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articolo nome o sostantivo aggettivo pronome o sostituente verbo avverbio o modificante preposizione o funzionale
subordinante congiunzione
interiezione o esclamazione
Sabato, 11 dicembre 1999
Larticolo
Larticolo un piccolo elemento variabile del discorso che si inserisce prima del nome per introdurlo e individuarlo. Marca genere e numero del nome, oltre al carattere di precisione o genericit. Fare lanalisi grammaticale dellarticolo significa stabilire: 1) la funzione: determinativo, indeterminativo o partitivo; 2) il genere: maschile o femminile; 3) il numero: singolare o plurale. Esempi: i articolo determinativo, maschile, plurale; una articolo indeterminativo, femm., sing.
Il nome o sostantivo
La funzione fondamentale del nome nel processo linguistico di tipo semantico (relativo al significato): serve a denominare, cio designare, indicare, chiamare un oggetto di riferimento, una sostanza di tipo materiale o immateriale. Esso variabile. Sul piano sintattico il costituente fondamentale di ogni sintagma nominale, cio di un gruppo nominale, cui possono essere congiunti articoli o aggettivi. Fare lanalisi grammaticale del nome significa stabilire: 1) la specie in rapporto al significato: nome comune o proprio di persona, animale o cosa; concreto o astratto; individuale o collettivo; 2) il genere: maschile o femminile; 3) il numero: singolare o plurale; eventualmente anche invariabile (es. specie), difettivo (es. burro; libert) o sovrabbondante (es. dito/ i diti/ le dita); 4) la struttura morfologica: primitivo, derivato, composto o alterato. Esempi: lettino nome comune di cosa, concreto, maschile, singolare, alterato diminutivo; virt nome comune di cosa, astratto, femminile, singolare, primitivo; Normandia nome proprio di regione, femminile.
Laggettivo
Laggettivo si aggiunge a un nome per attribuirgli una qualit o per determinarlo; quindi non ha esistenza autonoma e deve essere sempre usato assieme al nome cui si riferisce e da cui dipende grammaticalmente (con cui si accorda in genere e numero), a meno che non sia sostantivato, ma in questo caso svolge la funzione di nome. Laggettivo quindi una parte variabile del discorso. Gli aggettivi possono essere classificati in due gruppi fondamentali: gli aggettivi qualificativi, che si aggiungono al nome per segnalarne una qualit, e gli aggettivi determinativi, che invece servono a meglio specificare il nome e si dividono in possessivi, dimostrativi, indefiniti e numerali. Laggettivo, in rapporto al nome, ha due funzioni: attributiva, se si unisce direttamente al nome, e predicativa, se costituisce la parte nominale di un predicato nominale congiunto al nome dalla copula. Fare lanalisi grammaticale dell'aggettivo significa stabilire: 1) la specie: qualificativo, dimostrativo, possessivo, indefinito, numerale, interrogativo/ esclamativo; 2) il genere: maschile o femminile; 3) il numero: singolare o plurale; 4) la struttura morfologica (solo per lagg. qualificat.): primitivo o derivato; composto o alterato; 5) il grado (solo per laggettivo qualificativo): positivo, comparativo (di uguaglianza, minoranza o maggioranza), superlativo (relativo o assoluto) . Esempi: buono aggettivo qualificativo, maschile, singolare, primitivo, di grado positivo; quelli aggettivo dimostrativo, maschile, plurale.
