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Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di

Restauro Firenze
Il progetto generale di conservazione
Lintervento dellOpificio delle Pietre Dure, realizzato con il
concorso dei Settori di restauro dei Dipinti Mobili, delle Sculture
ed arredi lignei, dei Materiali cartacei, e con il sostegno del
Laboratorio Scientifico, di quello Fotografico e del Settore di
Climatologia e Conservazione Preventiva, si articolato in varie
fasi tecnic!e allinterno di un progetto generale di conservazione"
#sso stato redatto a seguito del primo sopralluogo compiuto il
$% aprile %&&' e limpostazione progettuale complessiva !a
consentito una corretta programmazione dei vari momenti e la
coerenza logica dei vari aspetti dellintervento" ( problemi allora
rilevati riguardavano un forte degrado dellincorniciatura, una
sofferenza strutturale dei supporti lignei dei dipinti, la cui
superficie si mostrava poi alterata e un grave problema statico
dovuto alle alterazioni dellintera costruzione nel tempo"
Come gi) comunicato in precedenza, la prima fase stato lo
studio della costruzione grazie anc!e alla *adiografia *+
realizzata sul posto prima dello smontaggio, alla quale seguita
il cantiere di smontaggio" ,n primo intervento conservativo
stato realizzato nei locali della stessa -bbazia di San .eno in
collaborazione con la Soprintendenza per il Patrimonio Storico,
-rtistico ed #tnoantropologico per le province di /erona, /icenza
e *ovigo, con una prima leggera pulitura dello sporco
superficiale, la fermatura dei sollevamenti del colore ed alcune
modific!e alle modalit) della struttura, erroneamente modificata
nei precedenti interventi"
,n intervento decisamente invasivo di restauro eseguito nel
$012 da Mauro Pellicioli, secondo le metodic!e in uso in quel
periodo, !a posto le premesse per i problemi attuali" (nfatti, per
rimediare alle naturali deformazioni e alla presenza di alcune
spaccature nelle tavole, i supporti lignei erano stati privati del
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loro originale sistema di sostegno" - seguito di ci3, il
raddrizzamento delle tavole era stato ottenuto tramite incisioni
parallele, orizzontali e trasversali, inserimento di cunei di legno
duro, ed assottigliamento delle tavole stesse" 4ale posizione
planare era stata poi mantenuta con lapplicazione sul retro di
una parc!ettatura, sistema violento e costrittivo, dannoso per la
conservazione dellopera" (nfatti il supporto, diminuito nella sua
massa, scambia umidit) con lambiente in maniera pi5 veloce,
ricevendo quindi una maggiore tendenza alla variazione
dimensionale e alla deformazione6 tale naturale comportamento
viene a sua volta ostacolato dalla rigidit) della struttura apposta
sul retro, innescando cos7 forti tensioni allinterno, e danni c!e si
ripercuotono inevitabilmente sullo strato pi5 superficiale
dellopera, la pellicola pittorica"
Le indagini
Le indagini diagnostic!e applicate sono state quelle impiegate di
routine nel Laboratorio per limpostazione del progetto di
restauro e per la mappatura della superficie, anc!e per
finalizzare esattamente leventuale prelievo di campioni" #sse
sono state realizzate da parte del Laboratorio scientifico
dellOPD con la collaborazione di una serie di (stituti di ricerca"
Sono state cos7 eseguite l(nfrarosso (* b8n6 l(nfrarosso (* f8c,
c!e fornisce una prima indicazione della natura c!imica dei
colori ed al contempo una prima definizione delle ridipinture6 la
Fluorescenza ,/ c!e mostra la presenza e leventuale
alterazione delle vernici, oltre ai ritocc!i6 la *iflettografia a
scanner ad alta definizione, per lindividuazione del disegno
preparatorio e la documentazione in 1D effettuate in
collaborazione con l(9O-, cos7 da avere una precisa
testimonianza della tridimensionalit) dellopera6 l:*F grazie alla
collaborazione dell#9#-, e la FO*S con il contributo dell(F-C;
C9*, per la
conoscenza della natura c!imica dei materiali6 infine il
riconoscimento dei materiali organici grazie alla collaborazione
