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Questo corso stato ideato dalla Sovrintendenza Medica Generale dell'INAIL e prodotto in collaborazione con la D.C.S.I.A. L'esperienza diretta sul campo in questi anni, da parte dei medici competenti dell'Istituto, nell'espletamento dell'attivit connessa all'informazione e alla formazione degli incaricati del Primo Soccorso, ha portato alla stesura del programma che potr essere utilizzato da tutti i medici competenti, come ausilio didattico, nell'espletamento di tale delicato compito. Autori: F. Luisi - M.C. Casale - M.Gallo - A. Ossicini
Compilando l'ultima scheda del programma si pu richiedere gratuitamente una copia del CD -ROM
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Il corpo umano L'apparato cardiocircolatorio L'apparato respiratorio L'apparato locomotore Il sistema nervoso La cute L'occhio e l'orecchio
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Indice
Presentazione
Questo corso stato strutturato in 3 moduli:
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il Primo Modulo tratta di normativa, organizzazione del primo soccorso, valutazione dell'organizzazione del primo soccorso, sicurezza, tutela e protezione del soccorritore; il Secondo Modulo fornisce dei cenni di anatomia e fisiologia del corpo umano, affronta lo scenario di un'emergenza sanitaria, trattando delle prime fasi del soccorso e delle alterazioni delle funzioni vitali; il Terzo Modulo tratta di interventi specifici di primo soccorso.
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Modulo II slide 1
Secondo modulo
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Cenni di anatomia e fisiologia del corpo umano; Lo scenario dell'emergenza sanitaria; Le prime fasi del soccorso; Le alterazioni delle funzioni vitali.
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Modulo II slide 2
Il corpo umano L'apparato cardiocircolatorio L'apparato respiratorio L'apparato locomotore Il sistema nervoso La cute L'occhio e l'orecchio
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Il corpo umano
Il corpo umano una macchina molto complessa, formata da specifiche parti organizzate e deputate ad un preciso compito. Le unit elementari sono costituite dalle cellule, le quali aggregate in tessuti formano gli organi. Pi organi costituiscono i sistemi e gli apparati.
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Modulo II slide 4
Il corpo umano
I tessuti sono un insieme di cellule uguali per forma e funzioni. Ad esempio, il tessuto muscolare formato da fibrocellule con forma e struttura simili, aventi tutte la capacit di contrarsi e determinare l'accorciamento del muscolo.
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Il corpo umano
Un insieme di tessuti diversi, strutturati in modo tale da espletare una stessa funzione, d vita agli organi. Il rene, ad esempio, un organo costituito da diversi tessuti, ognuno dei quali partecipa con la propria struttura e la propria particolare funzione, alla funzione emuntoria.
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Il corpo umano
Il sistema un insieme di organi affini per struttura ed origine e deputati ad una stessa funzione. Il sistema nervoso, ad esempio, composto dal cervello, dal midollo spinale e dai nervi, che regolano le funzioni di tutti gli altri organi del corpo umano.
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Il corpo umano
Un apparato rappresentato da un insieme di organi che partecipano ad una stessa funzione, senza possedere una stessa origine n una organizzazione simile. Ad esempio, l'apparato respiratorio un insieme di organi, con origine e organizzazione diversa (polmoni, trachea, cavit nasali, ecc.), che partecipano alla funzione respiratoria.
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L'apparato cardiocircolatorio
L'apparato cardiocircolatorio costituito dal cuore e dai vasi sanguigni (arterie, vene e capillari), al cui interno circola il sangue che porta ossigeno e nutrimento a tutto il corpo, eliminando i prodotti di rifiuto.
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L'apparato cardiocircolatorio
Il cuore un organo cavo, dotato di un tipo di muscolatura particolare, situato nel torace tra i due polmoni. Sommariamente presenta una faccia anteriore e una faccia posteriore, nelle quali si distinguono diversi vasi che originano dall'organo. Il cuore l'organo principale dell'apparato cardiocircolatorio, nel quale svolge azione di pompa.