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Il pronome o sostituente
Il pronome si usa al posto del nome e ne fa le veci. Il pronome, per, pu sostituire anche
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altri elementi del discorso, come un aggettivo, un verbo, un altro pronome o unintera frase, perci corretto chiamarlo sostituente. Esso una parte variabile. Il pronome pu anche svolgere una funzione designativa, come nei pronomi personali. Fare lanalisi grammaticale del pronome significa stabilire: 1) il tipo: personale (cfr. sotto), possessivo, dimostrativo, indefinito, relativo, misto, interrogativo o esclamativo ; 2) il genere: maschile o femminile; 3) il numero: singolare o plurale; 4) la funzione logica: soggetto, complemento oggetto (diretto), complemento indiretto (per i pronomi relativi o misti). Esempi: Il ragazzo che sta parlando mio fratello che pronome relativo, masch., sing., soggetto; Sono i miei miei pronome possessivo, maschile, plurale, parte nominale. In particolare, fare lanalisi grammaticale del pronome personale significa stabilire: 1) il tipo: pronome personale; 2) la persona: prima, seconda o terza 3) il numero: singolare o plurale; 4) il genere: maschile o femminile; 5) la funzione logica: soggetto, complemento oggetto, complemento indiretto 6) la forma: tonica o atona (se ha funzione di pronome complemento); 7) il valore: riflessivo o no (se ha funzione di pronome complemento). Esempi: egli pronome personale di terza persona singolare, maschile, soggetto; me pronome personale di prima persona singolare, complemento, tonico.
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Il verbo
Il verbo designa una azione (o uno stato), quindi fornisce la collocazione nel tempo e informazioni sul soggetto. E la parte pi importante di una frase, potendola costituire da solo e senza la quale non possibile esprimere un pensiero; pertanto la parola per eccellenza. E una parte variabile. Quando fungono da copula, anche se morfologicamente sono verbi, essi non hanno il compito di esprimere alcuna azione e, quindi, non danno luogo a un predicato verbale, ma a un predicato nominale (ad esempio: Il cielo nuvoloso. Il cielo sembra sereno). Fare lanalisi grammaticale del verbo significa stabilire: 1) la coniugazione cui la voce verbale appartiene: voce del verbo... della I, II, III coniugazione; 2) il modo : indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo, infinito, participio, gerundio; 3) il tempo: presente, imperfetto, passato-trapassato: prossimo o remoto, futuro semplice, anteriore; 4) la persona: prima, seconda, terza; 5) il numero: singolare o plurale; 6) il genere: transitivo o intransitivo; 7) la forma: attiva, passiva, riflessiva (sono le 3 forme personali), pronominale , impersonale ;
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8) leventuale funzione: ausiliare, servile , causativo (o fattivo) , fraseologico (o aspettuale) ; 9) leventuale caratteristica formale: coniugazione regolare o irregolare, difettivo (urgere non ha i tempi composti), sovrabbondante (adempiere/adempire). Esempi: piove voce del verbo piovere, II coniug, modo indicativo, tempo presente, impersonale; (che tu) sia stato interpellato voce del verbo interpellare, I coniugazione, modo congiuntivo, tempo passato, seconda persona singolare, forma passiva; mi sveglier voce del verbo svegliarsi, I coniugazione, modo indicativo, futuro semplice, prima persona singolare, intransitivo pronominale; ferveva voce del verbo fervere, II coniug, modo indicat, tempo imperfetto, III pers. sing.
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Lavverbio o modificante
Lavverbio si aggiunge a unaltra parola per modificarne il significato, qualificandolo o precisandolo. A differenza degli aggettivi, gli avverbi sono invariabili e non si aggiungono solo ai nomi, ma anche ad aggettivi, altri avverbi o a unintera frase per modificarne il significato. Fare lanalisi grammaticale dellavverbio significa stabilire: 1) la categoria: avverbio o locuzione avverbiale; 2) il tipo: di modo, di tempo, di luogo, di quantit, di affermazione, di negoziazione, di dubbio, interrogativo o relativo; 3) la struttura morfologica: semplice o alterato; 4) il grado: positivo, comparativo o superlativo. Esempi: talvolta avverbio di tempo; allantica locuzione avverbiale; meno avverbio di quantit, di grado comparativo.
La preposizione si pone davanti a una parola della frase per porla in relazione con unaltra parola della stessa frase (esempio: Il libro di Giovanni rimasto sul tavolo in cucina). E invariabile. La preposizione dunque un segno funzionale, che cio usato per stabilire una relazione, per collegare, due elementi di una frase. La relazione che viene stabilita di tipo subordinante. Fare lanalisi grammaticale della preposizione significa stabilire: 1) la categoria: propria, impropria o locuzione prepositiva; 2) la struttura morfologica: semplice o articolata. Esempi: in preposizione propria, semplice; nel preposizione propria articolata (in + il); in base a locuzione prepositiva semplice.
