1.1. La citt di Parma nel XIII secolo 1.1.1. Citt e vescovo 1.1.2. Un tempo di tensioni e di pace 1.1.3. Parma: tra impero e papato 1.1.. !r"ani##a#ione sociale nella citt 1.2. Un$epoca nuova: l$et dello %pirito 1.2.1. Ini#ia l$era dello %pirito 1.2.2. Il di&&ondersi dei movimenti pauperistici 1.2.3. Introductorium allEvangelium aeternum 1.2.. 'ue &i"ure di rilievo: (iovanni da Parma e (erardino da )or"o %an 'onnino 2 1. Il 1260: il tempo compiuto 1.1. La citt di Parma nel XIII secolo 1.1.1. Citt e vescovo La citt di Parma vive, nel corso dellalto Medioevo (V-XI secolo), una dinamica storica strettamente intrecciata a quella della propria Cattedrale - la Mater Ecclesia -: Con un certo !rado di sicure""a si potre##e an"i a$$ermare c%e, $ino allal#e!!iare delle istitu"ioni comunali, le due vicende siano sintonic%e e, per lun!%i tratti, persino sovrapponi#ili& La ma!!iore istitu"ione ecclesiastica cittadina va ritenuta pertanto un an!olo visuale quasi o##li!ato per c%i intendesse studiare la societ civica parmense nel primo medioevo' ( & Il vescovo con la sua autorit, da tutti riconosciuta, )coordina* le ener!ie sociali e rappresenta, nello stesso tempo, lordine e il !overno per tutta la citt& La Cattedrale + come il centro di !ravit della vita sociale e politica c%e si svol!e allinterno delle mura cittadine& La cattedrale, la sua pia""a e il pala""o vescovile $urono per lun!o tempo sede di assem#lee popolari, civili e reli!iose, luo!%i dincontro tra uomini di pre!%iera, semplici cittadini, !overnanti, maestri e studenti& Il complesso #asilicale pu- essere considerato cos. una sorta di $ilo conduttore della storia di Parma intorno al quale, in un modo o nellaltro, si riannodano aspettative, am#i"ioni e interessi dei cittadini e delle loro $ami!lie' / & Il ruolo e!emone rivestito dal Vescovado di Parma, a partire dalla $ine del IX secolo, non deriva solo dalle propriet terriere e dalle ricc%e""e in suo possesso, ma anc%e dallespletamento dei poteri e dei diritti !iurisdi"ionali esercitati prima nella citt, poi nel contado& I possedimenti e le rendite ecclesiastic%e !li sono necessari per !estire le attivit colle!ate alla s$era temporale, sostitutive della $un"ione pu##lica 0 , e nello stesso tempo per poter svol!ere anc%e le sue $un"ioni spirituali& Inoltre sovraintende alla nomina dei notai e dei pi1 importanti mem#ri amministrativi& In #uona sostan"a i presuli parmensi concentrarono nelle loro mani un insieme di poteri vari e complesso esercitati sia in citt sia nel contado: il potere spirituale, i poteri si!norili derivanti dal possesso $ondiario, il potere pu##lico& 2i trattava di una miscela c%e #en rappresentava la commistione tipica tra potere sovrano e potere vescovile entro il sistema della cosiddetta )c%iesa imperiale*' 3 & 2econdo !li storici, lXI secolo rappresenta, indu##iamente, lepoca pi1 presti!iosa per i vescovi parmensi& Ciononostante, !i a partire dalla met di questo secolo, si possono intravedere i se!nali dellini"io di una decaden"a, c%e port- il potere vescovile ad una pro!ressiva perdita di considera"ione nellam#ito della vita politica e amministrativa locale& 4ssistiamo, cos., ad un ra$$or"amento del potere comunale e conse!uentemente della societ civile& 5uestultima reclamer una crescente autonomia, sia nei con$ronti della C%iesa c%e dellimperatore, causando una pro$onda crisi dei rapporti tra Papato e Impero, tra mondo laico e mondo ecclesiastico, tra reli!ione e politica& La lun!a contrapposi"ione tra C%iesa e Impero costrinse i rappresentanti dei due sc%ieramenti a cercare appo!!i politici, economici e militari c%e al termine dello scontro presentarono ai vincitori il conto in termini di riconoscimenti e concessioni: si a$$ermarono cos., in am#ito cittadino, $or"e nuove: i cives, c%e cominciarono ad or!ani""arsi, e c%e, coi loro rappresentanti (boni homines), preannunciavano ormai comuni e consoli& 4lla lotta per le investiture, dunque, do##iamo ascrivere la dis!re!a"ione del potere temporale dei vescovi a vanta!!io dei comuni, c%e su#entrarono ai primi nella !estione della res publica' 6 & 1 2& 789:I;I, Due storie allo specchio. Citt e cattedrale nei primi secoli del Medioevo, in 9& <9=CI (a cura di), Il governo del vescovo, M>P, Parma, /??6, p& /@& 2 Ibidem, pp& 0A-3?& 3 C$& M& <>=;B4, Pastori e signori. La grande potenza dei vescovi parmensi, (a cura di) 9& <9=CI, Il governo del vescovo, p& 6C& 4 Ibidem, p& 6@& 5 Ibidem, pp& C0-C6& 3 4lla $ine del XII secolo Parma diviene, pro!ressivamente, un Comune c%e emana le sue le!!i e scrive i suoi 2tatuti C , con$i!urandosi perci- come una societas )delle li#ert*, intesa come suo privile!io, ora non pi1 personale ma territoriale, locale, inerente al suolo, al recinto ur#ano& =ntro di esso scompare quella mescolan"a di !iurisdi"ioni c%e aveva reso cos. complicata la vita, sparisce quella !rada"ione di condi"ioni sociali, $ra lo status della li#ert e quello della servit1, o me!lio non-li#ert, illi#ert, c%e aveva caratteri""ato $ino allora !li a#itanti& 7asta entrarvi per divenire automaticamente li#eri D&&&E Cos. si viene $ormando anc%e il diritto della citt, e questa diviene una comunit di diritto (e non pi1 solamente di $atto), un territorio con quali$ic%e !iuridic%e' F & :urante lepiscopato di 8#i""o Giesc%i (/0 dicem#re ((@3 - // ma!!io (//3) A , il con$litto tra le due autorit, quella politica e quella reli!iosa si acuir ulteriormente& ;onostante limperatore 8ttone IV, durante lincontro con il vescovo di Parma 8#i""o a Imola avesse accordato con un ):iploma* privile!i alla C%iesa di Parma, questi diritti non venivano riconosciuti dal Comune& Poic%H limperatore #ramava tenersi amici i popoli, il /C ma!!io (/(?, da Lodi con altro :iploma a $avore del Comune ricon$erm- le re!alie e la consuetudine dimporre $ora!!i e collette, il diritto dei #osc%i, i pascoli, i ponti, lacque e i molini con la piena !iurisdi"ione nelle cause criminali e pecuniarie dentro e $uori il distretto annullando o!ni altro privile!io incontrario& Parve al Vescovo c%e la nuova concessione a $avore del Comune ledesse i suoi diritti, e perci- si rivolse di nuovo allImperatore, c%e con un nuovo :ecreto, spedito il (F a!osto (/(C da 2an 2alvatore di Pavia, dic%iar- c%e col privile!io accordato al Comune non intendeva a$$atto di pre!iudicare i diritti del Vescovo di Parma& Iuttavia lautorit secolare, #aldan"osa dellottenuto :iploma, prepotente, si arro!- o!ni !iurisdi"ione sui sudditi della C%iesa, continu- a molestare il Prelato costretto a so!!iacere ai pesi delle collette, di cavalcate, e di tante altre cose' @ & 2alim#ene descrive il Giesc%i )uomo di #ellaspetto e persona onesta* anc%e se, come a$$erma, non l%a mai conosciuto& :ivenuto vescovo della citt + su#ito coinvolto in diverse contese c%e lo vedono, come le!ato del papa, paci$icatore e mediatore, a$$inc%H, nelle varie citt del nord Italia, coinvolte in diverse questioni, non si esasperino i con$litti esistenti& Il Giesc%i tiene in !rande considera"ione, oltre al titolo di vescovo, anc%e quello Comitale c%e ria$$erma, con insisten"a, in diversi atti& Pretende ed ottiene da!li imperatori privile!i e concessioni di particolare importan"a, in #ase ai quali i podest e i consoli della citt di Parma non possono intromettersi nelle cause ecclesiastic%e e qualsiasi ma!istrato cittadino dovre##e avere con$erma ed investitura del proprio incarico dalle mani del vescovo& Ianto $orti sono le tensioni tra potere civile ed ecclesiastico c%e nel (/(3 viene redatta una dic%iara"ione c%e sta#ilisce la so!!e"ione paritaria dei parmensi allJautorit del vescovo e del comune (? & ;el (/(A il vescovo presenta al papa 8norio III un libellus contro il comune di Parma, con lo scopo di contrastare le ulteriori e continue usurpa"ioni, da parte del comune, di alcuni dei principali diritti e di altre prero!ative vescovili& = questa una testimonian"a $orte, complessa, dei con$litti c%e oppon!ono vescovo e comune& 2i possono elencare quali siano, in questo periodo, i diritti temporali del vescovo: 6 9isale al ((3@ il primo documento c%e attesta listitu"ione del comune di Parma& Pro!ressivamente le diverse autorit cittadine si emanciparono dal controllo vescovile& Vale la pena ricordare c%e 4icardo da Corna""ano, vescovo di Parma, presule $iloimperiale, ricopr. per #uona parte del suo episcopato la carica di podest& 2u questi aspetti, c%e vedranno una pro!ressiva laici""a"ione e secolari""a"ione nei rapporti tra vescovo e poteri locali cittadini, vedi linteressante studio di P& 2IL4;82, Gerardo ianchi da Parma. La iogra!ia di un cardinale duecentesco, Iesi di dottorato, >niversit di Parma, a&a& /??F-/??A& 7 =& :& IK=2=I:=9, La citt medievale in Europa, 9iccardo Patron, 7olo!na, (@6A, p& (3F& 8 8#i""o Giesc%i di Lava!na, $i!lio di 9u$$ino Giesc%i, $ratello di >!o conte di Lava!na, nacque intorno alla met del secolo XII, del ramo li!ure dei conti di Lava!na, $u "io di papa Innocen"o IV& 8#i""o Giesc%i + men"ionato una prima volta nel ((FA quando + compreso nellelenco dei canonici della cattedrale di Parma, successivamente divenne prepositus della stessa cattedrale, incarico c%e mantenne sino alla sua ele"ione a vescovo della citt& 4nc%e papa Celestino III stimava tantissimo 8#i""o Giesc%i tanto c%e lo $ece suddiacono e lo incaric- di comporre ai primi di !iu!no dellanno ((@(, )le controversie $ra i canonici della cattedrale di 9e!!io e i c%ierici di 2an Prospero di quella citt* (c$& ;& P=LLIC=LLI, I "escovi della Chiesa Parmense, vl& I, Gresc%in!, Parma, p& (F/)& 9 Ibidem, p& (F@& 10 C$& Chronicon Parmense ab anno M###"III us$ue ad annum MCCC###"III, (a cura di) <& 78;4BBI, in 9er& Ital& 2cript&, IX, p& @, ;& P=LIC=LLI, I vescovi della Chiesa parmense, pp& (F/-(A@, 4& 2CKI4VI, La diocesi di Parma, Parma (@3?, p& /0A n& //, G& 7=9;I;I, Innocenzo I" e il suo parentado, in );uova 9ivista 2torica*, XXIV ((@3?), pp& (A(-(A3, <& B4;=LL4, %bizzo &IE'C(I, :i"ionario 7io!ra$ico de!li Italiani L vl& 3F, (@@F& 4 Il possesso di corsi dacqua con relative sponde ed alvei, canali, mulini, isole, #osc%i, strade pu##lic%e, incroci e pia""e, i diritti connessi con tali possessi, e cio+ i peda!!i, il teloneo, il ripatico e altre !a#elle, come ad esempio il $odro (tassa diretta c%e tutti i possessori li#eri di terre, in quanto capi$ami!lia, erano tenuti a pa!are per il mantenimento del re e dei $un"ionari pu##lici), il diritto a con$iscare i #eni di c%i moriva sen"a testamento e sen"a eredi nelle terre del comitato, analo!amente il diritto al ter"o dei #eni dei pelle!rini morti lun!o la strada Granci!ena e alle pelli de!li animali c%e morivano lun!o la medesima strada, il diritti al !iuramento di $edelt da parte de!li a#itanti del contado, nonc%H il diritto di investire consoli e podest del comune, i quali con tale !iuramento dovevano riconoscere nel vescovo il conte, ovvero il rappresentate dellImpero, i diritti relativi ai !iudi"i (placiti), ai #andi e ai duelli, sia dentro c%e $uori la citt, i diritti di nominare i notai, di a$$idare tutori e curatori, di emancipare i servi, di autori""are laliena"ione di #eni dei minori' (( & Come si pu- notare, sono prero!ative molto si!ni$icative quelle c%e il comune vuole avocare a sH& La lun!a verten"a tra poteri del vescovado e poteri del comune termina con un compromesso nel (//(& =sso viene trascritto ne!li statuti cittadini del (/66, come atto della concordia amic%evole tra vescovo e comune, con il titolo E)emplum instrumenti concordiae et compositionis domini episcopi et communis parmensis. Il comune restituiva quanto aveva preso alla c%iesa in occasione dei con$litti del (//?, eliminando !li statuti contrari alla c%iesa e alla sua li#ert, riconoscendo al vescovo il diritto di investitura di podest e consoli, e anc%e alcune prero!ative in materia di !iusti"ia DME e nella nomina dei notai& Il vescovo cedeva il diritto di )esercito, cavalcata e di !iusti"ia* nelle sue terre, eccetto in alcune localit DME ma otteneva in cam#io la met delle entrate costituite dalle pene pecuniarie, o la somma complessiva di tremila lire imperiali DME di $atto il comune vinse nel lun!o periodo la sua #atta!lia: alcune delle prero!ative $ondamentali dei poteri pu##lici, soprattutto lamministra"ione della !iusti"ia, erano in$atti de$initivamente uscite dallam#ito dei poteri vescovili per entrare a pieno titolo tra i poteri del comune cittadino' (/ & In questo $ran!ente storico i vescovi e in particolare 8#i""o Giesc%i, diventano sempre pi1 i !aranti delle direttive ponti$icie in sede locale, assicurando un le!ame tra un centro, la curia romana, c%e andava sempre pi1 strutturandosi sul modello imperiale, e le diverse situa"ioni locali e peri$eric%e della christianitas' (0 & :i $ronte a un impero in cui !li stati e i comuni rivendicano una loro autonomia, il papato, mediante la"ione dei vescovi locali, intende attuare una politica di coesione e di accentramento, c%e %a come $ine lo svol!ere a"ioni paci$icatorie tra le diverse citt in costante lotta tra di loro& I vescovi locali sono $i!ure c%e, proprio per il ruolo esercitato in seno alla comunit, sono capaci di muoversi nei di$$icili meandri delle lotte intra e in$racittadine, reali""ando al me!lio !li scopi pre$issati dalla sede apostolica' (3 & 2econdo Ludovico 4ntonio Muratori, la reda"ione de!li 2tatuti Municipali (6 %a ini"io dopo la pace di Costan"a, avvenuta nel ((A0 (C & In questo periodo i Comuni otten!ono una loro ini"iale autonomia, con la nomina dei Consoli propri e di altre $i!ure amministrative& 2i sente, pertanto, il #iso!no di scrivere e 11 M& <>=;B4, Pastori e signori, pp& C(-C0& 12 <& 4L7I;I, "escovo, comune. Il governo della citt tra #I e #III secolo, (a cura di) 9& <9=CI, Il governo del vescovo, p& A6& 13 P& 2IL4;82, "escovi di Parma con !unzioni di legati e giudici delegati papali nei secoli #II*#III , (a cura di) M& P& 4L7=9B8;I L C& B=N, Legati e delegati papali. Pro!ili, ambiti d+azione e tipologie di intervento nei secoli #II*#III,), Vita e Pensiero, Milano, /?