abbiamo imparato a conosce- re la grandezza di un uomo che con pochi e semplici ges induce grandi riessioni. Non di meno le sue parole, cos immediate e capaci di rag- giungere tu. Siamo ancora pi sorpresi che in mol casi il Santo Padre faccia riferimen- to ai termini cari al nostro Fondatore, SantAntonio Maria Zaccaria, e che contraddisnguono la nostra spiritualit: fervore e epidezza (cfr. Evangelii Gaudium). Il contesto in cui risuonano queste parole quello dellevangelizzazione come impegno di ogni crisano che non dovrebbe avere costantemente una faccia da funerale. Infa, la buona nozia del Vangelo necessita sempre pi annunciatori non tris e scoraggia, impazien e ansiosi, ma ministri del Vangelo la cui vita irradi fervore perch per primi hanno sperimentato profondamente la gioia di Cristo (cfr n. 10). Inoltre, mentre si cerca di capire quali nuovi strumen di comunicazione adoare per trasmeere la buona nozia alluo- mo moderno, Papa Francesco ci mostra che il segreto non sta nellassunzione di strategie comunicave parcolari, ma nelleloquenza della tesmonianza personale. Con Papa Francesco la comunicazione del messaggio salta ogni mediazione e si poggia sulla relazione personale. Evangelizzare vuol dire farsi incontro alluomo e accoglierlo nella sua situazione concreta e nel rispeo della sua dignit. Evangelizzare condividere: uscire per avvicinare, andare verso le periferie per portarle al centro, verso chi nella soerenza per alleviare le ferite, verso i lontani per ridurre le distanze. Nellesperienza del servizio che i nostri giovani fanno durante i campi esvi e nel nostro lavoro di apo- stolato non possiamo non tenere presente questa chiamata alla gioia nel seguire il Signore. Il nostro impegno non pu ridursi a brevi momen carichi di entusiasmo, bens diventare giorno dopo giorno una parte fondamentale del nostro baesimo. La straordinariet dei ges deve essere lordinariet del nostro vivere. In Albania e in altri luoghi deve risaltare la bellezza dellannuncio. Il nostro impegno in questa terra proprio di ricercare la grande bellezza nelle piccole cose, nellaiuto concreto, nellascolto e nella preghiera. Ci dunque preziosa la tesmonian- za di quan seppur grandi, si fanno piccoli per giungere a tu: come Maria che accea per prima di portare den- tro di s la Salvezza del mondo; come Ges che chiede di nascere nel nostro cuore ogni giorno.
Rallegratevi nel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora, rallegratevi". (Fil. 4,4) Amvit pastorali Anno IV numero 8 Pagina 2 It Nostno ANNo Pnstonntr Lanno pastorale si aperto carico di iniziave e impegni. Oltre alle consue- te avit di catechismo che scandi- scono le nostre semane, si connua a colvare il gruppo dei giovani e a promuovere gli incontri interdiocesa- ni. Inoltre abbiamo ripreso il catechi- smo nei villaggi garantendo la S. Mes- sa anche nelle localit pi lontane. Ladesione da parte dei giovani alle avit proposte e lentusiasmo con cui riusciamo a proseguire questo cammino pastorale ci rallegra e ci esorta ad impegnarci senza sosta. La partecipazione crescente fruo an- che di una maturazione della comuni- t parrocchiale verso limpegno non solo di noi missionari, ma anche di tu coloro che ci stanno vicini: dei volontari e dei benefaori. Leco dei ges concre di vicinanza smuove i cuori e crea legami prima inimmagina- bili. Nellera della rete digitale, facen- do buon uso dei mezzi di comunica- zione a disposizione, si concrezza anche la rete dei legami amicali e del- la gratuit del dono che non dovrebbe mai mancare. I nostri bambini, abitua- ormai alla presenza dei volontari italiani che aendono tuo lanno, sono altres mova a partecipare alla vita parrocchiale, speranzosi che arrivi presto lestate e lallegra compagnia di giovani venu apposta per loro. Ecco dunque i fru della rete Qendr Agor, della dedizione nel lavoro quo- diano di chi crede nella gioia del Vangelo. Perch uni nella preghiera divenamo membra di un solo Corpo e compiamo insieme lopera del Pa- dre. Questo impegno deve vederci soler ancora di pi nella nostra Fami- glia in cui le culture e le distanze sono da intendersi