La congiunzione serve a collegare, cio unire assieme, due parole di una proposizione o due proposizione in un periodo. E una parte invariabile. Quindi anche la congiunzione un segno funzionale che serve a stabilire una relazione che pu essere coordinante, se le due parti unite sono sullo stesso piano logico, o subordinante, se la parte introdotta dalla congiunzione risulta su un piano logico dipendente. Il tipo di relazione che viene stabilito rappresenta il tipo della congiunzione stessa. Fare lanalisi grammaticale della congiunzione significa stabilire: 1) la forma: semplice, composta, locuzione congiuntiva; 2) la funzione: coordinate o subordinate; 3) il tipo: copulativa, avversativa, disgiuntiva, dichiarativa, conclusiva, correlativa, finale, causale, consecutiva, temporale, concessiva, condizionale, modale, comparativa, limitativa, dubitativa e interrogativa, esclusiva o limitativa. Esempi: e congiunzione semplice coordinante, copulativa; ma congiunzione semplice coordinante, avversativa; perch congiunzione composta subordinate, finale o causale (a seconda del contesto).
L'interiezione o esclamazione
Lesclamazione serve a esprimere sensazioni, emozioni o stati danimo: ha intensit espressiva, ma dal punto di vista sintattico non ha nessuna funzione ed paragonabile a un brevissimo inciso. E anchessa una parte invariabile del discorso. Il tipo di emozione che esprime rappresenta il tipo dellinteriezione stessa. Fare lanalisi grammaticale dellinteriezione significa stabilire: 1) la forma: propria, impropria, locuzione interiettiva; 2) il tipo: di stupore, di dolore, di gioia, di paura, ecc. Esempi: ahi! interiezione propria di dolore; santo cielo! locuzione interiettiva di stupore.
Il soggetto lelemento che compie lazione; qualunque parte del discorso sostantivata pu essere soggetto, ma nella maggior parte dei casi un nome. Pu essere sottinteso. Il predicato il verbo, nel predicato verbale, o la copula e la parte nominale, nel predicato nominale. Non sottinteso, a meno che non si tratti di un periodo nominale (come nei titoli dei giornali: Trattative USA-Eltsin sullintervento in Iraq). Il complemento oggetto ci su cui va a finire lazione: risponde alla domanda chi, che cosa. Nella forma passiva diventa soggetto, mentre il soggetto diviene complemento dagente (o di causa efficiente se inanimato). Si lega al verbo senza preposizioni. Esempi: Giovanni mangia la mela; La mela mangiata da Giovanni. I complementi indiretti si legano al verbo mediante preposizioni, ad esempio: complemento di termine (a chi, che cosa?), di specificazione (di chi, che cosa?), di mezzo (per mezzo di chi, cosa?), di luogo (stato, moto a, moto da, moto attraverso luogo), di tempo (determinato o continuato), di modo o maniera (come?: sono spesso avverbi o locuzioni avverbiali), di limitazione (rispetto a che?), di argomento (su chi, cosa?), ecc. Gli aggettivi in analisi logica vengono chiamati attributi in quanto servono ad attribuire una qualit al nome cui si riferiscono. Il nome che accompagna un altro nome per meglio determinarlo unapposizione. Esempi: LImperatore Augusto govern...; Anna, ragazza diligente, ha sempre...
