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ORDINE SOVRANO E RIVOLUZIONE IN Et MODERNA E CONTEMPORANEA. Il concetto di rivoluzione sul limite della modernit politica.

la modernit politica si identifica col concetto di Rivoluzione (che ha portato allaffemarsi di condizioni politiche come DEMOCRAZIA, UGUAGLIANZA, LIBERT, COSTITUZIONE, REPUBBLICA, PARTITO, MOVIMENTO) perch essa ha contribuito a dare forma allo Stato moderno. I soggetti rivoluzionari moderni non hanno mai fondato la propria azione sullautorizzazione del Diritto vigente ( spesso avvenuta contro il diritto vigente per affermarne uno di tipo nuovo). la rivoluzione il motore delle riforme, le quali a loro volta divengono la strategia principale per impedire lirrompere di eventi rivoluzionari. rivoluzione implica un moto circolare. inizialmente pu prendere il significato di modello dordine con un centro fisso e inamovibile, attorno al quale ruotano gli altri elementi del cosmo medievale. in seguito il percorso delle rivoluzioni tende sempre pi a ricostituire la forma del potere. dal XIV secolo il termine assume il significato di mutamento politico che nega lordine istituito sia allinterno della repubblica sia nelle relazioni internazionali ( carattere inatteso e violento). prima fase rivoluzionaria: RIVOLTE ERETICALI (restaurazione di un cristianesimo originario, basato sulla povert e i valori comunitari). seconda fase rivoluzionaria: DIRITTO DI RESISTENZA (valido in quelle situazioni in cui il governo si comporta in maniera tirannica, ma non per istituire un nuovo potere ma per la restaurazione del diritto). moderna rivoluzione: VIENE MESSO IN DISCUSSIONE E DESTITUITO IL FONDAMENTO DELLA LEGITTIMIT DEL POTERE SOVRANO RIVOLUZIONE UN ESITO NECESSARIO DELLO SCONTRO TRA LOPPRESSIONE DI UN POTERE ORMAI INGIUSTO E ILLEGITTIMO IL NUOVO SOGGETTO POLITICO SI CONSIDERA IN GRADO DI PRODURRE UN NUOVO INIZIO NELLA STORIA DELLA LIBERT. *Macchiavelli viene considerato il padre spirituale della rivoluzione: la politica non una condizione di stabilit da mantenere e riprodurre; vi una simmetrica mobilitazione della natura umana che impedisce di distinguere una gerarchia fissa di ruoli (gli uoimini sono mossi dagli stessi desideri e passioni, dunque non vero che i principi possano essere titolari di una maggiore prudenza politica e di una naturale capacit di comando); il popolo il fondamento pi sicuro per assicurare la durata di una Repubblica, sia per legittimare un principato

fase successiva: STRATEGIA RIFORMISTICA ( possibilit di adeguare le istituzioni e le modalit della politica ai movimenti e alle crisi del tempo): utilizzare la riforma per adeguare le istituzioni ai mutamenti che vengono considerati necessari; riformismo conservatore: salvare le strutture della sovranit dalla loro crisi facendo salvo ci che si storicamente consolidato. [Burke contro le innovazioni della rivoluzione francese per conservare le parti utili di una vecchia istituzione, adattando le parti nuove alle antiche, si richiede una mente vigorosa, una costante attenzione

fase giusnaturalista: il potere sovrano moderno una costruzione artificiale che dipende dalla volont di coloro che vengono considerati gli individui politicamente legittmi. prevista ladesione attiva ma ogni afire successivo mediato poi dal potere sovrano ( che costituisce sia gli spazi per le manifestazionu pubbliche della collettivit, sia l ordine concreto nel quale ogni CITTADINO si trova collocato. si costituisce una societ di liberi individui gi in se ordinata, dunque costretta a far tacere tutte quelle voci che metterebbero a rischio il nuovo ordine. si afferma il POTERE COSTITUENTE (anteriore ad ogni situazione legislativa, portatore del mutamento e dellistanza di libert).

fase Otto-Novecento: la rivoluzione diventa un intento politico fondamentale e consapevole (non un singolo atto, ma uno stato duraturo, un nuovo ordine delle cose) i ceti dominanti cercano di contenerla con riforme politiche e attivit amministrative il PROLETARIO il nuovo soggetto (periodo di rivoluzione industriale) che si affaccia sulla scena politica, rivendicando il diritto di voler partecipare per poter incidere sulla propria condizione materiale nella societ. (SOGGETTO CHE ESISTE IN FORZA DELLA SUA PARZIALIT E NON DELLA SUA UNIVERSALIT) viene messo in discussione il potere statale stesso come FORMA NATURALE DEL POTERE POLITICO non mira semplicemente alla sostituzione del soggetto della sovranit, ma alla DESTITUZIONE DELLA SOVRANIT, nel suo complesso, delle sue modalit e della sua stessa necessit. *Marx riconosce nello SCONTRO SOCIALE lunica vera lotta politica solo a partire dai rapporti REALI si possono stabilire le condizioni per liniziativa rivoluzionaria.]

La rivoluzione inglese del 1640.


