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Lettera I punti essenziali del programma Il nuovo modello: pi green, pi turismo Autonomia 2.0: padroni del nostro futuro Semplificazione, risparmi, vicinanza Infrastrutture, mobilit, territorio Zona franca, credito, innovazione Welfare, famiglia, formazione, lavoro 4 6 9 11 12 13 16 21

a nostra Sardegna sta attraversando un momento difficile che con ogni sforzo abbiamo contrastato in questi cinque anni di governo. Non abbiamo mai abbassato la guardia e, rispetto ad altri territori, siamo riusciti ad evitare il peggio, che ormai sembra superato. Per uscire definitivamente, e a testa alta, da questa dura crisi, per, non dobbiamo mollare. Lo dobbiamo fare per i nostri figli, per noi stessi. Meritiamo serenit ed un futuro migliore perch viviamo in una terra meravigliosa ricca di storia, cultura, paesaggio, ambiente, sapori, profumi, qualit della vita che ci rendono unici al mondo. E di questa unicit non dobbiamo solo esserne orgogliosi e fieri, ma continuare a batterci perch diventi il perno del nostro sviluppo e del nostro benessere in un mondo globale che, invece, tende sempre pi ad omologarsi. quello che abbiamo fatto in questi cinque anni con impegno e determinazione. Non stato un percorso facile perch molto spesso abbiamo dovuto combattere, e non smetteremo mai di farlo, contro chi ci vorrebbe con le schiene piegate dalle avversit di un destino ineluttabile. Non ci rassegneremo mai a questo destino, n abbiamo alcuna intenzione di restare prigionieri di un vecchio piagnisteo assistenziale, figlio di un rivendicazionismo che nulla ha a che fare con le nostre profonde radici autonomistiche. La Sardegna ce la fa da sola, con le sue forze. Vogliamo e pretendiamo solo parit di condizioni con le altre Regioni europee.

Abbiamo bisogno di guardare avanti, di ripensare, nella modernit, la nostra autonomia e la nostra identit. Non possiamo pi aspettare uno Stato sordo che in oltre 60 anni non ci ha dato risposte. Dobbiamo puntare su noi stessi. Siamo tutti noi la nostra vera forza. Per questo ci siamo presentati al mondo con un nuovo spirito di conquista. Una Sardegna dalla storia plurimillenaria, ma moderna che punta sulle nuove tecnologie e investe nel digitale, in una scuola innovativa, nelle energie rinnovabili e nella green economy, nellalta qualit delle produzioni agro-alimentari ed eno-gastronomiche, nei servizi del terziario avanzato, nelle bio-tecnologie, nelle tecnologie della salute e nel turismo tutto lanno. Una terra di centenari, luogo ideale da vivere perch allunga la vita. Ecco perch oggi mi rivolgo ai Sardi che si battono tutti i giorni per coltivare il proprio talento e hanno il coraggio di difendere i loro sogni e la propria terra. A tutti quelli che non hanno paura dello Stato, n dellEuropa, n di altri poteri forti e che non esitano a rischiare pur di far valere le proprie ragioni ed i propri diritti. C gi una Sardegna che si sta impegnando per tutto questo e merita rispetto. C gi una Sardegna, qui ed ora, che ha gi intrapreso questa strada ed ha una grande voglia di fare. Io sono e resto al fianco di questa Sardegna.