Principale: come in un treno occorre sempre una locomotiva che porti avanti i vari vagoni. Coordinata per asindeto (senza legami, solo con la punteggiatura) o per polisindeto con congiunzioni copulative, disgiuntive, avversative, conclusive, correlative che danno il tipo di coordinazione. Le subordinate hanno un grado (I se si subordinano alla principale; II se si subordinano a una subordinata di I grado, e cos via); sono esplicite quelle che hanno un verbo di modo finito (indicativo, congiuntivo, imperativo), implicite quelle col verbo di modo indefinito (gerundio, participio, infinito); infine, esse svolgono una funzione logica in relazione al verbo della frase cui si subordinano e possono quindi essere soggettive (se svolgono la funzione di soggetto, ad esempio: E chiaro che tu studi), oggettive (se sono loggetto, ad esempio: Gli studiosi tramandano che Romolo fond Roma), oltre che complementari indirette, svolgendo la funzione di complementi (come le proposizioni finali, consecutive, causali, ecc.) Sabato, 11 dicembre 1999
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note
1 Si possono consultare le seguenti grammatiche. M. Sensini: Il sistema della lingua - ed. A. Mondadori. Dardano-Trifone: La lingua italiana - ed. Zanichelli. Della Casa: Capire e comunicare la lingua - ed. La Scuola.torna al testo 2 Le forme verbali composte con gli ausiliari sono considerate come ununica parola; i comparativi di aggettivi e avverbi formati con pi o meno sono considerati come ununica parola; le preposizioni articolate si considerano come una sola parola. Al contrario, le particelle atone unite ai verbi vanno analizzate separatamente.torna al testo 3 Alcuni aggettivi (buono, cattivo, grande, piccolo) hanno anche forme di derivazione latina per il comparativo di maggioranza e il superlativo relativo (migliore, peggiore, maggiore, minore) e per il superlativo assoluto (ottimo, pessimo, massimo, minimo); a questi possono essere accostati anche altri aggettivi che non hanno un grado positivo (esteriore e estremo, inferiore e infimo, interiore e intimo, superiore e supremo) ma possono essere usati come comparativi e superlativi di altri aggettivi (esterno, basso, interno, alto). Ci sono poi aggettivi di grado positivo, anche detti non graduabili, che hanno di per s un significato superlativo e, quindi, rifiutano il superlativo assoluto, ma possono avere il grado comparativo e il superlativo relativo: ad esempio, colossale, enorme, eterno, meraviglioso, straordinario, eccezionale, terribile, magnifico, fantastico, infinito, divino.torna al testo 4 I pronomi possessivi, indefiniti, interrogativi/esclamativi hanno forme corrispondenti agli aggettivi.torna al testo 5 Il pronome personale complemento nella forma atona di terza persona si pu avere funzione: 1) riflessiva (Gianni si lava); 2) riflessiva reciproca (Gianni e Carlo si salutano); 3) riflessiva apparente, cio si semplice particella senza alcuna funzione grammaticale o sintattica, nei verbi intransitivi pronominali (Gianni si pente; verbo pentirsi); 4) impersonale quando serve a costruire impersonalmente un verbo (Si finir presto); 5) passivante, quando sostituisce la forma passiva (Si chiama Gianni = chiamato Gianni). torna al testo 6 Il modo pu essere finito, se ha le desinenze personali, o indefinito (infinito, participio o gerundio) se non le ha.torna al testo 7 I verbi riflessivi possono essere: riflessivi diretti, cio riflessivi veri e propri, in cui il pronome complemento oggetto (Gianni si lava); riflessivi indiretti, in cui il pronome complemento di termine (Gianni si lava le mani); riflessivi reciproci, con un soggetto plurale (Gianni e Franca si amano).torna al testo 8 I verbi pronominali possono essere: pronominali intensivi, in cui il pronome atono sottolinea la partecipazione del soggetto allazione (Mi far una bella dormita); intransitivi pronominali, in cui la particella pron. componente formale del verbo e perci non ha alcun significato (svegliarsi).torna al testo 9 C differenza fra forma verbale impersonale e forma verbale priva di soggetto: veri e propri verbi impersonali (senza soggetto) sono i verbi atmosferici. Negli altri casi c generalmente una costruzione impersonale con un soggetto che pu essere rappresentato da una intera frase (Bisogna che ce ne andiamo) o da un pronome che rinvia a un soggetto generico, col significato di qualcuno o la gente (Qui si mangia bene).torna al testo 10 I verbi servili non hanno un significato autonomo, ma precisano il significato costituendo un unico predicato con linfinito cui si legano; sono: potere, dovere, volere e sapere.torna al testo 11 I verbi causativi sono solo: fare o lasciare + infinito. Indicano unazione causata dal soggetto, ma non effettivamente compiuta da esso (Gianni ha fatto arrabbiare la mamma).torna al testo 12 I verbi fraseologici contribuiscono ad individuare il valore aspettuale dl modo indefinito che li accompagna: stavo per uscire o cominci a urlare = ingressivo; smetter di fumare = conclusivo; sto leggendo = durativo; ho completamente smesso di fumare = puntuale (momentaneo).torna al testo
