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Francesco Lamendola

IL PARADOSSO DELLA FEDE:

TIMORE E TREMORE DI KIERKEGAARD

"Non v' dubbio che Timore e tremore appartenga ai grandi capolavori di Kierkegaard. Scritta nel 18 ! "#$% l'opera come una breve &in'onia che contiene% 'elicemente armoni((ati e 'u&i% tutti i motivi dominanti del pen&iero e dell'arte di Kierkegaard. Scritta in )uello &tile agile e narrativo che caratteri((a anche *ut+aut e ,a ripre&a% veri roman(i 'ilo&o'ici% Timore e tremore racchiude% gi- pienamente con&apevole e compiuta% la critica del &i&tema e dell'hegeli&mo% il Leit-motiv kierkegaardiano della vera religio&it- e dell'e&&en(a parado&&ale della 'ede% non riducibile in alcun modo a categorie e.trareligio&e come la logica% l'e&tetica o l'etica% il motivo% anch'e&&o centrale% del &ingolo nella &ua &olitudine ango&cio&a di 'ronte al parado&&ale mi&tero di /io. "#$ "0 )ue&to uno dei te&ti pi1 indicativi e caratteri&tici del pen&iero di Kierkegaard. Nella 'igura di *bramo cavaliere della 'ede% nella &itua(ione e&trema% al di l- del bene e del male% del vero e del 'al&o% in cui *bramo mette a duri&&ima prova la &ua 'ede% abbiamo un ritratto e&emplare dello &tadio religio&o dell'e&i&ten(a e un compendio o uno &corcio di tutta )uanta la ri'le&&ione kierkegaardiana. 2orri&ponde alla tenden(a pi1 intima di una 'ilo&o'ia e&i&ten(iale% come )uella kierkegaardiana% incarnare in un per&onaggio% reale o 'anta&tico un momento ben 'ocali((ato nella galleria delle po&&ibilit- e degli atteggiamenti chela vita o''re all'uomo. 3 nel ritratto di *bramo% dell'uomo che &acri'ica al comando di /io il proprio bene pi1 alto% l'ultimo 'iglio ottenuto )ua&i per gra(ia al culmine degli anni% &corgiamo non gi- un autoritratto 'edele dell'uomo S4ren Kierkegaard% ben&5 una proie(ione ideale% un ritratto immaginario di )uell'homo religiosus che il pen&iero kierkegaardiano% in tutte le 'a&i del &uo &volgimento% ha tracciato come valore &upremo dell'e&i&ten(a." REMO CANTONI, Saggio introduttivo a Timore e tremore

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Sren ier!egaard s"rive Timore e tremore nello stesso anno in "ui #u$$li"a, l%uno do#o l%altro, *ut+aut% /ue di&co&i edi'icanti% la ripre&a% Tre di&cor&i edi'icanti% 6uattro di&cor&i edi'icanti. E il &'(), un anno veramente #rodigioso nella vita del Nostro* due anni #rima aveva rotto il +idan,amento "on Regina Olsen ed era #artito #er -erlino, ad as"oltare le le,ioni di S"helling* l%anno do#o #u$$li"her. le 7ruciole di 'ilo&o'ia /la sua o#era #i0 im#ortante in senso strettamente +iloso+i"o1 e 8l concetto dell'ango&cia. 2ra il &(3 e il &'33, l%anno della morte /era nato a Co#enaghen nel &'&)1, #u$$li"her. an"ora moltissimi s"ritti, ma non #i0 "on 4uella in"onteni$ile 5eru,ione5 del $iennio &'()-((, e im#egner. molte energie, +ino al totale esaurimento +isi"o, in una dis#erata $attaglia "ontro il luteranesimo della Chiesa u++i"iale, a""usandolo di +ilisteismo e i#o"risia e ri$adendo sem#re, "on estrema "oeren,a, il "on"etto della +ede "ome 5s"andalo5 e ri+iuto di ogni "onven,ione esteriore6 In senso +iloso+i"o, le sue o#ere #i0 im#ortanti dell%ultimo de"ennio saranno Stadi &ul cammino della vita /&'(3, "he "om#rende 8n vino verita&% mira$ile dialogo sulla +alsariga del Simpo&io #latoni"o$, 9o&tilla conclu&iva non &cienti'ica alle 7riciole di 'ilo&o'ia /&'(71 ,a malattia mortale /&'(816 iert!egaard amava #u$$li"are le sue o#ere sotto una variet. di #seudonimi "he, nell%a##arente diversit. dei #ersonaggi, #ossono s"on"ertare - di #rimo a""hito - il lettore "he lo a""osti #er la #rima volta, ma "he rivelano un +itto intre""io di #osi,ioni "om#lementari di una +iloso+ia in #erenne movimento, sem#re insoddis+atta di s9 stessa e sem#re #rotesa alla ri"er"a della verit.* oltre a mostrare la #ro#ensione dell%Autore #er una sorta di gio"o intellettuale #er le :mas"here; "he, #er<, non sono mai un o,ioso gio"o letterario, 4uanto #iuttosto una #re"isa strategia #edagogi"a $asata su un%esigen,a #ro+onda di autenti"it. e s"avo interiore, di una #rodigiosa ri""he,,a umana e intellettuale "he non si las"ia "ir"os"rivere nei limiti angusti di un #ensiero univo"o e sistemati"o6 An"he #er Timore e tremore l%autore si serve di uno #seudonimo, 4uello di =ohannes de Silentio, "he +irma #er esteso l%ironi"a e ra++inata 8ntrodu(ione> #er"h9 ier!egaard si serve s#esso dell%ironia ed ? uno s"rittore e++i"a"issimo, "he sa gra++iare 4uanto $asta #er s"uotere il #esante #er$enismo dei lettori e la sussiegosa #resun,ione degli a""ademi"i di #ro+essione6 ier!egaard, "ome @latone, non ? solo un grande +iloso+o, ma an"he un grande s"rittore* e il +atto "he egli si serva volutamente di uno stile letterario #er es#rimere la sua "on"e,ione +iloso+i"a #u< ingenerare l%errata "onvin,ione "he egli sia #i0 un artista "he un #ensatore6 In realt., egli ? stati un genio "he ha #adroneggiato "on eguale si"ure,,a e #ro+ondit. tanto l%arte dello s"rittore, 4uanto la #ro+ondit. del #ensiero* e ha s"elto inten,ionalmente di vei"olare il suo #ensiero in +orma a##arentemente sem#li"e e dimessa, #er #olemi"a "ontro i :#ro+essori; - la Aegel e #er"h9 intimamente "onvinto "he la +iloso+ia deve s"endere dai li$ri ed entrare nella vita, +arsi vita essa stessa, e "er"are di s#iegarne il senso o, almeno, indi"arle una dire,ione e uno s"o#o6

N6 -6 @er le "ita,ioni, seguiremo la tradu,ione di 2ran"o 2ortini e irsten Montanari Bul$randsen, Edi,ioni di Comunit., Milano* e, su""essivamente, NeCton Com#ton Editori, Roma, &8D76

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INTRODUZIONE. Nell%introdu(ione% ier!egaard esordis"e immediatamente e 4uasi $rutalmente "on un ironi"o ma estremamente de"iso atta""o "ontro il "lima +iloso+i"o e, #i0 in generale, s#irituale, instaurato dalla "risi del #ost-hegelismo verso la met. dell%Otto"ento6 ",'epoca no&tra - a++erma - organi((a una vera e propria li)uida(ione nel mondo delle idee come in )uello degli a''ari. :gni co&a pu; e&&ere comprata a pre((i tanto ba&&i% che po&&ibile domandar&i &e 'inalmente ci &aranno ac)uirenti. :gni agente della &pecula(ione% co&cien(io&amente preoccupato di &egnare le tappe della &igni'icativa evolu(ione della 'ilo&o'ia< ogni libero docente% in&egnante% &tudente% ogni 'ilo&o'o% dilettante o )uali'icato% non &i limita pi1 al dubbio radicale% ma va oltre. Sarebbe 'or&e intempe&tivo e &corte&e chiedere loro dove vanno di )ue&to pa&&o< ma &i mo&trerebbe un'indubbia corte&ia con&iderando co&a certa ch'e&&i abbiano dubitato di tutto% perch= altrimenti &arebbe almeno &trano a''ermare che vanno oltre. 2ia&cuno di loro ha compiuto )uel movimento preventivo< e% &econdo ogni apparen(a% con tanta 'acilit- che non giudicano pi1 nece&&ario aggiungere la minima parola di &piega(ione. 8nvano &i cerca% con cura minu(io&a% un piccolo chiarimento% un indi(io% la minima pre&cri(ione dietetica circa la condotta che dev'e&&ere &eguita in una &imile enorme impre&a. >a lo ha 'atto 'or&e 2arte&io? /E1 "6uel che per i @reci% che di 'ilo&o'ia% un poco% &e ne intendevano% era compito dell'intera e&i&ten(a "&iccome la pratica del dubbio non &'ac)ui&ta in pochi giorni n= in poche &ettimane$< il punto cui perveniva il vecchio lottatore ormai 'uori dai combattimenti% dopo aver &erbato l'e)uilibrio del dubbio attraver&o tutte le tenta(ioni% dopo aver in'aticabilmente negato la certe((a dei &en&i e )uella del pen&iero e &'idato &en(a debole((a i tormenti dell'amor proprio e le in&inua(ioni della &impatia< )uel compito oggi il punto di parten(a di ognuno. "*i giorni no&tri% non ci &i 'erma alla 'ede% &i va oltre. 2he &e poi vole&&i domandare dove &i voglia arrivare% certo mi 'arei con&iderare uno &ciocco< ma invece darei prova di gentile((a e di cultura &e ammette&&i che cia&cuno ha la 'ede% perch= altrimenti &arebbe un po' &trano dire che va oltre. Non era co&5 una volta< allora la 'ede era compito a&&egnato all'intera e&i&ten(a< perch=% &i pen&ava% l'attitudine a credere non &i ac)ui&ta in pochi giorni o in poche &ettimane." ier!egaard, "he ri+iuta #er s9 l%a##ellativo di +iloso+o e "he si #resenta solo "ome uno :s"rittore dilettante;, #revede "he la sua sorte sar. 4uella di essere del tutto ignorato, in un mondo di sa#ienti "he gi. "onos"ono tante "ose #i0 di lui6 Ammette, inoltre, di non essere il #ortatore di un #ensiero sistemati"o, #er "ui sar. "om#ito sin tro##o +a"ile se,ionare e demolire il suo li$ro "on una minu,iosa a"ri$ia #ro+essorale6 I suoi "riti"i #otranno sem#re dire> "non &i&tema% )ue&to< non ha nulla a che vedere col &i&tema" * ed egli ? #ronto ad ammetterlo, sottomettendosi di $uon grado al giudi,io di ogni "avillatore sistemati"o6
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La struttura dell%o#era ? la seguente6 Fo#o l%8ntrodu(ione% vi ? un "a#itolo intitolato *tmo&'era% diviso in 4uattro $evi se,ioni, "he ri"ostruis"e il +atto del sa"ri+i"io di Isa""o* #oi un 3logio di A$ramo, visto "ome la #er+etta in"arna,ione del :"avaliere della +ede;* seguono tre 9roblemata% ovvero 4uestioni, introdotte da una 3''u&ione preliminare, e "io?> 1. 3&i&te una &o&pen&ione teleologica della morale?* A. 3&i&te un dovere a&&oluto ver&o dio?* e !. Si pu; giu&ti'icare moralmente il &ilen(io di *bramo con Sara% 3lie(er e 8&acco? In+ine "hiude l%o#era un $reve 3pilogo.

