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Piano dei Corsi

AUDA
(Attestato Unico Dante Alighieri)

Il Piano dei Corsi AUDA L'Ufficio PLIDA ha progettato e realizzato un Piano dei Corsi che si configura come uno strumento di lavoro utile a tutti i docenti dei Comitati Dante Alighieri nel mondo. Il piano fornisce, in dettaglio e in progressione, l'inventario completo delle competenze pragmatiche, fonomorfologiche, sintattiche, lessicali e testuali da presentare, attivare e sviluppare negli apprendenti che frequentino un corso di lingua italiana in un Comitato Dante Alighieri, dal livello pi elementare (A1.1) al livello pi avanzato (C2.2). Il piano articolato in 12 corsi (A1.1; A1.2; A2.1; A2.2; B1.1; B1.2; B2.1; B2.2; C1.1; C1.2; C2.1; C2.2) che seguono il percorso di apprendimento linguistico-comunicativo indicato dal Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue. Si comincia con l'inventario completo delle competenze pragmatiche e delle conoscenze fonomorfologiche, sintattiche, lessicali e testuali da presentare, attivare e sviluppare in un corso di un determinato livello; segue la presentazione di un itinerario didattico tipo, generalmente articolato in 8 moduli di 4 ore ciascuno. In ciascun modulo sono indicate in dettaglio tutte le competenze pragmatiche e le conoscenze fonomorfologiche, sintattiche, lessicali e testuali da presentare, attivare e sviluppare negli apprendenti. Mette conto sottolineare che, mentre l'inventario delle competenze rappresenta l'obiettivo che gli insegnanti devono raggiungere (in un corso di livello x devono essere presentate, attivate e sviluppate tutte le competenze e le conoscenze indicate nell'inventario), l'itinerario didattico tipo rappresenta un percorso che gli insegnanti possono seguire: non un obbligo, insomma, ma un insieme di utilit per i docenti. Il monte ore indicato rappresenta quello minimo richiesto dalla Societ Dante Alighieri per ciascun corso; responsabili didattici e docenti potranno aumentarlo a seconda del profilo degli apprendenti. Com' ovvio, la scansione modulare consente di organizzare i corsi con grande elasticit. I responsabili potranno liberamente e variamente distribuire le ore di cui si compone ciascun modulo didattico. Per ciascun livello, sar possibile organizzare corsi standard (ad esempio: 4 ore settimanali per 8 settimane di corso), corsi intensivi (ad esempio: 16 ore settimanali per 2 settimane di corso) e corsi di media intensit (ad esempio: 8 ore settimanali per 4 settimane di corso, ecc.).

Corso A1.1
Monte ore (minimo): 32 ore. Organizzazione: moduli di 4 ore di lezione, liberamente organizzabili (ad esempio: 2 + 2 ore per 8 settimane di corso; 2 + 2 + 2 + 2 ore per 4 settimane di corso, ecc.). Una proposta di scansione interna del corso consultabile a p. 50. Contenuti Competenze pragmatiche Presentarsi e presentare una persona Salutare e congedarsi Chiedere a una persona come sta e rispondere Dare e richiedere dati personali (nome, cognome, indirizzo, telefono) Richiamare lattenzione di qualcuno in modo formale e informale Chiedere di ripetere Chiedere come si scrive, come si pronuncia e cosa significa una parola Capire lessenziale di un testo breve con poche parole sconosciute Parlare di s (il lavoro e let) Chiedere e dare informazioni in situazioni di vita quotidiana (indicare un oggetto, chiedere un prezzo, fare acquisti in un negozio di abbigliamento) Descrivere luoghi in modo semplice (la casa) Descrivere oggetti in modo semplice. Competenze linguistiche Fonetica, ortografia e punteggiatura Lalfabeto italiano: come si pronunciano e come si scrivono le vocali e le consonanti italiane e straniere (j, k, w, x, y), in parola e singolarmente Laccento grafico di Parole sdrucciole e bisdrucciole Laccento sulla sesta persona dellindicativo presente (mngiano, crdono, ecc.) Coppie minime: /e/ - /i/ (cena / Cina), /o/ - /u/ (polizia / pulizia), /p/ - /b/ (palla / balla); /f/ - /v/ (foce / voce), /t/ - /d/ (tento / tendo) Pronuncia e grafia dei suoni [k] (come in cavallo, perch), [t] (come in cena, ciao), [g] (come in gara), [d] (come in gelato, gioved), <q> ([kw] come in quanto) La h in italiano. Morfologia e sintassi Nomi comuni: le uscite regolari del maschile e del femminile (nomi maschili al singolare in o e femminili al singolare in a, al
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plurale in i e in e) Nomi propri: ordine nome+cognome Articoli: forme e posizione degli articoli indeterminativi e determinativi Accordo dell'articolo in genere e numero con il nome Aggettivi: forme degli aggettivi a quattro uscite Accordo dell'aggettivo in genere e numero con il nome Posizione non marcata dellaggettivo Funzione attributiva dellaggettivo Funzione predicativa dellaggettivo Verbi: indicativo presente dei verbi regolari delle tre coniugazioni Indicativo presente di alcuni verbi irregolari: avere, essere, fare, stare Indicativo presente di chiamarsi (prime tre persone singolari) Accordo soggetto-verbo Pronomi e aggettivi pronominali: Pronomi personali soggetto: forme, posizione e uso facoltativo Pronomi allocutivi: tu/Lei Pronomi e aggettivi dimostrativi: questo, questa, questi, queste Numerali: cardinali da 0 a 100 Avverbi: avverbi interrogativi: come? dove? quanto? Avverbi di modo: bene, male Ci presentativo nelle forme c, ci sono Tipi di frasi: frase interrogativa diretta. Competenze lessicali (lessico ed espressioni comunicative) Lindirizzo (via, viale, piazza, ecc.) Cibi e bevande di prima necessit (acqua, pane, sale, caff, latte, olio, zucchero, ecc.) Professioni molto diffuse (medico, avvocato, operaio, impiegato, insegnante, ecc.) Capi di abbigliamento e accessori molto diffusi (camicia, pantaloni, maglione, maglietta, mutande, scarpe, borsa, ecc.) Tipi di valuta (euro, dollaro, sterlina, corona, franco svizzero, ecc.) Ambienti della casa (cucina, bagno, camera da letto, soggiorno, ecc.) Principali mobili della casa (armadio, letto, tavolo, divano, ecc.) Colori (bianco, verde, rosso, ecc.) Forme e dimensioni (tondo, quadrato, rettangolare, piccolo, grande) Formule di saluto formali e informali: buongiorno, buonasera, arrivederci, ciao Formule di cortesia: signore, signora, dottore Formule di contatto: scusa, scusi, scusate, per favore, grazie. Competenze testuali relative a comprensione, produzione e/o scambio di testi Testi parlati: brevi dialoghi tra insegnante e studenti; brevi dialoghi al telefono; messaggi registrati nelle segreterie telefoniche; brevi conversazioni registrate; brevi conversazioni tra studenti per descrivere la loro camera e la loro casa; brevi conversazioni tra studenti per descrivere un oggetto che considerano fondamentale; reclami per un bagaglio smarrito o rubato Testi scritti: moduli da riempire con dati personali; documenti didentit; brevi note e appunti; elenchi (ad esempio: la lista di ingredienti di una semplice ricetta di cucina, la lista della spesa); annunci di lavoro; biglietti da visita; scontrini fiscali; bollette; annunci per affittare/vendere una casa; annunci per vendere un oggetto; reclami per un bagaglio smarrito o rubato Testi trasmessi: sms, chat.
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Corso A1.2
Monte ore (minimo): 32 ore. Organizzazione: moduli di 4 ore di lezione frontale, liberamente organizzabili (ad esempio: 2 + 2 ore per 8 settimane di corso; 2 + 2 + 2 + 2 ore per 4 settimane di corso, ecc.). Una proposta di scansione interna del corso consultabile a p. 55. Contenuti Competenze pragmatiche Parlare di s (abitudini quotidiane, tempo libero) Situare gli eventi nel tempo (chiedere e esprimere lora, le frazioni di ora, la data, i giorni della settimana) e fissare un appuntamento Capire lessenziale di un testo breve con poche parole sconosciute (cartolina o e-mail) Cercare, chiedere o dare informazioni (attivit e programmi di servizi, negozi, enti formativi) Comprendere e dare brevi e semplici istruzioni Comprendere regole e divieti Chiedere e dare informazioni in situazioni di vita quotidiana (la spesa). Competenze linguistiche Fonetica, ortografia e punteggiatura Coppie minime: /r/ - /l/ (mare / male), /b/ - /v/, (bere / vere) Pronuncia e grafia dei suoni [] (<gl> come in figlio), [] (<gn> come in bagno). Morfologia e sintassi Articoli: valore distributivo (il sabato mi alzo tardi) Uso dellarticolo determinativo nelle espressioni di tempo, per indicare le ore e le date Verbi: indicativo presente dei verbi andare e dare Indicativo presente di alcuni verbi riflessivi di largo uso (lavarsi, alzarsi, ecc.) Presente iterativo (faccio colazione alle otto) Presente in luogo del futuro (domani vado al mare) Gerundio semplice dei verbi regolari delle tre coniugazioni Presente progressivo (stare + gerundio) Imperativo affermativo e negativo Funzioni dellimperativo: dare indicazioni, regole e divieti Pronomi e aggettivi pronominali: pronomi personali complemento atoni Pronomi e aggettivi interrogativi (che?) Preposizioni: preposizioni semplici in e a nelle
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determinazioni di luogo da per indicare la provenienza in per indicare un mezzo preposizioni articolate Avverbi: avverbi di tempo(prima, poi/dopo, presto, tardi, oggi, ieri, domani, sempre, spesso, qualche volta, raramente, mai) avverbi di luogo (avanti, indietro, a sinistra, a destra) Tipi di sintagmi: indicazioni di orari (dalle 10.00 alle 13.30) Tipi di frasi: frasi enunciative allindicativo con ordine non marcato (Oggi una bella giornata) frasi negative semplici (Oggi non una bella giornata). Competenze lessicali (lessico ed espressioni comunicative) Momenti della giornata (mattina, pomeriggio, sera, notte) mezzi di trasporto privati e pubblici (macchina, autobus, taxi, bicicletta, motocicletta, ecc.) stagioni, mesi, giorni della settimana, ore e frazioni dora (un quarto, un mezzo, tre quarti) attivit ricorrenti (andare dal medico, dal parrucchiere/barbiere, al cinema, al ristorante, a teatro, in palestra, in chiesa, in discoteca, ecc.) scuola (insegnante, studente, classe, livello, corso, ecc.) programmi televisivi e radiofonici (telegiornale, film, giornale radio, rubrica, quiz, cartoni animati, meteo, telefilm) luoghi privati e pubblici della citt (municipio, comune, chiesa, banca, albergo, ufficio postale, fabbrica, mercato, supermercato, parco, ponte, strada, incrocio, palestra, edicola, cinema, teatro, porto, aeroporto, stazione ferroviaria, fermata dellautobus, quartiere, bar, ristorante, salita, discesa, uscita, entrata) peso, frazioni di peso e quantit (un/mezzo etto/chilo/litro; due etti/chili/litri e mezzo; met, un po di...) frutta e verdura contenitori di alimenti (pacco, scatola, confezione, busta, barattolo, bottiglia) negozi di alimentari pi diffusi (alimentari, pasticceria, forno, macelleria, ecc.) lessico degli esercizi commerciali (apertura/chiusura, attivit/riposo, inizio/fine; aperto/chiuso, attivo/non attivo; aprire/chiudere) vedersi nel significato di incontrarsi formule per chiedere lora (Che ora ?/ Che ore sono? A che ora? Che giorno ?). Competenze relative a comprensione, produzione e/o scambio di testi Testi parlati: brevi conversazioni o interviste; telefonate; brevi messaggi registrati in una segreteria telefonica; messaggi registrati che indicano i giorni e gli orari di attivit di negozi, servizi, ecc.; annunci in luoghi pubblici (aeroporti, stazioni, supermercati, ecc.); brevi conversazioni al mercato Testi scritti: descrizione delle proprie abitudini quotidiane; calendari, agende, programmi di attivit culturali e di svago; cartoline o e-mail per descrivere gli spostamenti durante un viaggio; avvisi che indicano i giorni e gli orari di attivit di negozi, servizi, ecc.; mappe turistiche; regolamento di un parco, di una piscina, ecc.; avvisi e divieti; insegne; menu; liste della spesa Testi trasmessi: sms; palinsesti
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di programmi televisivi e radiofonici; indicazioni su come raggiungere un luogo fornite da siti internet; indicazioni stradali fornite da un navigatore satellitare.

Corso A2.1
Monte ore (minimo): 32 ore. Organizzazione: moduli di 4 ore di lezione, liberamente organizzabili (ad esempio: 2 + 2 ore per 8 settimane di corso; 2 + 2 + 2 + 2 ore per 4 settimane di corso, ecc.). Una proposta di scansione interna del corso consultabile a p. 60. Contenuti Competenze pragmatiche Parlare di s (descrivere s stessi e la propria famiglia) Cercare, chiedere o dare informazioni (per scegliere una localit per le vacanze) Cercare, chiedere e ottenere servizi (per organizzare un viaggio) Formulare un invito e fare programmi Accettare o rifiutare un invito, formulare una proposta alternativa Fare previsioni e parlare di eventi futuri Chiedere e dare informazioni in situazioni di vita quotidiana (al ristorante) Esprimere la possibilit, la certezza, lincertezza o il dubbio. Competenze linguistiche Fonetica, ortografia e punteggiatura: Pronuncia delle consonanti doppie. Morfologia e sintassi: Nomi comuni: nomi maschili e femminili in -e, plurali in -i. Nomi maschili in -a; nomi in -ista. Articoli: uso dellarticolo davanti al possessivo con i nomi di parentela Accordo dellarticolo determinativo e indeterminativo con i nomi con singolare in -e, plurale in -i Il cosiddetto articolo partitivo: plurale dellarticolo indeterminativo (vorrei degli spaghetti) e indicazione di quantit indefinite (del pane). Aggettivi: forme di buono Aggettivi a due uscite (maschile e femminile singolare in -e, maschile e femminile plurale in -i) Formazione del superlativo assoluto con laggiunta del suffisso issimo Formazione del superlativo assoluto con lavverbio molto Accordo dellaggettivo in genere e numero con il nome a cui si riferisce. Verbi: verbi servili (o modali): indicativo presente di volere e potere e costruzione con la reggenza diretta dellinfinito (vuoi venire in piscina?, stasera non posso uscire)
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Vorrei + infinito (vorrei prenotare una camera) Uso di andare seguito da un nome o da di + infinito per esprimere unintenzione (mi va un gelato, ti va di mangiare qualcosa?) Indicativo presente di uscire Costruzione impersonale del verbo dispiacere (mi dispiace) Verbi senza soggetto: verbi atmosferici e descrizioni del clima (piove) Uso dellindicativo presente per descrivere verit senza tempo e scientifiche (lacqua bolle a cento gradi); Indicativo futuro semplice dei verbi regolari delle tre coniugazioni Indicativo futuro semplice del verbo essere Lindicativo futuro semplice per collocare un evento nel futuro Futuro suppositivo (per presentare in forma dubitativa un avvenimento contemporaneo: sar vero?) Pronomi e aggettivi pronominali: pronomi personali complemento tonici Uso dei pronomi personali complemento tonici con le preposizioni (con me, da lui) Ripresa dei pronomi personali atoni Posizione dei pronomi personali atoni: proclitica (con lindicativo: lo sento, gli parlo) ed enclitica (con limperativo e linfinito: sentilo, parlagli, sentirlo, parlargli) Pronomi e aggettivi possessivi Pronomi e aggettivi interrogativi: chi, che cosa e cosa Numerali: cardinali da cento a un miliardo Ordinali Preposizioni: in nelle espressioni in montagna, in campagna a nelle espressioni al mare, al lago; per indicare il modo e la maniera (penne allarrabbiata) con per indicare compagnia o unione (sono al telefono con Francesca) per nelle espressioni che indicano un periodo di tempo (per una settimana, per tre notti, ecc.); per indicare il destinatario di un vantaggio o di uno svantaggio (questo regalo per Marina) su per indicare un luogo (sullisola, sulla montagna) Avverbi: ci proavverbio locativo (Quando vai a casa? Ci vado tra unora) Avverbi (e determinazioni) di tempo: stasera, domani pomeriggio, sabato prossimo, fra x giorni/mesi/anni, gi, ormai ecc. Avverbi di quantit (poco, molto, tanto, troppo) Avverbi di modo derivati in mente Tipi di sintagmi: indicazioni di tempo senza preposizioni (tipo Partir il prossimo anno), con a (tipo A settembre dovr lasciare casa), con di (tipo Dinverno fa freddo), con in (tipo In autunno cadono le foglie) Indicazioni di periodo (dal 10 al 16 maggio). Tipi di frasi: frasi coordinate introdotte da ma, o, oppure, purtroppo Frasi esclamative nominali introdotte da che (che freddo! che bella idea!). Competenze lessicali (lessico ed espressioni comunicative) La famiglia Aggettivi qualificativi molto diffusi e loro contrari per descrivere laspetto fisico di persone (alto/basso, magro/grasso, ecc.) Viaggi e vacanze: luoghi di villeggiatura (campagna, montagna, mare, citt darte ecc.); tipi di alloggio turistico (campeggio, albergo, casa in affitto, residence, villaggio turistico, ostello); servizi alberghieri (camera singola/doppia, con/senza bagno, piscina, televisione, ristorante, mezza pensione/pensione completa, aria condizionata, telefono, ecc.); prenotazione e disponibilit (libero/occupato,
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completo); abiti e oggetti da mettere in valigia (macchina fotografica, cellulare, ombrello, libro, documenti, occhiali da sole, ecc.); vitto e pasti (colazione, pranzo, cena) Portate (antipasto, primo, secondo, contorno, dessert/dolce), posate (forchetta, coltello, ecc.), cibi italiani Mezzi di pagamento (carta di credito, bancomat, contanti, ecc.) Tempo libero (ascoltare musica, guardare programmi televisivi, leggere libri, visitare musei, andare al cinema/al teatro/in discoteca, ecc.) Impegni della vita quotidiana (appuntamenti di lavoro, visite dal medico, impegni di studio, impegni familiari, ecc.) Tempo atmosferico (aggettivi: sereno, nuvoloso, piovoso, umido, forte, moderato, mosso, caldo, freddo, ecc.; nomi: sole, nuvole, pioggia, neve, vento, temperatura, ecc.; verbi: piovere, nevicare, grandinare, ecc.) I punti cardinali (nord, sud, est, ovest, nordest, ecc.) Verbi: sapere/ non sapere, sbagliare; essere sicuri; possibile/impossibile Avverbi e locuzioni avverbiali: forse, certamente, sicuramente, per certo, al cento per cento Formule di augurio (Auguri! In bocca al lupo! Crepi! buon anniversario/compleanno/anno/viaggio/Natale; buona domenica/Pasqua; buone vacanze) Formule per aprire una conversazione telefonica (Pronto?) Formule per esprimere accordo (va bene, daccordo, perfetto!) Formule di certezza e incertezza ( possibile/impossibile, sicuro, essere/non essere sicuri). Competenze relative a comprensione, produzione e/o scambio di testi Competenze testuali generali: uso anaforico dei pronomi personali Testi parlati: telefonate; conversazioni informali; conversazioni al ristorante; semplici proverbi Testi scritti: didascalie; promozioni e offerte turistiche; elenchi (lista delle cose da mettere in valigia, lista di attivit che si possono svolgere in un villaggio turistico); programmazioni di concerti, spettacoli e mostre; agende; note; menu; rubriche di cucina; semplici proverbi; programmazioni di concerti, spettacoli, mostre; brevi e semplici brani estratti da testi scientifici divulgativi. Testi trasmessi: programmazioni di concerti, spettacoli, mostre; palinsesti televisivi; sms; fax o e-mail di prenotazione di un servizio (alloggio in albergo, noleggio di una macchina, ecc.); rubriche di cucina; previsioni meteorologiche, oroscopi, previsioni sul futuro individuale e collettivo; brevi e semplici spezzoni di documentari.

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Corso A2.2
Monte ore (minimo): 32 ore. Organizzazione: moduli di 4 ore di lezione, liberamente organizzabili (ad esempio: 2 + 2 ore per 8 settimane di corso; 2 + 2 + 2 + 2 ore per 4 settimane di corso, ecc.). Una proposta di scansione interna del corso consultabile a p. 64. Contenuti Competenze pragmatiche Parlare di s (abilit e saperi, gusti e interessi) Parlare di esperienze fatte nel passato Raccontare fatti Esprimere, chiedere e motivare opinioni in modo semplice Fare confronti Esprimere accordo e disaccordo Descrivere un luogo e collocarlo nello spazio Esprimere lobbligo o la necessit Descrivere sensazioni fisiche ed emotive. Competenze linguistiche Fonetica, ortografia e punteggiatura Uso delle maiuscole allinizio del periodo Uso delle maiuscole con i nomi propri Uso del punto Uso della virgola Uso del punto interrogativo Contrasto fra intonazione affermativa e intonazione interrogativa. Morfologia e sintassi Nomi comuni: particolarit del plurale dei nomi che al singolare escono in -co e in -go (plurali in -chi, in -ci, in -ghi e in -gi: il cuoco, il medico, il sugo, lo psicologo / i cuochi, i medici, i sughi, gli psicologi) Il genere dei nomi Il genere dei nomi pi comuni di alberi e di frutti (il pero, la pera) Nomi propri: il genere dei nomi delle regioni italiane (la Basilicata, il Lazio) Il genere maschile dei nomi di mari, fiumi, laghi, monti (il Monte Bianco, il Po, lAdriatico) Aggettivi: aggettivi a quattro uscite che terminano in -co e in -go (tipo antipatico / antipatici, bianco / bianchi, largo / larghi) Posizione dellaggettivo qualificativo Comparativi di maggioranza, minoranza e uguaglianza Verbi: verbi servili (o modali): indicativo presente di dovere e costruzione con la reggenza diretta dellinfinito Verbi di terza coniugazione in -sco, tipo io preferisco Costruzione dei verbi piacere (mi piace / mi piacciono)
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e interessare (mi interessa / mi interessano) Verbi senza soggetto: impersonali tipo bisogna (con reggenza dellinfinito) Esperiente dellazione e soggetto grammaticale (mi piace la musica) Costruzione del verbo sapere (con reggenza diretta dellinfinito) per indicare unabilit Indicativo passato prossimo (io ho amato) Usi del passato prossimo I verbi ausiliari avere e essere Scelta dellausiliare nei tempi composti Participio passato dei verbi regolari e di alcuni verbi irregolari di largo uso nei tempi composti Accordo del participio passato nel passato prossimo con lausiliare essere Uso dellimperativo per impartire ordini, divieti e raccomandazioni Uso dellinfinito per impartire ordini Pronomi e aggettivi pronominali: funzione rafforzativa dei pronomi tonici (a me piace molto questo film, e a te?) Distinzione tra pronomi personali atoni con funzione di complemento di termine e con funzione di complemento oggetto Il pronome neutro lo Accordo dei pronomi atoni complemento oggetto con il participio passato dei tempi composti quando il pronome precede il verbo (li ho visti) Pronomi e aggettivi interrogativi: che, quale e quanto Pronomi e aggettivi indefiniti: nessuno, nulla, poco, molto, tanto, troppo Preposizioni: di per indicare un argomento (Gianni parla spesso di cinema) per per indicare i limiti di unaffermazione (per me, i giudici hanno ragione) su per indicare un argomento (Qual la tua opinione su Giorgio?) Locuzioni preposizionali di luogo: di fronte a, vicino a, dietro a, lontano da Avverbi: comparativi di maggioranza, minoranza e uguaglianza Alterazioni dellavverbio Avverbi di tempo: non pi, nonmai, x giorni/mesi/anni fa Posizione di gi, mai, sempre, ancora nei tempi composti Avverbi di luogo: qui, l Avverbi interrogativi: perch? come mai? Anche, neanche (in espressioni per indicare laccordo o il disaccordo con unopinione espressa dallinterlocutore come: anche/neanche io la penso cos, anche/neanche a me Luigi simpatico), abbastanza, per niente Tipi di sintagmi: indicazioni di luogo con in, a, da, per (tipo a tre chilometri da Roma, passare per il centro) Tipi di frasi: discorso diretto Frasi introdotte da secondo me, per me Frasi temporali introdotte da quando Frasi causali introdotte da perch. Competenze lessicali (lessico ed espressioni comunicative) Abilit (parlare le lingue straniere, suonare uno strumento musicale, recitare, usare il computer) e sport (sciare, giocare a tennis, pallavolo, calcio, ecc.) Differenze semantiche tra sapere e conoscere Passaggi di vita importanti (nascita, titoli di studio conseguiti, esperienze di lavoro, traslochi, viaggi e trasferimenti in altri luoghi, vita affettiva, ecc.) Esperienze particolari (avventure, imprevisti, ecc.) Formule per esprimere la propria opinione (essere a favore/contro qualcosa) Formule per segnalare laccordo e il disaccordo (essere/non essere daccordo, vero/non vero, certo, esatto, certamente, gi, anche/neanche, per niente, macch!) Toponimi delle regioni
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italiane Nomi comuni topografici (montagna, lago, ecc.) Semplici termini per nominare e descrivere strutture architettoniche (nomi: torre, palazzo, chiesa, ecc.; aggettivi: alto, imponente, meraviglioso, ecc.) Nomi di alberi, piante, fiori Verbi che indicano la collocazione in un luogo (trovarsi, essere situato) Formule per indicare lobbligo o il divieto: obbligatorio, proibito, vietato Formule per indicare la necessit: necessario, per forza, necessariamente Formule per esprimere le sensazioni fisiche (avere freddo, caldo, fame, sete, sonno) Formule per esprimere le emozioni (essere triste/felice/contento, amare, odiare, avere paura, ecc.) Formule per negare (macch!) Altre formule (alt! avanti! indietro!). Competenze relative a comprensione, produzione o scambio di testi Testi parlati: colloqui di lavoro; interviste a persone famose; brevi conversazioni. Testi scritti: brevi descrizioni di gusti e interessi propri o di persone italiane famose (brevi articoli di giornali o riviste su sportivi, attori, ecc., interviste); pagine di diario; fumetti; biografie; articoli di cronaca; articoli che raccontano avvenimenti curiosi (invenzioni, primati, ecc.); semplici verbali (ad esempio: denunce alla polizia per un furto subito, un oggetto smarrito, una testimonianza, ecc.); interviste a persone famose; semplici lettere inviate a rubriche tematiche; liste di compiti da svolgere; regolamenti sul comportamento da osservare in determinati luoghi (a scuola, in luoghi pubblici, ecc.); semplici istruzioni per usare un apparecchio (un cellulare, un lettore mp3, una macchina fotografica); semplici descrizioni tratte da guide turistiche. Testi trasmessi: brevi descrizioni di gusti e interessi propri (presentazioni di s stessi su siti internet, facebook, ecc.); e-mail; recensioni su siti internet (blog, forum, ecc.) di film, luoghi, ristoranti, ecc.; lettere o e-mail per descrivere un luogo visitato nelle vacanze; sms, chat, brevi spezzoni di film.

