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Dal pensiero visibilista di Wlfflin

Alla lettura iconologica di Panofsky



Le diverse interpretazioni dellarchitettura


Andrea Palladio, Villa Barbaro

Gian Lorenzo Bernini, Chiesa di SantAndrea al
Quirinale

Francesco Borromini, Chiesa di SantIvo alla
Sapienza
CONTESTO STORICO PALLADIO
La politica culturale della repubblica nel
500 contrassegnata dallo sforzo per
rompere lisolamento soprattutto della
terraferma e cercare un nuovo equilibrio di
alleanze nello scenario europeo. Viene
intrapresa la strada per uscire da una
venezianit esclusiva, arcaica, chiusa, per
lasciare limmagine gotica e accogliere lo
spirito umanista rinascimentale che aveva
come punto di riferimento Roma. Il
personaggio che si fa interprete principale di questo nuovo orientamento politico e
culturale il Doge Andrea Gritti, promotore di quella renovatio urbis con la quale si vuole
dare una nuova immagine della citt, rispondente agli ideali della classicit di cui la Chiesa
di Roma era depositaria ed erede. Lintervento architettonico ed urbanistico pi
significativo la risistemazione di piazza S. Marco affidata a Sansovino, fiorentino di
nascita, romano di educazione, veneziano di adozione dopo la fuga da Roma nel sacco del
1527. Il dibattito attorno alla renovatio urbis ebbe una evoluzione pi negativa verso la fine
del XVI secolo. Gli eventi drammatici dellultimo quarto del secolo, tra cui la lotta contro i
Turchi (Lepanto, 1571), la peste 1576 - 1577, le crescenti tensioni nel mondo cattolico a
seguito della crisi riformista, fino allInterdetto del 1606 portano nel campo architettonico
un generale ripensamento tra ruoli, tecniche, tradizioni, tenendo conto che larchitettura
pubblica e monumentale veniva riconosciuta come un importante strumento per
esprimere limmagine e il prestigio della autorit civile.
palladio e la controriforma
Il problema che si pone larchitetto Andrea Palladio a
Venezia per quanto riguarda le chiese quello di
conciliare i dettami dellantichit con i precetti tridentini
che gi circolavano come disposizioni in uso al momento
della pubblicazione delle Instructiones di S. Carlo
Borromeo. Inoltre, la sua originalit sta nellaver
conciliato criteri estetici ed artistici di carattere generali
con lambiente veneziano, la cui caratteristica unica lunione di luce e colore come
componenti essenziali dellambiente. Lo sforzo di uscire dallempasse punta su criteri di
magnificenza e grandezza, attraverso alcune scelte formali di fondo:
accorta scelta di qualit dei materiali
rigorosa proporzionalit distributiva dellinterno
candore dellinvolucro parietale
sobriet della decorazione pittorica
I progetti di S. Giorgio e Redentore mostrano i frutti dellimpegno nella ricerca di forme
adatte a una liturgia rinnovata: basamento sul quale si innalza la chiesa, separazione del
coro dal presbiterio, mancanza di ornamentazione architettonica e biancore dellinterno.

SCHEMA STILISTICO ANDREA PALLADIO
Lo schema stilistico di Palladio risulta squisitamente rinascimentale,
che perci si pone come obbiettivo limitazione della natura, con la
credenza che questa sia rappresentabile tramite la perfezione e la
rigorosit di uno spazio geometrizzabile. Palladio riprende i concetti
tramandati da Vitruvio e dallAlberti, per i quali, uno spazio
architettonico che si rif a studiate misure e proporzioni, risulta
conferme ai principi naturali.
Le proporzioni del corpo umano sono elemento chiave dello spazio Palladiano, sia
allinterno che allesterno. Palladio per delineare le giuste misure e proporzioni utilizza
come misura il piede locale, in modo da rendere le proprie architetture in armonia con
quelle circostanti.
In tutte le proprie ville palladio, pur variando li propri progetti secondo la volont del
committente, mantiene determinati archetipi basati sulla simmetria delle parti laterali
della struttura, divise da una sala posta sullasse centrale. La villa risulta un architettura
solida, compatta, costituita da un unico, massiccio blocco tridimensionale, al quale viene
spesso anteposto una facciata basata sul tempio a portico di modello classico.

