La nomina cadde su &ublio +alerio &ublicola al quale venne assegnato come maestro di cavalleria Quinto $abio (mbusto. 'ssi stabilirono che a rivolgere suppliche "ossero non solo le trib! ma anche i popoli con"inanti, "u "issato un ordine che assegnava una data alle suppliche di ogni singola gente. ( quanto si racconta, nel corso di quell'anno il popolo emise severe sentenze ai danni di alcuni usurai citati in giudizio dagli edili. Si ritorn poi a un periodo di interregno, senza per una giusti"icazione di particolare rilievo. ' dopo l'interregno ci "u 0 in modo che potesse sembrarne il motivo 0 l'elezione a consoli di due patrizi, #arco +alerio Corvo )eletto per la terza volta* e (ulo Cornelio Cosso. 29 1a questo momento bisogna parlare di con"litti di ben altre proporzioni sia per le "orze messe in campo dai nemici sia per la lontananza della loro terra di provenienza e per la durata di quelle guerre. 5el corso dell'anno si presero in"atti le armi contro i Sanniti, un popolo potente per risorse e per dotazioni militari. 1opo la guerra, dall'esito incerto, con i Sanniti, si combatt contro &irro e dopo di lui "u la volta dei Cartaginesi. Quale serie di "ormidabili eventi9 Quante volte i /omani giunsero a rischiare il massimo perch lo Stato potesse essere innalzato alla grandezza che ora a stento si regge9 ' pensare che la causa della guerra tra Sanniti e /omani 0 due popoli uniti in passato da legami di alleanza e amicizia 0 "u un motivo esterno di cui essi non "urono responsabili. &oich i Sanniti avevano ingiustamente attaccato i Sidicini pro"ittando della loro superiorit, i Sidicini, costretti nella condizione di in"eriori a chiedere aiuto a un popolo con maggiori risorse, si rivolsero ai Campani. #a questi ultimi "ornirono agli alleati un aiuto pi! nominale che reale- abituati com'erano a una molle vita di agiatezze, i Campani vennero battuti nel territorio dei Sidicini da una popolazione indurita dall'uso delle armi e si videro precipitare addosso l'intero peso della guerra. ' in"atti i Sanniti, senza pi! dare alcuna importanza ai Sidicini, assalirono i Campani, cio2 la vera rocca"orte dei loro vicini, sui quali avrebbero ottenuto una "acile vittoria, con un bottino pi! ricco e maggior gloria- dopo aver occupato le alture del 4i"ata )situate proprio sopra Capua* lasciandovi un agguerrito presidio, di l. si riversarono in assetto di battaglia nella pianura che si trova tra Capua e il 4i"ata. $u in quel punto che si combatt una seconda battaglia- scon"itti e ricacciati all'interno

delle mura, i Campani, dopo che il "iore delle loro truppe era stato "atto a pezzi e avevano ormai perso ogni speranza, "urono costretti a chiedere aiuto ai /omani. 30 %li ambasciatori dei Campani introdotti al cospetto del senato, pronunciarono un discorso di questo tenore- < l popolo campano ci ha inviati a voi, senatori, come ambasciatori, per chiedervi di concederci la vostra eterna amicizia e un aiuto nella circostanza presente. Se ve l'avessimo chiesto in un momento di prosperit, voi ce l'avreste concesso ben pi! rapidamente, "ondandovi per su vincoli meno saldi. n tal caso, memori di essere entrati in rapporti amichevoli con voi su un piano di assoluta parit, "orse saremmo stati vostri amici come lo siamo adesso, ma meno vincolati e sottomessi a voi. #a ora, conquistati dalla vostra umanit nei nostri con"ronti e protetti dal vostro aiuto in questa di""icile congiuntura, dobbiamo rendere il giusto onore anche al bene"icio ottenuto, per non dare l'impressione di essere ingrati e indegni di ogni soccorso divino e umano. #a non pensiamo neppure, per 'rcole, che il "atto che i Sanniti siano diventati vostri amici e alleati prima di noi, possa costituire un ostacolo all'essere accolti nel novero dei vostri amici, quanto piuttosto che la cosa porti quel popolo ad avere su di noi un vantaggio in relazione alla priorit e al grado di onore. ' in"atti nel vostro trattato con i Sanniti non c'erano clausole che impedissero la stipulazione di altri trattati. 8n motivo su""icientemente giusto per stringere legami di amicizia voi avete sempre ritenuto "osse il desiderare che entrassero nel novero dei vostri amici quanti si rivolgevano a voi- noi Campani, anche se la disgrazia presente non ci consente un linguaggio troppo altezzoso, non essendo secondi a nessuno 0 salvo che a voi 0 per lo splendore delle citt e per la "ertilit dei campi, ora che ci associamo a voi, apportiamo, come 2 nostra opinione, un incremento non trascurabile al vostro benessere. 3gni qual volta 'qui e +olsci, eterni nemici di questa citt, si muoveranno, noi li incalzeremo alle spalle. ' ci che voi avrete "atto per primi per la nostra sopravvivenza, noi lo "aremo sempre per la vostra potenza e la vostra gloria. 5on appena avrete assoggettato i popoli stanziati tra i nostri e i vostri territori 0 il vostro valore e la vostra buona sorte garantiscono che presto avverr 0, il vostro potere si estender senza interruzioni "ino alla nostra terra. B triste e penoso ci che la nostra disgrazia ci costringe ad ammettere- la situazione, senatori, 2 a una svolta- noi Campani "iniremo nella mani di nemici oppure di amici. Se ci proteggerete, saremo vostri, se invece ci abbandonerete, saremo dei Sanniti. Considerate dunque se 2 meglio che Capua e l'intera Campania vadano ad accrescere il potere di /oma oppure quello dei Sanniti. B giusto che la vostra misericordia e la vostra disponibilit ad aiutare siano aperte a tutti, ma in special modo a quanti, per aver o""erto aiuto superiore alle proprie "orze ad altri che lo imploravano, si sono venuti a trovare essi stessi nella medesima necessit. ' anche se apparentemente abbiamo combattuto per i Sidicini, mentre in realt combattevamo per noi, lo abbiamo "atto vedendo un popolo limitro"o crudelmente assalito dal brigantaggio dei Sanniti, e sentendoci minacciati da quell'incendio non appena la con"lagrazione avesse inghiottito i Sidicini. ' in"atti i Sanniti sono venuti ad attaccarci proprio in questo momento non per il risentimento suscitato da un'o""esa, quanto piuttosto per la gioia che sia stato loro o""erto un pretesto per "arlo. (ltrimenti, se questa "osse solo una vendetta e non un'occasione buona per placare la loro bramosia, non sarebbe stato su""iciente ai Sanniti aver decimato le nostre legioni una prima volta nel territorio dei Sidicini e poi in Campania6 Quale "uria 2 mai questa, se non basta il sangue versato da due eserciti per placarla6 ( tutto questo aggiungete poi le razzie nei campi, il bottino in uomini e animali, gli incendi e le distruzioni delle "attorie e la devastazione seminata ovunque. &ossibile che tutto questo non abbia soddis"atto la loro ira6 #a 2 la loro bramosia che va saziata9 B quel sentimento che li spinge a occupare Capua, e a desiderare che la pi! bella delle citt vada in rovina o "inisca in mano loro. Conquistatela voi, o /omani, con la vostra generosit, piuttosto che permettere a quella gente di impossessarsene con l'inganno. 5on ci rivolgiamo a un popolo abituato a ri"iutare le guerre quando sono giuste. 4uttavia, se solo metterete in campo il vostro aiuto, pensiamo che non avrete nemmeno bisogno di ricorrere alle armi. l nostro risentimento nei con"ronti dei Sanniti ha raggiunto un punto oltre il quale non pu andare- per questo, anche solo l'ombra del vostro aiuto, o /omani, 2 in grado di proteggerci e qualunque cosa d'ora in poi avremo, qualunque cosa diventeremo, noi la considereremo interamente vostra. Le terre della Campania verranno arate per voi, e per voi si a""olleranno le strade di Capua. ' voi sarete per noi i "ondatori, i genitori, gli d2i immortali. 5essuna vostra colonia ci sapr superare quanto a obbedienza e lealt. (cconsentite, senatori, col vostro cenno e la vostra volont invitta alle preghiere dei Campani, dateci la speranza che la nostra citt possa avere un domani. $orse non immaginate quale "olla, di ogni genere, abbia accompagnato la nostra partenza, come l'abbiamo lasciata, a piangere e pregare, in quale ansia siano adesso il senato, il popolo campano, le nostre mogli e i nostri "igli9 Saranno tutti in piedi, certamente, intorno alle porte, con gli occhi "issi verso la strada che porta a /oma9 Che messaggio ci ordinate, senatori, di portare a quegli animi in preda al dubbio e all'incertezza6 8na risposta 2 salvezza, vittoria, luce e libert. L'altra... "a orrore il solo pensiero di ci che potrebbe portare. &erci prendete una decisione sulla nostra sorte, tenendo presente che o saremo vostri alleati e amici, o non esisteremo pi! del tutto=. 31 (gli ambasciatori "u chiesto di ritirarsi, mentre il senato si riuniva per considerare la loro richiesta. (nche se la maggior parte dei senatori pensava che la pi! grande e ricca citt dell' talia, con le sue campagne "ertilissime e prospicienti al mare, avrebbe potuto essere 0 in periodi di carestia 0 un granaio per il popolo romano, ci non ostante si diede pi! peso alla lealt che alla considerazione dell'utile, cos. che il senato a""id al console il c7mpito di rispondere agli ambasciatori in questi termini- < l senato ritiene, o Campani, che siate degni di ottenere aiuto. #a stringere rapporti di amicizia con voi non deve signi"icare la violazione di amicizie e alleanze precedentemente contratte. Sanniti sono legati a noi da un trattato- per questo non siamo in grado di intervenire militarmente al vostro "ianco impugnando contro i Sanniti quelle armi che sarebbero un'o""esa prima ancora agli d2i che agli uomini. Com'2 per giusto e sacrosanto,

invieremo degli ambasciatori ai nostri amici ed alleati con il c7mpito di invitarli a non "arvi alcun male=. ( queste parole i capi della delegazione campana risposero attenendosi alle istruzioni ricevute in patria e replicarono cos.- <+isto che ri"iutate di "ar ricorso a un legittimo uso della "orza per opporvi alla violenza e all'ingiustizia perpetrate nei con"ronti di ci che ci appartiene, proteggerete almeno quanto appartiene a voi. 1i conseguenza noi a""idiamo alla vostra autorit e a quella del popolo romano il popolo della Campania e la citt di Capua, le campagne, i santuari degli d2i e tutte le cose sacre e pro"ane- qualunque cosa a""ronteremo da questo momento in poi, la a""ronteremo come vostri sudditi=. &ronunciando queste parole, con le mani tese verso il console e il volto rigato dalle lacrime, si prostrarono a terra nel vestibolo della curia. senatori rimasero colpiti dalle vicissitudini delle sorti umane, al vedere che quel popolo ricco e grandioso, conosciuto ovunque per il "asto e la superbia, a cui poco prima i vicini avevano chiesto aiuto, adesso era abbattuto al punto di consegnare se stesso con tutti i propri averi all'autorit di altri. 1ecisero che era ormai una questione d'onore non tradire chi si era consegnato in loro potere. ' non ritenevano sarebbe stata cosa giusta se i Sanniti avessero attaccato un territorio e una citt che, con una vera e propria resa, erano diventati propriet del popolo romano. &erci si decise di inviare immediatamente ai Sanniti degli ambasciatori, ai quali "u data istruzione di ri"erire la richiesta "atta dai Campani, la risposta del senato, non immemore dell'amicizia coi Sanniti stessi, in"ine l'avvenuta resa. Sarebbe stato poi loro c7mpito chiedere, in nome dell'amicizia e dell'alleanza che univa i due popoli, di risparmiare quella gente volontariamente sottomessasi a /oma e di astenersi dall'e""ettuare incursioni armate in quel territorio che ora apparteneva al popolo romano. Se questa cauta condotta non avesse sortito risultato, gli ambasciatori avrebbero dovuto intimare ai Sanniti 0 a nome del senato e del popolo romano 0 di stare lontani da Capua e dal territorio della Campania. #a i Sanniti, dopo aver sentito gli inviati esporre queste richieste di "ronte all'assemblea, "urono cos. arroganti che non soltanto risposero di essere determinati a condurre quella guerra, ma i loro magistrati uscirono dalla curia mentre gli ambasciatori erano ancora l. in piedi e convocarono i pre"etti delle coorti ordinando loro ad alta voce di prepararsi a e""ettuare immediatamente un'incursione nel territorio dei Campani. 32 Quando la delegazione torn a /oma ri"erendo l'accaduto, i senatori, passando in secondo piano tutti gli altri a""ari di Stato, inviarono i "eziali per chiedere riparazione. #a siccome questi ultimi non riuscirono a ottenere quanto preteso, il senato "ece dichiarare guerra ai Sanniti secondo la "ormula di rito, stabilendo anche di "ar rati"icare quanto prima dal popolo questo provvedimento. ' avendo ricevuto l'approvazione, i consoli partirono alla testa di due eserciti, +alerio diretto in Campania e Cornelio nel Sannio, il primo si accamp nei pressi del monte %auro, il secondo vicino a Saticola. Le legioni dei Sanniti si rivolsero prima contro +alerio, perch pensavano che in quella direzione si sarebbe concentrato il grosso delle operazioni. #a nel contempo erano spinti dal risentimento nei con"ronti dei Campani, i quali erano stati cos. solleciti prima a portare aiuto, poi a chiederlo contro di loro. 5on appena avvistarono l'accampamento romano, non ci "u Sannita che non chiedesse baldanzosamente agli u""iciali di dare il segnale di battaglia. La loro convinzione era che l'intervento dei /omani a "ianco dei Campani avrebbe avuto lo stesso successo di quello dei Campani a sostegno dei Sidicini. +alerio, avendo indugiato solo qualche giorno per saggiare la consistenza del nemico in scaramucce di poco conto, diede il segnale di battaglia, non senza aver esortato con poche parole i suoi a non lasciarsi intimorire da quella nuova guerra combattuta contro nuovi nemici. Quanto pi! le loro armi si allontanavano da /oma, tanto pi! imbelli erano le popolazioni che avrebbero incontrato. 5on giudicassero il valore dei Sanniti in base alle dis"atte in"litte a Sidicini e Campani. Quali che "ossero i valori in campo, era inevitabile che una delle due parti dovesse soccombere. Quanto ai Campani, non c'erano dubbi che essi "ossero stati vinti pi! per l'eccessiva dissolutezza e mollezza della vita che conducevano piuttosto che per la "orza del nemico. ' poi che cos'erano mai le due guerre vinte dai Sanniti in tanti secoli a con"ronto delle tante gesta gloriose del popolo romano, il cui numero di trion"i in guerra era quasi pari a quello degli anni trascorsi dalla "ondazione di /oma6 l popolo romano che aveva soggiogato con le armi tutte le popolazioni stanziate nelle zone circostanti 0 Sabini, 'truschi, Latini, 'rnici, 'qui, +olsci, (urunci 0, e che dopo aver battuto i %alli in tante battaglie di terra, alla "ine li aveva costretti a "uggire verso il mare alle loro navi6 3ra che stavano per gettarsi nella mischia, ciascuno degli uomini avrebbe dovuto "arlo "idando non solo sulla propria capacit militare e sulla gloria del passato, ma anche ricordandosi sotto il comando e gli auspici di quale soldato stavano per a""rontare la battaglia, e chiedersi se quell'uomo "osse uno che meritava di essere ascoltato soltanto perch era un valido oratore, uno bellicoso a parole ma senza esperienza militare, oppure uno che sapeva maneggiare le armi di persona, era in grado di avanzare oltre la linea degli antesignani e di stare nel pieno della mischia. <+oglio, o soldati, che seguiate le mie azioni=, disse, <non le mie parole, e che a me chiediate non soltanto ordini, ma anche l'esempio. 5on 2 stato grazie ai giochi politici e ai complotti tanto abituali tra i nobili, ma con questa mano destra che io sono riuscito a conquistarmi tre consolati e i pi! alti elogi. Ci "u un tempo in cui si sarebbe potuto dire- <4u eri patrizio e discendevi dai liberatori della patria, e la tua "amiglia ebbe il consolato lo stesso anno in cui la citt vide l'istituzione di quella magistratura9=. #a oggi il consolato 2 aperto tanto a noi patrizi quanto a voi plebei, ed 2 ormai un riconoscimento dato al valore e non pi!, come in passato, alla stirpe. 1i conseguenza, o soldati, mirate in ogni circostanza a onori sempre pi! alti. (nche se mi avete voluto dare 0 con l'approvazione degli d2i 0 questo soprannome di Corvino, tuttavia non mi sono dimenticato di quello di Publicola attribuito in passato alla mia "amiglia- tanto in patria quanto in guerra, da privato cittadino cos. come nelle magistrature importanti e in quelle di minor conto, sia da tribuno che da console, senza mai allontanarmi dalla stessa linea di comportamento durante i successivi consolati, io ho sempre rispettato e tuttora rispetto la plebe romana. #a adesso,

poich il momento lo esige, con l'aiuto degli d2i cercate insieme a me di ottenere sui Sanniti un trion"o nuovo e mai conquistato prima=. 33 #ai nessun comandante era stato tanto vicino alla truppa, arrivando a condividere il peso del servizio con i soldati semplici. noltre, partecipava in maniera cameratesca ai giochi militari, cimentandosi nelle gare di velocit e di "orza tra coetanei- la vittoria e la scon"itta le salutava con la stessa espressione del volto, n mai disdegnava di misurarsi con chiunque lo s"idasse. l suo comportamento era a""abile quanto lo richiedevano le circostanze, nei discorsi aveva sempre lo stesso riguardo per la libert altrui e per la propria dignit. ' in"ine, qualit questa che lo rendeva ancor pi! popolare, conduceva le magistrature con gli stessi principi con i quali le aveva ottenute. $u perci con incredibile prontezza che l'intero esercito accolse le esortazioni del comandante e marci "uori dall'accampamento. nizi una battaglia che, pi! di ogni altra precedente, vedeva pari speranze e pari "orze dalle due parti, e una "iducia in se stessi che non cedeva al disprezzo del nemico. La bellicosit dei Sanniti era accresciuta dalle gesta recenti e dalla doppia vittoria conquistata pochi giorni prima, mentre dalla parte dei /omani stavano quattrocento anni di gloria e una storia trion"ale che risaliva ai giorni della "ondazione. Ci non ostante entrambi gli eserciti erano in ansia all'idea di a""rontare un nemico mai visto prima. La battaglia prov quanto essi "ossero risoluti, perch combatterono in modo cos. accanito che per qualche tempo nessuno dei due schieramenti cedette. (llora il console, per incutere paura a un nemico che non riusciva a "ar indietreggiare con la "orza, tent di gettare lo scompiglio nelle prime "ile avversarie con una carica di cavalleria. #a quando si rese conto che l'agitarsi con"uso delle schiere impegnate a manovrare in uno spazio ristretto non portava a risultati e non gli permetteva di aprire una breccia tra i nemici, tornato dai soldati della prima linea, scese da cavallo e disse loro- <C'2 bisogno di noi "anti, o soldati, per questa manovra9 (vanti, quando mi vedrete "armi strada a colpi di spada, in qualunque punto della linea nemica io mi lancer all'assalto, allo stesso modo ciascuno di voi abbatta tutti quelli che gli si pareranno di "ronte. 4utte le lance che ora vedete brillare diritte, saranno distese a terra in una immane carne"icina=. (veva appena "inito di dire queste cose, che i cavalieri, ottemperando all'ordine del console, si gettarono a briglia sciolta verso le ali, aprendo cos. la via alle legioni nella parte centrale dello schieramento avversario. l console "u il primo a lanciarsi contro il nemico, uccidendo il soldato che gli aveva sbarrato il passo. 'saltati a questa vista, i /omani schierati all'ala destra e alla sinistra 0 ciascuno per se stesso 0 accesero una mischia memorabile. Sanniti resistevano, subendo per pi! colpi di quanti non ne riuscissero a dare. La battaglia in"uriava gi da tempo- intorno alle insegne dei Sanniti il massacro era spaventoso, ma nessuno dei reparti accennava alla "uga, tanto erano determinati a non "arsi sopra""are se non dalla morte. ' cos. i /omani, rendendosi conto che le "orze stavano scemando per la stanchezza e che ormai restava ben poca luce, si gettarono contro il nemico carichi di rabbia. (llora ci "urono i primi segni di cedimento e le avvisaglie di una rotta imminente, i Sanniti vennero catturati, uccisi )e non ne sarebbero sopravvissuti molti, se la notte non avesse interrotto quella che era una vittoria pi! che una battaglia*. /omani ammettevano di non aver mai combattuto con un nemico pi! tenace, mentre i Sanniti, essendo loro stato domandato che cosa li avesse spinti, nella loro determinazione, alla "uga, dicevano di aver visto il "uoco negli occhi dei /omani, e un "olle "urore nei loro sguardi. 'ra stato questo, pi! di ogni altra cosa, a terrorizzarli. ' quel panico essi ammisero di averlo provato non solo nelle "asi conclusive della battaglia, ma anche nella "uga che segu. durante la notte. l giorno seguente i /omani presero l'accampamento deserto, dove si and a riversare l'intera popolazione di Capua per congratularsi della vittoria. 34 #a poco manc che questa gioia venisse guastata da una grave dis"atta subita nel Sannio. &artito in"atti da Saticola, il console Cornelio ebbe l'incauta idea di portare il suo esercito in una valle incassata e gremita di nemici su entrambi i versanti, senza accorgersi della loro presenza sulle alture prima che i suoi uomini non potessero pi! mettersi al riparo in sicurezza. #entre i Sanniti indugiavano nell'attesa che l'intero esercito "osse sceso "ino al "ondo della valle, il tribuno dei soldati &ublio 1ecio individu una vetta che dominava sulla gola sovrastando l'accampamento dei nemici, e che pur essendo quasi impraticabile per un esercito impedito dall'equipaggiamento, non presentava invece di""icolt per dei "anti armati alla leggera. &erci, rivolgendosi al console che era in preda alla paura, 1ecio gli disse- <(ulo Cornelio, vedi quella cima sopra il nemico6 &u essere il baluardo della nostra speranza e della nostra salvezza, se non indugiamo ad occuparla, visto che i Sanniti sono stati cos. ciechi da abbandonarla. 1ammi soltanto la prima e la seconda linea di una legione. Quando avr raggiunto la cima alla testa di quegli uomini, mettiti in marcia senza paura, preoccupandoti di te e dell'esercito. B certo che il nemico, esposto come sar a tutti i nostri colpi, non potr muoversi senza gravi perdite. Quanto a noi, la buona sorte del popolo romano o il nostro valore ci metter in salvo=. l console lod il piano e 1ecio, presi con s gli uomini che aveva richiesto, si avvi su per la gola senza "arsi vedere. ' i nemici non lo individuarono prima che egli "osse riuscito a raggiungere il punto desiderato. (vendo quindi attirato su di s l'attenzione di tutti i nemici che si erano voltati in preda a stupore e preoccupazione, 1ecio diede al console l'opportunit di portare l'esercito in un punto pi! "avorevole e si and a piazzare in cima all'altura. Sanniti, dirigendosi ora da una parte ora dall'altra, "allirono entrambe le opportunit- non riuscirono n a inseguire il console )se non per quella stessa valle in"ossata nella quale lo avevano poco prima tenuto sotto la minaccia delle loro lance*, n a "ar salire gli uomini sulla cima che li sovrastava e che era stata occupata da 1ecio. ( spronarli all'attacco non era soltanto il risentimento nei con"ronti di quanti avevano loro tolto la possibilit di s"ruttare un'ottima occasione, ma anche la vicinanza della cima e il numero esiguo di soldati che la stavano di"endendo. #entre sulle prime avrebbero voluto circondare il colle con le loro truppe, tagliando quindi i collegamenti tra 1ecio e il console, s!bito dopo la loro intenzione sarebbe stata quella di lasciargli via libera per poi assalirli una volta scesi nella valle. La notte li sorprese mentre stavano ancora decidendo sul da "arsi.

