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Comune di Spilamberto

Provincia di Modena



Servizio Lavori Pubblici e Patrimonio













LAVORI DI COSTRUZIONE NUOVO ASILO INTERCOMUNALE
DI PONTE DELL OCA

Progetto Definitivo
9 PIANO DELLA SICUREZZA E COORDINAMENTO

Data: GENNAIO 2008

Gruppo di Progettazione
Progetto Architettonico
Arch. Anita Cova

Servizio Lavori Pubblici
Arch. Alessandro Mordini
Arch. Andrea Pelloni







Geom. Gianpiero Guido
Geom. Neil Rimondi
Geom. Gianluigi Roli

Impianti Tecnologici

Ing. Giovanni Cattini
Ing. Agnese Ronchetti

Il Responsabile del Procedimento
Arch. Alessandro Mordini

Progetto e Coordinamento Generale
Arch. Alessandro Mordini

Il Coordinatore della Sicurezza in
fase di Progettazione
Arch. Alessandro Mordini

Progetto Pedagogico

Coordinamento
Unione Terre di Castelli
Dott. Roberto Maffeo
Dott.ssa Cristina Stradi


Inquadramento e
Variante Urbanistica

Servizio Pianificazione Territoriale
Arch. Corrado Gianferrari
Ing. Andrea Simonini

PIANO DI SICUREZZA
E
DI COORDINAMENTO

DECRETO LEGISLATIVO 494/96
Modificato ed integrato dal D. Lgvo 528/99 e dal DPR 222/03




LAVORI DI

COSTRUZIONE DEL NUOVO ASILO NIDO
INTERCOMUNALE DI PONTE DELLOCA



COMMITTENTE

AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI
SPILAMBERTO



Il Committente

---------------------------------------

Il Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione
Arch Alessandro Mordini

--------------------------------------

Collaboratore
Geom. Neil Rimondi
Geom. Guido Gianpiero
Geom. Gianluigi Roli

--------------------------------------


Spilamberto, gennaio 2008





1.0 CARATTERISTICHE GENERALI DELLOPERA
Natura dellopera
Nuova costruzione

Oggetto
Opere edili ed
impiantistiche

Indirizzo del cantiere
Via Paderni

Impresa esecutrice
Da individuare

Numero massimo di lavoratori in cantiere
15

Numero previsto di imprese e lavoratori autonomi
8

Durata dei lavori: giorni
210 (duecentodieci)

Importo lavori a base dasta
EURO
1.645.859,04


Oneri relativi alla sicurezza
EURO
47.962,82

1.2 GENERALITA
Propriet Amministrazione Comunale di Spilamberto

Committente Amministrazione Comunale di Spilamberto

Responsabile Procedimento/Lavori arch. Alessandro Mordini - U.T.C. Spilamberto

Progetto definitivo architettonico
esecutivo impianti
arch. Alessandro Mordini - U.T.C. Spilamberto
ing Agnese Ronchetti ing Giovanni Cattini

Coordinatore sicurezza progettazione: arch. Alessandro Mordini - U.T.C. Spilamberto

Coordinatore sicurezza per lesecuzione arch. Alessandro Mordini - U.T.C. Spilamberto

Direttore dei Lavori: arch. Alessandro Mordini - U.T.C. Spilamberto







2.0 Documentazione di cantiere

2.1.- PREMESSE
In cantiere sar a disposizione dei soggetti ed organi competenti la seguente
documentazione:
DESCRIZIONE SI NO
Libro matricola dei dipendenti
Copia iscrizione CCIAA
Piano di sicurezza e di coordinamento;
Piano operativo di sicurezza redatto dai datori di lavoro (anche subappaltatori)
Documento di notifica preliminare c/o AUSL e Dir. Prov. Le Lavoro competenti
Elaborati di progetto
Schede tossicologiche prodotti utilizzati
Copia del rapporto di valutazione del rumore
Registro infortuni
MACCHINE ED ATTREZZATURE VARIE
Documentazione relativa agli apparecchi a pressione (ai sensi dellart. 4 del R.D.
824/1927

Copia del libretto contenente lautorizzazione ministeriale, relazione tecnica,
elaborati grafici, istruzioni per il montaggio e lo smontaggio del ponteggio.


IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO
Libretti apparecchi di sollevamento con portata superiore 200 kg
Libretto istruzioni uso e manutenzione con portata inferiore 200 kg.
Documentazione duso delle attrezzature di cantiere e marcatura CE
IMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE
Copia dichiarazione di conformit dellimpianto elettrico
Documentazione relativa agli impianti di messa a terra e di protezione contro le
scariche atmosferiche

Scheda di denuncia degli impianti di messa a terra, vidimata dagli organi
competenti (DPR 547/ 1955 art 328)

Verifica dellimpianto di messa a terra effettuata prima della messa in servizio e
ad intervalli non superiori ai due anni (DPR 547/ 1955 art 328)

DOCUMENTI RELATIVI AI LAVORATORI AUTONOMI E IMPRESE SUBAPPALTATRICI
Registro infortuni vidimato allUSL
Copia iscrizione Camera di Commercio imprese presenti
Accertamenti sanitari previsti per i lavoratori
Denuncia INAIL di nuovo lavoro
Denuncia Cassa Edile di nuovo Lavoro
Elenco nominativi personale operante
Copia dei tesserini individuali di registrazione della vaccinazione antitetanica
NUMERI TELEFONICI E FAX DI PRONTA UTILITA
Polizia
113
Carabinieri
112
Pronto Soccorso
118
Vigili del Fuoco
115
Polizia Municipale

Hera spa (rete gas)
059 - 767354
Enel
800 630815
Hera spa (rete acqua)
059 - 767354
Telecom
182
Hera spa (fognature)
059 - 767354
Coord. Esecuzione
059/789922
348/7809612
Coord. Progettazione
059/789922
348/7809612
Direttore Lavori
059 - 789922





PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO

Introduzione
Obiettivo del presente Piano assicurare una maggiore tutela della integrit fisica
dei lavoratori.
Per la compilazione del Piano sono stati analizzati e presi in esame i procedimenti
specifici di costruzione, le macchine, gli impianti e le attrezzature, nonch i
materiali impiegati e lorganizzazione del lavoro prevista.
Alla stesura del Piano di Sicurezza si pervenuti attraverso :
Lanalisi delle condizioni dellambiente esterno e dei rischi da esso derivanti
Lanalisi delle condizioni allinterno dellarea di accantieramento
lanalisi particolareggiata dei rischi specifici associati alle varie fasi di lavoro da
eseguirsi nel cantiere;
lanalisi particolareggiata sulle possibilit di interferenza di alcune operazioni
svolte dalla stessa impresa o da imprese diverse
lindividuazione dei provvedimenti e delle misure di sicurezza da adottare per
eliminare i rischi di pericolo atte alla salvaguardia dellintegrit fisica dei
lavoratori
lindividuazione dei provvedimenti da adottare per il pronto intervento in caso
di infortunio
lindividuazione dei posti di lavoro per analizzare i fattori ambientali che
possono influire sui posti di lavoro stessi;
lindividuazione di eventuali provvedimenti di igiene da adottare a tutela della
salute dei lavoratori

Il presente piano di sicurezza stato redatto durante la stesura del progetto
definitivo (esecutivo esclusivamente per gli impianti) in quanto laffidamento dei
lavori previsto con il sistema dellappalto integrato ovvero riservando allimpresa
aggiudicataria la progettazione esecutiva. Pertanto potr essere aggiornato o
modificato dalla ditta esecutrice qualora ne ravvisi la necessit. In ogni caso il
piano di sicurezza potr essere ulteriormente modificato anche prima e/o nel
corso dello svolgimento dei lavori, sia per sopraggiunte modifiche tecniche
allopera in appalto, sia per esigenze tecnologiche o produttive della Ditta che
assumer lappalto sia al fine di migliorare le misure di sicurezza. LImpresa dovr
sottoporre al Coordinatore per lesecuzione tali proposte di modifica; tali
integrazioni in nessun caso potranno giustificare modifiche o adeguamento dei
prezzi pattuiti.
Prima dellinizio dei rispettivi lavori ciascuna impresa esecutrice dovr redigere e trasmettere il
proprio piano operativo di sicurezza al coordinatore per lesecuzione.
Limpresa aggiudicataria dovr trasmettere il piano di sicurezza alle imprese
esecutrici ed ai lavoratori autonomi prima dellinizio dei lavori; mentre i datori di
lavoro delle imprese esecutrici mettono a disposizione dei rappresentanti per la
sicurezza copia del piano di sicurezza e di coordinamento e del piano operativo di
sicurezza almeno dieci giorni prima dellinizio dei lavori.

COMPITI IN MATERIA DI SICUREZZA
Le norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro emanate con il DPR n.
547/1955, con il D.Lgs. 626/1994 modificato ed integrato dal D. Lgs. 242/1996 e con
il D. Lgs. 758/1994, specificano, in aggiunta alle responsabilit generali sancite dai
Codici, dalle Leggi generali, dai CCNL, alcuni obblighi e doveri speciali decretati
dalle norme stesse. Esse individuano in tutte le figure lavorative operanti nel
cantiere i soggetti direttamente coinvolti nelladempimento di tutti gli obblighi
prevenzionistici, attribuendogli responsabilit specifiche sui compiti loro
demandati.
Le Imprese ed i lavoratori presenti nel cantiere dovranno operare nel pieno
rispetto delle Norme di Legge e di buona tecnica nonch di quelle previste dal
Piano.
LImpresa, senza che ci possa configurarsi ingerenza dellorganizzazione delle
lavorazione delle Imprese subappaltatrici, potr verificare il rispetto o meno della
normativa da parte delle suddette.
Qualora dovesse riscontrare inadempienze, lImpresa potr adottare i
provvedimenti ritenuti opportuni ai fini della sicurezza, come ad esempio: il
richiamo al rispetto delle norme citate, richiedere il ripristino immediato delle
condizioni di sicurezza, allontanare dal luogo di lavoro il lavoratore retrivo, la
sospensione dei lavoratori in atto.
Nel caso in cui con ladozione dei provvedimenti conseguenti al mancato rispetto
delle norme di igiene e sicurezza vigenti, dovessero verificarsi ritardi nella
esecuzione dei lavori, ovvero danni di natura economica, nulla potr essere
chiesto allEnte appaltante da parte dellImpresa.

FIGURE RESPONSABILI:

1. COMMITTENTE
il soggetto per il conto del quale viene realizzata lopera; nomina il coordinatore per la sicurezza
in fase di progettazione ed il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione
2. COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE
Redige il Piano di Sicurezza e di coordinamento dellopera
Predispone il fascicolo contenente le informazioni utili ai fini della prevenzione e
protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori tenendo conto delle specifiche
norme di buona tecnica
3. COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE
Verifica con opportune azioni di coordinamento e controllo lapplicazione, da
parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni loro
pertinenti contenute nel piano di sicurezza e la corretta applicazione delle relative
procedure di lavoro;
Verifica lidoneit del piano operativo di sicurezza, valutando eventuali proposte
delle imprese esecutrici dirette a migliorare la sicurezza in cantiere;
4. DATORE DI LAVORO
Tutte le attribuzioni conferite al datore di lavoro dalle norme vigenti in materia di infortuni ed igiene
sul lavoro saranno svolte dal Legale Rappresentante dellAzienda. In relazione al presente Piano
egli dovr:
assicurare la costante applicazione delle Leggi, Regolamenti, provvedimenti e
prassi che salvaguardino ligiene del lavoro;
assicurare la costante applicazione delle Leggi, Regolamenti, provvedimenti e
prassi in materia antinfortunistica, adottando ogni misura durgenza, ivi
compresa la sospensione del lavoro;
curare la redazione del piano operativo di sicurezza
controllare macchine, attrezzature e impianti che rientrano nella propria sfera
di influenza, nel caso in cui tali macchine, attrezzature e impianti non
risultassero idonei, egli potr e dovr far apportare le necessarie modifiche
ovvero rifiutarne linstallazione, ovvero disporne la rimozione;
curare lapprovvigionamento, luso e la costante efficienza dei mezzi di
protezione previsti dalle Leggi
vigilare sui preposti perch svolgano le necessarie attivit di controllo e
vigilanza nella propria sfera di influenza
Qualora nei luoghi dove si svolgeranno le attivit affidategli operino dipendenti assegnati ad altri
settori, ovvero altre imprese, ovvero lavoratori autonomi, egli dovr:
garantire la cooperazione tra datori di lavoro e lavoratori autonomi;
coordinare le interazioni con le attivit che avvengono sul luogo, allinterno o in prossimit del
cantiere;
tenersi informato sulle operazioni svolte da questi dipendenti, imprese o
lavoratori autonomi, al fine di adottare ogni misura che eviti i pericoli derivanti
dallo svolgimento delle pratiche lavorative del loro settore;
rendere edotte predette imprese, attraverso i loro rappresentanti in sito ed i
lavoratori autonomi dei rischi specifici presenti nei luoghi in cui essi operano
Tutti i compiti e le responsabilit su precisate ed i compiti e le responsabilit
particolari previste in relazione ai singoli settori, permarranno anche quando il
Capo Commessa si assenter per un motivo programmabile dal posto di lavoro
(ferie, permessi, trasferte) , in questo caso sar sua cura assegnare,
temporaneamente, ad un dipendente in possesso delle necessarie idoneit, le
responsabilit di guida e di controllo delle unit dipendenti e/o subappaltatrici, in
rispetto delle Leggi, regolamenti e prassi in materia di igiene del lavoro ed in
materia antinfortunistica: Nel caso in cui il Capo Commessa sia costretto ad
assentarsi, nella materiale impossibilit di compiere tale assegnazione, la stessa
sar effettuata dal diretto superiore.
5. DIRETTORE DI CANTIERE
Spetter al direttore di cantiere far osservare nel cantiere ogni disposizione di
Legge ed ogni provvedimento delle autorit interessanti o comunque incidenti
sulla esecuzione delle opere e sulla predisposizione del cantiere; in particolare far
osservare le disposizioni ed i provvedimenti riguardanti la prevenzione degli
infortuni, la disciplina del rapporto di lavoro, ligiene del lavoro. Parimenti egli
dovr osservare e far osservare nel cantiere le prescrizioni del Contratto Collettivo
Nazionale di Lavoro e gli accordi locali integrativi del medesimo: Dovr, inoltre,
provvedere al puntuale adempimento di tutte le norme in materia di tutela
ambientale, curando, in particolare, il corretto trattamento e smaltimento dei rifiuti
prodotti. E diffidato dal contravvenire alla Legge 251/1982 e successive
modificazioni ed integrazioni, evitando cos di conferire di sua iniziativa qualsiasi
incarico a terzi per lesecuzione di qualsiasi genere di lavoro comunque connesso
con lopera in oggetto. A tal fine dovr anche vietare linizio di prestazioni non
ancora autorizzate dallEnte Appaltante.
Avr, inoltre, il dovere di non permettere linizio di prestazioni di terzi i quali non
abbiano nominato, per iscritto, un proprio responsabile della fase lavorativa cui
saranno addetti.
Dovr adottare ogni misura suggerita dallesperienza professionale, dalla diligenza
e dalla prudenza che apparir necessaria ed opportuna per prevenire danni a
persone o cose compreso i terzi estranei al cantiere e le loro cose, sia in
conseguenza dellesecuzione delle opere o in conseguenza al loro uso fino a
quando non ne sia stata fatta consegna al committente, sia in conseguenza alla
smobilitazione del cantiere.
Dovr inoltre:
organizzare il lavoro nella maniera pi idonea allassolvimento di tutti i compiti
affidatigli
stabilire le mansioni dei collaboratori del cantiere
rifiutare i materiali non idonei ed allontanare le persone non autorizzate
controllare e far controllare lefficienza, la conformit alle prescrizioni di legge e
la sicurezza delle macchine e delle attrezzature impiegate e da impiegare
noleggiare macchine operatrici a freddo o con operatore
sospendere, quando necessario, lutilizzo di macchine ed attrezzature
sospendere, quando necessario, lattivit lavorativa
Il Direttore del Cantiere sar ritenuto direttamente responsabile di ogni
conseguenza dannosa che potr derivare dalla sua inosservanza del presente
mansionario
6. TECNICI ED OPERATORI DEL CANTIERE (impresa/e esecutrici)
Fra questi si annovereranno i preposti e cio i capi cantiere, gli assistenti edili, i capi squadra, le cui
responsabilit nellattivit svolta derivano dagli obblighi imposti dallart. 4 del DPR 547/1955, dal
DPR 303/1956, dallart 3 del DPR 164/!)%& e dal D.Lgs. 626/1994. La qualifica di preposto sar
attribuita a chiunque si trover in una situazione di supremazia tale da porlo in condizioni di dirigere
lattivit lavorativa di alcuni operai soggetti ai suoi ordini. Questi soggetti svolgeranno nellambito
del cantiere le funzioni delegate loro dal dirigente nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di
prevenzione
Essi in particolare dovranno:
attuare le misure di sicurezza previste dal Piano di Sicurezza Aziendale e dalle vigenti Norme di
prevenzione infortuni ed igiene del lavoro;
rendere edotti i lavoratori subordinati dei rischi specifici cui sono esposti ed informarli delle loro
responsabilit civili e penali ai sensi del D. Lgs. 758/1994;
curare laffissione nel cantiere delle norme di prevenzione degli infortuni
curare laffissione nel cantiere della segnaletica di sicurezza
accertarsi che i lavoratori osservino le norme di sicurezza previste dal piano aziendale ed usino i
dispositivi di protezione individuale DPI messi a loro disposizione;
verificare se nelle varie fasi di realizzazione dellopera si manifestino i rischi contemplati nelle
schede operative allegate al Piano di Sicurezza e quindi effettuare immediatamente le misure
di prevenzione richiesta dalla particolarit dellintervento
richiedere lintervento dei superiori qualora si manifestassero nuove esigenze
tenere aggiornata la scheda di consegna ai lavoratori dei mezzi di protezione personale DPI
7. LAVORATORI
I lavoratori la cui responsabilit nellattivit svolta deriva dagli obblighi imposti dallart. 6 del DPR
547/1955, dal D. Lgs 626/1994 e dal D. Lgs 758/1994, dovranno attenersi alle disposizioni date dal
Capo Cantiere.
Essi in particolare dovranno:
Osservare oltre alle norme di buona tecnica, le misure disposte dal datore di lavoro ai fini della
sicurezza individuale e collettiva
Usare con cura i Dispositivi di Protezione Individuale DPI e gli altri mezzi di protezione predisposti
e/o forniti dal datore di lavoro;
segnalare immediatamente al Datore di Lavoro, al Dirigente, od ai preposti, le deficienze dei
dispositivi e dei mezzi di sicurezza e di protezione, nonch le altre eventuali condizioni di pericolo di
cui venissero a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza e nellambito delle
loro competenze e possibilit, per eliminare o ridurre dette deficienze o pericoli
non rimuovere o modificare i dispositivi e gli altri mezzi di sicurezza e di protezione senza averne
ottenuta lautorizzazione
non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non siano di loro competenza e che
possano compromettere la sicurezza propria o di altre persone;
segnalare con immediatezza, salvo impedimento per cause di forza maggiore, al proprio Datore di
lavoro o ai propri superiori gli infortuni, comprese le lesioni di piccola entit, loro occorse durante il
lavoro.

Il piano di sicurezza e coordinamento sar utilizzato :
dai responsabili dellimpresa come guida per applicare le misure adottate ed effettuare le
mansioni ci controllo
dai lavoratori e, in particolare modo, dal rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
dal committente e responsabile dei lavoratori per esercitare il controllo
dal coordinatore per lesecuzione dei lavori per lapplicazione del piano stesso
dal progettista e dal direttore dei lavori per operare nellambito delle loro competenze
dalle altre imprese e lavoratori autonomi (anche subappaltatori) operanti nel cantiere
dalle autorit competenti preposte alle verifiche ispettive e di controllo del cantiere

3.0 DESCRIZIONE DELLE OPERE

3. 1. PREMESSE
Lintervento, come si evince dagli elaborati predisposti dallUfficio tecnico Comunale Settore Lavori
Pubblici, a firma dellarchitetto Alessandro Mordini in qualit di progettista delle opere edili,
riguarda la costruzione dellasilo nido intercomunale di Ponte dellOca in area di propriet
dellAmministrazione Comunale di Spilamberto.

3. 2 DESCRIZIONE GENERALE DELLINTERVENTO
Come gi parzialmente anticipato i lavori riguardano, la costruzione di un edificio
da adibire ad asilo nido.
Esclusivamente ai fini del presente piano le opere sono riconducibili alla categoria
delle opere edili OG1 e relativi impianti tecnologici OG 11 (idrico sanitario,
elettrico, termico ecc).
Si deve innanzitutto premettere che, per quanto riguarda la realizzazione
dellinvolucro delledificio, stata scelta la tecnologia della prefabbricazione in
legno. Ci significa che le pareti esterne e le pareti interne arriveranno dalla
fabbrica per essere montate in cantiere.
Dal punto di vista costruttivo tale sistema si caratterizza per i ridotti tempi di
esecuzione, di montaggio e per lottimizzazione delle fasi lavorative in cantiere in
quanto le pareti arriveranno con i serramenti esterni gi montati, i cavedi per il
passaggio degli impianti tecnologici le necessarie fonometrie. E chiaro che
riducendo il numero di fasi lavorative in cantiere, e quindi la necessit di
coordinare i vari soggetti, il rischio si riduce.
Oltre alla freaklizzazione delle strutture verticali ed orizzontali in legno Le categorie
pi significative dei lavori sono:
realizzazione delle fondazioni
realizzazione impermeabilizzazioni e lattonerie della copertura
realizzazione impianti tecnologici (idro sanitario, elettrico e simili, meccanici)
realizzazione finiture : pavimenti, rivestimenti, intonaci, tinteggiature ecc
sistemazioni esterne (rete fognature, recinzioni, giardino pensile di copertura)
Lintervento in progetto viene realizzato, come detto, su unampia propriet
dellAmministrazione; complessivamente la superficie del lotto di circa 4.000
metri quadrati mentre la superficie coperta delledificio oggetto dintervento di
circa 1.000 metri quadrati.
Le caratteristiche costruttive dellesistente sono le seguenti:
strutture di fondazione in calcestruzzo gettato in opera
strutture portanti di elevazione esterne / interne in pannelli lignei
copertura con orditura lignea piana

3. 3 INIZIO E TEMPI
Il capitolato dappalto prevede per lesecuzione dei lavori 210 (duecentodieci)
giorni, naturali, successivi e continuativi dalla data di consegna cantiere.
A questo riguardo, per quanto concerne lorganizzazione di cantiere, particolare
attenzione dovr essere posta nel coordinamento delle varie squadre/imprese
oltre che nella movimentazione dei mezzi e nella sequenza dei lavori affinch
siano ridotti al massimo i rischi.
Al fine di ridurre la possibilit che le strutture prefabbricate vengano bagnate dalla
pioggia, il loro montaggio in cantiere richiede tempi minimi: per tutto lintervento si
stimato un periodo di quattro settimane con lutilizzo di due squadre che si
alternano per dare continuit al lavoro.
Il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione nel caso in cui si verifichi
questa situazione, non appena il Committente avr individuato lImpresa
esecutrice, dovr convocare una riunione tra i soggetti interessati per pianificare e
coordinare le fasi lavorative

3. 4 DESCRIZIONI SEQUENZIALE DELLE LAVORAZIONI
Lintervento si caratterizza come intervento di ristrutturazione. Trattandosi di un
intervento sullesistente si proceder dapprima con la bonifica dellimmobile da
impianti, infrastrutture esistenti quindi sar dato inizio alle demolizioni per poi
procedere con le ricostruzioni. Particolare attenzione dovr essere garantita
durante le fasi di smontaggio e ricostruzione della copertura durante i cui lavori
dovr essere impedita, nella maniera pi assoluta, lesecuzione di qualsiasi tipo di
opera al di sotto della copertura stessa.
Naturalmente ci non toglie lassoluto rispetto di tutte le normative in materia di
sicurezza. Sar compito del Direttore dei Lavori e del Coordinatore per la Sicurezza
in cantiere organizzare le maestranze secondo le effettive situazioni (disponibilit
personale, attrezzature ecc.) nonch climatiche, che si determineranno.
Lelencazione di seguito descritta vuole essere un semplice riepilogo di tutte le fasi
lavorative previste pertanto non corrispondente allesatta sequenza temporale
delle opere. Lesatta programmazione temporale delle opere viene, di fatto,
analizzata nellapposita tabella denominata tempogramma delle opere che,
comunque, utilizza lelenco delle lavorazioni di seguito riportato.

Macrofase Fase
1 Accantieramento Installazione cantiere
2 Scavi Scavi e movimenti terra
3 Opere edili Realizzazione strutture fondazione
4 Opere edili Posa strutture prefabbricate verticali (pareti)
5 Opere edili Formazione ponteggi
6 Opere edili Posa strutture prefabbricate orizzontali (solaio)
7 Opere edili Posa impermeabilizzazioni copertura
8 Opere edili Prova impermeabilizzazioni
9 Opere edili Posa lattonerie
10 Opere edili Intonaci esterni
11 Impianti Impianti idrici
12 Impianti Impianti elettrici
13 Impianti Impianti termici (meccanici)
14 Opere edili Massetti e caldane interne
15 Opere edili Posa contro pareti interne in cartongesso
16 Opere edili Posa contro soffitti interni in cartongesso
17 Opere edili Posa pavimentazione e rivestimenti
18 Opere edili Finiture: opere da imbianchino interne tinteggiature
19 Opere edili Finiture: posa serramenti interni
20 Opere edili Rete esterna acque bianche e nere ( allacciamenti )
21 Opere edili Realizzazione giardino pensile
22 Opere edili Getti in cls per recinzione esterna
23 Opere edili Realizzazione recinzioni in metallo e rete metallica
24 Opere edili Rimozione cantiere

3.5 TEMPOGRAMMA DELLE OPERE
Di seguito viene allegata la tabella riportante il tempogramma delle opere con la
suddivisione nelle varie fasi lavorative di tutte le opere facenti parte lappalto e la stima
dei tempi necessari per ogni singola fase.
LESATTA SUCCESSIONE DELLE VARIE FASI LAVORATIVE, COME SOTTO DESCRITTA, E STATA
OPPORTUNAMENTE PREDISPOSTA IN CONSIDERAZIONE DELLE OPERE DA ESEGUIRE, DEL SITO
DI INTERVENTO, DELLE AREE DI CANTIERE DISPONIBILI: (SI VEDA ALLEGATO 1
CRONOPROGRAMMA)





Misure di coordinamento

Prima dellinizio di ogni fase di scavo dovr essere effettuata una ispezione ricognitiva dei
luoghi interessati dai lavori per laccertamento della presenza di eventuali sottoservizi (reti
elettrica, rete gas, rete acqua). IN PARTICOLARE SI DOVRA PRESTARE LA MASSIMA ATTENZIONE
DURANTE GLI SCAVI IN PROSSIMITA DELLA CABINA ELETTRICA PER LA POSA DEI CORRUGATI
NECESSARI ALLALLACCIAMENTO DELLA FORNITURA ELETTRICA PROVVISORIA DI CANTIERE.
DOVRA ESSERE RICHIESTA LA PREVENTIVA VERIFICA COI TECNICI DELLAZIENDA FORNITRICE
LENERGIA ELETTRICA.
Durante le fasi di, di realizzazione di solai lignei e delle coperture non dovranno essere condotte
negli spazi al di sotto ed immediatamente contigui altre lavorazioni ed il personale non
direttamente impiegato dovr tenersi a distanza di sicurezza nel raggio di azione dei
macchinari di sollevamento e spostamento;
Fase realizzazione impianti: prima dellesecuzione degli impianti il coordinatore per la sicurezza
in fase di esecuzione dovr effettuare una riunione con gli installatori e il resto delle squadre
edili per la verifica delle effettive sovrapposizioni di fasi lavorative;
Il capo cantiere dovr accertarsi di persona dellesecuzione di tali disposizioni;
Ogni variazione dovr essere preventivamente concordata con il coordinatore per la sicurezza
in fase di esecuzione




























4.0 ORGANIZZAZIONE GENERALE DEL CANTIERE

4. 1. PREMESSE
Le opere facenti parte il presente appalto si sviluppano in un luogo recentemente
urbanizzato posto nellultima zona edificata della parte sud ovest del paese a
poca distanza dal canale san Pietro a contatto con una zona agricola. Larea
immediatamente circostante al fabbricato sul quale si deve intervenire, di
conseguenza, non densamente abitata. Il nuovo edificio da realizzare, come si
detto, inserito in una pi ampia area pertinenziale di circa 7000 metri quadrati
allinterno della quale trova sistemazione, larea necessaria allaccantieramento
che avr una superficie di circa 4000 metri quadri.
In considerazione della collocazione delle strutture esistenti rispetto alle zone
dintervento e, comunque, rispetto pi in generale alle aree di cantiere in
relazione anche dei lavori da eseguire, non si sono riscontrate situazioni di
particolare rischio seppure le aree disponibili per laccantieramento non siano
particolarmente estese.
Di conseguenza dovranno essere poste in essere tutte le precauzioni necessarie al
fine di impedire laccesso nelle aree di cantiere alle persone non autorizzate ma
anche e soprattutto di evitare, al di fuori delle aree strettamente interessate dai
lavori, pericolose sovrapposizioni di percorsi tra i mezzi impegnati nelle varie
lavorazioni e i cittadini.
Oltre a quanto descritto di seguito, potranno essere tratte indicazioni
sullorganizzazione del cantiere dagli elaborati grafici, in particolare dalla tavola
denominata Planimetria Generale - Organizzazione generale del cantiere
(Tav.3)

4.2 CONFORMAZIONE, CARATTERISTICHE DEL TERRENO E
CONSEGUENTI IMPLICAZIONI NELLORGANIZZAZIONE DEL
CANTIERE.
La zona oggetto di intervento si trova compresa tra via Paderni, ed il canale San
Pietro in una pi ampia area di propriet comunale originariamente destinata a
vivaio nella quale sono presenti numerosi alberi e cespugli.
Larea altres confinante con abitazioni facenti parte di un comparto
residenziale di recente costituzione.
Dal rilievo plani altimetrico effettuato si evince che il sito appartiene ad unampia
superficie pianeggiante in destra idraulica del Canale San Pietro, che passa poco
distante in direzione ovest.
Dalla relazione geologica invece i terreni affioranti e oggetto sia dei lavori che
dellarea di accantieramento, sono costituiti in prevalenza da lembi di alluvione
caratterizzata dalla presenza di sabbie limose per i primi 120 cm. Mentre le ghiaie
si trovano a partire dai 180 cm. al di sotto della quota di campagna.
Lidrografia superficiale della zona ad eccezione del canale San Pietro che scorre parallelamente
allarea di cantiere sul lato ovest, ad una distanza minima di 20 mt. circa non di rilievo.
Per concludere si pu riassumere che il sito di intervento presenta una morfologia
sostanzialmente pianeggiante. La stabilit del sito quindi in genere ottima.