ATMOSFERA Il titolo di 4uesto "a#itolo ? 4uanto mai a##ro#riato> ier!egaard, volutamente, d. l% incipit "on la ti#i"a #ro#osi,ione +ormulare delle +avole /"he +u tanto "ara al suo "om#atriota e "ontem#oraneo Aans Christian Andersen, "osG "ome a genera,ioni e genera,ioni di $am$ini1> 2'era una volta#. Al tem#o stesso, il lettore vi s"orge su$ito una velata allusione auto$iogra+i"a, #oi"h9 $en #resto a##are "hiara "he l%autore sta #arlando di se stesso e della sua in+an,ia, 4uando 4ual"uno - il #adre, #ro$a$ilmente - gli leggeva $rani della -i$$ia, e la storia di A$ramo e Isa""o doveva averlo #arti"olarmente "ol#ito, #ro#rio #er"h9 esem#lare del 5#aradosso5 della +ede6 "2'era una volta un uomo che durante la &ua in'an(ia aveva udita la bella &toria di *bramo me&&o alla prova da /io% che% vittorio&o della tenta(ione% riu&civa a con&ervare la 'ede e a ricevere% contro ogni previ&ione% &uo 'iglio per la &econda volta. 8n et- matura% rile&&e con cre&ciuto &tupore )uel racconto% perch= la vita aveva &eparato )uanto era unito nella pia &emplicit- dell'in'an(ia. >an mano che egli invecchiava% il &uo pen&iero tornava pi1 di 're)uente a )uella &toria% con una pa&&ione &empre pi1 grande< e tuttavia% la comprendeva &empre meno#" Huesto ? un tema "aro a ier!egaard> la meravigliosa a#ertura dell%in+an,ia, la dis#oni$ilit. ad a""ogliere il mistero e il #aradosso sen,a s+or,o a##arente* e, #er "ontro, la dura, legnosa rigidit. del Logos dell%adulto, "he o++us"a le sem#li"i verit. a##rese un tem#o #er rendere tutto #i0 "om#li"ato, in"om#rensi$ile6 "8l &uo &ogno &arebbe &tato )uello di partecipare al viaggio di tre giorni% )uando *bramo &e n'andava &ul &uo a&ino% con la propria tri&te((a davanti a &=% e 8&acco al 'ianco. @li &arebbe piaciuto e&&ere pre&ente al momento nel )uale *bramo% levando lo &guardo% vide all'ori((onte la montagna di >oriah% al momento in cui rimand; gli a&ini e &al5 al monte% &olo col &uo 'igliolo< perch= era preoccupato% non degli ingegno&i arti'i(i dell'immagina(ione ma degli &paventi del pen&iero." @oi ier!egaard rievo"a /"on le #arole della 7ibbia1 il "omando di Fio ad A$ramo di o++rirgli in olo"austo il +iglioletto* rievo"a la #arten,a dei due, di #rimo mattino, il "ommiato da Sara, la mar"ia a dorso di mulo +ino al monte Moriah, l%ini,io della salita6 Isa""o, guardando suo #adre, "a#is"e 4uel "he lo attende e "omin"ia a s"ongiurare suo #adre di ris#armiargli la vita6 Isa""o da##rima lo esorta a #roseguire il "ammino "on
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+idu"ia* #oi, im#rovvisamente, lo getta a terra e gli grida "he non lo sa"ri+i"her. #er o++rire un sa"ri+i"io a Fio, #oi"h9 lui, A$ramo, ? un idolatra e +a 4uel "he gli #are6 Isa""o, sentendosi #erduto, #rega Fio e lo invo"a "ome il suo uni"o, vero @adre* a lui "hiede miseri"ordia6 A$ramo, dal "anto suo, ? sollevato> ha +into di dis#re,,are Fio #er"h9 Isa""o, #rima di morire, non #erdesse la +ede in Lui, "osa "he sare$$e avvenuta se avesse detto al +iglio "he si a##restava ad u""iderlo #er o$$edire a un ordine divino6 I di++i"ile, giunti a 4uesto #unto, res#ingere la tenta,ione di leggere 4ueste righe in +iligrana, ritrovandovi la #i0 intima e so++erta es#erien,a della vita di ier!egaard> la rinun,ia volontaria al matrimonio "on Regina Olsen, la rottura del +idan,amento e l%averle voluto +ar "redere "he "i< avveniva #er amore di un%altra, in modo "he lei se ne +a"esse una ragione e attri$uisse a lui solo ogni "ol#a6 Con 4uel gesto, ier!egaared volle #roteggere la +an"iulla amata dal suo stesso amore, #er"h9 sa#eva "he, altrimenti, ella non avre$$e mai "essato di amarlo, n9 avre$$e a""ettato la sua de"isione> solo "osG, assumendo un "om#ortamento in"om#rensi$ile, egli sare$$e rius"ito a dista""arla da s9, e "i< le avre$$e #ermesso di non sa"ri+i"are la sua vita, di #oter an"ora essere +eli"e a""anto a un altro "ome #oi era avvenuto6 Il sa"ri+i"io della "osa #i0 "ara al mondo - il +iglio Isa""o #er A$ramo, l%amore di Regina #er ier!egaard - a""om#agnato da un ulteriore, gravosissimo sa"ri+i"io> 4uello delle sue vere inten,ioni, #er alleviare la so++eren,a dell%altro> tale l%analogia inevita$ile tra la storia dell%anti"o #atriar"a e$reo e 4uella del giovane +iloso+o danese, uniti dal #eso di un segreto "he essi devono #ortare tutti soli, lontani dalla "om#rensione /e dalla "om#assione1 del mondo6 "6uando il bimbo dev'e&&er &ve((ato% la madre &i tinge di nero il &eno% perch= &arebbe co&a crudele che e&&o re&ta&&e de&iderabile )uando il bambino non deve pi1 trarne nutrimento. 2o&5 il bambino crede che &ua madre mutata% ma la madre &empre la &te&&a ed il &uo &guardo &empre pieno di tenere((a e di amore." An"he Regina /e i #arenti di lei1 "redette "he Sren +osse mutato* lui l%aveva res#inta, e al danno aveva aggiunto la $e++a> l%aveva las"iata #er un%altra donna6 Ma non "%era nessun%altra donna6 Egli #re+erG +arle "redere "he non l%amava #i0, #er"h9 lei so++risse di meno* o, se non altro, #er"h9 "onsumasse il suo dolore #i0 in +retta, e #oi se ne li$erasse> "ome il $am$ino "he dev%essere sve,,ato6 Ma l%es#erien,a della rinun"ia volontaria e della #arte del +atuo seduttore avevano segnato ier!egaard #er sem#re> da 4uel momento, egli non "ono$$e mai #i0 la gioia e la sua vita interiore +u 4uella di un ve""hio6 "/a )uel giorno% *bramo 'u vecchio< non poteva dimenticare )uel che /io aveva prete&o da lui. 8&acco continu; a cre&cere. >a l'occhio di *bramo &i era 'atto cupo< non vide mai pi1 la gioia." An"he il Nostro visse la rinun"ia a Regina "ome una s#e"ie di #retesa di Fio nei suoi "on+ronti* #er tutta la vita "ontinu< a s#erare "he Fio, all%ultimo momento, avre$$e tras+ormato il suo dolore in gioia, #ro#rio "ome era a""aduto ad A$ramo sul monte sa"ro> il Moriah6 Con una serie e++i"a"issima di sta""hi e di ri#rese, "on uno stile "aden,ato e malin"oni"o altamente #oeti"o e suggestivo, ier!egaard rievo"a l%atmo&'era in "ui si svolse l%es#erien,a
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+ondamentale nella vita di A$ramo> la sua dis#oni$ilit. ad eseguire l%ordine divino di o++rirgli in olo"austo il suo uni"o +iglioletto, avuto in tarda et. ed amato so#ra ogni altra "osa6 "3ra una &era &ilen(io&a. *bramo cavalc; ancora% &olo% ver&o il monte >oriah. 9ieg; a terra il &uo volto chiedendo perdono a /io% perdono d'aver voluto &acri'icare 8&acco% perdono d'aver dimenticato il &uo dovere di padre ver&o &uo 'iglio." A sera, la madre vide Isa""o tornare "on il #adre e si a++rett< loro in"ontro6 Nessuno era stato testimone di 4uella drammati"a giornata, 4uando A$ramo aveva estratto il suo "oltello #er sa"ri+i"are il +an"iullo6 Ma Isa""o, Isa""o aveva "a#ito ogni "osa* e, silen,iosamente, sen,a #i0 #arlarne "on al"uno, aveva #erduto la +ede6

ELOGIO DI ABRAMO Segue l%3logio di *bramo> un "a#itolo di tale #oten,a evo"ativa, di "osG grande $elle,,a letteraria e sottiglie,,a #si"ologi"a, "he ? #rati"amente im#ossi$ile +arne un sem#li"e riassunto6 I di una densit. straordinaria> ogni +rase, ogni riga, ogni #arola hanno una +or,a e una ri""he,,a di s+umature "he las"iano sen,a +iato* e, 4uel "he #i0 "ol#is"e, una si"ure,,a di tratto e una linearit. di dire,ione, 4uali raramente si trovano in uno s"rittore e meno an"ora in un +iloso+o6 I "ome se ier!egaard #ro"edesse "on #asso leggero e si"uro camminando &ull'ac)ua% sorretto dalla sola +ede, "ome San @ietro sul lago di Ti$eriade nel noto e#isodio evangeli"o6 Bi. solo l%atta""o ? di un vigore e di una #ro+ondit. e""e,ionali> la sua #er+e,ione ar"hitettoni"a e la sua assoluta man"an,a di sia #ur minime s$avature ri"orda l%austera, geometri"a #er+e,ione delle "om#osi,ioni #er organo del grande =ohan Se$astian -a"h6 In esso, ier!egaard des"rive 4uale sare$$e la "ondi,ione umana se non vi +osse Fio e se non vi +osse una meta tras"endente nel viaggio della vita* e la +a da maestro #ar suo, evo"ando immediatamente un%atmos+era "ari"a di patho&% di straordinaria intensit. e seriet. sia eti"a "he #si"ologi"a6 "Se l'uomo non ave&&e una co&cien(a eterna% &e al 'ondo d'ogni co&a ci 'o&&e &olo una poten(a &elvaggia e ribollente che produce ogni co&a% il grande e il 'utile% nel turbine d'o&cure pa&&ioni< &e il vuoto &en(a 'ondo% che nulla pu; colmare% &i na&conde&&e &otto le co&e% che co&a &arebbe la vita% &e non di&pera(ione? Se co&5 'o&&e% &e non ci 'o&&e alcun &acro legame che uni&&e gli uomini% &e le genera(ioni &i rinnovella&&ero come le 'ronde dei bo&chi% &pegnendo&i l'una dopo l'altra come il canto degli uccelli nelle 'ore&te< &e le genera(ioni attraver&a&&ero il mondo come la nave l'oceano o il vento il de&erto% atto cieco e &terile< &e l'oblio eterno &empre a''amato non trova&&e altra poten(a alcuna tanto 'orte da &trappargli la preda per la )uale in agguato% che vanit- e che de&ola(ione &arebbe la vitaB JLeggiamo in agguato e non in aggiunta #er"h9 si tratta "ertamente di un re+uso* "+r6 an"he> ier!egaard, :pere% a "ura di Cornelio 2a$ro, 2iren,e, Sansoni Editore, &88), #6 (3K6

