You are on page 1of 21

I PADRI DEL DESERTO

DETTI
Collezione sistematica
Introduzione, traduzione e note
a cura di Luigi dAyala Valva, monaco di Bose
EDIZIONI QIQAJON
COMUNITA
`
DI BOSE
Presso le nostre edizioni
D. Burton-Christie, La Parola nel deserto. Scrittura e ricerca della santit alle origini
del monachesimo cristiano
Giovanni Cassiano, Le istituzioni cenobitiche
Evagrio Pontico, Trattato pratico. Cento capitoli sulla vita spirituale
I padri del deserto, Detti editi e inediti
L. Regnault, Il deserto parla. Vite nascoste in Dio e aperte al prossimo
Il nostro Catalogo generale aggiornato
disponibile sul sito
www.qiqajon.it
AUTORE: I padri del deserto
TITOLO: Detti
SOTTOTITOLO: Collezione sistematica
CURATORE: Luigi dAyala Valva, monaco di Bose
COLLANA: Padri della chiesa: volti e voci
FORMATO: 21 cm
PAGINE: 753
TRADUZIONE: dal greco a cura di Luigi dAyala Valva
IN COPERTINA: Miniatura da un manoscritto etiopico (fine xvii secolo), British Libra-
ry, Londra
2013 EDIZIONI QIQAJON
COMUNIT DI BOSE
13887 MAGNANO (BI)
Tel. 015.679.264 - Fax 015.679.290 isbn 978-88-8227-407-8

N1EODUZON
Detti o Apoftegmi dei padri del deserto sono oa tempo len noti
al granoe pulllico. Molte traouzioni, oltre ao alcuni importanti
stuoi e lilri oi spiritualit che hanno goouto e tuttora gooono oi
largo successo, li hanno atti conoscere e apprezzare , sono molti
ormai coloro che, a partire oai pi svariati amlienti culturali e
conessionali, e con le motivazioni pi oiverse, vi si accostano
per trarne insegnamento e nutrimento spirituale, ammiranoone
la sapienza, o semplicemente sentenoosi interpellati oalla granoe
proonoit umana in essi contenuta. Come si lene espresso un
ine interprete oi questi testi,
ovvio che i Detti dei padri del deserto tocchino gli uomini mo-
oerni in mooo oiverso oa quanto non acciano gli altri scritti
cristiani antichi. Questo non perch siano concisi, umoristici o
lizzarri, sellene talora siano tutte queste cose insieme. Quel
che oistingue gli Apophthgmata oa luona parte oella lettera-
tura patristica il atto che essi parlino a partire oa e rivolgen-
oosi a unesperienza, piuttosto che attraverso un testo o una
teoria, sono pratici piuttosto che teorici. oetti e le storie in
cui essi sono collocati non cercano oi sviluppare un argomento
in tutta la sua possilile estensione, n oi mettere in campo un
concetto e oi esaminarlo, o oi costruire unargomentazione.
oetti oischiuoono piuttosto che esaurire, suggeriscono piutto-
sto che oescrivere. Come le paralole, essi sono esplosivi, e il
luogo in cui i singoli rammenti atterrano oopo lesplosione
oiverso ogni volta che le storie vengono raccontate o lette.
6
Introduzione
l senso oi tale caratteristica pi proonoo oi una semplice
questione oi generi letterari non una stuoiata preerenza per
le aermazioni gnomiche rispetto ai trattati che ha suscitato
questi oetti. La orma stessa oegli apophthgmata venuta alla
luce e ci riporta al cuore oella ricerca oel oeserto .
l termine greco apophthgmata signiica sentenze, oetti
memoralili o anche oracoli `. Sono parole oi anziani resi
sapienti oalla loro lunga esperienza oi vita, che per lo pi ri-
sponoono a oomanoe poste oa uno o pi oiscepoli per la loro
lrevit e incisivit, si maniestano come ootate oi unintrinseca
autorit carismatica, quasi oracolare, che suscita lolleoienza
oa parte oi chi ascolta. Al oi l oella variet oei contenuti e
oel mooo in cui sono espressi, la loro caratteristica comune eo
essenziale non paraoossalmente oi ornire risposte precise e
chiare, quanto piuttosto oi tenere aperte le oomanoe, oi invitare
il oiscepolo (e quinoi il lettore con lui) a continuare la ricerca
eo eventualmente a interrogare oi nuovo, e progressivamente ao
acquisire la capacit oi un oiscernimento personale.
Al cuore oi questi oetti c sempre comunque levento oella
parola, il rhma, termine greco che, nella Billia oei ixx e nel
Nuovo 1estamento, traouce lelraico dabar e inoica la parola
in atto o che oiventa atto, evento. Alla, oimmi una parola
(rhma) perch io sia salvato, chieoono spesso i oiscepoli agli
anziani.
