You are on page 1of 12

Elio Sottoscritti

Final Paper

L'Infinito di Leopardi nella versione inglese di Jonathan Galassi: meriti e limiti di una traduzione poetica

Il dibattito in merito alla traducibilit della poesia da sempre uno dei pi accesi in campo letterario. Se da una parte c chi crede che la poesia sia, per citare una celebre frase di Robert Frost, ci che va perso in traduzione (e quindi vano il tentativo di esportarla in un idioma diverso da quello originario), sicuramente c anche chi convinto che la traduzione sia non solo necessaria, ma anche realizzabile. Tra i promotori della traduzione della poesia, certamente va annoverato Jonathan Galassi, responsabile della traduzione in inglese delle poesie di Leopardi contenute nel volume Canti pubblicato dalla casa editrice Farrar Strauss Giroux, di cui Galassi presidente. Il libro ha ottenuto un discreto successo negli Stati Uniti ed ha persino conquistato la sesta posizione tra i 100 Notable Books of 2011 del New York Times. Tra i poeti italiani pi difficili da tradurre (sia per il contenuto che per la forma) troviamo sicuramente Leopardi. Se la poetica di Leopardi ricopre un ruolo fondamentale nella cultura italiana, non si pu dire che a tanta importanza equivalga un corrispettivo al di l dei confini italiani. Infatti da registrarsi un malcontento degli ammiratori di Leopardi, sia italiani che stranieri, frustrated that beyond Italy's confines the name of so great a poet and thinker does not often appear save in the most generic way (Perella). Lo stesso Calvino con tono notevolmente scoraggiato, descrive la non-popolarit del poeta e delle sue opere

Elio Sottoscritti

Final Paper

allestero: fuor dei confini dell'Italia Leopardi semplicemente non esiste. Non c'e modo di far capire chi ; non c' modo di definirlo in rapporto ad altri personaggi, di far capire perch per noi cos importante ed e' importante in tanti modi diversi e tutti veri. Ci sono stati alcuni scrittori e traduttori stranieri che si sono cimentati nella resa (soprattutto in Inglese) delle poesie leopardiane, ma spesso il risultato stato parziale, nessuno sembra essere riuscito a trasmettere quella commistione di alta liricit e densit filosofica di cui sono impregnate le opere di Leopardi. Infatti le migliori traduzioni inglesi di Leopardi sembrano piuttosto delle parafrasi in prosa che aspirano ad essere poesia (Singh) . E importante tentare di capire perch la poetica del Leopardi sia tra le pi ostili allesportazione verso altri idiomi che non siano lItaliano. Lo stesso Galassi in unintervista relativa al suo Canti, cos commenta le maggiori difficolt incontrate durante la traduzione: I molti e diversi registri vocali, la retorica aulica delle canzoni, e anche il duraturo e profondo pessimismo. Un lavoro senzaltro difficile (Galassi). La poetica leopardiana , infatti, caratterizzata da molteplici fattori che concorrono alla resa di un prodotto unico e non solo inimitabile in quanto poesia (in accordo col poeta rumeno Paul Celan, che disse poetry is the fatal uniqueness of language) ma inimitabile pi di altri per le sue caratteristiche intrinseche che lo rendono di difficile traduzione. Queste le parole di Galassi su tali caratteristiche: Even Leopardis most articulated political exhortations are studded with classically inspired similes and lyric interludes that illustrate his ideas poetically; while the poems we read as pure lyrics likewise need to be seen as embodiments of his ideas, with the didacticism largely though not entirely suppressed. Un amalgama di

Elio Sottoscritti

Final Paper

poetica raziocinante e di rappresentazioni emozionali, non facile da decifrare; ed attraverso la composizione armonica di questi vari elementi che scaturisce il pensiero leopardiano: It is important to understand that the different modes of Leopardis poetry, the lyric and the didactic, the pastoral and the historic, the metaphoric and the argumentative, derive from the same vision, express the same spirit in diverse ways. In questo mio lavoro prender in considerazione uno dei componimenti pi celebri del poeta italiano, Linfinito. La poesia, scritta tra il 1818 e il 1821 e pubblicata nel 1826 negli Idilli, un esempio classico di lirica leopardiana, nel quale il poeta esprime i suoi stati danimo pi profondi. Lo stesso Perella nel suo saggio Translating Leopardi? si sofferma con pi attenzione sulle diverse traduzioni in Inglese di questa poesia che durante gli anni si sono susseguite, portando alla luce le diverse difficolt di esportazione che la poesia presenta, sia a livello di contenuti che di forma. Perella insiste col dire che questa poesia , tra le tradotte, quella che ha generato pi errori: The most notoriously misconstrued passage from the Canti occurs in Leopardi's best-known and most frequently translated poem, Linfinito. Il mio compito sar quello di analizzarne la traduzione di Galassi, che riporto qui di seguito a fronte del testo leopardiano originale, cercando di capire se lintento del traduttore, ovvero quello di riproporre in maniera pi fedele possibile lo spirito del testo originale in unaltra lingua, sia andato a buon fine, e, se s, in che maniera lo faccia e di quali strumenti si serva.