ier!egaard, "he aveva una grande "onos"en,a della +ilologia "lassi"a, an"he se non amava +arne s+oggio #arti"olare, "ertamente avr. avuto una reminis"en,a omeri"a in 4uel rinnovarsi delle stir#i "ome le +oglie della +oresta "he ri"orda il dis"orso di Blau"o a Fiomede nel LI "anto dell%8liade% &(7-&(86 @oi l%Autore a++erma "he, al "ontrario, ne&&uno &ar- dimenticato% di coloro che 'urono grandi, e "he "erto l%eroe ? un uomo grande, ma an"he il #oeta ha un "om#ito grande, $en"h9 a##arentemente umile> 4uello di $ussare di #orta in #orta #er destare ovun4ue la stessa ammira,ione "he lui stesso nutre #er l%eroe, sottraendolo "osG all%o$lio, desideroso di "an"ellarne il ri"ordo6 Ma "hi ?, #oi, l%eroeM Chi ? "olui "he #u< dirsi 5grande5M E ris#onde> No% ne&&uno &ar- dimenticato di )uelli che 'urono grandi< ma cia&cuno 'u grande a &uo modo% cia&cuno in propor(ione alla grande((a che am<6 9erch= chi am; &e &te&&o 'u grande nella propria per&ona e chi am; altrui 'u grande per la &ua dedi(ione< ma chi am; /io 'u il pi1 grande di tutti. ":gnuno rimarr- nel ricordo< ma ognuno 'u grande &econdo )uello che s#er<. Cno 'u grande &perando il po&&ibile< un altro &perando l'eterno< ma chi &per; l'impo&&ibile 'u il pi1 grande di tutti." ":gnuno rimarr- nel ricordo% ma ognuno &ar- grande &econdo l'importan(a di )uel che "om$att9. 9erch= chi combatt= contro il mondo 'u grande trion'ando &ul mondo% e chi combatt= contro &e &te&&o 'u pi1 grande per la vittoria &u &e &te&&o% ma chi lott; contro /io 'u il pi1 grande di tutti." E 4ui "omin"ia l%elogio di A$ramo vero e #ro#rio6 In "he "osa "onsistette la grande,,a di A$ramoM Nel "redere, contro ogni &peran(a% alla #romessa di Fio6 La sua grande,,a non ini,ia "on l%eroi"a dis#oni$ilit. a sa"ri+i"are suo +iglio Isa""o, ma "on l%eroi"a dis#oni$ilit. a #artire dalla Meso#otamia #er dirigersi verso la 5terra #romessa56 "2i 'urono uomini grandi per la loro energia% per la &agge((a% la &peran(a o l'amore. >a *bramo 'u il pi1 grande di tuttiD grande per l'energia la cui 'or(a debole((a% grande per la &agge((a il cui &egreto 'ollia% grande per la &peran(a la cui 'or(a demen(a% grande per l'amore che odio di &e &te&&o. Eu per 'ede che *bramo la&ci; il pae&e dei &uoi padri e 'u &traniero in terra prome&&a. ,a&ci; una co&a% la &ua ragione terre&tre% e un'altra ne pre&eD la 'ede. *ltrimenti% pen&ando all'a&&urdit- del &uo viaggio% non &arebbe partito. "#$ "Eu per 'ede che *bramo ricevette la prome&&a che tutte le na(ioni della terra &arebbero &tate benedette nella &ua po&terit-. 8l tempo pa&&ava% la po&&ibilit- rimaneva. *bramo credeva. 8l tempo pa&&;% la &peran(a divent; a&&urda% *bramo credette. 0 pur e&i&tito nel mondo colui che ebbe una &peran(a. 8l tempo pa&&;% la &era 'u al &uo declino e )uell'uomo non ebbe la vilt- di rinnegare una &peran(a% co&5 anch'egli non &ar- mai dimenticato. "#$ "@rande coglier l'eterno% ma pi1 grande co&a riavere il tran&eunte% dopo averne 'atta rinuncia. "9oi i tempi 'urono compiuti. Se *bramo non ave&&e creduto% &icuramente Sara &arebbe morta di dolore% e lui% ro&o dalla tri&te((a% non avrebbe compre&o l'e&audimento% ma ne avrebbe &orri&o come di un &ogno giovanile. >a *bramo credette% e perci; rima&e giovane. 9erch= chi &pera &empre il meglio invecchia tradito dalla vita% e chi &i di&pone &empre al peggio pre&to con&unto< ma chi crede &erba una eterna giovine((a. Sia benedetta )ue&ta &toriaB 9erch= Sara% bench= an(iana d'et-% 'u abba&tan(a giovane per de&iderare le gioie della maternit-< e *bramo% malgrado i &uoi capelli grigi% 'u abba&tan(a giovane per de&iderare d'e&&er padre."
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La #romessa divina sem$ra adem#iuta* Sara ha avuto un +iglio mas"hio, #remessa a 4uella numerosa #osterit. "he ad A$ramo era stata annun,iata* la gioia ? s"esa sulla sua "asa6 Ma e""o "he arriva una nuova, terri$ile #rova* e""o "he tutto ? di nuovo in +orse, e un%angos"ia terri$ile entra nel "uore di A$ramo> Fio lo mette alla #rova "on una nuova, #erentoria ri"hiesta> sa"ri+i"argli il +iglio unigenito6 "2o&5% dun)ue% tutto era perduto% oh &ciagura atroce pi1 che &e il de&iderio non 'o&&e mai &tato e&audito. 2o&5 il Signore &i prendeva giuoco di *bramoB 3cco che% dopo aver reali((ato l'a&&urdo con un miracolo% voleva veder annientata l'opera &ua. 2he pa((iaB "#$ "Tuttavia% *bramo credette< e credette per )ue&ta vita. 2erto% &e la &ua 'ede 'o&&e &tata rivolta e&clu&ivamente ad una vita avvenire% &i &arebbe &bara((ato pi1 'acilmente di tutto% per u&cir al pi1 pre&to po&&ibile da un mondo a cui non apparteneva pi1. "#$ >a *bramo aveva la 'ede per )ue&ta vita#" A$ramo e$$e un uni"o +iglio e lo am< "on tutto s9 stesso* Bia"o$$e ne e$$e dodi"i e ne am< uno solo6 @ro#rio 4uell%uni"o +iglio, a lungo desiderato e giunto, in+ine, "ontro ogni umana ragionevole,,a, ora Fio glie lo "hiedeva in olo"austo6 Se A$ramo +osse stato un grande se"ondo la misura degli uomini, sare$$e salito sul Monte Moriah e avre$$e sa"ri+i"ato s9 stesso, #regando Iddio di a""ettare 4uell%estremo sa"ri+i"io, e non l%altro% 4uello dell%uni"o +iglio6 Ma la grande,,a di A$ramo era su#eriore alla misura umana, ed egli, "ol "uore serrato nella morsa dell%angos"ia, lev< il "oltello "ontro Isa""o6 Egli non du$it<> la ri"hiesta veniva a Fio, dun)ue $isognava o$$edire6 E "redere6 CosG, in virt0 di 4uella +ede eroi"a, A$ramo +u degno di riavere ogni "osa> il +iglio gli venne las"iato, e non gli sare$$e stato ri"hiesto mai #i06 Aveva su#erato la #rova e vinto la $attaglia> #er 4uesto si era guadagnato una gloria eterna, "he mille lingue "ontinuano a "ele$rare a se"oli e se"oli dalla sua morte6

PROBLEMATA Nella 3''u&ione preliminare a 4uesta #arte entrale del li$ro, ier!egaard ri+lette sul signi+i"ato "he la storia di A$ramo dovre$$e avere nella vita di un "ristiano d%oggi6 Immagina un #redi"atore "he la ra""onta, un #e""atore "he la as"olta, e mostra "ome la tenden,a ormai #revalente ? 4uella di a##iattire e di $anali,,are l%enormit. dello s"andalo "he la +ede "om#orta, sotto una verni"e $orghese e rassi"urante6 Certo, si di"e e si ri#ete "he A$ramo era #ronto a sa"ri+i"are a Fio il meglio di "i< "he #ossedeva* ma, "on "i<, si #resenta "ome "osa generi"a e 4uasi ovvia una de"isione stra,iante, a##arentemente assurda e, oltre tutto, a##arentemente immorale "he A$ramo dovette #rendere sulla sola s"orta della +ede6 In+atti, &e la 'ede non pu; giu&ti'icare il 'atto di voler uccidere il proprio 'igliuolo% *bramo cade &otto il giudi(io comune. 2he poi% &e non &i ha il coraggio di andare 'ino in 'ondo al proprio pen&iero e dichiarare *bramo un a&&a&&ino% meglio &empre ac)ui&tar )uel coraggio piutto&to che perdere il
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tempo in panegirici immeritati. /al punto di vi&ta morale% la condotta di *bramo &i e&prime dicendo ch'egli volle uccidere 8&acco% e dal punto di vi&ta religio&o% dicendo ch'egli volle &acri'icarlo. 0 )ue&ta la contraddi(ione ango&cio&a capace di produrre l'in&onnia e &en(a )ue&ta ango&cia% tuttavia% *bramo non l'uomo che ." @er #arte sua, ier!egaard si di"e in grado di andare sino al +ondo di un%idea, sen,a s#aventarsene* o, almeno, di avere semmai a$$astan,a "oraggio da ammettere "he un%idea, ad un "erto #unto, gli +a #aura6 Lo stu#is"e, #er<, e lo s"on"erta la disinvoltura "on la 4uale i "redenti di"ono di #oter "om#rendere la storia di A$ramo* #er"h9 in essa vi ?, al "ontrario, 4ual"he "osa di umanamente in"om#rensi$ile e #er+ino di re#ulsivo6 N9 man"a una +re""iata, in"identale, "ontro Aegel e la sua dialetti"a* la +re""iata #rin"i#ale, #er<, ? "ontro la +a"iloneria di 4uei +iloso+i, magari 5"ristiani5, "he di"ono di trovare #i0 sem#li"e la storia di A$ramo "he il sistema hegeliano6 "/ev'e&&ere di''icile comprendere Fegel< ma *bramoB Cno &cher(o. Superare Fegel% un prodigio< ma &uperare *bramo% nulla di pi1 'acileB 9er conto mio% ho impiegato gran tempo nello &tudio del &i&tema hegeliano% e credo an(i di averlo abba&tan(a capoto. Sono per&ino tanto temerario da credere che% )uando malgrado tutti i miei &'or(i% non arrivo ad a''errare il &uo pen&iero in taluni pa&&aggi% ci; voglia dire che il mio autore non abba&tan(a chiaro con &= mede&imo. 8o compio )uello &tudio a&&ai 'acilmente% in modo a''atto naturale% n= e&&o mi d- il mal di capo. >a% )uando mi metto a ri'lettere &u *bramo% &ono come annientato. *d ogni i&tante i miei occhi cadono &ull'inaudito parado&&o ch' la &o&tan(a della &ua vita. *d ogni i&tante &ono re&pinto indietro e% malgrado il &uo appa&&ionato accanimento% il mio pen&iero non pu; penetrar )uel parado&&o neppure per un capello. Tendo ogni mu&colo nella ricerca di una via di u&cita. 3% &imultaneamente% &ono parali((ato."#$ "Fo vi&to con i miei propri occhi co&e terribili e non &ono indietreggiato per &pavento< ma &o beni&&imo che% &e lo ha a''rontate &en(a paura% il mio coraggio non )uello della 'ede e non nulla al &uo con'ronto. 8o non po&o 'are il movimento della 'ede% non po&o chiudere gi occhi e gettarmi a te&ta ba&&a% pieno di 'iducia nell'a&&urdo. 2i; mi impo&&ibile< ma non me ne glorio. Fo la certe((a che /io amore#" ier!egaard ammette "he, se la "hiamata del dio di A$ramo +osse giunta a lui, sare$$e salito sul Monte Moriah e avre$$e sa"ri+i"ato il suo uni"o +iglio> ma lo avre$$e +atto "on in+inita ra&&egna(ione% sulla $ase del +atto "he Fio ? amore ma, nella s+era del tem#orale, non vi ? un linguaggio "omune tra Lui e noi6 La rassegna,ione ? solo un surrogato della +ede> 4uella di A$ramo ? stata la vera +ede, la +ede "ari"a di s#eran,a* non l%enorme stan"he,,a della rassegna,ione> un movimento #rogressivo dell%anima, non una s#e"ie di resa in"ondi,ionata6 @er"i<, il Nostro si sente molto #i0 #i""olo di A$ramo, an"he se altri dall%esterno - #otre$$ero giudi"are diversamente6 La grande,,a di A$ramo "onsiste nel +atto "he egli "redette per a&&urdo, e "ontro ogni umana s#eran,a6 "2redette per a&&urdo% perch= non &i poteva trattare di un calcolo umano. 3 l'a&&urdo era nel 'atto che /io% domandandogli )uel &acri'icio% avrebbe revocato la &ua e&igen(a un momento dopo. Sal5 il monte% e per&ino nell'attimo in cui lev; il coltello credette + che 8ddio non gli avrebbe chie&to 8&acco. 2erto *bramo 'u &orpre&o per la &olu(ione della co&a% ma% con un doppio movimento% egli aveva gi9