Ugo Cappellacci

I PUNTI ESSENZIALI DEL PROGRAMMA

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AUTONOMIA 2.0: PADRONI IN CASA NOSTRA Abbiamo combattuto per difendere la nostra autonomia. Nessun rivendicazionismo, ma la pretesa di assumere noi le decisioni che riguardano la nostra terra. Su queste basi continueremo a batterci per riscrivere i patti con lo Stato e lUnione europea per il riconoscimento dellinsularit, per uneffettiva autonomia fiscale, per la zona franca integrale, per la competenza primaria sulla continuit territoriale. REGIONE A MISURA DI CITTADINO: BUROCRAZIA ZERO Labrogazione delle Province apre la strada ad una riforma complessiva delle Autonomie locali per restituire un ruolo centrale ai Comuni e per una Regione senza periferie sempre pi a misura di cittadino per sconfiggere la burocrazia. Per questo porteremo il tempo massimo di risposta alle richieste dei cittadini a trenta giorni in tutti gli uffici della pubblica amministrazione regionale. MENO COSTI E PI VALORE PER LA POLITICA La politica deve costare sempre meno e valere sempre di pi in termini di risultati concreti per i cittadini. Completeremo il percorso avviato per abolire privilegi e tagliare i costi della politica.

ZONA FRANCA INTEGRALE: MENO TASSE, PI IMPRESA La priorit quella della riduzione delle tasse e della burocrazia per attrarre investimenti, creare imprese e posti di lavoro. Dopo la riduzione dellIRAP del 70%, vareremo la zona franca integrale, abbatteremo le accise sulla benzina, ridurremo lIVA, le imposte sui redditi, lIRES sulle nuove attivit. LISOLA CHE CONQUISTA E ALLUNGA LA VITA Turismo, agro-alimentare e qualit della vita sono i concetti chiave sui quali continueremo ad investire per conquistare, con la nostra unicit, mercati sempre pi ampi e rilanciare il nostro sviluppo. Siamo terra di centenari e ci proponiamo al resto del mondo come luogo ideale da visitare e viverci perch: vivere in Sardegna allunga la vita. PI LAVORO: IL FUTURO DEI NOSTRI GIOVANI ORA Con un nuovo programma straordinario quinquennale, dalla dotazione finanziaria minima di 200 milioni di euro, continueremo a contrastare la disoccupazione giovanile, aiutare le giovani coppie a mettere su famiglia ed acquistare la prima casa. LA SARDEGNA SI PRENDE CURA DI TE Pi servizi ai cittadini, nuovi reparti e strutture di eccellenza per una sanit sempre pi a misura di paziente. Proseguiranno le azioni per il contenimento della spesa e la gestione amministrativa centralizzata. Grande attenzione al volontariato ed allo sport: vere palestre di vita e valori positivi. IL FUTURO DELLE TRADIZIONI E DELLA NOSTRA LINGUA Potenzieremo le iniziative di valorizzazione della cultura e dellidentit del Popolo sardo attraverso pi incisive misure dinsegnamento e diffusione della lingua, una ricchezza da salvaguardare e promuovere anche fuori dallIsola. Unazione di straordinaria sar dedicata alla promozione dei nostri prodotti tipici ed alla loro difesa da ci che viene contrabbandato come sardo, ma non ha nulla a che fare con la nostra terra. SARDEGNA SICURA: RICOSTRUZIONE DOPO ALLUVIONE La nostra terra stata ferita da una tragica alluvione. Quellevento deve essere un punto di non ritorno per tutti noi. Richiameremo il Governo nazionale alladempimento degli impegni assunti allindomani della tragedia e soprattutto pretenderemo che si dia corso ad un piano di liberazione della nostra Isola dal rischio idrogeologico, con progetti, risorse certe e spendibili senza blocchi burocratici e senza la tagliola del patto di stabilit.

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INFRASTRUTTURE, PAESAGGIO, TERRITORIO Non possiamo continuare ad aspettare che sia lo Stato a risolvere i nodi storici del nostro sviluppo. Proseguiremo le azioni per lattrazione di finanziamenti e investimenti che consentiranno anche di completare e potenziare le nostre reti infrastrutturali in particolare strade, porti, aeroporti, scuole e reti telematiche. Con lattuazione del piano paesaggistico dei Sardi (PPS) la Sardegna si riappropria di un diritto: quello di difendere e vivere il proprio ambiente restituendo ai Comuni potere decisionale. UNA TERRA MIGLIORE: LA SVOLTA GREEN la svolta green il filo conduttore del nuovo modello di sviluppo, con forti integrazioni con il turismo e lagro-alimentare. Il progetto Sardegna CO2.zero sar esteso in tutti Comuni con azioni capillari di risparmio energetico, uso delle rinnovabili, migliori politiche sostenibili. Un progetto dalle conseguenze concrete per le famiglie sarde che ridurranno del 70% i costi annuali della loro bolletta energetica.