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Modulo II slide 10
L'apparato cardiocircolatorio
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L'apparato cardiocircolatorio
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L'apparato cardiocircolatorio
Il cuore un organo al cui interno si distinguono quattro cavit. Le due cavit superiori sono rappresentate dall'atrio destro e dall'atrio sinistro. Le due cavit inferiori sono rappresentate dal ventricolo destro e dal ventricolo sinistro. Gli atri e i ventricoli omolaterali comunicano attraverso un sistema di valvole.
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L'apparato cardiocircolatorio
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L'apparato cardiocircolatorio
Dal cuore originano i vasi sanguigni che portano sangue ossigenato e prodotti nutritivi a tutto il corpo tramite le arterie, e riconducono al cuore, tramite le vene, il sangue con anidride carbonica e prodotti di rifiuto. Lo scambio dell'ossigeno e dell'anidride carbonica avviene a livello dei tessuti tramite la rete dei capillari.
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L'apparato cardiocircolatorio
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L'apparato cardiocircolatorio
I vasi sanguigni danno vita a due circuiti distinti:
l l
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L'apparato cardiocircolatorio
La piccola circolazione comincia dal ventricolo destro, dal quale si origina l'arteria polmonare. Questa si suddivide in due tronchi che vanno nei due polmoni ramificandosi in capillari. Questi confluiscono in vasi sempre pi grandi, fino alle quattro vene polmonari che confluiscono all'atrio sinistro.
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L'apparato cardiocircolatorio
La grande circolazione comincia dall'arteria aorta, la quale tramite il letto arterioso si distribuisce a tutto il corpo. Le arterie si ramificano in capillari, i quali confluiscono nelle vene. Dal sistema venoso si originano le due vene cave che terminano nell'atrio destro.
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L'apparato cardiocircolatorio
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L'apparato cardiocircolatorio
Il sangue mantenuto in moto, all'interno dell'apparato cardiocircolatorio, dal cuore che rappresenta l'organo propulsore. Il cuore, mediante le contrazioni del suo tessuto muscolare, spinge il sangue dagli atri ai ventricoli e da questi nelle arterie.
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L'apparato cardiocircolatorio
Il numero delle contrazioni del cuore in un minuto costituisce la frequenza cardiaca. Normalmente in un soggetto adulto la frequenza cardiaca varia dai 60 agli 80 battiti al minuto e pu essere apprezzata con la rilevazione del polso.
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L'apparato cardiocircolatorio
La rilevazione del polso una manovra che serve a percepire le pulsazioni di un'arteria, espressione dell'attivit cardiaca.
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L'apparato cardiocircolatorio
L'ossigenazione ed il trasporto delle sostanze nutritive vengono garantite all'organismo da un'adeguata pressione della circolazione sanguigna, regolata da:
l l l l
contrazione e frequenza cardiaca; quantit di sangue presente in circolo; capacit dei vasi di regolare il loro diametro; corretto controllo del sistema nervoso.
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L'apparato respiratorio
L'apparato respiratorio costituito da una serie di organi cavi che formano un canale di collegamento tra l'esterno, costituito dall'aria atmosferica, e l'interno del corpo.
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L'apparato respiratorio
L'apparato respiratorio risulta costituito da una serie di organi (naso, bocca, laringe, trachea, polmoni) il cui funzionamento finalizzato alla respirazione, cio alla ossigenazione del sangue e alla sua depurazione dall'anidride carbonica. Questi fenomeni si realizzano grazie alla ventilazione e alla diffusione.
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L'apparato respiratorio
La ventilazione rappresentata dalla successione degli atti respiratori, attraverso cui l'aria atmosferica viene introdotta nei polmoni (inspirazione) e poi espulsa (espirazione). In un soggetto normale si osservano circa 16 atti respiratori al minuto.