come ricchezza e non come divisione o peggio, diversit. Ln rrstn b Nntntr Nel mondo moderno le feste natalizie soolineano le divisioni nelle famiglie, la solitudine degli invisibili e di coloro che non si accontentano. Sono spesso indicatori di una povert relazionale preoccupante, oltre che cruenta. Nei paesi pi poveri, invece, spesso acca- de il contrario: le feste sono occasioni di incontri, di auguri; opportunit di diverrsi insieme anche con poco o semplicemente organizzando una fescciola con balle, recite e sketch diverten. questo il Natale che amiamo, quello dei bambini e dei gio- vani che provano a dimencare insie- me le bruure del mondo, sperando tra un passo di danza, un sorriso e una nota, in un futuro migliore. La tenta- zione del dio denaro esiste anche qui, ma almeno in ques giorni la teniamo lontano prendendoci per mano. Famullia Shn Nikolla, Natale 2013. Centro polifunzionale Agor. Unim- magine della festa natalizia organiz- zata dai giovani per le loro famiglie. Famullia Shn Nikolla. Corle parroc- chiale, Milot. Moter Violeta e Moter Ana immortalate con i loro piccoli durante loratorio pomeridiano. Pre- ziosissimo il lavoro delle Angeliche in questo angolo di terra missionaria. di Giovanni Peragine
Pagina 3 UN Nuovo Sncrnbotr tnn No Il 14 dicembre scorso, nella chiesa Maris Stella di Conversano (BA), stato ordinato sacerdote Vito Gian- nuzzi, auale vice parroco della par- rocchia San Nicola di Milot. La cele- brazione si svolta in presenza del vescovo di Conversano, Mons. Dome- nico Padovano, del Padre Superiore Provinciale del Centro Sud, p. Riillo e degli altri confratelli barnabi. Alla funzione hanno partecipato anche un gruppeo di giovani albanesi, entusia- s di vivere unesperienza davvero unica. Ringraziamo il Signore per que- sta vocazione e preghiamo anch mandi altri operatori nella Sua vigna. Attnr Attvtn Con laiuto di p. Vito abbiamo ripreso alcune importan avit del nostro Centro polifunzionale, quali il corso di italiano e il corso di chitarra. In par- colare grazie a questulmo laborato- rio un gruppeo di giovani appassio- na gi cominciano ad accompagnare la Messa con alcuni can. Nella nuova zona pastorale, invece, le avit di catechismo sono svolte regolarmente il marted e il venerd, grazie anche alla collaborazione delle suore angeli- che della comunit di Fush Milot. Pnmn Mrssn b P. Vto n Mtot Se il 15 dicembre padre Vito ha cele- brato la sua prima messa nella chiesa di Conversano, il 29 rientrato a Milot, la sua prima sede di apostolato, sta- ta la volta della prima messa davan alla comunit parrocchiale albanese. Grande la commozione per questo traguardo: un giovane sacerdote in una comunit con tan giovani! Pre- ghiamo il Signore anch il neo padre barnabita possa operare sempre con devozione e tesmoniare con il suo operato la grazia del Padre.
14-15 dicembre 2013. Alcuni giovani, accompagna da p. Giovanni Peragi- ne, hanno partecipato alla ordinazio- ne sacerdotale di Vito Giannuzzi. Soo. La chiesea di Gallat Agor 2013
MIlot. Parrocchia di San Nicola. Padre Vito celebra la sua prima messa in presenza della comunit albanese. Una grande gioia per tu noi! Pagina 4 Anno IV numero 8 Ln Cnrsn brttn bvNn Msrnconbn Come ancipato nel precedente pe- riodico in poco meno di un mese, gra- zie allaiuto di un gruppo proveniente dallIrlanda, stata edicata una nuo- va chiesa nella zona pastorale deno- minata Fush Milot II. Finalmente anche gli abitan di questa zona pa- storale da poco costuita possono godere di un luogo di culto e so- prauo di uno spazio accogliente dove ritrovarsi e far giocare i bambini. La piccola opera stata realizzata in un clima di servizio e di scambio inter- culturale ricco di emozioni e di condi- visione. E grande stata la gioia di tu nel veder realizzare giorno dopo giorno la piccola struura. Ci hanno aiutato in questa impresa lassociazio- ne di volontariato Heart to Hand, che opera nel campo della solidariet in alcuni Paesi in via si sviluppo. Rin- graziamo il Signore per averci soste- nuto in questopera e di averci donato persone con un cuore a portata di mano da orire a chi ha bisogno!