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Il nuovo modello: pi green, pi turismo


La vera forza della Sardegna, il suo vero valore aggiunto, la Sardegna stessa con la sua straordinaria unicit. su questa unicit, su questa specificit ambientale, culturale, produttiva, valoriale ed identitaria che le forze di governo del centro-destra intendono continuare ad attuare il nuovo modello di sviluppo che porter la Sardegna a testa alta fuori dalla crisi, rilanciando la crescita e loccupazione. Un nuovo modello di sviluppo, dai forti contenuti identitari ed autonomistici, imperniato su unimmagine unica, originale e distintiva della Sardegna in un mondo globale che, invece, tende ad omologarsi. Una Sardegna dalla storia plurimillenaria, ma moderna ed innovativa, aperta alle sfide dei mercati internazionali per attrarre turisti, intelligenze, imprese, nuovi investimenti e capitali. Dato atto dellirreversibile declino del vecchio modello di sviluppo fondato sulla grande industria energivora, il nuovo modello di sviluppo pone lattenzione sui reali punti di forza, sulle vocazioni e sullunicit della Sardegna, un mix unico di fattori della produzione non de-localizzabili, come: ambiente, cultura, identit, storia, prodotti tipici incastonati nel territorio, fonti rinnovabili, ospitalit, sapori, profumi, qualit della vita, longevit. Filo conduttore del nuovo modello la svolta green alla quale sar assicurata piena continuit per un economia verde a basse emissioni di carbonio, imperniata sulle energie rinnovabili e sul risparmio energetico. La Sardegna ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per consolidarsi quale luogo ideale per la green economy e per attrarre, dal resto del mondo,investimenti per la ricerca e linnovazione in un contesto di eccellenze ambientali ideale per lo sviluppo di un ampio tessuto integrato di imprese centrato sulle vocazioni del territorio e sul turismo.

dentro questo nuovo tessuto produttivo che gi iniziato il rilancio dei nostri settori portanti e tradizionali: agricoltura, agro-industria e turismo, assi strategici del nuovo modello di sviluppo, trovano nuove dimensioni e opportunit entro le prospettive della green economy, creando occasioni dimpresa, esportazione e lavoro. Al turismo, da vivere tutto lanno nelle sue molteplici declinazioni, spetta un ruolo trainante di consolidamento e sviluppo del nuovo sistema produttivo. Ampi e virtuosi sono i margini di miglioramento che possono e devono ancora caratterizzare il settore agricolo e quello della trasformazione agro-alimentare con un duplice orientamento produttivo: a) quello della valorizzazione e del potenziamento delle produzioni alimentari che gi oggi rappresentano buona parte della nostra produzione alimentare; b) quello della produzione agricola e vegetale quale fonte primaria della produzione industriale ed energetica di tipo green (esempio di eccellenza la chimica verde gi avviata a Porto Torres). Nella nuova prospettiva, la fiscalit di vantaggio diventa strumento essenziale per favorire lo sviluppo delle nostre imprese, per lattrazione di investimenti esteri e per affrontare le sfide dei mercati globali. Lincremento significativo dei flussi di capitale dal resto del mondo una delle principali sfide del nuovo programma di governo. Ecco perch la battaglia storica per la Zona franca integrale assume una nuova e prioritaria valenza nella vertenza con lo Stato e con la UE. Un programma dai forti contenuti autonomistici ed identitari, quindi, imperniato sul principio fondamentale: meno tasse e meno burocrazia, pi consumi, pi investimenti, pi impresa e pi lavoro.