Sulle prime 1ecio sper di poter combattere da una posizione elevata mentre i Sanniti cercavano di salire sulla cima. &oi si stup. nel vedere che i nemici non attaccavano e che, se a distoglierli da quel proposito era la posizione s"avorevole, non tentassero neppure di accerchiare i /omani con una trincea e uno steccato. Chiamati quindi a s i centurioni, disse loro- <Quale inettitudine militare, quale pigrizia9 Come avranno potuto vincere con Sidicini e Campani6 Li avete visti muoversi su e gi!, ora separando ora riunendo le loro "orze, senza che a nessuno venisse in mente di costruire "orti"icazioni, mentre ormai avremmo gi potuto essere circondati da una palizzata. $aremo come loro, se ci "ermeremo quass! pi! di quanto ci convenga. (vanti dunque, "inch resta ancora un po' di luce, venite con me, e cerchiamo di scoprire dove stiano piazzando gli uomini di guardia e se esista la possibilit di uscire di qui=. Con un mantello da semplice soldato, accompagnato dai suoi centurioni anch'essi in tenuta da "anti ordinari )per evitare cos. che il nemico si rendesse conto che il comandante in persona compiva un giro di esplorazione*, 1ecio and a veri"icare le due cose. 35 &oi, disposte le sentinelle, ordin di passare parola al resto dei suoi uomini- non appena avessero sentito la tromba suonare il segnale del secondo turno di guardia, avrebbero dovuto armarsi in silenzio e presentarsi da lui. 8na volta radunatisi in silenzio come era stato loro ordinato, il tribuno disse- <Soldati, dovete mantenere il silenzio e ascoltarmi senza reagire con le solite urla di assenso. Quando avr "inito di esporvi il mio piano, quelli che lo approveranno si metteranno alla mia destra, senza dir nulla. l gruppo pi! numeroso imporr la sua decisione. (desso ascoltate quello che ho in mente. l nemico non vi ha costretti qua come se "oste stati dispersi da una rotta o rimasti indietro per colpa della vostra indolenza- 2 con il coraggio che avete occupato questa posizione, e dev'essere il coraggio a darvi una via d'uscita. Salendo qui avete salvato un esercito "ormidabile per il popolo romano- aprendo un varco salverete voi stessi. B motivo di onore per un cos. esiguo manipolo aver portato aiuto a molti e non aver avuto bisogno del sostegno di nessuno. (vete di "ronte un nemico che, pur avendo avuto ieri l'opportunit di distruggere un'intera armata, se l'2 lasciata s"uggire per pura indolenza, un nemico che, non ostante avesse sopra la testa questa cima strategica, si 2 accorto della sua esistenza soltanto dopo averla vista "inire in mano nostra, e che, pur essendo noi pochissimi contro migliaia di uomini, non ci ha impedito la salita n ha tentato di accerchiarci con una palizzata quando ormai ci eravamo impossessati della cima e restava ben poca luce. Se lo avete eluso mentre era sveglio e all'erta, ora che dorme potete, anzi dovete be""arlo. Ci troviamo in"atti in una situazione tale che io mi limito a indicarvi la via obbligata piuttosto che proporvi un piano. &erch non si tratta di decidere se rimanere qua o andarsene, visto che la sorte non vi ha lasciato nient'altro che le armi e la capacit di usarle, e siamo destinati a morire o di "ame o di sete, se ci lasciamo intimorire dalle spade nemiche pi! di quanto non si addica a chi 2 uomo e /omano. 1unque la nostra unica speranza di salvezza 2 aprirci un varco e "uggire- possiamo tentare di giorno o nel cuore della notte. #a qui, lo vedete bene, lo spazio di scelta 2 ancora minore- perch se aspettassimo l'alba, che speranze avremmo di non essere circondati dal nemico con un "ossato e una palizzata senza varchi, visto che, come vedete, ora ci ha gi attorniato con tutti i suoi uomini schierati sotto di noi6 3ra, se 0 come in e""etti 2 0 indicata per una sortita 2 la notte, questo 2 certamente il momento pi! adatto della notte. Siete venuti qua al segnale del secondo turno di guardia, quando cio2 per gli esseri umani il sonno 2 pi! pro"ondo- avanzate in mezzo ai corpi assopiti, in silenzio insinuandovi tra uomini indi"esi, ma pronti a terrorizzarli con un urlo improvviso se dovessero sentirvi. Seguitemi soltanto, come avete "atto in passato- io vi guider con lo stesso successo che ci ha accompagnato "ino qua. Quelli cui il mio piano sembra garantire la salvezza, avanti, "acciano un passo sulla destra=. 36 &assarono tutti, seguendo 1ecio che avanzava tra gli spazi lasciati incustoditi. (vevano gi attraversato met dell'accampamento, quando un soldato, scavalcando i corpi dei nemici addormentati, urt uno scudo e "ece rumore, svegliando una sentinella. Questi, dopo aver scrollato il compagno pi! vicino, si alz e insieme con lui diede l'allarme a tutti gli altri, non sapendo per se si trattasse di amici o di nemici, se il manipolo di armati sulla cima stava tentando una sortita oppure se il console aveva catturato l'accampamento. 1ecio, vedendo che erano stati scoperti, diede ordine ai suoi di urlare cos. "orte da aggiungere lo spavento al torpore del risveglio, impedendo ai nemici di armarsi velocemente e di opporre resistenza ai /omani per poi inseguirli. Con i Sanniti in preda al panico e alla con"usione, il manipolo di /omani massacr le sentinelle che gli si paravano innanzi e riusc. a "are breccia arrivando "ino all'accampamento del console. L'alba era ancora lontana ed essi erano ormai convinti di essere al sicuro, quando 1ecio disse- <3nore al vostro coraggio, o /omani- la vostra azione per rientrare al campo sar celebrata per sempre. #a perch quest'impresa tanto valorosa possa essere apprezzata in tutta la sua pienezza ci vuole la luce del giorno, e il vostro glorioso rientro all'accampamento non merita di essere accompagnato dal silenzio della notte. (spettiamo qui tranquilli che arrivi l'alba=. soldati obbedirono. (lle prime luci del giorno venne inviato un messaggero al console e l'accampamento esult. Quando pass di bocca in bocca la notizia che erano tornati sani e salvi gli uomini che avevano rischiato la vita esponendosi a sicuri pericoli pur di garantire la salvezza comune, tutti si riversarono loro incontro per lodarli, ringraziarli, invocarli uno per uno con il nome di salvatori, levando grazie e lodi agli d2i mentre esaltavano 1ecio. ( questi "u concesso il trion"o all'interno dell'accampamento- marciando alla testa del suo manipolo in armi, egli attravers il campo- tutti gli sguardi dei soldati erano per lui, tutti rendevano al tribuno un omaggio degno di un console. Quando la s"ilata giunse di "ronte al pretorio, il console ordin al trombettiere di suonare l'adunata. (veva cominciato a tessere le pi! che meritate lodi di 1ecio, ma questi, interrompendolo, lo indusse a rinviare l'adunata. Sostenendo in"atti che tutto il resto avrebbe potuto essere rimandato a un momento pi! opportuno, 1ecio convinse il console ad attaccare i nemici "rastornati dallo spavento di quella notte e dispersi intorno alla cima in squadre separate, aggiungendo di essere

convinto che alcuni di essi "ossero stati inviati sulle loro tracce e adesso stessero vagando per la gola. (lle legioni venne dato ordine di armarsi. 8scite dall'accampamento, marciarono in direzione del nemico per una via pi! aperta )grazie agli esploratori, la "oresta ora era meglio conosciuta*. &iombarono sul nemico con un attacco a sorpresa- i Sanniti si erano disseminati nella zona, per lo pi! privi di armi e perci impossibilitati tanto a inquadrarsi in "ormazione compatta quanto ad armarsi e a trovare riparo all'interno del "ossato, e i /omani prima li costrinsero a ri"ugiarsi terrorizzati nell'accampamento, poi lo espugnarono seminando il panico tra i corpi di guardia. Le urla si sentivano intorno a tutto il colle, e "ecero "uggire i soldati dai rispettivi presidi. %ran parte dei Sanniti riusc. a "uggire senza venire a contatto con il nemico. Quelli che invece si erano ri"ugiati all'interno dell'accampamento 0 si trattava di circa trentamila uomini 0 "urono uccisi dal primo all'ultimo, mentre l'accampamento venne distrutto. 37 &ortata a termine la battaglia in questo modo, il console convoc l'adunata, durante la quale esalt &ublio 1ecio, aggiungendo alle congratulazioni dovute alle gesta passate quelle legate ai "atti del giorno, e gli "ece dono 0 in aggiunta ad altri riconoscimenti militari 0 di una corona d'oro e di cento buoi, cui ne aggiunse uno bianco ben pasciuto e con corna dorate. (i soldati che erano nel suo drappello concesse invece una doppia razione di "rumento per il resto della vita, e un bue e due tuniche per il presente. 1opo i riconoscimenti dati dal console, le legioni, tra urla di giubilo, posero sul capo di 1ecio la corona di gramigna riservata a quanti liberano da un assedio. 8n'altra corona, segno di analogo onore, gli venne poi imposta dagli uomini del suo drappello. (dorno di tutti i riconoscimenti ottenuti, 1ecio immol a #arte il bue pi! grosso, regalando invece gli altri cento ai soldati che avevano preso parte con lui alla spedizione. ( quegli stessi uomini le truppe o""rirono poi una libbra di "arro e mezzo litro di vino. 4utte queste mani"estazioni avvennero in un clima di entusiasmo collettivo, a testimonianza dell'approvazione generale. 8na terza battaglia venne combattuta nei pressi di Suessula, perch i Sanniti, dopo il disastro subito per mano di #arco +alerio, avevano chiamato dalla patria tutti i giovani in et di portare le armi, tentando il tutto per tutto. 1a Suessula questa allarmante notizia giunse a Capua, da dove partirono messaggeri a cavallo con una richiesta di aiuto da rivolgere al console +alerio. Le truppe vennero immediatamente mobilitate e, deposto l'equipaggiamento pesante e lasciata una valida guarnigione a presidiare l'accampamento, si misero in marcia. %iunte a breve distanza dal nemico, si accamparono in una striscia di terra ridottissima, non avendo con s, eccetto i cavalli, n animali n la massa dei pala"renieri. Sanniti, convinti che la battaglia sarebbe iniziata di l. a poco, si schierarono in ordine di battaglia. &oi, dato che nessuno andava loro incontro, avanzarono minacciosi verso l'accampamento nemico. Quando videro i soldati sulla palizzata e i ricognitori inviati a perlustrare i lati dell'accampamento tornarono ri"erendone le modeste dimensioni 0 di qui si deduceva l'esiguo numero dei nemici 0, l'intero esercito cominci a mormorare impaziente che si doveva riempire il "ossato, schiantare la palizzata e irrompere nell'accampamento. 8n gesto tanto audace avrebbe posto "ine alla guerra sul nascere, se i comandanti non avessero trattenuto l'animosit dei soldati. #a poi, dato che era gravoso ri"ornire quella massa di e""ettivi e visto che, causa prima il lungo periodo di inoperosit trascorso sotto le mura di Suessula e poi il ritardo con cui le operazioni erano incominciate, la truppa aveva ormai pressoch bisogno di tutto, si decise di inviare dei soldati a ri"ornirsi di "rumento nei campi, mentre il nemico, impaurito, restava barricato nell'accampamento. 5el "rattempo i /omani, rimanendo inoperosi, si sarebbero trovati nella stessa situazione di necessit generale, perch si erano presentati provvisti di un equipaggiamento leggero, con il solo "rumento che erano stati in grado di trasportare insieme alle armi. +edendo i nemici disseminati per le campagne e i loro posti di guardia sguarniti, il console rivolse qualche parola di incoraggiamento ai suoi uomini e li guid all'assalto dell'accampamento. Catturatolo alla prima carica, dopo aver ucciso pi! uomini dentro le rispettive tende che davanti alle porte e sulla palizzata, ordin di ammassare le insegne nemiche in un unico punto. Lasciate due legioni con il c7mpito di vigilare e presidiare il campo e ammoniti severamente gli uomini di astenersi dalle razzie di bottino almeno "inch non "osse ritornato, part. con l'esercito schierato in ordine di battaglia. &oi, dopo aver mandato avanti la cavalleria ad accerchiare i Sanniti dispersi, come in una battuta di caccia, ne massacr un numero enorme, perch i nemici, in preda al panico, non trovarono un'insegna sotto cui raccogliersi e non capivano se avessero dovuto ri"ugiarsi nell'accampamento oppure scegliere di "uggire verso qualche localit pi! lontana. L'ansia della "uga e il terrore "urono cos. grandi che i /omani consegnarono al console circa quarantamila scudi 0 ma le vittime "urono molto meno numerose 0 e centosettanta insegne militari, tra le quali c'erano anche quelle catturate all'interno dell'accampamento. (i soldati vincitori tornati al campo venne concesso l'intero bottino. 38 L'esito "avorevole di quella guerra indusse non solo i $alisci, con i quali era in atto una tregua, a chiedere un trattato al senato, ma spinse anche i Latini, le cui truppe erano gi pronte alla battaglia, a spostare il loro attacco dai /omani contro i &eligni. La "ama di questo trion"o non rimase con"inata alla sola talia- anche i Cartaginesi inviarono degli ambasciatori per congratularsi coi /omani e per o""rire loro in dono una corona d'oro del peso di venticinque libbre da collocare nella cella del tempio di %iove sul Campidoglio. ( entrambi i consoli venne accordato il trion"o sui Sanniti e dietro di loro nella s"ilata veniva 1ecio, coperto di decorazioni e onusto di gloria- i soldati, nei loro rozzi cori, ne citarono il nome un numero non in"eriore di volte rispetto a quello del console. n sguito vennero ascoltate le delegazioni dei Campani e degli abitanti di Suessula- la loro richiesta, accolta positivamente da /oma, era di ottenere una guarnigione armata che potesse stare con loro per la durata dell'inverno al "ine di proteggerli da eventuali incursioni dei Sanniti. %i allora Capua non era a""atto un luogo ideale per la disciplina militare- centro di ogni piacevole attrattiva, esercit sugli animi dei soldati un'in"luenza tale da indurli, mentre erano negli accampamenti invernali, a progettare di

togliere Capua ai Campani, con quella stessa scelleratezza con cui questi l'avevano strappata ai suoi antichi abitantipensavano che non sarebbe stato ingiusto rivolgere contro di loro l'esempio dato. ' poi, perch mai la terra pi! "ertile d' talia e una citt degna di quella terra dovevano restare in mano ai Campani che non erano in grado di proteggere n se stessi n i loro possedimenti, invece di passare a un esercito vincitore che col suo sangue e il suo sudore aveva scacciato di l. i Sanniti6 3 era "orse giusto che chi si era consegnato a /oma godesse di tutta quella bellezza e di quella "ertilit, mentre loro, esausti per le continue campagne, lottavano in una terra arida e malsana intorno a /oma, oppure dovevano sopportare il peso dell'usura che attanagliava la citt e che cresceva giorno dopo giorno6 Questi progetti, discussi in riunioni segrete e non ancora comunicati al resto della truppa, "urono scoperti dal nuovo console %aio #arcio /utulo, cui la sorte aveva a""idato il c7mpito di occuparsi della Campania, mentre il collega Quinto Servilio era rimasto a /oma. &erci, venuto a conoscenza, tramite i tribuni, dell'esatto svolgimento dei "atti, assennato com'era per l'et avanzata e le passate esperienze )era quello il suo quarto consolato, dopo una dittatura e una censura*, pens che la cosa migliore "osse placare l'irruenza di quei giovani, incoraggiandone la speranza di poter realizzare il loro piano in qualunque momento avessero voluto. &erci "ece di""ondere la voce che anche l'anno successivo le guarnigioni armate avrebbero trascorso l'inverno nelle stesse citt )le truppe in"atti erano state distribuite tra le varie citt della Campania, e da Capua i progetti di occupazione si erano di""usi in tutto l'esercito*. Questo provvedimento appag i congiurati, "acendo s. che la rivolta rimanesse al momento allo stato di idea. 39 Condotti i suoi uomini nell'accampamento estivo, il console 0 visto che i Sanniti si mantenevano tranquilli 0 decise di epurare i ranghi dell'esercito allontanando gli elementi pi! turbolenti- di alcuni disse che avevano concluso il periodo di "erma, di altri sostenne che si trattava di soggetti ormai troppo avanti con gli anni oppure non su""icientemente "orti. (lcuni uomini vennero inviati in licenza- in un primo tempo vennero "atti partire alla spicciolata, poi "u la volta di intere coorti, allontanate col pretesto che avevano trascorso l'inverno lontano dalla loro case e dai loro interessi. >uona parte venne congedata con il pretesto di impieghi militari- "urono inviati chi in una zona, chi in un'altra. L'altro console e il pretore trattennero a /oma tutta questa massa di soldati, spiegando la manovra con una serie di motivazioni sempre nuove. ' sulle prime, non nutrendo alcun sospetto, i congedati non erano a""atto dispiaciuti all'idea di rivedere le loro case. #a poi, quando si resero conto che i primi di loro ad esser stati allontanati non "acevano pi! ritorno ai reparti e che gli unici a risultare congedati erano quanti avevano svernato in Campania e, tra di essi, in particolar modo quelli che avevano "omentato la rivolta, sulle prime si meravigliarono, e poi iniziarono a temere senza pi! margini di dubbio che i loro piani "ossero stati scoperti. &resto ci sarebbero state inchieste, sarebbero iniziate le delazioni e li avrebbero puniti in segreto uno per uno, costringendoli a provare sulla loro pelle il crudele dispotismo dei consoli e dei patrizi. 'rano questi i discorsi che "acevano in segreto i soldati rimasti nell'accampamento, comprendendo che l'abilit del console aveva stroncato l'anima della congiura. 8na coorte che si trovava non lontano da (nEur si and ad accampare nei pressi di Lautule, in uno stretto passo tra mare e monti, dove sarebbe stato possibile intercettare gli uomini che il console con vari pretesti stava congedando. >en presto si "orm un reparto di ragguardevoli proporzioni, cui non mancava altro che un comandante per costituire un esercito vero e proprio. Cos., privi di ordini com'erano e a""idandosi a razzie, arrivarono nel territorio albano e si accamparono sotto i monti di (lba Longa cingendo il campo di un "ossato. 8ltimata la costruzione, passarono il resto della giornata a discutere sulla scelta di un comandante )nessuno dei presenti godeva di su""iciente "iducia*. #a chi potevano "ar venire da /oma6 Chi tra i patrizi o tra i plebei si sarebbe o""erto di a""rontare consapevolmente un pericolo tanto grande6 ( chi poteva essere a""idata senza rischi la causa di un esercito esasperato dall'o""esa patita6 l giorno dopo, mentre ancora continuavano a discutere, alcuni dei razziatori che si aggiravano nei dintorni ri"erirono di aver sentito dire che 4ito Quinzio si dedicava ai suoi campi nei pressi di 4uscolo, senza pi! preoccuparsi di /oma e della sua vita pubblica. Quest'uomo, che apparteneva a una "amiglia patrizia, dopo aver ottenuto grandi riconoscimenti in campo militare, si era visto stroncare la carriera da una "erita che lo aveva menomato rendendolo zoppo, e si era ritirato in campagna lontano dal "oro e dalla politica. 5on appena udirono il suo nome, lo riconobbero e lo "ecero chiamare nella speranza che le cose potessero prendere una buona piega. #a siccome le speranze che quell'uomo scegliesse spontaneamente di aiutarli erano assai ridotte, decisero di ricorrere alla "orza e all'intimidazione. %iunti cos. nel cuore della notte alla sua "attoria, gli incaricati della missione sorpresero Quinzio immerso nel sonno. 5on gli o""rirono alternativa- o avrebbe accettato la carica e il comando, oppure, se avesse ri"iutato di seguirli, lo avrebbero ucciso. Cos., lo trascinarono nell'accampamento. 5on appena vi mise piede, lo nominarono comandante, gli con"erirono le insegne del grado e gli chiesero di condurli a /oma. #essisi poi in marcia pi! per loro iniziativa che per decisione del comandante, arrivarono in assetto di guerra a otto miglia da /oma, su quella che oggi 2 la via (ppia. ' di l. avrebbero immediatamente puntato sulla citt, se non avessero sentito che un esercito muoveva ad a""rontarli agli ordini di #arco +alerio, che era stato nominato dittatore con Lucio 'milio #amerco in qualit di maestro di cavalleria. 40 5on appena i due schieramenti giunsero l'uno in vista dell'altro e riconobbero le rispettive armi e insegne, a tutti venne s!bito in mente la patria e quel ricordo plac la loro ira. %li uomini non erano ancora cos. duri da spargere il sangue dei concittadini, non avevano conosciuto nient'altro che guerre con popoli stranieri e la secessione dal resto della cittadinanza era considerata l'apice di ogni rabbiosa reazione. Cos., da entrambe le parti, tanto i comandanti quanto i soldati semplici cercavano il modo per incontrarsi e trattare- tanto Quinzio, che era sazio anche di guerre in di"esa della patria )immaginiamoci poi di guerre contro di essa*, quanto Corvino che voleva bene a tutti i concittadini, in particolar modo ai soldati e al di sopra di ogni altro al suo stesso esercito. $u lui a "arsi avanti per avviare le trattative. 5on appena

