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Simone Zanchini - Frank Marocco Be-bop buffet

1. Yardbird Suite (C. Parler) - 4:09 2. Yesterdays (J. Kern) - 5:38 3. Home Again (Frank Marocco) - 3:31 4. Spanish Song (C. Haden) - 7:50 5. Green Dolphin St. (Kaper/Washington) - 4:25 6. Jitterburg Waltz (F. Waller) - 4:30 7. There Will Be Another You (Warren/Gordon) - 4:32 8. Peace (H. Silver) - 4.17 9. The Flintstones (H. Curtain) - 3:19 Simone Zanchini - fisarmonica Frank Marocco - fisarmonica

Wide Sound - WD 160

Non facile riuscire a suonare la fisarmonica senza che sembri una sagra di paese. Quando poi le fisarmoniche sono addirittura due Ma se invece i fisarmonicisti in questione sono il giovane Simone Zanchini ed il senior Frank Marocco, il discorso ben diverso: questo loro Be-bop buffet davvero una gustosa abbuffata di note, atmosfere, luoghi e ritratti tracciati da uno strumento forse troppo spesso sottovalutato. Note attinte dalla storia del jazz, con una energia swing ed intrecci da veri maestri di uno strumento s versatile ma anche non facile da "maneggiare", e talvolta anche fisicamente limitato e limitante. Ma l'intenzione subito dichiarata con una splendida e vorticosa Yardbird Suite, seguita da una versione di Yesterdays la cui passione ricorda la terra d'Argentina, solo che qua parliamo di uno degli standard pi battuti della storia del jazz. Ed i due compagni di strumento si divertono proprio ad improvvisarci sopra ciascuno nel modo che gli proprio, originale e personale. Altra notevole pagina del jazz su cui i due si cimentano Green dolphin street, un tema la cui armonia apparentemente statica d modo ad entrambi di scambiarsi vere e proprie battute strumentali, lasciando l'ascoltatore insoddisfatto solo per il fatto che una "pacifica sfida" come quella dovrebbe durare pi dei 4 minuti e venticinque concessagli. E a parte i brani citati, l'ottima selezione cade anche su Jitterbug Waltz, una composizione di Fats Waller che, organista/pianista, della virtuosistica velocit manuale alla tastiera fece l'espressione incontestata di un'epoca d'oro del jazz, quando ancora il bop di Dizzy e Parker non aveva portato la rapidit di esecuzione alle strabilianti estreme conseguenze. Su un classico giro bop con tanto di citazioni! invece costruita Home again, l'unica composizione originale dell'intero disco, firmata proprio dal musicista del Wisconsin: ed anche questa non si smetterebbe mai d'ascoltarla. Fra i brani pi intensi si registra una struggente Spanish song di Haden, che in questa versione per doppia fisarmonica infonde una malinconia dalla quale per non si pu fare a meno di lasciarsi trascinare, complice il raddoppio della voce strumentale con il fischio dell'esecutore; seguita immediatamente, per livello d'espressivit, da un altro brano lento, Peace, di Horace Silver, in un arrangiamento che trasmette davvero il senso della tranquillit: un modo per testimoniare che la fisarmonica non soltanto velocit delle dita ma anche espressivit resa dal mantice e dalle dinamiche, sfumate e grigio-chiare, che esso pu creare. Fra le due There Will Never Be Another You, che lasciamo alla libera fruizione dell'ascoltatore. Per accomiatarsi dal quale la chiusura affidata a The Flinstones, proprio la sigla del famoso cartone, su cui la linearit delle idee improvvisative riesce a mettere in luce il lato divertente ed ironico dello strumento e, ovviamente, dei due strumentisti. Da segnalare che, sebbene i tempi recenti abbiano condotto il fisarmonicista italiano verso la ricerca di particolari sonorit da applicare al proprio strumento, l'incontro con questo grande collega di mantice l'ha spinto a prendere fiato mettendo da parte per un attimo certe "aggiunte" e recuperando il suono naturale, e per varie ragioni sempre emozionante, della fisarmonica. Antonio Terzo per Jazzitalia

Diplomato con lode in Fisarmonica classica presso il Conservatorio G. Rossini di Pesaro. Strumentista eclettico, esercita unintensa attivit concertistica con gruppi di svariata estrazione musicale (improvvisazione, musica contemporanea, jazz e classica ). Fisarmonicista tra i pi interessanti e innovativi del panorama internazionale, la sua ricerca si muove tra i confini della musica contemporanea, acustica ed elettronica, la sperimentazione sonora e le contaminazioni extracolte, sfociando in un personalissimo approccio alla materia improvvisata. Ha suonato in numerosi festival e rassegne in Italia (Clusone Jazz, Ruvo di Puglia, Tivoli Jazz, Berchidda, SantAnna Arresi, Barga Jazz, Mara Jazz, Vignola, Ravenna Festival, Rossini Opera Festival, Roccell a Jonica, Joung Jazz) e si esibito nei pi importanti festival internazionali (Francia, Austria, Germania, Inghilterra, Olanda, Svezia, Danimarca, Finlandia, Lettonia, Lituania, Slovenia, Croazia, Serbia, Macedonia, Spagna, Russia, Tunisia, Etiopia Libano, India, Giappone). Vanta collaborazioni con molti musicisti di fama internazionale: Thomas Clausen, Gianluigi Trovesi, Javier Girotto, Marco Tamburini, Massimo Manzi, Tamara Obrovac, Krunoslav Levacic, Vasko Atanasovski, Paolo Fresu, Bruno Tommaso, Ettore Fioravanti, Mario Marzi, Stefano De Bonis, Michele Rabbia, Giovanni Maier, Frank Marocco, Andrea Dulbecco, Antonello Salis, Han Bennink, Art Van Damme, Adam Nussbaum, Jasper Soffers. Collabora stabilmente dal 99 con i Solisti dellOrchestra del Teatro alla Scala di Milano, con cui compie regolarmente tourne in ogni parte del mondo. Attualmente sta lavorando ad alcuni progetti in cui confluiscono i suoi interessi per la musica contemporanea, primo fra tutti Elettronico Trio (A. Alessi e MirKo Sabatini). Ha recentemente pubblicato il disco Meglio Solo!. (Silta records) progetto per fisarmonica acustica, midi e laptop e il Quintetto Fuga per Art omaggio ad Art Van Damme e Frank Marocco.

Better Alone...! Anno:2008 Gruppo:Simone Zanchini SOLO. Musicisti:Simone Zanchini(midi accordion, acoustic accordion elettronics. lap top) Etichetta:Silta Records

Fuga per Art Anno:2008 Gruppo:SIMONE ZANCHINI Jazz Quintet Musicisti:S.Zanchini, Giancarlo Bianchetti, Andrea Dulbecco, Stefano Senni, Massimo Manzi. Etichetta:Dodici Lune

Fuga per Art Simone Zanchini | Dodicilune Dischi (2008)

di Fabio Strada

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Questo CD, uscito a poca distanza dal progetto in solo Better Alone...!, completa un discorso iniziato da Zanchini due anni prima con l'uscita di Be-bop Buffet.

Zanchini, uno dei massimi fisarmonicisti contemporanei a livello internazionale, ha avuto in giovent due eroi: Frank Marocco e Art Van Damme. I due musicisti statunitensi sono stati gli unici - cos scrive Zanchini nelle note di copertina del CD - a dare alla fisarmonica un ruolo di protagonista nel jazz, e in particolare nel be-bop degli anni '50, con pari dignit rispetto a strumenti come la tromba e il sax.
Be-bop Buffet

era la testimonianza dell'incontro avvenuto fra Zanchini e Frank Marocco, un'incontro all'insegna dell'affetto, del piacere di trovarsi a suonare insieme l'amato be-bop, di un interplay spontaneo, caldo ed empatico.
Fuga per Art

invece l'omaggio di Zanchini ad Art Van Damme, ritiratosi dall'attivit musicale.

