Fondi Ue per Gorski Kotar?

Servir una cifra spropositata per intervenire sui danni causati alla regione dalla terribile ondata di gelo, e il governo croato batte cassa a Bruxelles #Balcani #Croazia #Gorski Kotar #calamit naturali #Bruxelles #Fondo di solidariet dellUnione europea #rete elettrica #ministero delle Finanze <br/> 292 milioni di euro, una cifra stellare ma necessaria per intervenire al pi presto, e in modo capillare, sui danni causati dalla poderosa ondata di gelo che verso gli inizi di febbraio ha investito la Croazia, colpendo particolarmente la regione montagnosa di [b]Gorski Kotar[/b]. Una somma che al momento Zagabria non pu permettersi in alcun modo di sborsare, visto che gli sforzi dellesecutivo dovranno essere destinati principalmente a riportare il disavanzo alla soglia fatidica del 3% imposta da [b]Bruxelles[/b]. Per questo il [b]ministero delle Finanze[/b] croato, venerd scorso, ha presentato una richiesta ufficiale per accedere al [b]Fondo di solidariet dellUnione europea[/b], cos da ottenere un solido contributo per far fronte allemergenza.<br/> <br/> Con la domanda formale inviata presso la Commissione europea, il ministero ha chiesto di poter usufruire di un finanziamento pari a circa 155 milioni di euro, mentre lo Stato croato metter a disposizione un fondo di 135 milioni, recita la nota stampa diffusa dal ministero delle finanze, riportata dallagenzia Hina. Gran parte dellimporto servir a rimettere in piedi la [b]rete elettrica[/b] nel territorio della regione croata, dal momento che l[b]ondata di gelo[/b] ha causato il guasto pi grave registrato dalla fine della guerra, avvenuta nel 1995. E in effetti, le fortissime precipitazioni avevano isolato totalmente circa 14.000 famiglie (il 75% della popolazione locale), rimaste senza elettricit per ben 18 ore, e bloccato buona parte del traffico stradale e ferroviario.<br/> <br/> Istituito a seguito delle gravi inondazioni che hanno devastato lEuropa centrale nellestate del 2002, il Fondo di solidariet dellUe (FSUE) nato per rispondere in modo tempestivo ed efficace alle grandi [b]calamit naturali[/b]. Da allora il Fondo stato utilizzato ben 56 volte in risposta a diversi tipi di catastrofi, tra cui

inondazioni, incendi forestali, terremoti, tempeste e siccit. Finora sono stati erogati oltre 3,5 miliardi di euro a favore di 23 Paesi europei.<br/>

Croazia, accordo pro-Efta

Il governo croato ha siglato i documenti preliminari per entrare a far parte dello Spazio economico europeo (See) #Balcani #Croazia #Bruxelles #Josko Klisovic #Spazio economico europeo #Associazione di libero scambio #legislazione #rapporti commerciali <br/> Venerd scorso il viceministro degli Esteri croato, [b]Josko Klisovic[/b], ha sottoscritto a [b]Bruxelles[/b] un accordo preliminare con il quale Zagabria aderir presto allo [b]Spazio economico europeo[/b] (See), cos da intrattenere [b]rapporti commerciali[/b] regolamentati dalle norme comunitarie anche con i Paesi aderenti allEfta, l[b]Associazione di libero scambio[/b] che fu fondata nel 1960 come alternativa per gli Stati europei che non volevano, o non potevano, entrare nella Comunit economica europea. Il trattato finale entrer in vigore dopo le necessarie operazioni di ratifica che dovranno essere portate avanti dai Parlamenti dei Paesi dello Spazio economico europeo. Ad ogni modo, dal 12 aprile il documento verr applicato in via provvisoria, spiega Klisovic in unintervista rilasciata allagenzia Hina. Con ladesione al See, Zagabria avr a disposizione un fondo pari a circa 9,6 milioni per lattuazione di [b]progetti[/b] congiunti con gli Stati aderenti: un percorso intrapreso nel settembre del 2012 con la richiesta di entrare a far parte del See, e coronato a febbraio dello scorso anno con lapertura dei negoziati ufficiali.<br/> <br/> Il See stato istituito nel 1994 allo scopo di estendere le disposizioni applicate dallUe al proprio mercato interno anche ai Paesi dellEfta. La [b]legislazione[/b] di Bruxelles relativa al mercato interno, quindi, diventa parte della legislazione dei Paesi See una volta che questi ultimi accettano di recepirla. Importante, inoltre, ricordare che lUe legata a due dei suoi partner See (Norvegia e Islanda) da varie politiche settentrionali e forum incentrati sulle

aree pi settentrionali dEuropa, in rapida evoluzione, e sulla regione artica nel suo insieme.<br/>

54 milioni per Zagabria

La Banca mondiale sostiene in pieno la durissima cura ricostituente adottata dal governo croato, e a breve stanzier un ricco prestito #Balcani #Croazia #Banca mondiale #manovra finanziaria #Slavko Linic #Washington #Fondo monetario internazionale <br/> La [b]Banca mondiale[/b] approva i punti principali della draconiana [b]manovra finanziaria[/b] che il governo di Zagabria ha presentato lo scorso mese in Parlamento, e a breve stanzier un prestito da ben 54 milioni di euro per rimpinguare le esauste casse croate. Parola del ministro delle Finanze croato [b]Slavko Linic[/b], che sabato ha rilasciato unintervista allagenzia Hina, subito dopo aver partecipato a [b]Washington[/b] al meeting primaverile organizzato dalla Banca mondiale e dal [b]Fondo monetario internazionale[/b]. Gli esperti della Banca mondiale hanno sposato lintero programma elaborato dallesecutivo croato in stretta collaborazione con Bruxelles. Del resto, non possiamo allontanarci dalla strada indicata dallUnione europea, visto che sulla Croazia grava la pesante procedura dinfrazione per deficit eccessivo. La Banca mondiale ha valutato positivamente anche la nuova imposta sulle telecomunicazioni, purtroppo criticata da alcuni media assolutamente miopi sulla questione, osserva Linic. Dopo un lungo colloquio, siamo riusciti ad ottenere un prestito da ben 54 milioni di euro che la Banca mondiale stanzier fra non molto. Grazie a questo fondo, Zagabria avr a disposizione capitali freschi per intervenire sensibilmente in campo educativo, sanitario e sociale, precisa il ministro delle Finanze. Com chiaro, siamo sostenuti sia da Bruxelles che dalla Banca mondiale e dal Fondo monetario internazionale. Solo gli economisti croati ostacolano un percorso che, seppur estremamente difficile, risulta necessario per rialzare la testa e rimettere in moto le finanze croate, tuona Linic.<br/>