Gnnzr P. DomNco! Dopo tre anni di apostolato missiona- rio, p. Domingo Pinilla stato inviato nella Parrocchia di San Sebasano a Livorno per connuare la sua opera in qualit di Superiore della comunit. Un pizzico di dispiacere per ques salu accompagnano un forte augurio al nostro grande padre argenno perch possa connuare il suo lavoro con la stessa energia che ha regalato a noi. Magari creando un nuovo gemel- laggio tra le comunit barnabiche! Fush Milot II, 7 oobre 2013. I fedeli accorrono alla S. Messa nella chie- sea della Divina Misericordia. In basso. logo dellassociazione Heart to Hand - www.hearohand.net Fush Milot II, 7 oobre 2013. Prima celebrazione eucarisca nella chie- sea della Divina Misericordia con i volontari dell Heart to Hand guida da p. Pat Whelan.
Altre nonzie della Comunit
Pagina 5 Gnnzr Mtot! Lesperienza in Albania cambia la vita. Questo un dato di fao. Cambia la percezione delle cose: i colori, i sapori, i sorrisi, gli aanni. Tuo diventa nuo- vo e assume un valore diverso. Chi ha conosciuto la missione, i bambini, i padri e le suore che vivono in questo piccolo angolo di mondo lo sa. E la voglia di tornare, di spendersi in favo- re di questa realt cresce insieme agli anni di sevizio. Ebbene s, perch dalla semplice avventura esva adesso si pu parlare di volontariato, di servizio al prossimo, di percorso formavo che facciamo per migliorare noi stessi e soprauo la relazione che intendia- mo instaurare con gli altri. LAlbania non pi lontana, sconosciuta o per- cepita negavamente. LAlbania una terra giovane e ricca, soprauo di sogni. E non solo dei piccoli o di coloro che connuano a desiderare di andare via da l verso una Paese sviluppato. ricca anche dei desideri di noi volonta- ri che amiamo pensare, il giorno stes- so in cui ci samo imbarcando per
Milot, agosto 2013. In alto. Alcuni animatori ringraziano la missione albanese a modo loro. Di lato. Il murales del campo esvo 2013. In basso. Veduta della ciadina di Milot dalla nuova superstrada. Agor 2013
La rete dei volontari di Gaia Terzani
Pagina 6 Anno IV numero 8 tornare a casa, che torneremo presto e che comunque saremo sempre vici- ni, perch ormai fa parte di noi, la viviamo e la senamo anche a distan- za. Ubi bene ibi patria dicevano gli anchi. La patria dunque dove si sta bene. Ma il bene non solo un luogo, un benessere materiale, bens anche un percorso, un viaggio che dura n- ch ci sono le forze. E la felicit non la meta, ma linerario e la bellezza della scoperta, delle salite e delle di- scese, consapevoli che non siamo mai soli se resta accesa la Luce in noi. LAl- bania insegna anche questo. Grazie Milot! CnmmNnmo coN tr, Mnnn P. GnNNcotn, Cnnnn r Brntncr (Romn) La Chiesa, quando cerca Cristo bussa sempre alla casa della Madre e chie- de: Mostraci Ges. da Lei che si impara il vero discepolato. Ed ecco perch la Chiesa va in missione sem- pre sulla scia di Maria. (Omelia Papa JMJ 24/07/2013 Basilica Aparecida). Sollecita da questa riessione oerta da Papa Francesco ai vescovi lano- americani alla vigilia della giornata mondiale delle giovent anche noi volon- tari zaccariani che abbia- mo vissuto lEstate zacca- riana 2013 a Milot, Na- poli e Rio de Janeiro, ab- biamo voluto rivolgerci a Maria per ringraziare dellestate, crescere nella nostra fede e progeare lEstate zaccariana 2014. Quaranta giovani da di- verse par di Italia si sono raduna al Seminario dei Padri Barnabi in Roma in occasione della festa di Maria Madre della Divina Provvidenza. Guida dalle riessioni di Papa France- sco ai giovani della giorna- ta mondiale 2013, con can e risonanze e silen- zio, a piedi sono scesi nel- la chiesa di San Carlo ai Canari, sostando prima nella prigione dove san Paolo fu rinchiuso, per onorare il dipinto origina- le della Provvidenza.
