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Esercizi riguardanti limiti di successioni e di funzioni

Davide Boscaini
Queste sono le note da cui ho tratto le esercitazioni del giorno 10 Novembre 2011. Come tali sono ben lungi dallessere esenti da errori, invito quindi chi ne trovasse a segnalarli presso davide.boscaini@studenti.univr.it.

La scorsa lezione abbiamo visto che, se vogliamo dimostrare un certo enunciato P (n), uno strumento molto utile ` e il principio di induzione, il quale aerma che Teorema 1 (Principio di induzione). Se P (1) ` e vero e per ogni n 2, se P (n 1) ` e vero, allora anche P (n) ` e vero, allora lenunciato P (n) ` e vero per ogni n 2. Esercizio 1. Calcolare, se esiste, il limite della seguente successione denita per ricorrenza an+1 = an + 6, a0 = 2. Soluzione. Per prima cosa, per capire come funziona la denizione per ricorrenza di una successione, proviamo a calcolarne alcuni valori a1 = 4 = 2, a2 = 8 2.83, a3 = 8 + 6 2.97, a4 = . . . Nonostante il fatto che a noi interessa sempre il comportamento denitivo di una successione, e cio` e ssato un certo N N, cosa succede ad an per n > N , possiamo aermare che, ` almeno a prima vista, sembra che abbiamo a che fare con una successione crescente. E proprio cos` ? Vogliamo dimostrare che an+1 > an . Per far ci` o ci sono (almeno) due modi: Per denizione an+1 = an + 6, quindi la precedente condizione diventa an + 6 > an , e, visto che, per come ` e stata denita, an + 6 > 0 per ogni n 1, questo equivale a an + 6 > a2 n. 1

Dalla precedente disequazione ricaviamo la condizione a2 n an 6 < 0, che ha soluzione 2 < an < 3, poich e y = x2 x 6 ` e una parabola rivolta verso lalto che taglia lasse delle ascisse in x1 = 2 ed x2 = 3. Come gi` a osservato, la successione an contiene termini positivi per ogni n 1, ma visto che a noi interessa il comportamento denitivo, questo non ci d` a problemi. Possiamo quindi limitare la soluzione ad an < 3: abbiamo appena trovato che la successione ` e crescente se an < 3. Se ora dimostrassimo che an ` e sempre minore di 3, avremmo dimostrato che, nellintervallo dove la successione assegnata ` e crescente, essa ` e anche limitata superiormente. Ma allora grazie al teorema 1 visto la lezione scorsa, monotonia pi` u limitatezza ci permettono di concludere che la successione ammette limite nito L, L 3. Procediamo per induzione. La proposizione che vogliamo dimostrare ` e P (n) =an+1 > an . Caso base : 2 = a1 = a0 + 6 > a0 = 2. Passo induttivo : supponiamo che valga an + 6 > an e vogliamo dimostrare che questo implica che an+1 + 6 > an+1 . Per denizione, questo equivale a cio` e an + 6 + 6 > an + 6 ,

an + 6 + 6 > an + 6, an + 6 + 6 0, an + 6 0.

Si vede subito che la terza e quarta condizione sono sempre vericate, e se semplichiamo il 6 da ambo i membri della prima, ritroviamo an + 6 > an , che ` e proprio lipotesi induttiva, vera per ipotesi. Lenunciato P (n) ` e stato quindi provato per ogni n 1, quindi la successione ` e crescente. Passiamo ora alla dimostrazione della limitatezza superiore. In particolare dai calcoli precedenti sappiamo che 3 ` e un buon candidato come estremo superiore. Dimostriamo quindi, sempre per induzione, la proposizione P (n) = an 3. Caso base : a1 = 2 3. Passo induttivo : supponiamo che lenunciato sia vero per n e cio` e che valga an 3 e dimostriamo che questo implica che an+1 3. Per prima cosa notiamo che, se an 3 allora an+1 = an + 6 3 + 6 = 3, e abbiamo cos` quindi trovato che la proposizione P (n) ` e valida per ogni n 1. Ma allora per il teorema 1 della scorsa lezione, sappiamo che la successione an ammette limite nito L, L 3. Ora se lim an = L,
n+

anche
n+

lim an+1 = L,

ma allora dallequazione di ricorrenza troviamo L = L + 6, cio` e L2 L 6 = 0, che ammette soluzioni L1 = 2, L2 = 3.