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Corso B1.1
Monte ore (minimo): 32 ore. Organizzazione: moduli di 4 ore di lezione, liberamente organizzabili (ad esempio: 2 + 2 ore per 8 settimane di corso; 2 + 2 + 2 + 2 ore per 4 settimane di corso, ecc.). Una proposta di scansione interna del corso consultabile a p. 69. Contenuti Competenze pragmatiche Descrivere abitudini del passato e fare confronti con il presente Descrivere avvenimenti passati, reali o immaginari Descrivere eventi accaduti in momenti diversi del passato Esporre problemi e dare consigli relativi alla salute Descrivere speranze e ambizioni Parlare delle proprie esperienze di lavoro Segnalare e descrivere un guasto a un oggetto (elettrodomestici, apparecchi tecnologici, ecc.) o il cattivo funzionamento di un servizio (telefono, luce, ecc.) Dare e comprendere istruzioni per risolvere un problema tecnico Descrivere in modo dettagliato Fare previsioni, programmi e promesse Esprimere intenzioni, ipotesi e possibilit Chiedere conferma. Competenze linguistiche Fonetica, ortografia e punteggiatura: Elisione grafica con gli aggettivi singolari bello/bella, santo/santa davanti a vocale Apocope: apocopi sillabiche obbligate con bello e santo Intonazione esclamativa e sospensiva Uso del punto esclamativo, dei puntini di sospensione e dei due punti Prevedibilit dellaccento di parola: bisillabi piani (mare, sole); polisillabi piani (coperta, aragosta). Morfologia e sintassi: Nomi comuni: Singolare e plurale dei nomi femminili in -i (la crisi), -t (la citt), -t (la virt), -o (la mano, la radio); plurale dei nomi femminili in -cia, -gia (goccia/gocce, camicia/camicie, farmacia/farmacie, pioggia/piogge, ciliegia/ciliegie, allergia/allergie) Nomi con il singolare maschile e il plurale femminile (il ginocchio, le ginocchia) Plurale dei nomi
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maschili in -o e -io (zio/zii, bacio/baci) Nomi invariabili tronchi (citt, caff) e monosillabici (re, sci) Genere dei nomi di professione (scrittore/scrittrice, regista, professore/professoressa) Genere dei nomi comuni di animale che hanno ununica forma (tipo balena: il maschio della balena / la femmina della balena) Formazione dei nomi alterati: i suffissi -ino, -accio, -etto, -ello, -one Articoli: uso dellarticolo determinativo con tutto (tutti i giorni) Differenze fra larticolo determinativo e larticolo indeterminativo (tipo Mi presti un libro? Ecco il libro che volevi) Omissione degli articoli con gli aggettivi indefiniti qualche, alcuno Aggettivi: aggettivi qualificativi a tre uscite (ottimista/ottimisti-e) Forme di bello Comparativi e superlativi organici di buono (migliore/ottimo), cattivo (peggiore/pessimo), grande (maggiore/massimo), piccolo (minore/minimo) Superlativo relativo (Marco il pi alto della classe) Uso di pi aggettivi in successione (una minuscola casa bianca) Verbi: indicativo imperfetto dei verbi regolari delle tre coniugazioni Indicativo imperfetto di alcuni verbi irregolari: andare, dire, essere, fare, sapere Funzione iterativa dellindicativo imperfetto (da piccola andavo tutte le estati al mare) Funzione descrittiva dellindicativo imperfetto (nella stanza cerano molte persone) Lindicativo imperfetto per descrivere le intenzioni (volevo andare a fare la spesa) Alternanza e differenza aspettuale tra passato prossimo e imperfetto (compiutezza/incompiutezza) nei racconti al passato Indicativo trapassato prossimo: forme e usi Condizionale presente dei verbi regolari delle tre coniugazioni Usi del condizionale presente: per dare un consiglio (dovresti fare pi attivit fisica), per esprimere un desiderio (mi piacerebbe avere pi tempo libero) Congiuntivo presente dei verbi regolari delle tre coniugazioni Congiuntivo presente di alcuni verbi irregolari: andare, avere, dire, essere, fare, sapere Usi del congiuntivo presente: per esprimere speranza e augurio, per dare istruzioni e consigli, per presentare una situazione o un fatto come incerti, sperati, possibili, dubbi Congiuntivo passato: forme e usi Alternanza dellindicativo e del congiuntivo nelle frasi completive Verbi fraseologici: stare per, cominciare a, continuare a, finire di I verbi riflessivi indiretti (tipo io mi domando) e pronominali (tipo io mi accorgo) Forma impersonale di un verbo riflessivo (nei villaggi ci si diverte molto) Pronomi e aggettivi pronominali: si impersonale (un tempo si lavorava molto) Ne partitivo (di queste compresse, ne prende una la mattina e una la sera) Combinazioni di pronomi atoni (me lo, te lo, glielo, ce lo, ve lo, glielo; me ne, te ne, gliene, ce ne, ve ne, gliene; mi si, ti si, gli si, ci si, vi si, gli si) Pronomi e aggettivi possessivi: uso obbligatorio di proprio nelle frasi con verbo impersonale ( meglio stare al proprio posto) Pronomi e aggettivi dimostrativi: stesso, ci, questo (usato in funzione di pronome neutro) Pronomi e aggettivi indefiniti: qualche, qualcuno, qualcosa, alcuno, niente Pronomi relativi: che e cui Posizione del relativo rispetto allantecedente e concordanza con esso in genere e numero Numerali: nomi-numero (paio, coppia, decina, dozzina, centinaio,
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migliaio) Preposizioni: da per indicare il tempo biografico (da piccolo) Avverbi: comparativi e superlativi organici di bene (meglio/ottimamente), male (peggio/pessimamente), molto (pi/moltissimo), poco (meno/pochissimo), grandemente (maggiormente/massimamente) Avverbi e locuzioni avverbiali di tempo: allora, prima, in precedenza, precedentemente, recentemente, ultimamente, da poco, attualmente, adesso, al giorno doggi, un tempo, una volta, alla fine, allinizio Le locuzioni avverbiali in pace e prima o poi Tipi di frasi: frasi avversative introdotte da mentre, invece, al contrario Frasi completive allindicativo, al congiuntivo o con di + infinito Frasi relative aperte da che Frasi temporali esplicite introdotte da mentre, intanto che, dopo che e frasi temporali implicite allinfinito introdotte da prima di Periodo ipotetico con lindicativo. Competenze lessicali (lessico ed espressioni comunicative) Le cerimonie La famiglia Lambito educativo Medici specialisti (pediatra, dentista, dermatologo, ginecologo, cardiologo, dietologo, ortopedico, otorino, ecc.), malattie e malesseri (avere il raffreddore, linfluenza, la febbre, la gastrite, lallergia, la tosse, la pressione alta/bassa), luoghi di cura (ospedale, studio medico, pronto soccorso, infermeria, farmacia, ecc.), tipi di medicinali (sciroppo, pomata, pillole, gocce, supposte, ecc.), parti del corpo Ampliamento del lessico relativo alle professioni (interprete, stilista, ricercatore, ecc.) Rapporti di lavoro (contratto, tempo determinato/indeterminato, ferie, pensione, lavoro dipendente, libera professione, tirocinio, ecc.) Aggettivi e nomi per descrivere attitudini personali e competenze (ottimista, capace/capacit di, abilit, formarsi/formazione, portato per, interessato a, esperienza pluriennale, ecc.) Utensili (martello, pinza, vite, chiodi, ecc.) Elettrodomestici, apparecchi tecnologici e loro parti Lessico relativo allaccensione, allo spegnimento e alla modalit di funzionamento di elettrodomestici e apparecchi tecnologici (accendere/spegnere, regolare, premere, spingere, aprire/chiudere, sollevare, funzionare/non funzionare, attivare/disattivare, partire/non partire, accensione, avvio, funzionamento, attivazione, guasto, digitale, analogico, elettrico, a batteria, portatile) Descrizione di luoghi naturali (nomi di animali, di piante, ecc.) e urbani (stili architettonici, opere darte, ecc.) Formule per segnalare interesse: davvero?, sul serio? che bello! vai avanti, continua, ecc.. Competenze testuali generali Lanafora testuale Uso di alcuni connettivi testuali (per prima cosa, allora dopo/poi, infine, per ultima cosa).
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Competenze relative a comprensione, produzione o scambio di testi Testi parlati: descrizioni della propria infanzia e della propria adolescenza; racconti sulla base di spunti dati (vignette, immagini, suoni, ecc.); preghiere; colloqui di lavoro; telefonate a call center e a numeri dedicati per segnalare un guasto a un apparecchio o il cattivo funzionamento di un servizio; descrizioni di primati e invenzioni; conversazioni informali relative alla vita personale (famiglia, studio, lavoro, interessi). Testi scritti: articoli di giornali e riviste che mettono a confronto passato e presente (su usi, abitudini, tradizioni, organizzazione sociale, educazione, ecc.); descrizioni della propria infanzia e della propria adolescenza; brevi articoli di cronaca; brani letterari brevi e lineari; lettere in cui si racconta un fatto personale; racconti sulla base di spunti dati (vignette, immagini, suoni, ecc.); foglietti illustrativi di medicinali (informazioni principali); articoli con esposizione chiara in rubriche di giornali e riviste dedicate alla salute; scambi di lettere in rubriche di giornali e riviste per chiedere consigli per risolvere problemi; preghiere; lettere in cui si descrivono desideri e ambizioni; curriculum vitae; brevi descrizioni biografiche e autobiografiche; lettere formali per esporre un disservizio; brani estratti da guide turistiche o da rubriche di riviste e giornali che descrivono luoghi naturali e urbani; descrizioni di primati e invenzioni; lettere informali relative alla vita personale (famiglia, studio, lavoro, interessi); canzoni. Testi trasmessi: brani letterari brevi e lineari tratti da audiolibri; semplici cronache radiotelevisive; brevi spezzoni di programmi radiofonici o televisivi in cui si espongono problemi e si propongono soluzioni (ad esempio, programmi dedicati alla salute, ai problemi affettivi, ecc.); spezzoni di film; brevi documentari; e-mail in cui si racconta un fatto personale; e-mail, sms o chat in cui si descrivono desideri e ambizioni; brani da siti internet che descrivono luoghi naturali e urbani; e-mail informali relative alla vita personale (famiglia, studio, lavoro, interessi).

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Corso B1.2
Monte ore (minimo): 32 ore. Organizzazione: moduli di 4 ore di lezione, liberamente organizzabili (ad esempio: 2 + 2 ore per 8 settimane di corso; 2 + 2 + 2 + 2 ore per 4 settimane di corso, ecc.). Una proposta di scansione interna del corso consultabile a p. 75. Contenuti Competenze pragmatiche Argomentare in modo chiaro, illustrando e sostenendo il proprio o altrui punto di vista su un problema dattualit, indicando vantaggi e svantaggi delle diverse opzioni Esprimere sentimenti e stati danimo Esporre un argomento in modo sintetico e lineare Scusarsi Motivare le proprie azioni Fare una richiesta formale Descrivere le proprie reazioni e impressioni in seguito alla fruizione di unopera artistica Fare una proposta Scegliere tra pi alternative Reperire informazioni per iscriversi a unassociazione, a un corso, a una scuola, allUniversit. Competenze linguistiche Fonetica, ortografia e punteggiatura: Uso della virgola per collegare elementi appositivi Il contorno intonativo degli elementi appositivi Uso delle maiuscole per esprimere rispetto per una persona (Gentile Signora, mi rivolgo a Lei) Uso delle maiuscole con i titoli di opere (I promessi sposi, La traviata) Uso dellenfasi. Morfologia e sintassi: Aggettivi: formazione dei contrari tramite i suffissi in-, s-, dis Altri modi di esprimere il superlativo: davvero/tanto/proprio/veramente/ particolarmente + aggettivo Verbi: lindicativo imperfetto in funzione attenuativa (Volevo delle informazioni sui corsi) Condizionale presente di alcuni verbi irregolari (dovrei, potrei, sarei, vorrei) Il condizionale presente in funzione attenuativa (Potrebbe aiutarmi a compilare questo modulo? Potremmo andare al cinema stasera; Ti andrebbe di uscire dopo il lavoro? Vorrei un caff, per piacere; Sarebbe necessario pi
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tempo) Luso dellindicativo dopo nomi e verbi che indicano la constatazione o la percezione; luso del congiuntivo dopo nomi e verbi che esprimono apparenza Il presente e il passato del congiuntivo per esprimere opinioni e convinzioni. Il congiuntivo presente per esprimere sentimenti personali. Pronomi e aggettivi pronominali: uso del pronome personale soggetto: con il congiuntivo; dopo il verbo in funzione enfatica; dopo anche/neanche, pure/neppure, nemmeno Ne pronome di terza e di sesta persona e neutro (tipo Non mi sono dimenticato di questa cosa = Non me ne sono dimenticato) s pronome tonico riflessivo di terza e sesta persona La pronome oggetto neutro in locuzioni correnti, da solo (farla finita, finirla, smetterla, pensarla, piantarla, vederla), o in combinazione con altri pronomi (farcela, cavarsela, prendersela, sentirsela, avercela) Ci pronome di terza e di sesta persona (tipo sto bene con loro = ci sto bene); ci pronome indiretto di genere neutro (non ci credo = non credo a questa cosa) Ci presentativo nelle forme metterci, volerci, entrarci (Quanto ci metti a arrivare al lavoro? Ci vuole pazienza! Luigi non centra niente con noi) Laggettivo possessivo invariabile altrui Pronomi e aggettivi possessivi di cortesia (Lei-suo, loro/loro) Pronomi e aggettivi esclamativi (chi, che cosa, cosa, che, quale, quanto) Numerali: biennale, triennale, ecc. Entrambi Preposizioni: per per esprimere una causa (scusami per il disturbo) Avverbi: avverbi di modo rappresentati da aggettivi maschili singolari (vestire pesante). Locuzioni avverbiali interrogative di modo (in che/quale modo, in che/quale maniera, ecc.), di luogo (da dove, per dove, verso dove, in che luogo/posto, ecc.), di tempo (da quando, fino a quando, entro quando, da quanto tempo, per quanto tempo), di causa (per quale motivo, per quale ragione, ecc.) Ne proavverbio di luogo (tipo Me ne vado). Tipi di frasi: frasi causali introdotte da dato che, visto che, siccome Frasi ipotetiche introdotte da se: mi dispiace se disturbo Frasi completive allindicativo e al congiuntivo Frasi interrogative introdotte da locuzioni avverbiali (Da quanto tempo siete arrivati?) Frasi interrogative introdotte da sapere e saper dire (Scusi, sa dov il Pantheon?; Mi sa dire dove posso trovare queste informazioni?) Frasi esclamative introdotte da che e come (Che forza! Che pizza/noia! Che spavento! Come sono felice/triste!) Frasi relative incidentali Frasi comparative allinfinito (me ne sto a casa, piuttosto che vedere Claudio) Frasi correlative con sia sia (mi va sia di mangiare un gelato sia di vedere un film), n n (non mi va n di vedere il film n di andare alla mostra) Frasi disgiuntive con oo (scegli tu: o passiamo il Natale a Roma, o andiamo dai tuoi al mare). Competenze lessicali (lessico ed espressioni comunicative) Organizzazione interna delluniversit (facolt, ateneo, corso di laurea, corso di studi, ordinamento, credito, ecc.) Corsi di laurea (Architettura, Chimica, Economia, Fisica, Giurisprudenza, Ingegneria, Lettere, Lingue, Matematica,
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Medicina, Psicologia, Scienze politiche, Sociologia, ecc.) Aggettivi per descrivere stati danimo e sentimenti: divertito/annoiato, soddisfatto/insoddisfatto, sorpreso, ammirato, felice/infelice, pentito, preoccupato/sereno, arrabbiato, innamorato/disamorato, deluso, stressato ecc. Nomi per descrivere stati danimo e sentimenti: allegria, tristezza, paura, sorpresa, ammirazione, stima, affetto, amore, soddisfazione, divertimento, noia, piacere, irritazione, ansia, preoccupazione, nervosismo, sollievo, rimorso, vergogna, delusione, sorpresa Verbi per descrivere stati danimo e sentimenti: stimare, ammirare, innamorarsi, avere un debole per, importare, rattristarsi, rallegrarsi, dispiacersi, vergognarsi, innervosirsi, piangere, ridere, odiare, sopportare, volere bene, diventare verde (dinvidia), nero (di rabbia), rosso (di vergogna), bianco (di paura), essere gi/a pezzi Formule di scusa: mi dispiace, sono desolato, perdonami, ti/Le/vi chiedo scusa, non ti preoccupare, non fa niente, non importa Nomi per indicare le ragioni per cui ci si scusa (ritardo, disturbo, disordine, mancato appuntamento, contrattempo, imprevisto, stanchezza, ecc.) Formule di avvio e di chiusura di una lettera formale: Gentile Signora, Gentile Professore, cordiali/distinti saluti Abbreviazioni: dott., prof, ill.mo, chiar.mo, ing., avv., ecc. Professioni artistiche (scrittore, compositore, musicista, ballerino, scultore, pittore, ecc.) Arti (coreografia, scenografia, sceneggiatura, regia, recitazione, musica classica/jazz/commerciale/contemporanea, teatro, pittura, scultura, letteratura ecc.) Verbi che esprimono apprezzamento (piacere, apprezzare, gradire, ecc.) Aggettivi che esprimono apprezzamento (bello, magnifico, stupendo, fantastico, sublime, meraviglioso, interessante, stimolante, ecc.), indifferenza o disprezzo (brutto, banale, noioso, orribile, atroce, scarso, stupido, ecc.) Profrasi di affermazione (altri modi per rispondere s: certo, certamente, di sicuro, come no!, altro che!, magari!, perch no?, va bene, daccordo), di negazione (altri modi per rispondere no: per niente, niente affatto, neanche per sogno, niente affatto, non ci penso proprio, neanche per idea/sogno, per niente), di dubbio (forse, probabilmente) Formule per esprimere reazioni di vario genere (Uffa!, Meno male!, Aiuto!, Mamma mia!, Ma dai!, Capirai!, Magari!, Davvero?, Peccato!, Evviva!, Basta! Non ci posso credere!, Non ne posso pi!). Competenze testuali generali Segnali discorsivi nellinterazione orale: per interrompere il discorso dellinterlocutore e intervenire (aspetta/i un momento... scusami/mi scusi, posso dire una cosa?); per indicare che si vuole continuare un discorso (mi faccia parlare/fammi parlare, non mi interrompa/non mi interrompere), per indicare che si sta per concludere (e concludo, e poi ho finito) Connettivi esplicativi (cio, per esempio, infatti) Connettivi testuali: prima di tutto, in secondo
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luogo, inoltre, infine, daltro canto, pure vero che, in effetti, in conclusione, dunque, quindi, perci). Competenze testuali relative a comprensione, produzione e/o scambio di testi Testi parlati: conversazioni tra studente e docente allorario di ricevimento; conversazioni nella segreteria di un istituto di istruzione; conversazioni tra studenti; conversazioni informali; telefonate e conversazioni informali e formali; recensioni di opere artistiche. Testi scritti: articoli di opinionisti; guide ai corsi; programmi di studio dei corsi; lettere personali informali; fumetti; relazioni molto brevi su un modello standard per trasmettere informazioni operative; documenti ufficiali brevi e lineari; lettere personali formali; lettere formali (di lavoro, per chiedere una borsa di studio, per candidarsi a un posto di lavoro, ecc.); recensioni di opere artistiche; canzoni. Testi trasmessi: spezzoni di film; presentazioni in powerpoint; spezzoni di semplici dibattiti televisivi o radiofonici come talk-show e dibattiti su argomenti di attualit; e-mail per chiedere informazioni alla segreteria didattica di corsi; e-mail personali informali; e-mail formali (di lavoro, per chiedere una borsa di studio, per candidarsi a un posto di lavoro, ecc.); conversazioni informali in chat; e-mail per proporre programmi.

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Corso B2.1
Monte ore (minimo): 32 ore. Organizzazione: moduli di 4 ore di lezione, liberamente organizzabili (ad esempio: 2 + 2 ore per 8 settimane di corso; 2 + 2 + 2 + 2 ore per 4 settimane di corso, ecc.). Una proposta di scansione interna del corso consultabile a p. 81. Contenuti Competenze pragmatiche Progettare e pianificare Fare ipotesi Esprimere intenzioni Parlare di fatti probabili Parlare di progetti non realizzati Riassumere ed esporre i principali contenuti di un testo Presentare i dati e i risultati di una ricerca o di un esperimento Dare compiti e ordini in forma diretta, attenuata e indiretta Accettare o rifiutare un compito o un ordine in forma diretta, attenuata e indiretta Chiedere il permesso Concedere/negare il permesso Consigliare Minacciare Stabilire regole di comportamento in ambito pubblico Sollecitare spiegazioni Manifestare la propria conoscenza o ignoranza di argomenti, persone e cose. Competenze linguistiche Fonetica, ortografia e punteggiatura: Divisione sillabica Uso delle virgolette, della lineetta e delle parentesi. Morfologia e sintassi: Nomi comuni: maschile generico (ad esempio: uomini per esseri umani) Nomi collettivi (folla, pubblico, gente, parte, gregge) Concordanza dei nomi collettivi Particolarit nelle uscite del plurale (singolari in -ca e in -ga, plurali in -chi e in -ghi, in -che e in -ghe: il monarca, il collega / i monarchi, i colleghi; la basilica, la bottega / le basiliche, le botteghe) Particolarit del plurale dei nomi che al singolare escono in -o (singolari in -o, -io, plurali in -i, -i: il rinvio, il cambio / i rinvii, i cambi) Articoli: uso degli articoli con le sigle (la CISL) Aggettivi: accordo degli aggettivi riferiti a pi nomi Verbi: futuro anteriore Futuro anteriore per indicare unazione futura ma
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anteriore rispetto a unaltra azione del futuro (espressa al futuro semplice) Condizionale passato Il condizionale passato per parlare di progetti non realizzati Il condizionale passato per esprimere il futuro nel passato Il condizionale di dissociazione (il Presidente del Consiglio avrebbe incontrato i sindacati) Uso del condizionale per sondare le intenzioni (Che ne diresti di? Ti andrebbe?) Congiuntivo imperfetto Usi del congiuntivo imperfetto dopo il condizionale (vorrei che le cose andassero meglio), dopo come se (si comporta come se fosse un bambino) Uso dellindicativo e del congiuntivo con gli avverbi relativi (dove, dovunque/ovunque, comunque, come) Congiuntivo obbligatorio con connettivi che indicano una condizione (a patto che, purch, qualora, ecc.) Le forme del verbo passivo: essere + participio passato (tipo io sono amato) Uso del passivo con i verbi transitivi Non obbligatoriet dellespressione del complemento dagente Soggetto grammaticale e soggetto reale Coincidenza tra il tempo dellausiliare della forma passiva e il tempo della forma attiva (scrive/ scritto, ha scritto/ stato scritto, ecc.) Il gerundio modale, causale, temporale Il gerundio passato (avendo amato) Il soggetto del gerundio Linfinito passato (avere amato) Pronomi e aggettivi pronominali: il pronome si alla terza e alla sesta persona usato come passivante (non si accetteranno le iscrizioni effettuate oltre il 30 aprile) Il pronome relativo il quale Concordanza di il quale in genere e numero con lantecedente Il pronome relativo neutro il che Pronomi e aggettivi indefiniti: uno, altro, ognuno, ciascuno, certo, tale, qualunque, qualsiasi, tanto Preposizioni: la preposizione da per indicare il complemento dagente (lo scudetto stato vinto dalla Roma) Altre funzioni e valori delle preposizioni a, con, da, di, fra/tra, in, per, su Avverbi: altri avverbi di quantit: pressappoco, allincirca Gli avverbi relativi dove, dovunque/ovunque, comunque, come. Tipi di frasi: frasi eccettuative al congiuntivo introdotte da a meno che non, tranne che, fuorch Frasi eccettuative allindicativo introdotte da se non che Frasi eccettuative allinfinito (chiedimi tutto tranne che lavare i piatti) Frasi relative introdotte da cui Frasi relative introdotte dagli avverbi relativi dove, dovunque/ovunque, comunque, come Frasi relative al congiuntivo (cerco un treno che parta prima delle due) Periodo ipotetico con il congiuntivo e con il condizionale (possibilit, irrealt: tipo Se dicessi cos, sbaglieresti; Se fossi un animale, vorrei essere un delfino) Posizione libera della frase-condizione e della frase-conseguenza Uso del periodo ipotetico per proporre un programma o sondare unintenzione: Come la vedresti se andassimo in vacanza a Cuba? (condizione e conseguenza esplicite); Se andassimo in piscina? (conseguenza implicita) Frasi causali introdotte da poich Frasi causali implicite Frasi finali (esplicite e implicite) Frasi temporali implicite che esprimono posteriorit (dopo aver mangiato, andato a dormire). Competenze lessicali (lessico ed espressioni comunicative)
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La politica: Le elezioni (voto, urne, referendum, elezioni, sistema maggioritario, proporzionale, ecc.) Gli organi di governo (Parlamento, Camera dei Deputati, Senato, Consiglio dei Ministri, ministeri - Economia, Giustizia, ecc.) Le cariche (Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio, Ministro, Sindaco, ecc.) Lo sport: Le competizioni e i riconoscimenti (gara, torneo, campionato, coppa, medaglia doro/dargento/di bronzo, primo/secondo/terzo posto, eliminazione, ecc.) I verbi e i nomi che indicano i risultati della gara (vincere, perdere, pareggiare, qualificarsi, arrivare primo/ultimo, vincitore, gol, ecc.) Tipologie di sport (a squadre, individuale, a coppie, ecc.) Indicazioni di causa con a causa di Indicazioni di scopo con allo scopo di, in vista di Formule per chiedere un favore o aiuto in modo pi o meno diretto (Mi faresti un favore?/Devo chiederti un favore/Ho un favore da chiederti, Dammi una mano, / Mi dai una mano?, Avrei bisogno del tuo aiuto) Formule per chiedere il permesso (ti scoccia se, mi autorizza a, sarebbe possibile, mi dai il permesso di) Formule per concedere il permesso (va bene, daccordo, solo per questa volta, che sia lultima volta, questa lultima volta che) Formule per negare il permesso (ti proibisco di, proibito, ti ho detto di no, assolutamente no) Indicazioni di tempo con quanto prima, al massimo, al pi presto/tardi, nello stesso tempo, a mano a mano che, ogni volta che Formule per chiedere spiegazioni o informazioni in modo diretto e indiretto (Ti dispiacerebbe spiegarmi perch? Mi potresti dire come mai? Potrei sapere il motivo? Mi piacerebbe sapere se/perch/dove) Formule relative alla conoscenza o allignoranza di fatti e informazioni (Sai niente di...?, Hai sentito la notizia?, Sei stato informato su...?, Come lo sei venuto a sapere, La sai lultima?, So tutto, Non lo sapevo, Non ne sapevo nulla, Non so niente, Non saprei, Non ne ho la minima idea) Formule per chiedere conferma esplicitamente e implicitamente (si dice, si mormora, pare che, gira voce che, ho sentito che/ho saputo che, mi hanno detto, ma vero che?) Formule per mettere in discussione quanto detto (Come puoi una cosa del genere? Che cosa ti fa pensare che..? Che ne sai?) Formule per sollecitare un comportamento in modo esplicito (ti sarei grato se..., avrei bisogno di, serve..) e implicito ( finito il pane - sottinteso: vai a comprare il pane) Formule per accettare incondizionatamente (Certo!, Come no!, Con piacere, Volentieri!, Quando/Come vuoi) o parzialmente (s, per solo se..., va bene purch..., se proprio insisti..., se non c unaltra soluzione..., vedremo) Formule per indicare un rifiuto: (Mi rifiuto, Non lo voglio fare, Non sono tenuto a farlo, Neanche per sogno/per idea, Non ci penso proprio!) Formule per consigliare (se fossi in te, sarebbe meglio se) e minacciare (ti avverto: , se non allora..., guai a te se). Competenze relative a comprensione, produzione e/o scambio di testi

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Testi parlati: lezioni universitarie; conferenze e interventi a convegni; colloqui con impiegati pubblici; istruzioni date da allenatori sportivi e istruttori di scuola guida; illustrazione delle regole di un gioco; conversazioni informali in ambiti vari (famiglia, amici, lavoro) Testi scritti: canzoni; bozze di progetti (per attivit di studio e di lavoro); tesine; mappe concettuali; brevi saggi; abstract; tavole sinottiche; pagine di argomento scientifico in giornali e riviste; voci di dizionari e enciclopedie; avvisi pubblici complessi; libretti di istruzioni per luso; contratti; garanzie; bandi di concorso; leggi, regolamenti e statuti; brani letterari; articoli di giornale sulla politica e sullo sport; articoli di giornali scandalistici Testi trasmessi: previsioni e aggiornamenti sul traffico (programmi radiofonici, televisivi e in streaming su internet); previsioni e aggiornamenti elettorali (programmi radiofonici, televisivi e in streaming su internet); previsioni sullandamento di competizioni sportive (programmi radiofonici, televisivi e in streaming su internet); programmi di approfondimento sullo sport e sulla politica (programmi radiofonici, televisivi e in streaming su internet); servizi scandalistici (programmi radiofonici, televisivi e in streaming su internet); interviste.

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Corso B2.2
Monte ore (minimo): 32 ore. Organizzazione: moduli di 4 ore di lezione, liberamente organizzabili (ad esempio: 2 + 2 ore per 8 settimane di corso; 2 + 2 + 2 + 2 ore per 4 settimane di corso, ecc.). Una proposta di scansione interna del corso consultabile a p. 86. Contenuti Competenze pragmatiche Raccontare fatti personali, storici e di fantasia Fare confronti tra passato e presente Fare citazioni Riferire le modalit di svolgimento di un incontro, il discorso e le opinioni altrui Esprimere le proprie opinioni e sollecitare quelle altrui Esprimere accordo e disaccordo Mostrare scetticismo Proporre diversi punti di vista e ribattere a unargomentazione Esprimere sentimenti, atteggiamenti e stati danimo (quali il rimprovero, il rimpianto, lempatia, la preoccupazione, il piacere e il dispiacere, la rabbia, la consolazione, la rassegnazione, la vergogna) Esprimere reazioni, valutazioni e giudizi. Competenze linguistiche Fonetica, ortografia e punteggiatura: Uso delle virgolette, della lineetta e delle parentesi Uso delle maiuscole allinizio di un discorso diretto dopo le virgolette o la lineetta, nelle sigle e nellindicazione dei secoli (il Duecento). Morfologia e sintassi: Articoli: omissione obbligatoria dellarticolo determinativo (modi di dire ed espressioni fisse, titoli di articoli di giornale, con gli aggettivi dimostrativi, alcuni aggettivi indefiniti e con gli aggettivi interrogativi ed esclamativi). Aggettivi: bello, grande e buono usati per intensificare laggettivo o il nome (Gianni un gran maleducato) Altri modi per esprimere il grado superlativo: uso di tutto nel linguaggio familiare (Giorgia era tutta contenta), uso di prefissi (stra-, iper-, super-), rafforzamento con un secondo aggettivo: ubriaco fradicio, pieno zeppo, stanco morto, ecc. Verbi: Altre funzioni dellindicativo imperfetto: dopo il passato dei verbi vedere e sentire (ho sentito mia madre che parlava); nei racconti di sogni (ho sognato che
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mi cadevano i denti); nella finzione nel linguaggio infantile (facciamo che ero la regina) Indicativo passato remoto (io amai): le forme e luso (analogie e differenze rispetto alluso del passato prossimo) Il congiuntivo imperfetto per esprimere opinioni, dubbi, sentimenti al passato (speravo che tornasse), dopo verbi impersonali al passato (sembrava che ci fosse una nave) Il congiuntivo trapassato (io avessi amato): le forme e luso in dipendenza da un verbo al passato dove la frase subordinata anteriore alla frase principale (avevamo paura che laereo non fosse partito) Congiuntivo obbligatorio con connettivi che indicano uno scopo (in modo che, affinch), un contrasto (nonostante, bench, malgrado, sebbene, ecc.), un modo (come se + congiuntivo imperfetto), un tempo (prima che), con espressioni come: essere + nome + che ( un peccato che Marco non venga), essere + aggettivo + che ( antipatico che io debba dirti queste cose), essere + avverbio + che ( meglio che vada) Dipendenza dei tempi del congiuntivo da quelli usati nella principale. Pronomi e aggettivi pronominali: i pronomi relativi doppi (quanti, quanto, chiunque). Avverbi: avverbi esclamativi (come, quanto). Tipi di frasi: frasi interrogative dirette per spiegare (Quando ebbe inizio il Risorgimento? Quando si crearono le condizioni...) e per raccontare (nelle fiabe) Frasi comparative di maggioranza, di minoranza, di uguaglianza esplicite (era pi bello di quanto si aspettasse) Frasi comparative ipotetiche (si comportava come se non avesse mai visto quel posto prima) Frasi interrogative indirette Frasi concessive esplicite Frasi consecutive con da + infinito ( cos arrabbiata da volersi trasferire) Frasi consecutive introdotte da che preceduto da un aggettivo o un avverbio introdotto da tanto, cos, talmente, a tal punto Discorso indiretto Passaggio dal discorso diretto al discorso indiretto: trasformazione dei pronomi personali soggetto e dei pronomi atoni complemento, dei pronomi e aggettivi dimostrativi, degli avverbi di luogo, di tempo, dei tempi verbali Frasi scisse (tipo lui che me lha detto). Competenze lessicali (lessico ed espressioni comunicative) La storia e la societ: le denominazioni dei secoli (il Duecento, il XIV secolo, ecc.), dei periodi storici (il Medioevo, il Rinascimento, ecc.), delle forme di governo (monarchia, repubblica, ecc.), delle classi sociali (il proletariato, la borghesia, la classe dominante, laristocrazia, ecc.) Indicazioni di modo con nel modo in cui, diversamente da come, come se Formule per portare i saluti di qualcun altro (saluti da, ti saluta, salutamelo, abbraccialo da parte mia, portagli i miei saluti) Formule per citare (come dice/afferma/sostiene, come ha detto/scritto/ipotizzato) Formule per indicare accordo totale o parziale (condivido la tua/sua/vostra/loro opinione/il tuo/ suo/vostro/loro punto di vista, la penso allo stesso modo, penso lo stesso, non c dubbio, sono completamente/ in linea generale/ in gran parte/in minima parte daccordo con,
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hai/ha/avete/hanno perfettamente ragione, questo chiaro/evidente) e disaccordo (sbagli, credo che ti sbagli, penso esattamente il contrario, penso di no, non la vedo cos, non sono per niente daccordo, ti sbagli di grosso, come puoi/si fa a dire una cosa del genere?) Formule per indicare scetticismo (se lo dici tu, a me non sembra cos evidente, opinabile, ne dubito); limitazione (a mio avviso/parere, per quanto) Formule per proporre un altro punto di vista (pu essere, per, non si pu negare che, allo stesso tempo, tuttavia) Formule per sollecitare e dare opinioni, reazioni, valutazioni (Che pensi del fatto che, Qual la tua opinione in proposito?, Che ti sembrato di?, Pensi che dovremmo andare?, Come stato/ come andata?, Che te ne pare/sembra?, Come la/lo vedi?, Trovo che) Formule per esprimere approvazione, disapprovazione e rimprovero (che cosa buona che, che brutta cosa che, non avresti dovuto dirlo, che le saltato in mente?, non capisco come hai fatto a fare una cosa del genere, avrei dovuto capirlo prima) Indicazioni di causa con a causa di, per merito mio, per colpa tua Formule per esprimere piacere e dispiacere (sono emozionata allidea di, questa cosa mi rende felice/infelice, mi fa molto piacere, un peccato che, mi mette di buon umore/cattivo umore), rabbia e fastidio (mi fa rabbia che, se c una cosa che non sopporto ), preoccupazione (mi preoccupa che, ho il terrore che, sono in ansia per, mi angoscia il solo pensiero), empatia (ti capisco, so come ti senti, mi succede la stessa cosa, mannaggia! Non sai quanto mi dispiace), rassegnazione (non c pi niente da fare, tutto perduto, la fine), consolazione (non niente, non fare cos, tutto si sistemer/torner a posto, non successo niente, c una soluzione a tutto, coraggio). Competenze relative a comprensione, produzione e/o scambio di testi Testi parlati: barzellette e aneddoti; racconti di sogni; resoconti di riunioni di lavoro; testimonianze giudiziarie; racconti di conversazioni altrui; lezioni accademiche; discorsi pubblici; comizi; invettive; conversazioni informali; brani di opere teatrali. Testi scritti: favole; racconti; brani narrativi letterari; scritture memorialistiche; racconti di viaggio; verbali di riunioni, di denunce, di casi giudiziari, di sedute parlamentari; citazioni; testimonianze; editoriali; volantini e manifesti di propaganda; graffiti e scritte di protesta; saggi scientifici; canzoni. Testi trasmessi: documentari e inchieste (su fatti storici, scoperte e ritrovamenti, viaggi di ricerca); dibattiti televisivi; talk show; spezzoni di film.