(dal 1640 alla fondazione della Commonwealth di Cromwell).

lotta parlamentare contro il tentativo monarchico di stabilire un ASSOLUTISMO politico e religioso LOTTA PER IL DIRITTO (la common law prevedeva che il monarca dovesse ricevere autorizzazione dal parlamento per le decisioni in materia fiscale e religiosa); la presa di parola di individui culturalmente appartenenti a sette religiose (i comandanti militari, tra cui Cromwell, rappresentano la coscienza puritana che ha mosso i combattenti nella convinzione di essere stati chiamati da Dio a contrastare il monarca che voleva limitare la libert religiosa) una volta sconfitto il Re , si apre lo scontro con il Parlamento, il quale rimane il difensore delle stabili gerarchie della societ inglese, reprimendo tutte le voci dissenzienti. i LIVELLATORI (per labbattimento delle recinzioni con le quali veniva delimitata e destinata allo sfruttamento privato la fino ad allora terra comune). Essi si considerano legittimati a dare inizio nel presente allorgan izzazione politica (non riconoscono n un passato mitico, n una legge superiore alla capacit razionale degli individui in grado di legittimare lattuale assetto politico-istituzionale) che pi trovano adatta ai loro bisogni. Oppongono alla common law un DIRITTO COMUNE DI CUI TUTTI SONO TITOLARI. la Cittadinanza non viene ancora intesa come diritto universale ma limitata a coloro che producono un reddito autonomo.

{Winstanley: critica pratica allautorit, estensione del principio di uguaglianza a tutti gli esseri razionali, rifiuto di ubbidire alla tradizione mostrando direttamente un modo diverso di organizzare lesistenza}.

La rivoluzione in America.

Si scontrano: richiesta di obbedienza del governo britannico che impone tasse e monopoli commerciali senza consenso da parte dei coloni; pretesa di libert delle colonie americane che non vedono loro garantito il diritto consolidato all AUTOGOVERNO e che vogliono vedere rappresentata la loro specifica realt politica ed economica

ci che caratterizza la rivoluzione americana il passaggio dalla societ al POPOLO( le colonie hanno pagato in prima persona perch la ricchezza presente venisse prodotta, per lespansione nel nuovo mondo, dunque sono esseri liberi contrari alla tirannia e irriconoscenza britannica).

[Locke: la ribellione al governo istituito legittima nel momento in cui il potere esecutivo o legislativo attentano in maniera continuativa alla propriet e alla libert dei sudditi. il popolo ha il diritto di AGIRE COME SOVRANO e di continuare il legislativo o di istituirlo in nuova forma come meglio giudica.] cos i coloni si presentarono in primo luogo come POTERE COSTITUENTE trasformando la societ in un Popolo (che con la Dichiarazione di Indipendenza afferma quali considera i diritti innati di ogni individuo e i poteri della comunit politica). passaggio dalla LEGITTIMAZIONE CONSUETUDINARIA alla LEGITTIMAZIONE CONTRATTUALE delle istituzioni gli Stati Uniti dAmerica sono nati sulla base della SOVRANIT POPOLARE {Thomas Paine (1782): se lAmerica avesse abbandonato tranquillamente la Gran Bretagna non avrebbe avuto luogo alcuna mutamento effettivo del modo di sentire}. {Jefferson: i re sono i servitori e non i proprietari del popolo}

Governo, sovranit e popolo in Francia dopo il 1789.


Il termine rivoluzione assume per la prima volta connotazione differente rispetto a quelle di rivolta e sedizione. (rivoluzione e processo costituente sono esplicitamente colti come due aspetti del medesimo evento). Soggetti politici nuovi: impediscono che ilo mutamento avvenga come semplice intensificazione di un processo riformistico ci che si sarebbe potuto fare attraverso il coverno, si fece senza di esso e contro di esso Si cerc di porre fine alla rivoluzione prima con la FERREA DISCIPLINA del governo rappresentativo , poi con il terrorismo del governo della virt. prima fase fino allagosto 1789: il Terzo stato e i ceti borghesi identifica se stesso con la NAZIONE, cio con la totalit del corpo sociale [Seys] abolizione privilegi feudali, trasformazione della propriet aristocratica in propriet borghese, Dichiarazione dei Diritti dellUomo e del Cittadino. Seconda fase: SANCULOTTI: azione del potere costituente (la cittadinanza era ancora un concetto legato al cittadino maschio, bianco e proprietario) rifiuto delluniversalit sessualmente determinata, lotta sulle istituzionu, critica delle modalit di governo. giacobini (cittadino virtuoso) vincono sui girondini (cittadino rappresentativo) trasforma la rivoluzione da momento pericoloso e transitorio di un processo riformistico, IN movimento sempre attivo (la rivoluzione il presupposto politico in forza del quale LE LEGGI POSSONO ADEGUARSI PROGRESSIVAMENRE AL MOVIMENTO DEI SOGGETTI CHE ANIMANO LA SCENA RIVOLUZIONARIA) LAUTORIT NON VIENE A CRISTALLIZZARSI NELLISTITUZIONE , ma esse diventano il mezzo attraverso cui il potere costituente si espande in tutti gli ambiti della vita politica.

la rivoluzione una nuova forma di AGIRE POLITICO la politica vista come un movimento costante.