SCHEMA VISIVO (caratteristiche dellopera)
OPERA: Villa Barbaro
AUTORE: architetto Andrea Palladio
UBICAZIONE: Maser, Treviso
DATAZIONE: 1554 - 1560
CARATTERISTICHE DELLOPERA:

Gi ad un primo scorcio visivo, la villa appare sintetizzare in s tutte le caratteristiche
principali dellarte classica greca e romana. A partire dal colore candido del marmo, per
giungere ai particolari pi minuti del complesso architettonico.
Per quanto riguarda il corpo centrale, esso si presenta simmetrico lungo il proprio asse,
che passa per il vertice del frontone. La facciata presenta quattro colonne poco sporgenti
e due coppie di finestre per ogni lato, poste su due piani orizzontali diversi. Sopra le
colonne, stato posto un frontone di forma triangolare, con un bassorilievo inciso.
Nonostante la facciata sia composta da vari elementi (colonne, finestre, frontone), questi
non sporgono in avanti gli uni rispetto agli altri, ma tutti si trovano pressoch sullo stesso
piano.
Collegate direttamente al corpo centrale, vi sono due barchesse, una a destra e una a
sinistra della zona padronale. Anchesse sono simmetriche lungo lasse del corpo centrale.
Le barchesse terminano con due colombaie identiche. Due porticati collegano le colombaie
con il corpo centrale della villa. I cinque archi che mettono in comunicazione linterno della
barchessa con lo spazio esterno sono regolari e intervallati da spazi identici.
A simboleggiare la maggiore importanza della zona padronale, sede della rappresentanza,
rispetto alle barchesse, magazzini per prodotti dellagricoltura e stanze della servit, il
fatto che la prima sporge in avanti rispetto al piano delle due barchesse.
Anche il giardino, come tutta la villa, simmetrico e costruito geometricamente. Infatti, lo
stesso motivo decorativo delle piante a terra si ritrova su entrambe le parti, destra e
sinistra.
Nel ninfeo retrostante, sono riproposte le stesse caratteristiche dello stile palladiano:
regolarit, forme geometriche e razionalit del passato, che si identifica con le cariatidi del
complesso.
interessante notare come lo stile rinascimentale di Palladio riprende le caratteristiche
dellarte greca antica. evidente soprattutto per le forme geometriche regolari utilizzate
(triangolo, quadrato, rettangolo, cerchio) e per gli schemi razionali che racchiudono tutta
lopera architettonica e che permettono di inserire ogni dettaglio in un modello
geometrico perfetto e simmetricamente riprodotto.