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Corso C1.1
Monte ore (minimo): 32 ore. Organizzazione: moduli di 4 ore di lezione, liberamente organizzabili (ad esempio: 2 + 2 ore per 8 settimane di corso; 2 + 2 + 2 + 2 ore per 4 settimane di corso, ecc.). Una proposta di scansione interna del corso consultabile a p. 91. Contenuti Competenze pragmatiche Scambiare informazioni Sollecitare e fornire spiegazioni Rettificare le affermazioni proprie e altrui Chiedere e dare conferma Esprimere la conoscenza o la non conoscenza di fatti, situazioni e persone Manifestare sorpresa Esprimere giudizi Approvare e disapprovare loperato di qualcuno Manifestare accordo, disaccordo o scetticismo Invitare a formulare ipotesi Esprimere il ricordo di qualcuno o di qualcosa Esprimere gusti e preferenze Esprimere desideri Esprimere gioia e dolore Influire sullinterlocutore Esprimere sottili sfumature di significato Cogliere atteggiamenti impliciti e rapporti tra interlocutori Usare le formule di cordialit anche in chiave polemica e ironica Usare formule neutre e figurate per pregare e per ottenere qualcosa Ribadire un concetto, un ordine o un rifiuto Produrre descrizioni chiare e articolate su argomenti complessi, integrando temi secondari e sviluppando punti specifici Segnalare gli elementi salienti del discorso Aprire e chiudere una digressione. Competenze linguistiche Fonetica, ortografia e punteggiatura: Enfasi per determinare la focalizzazione (dato/nuovo, ecc.) Uso dellintonazione per esprimere stati danimo (stupore, rimprovero, risentimento, gioia, soddisfazione, ecc.) Intonazione sospensiva e conclusiva Intonazione distintiva delle interiezioni e dei segnali discorsivi ah, eh, s, no Congiunzioni e preposizioni eufoniche. Morfologia e sintassi: Nomi comuni: nomi invariabili al plurale (tipo: il caff, il re, la gru, il cinema, la moto, la serie, lanalisi / i caff, i re, le gru, i cinema,
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le moto, le serie, le analisi) Nomi che si usano solo al singolare o solo al plurale (il coraggio, la sete, gli occhiali, le redini) Nomi di genere comune (il/la cantante, il/la preside, il/la pianista, ecc.) Articoli: significati particolari dellarticolo indeterminativo (tipo: Ho una paura) Omissione dellarticolo nelle locuzioni avverbiali (di fretta) e nelle voci polirematiche, verbali (prendere freddo, perdere tempo, ecc.) e nominali (permesso di soggiorno) Omissione dellarticolo in sintagmi formati tramite con e senza (senza rancore), con da di valore finale (scarpe da ginnastica), modale (comportati da grande!) o temporale (da giovane), in alcuni complementi di luogo introdotti da in (in ufficio, in chiesa, ecc.), in complementi di materia introdotti da di (doro, di bronzo) Omissione dellarticolo con il possessivo usato in funzione di predicato (sono tua amica) Valore pronominale degli articoli determinativi e indeterminativi con laggettivo (Quale carta vuoi? La gialla o la rossa?) Aggettivi: grado superlativo ottenuto tramite la ripetizione dellaggettivo (corto corto, magro magro, ecc.) Comparativi e superlativi privi di grado positivo: comparativi in -iore (ulteriore, superiore, inferiore, ecc.), superlativi in -mo (estremo, infimo, supremo, ecc.) Aggettivi privi di comparativo e superlativo (aggettivi di relazione, geografici, etnici, alterati, di significato gi intensificato) Aggettivi usati come nomi (i giovani, i francesi) Reggenze degli aggettivi (capace di, attento a, attento in, ecc.) Verbi: verbi che possono avere entrambi gli ausiliari nei tempi composti (vivere, finire, ecc.) Scelta dellausiliare nei tempi composti con i verbi modali (non sono potuta andare, ho dovuto studiare) Usi particolari del futuro: per esprimere un comando o una richiesta di scuse (tipo onorerai il padre e la madre, lei mi scuser) Usi dellinfinito presente nelle frasi indipendenti: per esprimere un dubbio (che dire?), esclamare (proprio lui, guidare lautomobile!), raccontare un fatto (quando arriv il temporale, tutti a cercare riparo sotto la tettoia) Usi dellinfinito presente nelle frasi dipendenti: per esprimere unazione contemporanea alla principale (sono convinto di fare bene), per esprimere unazione successiva alla principale (penso di andare alla festa stasera) Usi dellinfinito passato nelle frasi indipendenti: per esprimere un rimpianto (ah, averlo saputo prima!) Usi dellinfinito passato nelle frasi dipendenti: per indicare unazione precedente a quella espressa nella principale (credo di essermi comportato bene) Linfinito preceduto dalla preposizione a nei costrutti pi frequenti: con verbi (abituarsi, affrettarsi, andare, correre, aiutare), nomi (autorizzazione, invito, ecc.) e aggettivi (costretto, abituato, attento, deciso, disposto, incline, interessato, solo, ultimo, unico) Linfinito preceduto dalla preposizione da nei costrutti: avere da fare, offrire/portare da bere, preparare da mangiare, ecc. Linfinito usato come nome (mangiare troppo non fa bene) Verbi causativi (fare e lasciare) Pronomi e aggettivi pronominali: Espressione del pronome soggetto quando questo accompagnato da un aggettivo, un nome, un numerale o una frase relativa (voi
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giovani, noi donne, loro due, tu che sei esperto) Altre espressioni con il pronome neutro la (averla vinta, cavarsela, darla vinta, darla a bere, darsela a gambe, farcela, farla franca, farla lunga, farla pagare, metterla, passarsela, saperla lunga, sentirsela, vedersela). Avverbi: usi fraseologici di ecco Locuzioni avverbiali di modo con le preposizioni con (con piacere), di (di cattivo umore), a (a bassa voce). Esclamazioni, interiezioni: le principali esclamazioni e interiezioni. Tipi di frasi: frasi finali introdotte da far s che, allo scopo di Frasi concessive implicite costruite con per + infinito (per avere 12 anni, molto maturo) e con a costo (rischio) di + infinito (a costo di farmi tre chilometri a piedi, devo vedere quella casa) Frasi concessive introdotte da per + aggettivo/avverbio + che (per poco che sia pur sempre denaro) Frasi introdotte da nemmeno a, manco, pur senza Frasi esclusive con invece di, anzich + infinito (invece di stare tutto il giorno davanti alla tv, mettiti a studiare) Frasi consecutive implicite introdotte da cos da, fino a, al punto di Proposizioni di adeguatezza con il costrutto esplicito (il compito era troppo difficile perch potessi farlo da sola) e implicito (Giulio abbastanza grande per capire) Variabilit di posizione della protasi e dellapodosi nel periodo ipotetico: incassamento della protasi (il proscioglimento della riserva, se non verranno emanate indicazioni contrarie, dovrebbe avvenire entro fine maggio); protasi + sovraordinata + apodosi dipendente (se vi trovaste da soli, pensi che proveresti disagio?); giustapposizione di protasi e apodosi con ellissi della congiunzione (ci fossimo mossi prima, ora avremmo i biglietti) Ipotetiche realizzate tramite intonazione volitiva: non mi toccare, senn..., alzati, altrimenti... Periodo ipotetico in cui la protasi costituita da una finale (per stilare un elenco simile, ci vorrebbero giorni e giorni) Altri modi per introdurre la protasi con varie sfumature (dubitativa, eventuale, temporale ecc.): con le congiunzioni se anche, seppure, semmai, casomai, quando, purch; con locuzioni congiuntive (valore restrittivo): ammesso che, concesso che, dato che, posto che, ecc. Frasi ipotetiche allinfinito (a credere alle sue parole, saremmo in una situazione disperata; pur di ottenere quel posto, farebbe follie) Frasi ipotetiche al gerundio (stando agli ultimi dati, laffluenza alle urne sarebbe del 60%) Frasi ipotetiche introdotte da purch, solo che, per poco che, a condizione che, a patto che. Frasi interrogative ftiche o di cortesia (anche Lei qui?, ecc.) Frasi esclamative aperte da chiss se.... Competenze lessicali (lessico ed espressioni comunicative) Formazione dei nomi alterati: i suffissi alterativi: diminutivi introdotti da elementi intermedi -ic-ino, -ic-ello, -ol-ino (posticino, venticello, topolino), diminutivi in -uccio, -otto, -acchiotto; peggiorativi in -astro, -igno Uso del diminutivo per attenuare una richiesta (mi fa uno sconticino?) e per fini ironici (che caratterino!) Nomi alterati con pi suffissi (casettina, omaccione)
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Suffissi alterativi di verbi: per indicare unazione attenuata e continuata ( erellare, -ellare, -ettare, -ottare, -icchiare, -acchiare, -ucchiare) Formule per sollecitare spiegazioni: Com che ?, Come si spiega?, A cosa devo/ a cosa dovuto? Formule per rettificare: una cosa unaltra Ripetizione dellenunciato precedente preceduto da come (come, non siete partiti?), ma s che, ma no che Formule per chiedere conferma (mettendo in dubbio): non starai mica dicendo che, devo credere che... Formule per confermare: ti dico di s/no Formule per chiedere se qualcosa noto: sei al corrente di, avere idea, sai niente di Formule per manifestare sorpresa: rimanere a bocca aperta/di sasso/ senza parole, chi lo avrebbe (mai) immaginato!, chi se lo aspettava? Formule per dare giudizi, approvare e disapprovare loperato di qualcuno: mi sembra di pessimo gusto che..., mi pare vergognoso che..., fai bene/male a..., approvo, non ho niente da eccepire/obiettare, mi oppongo, cos si fa! Cos mi piaci! Formule per manifestare accordo parziale o completo: non dico cheper..., sono daccordo sul fatto di + infinito Formule per manifestare scetticismo: ho i miei dubbi a riguardo, non so che dirti, non mi convince del tutto Formule per affermare o smentire il ricordo di qualcuno o qualcosa: ricordarsi di + infinito composto, x mi ricorda y/qualcuno/qualcosa, x mi fa pensare a y/qualcuno/qualcosa, che io ricordi, se non ricordo male, per quello che ricordo, non riesco a dimenticare(una persona, una cosa, una situazione), (questa parola/nome di persona, ecc.) non mi dice nulla, (una parola) ce lho sulla punta della lingua Formule per manifestare gusto, interesse, indifferenza e disgusto verso persone, cose e azioni: mi piace da morire, mi fa impazzire, pi lo vedo e pi mi piace, non mi dice niente, non mi fa effetto, non mi suscita nessun interesse, mi sento male allidea di + infinito, mi fa senso/impressione, mi disgusta/ripugna Formule relative alle scelte: se proprio devo scegliere, decidersi a, non cambierei per nulla al mondo Formule relative ai desideri: muoio dalla voglia di + infinito, ho una voglia di + infinito/nome, lideale sarebbe + infinito/nome, il mio sogno sarebbe + infinito/nome, se solo + congiuntivo imperfetto Formule per manifestare allegria e soddisfazione: essere in buona, (una cosa) mi riempie di felicit/orgoglio, fare i salti di gioia, prendersi la soddisfazione di + infinito, passarsela alla meraviglia/alla grande, morire dal ridere, ridere a crepapelle, non stare( pi) nella propria pelle, essere al settimo cielo, toccare il cielo con un dito, camminare a tre metri da terra Formule per manifestare tristezza: spezzare il cuore, provare pena/ piet/ comprensione, fare pena, essere gi di corda, sentirsi a pezzi/uno straccio Formule per chiedere un favore (anche con tono polemico o sfumatura ironica): saresti cos gentile da + infinito? Potresti farmi il favore di + infinito? Ti dispiacerebbe + infinito? chiedere tanto di + infinito? Mi faresti il favore di + infinito? Formule neutre e figurate per pregare o per ottenere qualcosa: chiedere con il cuore in mano, pregare con tutte le proprie forze/tutto il proprio cuore/con tutto s stesso, supplicare,
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scongiurare, chiedere per favore, chiedere in ginocchio Formule per ribadire un concetto, un ordine o un rifiuto: quante volte te lo devo dire che..., come te lo devo dire che, per lultima volta: , ti ho detto di s/no/infinito, non lhai ancora capito che Formule per rifiutarsi categoricamente di fare qualcosa: qualsiasi cosa tu dica o faccia, puoi avere tutte le ragioni del mondo, ma, non c cosa che tu possa dire o fare per farmi cambiare idea, non c + nome + che tenga, non lo farei per niente al mondo, neanche a parlarne, in alcun modo. Formule per segnalare un elemento saliente del discorso: insomma, senza farla troppo lunga, per farla breve, andare al sodo, venire al dunque, in (buona) sostanza, di fatto, in pratica, in poche parole, la cosa/il punto pi importante che, il succo della questione che..., detto in parole povere Formule per aprire e chiudere una digressione: riguardo a questo punto..., a proposito di, colgo loccasione per, in merito a , a questo proposito..., gi che siamo in argomento, torniamo al nostro argomento, tornando al nostro discorso, per tornare da dove eravamo partiti Formule per segnalare distrazione: di che stavamo parlando?, dove eravamo rimasti?, non mi ricordo pi che stavamo dicendo, perdere il filo del discorso. Competenze relative a comprensione, produzione e/o scambio di testi Testi parlati: conversazioni e discussioni informali; conferenze; interventi a convegni. Testi scritti: editoriali; articoli di giornale; brani letterari; tesine e saggi; canzoni. Testi trasmessi: talk show; dibattiti televisivi; film; programmi televisivi di approfondimento; interviste; telefilm; commedie.

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Corso C1.2
Monte ore (minimo): 32 ore. Organizzazione: moduli di 4 ore di lezione, liberamente organizzabili (ad esempio: 2 + 2 ore per 8 settimane di corso; 2 + 2 + 2 + 2 ore per 4 settimane di corso, ecc.). Una proposta di scansione interna del corso consultabile a p. 97. Contenuti Competenze pragmatiche Formulare abilmente i propri interventi e collegarli a quelli di altri interlocutori Sviluppare analiticamente il proprio punto di vista Apprezzare le differenze stilistiche di varie tipologie testuali (testi parlati, testi letterari, giornalistici, ecc.) Adottare lo stile adatto alla tipologia testuale e al contesto di riferimento Usare la lingua per scherzare e alludere Usare con relativa scioltezza espressioni idiomatiche e colloquiali Usare circonlocuzioni e parafrasi per ovviare a lacune Definire le caratteristiche di un oggetto di cui non si ricorda il nome Riassumere testi lunghi e difficili Affrontare argomenti astratti e complessi, anche estranei al proprio settore di studio o di lavoro Comprendere testi lunghi anche se non chiaramente strutturati e con nessi logici impliciti Prendere appunti in modo dettagliato. Competenze linguistiche Fonetica, ortografia e punteggiatura: Pronuncia di <e> e <o> aperta o chiusa e coppie minime con la vocale in posizione tonica (come in re, venti, colto, conservatori) Pronuncia del gruppo gli in tre fonemi distinti (come in anglicano, glicine, negligente) Opposizione in coppie minime di consonanti doppie e scempie (capello/cappello, sete/sette) Pronuncia di <z> e <zz> sorda e sonora tra due vocali o tra vocale e consonante ([ts] come in grazie, Firenze, pozzo / [dz] come in ozono, garza, mezzo) Pronuncia di <s> sorda e sonora ([s] come in scuola/ [z] come in rosa) Parole omografe con diverso accento (mbito, ambto) Raddoppiamento fonosintattico (raddoppiamento da parola a parola come in a casa, realizzato [a kkasa]) Univerbazione (come in cosiddetto, davvero, contrattempo, ecc.) La punteggiatura nello stile
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giornalistico (uso dei due punti e della virgola per suddividere tema e rema, uso del punto fermo per separare un elemento finale, uso delle virgolette per segnalare usi particolari di parole ed espressioni) Uso delle parentesi tonde per illustrare un termine o un concetto tramite una parafrasi. Morfologia e sintassi: Nomi comuni: alternanza di genere e alternanza di significato (il cassetto/la cassetta, il banco/la banca, il bilancio/la bilancia, ecc.) Genere dei nomi stranieri entrati nellitaliano (tipo il computer, la city) Il plurale dei nomi stranieri entrati nellitaliano (tipo i film, i vigilantes) Reggenze di nomi di largo uso (attenzione in, attenzione per, attenzione verso, ecc.) Nomi propri: genere dei nomi propri di citt e squadre di calcio (tipo Lantica Napoli / Ha vinto il Napoli). Articoli: larticolo con i nomi stranieri entrati nellitaliano (lo shock, lhotel) Larticolo e la preposizione articolata con i nomi propri, i cognomi e i soprannomi Omissione dellarticolo in formule brachilogiche (vendo pianoforte ottimo stato) Aggettivi: aggettivi di relazione e meccanismi di derivazione dal nome tramite i suffissi in -ale (nazione nazionale), -ico (etnia etnico), -istico (calcio calcistico), -ano (paese paesano), -oso (noia noioso) Aggettivi che rimangono invariati nel genere e nel numero: numerali (pari, dispari e mpari), colori (blu, rosa, viola, ecc.), composti dei colori con i nomi (dei pantaloni verde militare) Aggettivi provenienti da lingue diverse dallitaliano (snob, chic, ecc.) Accordo degli aggettivi con pi nomi dello stesso genere in una serie omogenea (lingua e letteratura italiana) e di genere diverso (tipo un armadio e una sedia neri) Participi usati in funzione aggettivale (un titolo parlante, un posto ambto). Verbi: impossibilit di usare il gerundio quando la frase principale nella forma passiva Uso del gerundio passato nello scritto Le forme del participio presente: diatesi obbligatoriamente attiva, comportamento analogo agli aggettivi a due uscite (cantante/cantanti) Usi del participio presente: come aggettivo (un colore brillante), come nome (i credenti), come verbo (i passeggeri provenienti da Amburgo devono recarsi al deposito bagagli) Le forme del participio passato: analogia con le forme degli aggettivi a quattro uscite (amato/a, amati/e) Luso del participio passato nelle frasi non autonome: per indicare una causa (accortosi che la sala era piena, Marco si affrett a entrare), una condizione (il caff, bevuto caldo, pi gustoso), un contrasto (bench alterato, Gianni manteneva il controllo della situazione), un tempo (appena arrivati, ci hanno offerto un bicchiere di vino) Il trapassato remoto nellitaliano scritto (mi fui accorto) Il passivo formato con il verbo venire (la ceramica viene cotta a temperature molto alte) La costruzione andare + participio passato (tutto il lavoro va consegnato entro domani) Funzioni del passivo: tematizzazione delloggetto (i risparmiatori saranno premiati); conservazione del tema (Il Presidente ha dichiarato di volere avviare le trattative con i Paesi avversari. Le trattative non saranno svelate finch non si raggiunger un compromesso);
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occultamento dellagente (allincontro non stata presa nessuna decisione) Verbi regolari (e irregolari o difficili di largo uso: avere, andare, bere, dare, dire, dovere, essere, fare, mettere, parere, piacere, potere, sapere, stare, uscire, togliere, volere, venire) Verbi riflessivi e pronominali nei tempi e modi sopra indicati. Pronomi e aggettivi pronominali: obbligatoriet dellespressione del pronome soggetto con un gerundio o un participio che abbia un soggetto diverso da quello della frase principale Uso del pronome tu per indicare un soggetto generico Limpiego di ci davanti al verbo avere (ci hai ragione) Uso del pronome gli con il significato di a loro Posizione enclitica dei pronomi atoni nei verbi al participio passato (salutatala) Posizione fissa dellaggettivo possessivo (prima o dopo il nome) in espressioni come a mio agio, di mia iniziativa, di mia spontanea volont, ma farsi gli affari propri, di testa sua, a casa mia, ecc. Usi particolari del pronome possessivo: il Nostro per riferirsi a un autore, i miei, i tuoi, i suoi per riferirsi ai genitori, la mia, la tua, la sua, la vostra per riferirsi a una lettera, a unopinione, alla salute, a una parte Usi particolari di questo e quello: in quel di per indicare un luogo; questo e quello in sequenze a specchio Forme equivalenti a questo: tale, simile, siffatto. Preposizioni: preposizioni con i titoli introdotti da articoli (forme possibili: de I promessi sposi/ dei Promessi sposi) Ellissi della preposizione nelle voci polirematiche (pausa caff, angolo cottura, ecc.) Locuzioni preposizionali (in cima a, per mezzo di, nellintento di, al di l di, di l da, ecc.) Avverbi: altre locuzioni avverbiali di tempo (dora in ora, di quando in quando, di giorno in giorno, dun tratto, di botto, in un batter docchio, in men che non si dica, a mano a mano, a poco a poco). Tipi di frasi: frasi causali esplicite introdotte da per il fatto che Frasi causali implicite con il gerundio presente e passato e con il participio passato Frasi temporali introdotte dal participio passato Frasi concessive con il participio passato introdotte da bench Sostituzione della frase relativa con il participio passato (il film distribuito nelle sale contiene tagli alla versione originale) Frasi comparative (tipo Sono stati pi gentili di quanto mi aspettassi) Frasi comparative introdotte da a seconda che Frasi comparative incidentali introdotte da come (il vino, come dici tu, deve essere di ottima qualit) Frasi comparative implicite costruite con come + infinito (andarsene era come ammettere di avere torto) Frasi comparative di proporzionalit introdotte da via via che, di mano in mano che, man mano che, quanto pi, ecc. Frasi limitative esplicite e implicite (tipo per quanto ne so / quanto a pagare) Frasi limitative implicite introdotte da aggettivi + a / da + infinito composto col si passivante (facile a dirsi) Frasi introdotte da se con valori particolari (temporale-iterativo, causale, concessivo, completivo, avversativo, restrittivo) Frasi relative allinfinito ( stata la prima donna a laurearsi in medicina, non ho nessuno con cui parlare) Frasi interrogative indirette parziali (non so dove andare, mi chiedo perch Marina si sia comportata cos, ecc.) Frasi
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interrogative indirette alternative (non so se partire o restare) Frasi avversative introdotte da quando (ci hanno detto di aspettare in fila, quando potevamo benissimo evitarla) Paratassi Frasi nominali (Fiat, pronto il piano per la Opel) Nominalizzazione (il Tevere si innalzato linnalzamento del Tevere). Competenze lessicali (lessico ed espressioni comunicative) Formazione di verbi che derivano da aggettivi e nomi tramite suffissazione (veleno avvelenare) Formule frequenti con il verbo andare: andare a male, andare a monte, andare a ruba, andare di moda, andare daccordo, andare in fumo, andare in porto Formule frequenti con il verbo dare: dare fastidio, dare alla testa, dare per certo, dare del Lei, dare del tu Formule frequenti con il verbo fare: fare fuori, fare a pezzi, fare a pugni, darsi da fare, avere a che fare, farla franca, farne di tutti i colori Formule frequenti con il verbo tenere: tenere a freno, tenere conto di, tenere presente, tenere in considerazione, tenere testa a, tenere duro Nomi generali (cosa, oggetto, materia, roba, affare, faccenda, argomento, fatto, evento, circostanza, fenomeno, situazione, ecc.) Sinonimi di parola (termine, vocabolo, ecc.) Formule usate per definire un concetto, una cosa o una parola (il cosiddetto, si chiama cos, chiamato/a cos, viene cos definito, significa..., vuol dire, termine usato per indicare,ecc.). Competenze testuali generali Riconoscere le caratteristiche del testo scritto e del testo parlato, riconoscere le differenze stilistiche di diversi tipi di testo Connettivi esplicativi: cio, vale a dire, e precisamente, pi esattamente, piuttosto, per meglio dire, ecc. Dislocazione a sinistra del complemento oggetto (il giornale, lo compro io) e di altri complementi indiretti (a Giorgia, glielo dico io) Dislocazione a sinistra di frasi subordinate (che Giorgio fosse arrabbiato, lavevamo capito) Dislocazione a destra del complemento oggetto (lho preso, lo zaino), di complementi indiretti (ci vado, in piscina), di frasi (lo so, che ci tieni ad andare allo spettacolo) Anacoluto Passaggio dal parlato allo scritto: possibili trasformazioni delle dislocazioni nella lingua scritta: trasformare lelemento dislocato in una perifrasi tematizzante (riguardo a, relativamente a, per quanto riguarda) e renderlo, con laggiunta di un verbo, una preposizione autonoma (la musica non la ascolto molto riguardo alla musica, confesso che non la ascolto molto); sostituzione nella lingua scritta di elementi ripetuti con forme sostituenti (pronomi, sinonimi, ecc.). Competenze relative a comprensione, produzione e/o scambio di testi
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Testi orali: dibattiti televisivi; lezioni universitarie; conversazioni informali; sketch teatrali; spezzoni di commedie. Testi scritti: editoriali; articoli di opinione; lettere di protesta; brani di opere letterarie; trame di opere letterarie o cinematografiche complesse; articoli di giornale; voci di dizionari e enciclopedie; manuali scientifici; bandi di concorso; leggi; regolamenti; resoconti di riunioni di lavoro; testimonianze giudiziarie; verbali di riunioni, di denunce, di casi giudiziari, di sedute parlamentari. Testi trasmessi: sketch televisivi; giornali radiofonici; telegiornali.