Elio Sottoscritti

Final Paper

L I N F I N I T O Sempre caro mi fu questermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dellultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di l da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete Io nel pensier mi ngo; ove per poco Il cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Innito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien leterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei. Cos tra questa Immensit{ sannega il pensier mio: E il naufragar m dolce in questo mare.

INFINITY This lonely hill was always dear to me, and this hedgerow, which cuts off the view of so much of the last horizon. But sitting here and gazing, I can see beyond, in my minds eye, unending spaces, and superhuman silences, and depthless calm, till what I feel is almost fear. And when I hear the wind stir in these branches, I begin comparing that endless stillness with this noise: and the eternal comes to mind, and the dead seasons, and the present living one, and how it sounds. So my mind sinks in this immensity: and foundering is sweet in such a sea.

Per presentare il mio studio nella maniera pi chiara ed efficace possibile, ho scelto di suddividere lanalisi della traduzione in quattro categorie, oggetto di altrettanti paragrafi: la metrica, il lessico, la sintassi e le figure retoriche (di parola e di pensiero).

Metrica

Dal punto di vista metrico, LInfinito si configura come un componimento in quindici endecasillabi sciolti. Il poeta rifiuta la suddivisione in strofe, preferendole una

Elio Sottoscritti

Final Paper

struttura continua che sia in grado di riprodurre il flusso ininterrotto dellimmaginazione. I quindici versi rispettano perfettamente il canone dellendecasillabo: gli accenti principali ricadono, infatti, su sillabe ben definite: 6a e 10a 1; 4a, 7a e 10a 2; 4a, 8a e 10a
3.

Tuttavia a questa struttura metrica piuttosto rigida fa da contraltare una presenza

massiccia di enjembements, ben dieci4. Tale opposizione tra lapplicazione delle regole metriche e la tensione della struttura sintattica a infrangerle al fine di creare un discorso scorrevole e unitario pare riprodurre la contrapposizione finito/infinito che il punto focale dellintero componimento: la metrica rappresenta il limite del finito, la sintassi il tentativo di superarlo. Numerose, poi, le figure metriche: in particolare degna di nota appare loccorrenza di diciassette casi di sinalefe5 e solo uno di dialefe6, a testimonianza, ancora una volta, di come il poeta cerchi di creare un discorso quanto pi fluido possibile, evitando qualsiasi tipo di interruzione forte, non solo sintattica, come si appena visto, ma anche fonica. Da segnalare, infine, la presenza di ununica aferesi, al v. 3: guardo per sguardo. Galassi non sembra cogliere questa particolare funzione che Leopardi affida alla metrica nel componimento in esame, o almeno non pare in grado di riprodurla.

1 2

Vv. 1; 3; 4; 5; 6; 8; 10; 12; 14; 15. V. 7. 3 Vv. 2; 9; 11; 13. 4 Vv. 2-3; 4-5; 5-6; 6-7; 7-8; 8-9; 9-10; 10-11; 12-13; 13-14. 5 Vv. 3 (3); 4 (2); 5; 7; 8 (2); 9; 10; 11; 12; 13; 14; 15 (2). 6 V. 6: Silenzi, e. Da notare come la dialefe sia accompagnata da una pausa sintattica, seppur breve, marcata dalla presenza della virgola.

Elio Sottoscritti

Final Paper

I versi restano infatti quindici e liberi, ma i metri sono vari, sebbene prevalgano sugli altri il decasillabo7 e il settenario8. La struttura metrica appare pertanto decisamente meno rigida di quella leopardiana. Gli enjembements, daltro canto, sono solo sei9. Non un caso che solo in queste circostanze la traduzione riesce a rendere quella scorrevolezza tanto ricercata da Leopardi. Al contrario, in particolare la rimozione degli enjambements che separano ai vv. 4-6 del testo leopardiano il sostantivo dal proprio rispettivo aggettivo (interminati/spazi; sovrumani/silenzi), e che creano nel componimento un marcato effetto di continuit, priva il testo di gran parte del suo valore musicale ed espressivo. Naturale, invece, per laspetto morfologico della lingua Inglese, lassenza pressoch totale di figure metriche; da notare lunica sinalefe a v. 11: the eternal.