(/, p& @0& 14 Ibidem, @6& 15 Cominciarono nello stesso tempo a saltar $uori !li 2tatuti, cio+ le le!!i municipali delle citt, e in tanta a##ondan"a, c%e possono $ormare una selva, perciocc%H, come si vede nel dominio della 2ereniss& Casa d=ste, non solamente le citt, ma anc%e le terre e castella separate dal loro distretto vollero i particolari loro 2tatuti: usan"a praticata anc%e in altri paesi dItalia, <ermania e Grancia, il c%e non + lieve incomodo a!li studiosi della <iurispruden"a& 4 mio credere, s%a principalmente da mettere lintrodu"ione di essi 2tatuti dopo la Pace di Costan"a dellanno ((A0 sta#ilita $ra limperadore Gederi!o I e le citt della 2ociet de Lom#ardi& 4nc%e prima, non si pu- ne!are, verano consuetudini c%e teneano $or"a di le!!e, anc%e per decreto di Carlo M&, come consta dalla le!!e CXLVIII del medesimo 4u!usto, da me trovata nel codice =stense colle se!uenti parole: ,t longa consuetudo, $uae utilitatem publicam non impedit, pro lege servetur& In oltre appena le citt Italiane col mettersi in li#ert, ed ele!!ere i loro Consoli ed altri ma!istrati, non poterono esentarsi dal $ormare nuovi re!olamenti e decreti ri!uardanti le novit di questo !overno' (Dissertazione ##II delle Leggi dell-Italia ne- secoli barbarici, e dell-origine degli 'tatuti& Dissertazioni sopra le antichit italiane, 2ociet tipo!ra$ica dei classici italiani, 6 vll&, Milano (A0F, c%e riprende lJedi"ione: Dissertazioni sopra le antichit italiane, gi composte e pubblicate in latino da Lodovico .ntonio Muratori e da esso poscia compendiate e trasportate nell-italiana !avella. %pera postuma, data in luce dal proposto Gian &rancesco 'oli Muratori suo nipote/ seconda edizione accresciuta di pre!azioni, e note opportune dall-abate Gaetano Cenni, con indice pi0 copioso, 7ar#iellini, 9oma, M:CCLV, pp& 3/(-3//)& 5 $ormulare nuovi re!olamenti e decreti, c%e permettano la conviven"a civile ed amministrativa per il !overno delle citt& 4 Parma, un primo documento le!islativo, emanato dai Consoli, + datato intorno al ((F? (F & Ma questa ed altre consimili erano le!!i par"iali, mentre un corpo unito di esse, un Codice di diritto pu##lico e privato, com+ quello c%e noi intendiamo sotto il nome di 2tatuti, non e##e per avventura ad essere compilato $ra noi, se non dopo la pace (di Costan"a)' (A & I parmi!iani raccol!ono, a partire da quellanno, le le!!i sparse ed ini"iano ad ordinarle in un volume& ;el (//C le le!!i municipali della citt di Parma sono trascritte e conservate in quattro esemplari: uno custodito nella sa!restia della Cattedrale e !li altri tre presso il podest e i suoi u$$iciali, con la !aran"ia c%e non ven!ano corretti n+ modi$icati& Pro!ressivamente la civitas si rita!lia un proprio spa"io vitale, politico e ur#anistico, nella citt& 4ssistiamo, nei primi anni del XIII secolo, alla sparti"ione della super$icie cittadina: da una parte la cattedrale, il #attistero, il pala""o del vescovo disposti presso la platea vetus (pia""a del :uomo), dallaltra la costru"ione del pala""o comunale voluto dal podest pavese Iorello da 2trada nel (///, c%e inau!ura la platea nova del polo civile, contrapposto al polo reli!ioso del vescovo& Ini"ia cos. un pro$ondo con$litto !iurisdi"ionale $ra il vescovo ed il Comune, dovuto al $atto c%e entram#i rivendicano !li stessi diritti: uno in quanto insi!nito di poteri comitali, laltro c%e si appella alle concessioni della pace di Costan"a, le quali !arantiscono ai comuni poteri amministrativi e !iudi"iari ma!!iori& :opo un primo accordo ra!!iunto nel (//( e nel (//F, in concomitan"a con la #rusca rottura $ra <re!orio IX e Gederico II (@ , il Comune di Parma riprende le ostilit contro il suo vescovo& 4lla morte di 8#i""o Giesc%i, <ra"ia di Giren"e diviene vescovo di Parma e riceve il 0 settem#re (//3 lo##edien"a del clero della citt e delle "one limitro$e& =ra stato L in !iovent1 L avvocato di Innocen"o III, 8norio III, <re!orio IX, e per i suoi servi"i era stato nominato arcidiacono con $un"ioni decisionali nella diocesi di 7olo!na e presso la sua presti!iosa >niversit& =!li per- + certo c%e $u tra i primi a racco!liere in corpo le :ecretali dei romani Ponte$ici e ad interpretarle nelle scuole& :i$atti e!li + il primo c%e a##ia avuto il titolo di Maestro delle :ecretali, e $u pertanto nellet sua c%e si distinsero i pro$essori in :ecretisti e :ecretalisti& = quando Innocen"o III mand- allo 2tudio di 7olo!na la colle"ione delle :ecretali da lui ordinata, <ra"ia, $ra !li altri dottori #olo!nesi, si acquist- !rande $ama di dottrina e di erudi"ione nellesporre le dette :ecretali oltre la #enevolen"a dello stesso Ponte$ice, il quale se ne serv. nel de$inire cause !ravissime, come + mani$esto da molte lettere, alcune delle quali si possono le!!ere nelle colle"ioni delle :ecretali, c%e di poi vennero stampate' /? & 5uestuomo, cos. colto e rinomato pare per- scomparire e perdere di spessore a Parma, tanto da essere sminuito nel suo ruolo politico& 2alim#ene, #enc%+ potesse annoverarlo tra !li amici di $ami!lia, lo ricorda solamente come un vescovo accettato dalla sua !ente, soprattutto perc%H aveva dato un notevole impulso allJedili"ia sacra, con la costru"ione di molti pala""i si!norili, la conserva"ione e lampliamento dei #eni 16 La Pace di Costan"a prende il nome dalla localit dove $u $irmata, il /6 !iu!no ((A0, da Gederico 7ar#arossa e i rappresentanti della Le!a Lom#arda& LJimperatore riconosceva la Le!a Lom#arda e dava concessioni ai Comuni c%e la componevano, in am#ito amministrativo, politico e !iudi"iario, re!alie comprese& Inoltre rinunciava alla nomina dei podest, riconoscendo i consoli nominati dai cittadini, i quali, tuttavia, dovevano $are !iuramento di $edelt allJimperatore e ricevere da lui lJinvestitura& 2i trattava di un compromesso c%e se!nava la rinuncia al piano di dominio assoluto di Gederico, mentre i comuni avre##ero mantenuto la loro lar!a autonomia (c$& <& 94CC4<;I, Il diritto pubblico, la pace di Costanza e i 1libri iurium+ dei comuni lombardi, (a cura di) :& 5>4<LI8;I e <& :ILCK=9, Gli inizi del diritto pubblico, Il Mulino, 7olo!na-7erlino, /??A)& 17 = interessante riportare il !iudi"io c%e 4madio 9onc%ini d de!li 2tatuti parmensi, citando Gederico Paolo 2clopis: 9o""a al certo DME + la $orma di simi!lianti le!!i, ma eminente lutilit c%e ne arrecano& 2on esse precipuo $ondamento alla storia dellet di me""o $econda per luna parte dire $eroci e di delitti, per laltra di ma!nanime imprese, di utili istitu"ioni, di luminosi atti di piet, della quale ci restano ancora, vincitori delle in!iurie del tempo, alcuni pre"iosi monumenti reli!iosi e civili& Il presente, scrive Cesare Cant1, deriva dal medio evo, e molti mali e #eni do!!i vi nacquero, laonde il meditar seriamente sulle colpe e virt1 passate, su quelle istitu"ioni, su quelle le!!i, non pu- non riuscire a noi di !ran !iovamento anc%e in me""o alla luce della presente civilt'& (4& 98;CKI;I (a cura di), 'tatuta Communis Parmae. .nno MCCL", in Monumenta (istorica ad Provincias Parmensem et Placentinam Pertinentia, Giaccadori, Parma (A6C, p& LI)& Gederico Paolo 2clopis, conte di 2alerano (Iorino, (? !ennaio (F@A L A mar"o (AFA), + stato un !iurista e politico italiano& 9icopr. lJincarico di presidente del 9e!no dJItalia dal /6 ma!!io (AC0 al /3 otto#re (AC3& 18 'tatuta Communis Parmae, p& III& 19 C$& 4& M=LL8;I, Innocenzo I". La concezione e l-esperienza della Cristianit come regimen unius personae, Marietti, <enova (@@?& 20 ;& P=LLIC=LLI, I "escovi della Chiesa Parmense, p& (@?& 6 della C%iesa /( & In particolare, nel dicem#re del (//A, consacra loratorio di 2anta Croce // & 2tando sempre alla Cronaca del 2alim#ene, il vescovo <ra"ia nel (/00 $a edi$icare il )Pala""o del vescovo c%e + davanti alla $acciata della cattedrale* e commenta c%e i parmi!iani lo )consideravano un #uon vescovo* /0 & Gorti sono i contrasti tra lautorit reli!iosa e civile cittadine: nellanno (/0/ si !iun!e per- ad un compromesso, mediante il quale il Comune si impe!na a risarcire la mensa vescovile per le mancate pre#ende di sua spettan"a& 4 se!uito di estorsioni commesse insieme con vari u$$i"iali laici, da lui intromessi nel $oro ecclesiastico contro le canonic%e prescri"ioni D<ra"iaE e##e !ravissima reprimenda dal papa' /3 & <re!orio IX + costretto ad avviare uninc%iesta sulloperato del vescovo per le numerose accuse pervenute!li: viola"ione della li#ert ecclesiastica, corru"ione, sperpero dei #eni della C%iesa /6 & = assai pro#a#ile c%e queste accuse provenissero dal Comune stesso e da c%i aveva ricevuto qualc%e danno dallaccordo stipulato, in$atti il ponte$ice, c%iariti i du##i, !i nei mesi successivi a$$ida a <ra"ia nuovi incaric%i molto delicati& 2i pu- anc%e supporre c%e <re!orio IX, nonostante la reputa"ione di <ra"ia e il lun!o le!ame di questi con la curia romana, non avesse sottovalutato le accuse rivolte al presule parmense e quindi avesse sentito il reale #iso!no di valutarne la lealt e le$$icien"a& In o!ni caso, la vicenda deve aver intaccato di molto il presti!io locale dellecclesiastico, c%e muore il /C settem#re (/0C& In questo periodo, + podest della citt 8spinello da 2ommo Cremonese, c%e per impedire !li omicidi ora troppo $requenti, sta#ilisce di punire severamente il primo a commettere un omicidio sotto la sua !iurisdi"ione, per dare un monito esemplare& Il primo in$elice $u un c%ierico parmi!iano della $ami!lia :e Pirro, uccisore di maestro <%erardo ;aulo di 7or!o 9iolo, il quale $u prima de!radato dal vescovo <ra"ia DME e poi cotto vivo sulla pu##lica pia""a in una caldaia di olio di ulivo per terrore dei mal$attori ed in$ine !ettato nel $iume' /C & 4 <ra"ia succede <re!orio romano )c%e visse poco tempo e mor. a Mantova, eretico e maledetto*,
)pessimo so!!etto* e )impenitente* /F & 1.1.2. Un tempo di tensioni e di pace 21 In citt si %a noti"ia di quello detto di 2anta Maria Maddalena e di un altro nella vicinia di 2an <iovanni =v&, precisamente situato $ra lan!olo di strada Petrarca e di via del Corre!!io verso mattina, nel contado di uno a Colorno e di un altro a Lan!%irano' (ibidem, pp& /??-/?()& 22 C$& 24LIM7=;= := 4:4M, Cronaca, ed& 9adio Iau, 7olo!na (@AC, nn& 00/-000& 23 C$& ibidem, n& 00/& 24 <& M& 4LL8:I, 'erie cronologica dei "escovi di Parma. %ssia memorie della loro vita e de+ !atti principali avvenuti sotto il loro episcopato, <iuseppe Pa!anino, Parma, (A00, p& CF& /6 C$& 4& P4:8V4;I, "escovo Grazia, in Dizionario iogra!ico degli Italiani 2reccani, vl& 6A, /??/& 26 ;& P=LL=<9I, I "escovi della Chiesa Parmense, p& /?6& 27 C$& 24LIM7=;=, n& 000& <re!orio mor., nella citt vir!iliana, nel (/0F e quando durante la sua in$ermit !li portarono il corpo del 2i!nore, non volle riceverlo, dicendo c%e non credeva niente di questa $ede& =ssendo!li domandato perc%H aveva accettato lepiscopato disse c%e lo aveva $atto per le ricc%e""e e per il potere, e mor. in tale modo e non si comunic-'& :opo <re!orio $u vescovo di Parma il dottore in !iurispruden"a Martino da Colorno ((0 novem#re (/0F), inse!nante di diritto canonico, stimato per la sua piet e dottrina, era di #assa condi"ione sociale e di ori!ine $ami!liare non c%iara& ;el (/(C era !i canonico della Cattedrale e dai vescovi 8#i""o e <ra"ia $u )adoperato come avvocato in alcune cause* (c$& <& M& 4LL8:I, 'erie cronologica dei "escovi di Parma, p& 0@3-0@C)& Mor., alla $ine di otto#re del (/30, )estremamente a$$litto*, in quanto $u accusato da Innocen"o IV di non tutelare i diritti della C%iesa e di pie!arsi supinamente alle direttive del Comune di Parma c%e aderiva allimperatore& ;estore Pelicelli cos. eviden"ia a questo ri!uardo: 2ini#aldo Giesc%i, !i canonico della nostra Cattedrale, veniva creato 2ommo Ponte$ice con il titolo di Innocen"o IV nel !iu!no del (/30 e, come conoscitore delle cose parmensi, rimprover- il vescovo Martino e lo sospese dallamministra"ione delle cose sacre per la somma prodi!alit e perc%H dilapidava i #eni della sua c%iesa D&&&E era quindi semplicemente sospeso e non deposto' come invece sosten!ono l>!%elli e il 7ordoni& 2i crede per- c%e a$$litto per tale rimprovero solenne ricevuto dal Ponte$ice ne morisse di dolore' lo stesso anno (I "escovi della Chiesa Parmense, p& /(6)& <li successe 7ernardo :e Vi"io de 2cotti, $ondatore di un ordine di $rati detti di Martorano, so!!etti alla re!ola di 2ant4!ostino, e $u eletto vescovo dal Capitolo nel (/30& La sua ele"ione per-, sostenuta dal cardinale <re!orio di Montelon!o, le!ato della Lom#ardia, $u annullata il primo dicem#re (/30 da papa Innocen"o IV, c%e !li pre$er. il proprio nipote 4l#erto& 2alim#ene nella sua Cronaca a$$erma c%e papa Innocen"o IV amava molto i suoi parenti& 4veva tre sorelle maritate in Parma e !li nacquero molti nipoti c%e tutti dot- di laute pre#ende e secondo le parole del pro$eta, edi$ic- 2ion sui parenti' (24LIM7=;=, n& 0?@), sul san!ue ovvero, come lo intendeva 2alim#ene, sui !ioc%i di parentela (nepotismo)& 4nc%e nellele"ione del vescovo di 9e!!io, Messer <u!lielmo, e##e !ioco $or"a la parentela di lui con papa Innocen"o IV (c$& 24LIM7=;=, n& C@6)& Il motivo c%e port- papa Innocen"o IV allannullamento dellele"ione di 7ernardo $u perc%H contro di lui volarono DME accuse DME c%e e!li $osse un dissipatore dei #eni ecclesiastici, un uomo sen"a pratica di a$$ari, e del tutto inetto allu$$icio di Vescovo' (<& M& 4LL8:I, 'erie cronologica dei "escovi di Parma, p& 3(3)& ;estore Pellicelli nel suo li#ro I vescovi della Chiesa di Parma, sottolinea c%e 4l#erto 2anvitale molto dotto non era, ma #ens. di #ella presen"a e di sin!olare onest' (p& /(F)& 7 ;ella primavera del (/00 anc%e Parma + )sconvolta* dal movimento dell.lleluia /A o, come sar c%iamato, )Iempo di tranquillit e di Pace* /@ & 5uesto movimento per la concordia si di$$onde in vari centri dellItalia padana, !ra"ie a una straordinaria intesa $ra la popola"ione, !li 8rdini Mendicanti, i comuni e il papato& = un periodo durante il quale le armi di !uerra $urono completamente #andite, tempo di !iocondit e di alle!re""a di !ioia e di esultan"a, di canto e di !iu#ilo& = cantavano nenie e lodi divine i cavalieri e i $anti, i no#ili e i popolani, i cittadini e i campa!noli, i !iovani e le ra!a""e, i vecc%i insieme a!li adolescenti' 0? & Come su!!erisce il nome stesso, il movimento dell4lleluia rappresenta un momento di !ioiosa mani$esta"ione della reli!iosit popolare, con lo scopo di reali""are un comune desiderio di pace& >omini e donne, vecc%i e #am#ini, a#itanti della citt e delle campa!ne, cavalieri e $anti percorrono le strade con $ronde di rami dal#ero e candele accese, dietro la $i!ura del !rater enedictus, soprannominato Cornetta, per la#itudine di precedere le sue predic%e con lo squillo di un piccolo corno& 5uesti percorre le contrade )come un altro 7attista, con lun!a #ar#a, copricapo di $o!!ia orientale, a#ito nero come un uomo semplice e privo di cultura, per- #uono e onesto e soprattutto amico dei $rancescani*, come ci ricorda 2alim#ene nella sua Cronaca 0( & L4lleluia si propa!