6 CRONACA DI NAPOLI
LO SCIOPERO AL FATEBENEFRATELLI SIT-IN DI 24 ORE: SOSPESI DAY-HOSPITAL E AMBULATORI
PELLEGRINI PIÙ OPERATORI NEI REPARTI, MIGLIORAMENTO DELLE STRUTTURE E AVVIO DEL TRIAGE: ECCO LE RICHIESTE DEI LAVORATORI
Infermieri, sit-in al pronto soccorso
di Nuviana Arrichiello
Incremento delle unità infermieri-
stiche, miglioramento delle strut-
ture ospedaliere e delle condizioni
di lavoro e avvio, finalmente, di un
sistema di Triage (come avviene
negli altri ospedali) per l’accoglien-
za e lo smistamento dei pazienti.
Queste le richieste avanzate dagli
infermieri dell’ospedale Pellegrini
che da ieri mattina stanno occu-
pando, in segno di protesta, le sale
del pronto soccorso. «Ci siamo au-
toconsegnati all’azienda ospeda-
liera - spiega una delegazione di in-
fermieri -. Da oggi (ieri, ndr) lavore-
remo ad oltranza, ventiquattro ore su ventiquattro, fino a quando la di-
rezione sanitaria del nosocomio non ci darà risposte concrete». «Più vol-
te abbiamo chiesto un incontro con i vertici aziendali - aggiungono an-
cora - e finora le nostre speranze sono state disattese». La protesta de-
gli infermieri, di guardia da ieri mattina, si svolge all’interno del pronto
soccorso del presidio ospedaliero della Pignasecca.
In particolare, il personale paramedico richiede con forza «l’implemen-
tazione di due unità infermieristiche per ciascuna delle cinque squadre
per poter operare in sei, così come avviene in altri presidi della stessa
Asl Na1». Inoltre, la delegazione che sta portando avanti la vertenza in
ospedale «richiede un maggiore filtro all’ingresso del pronto soccorso, on-
de evitare affollamenti nei box visite, dannosi per la salute dei pazienti
e per la loro riservatezza». Da anni gli infermieri dell’ospedale di Mon-
tesanto stanno chiedendo l’acquisto di lettighe e sedie a rotelle nuove
da affidare al pronto soccorso per il trasporto - e in alcuni casi la de-
genza - dei pazienti. A questo si aggiunge ancora l’impiego in pronto
soccorso di una unità del personale addetto alle pulizie (Esperia) du-
rante il turno di servizio notturno nonché il miglioramento di servizi e
strutture interne. «Prima fra tutte la sostituzione dei climatizzatori, -
spiega la delegazione -per rendere vivibile il pronto soccorso anche nei
periodi estivi». Per quanto riguarda poi le condizioni di lavoro infermie-
ristico, il personale chiede anche il ripristino dei servizi igienici a loro as-
segnati nonché l’assegnazione di una stanza per il relax, differente e
decisamente «più umana» rispetto al «tugurio attuale, una stanza mi-
nuscola e senza finestre».
Gli infermieri del pronto soccorso del presidio ospedaliero dei Pellegri-
IN BREVE
CHIESA DI SANTA BRIGIDA
Messa per i cavalieri dell’Ordine
Oggi alle ore 18.30 nella chiesa di Santa Brigida a via Santa Bri-
gida sarà celebrata una messa in ricordo dei confratelli defunti
dell’Ordine Militare del Santissimo Salvatore di Santa Brigida di
Svezia. I cavalieri interverrano con il mantello crociato e la mes-
sa sarà celebrata dal Cappellano dell'Ordine, Tosto.
IL CARDINELA AL DUOMO
Ricordo per i preti morti nel 2009
Domani alle ore 18, in cattedrale, l’arcivescovo metropolita cardina-
le di Napoli Crescenzio Sepe (nella foto) presiederà una concelebra-
zione eucaristica in suffragio dei sacerdoti defunti. Interverrà anche
il prelato del Tesoro di San Gennaro monsignor Mario Spetrini. Du-
rante l’anno che volge al termine il clero di Napo-
li è stato segnato da numerosi lutti, a cominciare
dalla morte di monsignor Enrico Cirillo (15 gen-
naio), direttore della rivista diocesano «Ianuarius».
Tra gli altri sacerdoti deceduti ricordiamo monsi-
gnor Ezio Calabrese (che per lungo tempo ha cu-
rato per il nostro giornale la rubrica «Il Santo del
giorno»); il docente di filosofia alla pontificia del-
la Facoltà teologica di Capodimonte Pasquale Or-
lando e – non ultimo – monsignor Antonino Pace, giornalista pubbli-
cista, sociologo e autore di numerose pubblicazioni, che per molti an-
ni è stato il responsabile nazionale della Pastorale per il lavoro. Anche
la vicina diocesi di Pozzuoli commemorerà in altra data i suoi sacer-
doti defunti, tra i quali l’archivista e storico puteolano, canonico An-
gelo D’Ambrosio e il professore Don Luigi Saccone, decapitato l’esta-
te scorsa nel mare di Capri dall’elica impazzita di un incauto diporti-
sta.