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Corso C2.1
Monte ore (minimo): 32 ore. Organizzazione: moduli di 4 ore di lezione, liberamente organizzabili (ad esempio: 2 + 2 ore per 8 settimane di corso; 2 + 2 + 2 + 2 ore per 4 settimane di corso, ecc.). Una proposta di scansione interna del corso consultabile a p. 104. Contenuti Competenze pragmatiche Condurre una conversazione informale con assoluta naturalezza Prendere la parola scegliendo la funzione discorsiva pi appropriata Intuire gli atteggiamenti impliciti e i rapporti tra gli interlocutori Collegare con abilit i propri interventi a quelli degli altri interlocutori Comprendere discorsi in italiano parlato colloquiale a velocit naturale sia dal vivo sia da una registrazione Esprimere sfumature di significato in una conversazione informale su qualsiasi tema Usare con consapevolezza espressioni idiomatiche e colloquiali Sostenere una conversazione complessa in un ambiente formale tramite argomentazioni articolate e persuasive Produrre discorsi lunghi con fluenza naturale, senza sforzi n esitazioni (con pause solo per trovare parole pi precise) Presentare un argomento complesso a un pubblico che non ha familiarit col tema pianificando con flessibilit il discorso Sostituire con disinvoltura un parola che non si ricorda Riformulare con disinvoltura un punto difficile del discorso Produrre un discorso lungo su temi complessi segnalando in maniera efficace i punti significativi Enfatizzare, differenziare, disambiguare Scrivere lettere formali su qualsiasi argomento e per qualsiasi scopo comunicativo, in ambito privato, istituzionale o lavorativo Scrivere testi informativo-argomentativi chiari, fluenti su un argomento complesso in forma coesa e coerente e in uno stile appropriato ed efficace Citare il discorso altrui in uno scritto Prendere appunti da lezioni e seminari su temi complessi, individuando significati impliciti e sottintesi Sintetizzare informazioni salienti da diverse fonti, ricostruendo argomentazioni per unesposizione globale coerente Riconoscere velocemente le informazioni che pi servono in un qualsiasi tipo di testo Comprendere unampia gamma di testi lunghi e complessi relativi alla vita sociale, identificando particolari minori (atteggiamenti e opinioni espliciti o impliciti).
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Competenze linguistiche Fonetica, ortografia e punteggiatura Intonazione interrogativa nei segnali discorsivi di apertura o chiusura: allora? e adesso? eh? ecc Prosodia interrogativa in frasi con ordine enunciativo: tuo fratello verr in vacanza con te? Tuo fratello, verr in vacanza con te? Allargamenti vocalici con funzioni specifiche, ad esempio, consolatoria: daaai non fare cos; elativa: beeello! Accorciamenti bisillabici negli antroponimi: Simo, Ale, Fede Pronuncia culta del nesso gn: wagneriano, gnoseologia Oscillazioni di pronuncia in alcune voci verbali: dulo, esplto, infervro, valto ecc. Baritonesi in voci desuete: slubre/salbre, dile/edle, prone/perne Abbreviazioni frequenti nella corrispondenza formale: spett. spettabile, p.c. per conoscenza ecc. Uso delle principali abbreviazioni: pp., sgg. Grafie analitiche e sintetiche di alcune parole o espressioni dubbie (cos che, cosicch) Usi particolari della virgola (nelle tematizzazioni, nelle ellissi, con i connettivi testuali, prima della congiunzione e per sciogliere ambiguit o per evidenziare la coordinazione tra costituenti sintattici lunghi, per marcare il valore avversativo) Uso dei due punti come introduttori di una dichiarativa Uso del punto e virgola (per collegare una ripresa con una ripetizione o con un sinonimo di unespressione contenuta in un enunciato precedente e contiguo) Uso del capoverso Uso delle note a pi di pagina. Morfologia e sintassi: Nomi comuni: particolarit nella formazione del femminile (soldati al femminile, in rosa, in gonnella) Nomi con doppio plurale Plurale di nomi non numerabili Plurale dei nomi composti duso meno frequente Superlativo dei nomi: poltronissima, finalissima Derivati in -ismo, -izzare Parole macedonia (autoferrotranviere) Forme ellittiche: i mondiali, una squillo Articoli: valore enfatico (non un vino, IL vino) Uso di un nelle sostantivizzazioni: un non so che di, un qualcosa di Uso dellarticolo con linfinito sostantivato Oscillazioni nelluso dellarticolo determinativo con i cognomi celebri Uso dellarticolo determinativo con i nomi di citt: la magica Venezia, la Bologna medievale Uso dellarticolo indeterminativo per designare entit uniche: una Venezia da sogno, o nomi non numerabili: unacqua cristallina Aggettivi: avverbi, profrasi o sigle in funzione di aggettivi (gente bene, giornata no, vino doc, ecc.) Altri superlativi irregolari (celeberrimo, miserrimo, ecc.). Verbi: approfondimenti sulluso pronominale dei verbi transitivi: ci facciamo una birretta? Plurale verbale di modestia Valore polemico del futuro (non crederai che, questo lo dirai tu) Congiuntivo presente o imperfetto nelle interrogative dubitative (anche introdotto da che): che sia/fosse un...? Congiuntivo permissivo (accompagnato da pure) come forma di cortesia o come espressione ironica e distaccata (venga pure avanti, se li tengano pure i loro soldi) Congiuntivo presente e imperfetto per esprimere
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un desiderio (anche preceduto da che, almeno, magari, se, voglia/volesse che: fosse vero! non lavesse mai detto) Condizionale per sottolineare lovviet di uninterrogazione retorica (dovrei avvertirvi?) Condizionale con valore dubitativo per segnalare incredulit (perch dovrei sfidarlo?) o per indicare le intenzioni che si indovinano nellinterlocutore (vorresti che...?) Infinito per contrassegnare una frase dubitativa (che dire?, partire?) Perifrasi verbali del tipo va dicendo che, va rivisto Reggenze preposizionali: p. es. sdraiarsi per terra, sul letto. Pronomi e aggettivi pronominali: plurale didascalico e di maest Uso della terza persona, del si impersonale, della prima persona plurale nella corrispondenza formale e ufficiale e negli avvisi pubblici Pronomi allocutivi: ella, Loro, lor signori Espressione enfatica dei pronomi personali (nella partecipazione allazione, nellimperativo o nelle risposte ironiche: tu intanto fallo!, s certo perch lo dici tu!, ecc.) Scambi gli/le per il femminile dativo Valore ironico del possessivo: caro mio... Valore sostantivatore dei dimostrativi: quel cretino di tuo fratello Quegli/quelle con rilievo affettivo: una di quelle sbronze... Uso di sottoscritto nella corrispondenza Qualche con articolo indefinito per marcare lindefinitezza: una qualche ragione Correlativi: altro ...altro ...; uno dice... uno/un altro, gli uni...gli altri Uso di certo in procedure eufemistiche: ho sentito dire certe cose... Molto con valore enfatico: molto spagnolo Quale esclamativo. Preposizioni: valore causale di da in espressioni come dal sonno Avverbi: profrasi (ni, sissignore, signors, quasi quasi) locuzioni avverbiali di modo come alla rinfusa ecc. Come quanto nelle proposizioni interrogative o esclamative: come sei cresciuto!; (ma) c.!, per esprimere stupore o sdegno: (ma) come, ci vai senza di me? ma come si permette!, (ma) come, non lhai fatto? Avevi detto che... Ha detto di finirlo per il 17. Ma come finirlo per il 17? Se ho cominciato oggi!. Tipi di frasi: frasi interrogative retoriche (in forma positiva o negativa, marcate da segnali ( vero o non vero che...) o da uninteriezione in posizione finale (paura, eh?, vero?, no?) Frasi interrogative totali che anticipano la risposta (Ve l'avevo gi detto, si o no?) Ellissi dellinterrogativa: non si sa dove Frasi interrogative indirette al congiuntivo con posposizione della sovraordinata (come mai crescessero non so) Frasi esclamative costruite con un imperativo (guarda chi si vede!) Frasi causali con i costrutti cos + elemento predicativo (aggettivo, participio o sostantivo) + come + verbo essere (brutta comera) o predicativo (preceduto o no da preposizione) + che +verbo essere (da quel furbone che ) Frasi temporali esplicite simultanee introdotte da allorch, allorquando Sintagmi temporali-causali con gli avverbi di tempo (adesso che lo so... ora che ha tempo) Frasi concessive introdotte dai costrutti ammettiamo, mettiamo, poniamo (pure che) Frasi concessive introdotte da con tutto che, quale che sia, quali che siano Frasi avversative implicite introdotte da lungi dal + infinito Funzioni del che polivalente Stile nominale.
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Competenze lessicali (lessico ed espressioni comunicative) Fraseologia relativa ai saluti: Non ci posso credere!, Questa faccia non mi nuova, tutto a gonfie vele, non mi lamento, mi accontento, nessuna novit, diciamo bene, ho passato dei momenti migliori, tiriamo avanti Formule di risposta scherzosa a una presentazione: allora sei tu il famoso, oh finalmente ci conosciamo!, era ora che ci presentassero! Formule di benvenuto: fai come se stessi / sentiti a casa tua Formule per introdurre il tema della conversazione: non ci crederai mai, non sai che m successo Formule per sollecitare lavvio di una conversazione: Dimmi dimmi, racconta racconta... che storia! Formule rassicuranti di risposta alle scuse: tranquillo... quel che stato stato Formule di ringraziamento: ti devo un favore Formule per segnalare che una battuta di dialogo fuori luogo: a te che te ne importa? Che te ne frega? Che ci vado a fare? Formule relative ai permessi: un problema se... succede qualcosa se; no e basta! per questa volta chiudo un occhio Formule per accettare o rifiutare una proposta, unofferta, un invito: non me lo perdo per niente al mondo, come (potrei) dire di no... Formule per offrire e invitare in maniera amichevole e colloquiale: e non puoi dire di no Formule per chiudere un discorso: adesso s che devo andare..., mamma mia come s fatto tardi ecc. Formule per consigliare: io al posto tuo, dammi retta! ecc. Formule per interrompere in maniera cortese la conversazione: non vorrei interrompervi ma..., deve scusarmi ma temo che ecc. Formule per rinviare una conversazione: mi coglie in un momento..., ecc. Formule relative ai permessi: non vorrei abusare della sua gentilezza, non ho niente da eccepire in merito, sa che ha tutto il mio appoggio, s ma che sia lultima volta che..., s per sia chiaro che non..., fosse stato per me non avrei... Formule per fare in maniera formale le condoglianze, i complimenti, i rallegramenti, gli auguri Formule cerimoniali per i saluti ufficiali: Illustre Ambasciatore, Signor Presidente ecc. Formule per le presentazioni pubbliche: Abbiamo lonore di avere qui fra noi Siamo lieti di accogliere... Formule di risposta a una presentazione pubblica: per me un grande onore essere qui ecc. Formule di benvenuto: Sono davvero onorato di riceverla, un grande onore averla tra di noi Formule per concedere la parola in unoccasione pubblica e formale: do la parola a, pu intervenire se lo desidera Formule per rispondere a un benvenuto: ringrazio per questa calorosa accoglienza, davvero con piacere che Titoli di cortesia: Chiarissimo Professore, Magnifico Rettore, Signor Ambasciatore, Illustre Ambasciatore, Maestro, pregiato, spettabile ecc. Formule epistolari di inizio, di conclusione, di ringraziamento formali (desidero esprimerle la mia gratitudine ecc.), per condoglianze, complimenti, rallegramenti, auguri Formule di invito formali: siamo lieti di invitarLa ecc. Formule attenuate per minacciare un intervento: in caso di.... ci vedremo costretti ecc. Formule di proposta: Restiamo a vostra completa disposizione per risolvere ogni ecc. Formule per
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riferirsi al mittente: chi scrive ecc. Neologismi giornalistici Termini della cronaca politica Terminologia tecnica della cronaca sportiva Tecnicismi relativi allenograstronomia Tecnicismi delleconomia e della finanza. Competenze testuali generali Connettivi testuali. Competenze testuali relative a comprensione, produzione e/o scambio di testi Testi parlati: conversazioni informali su qualsiasi tema; dialoghi informali di tipo argomentativo su qualsiasi tema; conversazioni formali su qualsiasi tema; lezioni accademiche; conferenze e presentazioni pubbliche su qualsiasi tema (istituzionale o commerciale); interventi a convegni scientifici; dibattiti pubblici; discorsi formali in occasioni ufficiali. Testi scritti: lezioni accademiche; conferenze e presentazioni pubbliche su qualsiasi tema (istituzionale o commerciale); interventi a convegni scientifici; discorsi formali in occasioni ufficiali; lettere professionali: formule di intestazione; carteggi privati complessi e formali; circolari informative; lettere di denuncia a unassicurazione o a unautorit di pubblica sicurezza; lettere di sollecito; lettere di presentazione; lettere di reclamo; lettere di protesta; comunicati stampa; presentazioni istituzionali; relazioni professionali (rapporti, resoconti, dossier, inchieste, indagini); preventivi; verbali; progetti di ricerca; articoli di giornale complessi; saggi divulgativi; testi scientifici (saggi letterari, filosofici, tecnico-scientifici ecc.; riassunti da testi complessi; riassunti con cambio di taglio; tesine accademiche; tesi di laurea; parafrasi. Testi trasmessi: trasmissioni radiotelevisive.

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Corso C2.2
Monte ore (minimo): 28 ore. Organizzazione: moduli di 4 ore di lezione, liberamente organizzabili (ad esempio: 2 + 2 ore per 7 settimane di corso; 2 + 2 + 2 + 2 ore per 3/4 settimane di corso, ecc.). Una proposta di scansione interna del corso consultabile a p. 111. Contenuti Competenze pragmatiche Comprendere e interpretare in modo critico le forme del linguaggio letterario e, in generale, umanistico (filosofico, sociologico, antropologico ecc.), cogliendo le differenze di stile e i significati impliciti Comprendere un testo giuridico Comprendere istruzioni lunghe e complesse relative al funzionamento di un macchinario o di una procedura legale o burocratica Comprendere un testo dargomento scientifico o medico Comprendere un qualsiasi discorso di un italiano madrelingua in una variet settentrionale Comprendere un qualsiasi discorso di un italiano madrelingua in una variet centrale Comprendere un qualsiasi discorso di un italiano madrelingua in una variet regionale meridionale. Competenze linguistiche Fonetica, ortografia e punteggiatura: Il cosiddetto dittongo mobile: movendo, riscotendo Sopravvivenze di forme prostetiche: per iscritto Distinzione degli omografi mediante accentazione: mbito/ambto, sguito/seguito, clto/clto. Oscillazioni di accentazione su termini medici dorigine greca: alopcia/ alopeca, arteriosclersi/arteriosclrosi, dema/edma Riconoscimento delle oscillazioni e corretta pronuncia di alcuni termini anatomici: cristllino, urtra Ortografia delle interiezioni Alternanza di maiuscole e minuscole dopo il punto interrogativo o esclamativo Casi di uso particolare dellapostrofo, di apocope (reminiscenze nella lingua delle canzoni: apocope finale) Oscillazioni relative allelisione davanti a i (glItaliani).
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Morfologia e sintassi: Nomi comuni: genere e numero di latinismi o grecismi (p. es. acme, asma) Plurale di latinismi e grecismi della comunicazione letteraria Plurali particolari: urine Composizione delle parole Derivati e composti con in-, -it, infra- ultra- ecc. Prefissi e suffissi: gastro- entero-, logo ecc. Valori della privativo: a(n)- in acefalia e in anemia Valori dei suffissi tipici della patologia: -ite (epatite e difterite) -osi (cirrosi e dermatosi), oma (carcinoma, ematoma, glaucoma); -geno, Articoli: Omissione dellarticolo per sottolineare il carattere tecnico di una locuzione: proporre ricorso, depositare istanza di scarcerazione. Aggettivi: adattamenti grafici degli aggettivi derivati da nomi stranieri (usi stabili e oscillazioni): egheliano, freudiano, shakespeariano/scespiriano. Superlativo tramite i prefissi arci-, ultra-, iper-, mega- Aggettivi con base modificata duso meno frequente: cuore/cardiaco; fegato > epatico; sangue > ematico/sanguigno ecc. Aggettivi di relazione: virale, faringeo, fecale. Verbi: futuro deontico o di necessit: il cittadino far pervenire Uso dei participi assoluti nel linguaggio giuridicoamministrativo (fatti salvi i diritti, attese le istanze) Anteposizione del participio passato (le riportate osservazioni, per procurato allarme) Pronomi e aggettivi pronominali: uso anaforico di egli Ripetizioni del tipo: del di lui I dimostrativi costui, questi, quegli; costei, colei; costoro, codesto Medesimo nello stile burocratico Pronomi e aggettivi indefiniti di uso meno frequente: certuni, taluno, tutti quanti, qualsivoglia, chicchessia, cadauno. Preposizioni: valore modale della preposizione a: a decorso lento, a carattere epidemico Valore causale della preposizione da: intossicazione da botulino a carico di + nome del distretto anatomico: a carico del sistema nervoso a livello + aggettivo o complemento indiretto introdotto da di (a livello cutaneo, a livello della cute). Avverbi: altri avverbi e locuzioni avverbiali di tempo (sovente, di qui a, or sono, talvolta, talaltra) Altri avverbi di luogo (col, cost, cost, ivi, quivi). Tipi di frasi: approfondimenti sulla frase scissa Frasi interrogative indirette introdotte dallarticolo o da preposizioni articolate (di cosa fosse rimasto...), da un nome o da un aggettivo (il dubbio se restare o partire, incerto se andare o restare) Frasi dichiarative esplicite introdotte da che + indicativo o congiuntivo (questo mi sorprende: che tu non lo sappia) Frasi causali introdotte da tanto pi che, posto che, atteso che, essendo che, nella misura in cui Frasi finali introdotte da acciocch, onde Frasi consecutive introdotte da talch, onde Particolarit del periodo ipotetico: se concessivo e avversativo che introduce una proposizione al condizionale (con apodosi allindicativo: se dopo la catastrofe di Porto Grande gli ateniesi avrebbero potuto costruire ancora un motivo di timore per i siracusani, dopo lAsinaro lindipendenza e la tranquillit di Siracusa erano viceversa assicurate) Frasi concessive introdotte da quantunque e ancorch Frasi temporali introdotte da dacch Frasi temporali con il costrutto participio passato + che + indicativo: giunto che fu Frasi avversative introdotte da laddove Frasi comparative introdotte da
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elementi correlativi: quale (tale), cos, anche, altrettanto (come) Frasi comparative con sfumatura relativa o finale introdotte da come uno che, come Frasi comparative ipotetiche introdotte da quasi (che) Frasi ipotetiche introdotte da ove, dove, laddove, qualora, semprech, nelleventualit che. Frasi ipotetiche implicite con participio passato: se richiesti. Tratti linguistici degli italiani regionali: Tratti salienti dellitaliano regionale settentrionale Tratti salienti dellitaliano regionale toscano Tratti salienti dellitaliano di Roma Tratti salienti dellitaliano regionale mediano Tratti salienti dellitaliano regionale meridionale. Competenze lessicali (lessico ed espressioni comunicative) Lessico poetico e lirico (adusto, cupidigia, delibare, ecc.) Lessico pi diffuso dellanalisi letteraria, della filologia, della linguistica (epigramma, esperire, strofa, litania, transitivo, ecc.) Termini del linguaggio filosofico (epistemologico, estetica) Lingua della critica darte (archetipo, epigono, ecc.) Terminologia giuridico-amministrativa (adire, attenuante, contemplare, impugnare, rigettare; incombente, integrare, interporre, porre in essere; a carico di, a seguito di, a titolo di, ai fini di, ai sensi di, in danno di, in ordine a, per via di) Latinismi giuridici: de iure, de facto, ex seguito dallindicazione dellarticolo (ex art. 45 cod. penale), giudice a quo, de cuius, ex tunc, ex nunc, causa mortis, adversus omnes, iura in re aliena Anglicismi relativi a istituti giuridici ed economici: leasing, franchising, factoring Termini notarili (rogito, testatore, ecc.) Tecnicismi e locuzioni del linguaggio burocratico (diniego, istanza, oblazione, ossequio, espletare differire, eccepire, interloquire, obliterare, recarsi, apporre la firma, dare comunicazione, procedere alla verifica, effettuare un pagamento ecc.) Termini di mbito medico: anatomia (emoglobina, globulo; eponimi: tuba di Falloppio), patologia (bronchite, artrosi, melanoma, virale) farmacologia (placebo, posologia) Aggettivi con base modificata duso meno frequente (cuore > cardiaco; fegato > epatico; sangue > ematico/sanguigno ecc.) Composti aggettivali con due o pi termini omogenei: abbreviazione mediante la vocale -o e unione tramite trattino (gastro-enterico, gastro-duodenitica) Acronimi medici: TAC ecc. Tecnicismi medici collaterali (fenomeno, conclamato, indurre, insorgenza, interessare, lamentare, modico, portatore, spiccato; compromettere, difetto, responsabile, risposta) Eufemismi (esito infausto). Competenze testuali relative a comprensione, produzione e/o scambio di testi Testi parlati: discorsi in italiano regionale di Val dAosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Emilia46

Romagna; discorsi in italiano regionale di Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e Molise; discorsi in italiano regionale di Campania, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna Testi scritti: testi letterari del Novecento e contemporanei (prosa e poesia); saggi di critica letteraria; recensioni di opere darte (letterarie, musicali, figurative, teatrali e cinematografiche); studi di filosofia, antropologia, sociologia; codici, leggi, normative, atti giudiziari e notarili; testi dellamministrazione italiana: circolari ministeriali, avvisi e corrispondenza duffici pubblici, bandi di concorso, informative pubbliche ecc.; voci di enciclopedie mediche; articoli su riviste mediche; articoli di argomento medico su quotidiani e periodici; foglietti illustrativi dei medicinali; referti medici; diagnosi Testi trasmessi: siti dargomento medico o scientifico; rubriche e programmi radiotelevisivi dargomento medico.

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Scansione interna dei corsi


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Livello A1

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Corso A1.1
MODULO 1 (4 ore) Presentarsi e presentare una persona. Salutare e congedarsi. Chiedere a una persona come sta e rispondere. Ogni corso dovrebbe iniziare con un paio di ore introduttive destinate a rompere il ghiaccio e a creare le premesse giuste per lavorare efficacemente in classe. Naturalmente linsegnante si presenter e chieder agli studenti di fare altrettanto. Si pu proporre alla classe un primo momento di confronto e condivisione delle conoscenze sullItalia. Linsegnante invita a trovare il maggior numero di informazioni possibili riguardanti lItalia. Per guidare la classe in questo compito, si possono proporre argomenti molto generali come citt, cucina, arte, parole ecc., che dovrebbero consentire agli apprendenti di trovare almeno due o pi nomi per ogni categoria. bene che questo lavoro sia fatto a coppie o in piccoli gruppi per abituare la classe fin dalla prima lezione a questa modalit di lavoro. importante che gli apprendenti siano lasciati liberi di parlare anche nella lingua o nelle lingue materne. Lattivit seguente prevede di associare immagini di luoghi e cibi italiani molto famosi ai nomi indicati. Per rendere lattivit pi ludica, linsegnante pu lanciare una sfida del tipo: Vediamo chi trova tutti i nomi giusti. Una volta verificato che tutti abbiano trascritto gli abbinamenti, si procede a una verifica collettiva. Linsegnante pu allora chiedere alla classe se qualcuno ha gi mangiato il parmigiano, bevuto del Chianti o mangiato dei cannoli siciliani, oppure se qualcuno ha visitato il Duomo di Milano, il Colosseo e cos via. Sicuramente ci saranno risposte affermative: a quel punto, mostrando la cartina dellItalia, linsegnante chieder di individuare la regione di provenienza di prodotti e luoghi, facendo lesempio del Duomo di Milano. Come per le attivit precedenti, si tratta di un lavoro da svolgere in coppia. Dopo aver verificato i risultati, si conclude questa prima fase di contatto e scoperta invitando a riflettere in una prospettiva interculturale sui luoghi famosi del proprio paese dorigine. Molto interessante con le classi plurilingui, questa attivit risulta efficace anche nel caso di classi monolingui, perch spesso emergono pareri contrastanti sul valore dei simboli culturali del proprio paese. Fonetica, ortografia e punteggiatura: lalfabeto italiano: come si pronunciano e come si scrivono le vocali e le consonanti italiane e straniere (j, k, w, x, y), in parola e singolarmente; laccento grafico di .
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Morfologia e sintassi: Verbi: indicativo presente dei verbi essere e stare (tutta la coniugazione), chiamarsi, presentare (le prime tre persone singolari). Pronomi e aggettivi pronominali: pronomi personali soggetto - forme, posizione e uso facoltativo; pronomi allocutivi: tu/Lei. Avverbi: avverbi interrogativi (come?); avverbi di modo: bene, male. Lessico ed espressioni comunicative: formule di saluto formali e informali (buongiorno, buonasera, arrivederci, ciao); formule di cortesia: signore, signora, dottore. Comprensione, produzione o scambio di testi: brevi dialoghi tra insegnante e studenti; brevi messaggi scritti, come sms, chat. MODULO 2 (4 ore) Dare e richiedere dati personali (nome, cognome, indirizzo, telefono). Fonetica, ortografia e punteggiatura: parole sdrucciole e bisdrucciole; laccento sulla sesta persona dellindicativo presente (mngiano, crdono, ecc.). Morfologia e sintassi: Nomi propri: ordine nome+cognome. Verbi: indicativo presente dei verbi regolari della prima coniugazione (abitare); accordo soggettoverbo. Numerali: cardinali da 0 a 20. Avverbi: avverbi interrogativi (dove?). Tipi di frasi: interrogativa diretta. Lessico ed espressioni comunicative: lindirizzo (via, viale, piazza, ecc.). Comprensione, produzione o scambio di testi: brevi dialoghi al telefono; moduli da riempire con i dati personali; documenti didentit; messaggi registrati nelle segreterie telefoniche. MODULO 3 (4 ore) Richiamare lattenzione di qualcuno in modo formale e informale. Chiedere di ripetere. Chiedere come si scrive, come si pronuncia e cosa significa una parola. Fonetica, ortografia e punteggiatura: opposizione di coppie minime come in /e/ - /i/ (cena / Cina), /o/ - /u/ (polizia / pulizia). Morfologia e sintassi: Verbi: seconda e terza coniugazione dellindicativo presente; Lessico ed espressioni comunicative: formule di contatto (scusa, scusi, scusate, per favore, grazie).
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Comprensione, produzione o scambio di testi: brevi dialoghi tra insegnante e studenti; brevi dialoghi al telefono; brevi note e appunti. MODULO 4 (4 ore) Capire lessenziale di un testo breve con poche parole sconosciute. Fonetica, ortografia e punteggiatura: opposizione di coppie minime come in /p/ - /b/ (palla / balla). Morfologia e sintassi: Nomi comuni: le uscite regolari del maschile e del femminile (nomi maschili al singolare in o e femminili al singolare in a, al plurale in i e in e). Articoli: forme e posizione dellarticolo indeterminativo (un, uno, una, un ). Lessico ed espressioni comunicative: Cibi e bevande di prima necessit (acqua, pane, sale, caff, latte, olio, zucchero, ecc.). Comprensione, produzione o scambio di testi: Elenchi (ad esempio: la lista di ingredienti di una semplice ricetta di cucina, la lista della spesa). MODULO 5 (4 ore) Parlare di s (il lavoro e let) Fonetica, ortografia e punteggiatura: Pronuncia e grafia dei suoni [k] (cavallo, perch), [t] (cena, ciao), [g] (gara), [d] (gelato, gioved); la h in italiano. Morfologia e sintassi: Articoli: forme e posizione dellarticolo determinativo (il, lo, l, la, l, i, gli, le); accordo dellarticolo determinativo in genere e numero con il nome. Verbi: indicativo presente dei verbi avere e fare. Numerali: cardinali da 20 a 100. Lessico ed espressioni comunicative: professioni molto diffuse (medico, avvocato, operaio, impiegato, insegnante, ecc.) Comprensione, produzione o scambio di testi: annunci di lavoro ; biglietti da visita. MODULO 6 (4 ore) Chiedere e dare informazioni in situazioni di vita quotidiana (indicare un oggetto, chiedere un prezzo, fare acquisti in un negozio di abbigliamento).
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Fonetica, ortografia e punteggiatura: Pronuncia e grafia del suono <q> ([kw] come in quanto). Morfologia e sintassi: Verbi: accordo soggetto-verbo. Pronomi e aggettivi pronominali: pronomi e aggettivi dimostrativi (questo, questa, questi, queste). Avverbi: avverbi interrogativi (quanto?). Lessico ed espressioni comunicative: capi di abbigliamento e accessori molto diffusi (camicia, pantaloni, maglione, maglietta, mutande, scarpe, borsa, ecc.); tipi di valuta (euro, dollaro, sterlina, corona, franco svizzero, ecc.). Comprensione, produzione o scambio di testi: brevi conversazioni registrate; scontrini fiscali, bollette. MODULO 7 (4 ore) Descrivere luoghi in modo semplice (la casa). Fonetica, ortografia e punteggiatura: opposizione di coppie minime come in /f/ - /v/ (foce / voce) Morfologia e sintassi: Articoli: accordo dellarticolo indeterminativo in genere con il nome. Aggettivi: posizione non marcata dellaggettivo; funzione attributiva dellaggettivo. Avverbi: ci presentativo nelle forme c, ci sono. Lessico ed espressioni comunicative: ambienti della casa (cucina, bagno, camera da letto, soggiorno, ecc.); principali mobili della casa (armadio, letto, tavolo, divano, ecc.). Comprensione, produzione o scambio di testi: Annunci per affittare/vendere una casa; brevi conversazioni tra studenti per descrivere la loro camera e la loro casa. MODULO 8 (4 ore) Descrivere oggetti in modo semplice. Fonetica, ortografia e punteggiatura: opposizione di coppie minime come in /t/ - /d/ (tento - tendo). Morfologia e sintassi: Aggettivi: forme degli aggettivi a quattro uscite; funzione predicativa dellaggettivo; accordo in genere e numero con il nome. Lessico ed espressioni comunicative: aggettivi che indicano i colori (bianco,
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verde, rosso, ecc.), aggettivi che indicano forme e dimensioni (tondo, quadrato, rettangolare, piccolo, grande). Comprensione, produzione o scambio di testi: Annunci per vendere un oggetto; reclami per un bagaglio smarrito o rubato . Brevi conversazioni tra studenti per descrivere un oggetto che considerano fondamentale.

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Corso A1.2
MODULO 1 (4 ORE) Parlare di s (delle proprie abitudini quotidiane). Fonetica, ortografia e punteggiatura: opposizione di coppie minime come in /r/ - /l/ (mare / male). Morfologia e sintassi: Articoli: valore distributivo (il sabato mi alzo tardi). Verbi: indicativo presente del verbo andare; presente iterativo (faccio colazione alle otto); indicativo presente di alcuni verbi riflessivi di largo uso (lavarsi, alzarsi, ecc.). Preposizioni: la preposizione in per indicare un mezzo. Avverbi: avverbi di tempo (prima, poi/dopo, presto, tardi). Tipi di frasi: frasi dichiarative semplici allindicativo con ordine non marcato. Lessico ed espressioni comunicative: momenti della giornata (mattina, pomeriggio, sera, notte); mezzi di trasporto privati e pubblici (macchina, autobus, taxi, bicicletta, motocicletta, ecc.). Comprensione, produzione o scambio di testi: brevi conversazioni o interviste; descrizione delle proprie abitudini quotidiane. MODULO 2 (4 ORE) Situare gli eventi nel tempo (chiedere e esprimere lora, le frazioni di ora, la data, i giorni della settimana) e fissare un appuntamento. Fonetica, ortografia e punteggiatura: opposizione di coppie minime come in /b/ - /v/ (bere / vere). Morfologia e sintassi: Articoli: uso dellarticolo determinativo nelle espressioni di tempo, per indicare le ore e le date. Pronomi e aggettivi pronominali: pronomi e aggettivi interrogativi (che?) Avverbi: avverbi di tempo (oggi, ieri, domani). Lessico ed espressioni comunicative: i nomi dei mesi, dei giorni della settimana, delle ore e delle frazioni dora (un quarto, un mezzo, tre quarti) e delle stagioni; formule per chiedere lora (Che ora ?/ Che ore sono? A che ora? Che giorno ?); il verbo vedersi con il significato di incontrarsi.
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Comprensione, produzione o scambio di testi: telefonate; calendari; agende; sms. MODULO 3 (4 ORE) Parlare di s (descrivere la frequenza di unazione nel tempo libero). Morfologia e sintassi: Preposizioni: lalternanza nelluso delle preposizioni in e a (al cinema, in piscina, ecc.); Avverbi: avverbi ed espressioni di tempo (sempre, spesso, qualche volta, raramente, mai). Lessico ed espressioni comunicative: attivit ricorrenti (andare dal medico, dal parrucchiere/barbiere, andare al cinema, al ristorante, a teatro, in palestra, in chiesa, in discoteca, ecc.) Comprensione, produzione o scambio di testi: programmi di attivit culturali e di svago. MODULO 4 (4 ORE) Capire lessenziale di un testo breve con poche parole sconosciute (cartolina o breve e-mail). Morfologia e sintassi: Verbi: presente in luogo del futuro (domani vado al mare); gerundio semplice dei verbi regolari; il presente progressivo (stare + gerundio). Preposizioni: preposizioni semplici; la preposizione a per indicare lo stato in luogo e il moto verso luogo con i nomi di citt; la preposizione in per indicare lo stato in luogo e il moto verso luogo con i nomi di regione, nazione; preposizione da per indicare la provenienza. Comprensione, produzione o scambio di testi: cartolina o breve e-mail per descrivere gli spostamenti durante un viaggio. MODULO 5 (4 ORE) Cercare, chiedere o dare informazioni (attivit e programmi di servizi, negozi, enti formativi). Morfologia e sintassi: Preposizioni: preposizioni articolate. Tipi di sintagmi: indicazioni di orari (dalle 10.00 alle 13.30). Lessico ed espressioni comunicative: lessico relativo alla scuola (insegnante, studente, classe, livello, corso, ecc.); lessico relativo a comuni programmi televisivi e radiofonici (telegiornale, film, giornale radio, rubrica, quiz, cartoni animati, meteo, telefilm); lessico degli esercizi commerciali (apertura/chiusura, attivit/riposo, inizio/fine; aperto/chiuso, attivo/non attivo; aprire/chiudere).
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Comprensione, produzione o scambio di testi: brevi messaggi registrati in una segreteria di una scuola di lingue; messaggi registrati o avvisi, che indicano i giorni e gli orari di attivit di negozi, servizi, ecc.; palinsesti di programmi televisivi e radiofonici. MODULO 6 (4 ORE) Comprendere e dare brevi e semplici istruzioni. Morfologia e sintassi: Verbi: limperativo presente di seconda e quinta persona affermativo; funzioni dellimperativo: dare indicazioni. Avverbi: avverbi di luogo (avanti, indietro, a sinistra, a destra). Lessico ed espressioni comunicative: principali luoghi privati e pubblici della citt (municipio, Comune, chiesa, banca, albergo, ufficio postale, fabbrica, mercato, supermercato, parco, ponte, strada, incrocio, palestra, edicola, cinema, teatro, porto, aeroporto, stazione ferroviaria, fermata dellautobus, quartiere, bar, ristorante, salita, discesa, uscita, entrata). Comprensione, produzione o scambio di testi: indicazioni stradali fornite dal gps in unautomobile; mappe turistiche; indicazioni su come raggiungere un luogo fornite da siti internet. MODULO 7 (4 ORE) Comprendere regole e divieti. Morfologia e sintassi: Verbi: limperativo presente di quinta persona negativo; la costruzione non + infinito presente; funzioni dellimperativo: dare regole e divieti. Comprensione, produzione o scambio di testi: Regolamento di un parco o di una piscina, ecc.; avvisi e divieti. Annunci in luoghi pubblici (aeroporti, stazioni, supermercati, ecc.) MODULO 8 (4 ORE) Chiedere e dare informazioni in situazioni di vita quotidiana (fare la spesa). Fonetica, ortografia e punteggiatura: Pronuncia e grafia dei suoni [] (<gl> come in figlio), [] (<gn> come in bagno). Morfologia e sintassi: Verbi: lindicativo presente del verbo dare. Pronomi e
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aggettivi pronominali: forme dei pronomi personali complemento atoni. Tipi di frasi: frasi negative semplici. Lessico ed espressioni comunicative: i nomi per indicare il peso, le frazioni di peso e la quantit (un/ mezzo etto/chilo/litro; due etti/ chili/litri e mezzo; met, un po di..), i nomi pi comuni di frutta e di verdura, i nomi di alcuni contenitori di alimenti (pacco, scatola, confezione, busta, barattolo, bottiglia) i nomi dei negozi di alimentari pi diffusi (alimentari, pasticceria, forno, macelleria, ecc.). Comprensione, produzione o scambio di testi: brevi conversazioni al mercato, insegne, menu, liste della spesa.