CONTESTO STORICO BAROCCO
Il 600 caratterizzato dalla guerra dei Trent'anni che insanguin gran parte dell'Europa
centro - settentrionale. Scoppiato per motivi religiosi, il conflitto nascondeva il desiderio di
espandersi e ridisegnare i confini. Infatti, firmata la pace di Westfalia nel 1648, si
consolidarono i grandi Stati unitari (Inghilterra, Spagna e Francia). Il conflitto ebbe
ripercussioni anche sull'assetto politico italiano, dove si riconferm il predominio spagnolo,
contrastato solamente dal Regno di Savoia, dalla Repubblica di Venezia e dallo Stato
Pontificio. Il 600 anche il secolo della Controriforma, e Roma cerca di aumentare il
proprio potere anche attraverso l'arte, divenendo la capitale artistica. Gli artisti italiani ed
europei a Roma sono attratti dalle antichit, sia dalle opere dei divini maestri del 500,
ma anche dalle commissioni del clero e delle ricche famiglie della nobilt romana. Uno
degli aspetti artistici del 600 il Barocco. Rappresenta il nuovo gusto della chiesa
trionfante: l'esibizione fastosa della gloria, della potenza, della ricchezza, della gioia. I
maggiori architetti protagonisti del Barocco a Roma sono Gian Lorenzo Bernini e Francesco
Borromini.
SCHEMA STILISTICO GIAN LORENZO BERNINI
Bernini rappresenta la fusione tra la larte rinascimentale e la
progressista arte barocca. E prevalentemente scultore, ma
proprio come un artista rinascimentale, in grado di ricoprire
pi ambiti dal punto di vista artistico.
Le architetture di questo autore sono volutamente
scenografiche, che a prima vista stupiscono ed affascinano
losservatore, per la loro magnificenza e perfezione. Le sue
opere sono un esempio di unione di diversi stili architettonici
precedenti, che si uniscono lun laltro in perfetta armonia tra il
richiamo alla geometrizzazione del rinascimento e la
rivoluzione delle forme barocca. Lo spazio risulta vivo e pulsante a causa delluso di una
pianta ellittica che rende losservatore avvolto dalla sfarzosit interna degli edifici
caratterizzata da una forte presenza di decorazioni geometriche di color oro.

SCHEMA STILISTICO FRANCESCO BORROMINI
L'esame delle architetture del Borromini consente di valutare
da un lato la straordinaria ampiezza delle sue prospettive
culturali, dall'altro la profondit della sua visione innovatrice. Il
Borromini guard con interesse ai precedenti maestri, in
particolare a Michelangelo: ma tutto il patrimonio
rinascimentale, manieristico e protobarocco gli appartiene ed
egli lo sottopone a una revisione cos stringente quale mai, fino
allora, era stata compiuta. sempre pi vasto e molteplice, nel
quale combinazioni naturalistiche e "floreali" si avvicendano a
rarefatte astrazioni geometriche. Fece proprio il codice degli
ordini classici - e non poteva essere diversamente - piegandoli a interpretazioni audaci: la
"bizzarria" fu per lui sinonimo di innovazione, anelito al superamento di inerti ristagni.
Ogni edificio si rif a forme geometriche modificate, e piegate dallautore in modo da
nascondere la perfezione nascosta in esse, rendendo un effetto di sorpresa e di pressione
nei confronti dellosservatore, che per cogliere il messaggio dellautore deve compiere un
analisi profonda e non affidarsi alla semplice vista incapace di percepire lordine in delle
strutture con forme intrecciate, sovrapposte e complesse a causa della disposizione in pi
piani.

SCHEMA DI CONFRONTO FRA I TRE AUTORI
I tre autori presi in considerazione presentano grosse differenze, ma presentano punti di
contatto, che li rendono per certi versi simili.
In ciascun autore presente un profondo rispetto e ammirazione per larte classica, e per i
maestri rinascimentali, ma mentre in Palladio gli insegnamenti vengono ripresi
esaltandone le caratteristiche razionali, in Bernini e Borromini lo stile viene
completamente reinterpretato con una mutazione secondo lo stile barocco. Da questo
punto di vista il Bernini si trova in una posizione pi moderata rispetto a Borromini, dato
che in esso sono ancora ben visibili la perfezione e la rigorosit degli schemi geometrici
classici. In Borromini, invece, si pu notare come lautore abbia la capacit di osare, con
uno stile che rappresenta lesempio pi alto dellarte barocca.

