Gian Lorenzo Bernini, Chiesa di SantAndrea al Quirinale
Francesco Borromini, Chiesa di SantIvo alla Sapienza CONTESTO STORICO PALLADIO La politica culturale della repubblica nel 500 contrassegnata dallo sforzo per rompere lisolamento soprattutto della terraferma e cercare un nuovo equilibrio di alleanze nello scenario europeo. Viene intrapresa la strada per uscire da una venezianit esclusiva, arcaica, chiusa, per lasciare limmagine gotica e accogliere lo spirito umanista rinascimentale che aveva come punto di riferimento Roma. Il personaggio che si fa interprete principale di questo nuovo orientamento politico e culturale il Doge Andrea Gritti, promotore di quella renovatio urbis con la quale si vuole dare una nuova immagine della citt, rispondente agli ideali della classicit di cui la Chiesa di Roma era depositaria ed erede. Lintervento architettonico ed urbanistico pi significativo la risistemazione di piazza S. Marco affidata a Sansovino, fiorentino di nascita, romano di educazione, veneziano di adozione dopo la fuga da Roma nel sacco del 1527. Il dibattito attorno alla renovatio urbis ebbe una evoluzione pi negativa verso la fine del XVI secolo. Gli eventi drammatici dellultimo quarto del secolo, tra cui la lotta contro i Turchi (Lepanto, 1571), la peste 1576 - 1577, le crescenti tensioni nel mondo cattolico a seguito della crisi riformista, fino allInterdetto del 1606 portano nel campo architettonico un generale ripensamento tra ruoli, tecniche, tradizioni, tenendo conto che larchitettura pubblica e monumentale veniva riconosciuta come un importante strumento per esprimere limmagine e il prestigio della autorit civile. palladio e la controriforma Il problema che si pone larchitetto Andrea Palladio a Venezia per quanto riguarda le chiese quello di conciliare i dettami dellantichit con i precetti tridentini che gi circolavano come disposizioni in uso al momento della pubblicazione delle Instructiones di S. Carlo Borromeo. Inoltre, la sua originalit sta nellaver conciliato criteri estetici ed artistici di carattere generali con lambiente veneziano, la cui caratteristica unica lunione di luce e colore come componenti essenziali dellambiente. Lo sforzo di uscire dallempasse punta su criteri di magnificenza e grandezza, attraverso alcune scelte formali di fondo: accorta scelta di qualit dei materiali rigorosa proporzionalit distributiva dellinterno candore dellinvolucro parietale sobriet della decorazione pittorica I progetti di S. Giorgio e Redentore mostrano i frutti dellimpegno nella ricerca di forme adatte a una liturgia rinnovata: basamento sul quale si innalza la chiesa, separazione del coro dal presbiterio, mancanza di ornamentazione architettonica e biancore dellinterno.
SCHEMA STILISTICO ANDREA PALLADIO Lo schema stilistico di Palladio risulta squisitamente rinascimentale, che perci si pone come obbiettivo limitazione della natura, con la credenza che questa sia rappresentabile tramite la perfezione e la rigorosit di uno spazio geometrizzabile. Palladio riprende i concetti tramandati da Vitruvio e dallAlberti, per i quali, uno spazio architettonico che si rif a studiate misure e proporzioni, risulta conferme ai principi naturali. Le proporzioni del corpo umano sono elemento chiave dello spazio Palladiano, sia allinterno che allesterno. Palladio per delineare le giuste misure e proporzioni utilizza come misura il piede locale, in modo da rendere le proprie architetture in armonia con quelle circostanti. In tutte le proprie ville palladio, pur variando li propri progetti secondo la volont del committente, mantiene determinati archetipi basati sulla simmetria delle parti laterali della struttura, divise da una sala posta sullasse centrale. La villa risulta un architettura solida, compatta, costituita da un unico, massiccio blocco tridimensionale, al quale viene spesso anteposto una facciata basata sul tempio a portico di modello classico.