Di atto il rhma nei Detti molto pi oi una semplice paro-
la una parola che suscita conversione, una parola oinamica,
perormativa, che tenoe a svilupparsi nellazione, e che a volte,
pi che essere espressa in mooo semplicemente verlale, pu
traoursi in un gesto, in un mimo, in unazione orte oerta come
risposta al oiscepolo che chiamato a interpretarla e a trarne le
conseguenze per la propria vita
Alla Lot ano a visitare alla Ciuseppe e gli oisse Alla,
seconoo le mie possililit io pratico un piccolo oigiuno, la

Introduzione
preghiera, la meoitazione e la quiete, e seconoo le mie possi-
lilit mi conservo puro nei pensieri che cosa mi resta ancora
oa are. Allora lanziano, alzatosi in pieoi, oistese le mani
verso il cielo e le sue oita oivennero come oieci iaccole accese,
e gli oisse Se vuoi, oiventa tutto uoco .
Detti inseriscono ounque il lettore nel vivo oel rapporto tra
paori spirituali e oiscepoli nel oeserto monastico oellgitto
tra iv e v secolo, e in qualche mooo, scavalcanoo i secoli, gli
consentono oi partecipare e oi entrare personalmente in quel
rapporto, acenoosi lui stesso oiscepolo oi Antonio o oi oimen,
oi amlo o oi Arsenio, senza altri intermeoiari.
Dai detti orali alle grandi collezioni scritte
Occorre tuttavia non oimenticare che i Detti sono pur sempre
unopera letteraria. Questa consioerazione ci permette oi porre
lattenzione su oue elementi sui quali la ricerca storica, ormai
oa oiversi oecenni, ci ha reso pi consapevoli, e che invece una
lettura ingenua, che ritenga oi ritrovare nei Detti le semplici
parole registrate oei primi monaci oel oeserto, troppo acil-
mente oimentica il atto cio che questi oetti, oa una parte, so -
no stati tramanoati a lungo oralmente prima oi essere scritti e
poi oroinati nelle collezioni greche, e oallaltra che la loro nascita
come testo scritto e letterario rutto oi un contesto storico,
geograico, culturale e monastico, che, pur senza essere raoical-
mente oiverso, si colloca a una certa oistanza oallamliente oel
oeserto egiziano in cui essi urono originariamente pronunciati
(per lo pi in lingua copta).
Limmeoiatezza apparente oi questi lrevi oetti non oeve oun-
que trarci in inganno n arci oimenticare che essi sono in realt
8
Introduzione
rutto oi una lunga evoluzione, e che il testo che noi oggi leggiamo
e apprezziamo prolalilmente assai oiverso oa quello uscito oalla
locca oegli anziani oel oeserto e trasmesso oai loro immeoiati
oiscepoli. C qui una prima particolarit oei Detti rispetto ao altri
testi monastici oal contenuto apparentemente simile in quanto
rutto oi una lunga traoizione, essi contengono al proprio interno
la loro stessa Wirkungsgeschichte, ovvero linterpretazione che essi
stessi hanno suscitato nella traoizione successiva e che poi si
seoimentata e sovrapposta al testo originario, in mooo pi o meno
riuscito eo evioente. Anche se, a partire oal risultato inale che noi
posseoiamo, non sempre acile (in mancanza oi testimonianze)
intuire lo staoio primitivo e misurare quinoi lo scarto tra i oue
livelli, si avverte spesso tra le righe che le parole che leggiamo,
rispetto al senso che oovevano avere originariamente, sono state
caricate oi un senso aggiunto che il reoattore ha inteso oargli nel
momento in cui le ha issate per iscritto in un certo mooo .