, Giun a desnazione stato recitato il rosario e meditato su alcuni momen della vita della Madre di Dio, chieden- do a Maria di aiutarci nella nostra formazione umana e crisana. Dome- nica mana invece tu i giovani han- no ricordato i momen signi- cavi della estate trascorsa e iniziato a progeare lesta- te 2014 chiedendo anche dei seri momen di formazione e la sollecitazione ad accre- scere una mentalit di servi- zio non solo in estate ma durante la vita di tu i gior- ni. La condivisione della fe- de, dellamicizia e della pro- geualit delle diverse pro- venienze stato movo di raorzamento e speranza nel non demordere dai pro- pri impegni e nella riscoper- ta della propria vocazione crisana. Tu i giovani si sono augura che questo pregare insieme possa esse- re una linfa che connua- mente irrori la nostra quo- dianit facendoci diventare veri glioli e piante di Paolo.
Ringraziamo lo sta organizzanvo (le signore, i volontari e gli studen barnabi che hanno collaborato alla realizzazione delliniziava)!
Roma, 16 e 17 novembre 2013. Oratorio dei Barnabi. In alto la S. Messa presieduta dal Padre Generale. In basso la locandina delliniziava. Pagina 7 Agor 2013 Ln nccnrzzn brttn nrtr P. GovnNN GovrNznNn Ricordo che nel 2008 si parlato per la prima volta di costuire una rete di volontari a sostegno della missione in Albania. Eravamo a Milot, allombra del porco del centro polifunzionale, mentre i bambini si scalmanavano con i palloni. Allepoca sembrava un di- scorso deato da un entusiasmo pas- seggero, adesso invece una realt che prendere sempre pi corpo e che aiuta tu noi a ricordare limportanza del servizio che presamo. Giovani, adul e sacerdo insieme, senza di- mencare le Angeliche, sempre pre- sen. questa la rete chiamata Qendr Agor, quella che ho visto crescere e che con grande sorpresa ci sta permeendo di connuare un cammino intercomunitario. Un altro modo per diondere i valori della no- stra Congregazione e, per noi barna- bi, per comprendere toccando con mano che possibile lavorare insie- me, aanca dalle stesse persone che educhiamo ad un cammino di fede.
In alto. Roma, 16 novembre. Oratorio Padri Barnabi. Sta mamme al com- pleto! Di lato. La cappella della co- munit dei p. Barnabi di Roma San Carlo ai Canari custodisce il quadro originale della Madonna della Divina Provvidenza. In basso. Roma, 17 no- vembre 2013. Oratorio dei Padri Bar- nabi. I volontari approando del tempo ancora mite, scambiano le ulme baute prima di riparre.