SCHEMA VISIVO (caratteristiche dellopera) OPERA: Villa Barbaro AUTORE: architetto Andrea Palladio UBICAZIONE: Maser, Treviso DATAZIONE: 1554 - 1560 CARATTERISTICHE DELLOPERA:
Gi ad un primo scorcio visivo, la villa appare sintetizzare in s tutte le caratteristiche principali dellarte classica greca e romana. A partire dal colore candido del marmo, per giungere ai particolari pi minuti del complesso architettonico. Per quanto riguarda il corpo centrale, esso si presenta simmetrico lungo il proprio asse, che passa per il vertice del frontone. La facciata presenta quattro colonne poco sporgenti e due coppie di finestre per ogni lato, poste su due piani orizzontali diversi. Sopra le colonne, stato posto un frontone di forma triangolare, con un bassorilievo inciso. Nonostante la facciata sia composta da vari elementi (colonne, finestre, frontone), questi non sporgono in avanti gli uni rispetto agli altri, ma tutti si trovano pressoch sullo stesso piano. Collegate direttamente al corpo centrale, vi sono due barchesse, una a destra e una a sinistra della zona padronale. Anchesse sono simmetriche lungo lasse del corpo centrale. Le barchesse terminano con due colombaie identiche. Due porticati collegano le colombaie con il corpo centrale della villa. I cinque archi che mettono in comunicazione linterno della barchessa con lo spazio esterno sono regolari e intervallati da spazi identici. A simboleggiare la maggiore importanza della zona padronale, sede della rappresentanza, rispetto alle barchesse, magazzini per prodotti dellagricoltura e stanze della servit, il fatto che la prima sporge in avanti rispetto al piano delle due barchesse. Anche il giardino, come tutta la villa, simmetrico e costruito geometricamente. Infatti, lo stesso motivo decorativo delle piante a terra si ritrova su entrambe le parti, destra e sinistra. Nel ninfeo retrostante, sono riproposte le stesse caratteristiche dello stile palladiano: regolarit, forme geometriche e razionalit del passato, che si identifica con le cariatidi del complesso. interessante notare come lo stile rinascimentale di Palladio riprende le caratteristiche dellarte greca antica. evidente soprattutto per le forme geometriche regolari utilizzate (triangolo, quadrato, rettangolo, cerchio) e per gli schemi razionali che racchiudono tutta lopera architettonica e che permettono di inserire ogni dettaglio in un modello geometrico perfetto e simmetricamente riprodotto.
CONTESTO STORICO BAROCCO Il 600 caratterizzato dalla guerra dei Trent'anni che insanguin gran parte dell'Europa centro - settentrionale. Scoppiato per motivi religiosi, il conflitto nascondeva il desiderio di espandersi e ridisegnare i confini. Infatti, firmata la pace di Westfalia nel 1648, si consolidarono i grandi Stati unitari (Inghilterra, Spagna e Francia). Il conflitto ebbe ripercussioni anche sull'assetto politico italiano, dove si riconferm il predominio spagnolo, contrastato solamente dal Regno di Savoia, dalla Repubblica di Venezia e dallo Stato Pontificio. Il 600 anche il secolo della Controriforma, e Roma cerca di aumentare il proprio potere anche attraverso l'arte, divenendo la capitale artistica. Gli artisti italiani ed europei a Roma sono attratti dalle antichit, sia dalle opere dei divini maestri del 500, ma anche dalle commissioni del clero e delle ricche famiglie della nobilt romana. Uno degli aspetti artistici del 600 il Barocco. Rappresenta il nuovo gusto della chiesa trionfante: l'esibizione fastosa della gloria, della potenza, della ricchezza, della gioia. I maggiori architetti protagonisti del Barocco a Roma sono Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini. SCHEMA STILISTICO GIAN LORENZO BERNINI Bernini rappresenta la fusione tra la larte rinascimentale e la progressista arte barocca. E prevalentemente scultore, ma proprio come un artista rinascimentale, in grado di ricoprire pi ambiti dal punto di vista artistico. Le architetture di questo autore sono volutamente scenografiche, che a prima vista stupiscono ed affascinano losservatore, per la loro magnificenza e perfezione. Le sue opere sono un esempio di unione di diversi stili architettonici precedenti, che si uniscono lun laltro in perfetta armonia tra il richiamo alla geometrizzazione del rinascimento e la rivoluzione delle forme barocca. Lo spazio risulta vivo e pulsante a causa delluso di una pianta ellittica che rende losservatore avvolto dalla sfarzosit interna degli edifici caratterizzata da una forte presenza di decorazioni geometriche di color oro.