4.3 DESCRIZIONE DELLAREA E DEL CONTESTO MICROURBANISTICO IN
CUI E INSERITO IL CANTIERE: VINCOLI E IMPLICAZIONI
NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO.
Larea di intervento posta immediatamente a ridosso del centro urbano dal
quale dista alcune centinaia di metri. Via Paderni una laterale di via Santa
Liberata strada direttamente collegata con la Strada Provinciale 623 importante
asse viario in direzione Modena Vignola e sul quale collocato il casello
autostradale di Modena Sud distante quindi da Spilamberto una decina di
chilometri.
Di conseguenza larea, pur essendo contigua al contesto urbanizzato della citt,
direttamente servita di acquedotto, fognatura pubblica, energia elettrica,
telefono, gas metano.
Da un punto di vista generale la collocazione dellarea non costituisce alcun
vincolo e particolare implicazione allorganizzazione del lavoro. Infatti il sito
direttamente raggiungibile da strade carrabili di sufficiente ampiezza per il transito
di mezzi pesanti. Larea accessibile esclusivamente da Via Paterni sulla quale
sono altresi attestati alcuni parcheggi pubblici posti proprio sul lato di accesso al
cantiere. Pertanto la circolazione dei mezzi soprattutto quelli pesanti ed
ingombranti (ad esempio betoniere, autogr ecc) non costituisce problematiche
se non quella come pi volte sottolineato dellinterferenza con gli utenti della
strada frequentatori della zona residenziale. Per tale ragione per i posti auto
pubblici collocati a stretto contatto con le aree di cantiere si dovr limitarne luso.
Larea oggetto dintervento, a forma regolare ed costituita principalmente da
unarea verde.
Al momento della redazione del presente progetto non si registrata la presenza
di cantieri in aree immediatamente limitrofe e tali da costituire possibile
interferenza.
Per quanto riguarda la presenza di servizi interrati e/o aerei (gas acqua, energia
elettrica, telefono fognature ecc) da una verifica dei loghi nelle aree interessate
dal cantiere si sono registrati:
linea interrata a media tensione 15000V in direzione est ovest il cui punto di
partenza situato in corrispondenza della cabina posta in fregio a via Paterni.
Poich le baracche di cantiere sono poste nelle vicinanze di tale linea si consiglia
la permanenza prolungata al loro interno per un periodo superiore alle 4 ore
Inoltre prima e durante lesecuzione di scavo limpresa esecutrice dovr adottare
tutti gli accorgimenti per accertarsi che non vi sia la presenza di linee di sotto
servizi interrate. Per tale ragione prima dell inizio degli scavi lappaltatore deve
richiedere ed effettuare apposito sopralluogo con i tecnici delle aziende
erogatrici i sottoservizi ( gas, energia elettrica, telefono, acqua ecc. ) per le
necessarie verifiche preventive.
In ogni caso, intervenendo anche a margine di aree urbanizzate, si raccomanda
particolare attenzione per persone e cose poste nel raggio dazione di macchine,
utensili e di quanto prodotto dalle lavorazioni come gas, polveri, rumore, ecc.
anche al di fuori dellarea di cantiere soprattutto per i mezzi in manovra in fase di
ingresso e uscita dallarea.

4. 4 DELIMITAZIONE AREA DI CANTIERE
Larea di intervento, come detto, pur trovandosi in un contesto urbanistico di
recente costruzione a basso impatto abitativo dovr limitare i fattori di rischio.
Di conseguenza la delimitazione e il controllo dellarea di cantiere, per le
implicazioni che laccessibilit alla stessa comporta, dovranno essere
attentamente organizzate.
Ne consegue che larea necessaria per laccantieramento per la realizzazione
dellopera dovr essere recintata a cura dell Impresa secondo le indicazioni
contenute nel presente piano.
Ogni modifica dovr essere sottoposta alla preventiva autorizzazione del
Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione.
In considerazione della distanza del cantiere dalle pi vicine abitazioni le recinzioni
potranno essere realizzate con pali infissi nel terreno ( legno o metalli ) sui quali
andr fissata una rete plastica stampata di colore arancione tale da impedire
laccesso alle persone non autorizzate.
Per facilitare la manovra dei mezzi soprattutto quelli pesanti che trasportano le pareti
prefabbricate, sono previsti 2 accessi carrabili da via Paderni. Al di fuori delle aree recintate di
cantiere limpresa non potr lasciare mezzi, materiali ed attrezzature anche semplicemente
parcheggiate.
Nellallestimento del cantiere particolare cura dovr essere posta nella delimitazione proprio del
lato sud ovvero quelli che separano larea dintervento dellabitazione per la quale si prevede la
posa di unulteriore rete per limitare la fuoriuscita di polveri.
Indicativamente dopo la 15 settimana di lavoro previsto lo spostamento della recinzione di
cantiere posta su via Paterni, al fine di consentire la realizzazione dei marciapiedi esterni e dei
parcheggi pertinenziali.
Sulle delimitazioni di cantiere andranno apposti cartelli con lindicazione di area di cantiere e
divieto di accesso.

4. 5 ACCESSI AL CANTIERE - SEGNALETICA - PERCORSI
Data la conformazione dellarea di intervento e la sua posizione rispetto la viabilit
principale allarea di cantiere si potr accedere direttamente da Via Ponte
Marianna dai cancelli esistenti (carrabile e pedonale). Laccesso dovr avere
caratteristiche carrabili e pedonali distinte. Anche internamente si dovr
provvedere a distinguere e separare i percorsi.
La recinzione posta su Ponte Marianna dovr essere dotata di dispositivi di
illuminazione notturna.
In particolare dovr essere posta segnaletica relativa alla movimentazione di
automezzi e macchine operatrici da porre anche in corrispondenza di tutti gli
accessi. I mezzi che comunque e per qualsiasi ragione dovessero trovarsi in zone
seguire limitazioni di velocit di 10 Km/h. La segnaletica di sicurezza sar conforme
a quanto disposto dal D. Lgs 14 agosto 1996 n. 493: In cantiere sono da prevedersi
in generale i seguenti cartelli:
allingresso delle aree rischiose: divieto di accesso ai non addetti, obbligo duso
dei DPI prescritti per tali attivit
sotto il raggio dazione degli apparecchi di sollevamento e in prossimit di
ponteggi: cartello di avvertimento di carichi sospesi
in prossimit dei quadri elettrici e delle linee elettriche aeree e interrate: cartello di
avvertimento tensione elettrica pericolosa, di divieto di spegnere con acqua;
presso i ponteggi: cartelli di divieto di gettare materiali dallalto e di salire e
scendere dai ponteggi senza luso della scala;
in prossimit di macchine: cartelli di divieto di pulire e lubrificare con gli organi in
moto, divieto di effettuare manutenzioni con organi in moto, divieto di rimuovere i
dispositivi di protezione e di sicurezza, , cartelli sulle norme di sicurezza duso delle
macchine (sega circolare e betoniera);
in tutti i luoghi in cui ci pu essere pericolo dincendio (depositi di bombole, di
solventi e vernici, di lubrificanti): divieto di usare fiamme libere;
nellarea di movimentazione dei carichi: cartelli riportanti le norme di sicurezza per
gli imbracatori ed il codice di segnalazione delle manovre per la movimentazione
dei carichi;
Dovranno essere adeguatamente segnalate le vie di fuga.

4.6 DISLOCAZIONE DELLE PRINCIPALI MACCHINE E/O
ATTREZZATURE.
Il cantiere, per la realizzazione delle opere in progetto, si potr avvalere delle
seguenti attrezzature:
tipo fisso
deposito attrezzature
servizi operai
wc
sega circolare
betoniera
piega taglia ferri
tipo mobile
camion
autogru
escavatore
mini escavatore (bob cat)
martello demolitore
compressore
utensili duso comune
utensili elettrici
ponteggio mobile

I servizi richiesti per il personale sono:
servizi igienici
spogliatoio
locale consumazione pasti

Per una migliore comprensione dellorganizzazione delle attrezzature si veda il la
Tav 3 esemplificativa dellorganizzazione di cantiere.

4. 7 DISLOCAZIONE IMPIANTI DI CANTIERE (ELETTRICO, ACQUA
ecc)
La fornitura provvisoria di energia elettrica sar direttamente richiesta allente
competente dallimpresa esecutrice i lavori. Considerata la situazione esistente si
ipotizzato che la fornitura abbia inizio dalla vicina cabina elettrica. Siccome si
prevede di collocare il quadro elettrico generale di cantiere in una zona
baricentrica sul fronte di via Paderni, in considerazione che si prevede un
passaggio consistente di mezzi anche pesanti, si ritenuto pi sicuro realizzare un
allaccio di tipo interrato, come evidenziato nellallegata tavola denominata
Organizzazione del cantiere. Limpianto elettrico deve essere realizzato
attenendosi alle norme CEI (L. 168/68 e L. 46/90) da ditta specializzata che
rilascer a fine lavori la relativa dichiarazione di conformit. Si dovr procedere
preventivamente alla determinazione dei carichi, al calcolo delle sezioni dei
conduttori e alla stesura degli schemi elettrici Limpianto sar costituito da quadri
principali e secondari (di zona) costruiti in serie per cantieri (ASC), muniti di targa
indelebile indicante il nome del costruttore e la conformit alle norme (CEI
17.13/4). Tutti i componenti dellimpianto elettrico avranno grado di protezione
IP44, ad eccezione delle prese a spina di tipo mobile (volanti), che avranno grado
di protezione IP67 (protette contro limmersione) e degli apparecchi illuminanti,
che avranno grado di protezione IP55. Le prese a spina devono essere protette da
interruttore differenziale con Idn non superiore a 30 mA. Nei quadri elettrici ogni
interruttore potr proteggere al massimo 6 prese. Limpianto di terra sar realizzato
allatto dellinstallazione degli apparecchi elettrici e comunque prima della loro
messa in funzione. Sar coordinato con linterruttore generale posto a protezione
dellimpianto elettrico, nel rispetto della condizione che la resistenza di terra sia
inferiore al rapporto di 25 (V) con la corrente differenziale nominale dintervento o
di regolazione dello stesso interruttore generale. Limpianto di protezione contro le
scariche atmosferiche deve essere realizzato per le strutture metalliche, le opere
provvisionali, i recipienti e gli apparecchi metallici di notevoli dimensioni (art. 39
DPR 547/55) Limpianto pu essere omesso nel caso le opere provvisionali siano
valutate, da tecnico abilitato, autoprotette. I dispersori per la protezione contro le
scariche atmosferiche saranno collegati allimpianto di terra per la protezione
contro i contatti indiretti
Il quadro elettrico generale sar posizionato in modo da limitare il percorso delle
condutture e che, nello stesso tempo, sia di facile accesso ed ispezionabilit.
Dovr essere prevista una fornitura di acqua potabile in quantit sufficiente al
fabbisogno dei lavoratori, tanto per uso potabile che per lavarsi (art 303/56), allo
scopo dovr realizzarsi almeno un punto di erogazione.

4. 8 STOCCAGGIO MATERIALI
In considerazione delle opere da realizzare, degli spazi a disposizione e dellorganizzazione
generale di cantiere ed in virt anche di semplificare al massimo i percorsi si ipotizza, per lo
stoccaggio dei materiali unarea principale posta in prossimit della zona di ingresso come
indicato nella tavola di progetto (vedi tav 3 organizzazione cantiere). Tale area, infatti,
facilmente accessibile agli automezzi che trasportano i materiali e, nello stesso tempo, pur essendo
facilmente raggiungibile dai mezzi di cantiere (camion, betoniera, ecc.) ricade in una zona dove
non sono previsti lavori, di conseguenza sufficientemente appartata e non costituente intralcio a
mezzi e persone. Lo stoccaggio dei materiali dovr avvenire, possibilmente lontano da zone di
passaggio o di frequentazione soprattutto di persone estranee al cantiere e dovr in ogni caso
essere posizionato in modo tale da impedirne il ribaltamento.
I materiali derivanti dagli scavi o pi in generale i materiali di risulta ad eccezione
di quelli ritenuti idonei per il successivo reimpiego dovranno, di preferenza, essere
conferiti in discarica o comunque allontanati dalle aree di cantiere durante la
stessa fase di produzione. Daccordo con il coordinatore per la sicurezza in fase di
esecuzione ed il Direttore dei Lavori sar possibile individuare una zona da
utilizzare a deposito temporaneo per un successivo trasferimento in zona
adeguata.

4. 9. UBICAZIONE E CONSISTENZA DEI SERVIZI
Il cantiere dovr essere dotato dei seguenti servizi generali:
spogliatoi con servizi igienici
locale consumazione pasti (se si prevede lassunzione di pasti entro larea di
cantiere)
ufficio per direttore di cantiere
Come gi indicato in considerazione della presenza della linea interrata 1500 V, si
sconsiglia la permanenza prolungata al luro interno per un periodo superiore alle
quattro ore.
Si raccomanda, di provvedere alla pulizia periodica dei locali utilizzati. Tali servizi,
inoltre, dovranno essere dotati dei pi elementari presidi antincendio ( estintori ),
presidi di pronto soccorso (pacchetto di medicazione) nonch le indicazioni per
la sorveglianza sanitaria dei lavoratori.









5.0 STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA

5.1 STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA
Da quanto sino ad ora esposto appare chiaro che non vengono richiesti gradi di sicurezza
superiori a quelli garantiti dalle vigenti norme di legge. Infatti le indicazioni contenute nel
progetto esecutivo, cos come il presente piano, non evidenziano la necessit di opere
aggiuntive e particolari in merito alla sicurezza pertanto la previsione di costi specifici e
supplementari.
Dovendo comunque provvedere alla individuazione di tali costi, si provveduto ad una
stima basata, sullanalisi delle attivit di cantiere incidenza percentuale, dei singoli prezzi
unitari in particolare per ogni singola categoria di lavori cos come suddivisi nel computo
metrico estimativo.
I costi principali degli apprestamenti della sicurezza sono i seguenti (elenco di massima):
costo opere provvisionali (recinzioni, ecc)
costo opere relative allimpiantistica (impianto di messa a terra)
costo adeguamento e manutenzione macchine
costo dei dispositivi collettivi di protezione
costo opere igienico assistenziali (servizi di cantiere)
costo opere relative alla logistica (allestimento del cantiere e relative opere, segnaletica
sicurezza ecc)
costo opere relative alle interferenze (interferenze con lesterno e allinterno del
cantiere)
Costo DPI (dispositivi personali di protezione)
Costo opere speciali relative ad apprestamenti di sicurezza specifici
Costo prevenzione incendi
Costo per informazioni e formazione lavoratori
Costo per i controlli sanitari
Costo per la partecipazione cooperazione e controllo
Costo per aggiornamento SPP
Costo della segnaletica di sicurezza

OPERE PREVISTE (elenco non esaustivo)
Organizzazione del cantiere
Recinzioni
Segnaletica
Nastri segnaletici per delimitazione aree e recinzioni provvisorie e/o temporanee
Estintori di vario genere
Baracche di cantiere e relativi allacciamenti ed opere di sistemazione (Spogliatoi e servizi
e relativi allacciamenti)
Pacchetti di medicazione
Predisposizione del piano di emergenza
Predisposizione del piano operativo di sicurezza (anche per sub appaltatori)

Opere provvisionali e/o dispositivi di protezione collettiva
Parapetti per delimitazione spazi di pericolo (scavi, ecc)
Andatoie passerelle
Opere provvisionali di consolidamento murature e sbadacchiature
Linea vita di ancoraggio

Gestione del piano di sicurezza
Riunione di informazione degli addetti
Riunione di informazione con subappalti
Formazione dei neo assunti Esercitazione di evacuazione

Opere relative allimpiantistica
Impianto di messa a terra
Impianto di cantiere

Dispositivi di protezione individuale
Calzature di sicurezza
Protezioni auricolari
Elmetto di protezione
Guanti
Occhiali di protezione
Maschere di protezione
Cinture di sicurezza
Vestiario

La valutazione dei costi stata stimata attraverso larticolazione degli apprestamenti di
sicurezza per tutte le voci e le lavorazioni comprese nel presente Piano di sicurezza e
Coordinamento. Il computo metrico estimativo suddiviso in due parti.
La prima riguarda i costi diretti della sicurezza ovvero la stima dei costi che derivano
dallesecuzione delle specifiche lavorazioni, di conseguenza sono determinati a misura per
ciascuna tipologia di lavori individuata dal progettista.
La seconda invece riguarda i costi specifici della sicurezza ovvero i costi derivanti dalla
specificit del cantiere .
Lallegato 2 individua dettagliatamente i costi specifici della sicurezza, mentre i costi diretti
sono evidenziati in appositi elaborati allegati ai computi metrici generali.
I costi della sicurezza possono essere cos riassunti:

TIPOLOGIA ONERI DI SICUREZZA EURO
1 COSTI DIRETTI SICUREZZA
Opere edili 19.428,04
Opere impiantistiche 7.768,98
TOTALE COSTI DIRETTI SICUREZZA 27.197,02
2 COSTI SPECIFICI SICUREZZA 20.495,80
TOTALE ONERI DELLA SICUREZZA 47.692,82
Importo lavori a base dasta (escluso oneri della sicurezza) 1.645.859,04
INCIDENZA PERCENTUALE ONERI DELLA SICUREZZA 2,9% circa



















6.0 MODALIT DI INFORMAZIONE
6.1 MODALITA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI DIPENDENTI
I lavoratori presenti nel cantiere saranno adeguatamente formati ed informati sulla sicurezza ed
in modo particolare sui pericoli che li vedranno direttamente coinvolti.
Il principale elemento formativo ed informativo sar il presente Piano di Sicurezza,
con tutte le modifiche ed integrazioni qualora si rendessero necessarie nonch il
Piano Operativo di sicurezza predisposto dallAppaltatore.
I datori di lavoro delle imprese esecutrici mettono a disposizione dei
rappresentanti per la sicurezza copia del piano di sicurezza e di coordinamento e
del piano operativo di sicurezza almeno dieci giorni prima dellinizio dei lavori
Prima dellinizio dei lavori limpresa aggiudicataria trasmette il piano di sicurezza
alle imprese esecutrici e ai lavoratori autonomi
Prima dellinizio dei rispettivi lavori ciascuna impresa esecutrice, anche familiare o
con meno di dieci addetti, dovr trasmettere il proprio piano operativo di
sicurezza al coordinatore per lesecuzione.
Linformazione ai lavoratori dipendenti, sui rischi e sulle misure di prevenzione e
protezione, oltre a quanto sopradescritto, avverr tramite :
prima dellaccettazione del piano di sicurezza e coordinamento il datore di lavoro
di ciascuna impresa esecutrice consulta il rappresentante per la sicurezza
fornendogli eventuali chiarimenti sul contenuto del piano; il responsabile potr
formulare proposte al riguardo
- lesposizione in cantiere della segnaletica di sicurezza che comprende:
segnali di divieto
segnali di avvertimento e pericolo
segnali di prescrizione
segnali di salvataggio

- periodiche riunioni sui temi e comportamenti atti a prevenire gli infortuni sul lavoro e le situazioni
che possono nuocere alla salute, le riunioni avranno come oggetto:
il documento delle misure di prevenzione per i rischi particolari del cantiere
il documento piano di emergenza, contenente le procedure per il pronto
soccorso, antincendio, evacuazione dei lavoratori
le schede di sicurezza delle macchine, attrezzature ed impianti presenti in
cantiere
la scheda di movimentazione manuale dei carichi
uso corretto dei dispositivi di protezione individuale

- tutta la documentazione prodotta ai fini dellinformazione dei lavoratori
(compreso i verbali firmati) disponibile presso gli alloggiamenti di cantiere per
poter essere consultata dai lavoratori e controllata dagli enti preposti

Il responsabile del servizio prevenzione e protezione il sig......................................

Gli addetti al servizio di prevenzione e protezione sono i sigg. ............
.................................................................................................................................................
....................................

I nominativi dei lavoratori incaricati allapplicazione delle misure di pronto
soccorso, salvataggio, prevenzione incendi e gestione dellemergenza sono i
sigg..........................................................................................................................................
.....................................

Il medico competente ...................................................................................................

Le riunioni di informazione vengono verbalizzate dal Direttore Tecnico su moduli
predisposti riportanti la data e le motivazioni della riunione ed al termine della
discussione vengono firmati da tutti i presenti. (capocantiere e lavoratori).

Situazione dei subappalti

Eventuali ditte subappaltatrici saranno pienamente responsabili di tutte le
problematiche in materia di sicurezza relative al proprio lavoro.
I responsabili che ogni ditta subappaltatrice evidenzier, dovranno comunicare
per iscritto alla direzione ed ai preposti il numero ed i nominativi dei loro operai
presenti in cantiere nelle ore lavorative.
I lavoratori delle ditte subappaltatrici hanno lobbligo di assolvere ai seguenti compiti:
mantenere e rispettare tutte le misure di sicurezza previste dalle norme in vigore
ed in particolare le indicazioni del presente piano di sicurezza
collaborare ed osservare scrupolosamente le indicazioni e gli ordini impartiti in
materia dalla Direzione del Cantiere
comunicare tempestivamente alla Direzione di Cantiere leventuale necessit
di approvvigionamento dei materiali e delle attrezzature occorrenti per
lattuazione delle norme di sicurezza previste dalle norme in vigore per quanto
di competenza
osservino le norme di sicurezza ed usino i mezzi di protezione di loro
competenza
eliminazione delle eventuali deficienze riscontrate negli apprestamenti di
sicurezza o sospensione momentanea delle lavorazioni, qualora, in determinate
condizioni, la prosecuzione delle stesse si rilevasse un rischio per lincolumit dei
lavoratori addetti al cantiere o di terzi.

6.2 SERVIZI DI EMERGENZA
Piano di emergenza
Ogni impresa o lavoratore autonomo compiler un modulo in cui saranno
dichiarati i materiali facilmente infiammabili, le misure di prevenzione, la propria
dotazione di estintori e attrezzatura per far fronte ad un eventuale emergenza.
In caso di allarme tutti i lavoratori saranno radunati in un apposito spazio sicuro, in
cui non si possano presentare rischi. Il capo cantiere provveder al controllo della
presenza di tutti i lavoratori, verificando le eventuali assenze.
Il capo cantiere, o persona da Lui appositamente delegata, provveder inoltre
alla chiamata dei Vigili del Fuoco, fornendo tutte le indicazioni necessarie per la
precisazione del tipo di intervento necessario
Sar a cura degli incaricati alla gestione dellemergenza, debitamente individuati,
luso degli estintori provando a fronteggiare lincendio o la causa di rischio.
I lavoratori si asterranno dal lavoro sino alla risoluzione completa dellemergenza,
coadiuvando, se del caso, gli addetti allemergenza stessa.
Si forniscono le procedure comportamentali da seguire in caso di pericolo grave
ed immediato, consistenti essenzialmente nelle designazioni ed assegnazione dei
compiti da svolgere in caso di emergenza e in controlli preventivi.
Il personale operante nella struttura dovr conoscere le procedure e gli incarichi a
ciascuno assegnati per comportarsi positivamente al verificarsi di una emergenza.

Compiti e procedure generali.
Il capo cantiere lincaricato che dovr dare lordine di evacuazione in caso di
pericolo grave ed immediato;
Il capo cantiere una volta dato il segnale di evacuazione provveder a chiamare
telefonicamente i soccorsi (i numeri, tra laltro, si trovano anche nella scheda
numeri utili inserita nel presente piano);
Gli operai presenti nel cantiere, al segnale di evacuazione, metteranno in
sicurezza le attrezzature e si allontaneranno dal luogo di lavoro verso un luogo pi
sicuro;
Il capo cantiere giornalmente verificher che i luoghi di lavoro, le attrezzature, la
segnaletica rimangano corrispondenti alla normativa vigente, segnalando le
anomalie e provvedendo alla sostituzione, adeguamento e posizionamento degli
apprestamenti di sicurezza.

Procedure di Pronto Soccorso
Poich nelle emergenze essenziale non perdere tempo, fondamentale
conoscere alcune semplici misure che consentano di agire adeguatamente con
tempestivit:
garantire levidenza del numero di chiamata del pronto soccorso, VV. FF., negli
uffici
predisporre indicazioni chiare e complete per permettere ai soccorsi di
raggiungere il luogo dellincidente (indirizzo, telefono, strada pi breve, punti di
riferimento)
cercare di fornire gi al momento del primo contatto con i soccorritori, unidea
abbastanza chiara di quanto accaduto, il fattore che ha provocato lincidente,
quali sono state le misure di primo soccorso e la condizione attuale del luogo e dei
feriti;
in caso di incidente grave, qualora il trasporto dellinfortunato possa essere
effettuato con auto privata, avvisare il pronto soccorso dellarrivo informandolo di
quanto accaduto e delle condizioni dei feriti;
in attesa dei soccorsi tenere sgombra e segnalare adeguatamente una via facile
di accesso;
prepararsi a riferire con esattezza quanto accaduto, le attuali condizioni dei
feriti;
controllare periodicamente le condizioni e la scadenza del materiale e dei
farmaci di primo soccorso

Come si pu assistere linfortunato
Valutare quanto prima se la situazione necessita di altro aiuto oltre al proprio;
evitare di diventare una seconda vittima: se attorno allinfortunato c pericolo
(di scarica elettrica, esalazioni gassose ecc) prima dintervenire, adottare tutte
le misure di prevenzione e protezione necessarie;
Spostare la persona dal luogo dellincidente solo se necessario o c pericolo
imminente e continuato, senza comunque sottoporsi agli stessi rischi;
Accertarsi del danno subito: tipo di danno (grave, superficiale ecc.) regione
corporea colpita, probabili conseguenze immediate (svenimento, insufficienza
cardio-respiratoria);
accertarsi delle cause: cuasa singola o multipla (caduta, caduta e
folgorazione ecc) agente fisico o chimico (scheggia, intossicazione ecc)
porre nella posizione pi opportuna (di sopravvivenza) linfortunato e
apprestare le prime cure;
rassicurare linfortunato e spiegargli che cosa sta succedendo cercando di
instaurare un clima di reciproca fiducia;
conservare stabilit emotiva per riuscire a superare gli aspetti spiacevoli di una
situazione durgenza e controllare le sensazioni di sconforto e disagio che
possono derivare da essi.

PROCEDURA PER RICHIESTA DI INTERVENTO DI SOCCORSO
DATI DA COMUNICARE AI VIGILI DEL FUOCO
1. NOME DELLIMPRESA DEL CANTIERE RICHIEDENTE
2. INDIRIZZO PRECISO DEL CANTIERE RICHIEDENTE
3. TELEFONO DEL CANTIERE RICHIEDENTE (o di telefono cellulare)
4. TIPO DI INCENDIO (piccolo medio grande)
5. PRESENZA DI PERSONE IN PERICOLO (si no dubbio)
6. LOCALE O ZONA INTERESSATA ALLINCENDIO
7. MATERIALE CHE BRUCIA
8. NOME DI CHI STA CHIAMANDO
9. FARSI DIRE IL NOME DI CHI RISPONDE
10. NOTARE LORA ESATTA DELLA CHIAMATA
11. PREDISPORRE TUTTO LOCCORRENTE PER LINGRESSO DEI MEZZI DI SOCCORSO IN
CANTIERE

6.3 PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA DELLE IMPRESE ESECUTRICI E DEI
LAVORATORI AUTONOMI (SUBAPPALTATORI).
Limpresa aggiudicataria, prima dellinizio dei lavori, trasmette il presente
piano di sicurezza e di coordinamento alle imprese esecutrici ed ai lavoratori
autonomi
Prima dellinizio dei rispettivi lavori ciascuna impresa esecutrice trasmette il
proprio piano operativo di sicurezza al coordinatore per lesecuzione.
Il piano di sicurezza dei subappaltatori deve essere allegato al piano di sicurezza generale
ed in esso devono essere contenuti i seguenti dati:

Ragione sociale e telefono dellimpresa subappaltatrice
La descrizione analitica delle lavorazioni con la specifica delle attrezzature e mezzi
da impiegarsi
Il nominativo del capo cantiere
Il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione della ditta
I rischi previsti per ogni singola lavorazione
Le misure di sicurezza da adottare nel cantiere, nelle lavorazioni, nellutilizzo di
macchine e attrezzature

6.4 PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI PER I SUBAPPALTATORI
Eventuali ditte subbappaltatrici operanti in cantiere ed i rispettivi lavoratori in esso
presenti devono agire nel rispetto delle norme di legge e di buona tecnica e delle
disposizioni stabilite nel piano della sicurezza generale e particolareggiato.
Il Direttore Tecnico di cantiere, senza che questo possa considerarsi come
ingerenza nella attivit di ogni singola ditta, verificher affinch quanto sopra
descritto venga rispettato e qualora si dovesse, durante il corso dellattivit,
riscontrare delle inadempienze adotter, nei confronti dei trasgressori, opportuni
provvedimenti al fine di sanare la situazione.
Il direttore tecnico si avvarr dei seguenti provvedimenti:
diffide scritte
allontanamento del soggetto
sospensione delle attivit lavorative fino al ripristino delle condizioni di sicurezza
altre azioni che permettano il raggiungimento del rispetto delle condizioni di
sicurezza.

6.5 MODALITA DI INFORMAZIONE DI LAVORATORI AUTONOMI E
DITTE IN SUBAPPALTO.
Considerato che al momento non dato sapere se lImpresa appaltatrice si
avvarr del subappalto in quanto limpresa, per forza di cose non stata ad oggi
individuata, si ritiene comunque di fornire indicazioni specifiche in merito.
Naturalmente, nel caso in cui limpresa appaltatrice si avvalga del subappalto,
dovr essere data adeguata informazione a lavoratori autonomi ed in
subappalto, sui rischi specifici del cantiere e sulle misure di prevenzione e di
emergenze. Linformazione avviene tramite:
esposizione di adeguata segnaletica di sicurezza di cantiere comprendente:
segnali di divieto
segnali di avvertimento e pericolo
segnali di prescrizione
segnali di salvataggio
- periodiche riunioni sui temi e comportamenti atti a prevenire e limitare la
possibilit di infortuni sul lavoro e ad evitare lesistenza di situazioni che possano
nuocere alla salute
Loggetto delle riunioni sar:
il contenuto del documento di valutazione generale
ruolo di reciproca cooperazione necessaria ai fini dellattuazione delle
misure di protezione e prevenzione dai rischi sul lavoro, nellattivit oggetto
dellappalto
ruolo di coordinamento e di informazione reciproca al fine di eliminare i
rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese
I documenti utilizzati per linformazione e copia dei verbali firmati, restano a
disposizione presso gli alloggiamenti di cantiere per ogni eventuale consultazione
da parte dei lavoratori e dei loro rappresentanti.
Le riunioni di informazione vengono organizzate dal direttore Tecnico di Cantiere
con la presenza obbligatoria dei titolari delle ditte in subappalto o dai loro
rappresentanti e dei lavoratori autonomi.
Le riunioni vengono verbalizzate dal Direttore Tecnico di cantiere su apposita
modulistica riportante la data e le motivazioni della riunione.
I moduli debbono essere firmati da tutti i presenti.
Gli elementi informativi, i verbali firmati, le diffide scritte, vengono conservati fino
alla fine dei lavori e a disposizione degli enti preposti ai controlli.
Nel caso di inadempienze di singoli lavoratori, ditte in subappalto o lavoratori
autonomi, potranno essere presi i seguenti provvedimenti:
diffide scritte
allontanamento del soggetto inadempiente
sospensione dellattivit lavorativa fino al ripristino delle condizioni di sicurezza
altre azioni ritenute necessarie al fine del raggiungimento delle condizioni di
sicurezza e salute.

Il Direttore Tecnico di Cantiere promuove il coordinamento degli interventi di
prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, con la
collaborazione del capocantiere, informandosi reciprocamente con le imprese in
subappalto, al fine di eliminare i rischi dovuti alle interferenze tra le diverse
imprese.
Le ditte in subappalto o i lavoratori autonomi cooperano con la ditta principale
allattuazione delle misure di protezione segnalando immediatamente al Direttore
Tecnico di Cantiere o al capo cantiere le deficienze o le condizioni di pericolo cui
vengono a conoscenza anche se non in dipendenza della loro attivit.
Il Direttore Tecnico ed il capo cantiere cooperano con le ditte in subappalto ed i
lavoratori autonomi, recependo le segnalazioni e predisponendo quanto
necessario per la riduzione o leliminazione del rischio.





6.6 VERBALE DELLA RIUNIONE DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI
AUTONOMI E DITTE IN SUBAPPALTO
Ditta........................................................................................................................

Appalto...................................................................................................................

Cantiere..................................................................................................................