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Percorso di Filosofia
Intendo rendere disponibile in futuro dell'altro materiale su correnti o temi di filosofia: ci sto lavorando, quando ne ho il tempo... Qualunque materia di studio non pu mai essere separata dai contenuti: si pu dare una occhiata al piano di lavoro per il triennio. Per le classi V ci sono alcuni approfondimenti proposti a partire dall'ottica e dalla definizione di multidisciplinariet. Mentre, per il triennio, c' un elenco di alcuni testi e autori classici e non che possono essere proposti come letture di approfondimento. Per alcuni filosofi ho pensato di partire da degli schemi grafici, piuttosto che fornire trattazioni grosso modo reperibili sui manuali, o anche su internet. Alcune pagine sono di fatto dei riassunti, altre dei rapidi approfondimenti, altre ancora sono delle schede di approfondimento su argomenti specifici o nodi tematici.
Per la filosofia antica si pu partire da un Dizionarietto dei termini greci che possono essere incontrati per primi o da uno schema degli inizi della filosofia. Poi alcuni appunti su Pitagora e i pitagorici, con una schema su razionalit e irrazionalit. Schema su Eraclito: dal Logos al panta rei. Seguono alcune riflessioni sui presocratici, la natura e l'uomo con le diverse ipotesi filosofico-scientifiche (evoluzionismo, meccanicismo, matematica, sofistica), alcune note su Protagora e Gorgia, uno schema dei rapporti e differenze fra sofisti, Socrate, Platone. Seguono gli schemi su Socrate (dal non sapere, alla maieutica) e su Platone (dall'Iperuranio all'arte) con
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anche un Questionario sul Fedone. Schemi su Aristotele (dal linguaggio, alla sostanza, categorie e sillogismi). Per la filosofia cristiana tardo antica e medievale: c' uno schema su Agostino (le fasi del suo pensiero) e uno su Tommaso d'Aquino (ragione e fede, quid e quia, atto e potenza d'essere). Poi alcune note sul problema degli universali e la logica occamista e una tabella di confronto fra i caratteri distintivi del platonismo e dell'aristotelismo (neoplatonismo e neoaristotelismo).
Filosofia moderna
Si pu partire da alcuni appunti sui problemi interpretativi dell'inizio dell'et moderna, cio dell'umanesimo, assieme a uno schema dei rapporti fra platonismo, aristotelismo e scienza moderna (galileiana). Intorno ai temi della filosofia politica in et moderna c' un modulo su utopia, realismo, progresso e alcuni schemi sulle teorie dello Stato (Machiavelli, Bodin, Campanella e altri). Schema su Cartesio: le Meditazioni metafisiche. Il metodo della ricerca scientifica: tre schemi per rapportare e raffrontare Aristotele, Bacone e Galileo. Sull'empirismo sono ora disponibili: uno schema su Locke; uno schema su Berkeley; uno schema su Hume. Ci sono anche degli schemi su Kant (dalla separazione fra sensibilit e intelletto, alle categorie, alle cose in s). Poi disponibile un file sull'Illuminismo: vi si trova una definizione di partenza; un rapido excursus sui movimenti filosofici che vanno dall'umanesimo all'illuminismo; una analisi dei caratteri generali e specifici per le varie nazioni assunti dal movimento illuministico; uno schema del progetto di civilt. Le relazioni fra l'et dell'illuminismo e quella del romanticismo potrebbero non essere di semplice contrapposizione: con questo schema cerco di pormi il problema. Ci sono quindi uno schema su Fichte, uno su Schellling e uno su Hegel, oltre a un file sull'Idealismo e lo Spiritualismo: anche qui si parte da una definizione generale e in senso teoretico, per poi considerarne i significati specifici nel pensiero tedesco (o francese per lo spiritualismo) e le opposizioni a questi movimenti. Partendo dai rapporti con illuminismo e idealismo, c' uno schema dei caratteri e autori dello scientismo positivista. Un tema a parte quello della classificazione delle
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scienze e dell'unit dei saperi visto a partire da Aristotele fino alla contemporaneit e a internet.
