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IL DOLCE STIL NOVO

La terza e pi importante scuola poetica del Duecento fu il dolce stil novo, nata a
Bologna fra la fine del Duecento e linizio del Trecento. Liniziatore fu Guido Guinizzelli,
seguito da un gruppo fiorentino, come Guido Cavalcanti, Dante lig!ieri, Lapo Gianni,
Gianni lfani, Dino "resco#aldi, Cino da $istoia, ma il rappresentante pi insigne fu
Dante lig!ieri.
%l nome della scuola deriva da un passo del $urgatorio di Dante lig!ieri. &el ''%(
canto del $urgatorio Dante incontra Bonagiunta )r#icciani, il *uale gli c!iede la
differenza fra i siculo+toscani e gli stilnovisti. Dante risponde c!e loro scrivono seguendo
la diretta ispirazione dmore, e dopo di c!e Bonagiunta dice di aver capito la differenza
fra i toscani e *uesto vostro dolce stil novo, di *ui il nome alla scuola.
Con *uesta risposta Dante non vuol dire c!e loro sono pi sentimentali dei siculo+toscani,
ma c!e sono capaci di descrivere i cam#iamenti psicologici c!e lmore produce nella
persona c!e ama e c!e esprimono tali sentimenti in forma dolce, atta cio- alla dolcezza
del sentimento amoroso.
Dalle scuole precedenti gli stilnovisti prendono alcune tematic!e gi. note,
/0 lesaltazione di more come suprema forma di aristocrazia spirituale1
20 laffermazione c!e la vera no#ilt. non deriva dal diritto di nascita, ma c!e essa risiede
nellanimo1
30 la rappresentazione della donna come figura angelica.
)riginale - invece il loro definirsi come un pu##lico nuovo di produttori ed utenti della
poesia, come li#ero gruppo di cori gentili, capaci di vivere e intendere la no#ilitante
esperienza damore. 4ssi fondano la loro superiorit. sulla cultura, c!e - con*uista
individuale, e formano un gruppo di intellettuali c!e non coincide pi con una corte, ma
vive nella civilt. cittadina. Di conseguenza la loro dottrina damore non - espressa
secondo i canoni del galateo cortese, ma sispira alla filosofia insegnata nelle 5niversit.,
specialmente in *uella di Bologna.
Gli stilnovisti intendono definire lorigine e la natura damore e riconducono alla vita della
coscienza tutte le esperienze amorose, come la gioia, il tormento, la contemplazione, la
passione.
%n *uesta ricerca, c!e coinvolge tutta la coscienza, si avverte linflusso della filosofia del
tempo, specialmente *uella di 6. Bonaventura, c!e fu definita la metafisica della luce.
6econdo *uesta dottrina la luce, manifestazione dell4ssere 6upremo, viene riflessa dalle
%ntelligenze angelic!e motrici dei cieli e dalle creature umane pi elevate, c!e diventano
un incentivo per una conoscenza pi piena di Dio.
llo stesso modo la #ellezza della donna - sim#olo della #ellezza di Dio, cui lanima
aspira, e amore - *uesta ispirazione. $er7 la donna - pur sempre ispiratrice di passioni,
per cui la gioia della contemplazione - sempre insidiata dalla sorda resistenza della
passione, donde il rapporto fra amore terreno e amore celeste e la giustificazione del
primo sul piano morale e conoscitivo. 8uesta - la tematica dello stilnovismo, anc!e se i
vari autori esprimono *uesta ascesa in modo diverso.
6i capisce *uindi come ognuno dei poeti segua una propria strada per arrivare a Dio
tramite la contemplazione della #ellezza della donna, e ci7 fa di *uesti poeti non una
scuola, dove le rappresentazioni sono corali, ma ognuno rivela una propria identit.. La
dimensione unitaria della scuola si rivela invece nello stile, c!e si manifesta nel gusto
comune di drammatizzare la propria vicenda interiore, di rappresentare la realt. esterna
in modo attutito, di rappresentare la donna come un #alenare di luce, di ascoltare la
propria coscienza, ecc.
differenza di *uanto avveniva nei canzonieri siciliani, si trovano nei testi stilnovisti nomi
di donne amate, come ad attestare un impegno auto#iografico1 cos9 a##iamo la Beatrice
di Dante, la 6elvaggia di Cino, la Giovanna di Cavalcanti. )gnuno dei poeti cerca di
rappresentare la propria vicenda amorosa come un *ualcosa di esemplare, ma le varie
vicende non sono raccontate seguendo una trama narrativa e le donne cantate non
ac*uistano consistenza figurativa o drammatica, perc!: donne e vicende non sono c!e
metafore della scoperta della propria anima.
Gli argomenti sono espressi in maniera filosofica e scientifica e ci7 fa del dolce stil novo
unesperienza fortemente selettiva nei confronti del pu##lico, per cui anc!e se *uesto
movimento attesta c!e alla fine del Duecento si era affermata in %talia unalta cultura laica,
non rappresenta la realt. dellepoca. Tuttavia notevole - il suo significato storico. La
rifondazione del mito dellamore, ricondotto alle vicenda glo#ale della coscienza, delinea
la scoperta di una dignit. autonoma dei sentimenti umani. 8uesti motivi, depurati da certe
astrattezze, e lesempio di un elevato magistero stilistico, passeranno nella lirica del
$etrarca e di l9 in *uella posteriore.
Testo di riferimento,;. $azzaglia, Letteratura italiana, vol./

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