dell,niversit) di Pisa" < stata poi effettuata nuovamente la
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*adiografia *+ delle tre tavole, questa volta prese
singolarmente, soprattutto ai fini di una lettura della struttura,
poic!= una radiografia dellintera opera gi) eseguita per la
mostra non dava una lettura completa delle tavole in quanto
parte di esse rimaneva celata al di sotto delle colonne"
La disinfestazione
La presenza di un attacco attivo di insetti +ilofagi, !a reso
necessaria unopera di disinfestazione effettuata attraverso
trattamento anossico con immissione di azoto" Si poi
proceduto con unazione preventiva allapplicazione di uno strato
di protezione con Permetar in ambiente segregato"
Il risanamento dei supporti lignei dei dipinti
(l risanamento dei supporti lignei delle tavole dipinte,
pesantemente alterate dal vecc!io restauro, iniziato con una
graduale rimozione delle traverse orizzontali al fine di verificare
la presenza o meno di tensioni in atto nel supporto, dopo aver
ottenuto una esatta restituzione tridimensionale delle sue misure
realizzata per merito di un rilevatore a scansione messo a punto
con la collaborazione della facolt) dingegneria dell,niversit) di
Firenze" 4ale operazione si rivelata positiva e !a consentito di
realizzare un migliore equilibrio nella struttura lignea c!e !a
avuto un leggero incurvamento, c!e fondamentale per evitare
quelle tensioni interne c!e sono allorigine dei sollevamenti del
colore" -llesame attento e ravvicinato, i supporti !anno mostrato
ancora pi5 evidentemente lincredibile invasivit) del restauro
degli anni 4renta, c!e !a causato un loro notevole
indebolimento" Si cos7 deciso di non smontare integralmente la
parc!ettatura esistente, poic!= tale operazione, c!e pure
idealmente sarebbe stata corretta, avrebbe ric!iesto
lapplicazione di sollecitazioni meccanic!e eccessivamente
pericolose in questa realt) cos7 fragile" Si sono invece
evidenziati i punti di maggiore fragilit) connessi con le
sverzature, allora praticate, e si deciso di risaldare tali ferite
con un intervento di consolidamento per mezzo dellinserimento
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di microcunei ottenendo un netto miglioramento in termini di
solidit)" Le traverse orizzontali, poi, molto rigide sono state
eliminate e sostituite con altre nuove costruite da vari elementi
sovrapposti e dunque funzionanti con una maggiore elasticit),
come le molle a balestra" (l progetto !a previsto poi, per questa
parte, di abbinare a queste azioni attive di restauro, delle
precauzioni di conservazione preventiva, cos7 da rendere il
miglior funzionamento realizzato, sufficiente ad assicurare la
buona conservazione nel tempo" Lintero dipinto stato dotato di
una scatolatura posteriore c!e, realizzando un volume daria
segregata e dunque controllabile, permetter) di limitare
notevolmente lo scambio di umidit) tra il supporto e lambiente, e
cos7 si otterranno vari effetti positivi, tra cui soprattutto la
stabilizzazione del movimento delle tavole c!e render)
sufficiente la parziale elasticit) del sistema di controllo posteriore
e assicurer) lefficacia delle fermature del colore sul davanti"
I dipinti: pulitura e restauro pittorico
La parte pittorica, accuratamente indagata con indagini
multispettrali e con losservazione attenta al microscopio, !a
confermato la presenza dei segni di alcune sofferenze,
determinate dalla situazione del supporto sopra descritta, con la
necessit) di effettuare limitati interventi di fermatura nel primo
cantiere effettuato in loco" Molto interessante anc!e lo studio
della tecnica artistica c!e si sta rivelando complessa,
caratteristica questa c!e !a contribuito a migliorare la
conservazione dello strato pittorico" Sono apparse ancora pi5
evidenti le alterazioni dei vecc!i ritocc!i pittorici e delle vernici
degli ultimi restauri, talora disomogeneamente disposte a
formare veri e
propri grumi e scolature dallaspetto estetico assai fastidioso" 9el
rispetto dellimpostazione generale di >minimo intervento?