ANALISI FORMALE: WLFFLIN
RINASCIMENTO:
1. Lineare: stile caratterizzato dalla forma concreta degli oggetti, delimitazione
regolare e chiara dei corpi che comunica sicurezza; inoltre, le ombre aderiscono alla
forma: la rappresentazione e loggetto sono identici
2. Rappresentazione in piano: concatenazione degli elementi lungo piani
ordinatamente disposti
3. Forma chiusa: gli elementi si distribuiscono sul piano secondo un preciso ordine
4. Molteplicit: coordinazione che consiste nel mettere in relazione elementi che
godono di una propria autonomia
5. Chiarezza assoluta: si tende ad una rappresentazione esauriente e compiuta di
forme e eventi narrati dallopera
BAROCCO:
1. Pittorico: il colore viene inteso come macchia e rappresenta le cose come
appaiono; inoltre, si da una restituzione dellimpressione soggettiva attraverso le
forme bizzarre e stravaganti delle opere artistiche
2. Rappresentazione in profondit: vi la libera dislocazione degli elementi nello
spazio
3. Forma aperta: indica che la disposizione degli elementi esula da qualsiasi ordine
geometrico tra pianta e perimetro laterale
4. Unit: rappresenta la subordinazione di tutti gli elementi ad un motivo unitario
5. Chiarezza relativa: si tende ad una rappresentazione parziale, transitoria
VILLA BARBARO
1. Lineare: lo stile lineare dato in primo luogo dalle finestre geometriche e dagli archi
regolari, da cui si pu dedurre che vi luso di moduli di uguale forma e dimensione.
Inoltre, anche lo sviluppo longitudinale esempio della linearit dello stile
palladiano, cos come anche lassenza di decorazioni articolate esterne. Anche il
giardino si presenta regolare e geometrico (allitaliana, razionale) e, insieme al
ninfeo simmetrico, con le statue inserite in un modulo semicircolare, che
richiamano le antiche cariatidi, contribuisce alla definizione di uno stile lineare.
2. Rappresentazione in piano: gli elementi non sono sporgenti (le statue sono inserite
in rientranze della parete) e vi sono bassorilievi nel frontone, che non escono molto
dal piano generale dellarchitettura.
3. Forma chiusa: la caratteristica forma chiusa data da un gioco di simmetrie, tra cui
spiccano la simmetria assiale del frontone e delle due colombaie, alla fine delle
barchesse.
4. Molteplicit: autonomia dei vari ambienti contribuisce al motivo della molteplicit
individuato da Wlfflin. Lesempio principale costituito dal corpo centrale, il quale,
visto frontalmente, sembra essere sullo stesso piano delle barchesse, mentre in
realt si sviluppa pi avanti rispetto a queste.
5. Chiarezza assoluta: nonostante le varie forme possano sembrare distinte, la
struttura risulta unitaria e gli elementi architettonici (finestre e archi) sono racchiusi
in moduli geometrizzabili.











SANTANDREA AL QUIRINALE
1. Pittorico: nellinterno della chiesa, linizio e la fine delle pareti non sono ben definiti
e gli spigoli non risaltano a causa delle forme curve. Tutti gli elementi si fondono tra
loro e anche le sculture alle pareti non sono ben definibili.
2. Rappresentazione in profondit: gli absidi laterali non sono occupati da cappelle,
ma da elementi di sostegno, che hanno la funzione di indirizzare lo sguardo
dellosservatore verso laltare maggiore. Cos si fa convergere lattenzione sul fondo
della chiesa, creando un suggestivo e irreale effetto prospettico.
3. Forma aperta: per evidenziare la forma aperta, la facciata viene proiettata in avanti.
Inoltre, le curve laterali che escono dal corpo della chiesa verso lesterno
aumentano la sensazione di invasione da parte del complesso architettonico dello
spazio dellosservatore.
4. Unit: i pilastri laterali neutralizzano limportanza spaziale dellasse trasversale,
creando equilibrio tra le varie parti della chiesa. Inoltre, non si notano conflitti di
direzione nellinterno, ad esempio tra lingresso e laltare e ci motivo ulteriore di
equilibrio interno. In ultimo, la tonalit delloro presente in molte zone
dellarchitettura e funge da legante per tutti gli elementi.
5. Chiarezza relativa: le linee curve della facciata (anche del pronao) e dellinterno
creano dinamismo e contribuiscono a dare alla struttura un aspetto relativamente
comprensibile per losservatore.