lo riconobbero, cal s!bito il silenzio e gli avversari mostrarono di avere per lui non meno rispetto di quanto ne avessero i suoi uomini. <Soldati=, cominci Corvino, <mentre mi accingevo a uscire da /oma, ho rivolto una preghiera agli d2i immortali vostri e miei, chiedendo loro supplichevolmente di concedermi l'onore non tanto di avere la meglio su di voi quanto di ottenere la vostra riconciliazione. Le varie guerre hanno gi o""erto abbastanza occasioni di gloria, e altre ne o""riranno. 3ra bisogna adoperarsi per arrivare alla pace. Le richieste che ho "atto agli d2i immortali con la mia preghiera, voi potreste da soli realizzarle, se soltanto voleste ricordare di aver posto il vostro accampamento in territorio romano e non nel Sannio o nella terra dei +olsci, se vi venisse in mente che i colli che vedete si trovano nel vostro paese natale, che questo esercito 2 "atto di vostri concittadini e che io sono il vostro console, quello sotto i cui auspici e il cui comando avete per due volte sbaragliato le legioni dei Sanniti, per due volte conquistato il loro accampamento. Soldati, io sono #arco +alerio Corvo, il cui sangue patrizio conoscete per i bene"ici ricevuti e non per le ingiustizie perpetrate nei vostri con"ronti- sono un uomo che non ha mai proposto n leggi irriguardose n ha mai votato decisioni del senato crudeli verso di voi, risultando in tutte le posizioni di potere da lui occupate sempre pi! rigido con se stesso che con voi. #a se le origini, il valore personale, la dignit e i riconoscimenti hanno mai suscitato in qualcuno l'arroganza, ebbene io per nascita mi trovavo in quella condizione- avevo dato una tale prova delle mie capacit, ero arrivato alla pi! alta carica della repubblica in et cos. giovane che, console a ventitr anni, avrei potuto essere sprezzante anche nei con"ronti dei patrizi, e non solo della plebe. #a quando ero console ho "orse detto e "atto qualcosa di meno accettabile rispetto a quando ero tribuno6 Fo retto due consolati consecutivi comportandomi nella stessa maniera- nel condurre questa dittatura che mi con"erisce poteri assoluti mi atterr agli stessi principi- non mi comporter, nei con"ronti di questi miei uomini e dei soldati della mia gente, in maniera pi! mite di quanto non "acciano i nemici 0 e al solo pronunciare questa parola rabbrividisco 0 nei vostri con"ronti. &erci sguainerete la spada prima voi contro di me che non io contro di voi. 1unque le trombe suonino il segnale di battaglia dalla vostra parte, l'urlo di guerra e l'assalto partano dalla vostra parte, se davvero si deve combattere. 3sate pure quello che i vostri padri e i vostri antenati non osarono, e non ebbero il coraggio di mettere in pratica n i plebei che si ritirarono sul monte Sacro, n quelli che poi si ritirarono sull'(ventino. (spettate "ino a quando a ciascuno di voi 0 come successe in passato a Coriolano 0 verranno incontro le madri e le mogli coi capelli sciolti9 $u allora che le legioni dei +olsci, siccome avevano un comandante romano, cessarono di combattere. +olete non astenervi dal combattere una guerra scellerata voi che siete un esercito romano6 4ito Quinzio, qualunque sia la tua posizione in quello schieramento 0 che tu l'abbia cio2 occupata di spontanea volont o sia stato "orzato a "arlo 0, se si tratter di combattere, allora rit.rati in mezzo alla retroguardia- per te sar meno vergognoso "uggire e dare le spalle a dei concittadini piuttosto che combattere contro la patria. #a ora che si deve arrivare alla pace, 2 giusto e doveroso che tu stia qua in prima "ila e agisca nel supremo interesse delle due parti. Se le vostre richieste sono ragionevoli, verranno accolte, ma 2 pre"eribile accordarci anche a condizioni inique piuttosto che versare sangue in uno scontro empio=. 4ito Quinzio, voltandosi con le lacrime agli occhi verso i suoi uomini, disse loro- <Se, soldati, io sono di qualche utilit, posso essere per voi una guida migliore verso la pace che verso la guerra. Quelle parole non le ha pronunciate un +olsco o un Sannita, ma un /omano, il vostro console, o soldati, il vostro comandante- i suoi auspici li avete sperimentati in vostro "avore, non cercate quindi di metterne alla prova l'e""icacia contro di voi. l senato aveva a disposizione anche altri comandanti in grado di a""rontarvi in maniera ben pi! drastica- eppure ha scelto l'uomo che avrebbe trattato con voi 0 i suoi uomini 0 con maggior comprensione, e nel quale, come vostro comandante, avreste potuto riporre il massimo della "iducia. La pace 2 l'obiettivo anche di chi 2 in grado di dominare- che cosa dovremmo dunque desiderare noi6 Lasciamo da parte l'ira e la speranza, "alsi consiglieri e a""idiamo noi stessi e la nostra causa a un uomo la cui lealt 2 conosciuta da tutti=. 41 &oich tutti approvavano a gran voce, 4ito Quinzio avanz oltre le insegne e annunci che i suoi uomini si sarebbero rimessi all'autorit del dittatore, che egli implor di sostenere la causa di quei disgraziati concittadini e, accettato tale c7mpito, di proteggerne gli interessi con lo stesso scrupolo con cui era solito amministrare le cose di pubblico interesse. Quanto alla sua personale situazione, 4ito Quinzio dichiar di non voler nessuna garanzia in quanto non intendeva "ar a""idamento su altro che sulla propria innocenza. (i soldati, invece, come gi in passato alla plebe al tempo degli avi e poi in sguito alle legioni, avrebbe dovuto essere assicurato che la secessione non li avrebbe "atti incorrere in punizioni. 'logiato 4ito Quinzio e invitato il resto della truppa a ben sperare, il dittatore torn al galoppo in citt dove, dopo aver ottenuto l'autorizzazione del senato, "ece approvare dal popolo riunito nel bosco &etelino una legge in virt! della quale nessun soldato avrebbe potuto esser perseguito a causa della secessione. Li preg poi, in qualit di cittadini romani, di evitargli generosamente che quell'incidente diventasse per qualcuno motivo di biasimo, reale o per celia. +enne anche approvata una legge sacrata militare in base alla quale non avrebbe potuto essere cancellato dai ranghi il nome di alcun soldato arruolato, a meno che lo stesso ne avesse "atto richiesta, alla legge venne aggiunta una clausola che impediva a chiunque di comandare una centuria nei quadri di una legione nella quale era stato tribuno. protagonisti della insurrezione militare chiesero di applicare questo provvedimento ai danni di &ublio Salonio, il quale era stato con regolare alternanza un anno tribuno dei soldati e l'anno dopo primo centurione )grado che oggi 2 conosciuto come centurione primipilo*. %li uomini erano ostili nei suoi con"ronti perch Salonio si era sempre opposto ai loro progetti di ammutinamento ed era "uggito da Lautule per evitare coinvolgimenti nella rivolta. ' cos., dato che il senato non voleva cedere su quest'unico punto per riguardo nei con"ronti di Salonio, "u Salonio stesso che, implorando i

senatori di non anteporre la sua onorabilit alla concordia civile, li spinse a cedere anche in quel caso. 8gualmente s"rontata "u la richiesta di ridurre lo stipendio dei cavalieri 0 che allora guadagnavano tre volte la paga dei "anti 0, per il semplice "atto che essi si erano opposti all'ammutinamento. 42 3ltre a questi provvedimenti, ho trovato presso alcune "onti che il tribuno della plebe Lucio %enucio propose alla plebe di dichiarare illegale il prestito a interesse. ' che con altri plebisciti venne stabilito che nessuno avrebbe potuto detenere la stessa magistratura nell'arco di dieci anni, n una doppia magistratura nel corso di un unico anno, e che "osse possibile eleggere due consoli di estrazione plebea. Se al popolo "urono concessi tutti questi privilegi, allora 2 evidente che quell'ammutinamento militare aveva avuto non poca "orza. (ltri annalisti riportano invece che +alerio non "u eletto dittatore, che l'intera questione venne condotta dai consoli, che la massa di rivoltosi venne piegata con le armi, e inoltre che l'attacco notturno non venne portato alla "attoria di 4ito Quinzio, bens. alla casa di %aio #anlio, il quale venne catturato dai ribelli e costretto a divenirne il comandante. Secondo queste "onti, sarebbero partiti di l. per andarsi ad accampare a quattro miglia da /oma, in un luogo "orti"icato. comandanti non avrebbero "atto accenni alla concordia, ma all'improvviso, quando i due schieramenti erano ormai di "ronte in armi, si sarebbero scambiati il saluto militare, mentre i soldati, mescolandosi gli uni con gli altri, avrebbero cominciato a stringersi la mano e ad abbracciarsi piangendo. ' i consoli, vedendo che gli uomini non erano nella disposizione di combattere, si sarebbero visti costretti a proporre al senato di ristabilire l'armonia tra le parti in causa. Cos. gli storici del passato sono d'accordo soltanto sul "atto che l'insurrezione armata sia avvenuta e che sia stata poi ricomposta. La notizia di questo ammutinamento unita alla di""icile guerra iniziata coi Sanniti spinse alcuni popoli a rinunciare all'alleanza con /oma- a parte i Latini, che gi da tempo erano alleati ina""idabili, i &rivernati devastarono con un'improvvisa incursione anche le colonie romane di 5orba e Sezia. LIBRO VIII

1 'rano gi consoli %aio &lauzio )per la seconda volta* e Lucio 'milio #amerco, quando gli abitanti di Sezia e di 5orba vennero a /oma per ri"erire che i &rivernati si erano ribellati, e per lamentarsi delle devastazioni subite. Si apprese anche che un esercito di +olsci, alla cui testa erano gli (nziati, si era accampato nei pressi di Satrico. 'ntrambe le guerre toccarono in sorte a &lauzio. Come prima cosa marci contro &riverno, venendo immediatamente allo scontro armato. Scon"itti i nemici senza eccessivi s"orzi, cattur la citt, cui impose una massiccia guarnigione, e la restitu. agli abitanti, privandola per di due terzi della terra. 1i l. l'esercito vincitore venne condotto a Satrico per a""rontare gli (nziati. La battaglia combattuta nei pressi di quella citt "u tremenda e cost a entrambe le parti ingenti perdite, un temporale la interruppe quando non era ancora chiaro a quale dei due schieramenti sarebbe andata la vittoria, e i /omani, per nulla scoraggiati da uno scontro cos. incerto, si prepararono a gettarsi di nuovo nella mischia il giorno successivo. #a i +olsci, una volta passati in rassegna gli uomini per calcolare il numero dei caduti, non avevano pi! alcuna intenzione di esporsi una seconda volta allo stesso pericolo. La notte, come "ossero stati scon"itti, abbandonarono sul posto i "eriti e parte dei bagagli, e marciarono impauriti alla volta di (nzio. 8na grande quantit di armi venne allora rinvenuta, non soltanto in mezzo ai corpi dei caduti, ma anche nell'accampamento nemico. 1opo aver dichiarato che avrebbe consegnato quelle spoglie alla #adre Lua, il console devast il territorio nemico "ino alla costa. L'altro console, 'milio, entr nel territorio sabellico, ma non trov n l'accampamento dei Sanniti n tracce del nemico. #entre era impegnato a devastare le campagne, "u raggiunto da inviati dei Sanniti che recavano richieste di pace. nviati dal console al senato, essi ottennero la possibilit di parlare- abbandonata l'arroganza di sempre, pregarono i /omani di concedere loro la pace e il diritto di portare guerra ai Sidicini, queste richieste parevano loro pi! che giusti"icate, in quanto erano diventati amici dei /omani in un periodo pi! "avorevole )e non, come i Campani, nel pieno dei rovesci*, e inoltre avevano preso le armi contro i Sidicini, loro nemici di sempre, e mai amici dei /omani, in"atti i Sidicini non avevano mai, come i Sanniti, richiesto l'amicizia in tempo di pace, n, come i Campani, assistenza in tempo di guerra, e tantomeno si trovavano sotto la protezione del popolo romano cui non erano sottomessi. 2 l pretore 4ito 'milio consult il senato riguardo le richieste dei Sanniti, e avendo i senatori deciso di rinnovare il trattato di alleanza con loro, il pretore rispose agli inviati che non era colpa del popolo romano se i rapporti di amicizia si erano interrotti, e che siccome erano stati i Sanniti stessi a pentirsi di una guerra iniziata per colpa loro, non c'erano ostacoli a una ripresa delle relazioni amichevoli. Quanto ai Sidicini, i /omani non intendevano inter"erire nell'autonomia che il popolo sannita aveva in "atto di pace e di guerra. Quando gli inviati sanniti rientrarono in patria a sguito della rati"ica del trattato, l'esercito romano venne immediatamente richiamato da quella zona, dopo aver ricevuto lo stipendio di un anno e razioni di viveri per tre mesi )il console aveva stabilito che questo "osse il prezzo giusto di una tregua, almeno "ino al rientro degli ambasciatori*. Sanniti marciarono contro i Sidicini con le stesse truppe che avevano utilizzato nella guerra con /oma, ed erano convinti di impossessarsi della citt nemica in breve tempo- ma i Sidicini tentarono di anticiparli arrendendosi ai /omani. Quando per i senatori ebbero ri"iutato la loro resa giudicandola troppo tardiva e "rutto solo della pi! disperata necessit, si rivolsero ai Latini che si erano gi preparati a muovere guerra di loro spontanea volont. #a neppure i Campani 0 tanto pi! vivo era in loro il ricordo dell'a""ronto subito dai Sanniti che del bene"icio ricevuto dai /omani 0 si astennero dall'unirsi alla spedizione. 8n grande esercito "ormato da quei popoli e agli ordini di un comandante latino

invase il territorio dei Sanniti, causando pi! danni con le sue razzie che in campo di battaglia. ' sebbene i Latini avessero la meglio in ogni scontro, non "urono a""atto contrari all'idea di abbandonare il territorio nemico, per evitare di dover combattere cos. spesso. Sanniti ebbero perci tempo di inviare degli ambasciatori a /oma. 8na volta ammessi al cospetto del senato, essi si lamentarono di ricevere, in qualit di alleati, lo stesso trattamento che era stato loro riservato quando erano nemici, e implorarono umilmente i /omani di accontentarsi di strappare ai Sanniti la vittoria conquistata su Campani e Sidicini, non permettendo per che essi "ossero vinti dai pi! codardi dei popoli. Se Latini e Campani erano sottomessi ai /omani, che allora i /omani li costringessero con l'autorit ad astenersi dall'invadere il territorio sannita, se invece ri"iutavano tale autorit, li convincessero allora con la "orza. ( queste parole i /omani replicarono in termini ambigui- erano imbarazzati a dover ammettere che ormai i Latini non erano pi! sotto il loro controllo, e temevano, accusandoli, di provocarne il de"initivo distacco. Campani si trovavano invece in condizione diversa, essendo entrati nella loro s"era di in"luenza non con un trattato, ma a sguito di una resa. &ertanto i Campani avrebbero dovuto, volenti o nolenti, rimanere tranquilli. 5el trattato stretto con i Latini non c'era invece clausola che impedisse a quel popolo di combattere contro chi avesse voluto. 3 La risposta, se da una parte lasci i Sanniti nel dubbio circa le intenzioni dei /omani, dall'altra allontan da /oma i Campani, ora in preda alla paura, mentre rese ancora pi! baldanzosi i Latini, persuasi che i /omani "ossero ormai pronti a qualsiasi concessione. ' perci i loro capi, col pretesto di preparare la guerra contro i Sanniti, convocavano continue riunioni, e in ognuna tramavano in segreto la guerra contro /oma. (nche i Campani prendevano parte a questa guerra contro i loro salvatori. #a non ostante cercassero di tenere nascoste tutte le loro iniziative 0 volevano in"atti scrollarsi di dosso i Sanniti prima che i /omani passassero all'azione 0, tuttavia, tramite alcune persone legate da vincoli di parentela e di ospitalit privata, a /oma trapelarono indiscrezioni sulla congiura. 'd essendo stato ordinato ai consoli di dimettersi prima del termine, per "ar s. che al pi! presto venissero nominati nuovi consoli destinati a "ronteggiare quel minaccioso con"litto, subentr lo scrupolo di permettere che presiedessero le elezioni magistrati il cui potere aveva subito una riduzione. $u cos. che si venne a un interregno. %li interr "urono due- #arco +alerio e #arco $abio, il primo dei quali nomin consoli 4ito #anlio 4orquato )al terzo mandato* e &ublio 1ecio #ure. Sappiamo che nel corso di quell'anno approd in talia una "lotta di (lessandro, re dell''piro. Se questa guerra avesse "atto s!bito registrare dei successi, non c'2 dubbio che si sarebbe estesa ai /omani. ( quel periodo risalgono anche le gesta di (lessandro #agno il quale, nato dalla sorella del re dell''piro, venne stroncato in tutt'altra parte del mondo da una malattia "atale, quando era ancora nel "iore della giovinezza e senza aver subito scon"itte in guerra. #a i /omani, non ostante la de"ezione degli alleati e di tutti i Latini "osse ormai quasi certa, quasi si preoccupassero per i Sanniti e non per se stessi, convocarono a /oma dieci comandanti latini, cui impartire disposizioni. l Lazio aveva in quel tempo due pretori, Lucio (nnio di Sezia e Lucio 5umisio di Circei, entrambi provenienti da colonie romane- con la loro istigazione avevano spinto a prendere le armi, oltre a Signia e a +elitra )anch'esse colonie romane*, anche i +olsci. Si decise di convocarli di persona. ( nessuno s"uggivano i motivi della loro chiamata. Cos., prima di partire per /oma, i pretori convocarono un'assemblea e dopo aver annunciato di essere stati chiamati dal senato, chiesero istruzioni sulla risposta da dare alle domande che supponevano sarebbero state loro rivolte. 4 Le proposte "urano quanto mai varie, e al termine (nnio disse- <(nche se sono stato proprio io a richiedere il vostro parere sulle nostre risposte al senato romano, ci non ostante ritengo pi! importante per la nostra causa decidere che cosa dobbiamo "are piuttosto che dire. Quando vi avremo esposto i nostri piani, non sar di""icile trovare parole adatte ai "atti. n"atti se anche adesso riusciamo a sopportare la schiavit! che ci lega sotto la parvenza di pari condizioni, cos'altro ci resta, una volta abbandonati i Sidicini al loro destino, se non obbedire non solo agli ordini dei /omani, ma anche a quelli dei Sanniti, dichiararci pronti a deporre le armi a un cenno dei /omani6 Se invece un minimo desiderio di libert s"iora i vostri animi, se le parole 'trattato' e 'alleanza' signi"icano parit di diritti, se i /omani sono davvero nostri consanguinei )di questo in passato ci si vergognava, mentre adesso 2 motivo di vanto*, se con 'esercito alleato' essi davvero intendono un esercito che unito al loro raddoppi le "orze di ciascuno, da non impiegare se non per avviare o concludere guerre comuni, allora perch non siamo uguali in tutto6 &erch uno dei due consoli non tocca ai Latini6 L dove c'2 una partecipazione di "orze dovrebbe esserci anche partecipazione di autorit. ' questo, per altro, non sarebbe particolare motivo di vanto per noi- in "ondo, abbiamo gi accettato che /oma "osse capitale del Lazio9 #a prolungando all'in"inito la nostra sopportazione abbiamo "atto s. che questa condizione sembrasse motivo d'onore. Se per avete mai accarezzato il desiderio di dividere il comando e di godere della libert, ecco arrivato il momento opportuno, ora che l'occasione vi viene o""erta dal vostro valore e dalla benevolenza degli d2i. 5egando loro l'invio di truppe ne avete messo alla prova la pazienza- chi pu aver dubbi che siano "urenti per aver visto interrompersi una consuetudine che risaliva a pi! di duecento anni "a6 'ppure hanno incassato il colpo. (bbiamo combattuto coi &eligni di nostra iniziativail popolo che in passato non ci concedeva nemmeno il diritto di di"endere da soli la nostra terra non ha "atto opposizione. Fanno sentito che i Sidicini si sono messi sotto la nostra protezione, che i Campani li hanno abbandonati per schierarsi dalla nostra parte e che noi stiamo preparando un esercito per a""rontare i Sanniti- eppure non si sono mossi da /oma. 1a dove viene tutta questa loro moderazione, se non dalla consapevolezza della nostra e della loro "orza6 So da "onte sicura che ai Sanniti presentatisi a lamentarsi di noi il senato romano ha risposto in maniera da non lasciar dubbi sulla situazione- ormai nemmeno i suoi stessi membri pretendono pi! che il Lazio resti sotto l'autorit di /oma. 5elle vostre domande chiedete ora senza esitazioni quei diritti che essi tacitamente vi concedono. Se c'2 qualcuno che non ha il coraggio di parlare, allora dichiaro che sar io stesso a "arlo di "ronte non solo al popolo e al senato romano, ma anche a %iove che abita sul Campidoglio- se vogliono che osserviamo il trattato di alleanza, allora

accettino che il nostro popolo "ornisca uno dei consoli e parte del senato=. Queste proposte e queste promesse spregiudicate vennero accolte con un urlo di approvazione generale e ad (nnio "u con"erito il potere di agire e parlare nella maniera che gli "osse sembrata pi! conveniente alla causa e all'onore del popolo latino. 5 Quando i due magistrati arrivarono a /oma, il senato diede loro udienza sul Campidoglio. L., siccome il console 4ito #anlio intim loro, su iniziativa del senato, di non portare guerra ai Sanniti che erano legati ai /omani da un trattato di alleanza, (nnio parl non come un ambasciatore protetto dal diritto delle genti, ma come un generale che avesse appena conquistato il Campidoglio con il suo esercito. <4ito #anlio=, disse <e voi, senatori- sarebbe ora, una buona volta, che la smetteste di trattare con noi da padroni, rendendovi conto che il Lazio, con il "avore degli d2i, 2 pi! che mai ricco di uomini e di armi dopo aver vinto in guerra i Sanniti e aver ottenuto l'alleanza di Sidicini e Campani, e adesso anche dei +olsci, e rendendovi conto che addirittura le vostre colonie hanno pre"erito sottomettersi ai Latini piuttosto che a voi /omani. #a poich non vi rassegnate a porre "ine al vostro dispotismo, noi 0 pur essendo in grado di rivendicare la libert del Lazio con la "orza delle armi 0 siamo disposti, in nome del rapporto di consanguineit, a o""rire condizioni di pace che soddis"ino entrambe le parti, in considerazione del "atto che gli d2i hanno voluto un equilibrio di "orze tra noi. 'cco le condizioni- i consoli devono essere eletti uno dai /omani, l'altro dai Latini, i membri del senato nominati secondo un'equa proporzione tra le due genti, in modo che ci siano un unico popolo e un unico stato. ' perch la sede e il nome dell'impero siano comuni a tutti, essendo in proposito inevitabile che una delle due parti ceda nell'auspicabile interesse di entrambi i popoli, ebbene- la capitale sia la nostra citt e il nome di tutti sia quello di /omani9=. l caso volle che anche i /omani avessero, nel console 4ito #anlio, un uomo che poteva tener testa ad (nnio quanto a bellicosit. #anlio controll cos. poco il proprio risentimento da dichiarare che, se i senatori "ossero stati cos. irragionevoli da lasciarsi dettare legge da un uomo di Sezia, si sarebbe presentato in senato con la spada al "ianco e avrebbe ucciso con le sue mani qualunque latino gli si "osse parato innanzi. +oltatosi poi verso la statua di %iove, disse<(scolta, %iove, queste parole scellerate9 (scoltate, leggi umane e divine9 4u stesso, %iove, prigioniero e oppresso, dovrai vedere consoli e senatori stranieri nel tuo sacro santuario6 Sono questi, o Latini, i patti che il re romano 4ullo ha stretto con i vostri antenati albani, questi i patti che Lucio 4arquinio ha poi stipulato con voi6 5on ricordate la battaglia del lago /egillo6 ( tal punto avete dimenticato i disastri patiti in passato e i bene"ici che vi abbiamo "atto6=. 6 (lle parole del console segu. l'indignazione dei senatori, ed 2 stato tramandato che in risposta alle numerose suppliche rivolte agli d2i, ripetutamente chiamati in causa dai consoli come testimoni garanti dei trattati, si ud. una "rase sprezzante di (nnio contro la maest di %iove romano. Quel che 2 certo 2 che, mentre "urente si precipitava "uori dal vestibolo del tempio, scivol sui gradini e batt la testa sull'ultimo gradino con tale violenza da perdere i sensi. &oich non tutti gli autori concordano nell'a""ermare che mor., posso lasciare anch'io la questione aperta, come pure il "atto che, mentre i Latini invocavano gli d2i a testimoni della rottura dei trattati, scoppi una tempesta accompagnata da un grande "ragore nel cielo. Queste notizie potrebbero in"atti essere vere come pure esser state inventate ad arte per rappresentare in maniera concreta l'ira degli d2i. 4orquato, che i senatori avevano mandato a congedare gli inviati, vedendo (nnio steso a terra, esclam )perch la sua voce arrivasse sia al popolo sia ai senatori*- <Sta bene cos.- gli d2i hanno scatenato una guerra santa. 'siste la potenza celeste9 'd esisti tu, %iove9 n questa sede non ti abbiamo consacrato invano padre degli d2i e degli uomini. &erch esitate, o Quiriti, e voi padri coscritti, a prendere le armi sotto la guida degli d2i6 Schianter al suolo le legioni latine, cos. come ora vedete stramazzato a terra il loro rappresentante=. Le parole del console, accolte con approvazione da tutto il popolo, in"iammarono a tal punto la massa che gli inviati latini, ormai sul piede di partenza, vennero protetti contro la rabbia e l'assalto del popolo pi! dall'intervento dei magistrati che li accompagnavano per disposizione del console, che dal diritto delle genti. (nche il senato si dichiar d'accordo sulla guerra. ' i consoli, arruolati due eserciti, attraversarono i territori dei #arsi e dei &eligni. Quindi, una volta unite alle loro "orze quelle dei Sanniti, si accamparono nei pressi di Capua, dove cio2 si erano gi concentrati i Latini e i loro alleati. L. si dice che entrambi i consoli ebbero nella notte la stessa visione- un uomo di statura e imponenza superiori al normale il quale diceva che il comandante di una parte e l'esercito dell'altra avrebbero dovuto essere o""erti in sacri"icio agli d2i #ani e alla #adre 4erra. La vittoria sarebbe andata a quel popolo e a quello schieramento il cui comandante avesse o""erto in sacri"icio di espiazione le legioni nemiche oltre a se stesso. consoli, con"rontate queste visioni notturne, decisero di "ar sacri"icare delle vittime per placare l'ira degli d2i. Se poi il responso delle viscere "osse coinciso con il contenuto dei sogni, allora uno dei due consoli avrebbe dovuto mettere in atto la volont del destino. Quando il verdetto degli aruspici si "u rivelato in pieno accordo con la segreta superstizione che ormai si era radicata in loro, dopo aver convocato luogotenenti e tribuni e aver reso di pubblico dominio il volere degli d2i, per evitare che la morte volontaria del console spaventasse le truppe durante il combattimento, i due alti comandanti decisero di comune accordo che, dovunque l'esercito romano avesse cominciato a perdere terreno, il console che aveva il comando dei reparti in di""icolt avrebbe dovuto sacri"icarsi. 5el corso dell'assemblea si decise anche che, se in passato c'erano mai state delle guerre condotte con estrema severit, ora era l'occasione buona per ricondurre la disciplina militare alle tradizioni di un tempo. La preoccupazione dei /omani era accresciuta dal "atto di dover combattere contro i Latini, un popolo che aveva la loro stessa lingua, stesse tradizioni, stesso tipo di armamenti, e soprattutto la stessa condotta ed esperienza militare. soldati si erano mescolati con i soldati, i centurioni con i centurioni e i tribuni con i tribuni, da pari a pari e in qualit di colleghi, nelle stesse guarnigioni e spesso anche negli stessi manipoli. &er evitare che questa