adottato, si sono eseguiti alcune prove di smacc!iatura dei
materiali superficiali pi5 alterati con solventi dotati di una
scarsissima aggressivit), ma c!e !anno fornito un risultato
notevole, come recupero di trasparenza e nettezza del colore, a
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tutto vantaggio della sua fruizione" 4ali prove sono state valutate
positivamente e dunque tale operazione si allargata allintera
superficie, in modo da assicurare la necessaria omogeneit) di
livello alla delicatissima pulitura cos7 realizzata" #ssa stata
condotta con estrema cautela, basandosi sui due pilastri tipici
della tradizione fiorentina di questo argomento, e cio la
gradualit) di azione e la differenziazione tra le diverse aree"
@uesto perc!= secondo la nostra impostazione teorica italiana,
da Cesare Arandi in poi, la pulitura non deve porsi lobbiettivo di
far tornare i colori come erano da nuovi, proposizione questa sia
errata teoricamente, sia impossibile da conseguirsi a causa della
inevitabile alterazione della materia a seguito del naturale
invecc!iamento" Per questo i due criteri precedentemente
ricordati, gradualit) e differenziazione, devono servirci per
conseguire una buona leggibilit), un equilibrio dei valori pittorici
e la ricostituzione dei complessi rapporti cromatici esistenti
nellopera" #cco dunque c!e la pulitura in questo caso si
limitata ad agire nello spessore delle vernici e dei ritocc!i
introdotti dal restauro di Mauro Pellicioli" Con un intervento molto
leggero, ma assai studiato criticamente e raffinato tecnicamente,
la pulitura stata cos7 in grado di consentire una migliore
leggibilit) dei valori espressivi del dipinto, sia per la nuova
nitidezza assunta dalle superfici, c!e rivelano lincredibile qualit)
esecutiva del pittore, sia per il recuperato equilibrio tra le aree
cromatic!e, tra i c!iari e gli scuri e allinterno dei valori spaziali
della impostazione arc!itettonica dellinsieme" -l fine di
conseguire una corretta ed equilibrata lettura dinsieme dei tre
pannelli, dopo una prima fase di pulitura individuale, essi sono
stati accostati in piedi cos7 da poter assicurare il conseguimento
di tale importante risultato"
-lla pulitura seguita la stuccatura delle lacune, dedicando
particolare attenzione alla lavorazione della superficie, in modo
c!e essa sia in grado di collegarsi a quella del dipinto, evitando
negative ripercussioni sul piano estetico"La fase successiva
stata quella della reintegrazione delle lacune c!e, secondo la
valutazione teorica compiuta, c!e non !a individuato la perdita
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irrimediabile di valori formali, ma solo una loro interruzione,
stata eseguita secondo una tecnica c!e permette la ricostruzione
delle forme, sia pur in modo differenziato, riconoscibile e
facilmente reversibile" 4ale tecnica, c!e si basa su di una
stesura a tratteggio, elaborata nel tempo da questo stesso
O"P"D" denominata >selezione cromatica?, ed stata compiuta
con una prima stesura ad acquerello su di una base a tempera
ed una seconda con colori a vernice" ,na moderata verniciatura
finale a spruzzo costituisce lo strato di finitura e di protezione
della pellicola pittorica"
Il restauro della struttura tridimensionale della pala di San
Zeno
La grande struttura lignea, intagliata, dorata e decorata si
impone per le grandi dimensioni B2"C& + 2"C& + 1& circaD e per la
sua bellezza formale" *ealizzata su disegno dello stesso artista,
stata concepita per contenere, come allinterno di un tempio, le
tavole dipinte" # composta da otto elementiE predella, quattro
colonne, arc!itrave e due volute "
Scopo dellintervento stato un generale riordino della grande
cornice c!e versava in un precario stato di conservazione a
causa di spostamenti, trasformazioni, incuria e trascuratezza c!e
avevano deturpato lintera opera, mettendone a risc!io anc!e la
futura conservazione"
#rano presenti parti erose da attacco +ilofago con numerosi fori
di uscita, fenditure e una diffusa frammentazione degli intagli con
la perdita di interi particolari o di parte di essi" Diverse parti della
decorazione a racemi realizzati in pastiglia erano mancanti e in
taluni
casi integrate pittoricamente in maniera inadeguata" ,n ulteriore
problematica era costituita dalla presenza di interventi storicizzati
e talvolta esteticamente inaccettabili, come la cornice superiore
della predella, probabile frutto di un rifacimento ottocentesco
eseguito in maniera grossolana e senza alcuna accuratezza"
,na situazione analoga stata riscontrata nelle due cornicette
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nellarc!itrave con motivo a fusarola e a perline"
- fronte di una tecnica esecutiva sicuramente ineccepibile, la
superficie a foglia oro presentava numerose abrasioni, zone di
caduta con conseguente perdita di parti di doratura con molti
