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La Comunità alternativa
Una proposta di testimonianza dal nostro vivere quotidiano
Vorrei riferirmi con questa riflessione ad un articolo relativo a sè, o alla propria équipe, o alla propria famiglia...
recentemente comparso sul giornalino END (ottobre 1995) Cosa aspettiamo quindi a mettere in circolazione questi
a firma di Alberto e Tiziana Farotto sul tema della “comunità piccoli segnali di “cristianesimo di famiglia”?
alternativa”. E poi un’altra considerazione: forse proprio questo fer-
E’ un tema riemerso in questi mesi (ma già noto a chi ha marci sulla possibilità di “alternativa” presente nella nostra
attraversato il ’68) ad opera del nostro Cardinale che ne fa esperienza ci potrà fare incontrare con alcuni “poli in
un punto qualificante della tensione” della nostra vita di
sua lettera pastorale “Ripar- cristiani.
tiamo da Dio” (pagg. 32-36). Ad esempio essere cristia-
E’ comunità alternativa ni vorrà dire cercare di essere
quell’insieme di persone che “persone normali” oppure
si lascia illuminare e riscalda- occorrerà accettare la diffe-
re da Dio per impegnarsi poi renza che emerge dal fatto
a realizzare relazioni umane che noi ci riferiamo al Vange-
molto intense e cariche di lo e da questo traiamo i
senso, contro l’inconsisten- significati delle cose e delle
za e la frammentarietà che persone.
vengono vissute in altri ambienti. Oppure ci si troverà a fare i conti fra un possibile “gesto
Se è così, appare chiaro che sia la famiglia di cristiani sia di ostentazione” e una necessità di dare testimonianza del
un gruppo di cristiani come l’END non può non vivere vangelo ricevuto e creduto.
come “comunità alternativa”. Ancora, potrà avvenire di seguire la voglia di attribuire
Ecco allora la proposta: perché non lasciare uno spazio al proprio orgoglio le conquiste operate, senza invece
sul nostro giornalino perché chi vuole comunicare come riconoscere che è l’azione della grazia che ha permesso
sta vivendo l’alternativa che nasce dal Vangelo, all’interno tutto questo.
della sua famiglia o della sua Equipe? E da ultimo c’è una tensione che tutti potranno vivere
Non si tratta di volere a tutti i costi presentare qualcosa sulla strada del vangelo: quella della compassione verso gli
di strabiliante, quanto piuttosto il presentare l’esperienza altri piuttosto che quella di un giudizio sferzante che non
di “alternativa” al sistema corrente, possibile per chi vive lascia speranza.
il vero spirito del Vangelo. Se le comunicazioni che giungeranno potranno quindi
Sarà anche un modo per mettere in circolazione “buone aiutare a vivere meglio la “normalità cristiana”, la stessa
notizie” contro una tendenza che scredita sempre di più la “compassione” di Gesù, la testimonianza semplice ma
famiglia e la sua possibilità di formare ed educare le perso- incisiva, la riconoscenza verso la grazia, saremo tutti aiutati
ne. a proseguire ed a rendere più evidente quella “alternativa”
Si tratta di prendere carta e penna e di raccontare le propria del Vangelo.
meraviglie che il Vangelo ci fa sperimentare quando non Così ci edificheremo a vicenda e ci stimoleremo a proce-
accettiamo di cedere alle seduzioni dell’idolo della menta- dere con perseveranza su questa strada.
lità comune: “fan tutti così” per accettare la novità e la Nell’attesa che arrivino scritti e testimonianze Vi saluto.
paradossalità del Vangelo. Don Silvano Caccia
Credo che ciascuno abbia qualche fatto da presentare o SCS Monza 1
2 - Febbraio 1996 END milano
Ascolta, Dio! Nella mia vita non ho mai parlato con te:
Fin da piccolo mi hanno detto che tu non esisti
e io, stupido, ci ho creduto.
Non ho mai contemplato le tue opere.
Ma questa notte, dal cratere di una granata,
ho guardato il cielo stellato sopra di me.