l caso oelle citazioni e oelle allusioni lilliche mi semlra in
questo senso emllematico spesso i reoattori, nellintento oi as -
si milare i paori oel oeserto ai mooelli lillici, e in particolare al
mooello oi Cristo, hanno inarcito i loro oetti oi echi e oi cita-
zioni lilliche, che, almeno in alcuni casi, oiicile pensare che
ossero state volute oagli stessi paori, se non altro per lumilt
che li caratterizzava, che avrelle impeoito loro oi equipararsi
a Cristo . Come non pensare ao esempio a un intervento reoa-
zionale quanoo leggiamo che Agatone ripete le parole oette oa
Ces nel contesto oella sua passione Alzatevi, anoiamo via oi
qui O ancora, quanoo riconosciamo nelle parole oi oimen
lo schema oelle amose antitesi pronunciate oa Ces nel oiscorso
oella montagna Sta scritto Ma io vi oico Un sospetto
simile viene anche quanoo il protagonista oi un oetto applica il
senso oi una parola evangelica ripresa in mooo letterale (seconoo
il testo greco) a un personaggio oiverso oa se stesso quanoo
ao esempio Ciovanni Nano pronuncia le parole oellistituzione
oelleucaristia mostranoo ai ratelli il rutto oellolleoienza oel
j
Introduzione
suo oiscepolo renoete, mangiate , o Macario lgiziano
ripete quelle oegli angeli interpreti oella resurrezione oi Cristo
mostranoo ai visitatori il martrion oei piccoli stranieri Venite,
veoete, ecco il luogo . Questi e altri passi simili, nei quali
i richiami lillici sono letterali, suggeriscono come vi sia stato
un consapevole intervento oa parte oel reoattore sui oetti pree-
sistenti allo scopo oi enatizzarne lesemplarit e generalizzarne
il valore, e allo stesso tempo per orientare linterpretazione oei
lettori, anche se con ci non si vuole negare che il rierimento
al testo lillico e ai mooelli in esso contenuti possa aver giocato
un ruolo gi al livello orale, quanoo i oetti urono pronunciati
per la prima volta.
Non opportuno in questa seoe riesaminare in oettaglio la
complessa questione oella genesi e oellevoluzione oei oetti, che
oalla traoizione orale ha portato alla ormazione oelle collezioni
giunte ino a noi attraverso la traoizione manoscritta, pu essere
per utile are il punto sugli snooi principali oi questa storia sui
quali ino ao ora esiste un certo consenso tra gli stuoiosi .
Allorigine oellintera traoizione lo si gi oetto vi sono le
parole (rhmata) che gli anziani vissuti nel oeserto egiziano tra
il iv e il v secolo hanno rivolto ai loro oiscepoli per risponoere
a oomanoe concrete riguaroanti la vita ascetica e spirituale, sia
che si trattasse oi oomanoe e risposte strettamente personali
nate nel quaoro oi un rapporto oi paternit spirituale, seconoo
lo schema pi requentemente attestato, sia che si trattasse oi
oomanoe e risposte ormulate in contesti comunitari, quali le
conerenze spirituali che un alla teneva al gruppo oei suoi oi-
scepoli o che il preslitero responsalile oi una colonia anacoretica
teneva ourante le sinassi settimanali.
Queste parole nate ounque in tale contesto concreto, per lo
pi inoiviouale ma anche comunitario, urono poi ricoroate e
tramanoate oralmente oai oiscepoli e applicate a situazioni oiver-
se oa quelle originarie. oiscepoli, inatti, oivenuti a loro volta
anziani, erano naturalmente portati a risolvere le questioni
+o
Introduzione
che venivano loro poste ricorrenoo allinsegnamento oei loro
paori, sia ripetenoo le risposte che loro stessi avevano ricevuto
personalmente, sia riprenoenoo oetti che avevano a loro volta
uoito oa altri. Cli stessi Detti oel resto testimoniano oi ratelli
che si intrattenevano tra loro parlanoo oelle parole oei paori
o oegli anziani .
n questo mooo tali parole circolarono al oi l oel loro con-
testo originario e urono issate in prime ruoimentali rac-
colte orali, in copto o in greco `. A un certo punto alcune oi
queste raccolte possono essere state trascritte, orse oa parte oi
qualche oiscepolo. iccole raccolte oi questo tipo si ormarono
prolalilmente prima oella ine oel iv secolo nelle stesse colonie
anacoretiche vagrio, ao esempio, al termine oel suo Trattato
pratico riporta un piccolo lorilegio oi oetti , sellene non sia
chiaro se esso sia rutto soltanto oei suoi personali contatti con
i paori spirituali conosciuti in gitto, e oi ci che ha sentito
ripetere oa altri oralmente, oppure oipenoa gi oa qualche onte
scritta preceoente. Lo stesso oullio si presenta oi ronte ai oetti
riportati oa altri autori monastici che soggiornarono in gitto
verso la ine oel iv secolo, come Ciovanni Cassiano, allaoio
o lanonimo autore oella Storia dei monaci in Egitto anche per
loro non possilile stalilire se attingano solo alla traoizione
orale o gi oipenoano oa raccolte scritte che circolavano negli
amlienti monastici oa loro visitati.
Ma accanto a queste prime raccolte, reali o ipotetiche, appaio-
no comunque pi importanti, nel quaoro generale oella traoizione
oei Detti, oue piccole raccolte reoatte verso la met oel v secolo.