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L'apparato respiratorio
L'inspirazione si realizza mediante la contrazione dei muscoli respiratori, la diminuzione della pressione intratoracica e la dilatazione dei polmoni.
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L'apparato respiratorio
L'espirazione si realizza mediante la distensione dei muscoli respiratori, l'aumento della pressione intratoracica e la contrazione dei polmoni.
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L'apparato respiratorio
La muscolatura che coadiuva la funzione respiratoria costituita dal diaframma e dai muscoli intercostali.
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L'apparato respiratorio
Il processo di diffusione rappresentato dallo scambio dei gas (ossigeno e anidride carbonica) a livello degli alveoli polmonari e dei tessuti del nostro organismo.
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L'apparato respiratorio
Diffusione alveolare.
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L'apparato respiratorio
Diffusione tissutale.
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L'apparato locomotore
L'apparato locomotore rappresenta l'impalcatura del nostro corpo, a cui conferisce forma e struttura. E' costituito dalle ossa, collegate tra loro per mezzo delle articolazioni, e dai muscoli che si inseriscono sulle ossa stesse.
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L'apparato locomotore
La funzione principale quella del movimento, che avviene grazie alla contrazione muscolare, e allo spostamento delle ossa, collegate tra loro mediante le articolazioni.
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L'apparato locomotore
Il sistema scheletrico
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L'apparato locomotore
Lo scheletro la struttura di sostegno del corpo umano, costituita da 206 ossa. Le ossa forniscono un'impalcatura flessibile per i movimenti, fungono da punto di appoggio per i muscoli e sono conformate in modo tale da far correre in adiacenza arterie e nervi. Inoltre garantiscono la protezione di organi.
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L'apparato locomotore
Il sistema scheletrico costituito dalle ossa che, sotto il profilo morfologico, possono essere classificate in:
l l l
piatte (ad esempio le ossa del cranio); lunghe (ad esempio il femore); corte (ad esempio le vertebre).
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L'apparato locomotore
Nello scheletro possiamo distinguere:
l l l l l l l
cranio; spalle; arti superiori; gabbia toracica; colonna vertebrale; pelvi; arti inferiori.
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L'apparato locomotore
Il cranio
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L'apparato locomotore
La colonna vertebrale
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L'apparato locomotore
Gabbia Toracica
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L'apparato locomotore
Spalla
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L'apparato locomotore
Arto superiore
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L'apparato locomotore
Pelvi
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L'apparato locomotore
Arto inferiore
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L'apparato locomotore
Le articolazioni sono strutture di connessione tra due o pi ossa. Possono essere fisse, mobili o parzialmente mobili.
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L'apparato locomotore
IIl
sistema muscolare
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC047.htm
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L'apparato locomotore
Il sistema muscolare, grazie all'azione di impulsi nervosi, rende possibile il movimento, spostando le ossa.
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L'apparato locomotore
I muscoli scheletrici sono quelli che fanno muovere le ossa; quelli lisci permettono la motilit di alcuni organi; quello cardiaco tipico del cuore.
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Il sistema nervoso
Il sistema nervoso costituito dal Sistema Nervoso Centrale, dal Sistema Nervoso Periferico e dal Sistema Nervoso Autonomo. Esso coordina e regola la maggior parte delle attivit del nostro organismo, mediante la fittissima rete di cellule (neuroni) di cui composto.
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Il sistema nervoso
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Il sistema nervoso
Il Sistema Nervoso Centrale composto dall'encefalo (cervello, cervelletto e tronco encefalico) e dal midollo spinale. Nel cervello sono presenti aree funzionali diverse (sensitiva, motoria e sensoriale). Il cervello, tra l'altro, sede della coscienza e del pensiero. Il cervelletto ed il midollo spinale coordinano le attivit motorie.