Ora an > 0 per ogni n 1, quindi possiamo scartare L1 , trovando cos`


n+

lim an = 3.

Esercizio 2. Calcolare, se esiste, il limite della successione lim 3 1 + n 3 n.


n+

Soluzione. Si riconosce subito che questa ` e una forma indeterminata del tipo + . Ricordando quanto detto la scorsa lezione ci ricordiamo che, una possibilit` a per togliere lindeterminazione nel caso in cui si abbia a che fare con radici, ` e quella di razionalizzare. Ricordando quindi che a3 b3 = (a b)(a2 + ab + b2 ) ponendo a= troviamo
n+

n+1 e b=

n,

lim (a b)

a2 + ab + b2 a3 b3 = lim , a2 + ab + b2 n+ a2 + ab + b2 3

quindi lim 3 1+n 3 3 1 + n 3 n + n2 n = lim ( 1 + n n) 3 3 n+ (1 + n)2 + 3 1 + n 3 n + n2 1+nn = lim 3 3 2 n+ (1 + n) + 3 1 + n 3 n + n2 1 = lim 3 . 3 3 n+ (1 + n)2 + 1 + n 3 n + n2 3 3


3

(1 + n)2 +

n+

Ora tramite opportune semplicazioni si arriva a n)2 1 1 2/3 , 3 3 3 2 n + 1+n n+ n

(1 +

e dal momento che 2/3 > 0, possiamo concludere che il limite converge a 0. Esercizio 3. Calcolare, se esiste, il limite della successione 3n + n2 . n+ 5n + n3 lim

Soluzione. Siamo di fronte ad una forma indeterminata di tipo +/ + , quindi listinto ci porta a raccogliere da numeratore e denominatore il termine di grado maggiore, 3n 1 + n2 /3n . n+ 5n 1 + n3 /5n lim Ora, grazie alla propriet` a delle potenze, possiamo riscrivere il limite precedente come lim 3 5
n

n+

1 + n2 /3n 1 + n3 /5n
n

dove 3/5 < 1, quindi


n+

lim

3 5

= 0.

Ricordando poi che le potenze hanno ordine di innito maggiore dei polinomi, possiamo concludere che n2 n3 lim n = lim n = 0, n+ 3 n+ 5 di conseguenza il limite assegnato converge a 0. Esercizio 4. Calcolare, se esiste, il limite della successione lim n 3+n
5n

n+

Soluzione. Abbiamo ancora a che fare con la forma indeterminata +/ + . Se per` o riscriviamo il limite assegnato come lim 1 1 + 3/n
5n

n+

possiamo notare una certa somiglianza con il limite notevole


m+

lim

1+
5n

1 m

= e.

Inoltre
n+

lim

1 1 + 3/n

=
n+

1 lim 3 1+ n

5n ,

quindi possiamo limitarci a studiare il limite del solo denominatore. In questo modo troviamo lim 1+ 1 n/3
5n

n+

= lim

n+

1+

1 n/3

n/3

15

= =

n+

lim

1 1+ n/3 1+ 1 m

n/3

15

15

m+ 15

lim

=e , cio` e il denominatore tende ad e15 . Segue allora che il limite assegnato converge a e15 . 4

Esercizio 5. Calcolare, se esiste, il limite della successione


n+

lim

n! . nn

Soluzione. Ricordando la denizione di fattoriale n! = n (n 1) (n 2) 2 1, un comodo modo per capire a cosa tende la successione di termine generale an = n!/nn ` e il seguente n! nn1n2 21 = ... , n n n n n nn quindi in ogni termine il denominatore ` e di un ordine maggiore o uguale del numeratore. Segue quindi che il limite assegnato converge a 0. Esercizio 6. Calcolare, se esiste, il limite della successione n n!. lim
n+

Soluzione. Per studiare il limite assegnato ` e utile ricordarsi la seguente Proposizione (Formula di Stirling). Per valori grandi di n vale possiamo approssimare n! con nn 2n n , e cio` e nn n! 2n n . e ad esempio per n = 30 la formula fornisce lapprossimazione 2.6452 mentre il valore preciso sarebbe 2.6525 1032 , in questo caso si ha una discrepanza minore dello 0.3 %. 1032 , Quindi nn nn n 2 n = 2n = 2n n n+ n+ e e e e quindi abbiamo ricondotto lo studio del limite assegnato al calcolo del limite lim n n = lim n1/n , lim n! = lim
n

 Wikipedia dice:

2n

n+

n+

che ` e una forma indeterminata del tipo +0 . Come vi ` e stato insegnato a lezione, notiamo che log n 1/n n n = n1/n = elog (n ) = e n , e ora, grazie alla gerarchia degli inniti, possiamo concludere che
n+

lim

n = lim e
n+

log n n

= elimn+

log n n

= e0 = 1.