- in numerosi centri cittadini del nord Italia, !ra"ie soprattutto, al ruolo svolto dai nuovi 8rdini Mendicanti& Con lintervento di questi ultimi la campa!na propa!andistica del movimento dell4lleluia pro!ressivamente virer sui temi della peniten"a, della critica dei costumi dei cattivi cristiani (usura, rilassate""a morale, eresia) e della messa in crisi della libertas ecclesiae& Proprio ne!li anni in cui imperversano nelle contrade parmensi le truppe del movimento dell4lleluia, $a la sua comparsa anc%e il movimento della Mili"ia di <es1 Cristo 0/ & Pu- aderire a questo movimento colui il quale !i era milite e cavaliere e di provate virt1 collo##li!o, quando lo ric%iedeva il #iso!no della c%iesa, di prendere le armi per opporsi alle violen"e ed alle usurpa"ioni de!li eretici' 00 & Il papa <re!orio IX, il (A ma!!io (/06, approva tale ordine equestre e nello stesso !iorno invia quattro lettere, delle quali una al maestro !enerale dellordine dei predicatori <iordano, perc%H si impe!ni a$$inc%H i mem#ri della mili"ia ven!ano istruiti )nelle discipline sacre*& Con una seconda concesse ai $rati della Mili"ia di <es1 Cristo lindul!en"a, esortandoli a lavorare per di$esa della Gede cattolica, delle ecclesiastic%e li#ert e della !iusti"ia', nella ter"a, inviata direttamente ai Grati della Mili"ia, concede c%e essi stessi e le loro mo!li D&&&E possano, nelle c%iese autori""ate alle $un"ioni ecclesiastic%e udire la Parola di :io e ricevere i santi 2acramenti', in$ine indiri""a al vescovo di Parma lultima missiva, in cui !li raccomandava di ve!liare sul cammino dei militi a$$inc%H non si prestassero a illeciti !iuramenti, e non $ossero !ravati nH loro nH le loro mo!li di !ravose tasse' 03 & ;el corso del Medioevo la $orma"ione di con$raternite a carattere militare, vicine in taluni casi alla $isionomia dellordine reli!ioso-cavalleresco, + un $enomeno consueto& <ruppi di laici or!ani""ati interven!ono nella di$esa della C%iesa, per com#attere !li in$edeli, !li avversari politici del papato, ma anc%e per propa!are la $ede, per prote!!ere le strade percorse dai pelle!rini e in$ine per assolvere personali compiti di peniten"a& Iutti quelli c%e ne $anno parte venivano indicati come crucesignati& Il pro$ilo dei mem#ri di tali sodali"i + quello del #uon cavaliere, c%e prote!!e i de#oli e le c%iese, e quello del #uon cristiano, c%e 28 C$& V& G>M4<4LLI, In margine all+.lleluia del 3455, in )7ollettino dellIstituto 2torico Italiano per il Medioevo*, LXXX ((@CA), pp& /6F-/F/, G& 7498C=LLI, L+.lleluia di Parma del 3455. Il rito, l+immagine, la citt, in )4urea Parma*, LXVII-LXVIII ((@A0-(@A3), pp& /0/L/6C, 4& IK8MP28;, Predicatori e politica nell+Italia del #III secolo. La Grande Devozione del 3455, (8O$ord (@@/), Milano (@@C& 29 C$& V& G>M4<4LLI, ,omini e paesaggi medievali, Il Mulino, 7olo!na (@A@, pp& (30-(6@, c$ G& 7498C=LLI, L+.lleluia di Parma del 3455. Il sito, l+immagine, la citt, in )4urea Parma*, LXVII-LXVIII ((@A0-A3), pp& /0/-/6C& 30 24LIM7=;=, n& 00F& 4l momento della morte di 2alim#ene, non cera ancora noti"ia del manoscritto della Chronica, solo nel (F66 P& PosH Iorru#ia, $rancescano osservante, lo rinverr a 9oma, mutilata di alcune parti, nella #i#lioteca dei duc%i Conti di Poli, c%e nel (FAF lo doneranno alla 7i#lioteca Vaticana& La prima edi"ione a stampa dellopera si avr nel (A6F a Parma, presso la Iipo!ra$ia di Pietro Giaccadori, ma si dovr attendere lini"io del @?? per avere le prime edi"ioni critic%e di una certa complete""a& Verosimilmente scritta tra il (/A( ed il (/AA, la Chronica + composta da due parti: la prima, dal ((CA al (/3? circa, ricostruita sulla #ase di in$orma"ioni e ricerc%e svolte nelle #i#liotec%e dei conventi, la seconda, dal (/3? alla $ine, avvalorata da vive esperien"e personali& =ssa rappresenta uno spaccato di (/? anni di vita necessario per c%iunque desideri conoscere i principali avvenimenti, non solo parmi!iani, ma anc%e europei del periodo& 31 C$& 24LIM7=;=, n& 00@& 32 C$& M& <4BBI;I, In margine all+.lleluia del 34556 la Milizia di Ges0 Cristo di Parma 73455*34839, (a cura di) <& <9=CI L :& 98M4<;8LI, ,no storico e un territorio6 "ito &umagalli e l+Emilia occidentale nel Medioevo, 7olo!na, /??6, pp& /06-/6@& 33 ;& P=LL=<9I, I "escovi della Chiesa Parmense, p& /?0& 34 Ibidem, p& /?0& 8 impu!na le armi per di$endere la sua $ede& La Mili"ia di <es1 Cristo, c%e + sorta nellanno (/00, secondo la testimonian"a di 2alim#ene, nel (/C( si scio!lie 06 ed in tal modo il dise!no del ponte$ice e de!li ordini mendicanti di riunire in ununica con$raternita $or"e cittadine !uel$e, c%iamando a raccolta milites et non milites, ovvero c%iunque avesse esperien"a politica e peso sociale, oltre c%e dimestic%e""a con le armi, $all., pro#a#ilmente per incompati#ilit o inade!uata risposta del tessuto locale' 0C & Gorse la causa + pi1 da ricercarsi nella etero!eneit delle $or"e sociali e de!li intenti di$$erenti $ra i !ruppi, c%e %anno unor!ani""a"ione sicuramente diversa, una pi1 militari""ata, laltra pi1 $rammentaria e scomposta& 4nc%e a Parma, come in tante citt del ;ord Italia nel corso del XIII secolo, i numerosi contrasti tra i !ruppi sociali presenti portano spesso a lotte interne ed esterne nella citt& 8ltre a ci- si veri$icano in questo periodo disastri naturali rilevanti, quali carestie, invasioni di cavallette, inonda"ioni di $iumi, inverni molto ri!idi come quello del (/?F 0F & :urante il !overno del podest !enovese 4nsaldo de Mari (nel (/00) 0A , !ra"ie allopera di paci$ica"ione portata avanti da $ra <%erardo 7occa#adati - nativo di Modena e compa!no della prima ora di san Grancesco -, ci sono per alcuni anni concordia e pace tra i parmensi& La citt acclama il $rate per il suo servi"io encomia#ile e lo vuole insi!nito della carica di podest 0@ & Il quale parve a parmi!iani s. a#ile a ritornar la quiete in queste in$elici contrade c%e!lino lo acclamaron concordi podest loro& 4ppena innal"ato a questa carica, e!li si diede, coadiuvato da vicarii, a comporre le controversie $ra cittadini ed a strin!erne le paci D&&&E = !iacc%H dalluniversale consentimento era!li stata con$erita amplissima $acolt di ri$ormare come me!lio credesse e dampliare !li 2tatuti stessi del Municipio, e!li decret- ad un tempo: niun eretico o scomunicato ele!!er si potesse a podest, $ossero espulsi i vene$ici, !lincantatori, !lindovini, puniti irreversi#ilmente !li adulteri e i concu#inarii& Proi#. severamente o!ni disputa pu##lica o privata contro la cattolica $ede, riserv- al vescovo il supremo ar#itrato nelle cause ereticali, ra$$or"andone lautorit col #raccio secolare, a lui, ai c%ierici, alle c%iese, a!li ordini reli!iosi, a!li spedali volle mantenuti !li antic%i diritti e privile!i, e provvide al decoro de luo!%i sacri collo in$li!!er pene a c%i $acesse #ruttura presso il :uomo e il 7attistero D&&&E Le!isti demi!liori di Parma a patrocinare le cause de!li or$ani, delle vedove, de poverelli& Iutte le le!!i promul!ate da $ra <%erardo $urono riconosciute s. !iuste e salutari, c%e vennero sempre rispettate e mantenute nel codice statutario& =d o!ni podest venne o##li!ato a $ar !iurare il proprio successore di mantenerle nella loro intere""a' 3? & Ierminato per- lu$$icio di podest del 7occa#adati, entro lo stesso anno (/00, la quiete da lui ottenuta #en presto cessa, allora rivissero $ra i cittadini i mai sopiti rancori& 5ueste condi"ioni cos. drammatic%e $avoriscono lemer!ere di ansie, di attese escatolo!ic%e di$$use ed il $iorire di un $orte desiderio di paci$ica"ione& 2alim#ene non solo racco!lie le noti"ie sui $atti accaduti nel contesto storico in cui vive raccontandoli secondo lo stile tradi"ionale delle cronac%e del tempo, ma lo $ pi1 come prota!onista, c%e come semplice spettatore& 1.1.3. Parma: tra impero e papato ;el (/36 a papa <re!orio IX succede 2ini#aldo Giesc%i dei Conti di Lava!na, c%e assume il nome di Innocen"o IV& 5uesti era stato a lun!o un canonico della Cattedrale di Parma (dal (/(C al (/0?), sen"a per- avere una dimora $issa nella citt, per tutto il periodo della sua nomina& :opo aver $requentato in !iovane et i corsi di diritto 3( , nelle citt di 7olo!na e di Pari!i, viene c%iamato ne!li u$$ici curiali romani a svol!ere 35 C$& 24LIM7=;=, n& /(C6& 36 M& <4BBI;I, In margine all+.lleluia del 34556 la Milizia di Ges0 Cristo di Parma 73455*34839, p& /6@& 37 Memora#ile per leccessiva neve caduta il !iorno C di Ge##raio, la qual si dice aver superato lalte""a delle case, e per lun!o tempo si nomin- la ;eve di 2ant4!ata' (I& 4GG8, 'toria della di Parma, vl& III, Carmi!nani, Parma, (F@0, p & 6A)& 38 C$& I& 4GG8, 'toria della citt di Parma, vl& III, p& (06& 39 ;on rec%i meravi!lia al lettore c%e i parmi!iani, allora di spirito !%i#ellino, volessero per podest un uomo di c%iesa& In$atti Grate <%erardo teneva molto per la parte dellImpero, ma cammin- col 2i!nore in pace ed equit e distolse molti dalliniquit' (24LIM7=;=, n& 06()& 40 'tatuta Communis Parmae, pp& V-VI& 41 C+ da dire i cespiti ricavati dalla pre#enda consentirono al $uturo Innocen"o IV di coltivare !li studi !iuridici presso lo 2tudio #olo!nese, per poi passare alla curia romana, dove si distinse come uditore !iudi"iario e vicecancelliere $ino al momento della 9 lam#ita $un"ione di auditor litterarum contradictarum e, lanno successivo, + nominato cardinale& Lele"ione cardinali"ia e soprattutto la successiva a ponte$ice 3/ , $ecero $are un salto di qualit alle Qstrate!ie $amiliari dei Giesc%i, inserendole in un quadro molto pi1 ricco di possi#ilit c%e in passato' 30 & La casata li!ure dei Giesc%i avre##e se!nato indele#ilmente la storia ecclesiastica parmense per tutto il XIII sec&' 33 & Come sottolinea Pietro 2ilanos, linsediamento della potente $ami!lia Giesc%i a Parma avviene secondo due modalit: mediante la crea"ione di una $itta rete di rela"ioni matrimoniali, con alcune delle pi1 illustri $ami!lie della citt emiliana (come i 9ossi e i 2anvitale) e attraverso una vera e propria )rincorsa* alle caric%e ecclesiastic%e in seno al capitolo della Cattedrale& Pi1 precisamente i $ratelli 4l#erto e 8#i""o 2anvitale, $i!li di <uerino 2anvitale e di Mar!%erita Giesc%i, una delle sorelle di 2ini#aldo, %anno una carica nel capitolo della cattedrale di Parma e diven!ono uno dopo laltro vescovi della citt& ;el dicem#re del (/30 - come !i sappiamo - 4l#erto + nominato, dallo "io papa, vescovo di Parma, anc%e se questa )ele"ione* va ad urtarsi contro la $iera opposi"ione del capitolo della cattedrale& 4l#erto muore nel (/6F ancora diacono, quando la sua carica vescovile !ode solo del titolo di electus, poic%H non + mai stato consacrato sacerdote& 2econdo 7onaventura 4n!eli, 4l#erto 2anvitale $u di carattere dolce e di specc%iati costumi, se!ue lo "io ponte$ice al Concilio di Lione del (/36& ;el ritorno da Lione si $ermano )a <enova insieme con moltissimi prelati alle no""e dun altro nipote del papa*& 2otto lepiscopato di 4l#erto 2anvitale, c%e re!!e la diocesi di Parma per )anni (?* 36 , + edi$icata a Parma la nuova c%iesa dei :omenicani, su su!!erimento dello stesso "io papa, in$atti )il Consi!lio de!li 4n"iani accett- di donare loro quel tratto di terra lun!o la Parma*, lattuale Pia""ale della Pace& 8#i""o, come vedremo, + inserito pi1 tardi, nel (/6(, nel capitolo della cattedrale, nonostante lo "io ponte$ice !li a##ia !i asse!nato altre pre#ende& ;el (/6A in$ine, un anno dopo la morte del $ratello, viene eletto vescovo di Parma& >naltra $ami!lia, $ra quelle strettamente unite da le!ami di san!ue ai Giesc%i, ed a!!re!ata anc%essa al capitolo della cattedrale di Parma, + il casato dei 9ossi c%e, rispetto a quello dei 2anvitale, %a certamente un peso minore nelle vicende ecclesiastic%e cittadine 3C & >!o dei 9ossi, + canonico dal (/36 al (/AC& ;ella prima met del XIII secolo, ricoprono incaric%i ecclesiastici anc%e alcuni mem#ri di altre $ami!lie, tra cui i Corre!!io, pure loro in rapporti con i Giesc%i& 2e si tiene presente c%e nel (/A? il capitolo cattedrale era $ormato dallarcidiacono 7rancaleone Giesc%i, dal prevosto >!o 9ossi, dal custode 4nselmo 2anvitale e dai canonici 9olandino 9ossi, 7ertolino e 9o!!ero 2anvitale e c%e a capo della c%iesa cittadina cera il vescovo 8pi""o 2anvitale, allora si pu- concludere c%e la politica nepotistica $liscana attuata dalla $ine del XII secolo L la quale su#. unaccelera"ione particolarmente $orte durante il ponti$icato di Innocen"o IV L, diede i suoi $rutti dando $orma a Parma a una sorta di )C%iesa $ami!liare*' 3F & promo"ione cardinali"ia' (M& 98;B4;I, "escovi, capitoli e strategie !amigliari nell+Italia comunale, (a cura di) <& CKIII8LI;I - <& MICC8LI, in La Chiesa e il potere politico dal Medioevo all+et contemporanea, 'toria d+Italia, 4nnali @, =inaudi, Iorino, p& (/()& 42 2ini#aldo Giesc%i nato a <enova in una data imprecisata intorno al ((@6 apparteneva alla no#ile $ami!lia !enovese dei Giesc%i& Venne educato a Parma e a 7olo!na e divenne uno dei mi!liori canonisti dellJepoca& 2ini#aldo Giesc%i $u eletto allJunanimit ponte$ice il /6 !iu!no (/30& 9esse la cattedra di Pietro sino al (/63 con il nome di Innocen"o IV& 4 Lione nel !iu!no (/36 convoc- il XIII Concilio ecumenico, in cui Innocen"o dic%iar- scomunicato e deposto lJimperatore, scio!liendo i suoi sudditi in perpetuo dai vincoli di $edelt& :i li a poco Gederico II pu##lic- il $amoso mani$esto, indiri""ato ai pr.ncipi cristiani, nel quale, sulla #ase di concetti audaci e rivolu"ionari per il suo tempo, denunciava, con evidenti scopi politici, i reali vi"i, le smoderate ricc%e""e e la corru"ione dei prelati& Il papa rispose con lJenciclica :.eger cui laevia:. 43 P& 2IL4;82, Gerardo ianchi da Parma. La iogra!ia di un cardinale duecentesco, p& C(& C$& pure 2& C498CCI, Il nepotismo medievale. Papi, cardinali e !amiglie nobili, Viella, 9oma (@@@, p& C(& 44 C$& <& P=III 74L:I, I Conti di Lavagna, in &ormazione e strutture dei ceti dominanti nel medioevo6 marchesi, conti e visconti nel ;egno Italico7'ec I#*#II) .tti del I Convegno di Pisa 3<*33 maggio 3=>5, 9oma, (@AA, pp& A0-((3& 45 7& 4;<=LI, (istoria della citt di Parma et descrittione del !iume Parma, Gorni, 7olo!na, (C3(, p& (//& 46 Ireneo 4$$o ricorda c%e Il canonico della C%iesa di Parma, 2ini#aldo Giesc%i, nipote del vescovo marit- no#ilmente tre delle sue sorelle con casati importanti di Parma: una cio+ al prelodato <uarino, laltra a 7ernardo di 9olando 9ossi, e la ter"a ad uno de 7oteri, il quale usciva dalla stessa $ami!lia de 9ossi& Parimenti vi colloc- una nipote, dandola a 7ertolino Iavernieri, il c%e cre- !ran lustro a questa citt, non solo per s. no#ili parentadi $atti con la $ami!lia de Giesc%i, ma molto pi1 perc%H innal"ato poscia lo stesso 2ini#aldo al sommo Ponti$icato col nome dInnocen"o IV pre!i sommi e vanta!!i ne avvennero a suoi nipoti, c%e vedremo essere stati da lui $avoriti moltissimo e a di!nit !randi innal"ati' (I& 4GG8, 'toria della citt di Parma, vl& III, pp& A?-A(@)& 2alim#ene tratte!!ia il pro$ilo di Messer 7ernardo di 9olando 9ossi: Mai vidi qualcuno c%e rappresentasse me!lio la $i!ura del !rande principe& ;e aveva in$atti lapparen"a e la sostan"a& In$atti quando era in #atta!lia rivestito della sua armatura e con la sua ma""a $errata menava colpi a destra e a sinistra contro i nemici, questi si sc%ivavano e si allontanavano da lui come scappando allapparire del diavolo& = se vo!lio ric%iamare alla memoria la sua imma!ine, ecco c%e mi viene in mente Carlo Ma!no imperatore, in quanto le !esta di lui quali ci sono state tramandate com#aciano con quello c%e io coi miei occ%i %o visto $are da costui' (n& A30)& 47 P& 2IL4;82, Gerardo ianchi da Parma, p& C/& 10 Parma, in questa $ase della sua storia, !ravita ancora nellor#ita dellImpero& Iale + ancora la situa"ione nel (/30, quando sale al so!lio ponti$icio 2ini#aldo Giesc%i, c%e avea qui accasate tre sorelle e una nipote con $ami!lie no#ili e di !ran se!uito& Le quali cominciarono a $ar prevalere $ra noi il !enio !uel$o, tanto c%e nel (/36 riusc. a 7ernardo di 9olando 9ossi, co!nato del papa, di ri#ellare la citt allImperio, e di sta#ilirvi il !uel$o Gilippo Vicedomino a podest' 3A &