Filosofia contemporanea
C' uno schema di Freud e uno Schema su Husserl che si possono legare al quadro sintetico sulla crisi del positivismo. Poi lo schema su Wittgenstein e sul neopositivismo. La mia tesi (sunto). In realt questo file per il momento contiene solo alcuni link: non so se riuscir a rendere disponibile il testo su La teoria fenomenologica di Alfred Schtz come problema di microsociologia teorica. Forse potrei includere qui anche un tentativo di riflessione sulla seriet del gioco e delle sue regole; sulla verit delle battute e del semiserio. E' un tentativo di dialogo... indietro alla home page
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Percorso di Storia
Premessa. I testi qui presenti non sono frutto di
ricerche storiche, perch sono prevalentemente legati alla mia attivit di insegnamento. Intendo rendere disponibile in futuro dell'altro materiale su argomenti o problemi storici: ci sto lavorando, quando ne ho il tempo... Qualunque materia di studio non pu mai essere separata dai contenuti: si pu dare una occhiata al piano di lavoro per il triennio. Per le classi V ci sono alcuni approfondimenti proposti a partire dall'ottica e dalla definizione di multidisciplinariet. Mentre, per il triennio, c' un elenco di alcuni testi storiografici e non che possono essere proposti come letture di approfondimento.
Ritengo importante partire da una riflessione su cosa siano la storia e la storiografia, interrogandosi sia sulla etimologia sia sul metodo. La storia, in quanto studio degli avvenimenti passati, se ne propone una loro classificazione e suddivisione in et da quella antica a quella contemporanea secondo periodizzazioni tradizionali e convenzionali. Allo stesso modo, una cronologia europea e italiana dal IX al XX secolo raccoglie in successione alcuni fra i principali avvenimenti. Una periodizzazione meno tradizionale quella proposta da F. Braudel come trend secolare dell'economia mondo. Sempre in tema di periodizzazioni si pu ricordare come nel corso della storia si sono date varie forme giuridiche con una diversa idea dei diritti e del bene. Per la storia medievale:
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l'idea di Europa nei suoi rapporti con quella di impero e di cristianesimo nell'et medievale e fino a quella moderna; le basi culturali dell'Europa: da quelle
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mediterranee greche e romane, a quelle continentali e cristiane, a quelle scientifico-tecnologiche e di conquista coloniale; le crociate; le Repubbliche marinare; la nascita dei Comuni in Italia e in Europa.
Per la storia moderna, con qualche riferimento a quella medievale, ho preparato alcuni materiali che si soffermano su temi o aree geografiche:
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l'Antico regime; le forme di ribellione (nell'et medievale e moderna); la Rivoluzione francese con uno schema sui club e gli avvenimenti; le forme di colonialismo e le aree geografiche interessate; alcune parole chiave alla base della storia di nazioni come la Gran Bretagna, la Germania, la Francia, gli USA; alcuni tratti dei partiti politici degli USA; i contesti storici e le innovazioni legate alla I e alla II rivoluzione industriale.
Sono anche disponibili una Cronologia del nazismo (assieme a uno schema della politica estera italiana negli anni '30) e una Cronologia della II guerra mondiale. Penso, infine, che per la storia contemporanea possano essere presi in considerazione dei Link alle Istituzioni. Forse in un percoso di storia possono entrare anche alcune indicazioni sui grafici, su come si costruiscono, su istogrammi e areogrammi.