Per l'occasione, Zanchini ha allestito un quintetto che fa scintille, con Andrea Dulbecco al vibrafono, nel ruolo di comprimario, Giancarlo Bianchetti alla chitarra, Stefano Senni al contrabbasso e Massimo Manzi alla batteria. Gli strumenti sono stati scelti in modo da ricalcare la sonorit delle registrazioni classiche di Van Damme, i cui arrangiamenti sono stati scrupolosamente trascritti e riprodotti. Qui per la strada seguita non quella del cuore, dell'approccio emozionale, come nel caso dell'incontro con Marocco, ma un approccio pi distaccato, seppur improntato al rispetto del maestro. Si potrebbe dire che in questo caso Zanchini segua un doppio binario: da un lato mantiene un approccio rigorosamente filologico rispetto agli arrangiamenti e allo stile dell'originale, dall'altro immerge questa sonorit e questo stile, talora anche bruscamente, in un contesto molto pi attuale e radicale, fatto di libera improvvisazione e di rottura delle regole formali. Ed forse questo un po' il limite del lavoro. Soprattutto ai primi ascolti, il contrasto fra la riproposizione dell'atmosfera "ortodossa" dei brani - eseguiti nel rispetto di tutte le regole stilistiche e formali - e i momenti d'improvvisazione informale - che assumono l'aspetto di lunghe appendici in coda ai brani, che fanno da ponte col tema successivo - suona molto stridente; l'impressione che se ne ricava che Zanchini non sia riuscito a fondere pienamente queste due anime della sua musicalit. Dove invece questa fusione riesce in pieno, e con effetti spettacolari, nella title-track a firma di Zanchini: qui si abbozza addirittura una fuga polifonica in impeccabile stile barocco, che viene lacerata da intromissioni e deviazioni atonali e informali, e da cui poi il leader parte con un'improvvisazione solitaria che conduce infine al successivo tema di Van Damme, "Let Yourself Down". Qui tutto fila alla perfezione: l'improvvisazione di Zanchini esuberante e scoppiettante come al solito, gli stili si mescolano in modo fluido, dal barocco al be-bop al free, e anche i contrasti sono finalizzati a un effetto espressivo. Non manca neanche il lato sornione e irriverente di Zanchini, con tanto di kazoo... Il gruppo fa sfoggio di una classe insuperabile nell'interpretazione dell'atmosfera rtro dei brani di Van Damme, lo stile impeccabile e pienamente pertinente, l'interplay - in particolare fra Zanchini e Dulbecco - agile e vivace. E' comunque nei brani originali dal sound pi moderno che la personalit dei musicisti sembra emergere pienamente. Ad esempio in "Viti," una ballad a firma del leader, in cui emerge anche la lezione armonica e stilistica di Piazzolla (nonostante nelle note di copertina Zanchini prenda le distanze dal virus della "tanghite"), dove anche Bianchetti sembra pi libero di esprimersi, utilizzando lo stile e la sonorit che gli sono pi congeniali.

Visita il sito di Simone Zanchini. Valutazione: 4 stelle Elenco dei brani: 1. Madamme Van Damme (A. Van Damme) - 7:09; 2. Tea For Two (V. Youmans) - 2:41; 3. Blue Lou

(A. Van Damme) - 8:45; 4. Nicollet Avenue Breakdown (A. Van Damme) - 2:05; 5. Fuga per Art (S. Zanchini) - 7:35; 6. Let Yourself Down (A. Van Damme) - 1:59; 7. Viti (S. Zanchini) - 10:21; 8. La stanza di Carlo (S. Zanchini) - 4:07; 9. Samba de van Nuys (F. Marocco) - 4:15; 10. From Marocco To Art (S. Zanchini) - 3:42. Musicisti: Simone Zanchini (fisarmonica); Andrea Dulbecco (vibrafono); Giancarlo Bianchetti (chitarra); Stefano Senni (contrabbasso); Massimo Manzi (batteria). Stile: Be Bop Pubblicato: 08-05-2009
Be-bop buffet Anno:2006 Gruppo:ZANCHINI - MAROCCO DUO. Musicisti:Simone Zanchini, Frank Marocco.(accordions) Etichetta:Wide Sound

Progetti Anno:2002 Gruppo:SIMONE ZANCHINI and friends. Musicisti:Simone Zanchini + Various. Etichetta:Barvin

Milonga del Angel. Anno:2008 Gruppo:Milonga del Angel. Musicisti:Mario Marzi, Simone Zanchini, Paolo Zannini. Etichetta:Stradivarius.

Saturno contro. Anno:2007 Gruppo: Musicisti:Zamora, Destro, Brunetti, Bigioni, Senesi, Zanchini. Etichetta:RCA.

Altdorf live. Anno:2005 Gruppo:Adrabesa quartet. Musicisti:Vasko Atanasovski, Simone Zanchini, Roberto Barto Krunoslav Levacic. Etichetta:Cantus.

Musica al Caff. Anno:2003 Gruppo:Progetto Caff. Musicisti:S.Zanchini, Marco Tamburini, Daniela Piccari, Tomas Andrea Alessi, krunoslav Levacic. Etichetta:Teatro Rio Rose

La Luna Zala. Anno:2004 Gruppo:Voci. Musicisti:D.Piccari, S.Zanchini, G.Perinelli, D.Sillato, A.Alessi, S.Calvano. Etichetta:

Live at Ravenna Festival. Anno:2001 Gruppo:Ensemble Strumentale Scaligero. from LA SCALA. Musicisti:14 musicisti del Teatro la SCALA Etichetta:

Faro. Anno:2004 Gruppo:Terre di Mezzo quartetto. Musicisti:S.Zanchini, Emiliano Rodriguez, Roberto Bartoli, Etto Fioravanti. Etichetta:Wide Sound

Tango y Algo Mas. Anno:2003 Gruppo:Tango y Algo Mas. Musicisti:Mario Marzi, Simone Zanchini, Paolo Zannini. Etichetta:Velut luna.

Sve Pasiva. Anno:2003 Gruppo:Tamara Obrovac Ensemble. Musicisti:Tamara Obrovac, S.Zanchini, Ziga Golob, Krunoslav Etichetta:Cantus

LAmantenuta. Anno:2002 Gruppo:Quartetto Magritte. Musicisti:M.Minardi, S.Zanchini, C.Bonora, L.Cantelli. Etichetta:Belfagor Label.

The sacred mytery of Sardinia. Anno:2001 Gruppo:Boghes and Voices. Musicisti:Enzo Favata, Simone Zanchini. Coro Concordu di Cas Sardo. Etichetta:Synfonia.

Il principe felice. Anno:2006 Gruppo:Ensemble strumentale scaligero. Musicisti:14 musicisti del Teatro la SCALA. Etichetta:Curci

Ripescando. Anno:2001 Gruppo:Ti Sha Man Nah Sax Quartet Musicisti:S.Zanchini, Marco Tamburini, Roberto Rossi, Fabio P Stefano Fariselli, Mattei, Fabbri. Etichetta:Splasc(H) Records

Imagenes de Tango. Anno:2000 Gruppo: Musicisti:S.Zanchini e Modern Saxophone Quartet. Etichetta:Velut luna.