Autonomia 2.0: padroni del nostro futuro


La Sardegna rifugge dallassistenzialismo e pretende dallo Stato e dalla UE condizioni essenziali di parit territoriale. Per la difesa intransigente dellAutonomia non faremo sconti a nessuno. Continueremo a fare ricorso a tutti gli strumenti disponibili, politici e giudiziari, per difendere i diritti dei Sardi e far valere le prerogative statutarie della nostra inviolabile autonomia regionale in particolare sulle partite, ancora aperte e di grande portata, del riconoscimento dellinsularit, della continuit territoriale, dellautonomia fiscale, delladeguamento del patto di stabilit, essenziali per colmare il nostro gap infrastrutturale e rilanciare lo sviluppo. Portare a soluzione le partite storiche con lo Stato e con la UE per il concreto riconoscimento della condizione di insularit. Caratterizzare il negoziato UE sul nuovo ciclo della programmazione europea 2014-2020 e quello sulla riconfigurazione del patto costituzionale con lo Stato in termini di fiscalit di vantaggio, quale leva essenziale per lo sviluppo (Zona franca integrale). Ottenere poteri autonomi e competenze primarie in materia di mobilit e continuit territoriale marittima ed aerea, rinegoziando gli oneri del servizio pubblico che devono restare a carico dello Stato.

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Semplificazione, risparmi, vicinanza


1. Lotta agli sprechi, burocrazia zero
Implacabile sar la lotta alle inefficienze, alle lungaggini burocratiche ed agli sprechi che si ripercuotono negativamente sullo sviluppo, sulla competitivit e sulla qualit della vita. La Regione sar riformata al suo interno e nei rapporti con il sistema degli Enti locali. Elezione diretta Assemblea costituente per riscrivere lo Statuto. Riforma rapporti Regione - EE.LL.. Riforma della legge elettorale introducendo le primarie obbligatorie. Riforma competenze Giunta regionale e riduzione Assessorati. Riforma organizzativa della Regione. Approvazione legge regionale antiburocrazia. Approvazione legge per valutazione preventiva leggi regionali.

Infrastrutture, mobilit, territorio


1. La nostra rete: infrastrutture
La Regione non pu aspettare pi che sia lo Stato a risolvere i nodi storici del nostro mancato sviluppo soprattutto con riferimento alle principali infrastrutture materiali ed immateriali ed alla continuit territoriale. Prosecuzione azioni forti, anche con il ricorso a finanziamenti e investimenti privati (attrazione degli investimenti) per il completamento ed il potenziamento delle reti infrastrutturali regionali - in particolare assi viari principali, porti e aeroporti - e per la capillare diffusione delle reti telematiche e della scuola digitale. Ottenere competenza primaria in materia di continuit territoriale marittima e varo della Flotta Sarda; piena attuazione della continuit territoriale aerea, restituendo la copertura degli oneri di servizio allo Stato; sviluppo dei traffici internazionali low-cost .

2. Meno costi e pi valore per la politica


Irrinunciabile lesigenza di rispettare la volont popolare espressa con il referendum a partire dalla eliminazione di tutte le Province e dalla riforma degli Enti regionali. Lobiettivo una politica che costi meno e valga di pi in termini di risultati concreti a favore dei cittadini. Abolizione definitiva delle Province, vecchie e nuove. Taglio auto blu, consulenze esterne, societ partecipate. Riduzione Enti regionali e ridimensionamento strutture gestionali. Soluzione della finanza locale anche per allentare il patto di stabilit. Introduzione delle stazioni uniche appaltanti.

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2. Tutela del paesaggio e riforma della legge urbanistica


Il nuovo quadro normativo per la tutela del paesaggio e per lurbanistica consentir di riaffermare la capacit dei Comuni di programmare lo sviluppo del proprio territorio. Le nuove norme garantiranno un abbattimento della burocrazia, delle incertezze legate a procedure ormai farraginose in cui le iniziative imprenditoriali si perdono per sfinimento. Cambier il rapporto tra il cittadino o limprenditore e il Comune, tra il Comune e la Regione, in unottica di efficienza e trasparenza, in modo che ci sia certezza del diritto e rispetto dei tempi.

