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A.S.

2013-2014

Lo scetticismo

Michele Usai IV F

Lo scetticismo
Caratteri generali Lo scetticismo una dottrina elaborata in Grecia e dichiara che luomo non pu accedere alla verit ultima delle cose, e la pi alta forma di saggezza sta proprio nel riconoscere ci. Gli scettici giustificano la loro posizione facendo notare le numerose filosofie e teologie in lotta fra loro. Lo scetticismo si ricollega a un influsso orientale, ma non dobbiamo dimenticare il collegamento con i pensieri scettici dei sofisti e dei vari aspetti di tipo scettico della filosofia socratica. Gli scettici di certo notarono la grande variet di filosofie spesso in opposizione tra loro ma ognuna di esse raggiungeva in linea di massima le medesime conclusioni, per questo gli scettici affermano che lunico modo per raggiungere la pace interiore, lobiettivo dello scetticismo, considerare tutte le dottrine incapaci di raggiungere la verit. Interpretazione tradizionale e nuovi punti di vista Lo scetticismo col tempo ha subito uneccesiva semplificazione essendo stata interpretata come una dottrina che mette in discussione tutto ci che esiste, negando la validit di qualunque affermazione. Questa descrizione dello scetticismo assolutamente errata; poich nel momento in cui si afferma che tutto falso, questa stessa affermazione deve essere falsa, ci quindi contradditorio e inoltre al contrario di quanto si possa credere lo scetticismo non lascia gli uomini senza criteri pratici di scelta. Quindi gli scettici non negano la verit dei fenomeni, ma le teorie su di essi. Per spiegare meglio questo concetto facciamo un esempio: gli scettici non negano lesistenza dei fenomeni (il giorno, il sole, gli astri ecc.) ma essi mettono in discussione il come di questi fenomeni, ovvero le spiegazioni che vengono date a questi fenomeni circa la loro esistenza. Per quanto riguarda i criteri di scelta, importante che lo scetticismo offra agli uomini dei propri criteri poich senza di essi sarebbe impossibile lesistenza quotidiana; perci si afferma che lo scettico fa quello che fanno tutti gli altri o per convenzione o per utilit o perch ritenuto pi ragionevole e probabile. Gli ultimi scettici Gli ultimi filosofi scettici sispirarono direttamente al suo fondatore, Pirrone. Essi sono Enesimandro, Agrippa e Sesto Empirico.

Enesimandro

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Enesimandro di Cnosso insegn ad Alessandria e scrisse otto libri. Sappiamo che enuncio dieci modi, o tropi, per giungere alla sospensione del giudizio , ovvero a considerare la conoscenza puramente relativa. I dieci tropi consistono nel riconoscere che le conoscenze variano: 1. A seconda dei diversi animali; 2. A seconda dei diversi uomini; 3. Per la loro diversit reciproca; 4. Per le circostanze in cui si acquistano; 5. Per gli intervalli di tempo o di luogo in cui rincorrono; 6. Per le varie mescolanze in cui si trovano; 7. Per la quantit e la composizione degli oggetti che le producono; 8. Per la variet delle relazioni delle cose tra loro e con il soggetto giudicante; 9. Per la diversa frequenza di incontri tra il soggetto giudicante e loggetto; 10.Per leducazione, i costumi, le leggi e le credenze umane.

Agrippa Di Agrippa non abbiamo nessuna notizia autobiografica, ma Sesto Empirico gli attribuisce altri cinque modi per giungere alla sospensione dellassenso: 1. Modo della discordanza (dissidio tra vari filosofi); 2. Modo allinfinito (ogni dimostrazione deve essere dimostrata, quindi vi un processo che non ha fine); 3. Modo della relazione (conosciamo loggetto non in s ma in rapporto a noi); 4. Modo dellipotesi (ogni dimostrazione fondata su principi che si ammettono per convenzione); 5. Diallele (si assume per dimostrato proprio ci che si deve dimostrare, quindi la dimostrazione impossibile).

Sesto Empirico La maggior parte delle nozioni sullo scetticismo sono arrivate a noi grazie agli scritti di Sesto, di cui ne possediamo tre. I suoi scritti sono importanti non solo perch rappresentano la summa di tutto lo scetticismo, ma perch in essi sono contenute anche le dottrine contestate dagli scettici. Le critiche degli scettici sono quattro:

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Critica della deduzione; secondo gli scettici non si pu mettere una premessa se non si ritenesse gi dimostrata la soluzione; Critica dellinduzione, poich un processo che si fonda sullesame di un numero limitato di casi, non pu essere considerato valido, poich proprio i casi non esaminati potrebbero smentire il nostro oggetto; Critica del concetto di causa; se la causa provoca leffetto la causa dovrebbe precedere leffetto, ma se la causa precede leffetto causa prima di essere causa, quindi assurdo; Critica della teologia stoica; secondo Sesto il concetto di divinit degli stoici contradditorio. Secondo questi tutto ci che esiste corporeo, quindi anche Dio; un corpo per soggetto alla morte o semplice (acqua, aria, terra fuoco); Dio quindi dovrebbe essere o mortale o un elemento inanimato, il che assurdo. Dai suoi scritti possiamo estrapolare alcuni concetti riferiti alla vita pratica. Secondo Sesto uno scettico dovrebbe seguire i fenomeni, rispettando quattro guide: le indicazioni che la natura d alluomo attraverso i sensi, i bisogni del corpo, la tradizione delle leggi e dei costumi, le regole delle arti. Infine secondo Sesto il vero scettico si limita alla pura ricerca (unindagine aperta per principio).

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