Mi rierisco alla raccolta contenuta nel lilro XXX oellAsceticon
oi Alla saia e a quella contenuta nei lilri X e XV oella
cosiooetta Collectio monastica etiopica. Caratteristica comune
oi tali raccolte il atto che contengono un luon numero oi
oetti che una stessa persona aerma oi aver uoito oirettamente
oai paori o oi aver raccolto oalla locca oi altri inormatori
Alla Ciovanni mi ha oetto , Un ratello mi ha oetto
++
Introduzione
Alla anuzio mi ha oetto . Con queste oue raccolte ci
troviamo chiaramente al punto oi passaggio tra la traoizione
orale e quella scritta. Lautore, che si esprime alla prima persona,
raccoglie i propri ricoroi personali e quelli oei monaci che ha
conosciuto, come aerma ao esempio Alla saia allinizio oella
sua raccolta ratelli, ci che ho visto e uoito oagli anziani, lo
narro a voi, senza togliere n aggiungere niente . Un altro trat-
to tipico oi queste raccolte primitive che le oistingue oalle gran -
oi collezioni scritte successive il atto che, allinizio oei sin-
goli oetti, conservino spesso la menzione oegli anelli successivi
oi trasmissione attraverso i quali i oetti sono passati prima oi
giungere allo scrivente. Nella raccolta etiopica, ao esempio, non
raro trovare oetti con linoicazione oi tre o pi anelli oi tra-
smissione. Vi leggiamo Un ratello mi ha oetto l oiscepolo
oi alla anuzio mi ha oetto Ho sentito il mio paore, alla
anuzio, oire, o ancora Un ratello mi ha oetto Alla
sacco mi ha oetto Ho visitato alla Sisoes oi etra, il oiscepo-
lo oi alla Antonio e lho pregato Dimmi una parola. Chi
scrive len consapevole, con un certo compiacimento, oi essere
lultimo anello oi una lunga catena oi trasmissione che rimonta
ino ai granoi paori oel oeserto evioente, oel resto, che
se questi oettagli sono stati conservati con cura oal monaco
che ha composto la raccolta non certo per uno scrupolo oi
storico che tiene a inoicare esattamente le sue onti, ma per
la volont oi segnalare il legame continuo che lo ricollega ai
granoi anziani oelle origini .
stato giustamente notato come il motivo principale che
oeve aver spinto alla reoazione oi queste prime raccolte la
oispersione oei monaci oella colonia anacoretica oi Scete a se-
guito oelle ripetute oevastazioni operate oalle tril oi mazici
nel corso oel v secolo (ojo8, e ) . Molti anacoreti
urono per questo costretti a uggire e a riugiarsi in altri luoghi
+.
Introduzione
alcuni si stalilirono nel oelta oel Nilo, altri sul Sinai, altri in
alestina. n seguito, alcuni ecero ritorno a Scete, mentre altri
rimasero nei luoghi ove si erano riugiati, soprattutto oopo la
seconoa e la terza oevastazione. Questo ece s che, a partire oai
primi oecenni e soprattutto oalla met oel v secolo, esistesse
una vasta oiaspora oi monaci e comunit che si richiamavano
allesperienza monastica oi Scete senza pi risieoervi, ma con
la tenace volont oi rimanere eoeli allinsegnamento trasmesso
oai paori che vi avevano alitato.
Una oi queste comunit in oiaspora quella oi alla oi-
men, che oopo la prima granoe oevastazione lasci Scete e si
stalil oeinitivamente a 1erenuti, lungo il lraccio occioentale
oel oelta oel Nilo . Nellinsegnamento che trasmise ai oisce-
poli, oimen non cess oi richiamarsi ai granoi paori oi Scete,
come si veoe chiaramente oai oetti conservati a suo nome, e
gli stuoiosi sono oggi concoroi nellassegnargli un ruolo chiave
anche se non chiaro in che termini nel processo oi raccolta
e oi reoazione oei oetti che sono conluiti nelle granoi colle-
zioni . oimen pu essersi limitato a trasmettere ricoroi orali,
ma potrelle aver lui stesso reoatto o atto reoigere una raccolta
non conservata ma utilizzata poi oalla traoizione successiva.
chiaro che ci u in lui, come orse in altri paori che vennero a
trovarsi nella stessa situazione, la erma volont oi custooire la
memoria e oi trasmettere lereoit oegli antichi paori oi Scete, e
ci nella consapevolezza che, con le oevastazioni e le oispersioni,
quella gloriosa pagina oi storia monastica si osse ormai conclusa
e che il monachesimo a lui contemporaneo osse oi gran lunga
ineriore a quello antico lunico mooo per arrestare almeno un
po linevitalile oecaoenza era perci mettersi alla scuola oei pa -
ori `. Queste urono ounque, con ogni verosimiglianza, le moti-
vazioni, le circostanze storiche e il clima spirituale che portarono
alla reoazione oelle prime raccolte scritte.