raggiunto la &ua condi(ione originaria% e perci; ricevette 8&acco con gioia anche pi1 grande della prima volta."#$ "Se 'o&&e &tato un uomo diver&o% avrebbe 'or&e amato 8ddio% ma non avrebbe creduto< perch= amar /io &en(a aver la 'ede% &igni'ica ri&pecchiar&i in &= &te&&i% ma amar /io con la 'ede% &igni'ica ri&pecchiar&i in /io "6ue&ta la vetta &ulla )uale *bramo." @oi ier!egaard des"rive "ome #otre$$e essere, se"ondo lui, un :"avaliere della +ede; dei nostri giorni, #ur #re"isando "he un uomo simile non l%ha mai in"ontrato e "he, se lo in"ontrasse, las"ere$$e ogni "osa #er "orrere a vederlo e ammirarlo, sen,a stan"arsene mai6 @otre$$e essere, dun4ue, un uomo dall%a##aren,a "omunissima* un uomo dall%as#etto di un agente delle tasse, uno "he se ne va #asseggio #er la via, vestito da $ravo $orghese, e "he s%interessa di ogni "osa "amminando "on #asso si"uro, sen,a disdegnare le #reli$ate,,e della "u"ina "he sua moglie suole #re#arargli6 Nulla, dall%esterno, las"ere$$e tra#elare il suo segreto* nulla tradire$$e la sua natura e""e,ionale, dissimulata sotto l%a##aren,a ella #i0 "omune normalit.6 "3ppure " una co&a da diventar 'urio&o% almeno di invidia$ )ue&t'uomo ha compiuto e compie a ogni i&tante il movimento in'inito. 3gli vuota nell'in'inita ra&&egna(ione la melanconia pro'onda della vita. 2ono&ce la beatitudine dell'in'inito. Fa provato il dolore della totale rinun(ia di )uanto &i ha di pi1 caro al mondo. Nondimeno% gu&ta il 'inito con la piene((a di movimento di chi non ha mai cono&ciuto nulla di pi1 elevato. Gi dimora &en(a traccia del tirocinio che l'in)uietudine e il timore 'anno &ubire% e ne gode con tale certe((a che &embra non vi &ia per lui nulla di pi1 &icuro che )ue&to mondo 'inito. 3ppure tutta l'immagine del mondo che egli produce una crea(ione nuova% dovuta all'*&&urdo. Si in'initamente ra&&egnato a tutto% per poter tutto riac)ui&tare in virt1 dell'*&&urdo. 2ompie co&tantemente il movimento ma con una tale preci&ione e &icure((a che ne ricava ince&&antemente il 'inito% &en(a che neppure per un i&tante &ia po&&ibile &upporre )ualco&a di diver&o." Se gi. in 4ueste ultime righe si #u< intravedere 4ual"he "osa di auto$iogra+i"o /non nel senso "he ier!egaard si ritenesse un "avaliere della +ede, ma nel senso "he as#irava ad assomigliare a un tale modello1, #o"o do#o il ri+erimento alla sua #ersonale - e, #er "erti as#etti, misteriosa - vi"enda "on Regina Olsen diviene a$$astan,a es#li"ito6 "Cn giovane dun)ue &i innamora di una principe&&a. Tutta la &o&tan(a della &ua vta in )uell'amore. 3 tuttavia la &itua(ione tale che l'amore non pu; reali((ar&i n= tradurre la &ua idealit- in realt-. "8 mi&erabili &chiavi% ranocchie &pro'ondate nelle paludi della vita% gridano% naturalmenteD 2he 'ollia% )uell'amoreB ,a ricca vedova del birraio un partito proprio altrettanto conveniente e &erio. >a la&ciamoli tran)uillamente gracidare nel loro 'ango 8l cavaliere dell'in'inita ra&&egna(ione non li a&colta. Non rinuncia al &uo amore neppure per tutta la gloria del mondo. "#$ "6uando egli ha co&5 completamente a&&orbito l'amore e vi &i &pro'ondato% ha ancora il coraggio di tutto o&are e ri&chiare. *bbraccia la vita con uno &guardo% riuni&ce i &uoi rapidi pen&ieri% che% &imili a colombe di ritorno alla colombaia% accorrono ad un minimo cenno< agita &u di loro la bacchetta
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magica ed e&&i &i di&perdono ad ogni punto dell'ori((onte. >a )uando ritornano tutti% come tanti tri&ti me&&aggeri% per annun(iargli l'impo&&ibilit-% egli rimane tran)uillo% li ringra(ia% e% rima&to &olo% intraprende il &uo movimento."#$ "8l &uo amore per la principe&&a diventato per lui l'e&pre&&ione di una amore eterno. Fa a&&unto un carattere religio&o. Si tra&'igurato in un amore che ha per oggetto l'e&&ere eterno% che certo ha ri'iutato di e&audire il cavaliere% ma l'ha% nondimeno% tran)uilli((ato% dandogli la co&cien(a eterna della legittimit- del &uo amore% &otto una 'orma di eternit- che ne&&una realt- pu; &trappargli. @li &ciocchi e i giovani &i vantano che tutto po&&ibile all'uomo. 2he erroreB /al punto di vi&ta &pirituale% tutto po&&ibile< ma nel mondo del 'inito% ci &ono molte co&e impo&&ibili. 3ppure il cavaliere rende po&&ibile l'impo&&ibile% e&primendolo &piritualmente< ma egli lo e&prime &piritualmente mediante la rinuncia. 8l de&iderio% che voleva condurlo nella realt- e che &i urtato nella impo&&ibilit-% ripiega nel ';ro intimo< ma non per )ue&to perduto n= dimenticato. Talvolta il cavaliere prova entro di &= gli o&curi impul&i del de&iderio che ride&tano il ricordo< talvolta lo provoca lui &te&&o. 9erch= tropo 'iero per ammettere che )uanto 'u &o&tan(a della &ua vita intera &oia &tata una 'accenda e''imera. 3gli &erba giovane )uell'amore che cre&ce co&5 in et- e in belle((aB 3 non ha a''atto bi&ogno d'un intervento del 'inito per 'avorire la cre&cita del &uo amore. Ein dal momento in cui ha compiuto il movimento% la principe&&a perduta. "#$ 3gli ha capito il pro'ondo &egreto. 2he cio% anche nell'amore% bi&ogna ba&tare a &= &te&&i. Non &i intere&&a pi1% in un mondo 'inito% di )uel che 'a la principe&&a< e ci; prova appunto ch'egli ha compiuto il movimento in'inito. 6ue&ta l'occa&ione di vedere &e il movimento dell'individuo vero o bugiardo. "#$ 8l cavaliere non abbandona la propria ra&&egna(ione% con&erva al &uo amore la 're&che((a del primo momento. Non l'abbandona mai< e proprio perch= ha compiuto il movimento in'inito. ,a condotta della principe&&a non &aprebbe turbarlo< &oltanto le nature in'eriori trovano in altrui la legge delle loro a(ioni% e 'uori di &= le preme&&e delle loro ri&olu(ioni. 8n cambio% &e la principe&&a nella &te&&a di&po&i(ione di &pirito% vedr- &bocciare la belle((a dell'amore. 3&&a entrer- da &= nell'ordine dei cavalieri% dove non &i amme&&i per vota(ione% ma di cui membro chiun)ue abbia il coraggio di pre&entar&i da &olo. "#$ ",a ra&&egna(ione in'inita l'ultimo &tadio precedente la 'ede% di modo che chiun)ue non ha 'atto )uel movimento non ha la 'ede. 9erch= &oltanto nella in'inita ra&&egna(ione che io po&&o prendere co&cien(a el mio valore eterno% ed &oltanto allora che &i pone il problema di a''errare l'e&i&ten(a di )ue&to mondo in virt1 della 'ede. " 2in 4ui, ier!egaard ha des"ritto s9 stesso e la #ro#ria situa,ione s#irituale do#o la rottura del +idan,amento "on Regina6 I "onsa#evole di aver raggiunto solo uno stadio #rovvisorio, 4uello della in+inita rassegna,ione, "he non ? an"ora la +ede6 Ora egli ritorna all%esem#io del "avaliere della +ede /4uello "he #otre$$e avere $enissimo l%as#etto di un agente delle tasse, un dis"reto a##etito e una moglie "he gli #re#ara $uoni "i$i #er la "ena1, e mostra "ome "ostui sia in grado di "om#iere il movimento in+inito nello stadio +inale e risolutivo> 4uello nella +ede6 "Gediamo ora il cavaliere della 'ede nel ca&o citato. 3gli agi&ce e&attamente come l'altro< rinuncia in'initamente all'amore% &o&tan(a della &ua vita. Si placa nel dolore. *llora accade il prodigio. Ea un movimento ancor pi1 &orprendente di tutto il re&to. 3 diceD 8o credo nondimeno che avr; colei che io amo% in virt1 dell'*&&urdo% in virt1 della mia 'ede che ogni co&a po&&ibile a /io. ,'*&&urdo
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non 'a parte delle di''eren(e compre&e nel )uadro della ragione. Non identico all'invero&imile% all'inatte&o% all'imprevi&to. Nel momento in cui il cavaliere &i ra&&egna% egli &i convince dell'impo&&ibilit- &econdo i criteri umani. Tale il ri&ultato dell'e&ame ra(ionale che egli ha l'energia di compiere. 8n compen&o% dal punto di vi&ta dell'in'inito% la po&&ibilit- &u&&i&te% per via della ra&&egna(ione< ma )ue&to po&&e&&o al tempo &te&&o una rinun(ia% &en(a e&&ere tuttavia un'a&&urdit- per la ragione% perch= )ue&ta con&erva il diritto di &o&tenere che nel mondo 'inito% dove &ovrana% la co&a e re&ta una impo&&ibilit-. 8l cavaliere della 'ede ha% di )uella impo&&ibilit-% una co&cien(a altrettanto chiaraD la &ola co&a capace di &alvarlo l'*&&urdo% che egli concepi&ce per 'ede. Hicono&ce dun)ue l'impo&&ibilit-< e &imultaneamente crede l'*&&urdo. 9erch= &e egli &i immagina di aver la 'ede% &en(a ricono&cere con tutto il &uo cuore e con tutta la pa&&ione della &ua anima l'impo&&ibilit-% egli inganna &= &te&o e la &ua te&timonian(a non pu; e&&ere ricevuta in alcun modo poich= egli non nemmeno giunto alla in'inita ra&&egna(ione." La +ede, dun4ue, non ? l%istinto del "uore, ma il #aradosso della vita6 La rassegna,ione, da sola, non im#li"a an"ora la +ede, ma solo la rivela,ione della "os"ien,a eterna66 @er rassegnarsi non ? ne"essaria la +ede> essa ? inve"e ne"essaria #er ottenere 4ual"osa al di l. della #ro#ria "os"ien,a eterna6 @er me,,o ella +ede e in virt0 dell%Assurdo, il "avaliere della +ede &a "he ri"ever. in #remio l%oggetto della sua rinun,ia* mentre il "avaliere della rassegna,ione non osa s#ingersi "osG lontano, e torna a ri+ugiarsi nel #ro#rio dolore, nel dolore della rinun"ia6 "3ppure dev'e&&ere co&a magni'ica ottenere la principe&&a. 8o me lo ripeto &empre. 3 il cavaliere della ra&&egna(ione che non &e lo dica un bugiardo che non ha mai cono&ciuto il de&iderio e non ha con&ervato la giovent1 del de&iderio nel &uo dolore. Eor&e ve ne &ono% di )uelli che troverebbero comodo vedere di&&eccar&i il de&iderio e &mu&&ar&i la 'reccia del doloreD ma co&toro non &ono dei cavalieri. Cn'anima ben nata che &i &orprende&&e in )ue&ti &entimenti &i di&pre((erebbe e ricomincerebbe e &oprattutto non &opporterebbe d'e&&ere lo &trumento del proprio inganno. 3ppure dev'e&&ere co&a magni'ica ottenere la principe&&a. 3ppure il cavaliere della 'ede il &olo che &ia 'elice% l'erede diretto del mondo 'inito% mentre il cavaliere della ra&&egna(ione un vagabondo &traniero." E 4ui ier!egaard ritorna ad A$ramo, e s#iega #er"h9 sia "osG di++i"ile #arlare di lui in modo edi+i"ante, sen,a "adere nel ridi"olo6 An"he A$ramo ha sa#uto rinun"iare alla "osa "he #i0 amava al mondo, non "on in+inita rassegna,ione ma "on +ede in+inita, in virt0 dell%Assurdo> #er 4uesto ? stato un uomo grande, grandissimo6 "Se dove&&i parlare di lui% rappre&enterei an(itutto il dolore della prova. Gorrei &ucchiare come una &angui&uga tutta l'ango&cia% la &o''eren(a e il martirio del dolore paterno per poter rappre&entare )uello di *bramo che tuttavia% in me((o a tante a''li(ioni% continuava a credere. Gorrei allora ricordare che il viaggio dur; tre giorni e una buona parte del )uarto% e )uei tre giorni e me((o% io li 'arei durare in'initamente pi1 a lungo delle migliaia di anni che ci &eparano dal patriarca. * )ue&to punto ricorderei che% a parer mio% cia&cuno pu; ancora 'ar marcia indietro prima di &alire a >oriah% pu; ad ogni i&tante pentir&i della &ua deci&ione e tornare &ui propri pa&&i. 2o&5 'acendo non correril pericolo di de&tare in taluno la voglia di e&&ere provato come lo 'u *bramo.
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">a &e &i vuole &merciare un'edi(ione popolare ed economica di *bramo e di''idare al tempo &te&&o la gente dal 'are come lui% &i &emplicemente ridicoli.