Su queste parole così semplici e spontanee deponiamo il canto del salmista che tante volte ripetiamo
nelle nostre liturgie: "Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla... Se dovessi camminare per una
valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me!" (23,1.4) Dice il profeta Isaia: "Colui che
cammina nelle tenebre, senza avere luce, speri nel Signore, si appoggi al suo Dio!" (50,10)
GIORNATA DI
SETTORE
Domenica 18 febbraio 1996
IL DOVERE
DI SEDERSI
Relatori:
Giuseppe ed Angiolamaria Gonano
Programma
8,30 Accoglienza
9,00 Preghiera
9,30 Relazione di Giuseppe ed Angiolamaria Gonano
10,15 Dovere di sedersi
11,45 Santa Messa con accoglienza delle nuove Equipes di
Pavia 2 e Barlassina
13,00 Pranzo frugale al sacco
14,30 Equipes di formazione
16,00 Magnificat ed arrivederci
La località, a 5 Km. da Nocera Umbra, è situata La possibilità di avere una visione delle END
nel cuore dell’Umbria, in una zona incontaminata, a livello nazionale e al contempo di conoscere la
abbracciata da una pineta che invita a rasserenanti realtà specifica di altre Équipes, magari lontane ed
passeggiate e comunque rende salubre l’aria. inserite in realtà diverse dalla nostra, stimolando il
proprio modo di interpretare e vivere il Metodo END.
La casa di soggiorno "Bagni di Nocera", è
ampia, dotata dei servizi e di tutti gli spazi necessari Un’esperienza stimolante per i figli: i figli hanno
sia alle famiglie che al funzionamento del convegno. spazi (anche per dormire di notteda soli, naturalmente
Persino l’acqua è speciale, diuretica; infatti la casa se sono grandi e lo desiderano) e attività apposita-
sorse come luogo termale e di cura. mente organizzate per loro. La reciproca conoscenza
li arricchisce e mostra loro che non sono rarità, ma
Il clima della sessione (quello meteorologico, è che anche altri ragazzi crescono in famiglie che
solitamente ottimo) è sempre cordiale e fraterno, condividono gli ideali dei loro genitori.
favorevole a uno scambio fecondo tra gli équipiers.
continua a pag. 13
END milano Febbraio 1996 - 13
FIOCCO AZZURRO
to alla fondatrice.
Lo stesso avviene per la seconda.
Viene infine interrogata la giovane conversa:
costei racconta di essere stata inseguita per la Giacomo Piccinini, figlio primogenito di Luca e
foresta da un guerrigliero giovane e prestante e di di Isa, dell'équipe Cernusco 3, nato il 18 luglio
essere in breve stata raggiunta. A questo punto la 1995.
madre generale chiede: "e tu cosa hai fatto"? "mi
sono fermata e voltata verso di lui che si è fermato
ad ha iniziato a sbottonarsi i calzoni"... Sgomento! Lorenzo Sesana, figlio di Stefano e di Claudia,
"E tu"? la incalza la superiora. "Io, ho cominciato dell'équipe Cernusco 3, nato il 5 dicembre 1995.
allora ad alzare la gonna"... Raccapriccio! "Me- Viene a far compagnia a Francesca di soli 16
glio la morte, la nostra fondatrice avrebbe scelto il mesi.
martirio"!... Poi però prevale la curiosità: "E tu
poi..., insomma, com'è finita"?... Marcello Pipitone, figlio di Calogero e di Raffa-
"Beh... io ho alzato completamente la gonna e lui ella, dell'équipe Milano 2, nato il 5 gennaio 1996.
ha calato del tutto i calzoni"... "E allora,... com'è Viene a far compagnia a Francesco di soli 20
finita?" chiede fra l'ansioso e il malizioso la Gene- mesi.
rale "Madre, io sono scappata", risponde la con-
versa, "ma secondo Lei corre più veloce una suora Simone Villella, figlio primogenito di Alberto e
con le gonne alzate od un negro con le brache alle di Laura, dell'équipe Milano 11, nato il 16 gennaio
caviglie"?!!! 1996.
16 - Febbraio 1996 END milano
R I T I R O S P I R I T U AL E
iuniti n anti nsieme everendo ltolina apiente aterno spirato ende nteressati utti niti ui ntusiasti