Per Doppia Diagnosi (DD) si intende la coesistenza nel medesimo individuo di un disturbo dovuto al consumo di sostanze psicoattive e di un altro Disturbo Psichiatrico.Pur essendo una comorbidità estremanente diffusa in Psichiatria, pochi studi hanno focalizzato la loro attenzione sulla DD nell'attività di consulenza psichiatrica.
Per Doppia Diagnosi (DD) si intende la coesistenza nel medesimo individuo di un disturbo dovuto al consumo di sostanze psicoattive e di un altro Disturbo Psichiatrico.Pur essendo una comorbidità estremanente diffusa in Psichiatria, pochi studi hanno focalizzato la loro attenzione sulla DD nell'attività di consulenza psichiatrica.
Per Doppia Diagnosi (DD) si intende la coesistenza nel medesimo individuo di un disturbo dovuto al consumo di sostanze psicoattive e di un altro Disturbo Psichiatrico.Pur essendo una comorbidità estremanente diffusa in Psichiatria, pochi studi hanno focalizzato la loro attenzione sulla DD nell'attività di consulenza psichiatrica.
`N. VERDOLINI, ``F. FRATERNALE, `P.M. BALDUCCI, ```S. ELISEI, ````R. QUARTESAN `Scuola di Specializzazione in Psichiatria, Universita degli Studi di Perugia, Dir. ProI. R. Quartesan **Universita degli Studi di Perugia ***Sezione di Psichiatria, Psicologia Clinica e Riabilitazione Psichiatrica, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Universita degli Studi di Perugia, Dir. ProI. R. Quartesan ****Direttore Sezione di Psichiatria, Psicologia Clinica e Riabilitazione Psichiatrica, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Universita degli Studi di Perugia, Dir. ProI. R. Quartesan IN TRODUZIONE Per Doppia Diagnosi (DD) si intende la coesistenza nel medesimo individuo di un disturbo dovuto al consumo di sostanze psicoattive e di un altro Disturbo Psichiatrico.Pur essendo una comorbidita estremanente diIIusa in Psichiatria, pochi studi hanno Iocalizzato la loro attenzione sulla DD nell'attivit di consulenza psichiatrica.Alla luce di questa evidenza si delinea la necessita di conoscere quanto la DD sia diIIusa nell'attivita di consulenza psichiatrica e quali siano le caratteristiche socio-demograIiche e clinico-assistenziali dei pazienti aIIetti da questa peculiare comorbidita, nonche di identiIicare gli aspetti speciIici dell'attivita di consulenza richiesta per questa categoria di pazienti. METODOLOGIA ! Disegno dello studio: studio epidemiologico osservazionale descrittivo di tipo 'case series. ! Fonte dei dati: schede delle consulenze psichiatriche richieste nell'anno 2011. ! Variabili analizzate: eta; sesso; nazionalita; attivita lavorativa; stato civile; collocazione ambientale; precedente ricovero psichiatrico; attuale assistenza psichiatrica; attuale terapia psicoIarmacologica; attuale terapia Iarmacologica per il Disturbo Correlato all'Uso di Sostanze; Disturbo Psichiatrico in Asse I; Disturbo Psichiatrico in Asse II; Sostanze d'Abuso e relativo proIilo di utilizzo; reparto di provenienza; motivo della richiesta della consulenza; terapia psicoIarmacologica al momento della consulenza; programma alla dimissione.