In ottemperanza a quanto previsto dalla normativa vigente in materia di
prevenzione e protezione nellambito del lavoro, in data.................... si svolta
presso .........................................una riunione organizzata dal Direttore Tecnico di
Cantiere Sig......................................................... presente il capo cantiere Sig.
................................................, con lo scopo di informare i lavoratori autonomi e le
ditte in sub appalto, sui temi espressi nellallegato documento di valutazione D.L.
626/94.

La Ditta.........................................................................................................................
con sede......................................................................................................................
iscritta alla C.C.C.I.I.A di ..........................................................................................
al numero.....................................................................................................................
esecutrice delle opere di..........................................................................................
rappresentata in cantiere dal Sig. .........................................................................

La Ditta.........................................................................................................................
con sede......................................................................................................................
iscritta alla C.C.C.I.I.A di ...........................................................................................
al numero.....................................................................................................................
esecutrice delle opere di..........................................................................................
rappresentata in cantiere dal Sig. .........................................................................

lutilizzo di attrezzature, macchine ed impianti presenti in cantiere, da parte sia dei
lavoratori autonomi che delle imprese in subappalto, condizionato dal parere
favorevole del capocantiere ed al pieno rispetto di quanto contenuto nelle
schede di sicurezza delle attrezzature, macchine ed impianti, presenti in cantiere.

I documenti sopracitati vengono letti e discussi con i presenti e rimangono a
disposizione per la consultazione.

Il Direttore Tecnico di Cantiere.................................................................................

Il Capocantiere...........................................................................................................

La presenza alla riunione dei titolari delle ditte in subappalto o dei suoi
rappresentanti e dei lavoratori autonomi certificata dalle seguenti firme

Impresa Cognome e Nome Mansione Firma

.........................................................................................................................................
........................................................................................................................................













ALLEGATO ESTINTORI

Classe A
Incendi di
materiali
combustibili
(carta,
legname, tessuti,
gomma ecc)
Classe B
Incendi di liquidi
infiammabili
(vernici, resine,
benzina ecc)
Classe C
Incendi di
apparecchiatur
e elettriche e
gas metano,
(acetilene
propano ecc)
Classe D
Incendi di
metalli (potassio,
magnesio, sodio
ecc)
ANIDRIDE
CARBONICA
CO2
NO SI OTTIMO
In ambienti
chiusi
SI OTTIMO
In ambienti
chiusi
NO
POLVERE DRY SI BUONA
Con carica
polivalente
antibrace
SI OTTIMA
Anche
allaperto
SI OTTIMA
Anche
allaperto
SI OTTIMA
IDRICO SI OTTIMO NO NO
Conduce
elettricit
NO
IDROSCHIUM
A O
SCHIUMA
LEGGERA
SI OTTIMO NO NO
Conduce
elettricit
NO

ALLEGATO TABELLA DELLA SEGNALETICA DI SICUREZZA
(Elenco indicativo e non esaustivo)

Colore Colore contrasto Colore simbolo Forme


ROSSO


BIANCO


NERO

DIVIETO

MATERIALE ANTINCENDIO

GIALLO

NERO

NERO

ATTENZIONE ATTENZIONE ATTENZIONE ATTENZIONE
AVVISI DI PERICOLO AVVISI DI PERICOLO AVVISI DI PERICOLO AVVISI DI PERICOLO

VERDE

BIANCO

BIANCO

SITUAZIONE DI SICUREZZA
DISPOSITIVI DI SOCCORSO


AZZURRO


BIANCO


BIANCO

PRESCRIZIONE

INFORMAZIONI E ISTRUZIONI

ALLEGATO PACCHETTO DI MEDICAZIONE
Elenco indicativo e non esaustivo
Tubetto di sapone in polvere
Bottiglia da gr 250 di alcool denaturato
Fiale da 2 cc di alcool iodato all1%
n. 2 fiale da cc 2 di ammoniaca
preparato antiustione
rotolo cerotto adesivo da mt 1xcm 2
n. 2 bende di garza idrofila da mt 5 x 5 cm
n. 1 benda garza idrofila da m 5 x 7 cm
n. 10 buste da 5 compresse di garza idrofila sterilizzata da cm 10x cm 10
5 pacchetti da gr 25 di cotone idrofilo
n. 3 spille di sicurezza
un paio di forbici
vasetto di cotone emostatico
laccio emostatico
n. 5 siringhe monouso
n. 4 pacchetti da gr 100 di cotone idrofilo
istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in
attesa del medico

ALLEGATO CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO
Elenco indicativo e non esaustivo
Tubetto di sapone in polvere
Bottiglia da gr 500 di alcool denaturato
Una boccetta da 25 gr di tintura di iodio
n. 2 fiale da cc 2 di ammoniaca
una bottiglia da gr 100 di acqua ossigenata ovvero 5 dosi di sostanze per la
preparazione estemporanea, con ciascuna dose, di gr 20 di acqua ossigenata
a 20 volumi
preparato antiustione
un astuccio contenente gr 15 di preparato antibiotico sulfamidico stabilizzato in
polvere
n. 5 dosi (1 per litro) di ipoclorito di calcio stabilizzato per la preparazione di
liquido Carrel - Dakin
n. 2 fialette ciascuna di: canfora, sparteina, caffeina, adrenalina
n. 3 fiale preparato emostatico
n. 2 rotoli cerotto adesivo da mt 1xcm 5
n. 4 bende di garza idrofila da mt 5 x 5 cm
n. 2 benda garza idrofila da m 5 x 7 cm
n. 2 benda garza idrofila da m 5 x 12 cm
n. 5 buste da 25 compresse e n. 10 buste da 5 compresse di garza idrofila
sterilizzata da cm 10x cm 10
5 pacchetti da gr 50 di cotone idrofilo
4 tele di garza idrofila da mt 1x1
n. 6 spille di sicurezza
n. 1 forbice retta, n. 2 pinze di medicazione, n. 1 bisturi retto
un laccio emostatico in gomma
n. 2 siringhe monouso da cc 2, n 2 siringhe monouso da cc 10 con 10 aghi di
numerazione diversa
un ebollitore per sterilizzazione i ferri e gli altri presidi chirurgici
fornellino o lampada ad alcool
bacinella plastica
n. 2 paia di diversa forma e lunghezza di stecche per fratture
istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in
attesa del medico





















FASCICOLO TECNICO

PARTE A MANUTENZIONE DELLOPERA
A.1 Manutenzione ordinaria e straordinaria

Indispen
sabile
Cadenza
lavori
Ditta
Incaricat
a
Rischi
potenzial
i
Attrezzat
ura di
sicurezza
Dispositi
vi
ausiliari
Osservaz
ioni
Parti funzionali
interne al
comparto oggetto
di intervento

Elementi edili
Strutture SI Biennale Caduta
dallalto
ponteggi
Pavimentazioni
interne esterne
Triennale
Infissi SI Annuale Caduta
dallalto
ponteggi
Manto di copertura SI Triennale Caduta
dallalto
ponteggi,
funi di
tenuta

Impianti
Impianto elettrico SI Annuale
mensile
Folgorazi
one
Nessuna
in
dotazione
alle ditte
manutent
rici

Impianto
riscaldamento
SI Annuale Scoppio
Folgorazi
one
Nessuna
in
dotazione
alle ditte
manutent
rici

Impianto idrico SI Annuale

PARTE B Equipaggiamenti in dotazione dellopera

Documentazione per Disponibili N.progetto Sito di deposito Note
Parti funzionali interne al
comparto oggetto di intervento

Componenti edili
Progetto statico SI -cantiere
U. Tecnico Comunale

Progetto edilizio con descrizione
dei materiali utilizzati
SI -cantiere
U. Tecnico Comunale

Schema uscite di sicurezza SI -cantiere
U. Tecnico Comunale

Impianti
Imp. Elettrico progetto SI -cantiere
U. Tecnico Comunale

Imp. Elettrico manuale SI -cantiere
U. Tecnico Comunale

Imp. Idrico/ progetto SI -cantiere
U. Tecnico Comunale

Imp. riscaldamento manuale SI -cantiere
U. Tecnico Comunale

PIANO DI SICUREZZA e di COORDINAMENTO

7.0 VALUTAZIONE DEI RISCHI E RELATIVE MISURE DI
SICUREZZA IN RELAZIONE ALLE OPERE DA ESEGUIRE
(COME INDICATE AL CAP. 3.4)

7.1 FASI DI LAVORO
Sono di seguito descritte le fasi necessarie allesecuzione dellopera con lindividuazione delle
attivit in esse contemplate oltre ai riferimenti normativi, ai rischi evidenziati dallanalisi dei pericoli
e delle situazioni pericolose durante il lavoro nonch delle principali misure di prevenzione. Sono
inoltre descritte le istruzioni per gli addetti, i dispositivi di protezione individuali necessari e le
procedure di emergenza.

7.2 MISURE DI COORDINAMENTO

Installazione di cantiere
dovr essere effettuata una riunione preliminare, prima dellinizio dei lavori, per
illustrare al direttore tecnico di cantiere ed ai vari responsabili dellimpresa (e
delle imprese subappaltatrici se esistenti) i contenuti del piano di sicurezza e
coordinamento, evidenziando, in particolare, i punti critici dellesecuzione dei
lavori. In particolare si raccomanda linizio dei lavori dal lato est e la loro
prosecuzione in senso sud per consentire una migliore organizzazione del
cantiere, la movimentazione dei mezzi
Impianti tecnologici
prima dellesecuzione degli impianti dovr essere effettuata una riunione
con gli installatori (o eventuali subappaltatori) per lesatta definizione delle
sovrapposizioni lavorative


























LAVORI DI COSTRUZIONE NUOVO ASILO INTERCOMUNALE PONTE
DELLOCA
Attivit di cantiere

Fase
7.1.1- 28 INSTALLAZIONE (RIMOZIONE) CANTIERE

Per linstallazione del cantiere si deve, in primo luogo, valutare le opere da
realizzare in termini di organizzazione generale. Ci significa, in relazione al tipo ed
allentit, considerare ad esempio: il periodo in cui si svolgeranno i lavori, la durata
prevista, il numero massimo ipotizzabile di addetti, la necessit di predisporre
logisticamente il sito in modo da garantire un ambiente di lavoro non solo
tecnicamente sicuro e igienico, ma anche il pi possibile confortevole.

ATTIVITA CONTEMPLATE
delimitazione dellarea recinzioni
tabella informativa segnaletica depositi di materiali, attrezzature,
utensili
realizzazione percorsi interni posa di baracche per uffici, servizi
vari, operai
realizzazione impianti di cantiere
(acqua, energia elettrica ecc.)
installazione macchinari fissi

ATTREZZATURE ADOPERATE
autogru
autocarro
utensili elettrici portatili (flessibile, seghetto, svitatore ecc)
attrezzi duso comune
scale a mano semplici o doppie

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
DPR 547/55 DPR 303/56
DPR 164/56 D.Lgs. 277/91
D.Lgs. 626/94

PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE E DI IGIENE
Caratteristiche dei lavori e localizzazione degli impianti
oltre a quanto precedentemente segnalato sempre necessaria una disamina
tecnica preventiva sulla situazione dell'area rispetto a: attraversamenti di linee
elettriche aeree o di cavi sotterranei, fognature, acquedotti (prendendo
immediati accordi con le societ ed aziende esercenti le reti al fine di mettere
in atto le misure di sicurezza necessarie prima di dare inizio ai lavori), aspetti
idrologici (sorgenti, acque superficiali), presenza di eventuali servit a favore di
altri fondi confinanti, notizie sulla climatologia, vale a dire pericolo di frane,
smottamenti, comportamento dei venti dominanti.

Delimitazione dellarea
al fine di identificare nel modo pi chiaro l'area dei lavori necessario recintare
il cantiere lungo tutto il suo perimetro. La recinzione impedisce l'accesso agli
estranei e segnala in modo inequivocabile la zona dei lavori. Deve essere
costituita con delimitazioni robuste e durature corredate da richiami di divieto e
pericolo.
in considerazione che il cimitero esistente potr essere frequentato, per le zone
di passaggio o per lo stazionamento di terzi in prossimit delle zone di lavoro di
pertinenza al cantiere, si devono adottare misure per impedire che la caduta
accidentale di oggetti e materiali costituisca pericolo. Recinzioni, sbarramenti,
protezioni, segnalazioni e avvisi devono essere mantenuti in buone condizioni e
resi ben visibili.

Tabella informativa
l'obbligo dell'esibizione del cartello di cantiere determinato essenzialmente da
norma di carattere urbanistico e di sicurezza (D.L.vo 494/96). Deve essere
collocato in sito ben visibile e contenere tutte le indicazioni necessarie a
qualificare il cantiere secondo le indicazioni di capitolato. Cartello e sistema di
sostegno devono essere realizzati con materiali di adeguata resistenza e
aspetto decoroso. Anche nella legge n. 47/85 si richiama la necessit
dell'apposizione del cartello di cantiere, facendo obbligo agli istituti di controllo
di segnalare le inottemperanze sia riguardo le caratteristiche dellopera che dei
soggetti interessati.

Accessi al cantiere
le vie di accesso al cantiere sono individuate negli allegati elaborati grafici
la dislocazione degli accessi al cantiere per forza di cose vincolata alla
viabilit esterna ed alla percorribilit interna. Le vie di accesso al cantiere e
quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate secondo le
necessit diurne e notturne.

Percorsi interni
le varie zone in cui si articola un cantiere e in modo particolare le zone di
lavoro, impianti, depositi, uffici non devono interferire fra loro ed essere
collegate mediante itinerari il pi possibile lineari. I percorsi interni sono stati
individuati secondo esigenze di sicurezza, di economicit e non ultimo di
funzionalit.
le vie di transito vanno mantenute curate e non devono essere ingombrate da
materiali che ostacolano la normale circolazione. Il traffico pesante va
incanalato lontano dai margini di scavo, dagli elementi di base di ponteggi e
impalcature e, in linea di principio, da tutti i punti pericolosi. Dovranno essere
imposti limiti di velocit e creati passaggi separati per i soli pedoni come da
indicazioni contenute anche negli elaborati grafici. In questi casi si pu ricorrere
a sbarramenti, convogliamenti, cartellonistica ben visibile, segnalazioni
luminose, , indicatori di pericolo. La segnaletica adottata deve essere conforme
a quella prevista dalla circolazione stradale.

Parcheggi automezzi
Potranno essere individuati in appositi spazi esterni allarea di cantiere

Uffici
La collocazione degli uffici indicata nelle tavole di progetto.

Depositi di materiali
la individuazione dei depositi subordinata ai percorsi, alla eventuale
pericolosit dei materiali (combustibili, gas compressi, vernici...), ai problemi di
stabilit (non predisporre, ad esempio, depositi di materiali sul ciglio degli scavi
ed accatastamenti eccessivi in altezza).
il deposito di materiale in cataste, pile, mucchi va sempre effettuato in modo
razionale e tale da evitare crolli o cedimenti pericolosi.
opportuno allestire i depositi di materiali - cos come le eventuali lavorazioni -
che possono costituire pericolo in zone appartate del cantiere e delimitate in
modo conveniente.

Servizi igienico assistenziali
l'entit dei servizi varia a seconda dei casi (dimensioni del cantiere, numero
degli addetti contemporaneamente impiegati). Inoltre, in diretta dipendenza
al soddisfacimento delle esigenze igieniche ed alla necessit di realizzare quelle
condizioni di benessere e dignit personale indispensabili per ogni lavoratore. In
questo caso sar sufficiente lallestimento di una baracca dotata di un servizio
igienico oltre allo spogliatoio ed alla mensa.
poich l'attivit edile rientra pienamente fra quelle che il legislatore considera
esposte a materie insudicianti o in ambienti polverosi, qualunque sia il numero
degli addetti, i servizi igienico-assistenziali (docce, lavabi, gabinetti, spogliatoi,
refettorio, locale di riposo, eventuali dormitori) sono indispensabili. Essi debbono
essere ricavati in baracche opportunamente coibentate, illuminate, aerate,
riscaldate durante la stagione fredda e comunque previste e costruite per
questo uso. In alternativa potranno essere utilizzati gli spogliatoi verificata la
disponibilit della societ sportiva che gestisce limpianto a concederne luso.

Acqua
deve essere messa a disposizione dei lavoratori in quantit sufficiente, tanto per
uso potabile che per lavarsi. Per la provvista, la conservazione, la distribuzione
ed il consumo devono osservarsi le norme igieniche atte ad evitarne
l'inquinamento e ad impedire la diffusione delle malattie. Lacqua da bere,
quindi, deve essere distribuita in recipienti chiusi o bicchieri di carta onde
evitare che qualcuno accosti la bocca se la distribuzione dovesse avvenire
tramite tubazioni o rubinetti.



Docce e lavabi
docce sufficienti ed appropriate devono essere messe a disposizione dei
lavoratori per potersi lavare appena terminato l'orario di lavoro. Docce, lavabi e
spogliatoi devono comunque
comunicare facilmente fra loro. I locali devono avere dimensioni sufficienti per
permettere a ciascun lavoratore di rivestirsi senza impacci e in condizioni
appropriate di igiene.
docce e lavabi vanno dotati di acqua corrente calda e fredda, di mezzi
detergenti e per asciugarsi. Le prime devono essere individuali e riscaldate nella
stagione fredda. Per quanto riguarda il numero dei lavabi, un criterio orientativo
di 1 ogni 5 dipendenti occupati per turno.

Gabinetti
i lavoratori devono disporre in prossimit dei posti di lavoro, dei locali di riposo, di
locali speciali dotati di un numero sufficiente di gabinetti e di lavabi, con acqua
corrente, calda se necessario, dotati di mezzi detergenti e per asciugarsi.
almeno una latrina sempre d'obbligo. In linea di massima, attenendosi alle
indicazioni della ingegneria sanitaria, ne va predisposta una ogni 30 persone
occupate per turno.

Spogliatoio
locali appositamente destinati a spogliatoi devono essere messi a disposizione
dei lavoratori. Devono essere convenientemente arredati, avere una capacit
sufficiente, essere possibilmente vicini al luogo di lavoro, aerati, illuminati, ben
difesi dalle intemperie, riscaldati durante la stagione fredda e muniti di sedili.
devono, inoltre, essere attrezzati con armadietti a due settori interni chiudibili a
chiave: una parte destinata agli indumenti da lavoro, laltra per quelli privati.

Refettorio e locale ricovero
deve essere predisposto un refettorio, composto da uno o pi ambienti a
seconda delle necessit, arredato con sedili e tavoli. Andr illuminato, aerato e
riscaldato nella stagione fredda. Il pavimento non deve essere polveroso e le
pareti imbiancate.
deve essere previsto il mezzo per conservare in adatti posti fissi le vivande dei
lavoratori, per riscaldarle e per lavare recipienti e stoviglie.
vietato luso di vino, birra ed altre bevande alcoliche salvo lassunzione di
modiche quantit di vino e birra in refettorio durante lorario dei pasti.
il locale refettorio pu anche svolgere la funzione di luogo di ricovero e riposo,
dove gli addetti possono trovare rifugio durante le intemperie o nei momenti di
riposo. Se il locale ricovero distinto dal refettorio deve essere illuminato,
aerato, ammobiliato con tavolo e sedili con schienale e riscaldato nella
stagione fredda. Nei locali di riposo si devono adottare misure adeguate per la
protezione dei non fumatori contro gli inconvenienti del fumo.

Presidi sanitari
In considerazione che nel cantiere non si prevede limpiego contemporaneo di
pi di 50 persone, sar sufficiente il pacchetto di medicazione. Cassetta e
pacchetto di medicazione devono contenere quanto indicato e previsto dalla
norma.

Pulizia
i locali, le installazioni e gli arredi destinati ai refettori, agli spogliatoi, ai bagni,
alle latrine, ai dormitori ed in genere ai servizi di igiene e di benessere per i
lavoratori devono essere mantenuti in stato di scrupolosa manutenzione e
pulizia a cura del datore di lavoro. A loro volta, i lavoratori devono usare con
cura e propriet i locali, le installazioni, gli impianti e gli arredi destinati ai servizi.

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
urti, colpi, impatti, compressioni,
movimentazione manuale dei carichi
vibrazioni
elettrici
rumore
caduta di materiale dallalto
investimento ( da parte dei mezzi meccanici)
polveri, fibre
infezioni da microrganismi
punture, tagli, abrasioni
cesoiamento, stritolamento
olii minerali e derivati

PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE
caduta di materiale dallalto
investimento
movimentazione manuale dei carichi
polveri - fibre
infezioni da microrganismi
oli minerali e derivati

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
casco
guanti
protettore auricolare
calzature di sicurezza
maschere per la protezione delle vie respiratorie
indumenti protettivi

ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
prima della delimitazione di ogni singolo cantiere si dovr verificare che
lallestimento delle recinzioni non vada ad interessare impianti sotterranei
(acqua, energia elettrica ecc) e particolare attenzione andr posta per
segnalare i lavori ai cittadini impedendone il transito o lavvicinamento.
gli impianti elettrici di cantiere (quadro generali, messa a terra, linee ecc.)
dovranno essere realizzati da personale specializzato e conformi alle vigenti
disposizioni di legge (46/90)
tutti gli addetti devono rispettare la segnaletica di cantiere e le indicazioni
eventualmente fornite dai preposti in merito alla circolazione dei mezzi e delle
attrezzature nellarea di lavoro
quando le lavorazioni interessano spazi accessibili al pubblico, prima dellinizio
dei lavori, occorre delimitare in maniera ben visibile la zona di lavorazione,
comprensiva delle aree di manovra delle macchine operatrici
tutti gli addetti a terra devono tenersi lontani dalle attrezzature in funzione,
possibilmente sotto il controllo visivo delloperatore

PROCEDURE DI EMERGENZA
evacuazione del cantiere in caso di emergenza
per ogni postazione di lavoro necessario individuare una via di fuga, da
mantenere sgombra da ostacoli o impedimenti, che il personale potr utilizzare
per la normale circolazione ed in caso di emergenza.






















LAVORI DI COSTRUZIONE NUOVO ASILO INTERCOMUNALE PONTE
DELLOCA
Attivit di cantiere

Fasi
7.1.2 SCAVI E MOVIMENTI TERRA

ATTIVITA CONTEMPLATE
valutazione ambientale ispezioni ricerca sottosuolo
preparazione, delimitazione e sgombero area
predisposizione paratie sostegno contro terra ed opere di carpenteria per la
messa in opera
predisposizione, ancoraggio e posa di passerelle, parapetti e andatoie
provvisorie
movimento macchine operatrici
deposito provvisorio materiali di scavo
carico e rimozione materiali di scavo
interventi con attrezzi manuali per regolarizzazione superficie di scavo e pulizia

Tutte le attivit di scavo comportano la verifica preventiva da parte di un
responsabile di area direttiva, lorganizzazione e la sorveglianza dei lavori da parte
di responsabili di area gestionale; la squadra operativa tipo pu comportare la
presenza, anche concomitante di: capo squadra, carpentiere, operaio comune
polivalente, operatori di macchina e mezzi di trasporto.

ATTREZZATURE ADOPERATE
Camion
Bob-cat
Ruspa
Attrezzi duso comune

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D.P.R. 164/56
D.P.R. 320/56
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE DURANTE IL
LAVORO
seppellimento, sprofondamento
urti, colpi, impatti, compressioni
scivolamenti, cadute a livello
elettrici
rumore
caduta materiale dallalto
investimento (da parte dei mezzi meccanici)
polveri, fibre (prodotti durante lo scavo)
infezioni da microrganismi (in ambienti insalubri)

PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE
SEPPELLIMENTO - SPROFONDAMENTO
URTI - COLPI - IMPATTI - COMPRESSIONI
SCIVOLAMENTI - CADUTE A LIVELLO
ELETTRICI
RUMORE
CADUTA DI MATERIALE DALLALTO
INVESTIMENTO
POLVERI - FIBRE
INFEZIONI DA MICRORGANISMI

ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Qualunque lavoro di scavo deve essere preceduto da una analisi geotecnica del
terreno che in relazione alle caratteristiche del lavoro dovr portare a
determinarne i fattori di stabilit. Di tale perizia si deve fare riferimento nel piano di
sicurezza eventualmente redatto, ove del caso, producendone la relazione in
allegato.
Durante le operazioni di scavo dovranno essere adottate tutte le misure di verifica
preventiva per evitare lintercettazione di linee interrate di sottoservizi (gas,
energia elettrica, acqua, fognature ecc)
Splateamento e sbancamento
A mano
negli scavi a mano le pareti devono avere una inclinazione tale da impedire
franamenti
quando la parete del fronte di attacco supera metri 1,50 vietato lo
scalzamento manuale della base per provocare il franamento della parete
in tali casi consigliabile procedere dallalto verso il basso con sistema a gradini
Con mezzi meccanici
le persone non devono sostare o transitare o comunque essere presenti nel
campo di azione dellescavatore, n alla base o sul ciglio del fronte di attacco
le persone non devono accedere al ciglio superiore del fronte di scavo: la zona
pericolosa sar delimitata con barriere mobili o segnalata con opportuni cartelli
il ciglio superiore deve essere pulito e spianato
le pareti devono essere controllate per eliminare le irregolarit ed evitare
eventuali distacchi di blocchi (disgaggio)
prima di accedere alla base della parete di scavo accertarsi del
completamento dei lavori, armature comprese, quando previste
si deve sempre fare uso del casco di protezione
a scavo ultimato le barriere mobili sul ciglio superiore saranno sostituite con
regolari parapetti atti ad impedire la caduta di persone e cose a fondo scavo
i mezzi meccanici non dovranno mai avvicinarsi al ciglio dello scavo
non devono essere effettuati depositi, anche se momentanei, in prossimit del
ciglio dello scavo

E BUONA NORMA ARRETRARE CONVENIENTEMENTE I PARAPETTI AL FINE DI EVITARE SIA I DEPOSITI
CHE IL TRANSITO DEI MEZZI MECCANICI.
Trincee
il pericolo dovuto alla ristrettezza della sezione di scavo, per cui anche una
piccola frana o distacco di un blocco possono provocare gravi infortuni. Perci,
quando lo scavo supera i metri 1,50 di profondit, le pareti verticali delle trincee
devono essere convenientemente armate
le pareti inclinate devono avere pendenza di sicurezza
non armare pareti inclinate con sbadacchi orizzontali poich i puntelli ed i
traversi possono slittare verso lalto, per effetto della spinta del terreno
lattraversamento delle trincee e degli scavi in genere deve essere realizzato
mediante passerelle larghe almeno cm. 60 se destinate al passaggio pedonale
ed almeno cm. 120 se destinate al trasporto di materiale, munite sui due lati di
parapetto con fasce fermapiede

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
casco
guanti
protettore auricolare
calzature di sicurezza
maschere per la protezione delle vie respiratorie
indumenti ad alta visibilit

PROCEDURE DI EMERGENZA
franamenti delle pareti
nel caso di franamenti delle pareti necessario attuare le procedure di
emergenza che comprendono: levacuazione dei lavoratori dallo scavo, la
definizione della zona di influenza della frana, lintervento eventuale delle squadre
di soccorso interne e/o esterne, la programmazione degli interventi tecnici
necessari per rimettere in sicurezza lo scavo

LAVORI DI COSTRUZIONE NUOVO ASILO INTERCOMUNALE PONTE
DELLOCA
Attivit di cantiere

Fasi
7.1.3 - 21 GETTI in c.a. (FONDAZIONI RECINZIONI)

ATTIVITA CONTEMPLATE
preparazione, delimitazione e sgombero area
tracciamenti
predisposizione letto dappoggio
movimento macchine operatrici ed impianti di sollevamento
approvvigionamento, lavorazione e posa ferro
getto calcestruzzo
sorveglianza e controllo della presa
pulizia area

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D.P.R. 164/56
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
cadute dallalto (allinterno degli scavi)
seppellimento, sprofondamento
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
elettrici
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
annegamento (in presenza di corsi dacqua o canalizzazioni)
investimento (da parte di mezzi meccanici)
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
getti, schizzi
allergeni

PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE
ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
verificare la scarpata di scavo prima di iniziare i lavori di fondazione in prossimit
della medesima; pulire il bordo superiore dello scavo
usare scale a mano legate e che superino di almeno m. 1 il piano superiore di
arrivo per laccesso al fondo scavo
per gli attraversamenti degli scavi aperti utilizzare passerelle provviste da ambo i
lati di normali parapetti
non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione
fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi. Uno di questi rappresentato dai ferri
di ripresa del cemento armato emergenti dal piano di lavoro

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
casco
guanti
otoprotettori
calzature di sicurezza
maschere per la protezione delle vie respiratorie
indumenti protettivi

PROCEDURE DI EMERGENZA
franamenti delle pareti
nel caso di franamenti delle pareti necessario attuare le procedure di
emergenza che comprendono: levacuazione dei lavoratori dallo scavo,
la definizione della zona di influenza della frana, lintervento eventuale
delle squadre di soccorso interne e/o esterne, la programmazione degli
interventi tecnici necessari per rimettere in sicurezza lo scavo
allagamento dello scavo
nel caso di allagamento dello scavo dovuto a circostanze naturali o allo
straripamento di corsi dacqua limitrofi o da infiltrazioni di condutture in
pressione e necessario attuare le procedure di emergenza che
comprendono levacuazione dei lavoratori dallo scavo, la delimitazione
dellarea a rischio anche di smottamenti conseguenti, lintervento
eventuale delle squadre di soccorso esterne e/o interne, lattivazione
immediata di idonei sistemi di deflusso delle acque. La ripresa dei lavori
dovr essere condizionata da una valutazione delle superfici di scavo e
dalla messa in atto di procedure o sistemi protettivi per garantirne la
stabilit




































LAVORI DI COSTRUZIONE NUOVO ASILO INTERCOMUNALE PONTE
DELLOCA
Attivit di cantiere
Fasi
7.1.4 POSA STRUTTURE VERTICALI PARETI PREFABBRICATE IN LEGNO

ATTIVITA CONTEMPLATE
tracciamenti
preparazione piani dappoggio
approvvigionamento e trasporto interno materiale
movimento macchine operatrici, sollevamento
posa strutture verticali
assemblaggi
pulizia e movimentazione dei residui

ATTREZZATURE ADOPERATE
attrezzi duso comune
trabatelli, ponti su cavalletti, ponteggi
autogr
camion

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D.P.R. 164/56
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
getti,schizzi
allergeni

PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture tagli, abrasioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
elettrici
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
getti,schizzi
allergeni



ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
verificare lintegrit degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi prima di ogni
inizio di attivit sui medesimi. Per molte cause potrebbero essere stati
danneggiati o manomessi (ad esempio durante il disarmo delle strutture, per
eseguire la messa a piombo, etc.)
prima di eseguire qualunque manutenzione ricordate sempre che se per voi
pu non costituire un pericolo perche siete a conoscenza di questa situazione (
avendola creata ), la stessa situazione diventa un pericolo grave per i vs.
compagni di lavoro, che non ne sono informati.
Quando per esigenze di lavoro alcune opere provvisionali devono essere
manomesse o rimosse, appena ultimate quelle lavorazioni indispensabile
ripristinare le protezioni, comunque sempre prima di abbandonare quel luogo di
lavoro.
Evitare i depositi di laterizi sui ponteggi esterni, quelli consentiti necessari per
landamento del lavoro non devono eccedere in altezza la tavola fermapiede.
I depositi momentanei devono consentire lagevole esecuzione delle manovre
e dei movimenti necessari per lo svolgimento del lavoro
Non sovraccaricare i ponti di servizio per lo scarico dei materiali che non
devono diventare dei depositi. Il materiale scaricato deve essere ritirato al pi
presto sui solai, comunque sempre prima di effettuare un nuovo scarico.
Tenere sgombri gli impalcati dei ponteggi e le zone di passaggio da materiali
ed attrezzature non pi in uso
eseguire la pulizia dei posti di lavoro e di passaggio, accumulando il materiale
di risulta per poterlo calare a terra convenientemente raccolto o imbragato.
non gettare materiale dallalto
allinterno della costruzione sono utilizzati ponti su cavalletti. La loro costruzione
deve risultare sempre appropriata anche quando, per lesecuzione di lavori di
finitura, il loro utilizzo limitato nel tempo (lavoro di breve durata)
i tavoloni da m. 4 di lunghezza devono poggiare sempre su tre cavalletti e
devono essere almeno in numero di 4, ben accostati fra loro, fissati ai cavalletti
e con la parte a sbalzo non eccedente i cm 20
molte volte, specie nei lavori di finitura, vengono impiegati ponti su ruote
(trabattelli). Spesso il loro impiego non corretto, pertanto necessario
ricordare che, anche se la durata dei lavori limitata a pochi minuti, bisogna
rispettare le regole di sicurezza ed in particolare:
laltezza del trabattello deve essere quella prevista dal fabbricante, senza
limpiego di sovrastrutture
le ruote devono essere bloccate
limpalcato deve essere completo e fissato agli appoggi
i parapetti devono essere di altezza regolare (almeno m. 1), presenti sui
quattro lati e completi di tavole fermapiede
per laccesso alle mezze pontate, ai ponti su cavalletti, ai trabattelli, devono
essere utilizzate regolari scale a mano, non quelle confezionate in cantiere,
le scale a mano devono avere altezza tale da superare di almeno m. 1 il piano
di arrivo, essere provviste di dispositivi antisdrucciolevoli, essere legate o fissate in
modo da non ribaltarsi e, quando sono disposte verso la parte esterna del
ponteggio, devono essere provviste di protezione (parapetto)

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
casco
guanti
otoprotettori
calzature di sicurezza
indumenti protettivi

PROCEDURE DI EMERGENZA
evacuazione del cantiere in caso di emergenza
per ogni postazione di lavoro necessario individuare una via di fuga,
da mantenere sgombra da ostacoli o impedimenti, che il personale potr
utilizzare per la normale circolazione ed in caso di emergenza.