Anno IV numero 8 Pagina 8 LEco brttn Nostnn rstntr Periodo di bilanci, unestate ormai lontana e unaltra tua da organizza- re. Foto, tag sui social, twi, nuovi amici, ricordi. La memoria ci riporta indietro di qualche mese e in piccoli ash proviamo a ricostrui- re insieme le emozioni e i mo- men che hanno caraerizzato lEstate Zaccariana 2013. Lesta- te scorsa ci siamo fa addiriu- ra in tre, dando spazio proprio a tu! Dallesperienza del campo di animazione a Napoli, ai due appuntamen esvi in Albania, no ad arrivare allaltro capo del mondo, in Brasile. Sono numero- se le immagini rimaste impresse e raccontate dai nostri volontari, ma anche il desiderio di ricomin- ciare, di entusiasmarci ancora. Vivere unestate solidale certa- mente una sda, sia per i giovani che per i volontari adul. un incontro che ripaga, una corsa dietro mille avventure, un sorri- so inaspeato. imparare a vivere sopra, spendersi per gli altri e diverrsi insieme. Unoc- casione preziosa che non si vuole lasciare sfuggire. E i mesi che precedono questavventura sono impiega anche ad organizzarla, cer- cando soprauo di fare tesoro dellesperienze passate, per migliora- re loerta che proponiamo. Per que- sto dedichiamo tempo ed energie alla formazione, perch non basta solo lanciarsi nelle avventure, bisogna an- che saperle vivere. Avere gli strumen essenziali per arontare le sde e comprendere a pieno il dono che ci viene fao. Volontariato, infa non solo spendersi per gli altri, ma saper stare con gli altri. Fare aenzione alle esigenze altrui, allincontro dallaltro- da-me e imparare a condividere: spa- zi, esigenze, riessioni. Fare in modo che lemozione non sia solo un sen- mento fugace, bens un percorso di crescita umana e spirituale per svolge- re al meglio il proprio servizio. LNcoNtno nrncn VrnoNcn Bnnmsttn (Lob) Abbracciando il messaggio lanciato nellAnno delle Fede indeo da Papa Benedeo XVI, un gruppo di dieci gio- vani appartenen a diverse comunit barnabiche dItalia e due seminaris barnabi, ha deciso di prendersi un impegno importante meendosi in gioco per una nuova esperienza di volontariato. Cos, il 23 giugno scorso, hanno dato inizio ad una semana di avit nel centro ricreavo Giocolan- dia, presso la comunit di SantEligio a Napoli, guidato dalle Suore Angeliche di San Paolo. Il compito degli animato- ri consisteva nel far giocare bambini dai 3 ai 11 anni provenien da fami- glie per lo pi disagiate. I ragazzi si sono impegna a lasciare un mes- saggio educavo ai bambini araverso il rispeo delle regole nei giochi e al rispeo di loro stessi e dell'ambiente in cui trascorrevano la giornata. Un fao che i ragazzi ricordano come il pi signicavo avvenuto in seguito a un incontro tra i bam- bini e la Polizia Locale, in cui so- no sta spiega i rischi e i peri- coli della strada. Lo stesso pome- riggio, una mamma venuta a prendere le glie in motorino; la glia pi grande non vedendo il casco inizia a lamentarsi e dice alla mamma che molto perico- loso e contro la legge, cos deci- de di tornare a casa a piedi; stata mandata a leo senza ce- na. Questo fao ha colpito mol- to gli animatori perch hanno visto che i loro sforzi sono servi a qualcosa. Mol altri sarebbero gli episodi da raccontare, tra i tan quello di S. che dopo avere fao il duro per tua la sema- na si incupito al momento dei salu e ha ringraziato tu noi per il tempo trascorso insieme e dedicato a loro. La faca non stata poca, le giornate iniziavano alle 7.30 con la S. Messa e prose- guiva dalle 8.30 alle 18.00 nella cura dei ragazzi, quindi il riordino, la cena, un momento di verica e il sonno. Con questa esperienza per i giovani volontari hanno potuto conoscere una nuova realt molto diversa da quella a cui sono abitua, pi cruda e senza regole che per li ha aiuta me- glio a capire che lapertura della men- te e la disponibilit di cuore nellin- contro con le persone ripaga mille volte tanto. Locandina dell Estate Zaccariana 2013. Questestate abbiamo vissuto una stagione allinsegna della solida- riet e della scoperta del prossimo tra Napoli, Rio de Janero e Milot. Voglia di estate? Voglia di parnre? Che ne dici di unestate solidale? Scrivi a missionealbania@gmail.com Par con noi! Estate Zaccariana 