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Il sistema nervoso
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Il sistema nervoso
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Il sistema nervoso
Il sistema nervoso periferico costituito dai nervi. Questi escono dal SNC recando alla periferia impulsi motori per i muscoli e impulsi secretori per le ghiandole. I nervi entrano nel SNC medesimo per portare impulsi sensitivi raccolti in periferia.
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Il sistema nervoso
In base alle funzioni il sistema nervoso si pu suddividere in:
l
sistema della vita di relazione, costituito dai nervi motori, che determinano la contrazione muscolare, e dai nervi che raccolgono gli impulsi sensitivi e sensoriali; sistema della vita vegetativa (sistema nervoso autonomo).
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Il sistema nervoso
Il sistema della vita vegetativa sovrintende alla funzione della muscolatura involontaria degli organi interni e delle ghiandole. Il sistema della vita vegetativa possiede un unico tipo di fibre.
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La cute
La cute ha una superficie complessiva (nell'adulto) di circa 2 mq ed un peso di 15 Kg. La cute forma il rivestimento di tutto il corpo. A livello degli orifizi naturali continua con le mucose degli altri apparati.
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La cute
La cute costituita da tre strati:
l
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La cute
La cute ha diverse funzioni:
l
azione di difesa nei confronti di potenziali aggressioni meccaniche, chimiche, fisiche e biologiche provenienti dall'esterno; termoregolazione, depurazione e sensibilit.
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La cute
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L'occhio
L'occhio l'organo di senso che raccoglie le informazioni su ci che ci circonda e le invia all'encefalo, dove vengono elaborate in immagini. Il globo oculare una sfera leggermente sporgente dal massiccio facciale. Sono visibili solo la pupilla, l'iride e la cornea, mentre il resto contenuto nel cranio.
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L'occhio
Il globo oculare mantenuto in sede dalla muscolatura, la quale permette anche il movimento degli occhi.
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L'occhio
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Modulo II slide 65
L'occhio
Tutto ci che ci circonda viene visto perch la luce entra negli occhi e colpisce la retina. La cornea ed il cristallino rifrangono la luce ed ogni punto luminoso di un oggetto viene impresso sulla retina, ove si forma un'immagine capovolta e pi piccola. Da qui l'informazione viene mandata all'encefalo che la elabora in immagine.
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Modulo II slide 66
L'occhio
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L'orecchio
L'orecchio l'organo di senso che ci permette di udire e di stare in equilibrio. E' suddiviso in orecchio esterno, orecchio medio e orecchio interno. L'orecchio medio e l'orecchio interno sono contenuti, con i loro delicati meccanismi, nel cranio.
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L'orecchio
Nel meccanismo dell'udito intervengono l'orecchio esterno, l'orecchio medio e l'orecchio interno. L'orecchio esterno formato dal padiglione auricolare, dal condotto uditivo e dal timpano. Il suono viene condotto in questa struttura fino al timpano che una membrana che vibra agli stimoli sonori.
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L'orecchio
Nell'orecchio medio vi la catena degli ossicini (martello, incudine e staffa) i quali ricevono le vibrazioni dal timpano e le trasmettono all'orecchio interno. L'orecchio interno una cavit ove contenuta la coclea, all'interno della quale sono presenti cellule munite di ciglia, che rilevano le vibrazioni provenienti dall'orecchio medio e inviano il messaggio all'encefalo, ove avviene l'elaborazione in suoni.
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L'orecchio
Nell'orecchio interno sono anche contenuti i canali semicircolari ed il vestibolo, i quali sono gli organi che permettono di mantenere l'equilibrio.
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L'orecchio
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Modulo II slide 72
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Modulo II slide 73
La scena dell'emergenza
l
L'arrivo sul posto; Gli aspetti psicologici del soccorso d'urgenza; La verifica delle condizioni d'intervento; La raccolta immediata delle informazioni.