Personale ridotto all’osso, è protesta
All’ospedale Fatebenefratelli di via Manzoni (nella foto) è previsto per oggi
uno sciopero di 24 ore da parte del personale medico. Nelle ore interessate
dalla protesta saranno garantiti tutti i servizi relative alle emergenze, ma sa-
ranno sospese le attività di day-hospital ed ambulatoriali. L’agitazione da
parte dei medici è motivata dalla carenza del personale e dall’impossibilità
di fornire, lavorando sotto i minimi assistenziali, un servizio adeguato agli
assistiti rispetto alle loro esigenze. Attualmente non ci sono integrazioni di
organico ed al personale già in servizio presso l’ospedale non è rinnovato il
contratto di lavoro. Medici, infermieri e parti sindacali non si spiegano per-
ché l’amministrazione dell’ospedale e la Regione non trovino subito un ac-
cordo definitivo per garantire condizioni di lavoro soddisfacenti ed un buon
servizio ai malati. Tale sciopero fa seguito a quello di luglio del personale in-
fermieristico. Nel periodo estivo fu necessario accorpare diversi reparti, cre-
ando numerosi disagi ai malati che vi erano ricoverati. L’iniziativa di prote-
sta riscontra assoluta solidarietà e pieno appoggio dalle organizzazioni sin-
Ospedale dei Pellegrini. Protesta ad oltranza degli infermieri del pronto soccorso
ni, ribadiscono le pesantissime condizioni lavorative nelle quali sono
costretti a svolgere le proprie mansioni: «Si opera in un contesto logo-
rante e mortificante, sia fisico, sia psichico, causa di malcontento, stan-
chezza e scarsa motivazione. Ciò sfocia in continue defezioni, con ca-
richi di lavoro che aumentano in modo esponenziale ed insopportabile,
con conseguente riduzione del livello qualitativo dell’assistenza, rite-
nuto dagli stessi inammissibile». «Nell’ultimo quinquennio - precisano
- abbiamo prestato assistenza ad un numero di utenti stimabile in 65-
70.000 unità annue, con patologie di Medicina Interna e Cardiologia,
Chirurgia, Orl, Ortopedia, Urologia, Chirurgia Vascolare, Chirurgia del-
la Mano e Nefrologia». «Per carenze strutturali, - dicono ancora - il tut-
to avviene senza il Triage, in due soli box visite allestiti con tre letti di-
stanti meno di un metro l’uno dall’altro, per cui, spesso ci si ritrova sof-
focati dai parenti degli assistiti che intasano letteralmente i box, limi-
tandoci perfino nei movimenti».
IL CASO MAESTRE CONTRO IL COMUNE: 600 ALUNNI IN SPAZI RIDOTTISSIMI, SOLO CAOS
Influenza, workshop impossibile: è ressa
di Mariavittoria Mancini
La ressa ferma il workshop nell’antisala dei Baroni (nella foto l’ingresso). Il
più celebre degli ambienti del castello Maschio Angioino così chiamato
da quando nel 1486 furono arrestati tutti i baroni che avevano partecipa-
to ad una congiura contro Ferrante I d’Aragona, avrebbe dovuto ospitare
una informativa sulla nuova influenza N1H1. Il verbo al condizionale in
questo caso è d’obbligo in quanto ciò è rimasto solo un buon proposito.
Con una circolare, l’amministrazione comunale, ha infatti convocato tut-
te le maestre di scuole materne ed asili, di tutti i distretti comunali, sen-
za tenere in conto che la sala può ospitare al massimo ottanta persone,
mentre le compagini scolastiche presenti erano circa seicento.
Il relatore dell’evento, l’assessore Alfredo Ponticelli, che in veste di medi-
co pediatra avrebbe dovuto far luce su come cercare di prevenire il dif-
fondersi del virus, non ha potuto relazionare data la folla disordinata che
si ammassava nella sala. La calca, che si è riversata anche nel cortile in-
terno del castello ha reso difficile anche l’arrivo di una ambulanza chiamata
a seguito di un malore riportato da una delle maestre che si trovava al-
l’interno della sala cercando di avvicinarsi al tavolo per apporre la firma e
ritirare l’attestato di presenza fondamentale per tutte le presenti al fine di
evitare un’assenza non giustificata dalla scuola.