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Livello A2

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Corso A2.1
MODULO 1 (4 ore) Parlare di s (descrivere s stessi e la propria famiglia). Morfologia e sintassi: Articoli: uso dellarticolo davanti al possessivo con i nomi di parentela. Aggettivi: forme di buono. Pronomi e aggettivi pronominali: pronomi e aggettivi possessivi. Lessico ed espressioni comunicative: la famiglia; aggettivi qualificativi molto diffusi e loro contrari per descrivere laspetto fisico di persone (alto/basso, magro/grasso, ecc.); formule di augurio (Auguri! In bocca al lupo! Crepi! buon anniversario/compleanno/anno/viaggio/Natale; buona domenica/Pasqua; buone vacanze). Comprensione, produzione o scambio di testi: didascalie. MODULO 2 (4 ore) Cercare, chiedere o dare informazioni (per scegliere una localit di villeggiatura). Morfologia e sintassi: Nomi comuni: nomi maschili e femminili in -e, tipo una notte, plurali in -i, tipo due notti. Articoli: accordo dellarticolo determinativo e indeterminativo in genere e numero con i nomi con singolare in -e, plurale in -i (il cellulare, la pensione). Preposizioni: preposizione in nelle espressioni in montagna, in campagna; preposizione a nelle espressioni al mare, al lago; preposizione su per indicare un luogo (sullisola, sulla montagna). Avverbi: ci proavverbio locativo (Quando vai a casa? Ci vado tra unora). Lessico ed espressioni comunicative: Viaggi e vacanze: luoghi di villeggiatura (campagna, montagna, mare, citt darte ecc.); tipi di alloggio turistico (campeggio, albergo, casa in affitto, residence, villaggio turistico, ostello). Comprensione, produzione o scambio di testi: promozioni e offerte turistiche; elenchi (lista delle cose da mettere in valigia, lista di attivit che si possono svolgere in un villaggio turistico). MODULO 3 (4 ore) Cercare, chiedere o ottenere servizi (per organizzare un viaggio).
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Morfologia e sintassi: Aggettivi: aggettivi a due uscite (maschile e femminile singolare in -e, maschile e femminile plurale in -i, tipo veloce, veloci); accordo dellaggettivo in genere e numero con il nome a cui si riferisce. Verbi: vorrei + infinito (vorrei prenotare una camera). Preposizioni: preposizione per nelle espressioni che indicano un periodo di tempo (per una settimana, per tre notti, ecc.). Tipi di sintagmi: indicazioni di periodo (dal 10 al 16 maggio). Lessico ed espressioni comunicative: servizi alberghieri (camera singola/doppia, con/senza bagno, piscina, televisione, ristorante, mezza pensione/pensione completa, aria condizionata, telefono, ecc.); mezzi di pagamento (carta di credito, bancomat, contanti, ecc.); vitto e pasti: colazione, pranzo, cena; prenotazione e disponibilit: libero/occupato, completo; abiti e oggetti da mettere in valigia (macchina fotografica, cellulare, ombrello, libro, documenti, occhiali da sole, ecc.). Comprensione, produzione o scambio di testi: conversazioni informali; fax o e-mail di prenotazione di un servizio (alloggio in albergo, noleggio di una macchina, ecc.). MODULO 4 (4 ore) Formulare un invito e fare programmi. Morfologia e sintassi: Verbi: verbi servili (o modali) - indicativo presente del verbo volere e costruzione con la reggenza diretta dellinfinito (vuoi venire in piscina?); uso di andare seguito da un nome o da di + infinito per esprimere unintenzione (mi va un gelato, ti va di mangiare qualcosa?); indicativo presente del verbo uscire. Pronomi e aggettivi pronominali: pronomi personali complemento tonici (me, te, lui/lei, noi, voi, loro); uso dei pronomi personali complemento tonici con le preposizioni (con me, da lui). Preposizioni: con per indicare compagnia o unione (Sono al telefono con Francesca). Avverbi: Avverbi (e determinazioni avverbiali) di tempo: stasera, domani pomeriggio, sabato prossimo, fra x giorni/mesi/anni, ecc. Lessico ed espressioni comunicative: tempo libero (ascoltare musica, guardare programmi televisivi, leggere libri, visitare musei, andare al cinema/al teatro/in discoteca, ecc.); formule per aprire una conversazione telefonica (Pronto?). Comprensione, produzione o scambio di testi: conversazioni informali; programmazioni di concerti, spettacoli e mostre, palinsesti televisivi, sms, telefonate. MODULO 5 (4 ore) Accettare o rifiutare un invito, formulare una proposta alternativa.
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Morfologia e sintassi: Nomi comuni: i nomi maschili in -a (programma, cinema, ecc.); nomi in -ista (dentista, estetista, ecc.). Verbi: verbi servili (o modali): potere (coniugazione dellindicativo presente e costruzione con la reggenza diretta dellinfinito, tipo Stasera non posso uscire), costruzione impersonale del verbo dispiacere (mi dispiace). Pronomi e aggettivi pronominali: pronomi personali atoni complemento di termine (mi, ti, gli/le, ci, vi, gli/loro); posizione proclitica dei pronomi personali atoni con lindicativo (lo sento, gli parlo). Avverbi: avverbi di tempo (gi, ormai). Tipi di frasi: coordinate introdotte da ma, o, oppure, purtroppo. Lessico ed espressioni comunicative: impegni della vita quotidiana (appuntamenti di lavoro, visite dal medico, impegni di studio, impegni familiari, ecc.); formule per esprimere accordo (va bene, daccordo, perfetto!). Comprensione, produzione o scambio di testi: agende, note, sms, telefonate conversazioni informali. MODULO 6 (4 ore) Fare previsioni e parlare di eventi futuri. Fonetica, ortografia e punteggiatura: La pronuncia delle consonanti doppie. Morfologia e sintassi: Aggettivi: formazione del superlativo assoluto con laggiunta del suffisso - issimo/a/i/e (freddissimo), costruzione con molto (molto freddo). Verbi: Lindicativo futuro semplice - forme del verbo essere e delle tre coniugazioni dei verbi regolari; lindicativo futuro semplice per collocare un evento nel futuro; verbi senza soggetto: verbi atmosferici e descrizioni del clima (piove). Numerali: cardinali da cento a un miliardo. Avverbi: avverbi di quantit (poco, molto, tanto, troppo). Tipi di sintagmi: indicazioni di tempo senza preposizioni (tipo Partir il prossimo anno), con a (tipo A settembre dovr lasciare casa), con di (tipo Dinverno fa freddo), con in (tipo In autunno cadono le foglie). Tipi di frasi: esclamative nominali introdotte da che (che freddo! che bella idea!). Lessico ed espressioni comunicative: il tempo atmosferico (aggettivi: sereno, nuvoloso, piovoso, umido, forte, moderato, mosso, caldo, freddo, ecc.; nomi: sole, nuvole, pioggia, neve, vento, temperatura, ecc.; verbi: piovere, nevicare, grandinare, ecc.). I punti cardinali (nord, sud, est, ovest, nordest, ecc.). Comprensione, produzione o scambio di testi: previsioni meteorologiche, oroscopi, previsioni sul futuro individuale e collettivo.
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MODULO 7 (4 ore) Chiedere e dare informazioni in situazioni di vita quotidiana (al ristorante). Morfologia e sintassi: Articoli: il cosiddetto articolo partitivo - plurale dellarticolo indeterminativo (vorrei degli spaghetti) e indicazione di quantit indefinite (del pane). Pronomi e aggettivi pronominali: pronomi personali atoni complemento oggetto (mi, ti, lo/la, ci, vi, li/le); posizione enclitica dei pronomi personali atoni complemento con limperativo e linfinito (parlagli, sentilo, parlargli, sentirlo). Numerali: ordinali. Preposizioni: per a indicare il destinatario di un vantaggio o di uno svantaggio (questo regalo per Marina); a per indicare il modo e la maniera (penne allarrabbiata). Lessico ed espressioni comunicative: portate (antipasto, primo, secondo, contorno, dessert/dolce), posate (forchetta, coltello, ecc.), cibi italiani. Competenze testuali generali: uso anaforico dei pronomi personali (Manzoni uno dei pi grandi scrittori italiani. A lui si deve il capolavoro dei Promessi sposi). Comprensione, produzione o scambio di testi: menu, conversazioni al ristorante, rubriche di cucina. MODULO 8 Esprimere la possibilit, la certezza, lincertezza o il dubbio. Morfologia e sintassi: Verbi: uso dellindicativo presente per descrivere verit senza tempo e scientifiche (lacqua bolle a cento gradi); futuro suppositivo per presentare in forma dubitativa un avvenimento contemporaneo (sar vero?). Pronomi e aggettivi pronominali: Pronomi e aggettivi interrogativi (chi, che cosa e cosa). Avverbi: avverbi di modo derivati in -mente. Lessico ed espressioni comunicative: Verbi: sapere/ non sapere, sbagliare; avverbi e locuzioni avverbiali: forse, certamente, sicuramente, al cento per cento, per certo; formule di certezza e incertezza ( possibile/impossibile, sicuro, essere/non essere sicuri). Comprensione, produzione o scambio di testi: semplici proverbi ; brevi e semplici spezzoni di documentari (orali); brevi e semplici brani estratti da testi scientifici divulgativi.

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Corso A2.2
MODULO 1 (4 ore) Parlare di s (abilit e saperi, gusti e interessi). Fonetica, ortografia e punteggiatura: Uso delle maiuscole allinizio del periodo. Uso del punto e della virgola. Morfologia e sintassi: Nomi comuni: particolarit del plurale dei nomi che al singolare escono in -co e in -go, plurali in -chi, in -ci, in -ghi e in -gi: il cuoco, il medico, il sugo, lo psicologo / i cuochi, i medici, i sughi, gli psicologi). Aggettivi: aggettivi a quattro uscite che terminano in -co e in -go (tipo antipatico / antipatici, bianco / bianchi, largo / larghi). Verbi: costruzione dei verbi piacere (mi piace /mi piacciono) e interessare (mi interessa/ mi interessano); esperiente dellazione e soggetto grammaticale (mi piace la musica); costruzione del verbo sapere (con reggenza diretta dellinfinito) per indicare unabilit. Preposizioni: uso della preposizione di per indicare un argomento: Gianni parla spesso di cinema. Lessico ed espressioni comunicative: abilit (parlare le lingue straniere, suonare uno strumento musicale, recitare, usare il computer) e sport (sciare, giocare a tennis, pallavolo, calcio, ecc.); differenze semantiche tra sapere e conoscere. Comprensione, produzione o scambio di testi: brevi descrizioni di gusti e interessi propri (lettere, presentazioni di s stessi, ad esempio su siti internet, facebook, ecc.) o di persone italiane famose (brevi articoli di giornali o riviste su sportivi, attori, ecc., interviste). MODULO 2 (4 ore) Parlare di esperienze fatte nel passato. Morfologia e sintassi: Verbi: Lindicativo passato prossimo (io ho amato) forme e funzione (descrivere un fatto accaduto nel passato che ha dei riflessi sul presente); i verbi ausiliari avere e essere: scelta dellausiliare nei tempi composti; il participio passato dei verbi regolari nei tempi composti; accordo del participio passato nel passato prossimo con lausiliare essere. Avverbi: avverbi di tempo: non pi, nonmai, x giorni/mesi/anni fa. Tipi di frasi: temporali introdotte da quando.
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Lessico ed espressioni comunicative: passaggi di vita importanti (nascita, titoli di studio conseguiti, esperienze di lavoro, traslochi, viaggi e trasferimenti in altri luoghi, vita affettiva, ecc.); esperienze particolari (avventure, imprevisti, ecc.). Comprensione, produzione o scambio di testi: colloqui di lavoro, pagine di diario, e-mail, fumetti, biografie. MODULO 3 (4 ore) Raccontare fatti. Morfologia e sintassi: Verbi: uso dellindicativo passato prossimo per raccontare fatti in modo puntuale; alcuni participi passati irregolari di verbi di largo uso. Pronomi e aggettivi pronominali: pronomi personali atoni complemento - distinzione tra i pronomi con funzione di complemento di termine e con funzione di complemento oggetto; accordo dei pronomi atoni con funzione di complemento oggetto con il participio passato dei tempi composti quando il pronome precede il verbo (li ho visti); il pronome neutro lo. Avverbi: posizione degli avverbi di tempo gi, mai, sempre, ancora nei tempi composti. Tipi di frasi: discorso diretto. Comprensione, produzione o scambio di testi: articoli di cronaca, articoli che raccontano avvenimenti curiosi (invenzioni, primati, ecc.), semplici verbali (ad esempio: denunce alla polizia per un furto subito, un oggetto smarrito, una testimonianza, ecc.). MODULO 4 (4 ore) Esprimere, chiedere e motivare opinioni in modo semplice. Fare confronti. Fonetica, ortografia e punteggiatura: Contrasto fra intonazione affermativa e intonazione interrogativa; uso del punto interrogativo. Morfologia e sintassi: Aggettivi: comparativi di maggioranza, minoranza e uguaglianza. Verbi: Verbi di terza coniugazione in -sco, tipo io preferisco. Pronomi e aggettivi pronominali: pronomi e aggettivi interrogativi: che, quale e quanto. Preposizioni: uso della preposizione per per indicare i limiti di unaffermazione: per me, i giudici hanno ragione, e della preposizione su per indicare un argomento: Qual la tua opinione su Giorgio?. Avverbi: comparativi di maggioranza, minoranza e uguaglianza; avverbi interrogativi: perch? come mai?. Tipi di frasi: frasi introdotte da secondo me, per me; causali introdotte da perch. Lessico ed espressioni comunicative: formule per esprimere la propria opinione (essere a favore/contro qualcosa).
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Comprensione, produzione o scambio di testi: recensioni su siti internet (blog, forum, ecc.) di film, luoghi, ristoranti, ecc.; interviste a persone famose; semplici lettere inviate a rubriche tematiche. MODULO 5 (4 ore) Esprimere accordo e disaccordo. Morfologia e sintassi: Pronomi e aggettivi pronominali: funzione rafforzativa dei pronomi tonici (A me piace molto questo film, e a te?). Avverbi: anche, neanche (in espressioni per indicare laccordo o il disaccordo con unopinione espressa dallinterlocutore come: anche/neanche io la penso cos, anche/neanche a me Luigi simpatico), abbastanza, per niente. Lessico ed espressioni comunicative: Formule per segnalare laccordo e il disaccordo (essere/non essere daccordo, vero/non vero, certo, esatto, certamente, gi, anche/neanche, per niente, macch!). Comprensione, produzione o scambio di testi: brevi conversazioni, recensioni su internet di film, luoghi, ristoranti, ecc.; interviste a persone famose; semplici lettere inviate a rubriche tematiche MODULO 6 (4 ore) Descrivere un luogo e collocarlo nello spazio. Fonetica, ortografia e punteggiatura: Uso delle maiuscole con i nomi propri; uso del punto e della virgola. Morfologia e sintassi: Nomi comuni: il genere dei nomi; il genere dei nomi pi comuni di alberi e di frutti (il pero, la pera). Nomi propri: il genere dei nomi delle regioni italiane (la Basilicata, il Lazio); il genere maschile di nomi di mari, fiumi, laghi, monti (il Monte Bianco, il Po, lAdriatico). Aggettivi: posizione dellaggettivo qualificativo prima del nome (il grande palazzo, funzione descrittiva) e dopo il nome (il palazzo grande, funzione restrittiva). Preposizioni: locuzioni preposizionali di luogo (di fronte a, vicino a, dietro a, lontano da). Avverbi: avverbi di luogo (qui, l). Tipi di sintagmi: indicazioni di luogo con in, a, da, per (tipo a tre chilometri da Roma, passare per il centro). Lessico ed espressioni comunicative: toponimi delle regioni italiane; nomi comuni topografici (montagna, lago, ecc.); semplici termini per nominare e descrivere strutture architettoniche (nomi: torre, palazzo, chiesa, ecc.; aggettivi: alto, imponente, meraviglioso, ecc.); nomi di alberi, piante, fiori; verbi che indicano la collocazione in un luogo (trovarsi, essere situato).
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Comprensione, produzione o scambio di testi: lettere o e-mail per descrivere un luogo visitato nelle vacanze, semplici descrizioni tratte da guide turistiche, recensioni su siti internet (blog, forum, siti per il turismo). MODULO 7 (4 ore) Esprimere lobbligo o la necessit. Morfologia e sintassi: Verbi: verbi servili (o modali) - dovere (coniugazione dellindicativo presente e costruzione con la reggenza diretta dellinfinito); verbi senza soggetto: impersonali tipo bisogna (con reggenza dellinfinito); uso dellimperativo per impartire ordini, divieti e raccomandazioni; uso dellinfinito per impartire ordini. Lessico ed espressioni comunicative: Formule per indicare lobbligo o il divieto: obbligatorio, proibito, vietato. Formule per indicare la necessit: necessario, per forza, necessariamente; altre formule (alt! avanti! indietro!). Comprensione, produzione o scambio di testi: liste di compiti da svolgere; regolamenti sul comportamento da osservare in determinati luoghi (a scuola, in luoghi pubblici, ecc.); semplici istruzioni per usare un apparecchio (un cellulare, un lettore mp3, una macchina fotografica). MODULO 8 (4 ore) Descrivere sensazioni fisiche ed emotive. Morfologia e sintassi: Pronomi e aggettivi pronominali: pronomi e aggettivi indefiniti (nessuno, nulla, poco, molto, tanto, troppo). Avverbi: gradi e alterazioni dellavverbio. Lessico ed espressioni comunicative: formule per esprimere le sensazioni fisiche (avere freddo, caldo, fame, sete, sonno); formule per esprimere le emozioni (essere triste/felice/contento, amare, odiare, avere paura, ecc.). Comprensione, produzione o scambio di testi: sms, chat, brevi spezzoni di film.

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Livello B1

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Corso B1.1
MODULO 1 (4 ore) Descrivere abitudini del passato e fare confronti con il presente. Fonetica, ortografia e punteggiatura: elisione grafica con gli aggettivi singolari bello/bella, santo/santa davanti a vocale. Apocope: apocopi sillabiche obbligate con bello e santo. Morfologia e sintassi: Articoli: uso dellarticolo determinativo con tutto (tutti i giorni). Aggettivi: comparativi e superlativi organici di buono (migliore/ottimo), cattivo (peggiore/pessimo), grande (maggiore/massimo), piccolo (minore/minimo). Verbi: Indicativo imperfetto del verbo essere e delle tre coniugazioni (io amavo, piangevo, dormivo): le forme e la funzione iterativa (da piccola andavo tutte le estati al mare); forma impersonale di un verbo riflessivo (nei villaggi ci si diverte molto). Pronomi e aggettivi pronominali: pronomi e aggettivi possessivi - uso obbligatorio di proprio nelle frasi con verbo impersonale ( meglio stare al proprio posto); si impersonale (un tempo si lavorava molto). Preposizioni: uso della preposizione da per indicare il tempo biografico (da piccolo). Avverbi: avverbi di modo: comparativi e superlativi organici di bene (meglio/ottimamente), male (peggio/pessimamente), molto (pi/moltissimo), poco (meno/pochissimo), grandemente (maggiormente/massimamente). Avverbi di tempo: allora, prima, in precedenza, precedentemente, recentemente, ultimamente, da poco, attualmente, adesso; le locuzioni avverbiali di tempo al giorno doggi, un tempo, una volta. Tipi di frasi: avversative introdotte da mentre, invece, al contrario. Lessico ed espressioni comunicative: famiglia, allambito educativo. lessico relativo alle cerimonie, alla

Comprensione, produzione o scambio di testi: articoli di giornali e riviste che mettono a confronto passato e presente (su usi, abitudini, tradizioni, organizzazione sociale, educazione, ecc.); descrizioni orali e scritte dellinfanzia/adolescenza degli studenti. MODULO 2 (4 ore) Descrivere avvenimenti passati, reali o immaginari.
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Fonetica, ortografia e punteggiatura: uso del punto esclamativo; intonazione esclamativa. Morfologia e sintassi: Articoli: differenze fra larticolo determinativo e larticolo indeterminativo (tipo Mi presti un libro? Ecco il libro che volevi). Verbi: le forme di alcuni verbi irregolari (andare, dire, fare, sapere ) allindicativo imperfetto e la funzione descrittiva dellindicativo imperfetto (nella stanza cerano molte persone ); alternanza e differenza aspettuale tra passato prossimo e imperfetto (compiutezza/incompiutezza) nei racconti al passato; i verbi fraseologici: stare per, cominciare a, continuare a, finire di . Pronomi e aggettivi pronominali: i pronomi relativi invariabili che (in funzione di soggetto e complemento oggetto), cui (nei complementi indiretti): posizione rispetto allantecedente e concordanza con esso in genere e numero. Avverbi: le locuzioni avverbiali di tempo alla fine, allinizio. Tipi di frasi: completive allindicativo o con di + infinito; temporali introdotte da mentre ; relative aperte da che. Lessico ed espressioni comunicative: formule per segnalare interesse: davvero?, sul serio? che bello! vai avanti, continua, ecc.. Competenze testuali generali: anafora testuale. Comprensione, produzione o scambio di testi: brani letterari brevi e lineari tratti da audiolibri; semplici cronache radiotelevisive; brevi articoli di cronaca; brani letterari brevi e lineari; lettere o e-mail in cui si racconta un fatto personale; racconti orali o scritti sulla base di spunti dati (vignette, immagini, suoni, ecc.) MODULO 3 (4 ore) Esporre problemi e dare consigli relativi alla salute. Morfologia e sintassi: Nomi: singolare e plurale dei nomi femminili in -i (la crisi), -t (la citt), -t (la virt), -o (la mano, la radio); plurale dei nomi femminili in -cia, -gia (goccia/gocce, camicia/camicie, farmacia/farmacie, pioggia/piogge, ciliegia/ciliegie, allergia/allergie); nomi con il singolare maschile e il plurale femminile (il ginocchio, le ginocchia). Verbi: il condizionale presente (io amerei): le forme e luso per dare un consiglio (dovresti fare pi attivit fisica). Pronomi e aggettivi pronominali: ne partitivo (di queste compresse, ne prende una la mattina e una la sera); combinazioni di pronomi atoni: tipo me lo, te lo, glielo, ce lo, ve lo, glielo; me ne, te ne, gliene, ce ne, ve ne, gliene; mi si, ti si, gli si, ci si, vi si, gli si.
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Lessico ed espressioni comunicative: nomi di medici specialisti (pediatra, dentista, dermatologo, ginecologo, cardiologo, dietologo, ortopedico, otorino, ecc.), di malattie e malesseri diffusi (avere il raffreddore, linfluenza, la febbre, la gastrite, lallergia, la tosse, la pressione alta/bassa), di luoghi di cura (ospedale, studio medico, pronto soccorso, infermeria, farmacia, ecc.), di tipi di medicinali (sciroppo, pomata, pillole, gocce, supposte, ecc.), di parti del corpo. Comprensione, produzione o scambio di testi: foglietti illustrativi di medicinali (informazioni principali), brevi spezzoni di programmi radiofonici o televisivi in cui si espongono problemi e si propongono soluzioni (ad esempio, programmi dedicati alla salute, ai problemi affettivi, ecc.), articoli con esposizione chiara in rubriche di giornali e riviste dedicate alla salute, scambi di lettere in rubriche di giornali e riviste o in siti internet per chiedere consigli per risolvere problemi. MODULO 4 (4 ore) Descrivere speranze e ambizioni. Fonetica, ortografia e punteggiatura: intonazione sospensiva; uso dei puntini di sospensione e dei due punti. Morfologia e sintassi: Articoli: omissione degli articoli con gli aggettivi indefiniti qualche, alcuno. Verbi: luso del condizionale presente per esprimere un desiderio (mi piacerebbe avere pi tempo libero); il congiuntivo presente (io ami): le forme e la funzione per esprimere speranza e augurio. Pronomi e aggettivi pronominali: pronomi e aggettivi indefiniti: qualche, qualcuno, qualcosa, alcuno, niente. Avverbi: le locuzioni avverbiali in pace e prima o poi. Tipi di frasi: completive al congiuntivo introdotte dai verbi sperare, augurarsi, augurare, desiderare, volere, non vedere lora, pregare o dai nomi speranza, augurio, desiderio, voglia, attesa, preghiera. Comprensione, produzione o scambio di testi: canzoni, preghiere, spezzoni di film, lettere, sms o chat in cui si descrivono desideri e ambizioni. MODULO 5 (4 ore) Descrivere eventi accaduti in momenti diversi del passato (parlare delle proprie esperienze di lavoro). Fonetica, ortografia e punteggiatura: prevedibilit dellaccento di parola: bisillabi piani (mare, sole); polisillabi piani (coperta, aragosta).
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Morfologia e sintassi: Nomi comuni: genere dei nomi di professione (scrittore/scrittrice, regista, professore/professoressa). Verbi: lindicativo trapassato prossimo (avevo iniziato): le forme e la funzione - indicare unazione anteriore rispetto a un punto dosservazione gi collocato nel passato (esplicito o implicito) (prima di laurearmi, avevo gi svolto un tirocinio). Lessico ed espressioni comunicative: Ampliamento del lessico lessico relativo alle professioni (interprete, stilista, ricercatore, ecc.); formule legate ai rapporti di lavoro (contratto, tempo determinato/indeterminato, ferie, pensione, lavoro dipendente, libera professione, tirocinio, ecc.); aggettivi e nomi per descrivere attitudini personali e competenze (ottimista, capace/capacit di..., abilit, formarsi/formazione, portato per, interessato a, esperienza pluriennale, ecc.). Comprensione, produzione o scambio di testi: curriculum vitae; colloqui di lavoro; brevi descrizioni biografiche e autobiografiche. MODULO 6 (4 ore) Segnalare e descrivere un guasto a un oggetto (elettrodomestici, apparecchi tecnologici, ecc.) o il cattivo funzionamento di un servizio (telefono, luce, ecc.). Dare e comprendere istruzioni per risolvere un problema tecnico. Morfologia e sintassi: Verbi: Il congiuntivo presente - le forme di essere e avere e di altri verbi irregolari e la funzione esortativa per dare istruzioni e consigli. Pronomi e aggettivi pronominali: pronomi e aggettivi dimostrativi - stesso, ci, questo (usato in funzione di pronome neutro). Tipi di frasi: temporali introdotte da intanto che, dopo che (dopo che ha aperto il computer...); temporali implicite allinfinito introdotte da prima di (prima di spegnere). Lessico ed espressioni comunicative: nomi di elettrodomestici e apparecchi tecnologici (lettore CD/DVD/Mp3, macchina fotografica, telecamera, telecomando, lavatrice, lavastoviglie, fon, frigorifero, computer, cellulare, ecc.); nomi e verbi che indicano laccensione, il funzionamento e lo spegnimento di un apparecchio o elettrodomestico (funzionare/non funzionare, attivare/disattivare, partire/non partire, accensione, avvio, funzionamento, attivazione, guasto), verbi che indicano azioni da compiere su un apparecchio o elettrodomestico (accendere/spegnere, regolare, premere, spingere, aprire/chiudere, sollevare, ecc.); nomi che indicano parti di apparecchi e elettrodomestici (spia, luce, tasto, volume, pulsante, schermo, collegamento, presa elettrica, spina, microfono, batteria, consumo, lampadina, ecc.); aggettivi che indicano il modo di funzionamento (digitale, analogico, elettrico, a batteria, portatile), nomi di utensili (martello, pinza, vite, chiodi, ecc.).
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Competenze testuali generali: Uso di alcuni connettivi testuali (per prima cosa, allora dopo/poi, infine, per ultima cosa). Comprensione, produzione o scambio di testi: telefonate a call center e a numeri dedicati per segnalare un guasto a un apparecchio o il cattivo funzionamento di un servizio; lettere formali per esporre un disservizio. MODULO 7 (4 ore) Descrivere in modo dettagliato. Morfologia e sintassi: Nomi comuni: plurale dei nomi maschili in -o e -io (zio/zii, bacio/baci); nomi invariabili tronchi (citt, caff) e monosillabici (re, sci); formazione dei nomi alterati: -ino, -accio, -etto, -ello, -one; genere dei nomi comuni di animale che hanno ununica forma (tipo balena: il maschio della balena /la femmina della balena). Aggettivi: aggettivi qualificativi a tre uscite (ottimista/ottimisti-e); uso di pi aggettivi in successione (una minuscola casa bianca); il superlativo relativo (Marco il pi alto della classe); le forme di bello. Numerali: nomi numero: paio, coppia, decina, dozzina, centinaio, migliaio. Lessico ed espressioni comunicative: lessico relativo alla descrizione di luoghi naturali (nomi di animali, di piante, ecc.) e urbani (stili architettonici, opere artistiche, ecc.). Comprensione, produzione o scambio di testi: brani estratti da guide turistiche o da rubriche di riviste, giornali e siti internet che descrivono luoghi naturali e urbani, descrizioni di primati e invenzioni, brevi documentari. MODULO 8 (4 ore) Fare previsioni, programmi e promesse. Esprimere intenzioni, ipotesi e possibilit. Chiedere conferma. Morfologia e sintassi: Verbi: lindicativo imperfetto per descrivere le intenzioni (volevo andare a fare la spesa, ma poi iniziato a piovere); congiuntivo passato: forme e usi; altre funzioni del congiuntivo per presentare una situazione o un fatto come incerti, sperati, possibili, dubbi; alternanza dellindicativo e del congiuntivo nelle frasi completive; i verbi riflessivi indiretti (tipo io mi domando) e pronominali (tipo io mi accorgo). Tipi di frasi: completive allindicativo introdotte dai verbi: dire, confermare, giurare, promettere, rispondere, sapere dai nomi: certezza, sicurezza, conferma, dagli aggettivi sicuro, certo; completive al congiuntivo o allindicativo futuro introdotte dai verbi aspettarsi, dubitare, immaginare, supporre o dai nomi aspettativa, dubbio, supposizione, ipotesi; esprimere le proprie intenzioni con la frase completiva formata da pensare di/avere intenzione di + infinito (che cosa
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pensi/hai intenzione di fare...; pensavo di andare..., sto pensando di...); periodo ipotetico con lindicativo (se non ci sono/saranno imprevisti, domani partiamo). Comprensione, produzione o scambio di testi: conversazioni informali; lettere, e-mail informali.