9H:7,3>* 1D 3S8ST3 CN* S:S93NS8:N3 T3,3:,:@82* /3,,* >:H*,3? La morale, osserva ier!egaard, ? il Benerale "he vale #er tutti* ri#osa in s9 stessa, sen,a nulla di esterno "he sia il suo t=lo&% il suo +ine, #oi"h9 ? essa il t=lo& di tutto 4uanto la "ir"onda6 L%indivisuo, "onsiderao nella s+era del sensi$ile, ha il suo t=lo& nel Benerale6 Huesto ? il suo "om#ito eti"o> es#rimere s9 stesso nel Benerale, dissolvere in esso la #ro#ria individualit.6 Se 4uesto ? il t=lo& dell%uomo e della sua vita, allora la morale non #u< essere a$$andonata, "io? teleologi"amente sos#esa, #er"h9 in tal "asa sare$$e an"he #erduta6 Ma allora Aegel ha #er+ettamente ragione 4uando sostiene, nella sua Eilo&o'ia del /iritto% "he tale determina,ione :? una +orma morale del male;* ma ha torto 4uando, #arlando della +ede, non #rotesta vivamente "ontro la venera,ione "he "ir"onda la +igura di A$ramo, "he dovre$$e essere ese"rata "ome 4uella di un assassino6 La +ede, in+atti, ? 4uel #aradosso #er "ui l%Individuo si isola e si #orta al di so#ra del Benerale6 Ma #oi"h9, di"e ier!iegaard, da Aegel in #oi si +a un gran "hia""hierare della +ede, sen,a "hiarirne veramente il "on"etto, ? ne"essario darne una de+ini,ione adeguata6 ",a 'ede % appunto% il parado&&o &econdo il )uale l'8ndividuo% come tale% al di &opra del generale% in regola di 'ronte a )ue&to% non come &ubordinato% ma come &uperiore% e% nondimeno "&i badi bene$ in modo tale che l'8ndividuo% dopo e&&ere &tato come tale &ubordinato al @enerale% diventa allora% per me((o del @enerale% l'8ndividuo come tale% &uperiore a )uello< in modo che l'8ndividuo come tale in un rapporto a&&oluto con l'*&&oluto. 6ue&ta po&i(ione &'ugge alla media(ione% che &i e''ettua &empre del @enerale. 3&&a e re&ta eternamente un parado&&o inacce&&ibile al pen&iero. ,a 'ede )ue&to parado&&o% altrimenti "con&eguen(a che prego di voler ricordare continuamente per non dover in'a&tidire il lettore ad ogni pa&&o$ altrimenti la 'ede non mai e&i&tita perch= c' &empre &tata< in altre parole% *bramo perduto." Fun4ue, la storia di A$ramo "om#orta una sos#ensione teleologi"a della morale6 F%altra #arte, la storia di A$ramo ? uni"a nel suo genere* n9 l% *ntico Te&tamento% n9 la "ultura gre"a "i #resentano nulla di #aragona$ile ad essa6 A$ramo ? veramente solo, sen,a #rede"essori, sen,a al"un #re"edente "he #ossa +argli da $ussola> solo "on il suo dramma umano di #adre al 4uale ? "hiesto da Fio, #er motivi in"om#rensi$ili e a##arentemente gratuiti, il sa"ri+i"io della sua "reatura6 ""#$ &e% mentre u vento 'avorevole conduceva a vele &piegate la 'lotta ver&o il porto% *gamennone ave&&e &pedito il me&&o a cercare 8'igenia per il &acri'icio< &e Ie'te% &en(a e&&er legato a un voto dal )uale dipende&&e il &acri'icio del popolo% ave&&e detto alla 'igliaD 9iangi per due me&i &ulla tua breve giovine((a perch= dopo io ti immoler;< &e 7ruto ave&&e avuto un 'iglio &en(a macchia e ave&&e nondimeno inviato i littori per dargli la morte% chi li avrebbe compre&i? Se% in ri&po&ta alla domandaD 9erch= 'ate co&5?% ave&&ero dettoD 0 una prova% ala )uale &iamo &ottopo&ti% &arebbero 'or&e &tati compre&i meglio? "#$
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"* )ue&to punto% &e &i vuol comprendere *bramo% appare la nece&&it- di una nuova categoria. 8l pagane&imo ignora )ue&to genere di rapporto con la divinit-< l'eroe tragico non entra in rela(ione privata con e&&a. 9er lui la morale il divino% onde il parado&&o lo riconduce al @enerale per via di media(ione. "*bramo &i ri'iuta alla media(ione. 8n altri terminiD non pu; parlare. /al momento in cui parlo% io e&primo il @enerale e% &e taccio% ne&&uno pu; comprendermi. Se *bramo vuol e&primer&i nel @enerale% deve dire che la &ua &itua(ione )uella del dubbio religio&o< perch= non c' ne&&una e&pre&&ione pi1 alta% ricavata dal @enerale% che &tia al di &opra del @enerale che egli tra&gredi&ce. 9erci; egli mi &paventa% pur &u&citando la mia ammira(ione. 2hi rinnega &e &te&&o e &i &acri'ica al dovere% rinuncia al 'inito per a''errare l'in'inito. 3 va con &icure((a. ,'eroe tragico rinuncia al certo per il pi1 certo e lo &guardo di chi lo contempla &i po&a 'iducio&o &u di lui. >a colui che rinuncia al @enerale per a''errare una co&a pi1 elevata che non il @enerale% che co&a 'a mai?3 &e non 'o&&e altro che una cri&i? 3 &e la co&a po&&ibile% ma l'individuo &i inganna% che &alve((a ci pu; e&&ere per lui?. Hui ier!egaard to""a un tasto veramente deli"atissimo6 @er"h9 noi #ossiamo dire, a po&teriori% "he la "hiamata di A$ramo era autenti"a e "he egli ? stato grande, grandissimo nel ris#ondere sen,a riserve alla ri"hiesta di Fio> Ma prima "he, sul Monte Moriah, Iddio all%ultimo istante gli +ermasse la mano armata di "oltello, "hi avre$$e #otuto esser "erto "he egli non s%ingannava, "he la vo"e da lui udita non era +rutto di una mente esaltataM Come #u<, il misti"o, essere assolutamente, totalmente "erto "he 4uanto ode nel silen,io della sua anima venga #ro#rio da FioM I noto "he, #er i giudi"i di Calais, le 5vo"i5 di Biovanna d%Ar"a erano di #rovenien,a dia$oli"a* ed essi la "ondannarono al rogo "ome una strega6 An"he nel $el roman,o di Nilliam Boldin ,a guglia il reverendo =o"elOn ? il ti#o dell%esaltato religioso "he "ondu"e, "on +ede in"rolla$ile, i suoi segua"i verso la "atastro+e> e##ure 4uella +ede ? grandissima, ammirevole> e la ri"hiesta divina non sem$ra - in 4uel "aso - in "ontrasto "on al"una legge morale6 Huale sottile "on+ine se#ara dun4ue la visione autenti"a da 4uella inautenti"a, il +ervore religioso dall%esalta,ione e dal delirioM E se, in nome di una "hiamata inautenti"a, l%individuo viola la legge morale e la viola nel #i0 "rudele dei modi, u""idendo il suo uni"o +iglio> "hi #otre$$e mai allontanare dal "a#o di A$ramo una eterna maledi,ione da #arte di tutte 4uelle lingue "he ora, inve"e, lo lodano in"ondi,ionatamenteM Liene la 4ui la terri$ile solitudine di A$ramo, la tragi"it. del suo silen,io, l%im#ossi$ilit. di #arlare "on al"una, meno "he mai "on Sara o "on lo stesso Isa""o6 Egli ? "om#letamente, disumanamente solo> solo di +ronte a Fio, solo di +ronte al #aradosso della +ede, all%Assurdo6 Certo, egli #oteva an"he essersi ingannato* #oteva an"he essere un #a,,o, "he tutti avre$$ero #oi, maledetto "ome un assassino6 ">a &e il &olitario che &al5 la co&ta di >oriah% la cui cima tanto pi1 alta della pianura di *ulide di )uanto il cielo alto &ulla terra% non un &onnambulo che cammini tran)uillamente lungo l'abi&&o% mentre% appi= del monte% l'amico &uo leva lo &guardo% tremando d'ango&cia% di venera(ione e di &pavento% &en(a o&are chiamarlo< &e )uell'uomo ave&&e la ragione turbata% &e &i 'o&&e ingannatoB Certo, l%Individuo "he, is#irato, s+ida il Benerale, "io? la morale, #u< sem#re +arsi +orte della $ont. dei risultati della sua a,ione, Ma i risultati, a##unto, vengono dopo, do#o "he la
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legge del Benerale ? stata in+ranta* e alloraM La "on"lusione #ossi$ile, #er ier!egaard, ? una sola> non esiste media,ione, non esiste al"un me,,o #er comprendere la #rova "ui +u sotto#osto A$ramo, il mistero della lotta terri$ile "he dilani< la sua anima di "redente6 "Nel tempo che precedette il ri&ultato% o *bramo 'u% ad ogni i&tante% un a&&a&&ino% oppure noi &iamo in pre&en(a di un parado&&o che &'ugge a ogni media(ione. ",a &toria di *bramo comporta anche una &o&pen&ione teleologica della morale. 8n )uanto 8ndividuo egli ha &ormontato il @enerale. 6ue&to il parado&&o che &i ri'iuta alla media(ione. Non po&&ibile &piegare n= come vi entri n= come vi e&ca. Se il ca&o di *bramo non )ue&to% egli non neppure un eroe tragicoD un a&&a&&ino. 0 una &ciocche((a &eguitare a chiamarlo padre della 'ede e parlarne a gente preoccupata &oltanto di parole. ,'uomo pu; diventare un eroe tragico con le &ue &ole 'or(e% ma non un cavaliere della 'ede. 6uando un uomo prende il cammino% di''icile% in un certo &en&o% dell'eroe tragico% molti po&&ono e&&ere in condi(ione di dargli un con&iglio< ma chi &egue la &tretta via della 'ede% ne&&uno pu; aiutarlo% ne&&uno pu; comprenderlo. ,a 'ede un miracoloD eppure% da )uel miracolo% ne&&uno e&clu&o. 9erch= ci; in cui ogni vita umana trova la &ua unit-% la pa&&ioneD e la 'ede una pa&&ione."