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La scena dell'emergenza
Prima di arrivare sul posto occorrer :
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prepararsi in funzione della chiamata; prevedere di portare con s il minimo indispensabile; effettuare una rapida ricognizione dell'ambiente (pericolo di crolli, linee elettriche scoperte, ecc.).
In caso di pericolo non eliminabile chiamare gli organismi competenti (es.VVFF). Valutare la necessit di allontanare la vittima dal pericolo.
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Modulo II slide 75
La scena dell'emergenza
Per quanto riguarda gli aspetti psicologici dell'intervento, bisogna ricordare che la vittima di un incidente vede alterata anche la sua sfera emotiva, con reazioni intense, caratterizzate da:
l
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La scena dell'emergenza
In questi casi sar indispensabile mostrare sensibilit e buon senso, mantenendo sempre un comportamento calmo, gentile, franco e deciso. L'aiuto verr offerto e non imposto, spiegando ci che si sta facendo.
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Modulo II slide 77
La scena dell'emergenza
La verifica delle condizioni d'intervento prevede anche:
l
la verifica dell'agibilit delle vie di accesso e di uscita; la verifica che i portoni o i cancelli restino aperti o che possano essere aperti agevolmente; il controllo e la possibilit di utilizzare le scale e l'ascensore.
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Modulo II slide 78
La scena dell'emergenza
Nella raccolta immediata delle informazioni bisogner non basarsi solo sulle notizie fornite da altre persone. Si dovr anche esaminare attentamente la situazione, non trascurando nessun particolare e non traendo conclusioni affrettate. Usare sempre il buon senso e ricavare dall'ambiente tutte le indicazioni possibili sulla dinamica dell'evento. Infine si dovr tenere presente che la vittima non sempre attendibile per la sua situazione psicologica.
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Modulo II slide 79
Le norme comportamentali
Nelle situazioni di emergenza sanitaria importante avere delle conoscenze, pur se elementari, del primo soccorso. Per quanto riguarda le norme comportamentali, brevemente si pu cos schematizzare:
l
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Le norme comportamentali
Per quanto riguarda il "Che cosa fare" bisogner:
l
allontanare i curiosi dalla vittima; mantenersi calmi ed agire con tranquillit; indossare i guanti in presenza di ;
esaminare l'infortunato badando alla difficolt o assenza di respiro, allo stato di coscienza, alla presenza di emorragie; esaminare il luogo per evidenziare eventuali altri pericoli.
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Le norme comportamentali
Per il "Che cosa non fare" bisogner:
l
non spostare l'infortunato, salvo necessit; non mettere seduta la persona incosciente; non somministrare bevande alla vittima se incosciente; non effettuare manovre rianimatorie improvvisate.
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non ricomporre fratture e lussazioni; non toccare le ustioni o rompere le bolle; non togliere corpi estranei che siano penetrati in profondit nell'occhio o che abbiano determinato emorragie in qualsiasi parte del corpo.
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i disturbi che minacciano la sopravvivenza; le patologie che non rappresentano un problema di immediata urgenza.
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Modulo II slide 90
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Modulo II slide 91
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC091.htm
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Modulo II slide 92
in maniera lieve: nei disturbi dell'attenzione (da stanchezza); nell'apatia (per problemi psicologici);
in maniera grave, con uno dei seguenti sintomi: sonnolenza, risvegli dopo stimoli forti e successiva ricaduta nel sonno; sopore, quando la persona non risponde anche dopo forti stimoli; coma.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC092.htm
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Modulo II slide 93
perdita della coscienza; scomparsa di tutti i riflessi; perdita di tutte le reazioni al dolore; emissione involontaria di feci ed urine.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC093.htm
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Modulo II slide 94
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC094.htm
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Modulo II slide 95
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC095.htm
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Modulo II slide 96
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC096.htm
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Modulo II slide 97
A=airway (vie aeree), e cio assicurare la perviet delle vie aeree; B=breathing (respiro), e cio aiutare il soggetto a respirare (ventilare); C=circulation (circolazione), e cio assicurare la circolazione corporea del sangue (massaggio cardiaco).