LAVORI DI COSTRUZIONE NUOVO ASILO INTERCOMUNALE PONTE
DELLOCA
Attivit di cantiere

Fasi
7.1.5 FORMAZIONE DI PONTEGGI ESTERNI

ATTIVITA CONTEMPLATE
formazione piano dappoggio a terra
approvvigionamento e trasporto materiali
posa elementi prefabbricati in metallo

ATTREZZATURE ADOPERATE

attrezzi duso comune
scale


RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D.P.R. 164/56
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre

PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture tagli, abrasioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
elettrici
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
allergeni

ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
verificare lintegrit degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi prima di ogni
inizio di attivit sui medesimi. Per molte cause potrebbero essere stati
danneggiati o manomessi (ad esempio durante il disarmo delle strutture, per
eseguire la messa a piombo, etc.)
prima di eseguire qualunque manutenzione ricordate sempre che se per voi
pu non costituire un pericolo perche siete a conoscenza di questa situazione (
avendola creata ), la stessa situazione diventa un pericolo grave per i vs.
compagni di lavoro, che non ne sono informati.
Quando per esigenze di lavoro alcune opere provvisionali devono essere
manomesse o rimosse, appena ultimate quelle lavorazioni indispensabile
ripristinare le protezioni, comunque sempre prima di abbandonare quel luogo di
lavoro.
Evitare i depositi di laterizi sui ponteggi esterni, quelli consentiti necessari per
landamento del lavoro non devono eccedere in altezza la tavola fermapiede.
I depositi momentanei devono consentire lagevole esecuzione delle manovre
e dei movimenti necessari per lo svolgimento del lavoro
Non sovraccaricare i ponti di servizio per lo scarico dei materiali che non
devono diventare dei depositi. Il materiale scaricato deve essere ritirato al pi
presto sui solai, comunque sempre prima di effettuare un nuovo scarico.
Tenere sgombri gli impalcati dei ponteggi e le zone di passaggio da materiali
ed attrezzature non pi in uso
eseguire la pulizia dei posti di lavoro e di passaggio, accumulando il materiale
di risulta per poterlo calare a terra convenientemente raccolto o imbragato.
non gettare materiale dallalto
allinterno della costruzione sono utilizzati ponti su cavalletti. La loro costruzione
deve risultare sempre appropriata anche quando, per lesecuzione di lavori di
finitura, il loro utilizzo limitato nel tempo (lavoro di breve durata)
i tavoloni da m. 4 di lunghezza devono poggiare sempre su tre cavalletti e
devono essere almeno in numero di 4, ben accostati fra loro, fissati ai cavalletti
e con la parte a sbalzo non eccedente i cm 20
molte volte, specie nei lavori di finitura, vengono impiegati ponti su ruote
(trabattelli). Spesso il loro impiego non corretto, pertanto necessario
ricordare che, anche se la durata dei lavori limitata a pochi minuti, bisogna
rispettare le regole di sicurezza ed in particolare:
laltezza del trabattello deve essere quella prevista dal fabbricante, senza
limpiego di sovrastrutture
le ruote devono essere bloccate
limpalcato deve essere completo e fissato agli appoggi
i parapetti devono essere di altezza regolare (almeno m. 1), presenti sui
quattro lati e completi di tavole fermapiede
per laccesso alle mezze pontate, ai ponti su cavalletti, ai trabattelli, devono
essere utilizzate regolari scale a mano, non quelle confezionate in cantiere,
le scale a mano devono avere altezza tale da superare di almeno m. 1 il piano
di arrivo, essere provviste di dispositivi antisdrucciolevoli, essere legate o fissate in
modo da non ribaltarsi e, quando sono disposte verso la parte esterna del
ponteggio, devono essere provviste di protezione (parapetto)

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
casco
guanti
otoprotettori
calzature di sicurezza
maschere per la protezione delle vie respiratorie
indumenti protettivi

PROCEDURE DI EMERGENZA
evacuazione del cantiere in caso demergenza
per ogni postazione di lavoro necessario individuare una via di fuga ,
da mantenere sgombra da ostacoli o impedimenti, che il personale potr
utilizzare per la normale circolazione ed in caso demergenza.











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DELLOCA
Attivit di cantiere

Fasi
7.1 6 POSA STRUTTURE ORIZZONTALI ( COPERTURA )

ATTIVITA CONTEMPLATE
preparazione, delimitazione e sgombero area
predisposizione linea vita di ancoraggio
predisposizione appoggi pareti verticali
approvvigionamento e trasporto interno materiali
taglio elementi
movimento macchine operatrici sollevamento
posa strutture lignee orditura primaria, secondaria
posa tavolati, isolamenti
protezione botole ed asole
pulizia e movimentazione dei residui

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D.P.R. 164/56
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
allergeni
getti, schizzi

PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture tagli, abrasioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
getti, schizzi
allergeni

ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
il perimetro esterno della copertura deve essere sempre protetto con ponteggio
al piano o con regolare parapetto al cornicione
per lesecuzione di lavori di completamento o di manutenzione, qualora le
opere provvisionali siano gi state rimosse, necessario operare con molta
cautela utilizzando un idoneo sistema anticaduta personale, la cui fine di
trattenuta risulti vincolata a supporti che offrano le dovute garanzie
per lavori di manutenzione di un certo rilievo, anche su coperture piane,
indispensabile allestire idonee protezioni perimetrali
sia in fase di costruzione che durante la manutenzione, bisogna diffidare dei
manti di copertura non poggianti su solai continui
per manti di copertura costituiti da elementi piccoli (tegole in cotto od in
cemento) pu essere sufficiente utilizzare andatoie (almeno due tavole) per
ripartire il carico sullorditura sottostante, con listelli chiodati trasversalmente, per
evitare di scivolare lungo le falde in pendenza
per manti di copertura costituiti da elementi di maggiore dimensione (lastre in
fibrocemento, ecc.), oltre ad adottare la precauzione di cui sopra, sempre
necessaria la sottostante presenza di intavolati o reti atte a contenere la
caduta di persone e materiali
le eventuali aperture lasciate nelle coperture per la creazione di lucernari
devono essere protette con barriere perimetrali o coperte con tavoloni
durante lesecuzione di opere di manutenzione i lucernari, la cui conformazione
non sia tale da offrire garanzie contro la possibilit di caduta accidentale,
devono essere protetti come sopra indicato

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
casco
guanti
otoprotettori
calzature di sicurezza
maschere per la protezione delle vie respiratorie
occhiali o schermo protettivo
indumenti protettivi
attrezzatura anticaduta

PROCEDURE DI EMERGENZA
evacuazione del cantiere in caso di emergenza
per ogni postazione di lavoro necessario individuare una via di fuga,
da mantenere sgombra da ostacoli o impedimenti, che il personale potr
utilizzare per la normale circolazione e in caso di emergenza. Nel caso di
lavorazioni in edifici su pi scale opportuno organizzare il lavoro in modo
che una scala (anche esterna) rimanga comunque percorribile in caso di
necessit
nelle lavorazioni che richiedono limpiego di fiamme libere comunque
opportuno tenere a portata di mano un estintore

























LAVORI DI COSTRUZIONE NUOVO ASILO INTERCOMUNALE PONTE
DELLOCA
Attivit di cantiere
Fase
7.1.7 POSA LATTONERIE


ATTIVITA CONTEMPLATE
preparazione, delimitazione e sgombero area
movimento macchine operatrici sollevamento
approvvigionamento e trasporto interno materiali
posa di lattonerie
pulizia e movimentazione dei residui

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D.P.R. 164/56
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
calore, fiamme, esplosione
elettrici
radiazioni non ionizzanti
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
catrame, fumo
allergeni

PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture tagli, abrasioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
calore, fiamme, esplosione
elettrici
radiazioni non ionizzanti
rumore
stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
catrame, fumo
allergeni

ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
il perimetro esterno della copertura deve essere sempre protetto con ponteggio
al piano o con regolare parapetto al cornicione
per lesecuzione di lavori di completamento o di manutenzione, qualora le
opere provvisionali siano gi state rimosse, necessario operare con molta
cautela utilizzando un idoneo sistema anticaduta personale, la cui fine di
trattenuta risulti vincolata a supporti che offrano le dovute garanzie
in fase di posa bisogna diffidare dei manti di copertura non poggianti su solai
continui

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
casco
guanti
otoprotettori
calzature di sicurezza
maschere per la protezione delle vie respiratorie
occhiali o schermo protettivo
indumenti protettivi
attrezzatura anticaduta

PROCEDURE DI EMERGENZA
evacuazione del cantiere in caso di emergenza
per ogni postazione di lavoro necessario individuare una via di fuga,
da mantenere sgombra da ostacoli o impedimenti, che il personale potr
utilizzare per la normale circolazione e in caso di emergenza. Nel caso di
lavorazioni in edifici su pi scale opportuno organizzare il lavoro in modo
che una scala (anche esterna) rimanga comunque percorribile in caso di
necessit
nelle lavorazioni che richiedono limpiego di fiamme libere comunque
opportuno tenere a portata di mano un estintore






































LAVORI DI COSTRUZIONE NUOVO ASILO INTERCOMUNALE PONTE
DELLOCA
Attivit di cantiere

FASI
7.1. 9 REALIZZAZIONE INTONACI ESTERNI

ATTIVITA CONTEMPLATE
formazione piattaforme e piani di lavoro
approvvigionamento e trasporto materiali
posa cappotto in materiale tipo Styrodur
realizzazione intonaci
pulizia e movimentazione dei residui

ATTREZZATURE ADOPERATE
attrezzi duso comune
trabattelli, ponti su cavalletti, ponteggi
betoniera a bicchiere

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D.P.R. 164/56
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
getti, schizzi
allergeni

PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
getti, schizzi
allergeni

ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
verificare lintegrit degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi prima di ogni
inizio di attivit sui medesimi. Per molte cause potrebbero essere stati
danneggiati o manomessi (ad esempio durante il disarmo delle strutture, per
eseguire la messa a piombo, etc.)
prima di eseguire qualunque manomissione ricordate sempre che se per voi
pu non costituire un pericolo perch siete a conoscenza di quella situazione
(avendola creata), la stessa situazione diventa un pericolo grave per i vostri
compagni di lavoro che non ne sono informati
quando per esigenze di lavoro alcune opere provvisionali devono essere
manomesse o rimosse, appena ultimate quelle lavorazioni indispensabile
ripristinare le protezioni, comunque sempre prima di abbandonare quel luogo di
lavoro
evitare i depositi di laterizi sui ponteggi esterni; quelli consentiti, necessari per
landamento del lavoro, non devono eccedere in altezza la tavola fermapiede
i depositi momentanei devono consentire la agevole esecuzione delle manovre
e dei movimenti necessari per lo svolgimento del lavoro
non sovraccaricare i ponti di servizio per lo scarico dei materiali che non
devono diventare dei depositi. Il materiale scaricato deve essere ritirato al pi
presto sui solai, comunque sempre prima di effettuare un nuovo scarico
tenere sgombri gli impalcati dei ponteggi e le zone di passaggio da materiali ed
attrezzature non pi in uso
eseguire la pulizia dei posti di lavoro e di passaggio, accumulando il materiale
di risulta per poterlo calare a terra convenientemente raccolto o imbragato
non gettare materiale dallalto
allinterno della costruzione sono utilizzati ponti su cavalletti. La loro costruzione
deve risultare sempre appropriata anche quando, per lesecuzione di lavori di
finitura, il loro utilizzo limitato nel tempo (lavoro di breve durata)
i tavoloni da m. 4 di lunghezza devono poggiare sempre su tre cavalletti e
devono essere almeno in numero di 4, ben accostati fra loro, fissati ai cavalletti
e con la parte a sbalzo non eccedente i cm 20
molte volte, specie nei lavori di finitura, vengono impiegati ponti su ruote
(trabattelli). Spesso il loro impiego non corretto, pertanto necessario
ricordare che, anche se la durata dei lavori limitata a pochi minuti, bisogna
rispettare le regole di sicurezza ed in particolare:
laltezza del trabattello deve essere quella prevista dal fabbricante, senza
limpiego di sovrastrutture
le ruote devono essere bloccate
limpalcato deve essere completo e fissato agli appoggi
i parapetti devono essere di altezza regolare (almeno m. 1), presenti sui quattro
lati e completi di tavole fermapiede
per laccesso alle mezze pontate, ai ponti su cavalletti, ai trabattelli, devono
essere utilizzate regolari scale a mano, non quelle confezionate in cantiere,
come abitudine di molti
le scale a mano devono avere altezza tale da superare di almeno m. 1 il piano
di arrivo, essere provviste di dispositivi antisdrucciolevoli, essere legate o fissate in
modo da non ribaltarsi e, quando sono disposte verso la parte esterna del
ponteggio, devono essere provviste di protezione (parapetto)

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
casco
guanti
otoprotettori
calzature di sicurezza
indumenti protettivi

PROCEDURE DI EMERGENZA
evacuazione del cantiere in caso di emergenza
per ogni postazione di lavoro necessario individuare una via di fuga, da
mantenere sgombra da ostacoli o impedimenti, che il personale potr utilizzare
per la normale circolazione ed in caso di emergenza.








LAVORI DI COSTRUZIONE NUOVO ASILO INTERCOMUNALE PONTE
DELLOCA
Attivit di cantiere

Fase
7.1.17 IMPIANTI IDRO SANITARI

ATTIVITA CONTEMPLATE
formazione ponteggi, piattaforme e piani di lavoro
taglio, demolizione, scanalatura calcestruzzo e murature
approvvigionamento e trasporto interno materiali
posa tubazioni, scarichi
posa apparecchiature igienico sanitarie, terminali impianto idraulico
pulizia e movimentazione dei residui

MISURE DI COORDINAMENTO
Prima dellesecuzione degli impianti dovr essere effettuata una riunione con gli
installatori per approntare un programma di lavoro di dettaglio che eviti
pericolose interferenze lavorative. In occasione del completamento degli impianti
(es montaggio placche, corpi illuminanti rubinetterie ecc) andr coordinata
lattivit tra i vari installatori anche attraverso lassegnazione a rotazione di diverse
aree di intervento.

ATTREZZATURE ADOPERATE
autocarro
attrezzi duso comune
scale a mano o semplici, trabattelli, ponti su cavalletti,
utensili elettrici portatili (trapano, flessibile, seghetto elettrico, filettatrice ecc)
attrezzatura per le giunzioni a caldo

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D.P.R. 164/56
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
scivolamenti, cadute a livello
elettrici
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
allergeni

PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
scivolamenti, cadute a livello
elettrici
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
allergeni

ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
verificare lintegrit degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi prima di ogni
inizio di attivit sui medesimi. Per molte cause potrebbero essere stati
danneggiati o manomessi (ad esempio durante il disarmo delle strutture, per
eseguire la messa a piombo, etc.)
prima di eseguire qualunque manomissione ricordate sempre che se per voi
pu non costituire un pericolo perch siete a conoscenza di quella situazione
(avendola creata), la stessa situazione diventa un pericolo grave per i vostri
compagni di lavoro che non ne sono informati
quando per esigenze di lavoro alcune opere provvisionali devono essere
manomesse o rimosse, appena ultimate quelle lavorazioni indispensabile
ripristinare le protezioni, comunque sempre prima di abbandonare quel luogo di
lavoro
i depositi momentanei devono consentire la agevole esecuzione delle manovre
e dei movimenti necessari per lo svolgimento del lavoro
tenere sgombri gli impalcati dei ponteggi e le zone di passaggio da materiali ed
attrezzature non pi in uso
eseguire la pulizia dei posti di lavoro e di passaggio, accumulando il materiale
di risulta
non gettare materiale dallalto
allinterno della costruzione sono utilizzati ponti su cavalletti. La loro costruzione
deve risultare sempre appropriata anche quando, per lesecuzione di lavori di
finitura, il loro utilizzo limitato nel tempo (lavoro di breve durata)
molte volte, specie nei lavori di finitura, vengono impiegati ponti su ruote
(trabattelli). Spesso il loro impiego non corretto, pertanto necessario
ricordare che, anche se la durata dei lavori limitata a pochi minuti, bisogna
rispettare le regole di sicurezza ed in particolare:
laltezza del trabattello deve essere quella prevista dal fabbricante, senza
limpiego di sovrastrutture
le ruote devono essere bloccate
limpalcato deve essere completo e fissato agli appoggi
i parapetti devono essere di altezza regolare (almeno m. 1), presenti sui quattro
lati e completi di tavole fermapiede
per laccesso ai ponti su cavalletti, ai trabattelli, devono essere utilizzate regolari
scale a mano, non quelle confezionate in cantiere, come abitudine di molti
le scale a mano devono avere altezza tale da superare di almeno m. 1 il piano
di arrivo, essere provviste di dispositivi antisdrucciolevoli, essere legate o fissate in
modo da non ribaltarsi e, quando sono disposte verso la parte esterna del
ponteggio, devono essere provviste di protezione (parapetto)

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
casco
guanti
otoprotettori
calzature di sicurezza
maschere per la protezione delle vie respiratorie
indumenti protettivi

PROCEDURE DI EMERGENZA
evacuazione del cantiere in caso di emergenza
per ogni postazione di lavoro necessario individuare una via di fuga, da
mantenere sgombra da ostacoli o impedimenti, che il personale potr utilizzare
per la normale circolazione ed in caso di emergenza.









LAVORI DI COSTRUZIONE NUOVO ASILO INTERCOMUNALE PONTE
DELLOCA
Attivit di cantiere

Fasi
7.1.11 IMPIANTI MECCANICI ( RISCALDAMENTO - CONDIZIONAMENTO)

ATTIVITA CONTEMPLATE
formazione piani di lavoro
taglio, demolizione, formazione forometrie
approvvigionamento e trasporto interno materiali
allestimento centrale termica
posa tubazioni a parete
posa tubazioni a terra
allestimento gruppo UTA in copertura
posa radiatori
pulizia e movimentazione dei residui

MISURE DI COORDINAMENTO
Prima dellesecuzione degli impianti dovr essere effettuata una riunione con gli
installatori per approntare un programma di lavoro di dettaglio che eviti
pericolose interferenze lavorative. In occasione del completamento degli impianti
(es montaggio placche, corpi illuminanti rubinetterie ecc) andr coordinata
lattivit tra i vari installatori anche attraverso lassegnazione a rotazione di diverse
aree di intervento.

ATTREZZATURE ADOPERATE
autocarro
attrezzi duso comune
scale a mano o semplici, trabattelli, ponti su cavalletti,
utensili elettrici portatili (trapano, flessibile, seghetto elettrico, filettatrice ecc)
attrezzatura per le giunzioni a caldo

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D.P.R. 164/56
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
scivolamenti, cadute a livello
elettrici
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
allergeni

PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
scivolamenti, cadute a livello
elettrici
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
allergeni

ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
verificare lintegrit degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi prima di ogni
inizio di attivit sui medesimi. Per molte cause potrebbero essere stati
danneggiati o manomessi (ad esempio durante il disarmo delle strutture, per
eseguire la messa a piombo, etc.)
prima di eseguire qualunque manomissione ricordate sempre che se per voi
pu non costituire un pericolo perch siete a conoscenza di quella situazione
(avendola creata), la stessa situazione diventa un pericolo grave per i vostri
compagni di lavoro che non ne sono informati
quando per esigenze di lavoro alcune opere provvisionali devono essere
manomesse o rimosse, appena ultimate quelle lavorazioni indispensabile
ripristinare le protezioni, comunque sempre prima di abbandonare quel luogo di
lavoro
i depositi momentanei devono consentire la agevole esecuzione delle manovre
e dei movimenti necessari per lo svolgimento del lavoro
tenere sgombri gli impalcati dei ponteggi e le zone di passaggio da materiali ed
attrezzature non pi in uso
eseguire la pulizia dei posti di lavoro e di passaggio, accumulando il materiale
di risulta
non gettare materiale dallalto
allinterno della costruzione sono utilizzati ponti su cavalletti. La loro costruzione
deve risultare sempre appropriata anche quando, per lesecuzione di lavori di
finitura, il loro utilizzo limitato nel tempo (lavoro di breve durata)
molte volte, specie nei lavori di finitura, vengono impiegati ponti su ruote
(trabattelli). Spesso il loro impiego non corretto, pertanto necessario
ricordare che, anche se la durata dei lavori limitata a pochi minuti, bisogna
rispettare le regole di sicurezza ed in particolare:
laltezza del trabattello deve essere quella prevista dal fabbricante, senza
limpiego di sovrastrutture
le ruote devono essere bloccate
limpalcato deve essere completo e fissato agli appoggi
i parapetti devono essere di altezza regolare (almeno m. 1), presenti sui quattro
lati e completi di tavole fermapiede
per laccesso ai ponti su cavalletti, ai trabattelli, devono essere utilizzate regolari
scale a mano, non quelle confezionate in cantiere, come abitudine di molti
le scale a mano devono avere altezza tale da superare di almeno m. 1 il piano
di arrivo, essere provviste di dispositivi antisdrucciolevoli, essere legate o fissate in
modo da non ribaltarsi e, quando sono disposte verso la parte esterna del
ponteggio, devono essere provviste di protezione (parapetto)

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
casco
guanti
otoprotettori
calzature di sicurezza
maschere per la protezione delle vie respiratorie
indumenti protettivi

PROCEDURE DI EMERGENZA
evacuazione del cantiere in caso di emergenza
per ogni postazione di lavoro necessario individuare una via di fuga, da
mantenere sgombra da ostacoli o impedimenti, che il personale potr utilizzare
per la normale circolazione ed in caso di emergenza.








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7.1.1 12 IMPIANTI ELETTRICI SPECIALI ( ANTINTRUSIONE ETC. )

ATTIVITA CONTEMPLATE
formazione ponteggi, piattaforme e piani di lavoro
approvvigionamento e trasporto interno materiali
collegamenti elettrici
posa apparecchiature di illuminazione, placche, terminali ecc
pulizia e movimentazione dei residui

MISURE DI COORDINAMENTO
Prima dellesecuzione degli impianti dovr essere effettuata una riunione con gli
installatori per approntare un programma di lavoro di dettaglio che eviti
pericolose interferenze lavorative. In occasione del completamento degli impianti
andr coordinata lattivit tra i vari installatori anche attraverso lassegnazione a
rotazione di diverse aree di intervento.

ATTREZZATURE ADOPERATE
autocarro
attrezzi duso comune
scale a mano o semplici, trabattelli, ponti su cavalletti, ponteggi
utensili elettrici portatili (trapano, flessibile, seghetto elettrico, filettatrice ecc)
attrezzatura per le giunzioni a caldo

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D.P.R. 164/56
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
scivolamenti, cadute a livello
elettrici
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
allergeni

PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
scivolamenti, cadute a livello
elettrici
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
allergeni

ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
verificare lintegrit degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi prima di ogni
inizio di attivit sui medesimi. Per molte cause potrebbero essere stati
danneggiati o manomessi (ad esempio durante il disarmo delle strutture, per
eseguire la messa a piombo, etc.)
prima di eseguire qualunque manomissione ricordate sempre che se per voi
pu non costituire un pericolo perch siete a conoscenza di quella situazione
(avendola creata), la stessa situazione diventa un pericolo grave per i vostri
compagni di lavoro che non ne sono informati
quando per esigenze di lavoro alcune opere provvisionali devono essere
manomesse o rimosse, appena ultimate quelle lavorazioni indispensabile
ripristinare le protezioni, comunque sempre prima di abbandonare quel luogo di
lavoro
i depositi momentanei devono consentire la agevole esecuzione delle manovre
e dei movimenti necessari per lo svolgimento del lavoro
non sovraccaricare i ponti di servizio per lo scarico dei materiali che non
devono diventare dei depositi. Il materiale scaricato deve essere ritirato al pi
presto sui solai, comunque sempre prima di effettuare un nuovo scarico
tenere sgombri gli impalcati dei ponteggi e le zone di passaggio da materiali ed
attrezzature non pi in uso
eseguire la pulizia dei posti di lavoro e di passaggio, accumulando il materiale
di risulta per poterlo calare a terra convenientemente raccolto
non gettare materiale dallalto
allinterno della costruzione sono utilizzati ponti su cavalletti. La loro costruzione
deve risultare sempre appropriata anche quando, per lesecuzione di lavori di
finitura, il loro utilizzo limitato nel tempo (lavoro di breve durata)
i tavoloni da m. 4 di lunghezza devono poggiare sempre su tre cavalletti e
devono essere almeno in numero di 4, ben accostati fra loro, fissati ai cavalletti
e con la parte a sbalzo non eccedente i cm 20
molte volte, specie nei lavori di finitura, vengono impiegati ponti su ruote
(trabattelli). Spesso il loro impiego non corretto, pertanto necessario
ricordare che, anche se la durata dei lavori limitata a pochi minuti, bisogna
rispettare le regole di sicurezza ed in particolare:
laltezza del trabattello deve essere quella prevista dal fabbricante, senza
limpiego di sovrastrutture
le ruote devono essere bloccate
limpalcato deve essere completo e fissato agli appoggi
i parapetti devono essere di altezza regolare (almeno m. 1), presenti sui
quattro lati e completi di tavole fermapiede
per laccesso ai ponti su cavalletti, ai trabattelli, devono essere utilizzate regolari
scale a mano, non quelle confezionate in cantiere, come abitudine di molti
le scale a mano devono avere altezza tale da superare di almeno m. 1 il piano
di arrivo, essere provviste di dispositivi antisdrucciolevoli, essere legate o fissate in
modo da non ribaltarsi e, quando sono disposte verso la parte esterna del
ponteggio, devono essere provviste di protezione (parapetto)

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
casco
guanti
otoprotettori
calzature di sicurezza
maschere per la protezione delle vie respiratorie
indumenti protettivi

PROCEDURE DI EMERGENZA
evacuazione del cantiere in caso di emergenza
per ogni postazione di lavoro necessario individuare una via di fuga,
da mantenere sgombra da ostacoli o impedimenti, che il personale potr
utilizzare per la normale circolazione ed in caso di emergenza.






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7.1 13 REALIZZAZIONE MASSETTI E CALDANE INTERNE

ATTIVITA CONTEMPLATE
preparazione, delimitazione e sgombero area
approvvigionamento, lavorazione e posa ferro ( rete elettrosaldata )
getto massetti / caldane
sorveglianza e controllo della presa
trasporto interno materiali
pulizia area

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D.P.R. 164/56
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
elettrici
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
annegamento ( in presenza di corsi dacqua o canalizzazioni )
investimento ( da parte di mezzi meccanici )
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
getti, schizzi
allergeni

PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE
ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
verificare la scarpata di scavo prima di iniziare i lavori di fondazione in prossimit
della medesima; pulire il bordo superiore dello scavo
usare scale a mano legate e che superino di almeno m. 1 il piano superiore di
arrivo per laccesso al fondo scavo
per gli attraversamenti degli scavi aperti utilizzare passerelle provviste da ambo i
lati di normali parapetti
non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione
fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi. Uno di questi rappresentato dai ferri
di ripresa del cemento armato emergenti dal piano di lavoro

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
casco
guanti
otoprotettori
calzature di sicurezza
maschere per la protezione delle vie respiratorie
indumenti protettivi




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7.1.14 POSA CONTROPARETE INTERNE IN CARTONGESSO

ATTIVITA CONTEMPLATE
formazione ponteggi, piattaforme e piani di lavoro
approvvigionamento e trasporto materiali
posa pareti in cartongesso
realizzazione intonaci
pulizia e movimentazione dei residui

ATTREZZATURE ADOPERATE
attrezzi duso comune
trabattelli, ponti su cavalletti, ponteggi
betoniera a bicchiere

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D.P.R. 164/56
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
getti, schizzi
allergeni

PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
getti, schizzi
allergeni




ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
verificare lintegrit degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi prima di ogni
inizio di attivit sui medesimi. Per molte cause potrebbero essere stati
danneggiati o manomessi (ad esempio durante il disarmo delle strutture, per
eseguire la messa a piombo, etc.)
prima di eseguire qualunque manomissione ricordate sempre che se per voi
pu non costituire un pericolo perch siete a conoscenza di quella situazione
(avendola creata), la stessa situazione diventa un pericolo grave per i vostri
compagni di lavoro che non ne sono informati
quando per esigenze di lavoro alcune opere provvisionali devono essere
manomesse o rimosse, appena ultimate quelle lavorazioni indispensabile
ripristinare le protezioni, comunque sempre prima di abbandonare quel luogo di
lavoro
evitare i depositi di laterizi sui ponteggi esterni; quelli consentiti, necessari per
landamento del lavoro, non devono eccedere in altezza la tavola fermapiede
i depositi momentanei devono consentire la agevole esecuzione delle manovre
e dei movimenti necessari per lo svolgimento del lavoro
non sovraccaricare i ponti di servizio per lo scarico dei materiali che non
devono diventare dei depositi. Il materiale scaricato deve essere ritirato al pi
presto sui solai, comunque sempre prima di effettuare un nuovo scarico
tenere sgombri gli impalcati dei ponteggi e le zone di passaggio da materiali ed
attrezzature non pi in uso
eseguire la pulizia dei posti di lavoro e di passaggio, accumulando il materiale
di risulta per poterlo calare a terra convenientemente raccolto o imbragato
non gettare materiale dallalto
allinterno della costruzione sono utilizzati ponti su cavalletti. La loro costruzione
deve risultare sempre appropriata anche quando, per lesecuzione di lavori di
finitura, il loro utilizzo limitato nel tempo (lavoro di breve durata)
i tavoloni da m. 4 di lunghezza devono poggiare sempre su tre cavalletti e
devono essere almeno in numero di 4, ben accostati fra loro, fissati ai cavalletti
e con la parte a sbalzo non eccedente i cm 20
molte volte, specie nei lavori di finitura, vengono impiegati ponti su ruote
(trabattelli). Spesso il loro impiego non corretto, pertanto necessario
ricordare che, anche se la durata dei lavori limitata a pochi minuti, bisogna
rispettare le regole di sicurezza ed in particolare:
laltezza del trabattello deve essere quella prevista dal fabbricante, senza
limpiego di sovrastrutture
le ruote devono essere bloccate
limpalcato deve essere completo e fissato agli appoggi
i parapetti devono essere di altezza regolare (almeno m. 1), presenti sui quattro
lati e completi di tavole fermapiede
per laccesso alle mezze pontate, ai ponti su cavalletti, ai trabattelli, devono
essere utilizzate regolari scale a mano, non quelle confezionate in cantiere,
come abitudine di molti
le scale a mano devono avere altezza tale da superare di almeno m. 1 il piano
di arrivo, essere provviste di dispositivi antisdrucciolevoli, essere legate o fissate in
modo da non ribaltarsi e, quando sono disposte verso la parte esterna del
ponteggio, devono essere provviste di protezione (parapetto)

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
casco
guanti
otoprotettori
calzature di sicurezza
indumenti protettivi

PROCEDURE DI EMERGENZA
evacuazione del cantiere in caso di emergenza
per ogni postazione di lavoro necessario individuare una via di fuga, da
mantenere sgombra da ostacoli o impedimenti, che il personale potr utilizzare
per la normale circolazione ed in caso di emergenza.