A questo punto oella traoizione, si pu inoltre pensare che in
alcuni casi i oetti e i ricoroi riguaroanti uno stesso paore o una
+
Introduzione
stessa maore oel oeserto siano conluiti in vere e proprie vite
scritte oai loro oiscepoli, mooellate sulla Vita di Antonio scritta
oa Atanasio, vite che costituirono la onte intermeoia oei Detti
oelle collezioni pi taroe. Ci chiaramente oocumentato, ao
esempio, per Arsenio e Sincletica .
a partire oa questo insieme eterogeneo oi oocumenti pree-
sistenti che urono composte, in greco, le oue granoi collezioni
oi Detti giunte ino a noi attraverso la traoizione manoscritta
la collezione alaletico-anonima e la collezione sistematica.
largamente conoivisa oagli stuoiosi lipotesi ormulata oa Lu-
cien Eegnault che queste oue raccolte siano state composte in
alestina verso gli ultimi oecenni oel v secolo , in un amliente
monastico che risentiva ortemente oellinlusso egiziano e
oove, nel corso oel v secolo, molti monaci originari oellgitto
si erano inseoiati e avevano onoato oelle comunit (il gi ri-
coroato Alla saia, ao esempio, che proveniva oa Scete, vi si
stalil al termine oella sua vita ). oa questo amliente, oel
resto, che provengono le prime testimonianze letterarie riguaroo
allesistenza oei Detti come opera scritta, eo in questa regione
che essi esercitarono linluenza pi proonoa sugli autori spiri-
tuali oei secoli immeoiatamente successivi (si pensi ao esempio
allopera oei tre paori oi Caza, oi Ciovanni Mosco e oi Ciovanni
Climaco).
Si ritiene generalmente che la prima oelle oue collezioni a
essere composta sia stata quella alaletico-anonima, anche se in
verit ino ao ora tale opinione largamente conoivisa pu essere
sostenuta pi con argomenti oi verosimiglianza che con prove
oel tutto sicure eo stata recentemente contestata . Si pu
ritenere in ogni caso che le oue collezioni siano sorte a poca
oistanza luna oallaltra, nello stesso amliente monastico pale-
stinese, tra la ine oel v e gli inizi oel vi secolo. Se non sono
oirettamente imparentate tra oi loro, come appare verosimile,
hanno comunque largamente attinto a un materiale scritto co-
mune, ma solo le ricerche sulla traoizione manoscritta, ancora
+
Introduzione
in corso `, potranno eventualmente chiarire se e in che misura
una oelle oue collezioni oerivi eettivamente oallaltra `.
La collezione alaletico-anonima cos chiamata oagli stuoiosi
perch, nella prima parte, aootta come criterio oi presentazione
loroine alaletico oei nomi oei monaci, anche se allinterno oelle
singole lettere loroine alaletico spesso alterato con criteri
oimportanza e oi merito (ao esempio, allinterno oella lettera
A, Antonio e Arsenio passano avanti ao Agatone), nella seconoa
parte sono invece raccolti i oetti tramanoati senza attriluzione
nominativa `. u certamente lo stesso reoattore a comporre le
oue parti, come aerma il prologo ``, anche se con il tempo en -
tramle le parti, soprattutto la seconoa, urono notevolmente in -
granoite rispetto alle oimensioni originali `, sviluppanoosi sem-
pre pi in oue collezioni parallele, quella alaletica e quella
anonima (anche se orse si arelle meglio a parlare al plurale,
poich le recensioni presenti nella traoizione manoscritta sono
numerose) `. Nel suo stato primitivo, la serie oei oetti anonimi
aoottava come criterio oi organizzazione una oivisione in capitoli
tematici che corrisponoe grossomooo a quella che ritroviamo
nella collezione sistematica `, eo soprattutto su questo elemento
che si lasano coloro che sostengono un legame genetico tra la
collezione alaletico-anonima e quella sistematica.
Quanto alla collezione sistematica nella quale i oetti sono
oisposti in capitoli con un criterio tematico e con il chiaro intento
peoagogico oi presentare una oottrina spirituale completa `
necessario oistinguere almeno tre staoi reoazionali successivi (a,
b, c) `. Si ritiene che la orma primitiva (a), in gran parte per-
outa nelloriginale greco `, sia sostanzialmente preservata oalla
traouzione latina che ne ecero, verso la met oel vi secolo, i
oue chierici romani elagio e Ciovanni, che oivennero rispettiva-
mente papi con il nome oi elagio (6-6+) e oi Ciovanni
(6+-) . u questa la versione oei Detti pi conosciuta e
circol nei monasteri occioentali a partire oallepoca altome-
oioevale, e grazie alla quale soprattutto la sapienza oel oeserto
+
Introduzione
egiziano esercit il suo inlusso sulla letteratura monastica latina
(si pensi innanzitutto alla Regola di Benedetto) .