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC097.htm
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Modulo II slide 98
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC098.htm
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Modulo II slide 99
sistemare la vittima in posizione supina, senza alcun oggetto sotto il capo; posizionare il palmo di una mano a piatto sulla fronte della vittima, facendo iperestendere il capo (rotazione anteroposteriore); sollevare il mento con le dita dell'altra mano.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC099.htm
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http://www.spp.unirc.it/corso/SEC100.htm
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posizionarsi dietro la vittima; afferrare con le dita lunghe di entrambe le mani la mandibola davanti ai lobi auricolari; spingere la mandibola in alto e in avanti.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC101.htm
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http://www.spp.unirc.it/corso/SEC102.htm
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mediante colpi sul dorso e compressioni addominali; afferrando e sollevando la mandibola con una mano e rimuovendo il materiale estraneo presente nel cavo orale con l'altra.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC103.htm
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http://www.spp.unirc.it/corso/SEC104.htm
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porsi dietro la vittima mettendo una mano chiusa a pugno sulla parte superiore dell'addome del paziente, tra l'ombelico ed il processo xifoideo, e con l'altra afferrando il pugno e tirando verso di s.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC105.htm
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http://www.spp.unirc.it/corso/SEC106.htm
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http://www.spp.unirc.it/corso/SEC107.htm
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serve all'organismo per approvvigionarsi di ossigeno ed eliminare anidride carbonica; normalmente si effettua a bocca chiusa, attraverso il naso; silenziosa, regolare e non richiede sforzi; ha una frequenza di 14-20 atti al minuto.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC108.htm
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alterazioni della frequenza: tachipnea (respirazione accelerata) provocata da sforzi fisici, febbre etc.; bradipnea (respirazione rallentata) che si ha nel sonno e nelle affezioni cerebrali.
alterazioni del ritmo e della profondit: superficiale e accelerata nelle fratture toraciche; profonda e lenta dopo l'ingestione di sonniferi.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC109.htm
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http://www.spp.unirc.it/corso/SEC110.htm
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appoggiando una mano sul torace; appoggiando un vetro o uno specchio sulla bocca.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC111.htm
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porsi a lato del capo della vittima; appoggiare un orecchio alla bocca della vittima e guardare il suo torace; valutare la presenza di rumori respiratori e osservare il movimento di torace e addome.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC112.htm
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http://www.spp.unirc.it/corso/SEC113.htm
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http://www.spp.unirc.it/corso/SEC114.htm
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http://www.spp.unirc.it/corso/SEC115.htm
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verificare i movimenti respiratori a carico di addome e torace; controllare la frequenza ed il tipo degli atti respiratori; individuare eventuali rumori respiratori; individuare traumi toracici.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC116.htm
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http://www.spp.unirc.it/corso/SEC117.htm
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http://www.spp.unirc.it/corso/SEC118.htm
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del battito cardiaco (appoggiando un orecchio al centro del torace o utilizzando un fonendoscopio o rilevando i polsi); della pressione arteriosa (utilizzando uno ).
