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Gli elementi di transizione

A partire dal quarto periodo del Sistema Periodico, nella costruzione della configurazione elettronica degli elementi, dopo il riempimento degli orbitali s del guscio di valenza e prima del riempimento degli orbitali p, si verifica il riempimento degli orbitali d del guscio precedente. Se, ad esempio, consideriamo le configurazioni elettroniche degli elementi del quarto periodo, notiamo che, dopo potassio e calcio, inizia il riempimento degli orbitali 3d e che solo dopo il riempimento di tali orbitali riprende, con il gallio (III gruppo), la collocazione di nuovi elettroni negli orbitali 4p: Z = 19 Z = 20 K: Ca: 1s2 1s2 1s2 1s2 2s2 2p6 2s2 2p6 2s2 2p6 2s2 2p6 3s2 3p6 3d0 3s2 3p6 3d0 3s2 3p6 3d1 3s2 3p6 3d2 4s1 4s2 4s2 4s2

Z = 21 Z = 22

Sc: Ti:

Z = 29 Z = 30 Cu: Zn: 1s2 1s2 1s2 2s2 2p6 2s2 2p6 2s2 2p6 3s2 3p6 3d10 3s2 3p6 3d10 3s2 3p6 3d10 4s1 4s2 4s2 4p1

Z = 31

Ga:

Da questa configurazione elettronica deriva che quasi tutti gli elementi di transizione presentano il guscio di valenza con due elettroni; per questo motivo spesso formano composti in cui assumono numero di ossidazione +2. Tuttavia, dopo la perdita dei due elettroni e la formazione dello ione Me2+ (ad esempio. Fe2+, Cr2+, V2+, ecc.) gli elettroni pi esterni risultano essere quelli degli orbitali d. Questo gruppo di orbitali non per completamente occupato da elettroni (se si escludono Zn, Cd e Hg) e pu interagire in vari modi con gli orbitali di altri elementi, determinando la possibilit di assumere numeri di ossidazione diversi. Nellatomo del titanio neutro (Z = 22) la cui configurazione elettronica pu essere cos schematizzata [Ar] 3d24s2 , sono presenti 2 elettroni negli orbitali 3d e due elettroni negli orbitali 4s;.la perdita di questi due ultimi elettroni porta alla formazione dello ione Ti2+ e i due elettroni degli orbitali 3d risultano essere i pi esterni; sono elettroni spaiati e, uno dopo laltro, possono essere facilmente ceduti con la formazione degli ioni Ti3+ e Ti4+. Lo ione Ti4+ il pi stabile perch la sua configurazione elettronica simile a quella del gas nobile argo. La configurazione elettronica dellatomo del ferro neutro (Z = 26) pu essere cos schematizzata: [Ar] 3d64s2 . Quando il ferro cede i due elettroni s d origine allo ione Fe2+ . Nei 5 orbitali 3d sono presenti sei elettroni quindi, 4 orbitali conterranno un solo elettrone, mentre una coppia di elettroni sar presente nel quinto orbitale:

Negli orbitali d, la configurazione con 5 elettroni spaiati particolarmente stabile; per questa ragione latomo di ferro cede facilmente 1 elettrone d e d origine allo ione Fe3+ , pi stabile di Fe2+ per le ragioni accennate in precedenza. Per latomo del rame neutro (Z = 29) ci attenderemmo la seguente configurazione elettronica: Cu: 1s2 2s2 2p6 3s2 3p6 3d9 4s2

cio 9 elettroni negli orbitali 3d e 2 elettroni nellorbitale 4s. Osservazioni sperimentali ci portano invece a dedurre la seguente configurazione: Cu: 1s2 2s2 2p6 3s2 3p6 3d10 4s1

con gli orbitali d completi e quindi stabili. Esistono comunque composti sia degli ioni Cu+ sia degli ioni Cu2+.

Gli elementi di transizione sono quelli che, nel linguaggio comune, sono maggiormente associati al termine metallo per le loro caratteristiche: lucentezza, conducibilit elettrica e termica, in genere alti punti di fusione, anche se uno di essi, il mercurio, Hg, liquido. Alcuni elementi di transizione esibiscono un comportamento semimetallico (intermedio tra quello dei metalli e quello dei non metalli): quando gli elementi di transizione assumono numeri di ossidazione bassi manifestano propriet metalliche, mentre quando assumono numeri di ossidazione alti si comportano da non metalli; Vediamo, ad esempio, il caso del manganese (II) e del manganese (VII). Il manganese, quando ha numero di ossidazione + 2, ha propriet metalliche: forma ossidi metallici che con lacqua formano idrossidi 2 Mn + O2 2 MnO

MnO + H2O

Mn(OH)2
idrossido di Mn (II)

Lidrossido di manganese, a sua volta, pu formare sali con i diversi acidi, ad esempio: Mn(OH)2 + H2SO4 MnSO4 + 2 H2O Il manganese, quando possiede numero di ossidazione +7, ha le propriet di un non-metallo: forma ossidi che si comportano come le anidridi dei non metalli formando ossiacidi con lacqua. 4 Mn + 7 O2 Mn2O7 + H2O 2 Mn2O7 2 HMnO4
acido permanganico

anidride permanganica

Lacido permanganico pu formare sali con gli idrossidi, detti permanganati; il pi comune, il permanganato di potassio, deriva dalla reazione con lidrossido di potassio: HMnO4 + KOH KMnO4 + H2O

permanganato di potassio

Il permanganato di potassio un solido di colore violetto che si scioglie in acqua colorando intensamente la soluzione di rosso violetto; un energico ossidante che trova numerosi impieghi sia nellindustria che nei laboratori chimici.