Ma allora il limite assegnato diverge a + in quanto prodotto tra una quantit` a, n/e, che al crescere di n tende a +, ed una quantit` a, 2n 2n 2n = 2n = m m , posto m = 2n, che al crescere di n (e quindi di m), tende ad 1 = 1. 5

Esercizio 7. Calcolare, se esiste, il limite della successione


n+

lim

1+

1 n!

Soluzione. In questo caso abbiamo una forma indeterminata di tipo 1+ e la tentazione di ricondurre il limite assegnato al limite notevole
m+

lim

1 1+ m

` e troppo forte. In particolare lim 1 1+ n!


n

n+

= lim

n+

1 1+ n! 1 1+ n!

n!

1/(n1)!

n!

limn+ 1/(n1)!

n+

lim

= e0 = 1. Esercizio 8. Calcolare, se esiste, il seguente limite ecos x1 cos x . x0 sin2 x Soluzione. Per prima cosa notiamo che il limite assegnato ` e una forma indeterminata del tipo 0/0, infatti lim
x 0 limx0 (cos x1)

lim cos x = 1, = e(11) = e0 = 1,

x0

lim ecos x1 = e

x 0

lim sin2 x = 0.

Per risolvere questo limite tentiamo di ricondurci al limite notevole ex 1 = 1. x0 x lim Per far questo ci ricordiamo che sin2 x = 1cos2 x e sommiamo e sottraiamo 1 al numeratore, ottenendo ecos x1 cos x + 1 1 ecos x1 1 1 cos x = lim + x0 x0 1 cos2 x 1 cos2 x 1 cos2 x 1 ecos x1 1 = lim + x0 (1 cos x)(1 + cos x) 1 + cos x cos x 1 e 1 1 1 = lim + lim x0 cos x 1 1 + cos x x0 1 + cos x 1 1 = + = 0. 2 2 lim

Quando padroneggeremo bene anche le derivate, avremo a disposizione strumenti nuovi e pi` u potenti, come ad esempio la regola di de lHopital, grazie alla quale potevamo calcolare questo limite in un attimo: ecos x1 cos x ecos x1 ( sin x) ( sin x) 1 ecos x1 = lim = lim = 0. 2 x0 x0 x 0 2 sin x cos x 2 cos x sin x lim 6

Esercizio 9. Calcolare, se esiste, il seguente limite


1 x lim 3 x3 + log . 3 x 3

Soluzione. Per la linearit` a dellintegrale


x3

lim 3 x3 + log

1 x x = lim 3 x3 + lim log , x3 3 x3 3

dove nel secondo limite abbiamo fatto tendere la x a 3 e non a 3 perch e, dove largomento della funzione di cui vogliamo calcolare il limite non tende a zero, ` e indierente far tendere x a 3, 3 o 3+ . Ora il calcolo del secondo limite ` e immediato
x3

lim log

x x = log lim = log 1 = 0. x3 3 3

Mentre per quanto riguarda il primo limite, osservando che lim 1 1 1 1 = lim = = = , x 3 x3 x 3 limx3 x 3 0

x3

troviamo che il limite tende a 3 = 0. Esercizio 10. Calcolare, se esiste, il seguente limite lim 1 1 + 2 . x x x

x0+

Soluzione. Per prima cosa osserviamo che, se 0 < x < 1, allora x2 < x, quindi il denominatore della seconda frazione ` e di segno negativo. Ma allora si ha una forma indeterminata di tipo + . Se pero raccogliamo a denominatore comune troviamo lim 1 x1+1 x 1 1 + = lim = lim = lim = 1. x x2 x x0+ x(x 1) x0+ x(x 1) x0+ x 1

x0+

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