9H:7,3>* AD 3S8ST3 CN /:G3H3 *SS:,CT: G3HS: /8:' Fo$$iamo ri#ortare, +in da su$ito, le #arole di ier!egaard, #oi"h9 non sare$$e #ossi$ile es#rimersi "on #i0 in"isivit. e "on #i0 "hiare,,a di 4uanto sa +are lui solo, nelle sue #agine #i0 is#irate, "ome a##unto 4uesta, ",a morale il @enerale e% come tale% anche il /ivino. Si ha dun)ue ragione di dire che ogni dovere % in 'ondo% un dovere ver&o /io. >a &e non po&&ibile dire nulla di pi1% &i 'ini&ce con l'a''ermare che% parlando rigoro&amente% non ho ne&&un dovere ver&o /io. 8l dovere diventa dovere )uando ri'erito a /io% ma% nel dovere in &= e per &=% io non entro a''atto in rapporto con /io. 2o&5% per e&empio% dovere amare il pro&&imoD dovere% in )uanto )ue&to amore ri'erito a /io. 3ppure% in )ue&to dovere% io non entro in rapporto con /io% ben&5 col pro&&imo che amo. "#$ Se &i pen&a di amare 8ddio altrimenti% )uell'amore diventa &o&petto come )uello di cui di&corre Hou&&eau%per il )uale un uomo ama i 2a'ri invece di amare il &uo pro&&imo." Fo#o un%altra +re""iata "ontro Aegel, a""usato d%in"onseguen,a nell%esaltare A$ramo "ome 5#adre della +ede5 #artendo da una #remessa ra,ionalisti"a /"+r6 ,ogica% II, P, )1, ier!egaard enun"ia vigorosamente l%essen,a del #aradosso ra##resentato da A$ramo, s#ingendo la sua ri+lessione verso vette an"ora #i0 alte6 "8l parado&&o della 'ede con&i&te dun)ue nel 'atto che l'8ndividuo &uperiore al @enerale% in modo che "per ricordare una di&tin(ione dommatica oggi raramente impiegata$ l'8ndividuo determina il &uo rapporto col @enerale mediante il &uo rapporto con l'*&&oluto e non gi- il &uo rapporto con l'*&&oluto mediante il &uo rapporto col @enerale. Si pu; anche 'ormulare il parado&&o dicendo che e&i&te un dovere a&&oluto ver&o /io< perch=% in )ue&to dovere% l'8ndividuo &i ri'eri&ce% in )uanto tale in modo a&&oluto% all'*&&oluto. 8n )ue&te condi(ioni% )uando &i a''erma che amare 8ddio un dovere%
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&i e&prime una co&a diver&a a )uella detta prima< perch=% &e )ue&to dovere a&&oluto% la morale &cende al livello del relativo. Nondimeno% non con&egue che la morale debba e&&ere abolita< e&&a riceva piutto&to un'e&pre&&ione a''atto diver&a% )uella del parado&&o di modo che% ad e&empio% l'amore ver&o /io pu; condurre il cavaliere della 'ede a dare al &uo amore ver&o il pro&&imo l'e&pre&&ione contraria a )uanto% dal punto di vi&ta morale% il &uo dovere. "Se non co&5% la 'ede non ha il &uo po&to nella vita% e&&a non che una cri&i< ed *bramo perduto% in )uanto ha ceduto ad e&&a. "6ue&to parado&&o non &i pre&ta ad e&&er mediatoD perch= ripo&a &ul 'ato che l'individuo e&clu&ivamente l'8ndividuo. 6uando vuole e&primere il &uo dovere a&&oluto nel @enerale e prender co&cien(a di )uello in )ue&to% ricono&ce d'e&&ere in cri&i e% malgrado la &ua re&i&ten(a a )ue&to turbamento% non arriva a compiere il &edicente dovere a&&oluto< e% &e non lo compie% pecca% bench= la &ua a(ione traduca realiter )uello che era il &uo dovere a&&oluto." Come dire "he, se A$ramo avesse giudi"ato s9 stesso e l%a,ione "he si a##restava a "om#iere sul Monte Moriah dal #unto di vista morale, avre$$e dovuto "om#ierla "on "attiva "os"ien,a, sentendosi un assassino, il "he sare$$e e4uivalso a non "om#ierla a++atto> #er"h9 un%a,ione ordinata per&onalmente da Fio non #u< essere un male, $ensG un 4ual"osa "he sta al di &opra della morale, sen,a #er 4uesto a$olirla6 La +ede ? a$$andono assoluto alla volont. di Fio* nessuna media,ione "on la morale "orrente ? #ossi$ile, #er"h9 la s+era del religioso ? distinta e su#eriore a 4uella dell%eti"a6 : l'8ndividuo diventa cavaliere della 'ede a&&umendo &u di &= il parado&&o% o non lo diventer- mai. Huindi, +ra lo stadio dell%eti"a e 4uello della religione non vi ? "ontinuit., ma un salto, e - dal #unto di vista umano - uno s"andalo> lo s"andalo della +ede6 An"he la "hiamata di Maria Lergine, aveva detto ier!egaard nell%esaminare il#ro$lema&, ? s"andalosa da un #unto di vista #uramente umano6 @oi "ita un +amoso #asso del Langelo di Lu"a /QIL,P71, ove Bes0 ammonis"e "he "&e alcuno viene a me e non odia &uo padre% &ua madre% la &ua moglie% i &uoi 'igliuoli% i &uoi 'ratelli% le &ue &orelle e la &ua &te&&a vita% non pu; e&&ere mio di&cepolo. Fura ? 4uesta #arola, e##ure sostiene ier!egaard -non $isogna avere la vilt. di volerla inter#retare in maniera #uramente allegori"a o edul"orata6 @er"h9 una dottrina "he, )uando &embra &paventare% 'a marcia indietro e balbetta )ue&ta dottrina non val la pena che ci &i al(i per &eguirla. An"ora una volta, #er meglio "hiarire il suo #ensiero, ier!egaard si serve del "on+ronto +ra la situa,ione dell%eroe tragi"o e 4uella del "avaliere della +ede, #aragonando le ris#ettive di++i"olt. e le ris#ettive solitudini6 ",'eroe tragico ha pre&to 'inito% pre&to termina il &uo combattimento< compie il movimento in'inito e trova la &icure((a nel @enerale. 8l cavaliere della 'ede invece non cono&ce ripo&o% la &ua prova continua% in ogni momento ha la po&&ibilit- di tornare indietro% pentendo&i% in &eno al @enerale< e )ue&ta po&&ibilit- pu; e&&ere cri&i e pu; e&&ere verit-. Non pu; domandare a ne&&uno una &piega(ione< perch= altrimenti &arebbe 'uori del parado&&o. "#$ ,'eroe tragico pu; anche concentrare in un punto deci&ivo la morale che egli ha &orpa&&ato teleologicamente< ma trova per )ue&to un appoggio nel @enerale. 8l cavaliere della 'ede% in tutto e per tutto% non di&pone che di &= &te&&o< da ci; il terribile della &ua &itua(ione. "#$ "Solo l'8ndividuo pu; decidere &e &i trova davvero in una cri&i o &e cavaliere della 'ede."
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A "ausa della solitudine tremenda a "ui viene a trovarsi 4uando entra in rela,ione per&onale "on l%Assoluto, il "avaliere della +ede - osserva molto giustamente ier!egaard non diverr. mai un maestro #er nessun altro* egli ? e #u< essere solamente un testimone6 Fa "i< la sua #ro+onda umanit., "he "e lo rende "aro nonostante il tremendum "he lo avvolge "ome una nu$e6 Ma non soltanto il sa"ri+i"io d%Isa""o ? un #aradosso* la +ede in 4uanto tale lo ?, dal momento "he il gesto di A$ramo non ? altro "he un totale atto di +ede, "io? di a$$andono a Fio6 Hui troviamo gi., in nuce% 4uegli argomenti "he, #oi, ier!egaard svilu##er. ed es#li"iter. sen,a riguardo #er gli altri o #er s9 stesso, nella durissima $attaglia "he "ondurr. "ontro il #er$enismo i#o"rita della Chiesa di Fanimar"a, $asato - a suo giudi,io - sulla nega,ione di un tale #aradosso e di un tale s"andalo, in una $anali,,a,ione dell%assoluto ra##orto "on Fio6 "/un)ue o c' un dovere a&&oluto ver&o /io% e% in )ue&to ca&o% &i tratta del parado&&o che abbiamo de&critto% &econdo il )uale l'8ndividuo%come individuo% al di &opra del @enerale% e% come tale% in un rapporto a&&oluto con l'*&&oluto< oppure non c' mai &tata 'ede% perch= c' &empre &tata% ovvero anche *bramo perduto% a meno che non &i debba &piegare il te&to di ,uca "J8G$ come ha 'atto l'elegante e&egeta% e interpretare nello &te&&o modo i pa&&i corri&pondenti e analoghi" , ossia in modo edul"orato e #uramente sim$oli"o6