Un seconoo staoio oi evoluzione oella collezione sistematica
(b) rappresentato oa un testo che incluoe nuovi oetti e, in
alcuni manoscritti, anche un luon numero oi estratti oellAsce-
ticon oi Alla saia, presentati come oetti a lui attriluiti e va-
riamente inseriti nel testo oella raccolta preesistente . l terzo
e ultimo staoio (c) ha incluso inine altri 8 oetti supplementari,
che sono per lo pi racconti autonomi oi varia provenienza o
estratti oi opere monastiche, senza relazione oiretta con il genere
apotegmatico e tanto meno con lamliente monastico egiziano.
recisamente a questo terzo staoio evolutivo oella collezione
il cui terminus ante quem pu essere issato al jo, la oata oel
cooice pi antico che lo testimonia ` appartiene il testo oi cui
Jean-Clauoe Cuy ha ornito leoizione critica nella serie oelle
Sources chrtiennes e che in questo volume viene traootto per
la prima volta in italiano.
Clolalmente ounque la collezione sistematica, nella orma
ricostruita oalleoizione critica, contiene ++j oetti oi varia
tipologia e lunghezza (oa oue righe a qualche pagina) oivisi
in .+ capitoli tematici (kephlaia), che sono anchessi oi lun-
ghezza oiversa (oa un minimo oi +j oetti oel capitolo X a
un massimo oi +j oel capitolo X). Come gi la collezione ala-
letico-anonima, essa contiene un luon numero oi oetti che non
sono oi origine egiziana, ma rimanoano allamliente monastico
palestinese o sono oi oiversa origine, ma rispetto alla collezione
alaletico-anonima si pu rilevare una presenza molto maggiore oi
estratti oi opere monastiche, per lo pi artiiciosamente presentati
in orma oi oetti oltre agli estratti gi menzionati oallAsceticon
oi Alla saia, ne troviamo altri ao esempio oalla Vita di Sin-
cletica, oalle Vite greche di Pacomio, e oa opere oi Atanasio oi
Alessanoria, Cregorio oi Nazianzo, vagrio ontico, Ciovanni
Cassiano, allaoio, Marco il Monaco, perechio, seuoo-Macario,
seuoo-rem, Steano oi 1ele, Nilo oi Ancira, Zosima, Diaooco
+6
Introduzione
oi otica, Doroteo oi Caza, Ciovanni Mosco e Ciovanni Clima-
co, per non menzionare che alcune oelle onti ioentiicate .
chiaro che, in questultima ase oi evoluzione oella collezione,
linteresse pratico oi arricchire il contenuto oei singoli capitoli
tematici oivent prevalente rispetto alla volont oi tramanoare
lautentico insegnamento oei paori oel oeserto egiziano.
A partire oalle oue granoi collezioni greche, nei oiversi staoi
oella loro evoluzione, gi a unepoca molto antica, sono state
proootte le versioni in altre lingue oellecumene . Alliamo gi
ricoroato quelle in latino e in copto, occorre qui menzionare
anche quelle in siriaco, armeno, aralo, etiopico, georgiano e
paleoslavo . Come sempre, la traouzione ha comportato ogni
volta mooiiche, aoattamenti, aggiunte e inserzioni oi nuovi oet -
ti, poich
la materia oi queste collezioni rimasta sempre luioa e mal-
lealile prenoenoo le orme pi oiverse a seconoa oelle regioni
e oelle lingue nelle quali si sono oiuse. Ma, pur ricoperto
oa questi strati successivi, il onoo egiziano si mantenuto,
restanoo lelemento essenziale, eo principalmente grazie a
esse che il monachesimo oei oeserti oel Basso gitto ha po-
tuto conservare un valore esemplare presso tutta la traoizione
monastica ulteriore, tanto in occioente quanto in oriente .
.8
Capitolo X
SUL DSCENMN1O
+. Alla Antonio oisse Vi sono persone che hanno logorato il
proprio corpo nellascesi e che, non avenoo avuto oiscernimento,
hanno inito per allontanarsi oa Dio .
.. Alcuni ratelli vennero a visitare alla Antonio per rierirgli
oi alcune visioni che avevano avuto e per sapere oa lui se erano
autentiche o venivano oai oemoni. Costoro avevano un asino che
mor lungo il cammino. Quanoo ounque giunsero oallanziano,
egli, prevenenooli, oisse loro Com morto lasinello per stra-
oa. Quelli gli oissero Da oove lo sai, alla. o egli oisse
loro Me lo hanno mostrato i oemoni. Cli oissero proprio
per questo che siamo venuti oa te, per interrogarti sul atto che
alliamo visioni e spesso si rivelano vere per caso siamo vittime
oi un inganno. lanziano attraverso lesempio oellasino li
convinse che esse venivano oai oemoni .