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Corso B1.2
MODULO 1 (4 ORE) Argomentare in modo chiaro, illustrando e sostenendo il proprio o altrui punto di vista su un problema dattualit, indicando vantaggi e svantaggi delle diverse opzioni. Morfologia e sintassi: Verbi: congiuntivo presente e passato per esprimere opinioni e convinzioni. Tipi di frasi: completive allindicativo introdotte dai verbi sostenere, dichiarare, dimostrare, sapere, spiegare, ecc., dai nomi dichiarazione, dimostrazione, spiegazione, ecc.; completive al congiuntivo introdotte dai verbi ritenere, credere, negare, pensare e dai nomi convinzione, credenza, idea, impressione, opinione. Competenze testuali generali: segnali discorsivi nellinterazione orale: per interrompere il discorso dellinterlocutore e intervenire (aspetta/i un momento... scusami/mi scusi, posso dire una cosa?), per indicare che si vuole continuare un discorso (mi faccia parlare/fammi parlare, non mi interrompa/non mi interrompere), per indicare che si sta per concludere (e concludo, e poi ho finito); Connettivi testuali: prima di tutto, in secondo luogo, inoltre, infine, daltro canto, pure vero che, in effetti, in conclusione, dunque, quindi, perci). Comprensione, produzione o scambio di testi: testi argomentativi chiaramente articolati (articoli di opinionisti, spezzoni di semplici dibattiti televisivi o radiofonici, come talk-show, dibattiti su argomenti di attualit). MODULO 2 (4 ORE) Reperire informazioni per iscriversi a unassociazione, a un corso, a una scuola, allUniversit. Morfologia e sintassi: Verbi: indicativo imperfetto in funzione attenuativa (Volevo delle informazioni sui corsi); condizionale presente per fare richieste attenuate (Potrebbe aiutarmi a compilare questo modulo?). Numerali: biennale, triennale, ecc. Avverbi: espressioni avverbiali interrogative di modo (in che/quale modo, in che/quale maniera, ecc.), di luogo (da dove, per dove, verso dove, in che luogo/posto, ecc.), di tempo (da quando, fino a quando, entro quando, da quanto tempo, per quanto tempo), di causa (per quale motivo, per
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quale ragione, ecc.). Tipi di frasi: Frasi interrogative introdotte da locuzioni avverbiali (Da quanto tempo siete arrivati?); interrogative introdotte da sapere e saper dire (Scusi, sa dov il Pantheon?, Mi sa dire dove posso trovare queste informazioni?). Lessico ed espressioni comunicative: nomi che riguardano lorganizzazione interna delluniversit (facolt, ateneo, corso di laurea, corso di studi, ordinamento, credito, ecc.); nomi dei principali corsi di laurea (Architettura, Chimica, Economia, Fisica, Giurisprudenza, Ingegneria, Lettere, Lingue, Matematica, Medicina, Psicologia, Scienze politiche, Sociologia, ecc.). Comprensione, produzione o scambio di testi: guide a corsi cartacee e online; programmi di studio dei corsi; conversazioni tra studente e docente allorario di ricevimento; conversazioni nella segreteria di un istituto di istruzione; conversazioni tra studenti; e-mail per chiedere informazioni alla segreteria didattica di corsi. MODULO 3 (4 ORE) Esprimere sentimenti e stati danimo. Fonetica, ortografia e punteggiatura: uso del punto esclamativo. Morfologia e sintassi: Aggettivi: formazione dei contrari tramite i suffissi in-, s-, dis; altri modi di esprimere il superlativo: davvero/tanto/proprio/veramente/ particolarmente + aggettivo. Verbi: il congiuntivo presente per esprimere sentimenti personali. Pronomi e aggettivi pronominali: la come pronome oggetto neutro in locuzioni correnti, da solo (farla finita, finirla, smetterla, pensarla, piantarla, vederla), o in combinazione con altri pronomi (farcela, cavarsela, prendersela, sentirsela, avercela); ci pronome di terza e di sesta persona (tipo sto bene con loro = ci sto bene); ci pronome indiretto di genere neutro (non ci credo = non credo a questa cosa); pronomi e aggettivi esclamativi: chi, che cosa, cosa, che, quale, quanto (che bello!). Tipi di frasi: completive al congiuntivo introdotte dai verbi dispiacere, fingere, illudersi, rallegrasi, temere; dai nomi finta, illusione, paura, pericolo; dagli aggettivi: felice, triste, soddisfatto, ansioso, timoroso; esclamative introdotte da che e come (Che forza!, Che pizza/noia!, Che spavento!, Come sono felice/triste!). Lessico ed espressioni comunicative: aggettivi per descrivere stati danimo e sentimenti: divertito/annoiato, soddisfatto/insoddisfatto, sorpreso, ammirato, felice/infelice, pentito, preoccupato/ sereno, arrabbiato, innamorato/disamorato, deluso, stressato ecc.; verbi per descrivere stati danimo e sentimenti: stimare, ammirare, innamorarsi, avere un debole per,
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importare, rattristarsi, rallegrarsi, dispiacersi, vergognarsi, innervosirsi, piangere, ridere, odiare, sopportare, volere bene, diventare verde (dinvidia), nero (di rabbia), rosso (di vergogna), bianco (di paura), essere gi/a pezzi; nomi per descrivere stati danimo e sentimenti: allegria, tristezza, paura, sorpresa, ammirazione, stima, affetto, amore, soddisfazione, divertimento, noia, piacere, irritazione, ansia, preoccupazione, nervosismo, sollievo, rimorso, vergogna, delusione, sorpresa; formule per esprimere reazioni di vario genere (Uffa!, Meno male!, Aiuto!, Mamma mia!, Ma dai!, Capirai!, Magari!, Davvero?, Peccato!, Evviva!, Basta! Non ci posso credere!, Non ne posso pi!). Comprensione, produzione o scambio di testi: lettere personali, chat, e-mail, fumetti, conversazioni informali, spezzoni di film, canzoni. MODULO 4 (4 ORE) Esporre un argomento in modo sintetico e lineare. Fonetica ortografia e punteggiatura: uso della virgola per collegare elementi appositivi; il contorno intonativo degli elementi appositivi; uso dellenfasi. Morfologia e sintassi: Tipi di frasi: frasi relative incidentali. Competenze testuali generali: connettivi esplicativi (cio, per esempio, infatti); connettivi testuali: prima di tutto, in secondo luogo, inoltre, infine, daltro canto, pure vero che, in effetti, in conclusione, dunque, quindi, perci). Comprensione, produzione o scambio di testi relazioni molto brevi su un modello standard per trasmettere informazioni operative; documenti ufficiali brevi e lineari; presentazioni in powerpoint . MODULO 5 (4 ORE) Scusarsi; motivare le proprie azioni. Morfologia e sintassi: Preposizioni: per con funzione causale (scusami per il disturbo). Tipi di frasi: completive al congiuntivo introdotte dal verbo dispiacere dagli aggettivi desolato, mortificato; causali introdotte da dato che, visto che, siccome; ipotetiche introdotte da se: mi dispiace se disturbo. Lessico ed espressioni comunicative: nomi per indicare le ragioni per cui ci si scusa (ritardo, disturbo, disordine, mancato appuntamento, contrattempo, imprevisto, stanchezza, ecc.); formule di scusa (mi dispiace, sono desolato, perdonami, ti/Le/vi chiedo scusa, non ti preoccupare, non fa niente, non importa).
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Comprensione, produzione o scambio di testi: lettere personali, e-mail formali e informali, telefonate e conversazioni informali e formali. MODULO 6 (4 ORE) Fare una richiesta formale. Fonetica, ortografia e punteggiatura: Uso delle maiuscole per esprimere rispetto per una persona (Gentile Signora, mi rivolgo a Lei). Morfologia e sintassi: Verbi: le forme di alcuni verbi irregolari al condizionale presente (vorrei, dovrei, potrei, sarei, ecc.); luso del condizionale presente per chiedere qualcosa in modo cortese (vorrei un caff, per piacere) e per esprimere un concetto in forma attenuata (sarebbe necessario pi tempo). Pronomi e aggettivi pronominali: pronomi e aggettivi possessivi di cortesia (Lei-suo, loro/loro). Lessico ed espressioni comunicative: Formule di avvio e di chiusura di una lettera formale: Gentile Signora, Gentile Professore, cordiali/distinti saluti; abbreviazioni: dott., prof, ill.mo, chiar.mo, ing., avv., ecc. Comprensione, produzione o scambio di testi: lettere o e-mail formali (di lavoro, per chiedere una borsa di studio, per candidarsi a un posto di lavoro, ecc.). MODULO 7 (4 ORE) Descrivere le proprie reazioni e impressioni in seguito alla fruizione di unopera artistica (libri, film, concerti, spettacoli, mostre, ecc.). Fonetica, ortografia e punteggiatura: uso delle maiuscole con i titoli di opere (I promessi sposi, La traviata). Morfologia e sintassi: Verbi: luso dellindicativo presente con nomi e verbi che indicano la constatazione o la percezione; luso del congiuntivo presente dopo nomi e verbi che esprimono apparenza. Pronomi e aggettivi pronominali: uso del pronome personale soggetto con il congiuntivo, dopo il verbo in funzione enfatica, dopo anche/neanche, pure/neppure, nemmeno. Avverbi: avverbi qualificativi rappresentati da aggettivi maschili singolari (vestire pesante). Tipi di frasi: completive allindicativo introdotte dai verbi constatare, intuire, notare, percepire, scoprire, sentire, vedere, o dai nomi constatazione, intuizione, percezione, scoperta, ecc. Completive al congiuntivo introdotte dai verbi credere, sembrare, apparire, parere o dai nomi impressione, opinione, idea, sensazione.
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Lessico ed espressioni comunicative: nomi che indicano professioni artistiche (scrittore, compositore, musicista, ballerino, scultore, pittore, ecc.); nomi che descrivono le varie arti (coreografia, scenografia, sceneggiatura, regia, recitazione, musica classica/jazz/commerciale/contemporanea, teatro, pittura, scultura, letteratura, ecc.); verbi che esprimono apprezzamento (piacere, apprezzare, gradire, ecc.); aggettivi che esprimono apprezzamento (bello, magnifico, stupendo, fantastico, sublime, meraviglioso, interessante, stimolante, ecc.), indifferenza o disprezzo (brutto, banale, noioso, orribile, atroce, scarso, stupido, ecc.). Comprensione, produzione o scambio di testi: recensioni di opere artistiche. MODULO 8 (4 ORE) Fare una proposta; scegliere tra pi alternative. Morfologia e sintassi: Verbi: il condizionale presente per formulare domande e proposte in maniera attenuata (Potremmo andare al cinema stasera, Ti andrebbe di uscire dopo il lavoro?). Pronomi e aggettivi pronominali: s pronome tonico riflessivo di terza e sesta persona; il ci presentativo nelle forme metterci, volerci, entrarci (Quanto ci metti a arrivare al lavoro?, Ci vuole pazienza!, Luigi non centra niente con noi); ne pronome di terza e di sesta persona e pronome neutro (tipo non mi sono dimenticato di questa cosa = non me ne sono dimenticato). Laggettivo possessivo invariabile altrui. Numerali: uso di entrambi. Avverbi: ne proavverbio di luogo (tipo me ne vado). Tipi di frasi: la frase comparativa con linfinito (me ne sto a casa, piuttosto che vedere Claudio); correlative con sia sia (mi va sia di mangiare un gelato sia di vedere un film), n n (non mi va n di vedere il film n di andare alla mostra), disgiuntive con oo (scegli tu: o passiamo il Natale a Roma, o andiamo dai tuoi al mare). Lessico ed espressioni comunicative: profrasi di affermazione (altri modi per rispondere s: certo, certamente, di sicuro, come no!, altro che!, magari!, perch no?, va bene, daccordo), di negazione (altri modi per rispondere no: per niente, niente affatto, neanche per sogno, niente affatto, non ci penso proprio, neanche per idea/sogno, per niente), di dubbio (forse, probabilmente). Comprensione, produzione o scambio di testi: conversazioni informali faccia a faccia o al telefono, chat, ecc.; e-mail per proporre programmi.

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Livello B2

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Corso B2.1
MODULO 1 (4 ore) Progettare e pianificare. Parlare di progetti non realizzati. Parlare di fatti probabili. Fonetica, ortografia e punteggiatura: divisione sillabica. Morfologia e sintassi: Articoli: uso degli articoli con le sigle (la CISL). Verbi: le forme e gli usi del condizionale passato (avrei voluto) - per parlare di progetti non realizzati; per esprimere il futuro nel passato; il condizionale di dissociazione (il Presidente del Consiglio avrebbe incontrato i sindacati); le forme del congiuntivo imperfetto (amassi, credessi, partissi). Tipi di frasi: eccettuative al congiuntivo introdotte da a meno che non, tranne che, fuorch, allindicativo introdotte da se non che; eccettuative allinfinito (chiedimi tutto tranne che lavare i piatti); relative al congiuntivo (cerco un treno che parta prima delle due). Lessico ed espressioni comunicative: la politica: le elezioni (voto, urne, referendum, elezioni, sistema maggioritario, proporzionale, ecc.), gli organi di governo (Parlamento, Camera dei Deputati, Senato, Consiglio dei Ministri, ministeri - Economia, Giustizia, ecc.), le cariche (Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio, Ministro, Sindaco, ecc.). Comprensione, produzione e/o scambio di testi: articoli di giornale sulla politica e sullo sport, brani letterari, programmi televisivi di approfondimento sullo sport e sulla politica, canzoni, interviste. MODULO 2 (4 ore) Fare ipotesi. Esprimere intenzioni. Morfologia e sintassi: Verbi: indicativo futuro anteriore (io avr amato, creduto, dormito): le forme e luso per indicare unazione futura ma anteriore rispetto a unaltra azione del futuro (espressa al futuro semplice); gli usi del congiuntivo imperfetto dopo il condizionale (vorrei che le cose andassero meglio), dopo come se (si comporta come se fosse un bambino); uso del condizionale per sondare le intenzioni (Che ne diresti di?, Ti andrebbe?). Tipi di frasi: periodo ipotetico con il congiuntivo e con il condizionale (possibilit,
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irrealt: tipo Se dicessi cos, sbaglieresti, Se fossi un animale, vorrei essere un delfino); posizione libera della frase-condizione e della frase-conseguenza; uso del periodo ipotetico per proporre un programma o sondare unintenzione: Come la vedresti se andassimo in vacanza a Cuba? (condizione e conseguenza esplicite), Se andassimo in piscina? (conseguenza implicita). Lessico ed espressioni comunicative: lo sport: le competizioni e i riconoscimenti (gara, torneo, campionato, coppa, medaglia doro / dargento / di bronzo, primo/secondo/terzo posto, eliminazione, ecc.); i verbi e i nomi che indicano i risultati della gara (vincere, perdere, pareggiare, qualificarsi, arrivare primo/ultimo, vincitore, gol, ecc.); tipologie di sport (a squadre, individuale, a coppie, ecc.) Comprensione, produzione e/o scambio di testi: previsioni e aggiornamenti sul traffico, sugli esiti elettorali, sullandamento di competizioni sportive (programmi radiofonici, televisivi e in streaming su internet); bozze di progetti (per attivit di studio e di lavoro). MODULO 3 (4 ore) Riassumere ed esporre i principali contenuti di un testo. Fonetica, ortografia e punteggiatura: uso delle virgolette, della lineetta e delle parentesi. Morfologia e sintassi: Nomi comuni: maschile generico (ad esempio: uomini per esseri umani); nomi collettivi (folla, pubblico, gente, parte, gregge); concordanza dei nomi collettivi. Verbi: le forme e gli usi del verbo passivo: essere + participio passato (tipo io sono amato); uso del passivo con i verbi transitivi; non obbligatoriet dellespressione del complemento dagente; soggetto grammaticale e soggetto reale; coincidenza tra il tempo dellausiliare della forma passiva e il tempo della forma attiva (scrive/ scritto, ha scritto/ stato scritto, ecc.). Preposizioni: la preposizione da per indicare il complemento dagente (lo scudetto stato vinto dalla Roma). Lessico ed espressioni comunicative: indicazioni di causa con a causa di; indicazioni di scopo con allo scopo di, in vista di. Comprensione, produzione e/o scambio di testi: lezioni universitarie, conferenze e interventi a convegni, abstract, tesine, mappe concettuali, tavole sinottiche, brevi saggi voci di dizionari ed enciclopedie, pagine di argomento scientifico in giornali e riviste.
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MODULO 4 (4 ore) Presentare i dati e i risultati di una ricerca o di un esperimento. Morfologia e sintassi: Verbi: il gerundio modale, causale, temporale; il gerundio passato (avendo amato); il soggetto del gerundio; linfinito passato (avere amato). Pronomi e aggettivi pronominali: il pronome relativo neutro il che. Avverbi: altri avverbi di quantit: pressappoco, allincirca. Tipi di frasi: causali introdotte da poich; causali implicite; finali (esplicite e implicite); temporali implicite che esprimono posteriorit (dopo aver mangiato, andato a dormire). Comprensione, produzione e/o scambio di testi: lezioni universitarie, conferenze e interventi a convegni, abstract, tesine, mappe concettuali, tavole sinottiche, brevi saggi voci di dizionari ed enciclopedie, pagine di argomento scientifico in giornali e riviste. MODULO 5 (4 ore) Stabilire regole di comportamento in ambito pubblico. Chiedere, concedere e negare il permesso di fare qualcosa. Morfologia e sintassi: Nomi comuni: particolarit nelle uscite del plurale (singolari in -ca e in -ga, plurali in -chi e in -ghi, in -che e in -ghe: il monarca, il collega / i monarchi, i colleghi; la basilica, la bottega / le basiliche, le botteghe. Verbi: congiuntivo obbligatorio con connettivi che indicano una condizione (a patto che, purch, qualora, ecc.). Pronomi e aggettivi pronominali: il pronome relativo il quale; la concordanza di il quale in genere e numero con lantecedente; il pronome si alla terza e alla sesta persona usato come passivante (non si accetteranno le iscrizioni effettuate oltre il 30 aprile). Lessico ed espressioni comunicative: formule per chiedere un favore o aiuto in modo pi o meno diretto (Mi faresti un favore?/Devo chiederti un favore/Ho un favore da chiederti, Dammi una mano, / Mi dai una mano?, Avrei bisogno del tuo aiuto); formule per chiedere il permesso (ti scoccia se, mi autorizza a, sarebbe possibile, mi dai il permesso di; formule per concedere il permesso (va bene, daccordo, solo per questa volta, che sia lultima volta, questa lultima volta che); formule per negare il permesso (ti proibisco di, proibito, ti ho detto di no, assolutamente no); indicazioni di tempo con quanto prima, al massimo, al pi presto/tardi, nello stesso tempo, a mano a mano che, ogni volta che. Comprensione, produzione e/o scambio di testi: istruzioni per partecipare a un gioco, regolamenti, bandi di concorso, leggi, statuti di associazioni, avvisi pubblici complessi, libretti di istruzioni per luso, contratti, garanzie, colloqui con impiegati pubblici, istruzioni date da allenatori sportivi e istruttori di scuola guida.
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MODULO 6 (4 ore) Dare compiti e ordini in forma diretta, attenuata e indiretta. Accettare o rifiutare un compito o un ordine. Consigliare. Minacciare. Morfologia e sintassi: Nomi comuni: particolarit del plurale dei nomi che al singolare escono in -o (singolari in -o, -io, plurali in -i, -i: il rinvio, il cambio / i rinvii, i cambi). Verbi: uso dellindicativo e del congiuntivo con gli avverbi relativi (dove, dovunque/ovunque, comunque, come). Pronomi e aggettivi pronominali: pronomi e aggettivi indefiniti: uno, altro, ognuno, ciascuno, certo , tale, qualunque, qualsiasi, tanto. Avverbi: gli avverbi relativi dove, dovunque/ovunque, comunque, come. Tipi di frasi: causali introdotte da poich; relative introdotte da cui; relative introdotte dagli avverbi relativi dove, dovunque/ovunque, comunque, come. Lessico ed espressioni comunicative: formule per sollecitare un comportamento in modo esplicito (ti sarei grato se..., avrei bisogno di, serve...) e implicito ( finito il pane sottinteso: vai a comprare il pane); formule per accettare incondizionatamente (Certo!, Come no!, Con piacere, Volentieri!, Quando/Come vuoi) o parzialmente (s, per solo se..., va bene purch..., se proprio insisti..., se non c unaltra soluzione..., vedremo); formule per indicare un rifiuto: (Mi rifiuto, Non lo voglio fare, Non sono tenuto a farlo, Neanche per sogno/ per idea, Non ci penso proprio!); formule per consigliare (se fossi in te, sarebbe meglio se) e minacciare (ti avverto: , se non allora..., guai a te se). Comprensione, produzione e/o scambio di testi: conversazioni in ambito di lavoro, conversazioni informali tra amici e in ambito familiare, colloqui con impiegati pubblici. MODULO 7 (4 ore) Sollecitare spiegazioni. Morfologia e sintassi: Aggettivi: accordo degli aggettivi riferiti a pi nomi. Preposizioni: altre funzioni e valori delle preposizioni a, con, da, di, fra/tra, in, per, su. Lessico ed espressioni comunicative: formule per chiedere spiegazioni o informazioni in modo diretto e indiretto (Ti dispiacerebbe spiegarmi perch? Mi potresti dire come mai? Potrei sapere il motivo? Mi piacerebbe sapere se/perch/dove). Comprensione, produzione e/o scambio di testi: conversazioni informali, servizi televisivi scandalistici, articoli di giornale.
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MODULO 8 (4 ore) Manifestare la propria conoscenza o ignoranza di argomenti, persone e cose. Lessico ed espressioni comunicative: formule relative alla conoscenza o allignoranza di fatti e informazioni (Sai niente di...? Hai sentito la notizia? Sei stato informato su?, Come lo sei venuto a sapere?, La sai lultima?, So tutto, Non lo sapevo, Non ne sapevo nulla, Non so niente, Non saprei, Non ne ho la minima idea); formule per chiedere conferma esplicitamente e implicitamente (si dice, si mormora, pare che, gira voce che, ho sentito che/ho saputo che, mi hanno detto, ma vero che?); formule per mettere in discussione quanto detto (Come puoi una cosa del genere? Che cosa ti fa pensare che..? Che ne sai?). Comprensione, produzione e/o scambio di testi: conversazioni in ambito di lavoro, conversazioni informali tra amici e in ambito familiare, colloqui con impiegati pubblici.

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Corso B2.2
MODULO 1 (4 ore) Raccontare fatti personali, storici e di fantasia. Morfologia e sintassi: Articoli: omissione obbligatoria dellarticolo determinativo (modi di dire ed espressioni fisse, titoli di articoli di giornale, con gli aggettivi dimostrativi, alcuni aggettivi indefiniti e con gli aggettivi interrogativi ed esclamativi). Verbi: altre funzioni dellindicativo imperfetto: dopo un tempo passato dei verbi vedere e sentire (ho sentito mia madre che parlava); nei racconti di sogni (ho sognato che mi cadevano i denti); nella finzione nel linguaggio infantile (facciamo che ero la regina); luso del congiuntivo imperfetto per esprimere opinioni, dubbi, sentimenti al passato (speravo che tornasse), dopo verbi impersonali al passato (sembrava che ci fosse una nave). Tipi di frasi: interrogative dirette per spiegare (Quando ebbe inizio il Risorgimento? Quando si crearono le condizioni...) e per raccontare (nelle fiabe). Comprensione, produzione e/o scambio di testi: barzellette e aneddoti, racconti di sogni, documentari e inchieste (su fatti storici, scoperte e ritrovamenti, viaggi di ricerca), favole, racconti, brani narrativi letterari, scritture memorialistiche, racconti di viaggio. MODULO 2 (4 ore) Fare confronti tra passato e presente. Fonetica, ortografia e punteggiatura: uso delle maiuscole allinizio di un discorso diretto dopo le virgolette o la lineetta, nelle sigle e nellindicazione dei secoli (il Duecento). Morfologia e sintassi: Verbi: indicativo passato remoto (io amai): le forme e luso (analogie e differenze rispetto alluso del passato prossimo). Tipi di frasi: comparative di maggioranza, di minoranza, di uguaglianza esplicite (era pi bello di quanto si aspettasse); comparative ipotetiche (si comportava come se non avesse mai visto quel posto prima). Lessico ed espressioni comunicative: La storia e la societ: le denominazioni dei secoli (il Duecento, il XIV secolo, ecc.), dei periodi storici (il Medioevo, il
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Rinascimento, ecc.), delle forme di governo (monarchia, repubblica, ecc.), delle classi sociali (il proletariato, la borghesia, la classe dominante, laristocrazia, ecc.); indicazioni di modo con nel modo in cui, diversamente da come, come se. Comprensione, produzione e/o scambio di testi: brani narrativi letterari, favole, scritture memorialistiche, saggi scientifici, documentari e inchieste (su fatti storici, scoperte e ritrovamenti, viaggi di ricerca). MODULO 3 (4 ore) Riferire le modalit di svolgimento di un incontro. Fare citazioni. Fonetica, ortografia e punteggiatura: uso delle virgolette, della lineetta e delle parentesi. Morfologia e sintassi: Verbi: congiuntivo trapassato (io avessi amato): le forme e luso in dipendenza da un verbo al passato dove la frase subordinata anteriore alla frase principale (avevamo paura che laereo non fosse partito). Tipi di frasi: interrogative indirette. Lessico ed espressioni comunicative: formule per portare i saluti di qualcun altro (saluti da, ti saluta, salutamelo, abbraccialo da parte mia, portagli i miei saluti); formule per citare (come dice/afferma/sostiene, come ha detto/scritto/ipotizzato). Comprensione, produzione e/o scambio di testi: brani letterari, citazioni, racconti di conversazioni altrui, testimonianze. MODULO 4 (4 ore) Riferire il discorso e le opinioni altrui. Morfologia e sintassi: Verbi: congiuntivo obbligatorio con connettivi che indicano uno scopo (in modo che, affinch), un modo (come se + congiuntivo imperfetto), un tempo (prima che); dipendenza dei tempi del congiuntivo da quelli usati nella principale. Pronomi e aggettivi pronominali: i pronomi relativi doppi (quanti, quanto, chiunque, ecc.). Tipi di frasi: discorso indiretto; passaggio dal discorso diretto al discorso indiretto: trasformazione dei pronomi personali soggetto e dei pronomi atoni complemento, dei pronomi e aggettivi dimostrativi, degli avverbi di luogo, di tempo, dei tempi verbali. Comprensione, produzione e/o scambio di testi: resoconti di riunioni di lavoro, testimonianze giudiziarie, verbali di riunioni, di denunce, di casi giudiziari, di sedute parlamentari.
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MODULO 5 (4 ore) Esprimere le proprie opinioni e sollecitare quelle altrui. Esprimere accordo e disaccordo. Mostrare scetticismo. Morfologia e sintassi: Verbi: uso del congiuntivo con espressioni come: essere + nome + che ( un peccato che Marco non venga), essere + aggettivo + che ( antipatico che io debba dirti queste cose), essere + avverbio + che ( meglio che vada). Lessico ed espressioni comunicative: formule per indicare accordo totale o parziale (condivido la tua/sua/vostra/loro opinione/il tuo/ suo/vostro/loro punto di vista, la penso allo stesso modo, penso lo stesso, non c dubbio che, sono completamente/ in linea generale/ in gran parte/in minima parte daccordo con, hai/ha/avete/hanno perfettamente ragione, questo chiaro/evidente) e disaccordo (sbagli, credo che ti sbagli, penso esattamente il contrario, penso di no, non la vedo cos, non sono per niente daccordo, ti sbagli di grosso, come puoi/si fa a dire una cosa del genere?); formule per indicare scetticismo (se lo dici tu, a me non sembra cos evidente, opinabile, ne dubito); indicazioni di limitazione (a mio avviso/parere, per quanto). Comprensione, produzione e/o scambio di testi: lezioni accademiche, discorsi pubblici, comizi, invettive, dibattiti televisivi, talk show, editoriali, volantini e manifesti di propaganda, graffiti e scritte di protesta, saggi scientifici. MODULO 6 (4 ore) Proporre diversi punti di vista e ribattere a unargomentazione. Morfologia e sintassi: Verbi: uso del congiuntivo per esprimere un contrasto (nonostante, bench, malgrado, sebbene, ecc.). Tipi di frasi: concessive esplicite; consecutive con da + infinito ( cos arrabbiata da volersi trasferire); consecutive introdotte da che preceduto da un aggettivo o un avverbio introdotto da tanto, cos, talmente, a tal punto. Lessico ed espressioni comunicative: formule per proporre un altro punto di vista (Pu essere, per, Non si pu negare che, Allo stesso tempo, Tuttavia); formule per sollecitare e dare opinioni, reazioni, valutazioni (Che pensi del fatto che, Qual la tua opinione in proposito?, Che ti sembrato di?, Pensi che dovremmo andare?, Come stato/ come andata?, Che te ne pare/sembra?, Come la/lo vedi?, Trovo che). Comprensione, produzione e/o scambio di testi: lezioni accademiche, discorsi pubblici, comizi, invettive, dibattiti televisivi, talk show, editoriali, volantini e manifesti di propaganda, graffiti e scritte di protesta, saggi scientifici.
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MODULO 7 (4 ore) Esprimere reazioni, valutazioni e giudizi. Morfologia e sintassi: Aggettivi: bello, grande e buono usati per intensificare laggettivo o il nome (Gianni un gran maleducato). Tipi di frasi: frasi scisse (tipo lui che me lha detto). Lessico ed espressioni comunicative: formule per esprimere approvazione, disapprovazione e rimprovero (Che cosa buona che, che brutta cosa che, non avresti dovuto dirlo, che le saltato in mente?, non capisco come hai fatto a fare una cosa del genere, avrei dovuto capirlo prima); indicazioni di causa con a causa di, per merito mio, per colpa tua. Comprensione, produzione e/o scambio di testi: conversazioni informali, spezzoni di film, canzoni, brani di opere teatrali, brani letterari, opere teatrali. MODULO 8 (4 ore) Esprimere sentimenti e stati danimo. Morfologia e sintassi: Aggettivi: altri modi per indicare il grado superlativo luso di tutto nel linguaggio familiare (Giorgia era tutta contenta); uso di prefissi (stra-, iper-, super-); rafforzamento con un secondo aggettivo: ubriaco fradicio, pieno zeppo, stanco morto, ecc. Avverbi: Avverbi esclamativi: come, quanto. Lessico ed espressioni comunicative: formule per esprimere piacere e dispiacere (sono emozionata allidea di, questa cosa mi rende felice/infelice, mi fa molto piacere, un peccato che, mi mette di buon umore/cattivo umore), rabbia e fastidio (mi fa rabbia che, se c una cosa che non sopporto ), preoccupazione (mi preoccupa che, ho il terrore che, sono in ansia per, mi angoscia il solo pensiero), empatia (ti capisco, so come ti senti, mi succede la stessa cosa, mannaggia! Non sai quanto mi dispiace), rassegnazione (non c pi niente da fare, tutto perduto, la fine), consolazione (non niente, non fare cos, tutto si sistemer/torner a posto, non successo niente, c una soluzione a tutto, coraggio). Comprensione, produzione e/o scambio di testi: conversazioni informali, spezzoni di film, canzoni, brani di opere teatrali, brani letterari.