Le vacanze di Hegel. Anno:1996 Gruppo:Quartetto Magritte. Musicisti:S.Zanchini, M.Minardi, L.Cantelli, C.Bonora. Etichetta:

Terre di Mezzo Anno:1995 Gruppo:Terre di Mezzo TRIO Musicisti:S.Zanchini, Emiliano Rodriguez, Roberto Bartoli. Etichetta:Philology.

Be-bop Buffet
Simone Zanchini - Frank Marocco | Wide Sound - distr. Egea (2006)

di Vittorio Lo Conte

Lincontro del fisarmonicista Simone Zanchini con il collega Frank Marocco avvenuto casualmente, grazie ad una cassetta di tanto tempo fa che lasci una forte impressione sul musicista italiano. Ventanni dopo, l'incontro vero, allaeroporto, con lanziano Frank quasi nel ruolo di un lontano nonno che ritorna in Italia a visitare i nipotini. Marocco ancora uno dei grandi protagonisti sul suo strumento, uno che ha lavorato moltissimo in studio quando i produttori di Hollywood hanno avuto bisogno di un fisarmonicista per le loro colonne sonore. Le sue collaborazioni sono state con artisti di tutti i generi, Frank Sinatra, Quincy Jones, Dave Gruisin, Doris Day, senza dimenticare Pavarotti, Prince, Madonna, i Pink Floyd (The Wall). Negli Stati Uniti stato nominato otto volte "Most Valuable Player" dalla National Academy of Recording Arts, conseguendo l'ambito titolo due volte. Una leggenda insomma, che con il giovane fisarmonicista italiano di diverte ad eseguire degli standards con un livello virtuosistico stupefacente. Be-Bop Buffet un disco che si ascolta tutto di un fiato, in cui il genere musicale in cui hanno scelto di esprimersi viene ridato al meglio. I due sembrano fatti luno per laltro, simbiotici, come si dice, cos che alla fine ci si pone la domanda: a quando la prossima incisione insieme? Valutazione: 4 stelle Elenco dei brani: 01. Yardbird Suite (C. Parler) - 4:09; 02. Yesterdays (J. Kern) - 5:38; 03. Home Again (Frank Marocco) - 3:31; 04. Spanish Song (C. Haden) - 7:50; 05. Green Dolphin St. (Kaper/Washington) - 4:25; 06. Jitterburg Waltz (F. Waller) - 4:30; 07. There Will Be Another You (Warren/Gordon) - 4:32; 08. Peace (H. Silver) - 4.17; 09. The Flintstones (H. Curtain) - 3:19 Musicisti: Simone Zanchini (fisarmonica); Frank Marocco (fisarmonica)

Frank Marocco
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Frank Marocco nel Maggio 2008

Frank Marocco (Illinois, 2 gennaio 1931) un fisarmonicista statunitense. conosciuto come uno dei fisarmonicisti pi registrati nel mondo[1][2]. Frank Marocco cresciuto a Waukegan, Illinois, una citt vicino a Chicago. All'eta di 7 anni i suoi genitori l'iscrissero ad una scuola per principianti di fisarmonica.[1] Il suo primo insegnante fu George Stefani che insegn al giovane fisarmonicista per 9 anni. Anche se inizi lo studio della musica classica, Stefani incoraggi Marocco ad esplorare altri generi musicali. Oltre alla fisarmonica, Frank studi Pianoforte e Clarinetto, cos come teoria musicale, armonia e composizione. Pi tardi studi con Andy Rizzo un conosciuto fisarmonistica ed insegnante americano.[1]
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1 Vita privata 2 Note 3 Altri progetti 4 Collegamenti esterni

Vita privata [modifica]


Frank e Anne Marocco vivono attualmente nel quartiere di Silver Lake a Los Angeles e hanno 3 figlie, Cyntia, Lisa e Venetia. Cyntia ha seguito la carriera musicale studiando flauto. All'et di 13 anni si distinta per essere la pi giovane strumentista all' American Youth Symphony diretta da Mehli Mehta. Lisa attratta dalla danza diventata una skater professionista girando per varie stagioni con gli Ice Capades. Venetia una insegnante di fisioterapia e ora una insegnante di scuola. Tutte e tre le figlie sono sposate. Frank e Anne hanno 8 nipoti.

Note [modifica]

1. ^ a b c Peggy Milne. Biography: Frank Marocco. 2007. URL consultato il 2008-05-19. 2. ^ Frank Marocco: Credits. 2007. URL consultato il 2008-05-19.

Altri progetti [modifica]

Wikimedia Commons contiene file multimediali su Frank Marocco

Collegamenti esterni [modifica]

www.frankmarocco.com

Santarcangelo in Jazz 2007 Simone Zanchini & Frank Marocco "Be-Bop Buffet"
Ristorante Calycanto, via dei Nobili 14 Venerd 12 ottobre 2007 ore 22:30 di Pierluigi Vicini

Simone Zanchini: fisarmonica, live elettronica Frank Marocco: fisarmonica Senza tempo, anzi fuori e dentro il tempo, Frank Marocco per l'appunto. Un signore dello swing amante dell'interplay a colloquio con un partner d'eccezione il funambolico e multiforme Simone Zanchini. Del CD a loro nome s gi parlato, Be bop buffet, ma la cosa pi interessante, a mio avviso, resta il minitour europeo dei due. Un minitour sponsorizzato dalla Victoria di Castelfidardo, rinomata casa produttrice di altrettanto rinomati mantici che vede in Zanchini e Marocco due testimonial internazionali di primissimo livello: Marocco mito della colonna sonora cinematografica legata alla fisa e Zanchini strumentista fra i pi attrezzati a livello mondiale, astro stabile, nonostante la sua giovane et, del firmamento jazzistico e non solo (inoltre anche lui, in scala ridotta rispetto all'americano di Los Angeles, esecutore di colonne sonore basti pensare a "Giallo Parma" o al pi recente "Saturno contro"). Tornando all'esperienza "live" dei due merita un'attenzione particolare la performance al Calycanto di Santarcangelo di Romagna (FC) in occasione della rassegna omonima. I due, stremati per il frenetico intercalare delle date e da un jet lag mai sopito si sono accomodati su robusti sedili, mettendosi subito a loro agio, "spiritualmente" parlando. La cosa interessante, e mai stridente, stata l'espressione soave di Marocco che ha guardato Zanchini per tutto il concerto, mentre quest'ultimo se ne restava attorcigliato alla fisa ben consapevole di tenere a freno il suo magistero assai variegato dando vita perci a quell'elogio dell'interplay poch'anzi accennato; concentrato suadente e paradigmatico giocoforza votato a registrare un gap generazionale una volta tanto dal contrappasso salutare, benvoluto e trascinante. Infatti proprio la tenacia di Zanchini ha portato alla realizzazione del CD e del mini-tour (ci sono gi le basi per una tournee in Russia da tenersi nel 2008) dato che Marocco stato il suo primo "mentore" in relazione allo strumento. "Da ragazzino possedevo una musicassetta che avevo logorato a furia di ascoltare, regalava un jazz che in quegli anni, con la fisarmonica, davvero non si sentiva. Quella era una musicassetta di Frank, sulla quale ho consumato le orecchie, ed ora, incredibile, mi ritrovo, dopo pi di vent'anni, a realizzare quest'esperienza in duo con lui. Un incontro che mi ha riportato a quel feel, quello stile, il be-bop, al quale io sar per sempre grato, e che ha partorito un intenso e prezioso lavoro discografico". Una volta terminata la musica io, Frank e Simone ci siamo accomodati su un ampio sof di un Caff santarcangiolese; nonostante il freddo pungente si dissertato del pi e del meno. Frank nato in America ma il suo cognome tradisce sonorit mediterranee anzi, adriatiche dato che di padre molisano e madre emiliana. Durante la conversazione si

parlato soprattutto del sound West Coast, di Stan Getz, Al Cohn e Warne Marsh, di Conte Candoli e Shorty Rogers passando da Bud Shank e gi di l, quindi, dopo aver rammentato di tutto, compreso il pianismo brillante di Lou Levi (suo grande amico e collaboratore e mio grande idolo). Gli ho chiesto cosa ne pensava, giustamente, di Zanchini e, per tutta risposta, mi son sentito sussurrare all'orecchio destro: - I-n-c-r-ed-i-b-l-e!!!!