SCHEMA STILISTICO FRANCESCO BORROMINI L'esame delle architetture del Borromini consente di valutare da un lato la straordinaria ampiezza delle sue prospettive culturali, dall'altro la profondit della sua visione innovatrice. Il Borromini guard con interesse ai precedenti maestri, in particolare a Michelangelo: ma tutto il patrimonio rinascimentale, manieristico e protobarocco gli appartiene ed egli lo sottopone a una revisione cos stringente quale mai, fino allora, era stata compiuta. sempre pi vasto e molteplice, nel quale combinazioni naturalistiche e "floreali" si avvicendano a rarefatte astrazioni geometriche. Fece proprio il codice degli ordini classici - e non poteva essere diversamente - piegandoli a interpretazioni audaci: la "bizzarria" fu per lui sinonimo di innovazione, anelito al superamento di inerti ristagni. Ogni edificio si rif a forme geometriche modificate, e piegate dallautore in modo da nascondere la perfezione nascosta in esse, rendendo un effetto di sorpresa e di pressione nei confronti dellosservatore, che per cogliere il messaggio dellautore deve compiere un analisi profonda e non affidarsi alla semplice vista incapace di percepire lordine in delle strutture con forme intrecciate, sovrapposte e complesse a causa della disposizione in pi piani.
SCHEMA DI CONFRONTO FRA I TRE AUTORI I tre autori presi in considerazione presentano grosse differenze, ma presentano punti di contatto, che li rendono per certi versi simili. In ciascun autore presente un profondo rispetto e ammirazione per larte classica, e per i maestri rinascimentali, ma mentre in Palladio gli insegnamenti vengono ripresi esaltandone le caratteristiche razionali, in Bernini e Borromini lo stile viene completamente reinterpretato con una mutazione secondo lo stile barocco. Da questo punto di vista il Bernini si trova in una posizione pi moderata rispetto a Borromini, dato che in esso sono ancora ben visibili la perfezione e la rigorosit degli schemi geometrici classici. In Borromini, invece, si pu notare come lautore abbia la capacit di osare, con uno stile che rappresenta lesempio pi alto dellarte barocca.
ANALISI FORMALE: WLFFLIN RINASCIMENTO: 1. Lineare: stile caratterizzato dalla forma concreta degli oggetti, delimitazione regolare e chiara dei corpi che comunica sicurezza; inoltre, le ombre aderiscono alla forma: la rappresentazione e loggetto sono identici 2. Rappresentazione in piano: concatenazione degli elementi lungo piani ordinatamente disposti 3. Forma chiusa: gli elementi si distribuiscono sul piano secondo un preciso ordine 4. Molteplicit: coordinazione che consiste nel mettere in relazione elementi che godono di una propria autonomia 5. Chiarezza assoluta: si tende ad una rappresentazione esauriente e compiuta di forme e eventi narrati dallopera BAROCCO: 1. Pittorico: il colore viene inteso come macchia e rappresenta le cose come appaiono; inoltre, si da una restituzione dellimpressione soggettiva attraverso le forme bizzarre e stravaganti delle opere artistiche 2. Rappresentazione in profondit: vi la libera dislocazione degli elementi nello spazio 3. Forma aperta: indica che la disposizione degli elementi esula da qualsiasi ordine geometrico tra pianta e perimetro laterale 4. Unit: rappresenta la subordinazione di tutti gli elementi ad un motivo unitario 5. Chiarezza relativa: si tende ad una rappresentazione parziale, transitoria VILLA BARBARO 1. Lineare: lo stile lineare dato in primo luogo dalle finestre geometriche e dagli archi regolari, da cui si pu dedurre che vi luso di moduli di uguale forma e dimensione. Inoltre, anche lo sviluppo longitudinale esempio della linearit dello stile palladiano, cos come anche lassenza di decorazioni articolate esterne. Anche il giardino si presenta regolare e geometrico (allitaliana, razionale) e, insieme al ninfeo simmetrico, con le statue inserite in un modulo semicircolare, che richiamano le antiche cariatidi, contribuisce alla definizione di uno stile lineare. 2. Rappresentazione in piano: gli elementi non sono sporgenti (le statue sono inserite in rientranze della parete) e vi sono bassorilievi nel frontone, che non escono molto dal piano generale dellarchitettura. 3. Forma chiusa: la caratteristica forma chiusa data da un gioco di simmetrie, tra cui spiccano la simmetria assiale del frontone e delle due colombaie, alla fine delle barchesse. 4. Molteplicit: autonomia dei vari ambienti contribuisce al motivo della molteplicit individuato da Wlfflin. Lesempio principale costituito dal corpo centrale, il quale, visto frontalmente, sembra essere sullo stesso piano delle barchesse, mentre in realt si sviluppa pi avanti rispetto a queste. 5. Chiarezza assoluta: nonostante le varie forme possano sembrare distinte, la struttura risulta unitaria e gli elementi architettonici (finestre e archi) sono racchiusi in moduli geometrizzabili.