Lessico

Per quanto riguarda il lessico, Galassi si mantiene decisamente fedele al testo originale, operando una scelta lessicale attenta. E importante notare come siano stati resi due latinismi utilizzati da Leopardi. A v. 2 la parola tanta, utilizzata dal poeta col significato dellaggettivo latino tantus, -a, -um, cos grande, viene tradotta con so much, ovvero cos tanto, alterando leggermente il significato dellespressione. Al v. 6 troviamo silenzi, il poeta utilizza la versione plurale della

7 8

Vv. 1; 4; 9; 14; 15. Vv. 8; 11; 13. 9 Vv. 2-3; 4-5; 7-8; 8-9; 9-10; 12-13.

Elio Sottoscritti

Final Paper

parola come talvolta nella letteratura latina il plurale silentia preferito al singolare silentium10. Galassi traduce con silences ma non si pu stabilire se lo faccia con cognizione di causa. Egli potrebbe aver tenuto conto dellutilizzo plurale con significato singolare e aver rispettato tale scelta dellautore, o ignorando tale fattore, potrebbe aver ricalcato semplicemente la parola utilizzata da Leopardi. Un altro punto interessante da analizzare al v. 8, dove troviamo la costruzione ove per poco / il cor non si spaura. Perella spende molte parole riguardo a questo passaggio descrivendolo come particolarmente ostico per la traduzione. Secondo Perella, infatti, non usato con accezione pleonastica e pertanto approva la traduzione until almost / My heart becomes afraid11 ma respinge laltra che considera il non una negazione: then for a while / The heart is not afraid12. Galassi traduce la costruzione con till what I feel / is almost fear e quindi opta per linterpretazione del non come pleonasmo; inoltre egli tiene anche conto della cesura con il punto dopo spaura, rendendola attraverso una spezzatura del verso dopo what I feel. Al v. 7 il poeta scrive io nel pensier mi fingo reso nella traduzione in my minds eye13. Nonostante il termine utilizzato dal traduttore sia semanticamente appropriato per ci che Leopardi intende, infatti in one's mind's eye significa in ones imagination or mental view (Oxford Dictionaries), c da dire che lespressione utilizzata da Leopardi prevede la presenza di un verbo, mentre quella di Galassi no.

Verg. Aen. 2, 255: Tacitae per amica silentia lunae John Heath-Stubbs, 1964 12 John Heath-Stubbs, 1966
10 11 13

Vv. 4

Elio Sottoscritti

Final Paper

Se si riflette sul fatto di conto che loperazione di astrazione e di proiezione verso linfinito compiuta attivamente dal poeta (come lui stesso ci suggerisce attraverso mi fingo), evidente che tale sfumatura va persa nella ben pi statica soluzione adottata dal traduttore. Un altro fattore lessicale degno di nota lutilizzo careful and astonishing (Perella) degli aggettivi dimostrativi, utilizzati nel poema per mettere in contrapposizione gli elementi interni/vicini ed esterni/lontani rispetto al poeta. Galassi riesce a rimanere fedele a questa struttura, soprattutto ai vv. 9-10, in cui lantitesi questo/quello corrisponde chiaramente alla contrapposizione infinito/infinito, reale/immaginario, ed appare pertanto estremamente significativa. Ciononostante taglia due14 occorrenze (gli aggettivi dimostrativi nelloriginale sono 8, nella traduzione solo 6).

Sintassi

Il componimento originale pu essere suddiviso, da un punto di vista sintattico, in quattro sezioni, ciascuna delle quali costituita da un periodo15. Linizio di ogni singola sezione scandito dalle seguenti parole (nello stesso ordine con cui appaiono nel testo originale): Sempre, Ma, E come, cos. La prima e la terza sezione trattano della dimensione esterna, naturale e concreta, mentre la seconda e lultima sono focalizzate maggiormente sullaspetto interiore del poeta e sulle sue sensazioni nel rapportarsi alla natura. Dei quattro periodi-sezioni soltanto il primo e
14 15

Vv. 5 ; 15 nella versione italiana 1 sezione vv 1-3; 2 sezione vv. 4-8; 3 sezione vv. 8-13; 4 sezione vv. 13-15

Elio Sottoscritti

Final Paper

lultimo coincidono con la fine del verso. La traduzione operata da Galassi, ancora una volta, rispetta pressoch in maniera perfetta la poesia originale. Il testo tradotto presenta anchesso una struttura quadripartita, lunica differenza la coincidenza tra fine del periodo e cesura del verso16, che invece non presente nelloriginale17.