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC119.htm
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http://www.spp.unirc.it/corso/SEC120.htm
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http://www.spp.unirc.it/corso/SEC121.htm
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http://www.spp.unirc.it/corso/SEC122.htm
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tachicardia (frequenza maggiore di 120 battiti al minuto), che pu essere causata da sforzi; bradicardia (frequenza minore di 50 battiti al minuto), che pu essere fisiologica negli atleti.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC123.htm
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La pressione arteriosa si registra in millimetri di mercurio (mmHg) e i valori normali sono di 120 per la sistolica e 70 per la diastolica, con possibilit di variazioni individuali di circa 10 -20 mmHg.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC124.htm
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porsi a lato del capo del paziente; individuare il margine superiore del pomo d'Adamo con il dito indice; scivolare con le dita nello spazio tra il pomo d'Adamo e i muscoli del collo e premere per almeno 5 secondi.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC125.htm
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iniziare con la rianimazione cardiaca; controllare l'eventuale ripresa; continuare con le manovre fino alla ripresa dell'attivit cardiaca o all'arrivo di personale qualificato.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC126.htm
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controllare la frequenza del battito cardiaco; ricercare la presenza di pallore, cute fredda, colorito cianotico, sudorazione; controllare e mantenere le funzioni vitali.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC127.htm
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http://www.spp.unirc.it/corso/SEC128.htm
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1- Flettere la gamba dalla parte del soccorritore; 2 - Posizionare la mano dell'infortunato sotto il gluteo dello stesso lato; 3 - Ruotare lentamente sul fianco l'infortunato, dalla parte del soccorritore. Infine estendere il capo all'indietro, con il viso al pavimento e mettere l'altra mano sotto la guancia (vedi diapositiva precedente).
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC129.htm
06/12/02
Si utilizza la posizione laterale di sicurezza, per esempio, in caso di folgorazione, intossicazione, avvelenamento, colpo di calore.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC130.htm
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http://www.spp.unirc.it/corso/SEC131.htm
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http://www.spp.unirc.it/corso/SEC132.htm
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Lo stato di coscienza
La coscienza una funzione superiore del sistema nervoso centrale, che ci permette di essere consapevoli di noi stessi e dell'ambiente che ci circonda. Tale funzione sensibilissima anche alla minima riduzione dell'apporto di ossigeno.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC133.htm
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Lo stato di coscienza
Lo stato d'incoscienza pu insorgere in maniera immediata e con sintomi superficiali, che via via si aggravano; si possono associare deficit neurologici. E' importantissimo agire sulle complicanze che ne derivano.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC134.htm
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Lo stato di coscienza
Il soccorritore dovr porre molta attenzione alle seguenti conseguenze:
l
perdita dei riflessi nervosi; perdita del tono muscolare; alterazione del respiro.
Abbiamo gi visto in precedenza come si procede nella valutazione dello stato di coscienza.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC135.htm
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L'insufficienza respiratoria
L'insufficienza respiratoria rappresenta l'alterazione di una o pi fasi della respirazione con conseguente anomalo apporto di ossigeno all'organismo ed anomala eliminazione di anidride carbonica.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC136.htm
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L'insufficienza respiratoria
L'insufficienza respiratoria riconosce come cause:
l
malattie polmonari; patologie cardiocircolatorie; malattie del sistema nervoso centrale; patologie traumatiche del capo e del torace; avvelenamenti da gas; folgorazione; ostruzione delle vie aeree.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC137.htm
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L'insufficienza respiratoria
I segni e i sintomi sono:
l
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC138.htm
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L'arresto cardiorespiratorio
L'arresto cardiorespiratorio senza dubbio la situazione pi drammatica per un soccorritore. La rianimazione cardio-polmonare prevede due distinte manovre, che devono essere integrate durante l'azione dei soccorritori (possibilmente due):
l
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC139.htm
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L'arresto cardiorespiratorio
Quando non si in possesso degli idonei mezzi per la respirazione artificiale si procede con la ventilazione bocca a bocca o con barriere protettive (pocket mask, barriere facciali).
