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MONACHESIMO: da monos uno, monacos unico.

Letimologia va individuata nella nascita del fenomeno, il martire rappresentava un modello di vita ai tempi delle persecuzioni, era colui che rinunciava alla propria vita in nome di Dio e della cristianit. -I primi secoli della cristianit erano caratterizzati dalle persecuzioni dei cristiani e dai martirii nelle pubbliche piazze, in quanto considerati elemento di disturbo sociale. I cristiani non opponevano resistenza poich desideravano andare incontro alla morte nel nome di un Dio che non tutti conoscevano FANATISMO RELIGIOSO= morte piuttosto che abiurare la propria religione. -Tale fenomeno del martirio piuttosto che scoraggiare le masse, produceva PROSELITI, a tal punto che le autorit imperiali furono costrette a spostare le esecuzioni al di fuori delle cinte murarie per non creare ulteriori esempi negativi nel resto della popolazione. -Cessate le persecuzioni in ragione dellormai dilagante Cristianesimo, i pi accaniti proseliti cristiani rinunciano alla vita non pi con il sangue, ma allontanandosi da tutto, rinunciando quindi alla famiglia, ai beni terreni, agli agi, alla societ: il monaco si ritira lontano dai centri urbani, si estrania dal mondo nel suo ASCETISMO/EREMITAGGIO. -Gi un monaco egiziano del III sec a.C. aveva stabilito una prima regola monastica, o almeno si ritiene fosse la prima poich il primo documento simile ritrovato, documento anonimo che sembra costituire i primi rudimenti del monachesimo. Nel III sec. forse le persecuzioni cristiane in Oriente si erano gi concluse, e il modello del martire non era pi sufficiente, tanto da dover essere sostituito. In parallelo a Roma, per, le persecuzioni avvenivano ancora. La pratica di estraniarsi e di recarsi altrove in ascetismo era gi contemplata e moderatamente diffusa. Questa prima regola ritrovata predicava quegli stessi principi che si ritrovano in seguito nella regola benedettina, e cio una vita basata esclusivamente su LAVORO, POVERTA, OBBEDIENZA, PENITENZA. Il monacos solo, lontano da tutti, lui adesso a rivestire un modello da imitare. Il modello si diffonde al punto che il monacos, in realt, non totalmente solo, poich si vanno a creare piccole comunit di monacoi, I CENOBITI, desiderosi di incarnare gli ideali di penitenza e fede evangelici. -In Occidente le prime comunit di monacoi, cenobi (da cena, come a simboleggiare tante persone riunite attorno ad uno stesso tavolo in meditazione), si diffondono dapprima in Provenza e poi pian piano in tutti i territori del lImpero Romano, persino in Irlanda, dove levangelizzazione verr poi proseguita da S. Patrizio. -Convenzionalmente si data la nascita del monachesimo con lavvento di San Benedett o, la fondazione del Monastero di Montecassino e la sua regola monacorum Regula Benedicti non vi una data precisa chiaramente, anche perch il Cristianesimo non ebbe diffusione omogenea. Chiudersi nei monasteri presentava certamente una minore austerit corporale rispetto allascetismo nei deserti. Tutti i monasteri erano costruiti lontano dai centri urbani e della vita sociale, e proprio per questa loro lontananza dovevano provvedere da s per il loro sostentamento. I monasteri sono perci circondati da terreni coltivabili, campagne e pascoli, i cui frutti servono sia per lapprovvigionamento dei monaci che per sfamare i poveri ECONOMIE CHIUSE e FUNZIONE DI CARITAS SOCIALE. Allinterno delle mura dei monasteri vi erano anche delle erboristerie, nelle quali i monaci lavoravano le erbe officinali pe r la produzione di unguenti e infusi. Tutti i monasteri disponevano di ricche biblioteche, erano infatti gli unici detentori del sapere, nonch centri propagatori di cultura. Le scuole monastiche sono lunico luogo in cui possibile ricevere istruzione, sia elementare che elevata. I monaci hanno anche un altro importante compito: la trasmissione della cultura scritta. I monaci, che sono uomini di grande cultura, hanno larduo compito di ricopiare i manoscritti, e lattivit di copisti talmente fruttuosa da riempire le enormi biblioteche di cui sono dotati i monasteri. Tra i vari obblighi del monaco compreso quello di dedicarsi costantemente alla lettura (soprattutto delle Scritture) e di studiare i testi della letteratura cristiana e pagana. I monaci diventano detentori dellars mnemonica, larte della memoria capacit mnemoniche sviluppatissime. Le biblioteche monasteriali hanno ognuna una sala di scrittura (scriptorium) dove i monaci amanuensi si dedicano allo studio, alla riproduzione e alla conservazione delle opere dei grandi scrittori antichi: pu cos salvarsi una parte rilevante della cultura latina. Lattivit amanuense avveniva secondo due metodi: dettatura dellabate: gli scriptorium costituiscono una sorta di industria del libro, una catena di montaggio che produceva molteplici copie secondo il numero di auditori. Alcune copie restavano nel monastero, altre venivano vendute, soprattutto nel caso di libri di interesse diffuso (ad es. le agiografie di Gregorio Magno). ricopiatura singola: nel caso in cui fosse stata commissionata la riscrittura di un libro di interesse limitato o per linteresse personale del monaco; il monaco ricopiava il testo con il manoscritto originale affiancato. I manoscritti sono tutti caratterizzati da scrittura brachigrafica; linchiostro, di natura vegetale, era infatti pregiatissimo e di un certo costo (cos come le pergamene, fatte di pellami conciati o papiro/membrana vegetale). Per tale motivo si cercava di risparmiare sia inchiostro che spazio sulle facciate e di concentrare il maggior numero di parole su di una stessa facciata.

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