2alim#ene, nella sua Cronaca del (/36, ri$erisce c%e durante lassem#lea !enerale del Concilio radunato a Lione 3@ , il papa Innocen"o IV scomunica e depone limperatore Gederico II, accusandolo di sper!iuro, di sospetto dJeresia, di sacrile!io e di non osservan"a dei patti sta#iliti con lautorit ecclesiastica& = proprio il (? lu!lio dello stesso anno: Il vescovo Innocen"o, servo dei servi di :io, al presente santo concilio a eterno documento dellaccaduto& Limperatore si + reso colpevole di quattro !ravi o$$ese, c%e non si possono i!norare (e per il momento non diciamo nulla de!li altri suoi delitti), %a a#iurato :io in innumerevoli occasioni, %a rotto sconsideratamente la pace appena rista#ilita tra la C%iesa e lImpero, %a inoltre commesso sacrile!io $acendo impri!ionare i cardinali della 2anta C%iesa 9omana e i prelati ed ecclesiastici, re!olari e secolari delle altre c%iese, c%e si recavano al concilio proclamato dal nostro predecessore, + anc%e accusato di eresia, le cui prove non sono du##ie e poco consistenti, ma certe e sc%iaccianti' 6? & Proprio per questo limperatore Gederico esili- da Parma e da 9e!!io, sen"a ecce"ione, quanti ne trov-, tutti !li amici pi1 stretti del detto papa, e radun- un esercito contro Milano ma non !li and- #ene& ;ello stesso anno Lodovico 9e di Grancia venne a ClunR da papa Innocen"o IV ed e##e con lui un $ami!liare colloquio' 6( & ;ota altres. 2alim#ene c%e limperatore Gederico, essendo stato deposto, era inasprito danimo, come unorsa in$erocita nel #osco perc%H le %anno rapito i cuccioli& = si ra!!rupparono intorno a lui tutti !li spiantati e !ravati di de#iti e disperati e divenne il loro capo' 6/ & Gederico II ritorna in Parma, vi cre- podest Ie#aldo Grancesc%i di Pu!lia' 60 , e cerca di ottenere lappo!!io e il consenso dei parmi!iani per me""o della concessione di diversi privile!i& 4l Comune elar!isce alcune prero!ative )esattoriali* prima riservate al vescovo& Limperatore Gederico prende una serie di ini"iative contro i <uel$i parmi!iani, molti dei quali imparentati con il papa e come raccontano le cronac%e: non solo con$isc- loro tutti i #eni, ma si appropri- ancora di quelli della c%iesa, occupando il Pala""o del vescovo, esi!endone le entrate, imponendo !rave""e alle c%iese e lanciando #andi ri!orosissimi contro c%iunque avesse auto intelli!en"a colla parte avversaria' 63 & 2ono pertanto presi, da parte del podest provvedimenti drastici contro !li ecclesiastici, e!li, in$atti riduce praticamente a nulla il potere temporale del vescovo e pone dei limiti #en precisi ai suoi rapporti con 9oma& Iirannic%e $urono le sue le!!i, avendo tra le altre cose ordinato, a c%i avesse osato portar lettere del papa in 48 'tatuta Communis Parmae, p& VII& 49 Gederico II venne scomunicato, una prima volta, da <re!orio IX, il /? mar"o (/0@, per questo $u convocato dal papa un concilio con il $ine di condannare e deporre de$initivamente limperatore& Ma questultimo, presa!endo tale atto di condanna, riusc. a impedire la riunione del concilio, perc%H le sue $lotte assalirono le navi !enovesi c%e trasportavano i prelati& :i li a poco mor. <re!orio IX e per circa due anni la sede apostolica $u vacante, $inc%H $u eletto L nel (/30 L 2ini#aldo Giesc%i dei conti di Lava!na , con il nome di Innocen"o IV& 2vanita la possi#ilit di una possi#ile rappaci$ica"ione, il nuovo ponte$ice indisse un concilio a Lione (!iu!noLlu!lio (/36) e a se!uito della condanna in$litta allimperatore, da parte del papa, i sudditi dellimpero e del re!no di 2icilia $urono sciolti dal !iuramento di $edelt& ;on avre##ero in$atti pi1 dovuto prestare o##edien"a allimperatore n+ dar!li )aiuto, consi!lio o soste!no* sen"a incorrere ipso !acto nella scomunica& 50 9& 98M=8 L <& I4L4M8 (a cura di), Il Medioevo, vl&(, Loesc%er, Iorino, (@F3& 51 24LIM7=;=, n& C@@& 52 Ibidem, n& F3F& 53 I& 4GG8, 'toria della citt di Parma, vl& III, p& (F(& 54 ;& P=LLIC=LLI, I "escovi della Chiesa Parmense, p& /(@& 11 Citt una mano e un piede si ta!liassero irremissi#ilmente' 66 & )4tterriti* da tali decreti alcuni nota#ili !uel$i della citt L i 2anvitale, i 9ossi, i Corre!!esc%i e i Lupi - scel!ono la via dellesilio volontario& Le case de $uoriusciti si devastarono - come sottolinea <iovanni Maria 4llodi - era a que tempi !ran discordia tra Parmi!iani: c%i teneva il partito della C%iesa, c%i dellimpero' 6C & Gederico II successivamente nomina podest, nel (/3C, Massinerio dal 7or!o Cremonese, il quale dopo sette mesi caduto in sospetto di $ellonia, $u posto in ceppi, e spedito in poter del Monarca, e similmente impri!ionati tutti quelli della Gami!lia Cremonese 2ommo $urono $atti sulla pu##lica pia""a morire& Irenca da Go!liano !overn- dopo lui sino a /0 di 8tto#re, nel qual !iorno successore e##e il mentovato 4retino =nrico Iesta $edelissimo allimperatore, con$ermato e"iandio pel (/3F col suo assessore <iunta da Gicareto' 6F & ;el (/3F, !ra"ie alla momentanea assen"a da Parma di =n"o 6A , $i!lio dellJimperatore Gederico II di 2vevia, i <uel$i, vinti i parti!iani !%i#ellini nella #atta!lia di 7or!%etto, appro$ittano per tornare al !overno della citt: era il (6 !iu!no (/3F& Le truppe dei $uoriusciti sono capitanate da >!o di 2an Vitale, !a!liardo ed esperto nellarte del !uerre!!iare, e uomo sapiente' 6@ & 4spettandosi la vendetta di Gederico II, i parmi!iani, sotto la !uida di <%erardo da Corre!!io C? , eletto loro podest, si preparano alla pi1 vi!orosa di$esa, $orti$icando la citt in diversi punti e a##attendo persino, a tal $ine, al#eri e case& 2alim#ene descrive cos. nella sua Cronaca, il comportamento dei $uoriusciti c%e rientravano in citt, coloro c%e stavano entrando unendo le mani $acevano il se!no della croce e dicevano a c%i !li andava incontro: )Per amore di :io e della 7eata Ver!ine Maria c%e in questa citt + la nostra si!nora, permetteteci di rientrare nella nostra citt, da dove sen"a nostra colpa $ummo espulsi e #anditi, e noi ritorneremo mantenendo pace con tutti, nH a##iamo inten"ione di $ar del male a c%icc%essia*& 2entendo queste parole, quei Parmi!iani c%e !li erano andati incontro sen"a armi, $urono pie!ati alla misericordia della loro umilt, e anc%e riconoscendo c%e venivano con inten"ioni paci$ic%e& = dissero loro: )=ntrate in citt sen"a paura, nel nome del 2i!nore, c%e anc%e noi vi daremo una mano nelle vostre necessit*' C( & Il cronista, tuttavia, non manca di osservare c%e !li a#itanti della citt non si curavano di queste $accende, perc%H non stavano con questi tali c%e avevano $atto irru"ione in citt, nH parte!!iavano per limperatore ma stavano seduti al loro tavolo i #anc%ieri o cam#iavalute, e !li altri arti!iani non smettevano per lavvenimento di lavorare nelle loro #otte!%e come se niente $osse' C/ & Invece le donne $acoltose di Parma andarono tutte a pre!are la 7eata Ver!ine c%e li#erasse del tutto la loro citt da Gederico e da!li altri nemici, a motivo c%e i Parmi!iani tenevano in !rande riveren"a il nome di lei, come titolare della c%iesa matrice& = per essere me!lio esaudite, avevano $atto $are una citt tutta dar!ento c%e io %o visto e la portarono e lo$$rirono in dono alla 7eata Ver!ine& = vi erano i ma!!iori e pi1 importanti edi$ici della citt, tutti reali""ati da un arti!iano in ar!ento, come la cattedrale, c%e si c%iama duomo D&&&E Cerano anc%e il #attistero e il pala""o del vescovo e il pala""o del comune e altri edi$ici molti c%e davano lidea esatta della citt' C0 & 55 Ibidem, p& (F/& 56 <& M& 4LL8:I, 'erie cronologica dei "escovi di Parma, p& 3A3& 57 I& 4GG8, 'toria della citt di Parma, vl& III, p& (F/& 2alim#ene racconta la morte di =nrico Iesta di 4re""o coinvolto in una #atta!lia c%e in$uri- a 7or!%etto di Iaro tra i parmi!iani e limperatore (c$& 24LIM7=;=, n& F63)& 58 =n"o si trovava presso il castello di 5uin"ano, o!!i in provincia di 7rescia, per assediarlo e mentre lasci- incustodita Parma questa $u riconquistata dai parmi!iani, Gederico II, invece, si trovava a Iorino pronto a diri!ersi a Lione per catturare il papa e i cardinali& =, come si dice in !iro, qualcuno !li aveva promesso di conse!nar!li in mano la corte romana& Ma macc%inarono propositi c%e non riuscirono ad attuare' (ibidem, n& F6@)& Poi =n"o lascer lassedio di 5uin"ano per tornare a Parma, appena saputo del rientro )dei $uoriusciti* (c$& ibidem, n& FA@)& Prima di rientrare, per- soster presso il Iaro, per attendere il ritorno di suo padre, dando cos. tempo ai $uoriusciti di ricevere altri aiuti )da o!ni parte* (c$& ibidem, nn& F@0,F@C)& 59 Ibidem, n& F6/& 60 C$& ibidem, n& F6C& 61 Ibidem, n& FC/& 62 Ibidem, n& FC0& 63 Ibidem, nn& A(/-A(0& 12
LJimperatore, $uri#ondo, decide di rinviare lJassedio di Lione e di diri!ersi su Parma alla testa di un vendicativo esercito, con il c%iaro intento di distru!!erla in maniera esemplare& 4 tale scopo, alla $ine di !iu!no del (/3F, $a costruire una nuova DcittE sulla via c%e conduce a 7or!o 2& :onnino poc%i tiri di #alestra lontano dalle nostre mura, e la c%iam- Vittoria' C3 & 5uesta citt, dal nome au!urale, + edi$icata con pala""i in muratura, e si provvede anc%e alla ere"ione di una c%iesa, dedicata a san Vittorio e, a quanto a$$erma 2alim#ene, di una "ecca C6 & LJassedio + durissimo per la popola"ione parmi!iana e per il contado& Iuttavia, appro$ittando dellJassen"a dellJimperatore, impe!nato in una #attuta di caccia nella valle del Iaro, il (A $e##raio del (/3A le truppe parmensi, se!uite da tutti i cittadini, escono dalle mura e attaccano la citt imperiale appena edi$icata distru!!endola e scon$i!!endo cos. le truppe assedianti& 4lla $ine di questa tremenda #atta!lia lJimperatore Gederico II riesce a stento a $u!!ire e a ri$u!iarsi, con poc%i se!uaci, nella vicina localit di 7or!o 2an :onnino, lattuale Giden"a& Ira le macerie nemic%e i parmi!iani trovano la corona imperiale e si impossessano di questo am#ito tro$eo, sim#olo estremo del loro trion$o CC & In questi termini 2alim#ene ci parla dellassedio di Parma, da parte delle truppe di Gederico II di 2vevia, conclusosi il (A $e##raio dellanno successivo, dopo oltre sette mesi di lotte, con la clamorosa vittoria del popolo parmense: ;ellanno del 2i!nore (/3F il !i deposto Gederico (dal Concilio di Lione del (/36) perdette Parma (c%e pass- alla $a"ione !uel$a), sul $inire di !iu!no& 5uesta + la mia citt, della quale cio+ sono oriundo, e lassedi- dal mese di lu!lio al mese di $e##raio' CF & 2e la scon$itta a Parma in$li!!e a Gederico II un colpo micidiale, al contrario + un toccasana per il morale dei parti!iani !uel$i e rilancia le sorti della politica papista nella citt& Per cele#rare lavvenimento, 2alim#ene s$odera le sue pi1 ra$$inate conoscen"e #i#lic%e, c%e nel caso speci$ico possiedono un elevato si!ni$icato sim#olico& Iutti i Parmi!iani, e tutti i cavalieri e i popolani armati e addestrati per il com#attimento, sortirono da Parma, e le loro donne uscirono con loro, similmente i #am#ini e le #am#ine, !li adolescenti e le ra!a""e, i vecc%i con i !iovani, e con !rande impeto scacciarono da Vittoria limperatore con tutti i suoi cavalieri e $anti& = l molti $urono uccisi, e molti catturati e condotti in Parma& = li#erarono i propri pri!ionieri c%e limperatore teneva in ceppi a Vittoria' CA & 2alim#ene le!!e, come + suo solito, !li eventi alla luce della 2crittura, in$atti descrive la scon$itta di Gederico II ad opera dei parmi!iani secondo quanto ne ri$erisce il pro$eta Isaia: Garanno preda dei loro predatori, si!nore!!eranno sui loro oppressori' C@ & La scon$itta di Gederico II a Parma + naturalmente accolta con !ioia:
>n !iorno c%e stavo ammalato in in$ermeria a causa di una in$reddatura, DME corsero da me alcuni $rati $rancesi del convento con una lettera, dicendo: *4##iamo eccellenti noti"ie da Parma& I Parmi!iani %anno 64 I& 4GG8, La zecca e moneta parmigiana. Illustrata dal Padre Ireneo .!!? Minor %sservante ibliotecario di sua .ltezza reale, Pro!essore di storia nella ;. ,niversit e socio onorario della ;. .ccademia delle elle .rti di Parma e delle Clementina di ologna. %pera di annotazioni accresciuta ornata con la intera serie delle medaglie De+ Duchi e Principi di Parma e data in luce da Guid+.ntonio @anetti bolognese, Gilippo Carmi!nani, Parma, (FAA, p& 3?, c$& 24LIM7=;=, n& A?(& 65 = 2alim#ene a documentare c%e nella citt di Vittoria si )#attesse* moneta, e tali denari $urono c%iamati )Vittorini*& Ireneo 4$$- a$$erma c%e lui non %a trovato alcuna di quelle monete citate da 2alim#ene& ;iuna moneta, c%io sappia, si + $inora trovata di questimperatore, c%e porti qualc%e se!no per cui si possa !iudicare esser quella coniata in questoccasione D&&&E = vero, c%e il Cronista la c%iama :enaro, ma non si dee credere, c%e e$$ettivamente $osse tale, ma c%e cos. la denominasse per luso c%e $u di c%iamare con un tal nome qualunque sorta di Moneta, e perc%H non + verissimile c%e lImperatore sinducesse a $ar coniare s. piccola Moneta' (I& 4GG8, La zecca e moneta parmigiana, p& 3?, nota /0)& 66 2alim#ene indu!ia con ricc%e""a di particolari su!li episodi c%e se!uirono la distru"ione di Vittoria: I Parmi!iani portarono via allimperatore tutto il suo tesoro, c%e era ricco assai, e comprendeva oro, ar!ento, pietre pre"iose, vasi e vestimenti, e si impossessarono DME anc%e della corona imperiale, c%e era di !rande peso e valore, tutta doro e tempestata di pietre pre"iose, con molte $i!ure in rilievo lavorate, c%e sem#ravano cesellature& =ra !rande come unolla& D&&&E Io l%o tenuta nelle mie mani, perc%H si conservava nella sa!restia della cattedrale di Parma' (24LIM7=;=, Cronaca, n& A6/)& S da sapere anc%e c%e molti tesori in oro e in ar!ento e pietre pre"iose rimasero sotterrati dentro orci, loculi e tom#e proprio nel posto dove era la citt di Vittoria, e sono ivi ancora al !iorno do!!i, ma non se ne conoscono i nascondi!li& D&&&E 5uando i mercanti comprarono dai parmi!iani il tesoro trovato in Vittoria, si ademp. quanto si le!!e nei Proverbi /?: )S ro#acciaT S ro#acciaT* dice o!ni compratore, ma quando se ne parte si vanta di aver $atto un a$$are'& (24LIM7=;=, n& A6A)& 67 24LIM7=;=, nn& AC6-ACC& 68 Ibidem, n& A6?& 69 Ibidem. 13 cacciato il $u imperatore Gederico dalla sua citt di Vittoria, da lui costruita, lo costrinsero a precipitosa $u!a, distrussero completamente la sua Vittoria dalle $ondamenta DME ed %anno avuto tutto il tesoro dellimperatore ed %anno preso il carro dei Cremonesi e lo %anno portato dentro Parma' F? & 2ottolinea !iustamente lo studioso Pietro 2ilanos F( c%e, come nei con$ronti dellimperatore Gederico II lelemento $ondamentale della vittoria !uel$a, avvenuta non a caso a Parma, era stata la $ormida#ile coali"ione !entili"ia $ormatasi intorno a Innocen"o IV' F/ , cos. la medesima coali"ione permise alla !amilia dei Giesc%i di controllare la C%iesa parmense per oltre un secolo& Con il termine !amilia si intende il consor"io di $ami!lie parmensi c%e si le!arono alle $ortune della casata li!ure F0 & 1.1.. !r"ani##a#ione sociale nella citt <li 2tatuti comunali del (//C concedono un sussidio a!li scolari, c%e dimorano in Parma F3 & In tal modo, si $avorisce il sor!ere di tutte le pro$essioni, per le quali un titolo di studio era indispensa#ile: in primo luo!o quelle !iuridic%e (!iudici, notai, avvocati), ma anc%e mestieri come medico, cerusico, matematico, addetto alle costru"ioni civili, in!e!nere& Per questi ultimi la citt esercita pure una $un"ione di controllo della prepara"ione de!li esercenti F6 e del loro titolo di studio& I podest della citt emanano, in se!uito, norme prescrittive anc%e nel campo della!ricoltura& 4d esempio, + o##li!o c%e ven!a posto a coltiva"ione o!ni appe""amento di terreno c%e sia rimasto incolto nel contado& :alla lettura de!li 2tatuti della citt e dalle ini"iative promosse dalle pu##lic%e autorit si rileva c%e un certo sentimento reli!ioso al#er!a non solo nei le!islatori, ma in tutti i cittadini, anc%e per il $atto c%e ven!ono concessi privile!i alle persone dedite a :io& 4lla met del Q/??, in seno alla citt, acquista un ruolo preminente la $i!ura di <%i#erto de <ente, )!rande oratore e !rande arrin!atore* FC , nominato podest dei mercanti, intorno al quale si raduna la nuova classe #or!