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Livello C1

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Corso C1.1
MODULO 1 (4 ore) Scambiare informazioni. Sollecitare e fornire spiegazioni. Rettificare le affermazioni proprie e altrui. Chiedere e dare conferma. Esprimere la conoscenza o la non conoscenza di fatti, situazioni e persone. Manifestare sorpresa. Fonetica, ortografia e punteggiatura: enfasi per determinare la focalizzazione (dato/nuovo, ecc.) Morfologia e sintassi: Verbi: verbi che possono avere entrambi gli ausiliari nei tempi composti (vivere, finire, ecc.); scelta dellausiliare nei tempi composti con i verbi modali (non sono potuta andare, ho dovuto studiare); uso dellinfinito presente nelle frasi indipendenti per esclamare (proprio lui, guidare lautomobile!). Pronomi e aggettivi pronominali: espressione del pronome soggetto quando questo accompagnato da un aggettivo, un nome, un numerale o una frase relativa (voi giovani, noi donne, loro due, tu che sei esperto). Avverbi: usi fraseologici di ecco. Tipi di frasi: concessive implicite costruite con per + infinito (per avere 12 anni, molto maturo); concessive introdotte da per + aggettivo/avverbio + che (per poco che sia pur sempre denaro); esclamative aperte da chiss se.... Lessico ed espressioni comunicative: Formule per sollecitare spiegazioni: Com che?, Come si spiega?, A cosa devo/ a cosa dovuto?; formule per rettificare: una cosa unaltra, ripetizione dellenunciato precedente preceduto da come (come, non siete partiti?), ma s che , ma no che; formule per chiedere conferma (mettendo in dubbio): non starai mica dicendo che, devo credere che...; formule per confermare: ti dico di s/no; formule per chiedere se qualcosa noto: sei al corrente di, avere idea, sai niente di ; formule per manifestare sorpresa: rimanere a bocca aperta/di sasso/ senza parole, chi lo avrebbe (mai) immaginato!, Chi se lo aspettava?. Comprensione, produzione o scambio di testi: conversazioni informali. MODULO 2 (4 ore) Esprimere giudizi. Approvare e disapprovare Manifestare accordo, disaccordo o scetticismo. loperato di qualcuno.
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Morfologia e sintassi: Articoli: omissione dellarticolo con il possessivo usato in funzione di predicato (sono tua amica). Aggettivi: grado superlativo ottenuto tramite la ripetizione dellaggettivo (corto corto, magro magro, ecc.); comparativi e superlativi privi di grado positivo: comparativi in -iore (ulteriore, superiore, inferiore, ecc.), superlativi in -mo (estremo, infimo, supremo, ecc.); aggettivi privi di comparativo e superlativo (aggettivi di relazione, geografici, etnici, alterati, di significato gi intensificato). Verbi: usi dellinfinito presente nelle frasi dipendenti: per esprimere unazione contemporanea alla principale (sono convinto di fare bene), per esprimere unazione successiva alla principale (penso di andare alla festa stasera); usi dellinfinito passato nelle frasi dipendenti: per indicare unazione precedente a quella espressa nella principale (credo di essermi comportato bene); linfinito usato come nome (mangiare troppo non fa bene). Lessico ed espressioni comunicative: formule per dare giudizi, approvare e disapprovare loperato di qualcuno: mi sembra di pessimo gusto che..., mi pare vergognoso che..., fai bene/male a..., approvo, non ho niente da eccepire/obiettare, mi oppongo, cos si fa! Cos mi piaci!; formule per manifestare accordo parziale o completo: non dico cheper..., sono daccordo sul fatto di + infinito; formule per manifestare scetticismo: ho i miei dubbi a riguardo, non so che dirti, non mi convince del tutto. Comprensione, produzione o scambio di testi: talk show, dibattiti televisivi, film, editoriali, discussioni tra amici, tra coppie di fidanzati, tra marito e moglie, tra colleghi (estratte da film, opere teatrali, opere letterarie). MODULO 3 (4 ore) Invitare a formulare ipotesi. Fonetica, ortografia e punteggiatura: intonazione sospensiva e conclusiva. Morfologia e sintassi: Verbi: uso dellinfinito presente nelle frasi indipendenti: per esprimere un dubbio (che dire?). Tipi di frasi: variabilit di posizione della protasi e dellapodosi nel periodo ipotetico: incassamento della protasi (il proscioglimento della riserva, se non verranno emanate indicazioni contrarie, dovrebbe avvenire entro fine maggio), protasi + sovraordinata + apodosi dipendente (se vi trovaste da soli, pensi che proveresti disagio?), giustapposizione di protasi e apodosi con ellissi della congiunzione (ci fossimo mossi prima, ora avremmo i biglietti); ipotetiche realizzate tramite intonazione volitiva: non mi toccare, senn... alzati, altrimenti; periodo ipotetico in cui la protasi costituita da una finale (per stilare un elenco simile, ci vorrebbero giorni e giorni); altri modi per introdurre la protasi con varie sfumature (dubitativa, eventuale, temporale ecc.): con le congiunzioni se anche, seppure,
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semmai, casomai, quando, purch; con locuzioni congiuntive (valore restrittivo): ammesso che, concesso che, dato che, posto che, ecc.; ipotetiche allinfinito (a credere alle sue parole, saremmo in una situazione disperata; pur di ottenere quel posto, farebbe follie ); ipotetiche al gerundio (stando agli ultimi dati, laffluenza alle urne sarebbe del 60%); ipotetiche introdotte da purch, solo che, per poco che, a condizione che, a patto che. Comprensione, produzione o scambio di testi: articoli di giornale, programmi televisivi di approfondimento. MODULO 4 (4 ore) Esprimere il ricordo di qualcuno o di qualcosa. Morfologia e sintassi: Nomi comuni: nomi invariabili al plurale (tipo: il caff, il re, la gru, il cinema, la moto, la serie, lanalisi / i caff, i re, le gru, i cinema, le moto, le serie, le analisi). Articoli: omissione dellarticolo in sintagmi formati con da di valore finale (scarpe da ginnastica), modale (comportati da grande!) o temporale (da giovane). Verbi: uso dellinfinito presente nelle frasi indipendenti: per raccontare un fatto (quando arriv il temporale, tutti a cercare riparo sotto la tettoia). Lessico ed espressioni comunicative: formazione dei nomi alterati: i suffissi alterativi: diminutivi introdotti da elementi intermedi -ic-ino, -ic-ello, -ol-ino (posticino, venticello, topolino), diminutivi in -uccio, -otto, -acchiotto; peggiorativi in -astro, -igno; nomi alterati con pi suffissi (casettina, omaccione); suffissi alterativi di verbi: per indicare unazione attenuata e continuata ( -erellare, -ellare, -ettare, -ottare, -icchiare, -acchiare, -ucchiare); formule per affermare o smentire il ricordo di qualcuno o qualcosa: ricordarsi di + infinito composto, x mi ricorda y/qualcuno/qualcosa, x mi fa pensare a y/qualcuno/qualcosa, che io ricordi, se non ricordo male, per quello che ricordo, non riesco a dimenticare (una persona, una cosa, una situazione), (questa parola/nome di persona, ecc.) non mi dice nulla, (una parola) ce lho sulla punta della lingua. Comprensione, produzione o scambio di testi: brani letterari, interviste. MODULO 5 (4 ore) Esprimere gusti e preferenze. Esprimere desideri. Esprimere gioia e dolore. Fonetica, ortografia e punteggiatura: uso dellintonazione per esprimere stati danimo (stupore, rimprovero, risentimento, gioia, soddisfazione, ecc.).
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Morfologia e sintassi: Nomi comuni: nomi che si usano solo al singolare o solo al plurale (il coraggio, la sete, gli occhiali, le redini). Articoli: significati particolari dellarticolo indeterminativo (tipo: Ho una paura); omissione dellarticolo in sintagmi formati tramite con e senza (senza rancore); valore pronominale degli articoli determinativi e indeterminativi con laggettivo (Quale carta vuoi? La gialla o la rossa?). Aggettivi: reggenze degli aggettivi (capace di, attento a, attento in, ecc.). Verbi: Usi dellinfinito passato nelle frasi indipendenti: per esprimere un rimpianto (ah, averlo saputo prima!); linfinito preceduto dalla preposizione a nei costrutti pi frequenti: con verbi (abituarsi, affrettarsi, andare, correre, aiutare), nomi (autorizzazione, invito, ecc.) e aggettivi (costretto, abituato, attento, deciso, disposto, incline, interessato, solo, ultimo, unico); linfinito preceduto dalla preposizione da nei costrutti: avere da fare, offrire/portare da bere, preparare da mangiare, ecc. Avverbi: locuzioni avverbiali di modo con le preposizioni con (con piacere), di (di cattivo umore), a (a bassa voce). Lessico ed espressioni comunicative: Formule per manifestare gusto, interesse, indifferenza e disgusto verso persone, cose e azioni: mi piace da morire, mi fa impazzire, pi lo vedo e pi mi piace, non mi dice niente, non mi fa effetto, non mi suscita nessun interesse, mi sento male allidea di + infinito, mi fa senso/impressione, mi disgusta/ripugna; formule relative alle scelte: se proprio devo scegliere, decidersi a, non cambierei per nulla al mondo; formule relative ai desideri: muoio dalla voglia di + infinito, ho una voglia di + infinito/nome, lideale sarebbe + infinito/nome, il mio sogno sarebbe + infinito/nome, se solo + congiuntivo imperfetto; formule per manifestare allegria e soddisfazione: essere in buona, (una cosa) mi riempie di felicit/orgoglio, fare i salti di gioia, prendersi la soddisfazione di + infinito, passarsela alla meraviglia/alla grande, morire dal ridere, ridere a crepapelle, non stare(pi) nella propria pelle, essere al settimo cielo, toccare il cielo con un dito, camminare a tre metri da terra; formule per manifestare tristezza: spezzare il cuore, provare pena/ piet/ comprensione, fare pena, essere gi di corda, sentirsi a pezzi/uno straccio. Comprensione, produzione o scambio di testi: canzoni, telefilm, commedie. MODULO 6 (4 ore) Influire sullinterlocutore. Esprimere sottili sfumature di significato. Cogliere atteggiamenti impliciti e rapporti tra interlocutori. Usare le formule di cordialit anche in chiave polemica e ironica. Usare espressioni neutre e figurate per pregare e per ottenere qualcosa. Fonetica, ortografia e punteggiatura: intonazione distintiva delle interiezioni e dei segnali discorsivi ah, eh, s, no.
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Morfologia e sintassi: Verbi: usi particolari del futuro: per esprimere un comando o una richiesta di scuse (tipo onorerai il padre e la madre, lei mi scuser); verbi causativi (fare e lasciare). Esclamazioni, interiezioni: le principali esclamazioni e interiezioni. Tipi di frasi: frasi finali introdotte da far s che, allo scopo di; concessive implicite costruite con a costo (rischio) di + infinito (a costo di farmi tre chilometri a piedi, devo vedere quella casa); interrogative ftiche o di cortesia (anche Lei qui?, ecc.). Lessico ed espressioni comunicative: uso del diminutivo per attenuare una richiesta (mi fa uno sconticino?) e per fini ironici (che caratterino!); formule per chiedere un favore (anche con tono polemico o sfumatura ironica): saresti cos gentile da + infinito? Potresti farmi il favore di + infinito? Ti dispiacerebbe + infinito? chiedere tanto di + infinito? Mi faresti il favore di + infinito?; formule neutre e figurate per pregare o per ottenere qualcosa: chiedere con il cuore in mano, pregare con tutte le proprie forze/tutto il proprio cuore/con tutto s stesso, supplicare, scongiurare, chiedere per favore, chiedere in ginocchio. Comprensione, produzione o scambio di testi: dibattiti televisivi, talk show, discussioni tra amici, tra coppie di fidanzati, tra marito e moglie, tra colleghi (estratte da film, opere teatrali, opere letterarie). MODULO 7 (4 ore) Ribadire un concetto, un ordine o un rifiuto. Morfologia e sintassi: Tipi di frasi: frasi introdotte da nemmeno a, manco, pur senza; esclusive con invece di, anzich + infinito (invece di stare tutto il giorno davanti alla tv, mettiti a studiare); consecutive implicite introdotte da cos da, fino a, al punto di; proposizioni di adeguatezza con il costrutto esplicito (il compito era troppo difficile perch potessi farlo da sola) e implicito (Giulio abbastanza grande per capire). Lessico ed espressioni comunicative: formule per ribadire un concetto, un ordine, o un rifiuto: quante volte te lo devo dire che..., come te lo devo dire che, per lultima volta: , ti ho detto di s/no/infinito, non lhai ancora capito che; formule per rifiutarsi categoricamente di fare qualcosa: qualsiasi cosa tu dica o faccia, puoi avere tutte le ragioni del mondo, ma, non c cosa che tu possa dire o fare per farmi cambiare idea, non c + nome + che tenga, non lo farei per niente al mondo, neanche a parlarne, in alcun modo. Comprensione, produzione o scambio di testi: conversazioni tra genitori e figli piccoli, discussioni tra amici, tra coppie di fidanzati, tra marito e moglie, tra colleghi (estratte da film, opere teatrali, opere letterarie).
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MODULO 8 (4 ore) Produrre descrizioni chiare e articolate su argomenti complessi, integrando temi secondari, e sviluppando punti specifici. Segnalare gli elementi salienti del discorso. Aprire e chiudere una digressione. Fonetica, ortografia e punteggiatura: congiunzioni e preposizioni eufoniche. Morfologia e sintassi: Nomi comuni: nomi di genere comune (il/la cantante, il/la preside, il/la pianista, ecc.). Articoli: omissione dellarticolo nelle locuzioni avverbiali (di fretta) e nelle voci polirematiche, verbali (prendere freddo, perdere tempo, ecc.) e nominali (permesso di soggiorno), in alcuni complementi di luogo introdotti da in (in ufficio, in chiesa, ecc.), in complementi di materia introdotti da di (doro, di bronzo). Aggettivi: gli aggettivi usati come nomi (i giovani, i francesi). Pronomi e aggettivi pronominali: altre espressioni con il pronome neutro la (averla vinta, cavarsela, darla vinta, darla a bere, darsela a gambe, farcela, farla franca, farla lunga, farla pagare, metterla, passarsela, saperla lunga, sentirsela, vedersela). Lessico ed espressioni comunicative: espressioni per segnalare un elemento saliente del discorso: insomma, senza farla troppo lunga, per farla breve, andare al sodo, venire al dunque, in (buona) sostanza, di fatto, in pratica, in poche parole, la cosa/il punto pi importante che, il succo della questione che..., detto in parole povere; formule per aprire e chiudere una digressione: riguardo a questo punto..., a proposito di., colgo loccasione per, in merito a , a questo proposito..., gi che siamo in argomento, torniamo al nostro argomento, tornando al nostro discorso, per tornare da dove eravamo partiti; formule per segnalare distrazione: di che stavamo parlando?, dove eravamo rimasti?, non mi ricordo pi che stavamo dicendo, perdere il filo del discorso. Comprensione, produzione o scambio di testi: conferenze, interventi a convegni, programmi televisivi di approfondimento; tesine e saggi.

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Corso C1.2
MODULO 1 (4 ore) Formulare abilmente i propri interventi e collegarli a quelli di altri interlocutori. Sviluppare analiticamente il proprio punto di vista. Fonetica, ortografia e punteggiatura: pronuncia di <e> e <o> aperta o chiusa e coppie minime con la vocale in posizione tonica (come in re, venti, colto, conservatori). Morfologia e sintassi: Pronomi e aggettivi pronominali: posizione fissa dellaggettivo possessivo (prima o dopo il nome) in espressioni come a mio agio, di mia iniziativa, di mia spontanea volont, ma farsi gli affari propri, di testa sua, a casa mia, ecc. Tipi di frasi: limitative esplicite e implicite (tipo per quanto ne so / quanto a pagare), limitative implicite introdotte da aggettivi + a / da + infinito composto col si passivante (facile a dirsi); comparative (tipo Sono stati pi gentili di quanto mi aspettassi); comparative introdotte da a seconda che; comparative incidentali introdotte da come (il vino, come dici tu, deve essere di ottima qualit); comparative implicite costruite con come + infinito (andarsene era come ammettere di avere torto); avversative introdotte da quando (ci hanno detto di aspettare in fila, quando potevamo benissimo evitarla). Comprensione, produzione o scambio di testi: dibattiti televisivi; conversazioni informali; editoriali; articoli di opinione; lettere di protesta. MODULO 2 (4 ore) Prendere appunti in modo dettagliato. Riassumere testi lunghi e difficili. Fonetica, ortografia e punteggiatura: pronuncia del gruppo gli in tre fonemi distinti (come in anglicano, glicine, negligente). Opposizione in coppie minime di consonanti doppie e scempie (capello/cappello, sete/sette). Morfologia e sintassi: Nomi comuni: alternanza di genere e alternanza di significato (il cassetto/la cassetta, il banco/la banca, il bilancio/la bilancia, ecc.). Aggettivi: aggettivi di relazione e meccanismi di derivazione dal nome tramite i suffissi in -ale (nazione nazionale), -ico (etnia etnico), -istico (calcio calcistico), -ano (paese paesano), -oso (noia noioso).
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Comprensione, produzione o scambio di testi: trame di opere letterarie o cinematografiche complesse; lezioni universitarie. MODULO 3 (4 ore) Apprezzare le differenze stilistiche: litaliano colloquiale. Usare la lingua per scherzare e alludere. Usare con relativa scioltezza espressioni idiomatiche e colloquiali. Fonetica, ortografia e punteggiatura: pronuncia di <z> e <zz> sorda e sonora tra due vocali o tra vocale e consonante ([ts] come in grazie, Firenze, pozzo / [dz] come in ozono, garza, mezzo); pronuncia di <s> sorda e sonora ([s] come in scuola/ [z] come in rosa); parole omografe con diverso accento (mbito, ambto); raddoppiamento fonosintattico (raddoppiamento da parola a parola come in a casa, realizzato [a kkasa]). Morfologia e sintassi: Pronomi e aggettivi pronominali: uso del pronome gli con il significato di a loro; limpiego di ci davanti al verbo avere (ci hai ragione). Tipi di frasi: paratassi. Lessico ed espressioni comunicative: espressioni frequenti con il verbo andare: andare a male, andare a monte, andare a ruba, andare di moda, andare daccordo, andare in fumo, andare in porto; espressioni frequenti con il verbo dare: dare fastidio, dare alla testa, dare per certo, dare del Lei, dare del tu; espressioni frequenti con il verbo fare: fare fuori, fare a pezzi, fare a pugni, darsi da fare, avere a che fare, farla franca, farne di tutti i colori; espressioni frequenti con il verbo tenere: tenere a freno, tenere conto di, tenere presente, tenere in considerazione, tenere testa a, tenere duro. Competenze testuali generali: dislocazione a sinistra del complemento oggetto (il giornale, lo compro io) e di altri complementi indiretti (A Giorgia, glielo dico io); dislocazione a sinistra di frasi subordinate (che Giorgio fosse arrabbiato, lavevamo capito); dislocazione a destra del complemento oggetto (lho preso, lo zaino), di complementi indiretti (ci vado, in piscina), di frasi (lo so, che ci tieni ad andare allo spettacolo); anacoluto. Comprensione, produzione o scambio di testi: conversazioni informali; sketch televisivi e teatrali; spezzoni di commedie. MODULO 4 (4 ore) Adottare lo stile adatto alla tipologia testuale e al contesto di riferimento. Morfologia e sintassi: Nomi comuni: reggenze di nomi di largo uso (attenzione
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in, attenzione per, attenzione verso, ecc.). Aggettivi: accordo degli aggettivi con pi nomi dello stesso genere in una serie omogenea (lingua e letteratura italiana) e di genere diverso (tipo un armadio e una sedia neri). Verbi: impossibilit di usare il gerundio quando la frase principale nella forma passiva. Pronomi e aggettivi pronominali: obbligatoriet dellespressione del pronome soggetto con un gerundio o un participio che abbia un soggetto diverso da quello della frase principale. Preposizioni: locuzioni preposizionali (in cima a, per mezzo di, nellintento di, al di l di, di l da, ecc.). Tipi di frasi: causali esplicite introdotte da per il fatto che; interrogative indirette parziali (non so dove andare, mi chiedo perch Marina si sia comportata cos, ecc.); interrogative indirette alternative (non so se partire o restare); frasi introdotte da se con valori particolari (temporale-iterativo, causale, concessivo, completivo, avversativo, restrittivo); relative allinfinito ( stata la prima donna a laurearsi in medicina, non ho nessuno con cui parlare). Competenze testuali generali: riconoscere le caratteristiche del testo scritto e del testo parlato, riconoscere le differenze stilistiche di diversi tipi di testo; passaggio dal parlato allo scritto: possibili trasformazioni delle dislocazioni nella lingua scritta: trasformare lelemento dislocato in una perifrasi tematizzante (riguardo a, relativamente a, per quanto riguarda) e renderlo, con laggiunta di un verbo, una preposizione autonoma (la musica non la ascolto molto riguardo alla musica, confesso che non la ascolto molto); sostituzione nella lingua scritta di elementi ripetuti con forme sostituenti (pronomi, sinonimi, ecc.). Comprensione, produzione e/o scambio di testi: resoconti di riunioni di lavoro; testimonianze giudiziarie; verbali di riunioni, di denunce, di casi giudiziari, di sedute parlamentari. MODULO 5 (4 ore) Apprezzare le differenze stilistiche: lo stile giornalistico. Fonetica, ortografia e punteggiatura: univerbazione (come in cosiddetto, davvero, contrattempo, ecc.); la punteggiatura nello stile giornalistico (uso dei due punti e della virgola per suddividere tema e rema, uso del punto fermo per separare un elemento finale, uso delle virgolette per segnalare usi particolari di parole ed espressioni). Morfologia e sintassi: Nomi comuni: genere dei nomi stranieri entrati nellitaliano (tipo il computer, la city). Il plurale dei nomi stranieri entrati nellitaliano (tipo i film, i vigilantes ). Nomi propri: genere dei nomi propri di citt e squadre di calcio (tipo Lantica Napoli / Ha vinto il Napoli ). Articoli: larticolo con i nomi stranieri entrati nellitaliano (lo shock, lhotel );
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omissione dellarticolo in formule brachilogiche (vendo pianoforte ottimo stato ). Aggettivi: aggettivi provenienti da lingue diverse dallitaliano (snob, chic, ecc.); participi usati in funzione aggettivale (un titolo parlante, un posto ambto ). Verbi: funzioni del passivo: tematizzazione delloggetto (i risparmiatori saranno premiati); conservazione del tema (Il Presidente ha dichiarato di volere avviare le trattative con i Paesi avversari. Le trattative non saranno svelate finch non si raggiunger un compromesso ); occultamento dellagente (allincontro non stata presa nessuna decisione). Pronomi e aggettivi pronominali: uso del pronome tu per indicare un soggetto generico. Preposizioni: preposizioni con i titoli introdotti da articoli (forme possibili: de I promessi sposi/ dei Promessi sposi) ; ellissi della preposizione nelle voci politematiche (pausa caff, angolo cottura , ecc.). Tipi di frasi: frasi nominali (Fiat, pronto il piano per la Opel ). Comprensione, produzione o scambio di testi: articoli di giornale; giornali radiofonici; telegiornali. MODULO 6 (4 ore) Usare circonlocuzioni e parafrasi per ovviare a lacune. Definire le caratteristiche di un oggetto di cui non si ricorda il nome. Fonetica, ortografia e punteggiatura: uso delle parentesi tonde per illustrare un termine o un concetto tramite una parafrasi. Morfologia e sintassi: Aggettivi: aggettivi che rimangono invariati nel genere e nel numero: numerali (pari, dispari e mpari), colori (blu, rosa, viola, ecc.), composti dei colori con i nomi (dei pantaloni verde militare). Verbi: le forme del participio presente: diatesi obbligatoriamente attiva, comportamento analogo agli aggettivi a due uscite (cantante/cantanti); usi del participio presente: come aggettivo (un colore brillante), come nome (i credenti), come verbo (i passeggeri provenienti da Amburgo devono recarsi al deposito bagagli). Lessico ed espressioni comunicative: sinonimi di parola (termine, vocabolo, ecc.); formule usate per definire un concetto, una cosa o una parola (il cosiddetto, si chiama cos, chiamato/a cos, viene cos definito, significa..., vuol dire, termine usato per indicare, ecc.); nomi generali (cosa, oggetto, materia, roba, affare, faccenda, argomento, fatto, evento, circostanza, fenomeno, situazione, ecc.). Competenze testuali generali: connettivi esplicativi (cio, vale a dire, e precisamente, pi esattamente, piuttosto, per meglio dire, ecc.).
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Comprensione, produzione o scambio di testi: voci di dizionari e enciclopedie; manuali scientifici. MODULO 7 (4 ore) Affrontare argomenti astratti e complessi, anche estranei al proprio settore di studio o di lavoro (linguaggio burocratico). Morfologia e sintassi: Verbi: le forme del participio passato: analogia con le forme degli aggettivi a quattro uscite (amato/a, amati/e); il passivo formato con il verbo venire (la ceramica viene cotta a temperature molto alte); la costruzione andare + participio passato (tutto il lavoro va consegnato entro domani). Pronomi e aggettivi pronominali: posizione enclitica dei pronomi atoni nei verbi al participio passato (salutatala). Tipi di frasi: causali implicite con il gerundio presente e passato e con il participio passato; concessive con il participio passato introdotte da bench; sostituzione della frase relativa con il participio passato (il film distribuito nelle sale contiene tagli alla versione originale); nominalizzazione (il Tevere si innalzato linnalzamento del Tevere). Lessico ed espressioni comunicative: formazione di verbi che derivano da aggettivi e nomi tramite suffissazione (veleno - avvelenare). Comprensione, produzione o scambio di testi: bandi di concorso; leggi; regolamenti. MODULO 8 (4 ore) Comprendere testi lunghi anche se non chiaramente strutturati e con nessi logici impliciti (testo letterario). Morfologia e sintassi: Articoli: larticolo e la preposizione articolata con i nomi propri, i cognomi e i soprannomi. Verbi: il trapassato remoto nellitaliano scritto (mi fui accorto); uso del gerundio passato nello scritto; luso del participio passato nelle frasi non autonome: per indicare una causa (accortosi che la sala era piena, Marco si affrett a entrare), una condizione (il caff, bevuto caldo, pi gustoso), un contrasto (bench alterato, Gianni manteneva il controllo della situazione), un tempo (appena arrivati, ci hanno offerto un bicchiere di vino). Pronomi e aggettivi pronominali: usi particolari del pronome possessivo: il Nostro per riferirsi a un autore, i miei, i tuoi, i suoi, per riferirsi ai genitori, la mia, la tua, la sua, la vostra per riferirsi a una lettera, a unopinione, alla salute, a una parte; usi particolari di questo e quello: in quel di per indicare un luogo; questo e quello in sequenze a specchio; forme equivalenti a questo: tale, simile, siffatto. Avverbi: altre locuzioni avverbiali di tempo (dora in ora, di quando in quando, di giorno in giorno, dun tratto, di botto, in un batter
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docchio, in men che non si dica, a mano a mano, a poco a poco). Tipi di frasi: temporali introdotte dal participio passato; comparative di proporzionalit introdotte da via via che, di mano in mano che, man mano che, quanto pi, ecc. Comprensione, produzione o scambio di testi: brani di opere letterarie.

