1. Uneconomia pianificata: a. la leadership di Stalin: imposizione di Stalin come dirigente indiscusso (1927-29); b. la nuova economica: industrializzazione forzata e collettivizzazione dellagricoltura; c. lo strumento della pianificazione: definizione di obbiettivi produttivi da raggiungere entro cinque anni; d. il primo piano quinquennale (1928-32); e. i risultati: i. nascita di nuove citt industriali, soprattutto nellarea degli Urali; ii. enorme migrazione interna: famiglie contadine verso le citt industriali; iii. rafforzamento delle infrastrutture (strade e ferrovie) e delle strutture educative per il personale tecnico; iv. lUnione Sovietica diventa la terza potenza industriale del mondo; f. i costi: i. compressione del tenore di vita della popolazione: compressione dei salari; ii. pessime condizioni di vita nelle citt; g. la collettivizzazione delle campagne: i. associazione delle propriet a cooperative agricole (kolchoz) o cessione ad aziende gestite dallo Stato (sovchoz); ii. razionalit economica: produzione di quantitativi prefissati di derrate per sorreggere lindustrializzazione; iii. necessit del controllo diretto dello Stato sullagricoltura; iv. il problema dei kulaki: mancata adesione spontanea e uso di metodi coercitivi; h. il disastro agricolo: i. declino della produzione agricola (1928-37): difficolt di riorganizzare la produzione; ii. mancanza di entusiasmo da parte dei lavoratori: scarsa produttivit; iii. ritorno al sistema delle requisizioni forzate a met degli anni Trenta; iv. carestia in Ucraina (1932-33). 2. La paura come strumento di governo: a. lintimidazione: i. governo attraverso la paura e il sospetto come caratteristica dello stalinismo; ii. chi ha paura si conforma ai voleri dellautorit, e cerca anzi di anticiparli; iii. intimidazione violenta delle opposizione; iv. il caso di Pavlik Morozov: un bambino denuncia suo padre; b. il messaggio etico: i. priorit dei valori collettivi: obbedienza allo Stato e ai suoi rappresentanti; ii. secondariet dei rapporti familiari: normative di polizia contro i familiari dei condannati; iii. scardinamento delle relazioni private: la paura penetra fin nelle famiglie; iv. pervasivit del sistema delle differenze: ossessione della differenza tra noi e loro, labilit del confine; v. le categorie degli altri: i kulaki, le minoranze etniche, i preti ortodossi, i comunisti eterodossi; c. le purghe: i. il caso di Trotskij; ii. la sistematizzazione delle purghe (1934): la morte di Kirov; iii. processo farsesco contro sedici dirigenti ed esecuzione di Zinovev e Kamenev, ex trotzkisti (1936); iv. esecuzione di Bucharin (1938): fautore della Nep ed oppositore della collettivizzazione delle campagne; v. assassinio di Trotskij (1940); vi. lepurazione di massa: quadri del partito, diplomatici, tecnici, scienziati, intellettuali; d. il sistema Gulag: i. i campi di concentramento; ii. condizioni di vita proibitive: altissima mortalit; iii. esecuzioni frequenti; e. il sistema staliniano: i. nucleo operativo duro e fedele a Stalin; ii. la Direzione politica di Stato (Gpu): polizia politica, dotata di ampi poteri; iii. il culto della personalit di Stalin: coreografia, propaganda, statuomania. 3. Conservatorismo culturale: a. le arti: i. critica delle arti sperimentali: esaltazione del realismo socialista; ii. racconti edificanti, musiche tonali, pitture narrative, didattiche o esplicative; b. le politiche per la famiglia: i. linea politica per la ricomposizione dellunit familiare: necessit di far fronte al disordine familiare causato dalle leggi precedenti; ii. politica demografica natalista: controbilanciare le perdite; iii. divieto dellomosessualit e dellaborto, complicazione delle leggi sul divorzio; iv. sistema di assegni familiari; v. aumento del numero di donne impiegate. 4. La politica estera: a. lemarginazione: i. estraneit ai circuiti economici occidentali: mancato effetto della crisi del 29; ii. unica influenza sulle societ occidentali attraverso i partiti comunisti; b. il socialfascismo (1929): i. carattere reazionario dei partiti socialisti; ii. divieto di collaborare con i socialdemocratici: impossibilit di porre un freno allascesa della Nsdap; c. la politica dei Fronti popolari: i. alleanza con i socialdemocratici; ii. le vittorie in Francia e Spagna.