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7.1. 15 POSA CONTROSOFFITTI IN CARTONGESSO

ATTIVITA CONTEMPLATE
formazione trabatelli, piattaforme e piani di lavoro
approvvigionamento e trasporto interno materiali
posa strutture metalliche di ancoraggio
posa elementi in cartongesso
pulizia e movimentazione dei residui

ATTREZZATURE ADOPERATE
attrezzi duso comune
trabattelli, ponti su cavalletti, ponteggi

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D.P.R. 164/56
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
getti, schizzi
allergeni

PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
getti, schizzi
allergeni

ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
verificare lintegrit degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi prima di ogni
inizio di attivit sui medesimi. Per molte cause potrebbero essere stati
danneggiati o manomessi (ad esempio durante il disarmo delle strutture, per
eseguire la messa a piombo, etc.)
prima di eseguire qualunque manomissione ricordate sempre che se per voi
pu non costituire un pericolo perch siete a conoscenza di quella situazione
(avendola creata), la stessa situazione diventa un pericolo grave per i vostri
compagni di lavoro che non ne sono informati
quando per esigenze di lavoro alcune opere provvisionali devono essere
manomesse o rimosse, appena ultimate quelle lavorazioni indispensabile
ripristinare le protezioni, comunque sempre prima di abbandonare quel luogo di
lavoro
evitare i depositi di laterizi sui ponteggi esterni; quelli consentiti, necessari per
landamento del lavoro, non devono eccedere in altezza la tavola fermapiede
i depositi momentanei devono consentire la agevole esecuzione delle manovre
e dei movimenti necessari per lo svolgimento del lavoro
non sovraccaricare i ponti di servizio per lo scarico dei materiali che non
devono diventare dei depositi. Il materiale scaricato deve essere ritirato al pi
presto sui solai, comunque sempre prima di effettuare un nuovo scarico
tenere sgombri gli impalcati dei ponteggi e le zone di passaggio da materiali ed
attrezzature non pi in uso
eseguire la pulizia dei posti di lavoro e di passaggio, accumulando il materiale
di risulta per poterlo calare a terra convenientemente raccolto o imbragato
non gettare materiale dallalto
allinterno della costruzione sono utilizzati ponti su cavalletti. La loro costruzione
deve risultare sempre appropriata anche quando, per lesecuzione di lavori di
finitura, il loro utilizzo limitato nel tempo (lavoro di breve durata)
i tavoloni da m. 4 di lunghezza devono poggiare sempre su tre cavalletti e
devono essere almeno in numero di 4, ben accostati fra loro, fissati ai cavalletti
e con la parte a sbalzo non eccedente i cm 20
molte volte, specie nei lavori di finitura, vengono impiegati ponti su ruote
(trabattelli). Spesso il loro impiego non corretto, pertanto necessario
ricordare che, anche se la durata dei lavori limitata a pochi minuti, bisogna
rispettare le regole di sicurezza ed in particolare:
laltezza del trabattello deve essere quella prevista dal fabbricante, senza
limpiego di sovrastrutture
le ruote devono essere bloccate
limpalcato deve essere completo e fissato agli appoggi
i parapetti devono essere di altezza regolare (almeno m. 1), presenti sui quattro
lati e completi di tavole fermapiede
per laccesso alle mezze pontate, ai ponti su cavalletti, ai trabattelli, devono
essere utilizzate regolari scale a mano, non quelle confezionate in cantiere,
come abitudine di molti
le scale a mano devono avere altezza tale da superare di almeno m. 1 il piano
di arrivo, essere provviste di dispositivi antisdrucciolevoli, essere legate o fissate in
modo da non ribaltarsi e, quando sono disposte verso la parte esterna del
ponteggio, devono essere provviste di protezione (parapetto)

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
casco
guanti
otoprotettori
calzature di sicurezza
indumenti protettivi

PROCEDURE DI EMERGENZA
evacuazione del cantiere in caso di emergenza
per ogni postazione di lavoro necessario individuare una via di fuga, da
mantenere sgombra da ostacoli o impedimenti, che il personale potr utilizzare
per la normale circolazione ed in caso di emergenza.












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FASI
7.1. 16 POSA PAVIMENTAZIONI RIVESTIMENTI

ATTIVITA CONTEMPLATE
formazione ponteggi, piattaforme e piani di lavoro
approvvigionamento e trasporto interno materiali
posa pavimenti ( legno, ceramica )
posa rivestimenti
pulizia e movimentazione dei residui

ATTREZZATURE ADOPERATE
attrezzi duso comune
trabattelli, ponti su cavalletti, ponteggi

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D.P.R. 164/56
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
getti, schizzi
allergeni

PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
getti, schizzi
allergeni

ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
verificare lintegrit degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi prima di ogni
inizio di attivit sui medesimi. Per molte cause potrebbero essere stati
danneggiati o manomessi (ad esempio durante il disarmo delle strutture, per
eseguire la messa a piombo, etc.)
prima di eseguire qualunque manomissione ricordate sempre che se per voi
pu non costituire un pericolo perch siete a conoscenza di quella situazione
(avendola creata), la stessa situazione diventa un pericolo grave per i vostri
compagni di lavoro che non ne sono informati
quando per esigenze di lavoro alcune opere provvisionali devono essere
manomesse o rimosse, appena ultimate quelle lavorazioni indispensabile
ripristinare le protezioni, comunque sempre prima di abbandonare quel luogo di
lavoro
evitare i depositi di laterizi sui ponteggi esterni; quelli consentiti, necessari per
landamento del lavoro, non devono eccedere in altezza la tavola fermapiede
i depositi momentanei devono consentire la agevole esecuzione delle manovre
e dei movimenti necessari per lo svolgimento del lavoro
non sovraccaricare i ponti di servizio per lo scarico dei materiali che non
devono diventare dei depositi. Il materiale scaricato deve essere ritirato al pi
presto sui solai, comunque sempre prima di effettuare un nuovo scarico
tenere sgombri gli impalcati dei ponteggi e le zone di passaggio da materiali ed
attrezzature non pi in uso
eseguire la pulizia dei posti di lavoro e di passaggio, accumulando il materiale
di risulta per poterlo calare a terra convenientemente raccolto o imbragato
non gettare materiale dallalto
allinterno della costruzione sono utilizzati ponti su cavalletti. La loro costruzione
deve risultare sempre appropriata anche quando, per lesecuzione di lavori di
finitura, il loro utilizzo limitato nel tempo (lavoro di breve durata)
i tavoloni da m. 4 di lunghezza devono poggiare sempre su tre cavalletti e
devono essere almeno in numero di 4, ben accostati fra loro, fissati ai cavalletti
e con la parte a sbalzo non eccedente i cm 20
molte volte, specie nei lavori di finitura, vengono impiegati ponti su ruote
(trabattelli). Spesso il loro impiego non corretto, pertanto necessario
ricordare che, anche se la durata dei lavori limitata a pochi minuti, bisogna
rispettare le regole di sicurezza ed in particolare:
laltezza del trabattello deve essere quella prevista dal fabbricante, senza
limpiego di sovrastrutture
le ruote devono essere bloccate
limpalcato deve essere completo e fissato agli appoggi
i parapetti devono essere di altezza regolare (almeno m. 1), presenti sui quattro
lati e completi di tavole fermapiede
per laccesso alle mezze pontate, ai ponti su cavalletti, ai trabattelli, devono
essere utilizzate regolari scale a mano, non quelle confezionate in cantiere,
come abitudine di molti
le scale a mano devono avere altezza tale da superare di almeno m. 1 il piano
di arrivo, essere provviste di dispositivi antisdrucciolevoli, essere legate o fissate in
modo da non ribaltarsi e, quando sono disposte verso la parte esterna del
ponteggio, devono essere provviste di protezione (parapetto)

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
casco
guanti
otoprotettori
calzature di sicurezza
indumenti protettivi

PROCEDURE DI EMERGENZA
evacuazione del cantiere in caso di emergenza
per ogni postazione di lavoro necessario individuare una via di fuga, da
mantenere sgombra da ostacoli o impedimenti, che il personale potr utilizzare
per la normale circolazione ed in caso di emergenza.










LAVORI DI COSTRUZIONE NUOVO ASILO INTERCOMUNALE PONTE
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Attivit di cantiere

FASI
7.1. 17 TINTEGGIATURE INTERNE

ATTIVITA CONTEMPLATE
formazione trabatelli, piattaforme e piani di lavoro
approvvigionamento e trasporto interno materiali
tinteggiature
pulizia e movimentazione dei residui

ATTREZZATURE ADOPERATE
attrezzi duso comune
trabattelli, ponti su cavalletti, ponteggi

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D.P.R. 164/56
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
getti, schizzi
allergeni

PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
elettrici
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
getti, schizzi
allergeni

ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
verificare lintegrit degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi prima di ogni
inizio di attivit sui medesimi. Per molte cause potrebbero essere stati
danneggiati o manomessi (ad esempio durante il disarmo delle strutture, per
eseguire la messa a piombo, etc.)
prima di eseguire qualunque manomissione ricordate sempre che se per voi
pu non costituire un pericolo perch siete a conoscenza di quella situazione
(avendola creata), la stessa situazione diventa un pericolo grave per i vostri
compagni di lavoro che non ne sono informati
quando per esigenze di lavoro alcune opere provvisionali devono essere
manomesse o rimosse, appena ultimate quelle lavorazioni indispensabile
ripristinare le protezioni, comunque sempre prima di abbandonare quel luogo di
lavoro
evitare i depositi di laterizi sui ponteggi esterni; quelli consentiti, necessari per
landamento del lavoro, non devono eccedere in altezza la tavola fermapiede
i depositi momentanei devono consentire la agevole esecuzione delle manovre
e dei movimenti necessari per lo svolgimento del lavoro
non sovraccaricare i ponti di servizio per lo scarico dei materiali che non
devono diventare dei depositi. Il materiale scaricato deve essere ritirato al pi
presto sui solai, comunque sempre prima di effettuare un nuovo scarico
tenere sgombri gli impalcati dei ponteggi e le zone di passaggio da materiali ed
attrezzature non pi in uso
eseguire la pulizia dei posti di lavoro e di passaggio, accumulando il materiale
di risulta per poterlo calare a terra convenientemente raccolto o imbragato
non gettare materiale dallalto
allinterno della costruzione sono utilizzati ponti su cavalletti. La loro costruzione
deve risultare sempre appropriata anche quando, per lesecuzione di lavori di
finitura, il loro utilizzo limitato nel tempo (lavoro di breve durata)
i tavoloni da m. 4 di lunghezza devono poggiare sempre su tre cavalletti e
devono essere almeno in numero di 4, ben accostati fra loro, fissati ai cavalletti
e con la parte a sbalzo non eccedente i cm 20
molte volte, specie nei lavori di finitura, vengono impiegati ponti su ruote
(trabattelli). Spesso il loro impiego non corretto, pertanto necessario
ricordare che, anche se la durata dei lavori limitata a pochi minuti, bisogna
rispettare le regole di sicurezza ed in particolare:
laltezza del trabattello deve essere quella prevista dal fabbricante, senza
limpiego di sovrastrutture
le ruote devono essere bloccate
limpalcato deve essere completo e fissato agli appoggi
i parapetti devono essere di altezza regolare (almeno m. 1), presenti sui quattro
lati e completi di tavole fermapiede
per laccesso alle mezze pontate, ai ponti su cavalletti, ai trabattelli, devono
essere utilizzate regolari scale a mano, non quelle confezionate in cantiere,
come abitudine di molti
le scale a mano devono avere altezza tale da superare di almeno m. 1 il piano
di arrivo, essere provviste di dispositivi antisdrucciolevoli, essere legate o fissate in
modo da non ribaltarsi e, quando sono disposte verso la parte esterna del
ponteggio, devono essere provviste di protezione (parapetto)

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
casco
guanti
otoprotettori
calzature di sicurezza
indumenti protettivi

PROCEDURE DI EMERGENZA
evacuazione del cantiere in caso di emergenza
per ogni postazione di lavoro necessario individuare una via di fuga, da
mantenere sgombra da ostacoli o impedimenti, che il personale potr utilizzare
per la normale circolazione ed in caso di emergenza.










LAVORI DI COSTRUZIONE NUOVO ASILO INTERCOMUNALE PONTE
DELLOCA
Attivit di cantiere

FASI
7.1. 18 POSA SERRAMENTI INTERNI

ATTIVITA CONTEMPLATE
formazione trabatelli, piattaforme e piani di lavoro
approvvigionamento e trasporto interno materiali
posa serramenti
pulizia e movimentazione dei residui

ATTREZZATURE ADOPERATE
attrezzi duso comune
trabattelli, ponti su cavalletti, ponteggi

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D.P.R. 164/56
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
getti, schizzi
allergeni

PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
elettrici
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
getti, schizzi
allergeni

ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
verificare lintegrit degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi prima di ogni
inizio di attivit sui medesimi. Per molte cause potrebbero essere stati
danneggiati o manomessi (ad esempio durante il disarmo delle strutture, per
eseguire la messa a piombo, etc.)
prima di eseguire qualunque manomissione ricordate sempre che se per voi
pu non costituire un pericolo perch siete a conoscenza di quella situazione
(avendola creata), la stessa situazione diventa un pericolo grave per i vostri
compagni di lavoro che non ne sono informati
quando per esigenze di lavoro alcune opere provvisionali devono essere
manomesse o rimosse, appena ultimate quelle lavorazioni indispensabile
ripristinare le protezioni, comunque sempre prima di abbandonare quel luogo di
lavoro
evitare i depositi di laterizi sui ponteggi esterni; quelli consentiti, necessari per
landamento del lavoro, non devono eccedere in altezza la tavola fermapiede
i depositi momentanei devono consentire la agevole esecuzione delle manovre
e dei movimenti necessari per lo svolgimento del lavoro
non sovraccaricare i ponti di servizio per lo scarico dei materiali che non
devono diventare dei depositi. Il materiale scaricato deve essere ritirato al pi
presto sui solai, comunque sempre prima di effettuare un nuovo scarico
tenere sgombri gli impalcati dei ponteggi e le zone di passaggio da materiali ed
attrezzature non pi in uso
eseguire la pulizia dei posti di lavoro e di passaggio, accumulando il materiale
di risulta per poterlo calare a terra convenientemente raccolto o imbragato
non gettare materiale dallalto
allinterno della costruzione sono utilizzati ponti su cavalletti. La loro costruzione
deve risultare sempre appropriata anche quando, per lesecuzione di lavori di
finitura, il loro utilizzo limitato nel tempo (lavoro di breve durata)
i tavoloni da m. 4 di lunghezza devono poggiare sempre su tre cavalletti e
devono essere almeno in numero di 4, ben accostati fra loro, fissati ai cavalletti
e con la parte a sbalzo non eccedente i cm 20
molte volte, specie nei lavori di finitura, vengono impiegati ponti su ruote
(trabattelli). Spesso il loro impiego non corretto, pertanto necessario
ricordare che, anche se la durata dei lavori limitata a pochi minuti, bisogna
rispettare le regole di sicurezza ed in particolare:
laltezza del trabattello deve essere quella prevista dal fabbricante, senza
limpiego di sovrastrutture
le ruote devono essere bloccate
limpalcato deve essere completo e fissato agli appoggi
i parapetti devono essere di altezza regolare (almeno m. 1), presenti sui quattro
lati e completi di tavole fermapiede
per laccesso alle mezze pontate, ai ponti su cavalletti, ai trabattelli, devono
essere utilizzate regolari scale a mano, non quelle confezionate in cantiere,
come abitudine di molti
le scale a mano devono avere altezza tale da superare di almeno m. 1 il piano
di arrivo, essere provviste di dispositivi antisdrucciolevoli, essere legate o fissate in
modo da non ribaltarsi e, quando sono disposte verso la parte esterna del
ponteggio, devono essere provviste di protezione (parapetto)

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
casco
guanti
otoprotettori
calzature di sicurezza
indumenti protettivi

PROCEDURE DI EMERGENZA
evacuazione del cantiere in caso di emergenza
per ogni postazione di lavoro necessario individuare una via di fuga, da
mantenere sgombra da ostacoli o impedimenti, che il personale potr utilizzare
per la normale circolazione ed in caso di emergenza.











LAVORI DI COSTRUZIONE NUOVO ASILO INTERCOMUNALE PONTE
DELLOCA
Attivit di cantiere

FASI
7.1. 19 REALIZZAZIONE RETE ESTERNA ACQUE BIANCHE E NERE ( ALLACCIAMENTI )

ATTIVITA CONTEMPLATE
preparazione, delimitazione e sgombero area
tracciamenti
scavi
approvvigionamento e trasporto interno materiali
formazione letto dappoggio
posa pozzetti, tubazioni
formazione riempimenti

ATTREZZATURE ADOPERATE
Camion
Bob-cat
Ruspa
Attrezzi duso comune

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D.P.R. 164/56
D.P.R. 320/56
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE DURANTE IL LAVORO
urti, colpi, impatti, compressioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
calore, fiamme esplosione
elettrici
rumore
cesoiamento, stritolamento
investimento (da parte dei mezzi meccanici)
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre (prodotti durante lo scavo)
infezioni da microrganismi (in ambienti insalubri)
catrame e fumo

PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE
urti, colpi, impatti, compressioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
calore, fiamme esplosione
elettrici
rumore
cesoiamento, stritolamento
investimento (da parte dei mezzi meccanici)
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre (prodotti durante lo scavo)
infezioni da microrganismi (in ambienti insalubri)
catrame e fumo
olii minerali e derivati


DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
casco
guanti
protettore auricolare
calzature di sicurezza
maschere per la protezione delle vie respiratorie
indumenti ad alta visibilit

ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
tutti gli addetti devono rispettare la segnaletica di cantiere e le indicazioni
eventualmente fornite dai preposti in merito alla circolazione dei mezzi e delle
attrezzature nelle aree di lavoro
quando le lavorazioni interessano tratti di strada aperti al traffico, prima
dellinizio dei lavori, occorre delimitare in maniera ben visibile la zona di
lavorazione, comprensiva delle aree di manovra delle macchine operatrici,
peraltro tutti i lavoratori devono indossare indumenti ad alta visibilit
tutti gli addetti a terra devono tenersi lontani dalle attrezzature in funzione,
possibilmente sotto il controllo visivo delloperatore
nelle zone di stesura del manto bituminoso devono restare solo gli addetti
strettamente necessari alla lavorazione; nelle stesse zone fatto divieto di
fumare, mangiare e bere

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
casco e copricapo
guanti
otoprotettori
calzature di sicurezza ( anche con suola termica )
maschere per la protezione delle vie respiratorie
indumenti protettivi
indumenti ad alta visibilit

PROCEDURE DI EMERGENZA
nelle lavorazioni che richiedono limpiego di fiamme libere ed a bordo delle
macchine opportuno tenere a portata di mano un estintore
per le attivit che si svolgono a notevole distanza dal pi vicino centro di pronto
soccorso necessario prevedere idonei sistemi di comunicazione per
contattare direttamente i centri di trasporto di emergenza ( esempio elisoccorso
)
























LAVORI DI COSTRUZIONE NUOVO ASILO INTERCOMUNALE PONTE
DELLOCA
Attivit di cantiere

FASI
7.1. 20 REALIZZAZIONE GIARDINO PENSILE

ATTIVITA CONTEMPLATE
preparazione delimitazione e sgombero area
movimento macchine operatrici sollevamento
approvvigionamento, lavorazione e sistemazione substrati
riempimenti calcestruzzo
pulizia aree

ATTREZZATURE ADOPERATE
attrezzi duso comune
andatoie e passerelle

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D.P.R. 164/56
Circolari ministeriali 15/80 e 13/82
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
elettrici
rumore
caduta materiale dallalto
investimento ( da parte dei mezzi meccanici )
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
getti, schizzi
allergeni
olii minerali e derivati

PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
elettrici
rumore
caduta materiale dallalto
investimento ( da parte dei mezzi meccanici )
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre
getti, schizzi
allergeni
olii minerali e derivati


ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
verificare lintegrit degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi prima di ogni
inizio di attivit sui medesimi. Per molte cause potrebbero essere stati
danneggiati o manomessi (ad esempio durante il disarmo delle strutture, per
eseguire la messa a piombo, etc.)
prima di eseguire qualunque manomissione ricordate sempre che se per voi
pu non costituire un pericolo perch siete a conoscenza di quella situazione
(avendola creata), la stessa situazione diventa un pericolo grave per i vostri
compagni di lavoro che non ne sono informati
quando per esigenze di lavoro alcune opere provvisionali devono essere
manomesse o rimosse, appena ultimate quelle lavorazioni indispensabile
ripristinare le protezioni, comunque sempre prima di abbandonare quel luogo di
lavoro
evitare i depositi di laterizi sui ponteggi esterni; quelli consentiti, necessari per
landamento del lavoro, non devono eccedere in altezza la tavola fermapiede
i depositi momentanei devono consentire la agevole esecuzione delle manovre
e dei movimenti necessari per lo svolgimento del lavoro
non sovraccaricare i ponti di servizio per lo scarico dei materiali che non
devono diventare dei depositi. Il materiale scaricato deve essere ritirato al pi
presto sui solai, comunque sempre prima di effettuare un nuovo scarico
tenere sgombri gli impalcati dei ponteggi e le zone di passaggio da materiali ed
attrezzature non pi in uso
eseguire la pulizia dei posti di lavoro e di passaggio, accumulando il materiale
di risulta per poterlo calare a terra convenientemente raccolto o imbragato
non gettare materiale dallalto
allinterno della costruzione sono utilizzati ponti su cavalletti. La loro costruzione
deve risultare sempre appropriata anche quando, per lesecuzione di lavori di
finitura, il loro utilizzo limitato nel tempo (lavoro di breve durata)
i tavoloni da m. 4 di lunghezza devono poggiare sempre su tre cavalletti e
devono essere almeno in numero di 4, ben accostati fra loro, fissati ai cavalletti
e con la parte a sbalzo non eccedente i cm 20
molte volte, specie nei lavori di finitura, vengono impiegati ponti su ruote
(trabattelli). Spesso il loro impiego non corretto, pertanto necessario
ricordare che, anche se la durata dei lavori limitata a pochi minuti, bisogna
rispettare le regole di sicurezza ed in particolare:
laltezza del trabattello deve essere quella prevista dal fabbricante, senza
limpiego di sovrastrutture
le ruote devono essere bloccate
limpalcato deve essere completo e fissato agli appoggi
i parapetti devono essere di altezza regolare (almeno m. 1), presenti sui quattro
lati e completi di tavole fermapiede
per laccesso alle mezze pontate, ai ponti su cavalletti, ai trabattelli, devono
essere utilizzate regolari scale a mano, non quelle confezionate in cantiere,
come abitudine di molti
le scale a mano devono avere altezza tale da superare di almeno m. 1 il piano
di arrivo, essere provviste di dispositivi antisdrucciolevoli, essere legate o fissate in
modo da non ribaltarsi e, quando sono disposte verso la parte esterna del
ponteggio, devono essere provviste di protezione (parapetto)

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
casco
guanti
otoprotettori
calzature di sicurezza
indumenti protettivi
maschere per la protezione delle vie respiratorie

PROCEDURE DI EMERGENZA
evacuazione del cantiere in caso di emergenza
per ogni postazione di lavoro necessario individuare una via di fuga, da
mantenere sgombra da ostacoli o impedimenti, che il personale potr utilizzare
per la normale circolazione ed in caso di emergenza.





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DELLOCA
Attivit di cantiere

FASI
7.1. 22 REALIZZAZIONE RECINZIONI ESTERNE

ATTIVITA CONTEMPLATE
preparazione delimitazione e sgombero area
predisposizione letto dappoggio
taglio, demolizione, scanalature, perforazione calcestruzzo e murature
approvvigionamento e trasporto interno materiali
posa recinzioni, cancelli
pulizia e movimentazione dei residui

ATTREZZATURE ADOPERATE
Camion
Bob-cat
Ruspa
Attrezzi duso comune

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D.P.R. 164/56
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
elettrici
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre

PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
elettrici
rumore
cesoiamento, stritolamento
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi
polveri, fibre

ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
verificare lintegrit degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi prima di ogni
inizio di attivit sui medesimi. Per molte cause potrebbero essere stati
danneggiati o manomessi (ad esempio durante il disarmo delle strutture, per
eseguire la messa a piombo, etc.)
prima di eseguire qualunque manomissione ricordate sempre che se per voi
pu non costituire un pericolo perch siete a conoscenza di quella situazione
(avendola creata), la stessa situazione diventa un pericolo grave per i vostri
compagni di lavoro che non ne sono informati
quando per esigenze di lavoro alcune opere provvisionali devono essere
manomesse o rimosse, appena ultimate quelle lavorazioni indispensabile
ripristinare le protezioni, comunque sempre prima di abbandonare quel luogo di
lavoro
evitare i depositi di laterizi sui ponteggi esterni; quelli consentiti, necessari per
landamento del lavoro, non devono eccedere in altezza la tavola fermapiede
i depositi momentanei devono consentire la agevole esecuzione delle manovre
e dei movimenti necessari per lo svolgimento del lavoro
non sovraccaricare i ponti di servizio per lo scarico dei materiali che non
devono diventare dei depositi. Il materiale scaricato deve essere ritirato al pi
presto sui solai, comunque sempre prima di effettuare un nuovo scarico
tenere sgombri gli impalcati dei ponteggi e le zone di passaggio da materiali ed
attrezzature non pi in uso
eseguire la pulizia dei posti di lavoro e di passaggio, accumulando il materiale
di risulta per poterlo calare a terra convenientemente raccolto o imbragato
non gettare materiale dallalto
allinterno della costruzione sono utilizzati ponti su cavalletti. La loro costruzione
deve risultare sempre appropriata anche quando, per lesecuzione di lavori di
finitura, il loro utilizzo limitato nel tempo (lavoro di breve durata)
i tavoloni da m. 4 di lunghezza devono poggiare sempre su tre cavalletti e
devono essere almeno in numero di 4, ben accostati fra loro, fissati ai cavalletti
e con la parte a sbalzo non eccedente i cm 20
molte volte, specie nei lavori di finitura, vengono impiegati ponti su ruote
(trabattelli). Spesso il loro impiego non corretto, pertanto necessario
ricordare che, anche se la durata dei lavori limitata a pochi minuti, bisogna
rispettare le regole di sicurezza ed in particolare:
laltezza del trabattello deve essere quella prevista dal fabbricante, senza
limpiego di sovrastrutture
le ruote devono essere bloccate
limpalcato deve essere completo e fissato agli appoggi
i parapetti devono essere di altezza regolare (almeno m. 1), presenti sui quattro
lati e completi di tavole fermapiede
per laccesso alle mezze pontate, ai ponti su cavalletti, ai trabattelli, devono
essere utilizzate regolari scale a mano, non quelle confezionate in cantiere,
come abitudine di molti
le scale a mano devono avere altezza tale da superare di almeno m. 1 il piano
di arrivo, essere provviste di dispositivi antisdrucciolevoli, essere legate o fissate in
modo da non ribaltarsi e, quando sono disposte verso la parte esterna del
ponteggio, devono essere provviste di protezione (parapetto)

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
casco
guanti
otoprotettori
calzature di sicurezza
indumenti protettivi
maschere per la protezione delle vie respiratorie

PROCEDURE DI EMERGENZA
evacuazione del cantiere in caso di emergenza
per ogni postazione di lavoro necessario individuare una via di fuga, da
mantenere sgombra da ostacoli o impedimenti, che il personale potr utilizzare
per la normale circolazione ed in caso di emergenza.










LAVORI DI COSTRUZIONE NUOVO ASILO INTERCOMUNALE PONTE
DELLOCA
Attivit di cantiere

Fase
7.1.23 RIMOZIONE CANTIERE

Valgono le indicazioni contenute nellarticolo 7.1.1

7.2 SICUREZZA MACCHINE, IMPIANTI E ATTREZZATURE

Sono di seguite elencate le macchine, attrezzature, utensili e le opere
provvisionali necessarie alla realizzazione delle opere, con lindividuazione dei
rischi evidenziati dallanalisi dei pericoli e delle situazioni pericolose durante il
lavoro nonch delle misure di prevenzione e istruzioni per gli addetti.