SANTANDREA AL QUIRINALE 1. Pittorico: nellinterno della chiesa, linizio e la fine delle pareti non sono ben definiti e gli spigoli non risaltano a causa delle forme curve. Tutti gli elementi si fondono tra loro e anche le sculture alle pareti non sono ben definibili. 2. Rappresentazione in profondit: gli absidi laterali non sono occupati da cappelle, ma da elementi di sostegno, che hanno la funzione di indirizzare lo sguardo dellosservatore verso laltare maggiore. Cos si fa convergere lattenzione sul fondo della chiesa, creando un suggestivo e irreale effetto prospettico. 3. Forma aperta: per evidenziare la forma aperta, la facciata viene proiettata in avanti. Inoltre, le curve laterali che escono dal corpo della chiesa verso lesterno aumentano la sensazione di invasione da parte del complesso architettonico dello spazio dellosservatore. 4. Unit: i pilastri laterali neutralizzano limportanza spaziale dellasse trasversale, creando equilibrio tra le varie parti della chiesa. Inoltre, non si notano conflitti di direzione nellinterno, ad esempio tra lingresso e laltare e ci motivo ulteriore di equilibrio interno. In ultimo, la tonalit delloro presente in molte zone dellarchitettura e funge da legante per tutti gli elementi. 5. Chiarezza relativa: le linee curve della facciata (anche del pronao) e dellinterno creano dinamismo e contribuiscono a dare alla struttura un aspetto relativamente comprensibile per losservatore.
SANTIVO ALLA SAPIENZA 1. Pittorico: la cupola costituita da forme diverse mescolate tra loro(lineari, curve profonde, cerchi e triangoli). Inoltre, lalzato formato da spigoli, rientranze e sporgenze. Tutti gli elementi architettonici molto diversi tra loro contribuiscono a creare un effetto di illusione e di bizzarria allarchitettura nella sua totalit. 2. Rappresentazione in profondit: nellinterno, la cupola definita attraverso elementi che cercano di superare la linearit del rinascimento (linee rette e curve). Allesterno, il movimento rotatorio accelerato verso lalto accentua la distanza della lanterna dal piano dellosservatore. Inoltre, la facciata sembra chiudersi in se stessa per il fatto che formata da una linea curva. Anche lalzato corrisponde alla profondit degli altri elementi: esso sembra sporgersi verso lesterno, bloccando e sminuendo linnalzamento della cupola retrostante. 3. Forma aperta: la pianta, ripresa dalle mura del perimetro, mistilinea e da una sensazione intrinseca di movimento alla struttura. Il movimento della facciata unevidente caratteristica per il dinamismo dellarchitettura. Infine, la restrizione dellesterno, procedendo verso lalto con un movimento rotatorio accelerato, simbolo delle diverse forme che compongono la chiesa. 4. Unit: nonostante le varie forme sembrino contraddittorie, lo spazio interno racchiuso da un involucro unitario (simile al Pantheon) che raggruppa insieme tutti gli elementi architettonici. La visibilit totale della struttura dallesterno un secondo motivo per lunit della chiesa, afferrabile direttamente da una prima osservazione dallarco di ingresso nel piccolo spazio antistante la chiesa. Anche la corrispondenza fra gli spigoli, le rientranze e le sporgenze fra cupola, pianta e pareti crea un senso di compiutezza e unit. 5. Chiarezza relativa: il senso di irraggiungibilit e di incomprensibilit per losservatore creato dal movimento rotatorio dellelica della lanterna, la quale sembra protrarsi verso linfinito e sembra essere inarrivabile per la minutezza uomo.