RISULTATI La prevalenza periodale della DD e di 6,37 per 100 consulenze effettuate (IC955,25-7,48). BIBLIOGRAFIA ! Chianura P., Balzotti A., Chianura L. Comorbidita psichiatrica e abuso di sostanze. Inquadramento clinico di pazienti in doppia diagnosi. Franco Angeli, 2005 ! European Monitoring Centre Ior Drugs and Drug Addiction (EMCDDA). Co-morbidity in EMCDDA 2004 Annual report oI the state oI drugs problem in the European Union and Norway ! PADDI Study Psychiatric and Addictive Dual Disorder in Italy. Studio epidemiologico sulla comorbilita tra disturbi mentali e disturrbi correlati all'uso di sostanze (droghe e/o alcool) nei Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) Italiani Anno 2005. 1. CARATTERISTICHE SOCIO-DEMOGRAFICHE L'attivita di consulenza psichiatrica e stata richiesta nel 65,4 dei casi per soggetti si sesso maschile con un'eta media di 41,9 anni (+13,6 DS). Il 74,7 delle consulenze e stato eIIettuato su pazienti di nazionalita italiana. Il 31,8 dei pazienti e disoccupato. Il 46,7 dei pazienti e celibe o nubile. Il 39,3 dei pazienti vive solo o presso la Iamiglia d'origine. 2. ANAMNESI PSICHIATRICA Il 67,7 dei pazienti e gia seguito per il Disturbo Psichiatrico o per il Disturbo Correlato all'Uso di Sostanze al momento della consulenza. In particolare la maggior parte e seguita dal CSM e dal Ser.T. Il 63,3 dei pazienti assume psicoIarmaci al momento della consulenza, nel 45,8 dei casi sono rappresentati da Benzodiazepine. 3. ASPETTI DIAGNOSTICI Il 65,4 dei pazienti presenta un disturbo in Asse I, il 22,4 ha un disturbo in Asse II e il 12,1 presenta un disturbo di Asse I e II in comorbidita. 4. ASSE I Tra i disturbi in Asse I i Disturbi dell'Umore sono quelli piu riscontrati (28) e tra questi i Disturbi Depressivi sono quelli piu rappresentati. 5. ASSE II Tra i disturbi in Asse II quelli piu rilevati appartengono al Cluster B (26,1) e nello speciIico il Disturbo Borderline di Personalit e quello piu Irequente (17,8). 6. SOSTANZE E RELATIVO PROFILO DI UTILIZZO La principale sostanza utilizzata dai nostri pazienti e l'Alcool (52,4), si tratta per lo piu di una dipendenza alcolica (40,2). 7. DATI REALTIVI ALLA CONSULENZA Non vi e una grande diIIerenza circa il reparto di provenienza dei pazienti, inIatti, il 45,8 e stato valutato al PS e il 52,4 e ricoverato in un reparto medico o chirurgico al momento della consulenza, richiesta principalmente per agitazione psicomotoria (24,3). Nel 59,8 dei casi vengono somministrati psicoIarmaci al momento della consulenza, tra questi quelli maggiormente prescritti sono le Benzodiazepine (44,8). Il programma alla dimissione prevede per lo piu l'aIIidamento al CSM (29) o al Ser.T. di competenza (15,9). CONCLUSIONI Sebbene le consulenze per pazienti in DD costituiscano una minoranza rispetto al totale delle consulenze psichiatriche eIIettuate nel 2011 e stato possibile delineare il proIilo socio- demograIico, diagnostico e clinico-assistenziale e relativo all'attivita di consulenza. I pazienti in DD sono prevalentemente di sesso maschile, con un et media di 41,9 anni, di nazionalit italiana, disoccupati, celibi e vivono per lo pi da soli o presso la famiglia d'origine. L'elevata Irequenza dei Disturbi dell'Umore, in particolare di tipo depressivo, del Disturbo Borderline di Personalit e della Dipendenza da Alcool puo essere spiegata con !"#$%&'()$ +("", )("- .(+$/,'$&01. La deIlessione del tono dell'umore, che caratterizza i Disturbi Depressivi, e il senso di vuoto interiore, tipico del Disturbo Borderline di Personalita spingono i nostri pazienti a ricercare nell'Alcool una possibile cura. In realta l'Alcool determina un peggioramento della loro sintomatologia, poiche all'euIoria e alla stimolazione comportamentale iniziali seguono le problematiche relative alla dipendenza alcolica. Prendendo in considerazione i risultati ottenuti si puo evincere l'estrema complessit del paziente in DD nell'attivit di consulenza psichiatrica. Lo Psichiatra di Consultazione si viene a conIrontare con una duplice psicopatologia, nella quale i sintomi dei Disturbi Psichiatrici e dei Disturbi Correlati all'Uso di Sostanze si inIluenzano a vicenda. Oltre ad aIIontare e a gestire gli aspetti clinici, deve proporre un programma alla dimissione adeguato al duplice aspetto della psicopatologia. Pertanto in relazione alla mancanza di dati e di studi di letteratura appare chiara la necessit di un attento inquadramento dei pazienti in DD nell'attivit di consulenza psichiatrica, anche attraverso l'approIondimento di questo argomento mediante ulteriori studi scientiIici.