situazione traesse in errore i soldati, i consoli ordinarono che nessuno abbandonasse il proprio posto per andare all'assalto del nemico. 7 l caso volle che tra gli altri u""iciali dei vari squadroni inviati in tutte le direzioni a perlustrare i dintorni ci "osse 4ito #anlio, il "iglio del console. 'gli si era spinto, con i suoi cavalieri, al di sopra dell'accampamento nemico, "ino a trovarsi a distanza di un lancio di giavellotto dal posto di guardia pi! vicino. n quel settore c'erano i cavalieri di 4uscolo agli ordini di %emino #ecio, un uomo "amoso tra i compagni sia per i nobili natali sia per il suo passato di combattente. /iconosciuti i cavalieri romani e il "iglio del console, alla testa del drappello )si conoscevano tutti "ra loro, specie gli uomini pi! in vista*, disse- <5on vorrete davvero, /omani, combattere la guerra contro i Latini e i loro alleati con un solo squadrone di cavalleria6 Cosa "aranno nel "rattempo i consoli e i due eserciti6=. <(rriveranno a tempo debito=, replic #anlio, <e con loro arriver anche %iove in persona, ben pi! "orte e potente, testimone degli accordi che avete violato. Se al lago /egillo vi abbiamo massacrato "ino alla nausea, anche qui "aremo sicuramente in modo che non vi stia troppo a cuore l'a""rontarci in battaglia=. 8dite queste parole, %emino avanz in sella poco oltre la linea dei compagni e domand- <#entre aspetti che venga quel giorno nel quale "arete il grande s"orzo di muovere l'esercito, non vuoi misurarti tu in persona con me, in modo che gi dall'esito del nostro duello la gente veda quanto sia superiore un cavaliere latino a uno romano6=. L'indole tracotante del giovane venne spinta dal risentimento o "orse dalla vergogna di ri"iutare la s"ida, o ancora dalla "orza irresistibile del destino. ' cos., dimentico dell'ordine del padre e del proclama del console, si gett sconsideratamente in un duello nel quale non avrebbe "atto molta di""erenza se avesse vinto o perso. 1opo aver "atto allontanare gli altri cavalieri come per "ar spazio a uno spettacolo, i due s"idanti spronarono i cavalli l'uno contro l'altro nel tratto di pianura che si apriva tra di loro. Lanciatisi all'assalto con le aste pronte a colpire, la cuspide di #anlio s"ior l'elmo dell'avversario, mentre l'asta di #ecio and a "inire oltre il collo del cavallo di #anlio. &oi, dopo aver girato i cavalli, #anlio, che era stato il primo a rialzarsi per il secondo assalto, riusc. a piantare la punta del giavellotto tra le orecchie del cavallo. &er il dolore della "erita, l'animale si alz sulle zampe anteriori e scosse la testa con violenza, sbalzando di sella il cavaliere. Questi, appoggiandosi all'asta e allo scudo, cercava di rimettersi in piedi dopo la pesante caduta, quando #anlio lo trapass col giavellotto che, uscito dal "ianco dopo essere entrato dalla gola, inchiod a terra l'avversario. Quindi, raccolte le spoglie, ritorn dai compagni di squadra che lo accolsero con un urlo di gioia e lo accompagnarono all'accampamento, dove il giovane cerc immediatamente la tenda del padre, senza sapere cosa il destino avesse in serbo per lui, se cio2 la lode oppure la punizione. <&adre=, disse <perch tutti mi ritengano veramente "iglio tuo, io ti porto queste spoglie equestri, strappate al corpo di un nemico che mi aveva s"idato a duello=. 5on appena il console sent. queste parole, distolse immediatamente lo sguardo dal "iglio e ordin al trombettiere di suonare l'adunata. /accoltisi gli uomini, disse- <&oich tu, 4ito #anlio, senza portare rispetto n all'autorit consolare n alla patria potest, hai abbandonato il tuo posto, contro i nostri ordini, per a""rontare il nemico, e con la tua personale iniziativa hai violato quella disciplina militare grazie alla quale la potenza romana 2 rimasta tale "ino al giorno d'oggi, mi hai costretto a scegliere se dimenticare lo Stato o me stesso, se dobbiamo noi essere puniti per la nostra colpa o piuttosto 2 il paese a dover pagare per le nostre colpe un prezzo tanto alto. Stabiliremo un precedente penoso, che per sar d'aiuto per i giovani di domani. Quanto a me, sono toccato non solo dall'a""etto naturale che un padre ha verso i "igli, ma anche dalla dimostrazione di valore che ti ha "uorviato con una "alsa parvenza di gloria. #a visto che l'autorit consolare dev'essere o consolidata dalla tua morte oppure del tutto abrogata dalla tua impunit, e siccome penso che nemmeno tu, se in te c'2 una goccia del mio sangue, ri"iuteresti di ristabilire la disciplina militare messa in crisi dalla tua colpa, va, o littore, e legalo al palo=. 1i "ronte a un ordine tanto crudele rimasero tutti senza "iato- ciascuno, "renato pi! dalla paura che dalla disciplina, guardava alla scure come "osse rivolta contro se stesso. #a quando si riebbero dallo stupore che li aveva tenuti im0mobili in silenzio, all'improvviso, mentre il sangue sgorgava dal collo reciso, le loro voci esplosero in un lamento cos. incontrollabile da non risparmiare n gemiti n maledizioni, e dopo aver coperto con le spoglie il corpo del giovane, costruirono una pira al di l della trincea e lo cremarono con tutti gli onori "unebri che la cura dei soldati gli potesse o""rire. ' gli 'ordini di #anlio' non solo suscitarono orrore in quella precisa circostanza, ma costituirono anche per i giorni a venire un esempio di crudele severit. 8 4uttavia la brutalit di quella punizione rese pi! obbedienti i soldati, e non solo i servizi di guardia, i turni di sentinella e di picchetto vennero dovunque e""ettuati con maggiore attenzione, ma quell'eccesso di severit "u d'aiuto anche nella parte "inale della lotta, quando si arriv allo scontro in campo aperto. Quella battaglia, per, ricord molto da vicino una guerra civile- a tal punto i Latini non di""erivano in nulla dai /omani se non per il valore. n passato i /omani avevano utilizzato piccoli scudi rotondi. #a in sguito, quando l'esercito venne pagato, li rimpiazzarono con grandi scudi rettangolari. ' ci che prima era stata una "alange simile a quella dei #acedoni, con gli anni inizi a essere una linea di battaglia "ormata da gruppi di manipoli, con le retroguardie inquadrate in pi! compagnie, ciascuna delle quali aveva sessanta soldati, due centurioni e un al"iere. n prima linea c'erano gli hastati, organizzati in quindici manipoli l'uno a ridosso dell'altro. 3gni manipolo constava di venti soldati armati alla leggera, mentre il resto portava lo scudo pesante. noltre erano de"initi leves gli uomini che portavano soltanto l'asta e i giavellotti pesanti. Questa prima linea dello schieramento era "ormata dal "iore della giovent! in et militare. (lle loro spalle c'era una linea costituita dallo stesso numero di manipoli, a loro volta "ormati da uomini pi! maturi e chiamati principes. &rovvisti tutti di grandi scudi rettangolari, essi erano dotati delle armi migliori. ( questa "ormazione di trenta manipoli veniva dato il nome di antepilani, perch dietro alle insegne erano schierate altre quindici compagnie, ciascuna delle quali risultava "ormata da tre plotoni, che a loro volta prendevano il nome di pili. 3gni manipolo,

costituito da centottantasei e""ettivi, aveva tre insegne. 1alla prima insegna dipendevano i triarii, soldati di provato valore, dalla seconda i rorarii, meno validi per et e precedenti sul campo, mentre dalla terza gli accensi, cio2 dei soldati su cui si poteva "are scarso a""idamento e che proprio per questo motivo venivano relegati nelle estreme retrovie. Quando l'esercito veniva inquadrato in questa "ormazione, i primi a entrare nel vivo dello scontro erano gli hastati. Se questi ultimi non riuscivano a piegare la resistenza del nemico, si ritiravano a passo lento e andavano a occupare gli spazi vuoti tra i manipoli dei principes, cui toccava allora il c7mpito di s"ondare, avendo alle spalle gli hastati. triarii stavano "ermi presso le loro insegne con la gamba sinistra in avanti, gli scudi appoggiati alle spalle, le aste piantate in terra con la punta rivolta in alto, dando cos. l'impressione che la loro linea "osse protetta dalle punte di una palizzata. Se poi anche i principes non combattevano in maniera su""icientemente e""icace, dalla prima linea retrocedevano a poco a poco "ino all'altezza dei triarii )di qui il proverbio 'arrivare ai triarii', in uso per indicare che le cose inclinano al peggio*. triarii, alzandosi a combattere dopo aver raccolto negli spazi vuoti tra le loro unit i principes e gli hastati, serravano s!bito le "ila chiudendo ogni passaggio, poi, senza pi! alcuna protezione alle spalle, caricavano il nemico a ranghi compatti. Questa manovra incuteva enorme terrore negli avversari che, gettandosi all'inseguimento di chi credevano ormai scon"itto, all'improvviso si trovavano davanti agli occhi una nuova schiera pi! numerosa della precedente. 1i solito venivano arruolate anche quattro legioni costituite da cinquemila "anti ciascuna, pi! trecento cavalieri per ogni legione. 8n contingente di analoghe proporzioni veniva poi aggiunto con la leva e""ettuata tra i Latini, che in quella circostanza erano per nemici dei /omani e avevano schierato la loro linea di battaglia seguendo lo stesso schema di "ormazione. 'd i Latini sapevano che in battaglia si sarebbero scontrati non solo i manipoli con i manipoli, gli hastati con gli hastati, i principes con i principes, ma 0 ammesso che gli schieramenti in campo non subissero modi"iche 0 anche i centurioni con i centurioni. n entrambi gli eserciti il primipilo si trovava tra i triarii. ' se il /omano non era eccessivamente "orte dal punto di vista "isico, ma dotato di coraggio e di grande esperienza in campo militare, il Latino era un combattente di prima qualit, aiutato da un "isico possente. due si conoscevano benissimo perch avevano sempre comandato compagnie dello stesso rango. l centurione romano, non avendo abbastanza "iducia nella propria "orza "isica, prima di lasciare /oma aveva ottenuto dai consoli il permesso di scegliersi un centurione a lui subordinato, che lo proteggesse dall'avversario che gli era destinato. ' il giovane prescelto, scontratosi in battaglia con il centurione latino, ebbe la meglio su di lui. La battaglia venne combattuta non lontano dalle pendici del +esuvio, nel punto in cui la strada portava al +eseri. 9 consoli romani o""rirono sacri"ici prima di guidare le loro truppe all'assalto. ( quanto si racconta, l'aruspice avrebbe "atto notare a 1ecio che il "egato era inciso nella parte "amigliare, ma che la vittima era ugualmente gradita agli d2i e che #anlio aveva ottenuto auspici quanto mai "avorevoli. <(llora sta bene=, disse 1ecio <il collega ha ricevuto dei segni "avorevoli=. 5ella "ormazione gi descritta, i /omani avanzarono sul campo di battaglia. #anlio guidava l'ala destra, 1ecio la sinistra. (ll'inizio le "orze e l'ardore dei combattenti erano uguali da entrambe le parti. #a dopo qualche tempo gli hastati romani, non riuscendo a reggere la pressione dei Latini, dovettero riparare tra i principes. n questo momento di smarrimento, il console 1ecio chiam #arco +alerio a gran voce e gli grid- <(bbiamo bisogno dell'aiuto degli d2i, #arco +alerio. (vanti, pubblico ponte"ice del popolo romano, dettami le parole di rito con le quali devo o""rire la mia vita in sacri"icio per salvare le legioni=. l ponte"ice gli ordin di indossare la toga pretesta, di coprirsi il capo e, toccandosi il mento con una mano "atta uscire da sotto la toga, di pronunciare le seguenti parole, ritto, con i piedi su un giavellotto- <%iano, %iove, padre #arte, Quirino, >ellona, Lari, d2i 5ovensili, d2i ndigeti, d2i nelle cui mani ci troviamo noi e i nostri nemici, d2i #ani, io vi invoco, vi imploro e vi chiedo umilmente la grazia- concedete benigni ai /omani la vittoria e la "orza necessaria e gettate paura, terrore e morte tra i nemici del popolo romano e dei Quiriti. Come ho dichiarato con le mie parole, cos. io agli d2i #ani e alla 4erra, per la repubblica del popolo romano dei Quiriti, per l'esercito, per le legioni e per le truppe ausiliarie del popolo romano dei Quiriti, o""ro in voto le legioni e le truppe ausiliarie del nemico insieme con me stesso=. /ivolta questa invocazione, ordin ai littori di recarsi da 4ito #anlio e di annunciare quanto prima al suo collega che egli si era o""erto in sacri"icio per il bene dell'esercito. Cintasi poi la toga con il cinto gabino, salt a cavallo con le armi in pugno e si gett in mezzo ai nemici, apparendo a entrambi gli eserciti con un aspetto ben pi! maestoso di quello umano, come "osse stato inviato dal cielo per placare ogni ira degli d2i e allontanare dai compagni la dis"atta rovinosa, respingendola sui nemici. $u per questo che il suo assalto semin panico e terrore nelle prime "ile dei Latini, arrivando poi a contagiare l'intero esercito. 'ra evidentissimo che, dovunque si dirigesse in sella al suo cavallo, l. i nemici si ritraevano spaventati come "ossero stati colpiti da una meteora letale. #a quando poi cadde sommerso da una pioggia di "recce, da quel momento non ci "urono pi! dubbi sullo sbandamento delle coorti latine che si diedero ovunque alla "uga, lasciando dietro di s il deserto. 5ello stesso istante i /omani 0 liberati dal peso della superstizione 0, come se solo allora "osse stato dato il segnale, si lanciarono all'assalto, riaccendendo la mischia. n"atti anche i rorarii si "ecero sotto, tra gli antepilani, aggiungendo le loro "orze a quelle di hastati e principes, mentre i triarii, ancora inginocchiati sulla gamba destra, aspettavano che il console desse loro il segnale di alzarsi. 10 #entre la battaglia continuava e in alcuni punti i Latini stavano avendo la meglio grazie alla superiorit numerica, il console #anlio venne a conoscenza della "ine del collega e, dopo aver onorato con il pianto e le giuste lodi 0 come richiedevano il senso del dovere e la piet 0 una morte cos. gloriosa, rimase per un attimo nel dubbio se "osse gi giunto il tempo di una sortita dei triarii. #a poi, pensando "osse pre"eribile tenerli in serbo per l'attacco "inale, ordin

agli accensi di portarsi dalle retrovie al di l delle insegne. 5on appena essi presero posizione, ecco che i Latini, convinti che gli avversari avessero "atto la stessa mossa, mandarono avanti i loro triarii, i quali, pur s"initi, con le lance rotte o spuntate, dopo aver combattutto con grande accanimento per qualche tempo, riuscirono a respingere il nemico, e credevano di aver gi avuto la meglio e di aver raggiunto l'ultima linea avversaria, quando il console disse ai triarii<3ra alzatevi e a""rontate "reschi come siete il nemico s"inito, ricordandovi della patria, dei genitori, di mogli e "igli, e del console caduto per la vostra vittoria=. Quando i triarii si alzarono, pieni di energie, con le loro armi luccicanti, nuova schiera spuntata all'improvviso, accolsero gli antepilani negli spazi vuoti tra le loro schiere e levando il grido di guerra seminarono lo scompiglio tra le prime "ile dei Latini. Colpendoli in "accia con le aste e massacrandone il "iore della giovent!, penetrarono attraverso gli altri manipoli come se questi non "ossero armati, "rantumando i loro cunei con un massacro di tali proporzioni che a stento un quarto dei nemici sopravvisse. (nche i Sanniti, schierati a distanza ai piedi delle montagne, terrorizzarono i Latini. 4ra tutti i cittadini e gli alleati, la gloria principale di quella vittoria "u dei consoli- uno dei quali aveva attirato unicamente verso la propria persona tutte le minacce e le maledizioni degli d2i celesti e in"ernali, mentre l'altro aveva dimostrato in battaglia un coraggio e un'accortezza tali che, quanti tra /omani e Latini lasciarono un resoconto della battaglia concordarono agevolmente sul "atto che qualunque "osse stata la parte guidata da 4ito #anlio, a quella sarebbe sicuramente andata la vittoria. Latini in "uga ripararono a #inturno. l loro accampamento venne preso dopo la battaglia e l. molti uomini 0 in buona parte Campani 0 "urono catturati e passati per le armi. l corpo di 1ecio non venne recuperato quel giorno, perch la notte interruppe le ricerche. $u rinvenuto il giorno dopo sotto un mucchio di "recce in mezzo all'enorme massa di nemici caduti. l collega gli tribut onoranze "unebri adeguate alla morte toccatagli. #i sembra opportuno aggiungere che il console, il dittatore o il pretore che o""ra in sacri"icio le legioni nemiche non deve necessariamente immolare se stesso, ma pu scegliere di o""rire un cittadino incluso in una legione romana regolarmente arruolata e scelto a suo piacimento. Se l'uomo che viene o""erto muore, 2 segno che le cose riusciranno per il meglio. Se invece non muore, allora una sua immagine viene sotterrata a sette o pi! piedi di pro0 "ondit nella terra, e viene o""erta in sacri"icio una vittima espiatoria. ' al magistrato romano non sar consentito di salire sopra il punto in cui l'immagine 2 stata sotterrata. Se poi vuole o""rire se stesso in voto, come "ece 1ecio, e non muore, non pu o""rire sacri"ici di natura n pubblica n privata senza macchiarsi di una colpa, sia che ricorra a una vittima, sia che si serva di un'altra o""erta di suo piacimento. Colui che si o""re in voto ha il diritto di dedicare le proprie armi a +ulcano o a qualunque altra divinit desideri. B considerata una violazione sacrilega che il nemico si impossessi del giavellotto sul quale 2 stato in piedi il console nell'atto di pronunciare la sua invocazione. 5el caso in cui la cosa si veri"ichi, bisogna placare l'ira di #arte o""rendo in sacri"icio una pecora, un maiale e un toro. 11 (nche se la memoria di ogni usanza sacra e pro"ana 2 stata cancellata dal "avore che gli uomini tributano alle cose nuove e straniere, pre"erendole a quelle antiche e trasmesse dagli antenati, ho ritenuto che non "osse "uori luogo ri"erire queste procedure con le parole con le quali sono state "ormulate e tramandate. &resso alcuni autori ho trovato che "u soltanto a battaglia conclusa che i Sanniti intervennero in aiuto dei /omani, dopo aver atteso l'esito dello scontro. ' anche che i Latini erano gi stati messi in "uga quando gli abitanti di Lavinio, che continuavano a perdere tempo in discussioni sul da "arsi, portarono "inalmente il loro aiuto. ' ricevuta la notizia della dis"atta patita dai Latini quando ormai la loro avanguardia e parte dell'esercito erano usciti dalle porte, con una rapida inversione di marcia sarebbero rientrati in citt, poich il loro pretore di nome #ilonio 0 a quanto si racconta 0 avrebbe ricordato ai suoi che quella breve sortita sarebbe costata cara ai /omani. Latini sopravvissuti alla battaglia, dispersi in varie direzioni, si riunirono in un unico nucleo e si ri"ugiarono nella citt di +escia. L., nelle assemblee che essi tenevano, il loro comandante in capo 5umisio a""ermava che in realt l'esito della guerra era stato incerto, che entrambe le parti avevano subito un ugual numero di perdite e che i /omani avevano vinto soltanto nominalmente, trovandosi invece, di "atto, nella condizione di scon"itti. Le tende di entrambi i consoli erano in lutto- una per l'uccisione del "iglio, l'altra per la morte del console che si era o""erto in voto. l loro intero esercito era stato "atto a pezzi, hastati e principes massacrati, la carne"icina aveva coinvolto dall'avanguardia alla retroguardia, e soltanto alla "ine i triarii erano riusciti a ristabilire le sorti della battaglia. (nche se le "orze latine erano state ugualmente decimate, tuttavia, per "ornire nuovi rin"orzi, tanto il Lazio quanto la terra dei +olsci erano pi! vicini di /oma. &erci, se sembrava loro opportuno, egli avrebbe rapidamente messo insieme dei giovani in et militare reclutandoli dalle genti del Lazio e da quelle dei +olsci, sarebbe ritornato a Capua con un esercito pronto a combattere- il suo arrivo inatteso avrebbe gettato nello scompiglio i /omani, i quali in quel momento tutto si aspettavano "uorch una battaglia. +ennero cos. inviate delle lettere piene di menzogne in tutto il Lazio e nella terra dei +olsci- poich quanti non avevano preso parte alla battaglia erano pronti a credere ciecamente al messaggio in esse contenuto, venne rapidamente messo insieme, da tutte le parti, un esercito raccogliticcio. ( questo contingente and incontro presso 4ri"ano 0 tra Sinuessa e #inturno 0 il console 4orquato. 'ntrambi gli eserciti, senza neppure aver scelto un punto per porre l'accampamento, ammassate le salmerie, vennero a battaglia e posero "ine alla guerra. Le truppe nemiche subirono in"atti una tale decimazione che, quando il console guid il suo esercito vincitore a devastare il territorio dei Latini, questi ultimi si consegnarono dal primo all'ultimo, e i Campani seguirono il loro esempio. l Lazio e Capua vennero privati del territorio. l territorio dei Latini, invece, in aggiunta a quello dei &rivernati e a quello di $alerno )appartenuto al popolo campano* "ino al "iume +olturno, venne diviso tra la plebe romana. ( ciascun cittadino "urono assegnati due iugeri nel Lazio, in modo da aggiungere un terzo di iugero nel territorio di &riverno, mentre in quello di $alerno vennero assegnati tre iugeri di terra a testa con in pi! un quarto di