7.2 Attrezzature di lavoro - Opere Provvisionali

7.2.1 ANDATOIE E PASSERELLE

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 164/56 art. 29
Circolare Ministero del Lavoro 15/80

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
cadute dallalto
scivolamenti, cadute a livello
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi

CARATTERISTICHE DI SICUREZZA
devono essere allestite con buon materiale a regola darte, oltre che essere
realizzate in modo congruo per dimensioni ergonomiche, percorribilit in
sicurezza, portata ed essere conservate in efficienza per lintera durata del
lavoro
devono avere larghezza non inferiore a cm 60 se destinate al passaggio di sole
persone e cm 120 se destinate al trasporto di materiali
la pendenza massima ammissibile non deve superare il 50% (altezza pari a non
pi di met della lunghezza), anche se un rapporto del 25% pare essere pi
raccomandabile
nel caso di passerella inclinata con lunghezza superiore a m 6 deve essere
interrotta da pianerottoli di riposo

MISURE DI PREVENZIONE
verso il vuoto passerelle e andatoie devono essere munite di parapetti normali e
tavole fermapiede, al fine della protezione per caduta dallalto di persone e
materiale
sulle tavole che compongono il piano di calpestio devono essere fissati listelli
trasversali a distanza non maggiore del passo di un uomo carico (circa cm 40)
qualora costituiscano posto di passaggio non provvisorio e vi sia il pericolo di
caduta di materiale dallalto, vanno idoneamente difese con un impalcato di
sicurezza (parasassi)

ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
verificare la stabilit e la completezza della passerella o andatoia, con
particolare riguardo alle tavole che compongono il piano di calpestio
verificare di non sovraccaricare con carichi eccessivi
verificare di non dover movimentare manualmente carichi superiori a quelli
consentiti
segnalare al responsabile del cantiere eventuali non rispondenze a quanto
indicato

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
elmetto
calzature di sicurezza
guanti

7.2 Attrezzature di lavoro - Opere Provvisionali
7.2.2 PONTEGGI METALLICI

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 164/56 artt. 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38
Circolare Ministero del Lavoro 13/82
Circolare Ministero del Lavoro 149/85

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
cadute dallalto
punture, tagli, abrasioni
scivolamenti, cadute a livello
elettrici
caduta materiale dallalto
movimentazione manuale dei carichi

CARATTERISTICHE DI SICUREZZA
i ponteggi metallici, siano essi a tubi e giunti o ad elementi prefabbricati, devono
essere allestiti a regola darte, secondo le indicazioni del costruttore, con
materiale autorizzato, ed
essere conservati in efficienza per lintera durata del lavoro
possono essere impiegati solo se muniti della autorizzazione ministeriale
possono essere impiegati, senza documentazioni aggiuntive alla autorizzazione
ministeriale, per le situazioni previste dallautorizzazione stessa e per le quali la
stabilit della struttura assicurata, vale a dire strutture:
alte fino a m 20 dal piano di appoggio delle basette allestradosso del
piano di lavoro pi alto
conformi agli schemi-tipo riportati nella autorizzazione
comprendenti un numero complessivo di impalcati non superiore a quello
previsto negli schemi-tipo
con gli ancoraggi conformi a quelli previsti nella autorizzazione e in
ragione di almeno uno ogni mq 22
con sovraccarico complessivo non superiore a quello considerato nella
verifica di stabilit
con i collegamenti bloccati mediante lattivazione dei dispositivi di
sicurezza
i ponteggi che non rispondono anche ad una soltanto delle precedenti
condizioni non garantiscono il livello di sicurezza presupposto nella
autorizzazione ministeriale e devono pertanto essere giustificati da una
documentazione di calcolo e da un disegno esecutivo aggiuntivi redatti da un
ingegnere o architetto iscritto allalbo professionale
nel caso di ponteggio misto - unione di prefabbricato e tubi e giunti - se la cosa
non esplicitamente prevista dalla autorizzazione ministeriale necessaria la
documentazione di calcolo aggiuntiva
anche linstallazione sul ponteggio di tabelloni pubblicitari, teloni e reti obbliga alla
elaborazione della documentazione di calcolo aggiuntiva
le eventuali modifiche al ponteggio devono restare nellambito dello schema-
tipo che giustifica lesenzione dallobbligo del calcolo
quando non sussiste lobbligo del calcolo, schemi-tipo e disegno esecutivo
possono essere vistati dal responsabile di cantiere
tutti gli elementi metallici costituenti il ponteggio devono avere un carico di
sicurezza non inferiore a quello indicato nella autorizzazione ministeriale
tutti gli elementi metallici del ponteggio devono portare impressi, a rilievo o ad
incisione, il nome o il marchio del fabbricante

MISURE DI PREVENZIONE
il ponteggio, unitamente a tutte le altre misure necessarie ad eliminare i pericoli
di caduta di persone e cose, va previsto nei lavori eseguiti ad unaltezza
superiore ai due metri
in relazione ai luoghi ed allo spazio disponibile importante valutare quale sia il
tipo di ponteggio da utilizzare che meglio si adatta
il montaggio e lo smontaggio devono essere eseguiti da personale pratico ed
idoneo, dotato di dispositivi personali di protezione, rispettando quanto indicato
nella autorizzazione ministeriale e sotto la diretta sorveglianza di un preposto ai
lavori
costituendo, nel suo insieme, una vera e propria struttura complessa, il
ponteggio deve avere un piano di appoggio solido e di adeguata resistenza,
mezzi di collegamento efficaci, ancoraggi sufficienti, possedere una piena
stabilit
distanze, disposizioni e reciproche relazioni fra le componenti il ponteggio
devono rispettare le indicazioni del costruttore che compaiono sulla
autorizzazione ministeriale
gli impalcati, siano essi realizzati in tavole di legno che con tavole metalliche o
di materiale diverso, devono essere messi in opera secondo quanto indicato
nella autorizzazione ministeriale e in modo completo (per altre informazioni si
rimanda alle schede intavolati, parapetti, parasassi)
sopra i ponti di servizio vietato qualsiasi deposito, salvo quello temporaneo dei
materiali e degli attrezzi in uso, la cui presenza non deve intralciare i movimenti
e le manovre necessarie per landamento del lavoro ed il cui peso deve essere
sempre inferiore a quello previsto dal grado di resistenza del ponteggio
gli impalcati e i ponti di servizio devono avere un sottoponte di sicurezza,
costruito come il ponte, a distanza non superiore a m 2,50. Esso ha la funzione di
trattenere persone o materiali che possono cadere dal ponte soprastante in
caso di rottura di una tavola
limpalcato del ponteggio va corredato di una chiara indicazione in merito alle
condizioni di carico massimo ammissibile
il ponteggio metallico va protetto contro le scariche atmosferiche mediante
apposite calate e spandenti a terra
per i ponteggi metallici valgono, per quanto applicabili, le disposizioni relative ai
ponteggi in legno
oltre ai ponteggi, anche le altre opere provvisionali costituite da elementi
metallici o di notevole importanza e complessit in rapporto alle dimensioni ed
ai sovraccarichi devono essere erette in base ad un progetto comprendente
calcolo e disegno esecutivo

ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
verificare che il ponteggio venga realizzato dove necessario
verificare che venga conservato in buone condizioni di manutenzione, che la
protezione contro gli agenti nocivi esterni sia efficace e che il marchio del
costruttore si mantenga rintracciabile e decifrabile
appurarne stabilit e integrit ad intervalli periodici, dopo violente perturbazioni
atmosferiche o prolungata interruzione della attivit
procedere ad un controllo pi accurato quando si prende in carico un cantiere
gi avviato, con il ponteggio gi installato o in fase di completamento
accedere ai vari piani del ponteggio in modo comodo e sicuro. Se avviene,
come duso, tramite scale portatili, queste devono essere intrinsecamente
sicure e, inoltre, essere: vincolate, non in prosecuzione una dellaltra, sporgere di
almeno un metro dal piano di arrivo, protette se poste verso la parte esterna del
ponteggio
non salire o scendere lungo gli elementi del ponteggio
evitare di correre o saltare sugli intavolati del ponteggio
evitare di gettare dallalto materiali di qualsiasi genere o elementi metallici del
ponteggio
abbandonare il ponteggio in presenza di un forte vento
controllare che in cantiere siano conservate tutte le documentazioni tecniche
necessarie e richieste relative allinstallazione del ponteggio metallico
verificare che gli elementi del ponteggio ancora ritenuti idonei al reimpiego
siano tenuti separati dal materiale non pi utilizzabile
segnalare al responsabile del cantiere eventuali non rispondenze a quanto
indicato

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
elmetto
guanti
calzature di sicurezza
cintura di sicurezza


7.2 Attrezzature di lavoro - Opere Provvisionali
7.2.3 INTAVOLATI

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 164/56 artt. 23, 38

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
cadute dallalto
scivolamenti, cadute a livello
caduta materiale dallalto

CARATTERISTICHE DI SICUREZZA
le tavole che costituiscono il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie,
impalcati di servizio e di qualunque genere e tipo devono essere ricavate da
materiale di qualit e mantenute in perfetta efficienza per lintera durata dei
lavori
devono essere asciutte e con le fibre che le costituiscono parallele allasse
lo spessore deve risultare adeguato al carico da sopportare e, in ogni caso, le
dimensioni geometriche non possono essere inferiori a cm 4 di spessore e cm 20
di larghezza
non devono presentare nodi passanti che riducano pi del 10% la sezione di
resistenza
MISURE DI PREVENZIONE
le tavole debbono poggiare sempre su quattro traversi
non devono presentare parti a sbalzo
nella composizione del piano di calpestio, le loro estremit devono essere
sovrapposte per non meno di cm 40 e sempre in corrispondenza di un traverso
un piano di calpestio pu considerarsi utilizzabile a condizione che non disti pi
di m 2 dallordine pi alto di ancoraggi
le tavole messe in opera devono risultare sempre bene accostate fra loro e, nel
caso di ponteggio, allopera in costruzione. Solo per le opere cosiddette di
finitura consentito un distacco massimo dalla muratura di cm 20
quando tale distacco risulti superiore pu realizzarsi un piano di calpestio
esterno ai montanti e poggiante su traversi a sbalzo. Soluzione, questa,
contemplata anche in alcune autorizzazioni ministeriali
le tavole vanno assicurate contro gli spostamenti trasversali e longitudinali, in
modo che non possano scostarsi dalla posizione in cui sono state disposte o, nel
ponteggio, scivolare sui traversi
nel ponteggio le tavole di testata vanno assicurate
nel ponteggio le tavole esterne devono essere a contatto dei montanti
le tavole costituenti un qualsiasi piano di calpestio non devono essere
sollecitate con depositi e carichi superiori al loro grado di resistenza
il piano di calpestio di ponti, passerelle, andatoie, impalcati di servizio e di qualsiasi
genere e tipo, va mantenuto sgombro da materiali e attrezzature non pi in uso e
se collocato ad una
altezza maggiore di m 2, deve essere provvisto su tutti i lati verso il vuoto di un
robusto parapetto

ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
verificare con attenzione lintegrit e la completezza dei piani di calpestio,
specie degli impalcati del ponteggio
appurare che tutti gli intavolati ed i piani di calpestio a qualsiasi fine utilizzabili
siano raggiungibili in modo sicuro, sia che laccesso avvenga in modo diretto o
con il ricorso a mezzi diversi, la cui rispondenza allo scopo deve risultare idonea.
evitare di rimuovere le tavole dei ponteggi anche se in quel punto i lavori gi
sono stati completati
prima di abbandonare il luogo di lavoro ripristinare la situazione di sicurezza
originaria se per contingenze necessitanti si sono dovute rimuovere delle tavole
eseguire la pulizia degli impalcati, posti di lavoro e di passaggio, accumulando
il materiale di risulta per poterlo quindi raccogliere ed eliminare
verificare che gli intavolati, specie quelli dei ponti di servizio, non vengano
trasformati in depositi di materiale
controllare che gli intavolati non siano resi scivolosi dal depositarsi del ghiaccio
evitare di correre o saltare sugli intavolati
procedere ad un controllo accurato degli intavolati quando si prende in carico
un cantiere avviato, vale a dire con opere provvisionali gi installate o in fase di
completamento
le tavole da utilizzare per piani di calpestio e impalcati che non risultino pi in
perfette condizioni vanno immediatamente alienate
quelle ritenute ancora idonee alluso vanno liberate dai chiodi, pulite e
conservate in luoghi
asciutti e ventilati, senza contatto con il terreno
segnalare al responsabile di cantiere eventuali non rispondenze a quanto
indicato

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
elmetto
calzature di sicurezza
guanti
cintura di sicurezza

7.2 Attrezzature di lavoro - Opere Provvisionali
7.2.4 PARAPETTI

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55 artt. 10, 16, 23, 26, 27, 193, 213, 242
D.P.R. 164/56 artt. 4, 6, 24, 29, 56, 68, 69
Circolare Ministero del Lavoro 15/80
Circolare Ministero del Lavoro 13/82

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
cadute dallalto
caduta materiale dallalto

CARATTERISTICHE DI SICUREZZA
devono essere allestiti con buon materiale e a regola darte, risultare idonei allo
scopo, ed essere conservati in efficienza per lintera durata del lavoro
il parapetto regolare pu essere costituito da:
un corrente superiore, collocato allaltezza minima di m 1 dal piano di
calpestio, e da una tavola fermapiede, aderente al piano di
camminamento, di altezza variabile, ma tale da non lasciare uno spazio
vuoto, fra s e il mancorrente superiore, maggiore di cm 60
un corrente superiore, collocato allaltezza minima di m 1 dal piano di
calpestio, una tavola fermapiede, aderente al piano di camminamento,
alta non meno di cm 20 ed un corrente intermedio che non lasci uno
spazio libero, fra la tavola fermapiede ed il corrente superiore, maggiore
di cm 60

MISURE DI PREVENZIONE
vanno previsti per evitare la caduta nel vuoto di persone e materiale
sia i correnti che la tavola fermapiede devono essere applicati dalla parte interna
dei montanti o degli appoggi sia quando fanno parte dellimpalcato di un
ponteggio che in
qualunque altro caso
piani, piazzole, castelli di tiro e attrezzature varie possono presentare parapetti
realizzati con caratteristiche geometriche e dimensionali diverse
il parapetto con fermapiede va anche applicato sul lato corto, terminale,
dellimpalcato, procedendo alla cosiddetta intestatura del ponte
il parapetto con fermapiede va previsto sul lato del ponteggio verso la
costruzione quando il distacco da essa superi i cm 20 e non sia possibile
realizzare un piano di calpestio esterno, poggiante su traversi a sbalzo, verso
lopera stessa
il parapetto con fermapiede va previsto ai bordi delle solette che siano a pi di
m 2 di altezza
il parapetto con fermapiede va previsto ai bordi degli scavi che siano a pi di m
2 di altezza
il parapetto con fermapiede va previsto nei tratti prospicienti il vuoto di viottoli e
scale con gradini ricavate nel terreno o nella roccia quando si superino i m 2 di
dislivello
considerata equivalente al parapetto qualsiasi altra protezione - quale muro,
parete piena, ringhiera, lastra, grigliato, balaustrata e simili - in grado di
garantire prestazioni di sicurezza contro la caduta verso i lati aperti non inferiori
a quelle richieste per un parapetto normale

ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
verificare la presenza del parapetto di protezione dove necessario
verificare la stabilit, la completezza e gli aspetti dimensionali del parapetto di
protezione, con particolare riguardo alla consistenza strutturale ed al corretto
fissaggio, ottenuto in modo da poter resistere alle sollecitazioni nellinsieme ed in
ogni sua parte, tenuto conto delle condizioni ambientali e della sua specifica
funzione
non modificare n, tanto meno, eliminare un parapetto
segnalare al responsabile del cantiere eventuali non rispondenze a quanto
indicato

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
elmetto
calzature di sicurezza
guanti

7.2 Attrezzature di lavoro - Opere Provvisionali
7.2.5 PONTI SU CAVALLETTI

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 164/56 art. 51

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
cadute dallalto

CARATTERISTICHE DI SICUREZZA
devono essere allestiti con buon materiale e a regola darte ed essere
conservati in efficienza per lintera durata del lavoro
possono essere usati solo per lavori da eseguirsi al suolo o allinterno degli edifici
non devono avere altezza superiore a m 2. In caso contrario vanno perimetrati
con un normale parapetto
non devono essere montati sugli impalcati dei ponteggi esterni
non possono essere usati uno in sovrapposizione allaltro
i montanti non devono essere realizzati con mezzi di fortuna, del tipo scale a
pioli, pile di mattoni, sacchi di cemento

MISURE DI PREVENZIONE
i piedi dei cavalletti devono poggiare sempre su pavimento solido e compatto
la distanza massima fra due cavalletti pu essere di m 3,60 se si usano tavoloni
con sezione trasversale minima di 30 x 5 cm
per evitare di sollecitare al limite le tavole che costituiscono il piano di lavoro
opportuno che esse poggino sempre su tre cavalletti (tre cavalletti obbligatori
se si usano tavole con larghezza inferiore a 30 cm ma sempre con 5 cm di
spessore)
la larghezza dellimpalcato non deve essere inferiore a cm 90
le tavole dellimpalcato devono risultare bene accostate fra loro, essere fissate
ai cavalletti, non presentare parti a sbalzo superiori a cm 20

ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
verificare la planarit del ponte. Se il caso, spessorare con zeppe in legno e non
con mattoni o blocchi di cemento
verificare le condizioni generali del ponte, con particolare riguardo allintegrit
dei cavalletti ed alla completezza del piano di lavoro; allintegrit, al blocco ed
allaccostamento delle tavole
non modificare la corretta composizione del ponte rimuovendo cavalletti o
tavole n utilizzare le componenti - specie i cavalletti se metallici - in modo
improprio
non sovraccaricare il ponte con carichi non previsti o eccessivi ma caricarli con
i soli materiali ed attrezzi necessari per la lavorazione in corso
segnalare al responsabile del cantiere eventuali non rispondenze o mancanza
delle attrezzature per poter operare come indicato

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
elmetto
calzature di sicurezza

7.2 Attrezzature di lavoro - Opere Provvisionali
7.2.6 PONTI SU RUOTE

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55 art. 25
D.P.R. 164/56 artt. 30, 52
Circolare Ministero del Lavoro 24/82

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
caduta dallalto
caduta materiale dallalto

CARATTERISTICHE DI SICUREZZA
i ponti a torre su ruote vanno realizzati a regola darte, utilizzando buon
materiale, risultare idonei allo scopo ed essere mantenuti in efficienza per
lintera durata del lavoro
la stabilit deve essere garantita anche senza la disattivazione delle ruote -
prescindendo dal fatto che il ponte sia o meno ad elementi innestati - fino
allaltezza e per luso cui possono essere adibiti
nel caso in cui invece la stabilit non sia assicurata contemporaneamente alla
mobilit - vale a dire non necessario disattivare le ruote per garantire
lequilibrio del ponte - rientrano nella disciplina relativa alla autorizzazione
ministeriale, essendo assimilabili ai ponteggi metallici fissi
devono avere una base sufficientemente ampia da resistere, con largo
margine di sicurezza, ai carichi ed alle oscillazioni cui possono essere sottoposti
durante gli spostamenti o per colpi di vento ed in modo che non possano
essere ribaltati
laltezza massima consentita di m 15, dal piano di appoggio allultimo piano
di lavoro
per quanto riguarda la portata, non possono essere previsti carichi inferiori a
quelli di norma indicati per i ponteggi metallici destinati ai lavori di costruzione
i ponti debbono essere usati esclusivamente per laltezza per cui sono costruiti,
senza aggiunte di sovrastrutture
sullelemento di base deve trovare spazio una targa riportante i dati e le
caratteristiche salienti del ponte, nonch le indicazioni di sicurezza e duso di cui
tenere conto

MISURE DI PREVENZIONE
i ponti con altezza superiore a m 6 vanno corredati con piedi stabilizzatori
il piano di scorrimento delle ruote deve risultare compatto e livellato
le ruote devono essere metalliche, con diametro non inferiore a cm 20 e
larghezza almeno pari a cm 5, corredate di meccanismo di bloccaggio. Col
ponte in opera devono risultare sempre bloccate dalle due parti con idonei
cunei o con stabilizzatori
il ponte va corredato alla base di dispositivo per il controllo dellorizzontalit
per impedirne lo sfilo va previsto un blocco allinnesto degli elementi verticali,
correnti e diagonali
limpalcato deve essere completo e ben fissato sugli appoggi
il parapetto di protezione che perimetra il piano di lavoro deve essere
regolamentare e corredato sui quattro lati di tavola fermapiede alta almeno
cm 20
per laccesso ai vari piani di calpestio devono essere utilizzate scale a mano
regolamentari. Se presentano una inclinazione superiore a 75 vanno protette
con paraschiena, salvo adottare un dispositivo anticaduta da collegare alla
cintura di sicurezza
per laccesso sono consentite botole di passaggio, purch richiudibili con
coperchio praticabile
allesterno e per altezze considerevoli, i ponti vanno ancorati alla costruzione
almeno ogni due piani

ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
verificare che il ponte su ruote sia realmente tale e non rientri nel regime
imposto dalla autorizzazione ministeriale
rispettare con scrupolo le prescrizioni e le indicazioni fornite dal costruttore
verificare il buon stato di elementi, incastri, collegamenti
montare il ponte in tutte le parti, con tutte le componenti
accertare la perfetta planarit e verticalit della struttura e, se il caso, ripartire il
carico del ponte sul terreno con tavoloni
verificare lefficacia del blocco ruote
usare i ripiani in dotazione e non impalcati di fortuna
predisporre sempre sotto il piano di lavoro un regolare sottoponte a non pi di
m 2,50
verificare che non si trovino linee elettriche aeree a distanza inferiore a m 5
non installare sul ponte apparecchi di sollevamento
non effettuare spostamenti con persone sopra

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
elmetto
calzature di sicurezza
guanti
cintura di sicurezza

7.2 Attrezzature di lavoro - Attrezzature
7.2.7 SCALE A MANO

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55 artt. 18, 19, 21
D.P.R. 164/56 art. 8
D. L.gs 626/94 artt. 35, 39

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
cadute dallalto
urti, colpi, impatti, compressioni
cesoiamento (scale doppie)
movimentazione manuale dei carichi

CARATTERISTICHE DI SICUREZZA
SCALE SEMPLICI PORTATILI
devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego,
possono quindi essere in ferro, alluminio o legno, ma devono essere
sufficientemente resistenti ed avere dimensioni appropriate alluso
le scale in legno devono avere i pioli incastrati nei montanti che devono
essere trattenuti con tiranti in ferro applicati sotto i due pioli estremi; le
scale lunghe pi di 4 mt. devono avere anche un tirante intermedio
in tutti i casi devono essere provviste di dispositivi antisdruciolo alle
estremit inferiori dei due montanti e di elementi di trattenuta o di
appoggi antisdruciolevoli alle estremit superiori
SCALE AD ELEMENTI INNESTATI
la lunghezza della scala in opera non deve superare i 15 mt.
per lunghezze superiori agli 8 mt. devono essere munite di rompitratta
SCALE DOPPIE
non devono superare laltezza di 5 mt.
devono essere provviste di catena o dispositivo analogo che impedisca
lapertura della scala oltre il limite prestabilito di sicurezza
SCALE A CASTELLO
devono essere provviste di mancorrenti lungo la rampa e di parapetti sul
perimetro del pianerottolo
i gradini devono essere antiscivolo
devono essere provviste di impugnature per la movimentazione
devono essere provviste di ruote sui soli due montanti opposti alle
impugnature di movimentazione e di tamponi antiscivolo sui due
montanti a piede fisso

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
PRIMA DELLUSO:
la scala deve superare di almeno 1 mt. il piano di accesso, curando la
corrispondenza del piolo con lo stesso ( possibile far proseguire un solo
montante efficacemente fissato)
le scale usate per laccesso a piani successivi non devono essere poste una in
prosecuzione dellaltra
le scale poste sul filo esterno di una costruzione od opere provvisionali
(ponteggi) devono essere dotate di corrimano e parapetto
la scala deve distare dalla verticale di appoggio di una misura pari ad 1/4 della
propria lunghezza
vietata la riparazione dei pioli rotti con listelli di legno chiodati sui montanti
le scale posizionate su terreno cedevole vanno appoggiate su ununica tavola
di ripartizione
il sito dove viene installata la scala deve essere sgombro da eventuali materiali
e lontano dai passaggi

DURANTE LUSO:
le scale non vincolate devono essere trattenute al piede da altra persona
durante gli spostamenti laterali nessun lavoratore deve trovarsi sulla scala
evitare luso di scale eccessivamente sporgenti oltre il piano di arrivo
la scala deve essere utilizzata da una sola persona per volta limitando il peso
dei carichi da trasportare
quando vengono eseguiti lavori in quota, utilizzando scale ad elementi innestati,
una persona deve esercitare da terra una continua vigilanza sulla scala
la salita e la discesa vanno effettuate con il viso rivolto verso la scala

DOPO LUSO:
controllare periodicamente lo stato di conservazione provvedendo alla
manutenzione necessaria
le scale non utilizzate devono essere conservate in luogo riparato dalle
intemperie e, possibilmente, sospese ad appositi ganci.
segnalare immediatamente eventuali anomalie riscontrate, in particolare: pioli
rotti, gioco fra gli incastri, fessurazioni, carenza dei dispositivi antiscivolo e di
arresto.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
guanti
calzature di sicurezza
elmetto

7.2 Attrezzature di lavoro - Macchine
7.2.8 AUTOCARRO

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D. L.gs 626/94
Direttiva Macchine CEE 392/89
Codice e Disposizioni di Circolazione Stradale

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
urti, colpi, impatti, compressioni
olii minerali e derivati
cesoiamento, stritolamento
incendio

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
PRIMA DELLUSO:
verificare accuratamente lefficienza dei dispositivi frenanti e di tutti i comandi
in genere
verificare lefficienza delle luci, dei dispositivi di segnalazione acustici e luminosi
garantire la visibilit del posto di guida
controllare che i percorsi in cantiere siano adeguati per la stabilit del mezzo

DURANTE LUSO:
segnalare loperativit del mezzo col girofaro in area di cantiere
non trasportare persone allinterno del cassone
adeguare la velocit ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo duomo in
prossimit dei posti di lavoro
richiedere laiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti o
quando la visibilit incompleta
non azionare il ribaltabile con il mezzo in posizione inclinata
non superare la portata massima
non superare lingombro massimo
posizionare e fissare adeguatamente il carico in modo che risulti ben distribuito
e che non possa subire spostamenti durante il trasporto
non caricare materiale sfuso oltre laltezza delle sponde
assicurarsi della corretta chiusura delle sponde
durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare
segnalare tempestivamente eventuali gravi guasti
DOPO LUSO:
eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego, con
particolare riguardo per i pneumatici e freni, segnalando eventuali anomalie
pulire convenientemente il mezzo curando gli organi di comando

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
guanti
calzature di sicurezza
elmetto
indumenti protettivi (tute)

7.2 Attrezzature di lavoro - Macchine
7.2.9 BETONIERA

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 164/56
D.P.R. 303/56
D. L.gs 626/94
Direttiva Macchine CEE 392/89
Circolare Ministero del Lavoro 103/80

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni
elettrici
rumore
cesoiamento, stritolamento
allergeni
caduta materiale dallalto
polveri, fibre
getti, schizzi
movimentazione manuale dei carichi

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
PRIMA DELLUSO:
verificare la presenza ed efficienza delle protezioni: alla tazza, alla corona, agli
organi di trasmissione, agli organi di manovra
verificare lefficienza dei dispositivi di arresto di emergenza
verificare la presenza e lefficienza della protezione sovrastante il posto di
manovra (tettoia)
verificare lintegrit dei collegamenti elettrici e di messa a terra per la parte
visibile ed il corretto funzionamento degli interruttori e dispositivi elettrici di
alimentazione e manovra
DURANTE LUSO:
vietato manomettere le protezioni
vietato eseguire operazioni di lubrificazione, pulizia, manutenzione o
riparazione sugli organi in movimento
nelle betoniere a caricamento automatico accertarsi del fermo macchina
prima di eseguire interventi sui sistemi di caricamento o nei pressi di questi
nelle betoniere a caricamento manuale le operazioni di carico non devono
comportare la movimentazione di carichi troppo pesanti e/o in condizioni
disagiate. Pertanto necessario utilizzare le opportune attrezzature manuali
quali pale o secchie
DOPO LUSO:
assicurarsi di aver tolto tensione ai singoli comandi ed allinterruttore generale di
alimentazione al quadro
lasciare sempre la macchina in perfetta efficienza, curandone la pulizia alla fine
delluso e leventuale lubrificazione
ricontrollare la presenza e lefficienza di tutti i dispositivi di protezione (in quanto
alla ripresa del lavoro la macchina potrebbe essere riutilizzata da altra persona)

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
guanti
calzature di sicurezza
elmetto
otoprotettori
maschera per la protezione delle vie respiratorie
indumenti protettivi (tute)

7.2 Attrezzature di lavoro - Macchine
7.2.10 AUTOBETONIERA

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 164/56
D.P.R. 303/56
D. L.gs 626/94
Direttiva Macchine CEE 392/89
Codice e Disposizioni di Circolazione Stradale
Circolare Ministero del Lavoro 103/80

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
urti, colpi, impatti, compressioni
olii minerali e derivati
cesoiamento, stritolamento
allergeni
caduta materiale dallalto
caduta dallalto
scivolamenti, cadute a livello
incendio

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
PRIMA DELLUSO:
verificare lefficienza delle luci, dei dispositivi di segnalazione acustici e luminosi
garantire la visibilit del posto di guida
verificare accuratamente lefficienza dei dispositivi frenanti e di tutti i comandi
di guida
verificare lefficienza dei comandi del tamburo
controllare lefficienza della protezione della catena di trasmissione e delle
relative ruote dentate
verificare lefficienza delle protezioni degli organi in movimento
verificare lefficienza della scaletta e delleventuale dispositivo di blocco in
posizione di riposo
verificare lintegrit delle tubazioni dellimpianto oleodinamico (con benna di
scaricamento)
controllare che i percorsi in cantiere siano adeguati per la stabilit del mezzo

DURANTE LUSO:
segnalare loperativit del mezzo col girofaro in area di cantiere
adeguare la velocit ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo duomo in
prossimit dei posti di lavoro
richiedere laiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti o
quando la visibilit incompleta
non transitare o stazionare in prossimit del bordo degli scavi
durante gli spostamenti e lo scarico tenere fermo il canale
tenersi a distanza di sicurezza durante le manovre di avvicinamento ed
allontanamento della benna
durante il trasporto bloccare il canale
durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare
pulire accuratamente il tamburo, la tramoggia ed il canale
segnalare tempestivamente eventuali gravi guasti
DOPO LUSO:
eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego, con
particolare riguardo ai pneumatici ed i freni, segnalando eventuali anomalie
pulire convenientemente il mezzo curando gli organi di comando

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
guanti
calzature di sicurezza
elmetto
indumenti protettivi (tute)

7.2 Attrezzature di lavoro - Macchine
7.2.11 CLIPPER (SEGA CIRCOLARE)

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94
Direttiva Macchine CEE 392/89
Norme CEI

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
punture, tagli, abrasioni, contusioni
elettrici
rumore
polveri, fibre
scivolamenti, cadute a livello

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
PRIMA DELLUSO:
posizionare stabilmente la macchina
verificare lintegrit delle parti elettriche visibili
verificare lefficienza del dispositivo contro il riavviamento del motore in seguito
ad uninterruzione e ritorno dellenergia elettrica (bobina di sgancio)
verificare lefficienza delle protezioni laterali, della lama e del carter della
cinghia
verificare lefficienza del carrellino portapezzo
riempire il contenitore dellacqua
illuminare a sufficienza larea di lavoro
non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione

DURANTE LUSO:
mantenere larea di lavoro sgombra da materiale di scarto
scollegare lalimentazione elettrica durante le pause
segnalare tempestivamente eventuali malfunzionamenti
indossare indumenti aderenti al corpo senza parti svolazzanti

DOPO LUSO:
disalimentare la macchina
eseguire le operazioni di revisione, manutenzione e pulizia necessarie al
reimpiego con la macchina scollegata elettricamente
per la manutenzione attenersi alle indicazioni del libretto

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
guanti
calzature di sicurezza
grembiule impermeabile
otoprotettori

7.2 Attrezzature di lavoro - Macchine
7.2.12 COMPATTATORE A PIATTO VIBRANTE

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
Direttiva Macchine CEE 392/89
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
vibrazioni
rumore
gas
incendio

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
PRIMA DELLUSO:
verificare la consistenza dellarea da compattare
verificare lefficienza dei comandi
verificare lefficienza dellinvolucro coprimotore
verificare lefficienza del carter della cinghia di trasmissione

DURANTE LUSO:
non lasciare la macchina in moto senza sorveglianza
non utilizzare la macchina in ambienti chiusi e poco ventilati
durante il rifornimento di carburante spegnere il motore e non fumare
segnalare tempestivamente eventuali malfunzionamenti

DOPO LUSO:
chiudere il rubinetto della benzina
eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego della
macchina a motore spento

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
guanti
calzature di sicurezza
otoprotettori

7.2 Attrezzature di lavoro - Macchine
7.2.13 COMPRESSORE DARIA

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94
Direttiva Macchine CEE 392/89

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
rumore
gas
olii minerali e derivati
incendio

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
PRIMA DELLUSO:
posizionare la macchina in luoghi sufficientemente areati
sistemare in posizione stabile il compressore
allontanare dalla macchina materiali infiammabili
verificare la funzionalit della strumentazione
controllare lintegrit dellisolamento acustico
verificare lefficienza del filtro di trattenuta per acqua e particelle dolio
verificare lefficienza del filtro dellaria aspirata
verificare le connessioni dei tubi

DURANTE LUSO:
aprire il rubinetto dellaria prima dellaccensione e mantenerlo aperto fino al
raggiungimento dello stato di regime del motore
tenere sotto controllo i manometri
non rimuovere gli sportelli del vano motore
effettuare i rifornimenti di carburante a motore spento e non fumare
segnalare tempestivamente eventuali malfunzionamenti