9H:7,3>* !. S8 9CK @8CST8E82*H3 >:H*,>3NT3 8, S8,3NL8: /8 *7H*>: 2:N S*H*% 3,83L3H 3 8S*22:? A 4uesto interrogativo, "he di #rimo a""hito #otre$$e sem$rare il meno drammati"o o "omun4ue il meno #ressante dei tre, ier!egaard dedi"a inve"e molto #i0 s#a,io "he ai #rimi due6 Se Aegel avesse ragione di #orre la "ategoria della +ede sullo stesso #iano di 4uella dell%esteti"a, egli osserva, allora $isognere$$e ammettere "he non esiste al"una legittima interiorit. nas"osta, nessun legittimo in"ommensura$ile, e tutto "i< "he ? morale dovre$$e an"he, #er "i< stesso, #oter essere a#ertamente mani+estato6 Ma allora Aegel avre$$e torto nel de+inire A$ramo il #adre della +ede* mentre "i< ? vero #er il +atto "he la +ede gia"e su un altro #iano di realt.6 @oi ier!egaard svolge una ri+lessione #reliminare sull%essen,a del dramma, sia anti"o "he moderno, +a"endola #re"edere da un #ream$olo sul "on"etto dell%intere&&ante% di "ui massimo esem#io umano sono stati il #ersonaggio di So"rate e la sua intera vita6 L%essen,a del dramma, "ome gi. aveva osservato Aristotele nella sua 9oetica, ? "ostituita, "ome #er la +avola, da due elementi> la #eri#e,ia e l%agni,ione, ossia il ri"onos"imento +inale della "osa o del #ersonaggio nas"osto6 @oi il nostro Autore +a una serie di esem#i #oeti"i, #i0 o meno immaginari di situa,ione drammati"he, nelle 4uali sia im#li"ata l%idea di un silen,io signi+i"ativo da #arte di una #ersona, "he "om#orta un "ari"o di res#onsa$ilit. morale nei "on+ronti della situa,ione e di altre #ersone6 Agamannone, #er esem#io, nell%8'igenia in *ulide di Euri#ide, deve sa"ri+i"are la +iglia> l%esteti"a esige da lui il silen,io, perch= &arebbe indegno di un eroe andar chiedendo con&ola(ione* inoltre, #er deli"ate,,a verso le donne /la +iglia e la moglie1,deve tener "elato il #i0 a lungo #ossi$ile il #ro#rio #rogetto6 Favanti alle
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la"rime di I+igenia e di Clitennestra, l%eroe si trova in grave di++i"olt.* ma Euri#ide, #er salvare la dimensione esteti"a del dramma, +a in modo "he un ve""hio servitore sveli a Clitennestra il terri$ile segreto del marito* "osG il modo di agire di 4uest%ultimo a"4uista un senso, e ogni "osa torna al suo #osto> Agamennone non ? un sovrano sen,a "uore "he vuole u""idere la +iglia sen,a una ragione, ma un uomo "he si #iega al duro volere degli dei6 @er< l%eti"a, osserva ier!egaard, non "onos"e simili es#edienti di natura esteti"a* nel dramma di Agamennone, annun"iare a#ertamente la sua volont. di sa"ri+i"are la +iglia ri"hiede un "oraggio sovrumano6 E sovrumana ? an"he la +or,a d%animo ne"essaria #er mantenere il segreto, #er"h9 il silen,io ? una mani+esta,ione del #aradosso nei due sensi del divino e del demonia"o6 "8l &ilen(io la trappola del demonio< pi1 lo &i mantiene% pi1 il demonio terribile. >a il &ilen(io anche la condi(ione nella )uale l'individuo prende co&cien(a della &ua unione con la divinit-." @oi, sem#re "itando Aristotele /dalla 9olitica% 4uesta volta1, ier!egaard rievo"a un "urioso aneddoto> 4uello di un +idan,ato di Fel+i, al 4uale gli auguri avevano #redetto una sventura do#o "he si +osse s#osato6 Il giovane, allora, ru##e il +idan,amento e non si s#os< /e noi #ossiamo "a#ire, an"he in 4uesto "aso, il #arti"olare interesse di ier!egaard #er una simile storia> gli ri"ordava tro##o la sua #ro#ria vi"enda "on Regina Olsen16 @ro#rio 4uando, in #ro"essione, si stava re"ando alla "asa della +idan,ata #er #renderla "on s9, de"ise di on +arlo e #roseguG oltre, s#e,,andole il "uore #er l%in+eli"it.6 Avre$$e dovuto s#iegarle il signi+i"ato della sua de"isione, rivelandole la #ro+e,ia di malaugurioM O##ure avre$$e +atto meglio a ta"ere, e s#osarla lo stessoM O##ure, an"ora, avre$$e dovuto ta"ere e non s#osarla, "ome di +atto avvenneM L%eti"a ordinere$$e al +idan,ato di #arlare, di s#iegare, +idando a $uon diritto "he gli altri "om#renderanno la sua situa,ione, 4ualun4ue "osa egli de"ida "ir"a il matrimonio* ma egli #u< an"he ta"ere, #onendosi al di so#ra dell%eti"a, in un ra##orto #ersonale "on la divinit.6 Ma, in 4uesto "aso, egli #otre$$e an"he ingannarsi* #otre$$e an"he "adere in un mondo di #ure +antasti"herie6 Huindi ier!egaard #rende in esame la +amosa storia di Agnese e del tritone6 In essa, "ome sem$ra "on+essare a s9 stesso in una #agina del /iario in "ui "ommenta 4uella #agine di Timore e tremore, a##are "hiaro "he si tratta di una tras+igura,ione della sua vi"enda sentimentale "on Regina Olsen66 In+atti, do#o aver sedotto la +an"iulla 4uasi #er gio"o, il tritone rimane #ro+ondamente "ommosso dall%amore +idu"ioso, in"ondi,ionato di lei, "he vorre$$e davvero #ortarla #er sem#re "on s9 nel suo regno sottomarino* ma non #u<, #er"h9 dovre$$e ini,iarla al mi&tero della &ua e&i&ten(a% dirle che in realt- egli un mo&tro* allora, dis#erato, de"ide di s"om#arire negli a$issi del mare e +a "redere alla +an"iulla di aver voluto ingannarla6 I #er"i< "ondannato al silen,io sulle vere ragioni di 4uell%a$$andono e sulla natura dei suoi sentimenti #er lei, un silen,io "he non l%eti"a, ma solo la religione, #ossono s"iogliere6 "8o po&&o dun)ue comprendere i movimenti del tritone% mentre *bramo mi re&ta inintelligibile< perch= appunto per parado&&o che il tritone arriva a voler reali((are il @enerale. Se% in'atti% egli re&ta nel &uo &egreto% e impara tutti i tormenti del pentimento% egli diviene allora un demone ed %
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come tale% annientato. Se re&ta nel &uo &egreto% ma giudica imprudente dar&i da 'are per la libera(ione di *gne&e% &ubendo il martirio della &chiavit1 del pentimento% trova la pace% certo< ma% per )ue&to% perduto. Se invece &i mani'e&ta e &i la&cia &alvare da *gne&e% allora il pi1 grand'uomo che io po&&a immaginare. 9erch= l'e&tetica% nella &ua leggere((a% la &ola co&a che crede di lodare la poten(a dell'amore% accordando ad un uomo perduto Jad un uomo, non a un tritone> 4uesto lap&u& calami tradis"e il vero "orso dei #ensieri dell%AutoreRK l'amore di una innocente 'anciulla% che in )ue&to modo lo &alva< ma &olo l'e&tetica commette l'errore di credere eroina *gne&e% mentre )ue&to epiteto va bene per il tritone. 3gli non pu; dun)ue appartenere al tritone< a meno che% dopo aver compiuto il movimento in'inito del pentimento% non ne 'accia ancora un altroD il movimento in virt1 dell'*&&urdo. 3gli pu;% con le proprie 'or(e% compiere il primo% ma vi &i &'ini&ce< e )uindi gli impo&&ibile tornare indietro da &olo ed a''errare la realt-. Se non &i ha abba&tan(a pa&&ione% non &i e''ettua n= l'uno n= l'altro di )uei movimenti% &e &i &ciupa la vita a pentir&i un po'% credendo che il re&to andr- da &=% allora vuol dire che &i rinunciato una volta per tutte a vivere nell'idea." Fa 4uesto $rano noi #ossiamo "a#ire al"une "ose "he, altrimenti, "i restano in"om#rensi$ili6 Agnese, ossia Regina, era una +an"iulla di sentimenti s4uisiti, ma non un%eroina* non avre$$e avuto la +or,a di "om#rendere e a""ettare il segreto del tritone, "io? di ier!egaard6 @ertanto 4uest%ultimo doveva trovare solo in s9 stesso la +or,a di "ustodire il segreto e an"he la so++eren,a #er aver illusa e a$$andonata la dona amata6 Egli e$$e 4uesta +or,a, ma "onsum< nello s+or,o tutte le sue energie* avre$$e voluto #oter "om#iere il #asso su""essivo, a++idare a Fio la sua #ena e trovarvi il #remio ins#erato, "ome A$ramo e$$e da Fio, in virt0 della sua +ede, il #remio della salve,,a di Isa""o* ma non rius"G a "om#iere del tutto un tale movimento interiore6 Rimase "osG sos#eso, as#irando a divenire egli stesso un "avaliere della +ede, ma non rius"endo mai a oltre#assare del tutto lo stadio di "avaliere della rassegna,ione6 Straordinariamente a"uto ? #oi il #assaggio in "ui ier!egaard, "he era un attento osservatore dell%animo +emminile, las"ia tras#arire la "onsa#evole,,a "he, se il tritone ha sedotto Agnese, non #er"i< ella ? rimasta #er+ettamente estranea al #ro"esso "he lo ha #ortato a invaghirsene* e molto a##ro#riate sono le sue "onsidera,ioni sul ruolo "he la donna, in generale, svolge nel +enomeno della sedu,ione, "he non ? mai del tutto univo"o ma risulta #iuttosto da un sottile e, #er "erti versi, am$iguo gio"o di "orris#onden,e6 "3gli pu; &edurre *gne&e% cento *gne&i% pu; a''a&cinare ogni 'anciulla% ma *gne&e ha vinto ed perduta per lui. 3&&a pu; appartenergli &oltanto come una preda< lui% non pu; dar&i con 'edelt- a ne&&una 'anciulla< perch= non altro che un tritone. >i &ono perme&&o un piccolo mutamento% per il tritone% a un certo punto< in 'ondo ho un po' imbellito *gne&e< perch= nel racconto e&&a non completamente innocente% e d'altronde ci &arebbe non-sens, adula(ione e o''e&a ver&o il &e&&o 'emminile% a immaginare una &edu(ione nella )uale una 'anciulla non ha nulla% a&&olutamente nulla da rimproverar&i 9er moderni((are un po' il mio vocabolario% l'*gne&e della leggenda una donna avida di intere&&ante Jla "ategoria "onsiderata in #re"eden,a dall%Autore, e di "ui il massimo esem#io umano era, #er lui, So"rateK% e ogni donna come lei pu; &empre e&&er &icura che un tritone non lontano< perch= i &eduttori la indovinano% per co&5 dire% a occhi chiu&i% e &i gettano &u di lei come lo &)ualo &ulla preda. 3 )uindi una enorme &ciocche((a "o 'or&e &i tratta di
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una voce di''u&a dal tritone$dire che una &edicente educa(ione pre&ervi le 'anciulle dai tritoni. ,a vita pi1 giu&ta% nella &ua eguaglian(a ver&o tutti< il &olo aiuto contro il &eduttore% l'innocen(a." @oi ier!egaard si so++erma $revemente sulla storia $i$li"a di To$ia, "on"entrando #er< l%atten,ione sul #ersonaggio di Sara "he, a suo giudi,io, ? la vera eroina della situa,ione6 An"he in 4uesto "aso, le sue osserva,ioni a##aiono straordinariamente a"ute e originali6 "2ome cavaliere dal cuor coraggio&o% Tobia agi&ce arditamente< ma ogni uomo che non ha )uel coraggio un vigliacco% tanto ignorante dell'amore )uanto della &ua condi(ione d'uomo< non &a che co&a valga la pena di vivere% non ha neppur compre&o il piccolo mi&tero per il )uale meglio dare che ricevere< non la minima idea della grande((a di )ue&to pen&iero% che meglio dare che ricevere< non ha la minima idea della grande((a di )ue&to pen&iero% che molto pi1 di''icile ricevere che dare% voglio dire% )uando &i avuto il coraggio di accettare la priva(ione &en(a diventar vile al momento della &ventura. No% l'eroina di )ue&to dramma Sara. 0 a lei che voglio avvicinarmi% come non mi &ono avvicinato mai ad una 'anciulla o come non ho mai avuto% nel mio &pirito% la tenta(ione di avvicinarmi a )uelle delle )uali ho letto la &toria. 9erch=% )uale amore ver&o /io non 'or&e nece&&ario% per voler&i la&ciar guarire% )uando% 'in dal principio%% &i tanto di&gra(iati &en(a propria colpa% )uando &i un e&emplare tanto mancato di umanit-B 6uale maturit- morale ci vuole per a&&umere la re&pon&abilit- di permettere all'e&&ere amato una &imile impre&a? J"io?, #ermettere a To$ia di s#osarla, sa#endo "he il demonio Asmodeo lo u""ider., "ome ha gi. +atto "on i sette mariti #re"edentiK6 2he 'ede in /io per non odiare il momento &eguente l'uomo al )uale e&&a deve tuttoB" In+ine, do#o aver #reso in esame il dramma di 2aust e Margherita, ier!egaard torna a 4uello di A$ramo, da "ui si era tem#oraneamente allontanato solo #er meglio lumeggiare i risvolti nas"osti ed in4uietanti della sua situa,ione, del suo silen,io "on gli uomini /Sara, Elie,er e Isa""o1 e della sua immensa +ede in Fio6 Fi nuovo l%Autore ri#rende il #aragone +ra A$ramo e l%eroe tragi"o, #er sottolineare 4uanto sia #i0 ardua la sua #osi,ione, 4uanto #i0 "ostretto alla solitudine e all%in"om#rensione il suo animo6 ",'autentico eroe tragico &i &acri'ica al @enerale con tutto )uel che gli proprio< tutti i &uoi atti e i &uoi impul&i appartengono al generale< egli il mani'e&tato% e% in )ue&ta mani'e&ta(ione% il 'iglio prediletto dell'etica. ,a &ua &itua(ione non &i applica per; ad *bramo che non 'a nulla per il @enerale e rimane na&co&to. "3ccoci ancora di 'ronte al parado&&o. : l'8ndividuo pu;% come tale% e&&ere in rapporto a&&oluto con l'*&&oluto% e allora la moralit- non lo &tadio &upremo< o *bramo perduto. Non un eroe% n= tragico n= e&tetico. "8n )ue&te condi(ioni pu; ancora &embrare che non ci &ia nulla di pi1 'acile del parado&&o. /ebbo dun)ue ripetere che% &e lo &i crede davvero% non &i a''atto un cavaliere della 'ede% perch= la &o''eren(a e l'ango&cia &ono la &ola legittima(ione concepibile% bench= non &ia po&&ibile darle un'acce(ione generale< perch= in )ue&to modo &i &opprime il parado&&o. "*bramo tace. >a egli non #u< parlare. 8n )ue&ta impo&&ibilit- con&i&tono la &o''eren(a e l'ango&cia. 9erch= &e% parlando% non po&&o 'armi comprendere% io non parlo% anche &e peroro giorno e notte &en(a po&a. 6ue&to il cado d'*bramo< egli pu; dir tutto% eccetto una co&a% e% )uando non pu;
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dirla in modo da 'ar&i intendere% non parla. ,a parola con'orta% perch= mi permette di tradurmi nel @enerale. *bramo pu; dire le pi1 belle co&e di cui &ia capace la lingua umana% circa il &uo amore per 8&acco. >a ha un'altra co&a nel cuoreD ha una co&a pi1 pro'onda% la volont- di &acri'icare &uo 'iglio% perch= co&5 me&&o alla prova. Siccome ne&&uno pu; comprendere )ue&t'ultimo punto% ne&&uno potr- pure comprendere il primo. Segue una ri+lessione di natura esteti"a su 4uale sia l%ultima #arola "he si addi"e a un eroe tragi"o al "ulmine della situa,ione drammati"a, e 4uale sia stata la #arola #ronun,iata da A$ramo6 La #arola di A$ramo +u il silen,io> in 4uesto, an"he, si es#rime la sua disumana solitudine e, #er "onseguen,a, la sua grande,,a6 "Si vede chiaro% a )ue&to punto% che po&&ibile comprendere *bramo% ma &oltanto come &i comprende il parado&&o. 9o&&o beni&&imo%per )uel che mi riguarda% comprendere *bramo< ma al tempo &te&&o m'accorgo che non ho il coraggio di parlare e tanto meno di agire come lui. Non per )ue&to dico che &ia poca co&a )uel ch'egli ha compiuto% )uando invece il &olo prodigio. "3 che co&a pen&arono i contemporanei dell'eroe tragico? 2h'egli era grande< e 'u ammirato. 3 )uel venerabile collegio di &piriti nobili% )uel giur5 che ogni genera(ione i&titui&ce per giudicare la precedente% &' e&pre&&o nello &te&&o modo. >a non ci 'u ne&&uno che comprende&&e *bramo. 3 tuttavia a che co&a egli giun&e? * rimanere 'edele al &uo amore. >a chi ama 8ddio non ha bi&ogno di lacrime n= di ammira(ione< dimentica la &o''eren(a nell'amore e in modo co&5 totale che neppur re&terebbe in lui traccia del &uo dolore% &e 8ddio non &e la ricorda&&e% perch= 3gli vede nel &egreto% cono&ce la &o''eren(a% conta le lacrime e non dimentica nulla. ": dun)ue e&i&te un parado&&o per il )uale l'8ndividuo % come tale% in un rapporto a&&oluto con l'*&&oluto< oppure *bramo perduto."