3. Una terra migliore: la svolta green


Con lattuazione del grande progetto Sardegna CO2.zero, la Regione ha avviato una vera e propria rivoluzione culturale. Non solo interventi per la riduzione delle emissioni di CO2 e per il risparmio energetico, ma un progetto di sistema per la diffusione dellagreen economy(un vero e proprio Green New Deal) per diventare una eccellenza a livello internazionale. Estensione del progetto Sardegna CO2.zero a tutti i Comuni. Realizzazione di tutti i progetti bancabili inseriti nei PAES comunali. Crescita annuale del PIL del 2% annuo nei prossimi cinque anni. Creazione di almeno 5.000 nuovi posti di lavoro green.

Riaffermare la centralit degli Enti Locali. Ab b at te re te m p i p e r autorizzazioni, concessioni o abilitazioni. Facilitare interventi di edilizia con semplici comunicazioni. R i v i t a l i z z a r e l e a r e e interne dellIsola. Salvaguardare i territori sensibili ai fenomeni idrogeologici e incendi. I n v e r t i r e t e n d e n z a eccessiva antropizzazione delle coste. Potenziamento e valorizzazione parchi naturali e rete ecologica regionale.

Riduzione annuale 70% costi bolletta elettrica per famiglie sarde. Riduzione significativa delle emissioni di gas serra.

4. Regione senza periferie contro lo spopolamento


Grande attenzione sar riservata ai piccoli Comuni e alle aree interne in un processo di reale rilancio delle specificit, delle vocazioni e delle produzioni tipiche del territorio per contrastare lo spopolamento. Potenziare azioni di sviluppo per il lavoro e per le imprese nelle aree di crisi e nei territori svantaggiati. Rafforzare integrazione citt, aree costiere, zone interne/rurali. Po t e n z i a r e i n f r a s t r u t t u r e locali con continuit finanziamenti ai Comuni per opere pubbliche cantierabili. Ampio utilizzo strumento partecipativo accordo programma quadro.

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2. Rilancio agricoltura e produzioni tipiche

Zona franca, credito, innovazione


1. Riduzione delle tasse e della burocrazia
Proseguiranno, con interventi straordinari e con lattuazione del grande progetto per la Zona franca integrale, le azioni per il lavoro e per limpresa con particolare attenzione ai temi della riduzione delle tasse, dellaccesso al credito, del sostegno ai consumi delle famiglie, della semplificazione ed del contrasto della burocrazia, della lotta alla disoccupazione. Dopo aver ridotto lIRAP del 70%, con laffermazione della Zona franca integrale, abbatteremo le accise sulla benzina, ridurremo lIVA sui consumi e le imposte sui redditi. Proseguire azioni in sede nazionale ed europea per lattuazione del grande progetto Zona franca integrale: mix di agevolazioni doganali, alla produzione, al consumo. Potenziamento azioni a favore delle imprese per la semplificazione ed il contrasto della burocrazia. Abolizione totale dellIRES per nuove attivit e parziale, sia pure in misura incisiva, per attivit esistenti. Intensificare azioni apertura sistema produttivo per attrarre nuovi investimenti e capitali. Sviluppare green economy, chimica verde, economia della conoscenza, nautica e blue economy, distretti turistico-culturali avanzati. Rafforzare risparmio energetico, fonti rinnovabili, carbone pulito e metano con realizzazione di almeno due rigassificatori. Proseguire azioni integrazione produzioni agricole e agro-industriali, manifatturiere a basso impatto, turistiche, servizi terziario avanzato.