%ese della citt di Parma: ;ellanno del 2i!nore (/6/ messer <%i#erto de <ente, cittadino parmense assunse per sH la si!noria di Parma con laiuto dei #eccai della citt e la tenne per molti anni' FF & Il Muratori c%iama questo nuovo !ruppo sociale, c%e acquista una preminen"a nella citt, )lordine popolare*, in quanto composto soprattutto da mercanti, arti!iani e maestran"e& <%i#erto de <ente $u capace di insinuarsi nella !ra"ia di costoro da essere per voto di essi dic%iarato podest del popolo c%e, non + da con$ondere con quella di podest del Comune, attri#uiva a lui lar!%i poteri per mantenere in quella !rave con!iuntura lordine pu##lico, e non sem#ra !ran $atto diversa da quella di Capitano del popolo, del quale era principale u$$icio il re!!ere la mili"ia, ed il reprimere alluopo e punire i tumultuanti& Certo + c%e !li ordini da lui dati, ed inseriti poscia nello 2tatuto, provano c%iaramente c%e tra le principali $acolt con$erite!li era lordinamento e la dire"ione de cittadini armati, ai quali impose di se!uir sempre i suoi vessilli, di portare con loro stessi ad o!ni c%iamata le armi' FA & 70 Ibidem, n& @?C& 71 C$& P& 2IL4;82, Gerardo ianchi da Parma, p& C0 72 G& 7=9;I;I, Come si prepar? la rovina di &ederico II 7Parma, la lega medio padana e Innocenzo I" dal 345> al 34AB9, in )9ivista storica italiana* (C?), Iorino (@3A& 73 C$& P& 2IL4;82, Gerardo ianchi da Parma, p& C0& 74 C& 79>2CKI, Gli ,miliati a Parma 7#II*#I" 'ec.96 instaurazione e sviluppo di rapporti molteplici, p& XXXV& 75 Gin dal (/(( vediamo qui sta#ilita larte del pi!nolato, ossia di tesser panni di lana, la quale il podest Corrado Munari da Modena !iur- per sH e pei successori di mantenere, impedendo lin!resso di panni simili $a##ricati in altre citt lom#arde, ma prestando ad un tempo le pi1 valide !uarenti!ie al $orestiero c%e qui venisse o per $a##ricarne o per commetterne& ;el XIII secolo i mercadanti di Parma possedevano di molte case e #otte!%e sulla contrada c%e dal ponte di pietra metteva alla pia""a& =ssi $ormavano di que d. un corpo numeroso e potente, retto da 2tatuti proprii DME :alla sua !iurisdi"ione dipendevano, in alcuni rispetti, i cam#iatori, i drappieri e que di panno lino, i tessitori di panni di lana, i linaiuoli e i lanaiuoli, i pellicciai, i $i##iai, i $a##ri $errai, i paiuolai, i merciai, i ri!attieri, i cartai, !li ore$ici, !li spe"iali ed altri, $ra quali i #eccai, i ne!o"ianti di #uoi (#oaroli) e i venditori di carne e di pesce' (ibidem, pp& XXXVI-XXXVII)& 76 C$& 24LIM7=;=, n& F60& 77 Ibidem, n& /?@0& 78 'tatuta Communis Parmae, pp& IX-X& 14 =!li non solo emana, il /? ma!!io del (/60, davanti al :uomo di Parma una serie di provvedimenti F@ , allo scopo di ricomporre i dissidi c%e lacerano le $ami!lie cittadine, ma $a anc%e costruire nuove porte della citt in muratura A? & 2i con$ermano !li 2tatuti concernenti le paci, quelli soprattutto ela#orati dal 7occa#adati& Il popolo vuole proro!are a <%i#erto, per due volte, lu$$icio di podest e questa proro!a viene re!olarmente approvata dal Comune in una !enerale adunan"a del (A !iu!no& In questo periodo varie le!!i sono emanate allo scopo di ra$$or"are lautorit di <%i#erto de <ente, il quale investito cos. di ampi poteri, riesce in #reve tempo a divenire il si!nore della citt di Parma con asse!namento annuo di lire duemila imperiali, ci- c%e vediamo adempiuto nel se!uente anno (/63& Ira le prime cure del novello 2i!nore doveva essere, e $u, la revisione del codice statuario DME Compiuto il lavoro nel (/66, piacque a <i#erto c%e lintero corpo delle le!!i $osse scritto in quattro nuovi esemplari da rimanere, uno nella sa!ristia della Cattedrale, laltro appo il podest e i suoi assessori, il ter"o nellu$$i"io del massaio, lultimo, raccomandato a catena, nel pala""o municipale per #ene$i"io e comodo della popola"ione' A( & 5ueste modi$ic%e a!li 2tatuti cittadini ven!ono ese!uite apponendo delle a!!iunte alle se"ioni antic%e, sen"a ritrascriverle e) novo o, pe!!io ancora, ri$ondendo i vecc%i capitoli& 5uesti dati possono essere importanti perc%H costituiscono un punto di osserva"ione da cui partire per comprendere levolu"ione di una norma nel corso de!li anni& Il !overno di <%i#erto, a causa di una cattiva amministra"ione della !iusti"ia, a cui manca quella impar"ialit in cui si + sperato allini"io del suo !overno, diviene inviso ai parmi!iani& Le colpe di cui si macc%ia il podest, secondo 2alim#ene, sono queste: )non teneva lealmente la parte della c%iesa* A/ , )era un uomo in!ordo ed avaro oltre misura* A0 , si era costruito )col denaro dei suoi concittadini !randi e alti pala""i* A3 , aveva condannato )delle persone in!iustamente* A6 & Inoltre si )prese uno stipendio annuale troppo !rande per il compito del suo !overno* AC , proclam- )si!nore di Parma se stesso e i suoi discendenti in sempiterno* AF , )cam#i- la moneta di Parma e la svalut- in modo c%e non avesse pi1 il valore di prima* AA & Costitu. per sH un esercito di 6?? uomini e intendeva $are vescovo di Parma suo $ratello c%e era a#ate del monastero di 2an 7enedetto a Leno, oltre a ci- desiderava annettere ai territori di Parma le due citt di Modena e 9e!!io A@ & 2i adoper- per impedire c%e 7ertolino Iaverneri, marito di donna =lena, nipote del papa, diventasse podest di ;apoli proprio su indica"ione di Innocen"o IV, per questo lo mand- al con$ino @? e poic%+ da quel luo!o coatto $u!!., <%i#erto de <ente ne $ece )devastare le possessioni e a##attere i pala""i* @( & ;el (/6@ ormai divenuto $ortemente odioso ai parmi!iani* @/ , viene spodestato e costretto a ritornare alla condi"ione di privato cittadino, dopodic%H va ad a#itare )nella Marca dove, in 4ncona mor. e $u sepolto* @0 & 4 se!uito di questa vicenda, considerato c%e i danni causati da <%i#erto a Parma sono derivati soprattutto dalla $acilit con cui e!li %a potuto s$ruttare le proprie conoscen"e cittadine e intessere numerosi rapporti clientelari, si decide c%e in $uturo anc%e il podest dovr essere, come nel passato, un $orestiero, eletto a tale carica per un solo anno, con un compenso economico limitato allanno solare& >na data importante per la storia della citt di Parma + lanno (/C3, durante il quale %a termine la revisione !enerale de!li 2tatuti della citt& 4 tale scopo + istituita una commissione composta da 79 5uesti ordinamenti $urono promul!ati, dopo aver consultato i !randi esperti e pro$essori di diritto delle scuole parmensi: Prandone 9ossi, <iovanni di :onna 9i$iuta e <u!lielmo da Corna""ano (c$& ibidem, p& X)& 80 C$& 24LIM7=;=, n& /?@3 81 'tatuta Communis Parmae, pp& XI-XII& 82 C$& 24LIM7=;=, n& /?@C& 83 Ibidem, n& /?@F& 84 Ibidem, n& /?@A& 85 Ibidem, n& /?@@& 86 Ibidem, n& /(??& 87 Ibidem, n& /(?(& 88 Ibidem, n& /(?/& 89 C$& ibidem, n& /(?0& 90 C$& ibidem, n& /@00& 91 C$& ibidem, n& /@0C& 92 C$& ibidem, n& /@3/& 93 Ibidem, n& /(?@& 15 quattro uomini 2avii #uoni e le!ali assistiti da un notaio, i quali $acessero interamente trascrivere lo 2tatuto, tralasciando i capitoli c%e non avessero pi1 valore, incorporandovi a de#iti luo!%i le !iunte, ed apponendo a ciascun capitolo la conveniente ru#rica' @3 & <li 2tatuti cittadini parmensi, in queste successive modi$ic%e, risentono $ortemente dellimpronta dello spirito reli!ioso, c%e domina il comune sentire nel Medioevo& 4d esempio, un ruolo importante viene svolto nelle controversie civili dai $rati $rancescani: un dessi, avente qualit di notaio, stava co cercatori presso il massaio, e custodiva le c%iavi del danaro ed i re!istri di cassa& >no di loro, c%e pur $osse notaio, ser#ava pel corso di un anno tutti i su!!elli del Comune, e!li solo ne improntava le carte e riscoteva le tasse del #ollo: teneva ad un tempo la nota delle am#asciate del Comune, ed il quaderno indicante i nomi de carcerati, il quando ed il perc%H $ossero stati rinc%iusi& >n altro era depositario de quaderni, su cui re!istravansi le ele"ioni de pu#lici u$$i"iali& 4llorc%H !li statutarii si adunavano per la revisione del codice con istretto divieto di comunicare con persone estranee al con!resso, la cura di $ar ese!uire questordine era con$idata a due $rati della peniten"a c%e tenevano presso di sH le c%iavi del luo!o& I $rati della peniten"a erano incaricati del pesamento del !rano e della $arina' @6 & I $rati inoltre %anno lincarico di distri#uire i pesi e le misure, c%e devono essere dati ai venditori nella citt e nel territorio, come altres. i #occali per la vendita del vino& =sercitano una speciale sorve!lian"a per impedire o!ni $orma di $rode e svol!ono pure lu$$icio per il li#ero scolo delle acque attraverso i canali& Ianta era la $iducia di c%e !odevano a que d. le persone di reli!ione, c%e a queste sole si a$$id- $inalmente la dire"ione de lavori tutti da $arsi a spese del Comune& DME 5uel sentimento reli!ioso c%e ispirava a nostri padri tanto di con$iden"a nelle persone dedicate a :io, promoveva e vanta!!iava di privile!i e di lar!i"ioni i pietosi Instituti& Gra questi lo 'tatuto ci addita lo spedale di 9odol$o Ian"i per !lin$ermi e per !li esposti, !li spedali pe le#rosi di Parma e del territorio, pi1 quelli di 2& 2epolcro, di 2ant=!idio, della Misericordia, di 2& >ldarico e di 2& Grancesco& 4i quali sono da a!!iun!ere due altri $uor di citt, denominati luno di 2& 7artolomeo di strada rotta vicino a 2& La"aro, laltro di $ra 7arattino poco lun!%i da Vico$ertile& Lo spirito di reli!ione prote!!eva !li or$ani, le vedove povere, ed in !enere !lindi!enti, i quali, oltre allavere davanti a tri#unali un patrocinatore !ratuito, venivano prosciolti dalle tasse dovute al podest, a suoi !iudici, a!li avvocati e ai consoli di !iusti"ia& Lo stesso spirito $avore!!iava i cavalieri <erosolimitani ed i Iemplarii: concedeva immunit da alcune !rave""e ai $rati >miliati, e ai canonici re!olari di 2& Marco detti i $rati della reli!ion vecc%ia: sovveniva di limosine i Minori, i pp& Predicatori, !li 4!ostiniani detti di Martorano, i $rati de 2acc%i, non poc%e suore, e persino alcuni poveri eremiti c%e stan"iavano nella citt e ne dintorni& >n insulto contro persona ecclesiastica o laica, $atto appositamente in una c%iesa vuoi della citt, vuoi del territorio, era punito col #ando& >na #estemmia lanciata in !iuoco contro :io, la Ver!ine, o i 2anti portava al #estemmiatore la irremissi#il multa di cento soldi parmensi, in di$etto dei quali, ei su#iva una pu#lica $usti!a"ione dal ponte di pietra sino a porta Cristina& Pi1 terri#ili pene a!li eretici soprastavano' @C & 94 'tatuta Communis Parmae, p& XVI& 95 Ibidem, pp& XXIX-XXX& 96 Ibidem, pp& XXXI-XXXII& >n ruolo importante nella citt di Parma venne svolto dallordine de!li >miliati (per conoscere la loro opera vedi <& II94782CKI, "etera (umiliatorum Monumenta, vll& I-III, Mediolani, Milano, (FCC-(FC@)& >n documento notarile, datato (/?@, testimonia la presen"a operosa dei !ratres (umiliati nella pratica dellattivit molitoria& :o##iamo quindi dedurre c%e la loro presen"a + anteriore ai primi anni del XIII secolo& <li >miliati appaiono reali""atori di una complessa rete di insediamenti, c%e si possono supporre in reciproca rela"ione& 2i va delineando ovunque un panorama di comunit monastic%e, !ruppi di laici )lavoratori* pro$essi dellordine al pari dei contemporanei ter"iari, eremitori di $onda"ione no#iliare, tutte esperien"e multi$ormi c%e costituiscono la vasta casistica di possi#ilit in cui il messa!!io umiliato, diretto u!ualmente ad uomini e donne, trov- la sua concreti""a"ione& In questa $orma varie!ata ed imprevedi#ile !li >miliati penetrarono lar!amente a Parma e nella sua provincia' (C& 79>2CKI, Gli ,miliati a Parma 7#II*#I" 'ec.96 instaurazione e sviluppo di rapporti molteplici, 9ivista di 2toria e Letteratura 9eli!iosa, anno XXXVIU/ (/???), p& /(F)& La $ascia immediatamente esterna, rispetto alla cinta muraria, era quella c%e !li ordini reli!iosi, soprattutto se di ori!ine recente, sem#ravano pre$erire, per un nuovo insediamento& Lattivit economica esercitata da!li >miliati era le!ata alla commerciali""a"ione e tessitura della lana& <li 2tatuti comunali della citt $avorivano il tras$erimento di c%i avesse lasciato la campa!na per esercitare larte del )pi!nolato* (panno tessuto di lino o di canapa), concedendo la pari$ica"ione di diritti ai cittadini residenti& Inoltre !li 2tatuti con$ermavano a!li >miliati il diritto di esporta"ione del panno dal territorio comunale sen"a la necessit di imporre il si!illo alle merci, secondo un costume !i invalso da tempo& Contemporaneamente li ponevano in condi"ione di privile!iati con lesen"ione dai da"i sui mulini non a$$ittati a laici& <li >miliati erano responsa#ili della $inan"a pu##lica e da loro dipendeva la !estione e la custodia del denaro pu##lico: dallu$$icio del massaro a quello di !a#ellatori, pesatori di $arina e !rano, alla cura del trasporto e riscossione di imposte sul sale, $ino allamministra"ione dei #eni con$iscati ai #anditi& 5uesti dovevano !arantire oltre alla !estione del denaro liquido, alle riscossioni, e ai pa!amenti, anc%e una copertura $inan"iaria al Comune in nome del quale operavano& 2i vanno cos. a instaurare, pro!ressivamente, un rapporto di pro$icua colla#ora"ione tra lordine e le autorit locali& 2em#ra davvero c%e il nucleo parmense a##ia avuto limportan"a L per numero e qualit dei mem#ri, loro estra"ione sociale, posi"ione occupata nellori""onte ur#ano, $ama conse!uita e mantenuta nel tempo, ruolo di spicco nel panorama !enerale 16 ;on mancano, ne!li 2tatuti, disposi"ioni c%e avallano le prero!ative della C%iesa& Lo stesso podest + tenuto, mediante !iuramento, a punire nel modo pi1 esemplare coloro c%e il vescovo !li denunciasse per eretici& :oveva deputare quattro uomini a spiare le occulte conventicole nocive alla pure""a della cattolica $ede, e ad arrestare non solo !li eretici, ma anc%e i loro ricettatori e par"iali' @F & Parma, come tutte le citt nel Medioevo, vive al suo interno pro$ondi contrasti: da una parte $orti tensioni tra !uel$i e !