. Un tale, che cacciava lestie selvatiche nel oeserto, vioe al -
la Antonio che scherzava con i ratelli e ne u scanoalizzato.
Ma lanziano, volenoo convincerlo che oi tanto in tanto lisogna
acconoiscenoere ai ratelli, gli oisse Metti una reccia sul tuo
arco e tenoilo. cos ece. Cli oisse oi nuovo 1enoilo, e lo
tese. Cli oisse oi nuovo 1enoilo. l cacciatore gli oisse Se
lo tenoo oltre misura, larco si spezza. Cli oisse alla Antonio
Cos anche nellopera oi Dio `. Se estenuiamo i ratelli oltre
.8
Capitolo X
misura, si spezzano presto. Bisogna ounque acconoiscenoere
a loro. Alluoire queste parole, il cacciatore u preso oa com-
punzione e se ne ano molto eoiicato oallanziano. i ratelli,
ortiicati, ecero ritorno al luogo oove alitavano .
. Un ratello oisse ao alla Antonio rega per me. lanzia-
no gli oisse Non posso aver misericoroia oi te e neppure Dio, se
tu non hai misericoroia oi te stesso e non cerchi oi piacergli .
. Disse ancora alla Antonio Dio non permette le guerre
oel Nemico contro questa generazione come contro gli antichi.
Sa inatti che [ora gli uomini] sono oeloli e non sono capaci oi
sopportarle .
6. Un ratello interrog alla Arsenio oicenoo erch vi
so no uomini luoni che nel morire caoono in granoe trilolazio-
ne, colpiti nel loro corpo. lanziano rispose erch, oopo
essere stati salati quaggi come nel sale (c. Mc j,j-o), vaoano
puri oi l .
. Un anziano oisse al leato Arsenio Come mai noi, con
tanta cultura e sapienza, non otteniamo nulla, mentre questi
zotici egiziani hanno acquistato tante virt. Cli oisse alla
Arsenio Noi con la nostra cultura monoana non otteniamo
nulla, mentre questi zotici egiziani hanno acquistato le virt con
le proprie atiche .
8. l leato Arsenio oiceva Un monaco straniero [che vive]
in unaltra terra non sintrometta in nulla, e cos avr riposo.
j. Alla Macario interrog alla Arsenio oicenoo lene
non avere alcun conorto nella propria cella Ho visto inatti un
ratello che aveva oei piccoli ortaggi e li ha strappati. alla
Arsenio oisse S, lene, ma oipenoe oalla capacit oelluo-
.8
Sul discernimento
mo, perch se non ha la orza per una tale conootta oi vita, ne
pianter altre .
+o. Alla Daniele oiceva Quanoo alla Arsenio stava per
morire, ci oieoe questoroine Non preoccupatevi oi imlanoire
agapi per me, perch se io stesso mi sono preparato unagape,
la ritrover `.
++. Alla Lot raccont Un giorno ero nella cella oi alla
Agatone, e un ratello venne a oirgli Voglio alitare con oei
ratelli oimmi ounque come oevo vivere con loro. Cli oisse
lanziano Custooisci la tua conoizione oi straniero tutti i giorni
oella tua vita, come il primo giorno in cui ti sei unito a loro,
per non avere mai troppa amiliarit . Cli oisse alla Macario
Ma che cosa a mai la troppa amiliarit. Cli oisse lanziano
ssa simile a un violento vento caloo che, quanoo arriva,
tutti lo uggono e oistrugge i rutti oegli alleri . Cli oisse
alla Macario ounque cos oannosa la troppa amiliarit.
alla Agatone Non c passione pi oannosa oella troppa
amiliarit, perch la maore oi tutte le passioni. lene ounque
che il [monaco] operoso non allia troppa amiliarit, anche se
solo nella sua cella .
+.. Dicevano oi alla Agatone che alcuni anoarono oa lui
perch avevano sentito oire che aveva molto oiscernimento.
volenoo metterlo alla prova per veoere se si aoirava gli oissero
Sei tu Agatone Alliamo sentito oire oi te che sei un orni-
catore e superlo. o egli oisse S, proprio cos. quelli
gli oissero oi nuovo Sei tu Agatone, il chiacchierone e il pet-
tegolo. o egli oisse Sono io. Cli oissero oi nuovo Sei tu
Agatone, leretico. o egli rispose Non sono eretico. Allora
gli oomanoarono Dicci, perch quanoo ti alliamo accusato oi
tante cose le hai accettate, ma questultima parola non lhai sop-
portata. Disse loro primi oietti me li attriluisco io stesso,
.86
Capitolo X
perch utile per la mia anima, ma sentirmi oare oelleretico
vuol oire essere separato oal mio Dio, e io non voglio essere se-
parato oal mio Dio. quelli, alluoire ci, rimasero ammirati
oel suo oiscernimento e se anoarono eoiicati .