iugero dato come compenso per la lontananza. 4ra i Latini non incorsero in punizioni i Laurenti, tra i Campani i cavalieri, in quanto non avevano preso parte all'ammutinamento. $u data disposizione di rinnovare il trattato coi Laurenti, e da quel giorno 2 stato rinnovato ogni anno dieci giorni dopo le "erie latine. (i cavalieri campani venne concessa la cittadinanza romana e per commemorare la cosa venne a""issa una tavoletta di bronzo nel tempio di Castore a /oma. noltre venne ordinato al popolo campano di pagare a ciascuno di essi )si trattava di mille e seicento uomini* un tributo annuo di quattrocentocinquanta denari. 12 1opo aver portato a termine la guerra in questa maniera e aver distribuito ricompense e punizioni in relazione ai meriti di ciascuno, 4ito #anlio rientr a /oma. Si dice che al suo arrivo gli andarono incontro soltanto gli anziani- i giovani, allora come per il resto dei suoi giorni, lo odiarono e lo maledirono. %li (nziati e""ettuarono incursioni nei territori di 3stia, (rdea e Solonio. l console #anlio, non avendo potuto seguire di persona questa campagna militare per ragioni di salute, nomin dittatore Lucio &apirio Crasso, il quale era allora in carica come pretore. 'gli nomin a sua volta maestro di cavalleria Lucio &apirio Cursore. Contro gli (nziati il dittatore non comp. nulla di straordinario, pur essendo rimasto accampato per alcuni mesi nel loro territorio. ( un anno reso memorabile dalla vittoria su tanti popoli cos. potenti, nonch dalla morte gloriosa di uno dei due consoli e dalla severit dell'altro )tanto crudele quanto "amosa nel corso dei secoli*, segu. il consolato di 4iberio 'milio #amercino e di Quinto &ublilio $ilone, i quali non ebbero tali opportunit e si preoccuparono pi! dei propri casi personali e degli interessi delle rispettive "azioni che del bene della patria. (dirati per la con"isca del territorio, i Latini si ribellarono, ma vennero travolti nella pianura $enectana dai consoli i quali tolsero loro l'accampamento. #entre &ublilio, sotto il cui comando e i cui auspici era stata condotta la campagna, stava accettando la resa dei popoli latini i cui soldati erano caduti in quello scontro, 'milio condusse l'esercito a &edo. %li abitanti di questa citt erano sostenuti dai 4iburtini, dai &renestini e dai +eliterni, mentre rin"orzi erano anche arrivati da Lanuvio e da (nzio. (nche se i /omani si erano dimostrati superiori in pi! di una battaglia, ci non ostante dovevano ancora essere avviate le operazioni per espugnare la citt stessa di &edo e gli accampamenti dei popoli alleati che si trovavano in prossimit della citt. (ll'improvviso il console, appreso che al suo collega era stato concesso il trion"o, lasci a met le operazioni e rientr a /oma pretendendo anche per se stesso il trion"o ancor prima di aver ottenuto la vittoria. senatori, urtati da questa smaniosa ambizione, gli negarono il trion"o "ino a quando non avesse conquistato &edo o ne avesse ottenuto la resa, e da quel momento 'milio, risentito nei con"ronti del senato, svolse il consolato con lo spirito di un tribuno sedizioso. n"atti, "ino a quando rimase in carica, non cess mai di calunniare i senatori di "ronte al popolo, senza che il collega 0 anch'egli di estrazione plebea 0 gli opponesse la minima resistenza. 3""riva terreno alle accuse il "atto che la divisione dell'agro Latino e di quello $alerno era stata iniqua per i plebei. ' quando il senato, desiderando porre "ine al potere dei consoli, ordin di nominare un dittatore da opporre ai Latini ribelli, 'milio, che in quel momento deteneva i "asci, nomin dittatore il collega, il quale a sua volta scelse %iunio >ruto come maestro di cavalleria. l dittatore "u popolare sia per i discorsi pronunciati contro i patrizi, sia per aver "atto approvare tre leggi pi! che vantaggiose per la plebe ma contrarie alla nobilt. La prima prevedeva che le deliberazioni della plebe vincolassero tutti i Quiriti. La seconda che i senatori rati"icassero le proposte nei comizi centuriati prima che esse venissero sottoposte al voto. La terza che almeno uno dei censori "osse plebeo )siccome si era arrivati al punto da consentire che entrambi potessero essere plebei*. Stando all'opinione dei patrizi, nel corso di quell'anno il danno subito in patria ad opera dei consoli e del dittatore era stato superiore all'incremento di potenza conseguito all'esterno grazie alla loro vittoria e alle loro imprese militari. 13 L'anno successivo, durante il consolato di Lucio $urio Camillo e di %aio #enio, i senatori, nell'intento di "ar ricadere su 'milio, console dell'anno precedente, la responsabilit della negligenza commessa, insistevano che si dovessero impiegare uomini, armi e ogni tipo di risorsa per espugnare e distruggere &edo. ' i nuovi consoli "urono obbligati ad anteporre quella "accenda a qualsiasi altra questione e si misero in marcia. 5el Lazio la situazione era adesso giunta al punto che i suoi abitanti non riuscivano a tollerare n la pace n la guerra. &er la guerra non avevano i mezzi necessari, mentre spregiavano la pace per l'amarezza causata dalla con"isca della terra. Sembr opportuno accettare un compromesso, restando all'interno delle citt "orti"icate per evitare di provocare i /omani e o""rir loro il pretesto per aprire le ostilit- se "osse poi arrivata la notizia che qualche citt era in stato di assedio, allora tutti i popoli dei dintorni avrebbero portato soccorso. 4uttavia gli abitanti di &edo "urono aiutati da pochissime citt. 4iburtini e i &renestini, i cui territori erano vicini, raggiunsero &edo. %li (ricini, i Lanuvini e i +eliterni si stavano unendo ai +olsci di (nzio presso il "iume (stura quando vennero raggiunti e scon"itti dall'attacco improvviso di #enio. Camillo a""ront i 4iburtini, il cui esercito era il pi! "orte, nei pressi di &edo- anche se lo scontro "u ben pi! duro, l'esito risult ugualmente positivo. 1urante la battaglia cre grandissima con"usione un'improvvisa sortita degli assediati. #a Camillo, inviata parte dell'esercito ad a""rontarli, non li costrinse soltanto a rientrare all'interno delle mura, ma avendoli scon"itti nel corso della medesima giornata insieme con i loro alleati, ne cattur la citt con l'uso di scale. consoli allora, grazie alle energie e al coraggio che in"ondeva la presa di una citt, decisero di guidare l'esercito vittorioso a domare l'intero Lazio. ' non si placarono "ino a quando, dopo aver espugnato ogni singola citt o averne accettato la resa, non ebbero ridotto tutto il Lazio in loro potere. &oi, distribuiti dei presidi armati nelle citt riconquistate, partirono al0la volta di /oma, per godere del trion"o loro tributato all'unanimit. (l trion"o venne aggiunto un onore assai raro in quei tempi- nel "oro "urono collocate statue che li ra""iguravano a cavallo. &rima che venissero eletti i consoli dell'anno successivo, Camillo, portando di "ronte al senato la questione del trattamento da riservare ai popoli latini, si espresse in questi termini- <Senatori, l'intervento in armi nel Lazio si 2 ora

concluso grazie al "avore degli d2i e al valore dei soldati. %li eserciti nemici sono stati "atti a pezzi a &edo e lungo il "iume (stura. 4utte le citt del Lazio e (nzio nel territorio dei +olsci sono state catturate con la "orza o costrette alla resa e adesso sono sotto il controllo delle nostre guarnigioni armate. 3ra resta da stabilire, visto che con le loro ribellioni sono per noi motivo di continua preoccupazione, in che modo sia possibile mantenerli tranquilli con una pace duratura. %li d2i immortali vi hanno concesso un controllo cos. assoluto della situazione da lasciare nelle vostre mani il c7mpito di decidere se da questo momento in poi il Lazio debba esistere o meno. (vete di conseguenza la possibilit di garantirvi la pace nel Lazio, sia con una crudele repressione sia ricorrendo al perdono. +olete essere spietati con quanti si sono arresi o sono stati scon"itti6 &otete cancellare l'intera regione, tras"ormando in lande desolate le terre dove avete arruolato uno splendido esercito di alleati, del quale vi siete avvalsi in molte e delicate guerre. +olete seguire l'esempio dei vostri antenati e accrescere la potenza di /oma accogliendo i vinti tra i concittadini6 (vete a portata di mano l'occasione propizia per ingrandirvi conquistando enorme gloria. Lo Stato di gran lunga pi! saldo 2 quello nel quale i sudditi obbediscono con gioia. #a qualunque sia la soluzione che avete in animo di adottare, bisogna che lo "acciate in "retta. State tenendo troppi popoli sospesi tra la paura e la speranza. ' bisogna che liberiate quanto prima voi stessi dalle preoccupazioni nei loro con"ronti e ne predisponiate gli animi, "inch sono assorti nell'attesa, alla punizione o al bene"icio. l nostro c7mpito 2 stato quello di darvi il potere di decidere riguardo ogni questione- il vostro 2 invece quello di stabilire che cosa sia meglio per voi e per lo Stato=. 14 membri pi! autorevoli del senato elogiarono l'intervento del console su una questione politica capitale, ma dissero che, siccome non tutti i Latini si trovavano nella stessa situazione, si sarebbe potuta prendere una decisione con"orme ai meriti di ciascun popolo soltanto esaminando i singoli casi uno per uno. +ennero cos. passati in rassegna e valutati singolarmente. (i Lanuvini venne concessa la cittadinanza e "urono lasciati i culti religiosi, a condizione per che il tempio e il bosco di %iunone Salvatrice diventassero patrimonio comune degli abitanti di Lanuvio e del popolo romano. (d (ricini, 5omentani e &edani venne concessa la cittadinanza alle stesse condizioni dei Lanuvini. (i 4uscolani "u permesso di mantenere gli stessi diritti civili goduti in passato, e l'accusa di aver riaperto le ostilit ricadde su pochi responsabili, senza coinvolgere lo Stato. l trattamento riservato ai +eliterni, un tempo cittadini romani, "u severissimo per la loro recidivit- non soltanto "urono rase al suolo le mura della loro citt, ma i membri del senato ne vennero allontanati e "urono costretti a stabilirsi al di l del 4evere- chi "osse stato colto al di qua del "iume avrebbe dovuto pagare una multa "ino a mille assi, e l'esecutore dell'arresto non avrebbe dovuto rilasciare il prigioniero prima della riscossione della taglia. 5elle terre dei senatori vennero inviati coloni, il cui arruolamento restitu. a +elitra la popolosit di un tempo. (nche ad (nzio "u insediata una nuova colonia, dando per scontato che agli (nziati sarebbe stato concesso di iscriversi di persona se lo avessero voluto. Le loro navi da guerra vennero sequestrate, mentre al popolo di (nzio "u vietato il mare e concessa la cittadinanza. 4iburtini e &renestini vennero invece privati del territorio, non soltanto per la recente accusa di ammutinamento insieme con altre genti latine, ma anche per il "atto che, stanchi del potere di /oma, si erano in passato alleati con i %alli, gente selvaggia. (gli altri popoli latini venne negato il diritto di esercitare mutui scambi commerciali, di contrarre matrimoni misti e di tenere delle assemblee comuni. (i Campani, per il valore dei loro cavalieri che non avevano voluto ribellarsi assieme ai Latini, e agli abitanti di $onda e di $ormia, attraverso il cui territorio il passaggio era sempre stato sicuro e tranquillo, venne concessa la cittadinanza senza diritto di voto. (gli abitanti di Cuma e di Suessula vennero concesse le stesse garanzie e le stesse condizioni riservate a Capua. &arte delle navi degli (nziati venne rimorchiata nei cantieri navali di /oma, parte "u invece data alle "iamme e si decise di utilizzarne i rostri per ornare una tribuna costruita nel "oro, alla quale and il nome di Rostri. 15 1urante il consolato di %aio Sulpicio Longo e di &ublio 'lio &eto, mentre tutti i popoli, pi! per la gratitudine guadagnata dai /omani con la generosit di comportamento che per la paura suscitata dalla loro potenza, non prendevano iniziative, scoppi una guerra tra Sidicini e (urunci. %li (urunci, arresisi durante il consolato di 4ito #anlio, da allora non erano pi! stati motivo di preoccupazione, e proprio per questo avevano tutti i diritti di aspettarsi assistenza militare da parte dei /omani. #a prima che i consoli avessero "atto uscire l'esercito da /oma 0 il senato aveva in"atti dato disposizione di intervenire a "ianco degli (urunci 0 cominci a circolare la voce che essi in preda al panico avevano abbandonato la loro citt e si erano ri"ugiati con mogli e "igli a Suessa 0 oggi detta (urunca 0, di"endendosi con "orti"icazioni, la loro vecchia citt e le antiche mura erano state distrutte dai Sidicini. l senato, adirato per queste notizie con i consoli, le cui esitazioni avevano consegnato gli alleati nelle mani del nemico, ordinarono di nominare un dittatore. La scelta cadde su %aio Claudio /egillense che scelse come maestro di cavalleria %aio Claudio 3rtatore. &oi emerse uno scrupolo religioso sulla validit della nomina del dittatore- siccome gli uguri dichiararono che la nomina non sembrava regolare, il dittatore e il maestro di cavalleria rinunciarono alla carica. Quell'anno la vestale #inucia, sospettata in prima istanza per un abbigliamento non adeguato alla posizione occupata, e poi accusata di "ronte ai ponte"ici in base alla testimonianza di un servo, venne costretta da un decreto ponti"icale ad astenersi dai riti sacri e a tenere sotto la sua potest gli schiavi. &rocessata e condannata, "u sepolta viva nei pressi della porta Collina, a destra della strada lastricata nel campo Scellerato )il cui nome credo derivi dalla trasgressione al voto di castit perpetrata dalla vestale*. n quello stesso anno Quinto &ublilio $ilone "u il primo plebeo a essere eletto pretore, non ostante il console Sulpicio si "osse opposto alla nomina dichiarando di non essere disposto a considerare valida quell'elezione. #a il senato, non essendo riuscito a ostacolare l'accesso dei candidati plebei alle pi! alte cariche, si mostr meno ostinato nel caso della pretura.

16 L'anno successivo, durante il consolato di Lucio &apirio Crasso e Cesone 1uilio, si segnala per una guerra non tanto importante quanto priva di precedenti, combattuta con gli (usoni, un popolo che abitava la citt di Cales. 'ssi avevano unito le proprie "orze con quelle dei vicini Sidicini- ma siccome l'esercito delle due genti era stato scon"itto in un'unica battaglia tutt'altro che memorabile, a causa della vicinanza delle rispettive citt "u tanto pronto alla "uga quanto sicuro risult il ri"ugio trovato nella "uga stessa. Ci non ostante i senatori non smisero di curarsi di quella guerra, tante erano state le volte nelle quali i Sidicini avevano scatenato autonomamente la guerra o erano scesi al "ianco di quanti l'avevano iniziata o ancora erano stati motivo di intervento armato. &erci "ecero quanto era in loro potere perch #arco +alerio Corvo, il pi! grande comandante del tempo, raggiungesse per la quarta volta il consolato. ( Corvo venne a""iancato come collega #arco (tilio. ' per evitare di incorrere in qualche errore della sorte, chiesero ai consoli di a""idare la campagna a Corvo senza ricorrere al sorteggio. 1opo aver assunto il comando dell'esercito vittorioso lasciato dai consoli precedenti, part. alla volta di Cales dov'era scoppiata la guerra e, messi in "uga al primo assalto i nemici che non si erano ancora ripresi dallo scontro recente, si accinse ad attaccare le mura stesse della citt. ' per parte loro i soldati erano cos. animosi da desiderare di scalare immediatamente le mura- ripetevano di potercela "are. #a Corvo, vedendo che si trattava di un'impresa ardua, pre"er. portare a compimento il suo piano "acendo lavorare gli uomini piuttosto che mettendone in pericolo le vite. &erci "ece costruire un terrapieno e tettoie mobili e ordin di avvicinare le torri al muro, anche se una circostanza "ortunata ne rese inutile l'impiego. n"atti #arco $abio, un prigioniero romano, s"ruttando la negligenza delle guardie in un giorno di "esta, si liber dei ceppi e, con una "une che aveva legato a un bastione del muro, si lasci calare lungo il muro stesso "ino ai dispositivi d'assedio dei /omani e convinse il generale ad attaccare i nemici storditi dal vino e dai "esteggiamenti. %li (usoni e la loro citt vennero catturati con uno s"orzo non certo superiore a quello impiegato per scon"iggerli in battaglia. l bottino realizzato "u di notevoli proporzioni, lasciata a Cales una guarnigione armata, le legioni "urono ricondotte a /oma. l console per decreto del senato celebr il trion"o, e, per "ar s. che anche (tilio avesse parte di gloria, a entrambi i consoli venne data disposizione di condurre l'esercito contro i Sidicini. &rima per 0 ricevuta disposizione in tal senso dal senato 0, nominarono un dittatore incaricato di presiedere le elezioni- la loro scelta cadde su Lucio 'milio #amercino, che nomin maestro di cavalleria Quinto &ublilio $ilone. 1alle votazioni presiedute dal dittatore risultarono eletti consoli 4ito +eturio e Spurio &ostumio. due magistrati, pur rimanendo ancora da a""rontare parte della guerra con i Sidicini, ci non ostante, sperando di anticipare i desideri del popolo e di rendere un servizio ai plebei, presentarono la proposta di insediare una colonia a Cales. l senato decise che per quell'iniziativa dovessero essere iscritti cinquemila uomini, ed elesse Cesone 1uilio, 4ito Quinzio e #arco $abio triumviri col c7mpito di "ondare la colonia e di assegnare la terra. 17 nuovi consoli poi, preso in consegna l'esercito dai predecessori, invasero il territorio nemico e lo devastarono, arrivando "ino alle mura della citt. L., siccome i Sidicini avevano da soli raccolto un grande esercito ed era probabile che avrebbero combattuto "ino all'ultimo sangue per di"endere le loro ultime speranze, e siccome circolava la voce che i Sanniti stessero per prendere le armi, i consoli, su incarico del senato, nominarono dittatore &ublio Cornelio /u"ino e maestro di cavalleria #arco (ntonio. 'merse per uno scrupolo religioso circa la regolarit della loro nomina e i due magistrati rinunciarono alla carica, e poich segu. una pestilenza, come se tutti gli auspici "ossero stati contagiati da quel vizio di "orma, si pass a un interregno. (lla "ine #arco +alerio Corvo, quinto interr dall'inizio dell'interregno, nomin consoli (ulo Cornelio )al secondo mandato* e %neo 1omizio. #entre regnava dovunque la pace, la notizia di una guerra scatenata dai %alli port lo scompiglio e indusse all'elezione di un dittatore. La scelta cadde su #arco &apirio Crasso, maestro di cavalleria "u nominato &ublio +alerio &ublicola. #entre essi stavano realizzando la leva militare con maggiore "ermezza di quanta non ne avrebbero impiegata per una guerra con un popolo con"inante, i ricognitori inviati in zona tornarono ri"erendo che tra i %alli tutto era tranquillo. (nche il Sannio, gi da due anni, si sospettava "osse percorso da nuove ondate di rivolta. &er questo l'esercito romano non venne richiamato dal territorio dei Sidicini. #a un'altra guerra, scatenata dal re dell''piro (lessandro, devi i Sanniti nel territorio dei Lucani. due popoli si scontrarono in campo aperto con il re mentre questi stava risalendo da &aestum. La vittoria and ad (lessandro, il quale stipul un trattato con i /omani. B dubbio che l'avrebbe rispettato se il resto della sua campagna avesse avuto la stessa "ortuna. 5el corso dello stesso anno si tenne il censimento, in cui "igurarono anche i nuovi cittadini, il loro numero port all'aggiunta di due nuove trib!, la #ecia e la Scapzia. censori che le aggiunsero "urono Quinto &ublilio $ilone e Spurio &ostumio. %li abitanti di (cerra divennero /omani a sguito di una proposta presentata dal pretore Lucio &apirio e volta a garantire loro la cittadinanza senza diritto di voto. $urono questi i "atti accaduti quell'anno a /oma e all'esterno. 18 L'anno seguente "u terribile sia per l'inclemenza del tempo sia per le colpe commesse dagli uomini. Consoli erano #. Claudio #arcello e C. +alerio. 5egli annali ho variamente trovato $lacco e &otito come soprannomi attribuiti a +alerio- quale sia la verit non 2 per molto importante. La notizia che vorrei sinceramente "osse "alsa )e non tutti gli autori la riportano* 2 questa- che gli uomini la cui morte rese memorabile l'anno morirono non per la pestilenza, ma avvelenati. Ci non ostante, siccome la notizia ci 2 stata tramandata, merita di essere riportata onde non togliere credibilit a qualche storico. #entre i personaggi pi! in vista della citt contraevano la medesima malattia e morivano quasi tutti nella stessa maniera, un'ancella si present all'edile curule Quinto $abio #assimo dicendo che gli avrebbe rivelato la causa del contagio che a""liggeva i cittadini se egli le avesse garantito che quella denuncia non le avrebbe arrecato danno. $abio ri"er. immediatamente la cosa ai consoli i quali la riportarono al senato, e alla donna venne data la garanzia richiesta, con l'approvazione generale dei senatori. (llora l'ancella rivel che la citt era in preda all'epidemia