SANTIVO ALLA SAPIENZA
1. Pittorico: la cupola costituita da forme diverse mescolate tra loro(lineari, curve
profonde, cerchi e triangoli). Inoltre, lalzato formato da spigoli, rientranze e
sporgenze. Tutti gli elementi architettonici molto diversi tra loro contribuiscono a
creare un effetto di illusione e di bizzarria allarchitettura nella sua totalit.
2. Rappresentazione in profondit: nellinterno, la cupola definita attraverso
elementi che cercano di superare la linearit del rinascimento (linee rette e curve).
Allesterno, il movimento rotatorio accelerato verso lalto accentua la distanza della
lanterna dal piano dellosservatore. Inoltre, la facciata sembra chiudersi in se stessa
per il fatto che formata da una linea curva. Anche lalzato corrisponde alla
profondit degli altri elementi: esso sembra sporgersi verso lesterno, bloccando e
sminuendo linnalzamento della cupola retrostante.
3. Forma aperta: la pianta, ripresa dalle mura del perimetro, mistilinea e da una
sensazione intrinseca di movimento alla struttura. Il movimento della facciata
unevidente caratteristica per il dinamismo dellarchitettura. Infine, la restrizione
dellesterno, procedendo verso lalto con un movimento rotatorio accelerato,
simbolo delle diverse forme che compongono la chiesa.
4. Unit: nonostante le varie forme sembrino contraddittorie, lo spazio interno
racchiuso da un involucro unitario (simile al Pantheon) che raggruppa insieme tutti
gli elementi architettonici. La visibilit totale della struttura dallesterno un
secondo motivo per lunit della chiesa, afferrabile direttamente da una prima
osservazione dallarco di ingresso nel piccolo spazio antistante la chiesa. Anche la
corrispondenza fra gli spigoli, le rientranze e le sporgenze fra cupola, pianta e pareti
crea un senso di compiutezza e unit.
5. Chiarezza relativa: il senso di irraggiungibilit e di incomprensibilit per
losservatore creato dal movimento rotatorio dellelica della lanterna, la quale
sembra protrarsi verso linfinito e sembra essere inarrivabile per la minutezza uomo.



PANOFSKY: LETTURA ICONOLOGICA
VILLA BARBARO, ANDREA PALLADIO
Villa Barbaro, opera architettonica di Andrea Palladio, si trova nella Campagna veneta, a
Maser. Sorge in campagna per il fatto che i ricchi signori veneziani, non potendo costruire a
Venezia liberamente per le severe regole imposte dalla Repubblica, facevano edificare
splendide ville nelle campagne, mostrando la loro ricchezza ma anche la loro cultura e il
loro senso artistico.
Lo stile di Palladio, architetto di importanti famiglie veneziane tra cui la famiglia Barbaro,
riprende lo stile classico antico e tutte le sue architetture riflettono le caratteristiche
dellarte classica, secondo quelli che erano i canoni artistici del Rinascimento italiano (tra il
XVI e il XVII secolo). La classicit, vista in quel periodo come momento artistico di
eccellenza e perfezione, viene fatta rivivere nelle opere del Rinascimento, per un senso
nostalgico di ritorno alla regolarit geometrica dellantica Grecia.
Villa Barbaro, a prima vista, si presenta costituita dalla parte centrale, la zona padronale, e
due lunghe braccia, le barchesse, con le stanze della servit e i magazzini per le provviste e
gli attrezzi. Tutte le ville del tempo, circondate da campi e zone agricole, disponevano di
magazzini per i prodotti agricoli e di stanze per i lavoratori.
Il Rinascimento si ispira ai templi greci anche per colori, forme e modelli, e Palladio, in
quanto esponente, ne riprende le caratteristiche. Innanzitutto, il colore del marmo
bianco candido come quello dei templi greci. Inoltre, si nota la presenza di forme e modelli
antichi. Tutti gli elementi che figurano allesterno della villa possono essere inseriti e
ricondotti a figure geometriche e modelli regolari. Ne sono esempi le finestre e le colonne
della parte centrale e gli archi delle barchesse.
Inoltre, vi sono numerosi elementi che erano presenti anche nelle architetture del passato.
Ad esempio, il frontone triangolare, le colonne che sembrano sorreggerlo e gli archi
perfettamente regolari. Anche la scalinata un elemento caratteristico del passato.
esplicativa della ripresa dellarte classica anche la
simmetria assiale secondo cui stata edificata la villa. Essa
si presenta secondo uno sviluppo longitudinale e
simmetrico rispetto allasse del corpo centrale, che passa
per il vertice del frontone. La parte architettonica di destra
corrisponde a quella di sinistra, secondo la simmetria
assiale ripresa come modello dei templi antichi.