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Percorso di Didattica
Si pu partire subito con quello che secondo me il problema pi grosso della didattica: le valutazioni. Qui disponibile una griglia delle valutazioni, particolarmente orali, con i descrittori per i livelli da 1 a 10. Assieme a questi comunque fondamentale nella didattica partire dalla definizione degli obiettivi e degli standards che ci si propone comunque di raggiungere (salvo poi, come a volte capita, dover rivedere quasi tutto...): obiettivi didattici, indicatori e standards per Filosofia e Storia. Gli obiettivi sono la base di quel che si deve realizzare nella quotidiana attivit di insegnamento tramite i contenuti di ciascuna disciplina: possibile riferisi ai piani di lavoro per l'intero triennio, sia di filosofia sia di storia. Tenendo conto degli obiettivi e dei contenuti, oltre che della situazione contingente ed effettiva di ogni classe, si prepara il documento del 15 maggio: qui c' la proposta di un possibile modello. C' anche la proposta di un modulo didattico sulla poesia per un biennio di Istituto tecnico: a partire dalla tragedia, per arrivare alle canzoni e alla poesia contemporanea.
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Recentemente, in relazione anche alle trasformazioni nell'esame di Stato, diventato di interesse il tema della multidisciplinariet. Si voluto riaggiustare il tiro rispetto alla interdisciplinariet, impostando il modello di didattica sulle cosiddette tre C che sono poste alla base dei criteri di valutazione alla fine del ciclo di studi secondario. Il file piuttosto lungo perch si tratta della mia 'tesina di immissione in ruolo': vi sono osservazioni e criteri per le prove scritte o orali e l'attivit in classe.
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Percorso di Italiano
Mi capitato di insegnare italiano per un paio di anni... Qui sono raccolti alcuni materiali.
Ex Biennio
Letture consigliate (narrativa e varia). Letture consigliate di testi narrativi (italiani o stranieri) e saggistici per il biennio. Analisi grammaticale e logica. Analisi grammaticale: le parti variabili e invariabili del discorso. Analisi logica: proposizione e periodo. Morfologia e sintassi. Scheda lettura di testi narrativi.
Come raccogliere e organizzare le informazioni su un testo narrativo per: autore, titolo, editore, genere del libro, personaggi, ambiente, tempo (storia e racconto), tecniche e stile.
Struttura dei Promessi sposi: referente e messaggio, personaggi, codice e registro, modello comunicativo, il tempo e lo spazio.
Se il men non appare correttamente, usa i link disponibili. Oppure: visualizza elenco files.
Ex Triennio
Letture consigliate (narrativa e varia).
Letture consigliate di testi narrativi e saggistici (italiani o stranieri) di autori in programma e non.
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La poesia: origine e significati. Rapporto con la musica: suono e parola. Caratteri della poesia: forma, contenuti, prospettiva immaginativa; poetico/non poetico.
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Acqua: una molecola ricorda... Breve testo serio sulla memoria, sulle tracce del passato portate e raccontate da una particella. Dialoghetto sul gioco: bambini e Bateson... Riflessione sulla seriet del gioco e delle sue regole, della battuta, del 'semiserio'. Progetto di accoglienza , invece, una pagina di Cristina, una amica e collega: la pubblico col suo permesso perch penso sia in linea col fondo serio (fino al crudamente reale) del percorso semiserio.
Se il men non appare correttamente, usa i link disponibili. Oppure: visualizza elenco files.
Qua di seguito, invece, ci sono altri file semiseri: molti dei quali nati da esperienze nella quotidiana attivit didattica. Insomma, chi ha detto che insegnare noioso? al massimo un po' alienante, ma questo perfettamente nella norma di una societ post-moderna e multimediatica (o multimedianica?) : -).