2013 del Qendr Agor Agor 2013 Pagina 9 Sornn VIVERE FnnNcrscn Brnrttn (Lob) Primo giorno, sveglia ore 7. Da qui si inizia. Siamo tre fanciulle con le mani nei capelli: Lezia, Francesca, Laura. Oggi cosa faremo coi bimbi?! pen- so, mentre il sogno di una spiaggia assolata scompare come un miraggio. Adesso vedo solo orde di piccole pes che corrono verso di noi. Non abbia- mo un amo di respiro. La manata ha un "sound" diverso dal solito: quel- lo di un vociare sommesso, di risate squillan e soprauo dell'esplosivit di bimbi e bimbe dai tre ai see anni, vulcanici, allegri e instancabili, dagli occhi vispi e dai sorrisoni birban. Io e le mie compagne non ci senamo pronte, ma c' la carica, la grinta, e si improvvisa sulla scena con buoni risul- ta a ne giornata! Cos prendiamo la saggia decisione di provare a pro- grammare le altre giornate, ma pi dicile del previsto: le aenzioni di tu tendono all'organizzazione delle avit dei pi grandi e la nostra di- sperazione non scalsce minimamen- te gli altri volontari, coinvol nelle sde a squadre: perci capiamo ben presto che dovremo fare adamento sulle nostre idee. Altro problema non trascurabile il linguaggio: la comuni- cazione tra noi e i piccoli comincia a complicarsi, le uniche sei o see paro- le che conosco e i gescolamen pri- mivi non ci aiutano pi: SOS! Ma ecco all'orizzonte le nostre eroine, le nostre ancore di salvezza: Fabiana, Risioza e Marsilda! Iniziamo cos a pensare a possibili giochi, intraeni- men, e comincia una piccola e buona organizzazione. Tra bolle di sapone (pi o meno riuscite!), gesse colora- , scivoli, altalene che toccano il cielo, musica e danze, diverten giochi d'ac- qua, bandiere da recuperare e trasci- nare verso la propria squadra come un trofeo, le nostre giornate trascor- rono con ritmo gioioso e fortemente appagante. Ammirabili restano l'entu- siasmo dei bambini di fronte alla sem- plicit e rotondit di una palla di pez- za, i loro sorrisi frequen e il loro aeo gratuito. Non da noi abbrac- ciare perfe sconosciu. Imparo cos ad osservare come i miei "piccoli gran- di amici" riescano a scovare il diver- mento assoluto dalle pi piccole cose, imparo quanta verit si pu tra- smeere araverso pochi e semplici ges, come un abbraccio, un sorriso, uno sguardo di silenziosa intesa o un bacio. Ripenso che eevamente avrei potuto passare quelle mane diversamente, ma donare una parte del mio tempo e delle mie energie per impiegarle a favore dei bimbi stato grandioso, a favore di chi ho intenzio- ne di educare con un buon esempio, ma soprauo a favore di chi voglio bene. Non occorre essere professioni- s per questo. Basta essere anima da entusiasmo, movazione e disponibili- t. Siamo rappresentan di un patri- monio di talento che disponiamo per i piccoli, di energia che i piccoli consu- mano e dell'entusiasmo che ci tra- smeono. Che dirvi.. Ho imparato cose a cui noi tu non facciamo caso, come il trarre piacere dalle minime cose, il poter conoscere a piccole dosi grandi cose, perch noi tu siam pre- si da incessan e freneci ritmi quo- diani, senza fermarci a pensare a quanta verit ci pu essere realmente in qualcosa di piccolo, come un ore, come un bacio sulla guancia o proprio come nei miei "piccoli grandi amici". Ho imparato questa verit ed altre ancora, a cui spesso penso, ma vi con- do, dicili da raccontare. A Milot ho conosciuto ragazzi, ragazze, bambini e volontari che mi hanno mostrato una parte di loro, per l'appunto piccola, che ho provato a cogliere da ciascuno grazie a quel prezioso insegnamento. Posso quindi dire che a Milot ho la mia casa, la mia grande famiglia di piccoli e grandi amici che mi aspea- no. Potrei davvero scrivere un manua- le per poter imparare a sopravvivere tra bambini di cui nemmeno si cono- sce la lingua (anche se si sono illusi persino che io la conoscessi) e che non si stancano soo il caldo torrido e le ore di corsa. Ma dopo il mio pensa- re e il mio viver l.. ho imparato a so- pravVIVERE, nel senso di vivere al di sopra del pessimismo e del grigio che ci circonda, serbando nei miei ricordi pi cari quelle pes. Insomma.. ho imparato a sopra... ridere! Mirdita. Connrnr... comr uN nNmntonr FnsnNn Grcn (Mtot) Larncolo stato riportato integro, senza correzioni in quanto scriuo e tradouo dalla stessa giovane albanese Io sono Fabiana Gega, ho 15 anni e sono da Milot, Albania. Per me il secondo anno che faccio lanimatrice nel campo esvo che facciamo qua a Milot con i bambini da tre anni no a tredici in luglio. Per me un piacere di lavorare con i bambini ma anche un po faca nello stesso tempo. Organiz- zare una semana di giochi solo per accontentare i bambini veramente troppo bello. Per essere una buona animatrice devi avere volont e trop- po pazienza. Io ho vissuto una espe- rienza troppo bella grazie alla nostra
