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le informazioni e il messaggio
Il mio interesse sullargomento nasce da una contraddizione metodologica: il persistere di allenamenti di tecnica in atleti evoluti anche di ottimo livello, ma soprattutto da una esigenza personale: linsoddisfazione nel mio modo di insegnare la tecnica...
Quotidianamente constatiamo, in particolare nei bambini di citt, la mancanza di strutture motorie di base, per cui nella scuola elementare ed anche in quella superiore, mancano le capacit elementari di corsa, lancio, salto ed arrampicata.
Jeno Koltai: Didattica dellatletica leggera
Budapest 1975
Lallenamento
Prevede lo sviluppo delle capacit motorie in accordo con il Modello Prestativo della gara che ci interessa Capacit condizionali vs Capacit coordinative
entrambe sono prerequisito della tecnica
Lapprendimento della tecnica si basa sulle capacit coordinative La possibilit di realizzarla sulle capacit condizionali
Capacit condizionali
Le Capacit Coordinative
Variamente definite da diversi autori che concordano comunque su alcune quali: Equilibrio Coordinazione intersegmentaria Coordinazione occhio-arto e spazio - tempo Capacit di differenziazione della forza ..altre
Nei pi giovani lallenamento della tecnica coincide con lallenamento delle capacit coordinative
Lanalisi fattoriale di una batteria di 20 test motori pi 5 antropometrici selezionati, rivela lesistenza di 7 fattori che spiegano il 57,9 della varianza totale. Il pi importante il fattore sviluppo fisico e fra questi ne compare uno attribuibile alla capacit di differenziazione della forza
Convegno motor coordination in sport and exercise Carbonaro, Merni, Madella - Bologna 22/23 settembre 2000
In uno studio in cui la capacit di differenziazione stata misurata con un dinamometro, senza dare feedback visivi ai soggetti, si confermata lesistenza di questa specifica capacit La capacit di differenziazione muscolare pare essere pi sviluppata nei soggetti dotati di maggior talento
Convegno motor coordination in sport and exercise Merni, Cicchella, Toselli, Brasili, Bianchi - Bologna 22/23 settembre 2000
elastico (adattabile) tipico degli sport di situazione rigido (automatico) tipico degli sport di prestazione
Lesperienza pratica rende evidente linfondatezza di questa teoria
Ma tutto questoconcretamente
LA MULTILATERALITA
La pratica sportiva extrascolastica non porta a miglioramenti significativi nella capacit motorie dei ragazzi rispetto a chi pratica attivit spontanee
(Nuova Atletica dal F. 2082008 D.Colella e A.SiressiSviluppo motorio e pratica sportiva)
E possibile trarre alcune conclusioni anche antitetiche: Non importa una attivit motoria codificata meglio una qualunque attivit spontanea (critica ai minisport) OPPURE La qualit e le modalit di ci che si propone fa la differenza con la normale attivit spontanea OPPURE La proposta deve variare in relazione allet degli allievi
si evidenzia una preparazione troppo selettiva, la mancanza di un ampio bagaglio psicomotorio, un indirizzo rivolto agli esercizi speciali e alla pseudo tecnica della specialit, ricercando risultati immediati.
Con GIOVANE ATLETA possiamo intendere colui che non ha ancora raggiunto il completo sviluppo fisico
(circa 19 anni nei maschi ma anticipabile nelle femmine anche a 15 anni)
E evoluto latleta che, per preparazione, et, esperienza e capacit in grado di svolgere correttamente tutte le proposte di allenamento
il giovane velocista-ostacolista
Tecniche specifiche di gara: la corsa, la partenza, accelerazione, il passaggio dellostacolo, il cambio nella staffetta Tecnica esecutiva dei principali esercizi con sovraccarico Tecnica di multibalzo che altro
Losservazione selettiva
Per ottenere risultati lallenatore deve imparare a osservare selettivamente ossia a concentrarsi sulle sequenze chiave del movimento globale.
Di Maggio Corradi 2009
Ma allenare la tecnica somministrando esercizi come fossero una medicina non funziona, sono necessarie capacit didattiche
I tecnici intervenuti nelle loro relazioni parlano di allenamento tecnico analitico, di ripetizione quasi ossessiva del gesto da parte dellatleta, spesso senza il controllo diretto dellallenatore
Allenamento tecnico
Record sport 03/03/05 - Marina Piazza Bandettini allenatrice nazionale ginnastica ritmica - lezione per la facolt di scienze motorie
A 10 / 12 anni lallenamento si suddivide a met fra preparazione tecnica e preparazione fisica A 11 / 14 anni abbiamo 30% preparazione fisica / 70% preparazione tecnica, per un totale di 35-40 ore/settimana Nellallenamento: I diversi elementi tecnici sono trattati separatamente. Le parti di mobilit articolare e di forza interagiscono nella capacit di mantenere le posizioni
Nella ricerca, inerente il nuoto, si trova che il metodo di insegnamento globale migliore in soggetti dotati di maggiore abilit; conviene quello analitico per chi ha meno capacit motorie di base
nellallenamento tecnico
Lesercizio analitico valido per atleti abili e di livello, per gli altri non c transfert.
Lanalisi dei risultati dimostra che il miglioramento pi alto c stato per il gruppo che riceveva feedback ogni 3 tentativi, seguito dal gruppo con feedback misto, quindi quello con feedback continuo e ultimo quello di controllo senza feedback.
Lallenamento tecnico
Lallenamento della tecnica non pu prescindere dalla partecipazione attiva dellatleta, labilit dellallenatore consiste nella capacit di stimolarla in ogni modo
Se non siamo capaci di realizzare la giusta velocit, possiamo per essere capaci di riprodurre il giusto ritmo. Un gesto con il giusto ritmo pu essere accelerato
Lapprendimento motorio
GiocoSport seminario con A.Madella 02/03/1996
La metodologia dellinsegnamento non una sequenza di atti razionali, linsegnante non uno scienziato ma un manager che gestisce persone e situazioni Il feedback importante, si deve dare un feedback adeguato alle sensazioni dellallievo. Per questo non sono utili correzioni di tipo descrittivo
riassumendo:
Linsegnante un manager che gestisce persone e situazioni Gli aspetti condizionali come la mobilit articolare e la forza influenzano la capacit di mantenere le posizioni (NELLA DIDATTICA) il metodo globale migliore in soggetti abili; per chi ha meno capacit motorie di base conviene quello analitico (NELLALLENAMENTO TECNICO) lesercizio analitico valido per atleti abili e di livello, per gli altri non c transfert. Dare feedback adeguati alle sensazioni dellallievo, evitare quelli di tipo descrittivo Non indispensabile la presenza costante del tecnico come feedback esterno, limportante la partecipazione attiva del soggetto. Con feedback non continui si da modo allatleta di elaborare le sensazioni Non necessario realizzare la giusta velocit, importante il giusto ritmo che possa poi essere accelerato
Nella fase di specializzazione, dopo averne creato i presupposti coordinativi e condizionali in et giovanile Nel corso della stagione, il lavoro sulla tecnica si svolge nelle fasi pi lontane dalle competizioni, lallenamento della tecnica utilizza esercizi analitici che rompono le coordinazioni esistenti e richiede tempo per ristabilire nuovi equilibri
FINE
BUON ALLENAMENTO!!