PANOFSKY: LETTURA ICONOLOGICA VILLA BARBARO, ANDREA PALLADIO Villa Barbaro, opera architettonica di Andrea Palladio, si trova nella Campagna veneta, a Maser. Sorge in campagna per il fatto che i ricchi signori veneziani, non potendo costruire a Venezia liberamente per le severe regole imposte dalla Repubblica, facevano edificare splendide ville nelle campagne, mostrando la loro ricchezza ma anche la loro cultura e il loro senso artistico. Lo stile di Palladio, architetto di importanti famiglie veneziane tra cui la famiglia Barbaro, riprende lo stile classico antico e tutte le sue architetture riflettono le caratteristiche dellarte classica, secondo quelli che erano i canoni artistici del Rinascimento italiano (tra il XVI e il XVII secolo). La classicit, vista in quel periodo come momento artistico di eccellenza e perfezione, viene fatta rivivere nelle opere del Rinascimento, per un senso nostalgico di ritorno alla regolarit geometrica dellantica Grecia. Villa Barbaro, a prima vista, si presenta costituita dalla parte centrale, la zona padronale, e due lunghe braccia, le barchesse, con le stanze della servit e i magazzini per le provviste e gli attrezzi. Tutte le ville del tempo, circondate da campi e zone agricole, disponevano di magazzini per i prodotti agricoli e di stanze per i lavoratori. Il Rinascimento si ispira ai templi greci anche per colori, forme e modelli, e Palladio, in quanto esponente, ne riprende le caratteristiche. Innanzitutto, il colore del marmo bianco candido come quello dei templi greci. Inoltre, si nota la presenza di forme e modelli antichi. Tutti gli elementi che figurano allesterno della villa possono essere inseriti e ricondotti a figure geometriche e modelli regolari. Ne sono esempi le finestre e le colonne della parte centrale e gli archi delle barchesse. Inoltre, vi sono numerosi elementi che erano presenti anche nelle architetture del passato. Ad esempio, il frontone triangolare, le colonne che sembrano sorreggerlo e gli archi perfettamente regolari. Anche la scalinata un elemento caratteristico del passato. esplicativa della ripresa dellarte classica anche la simmetria assiale secondo cui stata edificata la villa. Essa si presenta secondo uno sviluppo longitudinale e simmetrico rispetto allasse del corpo centrale, che passa per il vertice del frontone. La parte architettonica di destra corrisponde a quella di sinistra, secondo la simmetria assiale ripresa come modello dei templi antichi.
SANTANDREA AL QUIRINALE, GIAN LORENZO BERNINI La chiesa di SantAndrea al Quirinale si trova a Roma ed stata progettata dallarchitetto barocco Gian Lorenzo Bernini. In quanto esponente del Barocco, Bernini fa trasparire in tutte le sue opere quelle che sono le caratteristiche principali del periodo in cui opera, durante il XVII secolo. Lo stile barocco, totalmente contrapposto alla rigidit e alla razionalit espressiva del Rinascimento, mira ad impressionare losservatore e a catturare la sua attenzione con elementi fantastici e fuori dallimmaginario reale. Inoltre, gli artisti barocchi vogliono coinvolgere il loro pubblico e portarlo in diretto contatto con Dio. Nellopera architettonica di Gian Lorenzo Bernini, si possono dunque distinguere diversi elementi topici del Barocco. Anzitutto, egli concepisce larte come opera totale, secondo cui essa rappresenta tutti gli aspetti della vita delluomo e attraverso questa luomo pu giungere fino alla divinit. Questo concetto esemplificato dalle due colonne esterne della facciata che, per la loro imponenza, sembrano voler comunicare direttamente con la volta celeste. Inoltre, Bernini presenta la sua chiesa come un tuttuno con lo spazio della piazza che si trova davanti ad essa. Infatti, sembra quasi sporgere dal piano di costruzione e uscire verso losservatore. Unulteriore caratteristica della chiesa, in riferimento ai canoni artistici del Barocco, la rottura del piano di costruzione. Infatti, diversamente dalle opere degli artisti rinascimentali, il portico che sporge dalla facciata sembra invitare e attirare losservatore e dialogare con lo spazio antistante. Lo spazio che invade visivamente la scena tuttaltro che razionale e ci espressione dellarte di Bernini