SANTANDREA AL QUIRINALE, GIAN LORENZO BERNINI
La chiesa di SantAndrea al Quirinale si trova a Roma ed stata progettata dallarchitetto
barocco Gian Lorenzo Bernini. In quanto esponente del Barocco, Bernini fa trasparire in
tutte le sue opere quelle che sono le caratteristiche principali del periodo in cui opera,
durante il XVII secolo.
Lo stile barocco, totalmente contrapposto alla rigidit e alla razionalit espressiva del
Rinascimento, mira ad impressionare losservatore e a catturare la sua attenzione con
elementi fantastici e fuori dallimmaginario reale. Inoltre, gli artisti barocchi vogliono
coinvolgere il loro pubblico e portarlo in diretto contatto con Dio.
Nellopera architettonica di Gian Lorenzo Bernini, si possono dunque distinguere diversi
elementi topici del Barocco. Anzitutto, egli concepisce larte come opera totale, secondo
cui essa rappresenta tutti gli aspetti della vita delluomo e attraverso questa luomo pu
giungere fino alla divinit. Questo concetto esemplificato dalle due colonne esterne della
facciata che, per la loro imponenza, sembrano voler comunicare direttamente con la volta
celeste.
Inoltre, Bernini presenta la sua chiesa come un tuttuno con lo spazio della piazza che si
trova davanti ad essa. Infatti, sembra quasi sporgere dal piano di costruzione e uscire verso
losservatore.
Unulteriore caratteristica della chiesa, in riferimento ai canoni artistici del Barocco, la
rottura del piano di costruzione. Infatti, diversamente dalle opere degli artisti
rinascimentali, il portico che sporge dalla facciata
sembra invitare e attirare losservatore e dialogare con
lo spazio antistante. Lo spazio che invade visivamente la
scena tuttaltro che razionale e ci espressione
dellarte di Bernini che reinventa totalmente lo schema
della facciata e del corpo della chiesa, ma anche, e
soprattutto, reinventa la visione dello spazio che
larchitettura deve occupare.
In ultimo, dal momento che larte barocca risulta essere
priva di regole e incomprensibile anche a causa della
crisi religiosa che aveva invaso tutti gli ambiti della vita,
anche Bernini sconvolge le regole artistiche dando alla
chiesa una pianta ellittica circondata da cappelle che
impediscono di comprenderne la forma e ponendo
laltare nel braccio corto della pianta.
SANTIVO ALLA SAPIENZA, FRANCESCO BORROMINI
La chiesa di SantIvo alla Sapienza si trova a Roma ed stata progettata dallarchitetto
barocco Francesco Borromini. Edificata tra il 1642 e il 1660, la chiesa riflette le
caratteristiche principali dellarte barocca.
In primo luogo, da una sola vista della facciata, si nota la rottura degli schemi artistici del
passato. Infatti, i tre piani orizzontali lungo cui si pu dividere la parte frontale della chiesa,
si presentano in modo contrastante uno con laltro. Il primo piano costituito da un
semicerchio con centro nella piazza antistante; il secondo, il corpo centrale, un tamburo
circolare; il terzo, la torretta, ricavato da incavi semicircolari. In questo modo, sono
evidenti due forme concave alternate da una convessa.
Inoltre, risulta evidente come lo schema di pulizia e regolarit sia interrotto da elementi
decorativi arzigogolati e complessi, che non permettono di cogliere la forma e lo schema
totale dellarchitettura di Borromini. Infatti, lartista impedisce di cogliere lunit formale
dellopera.
Per quanto riguarda il significato espressivo dellopera, si nota
come larchitetto voglia coinvolgere losservatore tramite la
facciata, che rappresentata da un semicerchio concavo. In questo
modo, sembra voler inglobare lo spazio in cui si trova losservatore
e metterlo in dialogo con la divinit. La crisi religiosa del periodo
della Controriforma si riflette su tutti gli ambiti della vita delluomo
e, tramite la rottura degli schemi artistici e lo sconvolgimento della
razionalit classica propri del periodo rinascimentale precedente,
gli autori barocchi, di cui Borromini fa parte, vogliono simboleggiare
la grandezza e lincomprensibilit della divinit e giungere ad essa
attraverso eccesso, complessit e sfarzo.