Art Van Damme


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Art Van Damme

Art Van Damme (April 9, 1920[1] February 15, 2010[2]) was a jazz accordionist.

Contents
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1 Biography 2 Discography 3 References 4 External links

Biography
Born in Norway, Michigan, he began playing the accordion at age nine and started classical study when his family moved to Chicago in 1934. In 1941 he joined Ben Bernie's band as an accordionist. He adapted Benny Goodman's music to the accordion. From 1945 to 1960 he worked for NBC, performing on The Dinah Shore Show, Tonight, The Dave Garroway Show and other radio and TV shows with Garroway. He recorded 130 episodes of the 15-minute The Art Van Damme Show for NBC Radio. He was no relation to Jean-Claude Van Damme.

Van Damme toured Europe and was popular with jazz listeners in Japan[3] and regularly won the domestic Down Beat reader's poll for his instrument in the same period. Van Damme was married, had three children and six grandchildren. Although he retired to Florida, he continued to perform almost to the end of his life. He had been ill with pneumonia for several weeks when he died on February 15, 2010 at the age of 89.[2]

Discography

Art Van Damme's More Cocktail Capers (Capitol) with album art by Guidi

The Art Of Van Damme (Phillips, B 07189) Pa Kungliga Djurgarden (Pi, PLP 005) Lover Man (Pickwick, SPC 3009) By Request (Sonic Arts Digital, LS12) Art & Liza (Svenska Media AB, SMTE 5003) Cocktail Capers (Capitol, H178) More Cocktail Capers (Capitol, T300) More Cocktail Capers (Capitol, H30) 0 (10") The Van Damme Sound (Columbia, CL-544) They're Playing Our Song (Columbia, CL-1227) Everything's Coming Up Music (Columbia, CL-1382/CS-8177) House Party (Columbia, CL-2585) Music For Lovers Harmony (Columbia, HS 11239) Many Mood Of Art (BASF, MC 25113) Star Spangled Rhythm (BASF, MC 25157) (Doppelset) State Of Art (MPS, 841 413 2) 1953 Martini Time (Columbia, CL-630) 1956 Manhattan Time (Columbia, CL-801) 1956 Art Van Damme & Miss Frances Bergen (Columbia, CL873 1956 The Art Of Van Damme (Columbia, CL-876) 1960 Accordion a la Mode (Columbia, CL-1563/CS-8363) 1961 Art Van Damme Swings Sweetly (Columbia, CL-1794/CS 8594) 1962 A Perfect Match (Columbia, CL-2013/CS-8813) 1964 Septet (Columbia, CS-8992) 1966 With Art Van Damme in San Francisco (MPS 15073)(SABA SB 15073 ST) 1967 The Gentle Art of Art (MPS 15114) 1967 Ecstasy (MPS 15115)(SABA, SB 15115 ST)

1968 Art In The Black Forest (MPS, MPS 15172) 1968 Lullaby In Rhythm (MPS, MPS 15 171) 1969 On The Road (MPS, MPS 15235) 1969 Art & Four Brothers (MPS, MPS 15236) 1970 Blue World (MPS 15277)(Pausa, PR 7027) 1970 Keep Going (MPS 15278)(Pausa, PR 7104) 1972 Squeezin' Art & Tender Flutes (MPS 15372)(Pausa, PR 7126) 1972 The Many Moods of Art 1973 Star Spangled Rhythm 1973 Invitation 1973/1979 Art van Damme with Strings (MPS 15412) 1983 Art Van Damme & Friends (Pausa, PR 7151) 1995 Two Originals - Keep Going/Blue World 1998 Van Damme Sound/Martini Time (Collectables CD) 1999 Once Over Lightly/Manhattan Time (Collectables CD) 2000 State of Art (MPS 8414132) 2000 Accordion la Mode/A Perfect Match 2006 Swinging The Accordion On MPS

References
1. ^ Allmusic biography 2. ^ a b Accordion news weekly 3. ^ 1960 Japanese Downbeat Readers Poll

External links

WFMU: Art Van Damme "Nicollet Avenue Breakdown" Art Van Damme Quintet plays "Perdido" and "I Know That You Know" (1951) Accordions.com Interview Accordioninfo.com The Best of Garroway at Large BBC Radio 2 Art Van Damme Dies - Accordion Weekly News

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With Sincere Regret I am announcing the Passing of Art Van Damme on February 15th at the age of 89.

Art Van Damme, a legendary jazz musician has given the Accordion a whole new unique sound that is internationally recognized. He has combined the Accordion with Guitar and Vibes, and a rhythm section of Bass and Drums, thus creating a unique sound, and with the harmonic melodies and jazz rhythms they produce, truly separated them from any other musical group. In 1944, Art made his first recording on the Music Craft label. He joined the NBC staff in Chicago in 1945, and spent 15 years doing Radio and TV Shows. Art with his Quintet worked with many top entertainers such as Dave Garraway, Hugh Downs, Ranson Sherman, Howard Miller, Bob and Kay, and Dennis James. The Quintet did a number of spots for top singers and instrumentalist, such as Ella Fitzgerald, Peggy Lee, Buddy De Franco, and Dizzy Gillespie. Art has recorded 42 Albums plus a number of Singles on 45 RPM and 78-RPM recorders. His recordings were on various labels such as Capital, Columbia, and MPS of West Germany. Some of the top artists that recorded with Art were Johnny Smith, Joe Pass, Joe Stafford, Francis Bergman, the Dinning Sisters, and Harry James. In an effort to create a new sound for the Accordion, Art recorded several Albums were he combined the Accordion with Strings, Brass, Flutes, and with the vocal group, Singers Unlimited. Art has made 37 trips to Europe and Australia, were he did live concerts, and appeared as a guest performer on Radio, TV. He has also appeared on the Tonight Show with Johnny Carlson, the Mike Douglas Show, the Lawrence Welk Show, and the Dinah Shore Show. His nightclub work included the Desert Inn in Las Vegas, Sahara in LakeTahoe, Beneventure Hotel in Montreal, Bayshore Hotel in Vancouver, Harrahs in Reno, and Disney World in Florida. Besides having the group in the top ten instrumental categories for many years in Billboard, Metroname, and Playboy Magazine Polls, Art Van Damme was voted Top Jazz Accordionist in Downbeat Magazines Polls for ten consecutive years. He was also voted Top Accordionist in Contemporary Keyboard Magazine from 1976 to 1980. The five-year dominance of C.K. Polls has put Art in the " Gallery of Greats". Plus, the Quintet made more transcriptions than any other small group, including 139 individual quarter-hour shows for RCA Thesaurus and also many commercial spots. Art Van Damme is undoubtedly one of the finest virtuosos of the instrument. He is to the Accordion what Benny Goodman is to the Clarinet. His precise control of the bellows that has allowed him to accent every note on the instrument along with his stunning technique he extracts, gives him such a unique sound that it is hard to believe your hearing an Accordion. He has done more in helping to recognize the Accordion as a jazz instrument than any other performer. Many of us truly believe, he is the World Greatest Jazz Accordionist.