%i#ellini, ossia tra sostenitori della politica papale e imperiale, dallaltra dissidi sulle questioni di ordine temporale e !iuridico tra il potere civile cittadino e lautorit del vescovo diocesano& ;ella citt, c%e %a propri ordinamenti, il vescovo e il clero stanno perdendo sempre pi1 i loro antic%i privile!i per ci- c%e attiene al potere temporale& 4nc%e se !li statuti comunali prescrivono c%e o!ni $uturo podest de##a sottoporre ad attento esame le modi$ic%e dei sin!oli capitoli dello 2tatuto e si assume il compito di non promul!are decreti contrari alla li#ert e alle ra!ioni della C%iesa, pro!ressivamente si smette di considerare la C%iesa e i suoi mem#ri come un corpo a parte nella citt, tutelato da proprie le!!i, c%e ne !arantiscono i particolari diritti& 2e un tempo, anc%e per questioni temporali, !li ecclesiastici venivano !iudicati per le loro cause da un $oro particolare, ora essi, come tutti i cittadini, sono u!uali davanti alla le!!e& 5uesto + lini"io di un contrasto $ra luna e laltra autorit !iudicante& 2e il c%ierico rimane impunito, in quanto lautorit reli!iosa non %a dato provvedimenti restrittivi nei suoi con$ronti, il ma!istrato civile si assume il compito di rendere la di$$ama"ione del suo nome nella prima !enerale assem#lea del Comune& 1.2. Un$epoca nuova: l$et dello %pirito 1.2.1. Ini#ia l$era dello %pirito ;ella sua Cronaca, 2alim#ene annota: ;ellanno del 2i!nore (/C? comparvero nellintera $accia della terra i Gla!ellanti DME quelli c%e si $la!ellavano andavano !ridando parole divine e non umane' @A & 5uesta pratica durava molti !iorni in ciascuna citt, nH vera alcuno cos. scrupoloso o attempato c%e volentieri non si $la!ellasse& 4n"i, c%i non volea accettare questa !eneral peniten"a era stimato pe!!ior del diavolo, e tutti lo mostravano a dito, come un so!!etto dia#olico, ma quel c%e ancor pe!!io, correva pericolo di morir in #reve, o di ammalare' @@ & ;udi sino alla cintola, i penitenti si percuotevano, si $la!ellavano e nel loro pere!rinare cantavano inni a :io& In queste con$raternite erano con$luiti tutti !li strati sociali della popola"ione: no#ili e ple#ei, soldati e popolani, laici ed ecclesiastici (?? & Come narra 2alim#ene, c%e vide il $iorire di questo movimento, il passa!!io di questi pelle!rini era loccasione per le $ami!lie e i Comuni, sempre in lotta, di stipulare accordi di pace& In pari tempo, molti restituivano il maltolto e molti si con$essavano, tanto c%e i sacerdoti non avevano neppure il tempo per prendere ci#o& Gerdinando 7ernini d un quadro sintetico ed e$$icace della reli!iosit parmense nel XIII secolo: dellordine, poten"a $inan"iaria, rilievo nellinsieme delle domus emiliane L tale da essere de$inita come una delle pi1 potenti sedi al di sotto del Po' (ibidem, p& /0A)& 97 Ibidem, p& XXXII& 98 24LIM7=;=, Cronaca, nn& /(63, /(C(& 2alim#ene, a questo ri!uardo, riporta lepisodio del Marc%ese 8#erto Pallavicino c%e opponendosi a questa devo"ione: co suoi Cremonesi, e $atte al"ar le $orc%e sulla riva del Po, diede ordine c%e qualunque $la!ellante $osse di l passato, su#ito venisse preso e spento sul pati#olo& Con tutto ci- alcuno dei nostri pi1 cora!!iosi !iovani erano disposti a recarsi a quel luo!o, desiderosi dincontrar la morte in remissione dei loro peccati, e per la $ede Cattolica e lonor di :io& Il podest di Parma c%era In!%iramo Gran!ilasta, PistoVese, $ece #andir a suono di trom#a per la nostra citt, c%e nessun Parmi!iano osasse passare il Po, vietandolo sotto !ravissime pene& Cess- in questo modo o!ni $anatismo' (<& M& 4LL8:I, 'erie cronologica dei vescovi di Parma, p& 3AC)& 99 24LIM7=;=, Cronaca, n& /(66& 100 C$& G& 7=9;I;I, .postoli e !lagellanti in Parma nel duecento secondo nuovi documenti, in )9eli!io*IX, (@06, pp& 06/-06F& 17 la reli!iosit dei Parmi!iani era condita da uno spirito mordace e a!u""ata dalla ricerca e dalla critica& Per questo prosperarono a Parma ri$ormatori e visionari ed eretici, in movimenti reli!iosi dispira"ione intellettuale e popolare, per !ran parte al di $uori e contro le !erarc%ie ecclesiastic%e' (?( & Pi1 precisamente, lJori!ine del movimento dei $la!ellanti (?/ risale alla met del XIII secolo e sare##e da collocarsi in Italia centrale& Le processioni peniten"iali arrivavano a coinvol!ere $ino a diecimila persone di o!ni strato sociale, c%e attraversavano le citt mentre si percuotevano a san!ue con una $rusta, per espiare i peccati del secolo e preparare lJavvento del re!no dello spirito& I $la!ellanti si riunivano in compa!nie, !uidate da un maestro', si lasciavano tutto alle spalle e percorrevano i paesi esercitando in pu##lico la propria morti$ica"ione corporale& Il movimento attecc%. anc%e $uori dallJItalia, in <ermania, 7oemia e Polonia, ma nel (/C( venne vietato da papa 4lessandro IV ((/63-(/C(), anc%e se taluni !ruppi continuarono questa pratica sino alla $ine del XIII secolo& Il movimento dei $la!ellanti, con tutta la sua carica emotiva e peniten"iale, pose le premesse a$$inc%H le pro$e"ie di <ioacc%ino da Giore, c%e pro!ressivamente si stavano ormai di$$ondendo in tuttItalia (?0 , accendessero !li animi di tanti, spin!endoli a credere allavvento di una nuova era& = questa nuova et della storia si sare##e compiuta proprio nel (/C?, un anno connotato dal $orte valore sim#olico per i !ioac%imiti, c%e lo indicavano come lini"io di una nuova $ase della storia della salve""a, se!nata dallavvento dello 2pirito 2anto& La#ate cala#rese <ioacc%ino da Giore, interpretando la storia umana secondo teorie millenariste, sosteneva una stretta corrisponden"a tra le diverse epoc%e e la Irinit delle persone divine& =!li aveva proposto un criterio interpretativo delle 2acre 2critture per certi versi innovativo rispetto alla precedente ese!esi& Vedeva, in$atti, in esse il processo di mani$esta"ione della Irinit tra !li uomini& :ivideva la storia dellJumanit in tre periodi (?3 : allet del Padre e del Gi!lio doveva se!uire let dello 2pirito 2anto, nella quale, dopo un totale rinnovamento, la C%iesa di Pietro sare##e scomparsa per esser sostituita da quella di <iovanni, caratteri""ata dallamore e dalla li#ert& Come la prima et era stata caratteri""ata dallo##edien"a e dalla prevalen"a di un ordo coniugatorum e la seconda da studio e sa!!e""a e dalla$$ermarsi dellordo clericorum, cos. la ter"a sare##e stata epoca di comprensione mistica e di contempla"ione estatica con$ormata a un ordo monachorum. 5uesto, dotato di una intelligentia spiritualis, sare##e stato in !rado di conoscere e $ar conoscere la 2acra 2crittura nel suo pi1 alto valore, cosicc%H essa, nel superamento del si!ni$icato letterale, si sare##e posta come evangelium aeternum& ;el primo stato si viveva, pertanto, sotto il ri!ore della le!!e, nel secondo sotto il $avore della !ra"ia, nel ter"o nella piene""a della !ra"ia medesima& ;el primo stato si viveva nel timore, nel secondo ci si riposava nella $ede, nel ter"o si arder damore& Il primo periodo apparteneva ai vecc%i, il secondo ai !iovani, il ter"o apparterr ai $anciulli& Il primo periodo era dei servi, il secondo dei li#eri, il ter"o de!li amici& ;el primo risplendevano le stelle, nel 101 G& 7=9;I;I, 'toria di Parma, L& 7attei, Parma, (@FC, p& C6& 102 C$& le se!uenti opere per appro$ondimenti: L& I8;:=LLI, Le concrete origini del moto dei !lagellanti degli anni 348<*83, in 2tudi e :ocumenti di :eputa"ione di 2toria Patria per lJ=milia e la 9oma!na, Modena (@30, pp& (30-(C(, 4& G9><8;I, 'ui !lagellanti del 348<, in )7ollettino dellJIstituto 2torico Italiano per il Medio =vo e 4rc%ivio Muratoriano*, LXXV ((@C0), pp& /(/- /0F, V& G>M4<4LLI, In margine all+.lleluia del 3455, in )7ollettino dellJIstituto 2torico Italiano per il Medio =vo e 4rc%ivio Muratoriano*, LXXX ((@CA), pp& /6F-/F/, I& M4<LI, Gli uomini di penitenza. Lineamenti antropologici del Medioevo italiano, Cappelli, 7olo!na, (@CF, Il movimento dei disciplinati nel settimo centenario dal suo inizio 7Perugia 348<9. Convegno internazionale, (Peru!ia, /6-/A settem#re (@C?), :eputa"ione di storia patria per l>m#ria (@C/, in particolare i sa!!i di 9& M89<K=;, ;aniero &asani e il movimento dei disciplinati del 348<, pp& /@-3/, <& <& M==922=M4;, Disciplinati e penitenti nel Duecento, pp& 30-A0, 9& M4;2=LLI, L-anno 348< !u anno gioachimiticoC, pp& @@-(?A, =& 49:>, La data d-inizio del movimento dei disciplinati, pp& 0CA-0F?& 103 2econdo 2alim#ene, il <ioac%imismo $ece la sua comparsa nell8rdine Grancescano in una data $ra il (/3/ e il (/3C, ad opera di Grate >!o da 7ariola detto anc%e di :i!ne (i lom#ardi lo c%iamavano $rate >!o di Montpellier): e!li era uno dei pi1 !randi c%ierici del mondo, valente predicatore, !radito tanto al clero c%e al popolo, a#ilissimo nei di#attiti e sempre pronto ad a$$rontarli& Metteva in scacco tutti, tutti con$utava, aveva un modo di parlare ele!antissimo e la sua voce pareva una trom#a sonante, un potente tuono D&&&E Mai si con$ondeva, mai incespicava D&&&E :iceva cose meravi!liose della corte celeste, cio+ della !loria del paradiso, terri#ili cose delle pene dellin$erno' (n& @F@)& Grate >!o viveva nel convento dei $rati minori di KR+res in Proven"a e nei !iorni di $esta convenivano alla sua cella notai e !iudici, medici e altri letterati D&&&E per sentirlo parlare della dottrina della#ate <ioacc%ino, per sentirlo esporre i misteri della 2acra 2crittura nonc%H predire il $uturo& =ra in$atti un !rande !ioac%imita, e aveva tutti i li#ri della#ate <ioacc%ino in !rossa scrittura' (n& (?0@)& 9icorda 2alim#ene c%e anc%e lui interveniva a questi conve!ni !uidati da $rate >!o in quanto !i prima era a conoscen"a di tale dottrina c%e !li era stata spie!ata, quando era a Pisa, da un certo a#ate dell8rdine di Giore vecc%ierello e santo uomo, c%e aveva tutti i li#ri composti da <ioacc%ino e li aveva dati in custodia al nostro convento di Pisa, temendo c%e limperatore Gederico distru!!esse il suo monastero' (n& (?3?)& ;ellJanno del 2i!nore (/3A 2alim#ene trovandosi con $rate >!o ricorda c%e interro!andolo con viva passione circa le dottrine della#ate <ioacc%ino, e c%e avidamente ne sentivo parlare assentendo e provandone piacere, un !iorno mi disse: )2ei tu in$atuato come altri c%e se!uono questa dottrinaW*& In$atti da molti sono creduti )$atui*, cio+ matti' n& (?63)& 104 C$& 24LIM7=;=, n& /(C(& 18 secondo #ianc%e!!iava laurora, nel ter"o sar !iorno pieno& ;el primo dominava linverno, nel secondo la primavera, nel ter"o ci sar lestate& Il primo produsse le ortic%e, il secondo le rose, il ter"o sar il tempo dei !i!li& Il primo era il tempo deller#e, il secondo delle spi!%e, il ter"o sar il tempo del !rano (?6 & Ma c%e mai sar codesto stato nuovoW 5uali le!!i cadranno, e quali pi!lieranno il posto delle primeW Come sar composta la societW 4mmettiamo per ipotesi c%e il clero secolare scomparisca, e le $un"ioni attri#uite ai vescovi e parroci sieno indi innan"i esercitate da!li a#ati e dai conventuali cesser $orse pur anc%e la divisione tra laici e sacerdoti, e la societ diverr $orse un vasto ceno#ioW La !enera"ione pi1 sa!!ia, pi1 casta, e pi1 devota sar $orse lultima per lumanit, dopo questo idillio di pace sar troncata la storia delluomo, ed avr luo!o il !iudi"io $inale e la resurre"ione della carneW' (?C & Il primo carattere della nuova epoca + questo: non ci saranno pi1 misteri e i veli c%e coprivano lesatta intelli!en"a dellantica e nuova lettera saranno squarciati, sar dato co!liere la verit attraverso le molteplici alle!orie e meta$ore& La verit si sveler soltanto a c%i + come un $anciullo e rester nascosta per questo ai prudenti e ai dotti& La conoscen"a della verit come per tutti i mistici di o!ni epoca, si avr mediante la visione intuitiva, alla quale si arriva non per via dellintelletto, ma del sentimento, non col ra"iocinio, ma con la pre!%iera e lascesi& 2olo nei nuovi tempi sar data unassoluta li#ert e, il vincolo c%e strin!er !li uomini a :io, non sar il timore ma lamore& 4l posto dellattuale e imper$etta c%iesa di Pietro, in un tempo calcola#ile sulla #ase della 2acra 2crittura (intorno al (/C?) su#entrer la per$etta c%iesa spirituale !iovannea, dove verr predicato lEvangelium aeternum& La c%iesa presente non + la $orma de$initiva dellistitu"ione di Cristo, ma + supera#ile e sar superata da una c%iesa dello 2pirito' (?F & La C%iesa animata dallo 2pirito dell4more !overner la comunit dei credenti: ecco un altro se!no del ter"o periodo& LIntroduttorio non du#ita di a$$ermare c%e il ;uovo Iestamento avr vi!ore solo $ino al (/C?, e c%e da quel tempo in poi al van!elo di Cristo succeder un van!elo, come ai sacerdoti di Cristo sottentreranno altri sacerdoti, perc%H nessun altro potr inse!nare la dottrina dello 2pirito se non quelli c%e a somi!lian"a de!li apostoli vanno a pi+ nudi' (?A & LJa#ate cala#rese, inoltre, come un vero pro$eta #i#lico, lasciava intendere c%e si era !iunti ormai al termine dellJet del Gi!lio e c%e si approssimava lJavvento dellJet dello 2pirito 2anto& C%e il !iorno tremendo $osse prossimo, <ioacc%ino non solo cerc- di dimostrarlo con lopera la Concordia dei due 2estamenti (?@ , ma anc%e con lo studio dei se!ni precursori, cos. come ve!ono descritti nel li#ro dell4pocalisse: le !randi calamit, le !uerre disastrose, !li scismi provocati dalle eresie& Iutto questo avvenne in un momento storico in cui la C%iesa, tradi"ionalmente sentita come la )2posa di Cristo*, era #en lontana dal reali""are tale ideale& Le critic%e mosse al mondo monastico da parte di <ioacc%ino da Giore si inseriscono nella polemica pi1 !enerale contro la condi"ione della C%iesa, sempre pi1 Ecclesia carnalis c%e Ecclesia spiritualis& 4!li appartenenti del clero, la#ate muove critic%e sia sul versante pastorale sia su quello morale e culturale: costoro sono liti!iosi, $raudolenti, avidi ed am#i"iosi, i vescovi sono poc%i, pronti pi1 ad interessarsi del proprio c%e non di quanto appartiene a Cristo, pascendo se stessi e non le pecorelle, ten!ono alle ricc%e""e terrene e dimenticano or$ani e vedove, la C%iesa di Pietro, c%e una volta dominava il mondo, ora + diventata vedova& I sacerdoti poi sono colpevoli di iner"ia, si preoccupano dei propri a$$ari temporali e !iun!ono allaltare non per meriti ma per simonia' ((? & 105 C$& G& I8CC8, L+eresia nel Medioevo. Catari, "aldesi, Gioacchino da &iore, I :ioscuri, Giren"e, (@A@, p& 0A3& 106 Ibidem, p& 0F@& 107 K& P=:I;, Introduzione alla storia della Chiesa, Morcelliana, (@F0, 7rescia, p& A6& 108 G& I8CC8, L+eresia nel Medioevo, p& 3C3& 109 :iversi scritti sono stati attri#uiti a <ioacc%ino da Giore, ma solo tre sono riconosciuti autentici dai pi1: La Concordia dell+antico e nuovo 2estamento, il Commento dell+.pocalisse ed il 'alterio delle dieci corde& La Concordia + il primo lavoro della trilo!ia dedicata al mistero trinitario, consta di cinque li#ri, di cui i primi quattro sono una sorta di introdu"ione alla teoria ese!etica di <ioacc%ino, mentre il quinto + un commentario sui li#ri storici del Vecc%io Iestamento& <ioacc%ino vi ripercorre la generalis historia del racconto #i#lico, a partire dai patriarc%i $ino alla cattivit #a#ilonese, per rilevare la connessione e la peculiarit della vicenda e#raica, in rapporto alla realt contemporanea& 19 Let dello spirito, in analo!ia con le precedenti $asi della storia dellJumanit, sare##e stata preceduta da persecu"ioni e dallJavvento dellJ4nticristo& =cco cosa a$$erma <ioacc%ino da Giore nel Prolo!o allopera sull4pocalisse: Parler- secondo c%e posso, se non altro, indic%er- con !esti, anc%e se con lin!ua!!io semplice e non ela#orato, penso di provare con documenti certi e co!enti c%e + cessata la !ioia nel mondo, sono imminenti le tri#ola"ioni, il re!no dei cieli + alle porte, ad un patto: c%e mi assista colui c%e irride ai presuntuosi e $a sciolte le lin!ue dei #am#ini quando vuole' ((( & Ma dopo la !rande tri#ola"ione sare##e !iunto il riposo, sare##e ini"iata let nuova, nella quale avre##e re!nato il silen"io della vita contemplativa ((/ & 2i trattava, in$atti, di un periodo storico in cui la scelta di una vita povera si !iusti$icava proprio con lattesa di una nuova era& Lattesa dellet nuova, la speran"a in un mondo in cui avre##e re!nato unumanit $inalmente a$$rancata da tutti i mali ai quali da sempre era stata sottoposta, si propa!