Sdegnate le maestre protestano. «Ho fatto una fila enorme, cercando di
farmi largo tra la folla solo per firmare, ma è assurdo che nessuno, prima
di darmi l’attestato, mi abbia chiesto un documento», è così che una gio-
vane maestra, ancora affannando per lo sforzo di raggiungere il tavolo del-
le firme, stando praticamente in apnea tra tante persone, commenta la to-
tale disorganizzazione. «L’informazione, soprattutto se si tratta di bambi-
ni, è una cosa seria, che non può essere trattata con tanta incuria e su-
perficialità» con queste parole cariche di amarezza, un’altra delle maestre
presenti commenta l’accaduto sottolineando anche che, contro questo vi-
rus, a loro non sono state date altre armi se non un decalogo del ministro
Gelmini ed il buon senso materno, infatti, con un tono esasperato dalla
mancanza di sostegno per la prevenzione da parte del comune, la stessa
martedì 3 novembre 2009
dacali dell’ospedale Fatebenefratelli Cgil, Cisl e Uil. I medici dell’Anmirs, as-
sociazione nazionale medici istituti ospedalieri, denunciano l’inadempien-
za dell’amministrazione dichiarando che «i contratti di lavoro non sono rin-
novati da quattro anni e gli incentivi del 2008 non sono stati ancora corri-
sposti». È scontro totale tra l’amministrazione dell’ospedale Fatebenefratel-
li ed il personale dipendente, il dialogo tra le parti ormai è ridotto ai minimi
termini. «L’amministrazione rifiuta di aprire un tavolo di discussione – si leg-
ge nella nota – adducendo a giustificazione la mancata corresponsione da
parte della Regione delle spettanze dovute dal marzo 2007». La vicenda al-
l’interno dell’ospedale Fatebenefratelli sta diventando insostenibile e rischia
di creare seri disagi ai pazienti ricoverati o che usufruiscono della struttura
ospedaliera per altre problematiche. «Tutto ciò non può andare a danno del-
la categoria medica dell’ospedale, già fortemente penalizzata, la quale con-
tinua a svolgere con sacrifici e abnegazione il proprio lavoro nell’esclusivo in-
teresse dei pazienti e della struttura di appartenenza». Marco Altore
L'AFFONDO AMBROSINO E PALMIERI: SUBITO CHIARIMENTI
«Bagnoli, troppe ombre
sulla modifica del Pua»
«Nelle prossime ore chiederemo la riunione delle commissioni
Urbanistica e Trasparenza, eventualmente congiunte, perché si
chiarisca, senza giri di parole, se la delibera di Giunta del 23 ottobre
scorso che modifica il Piano Urbanistico per la Zona Occidentale di
Napoli è finalizzata a contrastare l’emergenza abitativa, come ha
affermato il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino, oppure se punta ad
elevare qualità e funzionalità degli alloggi previsti, senza modificare
l’incidenza demografica abitativa, come invece asserito dal vice sindaco
Tino Santangelo». È questo l’affondo dei consiglieri comunali di Napoli
Raffaele Ambrosino (Pdl) e Domenico Palmieri (Nuovo Psi).
«Considerato che tanto nel primo caso quanto nel secondo si va nei fatti
ad incidere sul valore dei suoli in corso di vendita, la questione appare
tutt’altro che di lana caprina – continuano i due esponenti
dell'opposizione». Ambrosino e Palmieri chiedono dunque «la
convocazione urgente di un interpartitico per valutare il caso ed
attivare eventuali iniziative e se il provvedimento presta il fianco a
opportunità speculative». Non si placa quindi la polemica sull’affare
abitativo nell’area occidentale della città partenopea. Pochi giorni fa la
notizia la variante al Pua (Piano urbanistico attuativo) di Bagnoli (nella
foto) secondo la quale,
così come sosteneva il
sindaco, si sarebbero
dovute creare più case
e meno uffici. Ma
leggendo la delibera si
scoprì che si trattava
di un bluff. Da qui la
polemica infinita sul
caso Bagnoli che
spinge Pdl e Nuovo
Psi a richiedere
chiarimenti urgenti da
parte
dell'amministrazione
comunale.
maestra continua: «Siamo noi che abbiamo invitato a tenere i figli a casa
nel caso mostrassero i sintomi di un raffreddore, siamo noi che abbiamo
invitato i genitori a comprare dell’Amuchina gel con la quale, sempre noi,
disinfettiamo spessissimo le mani dei bimbi». Tempestiva è stata la rea-
zione dei sindacati Cgil,Cisl e Uil, che attraverso i portavoce Agostino An-
selmi e Gennaro Martinelli, hanno scritto una lettera di protesta e carica
di indignazione all’amministrazione comunale nella quale hanno espres-
so tutto il loro sdegno per l’imperizia dimostrata nell’organizzazione di
quest’evento. Se la lettera è stata dettata dal risentimento per il modo po-
co professionale e poco rispettoso con il quale queste, prima di tutto don-
ne, essere umani, e poi insegnanti sono state trattate, con più calma, sa-
rà organizzata l’assemblea, prevista per la settimana prossima, alla quale
parteciperanno sindacati e maestre e nella quale si cercherà di capire le
responsabilità del pietoso fallimento dell’informativa di oggi, ed il da farsi
per il futuro. Con un sorriso un po’ amaro, Martinelli sottolinea che «l’as-
semblea questa volta si svolgerà all’interno della Sala Gemito».