398,:@: Nell%3pilogo% ier!egaard ri#rende i temi introduttivi del li$ro6 Con la gra++iante ironia di "ui ? maestro, torna al tema -a lui "aro - del regresso intellettuale e s#irituale ti#i"o della modernit., mas"herato /"ome #er il Leo#ardi de ,a gine&tra o il 'iore del de&erto$ da sa""ente e $oriosa #resun,ione6 "Cna volta% e&&endo troppo diminuito% in :landa% il pre((o delle &pe(ie% i mercanti% per rial(arlo% 'ecero gettare in mare alcuni carichi. Si trattava di un imbroglio perdonabile e 'or&e nece&&ario. >a noi abbiamo 'or&e bi&ogno di un imbroglio &imile nel mondo dello &pirito? Siamo talmente &icuri di e&&ere giunti al pi1 alto punto% che non ci re&ti &e non pienamente immaginare di non e&&ere a )uel punto% per aver tuttavia di che pa&&are il tempo? 0 )ue&to l'inganno di cui ha bi&ogno la genera(ione pre&ente% era )ue&ta la virtuo&it- alla )uale doveva e&&ere educata o non ha e&&a invece &pinto ad una &u''iciente per'e(ione l'arte di ingannare &e &te&&a?" E ris#onde, "on una domanda retori"a, "he la #resente genera,ione ha inve"e $isogno di re"u#erare una +ondamentale seriet. nei "on+ronti della vita, di vedersi amorosamente indi"are i "om#iti "ui essa ? "hiamata, di "oltivare il no$ile slan"io dell%anima verso mete $elle e al tem#o stesso di++i"ili6 E a++erma "he, in tale senso, ogni genera,ione deve
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ri"omin"iare il #ro#rio lavoro "ome se +osse la #rima> e noi #ossiamo $en "on"ludere /an"he se ier!egaard non lo di"e1 "he la "on"e,ione evolutiva del tem#o ? ingenua e arrogante, non ? vero "he il sa#ere e la sagge,,a di a""umulano #o"o alla volta, "ome $ri"iole di #ane ammassate dalle +ormi"he l%una do#o l%altra6 Huesto, in+atti, sare$$e un movimento dialetti"o, "he #ro"ede #er sintesi degli o##osti e "om#orta un #rogresso lineare o, in ogni modo, un #rogresso* mentre la vita, #er ier!egaard, ? #ossi$ilit., angos"ia, salto /in avanti, ma +orse an"he all%indietro1> non et+et% ma aut+aut> 4uesto o 4uello6 Ora, la genera,ione di met. Otto"ento #retende di essersi s#inta oltre in ogni "am#o del sa#ere e della vita, e dun4ue an"he nel "am#o della +ede6 Oltre la +ede stessa, "io? oltre il #aradosso6 Ma 4uesto, #er ier!egaard, non ? #ossi$ile> &e una genera(ione mo&tra una &imile audacia% vuol dire che in e&&a c' )ualco&a di &bagliato. Il #aradosso della +ede, l%Assurdo dell%assoluto in"ontro dell%Individuo "on l%Assoluto, ? al limite estremo delle #ossi$ilit. umane* e, an,i, solo #o"hissimi vi sono giunti, +orse uno solo> il #adre della +ede, A$ramo6 La +ede ? la #i0 alta #assione dell%uomo> al di l. di essa, da un #unto di vista umano, "%? il nulla* #arlando umanamente, solo l%Assoluto in 4uanto tale #u< #ro#riamente "ollo"arsi al di l. delle +ede, #oi"h9 esso si "ollo"a al di so#ra di tutte le "ose +inite6 "7i&ogna andar oltre% bi&ogna andar oltre. 6ue&to bi&ogno di andare oltre antico &ulla terra. 3raclito l':&curo% che la&ci; i &uoi pen&ieri nei &uoi &critti e i &uoi &critti nel tempio di /iana ")uei pen&ieri erano &tati la &ua armatura nella vita e perci; li &o&pe&e nel tempio$% 3aclito l':&curo ha dettoD Non ci &i pu; bagnare due volte nel mede&imo 'iume. 3raclito l'o&curo aveva un di&cepolo% co&tui non &i 'erm; a )uel pen&iero% and; oltre e aggiun&eD Non ci &i pu; bagnare neppure una volta. 9overo 3raclito% che aveva un di&cepolo &imileB ,a 'ra&e di 3raclito 'u% con )uella corre(ione% tra&'ormata in una 'ra&e eleatica% negatrice del movimento. 3ppure )uel di&cepolo de&iderava &oltanto e&&ere un di&cepolo di 3raclito che anda&&e oltre il mae&tro e non torna&&e a )uel che il mae&tro aveva abbandonato. Con 4uesta $rillante osserva,ione, "austi"a ma sorridente, ier!egaard "on"lude il suo li$ro6 Aggiungiamo soltanto "he il titolo di essa, ErMgt og 7aeven /Timore e tremore1, ri#rende un #asso di San @aolo nella ,ettera ai Eilippe&i /P, &P1> /atevi da 'are per la vo&tra &alve((a con timore tremore.

Francesco Lamendola

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