- in vasti strati della popola"ione& 2tava per ini"iare lepoca dei )poveri nello 2pirito*& Lanno L il (/C? L D&&&E + lanno c%e si voleva esser stato pro$eti""ato da <ioacc%ino da Giore per lavvento dello 2pirito 2anto, lanno in cui si convo!liano, allacme della tensione, le attese escatolo!ic%e maturate nei decenni precedenti e c%e si esplicitano, anc%e, nelle tur#e di penitenti $la!ellanti c%e percorrono lItalia centro- settentrionale, invocando la pace e il cessare delle $a"ioni' ((0 & 4nnota polemicamente Ireneo 4$$- c%e le sciocc%e interpreta"ioni dell4#ate <ioacc%ino avevano !i $atto credere c%e nel (/C? doveva mutarsi la $accia l>niverso e sare##e ini"iato un nuovo stato evan!elico: 2e per- #en si ri!uarda, non si potr a meno di non riconoscerla ca!ionata dal $anatismo di coloro, c%e in$atuati dalle pro$e"ie del cele#re a#ate <ioac%imo avevano da pi1 anni $in qui sostenuto, doversi nel (/C? incominciare un ter"o stato ed ordine di cose, c%e il mistero della :ivina 9eden"ione rendeva per lavvenire inutile e sen"a e$$etto' ((3 & Come tutte le visioni utopistic%e, la pro$e"ia !ioac%imita era sostan"ialmente una critica dellordine esistente& Lidea rivolu"ionaria di questa nuova le!!e dello 2pirito 2anto non poteva non esercitare un $orte $ascino su certe menti& In questo contesto )mistico, spirituale e radicale*, do##iamo comprendere loperato e la $i!ura di <%irardino 2e!alello e di altri persona!!i di spicco, come <iovanni da Parma e <erardo da 2an :onnino& 5uesti in$luen"eranno la vita della citt di Parma e la stessa politica ecclesiastica ed europea& Ci- si!ni$ica c%e questa contrada non solo + crocevia di $atti c%e se!neranno la storia dell=uropa, ma c%e + pure luo!o in cui con$luiranno i $ermenti di un pro$ondo rinnovamento della C%iesa e della societ in !enere& Come a$$erma 9o#erto <reci Intorno a Parma ed in Parma si !iocano, nel corso del :uecento, questioni di importan"a tuttJaltro c%e )locale* e quindi tali da imporsi con $or"a allJatten"ione del cronista ($ra 2alim#ene)& 2ono pro#lemi c%e ruotano intorno ai rapporti con lJautorit imperiale, ma c%e si innervano poi nei rapporti tra la citt e !li altri comuni dellJarea padana, tra la citt e lJautorit ponti$icia& 2ono pro#lemi c%e contri#uiscono ad accelerare il 110 4& 9IP4, Dalla Ecclesia carnalis, alla Ecclesia spiritualis6 Gioacchino da &iore, in Celestino " e le sue immagini del medioevo. .tti del 8D convegno storico internazionale. L+a$uila, 4A*4E maggio 3==3, L4quila, (@@0, p& 0(& 111 <I84CCKI;8 da GI89=, E)positio in .pocalFpsim (citato da 4& 9IP4, Dalla GEcclesia carnalis, alla Ecclesia spiritualis6 Gioacchino da &iore, in Celestino " e le sue immagini del medioevo), p& /(& 112 <ioacc%ino da Giore intendeva per l4nticristo non un essere unico, #ens. un complesso di tutti !li oppositori vecc%i e nuovi della C%iesa, ma codesta interpreta"ione, cos. elastica, non #astava pi1 ai suoi successori, c%e amavano ma!!iore precisione e determinate""a& = !i sappiamo c%e la ma!!ior parte dei !ioac%imiti intendeva Gederi!o II'& (G& I8CC8, L+eresia nel Medio Evo, 2ansoni, Giren"e (AA3, p& 36A)& 113 9& 89I8LI, "enit Per!idus (eresiarcha, il movimento .postolico*Dolciniano dal 348< al 35<B, Istituto 2torico Italiano per il Medio =vo, 9oma (@AA, pp& (F-(A& C$& <& MICC8LI, La storia religiosa, in 'toria d+Italia II6 Dalla caduta dell+Impero romano al sec. #"III, =inaudi, Iorino (@F3 114 I& 4GG8, 'toria della citt di Parma, 2tamperia Carmi!nani, Parma, (F@/-(F@6&vl& III, p& /6C& 2empre I& 4$$- nel li#ro Memorie di .lberto e %bizzo 'anvitali, riporta c%e: Le sciocc%e interpreta"ioni c%e da molti anni si davano certe spie!a"ioni sopra l4pocalisse scritte dal cele#re 4#ate <iacc%imo, aveano !i $atto credere c%e nel (/C? can!iar dovea $accia l>niverso, e incominciare un nuovo stato evan!elico, siccome io !i dimostrai nella Vita del 7eato <iovanni da Parma, settimo <enerale dell8rdine de Minori' (pp& (6C-(6F)& 20 tono della vita politica locale& >na vita politica c%e si esplica in vario modo sia nelle scelte del comune, sia in quella delle !randi $ami!lie interne od esterne ad esso' ((6 & Parma sul piano ecclesiale, con la nascita e il di$$ondersi del movimento 4postolico in tutta l=uropa, si trover al centro di !randi dispute reli!iose, c%e se!neranno lini"io di un periodo di pro$ondi cam#iamenti anc%e a livello socio-politico& 1.2.2. Il di&&ondersi dei movimenti pauperistici 2e vi domandano a quale ordine apparteniate, rispondete a quello del Van!elo, c%e + alla #ase di tutte le re!ole& 5uesta sia la vostra risposta a quanto pon!ono un simile interro!ativo& 5uanto a me, non accetter- mai di essere c%iamato monaco, o canonico, o eremita: questi titoli sono cos. alti e cos. santi, implicano una tale misura di per$e"ione, c%e non presumer- certo di applicarmeli' ((C & 5uesto proposito di 2te$ano di Muret ((F , morto nel ((/3, animatore di un !ruppo di )poveri* di Cristo, c%e diventer lordine di <randmont, trover la sua e$$icacia istitu"ionale nella cristianit solo un secolo pi1 tardi, dopo tanti episodi, quando Grancesco d4ssisi, presentandosi a Innocen"o III, vincolato dal Concilio Lateranense a non ammettere nuovi ordini reli!iosi, !li rispose: );on %o una re!ola nuova, la mia sola re!ola + il Van!elo*& Il Van!elo, in tutta la sua $or"a e irriduci#ile ori!inalit, sosteneva la"ione dei nuovi ri$ormatori, e il vivere in modo radicale linse!namento evan!elico metteva seriamente in crisi le istitu"ioni ecclesiastic%e, divenute sempre pi1 monolitic%e e static%e& Pi1 precisamente il ric%iamo alle primitive ori!ini evan!elic%e !enerava nella cristianit un nuovo $ervore spirituale c%e minava nel pro$ondo listitu"ione C%iesa& In tanti si $aceva strada il desiderio di un ritorno allautenticit del van!elo e del modo con cui esso era vissuto dai primi cristiani& ;ella sua povert e nella sua umilt, la conversatio primitivae ecclesiae diviene allora, al servi"io di un ri$ormismo spesso violento, a volte squili#rato, il prototipo ideale e come un mito ine#riante per le ener!ie in trava!lio& In pieno XII secolo, di $ronte ad una C%iesa possidente e politica, sempre pronta ai ruoli diplomatici o anc%e militari, 8ttone di Grisin!a, ottimamente collocato per osservare la situa"ione, si domanda cosa sia pre$eri#ile, per la C%iesa, tra lumilt e la povert dei primi tempi e la sua !rande""a presente: il primo stato L risponde malinconicamente L + il mi!liore, ma il secondo + il pi1 $eliceT = naturale c%e 8ttone, teolo!o del 2acro Impero, dia questa risposta, ma doveva levarsi una !enera"ione c%e non avre##e dato il suo consenso ad una C%iesa )$elice*, so!nando invece di renderle la sua qualit ori!inaria& 2imile speran"a non doveva solo alimentare un ri$ormismo morale, ma provocare unintelli!en"a interiore del mistero cristiano, per il pro!resso della teolo!ia' ((A & :iventava pertanto decisivo, da un punto di vista sia !iuridico c%e spirituale, il vivere la vita secondo i costumi de!li apostoli, c%e equivaleva a sottrarre allo stato monastico il suo tradi"ionale primato& 2i veri$ica cos. una proli$era"ione di !ruppi laici c%e, in rottura col mondo ecclesiale tradi"ionale e consolidato da secoli, mettono in discussione le istitu"ioni $ondamentali, a$$ermando il valore assoluto del Van!elo sine glossa& 4l centro della vita di questi nuovi movimenti pauperistici sta la povert radicale, considerata non solo come ascesi morale, ma quale condi"ione #asilare per vivere da veri $i!li di :io in questo mondo& Iutti questi nuovi evan!eli""atori indiri""ano la loro parola a!li strati sociali dei )#assi$ondi*, ai misera#ili sen"a $ami!lia n+ dimora, ai contadini servi della !le#a, a tutti coloro c%e avevano, in qualc%e modo, in$ranto o!ni le!ame con le servit1 $ondiarie e avevano rotto o!ni rapporto con i #ene$ici ecclesiastici& Cos. il movimento apostolico dei laici si sviluppa in questa nuova classe ur#ana, le!ata alleconomia di mercato e di circola"ione, non sen"a risentimento contro la $eudalit, cadetti sen"a terra, $i!li c%e, nella sovrappopola"ione del XII secolo, non %anno saputo trovare una colloca"ione e una rendita e %anno 115 9& <9=CI, 'alimbene e la politica parmense del Duecento, in 2alim#eniana, .tti del convegno per il "II centenario di &ra 'alimbene 7Parma 3=>B*3=>=9, 7olo!na, (@@(, p& ((F& 116 M& :& CK=;>, La teologia nel #II secolo, p& /A0& 117 2te$ano Muret nato a I%iers nel (?3C e morto a Muret nel ((/3 (Limo!es) $onda un ordine di eremiti nel (?FF, c%e $u detto di <randmont& 118 M& :& CK=;>, La teologia nel #II secolo, pp& /A0-/A3& 21 or!ani""ato la loro vita ai con$ini della societ, salariati c%e vivono di scam#io, i misera#ili mar!inali, sono lam#ito omo!eneo di questi poveri di Cristo' ((@ & ;on va dimenticato c%e Valdo + un mercante di Lione e Grancesco + $i!lio di un tessitore di 4ssisi, appartenenti a quelle nuove corpora"ioni sociali ed economic%e c%e sono inclini alla critica, anc%e con una punta di anticlericalismo, contro i prelati $eudali e i ricc%i monasteri& La povert si rivela, dunque, essere, al di l del suo contenuto ascetico, una $or"a di disinte!ra"ione di quella!!lomerato sociale c%e era la Cristianit $eudale, e, di $atto, la C%iesa prote!!eva con interdetti il re!ime $eudale di cui era #ene$iciaria' (/? & Prendono cos. pro!ressivamente piede i movimenti improntati, per la massima parte, alla peniten"a, alla povert, al tentativo di attua"ione concreta e radicale del messa!!io evan!elico& = il reali""arsi di un periodo mistico c%e pervader tutta la cristianit& I movimenti reli!iosi popolari dei secoli XII e XIII e lJesi!en"a pauperistica c%e, almeno in !ran parte, cos. pro$ondamente li caratteri""ava, non nascono come una conse!uen"a di nuove condi"ioni economic%e, ma dalla presen"a dJun elemento nuovo, di natura spirituale: quello c%e si pu- c%iamare in una parola, levan!elismo o, come si dice le rHveil HvangHli$ue (/( & 2e noi ci domandassimo quale ideale #alenava a!li occ%i e alla mente di questi ri$ormatori, vedremmo c%e esso + ancora e sempre quello a$$ermato nelle pa!ine de!li .tti: la prima comunit cristiana di <erusalemme& 5uesta attira ancora lJatten"ione di tutti& = lJesempio trascinatore, !ra"ie anc%e alla limpide""a semplice, umile e inequivoca#ile della $orma di vita c%e la caratteri""a e c%e viene espressa con unJe$$icacia impare!!ia#ile (// & La !erarc%ia rimane certo la detentrice dei carismi e la distri#utrice della !ra"ia divina, ma il popolo la vede con sospetto, la ama o la odia con una $or"a c%e aveva ori!ine dal con$ronto costante con le pa!ine evan!elic%e e con la $i!ura del Cristo& 2econdo un studio (/0 su sessantuno vescovi coevi, ricordati da 2alim#ene nella sua Cronaca, sedici soltanto sono da lui presentati con qualit positive, quali honestus, magni!icus, bonus e solo sei sono ma!ni$icati del titolo di sanctus& Per contro, in !enere i vescovi italiani ven!ono #ollati dal cronista perc%+ de#oli sul piano della dottrina e perc%H inetti a predicare, ma a volte i di$etti loro imputati sono pi1 !ravi, come quando il $rate rimprovera loro lavari"ia o lindul!en"a alla !ola' (/3
Il !iudi"io di 2alim#ene + $ormulato osservando la condotta morale dei presuli, ma possiamo pure ipoti""are c%e questa valuta"ione censoria e critica nei ri!uardi dei vescovi, ri$lettesse anc%e il pensiero di molti suoi contemporanei, i quali, tuttaltro c%e impressionati dal presti!io della $un"ione episcopale, si mostravano, al contrario, sensi#ilissimi alle caren"e personali dei vari alti c%ierici& >na !erarc%ia, quella del secolo XII- XIII, sempre pi1 priva di presti!io, sc%iacciata, da una parte dalla troppo vicinan"a e invaden"a del potere ponti$icio e dallaltra dal consolidarsi delle diverse autorit comunali, c%e nei con$ronti dei vescovi avevano un atte!!iamento di di$$iden"a& Lautorit del vescovo + sempre pi1 )svuotata* nella misura in cui i poteri si centrali""ano nelle mani del papa o si municipali""ano )traslocando* nelle mani della massima autorit cittadina: il podest& :i pre$eren"a, la !ente ammirava uomini e donne di modesta ori!ine, la cui vita era considerata tanto pi1 !radita a :io quanto pi1 se!nata dallascetismo e perci- )contrastante* con la vita dei comuni mortali& VJ+, dunque, tra la $ine del secolo XII e la prima met del XIII, una spinta pro$onda e totale di rinnovamento, c%e trova la sua sor!ente nel Iuovo 2estamento e la sua reali""a"ione nella vita apostolica e c%e, in$ine, nella povert, riconosce il su!!ello stesso di Cristo& ;on era necessario saper le!!ere e scrivere per conoscere le 2critture: la serie di imma!ini ra$$i!urate nelle pitture e nelle sculture delle c%iese inse!nava silen"iosamente con unJeloquen"a c%e spesso veniva ra$$or"ata e resa persuasiva dalla #elle""a dellJopera dJarte& I sentimenti c%e muovono queste $olle sono, pertanto, le visioni ideali della C%iesa primitiva e della santit apostolica, 119 Ibidem, p& /AC& 120 Ibidem, p& /AF& 121 C$& M& :& CK=;>, La !ede nell+intelligenza e il vangelo nel tempo, in I& 7IGGI e C& M4947=LLI (a cura di ), Invito al Medioevo, Paca 7ooX, Milano, (@A/& 122 C$& 9& M4;2=LLI, Il secolo #II. ;eligione popolare ed eresia, Pouvence, 9oma (@A0& 123 C$& M& d4latri, Il vescovo nella Cronaca di 'alimbene, in Collectanea Granciscana, XLII, ((@F/), pp& 6-/A& 124 4& V4>CK=B, La santit nel Medioevo, Il Mulino, 7olo!na, (@A(, p& (3A& 22 c%e si mescolano anc%e a interessi e speran"e terrene& Ma la loro #ase pi1 pro$onda rimane essen"ialmente reli!iosa& La conversione alla povert +, dunque, uno de!li assi portanti della vita cristiana del XII secolo& Per alcuni storici essa L nelle sue molteplici mani$esta"ioni a livello monastico, laicale ed ereticale L costituire##e una delle risposte alla )crisi reli!iosa* del XII secolo' (/6 & La crisi ra!!iun!ere##e il suo culmine sul $inire del secolo per trovare una solu"ione )ecclesialmente accettata* a!li ini"i del :uecento con san Grancesco& 4$$iora cos., presso questi nuovi apostoli evan!elici itineranti, lJidea c%e #iso!na se!uire nudi Cristo nudo, c%e #iso!na spo!liarsi di tutto se si vuole essere autenticamente cristiani& La povert + quindi il modo certo per reali""are, nella maniera pi1 completa, la vita de!li 4postoli& Per i vari predicatori va!anti + proprio <es1 Cristo c%e #iso!na imitare& ;ellJattua"ione pratica del loro ideale e nella realt or!ani""ativa del loro movimento $iniscono, di nuovo, col riprendere e ripetere, sia pure con qualc%e correttivo, il modo di vita dei monaci, a loro volta in$luen"ati da ideali pauperistici& = un complesso di reciproc%e rela"ioni, non ancora del tutto #en esaminate, ma pur tuttavia si!ni$icative, anc%e solo per quello c%e ora ci + noto (/C & 1.2.3. Introductorium all$Evangelium aeternum 2econdo le prospettive di papa Innocen"o III e poi di <re!orio IX, l>niversit di Pari!i aveva il compito di di$$ondere la verit cattolica nell=uropa, ma poteva anc%e divenire il tramite dellerrore e conse!uentemente delleresia, perc%H con i loro !iudi"i