La rivoluzione sociale e politica (XIX secolo).


Centralit del rapporti sociali trasformazione del concetto di rivoluzione [Tocqueville (1833): rivoluzione ogni mutamento radicale delle leggi, ogni trasformazione sociale, ogni sostituzione di un principio regolatore con un altro. rivoluzione un rivolgimento brusco e violento.] contrapposizione pratica tra RIVOLUZIONE SOCIALE (riconoscimento della legittimit delle richieste di un insieme determinato di ceti sociali) E RIVOLUZIONE POLITICA (trasformazione degli assetti istituzionali). la rivoluzione francese fa apparire la catastrofe della sovranit come lesito di una modificazione profonda e di lungo periodo dei rapporti sociali. LA RIVOLUZIONE POLITICA NON UNESPRESSIONE DI DISORDINE RADICALE MA LADEGUAMENTO SUBITANEO E VIOLENTO DELLA FORMA POLITICA AI RAPPORTI SOCIALI (tappa del percorso complessivo della civilizzazione occidentale). La rivoluzione un movimento evolutivo. si creano due tendenze: RIFORMISMO (vuole essere politico e sociale, ricongiungendo nel gradualismo del mutamento, la trasformazione delle strutture politiche e dei rapporti sociali) e RIVOLUZIONE (rifiuta la rivoluzione solamente politica , e chiede un rovesciamento radicale del discorso politico moderno, individuando nel proletariato il soggetto politico della sua fine). [Marx: ognuno secondo le sue capacit, a ognuno secondo i suoi bisogni]

Riforma, egemonia, rivoluzione.


(dibattito sulla rivoluzione socialista: XXsec)

Inizia ad essere messo in discussione il principio secondo cui lavvento del comunismo fosse una necessit storica. infatti la rivoluzione si era trasformata nel momento di passaggio da unorganizzazione sociale ad unaltra . Partito social democratico : lotta parlamentare, richiesta di estensione del diritto di voto una tattica riformistica che vede scendere in campo Bernstein e riprendono le lotte operaie nei primi decenni del secolo. + scioperi generali di massa e esperienza della rivoluzione russa (1905).

Il dibattito assume sia un significato di RIPENSAMENTO DEL RUOLO DEL PARTITO ALLINTERNO DELLA RIVOLUZIONE, sia di RICONSIDERAZIONE DELLE POSSIBILIT DELLA RIVOLUZIONE STESSA. Il movimento rivoluzionario si delinea come processo di costituzione, allinterno del quale le organizzazioni socialiste sono in grado di svolgere un ruolo direttivo solo indirizzando ci che gi esiste e si sta affermando. {Gramsci: esaurimento, dopo la prima guerra mondiale e la rivoluzione rissa, della possibilit di riferirsi alla rivoluzione come processo continuo culminante con la presa di potere. non si pu sostenere la rivoluzione permanente, ma le esplosioni rivoluzionarie devono essere preparate allinterno dei periodi di pace che contraddistinguono l affermazione definitiva della borghesia come ceto socialmente e politicamente dominante. la strategia rivoluzionaria deve perci mirare a rovesciare la condizione di direzione e di comando che permette della borghesia. L OPERAIO COMPLESSIVO, in quanto soggetto rivoluzionario, DEVE COSTRUIRE QUELLEGEMONIA CULTURALE E SOCIALE CHE PERMETTE IL DISTACCO DELLA SOCIET CIVILE DA QUELLA POLITICA.}

La rivoluzione come catastrofe dei rapporti sociali borghesi.


DECLINAZIONE DELLA RIVOLUZIONE che mira ad una netta cesura con le categorie della modernit politica. {Sorel: lo sciopero generale (in quanto rottura di ogni possibile mediazione) un evento iniziale di una guerra rivoluzionaria. La violenza dellazione proletaria la negazione assoluta della fo rza, con la quale la borghesia ha imposto listituzionalizzazione del suo rapporto d produzione e del corrispondente quadro giuridico. mito e violenza diventano gli elementi di una nozione catastrofica di rivoluzione la prima guerra mondiale ela rivoluzione bolscevica dimostrano definitivamente che tutto ormai consegnato al DISORDINE e non pi possibile alcuna previsione.} La storia non ha pi un percorso lineare dunque la rivoluzione diventa un accumularsi di una lunga ed eterogenea serie di contraddizioni , dominabili solo grazie alla presenza di unistanza unitaria in grado di stabilire la direzione che la crisi pu prendere. {Lenin: rivoluzione la rottura della dialettica che, nei tempi normali, lega le classi dominanti a quelle dominatenon il rovesciamento di un regime ormai insostenibile, ma la cesura politica che permette di articolare un differente rapporto tra le istituzioni politiche e leconomia. interruzione e rovesciamento del potere politico borghese + permanente momento insurrezionale che definisca le condizioni di possibilit di un movimento di affermazione del proletariato} Inoltre il soggetto rivoluzionario di tradizione marxista accoglie anche i contadini, oltre alla classe operaia.

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