Richard Galliano
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Richard Galliano

Photo by Andrea Colombara Nazionalit Genere Jazz Strumento Fisarmonica Francia

Sito ufficiale Sito Ufficiale


Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica

Richard Galliano (Le Cannet, 12 dicembre 1950) un fisarmonicista francese di musica jazz di origini italiane.
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1 Biografia 2 Discografia o 2.1 con Chet Baker 3 Altri progetti 4 Collegamenti esterni

Biografia [modifica]
Inizia a suonare la fisarmonica a 4 anni, sotto l'influenza del padre Luciano, fisarmonicista italiano. Dopo un lungo e intenso periodo di studio (prese lezioni di trombone, armonia e contrappunto all'Accademia di Musica di Nizza), a 14 anni, nella ricerca di una espansione delle sue idee sulla fisarmonica, inizia ad ascoltare la musica jazz e rimane impressionato dal trombettista Clifford Brown, dal quale ha preso numerosi spunti. Di lui disse: "Ho copiato tutti i chorus di Clifford Brown, impressionato dal suo tono, la sua energia e il fraseggio che riusciva a sviluppare sulla tonante base ritmica di Max Roach". Affascinato da questo nuovo mondo, era stupito che la fisarmonica non avesse ancora preso parte a questa avventura. Si impegn a questo scopo unendosi a varie formazioni. Le ultime collaborazioni vedono la presenza di artisti come George Mraz, Al Foster, Juliette Greco, Charles Aznavour, Ron Carter, Chet Baker, Enrico Rava, Paolo Fresu, Martial Solal, Miroslav Vitou, Trilok Gurtu, Jan Garbarek, Michel Petrucciani, Michel Portal, Eddie Louiss, Dick Annegarn e Toots Thielemans.

Discografia [modifica]

1979 Joue Ravel & Debussy 1982 Galliano/Capon/Perrin con Jean Charles Capon e Gilles Perrin 1985 Spleen 1990 Panamanhattan con Ron Carter 1991 Flying The Coops con Jimmy Gourley 1991 New Musette 1992 Solo In Finland 1992 Blues Sur Seine con Jean Charles Capon 1993 Viaggio con Bireli Lagrene, Pierre Michelot e Charles Bellonzi 1992 Coloriage con Gabriele Mirabassi 1995 Laurita 1996 Blow Up con Michel Portal 1996 New Tork Tango 1998 French Touch 1998 Passatori con i Solisti Dell' Orchestra Della Toscana 1998 Tchakovski Concerto N1 Pour Piano Orchestre 1999 CD Box Indits solo, duo e trio 2001 Face To Face con Eddy Louiss 2001 Gallianissimo! The Best Of 2001-2003 Concerts con Michel Portal 2003 Piazzolla Forever 2004 Tango Forever Live

2004 Ruby My Dear 2006 Solo 2007 Luz Negra 2007 Solo 2007 Live In Marciac 2006 con Tangaria Quartet 2007 L'Hymne A L'Amour 2008 Mare Nostrum con Paolo Fresu e Jan Lundgren

con Chet Baker [modifica]


1980 Chet Baker Meets Novos Tempos Salsamba 1999 Chet Baker and The Boto Brazilian Quartet

Altri progetti [modifica]

Wikimedia Commons contiene file multimediali su Richard Galliano

Collegamenti esterni [modifica]

Richard Galliano sito ufficiale

Predecessore:

Confdration Mondial de l'Accordon (CMA) - Trophe mondial de l'Accordon Categoria Junior

Successore:

Siebe J Hiemstra

1966

Romano Benetello, Italie

Predecessore:

Confdration Mondial de l'Accordon (CMA) - Trophe mondial de l'Accordon Categoria Senior


1967

Successore:

Miguel Vicondoa

Jacques Cobetto

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RICHARD GALLIANO

Musicista compositore

Galliano nato il 12 dicembre 1950 a Cannes (Francia). Quando sembrava che la fisarmonica non avrebbe mai dovuto incontrare solisti di grande spicco e fosse uno strumento con cui sarebbe stato impossibile swingare, apparso Richard Galliano a imporre la stessa dignit riservata a tromba e sassofono che sono gli strumenti guida della musica jazz. Ispirato da sincera ammirazione per l'amico Astor Piazzolla, inventore del "Tango Nuevo", Richard Galliano riuscito, grazie al suo "New Musette", a rivitalizzare una tradizione tipicamente francese e che, si pensava non avrebbe mai incontrato innovatori. Figlio di Lucien Galliano, professore di fisarmonica di origine italiana, Richard ha cominciato a suonare la fisarmonica a quattro anni. Parallelamente all'apprendistato, frequenta il Conservatorio di Nizza dove studia l'armonia, il contrappunto e il trombone. A 14 anni, scopre il jazz di Clifford Brown del quale trascrive i chorus e si stupisce del fatto che la fisarmonica sia cos poco presente in questa musica. cos che si interessa ai fisarmonicisti brasiliani (Sivuca, Dominguinhos), scopre gli specialista americani che si sono iniziati al jazz (Tommy Gumina, Ernie Felice, Art Van Damme) e i maestri italiani (Felice Fugazza, Volpi, Fancelli), per rifiutare del tutto il modo di suonare che domina nell'Esagono. Nel 1973, Galliano arriva a Parigi dove affascina Claude Nougaro. Per tre anni, avr il posto di arrangiatore, quello di capo d'orchestra ed anche di compositore in un gruppo nel quale incontra veri e propri jazzmen. Partecipa anche a molte sedute di registrazione nel campo della musica leggera (Barbara, Serge Reggiani, Charles Aznavour, Juliette Grco, etc.) e in quello di musiche da film. Dall?inizio degli anni 80, frequenta sempre pi frequentemente jazzmen di ogni genere con i quali pratica l'improvvisazione: Chet Baker (repertorio brasiliano), Steve Potts, Jimmy Gourley, Toots Thielemans, il violoncellista Jean-Charles Capon (con cui incide il suo primo disco), Ron Carter (con cui registra in duo nel 1990), etc. Nel 1991, seguendo i consigli di Astor Piazzolla, che ha incontrato nel 1983 in occasione di un lavoro per musica di scena per la Comdie-Franaise, Richard Galliano torna alle sue radici, al repertorio tradizionale composto di valzer musette, di java, di tango che da molto aveva messo da parte. Riavvicinandosi allo stile di Gus Viseur e di Tony Murena, Richard Galliano permette alla fisarmonica di liberarsi dalla sua immagine vecchiotta grazie ad un lavoro sul concetto ritmico del 3 tempi, cio un'altra concezione del ritmo, un cambiamento nelle armonie, che l'avvicina al jazz. Realizzato con Aldo Romano, Pierre Michelot e Philip Catherine, il suo disco-manifesto "New Musette" (Label bleu) riceve il premio Django-Reinhardt dell'Accademia del jazz nel 1993, un premio che lo riconosce "musicista francese dell''anno". Esce una serie di dischi nei quali Richard Galliano manifesta, suonando su un modello Victoria che non lascia pi, grande facilit nell'adattare la fisarmonica alle libert del jazz. Galliano si dimostra virtuoso nel fraseggiato, liberato da ogni complesso, dotato di grande ricchezza nella sonorit, esperto nell' abbattere le barriere nelle musiche, grazie ad uno strumento che va oltre i confini. Nel 1996, attraversa l'Atlantico per registrare il suo "New York Tango" accanto a George Mraz, Al Foster e Birli Lagrne. Un disco che riceve l'ambito premio "Victoire de la Musique". La fama di Richard Galliano diventa sempre pi internazionale e le collaborazioni si moltiplicano. Suona in duo con delle personalit cos diverse come Enrico Rava, Charlie Haden, Michel Portal (nel 1997, "Blow Up"