ritocc!i incongruenti"(l nostro restauro, supportato da indagini
diagnostic!e e da una cospicua documentazione fotografica, !a
presentato una complessit) di soluzioni, proprio a causa di una
situazione di partenza eterogenea con lesecuzione di tutte le
possibili e prevedili fasi di intervento su di un manufatto ligneo
dorato e decorato"
La nostra metodologia di intervento !a affrontato la risoluzione
dellistanza conservativa e di quella estetica, nel rispetto del
percorso vita del manufatto sviluppando il nostro ampio
intervento nel risarcimento delle zone di mancanza per garantire
la migliore visibilit) possibile del grande complesso e la sua
buona conservazione"
9ella prima fase quindi si provveduto ad effettuare le
operazioni necessarie a fermare il degrado con la
disinfestazione, effettuata sia con il sistema in anossia c!e con
principio attivo, e di seguito con la revisione della fermatura
degli strati preparatori" # seguito il consolidamento ligneo con
il rifacimento delle parti lignee strutturali mancanti e di quelle
decorative quando era certa la riconducibilit)"
La pulitura !a presentato maggiori difficolt) nelle zone in
azzurrite per la particolare caratteristica del pigmento c!e, a
causa di una certa granulometria, tende ad assorbire i materiali
applicati e c!e per composizione c!imica vira, nel tempo, verso
una tonalit) verde"
La stuccatura delle lacune e delle parti ricostruite, eseguita con
il metodo tradizionale della stesura di una miscela di gesso e
colla animale, !a compiutamente ricucito le tante zone di
mancanza rispetto alla superficie originale"Per lintegrazione
delle lacune delle parti dorate stato utilizzato oro zecc!ino in
foglia, applicato secondo la tecnica originale a guazzo" -l fine di
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rendere riconoscibile lintervento e allo stesso tempo di restituire
un analogo livello di riflettanza e di intonazione rispetto
alloriginale, stato eseguito un meticoloso tratteggio con colori
ad acquerello" 9el caso di lacune molto piccole stato utilizzato
oro in conc!iglia"
(l ritocco pittorico delle parti dipinte stato risolto con il
tradizionale metodo dellintegrazione cromatica e lintera
superficie stata poi protetta con una vernice di nuova
concezione c!e allaspetto matt unisce un ottima durata nel
tempo"(nfine stata eseguita la c!iusura dei fori di tarlo con cere
opportunamente colorate a cui seguito un contenuto ritocco
con colori a vernice Gambling colors"
Il restauro dei pannelli di carta dei plinti della predella
(n occasione del restauro della predella sono stati staccati i
quattro plinti, intagliati e dorati, il cui fondo cromatico costituito
da una stesura azzurra su supporto cartaceo" Secondo un uso
tardo gotico, infatti, soprattutto in area veneta, si era ricorsi
allutilizzo della carta come fondo omogeneo colorato degli
intagli, per ovviare alla necessit) di preparare a gesso e colla la
superficie c!e si volesse colorare Be quindi economizzare tempi
e materiali e non avere problemi di livelli differenziatiD"
,n impiego cos7 particolare per un materiale delicato come la
carta e la noncuranza con cui nel tempo i fondi erano stati
trattati, non riconoscendone probabilmente la natura cartacea,
ne aveva pregiudicato fortemente lintegrit), causando
lacerazioni, sfondamento ed estese lacune, tanto c!e in un
passato restauro si era cercato di ovviare alle mancanze
stendendo del colore direttamente sulla tavola di legno
sottostante"
(l distacco dei plinti !a dunque permesso di intervenire sui fogli in
modo da garantirne nuovamente lintegrit) strutturale e
cromatica e condurre uno studio specifico sui materiali e sulla
tecnica esecutiva"Dato il pessimo stato di conservazione e la
quasi totale perdita dellaspetto funzionale dei quattro pannelli,
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con le grandi lacune in corrispondenza dei trafori dellintaglio, le
estese ridipinture azzurro;verdi e la fragilit) del pigmento
originale azzurro, pulverulento e decoeso, si ritenuto
necessario lo stacco delle carte dal verso dei plinti, sui quali
erano interamente incollate, per poter effettuare il puntuale
consolidamento del film pittorico ed il completo recupero
strutturale e funzionale"
(l colore stato quindi consolidato prima delle operazioni di
riparazione del supporto cartaceo" Per lintegrazione delle lacune
stata utilizzata della carta vergata, idonea alla conservazione,
colorata sul recto con tempere acrilic!e per ricreare la stesura
omogenea del colore azzurro mancante"4erminato il restauro
conservativo ed estetico, i quattro pannelli sono stati riposizionati
sul verso dei plinti facendoli aderire a questi grazie a sottili
strisce di carta giapponese applicata lungo il perimetro dei fogli"
,na carta, $&&F cotone, stato infine posta sul verso dei
pannelli come protezione anti;sfondamento"
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