per colpa di criminose pratiche "emminili, e che i veleni erano opera di alcune matrone- se l'avessero seguita, s!bito, le avrebbero potute cogliere in "lagrante. senatori seguirono la delatrice e trovarono delle donne impegnate a cuocere "iltri, e altre pozioni nascoste. &ortato il materiale nel "oro e convocate una ventina di matrone nelle cui case le pozioni erano state rinvenute, due di esse, Cornelia e Sergia 0 entrambe di nobile "amiglia 0 sostennero che si trattava di "armaci salutari. #a poich la delatrice con"utava le loro a""ermazioni, vennero costrette a bere i preparati in modo da dimostrare al cospetto di tutti che le accuse dell'ancella erano "alse. &resero tempo per consultarsi e, in disparte, ri"erirono la cosa alle altre donne, poich anche queste non erano contrarie a ingerire le pozioni, bevvero tutte d'un "iato, al cospetto del popolo, e morirono per le loro stesse pratiche delittuose. Le loro ancelle, immediatamente arrestate, "ecero i nomi di un gran numero di matrone, centosettanta delle quali vennero giudicate colpevoli. &rima di quel giorno non si erano mai tenuti a /oma processi per avvelenamento. La cosa "u ritenuta un prodigio e venne considerata il prodotto di menti "olli pi! che criminali. ' cos., siccome negli annali veniva riportato che in passato, in occasione di secessioni della plebe, il dittatore aveva piantato un chiodo e che le menti degli uomini uscite di senno per la discordia erano tornate in s grazie a quel rito di espiazione, si decise di nominare un dittatore per piantare il chiodo. La scelta cadde su %neo Quintilio, il quale nomin maestro di cavalleria Lucio +alerio. 1opo aver piantato il chiodo, i due magistrati rinunciarono alla carica. 19 +ennero eletti consoli Lucio &apirio Crasso )al suo secondo consolato* e Lucio &lauzio +enoce. (ll'inizio del0 l'anno arrivarono a /oma degli ambasciatori dei +olsci di $abrateria e dei Lucani per implorare la protezione di /oma. &romisero che, nel caso in cui "ossero stati di"esi dai Sanniti, sarebbero diventati leali e obbedienti sudditi del popolo romano. l senato invi allora una delegazione ai Sanniti per ammonirli di astenersi da incursioni nei territori di quei popoli. L'ambasceria raggiunse lo scopo, non tanto perch i Sanniti desiderassero la pace, quanto piuttosto perch non erano ancora pronti alla guerra. Quello stesso anno vide l'inizio della guerra con i &rivernati, i cui alleati erano gli abitanti di $onda e il cui comandante era, anch'egli, di $onda. Si trattava di +itruvio +acco, uomo noto non solo in patria, ma anche a /oma, dove possedeva una casa sul &alatino, nel punto che, quando l'edi"icio venne abbattuto e il terreno con"iscato, prese il nome di prati di Vacco. ( contrastarlo nella sua devastazione dei territori di Sezia, 5orba e Cora venne inviato Lucio &apirio, che si accamp non lontano dell'avversario. +itruvio non aveva n la "ermezza d'animo di rimanere al riparo della trincea di "ronte a un nemico ben pi! "orte, n il coraggio di combattere lontano dall'accampamento. Quasi tutto il suo contingente si trovava schierato di "ronte all'ingresso dell'accampamento e i suoi soldati si stavano preoccupando pi! della "uga che della battaglia o del nemico, quando +acco inizi una battaglia disperata senza dimostrare n prudenza n audacia. Scon"itto con non troppa "atica e in maniera che non lasciava dubbi, poich il suo accampamento era vicino e "acilmente raggiungibile, riusc. agevolmente a evitare gravi perdite. 1urante la battaglia non mor. quasi nessuno, solo pochi della retroguardia in "uga persero la vita mentre stavano riversandosi nell'accampamento. (lle prime luci della sera raggiunsero &riverno con una marcia a""annosa, per cercare nelle mura della citt una protezione pi! sicura della trincea. 1a &riverno l'altro console, &lauzio, saccheggiate le campagne dei dintorni e conquistato grande bottino, guid l'esercito nel territorio di $onda. #entre ne stava varcando i limiti, gli and incontro il senato di $onda, i cui membri dissero di essere venuti a rivolgere una preghiera non a "avore di +itruvio e di quanti lo avevano seguito, ma del popolo di $onda che +itruvio stesso aveva dichiarato estraneo alla guerra quando si era ri"ugiato a &riverno invece che nella sua citt natale. &erci era a &riverno che bisognava cercare e punire i nemici del popolo romano, i quali si erano ribellati contemporaneamente ai $ondani e ai /omani, dimenticandosi dell'una e dell'altra patria. %li abitanti di $onda si mantenevano paci"ici, avevano sentimenti di amicizia nei con"ronti dei /omani e dimostravano gratitudine per la cittadinanza ricevuta. mplorarono il console di astenersi dal "are guerra contro un popolo innocente- le campagne, la citt, le loro stesse persone e quelle delle mogli e dei "igli erano e sarebbero state sottomesse all'autorit di /oma. l console, elogiati gli abitanti di $onda e spedita a /oma una lettera con la quale annunciava che quella citt si manteneva leale, si diresse verso &riverno. Claudio scrive che prima di partire il console "ece giustiziare i capi della rivolta, inviando a /oma in catene trecentocinquanta di quelli che vi avevano preso parte. #a il senato non avrebbe accettato la resa, convinto che il popolo di $onda volesse liberarsi di ogni responsabilit "acendo ricadere la punizione sui cittadini poveri e di bassa estrazione. 20 #entre &riverno era assediata dai due eserciti consolari, l'altro console venne richiamato a /oma per presiedere le elezioni. n quell'anno vennero allestiti per la prima volta dei recinti per i cavalli nel circo. Le preoccupazioni per la guerra contro &riverno non si erano ancora esaurite, quando arriv la grave notizia di una sollevazione dei %alli- un annunzio che quasi mai veniva trascurato dai senatori. ' cos. i due nuovi consoli Lucio 'milio #amercino e %aio &lauzio, lo stesso giorno in cui erano entrati in carica )le calende di luglio*, ricevettero disposizione di dividere tra loro le missioni- a #amercino, cui era toccata la campagna contro i %alli, "u ordinato di tenere la leva militare senza concedere alcun tipo di esenzione. (nzi, si racconta che vennero chiamati in massa anche gli operai e gli artigiani sedentari, gente per nulla adatta al servizio militare. ( +eio venne concentrato un enorme esercito, per muovere di l. contro i %alli. Si decise per di non spingersi oltre, per timore che il nemico ingannasse tutti dirigendosi a /oma per un'altra via. ' cos., siccome dopo pochi giorni "u abbastanza evidente che i %alli restavano per ora tranquilli, tutta la "orza venne concentrata su &riverno. 1a questo momento in poi si ha una duplice versione dei "atti- alcuni storici sostengono che la citt venne presa con la "orza e che +itruvio "u catturato vivo, altri invece che, prima dell'assalto "inale, il popolo stesso usc. dalle mura e

recando il ramoscello della pace si arrese nelle mani del console, consegnando +itruvio. l senato, consultato in merito al destino di +itruvio e dei &rivernati, ordin al console &lauzio di radere al suolo le mura di &riverno, di lasciarvi una robusta guarnigione e di tornare a /oma in trion"o. Quanto a +itruvio avrebbe dovuto rimanere in carcere "ino al ritorno del console, e quindi essere "ustigato a morte. $u disposto che la sua casa sul &alatino venisse rasa al suolo, mentre i suoi beni vennero consacrati a Semone Sango. Col denaro ricavato dalla loro vendita vennero "orgiati anelli di bronzo che "urono collocati nel santuario di Semone, di "ronte al tempio di Quirino. Quanto al senato di &riverno, "u deciso che tutti i senatori rimasti in citt dopo la de"ezione da /oma avrebbero dovuto stabilirsi al di l del 4evere, alle stesse condizioni riservate ai +eliterni. &rese queste decisioni, "ino al momento del trion"o di &lauzio non si parl pi! dei &rivernati. 1opo il trion"o il console "ece uccidere +itruvio e i suoi complici, pensando che di "ronte a uomini ormai saziati dalle pene toccate ai responsabili di quel crimine si potesse a""rontare serenamente la questione dei &rivernati, parl in questi termini- <+isto che i responsabili della de"ezione hanno avuto giuste pene tanto dagli d2i immortali quanto da voi, senatori, che cosa avete intenzione di "are circa la massa incolpevole6 Quanto a me, anche se mi spetta pi! chiedere che non dare pareri, tuttavia, vedendo che i &rivernati sono vicini ai Sanniti con i quali i nostri rapporti di pace sono attualmente precari, vorrei che tra noi e loro restassero meno motivi di risentimento possibile=. 21 5on ostante la questione "osse gi di per s incerta e ciascuno suggerisse, a seconda della propria indole, un comportamento pi! o meno severo, tutto venne ulteriormente complicato da un membro della delegazione privernate, il quale, preoccupato pi! della condizione nella quale era nato che non della gravit del "rangente, essendogli stato chiesto da un sostenitore di misure ben pi! severe quale "osse a sua detta la giusta pena per i &rivernati, disse- <Quella che meritano quanti si ritengono degni di essere liberi=. l console, vedendo che questa risposta altezzosa aveva accresciuto l'ostilit di chi era gi contrario alla causa dei &rivernati, sperando di ottenere una risposta meno dura con una domanda pi! benevola, chiese- <Se vi condoniamo la pena, che tipo di pace possiamo sperare da voi6=. La risposta "u- <Leale e duratura, se quella che ci proporrete voi sar buona, ma di breve durata, se cattiva=. $u allora che qualcuno grid che i &rivernati stavano apertamente minacciando i /omani e che quelle parole erano per i popoli in pace un'istigazione alla rivolta. #a la parte pi! moderata del senato dava un senso migliore a quelle parole e sosteneva che si era ascoltata la voce di un uomo libero- era mai possibile credere che un popolo o un uomo sarebbero rimasti pi! a lungo del dovuto in una condizione intollerabile6 8na pace sicura si aveva l dove era stata volontariamente accettata, e non si poteva sperare che ci "osse lealt l dove si cercava di imporre la schiavit!. $u soprattutto il console a orientare verso questa opinione, dicendo agli eE consoli, cui toccava per primi esprimere il proprio parere, con voce abbastanza alta da "arsi sentire anche dagli altri, che solo quanti non pensavano ad altro che alla libert erano degni di diventare romani. Cos. i &rivernati vinsero la loro causa in senato e su proposta del senato venne presentata al popolo una proposta di legge per con"erire loro la cittadinanza romana. Quello stesso anno vennero inviati trecento coloni ad (nEur e a ciascuno di essi andarono due iugeri di terra. 22 L'anno seguente, quando erano consoli &ublio &lauzio &roculo e &ublio Cornelio Scapula, non si segnal per alcun episodio di natura militare o civile, salvo il "atto che "u inviata una colonia a $regelle )in una zona appartenuta agli abitanti di Signia e poi passata ai +olsci* e che #arco $lavio, durante il "unerale della madre, distribu. gratuitamente della carne al popolo. (lcuni pensarono che, con il pretesto di onorare la madre, $lavio avesse pagato una ricompensa dovuta al popolo che lo aveva assolto quando, citato in giudizio dagli edili, era stato accusato di aver violato una madre di "amiglia. La distribuzione gratuita di carne o""erta come ringraziamento per quella sentenza "u per lui anche motivo di onore. ' nelle successive elezioni, pur assente, venne pre"erito come tribuno della plebe a quelli che avevano presentato la candidatura. 5on lontano dal punto in cui oggi si trova 5apoli sorgeva una citt di nome &aleopoli, i due centri erano abitati da uno stesso popolo. Si trattava di oriundi di Cuma, i Cumani traggono origine da Calcide in 'ubea. %razie alla "lotta con la quale erano arrivati dalla loro terra, divennero molto potenti lungo la costa del mare dove ora vivono. n un primo tempo sbarcarono a schia e nelle &itecuse, poi si avventurarono a tras"erire la loro sede sulla terra"erma. La popolazione di &aleopoli, contando sia sulle proprie "orze sia sulla slealt dimostrata dai Sanniti nei con"ronti degli alleati /omani, o "orse con"idando nel0l'epidemia che, secondo le notizie, aveva assalito /oma, commise numerosi atti ostili nei con"ronti dei /omani residenti nell'agro Campano e $alerno. Cos., durante il consolato di Lucio Cornelio Lentulo e Quinto &ublilio $ilone )eletto per la seconda volta*, vennero inviati a &aleopoli i "eziali per chiedere soddis"azione. (l ritorno i "eziali ri"erirono di una risposta durissima da parte dei %reci )gente pi! valida a parole che a "atti*- perci, su proposta dei senatori, il popolo dichiar guerra ai &aleopolitani. consoli si divisero gli incarichi e la guerra contro i %reci tocc a &ublilio. Cornelio, con un altro esercito, ricevette disposizione di andare a "ronteggiare i Sanniti, nel caso in cui avessero preso qualche iniziativa militare. #a poich correva voce che essi si sarebbero messi in movimento in concomitanza con l'attesa de"ezione dei Campani, Cornelio ritenne che la cosa migliore da "arsi "osse di accamparsi stabilmente in zona. 23 'ntrambi i consoli in"ormarono il senato che c'erano pochissime speranze di pace con i Sanniti. &ublilio ri"er. che &aleopoli aveva ricevuto duemila soldati nolani e quattromila sanniti, pi! per pressione degli abitanti di 5ola che per volont dei %reci. Cornelio ri"er. invece che i magistrati sanniti avevano bandito una leva militare, che tutto il Sannio era in "ermento e che i popoli dei dintorni, &rivernati, $ondani e $ormiani, erano apertamente invitati ad associarsi all'impresa. &er queste ragioni si decise di inviare degli ambasciatori ai Sanniti prima di dichiarare guerra, ma dai Sanniti arriv una risposta arrogante. (ccusavano a loro volta i /omani di non essersi comportati correttamente e si giusti"icavano con egual vigore delle accuse loro rivolte- dissero di non aver "ornito ai %reci alcun aiuto n

collaborazione u""iciale, e di non aver spinto all'ammutinamento gli abitanti di $ormia e di $onda. &erci avevano piena "iducia nelle proprie "orze, in caso si "osse deciso per la guerra. 1'altra parte non era loro possibile nascondere il "astidio del popolo sannita al vedere che la citt di $regelle, da essi tolta ai +olsci e rasa al suolo, era stata rimessa in piedi dal popolo romano e che in territorio sannita era stata "ondata una colonia chiamata $regelle dai coloni romani- era un sanguinoso a""ronto, e, se i suoi autori non vi avessero posto rimedio, i Sanniti sarebbero ricorsi a ogni mezzo per cancellarlo. Quando l'inviato romano propose di discutere la questione insieme con gli alleati comuni e gli amici, la risposta "u- <&erch agire in maniera tanto tortuosa6 Le nostre controversie, /omani, le decideranno non tanto le parole degli ambasciatori o l'arbitrio di qualche giudice, quanto la pianura campana, dove 2 destino che si scenda in battagliadecideranno le armi e la comune "ortuna in guerra. (ccampiamoci dunque "accia a "accia tra Capua e Suessula e stabiliamo se debbano governare l' talia i Sanniti o i /omani=. %li ambasciatori romani risposero che sarebbero andati non dove il nemico li avesse convocati, ma dove li avesse guidati il loro comandante... &ublilio, occupata una posizione "avorevole tra &aleopoli e 5apoli, aveva gi privato il nemico di quella reciproca assistenza di cui i diversi popoli avversari si erano serviti non appena le varie postazioni venivano messe sotto pressione. Cos., dato che il giorno delle elezioni era ormai prossimo e non sarebbe stato un vantaggio per il paese richiamare &ublilio, che stava gi minacciando le mura nemiche e contava di "ar cadere la citt a giorni, il senato indusse i tribuni a presentare al popolo una proposta in base alla quale Quinto &ublilio $ilone, allo scadere del mandato, potesse continuare a gestire la campagna militare in qualit di proconsole "ino a quando i %reci non "ossero stati de"initivamente scon"itti. &oich neppure Lucio Cornelio, che era gi entrato nel Sannio, secondo il senato doveva essere richiamato dalla sua vigorosa o""ensiva, gli venne inviato l'ordine di nominare un dittatore per presiedere le elezioni. 'gli scelse #arco Claudio #arcello, che nomin maestro di cavalleria Spurio &ostumio. 4uttavia le elezioni non "urono tenute dal dittatore, perch venne messa in questione la regolarit della sua nomina. %li uguri consultati dichiararono che essa sembrava "ormalmente viziata. tribuni, con le loro accuse, gettarono il sospetto e l'in"amia su questo verdetto. 1icevano in"atti che l'irregolarit non poteva esser venuta "acilmente alla luce, visto che il console nominava il dittatore alzandosi in silenzio nel cuore della notte, che il console non aveva scritto a nessuno 0 n in "orma privata n in "orma pubblica 0 circa quella procedura, che non vi era alcun mortale in grado di aver visto o udito qualcosa che potesse aver invalidato gli auspici e che gli uguri non avevano potuto, stando a /oma, divinare in quale irregolarit "osse incorso il console nell'accampamento. ( chi non era chiaro che l'irregolarit rilevata dagli uguri era in de"initiva l'origine plebea del dittatore6 $urono queste, e altre simili, le obiezioni vanamente presentate dai tribuni. (lla "ine si pass a un interregno, e dopo continui rinvii delle elezioni ottenuti con sempre nuovi pretesti, "inalmente il quattordicesimo interr, Lucio 'milio, nomin consoli %aio &etilio e Lucio &apirio #ugillano. n altri annali ho trovato per quest'ultimo il soprannome di Cursore. 24 Si tramanda che in quello stesso anno venne "ondata in 'gitto la citt di (lessandria e che il re dell''piro (lessandro, assassinato da un esule lucano, con la sua "ine con"erm un oracolo di %iove a 1odona. 'ssendo stato chiamato in talia dai 4arentini, l'oracolo lo aveva avvertito di guardarsi dall'acqua (cherusia e dalla citt di &andosia, perch l. il destino aveva "issato per lui il termine della vita. &erci era passato rapidamente in talia, in modo tale da trovarsi quanto pi! lontano possibile dalla citt di &andosia e dal "iume (cheronte, che, scendendo dalla #olosside negli stagni n"ernali, s"ociava nel gol"o di 4esprotide. #a, come sovente succede, l'uomo cercando di evitare il proprio destino "inisce per coglierlo in pieno- dopo aver ripetutamente scon"itto le legioni dei >ruzzi e dei Lucani, (lessandro strapp ai Lucani la colonia tarentina di 'raclea, conquist Siponto degli (puli, Cosenza e 4erina dei >ruzzi e ancora altre citt dei #essapi e dei Lucani, e invi in 'piro trecento illustri "amiglie da tenere in ostaggio. 1opo tutto questo, si accamp non lontano dalla citt di &andosia )che si trovava presso i con"ini con la Lucania e il >ruzzio*, su tre colline poste a breve distanza le une dalle altre, dalle quali era possibile e""ettuare incursioni in ogni punto del territorio nemico. (veva intorno a s circa duecento esuli lucani che egli considerava a""idabili, ma che, com'2 in genere l'attitudine di quel popolo, erano pronti a cambiare "ede col cambiare della "ortuna. Siccome le piogge incessanti avevano inondato tutte le campagne e diviso in tre tronconi l'esercito, togliendo la possibilit dell'assistenza reciproca, le due guarnigioni dove non c'era il re "urono sopra""atte da un improvviso attacco dei nemici. Questi, dopo averle "atte a pezzi, si concentrarono esclusivamente sull'assedio della guarnigione in cui era (lessandro. %li esuli lucani inviarono messaggeri ai loro conterranei, promettendo che, se avessero ottenuto la garanzia di poter rientrare incolumi, avrebbero consegnato nelle loro mani il re, vivo o morto. #a (lessandro stesso, con un gesto audace e valoroso, si apr. la strada tra i nemici con un plotone di uomini scelti e uccise il comandante dei Lucani in duello. Quindi, raccolti i suoi che si erano dispersi nel corso della "uga, arriv a un "iume, dove le recenti rovine di un ponte, spazzato via dalla violenza delle acque, indicavano la strada da seguire. #entre i suoi uomini stavano attraversando il "iume in un guado malsicuro, un soldato spossato dalla "atica e dalla paura, maledicendo il sinistro nome del "iume, grid- <( ragione ti chiamano (cheronte9=. 5on appena il re ud. questa "rase, s!bito ricord il suo destino e si "erm, incerto se a""rontare il guado o meno. (llora Sotimo, uno dei giovani nobili al suo sguito, chiedendogli perch indugiasse in un momento di cos. grande pericolo, gli indic i Lucani che stavano cercando di tendergli un agguato. Quando il re li vide sopraggiungere a breve distanza in gruppo compatto, sguain la spada e spinse il cavallo nel mezzo della corrente. 'ra gi quasi arrivato sulla terra"erma quando un esule lucano lo tra"isse con un giavellotto. (lessandro croll a terra con il giavellotto con"iccato nel corpo esanime e la corrente lo trascin in mezzo ai posti di guardia dei nemici, dove "u orrendamente mutilato. 1opo averlo tagliato a met, ne mandarono una

parte a Cosenza e tennero l'altra per ludibrio. #entre la utilizzavano come bersaglio lanciando da lontano pietre e giavellotti, una donna da sola, mescolatasi alla "olla che stava in"ierendo oltre il limite di ogni rabbia umana, li preg di "ermarsi per un attimo e in preda alle lacrime disse che suo marito e i suoi "igli erano prigionieri in mano del nemico, e che col corpo del re, bench sconciato, sperava di poterli riscattare. Questo pose "ine alle mutilazioni. Ci che restava del cadavere venne sepolto a Cosenza- soltanto quella donna se ne cur. Le ossa vennero inviate al nemico a #etaponto, e di l. "urono trasportate via mare in 'piro alla moglie Cleopatra e alla sorella 3limpiade, rispettivamente madre e sorella di (lessandro #agno. Questa "u la triste "ine di (lessandro dell''piro. >asti averne ri"erito in breve- pur avendogli la sorte impedito di scontrarsi con i /omani, egli combatt delle guerre in talia. 25 Lo stesso anno venne celebrato a /oma un lettisternio 0 il quinto dalla "ondazione della citt 0, per propiziare il "avore degli stessi d2i invocati nelle precedenti occasioni. &oi i nuovi consoli, su ordine del popolo, inviarono i "eziali a dichiarare guerra ai Sanniti, questi ultimi non solo stavano compiendo i preparativi per il con"litto con un impegno ben pi! massiccio di quanto non ne avessero pro"uso nella campagna contro i %reci, ma ricevettero anche nuovi rin"orzi da una parte cui in quel momento i /omani non avevano a""atto pensato. Lucani ed (puli, genti che "ino a quel momento non avevano avuto nulla a che vedere con il popolo romano, si misero sotto la loro protezione, promettendo armi e uomini per la guerra. 1i conseguenza venne loro concesso un trattato di alleanza. 5ello stesso periodo i /omani condussero una "ortunata campagna nel Sannio. 4re citt, (lli"e, Calli"e e /u"rio, caddero in loro potere, mentre il resto del territorio venne saccheggiato in lungo e in largo non appena arrivarono i consoli. &ortata a compimento cos. "elicemente questa guerra, anche l'altra, l'assedio contro i %reci, era ormai quasi alla "ine. n"atti non solo una parte dei nemici aveva perso ogni collegamento con l'altra a causa delle opere di "orti"icazione costruite in mezzo dai /omani, ma all'interno delle loro stesse mura stavano succedendo cose ben pi! preoccupanti delle minacce degli avversari- quasi prigionieri dei loro alleati, dovevano ormai sottostare agli oltraggi rivolti anche contro i "igli e le mogli, e so""rire tutti gli orrori delle citt conquistate. ' cos., quando arriv la voce che da 4aranto e dai Sanniti sarebbero arrivati nuovi rin"orzi, pensavano di avere all'interno delle mura pi! Sanniti di quanti non ne volessero. n quanto %reci, invece, non vedevano l'ora che arrivassero i giovani greci di 4aranto, con il cui apporto avrebbero potuto resistere non tanto ai Sanniti e ai 5olani quanto ai nemici romani. #a alla "ine sembr che la resa ai /omani "osse il male minore. Carilao e 5in"io, i personaggi pi! in vista della citt, dopo essersi consultati tra di loro, si divisero le parti per mettere in pratica il piano convenuto- uno di essi si sarebbe recato dal comandante romano, l'altro si sarebbe "ermato a predisporre la citt all'esecuzione del piano. $u Carilao che si present a &ublilio $ilone e, pregando che la cosa portasse vantaggio e prosperit a &aleopoli e al popolo romano, annunci di aver deciso di consegnare le mura della citt. Sarebbe poi dipeso dal senso di lealt dei /omani se, a "atti compiuti, egli sarebbe apparso il traditore o il salvatore della citt. Quanto a s come privato cittadino, egli non patteggiava n chiedeva alcunch. ( nome della sua gente chiedeva 0 pi! che patteggiare 0 che, qualora l'impresa "osse andata a buon "ine, il popolo romano considerasse con quanto s"orzo e a prezzo di quali rischi gli assediati "ossero tornati in amicizia con /oma, piuttosto che ricordare quale "ollia e quale temerariet li avesse distolti dal proprio dovere. /icevute le congratulazioni del comandante, ottenne tremila uomini per riconquistare la parte di citt presidiata dai Sanniti. ( capo del contingente armato venne posto il tribuno militare Lucio Quinzio. 26 5el contempo 5in"io, per parte sua, aveva raggirato il comandante del presidio sannita, portandolo a concedergli, poich l'intero esercito romano si trovava o intorno a &aleopoli o nel Sannio, di arrivare per via di mare in territorio romano e di devastare non solo la costa ma anche i dintorni stessi di /oma. #a per evitare di essere scoperti, era necessario salpare in piena notte e mettere s!bito le navi in mare. &erch la cosa potesse essere attuata il pi! velocemente possibile, tutti i soldati sanniti, eccetto quei pochi necessari per "are da presidio armato alla citt, vennero inviati sulla spiaggia. #entre 5in"io, nel buio della notte, "aceva scorrere il tempo impartendo ad arte ordini contraddittori per con"ondere una gran massa di armati gi impacciata dalla sua stessa mole, Carilao, introdotto in citt dai compagni secondo l'accordo prestabilito, occupata con i soldati romani la parte pi! alta della citt, diede loro ordine di levare un grido- udendolo, i %reci obbedirono al segnale ricevuto e rimasero "ermi, mentre i 5olani "uggirono dalla parte opposta della citt per la strada che porta a 5ola. Sanniti, tagliati "uori dalla citt, se da una parte ebbero sul momento dei vantaggi nella "uga, dall'altra essa sembr loro ben pi! umiliante, quando si trovarono "uori pericolo. 1isarmati com'erano, avendo lasciato tutto in mano al nemico, tornarono in patria spogliati e privi di ogni cosa, dileggiati non solo dagli stranieri ma anche dai loro concittadini. &ur non essendo all'oscuro dell'altra versione dei "atti che attribuisce la presa della citt al tradimento compiuto dai Sanniti, non mi sono soltanto limitato a seguire gli autori pi! a""idabili- 2 anche il trattato stipulato con 5apoli 0 l. in"atti i %reci tras"erirono il loro quartier generale 0 a rendere pi! verosimile il "atto che essi siano spontaneamente tornati a un rapporto di amicizia. ( &ublilio venne decretato il trion"o perch vi erano su""icienti ragioni per credere che i nemici si "ossero arresi a sguito dell'assedio. ( lui toccarono per la prima volta due onori singolari- la proroga del comando, "ino ad allora mai concessa ad alcuno, e un trion"o celebrato dopo la scadenza del mandato. 27 S!bito dopo scoppi un'altra guerra con i %reci della costa orientale. n"atti i 4arentini, dopo aver per qualche tempo sostenuto la causa dei &aleopolitani con vane speranze di aiuto, quando vennero a sapere che i /omani si erano impossessati della citt, quasi non avessero essi stessi abbandonato i &aleopolitani ma "ossero stati abbandonati, inveirono contro questi ultimi, spinti da rabbia e invidia verso i /omani, specialmente quando arriv la notizia che Lucani e (puli si erano messi sotto la protezione del popolo romano )e in"atti quell'anno era stata stipulata un'alleanza con l'uno e l'altro popolo*. Sostenevano che i /omani erano ormai giunti quasi a 4aranto e che presto essi si sarebbero