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Livello C2

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Corso C2.1
MODULO 1 (4 ore) Condurre una conversazione informale con assoluta naturalezza. Prendere la parola scegliendo la funzione discorsiva pi appropriata. Intuire gli atteggiamenti impliciti e i rapporti tra gli interlocutori. Collegare con abilit i propri interventi a quelli degli altri interlocutori. In modo colloquiale: salutare (rivolgersi a) qualcuno e rispondere a un saluto; rispondere a una presentazione in maniera scherzosa; informarsi sulla necessit di una presentazione o richiedere una presentazione; dare il benvenuto; introdurre il tema della conversazione; rinviare una conversazione; sollecitare lavvio del racconto; segnalare che si segue un racconto con interesse; controllare lattenzione dellinterlocutore; chiedere oggetti in forma attenuata, con tono recriminatorio, con prudenza; chiedere aiuto in forma diretta, in forma attenuata, velata, o pregando; dare un ordine; ripetere un ordine dato in precedenza; rispondere a un ordine, a una richiesta, a una preghiera senza riserve o con riserve, senza compromettersi; rifiutare un ordine in forma cortese o perentoria, anche in modo ironico; scusarsi; rispondere a delle scuse; ringraziare e rispondere a un ringraziamento; contestare una proibizione; segnalare che una precedente battuta di dialogo fuori luogo; segnalare che tutto va bene; interrompere un turno di conversazione per introdurre un inciso; chiedere o negare il permesso; dare permesso senza obiezioni; accettare o rifiutare una proposta, unofferta, un invito; offrire e invitare; sollecitare conferme a proposte; proporre e suggerire; identificare qualcuno in maniera dispregiativa; indicare la possibilit di riformulare un discorso; incoraggiare; proporre di chiudere un discorso o di rimandarne la chiusura per introdurre un nuovo tema. Fonetica, ortografia e punteggiatura: intonazione interrogativa nei segnali discorsivi di apertura o chiusura: allora?, e adesso?, eh?, ecc.; accorciamenti bisillabici negli antroponimi: Simo, Ale, Fede. Morfologia e sintassi: Verbi: approfondimenti sulluso pronominale dei verbi transitivi: ci facciamo una birretta? Pronomi e aggettivi pronominali: espressione enfatica dei pronomi personali (nella partecipazione allazione, nellimperativo o nelle risposte ironich): tu intanto fallo!, s certo perch lo dici
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tu!, ecc.); valore ironico del possessivo: caro mio...; valore sostantivatore dei dimostrativi: quel cretino di tuo fratello. Avverbi: profrasi (ni, sissignore, signors, quasi quasi). Tipi di frasi: esclamative costruite con un imperativo: guarda chi si vede!; funzioni del che polivalente. Lessico ed espressioni comunicative: Fraseologia relativa ai saluti: Non ci posso credere!, Questa faccia non mi nuova, tutto a gonfie vele, non mi lamento, mi accontento, nessuna novit, diciamo bene, ho passato dei momenti migliori, tiriamo avanti; formule di risposta scherzosa a una presentazione: allora sei tu il famoso, oh finalmente ci conosciamo!, era ora che ci presentassero!; formule di benvenuto: fai come se stessi / sentiti a casa tua; formule per introdurre il tema della conversazione: non ci crederai mai, non sai che m successo; formule per sollecitare lavvio di una conversazione: Dimmi dimmi, racconta racconta... che storia!; formule rassicuranti di risposta alle scuse: tranquillo...quel che stato stato; formule di ringraziamento: ti devo un favore; formule per segnalare che una battuta di dialogo fuori luogo: a te che te ne importa? Che te ne frega? Che ci vado a fare?; formule relative ai permessi: un problema se... succede qualcosa se; non lo fare perch te lo dico io; no e basta! per questa volta chiudo un occhio; formule per accettare o rifiutare una proposta, unofferta, un invito: non me lo perdo per niente al mondo, come (potrei) dire di no; formule per offrire e invitare in maniera amichevole e colloquiale: e non puoi dire di no; formule per chiudere un discorso: adesso s che devo andare..., mamma mia come s fatto tardi ecc. Comprensione, produzione o scambio di testi: conversazioni informali su qualsiasi tema. MODULO 2 (4 ore) Condurre una conversazione informale con assoluta naturalezza. Comprendere discorsi in italiano parlato colloquiale a velocit naturale sia dal vivo sia da una registrazione. Esprimere sfumature di significato in una conversazione informale su qualsiasi tema. Usare con consapevolezza espressioni idiomatiche e colloquiali. In forma colloquiale: esprimere affetto, preferenze, indifferenza o assenza di preferenza; sensazioni fisiche; mettere in evidenza un elemento del discorso; chiedere e dare informazioni (con sfumature recriminatorie e attraverso eufemismi); chiedere un favore, con tono recriminatorio e con prudenza; esprimere totale certezza sottolineando levidenza di un fatto tramite fraseologie; mancanza di certezza in forma attenuata; informarsi sulla conoscenza di qualcosa da parte di qualcuno; esprimere la conoscenza o la non conoscenza di qualcosa; chiedere ed esprimere la competenza nel fare qualcosa; chiedere se
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qualcuno si ricorda o si dimenticato di qualcuno o di qualcosa; dare consigli; avvertire qualcuno di qualcosa; minacciare; rimproverare; tranquillizzare e consolare. Fonetica, ortografia e punteggiatura: prosodia interrogativa in frasi con ordine enunciativo: tuo fratello verr in vacanza con te? Tuo fratello, verr in vacanza con te?; allargamenti vocalici con funzioni specifiche, ad esempio, consolatoria: daaai non fare cos; elativa: beeello! Morfologia e sintassi: Articoli: valore enfatico (non un vino, IL vino); uso di un nelle sostantivizzazioni: un non so che di, un qualcosa di; uso dellarticolo con linfinito sostantivato. Aggettivi: avverbi, profrasi o sigle in funzione di aggettivi (gente bene, giornata no, vino doc). Verbi: condizionale per sottolineare lovviet di uninterrogazione retorica: dovrei avvertirvi? Valore polemico del futuro: non crederai che, questo lo dirai tu; infinito per contrassegnare una frase dubitativa: che dire? Partire? Reggenze preposizionali: p. es. sdraiarsi per terra, sul letto; perifrasi verbali del tipo va dicendo che, va rivisto. Pronomi e aggettivi pronominali: scambi gli/le per il femminile dativo; correlativi (altro ...altro ...; uno dice...uno/un altro, gli uni...gli altri); quegli/quelle con rilievo affettivo (una di quelle sbronze...); qualche con articolo indefinito per marcare lindefinitezza (una qualche ragione); uso di certo in procedure eufemistiche (ho sentito dire certe cose...); molto con valore enfatico (molto spagnolo). Preposizioni: valore causale di da in espressioni come dal sonno. Avverbi: locuzioni avverbiali di modo come alla rinfusa ecc.; Come quanto nelle proposizioni interrogative o esclamative: come sei cresciuto!; (ma) c.!, per esprimere stupore o sdegno: (ma) come, ci vai senza di me? ma come si permette!, (ma) come non lhai fatto? Avevi detto che... Ha detto di finirlo per il 17. Ma come finirlo per il 17? Se ho cominciato oggi. Tipi di frasi: frasi interrogative retoriche (in forma affermativa o negativa, marcate da segnali: vero o non vero che..., o da uninteriezione in posizione finale paura, eh?, vero?, no?); frasi interrogative totali che anticipano la risposta: Ve l'avevo gi detto, si o no?; ellissi dellinterrogativa: non si sa dove; frasi causali con i costrutti cos + elemento predicativo (aggettivo, participio o sostantivo) + come + verbo essere: brutta comera o predicativo (preceduto o no da preposizione) + che +verbo essere: da quel furbone che ; sintagmi temporali causali con gli avverbi di tempo: adesso che lo so...ora che ha tempo. Lessico ed espressioni comunicative: Formule per consigliare: io al posto tuo, dammi retta! ecc. Comprensione, produzione o scambio di testi: dialoghi informali di tipo argomentativo su qualsiasi tema.
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MODULO 3 (4 ore) Sostenere una conversazione complessa in un ambiente formale tramite argomentazioni articolate e persuasive. Morfologia e sintassi: Aggettivi: altri superlativi irregolari (celeberrimo, miserrimo ecc.). Verbi: congiuntivo presente o imperfetto nelle interrogative dubitative, (anche introdotto da che): che sia/fosse un...?; congiuntivo permissivo (accompagnato da pure) come forma di cortesia o come espressione ironica e distaccata venga pure avanti e se li tengano pure i loro soldi; congiuntivo presente e imperfetto per esprimere un desiderio (anche preceduto da che, almeno, magari, se, voglia/volesse che: fosse vero! non lavesse mai detto); condizionale con valore dubitativo per segnalare incredulit (perch dovrei sfidarlo?) o per indicare le intenzioni che si indovinano nellinterlocutore (vorresti che...?). Pronomi e aggettivi pronominali: quale esclamativo. Tipi di frasi: interrogative indirette al congiuntivo con posposizione della sovraordinata (come mai crescessero no so); frasi concessive introdotte dai costrutti: ammettiamo, mettiamo, poniamo (pure che); frasi concessive introdotte da con tutto che, quale che sia, quali che siano. Lessico ed espressioni comunicative: formule per interrompere in maniera cortese la conversazione: deve scusarmi ma temo che, non vorrei interrompervi ma... ecc.; per rinviare una conversazione: mi coglie in un momento..., ecc.; formule relative ai permessi: non vorrei abusare della sua gentilezza, non ho niente da eccepire in merito, sa che ha tutto il mio appoggio, s ma che sia lultima volta che..., s per sia chiaro che non..., fosse stato per me non avrei...; formule per fare in maniera formale le condoglianze, i complimenti, i rallegramenti, gli auguri. Comprensione, produzione o scambio di testi: conversazioni formali su qualsiasi tema. MODULO 4 (4 ore) Produrre discorsi lunghi con fluenza naturale, senza sforzi n esitazioni (con pause solo per trovare parole pi precise). Presentare un argomento complesso a un pubblico che non ha familiarit col tema pianificando con flessibilit il discorso. Sostituire con disinvoltura una parola che non si ricorda. Riformulare con disinvoltura un punto difficile del discorso. Produrre un discorso lungo su temi complessi segnalando in maniera efficace i punti significativi. Enfatizzare, differenziare, disambiguare. Salutare (rivolgersi a) qualcuno con deferenza. Presentare con deferenza qualcuno. Rispondere a una presentazione ufficiale. Dare il benvenuto a qualcuno con deferenza in unoccasione ufficiale. Rispondere a un benvenuto in
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unoccasione ufficiale. Concedere la parola in unoccasione pubblica e formale. Esprimere, chiedere e dare in forma deferente con un registro formale opinioni. Aprire e chiudere una digressione in maniera formale. Chiedere e dare laccordo, invitare allaccordo. Esprimere accordo in maniera piena ed enfatica. Esprimere scetticismo in forma complessa, velata. Aprire e chiudere una digressione. Evitare un argomento nel corso di una conversazione. In forma cortese indicare di fare silenzio. Indicare che si vuole proseguire un discorso. Concludere un racconto. Introdurre un tema nuovo in una conversazione. Fonetica, ortografia e punteggiatura: oscillazioni di pronuncia in alcune voci verbali: dulo, esplto, infervro, valto ecc.; baritonesi in voci desuete: slubre/salubre, dile/dile, prone/perone; pronuncia culta del nesso gn: wagneriano, gnoseologia. Morfologia e sintassi: Pronomi e aggettivi pronominali: plurale didascalico e di maest; pronomi allocutivi: ella, Loro, lor signori. Tipi di frasi: frasi temporali esplicite simultanee introdotte da allorch, allorquando; frasi avversative implicite introdotte da lungi dal. Lessico ed espressioni comunicative: Formule cerimoniali per i saluti ufficiali (Illustre Ambasciatore, Signor Presidente ecc.); per le presentazioni (Abbiamo lonore di avere qui fra noi.. Siamo lieti di accogliere...); formule di risposta a una presentazione ( per me un grande onore essere qui, ecc.); formule di benvenuto (sono davvero onorato di riceverla, un grande onore averla tra di noi); per concedere la parola in unoccasione pubblica e formale (do la parola a, pu intervenire se lo desidera...); per rispondere a un benvenuto (ringrazio per questa calorosa accoglienza, davvero con piacere che accolgo). Comprensione, produzione o scambio di testi: lezioni accademiche, conferenze e presentazioni pubbliche su qualsiasi tema (istituzionale o commerciale); interventi a convegni scientifici; dibattiti pubblici; discorsi formali in occasioni ufficiali. MODULO 5 (4 ore) Scrivere lettere formali su qualsiasi argomento e per qualsiasi scopo comunicativo, in ambito privato, istituzionale o lavorativo. Fonetica, ortografia e punteggiatura: abbreviazioni frequenti corrispondenza formale (spett. spettabile, p.c. per conoscenza, ecc.). nella

Morfologia e sintassi: Verbi: Plurale verbale di modestia. Pronomi e aggettivi pronominali: uso della terza persona, del si impersonale, della prima persona
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plurale nella corrispondenza formale e ufficiale e negli avvisi pubblici; uso di sottoscritto nella corrispondenza. Lessico ed espressioni comunicative: titoli di cortesia (Chiarissimo Professore, Magnifico Rettore, Signor Ambasciatore, Illustre Ambasciatore, Maestro, pregiato, spettabile, ecc.); formule epistolari di inizio, di conclusione, di ringraziamento formali (desidero esprimerle la mia gratitudine, ecc.), per condoglianze, complimenti, rallegramenti, auguri; formule di invito formali (siamo lieti di invitarLa, ecc.); formule attenuate per minacciare un intervento (in caso di.... ci vedremo costretti, ecc.); formule di proposta (restiamo a vostra completa disposizione per risolvere ogni, ecc.); formule per riferirsi al mittente (chi scrive, ecc.). Comprensione, produzione o scambio di testi: lettere professionali: formule di intestazione; tipologie di lettere: carteggi privati complessi e formali, circolari informative, lettere di denuncia a unassicurazione o a unautorit di pubblica sicurezza, lettere di sollecito, di presentazione, reclami, proteste. MODULO 6 (4 ore) Scrivere testi informativo-argomentativi chiari, fluenti su un argomento complesso in forma coesa e coerente e in uno stile appropriato ed efficace. Citare il discorso altrui in uno scritto. Fonetica, ortografia e punteggiatura: uso delle principali abbreviazioni: pp., sgg.; grafie analitiche e sintetiche di alcune parole o espressioni dubbie (cos che, cosicch); uso del punto e virgola (per collegare una ripresa con una ripetizione o con un sinonimo di unespressione contenuta in un enunciato precedente e contiguo); uso dei due punti introduttori di una dichiarativa; uso del capoverso; uso delle note a pi di pagina. Morfologia e sintassi: Nomi comuni: nomi con doppio plurale; plurale di nomi non numerabili; plurale dei nomi composti duso meno frequente. Comprensione, produzione o scambio di testi: comunicati stampa; presentazioni istituzionali; relazioni professionali (rapporti, resoconti, dossier, inchieste, indagini); preventivi; verbali; progetti di ricerca. MODULO 7 (4 ore) Prendere appunti da lezioni e seminari su temi complessi, individuando significati impliciti e sottintesi. Sintetizzare informazioni salienti da diverse fonti, ricostruendo argomentazioni per unesposizione globale coerente. Riconoscere velocemente le informazioni che pi servono in un qualsiasi tipo di
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testo. Scrivere testi informativo-argomentativi chiari, fluenti su un argomento complesso in forma coesa e coerente e in uno stile appropriato ed efficace. Fonetica, ortografia e punteggiatura: usi particolari della virgola (nelle tematizzazioni, nelle ellissi, con i connettivi testuali, prima della congiunzione e per sciogliere ambiguit o per evidenziare la coordinazione tra costituenti sintattici lunghi, per marcare il valore avversativo). Competenze testuali generali: connettivi testuali. Comprensione, produzione o scambio di testi: testi scientifici (saggi letterari, filosofici, tecnico-scientifici ecc.); riassunti da testi complessi; tesine accademiche; tesi di laurea; parafrasi. MODULO 8 (4 ore) Comprendere unampia gamma di testi lunghi e complessi relativi alla vita sociale, identificando particolari minori (atteggiamenti e opinioni espliciti o impliciti). Fonetica, ortografia e punteggiatura: usi allusivi delle virgolette nella prosa giornalistica. Morfologia e sintassi: Nomi comuni: forme ellittiche (i mondiali, una squillo); superlativo dei nomi (poltronissima, finalissima); derivati in -ismo, -izzare; parole macedonia (autoferrotranviere); particolarit nella formazione del femminile (soldati al femminile, in rosa, in gonnella). Articoli: uso dellarticolo indeterminativo per designare entit uniche (una Venezia da sogno) o nomi non numerabili (unacqua cristallina); uso dellarticolo determinativo con i nomi di citt (la magica Venezia, la Bologna medievale); oscillazioni nelluso dellarticolo determinativo con i cognomi celebri. Lessico ed espressioni comunicative: neologismi giornalistici; termini della cronaca politica; terminologia tecnica della cronaca sportiva; tecnicismi relativi allenograstronomia; tecnicismi delleconomia e della finanza. Comprensione, produzione o scambio di testi: trasmissioni radiotelevisive e articoli di giornale complessi; saggi divulgativi.

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Corso C2.2
MODULO 1 (4 ore) Comprendere e interpretare in modo critico le forme del linguaggio letterario e, in generale, umanistico (filosofico, sociologico, antropologico, ecc.), cogliendo le differenze di stile e i significati impliciti. Fonetica, ortografia e punteggiatura: il cosiddetto dittongo mobile (movendo, riscotendo); sopravvivenze di forme prostetiche (per iscritto); distinzione degli omografi mediante accentazione (mbito/ambto, sguito/seguito, clto/clto); ortografia delle interiezioni; alternanza di maiuscole e minuscole dopo il punto interrogativo o esclamativo; casi di uso particolare dellapostrofo, di apocope (reminiscenze nella lingua delle canzoni: apocope finale); oscillazioni relative allelisione davanti a i (glItaliani). Morfologia e sintassi: Nomi comuni: genere e numero di latinismi o grecismi (p. es. acme, asma); plurale di latinismi e grecismi della comunicazione letteraria; composizione delle parole; derivati e composti con in-, -it, infra- ultra- ecc. Aggettivi: adattamenti grafici degli aggettivi derivati da nomi stranieri (usi stabili e oscillazioni: egheliano, freudiano, shakespeariano/scespiriano); superlativo tramite i prefissi arci-, ultra-, iper-, mega-. Pronomi e aggettivi pronominali: uso anaforico di egli; i dimostrativi costui, questi, quegli; costei, colei; costoro; pronomi e aggettivi indefiniti di uso meno frequente: certuni, taluno, tutti quanti, qualsivoglia, chicchessia. Avverbi: altri avverbi e locuzioni avverbiali di tempo (sovente, di qui a, or sono, talvolta, talaltra). Tipi di frasi: approfondimenti sulla frase scissa; frasi interrogative indirette introdotte dallarticolo o da preposizioni articolate (del cosa fosse...), da un nome o da un aggettivo (il dubbio se restare o partire, incerto se andare o restare); frasi causali introdotte da tanto pi che, posto che, atteso che, essendo che; frasi dichiarative esplicite introdotte da che + indicativo o congiuntivo (questo mi sorprende: che tu non lo sappia); frasi finali introdotte da acciocch, onde; frasi consecutive introdotte da talch, onde; particolarit del periodo ipotetico: se concessivo e avversativo che introduce una proposizione al condizionale (con apodosi allindicativo): se dopo la catastrofe di Porto Grande gli ateniesi avrebbero potuto costruire ancora un motivo di timore per i siracusani, dopo lAsinaro lindipendenza e la tranquillit di Siracusa erano viceversa assicurate; frasi concessive introdotte da quantunque e ancorch; frasi
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temporali introdotte da dacch; frasi temporali con il costrutto participio passato + che + indicativo: giunto che fu; frasi avversative introdotte da laddove; frasi comparative introdotte da elementi correlativi: quale (tale), cos, anche, altrettanto (come); frasi comparative ipotetiche introdotte da quasi (che). Lessico ed espressioni comunicative: lessico poetico e lirico (adusto, cupidigia, delibare, ecc.); lessico pi diffuso dellanalisi letteraria, della filologia, della linguistica: epigramma, esperire, strofa, litania, transitivo ecc.; termini del linguaggio filosofico (epistemologico, estetica); lingua della critica darte (archetipo, epigono, ecc.). Comprensione, produzione o scambio di testi: testi letterari del Novecento e contemporanei (prosa e poesia); saggi di critica letteraria, recensioni di opere darte (letterarie, musicali, figurative, teatrali e cinematografiche); studi di filosofia, antropologia, sociologia. MODULO 2 (4 ore) Comprendere un testo giuridico. Morfologia e sintassi: Articoli: omissione dellarticolo per sottolineare il carattere tecnico di una locuzione (proporre ricorso, depositare istanza di scarcerazione). Verbi: uso dei participi assoluti (fatti salvi i diritti, attese le istanze); anteposizione del participio passato o dellaggettivo (le riportate osservazioni, per procurato allarme). Tipi di frasi: frasi condizionali introdotte da ove, dove, laddove, qualora, semprech, nelleventualit che. Lessico ed espressioni comunicative: terminologia giuridico-amministrativa (adire, attenuante, contemplare, impugnare, rigettare; incombente, integrare, interporre, porre in essere; a carico di, a seguito di, a titolo di, ai fini di, ai sensi di, in danno di, in ordine a, per via di); latinismi giuridici: de iure, de facto, ex seguito dallindicazione dellarticolo (ex art. 45 cod. penale), giudice a quo, de cuius, ex tunc, ex nunc, causa mortis, adversus omnes, iura in re aliena; anglicismi relativi a istituti giuridici ed economici (leasing, franchising, factoring); termini notarili: rogito, testatore ecc. Comprensione, produzione o scambio di testi: codici, leggi, normative, atti giudiziari e notarili. MODULO 3 (4 ore) Comprendere istruzioni lunghe e complesse relative al funzionamento di un macchinario o di una procedura legale o burocratica.
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Morfologia e sintassi: Verbi: futuro deontico o di necessit: il cittadino far pervenire. Pronomi e aggettivi pronominali: uso di codesto; medesimo nello stile burocratico; ripetizioni del tipo: del di lui; indefiniti di uso meno frequente: cadauno. Avverbi: altri avverbi di luogo (col, cost, cost, ivi, quivi). Tipi di frasi: frasi causali introdotte da posto che, atteso che, essendo che, nella misura in cui; frasi ipotetiche implicite con participio passato: se richiesti. Lessico ed espressioni comunicative: tecnicismi e locuzioni del linguaggio burocratico (diniego, istanza, oblazione, ossequio, espletare differire, eccepire, interloquire, obliterare, recarsi, apporre la firma, dare comunicazione, procedere alla verifica, effettuare un pagamento, ecc.). Comprensione, produzione o scambio di testi: testi dellamministrazione italiana: circolari ministeriali, avvisi e corrispondenza duffici pubblici, bandi di concorso, informative pubbliche, ecc. MODULO 4 (4 ore) Comprendere un testo dargomento scientifico o medico. Fonetica, ortografia e punteggiatura: oscillazioni di accentazione su termini medici dorigine greca: alopcia/ alopeca, arteriosclersi/arteriosclrosi, dema/edma; riconoscimento delle oscillazioni e corretta pronuncia di alcuni termini anatomici: cristllino, urtra. Morfologia e sintassi: Nomi comuni: plurali particolari (urine); prefissi e suffissi (gastro- entero-, -logo, ecc.); valori della privativo: a(n)- in acefalia e in anemia; valori dei suffissi tipici della patologia: -ite (epatite e difterite) -osi (cirrosi e dermatosi), -oma (carcinoma, ematoma, glaucoma), -geno. Aggettivi: aggettivi con base modificata duso meno frequente (cuore/cardiaco; fegato > epatico; sangue > ematico/sanguigno ecc.); aggettivi di relazione (virale, faringeo, fecale); composti aggettivali con due o pi termini omogenei: abbreviazione mediante la vocale -o e unione tramite trattino: gastro-enterico, gastro-duodenitica. Preposizioni: valore modale della preposizione a (a decorso lento, a carattere epidemico); valore causale della preposizione da (intossicazione da botulino); a carico di + nome del distretto anatomico (a carico del sistema nervoso); a livello + aggettivo o complemento indiretto introdotto da di (a livello cutaneo, a livello della cute). Lessico ed espressioni comunicative: termini di mbito medico: anatomia (emoglobina, globulo; eponimi: tuba di Falloppio), patologia (bronchite, artrosi, melanoma, virale) farmacologia (placebo, posologia); acronimi medici: TAC ecc.; tecnicismi medici collaterali (fenomeno, conclamato, indurre, insorgenza,
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interessare, lamentare, modico, portatore, spiccato; compromettere, difetto, responsabile, risposta); eufemismi: esito infausto. Comprensione, produzione o scambio di testi: voci di enciclopedie mediche; articoli di riviste mediche; articoli di argomento medico su quotidiani e periodici; foglietti illustrativi dei medicinali; siti dargomento medico o scientifico; rubriche e programmi radiotelevisivi dargomento medico; referti medici; diagnosi. MODULO 5 (4 ore) Comprendere un qualsiasi discorso di un italiano madrelingua in una variet settentrionale. Tratti salienti dellitaliano regionale settentrionale: pronuncia chiusa della e tonica in sillaba aperta non finale di parola o in sillaba chiusa da consonante nasale: bne, vngo; resa semiconsonantica della semivocale dei dittonghi ascendenti (basso Piemonte, bassa Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto meridionale): vwomo, vomo per uomo; assenza del raddoppiamento fono sintattico; pronuncia abbreviata delle consonanti doppie; pronuncia sonora della s intervocalica; lenizione della laterale palatale [] e della nasale palatale []; realizzazione [sj] per [SS]; avanzamento delle affricate palatali [tS] e [dZ]: tsena per cena, dzallo per giallo (specie in Emilia: la znte < la gente); riduzione delle affricate alveolari a fricative (perdita dellelemento occlusivo nelle affricate alveolari [ts] [dz]: alzare [alsare], speransa > speranza; aggiunta del che alle congiunzioni: quando che, mentre che; forme verbali analitiche composte con su e gi (portar gi, avercela su con qualcuno, ecc.); scarso uso del passato remoto; uso dellarticolo davanti ai nomi propri sia maschili sia femminili (la Clelia, il Gino); assenza del non preverbale: sostituzione con mica o altri avverbi (mi piace mica). Comprensione, produzione o scambio di testi: Discorsi in italiano regionale di Val dAosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Emilia-Romagna. MODULO 6 (4 ore) Comprendere un qualsiasi discorso di un italiano madrelingua in una variet mediana. Tratti salienti dellitaliano regionale toscano: la gorgia: spirantizzazione delle occlusive tenui intervocaliche allinterno di parola o di frase: la casa [laxasa], andato [andaTo], capo [kao]); deaffricazione delle affricate c e g: pace [paSe], fagioli [faZli]; assimilazione a Firenze dei nessi cn, at: tennica,
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ammosfera; uso del dimostrativo codesto; o premesso ai nomi propri usati come allocutivi o ad apertura delle frasi interrogative (o che mi conosci?); uso del si impersonale in presenza del pronome noi (noi si lavora tutto il giorno) e nella sequenza si impersonale + si riflessivo > ci si (non ci si vede spesso). Lessico: popone ecc. Tratti salienti della variet centrali (romana, marchigiana, umbra): deaffricazione delle affricate c: la cena [S] (Roma, parte dellUmbria e delle Marche) e g [Z] nelle Marche e in Umbria; realizzazione [jj] della laterale palatale (a Roma, nel Lazio, in Umbria e nelle Marche). Tratti salienti dellitaliano di Roma: differenze relative alla pronuncia di e e o toniche: dvo, bstia, sarbbe, colnna, dpo ecc.; pronuncia e di i protonica e postonica: romano de Roma, famme; possibile pronuncia della o in u: nun vengo; possibili riduzioni dei dittonghi: bno, pi puoi; pronuncia sorda della s intervocalica e occasionali sonorizzazioni per imitazione di pronunce settentrionali; assenza di raddoppiamento fonosintattico a Roma dopo come, da, dove; raddoppiamento fonosintattico dopo po e o; pronuncia intensa delliniziale di ppi, cchiesa, ssedia, e in ce llho; possibile pronuncia palatale di nj: gniente; tendenza a realizzare la laterale come una vibrante (rotacismo): arzare; rafforzamento di [b] e [dZ] intervocaliche: subbito, raggione; pronuncia popolaresca tenue di [r]: tera, guera ecc.; semisonorizzazione delle occlusive tenui [p] [t] [k] non precedute da consonante; passaggio da s a z dopo n, l, r: penzo, farzo, borza; possibili assimilazioni: ann andare; caduta di l negli articoli e nelle preposizioni articolate: daa Roma della Roma; scempiamenti: matina; raddoppiamenti: commodo, cammera, nummero, accellerare ecc.; apocope sillabica in usi allocutivi: Franc, dott, Al; apocope sillabica neglinfiniti: and, mtte, fa. legge, vede; s per sono; desinenze: -amo, -emo, imo anche in forme brevi famo, semo, dimo, possimo, ponno, piaciono; si per ci: volemose bene; ce lo so; a introduttore degli allocutivi: a Franc; interiezione ah; che in apertura di interrogativa: che me lo presti?; prefisso intensivo a-: ari eccolo; suffissi -aro, -arolo, -erello; superlativo: brutto forte; peggio e meglio in funzione aggettivale: le peggio cose; belli per bei; costrutto sto a + inf. per stare + gerundio: lo sto a fa lo sto facendo. Lessico ed espressioni comunicative: bruschetta, pennichella, mondezza, sola, rosicare, tha detto male, falla finita, ammazza, niente niente per caso. Tratti salienti dellitaliano regionale mediano: tendenza a evitare i nessi dotti o attraverso assimilazione: ammosfera (Umbria, Marche, Lazio) o attraverso epentesi: atmosfera; apocope sillabica negli infiniti: and, mette e negli allocutivi Salvat.
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Comprensione, produzione o scambio di testi: Discorsi in italiano regionale di Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e Molise. MODULO 7 (4 ore) Comprendere un qualsiasi discorso di un italiano madrelingua in una variet regionale meridionale. Tratti salienti dellitaliano regionale meridionale: in parte della Calabria, della Puglia e della Sicilia pronuncia sempre aperta di , toniche; chiusura della della nei dittonghi ascendenti; tendenza alla vocalizzazione delle semiconsonanti /j/ e /w/; tendenza alla pronuncia indistinta o ammutolita della vocale finale; tendenza alla sonorizzazione dellaffricata alveolare non solo dopo nasale: adlzarsi, nadzione; palatalizzazione del gruppo lj: fijjo, mojje; sonorizzazioni delle consonanti sorde dopo una nasale: anghe, angora, imbarare, sembre, andonio, Vingendzo; assimilazioni dei nessi ND > nn tonno, MB > gamma, MV > mm immerno; apocope degli infiniti verbali: ven; apocope sillabica in usi allocutivi: Salvat, dott, m; anaptissi nelle regioni centromeridionali per i nessi rari: pisicologo, atemosfera. Comprensione, produzione o scambio di testi: Discorsi in italiano regionale di Campania, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna.

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