La Sardegna ha un grande futuro come terra dagricoltura e di allevamento. Lampia disponibilit di terreni per la coltivazione offre rilevanti margini di crescita del fatturato delle nostre produzioni. Ampliare produzioni e mercati per portare fatturati agro-alimentare sardo ai livelli medi delle Regioni Nord Italia. Concentrazione finanziamenti a favore dei settori portanti dellagroalimentare (formaggio, vino, olio, carne, grano). Raddoppiare la produzione vendibile per contribuire allautosufficienza alimentare della Sardegna. Sostegno ricerca e investimenti per sviluppo filiera agro-industrialeenergetica funzionale alla green economy. Riforma fondiaria per regolarizzazione catastale del territorio e per razionale utilizzo dello stesso. Abbattimento indebitamento aziende agricole. Eradicazione della peste suina.

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3. Pi accesso al credito
Non vi possono essere dubbi sul fatto che la Regione sia stata capace di approntare misure originali e di grande impatto per favorire laccesso al credito delle imprese. Saranno ulteriormente potenziate le azioni per il pi ampio utilizzo del fondo regionale di garanzia e del micro-credito per sostenere le idee ed i progetti di migliaia di piccoli imprenditori sardi. Anche il sistema bancario regionale deve per fare la sua parte. Assicurare continuit misure accesso al credito: fondi di garanzia, micro-credito, (con estensione anche ai lavoratori autonomi ed ai liberi professionisti), finanza etica. Promuovere adeguate forme raccordo con il sistema bancario regionale per forte sostegno ai processi di crescita.

4. Innovazione e ricerca
Incessante sar lattenzione ai temi della ricerca e dellinnovazione a favore delle imprese regionali, non solo verso le imprese dei settori hi-tech, ma anche verso quelle dei settori tradizionali. Assicurare continuit misure per ricerca universitaria, creazione nuove imprese innovative, competitivit tessuto imprenditoriale. Orientare centri di ricerca isolani verso la risoluzione dei problemi concreti delle imprese. Favorire nascita di un vero e proprio ecosistema dellinnovazione. Realizzazione del distretto aero-spaziale della Sardegna. Sardegna luogo ideale e riferimento internazionale per la ricerca e la sperimentazione sui temi della longevit. Rilancio del Parco scientifico regionale per lattrazione degli investimenti e lincubazione delle imprese.

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5. Rilancio del turismo


Al turismo, attivo tutto lanno, spetta un ruolo trainante di consolidamento e sviluppo delle medie e piccole imprese manifatturiere e dei servizi che con lo stesso si integrano, come ledilizia, lagroalimentare e lenogastronomia di qualit, lartigianato artistico, il commercio, la cultura, lo spettacolo, lintrattenimento e lo svago, la salute e la cura del fisico e della mente. Visitare la Sardegna allunga la vita sar questo lo slogan per la partecipazione allExpo 2015. Potenziare azioni per la destagionalizzazione con la valorizzazione dei segmenti turismo attivo e naturalistico, eno-gastronomia, turismo religioso, congressuale, scolastico e terza et. Rilanciare e rendere applicabile la legge regionale turismo golfistico. Puntare su potenziamento portualit turistica e blue economy. Rendere strutturali le azioni di comunicazione per promuovere lofferta turistica per 12 mesi allanno.

Welfare, famiglia, formazione, lavoro


1. Capitale umano: la nostra risorsa pi preziosa
Una costante attenzione sar riservata allinnalzamento dei livelli culturali, scientifici e professionali del capitale umano ed in particolare dei giovani. Completare e potenziare programma innovativo scuola digitale. Promuovere attitudini positive verso conoscenza, creativit, innovazione e imprenditorialit. Incentivare scuole che ottengono risultati migliori prove INVALSI. Favorire nuovi insediamenti universitari di qualit. Creazione scuole professionali di altissimo livello per formazione dirigenti e funzionari della PA.