che reinventa totalmente lo schema della facciata e del corpo della chiesa, ma anche, e soprattutto, reinventa la visione dello spazio che larchitettura deve occupare. In ultimo, dal momento che larte barocca risulta essere priva di regole e incomprensibile anche a causa della crisi religiosa che aveva invaso tutti gli ambiti della vita, anche Bernini sconvolge le regole artistiche dando alla chiesa una pianta ellittica circondata da cappelle che impediscono di comprenderne la forma e ponendo laltare nel braccio corto della pianta. SANTIVO ALLA SAPIENZA, FRANCESCO BORROMINI La chiesa di SantIvo alla Sapienza si trova a Roma ed stata progettata dallarchitetto barocco Francesco Borromini. Edificata tra il 1642 e il 1660, la chiesa riflette le caratteristiche principali dellarte barocca. In primo luogo, da una sola vista della facciata, si nota la rottura degli schemi artistici del passato. Infatti, i tre piani orizzontali lungo cui si pu dividere la parte frontale della chiesa, si presentano in modo contrastante uno con laltro. Il primo piano costituito da un semicerchio con centro nella piazza antistante; il secondo, il corpo centrale, un tamburo circolare; il terzo, la torretta, ricavato da incavi semicircolari. In questo modo, sono evidenti due forme concave alternate da una convessa. Inoltre, risulta evidente come lo schema di pulizia e regolarit sia interrotto da elementi decorativi arzigogolati e complessi, che non permettono di cogliere la forma e lo schema totale dellarchitettura di Borromini. Infatti, lartista impedisce di cogliere lunit formale dellopera. Per quanto riguarda il significato espressivo dellopera, si nota come larchitetto voglia coinvolgere losservatore tramite la facciata, che rappresentata da un semicerchio concavo. In questo modo, sembra voler inglobare lo spazio in cui si trova losservatore e metterlo in dialogo con la divinit. La crisi religiosa del periodo della Controriforma si riflette su tutti gli ambiti della vita delluomo e, tramite la rottura degli schemi artistici e lo sconvolgimento della razionalit classica propri del periodo rinascimentale precedente, gli autori barocchi, di cui Borromini fa parte, vogliono simboleggiare la grandezza e lincomprensibilit della divinit e giungere ad essa attraverso eccesso, complessit e sfarzo.
Castelfranco Veneto, 03/06/2014
GRUPPO 5 - COMPONENTI E STESURA DEI TESTI: - Anna Guin (Wlfflin) - Sandy Pivato (stili autori e confronto) - Ilaria Talli (schema visivo Villa Barbaro e testi di Panofsky) - Giuseppe Terlizzi (contesti storici)
Valutazione del Gruppo Valutate la vostra capacit organizzativa Punteggio Ci siamo organizzati poco perdendo tempo 0 Ci siamo organizzati in maniera sufficiente 1,5 Ci siamo organizzati in maniera abbastanza positiva 2 Ci siamo organizzati in maniera pi che positiva 4 4 Valutate la vostra capacit di collaborare insieme Abbiamo collaborato poco 0 Abbiamo collaborato in maniera sufficiente 1,5 Abbiamo collaborato in maniera positiva 2 Abbiamo collaborato molto bene 4 4 Valutate la vostra capacit di impegno Ci siamo impegnati poco o solo qualcuno del gruppo si impegnato 0 Ci siamo impegnati in maniera sufficiente 1 Ci siamo impegnati in maniera positiva 1,5 Ci siamo impegnati in maniera pi che positiva 2 2 Totale punteggio = 10
Valutazione del Prodotto Scelta del materiale Punteggio Abbiamo copiato senza selezionare 0 non siamo stati in grado di capire se i materiali selezionati erano importanti 1 la maggior parte delle volte abbiamo scelto i materiali migliori 1,5 abbiamo sicuramente scelto i materiali migliori 2 2 Chiarezza e correttezza del testo il nostro testo e' poco chiaro e poco corretto 0 il nostro testo e' sufficientemente chiaro e corretto 1 il nostro testo e' abbastanza chiaro e corretto 1,5 il nostro testo e' sicuramente chiaro e corretto 2 2 Grafica e impaginazione non labbiamo curata 0 labbiamo curata poco 1 curata abbastanza 1,5 curata molto 2 2 Pertinenza al lavoro proposto Siamo stati superficiali nel rispondere alla proposta 1 Siamo stati sufficientemente rispondenti a rispondere 2 Abbiamo risposto in maniera positiva 3 Abbiamo risposto in maniera completa e approfondita 4 3/4 Totale punteggio = 9/10