fu un grande successo commerciale con 100 000 esemplari venduti), il suo collega Antonello Salis (in Italia), e l'organista Eddy Louiss (2001). Per anni, rimane fedele al trio che forma con Daniel Humair e Jean-Franois Jenny-Clarke (dal 1993 fino alla scomparsa del contrabbassista nel 1998) e poi propone di nuovo questo progetto nel 2004 con una ritmica "newyorkese" composta di Clarence Penn e Larry Grenadier. Incontra musicisti come Jan Garbarek, Martial Solal, Hermeto Pascoal, Anouar Brahem, Paolo Fresu e Jan Lundgren, Gary Burton... Nel 1999, presenta le proprie composizioni accanto a quelle di Astor Piazzolla con un'orchestra da camera. Questo progetto continua nel 2003 in "Piazzolla Forever", omaggio nel quale Galliano suona di nuovo i brani del suo mentore. Dotato di una rara polivalenza, Richard Galliano si esprime musicalmente in qualsiasi contesto, dal solo (si pensi al "Paris Concert" registrato al Chtelet di Parigi nel 2009) fino al big band (con il Brussels Jazz Orchestra del 2008). Ormai riconosciuto come solista di eccezione, continua ad esplorare un vasto ventaglio di musiche, senza abbandonare n il lirismo che il tratto fondamentale della sua personalit musicale quando registra le balads di "Love Day" con Gonzalo Rubalcaba, Charlie Haden e Mino Cinelu, n la "French Touch" che gli permette, grazie al trombettista Wynton Marsalis, di proporre una relazione fra Billie Holiday e Edith Piaf. Preoccupato di trasmettere la sua ricca esperienza, autore, accanto a suo padre Lucien Galliano, di un metodo per fisarmonica che riceve nel 2009 il premio Sacem per la Migliore didattica. VINCENT BESSIRES

Discographie - Discography - Discografia - Dvd

CD Richard Galliano Universal/Deutsche Grammophon records

Richard Galliano Jazz In Marciac Records

Richard Galliano on Cam Jazz Records

Richard Galliano on Milan Records

Richard Galliano on Act Records

Richard Galliano on Dreyfus Records

Richard Galliano on others labels

VINYLS

Il suono della fisarmonica di solito richiama alla mente scene di feste paesane, nelle quali i conviviali ballano forsennatamente musiche folk, oppure rievoca intensi tango argentini, eseguiti con sensuale volutt da ballerini che si lasciano trasportare dalle note profonde di un bandonen. Sembra proprio che lo scopo di Richard Galliano, uno dei pi virtuosi fisarmonicisti contemporanei, sia quello di liberare il proprio strumento da certe gabbie che la tradizione gli ha imposto. Nel suo ultimo lavoro, Paris Concert, il musicista italo-francese prende la sua fisarmonica e la spreme fino in fondo, rendendola perfetta esecutrice di brani a volte agli antipodi rispetto a quelli che convenzionalmente le vengono affidati. Gi le perfette interpretazioni di Gnossiense N1 e Gnossiense N2, due dei sette brani per pianoforte scritti dal compositore francese Erik Satie alla fine del XIX secolo, fanno capire quanto le possibilit espressive della fisarmonica siano sottovalutate. Sertao vorticosa e calda, con unesecuzione talmente barocca da lasciare senza fiato; al contrario, La Javanaise un po nostalgica e mesta, perfetta come colonna sonora di un vecchio film francese in bianco e nero. La fisarmonica di Galliano si cimenta anche nella reinterpretazione, asciutta e particolarmente ispirata, di Caruso di Lucio Dalla, per poi passare, con estrema disinvoltura, dal tango labirintico di New York Tango alla melodia strisciante e leggermente angosciata di Round Midnight. In conclusione c Aria, un brano lugubre nel quale la fisarmonica sembra un organo da chiesa che illumina lintero album di una luce sacrale.

Paris Concert, e in generale tutto il lavoro di Richard Galliano, tenta di dare nuova vita alla fisarmonica, affrancandola dal preconcetto di strumento antiquato e adatto solo per certi generi. Galliano esegue con indiscriminata abilit brani antichi o moderni, minimali o ridondanti. E ci d la prova di come un qualsiasi strumento, se suonato con passione e devozione, in grado di esprimere lintera gamma dei sentimenti, dalla felicit al dolore, con la stessa sbalorditiva efficacia.

Teatro Massimo - Stagione estiva 2003 Richar Galliano Septet Piazzolla forever
Palermo, Teatro di Verdura 12 luglio 2003 di Antonio Terzo Richard Galliano: fisarmonica e bandonen Herv Sellin: pianoforte Jean-Marc Phillips Varjabedian: primo violino Lionel Schmit: secondo violino Jean-Marc Apap: viola Henri Dermarquette: violoncello Marc Marder: contrabbasso Un concerto pulsante e ricco di emozioni permette al pubblico palermitano di conoscere dal vivo l'ultimo lavoro discografico di Richard Galliano, musicista francese non a torto ritenuto continuatore del verbo che fu del compianto Astor Piazzolla. E non a caso il concerto prende titolo dal cd, Astor Piazzolla Forever, presentando del repertorio del compositore argentino i brani a cui Galliano rimasto pi legato, rivisitati con rispettosa, emozionata devozione. Senza alcun preambolo discorsivo, ad immettere immediatamente nell'atmosfera impetuosa del concerto del virtuoso fisarmonicista Otoo Porteo, un tango di violenta passionalit che nell'inciso rallenta tanto da riuscire a farsi languido: passione e lirismo, questi i timbri della fisarmonica a bottoni, questi gli umori del Galliano artista. Segue a ruota Inverno Porteo, il cui tema tracciato dalla fisarmonica con pennellate a colori madidi viene ripreso dal piano, pi misurato e morbido. Lo sviluppo ascendente della melodia si coniuga in modo complementare alla struttura discendente dell'accompagnamento armonico, diviene giocoso sul tempo binario del chorus centrale, si placa nell'evanescente effetto carillon in chiusura. Molto curata la dinamica del settetto, anche nelle pulsioni ritmiche affidate, in assenza di percussioni, agli archi stessi, che, qui come nel successivo Sur, fungono da sezione percussiva strisciando l'archetto sul ponticello, intrecciano glissati ascendenti e discendenti che arricchiscono il tango di una straordinaria effettistica, tutta acustica. E malgrado queste "distrazioni", il violino del puntuale Varjabedian riesce ad essere intenso e perfettamente compenetrato. Imbracciato il bandonen, suono pi acido e dispettoso che esalta la velocit e l'umore incisivo del pezzo, nonch il fraseggio rapido e lo spirito dell'esecutore, Galliano esegue Aconcagua, concerto per accompagnamento d'archi e piano articolato in tre movimenti, ciascuno caratterizzato da un proprio feeling: veemente il primo, pesante e triste il secondo, specie nel lento incedere finale con lo strumento a mantice totalmente dispiegato, pungente e nervoso il terzo, trascinante con i suoi guizzi accentuati dal movimento della testa del leader. Sommessamente onnipresenti i musicisti, che danno fondo a tutte le loro risorse per battere