DOPO LUSO:
spegnere il motore e scaricare il serbatoio dellaria
eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego della
macchina a motore spento
nelle operazioni di manutenzione attenersi alle indicazioni del libretto della
macchina

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
guanti
calzature di sicurezza
elmetto
otoprotettori
indumenti protettivi (tute)

7.2 Attrezzature di lavoro - Macchine
7.2.14 DUMPER

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
Direttiva Macchine CEE 392/89
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
rumore
vibrazioni
gas
olii minerali e derivati
ribaltamento
incendio

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
PRIMA DELLUSO:
verificare il funzionamento dei comandi di guida con particolare riguardo per i
freni
verificare lefficienza dei gruppi ottici per lavorazioni in mancanza di
illuminazione
verificare la presenza del carter al volano
verificare il funzionamento dellavisatore acustico e del girofaro
controllare che i percorsi siano adeguati per la stabilit del mezzo

DURANTE LUSO:
adeguare la velocit ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo duomo in
prossimit dei posti di lavoro
non percorrere lunghi tragitti in retromarcia
non trasportare altre persone
durante gli spostamenti abbassare il cassone
eseguire lo scarico in posizione stabile tenendo a distanza di sicurezza il
personale addetto ai lavori
mantenere sgombro il posto di guida
mantenere puliti i comandi da grasso, olio, etc.
non rimuovere le protezioni del posto di guida
richiedere laiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti o
quando la visibilit incompleta
durante i rifornimenti spegnere il motore e non fumare
segnalare tempestivamente eventuali gravi anomalie

DOPO LUSO:
riporre correttamente il mezzo azionando il freno di stazionamento
eseguire le operazioni di revisione e pulizia necessarie al reimpiego della
macchina a motore spento, segnalando eventuali guasti
eseguire la manutenzione secondo le indicazioni del libretto

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
calzature di sicurezza
otoprotettori
elmetto
guanti
indumenti protettivi (tute)

7.2 Attrezzature di lavoro - Macchine
7.2.15 ESCAVATORE CON MARTELLO DEMOLITORE

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
Direttiva Macchine CEE 392/89
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
urti, colpi, impatti, compressioni
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
contatto con linee elettriche aeree
rumore
olii minerali e derivati
ribaltamento
incendio

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
PRIMA DELLUSO:
verificare che nella zona di lavoro non vi siano linee elettriche che possano
interferire con le manovre
controllare i percorsi e le aree di manovra approntando gli eventuali
rafforzamenti
verificare lefficienza dei comandi
verificare lefficienza dei gruppi ottici per le lavorazioni in mancanza di
illuminazione
verificare che lavvisatore acustico e il girofaro siano regolarmente funzionanti
controllare la chiusura di tutti gli sportelli del vano motore
garantire la visibilit del posto di guida
verificare lintegrit dei tubi flessibili e dellimpianto oleodinamico in genere
controllare lefficienza dellattacco del martello e delle connessioni dei tubi
delimitare la zona a livello di rumorosit elevato
DURANTE LUSO:
segnalare loperativit del mezzo col girofaro
non ammettere a bordo della macchina altre persone
chiudere gli sportelli della cabina
utilizzare gli stabilizzatori ove presenti
mantenere sgombra e pulita la cabina
mantenere stabile il mezzo durante la demolizione
nelle fasi inattive tenere a distanza di sicurezza il braccio dai lavoratori
per le interruzioni momentanee di lavoro, prima di scendere dal mezzo azionare
il dispositivo di blocco dei comandi
durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare
segnalare tempestivamente eventuali gravi anomalie
DOPO LUSO:
posizionare correttamente la macchina abbassando il braccio a terra,
azionando il blocco comandi ed il freno di stazionamento
pulire gli organi di comando da grasso, olio, etc.
eseguire le operazioni di revisione e manutenzione seguendo le indicazioni del
libretto, segnalando eventuali guasti

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
calzature di sicurezza
otoprotettori
guanti
elmetto
indumenti protettivi (tute)

7.2 Attrezzature di lavoro - Macchine
7.2.16 ESCAVATORE

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
Direttiva Macchine CEE 392/89
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
urti, colpi, impatti, compressioni
contatto con linee elettriche aeree
vibrazioni
scivolamenti, cadute a livello
rumore
olii minerali e derivati
ribaltamento
incendio

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
PRIMA DELLUSO:
verificare che nella zona di lavoro non vi siano linee elettriche che possano
interferire con le manovre
controllare i percorsi e le aree di lavoro approntando gli eventuali rafforzamenti
controllare lefficienza dei comandi
verificare lefficienza dei gruppi ottici per le lavorazioni in mancanza di
illuminazione
verificare che lavvisatore acustico e il girofaro siano regolarmente funzionanti
controllare la chiusura di tutti gli sportelli del vano motore
garantire la visibilit del posto di manovra
verificare lintegrit dei tubi flessibili e dellimpianto oleodinamico in genere

DURANTE LUSO:
segnalare loperativit del mezzo col girofaro
chiudere gli sportelli della cabina
usare gli stabilizzatori, ove presenti
non ammettere a bordo della macchina altre persone
nelle fasi di inattivit tenere a distanza di sicurezza il braccio dai lavoratori
per le interruzioni momentanee di lavoro, prima di scendere dal mezzo, azionare
il dispositivo di blocco dei comandi
mantenere sgombra e pulita la cabina
richiedere laiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti o
quando la visibilit incompleta
durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare
segnalare tempestivamente eventuali gravi anomalie

DOPO LUSO:
pulire gli organi di comando da grasso, olio, etc.
posizionare correttamente la macchina, abbassando la benna a terra,
inserendo il blocco comandi ed azionando il freno di stazionamento
eseguire le operazioni di revisione e manutenzione seguendo le indicazioni del
libretto e segnalando eventuali guasti

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
calzature di sicurezza
guanti
indumenti protettivi (tute)

7.2 Attrezzature di lavoro - Macchine
7.2.18 POMPA PER C.L.S.

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D. L.gs 626/94
Direttiva Macchine CEE 392/89
Codice e Disposizioni di Circolazione Stradale

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
allergeni
getti, schizzi
scivolamenti, cadute a livello
contatto con linee elettriche aeree
olii minerali e derivati

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
PRIMA DELLUSO:
verificare accuratamente lefficienza dei dispositivi frenanti e di tutti i comandi
in genere
verificare lefficienza delle luci, dei dispositivi acustici e luminosi
garantire la visibilit del posto di guida
verificare lefficienza della pulsantiera
verificare lefficienza delle protezioni degli organi di trasmissione
verificare lassenza di linee elettriche aeree che possano interferire con le
manovre
controllare che i percorsi in cantiere siano adeguati per la visibilit del mezzo
posizionare il mezzo utilizzando gli stabilizzatori

DURANTE LUSO:
segnalare loperativit del mezzo col girofaro in area di cantiere
non rimuovere la griglia di protezione sulla vasca
dirigere le manovre di avvicinamento dellautobetoniera alla pompa
segnalare eventuali gravi malfunzionamenti
DOPO LUSO:
pulire convenientemente la vasca e la tubazione
eseguire le operazioni di manutenzione e revisione necessarie al reimpiego,
segnalando eventuali anomalie

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
guanti
calzature di sicurezza
elmetto
indumenti protettivi (tute)

7.2 Attrezzature di lavoro - Macchine
7.2.19 SEGA CIRCOLARE

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D. L.gs 626/94
D. L.gs 277/91
Direttiva Macchine CEE 392/89
Norme CEI

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
punture, tagli, abrasioni
elettrici
rumore
scivolamenti, cadute a livello
caduta materiale dallalto

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
PRIMA DELLUSO:
verificare la presenza ed efficienza della cuffia di protezione registrabile o a
caduta libera sul banco di lavoro in modo tale che risulti libera la sola parte
attiva del disco necessaria per effettuare la lavorazione
verificare la presenza ed efficienza del coltello divisore in acciaio posto dietro la
lama e registrato a non pi di 3 mm. dalla dentatura del disco (il suo scopo
quello di tenere aperto il taglio, quando si taglia legname per lungo, al fine di
evitare il possibile rifiuto del pezzo o leccessivo attrito delle parti tagliate contro
le facciate del disco)
verificare la presenza e lefficienza degli schermi ai due lati del disco nella parte
sottostante il banco di lavoro, in modo tale che sia evitato il contatto di tale
parte di lama per azioni accidentali (come ad esempio potrebbe accadere
durante lazionamento dellinterruttore di manovra)
verificare la presenza ed efficienza degli spingitoi di legno per aiutarsi nel taglio
di piccoli pezzi (se ben conformati ed utilizzati evitano di portare le mani troppo
vicino al disco o comunque sulla sua traiettoria
verificare la stabilit della macchina (le vibrazioni eccessive possono provocare
lo sbandamento del pezzo in lavorazione o delle mani che trattengono il pezzo)
verificare la pulizia dellarea circostante la macchina, in particolare di quella
corrispondente al posto di lavoro (eventuale materiale depositato pu
provocare inciampi o scivolamenti)
verificare la pulizia della superficie del banco di lavoro (eventuale materiale
depositato pu costituire intralcio durante luso e distrarre laddetto
dalloperazione di taglio)
verificare lintegrit dei collegamenti elettrici e di terra dei fusibili e delle
coperture delle parti sotto tensione (scatole morsettiere - interruttori)
verificare il buon funzionamento dellinterruttore di manovra
verificare la disposizione del cavo di alimentazione (non deve intralciare le
manovre, non deve essere soggetto ad urti o danneggiamenti con il materiale
lavorato o da lavorare, non deve intralciare i passaggi)

DURANTE LUSO:
registrare la cuffia di protezione in modo tale che limbocco venga a sfiorare il
pezzo in lavorazione o verificare che sia libera di alzarsi al passaggio del pezzo
in lavorazione e di abbassarsi sul banco di lavoro, per quelle basculanti
per tagli di piccoli pezzi e, comunque, per quei tagli in cui le mani si verrebbero
a trovare in prossimit del disco o sulla sua traiettoria, indispensabile utilizzare
spingitoi
non distrarsi: il taglio di un pezzo dura pochi secondi, le mani servono tutta la
vita
normalmente la cuffia di protezione anche un idoneo dispositivo atto a
trattenere le schegge
usare gli occhiali, se nella lavorazione specifica la cuffia di protezione risultasse
insufficiente a trattenere le schegge

DOPO LUSO:
ricordate, che dopo di voi, la macchina potrebbe venire utilizzata da altra
persona e che quindi deve essere lasciata in perfetta efficienza
lasciare il banco di lavoro libero da materiali
lasciare la zona circostante pulita con particolare riferimento a quella
corrispondente al posto di lavoro
verificare lefficienza delle protezioni
segnalare le eventuali anomalie al responsabile del cantiere

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
guanti
calzature di sicurezza
elmetto
otoprotettori
occhiali

7.2 Attrezzature di lavoro - Macchine
7.2.20 TRANCIAFERRI, TRONCATRICE

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 164/56
D. L.gs 626/94
Direttiva Macchine CEE 392/89
Norme CEI

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
elettrici
punture, tagli, abrasioni
cesoiamento, stritolamento
scivolamenti, cadute a livello
caduta materiale dallalto

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
PRIMA DELLUSO:
verificare lintegrit del cavo e della spina
verificare lefficienza del pedale di comando e dellinterruttore
non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione e proteggerlo da
eventuali danneggiamenti
verificare che la macchina si trovi in posizione stabile
verificare lefficienza del carter dellorgano di trasmissione
verificare la presenza della tettoia di protezione del posto di lavoro (dove
necessario)

DURANTE LUSO:
tenere le mani sempre distanti dallorgano lavoratore della macchina
non eseguire tagli di piccoli pezzi senza luso di attrezzi speciali
non tagliare pi di una barra contemporaneamente
tenere sgombro da materiali il posto di lavoro
non rimuovere i dispositivi di protezione

DOPO LUSO:
scollegare elettricamente la macchina
eseguire le operazioni di manutenzione con la macchina scollegata
elettricamente, segnalando eventuali guasti

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
guanti
calzature di sicurezza
elmetto

7.2 Attrezzature di lavoro - Utensili
7.2.21 AVVITATORE ELETTRICO

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D. L.gs 626/94
Direttiva Macchine CEE 392/89
Norme CEI

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
elettrici
urti, colpi, impatti, compressioni

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
PRIMA DELLUSO:
utilizzare solo utensili a doppio isolamento (220V), o utensili alimentati a
bassissima tensione di sicurezza (50V), comunque non collegati elettricamente a
terra
controllare lintegrit dei cavi e della spina dalimentazione
verificare la funzionalit dellutensile
verificare che lutensile sia di conformazione adatta

DURANTE LUSO:
non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione
interrompere lalimentazione elettrica nelle pause di lavoro
segnalare eventuali malfunzionamenti

DOPO LUSO:
scollegare elettricamente lutensile

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
guanti
calzature di sicurezza

7.2 Attrezzature di lavoro - Utensili
7.2.22 POMPA A MANO PER DISARMANTE

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D. L.gs 626/94


RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
getti e schizzi
nebbia
allergeni

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
PRIMA DELLUSO:
verificare la funzionalit dellutensile
controllare le connessioni dei tubi con lerogatore e la pompa
durante il rifornimento evitare il contatto con le sostanze impiegate

DURANTE LUSO:
eseguire il lavoro in condizioni di stabilit adeguata
evitare la dispersione nellambiente dei prodotti considerati tossici - nocivi

DOPO LUSO:
pulire accuratamente lutensile prima di riporlo
curare ligiene personale

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
guanti
calzature di sicurezza
occhiali o visiera
indumenti protettivi (tuta)



7.2 Attrezzature di lavoro - Utensili
7.2.23 FLESSIBILE (SMERIGLIATRICE)

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94
Direttiva Macchine CEE 392/89
Norme CEI

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
punture, tagli, abrasioni
rumore
polvere
vibrazioni
elettrici

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
PRIMA DELLUSO:
verificare che lutensile sia a doppio isolamento (220V)
controllare che il disco sia idoneo al lavoro da eseguire
controllare il fissaggio del disco
verificare lintegrit delle protezioni del disco e del cavo di alimentazione
verificare il funzionamento dellinterruttore

DURANTE LUSO:
impugnare saldamente lutensile per le due maniglie
eseguire il lavoro in posizione stabile
non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione
non manomettere la protezione del disco
interrompere lalimentazione elettrica durante le pause di lavoro
verificare lintegrit del cavo e della spina di alimentazione

DOPO LUSO:
staccare il collegamento elettrico dellutensile
controllare lintegrit del disco e del cavo di alimentazione
pulire lutensile
segnalare eventuali malfunzionamenti

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
guanti
occhiali o visiera
calzature di sicurezza
mascherina antipolvere
otoprotettori
elmetto
indumenti protettivi (tuta)

7.2 Attrezzature di lavoro - Utensili
7.2.24 UTENSILI A MANO

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D. L.gs 626/94

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
urti, colpi, impatti, compressioni
punture, tagli, abrasioni

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
PRIMA DELLUSO:
controllare che lutensile non sia deteriorato
sostituire i manici che presentino incrinature o scheggiature
verificare il corretto fissaggio del manico
selezionare il tipo di utensile adeguato allimpiego
per punte e scalpelli utilizzare idonei paracolpi ed eliminare le sbavature dalle
impugnature

DURANTE LUSO:
impugnare saldamente lutensile
assumere una posizione corretta e stabile
distanziare adeguatamente gli altri lavoratori
non utilizzare in maniera impropria lutensile
non abbandonare gli utensili nei passaggi ed assicurarli da una eventuale
caduta dallalto
utilizzare adeguati contenitori per riporre gli utensili di piccola taglia

DOPO LUSO:
pulire accuratamente lutensile
riporre correttamente gli utensili
controllare lo stato duso dellutensile

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
guanti
elmetto
calzature di sicurezza
occhiali

7.2 Attrezzature di lavoro - Utensili
7.2.25 MARTELLO DEMOLITORE ELETTRICO

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94
Direttiva Macchine CEE 392/89
Norme CEI

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
urti, colpi, impatti, compressioni
rumore
polvere
vibrazioni
elettrico

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
PRIMA DELLUSO:
verificare che lutensile sia del tipo a doppio isolamento (220V), o alimentato a
bassissima tensione di sicurezza (50V), comunque non collegato a terra
verificare lintegrit del cavo e della spina di alimentazione
verificare il funzionamento dellinterruttore
segnalare la zona esposta a livello di rumorosit elevato

DURANTE LUSO:
impugnare saldamente lutensile con le due mani tramite le apposite maniglie
eseguire il lavoro in condizioni di stabilit adeguata
non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione
staccare il collegamento elettrico durante le pause di lavoro
DOPO LUSO:
scollegare elettricamente lutensile
controllare lintegrit del cavo dalimentazione
pulire lutensile
segnalare eventuali malfunzionamenti

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
guanti
occhiali o visiera
calzature di sicurezza
mascherina antipolvere
otoprotettori
elmetto
indumenti protettivi (tuta)

7.2 Attrezzature di lavoro - Utensili
7.2.26 MARTELLO DEMOLITORE PNEUMATICO

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94
Direttiva Macchine CEE 392/89

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
urti, colpi, impatti, compressioni
rumore
polvere
vibrazioni

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
PRIMA DELLUSO:
verificare la presenza e lefficienza della cuffia antirumore
verificare lefficienza del dispositivo di comando
controllare le connessioni tra tubi di alimentazione ed utensile
segnalare la zona esposta a livello di rumorosit elevato

DURANTE LUSO:
impugnare saldamente lutensile
eseguire il lavoro in condizioni di stabilit adeguata
utilizzare il martello senza forzature
evitare turni di lavoro prolungati e continui
interrompere lafflusso dellaria nelle pause di lavoro e scaricare la tubazione
segnalare tempestivamente eventuali malfunzionamenti
DOPO LUSO:
disattivare il compressore e scaricare il serbatoio dellaria
scollegare i tubi di alimentazione dellaria
controllare lintegrit dei tubi di adduzione dellaria

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
guanti
occhiali o visiera
calzature di sicurezza
mascherina antipolvere
otoprotettori
elmetto
indumenti protettivi (tuta)





7.2 Attrezzature di lavoro - Utensili
7.2.27 CANNELLO PER SALDATURA OSSIACETILENICA

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D. L.gs 626/94

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
calore, fiamme
incendio, scoppio
gas, vapori

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
PRIMA DELLUSO:
verificare lassenza di gas o materiale infiammabile nellambiente o su tubazioni
e/o serbatoi sui quali si effettuano gli interventi
verificare la stabilit e il vincolo delle bombole sul carrello portabombole
verificare lintegrit dei tubi in gomma e le connessioni tra le bombole ed il
cannello
controllare i dispositivi di sicurezza contro il ritorno di fiamma, in prossimit
dellimpugnatura, dopo i riduttori di pressione e nelle tubazioni lunghe pi di 5
m.
verificare la funzionalit dei riduttori di pressione e dei manometri
in caso di lavorazione in ambienti confinati predisporre un adeguato sistema di
aspirazione fumi e/o di ventilazione

DURANTE LUSO:
trasportare le bombole con lapposito carrello
evitare di utilizzare la fiamma libera in corrispondenza delle bombole e delle
tubazioni del gas
non lasciare le bombole esposte ai raggi solari o ad altre fonti di calore
nelle pause di lavoro spegnere la fiamma e chiudere lafflusso del gas
opportuno tenere un estintore sul posto di lavoro
segnalare eventuali malfunzionamenti

DOPO LUSO:
spegnere la fiamma chiudendo le valvole dafflusso del gas
riporre le bombole nel deposito di cantiere

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
guanti
occhiali
calzature di sicurezza
maschera a filtri
grembiule in cuoio

7.2 Attrezzature di lavoro - Utensili
7.2.28 SALDATRICE ELETTRICA

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D. L.gs 626/94
Direttiva Macchine CEE 392/89
Norme CEI

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
elettrico
gas, vapori
radiazioni (non ionizzanti)
calore

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
PRIMA DELLUSO:
verificare lintegrit dei cavi e della spina di alimentazione
verificare lintegrit della pinza portaelettrodo
non effettuare operazioni di saldatura in presenza di materiali infiammabili

DURANTE LUSO:
non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione
allontanare il personale non addetto alle operazioni di saldatura
nelle pause di lavoro interrompere lalimentazione elettrica
in caso di lavorazione in ambienti confinati, predisporre un adeguato sistema di
aspirazione fumi e/o di ventilazione

DOPO LUSO:
staccare il collegamento elettrico della macchina
segnalare eventuali malfunzionamenti

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
guanti
calzature di sicurezza
elmetto
maschera
gambali e grembiule protettivo

7.2 Attrezzature di lavoro - Utensili
7.2.29 TRAPANO ELETTRICO

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94
Direttiva Macchine CEE 392/89
Norme CEI

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
punture, tagli, abrasioni
polvere
elettrici
rumore

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
PRIMA DELLUSO:
verificare che lutensile sia a doppio isolamento (220V), o alimentato a
bassissima tensione di sicurezza (50V), comunque non collegato elettricamente
a terra
verificare lintegrit e lisolamento dei cavi e della spina di alimentazione
verificare il funzionamento dellinterruttore
controllare il regolare fissaggio della punta

DURANTE LUSO:
eseguire il lavoro in condizioni di stabilit adeguata
interrompere lalimentazione elettrica durante le pause di lavoro
non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione

DOPO LUSO:
staccare il collegamento elettrico dellutensile
pulire accuratamente lutensile
segnalare eventuali malfunzionamenti

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
guanti
calzature di sicurezza
mascherina per la polvere
otoprotettori

7.2 Attrezzature di lavoro - Utensili
7.2.30 VIBRATORE ELETTRICO PER CALCESTRUZZO

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D.P.R. 303/56
D. L.gs 626/94
Direttiva Macchine CEE 392/89
Norme CEI

RISCHI EVIDENZIATI DALLANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE
DURANTE IL LAVORO
vibrazioni
elettrici
allergeni

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
PRIMA DELLUSO:
verificare lintegrit dei cavi di alimentazione e della spina
posizionare il trasformatore in un luogo asciutto

DURANTE LUSO:
proteggere il cavo dalimentazione
non mantenere a lungo fuori dal getto lago in funzione
nelle pause di lavoro interrompere lalimentazione elettrica
DOPO LUSO:
scollegare elettricamente lutensile
pulire accuratamente lutensile
segnalare eventuali malfunzionamenti

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
guanti
calzature di sicurezza
elmetto


















7.3 SICUREZZA E IGIENE DEL LAVORO CONNESSA CON LE
LAVORAZIONI NOCIVE E ALLUSO DEI MATERIALI E DELLE SOSTANZE
CHIMICHE

Sono di seguito descritte le fasi necessarie allesecuzione dellopera con
lindividuazione delle macchine, attrezzature ed utensili necessari, dei rischi
connessi alle singole operazioni, nonch i mezzi di protezione individuali.

LAVORI DI COSTRUZIONE NUOVO ASILO INTERCOMUNALE PONTE
DELLOCA
Attivit di cantiere

1. AGENTI CHIMICI


ATTIVITA INTERESSATE
Tutte le attivit nelle quali vi sia la presenza di prodotti, originati da una reazione
chimica voluta e controllata dalluomo, potenzialmente pericolosi per luomo
stesso.

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
Legge 256/74 e successive modificazioni e integrazioni
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
PRIMA DELLATTIVITA:
tutte le lavorazioni devono essere precedute da una valutazione tesa ad
evitare limpiego di sostanze chimiche nocive e a sostituire ci che nocivo
con ci che non lo o lo meno
prima dellimpiego della specifica sostanza occorre consultare letichettatura e
le istruzioni per luso al fine di applicare le misure di sicurezza pi opportune (il
significato dei simboli, le frasi di rischio ed i consigli di prudenza sono di seguito
riportati)
la quantit dellagente chimico da impiegare deve essere ridotta al minimo
richiesto dalla lavorazione
tutti i lavoratori addetti o comunque presenti devono essere adeguatamente
informati e formati sulle modalit di deposito e di impiego delle sostanze, sui
rischi per la salute connessi, sulle attivit di prevenzione da porre in essere e sulle
procedure anche di pronto soccorso da adottare in caso di emergenza

DURANTE LATTIVITA:
fatto assoluto divieto di fumare, mangiare o bere sul posto di lavoro
indispensabile indossare lequipaggiamento idoneo (guanti, calzature,
maschere per la protezione delle vie respiratorie, tute etc.) da adottarsi in
funzioni degli specifici agenti chimici presenti
DOPO LATTIVITA:
tutti gli esposti devono seguire una scrupolosa igiene personale che deve
comprendere anche il lavaggio delle mani, dei guanti, delle calzature e degli
altri indumenti indossati
deve essere prestata una particolare attenzione alle modalit di smaltimento
degli eventuali residui della lavorazione (es. contenitori usati)

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
guanti
calzature
occhiali protettivi
maschere per la protezione delle vie respiratorie
abbigliamento protettivo

PRONTO SOCCORSO E MISURE DI EMERGENZA
al verificarsi di situazioni di allergie, intossicazioni e affezioni riconducibili
allutilizzo di agenti chimici necessario condurre linteressato al pi vicino
centro di Pronto Soccorso

SORVEGLIANZA SANITARIA
sono sottoposti a sorveglianza sanitaria, previo parere del medico competente,
tutti i soggetti che utilizzano o che si possono trovare a contatto con agenti
chimici considerati pericolosi in conformit alle indicazioni contenute
nelletichetta delle sostanze impiegate

* * *
COME RICONOSCERE LA PRESENZA DI SOSTANZE PERICOLOSE NEI PRODOTTI
CHIMICI
Le norme, discendenti dalla legge 29 maggio 1974, n. 256 concernente la
classificazione e disciplina dellimballaggio e delletichettatura delle sostanze e
dei preparati pericolosi, impongono di riportare sulla confezione di tali sostanze
determinati simboli e sigle e consentono, per gli oltre mille prodotti o sostanze per
le quali tali indicazioni sono obbligatorie, di ottenere informazioni estremamente
utili per dare applicazione alle regole richiamate nella scheda bibliografica n. 4.
Analoghe informazioni sono riportate, in forma pi esplicita, nella scheda
tossicologica relativa al prodotto pericoloso che fornita o pu essere richiesta al
fabbricante.
Prodotti non soggetti allobbligo di etichettatura non sono considerati
pericolosi.
Specie le informazioni deducibili dalletichettatura non sono di immediata
comprensione in quanto vengono date tramite simboli e sigle che si riferiscono ad
una ben precisa e codificata chiave di lettura.
Al di l del nome della sostanza o del prodotto, che essendo un nome
chimico (per esempio, 1,1 Diossi-etano, TCA, trietilamina, etc.) dice ben poco
allutilizzatore, elementi preziosi sono forniti:
dal simbolo;
dal richiamo a rischi specifici;
dai consigli di prudenza.

I SIMBOLI
Sono stampati in nero su fondo giallo-arancione e sono i seguenti:
esplosivo (E): una bomba che esplode;
comburente (O): una fiamma sopra un cerchio;
facilmente infiammabile (F): una fiamma;
tossico (T): un teschio su tibie incrociate;
nocivo (Xn): una croce di SantAndrea;
corrosivo (C): la raffigurazione dellazione corrosiva di un acido;
irritante (Xi): una croce di SantAndrea;
altamente o estremamente infiammabile (+F): una fiamma;
altamente tossico o molto tossico (+T): un teschio su tibie incrociate.