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC140.htm
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L'arresto cardiorespiratorio
Nella ventilazione bocca a bocca il soccorritore dovr :
l
porsi al lato del paziente, stringere il naso del paziente, iperestendere il capo e con l'altra mano completare l'operazione sul mento, aprendo la bocca; inspirare e porre le labbra intorno alla bocca della vittima e insufflare con decisione per due secondi ed osservare se il torace si muove.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC141.htm
06/12/02
L'arresto cardiorespiratorio
Nella ventilazione bocca a bocca necessario ripetere la manovra 10/12 volte al minuto.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC142.htm
06/12/02
L'arresto cardiorespiratorio
Il massaggio cardiaco invece la manovra rianimatoria che cerca di ripristinare, artificialmente, la compromessa funzione di pompa del cuore. Esso determina il ritmico riempimento e svuotamento del cuore, grazie ad una compressione esercitata sulla gabbia toracica.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC143.htm
06/12/02
L'arresto cardiorespiratorio
Nel massaggio cardiaco esterno il soccorritore dovr :
l
individuare il punto di compressione (due dita sopra la punta dello sterno); assumere la corretta posizione: - inginocchiarsi vicino alla vittima (ginocchia che toccano il torace della vittima); - portarsi con le spalle sopra lo sterno del paziente; - tenere le braccia rigide senza mai piegare i gomiti.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC144.htm
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L'arresto cardiorespiratorio
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC145.htm
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L'arresto cardiorespiratorio
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC146.htm
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L'arresto cardiorespiratorio
Dopo aver assunto la corretta posizione il soccorritore dovr:
l
porre una mano sul punto di compressione appoggiando la parte del palmo vicino al polso e tenendo sollevato il resto; appoggiare l'altra mano sul dorso della prima; comprimere il torace della vittima appoggiandosi sopra e trasmettendo il peso del proprio corpo tramite le braccia rigide.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC147.htm
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L'arresto cardiorespiratorio
La compressione deve determinare l'abbassamento dello sterno di almeno 4 -5 cm, altrimenti inefficace.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC148.htm
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L'arresto cardiorespiratorio
La durata della compressione deve essere immediata ed ugualmente il rilascio. La frequenza deve essere di 50-60 compressioni al minuto. Il massaggio cardiaco pu essere compiuto da uno o due soccorritori.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC149.htm
06/12/02
L'arresto cardiorespiratorio
Nel caso di due soccorritori:
l
il rapporto compressioni/ventilazioni sar di 5:1 e con frequenza di 50-60 compressioni per minuto; durante il massaggio verificarne l'efficacia con la ricerca dei polsi: invertire i compiti dei soccorritori in caso di stanchezza; controllare l'eventuale ripresa della circolazione per 5 secondi, dopo 1 minuto e ogni 5 minuti; continuare fino all'arrivo di soccorsi qualificati o alla ripresa dell'attivit cardiorespiratoria.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC150.htm
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L'arresto cardiorespiratorio
Nel caso di un soccorritore:
l
iniziare la manovra con due insufflazioni; in caso di polso autonomo continuare ad insufflare 12 volte al minuto; in assenza di polso il rapporto compressioni/insufflazioni sar di 15:2; verificare i polsi ogni 4 cicli completi; interrompere la manovra solo in caso di ripresa dell'attivit cardiorespiratoria o all'arrivo dei soccorsi.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC151.htm
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Emergenze: - angina, avvelenamento, coma, convulsioni, crisi ipoglicemica o iperglicemica nel diabete mellito, emorragia grave, folgorazione, , infarto, insufficienza respiratoria, shock, trauma cranico, trauma toracico, traumi gravi della colonna, ustioni estese;
Urgenze poco differibili: - colpo di calore, emorragie contenibili, ferite profonde, fratture del bacino, svenimenti;
Urgenze relativamente differibili: - ferite poco profonde, fratture degli arti, traumi osteomiotendinei, ustioni circoscritte.
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC152.htm
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Le posizioni di sicurezza
l
Supina a gambe sollevate (svenimenti e collassi); Supina (traumi osteo-articolari, patologie cerebrali, lesioni addominali); Semi seduta (lesioni del torace, infarto); Laterale o di sicurezza (coma e gravi traumatismi).
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC153.htm
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Le posizioni di sicurezza
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC154.htm
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Le posizioni di sicurezza
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC155.htm
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Le posizioni di sicurezza
http://www.spp.unirc.it/corso/SEC156.htm
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