Figure retoriche di parola

Uno dei versi pi famosi de Linfinito leopardiano sicuramente quello a conclusione della poesia, attraverso il quale il poeta manifesta la sensazione di piacere provata grazie allesperienza dellinfinito18. Lalto contenuto di vocali aperte e semichiuse19 contenute nel verso in questione, E il naufragar m dolce in questo mare , riescono creare un senso di apertura spaziale che invece non presente nella traduzione; in essa si manifesta infatti unassenza di vocali aperte e semichiuse in favore di vocali chiuse20 e accompagnate da consonanti sibilanti (and foundering is sweet in such a sea) che contribuiscono a generare una sensazione di restringimento che, come dice lo stesso Perella in merito ad unanaloga traduzione, non in grado di trasmettere the aura of unstrained dignity that the great poet's verses breathe.

13 Vv. 13 18 Vv. 15 19 /a/ /o/ 20 /i/


16 17

Elio Sottoscritti

Final Paper

Un altro importante fenomeno fonosimbolico che perde di efficacia nel processo della traduzione, e che non dovuto ad una scelta erronea del traduttore ma piuttosto alle differenze intrinseche dei due idiomi, si trova al v. 4; Leopardi utilizza due gerundi sedendo e mirando in rapida successione che suggeriscono sia a livello semantico che sonoro una sensazione di stasi e di pace, sia interiore che esterna. Nella traduzione inglese troviamo sitting e gazing21 che riproducono, solo in parte, leffetto; semanticamente la traduzione adeguata ma la morfologia del gerundio inglese ing certo non corrisponde a quella italiana ando e per questo anche leffetto sonoro cambia drasticamente: ancora una volta infatti, si passa dalle vocali aperte e semichiuse del gerundio italiano alle vocali chiuse di quello inglese che non riescono ad evocare lo stesso effetto. Un esempio di resa efficace di un elemento fonosimbolico pu essere registrato al v. 9 con il verbo stormir. Lonomatopea in questione stata tradotta da Galassi con il verbo stir che adempie sia al compito di mantenere il significato che a quello di riprodurre la stessa combinazione di consonanti sibilanti e vibranti. Al v. 11 da notare la presenza di un polisindeto, ossia una ripetizione della congiunzione coordinante e. Nella traduzione ritroviamo intatta la stessa costruzione, ottenuta per mezzo della congiunzione and che viene ripetuta per quattro volte (nel testo originale sono cinque le istanze).

Figure retoriche di significato

21

Vv. 4

Elio Sottoscritti

Final Paper

Un esempio di figura retorica di significato nel componimento di Leopardi la metafora del v. 15: grazie al verbo naufragar il poeta riesce nellintento di trasmettere un senso di placido abbandono allesperienza dellinfinto perdendosi in esso, per ritrovare quel piacere negatogli dalla realt. Nella traduzione troviamo il verbo foundering che rende bene lidea dellaffondare (sottolineando pi la fisicit{ dellatto) ma forse non tiene di conto del concetto del naufragio come abbandono deliberato ad una entit-forza incombente quale il mare dellinfinito. Inoltre, ai vv. 12-13 da notarsi lantitesi rappresentata dalle parole morte e viva, resa perfettamente dalla traduzione dead e living.

Conclusione

Intendere lessenza della poetica leopardiana non compito semplice. E per tradurre i suoi componimenti ci non neanche sufficiente: necessario, infatti, una volta colto il significato pi profondo dellopera, cercare anche di evocare le stesse sensazioni che la poesia originale avrebbe dovuto suscitare. Ed lo stesso Leopardi a metterci in guardia sullimportanza del sentire la poesia, piuttosto che intenderla nel suo Zibaldone , egli afferma infatti che Non basta intendere una proposizione vera, bisogna sentirne la verit{. C un senso della verit{, come delle passioni, de sentimenti, bellezze, ec.; del vero, come del bello. Chi la intende, ma non la sente, intende ci che significa quella verit, ma non intende che sia verit, perch non ne prova il senso, cio la persuasione22. In questo senso,
22

23 novembre 1820

Elio Sottoscritti mi sento di dire che la traduzione di Galassi dimostra che il traduttore ha

Final Paper

perfettamente afferrato il quid della poesia leopardiana e riesce nellintento di trasmetterlo in Inglese. La maggior parte delle falle della traduzione sono dovute a differenze fisiologiche tra i due idiomi e non a scarsa abilit dello studioso.

You might also like