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2. Pi lavoro e lotta alla disoccupazione


Sulla base dei risultati positivi conseguenti nel corso della legislatura, una particolare attenzione sar dedicata allattuazione di un programma straordinario quinquennale, con una dotazione finanziaria minima di 200 milioni di euro, che affronti in modo strutturale la lotta alla disoccupazione giovanile con azioni mirate riguardanti: la formazione professionalizzante, lapprendistato, i tirocini, lalta formazione ed il master & back. Utilizzo diffuso dei tirocini con voucher: erogazione di borse (per 600 euro) co-finanziate dai soggetti ospitanti (almeno 200 euro). Creazione fondo di rotazione per le imprese, a tasso zero, per formazione giovani apprendisti; se poi li assumono il finanziamento diventa bonus assunzionale a fondo perduto. Creazione fondo di rotazione per finanziare i giovani che seguono percorsi di alta formazione finalizzati allinserimento lavorativo che i giovani restituiranno dopo laccesso al lavoro. Potenziamento e miglioramento del master and back. Apertura tutto lanno di cantieri culturali per i giovani.

3. Sanit e politiche sociali


La legge di riordino della rete ospedaliera, le azioni per il contenimento della spesa sanitaria e farmaceutica, laccreditamento delle strutture, la digitalizzazione dei servizi e il fascicolo sanitario elettronico, il piano di governo delle liste di attesa, ma anche le numerose azioni sul fronte delle politiche sociali, sono solo alcune delle iniziative messe in campo dalla Regione per una sanit moderna e adeguata. Vi sono, tuttavia, ancora margini di miglioramento da conseguire con azioni di completamento e nuovi programmi che riguarderanno in particolare la razionalizzazione della spesa, linformatizzazione di tutti i servizi, un piano di costruzione di nuovi ospedali, il trasferimento degli interventi dalle cure ospedaliere per acuti al versante cronici-territoriale-sociale. Riforma del sistema per: accentrare competenze amministrative, lasciare alle ASL le sole competenze sanitarie; definire chiaramente rapporti tra Regione, Aziende e Direttori generali. A t t u a z i o n e p r o g r a m m a costruzione di almeno tre nuovi ospedali. Progressiva riduzione delle strutture complesse al livello minimo. Creazione di spazi di autonomia clinica per i giovani pi meritevoli. Fissazione criteri estremamente selettivi per la nomina dirigenti ASL.

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4. Politiche per la famiglia


Centrali continueranno ad essere gli interventi per la difesa e il sostegno alla famiglia, comunit naturale fondata sul matrimonio. Introduzione nuove misure, anche con fondi garanzia , per liberare le famiglie dai debiti finanziari e per rilanciare i consumi. Creazione fondo rotativo per giovani coppie per erogazione prestiti, senza interessi, per superare ostacolo anticipo acquisto prima casa. Sostegno aggiuntivo alle famiglie per assistenza disabili e anziani non autosufficienti, bonus beb. Introduzione riduzioni fiscali per consentire che, a parit di reddito, paghino meno tasse le famiglie pi numerose. Rimborsi per le spese legate educazione e istruzione dei figli. Potenziamento interventi di sostegno e sviluppo degli asili nido.

5. Partecipazione femminile
Forti sono le disparit di genere nel mondo del lavoro e nelle istituzioni regionali; si impongono soluzioni per la eliminazione di questa discriminazione inaccettabile per una societ moderna e civile. Approvazione legge regionale per quote obbligatorie riservate alle donne nella pubblica amministrazione regionale e negli enti, nella sanit e nelle istituzioni. Doppia preferenza di genere nel nuovo sistema elettorale regionale.

6. Il futuro delle tradizioni e della nostra lingua


Potenziare le iniziative di valorizzazione dellidentit del Popolo sardo. Introduzione misure pi incisive per insegnamento lingua sarda. Ottenimento competenza primaria per beni archeologici. Valorizzazione patrimonio storico, culturale, archeologico, museale. Promozione dei nostri prodotti tipici di qualit e loro difesa da ci che viene co nt ra b bandato come sardo.

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