Castelfranco Veneto, 03/06/2014

GRUPPO 5 - COMPONENTI E STESURA DEI TESTI:
- Anna Guin (Wlfflin)
- Sandy Pivato (stili autori e confronto)
- Ilaria Talli (schema visivo Villa Barbaro e testi di Panofsky)
- Giuseppe Terlizzi (contesti storici)

Valutazione del Gruppo
Valutate la vostra capacit organizzativa Punteggio
Ci siamo organizzati
poco perdendo tempo 0
Ci siamo organizzati in maniera
sufficiente
1,5
Ci siamo organizzati in
maniera abbastanza
positiva 2
Ci siamo organizzati in
maniera pi che
positiva 4
4
Valutate la vostra capacit di collaborare insieme
Abbiamo collaborato
poco 0
Abbiamo collaborato in
maniera sufficiente 1,5
Abbiamo collaborato in
maniera positiva 2
Abbiamo collaborato
molto bene 4
4
Valutate la vostra capacit di impegno
Ci siamo impegnati poco
o solo qualcuno del
gruppo si impegnato 0
Ci siamo impegnati in maniera
sufficiente 1
Ci siamo impegnati in
maniera positiva 1,5
Ci siamo impegnati in
maniera pi che
positiva 2
2
Totale punteggio =
10

Valutazione del Prodotto
Scelta del materiale Punteggio
Abbiamo copiato senza
selezionare 0
non siamo stati in grado di
capire se i materiali selezionati
erano importanti 1
la maggior parte delle
volte abbiamo scelto i
materiali migliori 1,5
abbiamo sicuramente
scelto i materiali
migliori 2
2
Chiarezza e correttezza del testo
il nostro testo e' poco
chiaro e poco corretto 0
il nostro testo e'
sufficientemente chiaro e
corretto 1
il nostro testo e'
abbastanza chiaro e
corretto 1,5
il nostro testo e'
sicuramente chiaro e
corretto 2
2
Grafica e impaginazione
non labbiamo curata 0 labbiamo curata poco 1 curata abbastanza 1,5 curata molto 2
2
Pertinenza al lavoro proposto
Siamo stati superficiali
nel rispondere alla
proposta 1
Siamo stati sufficientemente
rispondenti a rispondere 2
Abbiamo risposto in
maniera positiva 3
Abbiamo risposto in
maniera completa e
approfondita 4
3/4
Totale punteggio =
9/10

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