Milot, agosto 2013. Prima di tuarci nei giochi ci troviamo insieme per la preghiera del mano. Pagina 10 Anno IV numero 8 parrocchia che mi ha aiutato e ha fao possibile di essere animatrice. Sempre mi ha piaciuto di dare tuo quello che posso e sempre ho fao questo. Per me un piacere special di lavorare con i bambini, perch li ado- ro loro, anche se solo una piccola dierenza ho con loro. Chi se la sente come me deve acceare e correre di fare lanimatrice, e un giorno lo capir che io avevo ragione e non smeeran- no mai di essere animatori. It Nostno 1 Knmr Vrnon EtrNn Fnrcnnn (GrNovn) Vorrei poter riuscire a scrivere cosa ho provato in quei giorni, ma sono emo- zioni e provo senmen cos tanto profondi che non basta solo raccon- tarli ma bisogna viverli per compren- derli appieno. Faccio faca, travolta dalla mia quodianit della vita, a trasmeerli. 4 Agosto 2013: partenza per Milot. Io e Federica non sapevamo cosa aspearci avevamo paura, entu- siasmo, curiosit e ladrenalina a mil- le.. decolliamo e il nostro cuore era gi a Milot, siamo arrivate in aeropor- to e li ci hanno accolto Gaia e il signor Spreaco con il pullmino del kampi veror.. saliamo su questo pullmino un po spaesate guardando fuori dal ne- strino e vedendo questa terra ancora un po segnata dalla guerra ma con la forza di rimboccarsi le maniche e con- nuare a crescere. Il viaggio verso la lorganizzazione del giorno e di quelli a seguire.. era tuo bellissimo!! I ra- gazzi ci hanno fao subito entrare nel loro clima di entusiasmo. Luned 5 ore 8.00: ecco larrivo di tu i bimbi e ragazzini, i veri protagonis! Erano tanssimi e uno pi bello dellaltro. Semplici, limpidi e con gli occhi lumi- nosi e curiosi di sapere chi ero! Dal nulla una bimba mi venuta a saluta- re e ad abbracciare e li ho capito di essere dove volevo essere pi di ogni altra cosa.. in quelloccasione ho co- nosciuto anche gli animatori albanesi e alcuni ragazzi che venivano l per assaporare il clima di gioia e di festa che cera tu i giorni. 5 giorni di festa, di semplicit, di giochi, di unione, di forza, di amore, di reciprocit, di fra- tellanza, di amicizia!! I due giorni pri- ma del ritorno a Genova dopo la chiu- sura del kampi veror abbiamo avuto modo di festeggiare e unirci sempre pi tra noi italiani e gli animatori alba- nesi andando al mare, al mercato, a cena fuori in una localit vicino Milot. Tra balli, parole, abbracci tuo in un clima di gioia senza far mai mancare la riessione e la profonda preghiera, colonna portante della nostra vita di fede.. ero sempre curiosa di capire per poter vedere le cose al di l di come appaiono.. Sono sta giorni di un nuovo punto di partenza della mia vita per nuovi proge! kampi veror connuava e i nostri cuori baevano sempre pi for. Entrava- mo nel paese.. era domenica mana ed era il giorno del mercato.. era bel- lissimo vedere lessenzialit di quel missione, le bese, le verdure, tuo semplice e pi naturale che mai.. tu guardavano il pullmino e tu l rico- noscevano che era il pullmino della parrocchia. Cera chi guardava con curiosit, chi con rispeo, chi con so- speo ma era tuo vero e certo! Cos dopo qualche minuto entravamo den- tro al cancello della missione di Milot, provavamo una grande emozione. Appena scese dal pullmino i ragazzi di Lodi di San Felice di Eupilio e Pasqua sono venu subito a salutarci e ad accoglierci a braccia aperte. Mi sono senta a casa, ci siamo sistema e abbiamo cercato di capire subito
Famullio Shn Nikolla, agosto 2013. I bambini ballano linno del kampi veror #ttregojnjhistori Milot, agosto 2013. Kampi veror. Le squadre si sdano durante i giochi. Chi vincer?