I RISCHI SPECIFICI
Vengono indicati mediante le cosidette frasi di rischio. Tali frasi sono sintetizzate
tramite la lettera R e un numero, secondo il seguente codice:
R1 Esplosivo allo stato secco
R2 Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti
dignizione
R3 Elevato rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre
sorgenti dignizione
R4 Forma composti metallici esplosivi molto sensibili
R5 Pericolo di esplosione per riscaldamento
R6 Esplosivo a contatto o senza contatto con laria
R7 Pu provocare un incendio
R8 Pu provocare laccensione di materie combustibili
R9 Esplosivo in miscela con materie combustibili
R10 Infiammabile
R11 Facilmente infiammabile
R12 Altamente infiammabile
R13 Gas liquefatto altamente infiammabile
R14 Reagisce violentemente con lacqua
R15 A contatto con lacqua libera gas facilmente infiammabili
R16 Pericolo di esplosione se mescolato con sostanze comburenti
R17 Spontaneamente infiammabile allaria
R18 Durante luso pu formare con aria miscele esplosive/infiammabili
R19 Pu formare perossidi esplosivi
R20 Nocivo per inalazione
R21 Nocivo a contatto con la pelle
R22 Nocivo per ingestione
R23 Tossico per inalazione
R24 Tossico a contatto con la pelle
R25 Tossico per ingestione
R26 Altamente tossico per inalazione
R27 Altamente tossico a contatto con la pelle
R28 Altamente tossico per ingestione
R29 A contatto con lacqua libera gas tossici
R30 Pu divenire facilmente infiammabile durante luso
R31 A contatto con acidi libera gas tossico
R32 A contatto con acidi libera gas altamente tossico
R33 Pericolo di effetti cumulativi
R34 Provoca ustioni
R35 Provoca gravi ustioni
R36 Irritante per gli occhi
R37 Irritante per le vie respiratorie
R38 Irritante per la pelle
R39 Pericolo di effetti irreversibili molto gravi
R40 Possibilit di effetti irreversibili
(+)R41 Rischio di gravi lesioni oculari
R42 Pu provocare sensibilizzazione per inalazione
R43 Pu provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle
(+)R44 Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato
(+)R45 Pu provocare il cancro
(+)R46 Pu provocare alterazioni genetiche ereditarie
(+)R47 Pu provocare malformazioni congenite
(+)R48 Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata
R14/15 Reagisce violentemente con lacqua liberando gas facilmente
infiammabili
R15/29 A contatto con lacqua libera gas tossici facilmente infiammabili
R20/21 Nocivo per inalazione e contatto con la pelle
R20/22 Nocivo per inalazione e ingestione
R20/21/22 Nocivo per inalazione, ingestione e contatto con la pelle
R21/22 Nocivo a contatto con la pelle e per ingestione
R23/24 Tossico per inalazione e contatto con la pelle
R23/25 Tossico per inalazione e ingestione
R23/24/25 Tossico per inalazione, ingestione e contatto con la pelle
R24/25 Tossico a contatto con la pelle e per ingestione
R26/27 Altamente tossico per inalazione e contatto con la pelle
R26/28 Altamente tossico per inalazione e per ingestione
R26/27/28 Altamente tossico per inalazione, ingestione e contatto con la pelle
R27/28 Altamente tossico a contatto con la pelle e per ingestione
R36/37 Irritante per gli occhi e le vie respiratorie
R36/38 Irritante per gli occhi e per la pelle
R36/37/38 Irritante per gli occhi, le vie respiratorie e la pelle
R37/38 Irritante per le vie respiratorie e la pelle
R42/43 Pu provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la
pelle


I CONSIGLI DI PRUDENZA
Sono sintetizzati dalla lettera S seguita da un numero, secondo il seguente codice:
S1 Conservare sotto chiave
S2 Conservare fuori della portata dei bambini
S3 Conservare in luogo fresco
S4 Conservare lontano da locali di abitazione
S5 Conservare sotto .......... (liquido appropriato da indicarsi da parte
del fabbricante)
S6 Conservare sotto .......... (gas inerte da indicarsi da parte del
fabbricante)
S7 Conservare il recipiente ben chiuso
S8 Conservare al riparo dellumidit
S9 Conservare il recipiente in luogo ben ventilato
S12 Non chiudere ermeticamente il recipiente
S13 Conservare lontano da alimenti o mangimi e da bevande
S14 Conservare lontano da .......... (sostanze incompatibili da precisare
da parte del produttore)
S15 Conservare lontano dal calore
S16 Conservare lontano da fiamme e scintille - Non fumare
S17 Tenere lontano da sostanze combustibili
S18 Manipolare ed aprire il recipiente con cautela
S20 Non mangiare n bere durante limpiego
S21 Non fumare durante limpiego
S22 Non respirare le polveri
S23 Non respirare i gas/fumi/vapori/aerosoli (termini appropriati da
precisare da parte del produttore)
S24 Evitare il contatto con la pelle
S25 Evitare il contatto con gli occhi
S26 In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e
abbondantemente con acqua e consultare il medico
S27 Togliersi di dosso immediatamente gli indumenti contaminati
S28 In caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente ed
abbondantemente con ......... (prodotti da indicarsi da parte del
fabbricante)
S29 Non gettare i residui nelle fognature
S30 Non versare acqua sul prodotto
S33 Evitare laccumulo di cariche elettrostatiche
S34 Evitare lurto e lo sfregamento
S35 Non disfarsi del prodotto e del recipiente se non con le dovute
precauzioni
S36 Usare indumenti protettivi adatti
S37 Usare guanti adatti
S38 In caso di ventilazione insufficiente, usare un apparecchio
respiratorio adatto
S39 Proteggersi gli occhi e la faccia
S40 Per pulire il pavimento e gli oggetti contaminati da questo
prodotto, usare ...... (da precisare da parte del produttore)
S41 In caso di incendio e/o esplosione non respirare i fumi
S42 Durante le fumigazioni usare un apparecchio respiratorio adatto
(termini appropriati da precisare da parte del produttore)
S43 In caso di incendio usare .........(mezzi estinguenti idonei da
indicarsi da parte del fabbricante. Se lacqua aumenta il rischio
precisare Non usare acqua)
S44 In caso di malessere consultare il medico (se possibile mostrargli
letichetta)
S45 In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il
medico (se possibile mostragli letichetta)
(+)S46 In caso dingestione consultare immediatamente il medico (se
possibile mostrargli letichetta)
(+)S47 Conservare a temperatura non superiore a ....C (da precisare da
parte del fabbricante)
(+)S48 Mantenere umido con ...... (mezzo appropriato da precisare da
parte del fabbricante)
(+)S49 Conservare soltanto nel recipiente originale
(+)S50 Non mescolare con ....... (da specificare da parte del fabbricante)
(+)S51 Usare soltanto in luogo ben ventilato
(+)S52 Non utilizzare su grandi superfici in locali abitati
S53 Evitare lesposizione procurarsi speciali istruzioni prima delluso
S1/2 Conservare sotto chiave e fuori della portata dei bambini
S3/7/9 Tenere il recipiente ben chiuso in luogo fresco e ben ventilato
S3/9 Tenere il recipiente in luogo fresco e ben ventilato
(+)S3/9/14 Conservare in luogo fresco e ben ventilato lontano da ....
(materiali incompatibili da precisare da parte del fabbricante)
(+)S3/9/14/49 Conservare soltanto nel contenitore originale in luogo fresco e ben
ventilato lontano da ...... (materiali incompatibili da precisare da
parte del fabbricante)
(+)S3/9/49 Conservare soltanto nel contenitore originale in luogo fresco e ben
ventilato
(+)S3/14 Conservare in luogo fresco lontano da ........... (materiali
incompatibili da precisare da parte del fabbricante)
S7/8 Conservare il recipiente ben chiuso e al riparo dallumidit
S7/9 Tenere il recipiente ben chiuso e in luogo ben ventilato
S20/21 Non mangiare, n bere, n fumare durante limpiego
S24/25 Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle
S36/37 Usare indumenti protettivi e guanti adatti
S36/37/39 Usare indumenti protettivi e guanti adatti e proteggersi gli occhi/la
faccia
S36/39 Usare indumenti protettivi adatti e proteggersi gli occhi/la faccia
S37/39 Usare guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia
(+)S47/39 Conservare soltanto nel contenitore originale a temperatura non
superiore a ..... C (da precisare da parte del fabbricante)







LAVORI DI COSTRUZIONE NUOVO ASILO INTERCOMUNALE PONTE
DELLOCA
Attivit di cantiere
2. AGENTI BIOLOGICI

ATTIVITA INTERESSATE
Tutte le attivit nelle quali vi sia la presenza di qualsiasi microrganismo, anche se
geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che
potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni. Le principali sono quelle
svolte in possibili ambienti insalubri quali ad es.:
manutenzione di fognature (canali, pozzi e gallerie)

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D. L.gs 277/91
D. L.gs 626/94

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
PRIMA DELLATTIVITA:
prima dellinizio di qualsiasi attivit nella quale i lavoratori possano venire a
contatto con agenti biologici nocivi necessario effettuare una preventiva
valutazione ambientale, seguita da una eventuale bonifica del sito
il personale, a qualunque titolo presente, deve essere adeguatamente
informato e formato sulla modalit di corretta esecuzione del lavoro e sulle
attivit di prevenzione da porre in essere

DURANTE LATTIVITA:
fatto assoluto divieto di fumare, mangiare o bere sul posto di lavoro
indispensabile indossare lequipaggiamento idoneo (guanti, stivali, etc.)

DOPO LATTIVITA:
tutti gli esposti devono seguire una scrupolosa igiene personale che deve
comprendere anche il lavaggio delle mani, dei guanti, delle calzature e degli
altri indumenti in soluzione disinfettante

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
guanti
calzature (stivali)
maschere per la protezione delle vie respiratorie

PRONTO SOCCORSO E MISURE DI EMERGENZA
in caso di allergia, intossicazione, infezione da agenti biologici necessario
condurre linteressato al pi vicino centro di Pronto Soccorso ...

SORVEGLIANZA SANITARIA
tutti gli addetti sono sottoposti a sorveglianza sanitaria e, previo parere del
medico competente, alle eventuali vaccinazioni ritenute necessarie (es.
antiepatite)

7.4 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Tutto il personale che opera in cantiere dovr essere dotato, durante
lesecuzione delle lavorazioni impartitegli, essere dotato dei dispositivi di
protezione individuale.
Dotazione personale a tutti i lavoratori, con firma per ricevuta, di:
scarpe antinfortunistiche con interlamina, puntale in acciaio e suola antiscivolo
casco a protezione del capo a norme UNI o elmetto di sicurezza
cuffia antirumore e tappi auricolari
occhiali di sicurezza e visiere ( antischegge, protettivi da saldature ecc.)
cinture di sicurezza, funi di trattenuta, sistemi di assorbimento frenato di ennergia
guanti in pelle
indumenti protettivi particolari (secondo necessit)
mascherine antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti

Con lobbligo per il capo cantiere di mantenere le scorte ed effettuare la
distribuzione.

7.4 Attrezzature di lavoro - Dispositivi di protezione individuale
7.4.1 CALZATURE DI SICUREZZA

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 303/56
D.P.R. 547/55
D. L.gs 475/92
D. L.gs 626/94

ANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE PER LE QUALI OCCORRE
UTILIZZARE IL DPI
urti, colpi, impatti e compressioni
punture, tagli e abrasioni
calore, fiamme
freddo

SCELTA DEL DPI IN FUNZIONE DELLATTIVITA LAVORATIVA
scarpe di sicurezza con suola imperforabile e puntale di protezione: lavori su
impalcature, demolizioni, lavori in cls ed elementi prefabbricati
scarpe di sicurezza con intersuola termoisolante: attivit su e con masse molto
fredde o ardenti
scarpe di sicurezza a slacciamento rapido: in lavorazioni a rischio di
penetrazione di masse incandescenti fuse e nella movimentazione di materiale
di grandi dimensioni

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
nei luoghi di lavoro utilizzare sempre la calzatura di sicurezza idonea allattivit
(scarpa, scarponcino, stivale)
rendere disponibile in azienda informazioni adeguate su ogni DPI utilizzato in
funzione del rischio lavorativo
le calzature di sicurezza devono essere consegnate individualmente al
lavoratore


7.4 Attrezzature di lavoro - Dispositivi di protezione individuale
7.4.2 CASCO O ELMETTO DI SICUREZZA

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 303/56
D.P.R. 547/55
D. L.gs 475/92
D. L.gs 626/94

ANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE PER LE QUALI OCCORRE
UTILIZZARE IL DPI
urti, colpi, impatti
caduta materiali dallalto

CARATTERISTICHE DEL DPI
il casco o elmetto, oltre ad essere robusto per assorbire gli urti e altre azioni di
tipo meccanico, affinch possa essere indossato quotidianamente, deve essere
leggero, ben areato, regolabile, non irritante e dotato di regginuca per la
stabilit in talune lavorazioni (montaggio ponteggi metallici, montaggio
prefabbricati)
il casco deve essere costituito da una calotta a conchiglia, da una bardatura e
da una fascia antisudore anteriore. La bardatura deve permettere la
regolazione in larghezza
luso del casco deve essere compatibile con lutilizzo di altri DPI, vi sono caschi
che per la loro conformazione permettono linstallazione di visiere o cuffie di
protezione
verificare che il DPI riporti la marcatura CE, risultando conforme alle norme
tecniche nazionali o di altri Paesi della Comunit Europea

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
rendere disponibile in azienda informazioni adeguate su ogni DPI utilizzato in
funzione del rischio lavorativo
lelmetto in dotazione deve essere consegnato individualmente al lavoratore
ed usato ogni qualvolta si eseguano lavorazioni con pericolo di caduta di
materiali ed attrezzature dallalto
lelmetto deve essere tenuto pulito, specialmente la bardatura, la quale deve
essere sostituita quando presenti segni di cedimento o logoramento alle cinghie
segnalare tempestivamente eventuali anomalie o danni che possano
pregiudicare la resistenza del DPI

7.4 Attrezzature di lavoro - Dispositivi di protezione individuale
7.4.3 CINTURE DI SICUREZZA, FUNI DI TRATTENUTA, SISTEMI DI ASSORBIMENTO
FRENATO DI ENERGIA

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 547/55
D. L.gs 475/92
D. L.gs 626/94

ANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE PER LE QUALI OCCORRE
UTILIZZARE IL DPI
caduta dallalto

SCELTA DEL DPI IN FUNZIONE DELLATTIVITA LAVORATIVA
ogni qualvolta non sono attuabili misure di protezione collettiva, si possono
utilizzare i DPI
per lavori di breve entit sulle carpenterie, opere di edilizia industrializzata
(banches et tables), montaggio prefabbricati, montaggio e smontaggio
ponteggi, montaggio gru etc.
si devono utilizzare le cinture di sicurezza con bretelle e fasce gluteali,
univocamente ad una idonea fune di trattenuta che limiti la caduta a non pi
di 1,5 m., e terminare in un gancio di sicurezza del tipo a moschettone. Luso
della fune deve avvenire in concomitanza a dispositivi ad assorbimento di
energia (dissipatori) perch anche cadute da altezze modeste possono
provocare forze darresto elevate
verificare che il DPI riporti il marchio CE su tutti gli elementi costruttivi. Farsi
rilasciare la dichiarazione di conformit CE

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
attenersi alle disposizioni e informazioni messe a disposizione dallazienda
sulluso del DPI
periodicamente verificare lintegrit dei componenti e segnalare
tempestivamente al responsabile di cantiere eventuali anomalie riscontrate
durante luso

7.4 Attrezzature di lavoro - Dispositivi di protezione individuale
7.4.4 CUFFIE E TAPPI AURICOLARI

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 303/56
D.P.R. 547/55
D. L.gs 277/91
D. L.gs 475/92
D. L.gs 626/94

ANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE PER LE QUALI OCCORRE
UTILIZZARE IL DPI
rumore

SCELTA DEL DPI IN FUNZIONE DELLATTIVITA LAVORATIVA
la caratteristica ideale di un DPI contro il rumore quello di assorbire le
frequenze sonore pericolose per ludito, rispettando nello stesso tempo le
frequenze utili per la comunicazione e per la percezione dei pericoli. E
indispensabile nella scelta dei DPI valutare prima lentit del rumore
considerato che il livello di rumore considerato dannoso oltre gli 85 dB(A)
(media giornaliera), la scelta del DPI deve tener conto di diversi fattori, fra cui la
praticit di un tipo rispetto ad altri, per soddisfare ogni esigenza di impiego
possiamo scegliere se utilizzare cuffie antirumore, tappetti auricolari monouso o
archetti
verificare che il DPI riporti la marcatura CE, risultando conforme alle norme
tecniche nazionali o di altri Paesi della Comunit Europea

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
attenersi alle disposizioni e informazioni messe a disposizione dallazienda
sulluso del DPI
mantenere in stato di efficienza e sempre puliti i DPI
il DPI va consegnato individualmente al lavoratore che lo user ogni qualvolta si
eseguono lavorazioni che comportino il rischio rumore


7.4 Attrezzature di lavoro - Dispositivi di protezione individuale
7.4.5 GUANTI

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 303/56
D.P.R. 547/55
D. L.gs 475/92
D. L.gs 626/94

ANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE PER LE QUALI OCCORRE
UTILIZZARE IL DPI
punture, tagli, abrasioni
vibrazioni
getti, schizzi
catrame
amianto
olii minerali e derivati
calore
freddo
elettrici

SCELTA DEL DPI IN FUNZIONE DELLATTIVITA LAVORATIVA
I guanti devono proteggere le mani contro uno o pi rischi o da prodotti e
sostanze nocive per la pelle. A seconda della lavorazione o dei materiali si dovr
far ricorso ad un tipo di guanto appropriato:
guanti per uso generale lavori pesanti (tela rinforzata): resistenti a tagli,
abrasioni, strappi, perforazioni, al grasso e allolio
uso: maneggio di materiali da costruzione, mattoni, piastrelle, legname,
costruzioni di carpenteria leggera
guanti per lavori con solventi e prodotti caustici (gomma): resistenti ai solventi,
prodotti caustici e chimici, taglio, abrasione e perforazione
uso: verniciatura (anche a spruzzo), manipolazioni varie
guanti adatti al maneggio di catrame, olii, acidi e solventi: resistenti alla
perforazione, taglio e abrasione, impermeabili e resistenti ai prodotti chimici
uso: maneggio di prodotti chimici, olii disarmanti, lavorazioni in presenza
di catrame
guanti antivibrazioni: resistenti al taglio, strappi, perforazione e ad assorbimento
delle vibrazioni
uso: lavori con martelli demolitori, con doppio spessore sul palmo,
imbottitura di assorbimento delle vibrazioni e chiusura di velcro
guanti per elettricisti: resistenti a tagli, abrasioni, strappi e isolanti
uso: per tutti i lavori su parti in tensione (non devono mai essere usati per
tensioni superiori a quelle indicate)
guanti di protezione contro il calore: resistenti allabrasione, strappi, tagli e
anticalore
uso: lavori di saldatura o di manipolazione di prodotti caldi
guanti di protezione dal freddo: resistenti al taglio, strappi, perforazione e isolanti
dal freddo
uso: trasporti in inverno o lavorazioni in condizioni climatiche fredde in
generale
Verificare che il DPI riporti la marcatura CE, risultando conforme alle norme
tecniche nazionali o di altri Paesi della Comunit Europea.

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
rendere disponibile in azienda informazioni adeguate su ogni DPI utilizzato in
funzione del rischio lavorativo
i guanti in dotazione, devono essere costantemente tenuti a disposizione e
consegnati al lavoratore individualmente sul luogo di lavoro
segnalare tempestivamente al responsabile di cantiere eventuali anomalie
riscontrate durante luso


7.4 Attrezzature di lavoro - Dispositivi di protezione individuale

7.4.6 INDUMENTI PROTETTIVI PARTICOLARI

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 303/56
D.P.R. 547/55
D. L.gs 475/92
D. L.gs 626/94

ANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE PER LE QUALI OCCORRE
UTILIZZARE IL DPI
calore, fiamme
investimento
nebbie
getti, schizzi
amianto
freddo

CARATTERISTICHE DELLINDUMENTO E SCELTA DEL DPI IN FUNZIONE DELLATTIVITA
LAVORATIVA
oltre ai DPI tradizionali esiste una serie di indumenti che in talune circostanze e
particolari attivit lavorative svolgono anche la funzione di DPI
per il settore delle costruzioni esse sono:
grembiuli e gambali per asfaltisti
tute speciali per verniciatori, scoibentatori di amianto, coibentatori di fibre
minerali
copricapi a protezione dei raggi solari
indumenti da lavoro ad alta visibilit per tutti i soggetti impegnati nei
lavori stradali o che comunque operano in zone di forte flusso di mezzi
dopera
indumenti di protezione contro le intemperie (giacche, pantaloni
impermeabili, indumenti termici)
verificare che il DPI riporti la marcatura CE, risultando conforme alle norme
tecniche nazionali o di altri Paesi della Comunit Europea

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
attenersi alle disposizioni e informazioni messe a disposizione dallazienda
sulluso di DPI
periodicamente verificare lintegrit dei componenti e segnalare
tempestivamente al responsabile di cantiere eventuali anomalie riscontrate
durante luso

7.4 Attrezzature di lavoro - Dispositivi di protezione individuale
7.4.7 MASCHERA ANTIPOLVERE, APPARECCHI FILTRANTI O ISOLANTI

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 320/56
D.P.R. 303/56
D.P.R. 547/55
D. L.gs 277/91
D. L.gs 475/92
D. L.gs 626/94

ANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE PER LE QUALI OCCORRE
UTILIZZARE IL DPI
polveri, fibre
fumi
nebbie
gas, vapori
catrame, fumo
amianto

SCELTA DEL DPI IN FUNZIONE DELLATTIVITA LAVORATIVA
i pericoli per le vie respiratorie sono essenzialmente di due tipi:
deficienza di ossigeno nella miscela inspirata
inalazione di aria contenente inquinanti nocivi, solidi (amianto, polveri),
gassosi (fumi e vapori di combustione o di sintesi) e liquidi (nebbie
prodotte da attrezzature o macchinari)
per la protezione degli inquinanti che possono essere presenti nei singoli
ambienti di lavoro, si pu scegliere fra i seguenti DPI:
maschere antipolvere monouso: per polvere e fibre
respiratori semifacciali dotati di filtro: per vapori, gas nebbie, fumi, polveri
e fibre
respiratori semifacciali a doppio filtro sostituibile: per gas, vapori, polveri
apparecchi respiratori a mandata daria: per isolarsi completamente
dallatmosfera esterna, usati per verniciature a spruzzo o sabbiature
la scelta delluno o dellaltro DPI deve essere fatta stabilendo preventivamente
il tipo di inquinamento presente
verificare che il DPI riporti il marchio di conformit CE

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
attenersi alle disposizioni e informazioni messe a disposizione dallazienda
sulluso del DPI
sostituire i filtri ogni qualvolta lolfatto segnala odori particolari o quando
diminuisce la capacit respiratoria
segnalare tempestivamente al responsabile di cantiere eventuali anomalie
riscontrate durante luso
il DPI deve essere consegnato personalmente al lavoratore che lo user ogni
qualvolta sar necessario

7.4 Attrezzature di lavoro - Dispositivi di protezione individuale
7.4.8 OCCHIALI DI SICUREZZA E VISIERE

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
D.P.R. 303/56
D.P.R. 547/55
D. L.gs 475/92
D. L.gs 626/94

ANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE PER LE QUALI OCCORRE
UTILIZZARE IL DPI
radiazioni (non ionizzanti)
getti, schizzi
polveri, fibre

SCELTA DEL DPI IN FUNZIONE DELLATTIVITA LAVORATIVA
luso degli occhiali di sicurezza obbligatorio ogni qualvolta si eseguano
lavorazioni che possono produrre lesioni agli occhi per la proiezione di schegge
o corpi estranei
le lesioni possono essere di tre tipi:
meccaniche: schegge, trucioli, aria compressa, urti accidentali
ottiche: irradiazione ultravioletta, luce intensa, raggi laser
termiche: liquidi caldi, corpi estranei caldi
gli occhiali devono avere sempre schermi laterali per evitare le proiezioni di
materiali o liquidi di rimbalzo o comunque di provenienza laterale
per gli addetti alluso di fiamma libera (saldatura guaina bituminosa, ossitaglio)
o alla saldatura elettrica ad arco voltaico, gli occhiali o lo schermo devono
essere di tipo inattinico, cio di colore o composizione delle lenti (stratificate)
capace di filtrare i raggi UV (ultravioletti) e IR (infrarossi) capaci di portare
lesioni alla cornea e al cristallino, e in alcuni casi anche la retina
le lenti degli occhiali devono essere realizzate in vetro o in materiale plastico
(policarbonato)
verificare che il DPI riporti la marcatura CE, risultando conforme alle norme
tecniche nazionali o di altri Paesi della Comunit Europea

MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
attenersi alle disposizioni e informazioni messe a disposizione dallazienda
sulluso del DPI
gli occhiali o la visiera devono essere tenuti ben puliti, consegnati
individualmente al lavoratore e usati ogni qualvolta sia necessario
segnalare tempestivamente al responsabile di cantiere eventuali anomalie
riscontrate durante luso

8.0 CONCLUSIONI
A conclusione di quanto precedentemente esposto debita considerazione
va ripetuta per le seguenti situazioni:
prima e durante la fase degli scavi dovranno essere condotti gli opportuni
accertamenti volti a verificare lesistenza di condotte interrate (gas, energia
elettrica, acqua, telefono) non conosciute al momento della redazione del
presente piano
durante le operazioni di demolizione dovr essere impedita ogni lavorazione al
di sotto delle zone interessate dai lavori e laccesso alle aree a tutti gli estranei
per un raggio determinato dalla proiezione delle macchine operatrici
tutti i sub appaltatori dovranno redigere un proprio piano di sicurezza operativo
che dovr essere relazionato con il presente piano;
particolare attenzione dovr essere posta per il coordinamento delle due
squadre durante lesecuzione dei lavori di scavo, movimentazione terra, posa
tubazioni ecc, in particolare nella movimentazione dei mezzi ;
alle riunioni indette dal coordinatore in fase di esecuzione dovranno
partecipare tutti i soggetti interessati
Prima dellesecuzione degli impianti dovr essere effettuata una riunione con
gli installatori per approntare un programma di lavoro di dettaglio che eviti
pericolose interferenze lavorative. In occasione del completamento degli
impianti andr coordinata lattivit tra i vari installatori anche attraverso
lassegnazione a rotazione di diverse aree di intervento.




























INDICE
CAP. 1.0 CARATTERISTICHE GENERALI DELLOPERA
CAP. 2.0 DOCUMENTAZIONE DI CANTIERE

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO
INTRODUZIONE
CAP. 3.0 DESCRIZIONE DELLE OPERE
CAP. 3.5 TEMPOGRAMMA DELLE OPERE
CAP. 4.0 ORGANIZZAZIONE GENERALE DEL CANTIERE
CAP. 5.0 STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA
CAP. 6.0 MODALITA DI INFORMAZIONE

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO (ANALISI FASI LAVORATIVE)
CAP. 7.0 VALUTAZIONE DEI RISCHI E RELATIVE MISURE DI SICUREZZA IN RELAZIONE
ALLE OPERE DA ESEGUIRE
CAP. 8.0 CONCLUSIONI

ALLEGATO 1 CRONOPROGRAMMA
ALLEGATO 2 COMPUTO METRICO COSTI SICUREZZA (COSTI DIRETTI COSTI SPECIFICI)
TAV 1 PLANIMETRIA INQUADRAMENTO GENERALE
TAV 2 PLANIMETRIA STATO DI FATTO AREA CANTIERE
TAV 3 PLANIMETRIA STATO DI PROGETTO ORGANIZZAZIONE CANTIERE





























All 2) COSTI SPECIFICI SICUREZZA

Decreti Lgs 494/96 e 528/99 - DPR 222/2003

Questi costi fanno riferimento alla specificit del cantiere e dei lavori

LAVORI DI COSTRUZIONE DEL NUOVO ASILO NIDO INTERCOMUNALE DI PONTE DELLOCA


N

COD

INDICAZIONE DEI LAVORI
U.M
.
QUA
NTIT
COSTO
SICUREZZA
A
UNITA
RIO
TOTALE
1 O.C.1 Fornitura in opera di baracca da cantiere dim.
minime cm 240x450x240 da adibire a
deposito materiali e attrezzi compreso il
trasporto, il montaggio, lo smontaggio per
tutto il periodo dei lavori (210 giorni)




n




1




427,8
4




427,84
2 O.C.2 Fornitura in opera di box prefabbricato dim
minime cm 240x450x240 da adibire a ufficio,
spogliatoio dotata degli occorrenti servizi:
riscaldamento ecc compreso il trasporto, il
montaggio, lo smontaggio per tutto il periodo
dei lavori (210 giorni)




n




1




1.124
,88




1.124,8
8
3 O.C.3 Fornitura in opera di box prefabbricato dim
minime cm 120x120x240 da adibire a
servizio igienico di tipo chimico compreso il
trasporto, il montaggio, lo smontaggio per
tutto il periodo dei lavori (321 giorni)




n




1




588,8
6




588,86
4 O.C.4 Cassetta contenente presidi medicali come da
indicazioni del Piano di sicurezza e
Coordinamento per tutto il periodo dei lavori
(210 giorni)


n


2


65,90


131,80
5 O.C.5 Estintore a CO2 da kg 5 omologato completo
di cartello di segnalazione ogni onere
compreso nel prezzo per tutto il periodo dei
lavori


n


4


10,88


43,52
6 G.C.1 Riunioni per azioni informative e di
coordinamento tra le figure coinvolte anche
con sub appaltatori in particolare per la
gestione delle fasi ove sono previste
sovrapposizioni lavorative




n




9




130




1.170,0
0
7 O.C.6 Segnaletica di cantiere di tipo temporaneo di
direzione, divieto e pericolo, realizzati in
alluminio, pellicola rifrangente in classe 1, da
collocarsi secondo loccorrenza delle fasi
operative in cui sono suddivisi i lavori ogni
onere compreso nel prezzo per tutta la durata
dei lavori ogni onere compreso nel prezzo
(zavorre se collocati a terra e/o su palo
mobile ecc)







n







30







3,20







96,00
8 O.C.7 Recinzione di cantiere con altezza minima
cm 200 per la delimitazione delle aree
oggetto dei lavori costituita da elementi lignei
o metallici adeguatamente infissi nel terreno
sui quali viene fissata apposita rete plastica
stampata di colore arancione; nel prezzo
compresa la fornitura di due cancelli carrabili
a due battenti (dimensioni minime cm 500)
ed uno pedonale (dimensioni minime (cm
90), compreso lo spostamento del lato in








































fregio via Paderni per larretramento del
cantiere e la rimozione al termine dei lavori;
per tutta la durata del cantiere (210 giorni)

ml

250

3,20

800,00
09 O.C.8 Sovraprezzo per lapplicazione sulla
recinzione precedentemente descritta di rete
antipolvere da collocare sui lati sud ed est per
tutta la durata del cantiere (210 giorni)



Ml



80



0,70



56,00
10 O.C. 9 Predisposizione impianto elettrico
provvisorio di cantiere comprensivo di
quadro elettrico generale e sotto quadri (tipo
ASC), adeguato grado di protezione, linee di
alimentazione anche di tipo aereo su
antanelle, completo di dichiarazione di
conformit a norma di legge CEI





A





Corp
o





800,0
0





800,00
11 G.C.2 Predisposizione Piano Operativo di Sicurezza
e Piano di Emergenza anche per eventuali sub
appaltatori comprensivo del rapporto di
valutazione del rumore



n



1



900,0
0



900,00
12 D.P.C.
1
Sistemazione di andatoie, passerelle per il
superamento temporaneo di brevi tratti di
scavi in modo da consentire e favorire il
passaggio pedonale dimensioni secondo
loccorrenza per tutta la durata dei lavori (210
giorni)




A




corpo




200,0
0




200,00
13 O.C.10 Segnaletica di cantiere di informazione (es
norme primo soccorso, norme sulla
prevenzione infortuni ecc), dimensioni cm
50x70, da collocarsi nella zona di
accantieramento fisso (baracche) e nella zona
del cantiere lavori, ogni onere compreso nel
prezzo per tutta la durata dei lavori





n





4





15,60





62,40
14 D.P.C.
2
Realizzazione di ponteggio di facciata da
realizzarsi esternamente alledificio con
elementi di ponteggio di tipo prefabbricato,
completo in opera comprensivo di trasporto
montaggio e smontaggio, per la formazione
di un piano di lavoro compreso ogni onere
per dare il lavoro a regola darte e la
redazione del PIMUS






Mq






675






10,30






6.952,5
0
15 D.P.C.
3
Parapetti provvisori per delimitazione limiti
di caduta dallalto nel vuoto (cavedi, vuoti
logge, ecc) costituiti da sistemi di tipo pre
fabbricati oppure da strutture di legno
realizzate in opera dotate di tavola
fermapiede altezza non inferiore a cm 100
ogni onere compreso nel prezzo





ml





65





5,20





338,00
16 D.P.C.
4
Tettoia provvisionale per protezioni contro la
caduta dallalto di materiali, oggetti ecc per
attrezzature cantiere (betoniera, sega circolare, ecc)
per tutta la durata dei lavori (210 giorni)




N




1




150,0




150,00
0
17 D.P.C.
5
Predisposizione di linea vita di ancoraggio per
cinture di sicurezza realizzata con aste a traliccio in
acciaio zincato ancorate alla sommit delle pareti
portanti ad una distanza reciproca di metri 4, cavo
metallico teso tra le aste (norma UNI EN 795)
compreso il montaggio e lo smontaggio secondo
necessit per tutta la durata dei lavori di
realizzazione della copertura (15 gg)








N








1








5.400
,00








5.400,0
0
18 0.C.11
Impianto di terra per attrezzature apparecchi e
macchine utilizzate in cantiere (es, betoniera, sega
circolare, apparecchi portatili) con Idn=0,3,
costituito da conduttore di terra in rame isolato
direttamente interrato da 16 mmq e n 1 picchetto in
acciaio zincato da 1,5 mt per tutta la durata dei
lavori ogni onere compreso nel prezzo







n







1







300,0
0







300,00
19 0.C.12
Impianto di terra per attrezzature ponteggio con
Idn=0,3, costituito da conduttore di terra in rame
isolato direttamente interrato da 16 mmq e n 1
picchetto in acciaio zincato da 1,5 mt per tutta la
durata dei lavori ogni onere compreso nel prezzo




n




1




300,0
0




300,00
20 O.C.
13
Ore in economia per realizzazione di modesti
approntamenti/lavorazioni non computabili
diversamente

h

42

22,00

924,00
A
TOTALE COSTI SPECIFICI SICUREZZA
20.765,
80



B
TOTALE COSTI DIRETTI SICUREZZA OPERE
EDILI (da computo metrico delle opere previste in
appalto)
19.428,
04
C
COSTI DIRETTI SICUREZZA IMPIANTI (da
computo metrico delle opere previste in appalto)
7.768,9
8

TOTALE COSTI DIRETTI SICUREZZA (B+C)
32.597,
02




TOTALE COMPLESSIVO ONERI DELLA
SICUREZZA (A+B+C)
47.962,
82

Legenda
O.C.
Organizzazione del cantiere
Recinzioni
Segnaletica
Estintori di vario genere
Baracche di cantiere e relativi allacciamenti ed opere di sistemazione (Spogliatoi e servizi
e relativi allacciamenti
Pacchetti di medicazione
Predisposizione del piano di emergenza
Predisposizione del piano operativo di sicurezza (anche per sub appaltatori)
Opere relative allimpiantistica
Impianto di messa a terra
Impianto elettrico provvisorio di cantiere

G.C.
Gestione del cantiere
Riunione di informazione degli addetti
Riunione di informazione con subappalti
Formazione dei neo assunti Esercitazione di evacuazione

D.P.C.
Opere provvisionali e/o dispositivi di protezione collettiva
Parapetti per delimitazione spazi di pericolo (scavi, vuoti, ecc)
Ponteggi
Andatoie, passerelle
Opere provvisionali e sbadacchiature
Tettoie
Linea vita di ancoraggio

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