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Garrett Johnson (161590) Prof. Gilbert (FGA 105) Primo Elaborato 1.

COMMENTO La cultura e la creazione artistica fanno parte dellordine ontologico medesimo La nozione di cultura definita, secondo Lvinas, dallespressione (47)1. Allespressione, in questo capitolo, viene aggiunto una nuovo funzione oltre a quella di servire come mezzo di comunicazione (45) cui movimento va dallinterno verso linterno: lespressione, realizzata nellazione cultura, adesso non esprime un pensiero preliminare, ma lessere al quale essa, incarnata, gi originalmente appartiene (46). Il movimento rovesciato, va dallesterno verso linterno: lorigine della espressione si riceve da parte del mondo culturale preesistenti in cui il pensiero d eve tuffarsi. Lazione cultura viene intessa, quindi, come lespressione che nel incarnarsi nellessere lo svela; svelamento ontologico. Il soggetto, lartefice di questo svelamento (48), deve avventurarsi nella densit di essere gi espresso dal mondo cultural preesistenti (46). Mal nel ricevere, esso partecipa attivamente svolge un adattamento libero e creativo (43). Questa dinamica della recezione e lespressione creativa possibile grazie al fatto che il soggetto uno spirito incarnato. Dovuto al corpo, il pensiero capace di tuffarsi nel mondo pensato, di non solo progettare ma anche, e primariamente, di ricevere. lessere nel mondo tramite il corpo che rimedia lo stato paralitico del pensiero e lo rende capace di movimento. Il pensiero cieco (47) si muove e pertanto vede, percepisce. Frutto, dunque, dellincarnazione, si riesce a riunire la soggettivit del percepire (intenzionalit volta alloggetto) e loggettivit dellesprimere (operazione nel mondo percepito che crea degli enti culturali) (47). Per questo, la creazione artistica s illuminata e guidata dalla Cultura oggettiva ed esterna, ma si genera anche una vera novit da parte dal soggetto, una vera creazione. Uno potrebbe sospettare che quellelemento creativo finirebbe per contaminare laccoglienza del riflesso dellessere che si cerca di esprimere. Ma, secondo Lvinas, non si deve interpretare la ricettivit come se consistesse nel riflettere lessere come uno specchio (43). Il soggetto incarnato non si limite alla ricezione come spettatore (44) anche simultaneamente attore (44); ed cos essenzialmente, non solo di fatto. Consequenzialmente, non si pretende di obbligare allartista n a riprodurre unespressione identica a quelli gi esistenti, n a produrre qualcosa interamente nuova. Laddentrarsi, il tuffarsi, nel sistema preesistente di totalit raccolte ed espresse un

Tutte le citazioni sono tirate fuori dal libro: E. Lvinas, Umanesimo dellaltro uomo, a cura di Alberto Moscato, Genova 1998.
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paso necessario che, allo stesso tempo, da luogo a che si generi ladattamento e la commessura (50). Senza il rinnovato atto cultural delluomo, la cultura come sistema si rinchiuderebbe en se stessa. Il suo rapporto con latto creativo fa s che esse facciano parte dellordine ontologico medesimo(47). Ogni gesto culturale trova la sua origine nellessere ed espressione di esso, ma non lo esaurisce e per questo ci vuole una continua rincarnazione. Lintersecare del ricevere ed esprimere che la cultura e la creazione artistica garantisce lautenticit di ogni gesto culturale come uno svelamento dellessere mentre allo stesso tempo si mantiene aperta una finestra nel sistema stabilito allintroduzione di una diversit di altri gesti culturali: questa diversit di non tradisce lessere, ma fa scintillare linesauribile ricchezza del suo avvenimento (50). Non esiste, secondo Lvinas, un significato in s (51) di tipo platonico, e pertanto, neanche esiste una cultura in s. Non accediamo ad essere, quindi, scartando e staccandoci dei gesti culturali particolare per raggiungerci. La cultura e la creazione artistica, lunga dallessere ostacoli, sono invece le vie uniche che rendono possibile la comprensione dellessere (47). Ecco, perch sono ontologiche per eccellenza (47). 2. DOMANDA Considerata la critica fatta contro lontologica2, com che lui sembra elogiare la cultura e la creazione artistica come parti dellordine ontologico? 3. ITER Sembra che pi che essere anti-ontologico, la critica di Lvinas mira a quelli che ignorano il significato assoluto che sta dietro, cio letica, e cos lo riducono ai contenuti dati alla coscienza. Pertanto, lappartenenza allordine ontologico non male di per s, a patto che sia precisato il fatto che il significato non si esaurisce mai nellespressione cultura. A proposito, nel capitolo VIII si trova uno sviluppo sulla priorit del significato che si situa nellEtica(84) rispetto ai segni culturali.

Vedere, per esempio, il terzo capitolo: Lantiplatonismo della filosofia contemporanea del significato.
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