+. u chiesto allo stesso alla Agatone Che cosa pi
granoe la atica oel corpo o la vigilanza interiore . lanziano
oisse Luomo somiglia a un allero la atica oel corpo sono le
oglie, e la custooia interiore il rutto . poich, come sta
scritto, ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e
gettato nel fuoco (Mt ,+o, ,+j), evioente che tutto il nostro
impegno oeve essere per i rutti, ossia per la vigilanza oella
mente. Ma c lisogno anche oella protezione e oellornamento
oelle oglie, cio oella atica oel corpo.
+. Alla Agatone era sapiente nel suo mooo oi pensare e
autosufficiente in tutto (c. il ,++) nel lavoro manuale, nel
cilo e nel vestito .
+. Lo stesso alla Agatone, una volta che a Scete si tenne
un consiglio e u presa una oecisione, venne e oisse agli altri
Non avete oeciso lene questa cosa. quelli gli oissero tu
chi sei mai per parlare. o egli oisse Un iglio ouomo. Sta
scritto inatti Se davvero parlate di giustizia, giudicate rettamente,
o figli degli uomini (Sal ,.).
+6. Alla Agatone oisse Un uomo irascilile, se anche risu-
scitasse un morto, non graoito a Dio.
+. u chiesto ao alla Atanasio ` n che mooo il iglio
uguale al aore. o egli rispose Come la vista unica nei
oue occhi.
+
NDC
N1EODUZON
Dai oetti orali alle granoi collezioni scritte
+6 l contesto monastico oei Detti
.8 luralit oi voci e centralit oel oiscernimento
6 Dieci igure rappresentative oei Detti
Antonio, il paore oei monaci
8 Macario, onoatore oi Scete, il portatore oello Spirito
o amlo, lasceta oel silenzio
. Sisoes, lereoe spirituale oi Antonio
Mos ltiope, il lrigante convertito a Dio
Silvano, straniero in gitto e in alestina
Ciovanni Nano, il granoe umile oi Scete
j Sincletica, oonna sapiente e orte nelle prove
+ Arsenio, lamante oella quiete
oimen, il granoe pastore, ereoe oei paori oel oeserto
6j NO1A D1OEAL
+ D11 D ADE.
COLLZON SS1MA1CA
EOLOCO DL LBEO DCL ANZAN
D11O AEADSO
j . SOE1AZON D SAN1 ADE
A EOCEDE NLLA EZON
j . BSOCNA ECECAE LA QU1 CON OCN SOEZO
++ . SULLA COMUNZON
.
Indice
+ V. SULLA 1MEANZA,
DA N1NDES NON SOLO N EEMN1O A CB,
MA ANCH A 1U11 CL AL1E MO1 DLLANMA
++ V. EACCON1 DVES E DAE SCUEZZA
NLL CUEE SUSC1A1 DALLA OENCAZON
.+ V. SULLA ENUNCA AL OSSSSO, N CU S AELA
DL DOVE D CUAEDAES ANCH DALLA CUDCA
.. V. EACCON1 DVES CH C EAEANO
ALLA SOOE1AZON AL COEACCO
. V. SUL NON AE NULLA E OS1N1AZON
.+ X. BSOCNA S1AE A11N1 A NON CUDCAE NSSUNO
.8 X. SUL DSCENMN1O
+ X. SUL DOVE D VCLAE SME
j+ X. SUL ECAE NCSSAN1MN1 CON VCLANZA
o X. BSOCNA EA1CAE CON COA LOS1AL1A
LA MSECOEDA
+ XV. SULLOBBDNZA
+ XV. SULLUML1A
j+ XV. SULLA SOOE1AZON DL MAL
o XV. SULLA CAE1A
+j XV. SU CHAEOVCCN1
6j XX. SUCL ANZAN CH ANNO SCN EODCOS
j XX. SULLA CONDO11A VE1UOSA D DVES ADE
6o XX. AO1CM D ADE CH NVCCHAEONO
NLLASCS, CH MOS1EANO N SUCCN1O
LCCLLNZA DLLA LOEO VE1U
6+ SCL

Indice
6+ BBLOCEAA
66j NDC BBLCO
68+ NDC DLL NO1 1MA1CH
68j CONCOEDANZ CON LA SE ALAB1CA
6j CONCOEDANZ CON LA SE ANONMA
o CONCOEDANZ CNEAL

You might also like