trovati nella condizione di avere i /omani o come nemici o come padroni. 'ra chiaro che la loro sorte dipendeva dall'esito della guerra coi Sanniti- questo era l'unico popolo che continuava a resistere, e non era su""icientemente "orte per i /omani, vista la de"ezione dei Lucani. #a questi ultimi li si poteva ancora "ar recedere dalla loro decisione e indurli a ripudiare l'allenza coi /omani, qualora si "osse "atto ricorso a un po' di astuzia nel seminare discordie. Siccome queste tesi ebbero la meglio presso quanti miravano a rivolgimenti politici, vennero corrotti alcuni giovani lucani )"amosi tra i propri concittadini pi! di quanto non "ossero onesti*- questi, dopo essersi colpiti a vicenda con dei bastoni, si presentarono nudi in pubblico gridando di essere stati "ustigati per ordine dei consoli e di aver rischiato l'esecuzione solo per aver osato entrare nell'accampamento romano. Siccome quello spettacolo, e""ettivamente raccapricciante, dava l'impressione di essere pi! un atto di violenza che un inganno, la "olla eccitata costrinse i magistrati a convocare il senato. (lcuni chiedevano a gran voce la guerra contro i /omani, altri invece si sparpagliarono da una parte e dall'altra per spingere le masse rurali a prendere le armi, e dato che quel clima di agitazione aveva "atto perdere la testa anche ai pi! assennati, "u votato di rinnovare l'alleanza con i Sanniti, inviando ambasciatori per mettere in atto la deliberazione. #a siccome l'iniziativa non aveva ragioni plausibili e non dava garanzie, i 4arentini, costretti dai Sanniti a consegnare ostaggi e ad accettare guarnigioni armate all'interno delle loro piazze"orti, accecati com'erano dal raggiro e dalla rabbia accettarono tutte le condizioni. &oco dopo, ritiratisi a 4aranto gli autori delle "alse accuse, l'inganno cominci a venire alla luce. #a avendo ormai perso ogni libert d'azione, non restava loro altro che pentirsi invano. 28 Quell'anno "u per la plebe romana quasi l'inizio di una nuova libert, perch si cess di imprigionare la gente per debiti. l cambiamento "u dovuto alla smodata bramosia e insieme alla crudelt di un unico usuraio, Lucio &apirio, cui si era dato in schiavit! %aio &ublilio a causa di un debito contratto dal padre. L'et e la bellezza del giovane, qualit che avrebbero potuto suscitare la misericordia del creditore, lo in"iammarono alla libidine e all'oltraggio. ' considerando il "iore della sua giovinezza come un ulteriore compenso al credito, sulle prime tent di adescare il ragazzo con proposte oscene. &oi, dato che il giovane ri"iutava di prestare orecchio all'in"ame pro""erta, prese a intimidirlo con minacce e a ricordargli ripetutamente la sua condizione. (lla "ine, quando si rese conto che il ragazzo dava maggiore importanza alla sua libera origine che allo stato presente, ordin di denudarlo e di "arlo "ustigare. Quando il giovane, straziato dai colpi, corse "uori tra la gente lamentandosi a gran voce della libidine e della crudelt del creditore, si raccolse una massa di persone che, non solo presa da compassione per la sua giovane et e indignata per l'a""ronto riservatogli, ma anche considerando la condizione propria e dei propri "igli, si rivers nel "oro e di l., in "ormazione compatta, si diresse verso la curia. ' visto che i consoli "urono obbligati dall'improvviso tumulto a convocare il senato, mentre i senatori entravano nella curia, la gente si inginocchi davanti a ciascuno di essi, indicando la schiena martoriata del giovane. Quel giorno, per la tracotanza o""ensiva di un solo uomo venne in"ranto un potente vincolo, e ai consoli venne dato ordine di presentare di "ronte al popolo la proposta che nessuno potesse pi! essere tenuto in ceppi o incarcerato, "atta eccezione per quanti avessero commesso qualche delitto, "ino alla completa espiazione della pena, e che i beni soltanto, e non la persona del debitore, potessero essere presi come garanzia della somma dovuta. Cos. i prigionieri per debiti vennero liberati e per i giorni a venire "urono vietate le carcerazioni per debiti. 29 Quello stesso anno, mentre la guerra coi Sanniti e l'improvvisa de"ezione dei Lucani insieme con i loro sobillatori, i 4arentini, erano gi motivi di su""iciente preoccupazione per i senatori, si aggiunse l'accordo del popolo dei +estini con i Sanniti. Questa iniziativa "u quell'anno argomento pi! dei discorsi della gente che delle pubbliche assemblee. ' cos. i consoli dell'anno successivo, Lucio $urio Camillo )per la seconda volta* e %iunio >ruto Sceva, ritennero che la questione "osse pi! importante e urgente di qualunque altra e la misero all'ordine del giorno di "ronte al senato. ' sebbene il "atto non "osse una novit, tuttavia ingener nei senatori uno stato di ansia tale che essi avevano paura sia di occuparsene sia di trascurarlo- lasciando in"atti impuniti i +estini, si sarebbe corso il rischio che i popoli dei dintorni si sollevassero con arroganza, con una guerra punitiva, invece, il rischio era che la paura di un pericolo imminente e il risentimento li spingessero ad agire. ' in pi!, quella gente aveva nel complesso "orze pari a quelle dei Sanniti, comprendendo #arsi, &eligni e #arrucini- se si "ossero toccati i +estini, erano da considerare tutti nemici. 'bbe tuttavia la meglio l'opinione che al momento poteva dar l'impressione di essere pi! audace che assennata. #a gli sviluppi dimostrarono che la "ortuna sta dalla parte dei coraggiosi. l popolo, autorizzato dal senato, vot la dichiarazione di guerra ai +estini. Questa campagna tocc in sorte a >ruto, mentre a Camillo and quella contro i Sanniti. %li eserciti vennero condotti sull'uno e l'altro "ronte e i nemici, dovendo proteggere i propri con"ini, vennero messi nell'impossibilit di unire le "orze. #a uno dei consoli, Lucio $urio, sulle cui spalle gravava il peso maggiore, venne disgraziatamente colpito da una grave malattia e "u costretto ad abbandonare il comando. (vendo ricevuto disposizione di nominare un dittatore per proseguire la guerra, egli scelse il militare di gran lunga pi! rinomato del periodo, cio2 Lucio &apirio, il quale nomin maestro di cavalleria Quinto $abio #assimo /ulliano- coppia "amosa per quanto avevano compiuto insieme in quel campo, essi divennero ancora pi! "amosi per la discordia che li spinse a un contrasto quasi all'ultimo sangue. L'altro console condusse nella terra dei +estini una guerra dai diversi aspetti, ma dall'esito sempre "avorevole. 1evast in"atti le campagne dei nemici e, saccheggiandone e incendiandone case e raccolti, li costrinse a combattere in campo aperto contro la loro volont. Cos., in una sola battaglia, pur subendo anch'egli perdite rovinose, costrinse le "orze dei +estini in una situazione tale che non solo essi si ri"ugiarono nell'accampamento, ma, non ritenendosi pi! al sicuro dietro il parapetto e le trincee, si riversarono all'interno delle loro citt "orti"icate, sperando di trovare riparo nella

posizione naturale e nelle mura. #a alla "ine, deciso a espugnare anche le citt con il ricorso alla "orza, il console, in virt! dello straordinario coraggio dei suoi uomini, determinati a vendicarsi delle "erite subite )quasi nessuno era uscito illeso dalla battaglia*, espugn prima Cutina con l'uso di scale e poi Cingilia. l bottino "atto in entrambe le citt "u concesso ai soldati, che n le porte n le mura nemiche erano riuscite a "ermare. 30 La spedizione nel Sannio "u accompagnata da auspici incerti- la loro irregolarit non in"lu. sull'esito "inale della guerra )che "u condotta in maniera positiva*, ma sull'animosit e sulla "ollia dei comandanti in capo. l dittatore &apirio, in"atti, messo in guardia dal custode dei polli sacri mentre stava partendo alla volta di /oma per rinnovare gli auspici, intim al maestro di cavalleria di mantenersi sulle proprie posizioni e di non scontrarsi col nemico durante la sua assenza. #a Quinto $abio, quando 0 dopo la partenza del dittatore 0 venne a sapere dai suoi ricognitori che il nemico aveva completamente trascurato ogni tipo di vigilanza, come se non ci "osse stato nemmeno un /omano nel Sannio, sia perch, essendo un giovane impetuoso, era indignato all'idea che tutto il potere apparisse riposto nel dittatore, sia perch tentato dall'opportunit di assestare un colpo vincente, dopo aver "atto preparare l'esercito e averlo schierato in assetto di battaglia, part. alla volta di una localit chiamata mbrinio, dove si scontr con i Sanniti. Quella battaglia ebbe un esito cos. "avorevole che le cose non sarebbero potute in nessun modo andar meglio, anche se il dittatore "osse stato presente. l comandante "u all'altezza dei soldati e i soldati del comandante. (nche i cavalieri, su suggerimento del tribuno dei soldati Lucio Cominio, dopo aver caricato alcune volte senza riuscire a "are breccia tra le schiere nemiche, tolsero le briglie ai cavalli e, piantando gli speroni, li slanciarono contro il nemico con un impeto tale che nessuna "orza riusc. a contenerli, e abbatterono armi e uomini in lungo e in largo. La "anteria segu. la carica dei cavalieri e attacc i nemici gi sbandati. Si tramanda che quel giorno vennero uccisi ventimila nemici. &resso alcuni autori ho trovato che, durante l'assenza del dittatore, Quinto $abio combatt due volte con il nemico, e che in entrambi i casi ottenne brillanti vittorie. %li storici pi! antichi riportano invece quest'unica battaglia, mentre in taluni annali manca qualsiasi cenno in proposito. l maestro di cavalleria, impossessatosi di moltissime spoglie dopo una strage di quelle proporzioni, "ece un enorme mucchio delle armi nemiche e dopo avervi dato "uoco le ridusse in cenere- lo "ece o per adempiere a un voto "atto a un qualche dio, o 0 se si vuol credere alla versione di $abio 0 per evitare che il dittatore si appropriasse del "rutto della sua gloria, iscrivendo il proprio nome sulle armi spogliate e portandole con s in trion"o. noltre il resoconto della vittoria inviato da $abio al senato e non al dittatore dimostr che egli non voleva a""atto dividere la propria gloria con il dittatore. n ogni caso, mentre gli altri salutavano con entusiasmo la vittoria, il dittatore accolse la notizia mostrandosi triste e risentito. ' cos., dopo aver "rettolosamente congedato il senato, usc. di corsa dalla curia, continuando a dire che in quella battaglia, pi! delle legioni sannite, sarebbero state scon"itte dal maestro di cavalleria l'autorit del dittatore e la disciplina militare, se "osse rimasto impunito il suo disprezzo verso gli ordini ricevuti. ' cos., schiumando rabbia e minacce, part. alla volta dell'accampamento. 4uttavia, pur avendo coperto la distanza il pi! veloce possibile, non riusc. a evitare che la notizia del suo arrivo lo precedesse. n"atti erano in precedenza partiti da /oma dei corrieri per avvertire che stava arrivando il dittatore assetato di vendetta e con in bocca quasi a ogni parola un elogio per il comportamento di 4ito #anlio. 31 Convocata immediatamente l'adunata, $abio implor i soldati di di"enderlo 0 sotto i suoi auspici, sotto il suo comando essi avevano conquistato la vittoria 0 dalla crudelt implacabile del dittatore con quello stesso coraggio con il quale avevano di"eso lo Stato dai peggiori nemici. l dittatore arrivava pazzo di invidia ed esasperato per l'eroismo e il successo di un altro. 'ra "urente per il "atto che la repubblica avesse conquistato una vittoria memorabile in sua assenza. Se avesse potuto intervenire sulla sorte, avrebbe pre"erito che la vittoria "osse andata ai Sanniti piuttosto che ai /omani. Continuava a ripetere che la sua autorit era stata calpestata, come se non avesse vietato di combattere con quella stessa disposizione d'animo con la quale si rammaricava che si "osse combattuto- allora aveva voluto so""ocare per invidia il valore altrui, e avrebbe strappato le armi ai soldati pi! impazienti di combattere, perch non si potessero muovere durante la sua assenza, adesso era "uribondo e non riusciva a tollerare che anche senza Lucio &apirio agli uomini non "ossero mancate n le armi n le capacit, e che Quinto $abio si "osse comportato da maestro di cavalleria e non da appendice del dittatore. Che cosa avrebbe "atto se i casi della guerra e le sorti comuni della battaglia avessero dato un esito s"avorevole, lui che minacciava di punire il maestro di cavalleria uscito vincitore, non ostante questi avesse sbaragliato i nemici e condotto le operazioni in maniera che mai avrebbero potuto avere esito migliore, nemmeno se guidate da quel0l'unico condottiero6 Quell'uomo odiava il maestro di cavalleria non meno di quanto odiasse i tribuni militari, i centurioni e i soldati. Se avesse potuto, si sarebbe scatenato contro tutti- dato che non poteva "arlo, si scatenava contro un unico soggetto. La verit 2 che l'invidia, come il "uoco, tende verso l'alto- si avventava contro il responsabile dell'iniziativa, contro il comandante. Se assieme a $abio "osse riuscito ad annientare anche la gloria della sua vittoria, allora, come un vincitore nei con"ronti di un esercito "atto prigioniero, avrebbe osato contro i soldati qualsiasi atto di crudelt gli "osse stato concesso in"liggere al maestro di cavalleria. Che dunque di"endessero la sua causa per di"endere la libert di tutti. Se il dittatore avesse visto che nel di"endere la vittoria gli uomini mostravano lo stesso spirito di coesione messo in mostra in battaglia, e che a tutti stava a cuore la salvezza di uno solo di essi, si sarebbe rivolto a pi! miti consigli. n conclusione $abio a""idava la propria vita e la propria sorte alla loro lealt e al loro coraggio. 32 1all'intera assemblea si lev allora un urlo- che stesse di buon animo, perch nessuno lo avrebbe toccato "inch le legioni romane rimanevano in vita. &oco dopo arriv il dittatore e s!bito "ece convocare l'assemblea con uno squillo di tromba. $u allora che un araldo, una volta "atto silenzio, chiam il maestro di cavalleria Quinto $abio. 5on appena questi si "u avvicinato alla

tribuna, il dittatore grid- <Chiedo a te, Quinto $abio, in considerazione del "atto che l'autorit del dittatore 2 assoluta e ad essa ottemperano i consoli, dotati di poteri pari a quelli dei re, e i pretori che vengono eletti sotto gli stessi auspici dei consoli, chiedo a te se tu ritenga giusto o meno che il maestro di cavalleria obbedisca agli ordini del dittatore. ' poi ti domando questo- dato che io sapevo di esser partito dalla patria con auspici incerti, avrei dovuto esporre il paese a un rischio gravissimo in un momento di cattivi rapporti con gli d2i, oppure avrei dovuto evitare di rinnovare gli auspici, onde evitare di prendere iniziative quando la volont degli d2i era in dubbio6 8gualmente ti chiedo- se un qualche scrupolo religioso impediva al dittatore di concludere la campagna, il maestro di cavalleria poteva "orse considerarsi libero e sciolto da esso6 #a perch ti "accio queste domande6 Se anche io "ossi partito senza lasciare ordini, tuttavia tu avresti dovuto rivolgere i tuoi pensieri a interpretare la mia volont9 /ispondimi, ora- non ti ho vietato di prendere qualunque iniziativa durante la mia assenza6 5on ti ho vietato di scontrarti coi nemici6 #a tu questi ordini li hai disprezzati- e non ostante gli auspici "ossero incerti e la volont degli d2i in dubbio, tu, contro ogni norma militare, contro la disciplina dei nostri padri e contro il volere delle divinit, hai osato scontrarti col nemico. /ispondi alle domande che ti sono state rivolte. #a gurdati dal "are parola d'altro. +ieni avanti, littore=. 1ato che ribattere alle accuse una per una non era cosa semplice, $abio ora si lamentava del "atto che ad accusarlo e a giudicarlo in una questione di vita e di morte "osse la stessa persona, ora gridava che gli avrebbero potuto portar via pi! "acilmente la vita che non la gloria conquistata, ora di"endeva se stesso e passava a sua volta ad accusare il dittatore, "ino a quando &apirio, in un nuovo attacco di ira, ordin di denudare il maestro di cavalleria e di preparare verghe e scuri. $abio, implorando la protezione dei soldati, mentre i littori gli strappavano le vesti, and a ri"ugiarsi in mezzo ai triarii che avevano incominciato a rumoreggiare @in "ondo all'assembleaA. L'urlo da l. si di""use per tutta l'assemblea- da una parte si udivano suppliche, dall'altra minacce. Quelli che per caso si trovavano vicino alla tribuna, potendo essere riconosciuti dal dittatore perch sotto i suoi occhi, lo supplicavano di risparmiare il maestro di cavalleria e di non condannare l'esercito insieme con lui. Quelli che invece sedevano ai margini dell'assemblea e la massa di soldati intorno a $abio urlavano contro la crudelt del dittatore ed erano prossimi alla sommossa. #a neppure sulla tribuna vi era calma- i luogotenenti, stando intorno alla sedia del dittatore, lo pregavano di rimandare la cosa al giorno successivo, in modo che la sua rabbia si placasse e il tempo gli portasse consiglio. (veva gi colpito quanto bastava la giovane et di $abio, screditandone a su""icienza la vittoria. 5on arrivasse al verdetto pi! crudele, non in"liggesse quell'umiliazione a un giovane che non aveva eguali, a suo padre, personalit tra le pi! in vista, alla "amiglia $abia9 Quando si resero conto che a poco valevano le preghiere e le argomentazioni a di"esa, i soldati invitarono il dittatore a osservare l'assemblea in "ermento- visto che gli animi erano cos. surriscaldati, non si addiceva n alla sua et n alla sua esperienza alimentare il "uoco della rivolta. Se, accecato dall'ira, avesse scatenato contro di s la massa in una "olle lotta, nessuno ne avrebbe "atto carico a Quinto $abio 0 che cercava di scampare alla punizione 0, ma al dittatore. ' in"ine, perch non pensasse che quei consigli miravano solo ad aiutare Quinto $abio, si dichiararono pronti a giurare che era contrario al supremo interesse dello Stato punire Quinto $abio in quel "rangente. 33 #a con queste parole i luogotenenti riuscirono a incrementare l'inso""erenza del dittatore nei loro stessi con"ronti, invece di placarne il risentimento verso il maestro di cavalleria, e ricevettero l'ordine di scendere dalla tribuna. 1opo aver invano cercato di ottenere il silenzio tramite l'araldo, poich in quel vociare con"uso non era possibile udire n la voce del dittatore n quella dei suoi attendenti, la notte 0 come accade nelle battaglie 0 pose "ine allo scontro. (l maestro di cavalleria venne ingiunto di presentarsi il giorno seguente. #a siccome tutti sostenevano che &apirio sarebbe stato ancora pi! "uribondo, agitato ed esacerbato com'era per l'opposizione incontrata, $abio lasci di nascosto l'accampamento e "ugg. a /oma. Qui, su consiglio del padre )che era gi stato tre volte console e dittatore*, convoc immediatamente il senato. ' mentre si stava lamentando con i senatori della violenza e l'a""ronto subito dal dittatore, all'improvviso si sentirono "uori della curia le grida dei littori che si "acevano largo in mezzo alla gente e apparve di "ronte a loro &apirio in persona, il quale, non appena saputo che $abio era "uggito dall'accampamento, si era gettato all'inseguimento con uno squadrone di cavalleria armato alla leggera. /icominci cos. la contesa, e &apirio diede ordine di arrestare $abio. ' dato che, non ostante le suppliche dei membri pi! autorevoli del senato e di tutto il senato stesso, il dittatore persisteva irremovibile nel suo proposito, allora #arco $abio, padre del giovane, disse- <&oich su di te non hanno alcun e""etto n l'autorit del senato n la mia et, che tu vuoi rendere priva di "igli, e nemmeno il coraggio e la nobilt d'animo del maestro di cavalleria da te stesso nominato, e tanto meno ne hanno le suppliche, che spesso hanno indotto alla piet i nemici e placato l'ira degli d2i, io mi appello ai tribuni della plebe e al popolo, e a te, che ri"iuti il verdetto del tuo esercito e quello del senato, io propongo quell'unico giudice il cui potere stia al di sopra della tua dittatura. +edremo se ti piegherai di "ronte a quel diritto di appello di "ronte al quale si pieg 4ullo 3stilio, uno dei re di /oma=. 1alla curia si pass all'assemblea popolare. l dittatore sal. sulla tribuna da solo, mentre il maestro di cavalleria arriv accompagnato dal gruppo di tutti i personaggi pi! in"luenti. &apirio ordin a $abio di scendere dai /ostri nella zona sottostante. l padre lo segu. esclamando- <Fai "atto bene a ordinarci di scendere in un punto da dove potremo dire la nostra anche in qualit di privati cittadini=. n un primo tempo non si udivano discorsi ordinati, ma uno scambio di battute accese. &oi per il disordine dell'alterco venne sovrastato dalla voce indignata del vecchio $abio che inveiva contro la crudelt e l'arroganza di &apirio- era stato dittatore anche lui, e mai nessuno 0 neppure un plebeo, un centurione o un soldato semplice 0 aveva subito abusi. #a &apirio cercava di ottenere la vittoria e il trion"o su un