Agor 2013 Pagina 11 SostrNrnr tn MssoNr Il progeo Rilindja (Rinascita) il pro- gramma pensato per aiutare la missio- ne nelle sue necessit primarie: il so- stegno educavo, pastorale e dei beni primari della nostra comunit. In que- s anni non mai mancata la vicinan- za da parte dei benefaori e questo ci ha permesso di lavorare concreta- mente a favore dei giovani e delle loro famiglie, soprauo andando in con- tro alle loro dicolt. Per lo pi si traa di microrealizzazioni, ossia in- terven mira di piccola ent come la riparazione di un teo, la distribu- zione di pacchi viveri, le visite medi- che o lacquisto dei medicinali. Ma il sostengo ci permee anche di realiz- zare proge a lungo termine: la co- struzione di una nuova chiesa e di uno spazio ricreavo dedicato ai pi picco- li; il sostegno delle borse di studio, essenziale per aiutare i giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro e diven- tare motore della rinascita del paese; il sostengo delle avit pastorali ed educave nella nostra parrocchia. Adoare la missione signica quindi tuo questo. Adoare ogni famiglia, ogni giovane della comunit e in par- colare orire un piccolo contributo che possa permeere loro di vivere meglio. Pnocrtto 8 Pnss In ques ulmi mesi ci siamo impe- gna nel progeo 8 passi perch una bambina possa tornare a cammi- nare e a crescere senza dicolt. Li- niziava, estesa a tue le comunit barnabiche dItalia, ha riscosso un successo non indierente. Ha com- mosso vedere quante persone ci han- no aiutato organizzando feste, rappre- sentazioni teatrali, avit parrocchiali e altre iniziave. In ques giorni sa- mo procedendo per gli ulmi accerta- men clinici per poi scegliere, insieme ai genitori della bimba, la soluzione pi adaa al ne della buona riuscita delloperazione. Vi terremo aggiorna sugli sviluppi. Nel fraempo grazie!! Il MiNformo in numeri: con 25 possibile sostenere un laboratorio didaco del Qendr Agor per un mese; con 30 possibile sostenere il trasporto scolasco di un giovane per un mese; con 125 possibile sostenere una borsa di studio completa (convio, scuola, acquisto libri e materiale didaco per un mese); con 150 soseni lacquisto dei libri scolasci oppure un giovane al convio per tre mesi. possibile adoare una borsa di studio singolarmente o in gruppo (valore com- plessivo di 1,500 euro annuali) garantendo ad un giovane di avere per un anno vio e alloggio in un collegio religioso e l acquisto dei libri di testo e del materiale necessario per arontare gli studi. I beneciari delle borse di studio sono individua dai Padri che conoscono bene la realt in cui operano e seguono costantemente il loro percorso durante lanno.
Il S bashku in numeri: con 25 soseni una famiglia nellacquisto di medicine; con 30 soseni una famiglia per un mese (pacco viveri); con 45 assicuri una visita medica specialisca. Con 50 soseni le avit dei giovani albanesi nel Qendr Agor a Milot.
Progeuo Rilindja di Giovanni Peragine Vuoi sostenerci? Compila il bollemno postale, indicando il n. di C/C 12401741 e lintestatario Prov. Napoletana Chierici Reg. Barnabin Missio ne Albania come nellesempio, e adoua la missione auraverso i suoi pro gem. Il tuo contributo ci permeuer di aiutare chi ha pi bisogno.