Un comportamento simile si trova nel cromo: nello stato con numero di ossidazione +6, Cr (VI), forma un ossido, CrO3, che in acqua da origine agli ioni negativi cromato, CrO42-, e dicromato, Cr2O72 . Questi ioni danno origine a sali di potassio, K2CrO4, cromato di potassio, K2Cr2O7, dicromato di potassio anchessi utilizzati come reagenti ossidanti. Attualmente si a limitare luso dei composti del cromo esavalente a causa della loro elevata tossicit. I metalli di transizione si trovano in natura come elementi costitutivi di numerosi minerali, importanti sia dal punto di vista naturalistico che economico. Solo alcuni, in particolare, platino, Pt, oro Au, e argento, Ag, si trovano in natura gi allo stato metallico : si tratta di elementi i cui atomi presentano una relativa resistenza ad ossidarsi e quindi a formare ioni positivi e composti con altri elementi; per tale caratteristica sono chiamati metalli nobili.

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Nel sesto periodo del Sistema Periodico il riempimento degli orbitali 5d preceduto dal riempimento degli orbitali 4f (controlla il diagramma energetico degli orbitali al Capitolo 10). Poich gli orbitali f sono 7, i 10 elementi di transizione del sesto periodo sono preceduti da una serie di 14 elementi, chiamati terre rare o lantanidi dal nome dellelemento che precede la serie, il lantanio, La. Anche i lantanidi presentano 2 elettroni nel guscio pi esterno e quindi hanno un comportamento metallico e generalmente formano composti con numero di ossidazione +2, anche se molti tra essi presentano anche altri numeri di ossidazione. Gli elementi delle terre rare manifestano le stesse propriet degli elementi di transizione, data la sostanziale analogia nella struttura elettronica. Al settimo periodo il fenomeno si ripete e il riempimento degli orbitali 6d preceduto dal riempimento degli orbitali 5f con la formazione della serie degli attinidi, dal nome dellelemento lattinio, Ac, da cui la serie ha origine.

ELEMENTO

Titanio Ti Vanadio V Cromo Cr Manganese Mn Ferro Fe Cobalto Co Nichel Ni Rame Cu Zinco Zn Palladio Pd Argento Ag TungstenoW Platino Pt Oro Au Mercurio Hg

Caratteristiche di alcuni metalli di transizione numero massa Punto di Punto di atomico atomica fusione (C) ebollizione (u) (C) 22 47,880 1660 3287 23 50,942 1890 3380 24 51,996 1857 2672 25 54,938 1244 1962 26 55,847 1535 2750 27 58,933 1495 2870 28 58,693 1453 2732 29 63,546 1083,4 2567 30 65,390 419,6 907 46 106,420 1554 2970 47 107,868 962 2212 74 183,840 3410 5660 78 195,080 1772 3827 79 197,967 1064,4 3080 80 200,590 - 38,842 356,58

Densit (kg/dm3) 4,54 6,11 7,18 7,21 7,874 8,9 8,902 8,96 7,133 12,02 10,5 19,3 21,45 19,3 13,546

APPROFONDIMENTO Le leghe metalliche Con il termine lega si intende la mescolanza di due o pi metalli con la formazione di un nuovo materiale metallico che presenta propriet diverse da quelle dei componenti di partenza Il metallo presente in maggior quantit viene chiamato metallo base, mentre quelli presenti in quantit inferiori vengono chiamati alligati; questi ultimi possono essere anche non metalli; in questo caso il materiale ottenuto si definisce lega se presenta propriet metalliche. Dal punto di vista chimico una lega non un composto ma un miscuglio di vari metalli, presenti in quantit variabili; La composizione di una lega non viene quindi espressa con una formula chimica ma con le percentuali dei vari elementi che la costituiscono. Leghe del rame Sono tra le pi note. In particolare: - Bronzi: sono leghe del rame con lo stagno, ed eventualmente altri alligati in quantit inferiori; in genere la quantit di stagno non superiore al 30%; quantit superiori rendono la lega troppo fragile. Il bronzo ha avuto una grande importanza nella storia umana: nellet del bronzo, nel secondo e terzo millennio a.C. stato il materiale metallico pi utilizzato. Tra i suoi numerosi impieghi ricordiamo la fabbricazione delle campane: una lega con un contenuto di stagno intorno al 20% presenta caratteristiche ottimale di robustezza e sonorit. - Ottoni: sono leghe del rame con lo zinco, in genere presente in quantit non superiore al 35%; tra i numerosi impieghi ricordiamo gli strumenti musicali a fiato. Leghe ferro-carbonio Sono un esempio di leghe in cui lalligato un non metallo: si distinguono in ghise ed acciai. Nellacciaio il contenuto di carbonio inferiore al 2%, mentre nella ghisa la quantit di carbonio superiore a tale percentuale: in teoria la quantit massima di carbonio dovrebbe essere del 6,7%, anche se difficilmente si raggiunge il 4%. Le ghise sono molto dure ma molto fragili; gli acciai sono pi duttili e malleabili e presentano una grande resistenza agli urti e agli sforzi di trazione. Spesso alla lega ferro-carbonio si addizionano altri alligati, come nellacciaio inossidabile (acciaio inox) in cui si aggiungono significative quantit di nichel e di cromo; una tipica composizione quella dellacciaio 18 8: 18% di cromo e 8% di nichel. Amalgame Sono leghe in cui presente il mercurio; se la quantit di mercurio grande, la lega si presenta a temperatura ambiente allo stato liquido; se la percentuale di mercurio bassa, la lega solida. Tra i vari utilizzi delle amalgame molto discusso quello nelle otturazioni dentarie: spesso per otturare le carie si utilizza un amalgama contenente oltre al mercurio, argento, stagno e rame, che pu essere pericolosa a causa della grande tossicit del mercurio.

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