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Aforismi odontotecnici: semiseri. Dalla salute dei denti, all'uso dei metalli, al dizionario specifico. Il caso di necessit e la nuova maturit. Madonna birichina, m'han tolto il caso di necessit: file semiserio sulla burocrazia e la
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nuova maturit. Della formula del giudizio dell'elaborato sufficiente. Testo semiserio sui giudizi delle prove scritte. Machiavellismo e didattica: file semiserio. Il rapporto con gli allievi, coi genitori, coi colleghi, col preside, coi provveditorati e il ministero. Gli ordini gerarchici. Pendolagando alla nuova maturit: file semiserio sul Nuovo esame di Stato e la storia delle innovazioni didattiche in Italia. Delle passioni e... Rum: file semiserio. Personaggi e didattica: Vol. I, Vol. II, Vol. III e Vol. IV File semiserio, con garanzia, su questi personaggi: Precario, Docente, Studente, Consiglio di classe, dubitatore e solvente, innominato, Sig.ra Privacy, dott. Laboratorio... POF e... danza col ventre. La danza del ventre come antica forma culturale interetnica di intrattenimento, accoglienza, orientamento. Pertanto proposta semiseria e privilegiata del POF. Quantofrenia e didattica. Quantofrenia e scienza didattica. Considerazioni semiserie sul nuovo nella scuola italiana a partire da una citazione seria di P. Sorokin. La scienza del ritardo come ricerca di cause universali e motivazioni prime e vere per arrivare tardi a scuola.
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Si pu partire chiedendosi cosa c' in comune e cosa di diverso fra i rimandi semantici di un ipertesto e internet, come connessione di computer remoti. Sono disponibili alcuni link interessanti: si tratta di indicazioni per la storia, la filosofia, l'attualit, scaricare testi, le bibliografie... Ho comunque fatto un elenco di OPAC internazionali per le ricerche bibliografiche. Il problema pi grosso in internet trovare quel che serve, senza dover rinunciare n perch non si trovato nulla n perch si trovato troppo... A questo servono i Motori di ricerca (classificati in generali e metamotori o specializzati per bibliografie, e-mail, mail list, news group, usenet, file): ci sono anche alcuni consigli e indicazioni. Per consigli pi dettagliati sulle ricerche, sui motori per categorie (web directory) e per termini (crawler); ricerca semplice e avanzata; operatori booleani.
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In questo file si trovano una serie di Link alle Istituzioni organizzati per argomento (commercio estero e elettronico, associazioni professionali, legislazione, enti locali, reti civiche, organismi internazionali, finanza e economia) o area geografica. Pi tecnici e specialisti sono due file, che avevo preparato per uso personale: una tavola dei caratteri ASCII e Latin-1, con delle osservazioni sui problemi della codifica delle diverse lingue in internet, e una tabella delle entit Html per il Latin-1 e Unicode.
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Si pu partire chiedendosi cosa c' in comune e cosa di diverso fra i rimandi semantici di un ipertesto e internet, come connessione di computer remoti. Sono disponibili alcuni link interessanti: si tratta di indicazioni per la storia, la filosofia, l'attualit, scaricare testi, le bibliografie... Ho comunque fatto un elenco di OPAC internazionali per le ricerche bibliografiche. Il problema pi grosso in internet trovare quel che serve, senza dover rinunciare n perch non si trovato nulla n perch si trovato troppo... A questo servono i Motori di ricerca (classificati in generali e metamotori o specializzati per bibliografie, e-mail, mail list, news group, usenet, file): ci sono anche alcuni consigli e indicazioni. Per consigli pi dettagliati sulle ricerche, sui motori per categorie (web directory) e per termini (crawler); ricerca semplice e avanzata; operatori booleani. In questo file si trovano una serie di Link alle Istituzioni organizzati per argomento (commercio estero e elettronico, associazioni professionali, legislazione, enti locali, reti civiche, organismi internazionali, finanza e economia) o area geografica.
Pi tecnici e specialisti sono due file, che avevo preparato per uso personale: una tavola dei caratteri ASCII e Latin-1, con delle osservazioni sui problemi della codifica delle diverse lingue in internet, e una tabella delle entit Html per il Latin1 e Unicode.