sonoramente il tempo con i piedi, animare gli endings con personali accenti, arricchire il brano con la propria preparazione tecnica, facendo confluire le proprie energie tutte a supporto del fisarmonicista. E un meritatissimo applauso rende conto del silenzio quasi religioso riservato dal pubblico fino a questo momento, permettendo al gruppo di affrontare con maggiore carica Milonga del Angel, tra i pezzi pi celebri di Piazzolla, suggestivamente interpretato da un controcanto del violino in quinte all'ottava superiore. Colonna portante del gruppo sicuramente il contrabbasso dell'infaticabile Marc Marder, il quale non cessa un attimo di scandire i beats ritmici con la sua voce robusta e propulsiva, riuscendo a trasfondere tutte le emozioni che suscita il cambiamento di umore nelle varie modulazioni e cadenze di questo brano. Quindi chiude la prima parte del concerto Michelangelo 70, brano pi nervoso, che trasmette adrenalina, giusto prima della pausa. Riprendono il concerto Herv Sellin al piano e Henri Demarquette al violoncello, in duo, in una Milonga sin palabras dalla resa di indubbia poeticit, con ritornello molto caldo e romantico. Quindi cambio di scena con il leader che, imbracciata la fisarmonica, solo, al centro del palcoscenico, ricama con fluide volate l'introduzione di Libertango, per poi coniugare la nota melodia con una serie di coinvolgenti variazioni, un incredibile vibrato, un lessico improvvisativo ed espressivo davvero inusitato: a servizio della propria sensibilit mette in luce solo una parte del suo virtuosismo tecnico e tuttavia sembra siano in tre a suonare. Rientrati i compagni la volta di Laura et Astor, unica composizione a firma Galliano nel cd, su un disegno melodico reiterato da tutti gli strumenti, il fisarmonicista fa prendere poco a poco corpo al tema, in un crescendo che in coda lascia senza fiato. Ci si avvia cos all'epilogo: Verano Porteo, un tango dagli accenti sincopati e Primavera Portea, ultimo tema anch'esso tanguero che, ancora sugli accenti dei fondamentali piano e contrabbasso, chiude il quadrittico iniziato in apertura e dunque l'intero concerto. Un concerto molto trascinante, ben equilibrato tra la delicatezza del ricordo latente ma mai ossessivo del maestro che fu e l'impeto passionale del tango, sua musica prediletta. A conferma, un richiestissimo bis, con Galliano ancora alla fisarmonica, un pezzo molto accattivante basato su una semplice frase melodica che viene ripetuta dagli altri strumenti per costituire pretesto alle variazioni del leader.

Autentica icona della fisarmonica applicata al jazz, Richard Galliano considerato l'erede diretto del grande Astor Piazzolla (con il quale ha approfondito il suo gi notevolissimo bagaglio tecnico e di studi armonici e di composizione) e il principale artefice del rilancio della fisarmonica in ambito jazzistico. Cinquantotto anni compiuti a dicembre, il musicista e compositore francese (ma di origini italiane) assurto in pochissimo tempo ai vertici della scena mondiale con la sua musica derivata dal genere musette, mescolando reminiscenze swing, echi di tango, giri di valzer, improvvisazione jazzistica e tradizione medit erranea. Tante e variegate le sue collaborazioni discografiche e concertistiche: da Juliette Greco a Claude Nougaro, da Ron Carter a Chet Baker, da Enrico Rava a Martial Solal, da Joe Zawinul e Miroslav Vitous a Charlie Haden, da Trilok Gurtu allo stesso Piazzolla, con cui cera una grande amicizia. Musicista dell'anno in Francia nel 1991, pi volte vincitore del premio La Victoire de la Musique e, qui da noi, del referendum annuale della rivista Musica Jazz, Richard Galliano vanta unintensissima attivit concertistica e una discografia che conta una trentina di album da leader o co-leader: tra i suoi titoli pi recenti, Love day, registrato nel prestigioso Capitol Studio di Los Angeles con Gonzalo Rubacalba, Charlie Haden e Mino Cinelu, Ten Years Ago, con la Brussels Jazz Orchestra, e Mare Nostrum, il progetto con Paolo Fresu e Jan Lundgren, in cui le sonorit mediterranee del fisarmonicista francese e del trombettista sardo si uniscono con le atmosfere nordiche evocate dalla musica del pianista svedese. Ed proprio con Mare Nostrum che Richard Galliano salir sul palco di Piazza del Popolo a Berchidda per chiudere la serata del 13 agosto, mentre la mattina dopo (venerd 14, ore 11) lo ritroveremo en solitaire col suo strumento a mantice nella Chiesa delle Grazie a Calangianus.

FESTIVAL DI TORRECHIARA 1999

Non esistono culture pure, ma solo contaminazioni, meticciati, incontri. Nella musica di Richard Galliano, uno dei pi grandi fisarmonicisti viventi, erede diretto di Astor Piazzolla, questa consapevolezza si fa arte. Il valzer musette, nato nei bistrot parigini dalla spontanea fusione delle canzoni portate dagli emigrati italiani e dai lavoratori della Francia rurale, viene riletto alla luce dellesperienza del jazz e della musica colta, dando vita a un genere nuovo ed europeo, che unisce improvvisazione jazzistica, tango e tradizione mediterranea, con un gusto cromatico che riporta alla migliore scuola francese. La fisarmonica, strumento popolare che ha sempre avuto vita difficile nel jazz e nella musica colta, nelle mani del grande musicista italofrancese acquista ora la policromia di unorchestra, ora il raccolto timbro di un intimismo di natura cameristica. Tra le numerose e importanti collaborazioni concertistiche e discografiche di Richard Galliano ricordiamo quelle con Juliette Greco, Claude Nougaro, Ron Carter, Chet Baker, Antonello Salis, Enrico Rava, Martial Solal, Miroslav Vitous, Charlie Haden, Trilok Gurtu e, naturalmente, Astor Piazzolla. Si esibito a Umbria Jazz e Umbria Jazz Winter in solo e come ospite nel gruppo di Joe Zawinul, in duo con Charlie Haden e con il New York Tango Quartet, suscitando unanimi ed entusiastici consensi. Dal 1994 incide per letichetta francese Dreyfus. Si aggiudicato il premio La Victoire de la musique per il miglior disco Jazz nel 1996 e nel 1997. I suoi album Blow Up e French Touch hanno vinto il referendum della rivista Musica Jazz nella categoria miglior disco internazionale. Nel 1997 ha inoltre ottenuto il premio della critica Boris Vian. Il suo ultimo lavoro discografico stato realizzato assieme allensemble classico I solisti dellORT. Furio Di Castri e Massimo Manzi, sicuramente tra i migliori specialisti italiani di contrabbasso e batteria, completano il trio. Insieme costituiscono una ritmica di straordinaria efficacia, in grado di sottolineare le qualit espressive della fisarmonica di Richard Galliano e di supportarne le straordinarie doti di virtuoso.

Cathie Travers
Settembre 25, 2008 fisarmonica, musicisti No Comments

E grazie allamico nonch virtuoso fisarmonicista Tony Sganga dellInternational Accordion Forum, che ho scoperto la fisarmonicista australiana Cathie Travers. Dopo aver visto e ascoltato tutti i suoi video su youtube ne sono rimasto affascinato. Una piacevolissima musicista che senza eccessi di virtuosismo riesce ad emozionare con la sua forza espressiva e il suo modo pulito di suonare.

Canale video Cathie Traves. www.cathietravers.com

SwingJO
Settembre 25, 2008 amici, fisarmonica No Comments

SwingJO un sito francese che per gli appassionati di fisarmonica vale assolutamente la pena di visitare. Amministrato dal simpatico Tony e dedicato a Jo Privat, alla fisarmonica allo swing e al valzer musette. Al suo interno si possono trovare innumerevoli informazioni, link, trascrizioni, video, recensioni, spartiti nonch un ottimo forum. Naturalmente il tutto in lingua francese.