comandante romano, come se si trattasse di un comandante nemico. Com'era grande la di""erenza tra la moderazione degli antichi e questa nuova crudele superbia9 Quando il dittatore Quinzio Cincinnato aveva salvato il console Lucio #inucio dall'assedio nemico, non gli aveva in"litto altra punizione se non quella di retrocederlo da console a luogotenente del proprio esercito. #arco $urio Camillo, quando Lucio $urio, disprezzando la sua et avanzata e la sua autorit, aveva combattuto con il peggiore dei risultati, non soltanto aveva controllato la propria indignazione al momento )al punto da non inviare al senato e al popolo alcun rapporto s"avorevole al collega*, ma una volta rientrato a /oma, ottenuto il permesso dal senato, aveva scelto proprio lui, tra tutti i tribuni consolari, come associato al comando. ' poi neppure il popolo, che aveva in mano sua il potere assoluto, nei con"ronti di quanti, per temerariet o per inesperienza, avevano perso interi eserciti, aveva mai spinto la sua ira al di l di un'ammenda in denaro- "ino a quel giorno non era mai stata richiesta la pena capitale per un comandante che avesse subito una dis"atta militare. #a ora i comandanti romani )e questo non era mai stato permesso, nemmeno quando uscivano scon"itti in guerra* venivano minacciati con le verghe e le scuri, pur avendo ottenuto la vittoria e meritato giustissimi trion"i. Che cosa mai sarebbe toccato allora a suo "iglio, nel caso in cui avesse perso l'esercito, se "osse stato travolto, messo in "uga e allontanato dall'accampamento6 $in dove sarebbero arrivate la rabbia e la violenza del dittatore, dopo averlo "atto "ustigare e mettere a morte6 5on sarebbe stata un'assurdit che, proprio per merito di Quinto $abio, la cittadinanza "esteggiasse la vittoria con ringraziamenti e suppliche, mentre lui, l'uomo per il quale i santuari degli d2i erano stati aperti, le are "umavano di sacri"ici ed erano piene di doni e di o""erte, "osse denudato e straziato a colpi di verga di "ronte al popolo romano, con gli occhi rivolti al Campidoglio, alla cittadella e agli d2i, da lui invano invocati in occasione di due battaglie6 Con che animo avrebbe sopportato quello strazio l'esercito che aveva trion"ato sotto il suo comando e i suoi auspici6 Che lutto ci sarebbe stato nell'accampamento romano, e che gioia tra i nemici9 Cos. inveiva e insieme si lamentava, invocando la protezione degli d2i e degli uomini e abbracciando il "iglio tra le lacrime. 34 'rano dalla sua l'autorit del senato, il "avore del popolo, l'appoggio dei tribuni e il ricordo dell'esercito lontano. 1all'altra parte venivano invece messi avanti l'invincibile autorit del popolo romano, la disciplina militare, gli ordini del dittatore )da sempre rispettati come il volere di un dio*, la severit di #anlio che aveva anteposto il bene pubblico all'amore per il "iglio, cos. aveva "atto in passato anche Lucio >ruto, "ondatore della libert romana, nei con"ronti dei suoi due "igli. #a ora dei padri indulgenti e degli anziani disposti a non dare peso alla violazione dell'autorit altrui, come se si trattasse di cosa da poco, perdonavano ai giovani di aver violato la disciplina militare. l dittatore avrebbe tuttavia insistito nel suo proposito, e non avrebbe risparmiato nulla della giusta pena a un uomo che, contravvenendo al suo ordine, aveva a""rontato una battaglia non ostante gli auspici "ossero incerti e la volont degli d2i in dubbio. Che l'autorit del pi! alto potere durasse o meno in eterno non dipendeva da lui- ma Lucio &apirio non avrebbe "atto nulla per sminuirla. Si augurava che i tribuni non ricorressero al loro potere 0 di per s inviolato 0 per violare tramite l'intercessione l'autorit di /oma, e che il popolo non annientasse i poteri della dittatura proprio mentre a occupare quella carica era lui. Se lo avesse "atto, i posteri avrebbero invano accusato non Lucio &apirio, ma i tribuni e lo scellerato verdetto del popolo, quando, una volta violata la disciplina militare, i soldati semplici non avrebbero pi! obbedito ai centurioni, il centurione al tribuno, il tribuno al luogotenente, il maestro di cavalleria al dittatore, e nessuno avrebbe pi! avuto rispetto per gli uomini e riverenza per degli d2i, nessuno avrebbe pi! tenuto in alcun conto gli ordini dei comandanti e gli auspici, i soldati avrebbero vagato senza permesso in zone paci"iche come in area nemica, dimentichi del giuramento prestato avrebbero abbandonato il servizio quando e dove lo avessero voluto, le insegne sarebbero state abbandonate e gli uomini non si sarebbero adunati dopo aver ricevuto l'ordine di "arlo, anzi avrebbero combattuto senza "are distinzioni tra il giorno e la notte, tra le posizioni "avorevoli e quelle s"avorevoli, tra l'ordine e il divieto del comandante, non avrebbero aspettato il segnale, n mantenuto la posizione nello schieramento, il servizio militare, un tempo onorato e rispettato, si sarebbe tras"ormato in una "orma di brigantaggio avventuroso e casuale. <1i queste colpe, o tribuni della plebe, assumetevi voi la responsabilit per tutti i giorni a venire, e lasciate che siano le vostre teste a pagare per l'indisciplina di Quinto $abio=. 35 tribuni, attoniti e ormai preoccupati pi! per se stessi che per l'uomo a "avore del quale veniva richiesta la loro intercessione, vennero liberati dal peso della responsabilit per il volere unanime del popolo romano che si rivolse al dittatore implorandolo con suppliche e preghiere di condonare per grazia sua la pena al maestro di cavalleria. (nche i tribuni, seguendo quell'esempio, imploravano con insistenza il dittatore di perdonare l'errore dell'uomo e la giovane et di Quinto $abio, il quale aveva gi pagato abbastanza. 3ra il ragazzo stesso, ora il padre, messa da parte ogni intenzione polemica, si prostravano alle ginocchia del dittatore cercando di stornarne la collera. $u allora che il dittatore, dopo aver ottenuto silenzio, disse- <Cos. sia, o Quiriti- hanno avuto la meglio la disciplina militare e l'autorit della carica, che dopo la giornata di oggi avevano corso il rischio di non esistere pi!. Quinto $abio, che ha combattuto contro gli ordini del dittatore, non viene assolto dal reato, pur essendo stato riconosciuto colpevole di tale imputazione, viene graziato in nome del popolo romano e del potere dei tribuni, i quali sono intervenuti in suo aiuto con le suppliche e non con l'intercessione prevista dalla legge. +ivi, Quinto $abio, pi! "elice per il consenso unanime dimostrato dalla citt nel volerti proteggere che per la vittoria per la quale poco "a esultavi. +ivi, anche se hai osato commettere un'azione che nemmeno un padre ti avrebbe perdonato, trovandosi al posto di &apirio. rapporti con me torneranno a essere dei migliori quando tu lo vorrai. Quanto al popolo romano, al quale devi la vita, non puoi "are nulla di meglio che dimostrare che questo giorno ti ha insegnato chiaramente a sottostare, tanto in pace quanto in guerra, all'autorit costituita=. &oi, dopo aver dichiarato che lasciava libero il maestro di cavalleria, scese dalla tribuna e il senato in "esta e

il popolo ancora pi! in tripudio li circondarono e li seguirono, rallegrandosi ora con il maestro di cavalleria, ora con il dittatore. Sembr cos. che il pericolo corso da $abio non avesse contribuito meno della miserabile "ine del giovane #anlio a consolidare l'autorit militare. &er caso quell'anno successe che, ogni qual volta il dittatore si allontanava dall'esercito, i nemici prendevano iniziative nel Sannio. #a con l'esempio di Quinto $abio di "ronte agli occhi, #arco +alerio, il luogotenente preposto all'accampamento, temeva la collera irrazionale del dittatore pi! di qualunque assalto nemico. ' cos., quando un gruppo di soldati inviati a "are provviste di "rumento caddero in un'imboscata in un punto s"avorevole e "urono massacrati, l'opinione comune "u che il luogotenente li avrebbe potuti soccorrere se non avesse avuto paura delle severe disposizioni del dittatore. L'indignazione per questo "atto alien ancora di pi! al dittatore le simpatie dei soldati, i quali erano gi in precedenza maldisposti per l'intransigenza dimostrata nei con"ronti di Quinto $abio e per il "atto che &apirio aveva concesso quella grazia al popolo romano, disdegnando invece le loro suppliche. 36 Quando il dittatore rientr nell'accampamento dopo aver a""idato a Lucio &apirio Crasso il comando in citt e aver vietato al maestro di cavalleria Quinto $abio di prendere qualunque iniziativa inerente alla sua carica, il suo arrivo non "u troppo gradito ai concittadini, n spavent minimamente il nemico. ' in"atti il giorno seguente, sia perch non sapevano che il dittatore era rientrato, sia perch2 non attribuivano grossa importanza al "atto che egli "osse presente o meno, si avvicinarono all'accampamento schierati in ordine di battaglia. #a l'importanza attribuita a un solo uomo, Lucio &apirio, era tanta che, se il "avore dei soldati avesse assecondato i piani del loro comandante, certo quel giorno la guerra coi Sanniti avrebbe potuto esser portata a compimento- tale "u l'abilit dimostrata da &apirio nello schierare le truppe, proteggendole con la scelta di un luogo "avorevole e dei rincalzi, e impiegando ogni accorgimento tattico. #a gli uomini non si impegnarono, e a bella posta la vittoria "u gettata al vento per screditare il comandante. 4ra i Sanniti ci "urono pi! vittime, pi! "eriti tra i /omani. L'esperto comandante comprese quale "osse l'ostacolo sulla via della vittoriaavrebbe dovuto moderare la propria indole e contemperare il rigore con un po' di umanit. ' cos., accompagnato dai luogotenenti, visit di persona i soldati "eriti, e mettendo la testa dentro le tende domandava a ciascuno come stesse, indicando il nome di ognuno di essi, ne a""idava la cura a luogotenenti, tribuni e pre"etti. L'iniziativa era gi di per s popolare, ma &apirio la condusse in maniera cos. abile che, curando i corpi dei suoi uomini, conquist rapidamente il loro "avore, e niente acceler la loro guarigione quanto l'entusiasmo con il quale essi accolsero quell'interessamento. Quando le condizioni della truppa "urono ristabilite, &apirio a""ront il nemico senza alcun dubbio sugli esiti dello scontro- i Sanniti vennero travolti e messi in "uga in modo cos. netto che quello "u il loro ultimo scontro con il dittatore. L'esercito vincitore si spost poi nella zona dove c'era qualche speranza di "are bottino- attravers il territorio nemico, senza mai trovare resistenza armata, n allo scoperto n in imboscate. L'operosit dei soldati era accresciuta dalla promessa del dittatore di lasciare loro l'intero bottino, e l'idea di un guadagno individuale li spingeva contro il nemico pi! del "urore patriottico. Scoraggiati da queste dis"atte, i Sanniti chiesero la pace al dittatore, con il quale concordarono di dare a ogni soldato un'uni"orme e la paga di un anno, e avendo da lui ricevuto l'ordine di presentarsi di "ronte al senato, essi risposero che avrebbero seguito il dittatore, a""idando la propria causa unicamente alla sua lealt e al suo senso dell'onore. Cos. l'esercito venne richiamato dal Sannio. 37 l dittatore entr a /oma in trion"o. (vrebbe voluto rinunciare alla carica, ma per ordine del senato, prima di abdicare, nomin consoli %aio Sulpicio Longo )eletto per la terza volta* e Quinto 'milio Cerretano. Sanniti, in disaccordo sui termini del trattato, partirono da /oma senza avere concluso la pace, ma ottenendo una tregua annuale. 5eppure quest'ultima essi rispettarono lealmente- quando appresero che &apirio era uscito di carica si sentirono incoraggiati a riprendere le armi. 1urante il consolato di %aio Sulpicio e di Quinto 'milio 0 alcuni annali riportano (ulio 0, alla de"ezione dei Sanniti si aggiunse una nuova guerra con gli (puli. ( Sulpicio toccarono i Sanniti, a 'milio gli (puli. (lcuni storici scrivono che la guerra non "u combattuta propriamente contro gli (puli, bens. in di"esa di popoli loro alleati minacciati dalla violenza e dalle o""ese dei Sanniti. #a le condizioni di questi ultimi, che in quel periodo erano a malapena in grado di respingere la guerra dal loro territorio, rendono pi! verosimile che non siano stati loro ad attaccare gli (puli, ma che i /omani abbiano combattuto contemporaneamente l'uno e l'altro popolo. Ci non ostante non ci "urono scontri degni di essere menzionati. /omani devastarono il territorio degli (puli e dei Sanniti, senza mai incontrare nemici in entrambe le zone. ( /oma un allarme notturno svegli all'improvviso la popolazione, spaventandola al punto che Campidoglio, cittadella, mura e porte si riempirono di armati. ' dopo che in ogni parte della citt si corse e si grid <(lle armi9=, alle prime luci del giorno non si scoprirono n l'autore n la causa di quel panico. 5el corso di quello stesso anno, su proposta del tribuno della plebe #arco $lavio, i 4uscolani vennero giudicati di "ronte al popolo. l tribuno propose di punire gli abitanti di 4uscolo per aver o""erto aiuto e consigli a +eliterni e &rivernati nella guerra contro il popolo romano. cittadini di 4uscolo vennero a /oma con mogli e "igli. Questa massa di persone, vestite da supplici e con l'aspetto di imputati, "ece il giro delle trib!, gettandosi alle ginocchia di tutti. ' cos. accadde che la compassione suscitata "u pi! e""icace nell'ottenere la remissione della pena di quanto non lo "ossero gli argomenti usati per scagionare i 4uscolani dalle accuse. 4utte le trib!, salvo la &ollia, respinsero la proposta. La &ollia vot invece che gli uomini in et adulta venissero "ustigati e passati per le armi, e che mogli e "igli venissero venduti all'asta attenendosi alla legge di guerra. B noto che "ino al tempo dei nostri padri i cittadini di 4uscolo mantennero vivo il ricordo di una proposta tanto atroce, e che di solito un candidato della trib! &ollia non riusciva mai a ottenere il voto "avorevole da parte della &apiria.

38 L'anno seguente, durante il consolato di Quinto $abio e di Lucio $ulvio, per la minaccia di una guerra pi! grave con i Sanniti )che si diceva avessero raccolto una milizia mercenaria assoldandola tra le popolazioni dei dintorni*, il dittatore (ulo Cornelio (rvina e il maestro di cavalleria #arco $abio (mbusto con un'energica leva militare "ormarono un eccellente esercito che condussero contro i Sanniti. Si erano accampati in territorio nemico senza quasi preoccuparsi della loro posizione, come se gli avversari "ossero stati a miglia di distanza, quando all'improvviso arrivarono le legioni dei Sanniti che avanzarono con tanta sicurezza da arrivare a costruire la trincea nei pressi dei posti di guardia romani. 3rmai stava per calare la notte, e questo imped. loro di assaltare le di"ese dei /omani. #a non nascondevano a""atto l'intenzione di "arlo il giorno successivo, alle prime luci dell'alba. l dittatore, quando vide che lo scontro era pi! vicino di quanto si aspettasse, nel timore che la posizione svantaggiosa nuocesse al valore dei suoi uomini, lasci dietro di s molti "uochi accesi la cui vista ingannasse il nemico, e in silenzio port "uori le legioni. #a la vicinanza dei due accampamenti gli imped. di passare inosservato. La cavalleria sannita, gettatasi immediatamente all'inseguimento, tenne sotto pressione l'esercito in marcia, pur senza arrivare allo scontro, "ino a quando non "u giorno. 5emmeno la "anteria usc. dall'accampamento prima dell'alba. (lla "ine, quando sorse il sole, la cavalleria si spinse ad attaccare i /omani- agganciandone la retroguardia e incalzandoli in corrispondenza di passaggi di""icili ne rallent la marcia. 5el "rattempo la "anteria segu. la cavalleria e ormai i Sanniti premevano con tutte le loro "orze. (llora il dittatore, rendendosi conto di non poter avanzare se non a prezzo di gravi disagi, ordin di porre l'accampamento nello stesso punto in cui si era "ermato. #a, circondati com'erano dalla cavalleria nemica, non "u loro possibile andare in cerca di legname per la palizzata e iniziare i lavori di "orti"icazione. ' cos., quando vide che non gli era possibile n avanzare n accamparsi, Cornelio schier l'esercito in ordine di battaglia, dopo aver spostato i carriaggi dalla linea d'attacco. Si schierano anche i nemici, con pari "orze e determinazione. Ci che pi! di ogni altra cosa ne accresceva l'animosit era questo- ignorando che i /omani si erano ritirati di "ronte non al nemico ma a una posizione svantaggiosa, pensavano che avessero ripiegato per paura. Questa convinzione per qualche tempo mantenne in equilibrio la battaglia, bench da anni ormai i Sanniti non riuscissero a sostenere nemmeno l'urlo di guerra dell'esercito romano. ', per 'rcole, si dice che quel giorno, dall'ora terza all'ottava, l'esito dello scontro "u cos. incerto, che l'urlo di battaglia non venne rinnovato dopo quello che diede inizio al combattimento, che le insegne non vennero spostate in avanti n ritirate nelle retrovie e che da una parte e dall'altra non vi "urono cedimenti, in alcun punto. Ciascuno combatteva restando "ermo al proprio posto, opponendo gli scudi agli scudi, senza tirare il "iato e senza "ermarsi a guardare indietro. l "remito inesausto e l'andamento costante della battaglia "acevano pensare che solo la "ine delle energie o il calare della notte avrebbero posto termine allo scontro. 3rmai agli uomini venivano meno le "orze, alle spade la tempra abituale, ai comandanti le idee- quand'ecco che all'improvviso i cavalieri sanniti, appreso da un loro squadrone spintosi pi! avanti che le salmerie romane si trovavano lontane dagli uomini armati e non erano protette da guarnigioni o da dispositivi di di"esa, si gettarono all'assalto spinti dall'avidit di bottino. Quando un messaggero tra"elato ri"er. la cosa al dittatore, questi disse- <Lasciate pure che si appesantiscano con la preda=. (rrivarono poi altri messaggeri e altri ancora, a ri"erire che i nemici stavano saccheggiando e portando via i beni dei soldati. (llora, convocato il maestro di cavalleria, gli disse- <#a non vedi, o #arco $abio, che i cavalieri nemici hanno smesso di combattere6 Sono rimasti invischiati alle nostre salmerie. (ggrediscili mentre sono dispersi, come tutti i soldati occupati a razziare9 5e troverai pochi in sella, pochi con la spada in pugno. #entre stanno caricando di bottino se stessi e i propri cavalli, massacrali, inermi come sono, copri di sangue il loro bottino. o mi occuper delle legioni e delle manovre dei "anti- sia tuo l'onore della battaglia equestre9=. 39 La cavalleria, schierata come meglio non sarebbe stato possibile, assal. i nemici dispersi e appesantiti, seminando strage ovunque. $urono massacrati perch, avendo tra i piedi i bagagli che avevano abbandonato in "retta e "uria e che impedivano i movimenti ai cavalli terrorizzati nel pieno della rotta, non poterono n combattere n "uggire. #arco $abio poi, distrutta o quasi la cavalleria nemica, comp. una breve manovra di accerchiamento e prese alle spalle la "anteria. Le nuove grida che si udirono da quella parte seminarono il panico tra i Sanniti, e il dittatore, quando vide gli uomini delle prime "ile nemiche voltarsi indietro, le loro insegne con"ondersi e lo schieramento ondeggiare, allora incit i soldati, e chiamando per nome tribuni e comandanti di compagnia li esortava a s"errare un nuovo attacco insieme con lui. Levato un nuovo urlo di guerra, si gettarono all'assalto, e col procedere della manovra vedevano i Sanniti sempre pi! in preda alla con"usione. primi erano gi in vista dei cavalieri romani, e Cornelio, voltandosi indietro verso i manipoli di "anti, "aceva capire come poteva, a gesti e a parole, che gi scorgeva vessilli e scudi dei cavalieri. 5on appena udirono e insieme videro la cosa, gli uomini dimenticarono di colpo le "atiche sostenute per quasi tutto il giorno e le "erite subite, e si lanciarono contro il nemico, come se arrivati "reschi dall'accampamento avessero ricevuto in quel momento il segnale di battaglia. ' i Sanniti non riuscirono a resistere pi! a lungo alla "uria dei cavalieri e all'urto dei "anti- parte di essi presa in mezzo venne uccisa, parte invece "u dispersa e messa in "uga. "anti circondarono e "inirono quelli che resistevano. cavalieri "ecero strage dei "uggitivi, tra i quali cadde anche il comandante. Questa battaglia "iacc il morale dei Sanniti- in tutte le riunioni mormoravano ormai che non c'era da stupirsi se non riuscivano a conseguire risultati in una guerra scellerata che era stata scatenata violando un trattato, e nella quale gli d2i erano, a ragione, pi! ostili degli uomini. La colpa del con"litto andava espiata e la puri"icazione sarebbe costata a caro prezzo. La sola incertezza era se si dovesse pagare con il sangue dei pochi colpevoli o con quello dei molti innocenti, mentre c'era gi chi si spingeva a "are i nomi dei responsabili delle ostilit. Se ne distingueva uno in particolare- erano tutti d'accordo nel denunciare &apio >rutulo, un potente nobile che aveva senza dubbio in"ranto la

tregua pi! recente. Costretti a giudicare il suo caso, i pretori decisero che &apio >rutulo venisse consegnato ai /omani e che con lui "ossero inviati a /oma l'intero bottino e i prigionieri, e che tutto ci di cui i "eziali avevano chiesto soddis"azione in base al trattato "osse restituito secondo la legge divina e umana. 1opo questa deliberazione, i "eziali partirono per /oma portando con s il corpo esanime di >rutulo, il quale si era sottratto con il suicidio alla pena e all'umiliazione. nsieme col corpo venne deciso di consegnarne anche i beni. #a di tutte queste cose i /omani accettarono solo i prigionieri e gli oggetti che "urono riconosciuti come propri, il resto "u respinto. l dittatore ottenne il trion"o per decreto del senato. 40 (lcuni autori riportano che questa guerra venne combattuta dai consoli, e che "urono loro a trion"are sui Sanniti. Stando a loro, $abio sarebbe penetrato in (pulia e di l. avrebbe portato via grande bottino. l "atto che quell'anno (ulo Cornelio "osse dittatore non 2 in questione. l dubbio 2 se "osse stato eletto per occuparsi della campagna, oppure perch ci "osse un magistrato a dare il segnale alle quadrighe nei %iochi /omani 0 il pretore Lucio &lauzio era allora gravemente ammalato 0, e avesse quindi rinunciato alla carica di dittatore dopo aver compiuto la "unzione non proprio memorabile per la quale era stato eletto. 5on 2 "acile scegliere tra le varie versioni e i diversi autori. Fo l'impressione che i "atti siano stati alterati dagli elogi "unebri o da "alse iscrizioni collocate sotto i busti, dato che ogni "amiglia cerca di attribuirsi il merito di gesta gloriose con menzogne che traggono in inganno. 1a quella pratica discendono sicuramente sia le con"usioni nelle gesta dei singoli individui, sia quelle relative alle documentazioni pubbliche, per quegli anni non disponiamo di autori contemporanei agli eventi, sui quali ci si possa quindi basare con certezza.

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