Cliccare sullimmmagini sopra per accedere a SwingJO.

Accordionons Digest
Settembre 24, 2008 fisarmonica No Comments

Anche se con notevole ritardo pubblico la segnalazione delluscita di Accordions Digest. Cari amici, AccordionPlanet felice di annunciarvi luscita del primo numero di Accordions Digest, il nuovo mezzo di informazione gratuita tutto italiano legato al mondo della fisarmonica ! E disponibile nei formati PDF e nel formato HTML che potrete leggere on line. E stata prevista anche la possibilit di ottenere una traduzione automatica in lingua inglese. Non il massimo naturalmente, ma almeno anche le persone di lingua inglese ne potranno afferrare il senso. Potete trovarlo a questo link : http://www.accordionplanet.net/site/viewtopic.php?p=16#16 Il prossimo numero uscir a Ottobre 2008. Se volete continuare a ricevere i prossimi numeri di Accordions Digest vi prego di inviare una e-mail al seguente indirizzo : redazione@accordionplanet.net . Ricordate che siamo a vostra completa disposizione per pubblicare tutto quello che volete sul mondo della musica e della fisarmonica ! Inviate il vostro materiale allindirizzo : redazione@accordionplanet.net . La Redazione www.accordionplanet.net Dear friends, AccordionPlanet is very happy to announce the release for the first issue of Accordions Digest, the new free Italian magazine in the accordion world ! It is available in PDF and HTML format. It is in italian language, but you can obtain an automatic english translation. It is not a good translation, but it is the best we can offer you ! You can find it at this link: http://www.accordionplanet.net/site/viewtopic.php?p=16#16 The next edition will be published in October 2008. If you wish to continue to receive future issues of Accordions Digest please send an e-mail to: redazione@accordionplanet.net. Remember that we are at your disposal to publish everything you want about the world of music and accordion ! Send your materials at : redazione@accordionplanet.net La Redazione www.accordionplanet.net

Lezioni di musica
Settembre 6, 2008 cultura, fisarmonica No Comments

Il sito Jazzitalia propone una serie di lezioni di teoria musicale molto interessanti, con una sezione, curata da Renzo Ruggieri (nella foto) dedicata alla fisarmonica jazz. Tra le altre lezioni interessante quella dedicata al gypsy jazz style.

Jazzitalia home page

Combinazione di accordi
Giugno 9, 2008 fisarmonica No Comments

Segnalo lintessantere lavoro che sta facendo il fisarmonicista Davide Bonetti riguardande le combinazioni di accordi eseguibili con i bassi della fisarmonica. Potete trovare gli schemi e le relative spiegazioni nel sito dellassociazione culturale Alcheghengi alla seguente pagina: Combinazioni di accordi per fisarmonica

Accordion Radio
Giugno 9, 2008 curiosit, fisarmonica No Comments

Ecco il link di una radio on line che trasmete ininterrottamente musica di tutti i tipi ma suonata con la fisarmonica. 24 hour streaming accordion music radio station.

Revisione di una fisarmonica


Maggio 12, 2008 fisarmonica 2 Comments

Ecco alcune foto di alcune fisarmoniche smontate per essere revisionate e accordate. Le foto sono tratte dal sito La maison de lAccordeon . Una la fisarmonica del grande Andr Verchuren.

Ergonomia della fisarmonica


Aprile 17, 2008 curiosit, fisarmonica 2 Comments

Segnalo questo sito Ergon Concept , dal quale tratta la foto, uno studio di ergonomia applicata alla fisarmonica con dei risultati molto interessanti. Ci sono molte fotografie e anche dei filmati.

Orosz Zoltan
Marzo 7, 2008 fisarmonica, musicisti 1 Comment

Non sono riuscito a trovare molto su questo fisarmonicista Magiaro ma vi invito a visitare il suo sito www.harmonika.hu dove si possono ascoltare molti brani. Alla pagina dei video ho messo gli indirizzi YouTube.

Questa una biografia che ho tradotto e riassunto dal suo sito: Zoltan Orosz ha ereditato lamore della fisarmonica dal suo padre, che ha notato presto il talento eccezionale del figlio. Zoltan aveva quattro anni quando ha ricevuto la sua prima fisarmonica con 8 bassi. Nel 1977, quando aveva soltanto 11 anno, ha iniziato i suoi studi al conservatorio Bela Bartok a Budapest. Nel 1984 ha continuato i suoi studi alluniversit di Franz Liszt, Budapest. A 13 anni ha pertecipato al concorso internazionale di fisarmonica a Klingenthal (Germania). Il pubblico rimasto stupito da questo giovane musicista. Nel 1992 ha fondato il Podium Duo con il chitarrista Gabor Ursu. Il tentativo di Gabor e di Zoltan era dimostrare che la fisarmonica pu essere utilizzata in quasi tutti i generi di musicali. Suonando musette francesi, musiche tedesche, italiane, russe, spagnole e tanghi. Nel loro programma compaiono dalle arie Sud-Americane, al

ragtime agli adattamenti classici. Da Singapore a Parigi il duo comparso in numerose citt del mondo, ma la maggior parte dei concerti sono fatti in Ungheria. Nel 1992 hanno registrato il loro primo CD Accordion in black and white. Dove la fisarmonica pu essere sentita negli stili pi diversi. Nel 1996 con il cantante Attila Bardoczy a Parigi vince il premio per gli esecutori stranieri migliori. Nel 1993 vede la partecipazione di Zoltan con il trio della fisarmonica de Budapest con un repertorio classico ma non solo. La passione Zoltan per la musica francese grande e non a caso, con il suo trio, sono stati lunico gruppo straniero invitato al Festival nazionale francese della fisarmonica.

Giancarlo Caporilli
Marzo 5, 2008 amici, fisarmonica, musicisti No Comments

Il fisarmonicista Giancarlo Caporilli conosciuto nei pi noti ambienti musicali sia in Italia che allEstero, ha tenuto centinaia di concerti come ospite donore in vari Paesi del mondo, viene tuttoggi definito Il fisarmonicista per tutti poich ha un repertorio talmente vasto che pu spaziare in ogni genere musicale: classico, lirico, sinfonico, liturgico, leggero, pop, jazz. Si sempre esibito come Concertista di fisarmonica solista e ha fatto parte anche di molti gruppi orchestrali come pianista e tastierista in trasmissioni radiofoniche e televisive. Le sue composizioni vengono date come brani dobbligo in molti concorsi Nazionali ed Internazionali di fisarmonica dove spesso svolge funzioni di Presidente di giuria. Il calco della sua mano destra viene conservato presso il Museo internazionale della fisarmonica di Recoaro Terme insieme a quelli di altri fisarmonicisti di fama mondiale. Ha registrato numerose musicassette incidendo sia brani di sua composizione che di altri autori famosi curandone personalmente gli arrangiamenti e le orchestrazioni. Nel 2001 esce il suo primo C.D. (fisarmonica solista) , dal titolo: Noi due seguito da Adios Piazzolla e Slalom. E stato insignito di numerosi premi per la sua attivit concertistica ed probabilmente il fisarmonicista italiano che pi si esibito in ambito internazionale. Dotato di grande tecnica e sensibilit musicale, consiglio a tutti di ascoltare i suoi dischi. Il sunto dellarticolo e la foto sono tratti dal suo sito: Giancarlo Caporilli

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