i pensatori avre##ero potuto avvelenare tutta la comunit cristiana (/F & 2econdo =tienne <ilson, Innocen"o III $u il primo ad aver voluto costituire a Pari!i un>niversit, con il preciso scopo di preservare il patrimonio della tradi"ione cristiana& L4teneo Pari!ino avre##e dovuto diventare un $aro di verit per lintera C%iesa e nel contempo esso veniva tras$ormato in un centro studi )unico* per la cristianit medievale& ;on possiamo para!onare questo or!anismo come se esso $osse para!ona#ile ad una qualunque delle nostre >niversit, !li uomini del Medioevo, invece, %anno avuto la pi1 c%iara coscien"a del carattere speciale, addirittura unico, dell>niversit di Pari!i& Lo studium parisiense + una $or"a spirituale e morale il cui si!ni$icato pi1 pro$ondo non + nH pari!ino nH $rancese, ma cristiano ed ecclesiastico, + un elemento della c%iesa universale esattamente allo stesso titolo ed assolutamente con lo stesso si!ni$icato del 2acerdo"io e dellimpero& D&&&E laureola di cui era circondata l>niversit di Pari!i costituiva, nel Medioevo, su$$iciente compensa"ione per il papato e limpero' (/A & 4 questo ri!uardo papa 4lessandro IV nel (/66 scrisse c%e la scien"a impartita nella scuola di Pari!i + nella 2anta c%iesa come lal#ero della vita nel paradiso terrestre e come il lampo risplendente nella casa del 2i!nore& Come una madre $econda di sapere, essa $a "ampillare a##ondantemente dalle sor!enti della dottrina della salve""a i $iumi c%e #a!neranno la sterile $accia della terra, essa ralle!ra ovunque la citt di :io e suddivide le acque della scien"a c%e $a scorrere sulle pu##lic%e pia""e per rin$rescare le anime assetate di !iusti"ia DME = a Pari!i c%e il !enere umano, de$ormato dallaccecamento della sua ori!inaria i!noran"a, recupera la vista e la #elle""a con la conoscen"a della vera luce c%e irradia dalla scien"a divina' (/@ & Il XIII secolo + stato il periodo della teolo!ia scolastica, della 'umma 2heologica c%e propone una conce"ione strettamente unitaria del sapere universale e della verit cristiana per cui solamente il papa e i suoi le!ittimi rappresentanti possiedono le c%iavi della conoscen"a c%e consente di !iun!ere alla sapien"a divina e soltanto loro sono i depositari della verit assoluta& La sapien"a + linsieme delle scien"e disposte in !erarc%ia, ciascuna delle quali riceve i suoi principi da una scien"a immediatamente superiore e tutte insieme ricevono i loro primi principi dalla rivela"ione, dove sono 125 <& <& M=9L8, La conversione alla povert nell+Italia dei secoli #II*#I", p& /0& 126 C$& 9& M4;2=LLI, Il soprannaturale e la religione popolare nel Medioevo, <iappic%elli, Iorino (@F3, p& 6C& 127 C$& =& <IL28;, La !iloso!ia nel Medioevo. Dalle origini patristiche alla !ine del #I", 9i""oli, /?(/, Milano, pp& 33C-3F/& 128 Ibidem, pp& 36(& 129 Ibidem, p& 360& 23 contenute come in !erme& D&&&E 5uestassoluta unit della 2apien"a nella rivela"ione si traduce, socialmente, in quella della repu##lica dei $edeli, uniti sotto lautorit del papa, custode del deposito della rivela"ione& Colui c%e detiene la 2crittura, detiene, in$atti, lintera 2apien"a: )Iutta la 2apien"a + inclusa nella 2acra 2crittura, e deve essere esplicitata col diritto e la $iloso$ia*, insiste 7acone, )e come il pu!no c%iuso racco!lie tutto ci- c%e la mano aperta spie!a, e cos. tutta la sapien"a utile alluomo + contenuta nelle Lettere 2ante*& 2e il papa possiede questo tesoro di 2apien"a c%e + stato a$$idato al mondo )da un unico :io ad un unico mondo, per un unico $ine*, e!li %a in mano di c%e diri!ere il mondo intero& In$atti, il capo supremo della c%iesa +, a ma!!ior ra!ione, capo di questa respublica !idelium c%e + sparsa nel mondo intero e di cui la sapien"a costituisce il le!ame' (0? & 4lla luce di tali a$$erma"ioni veniva ri#adito c%e linterpreta"ione delle 2critture era di competen"a della C%iesa e del suo ma!istero, solo il papa e la !erarc%ia ecclesiastica erano i le!ittimi interpreti della sapien"a divina& :omenicani e Grancescani, tra la $ine de!li anni venti e i primi anni trenta del XIII secolo, avevano ottenuto il privile!io di una cattedra presso la Gacolt Ieolo!ica dell4teneo pari!ino& LJautorit ecclesiastica ordinaria, sempre pi1 inte!rata, quando non compromessa con il potere secolare, si rivelava incapace di $ornire una risposta ade!uata alle emer!enti istan"e evan!elic%e, di cui i nuovi movimenti )spirituali* si $acevano portatori& I privile!i, c%e pro!ressivamente venivano concessi dai ponte$ici a!li ordini mendicanti, ponevano in crisi il tradi"ionale sistema ecclesiastico medievale, c%e vedeva a$$idata la cura delle anime per la quasi totalit al vescovo e, attraverso questo, ai parroci& La di$$usione di due li#elli con tesi contrapposte, accender le dispute teolo!ic%e nellam#iente accademico dell>niversit di Pari!i, intorno alla met del XIII secolo: lIntroduzione al "angelo eterno ovvero all+intelligenza di alcuni Libri dell+.bate Gioachimo e il De periculis novissimorum temporum. Il primo si propone come il nuovo )Van!elo dello 2pirito 2anto*, da predicarsi a partire dalla $atidica data del (/C?, anno indicato dai <ioac%imiti come ini"io dellera dello 2pirito 2anto& La paternit di questopera + controversa, anc%e se + certo c%e proven!a da am#ienti $rancescani& In un primo tempo si accusa <iovanni da Parma di esserne lestensore o lispiratore, in un secondo tempo la sua composi"ione viene adde#itata a <erardino da 7or!o 2an :onnino& Pare c%e il contenuto dellIntroduzione al Vangelo eterno* c+e venne ,ruciato su incarico di -lessandro I.* secondo /olomeo da Lucca (0( consistesse nellasser"ione c%e il Vangelo eterno* ovvero la le""e dello %pirito sostituisse la le""e evan"elica cos0 come il Nuovo Testamento aveva sostituito l$antico. /utto 1uesto si sare,,e compiuto nell$anno 1260. %u 1ueste dottrine &u im,astita una setta c+e si ispirava alle parole di (ioacc+ino da 2iore e pi3 avanti /olomeo &a ri&erimento anc+e a una seconda setta c+e de&inisce 4come 1uella de"li imitatori di essa5 (0/ & 4llusione questultima al movimento c%e nascer proprio a Parma per opera di %e"alello* nel 12606 La dottrina dellEvangelo eterno menava dritto alla distru"ione della !erarc%ia, tantoc%H nel ter"o periodo %a da prevalere quella le!!e damore, c%e a!!ua!lia tutti i mem#ri della societ umana, scio!liendoli dai vincoli della su#ordina"ione& ;on + dunque meravi!lia c%e 4lessandro IV la##ia solennemente riprovata, in!iun!endo al vescovo di Pari!i di sequestrare e #ruciare tutti i li#ri dove $osse esposta' (00 & Lo scritto De periculis novissimorum temporum (03 $u invece redatto da <u!lielmo di 2ant4more (06 , persona""io di rilievo dell$-teneo pari"ino7 divenuto pro$essore allJ>niversit di Pari!i, ra!!iunse una posi"ione di primo piano nella lotta del clero secolare contro lJinvaden"a de!li ordini mendicanti& Partendo 130 Ibidem, pp& C3@-C6?& 131 GiadYni, 7artolomeo o Iolomeo da Lucca nato a Lucca nel 1236 circa e morto a /orcello nel 1328* &u un teolo"o e uno storico. 9otevoli le sue due opere: la Historia ecclesiastica nova in 2 li,ri dalla nascita di Cristo al 1312 e "li Annales Lucenses dal 1061 al 1303. 132 C$& G& B4CC49I4, Storia polemica delle proibizioni de libri scritta da Francescantonio Zaccaria e consecrata alla santit di nostro signore papa !io Sesto "elicemente regnante* (eneroso %alomoni* :oma* 1888* p. ;3. 133 G& I8CC8, L+eresia nel medioevo, p& 3F(& 134 4$$erma 2alim#ene c%e nel li#ello di <u!lielmo di 2ant4more si a$$ermava c%e i reli!iosi e i predicatori della parola di :io, vivendo di elemosina non si possono salvare' (n& /CA)& (06 L& V4;822I, Guglielmo in Enciclopedia #antesca (1970). Per le circostan"e della vita di <u!lielmo di 2ant4more e della lotta tra lJ>niversit di Pari!i e !li ordini mendicanti, c$&: 24LIM7=;= nn& (0C?-(0CC, M& P=998:, Jtude sur la vie et les oeuvres de Guilleaume de 'aint*.mour, in MHmoires de la 'ociHtH d-Hmulation du Kura, Lous le 'aunier, (@?/, pp& C(-/6/, C& L4V=I, La $uerelle de l-,niversitH et des %rdres mendiants, 7ru!es, (@((& 24 da considera"ioni di natura escatolo!ica, <u!lielmo di 2ant4more nel suo li#ello aveva rivolto !ravi accuse a Grancescani e :omenicani, contestando loro il diritto dJinse!nare a Pari!i e ri#adendo le accuse di scarsa ortodossia nei loro con$ronti, !i messe in circola"ione dopo la condanna dell-Introductorium in Evangelium aeternum& Il papa 4lessandro IV (0C , come aveva condannato lJIntroductorium, cos. sottopose lJopera di <u!lielmo ad un vero e proprio esame teolo!ico& Il ponte$ice #iasim- e condann- il suo li#ello, e 2& Ludovico re di Grancia, di #uona memoria, $ece espellere da Pari!i in modo irrevoca#ile <u!lielmo di 2ant4more, perc%H aveva voluto !ettare una macc%ia su!li eletti' (0F & Con la #olla del 6 otto#re (/6C, inoltre, ;omanus ponti!e), il sovrano condann- e $ece distru!!ere lopera di <u!lielmo di 2ant4more& <u!lielmo nel (/6C, ri$iutatosi di sottomettersi allautorit re!ia, $u deposto dallJinse!namento e mandato in esilio& 1.3.. 'ue &i"ure di rilievo: (iovanni da Parma e (erardino da )or"o %an 'onnino <iovanni da Parma (0A , al secolo <iovanni 7uralli, con o!ni pro#a#ilit nacque nel (/?A, $u !enerale dellordine $rancescano per dieci anni dal (/3F al (/6F (0@ & Cre##e presso la casa di uno "io prete, custode della c%iesa e dellospedale di 2an La""aro, un centro a poc%i c%ilometri a est di Parma, $uori porta 2an Mic%ele (3? & La data din!resso di <iovanni nell8rdine + $atta risalire al (//F& 9icevette la#ito reli!ioso nella sua citt, presso la comunit c%e lo aveva accolto $ornendo!li i primi inse!namenti& Gorte di esperien"e culturali non comuni, e!li diede su#ito ai suoi superiori limpressione di essere un elemento molto valido per l8rdine& :imostr- di volersi ispirare ad una interpreta"ione intransi!ente delle re!ole $rancescane, nulla concedendo a c%i voleva miti!are i sacri$ici e le peniten"e volute dal $ondatore& 2econdo 2alim#ene, e!li era un )uomo santo e addottrinato* (3( , )!randissimo !ioac%imita* (3/ e pro$ondo amico di $rate >!o di Proven"a (30 & =ra di media statura, tendente pi1 al #asso c%e allalto& 4veva #elle $orme in tutto il corpo, #ene propor"ionato, sano e $orte a sostenere le $atic%e tanto dei via!!i quanto dello studio& 4veva aspetto an!elico e !ra"ioso, sempre !iocondo& Iollerante, li#erale, !entile, caritatevole, umile, mansueto, #eni!no, pa"iente& :evoto a :io, e di !rande pre!%iera, pio, clemente, compassionevole D&&&E Predicava tanto #ene e tanto $ervorosamente, tanto al clero c%e al popolo, c%e in molti delluditorio L e io l%o visto pi1 volte L provocava le lacrime& 4veva un parlare squisito e mai incespicante& 4veva ottima cultura, perc%H era #uon !rammatico e quando era secolare era stato maestro di lo!ica e nell8rdine dei $rati Minori !rande teolo!o e !rande disquisitore& 4 Pari!i comment- le 2enten"e' (33 & 136 :escrivendo loperato di 4lessandro IV, 2alim#ene sottolinea c%e questo papa condann- due pesti$eri li#elli& >no sosteneva c%e tutti i reli!iosi e predicatori c%e vivono di elemosine non possono salvarsi, e lo compose maestro <u!lielmo di 2antamore, c%e lo pu##lic- a Pari!i& Il li#ello distolse molti maestri e scolari dallentrare in questi due 8rdini, cio+ dei Predicatori e dei Minori& Ma <u!lielmo di 2antamore non rimase impunito perc%H $u espulso da Pari!i, tanto da papa 4lessandro IV, quando dal re di Grancia 2& Lodovico in modo c%e non avesse speran"a di ritornarvi mai, in eterno e pi1 oltre D&&&E Laltro li#ello conteneva molte $alsit nei ri!uardi della dottrina della#ate <ioacc%ino, cose c%e la#ate non aveva scritto, e cio+ c%e il Van!elo di Cristo e la dottrina del ;uovo Iestamento non aveva mai condotto alcuno alla vera per$e"ione e c%e dovevano essere spa""ati via nellanno (/C?' (nn& /(/(, /(/0)& 137 24LIM7=;=, n& (0CC& 138 Dizionario iogra!ico degli Italiani 2reccani , vol&(6, (@F/: voce ,;.LLI, Giovanni beato ($raJ <iovanni da Parma), a cura di 4& M4I=9>& 139 <iovanni da Parma, eletto Ministro !enerale nel capitolo cele#rato nel mese di a!osto a Lione, dove in quel tempo dimorava papa Innocen"o IV, resse lodevolmente l8rdine Minore per dieci anni& 4nticip- la data dellultimo capitolo !enerale cele#rato sotto di lui perc%H non voleva essere pi1 ministro, e il capitolo $u $atto a 9oma nel !iorno della $esta della Puri$ica"ione nellanno del 2i!nore (/6F' (24LIM7=;=, n& (3(@)& 140 C$& 24LIM7=;=, n& (033& 141 Ibidem, n& C@F& 142 Ibidem, n& (0/C& 143 2alim#ene ricorda c%e Grate >!o aveva quattro amici c%e amava pi1 di tutti !li altri& :ei quali il primo era $rate <iovanni da Parma, ministro !enerale ed era naturale perc%H $urono am#edue c%ierici illustri, uomini spirituali e caldissimi !ioac%imiti& 4nc%e a me $u $ami!liare sia per amore di $rate <iovanni, sia perc%H si sapeva c%e io credevo alle dottrine di <ioacc%ino dell8rdine di Giore' (n& (?(@)& 144 Ibidem, n& (03C& 25 Per le sue doti, i superiori lo indussero #en presto a sospendere la predica"ione al popolo e lo avviarono allinse!namento& 2alim#ene annota c%e: quando passava da 9oma i $rati lo $acevano o predicare o disputare al cospetto dei cardinali, perc%H era da loro reputato un !ran $iloso$o& =ra specc%io ed esempio per tutti coloro c%e lo vedevano, perc%H tutta la sua vita era piena di onest e santit, e di costumi #uoni e per$etti& =ra !radito a :io e a!li uomini& Conosceva #ene la musica ed era un #uon cantore& ;on %o mai visto uno c%e scrivesse velocemente come lui, e cos. ele!ante e preciso nel se!no, con annota"ione molto $acile a le!!ersi& Gu, quando volle, no#ilissimo compositore nelle sue lettere, di stile $or#ito, con ricc%e""e di contenuti' (36 & Ianto !rande divenne la $ama di <iovanni da Parma c%e il papa Innocen"o IV volle crearlo cardinale (3C , in quanto uomo di !rande intelli!en"a, ma e!li rinunci- a tale investitura, non voleva essere un uomo di curia, ed e##e a dire al papa, c%e lo aveva preso per mano e lo conduceva $ami!liarmente qua e l per le sale del suo pala""o: Io non mi curo di nessuna delle vostre di!nit' (3F & =d and- cos. ad a#itare al romita!!io di <reccio, dove era solito stare (3A & =ssendo da tanti considerato un uomo santo, $u c%iesto a <iovanni da Parma dallimperatore dei <reci di intercedere per riportare lunit in seno alla C%iesa di 9oma (3@ & Gu il primo ministro !enerale dell8rdine c%e cominci- a visitare le diverse comunit reli!iose, attivit mai praticata prima di lui, ed in tal senso tent- di $ornire allintera comunit linee di condotta precise, con canoni reli!iosi e disciplinari uni$ormi per tutti i conventi in o!ni re!ione d=uropa (6? & L4$$- cos. parla di lui: portando su#ito il pensiero pel vasto tratto di Mondo Cattolico, ove era di$$uso l8rdine 2era$ico, vide in un sol punto ci- c%e $are !li conveniva per rista#ilire la disciplina cadente, e losservan"a in !ran parte a#olita& =ntrato e!li nel con!resso de Padri, c%e se lo erano eletto a 2uperiore, peror- con !ravit somma a $avore della purit della 9e!ola, e commend- con $orte eloquen"a limpertur#ato cora!!io di que Belanti, c%e avevan $atto ar!ine a c%i tentato ne avea la distru"ione: dipinse colla pi1 tenera compassione lo stato in$elice di que #uoni, c%e per lincorrotta loro vita aveano so$$erta $ino al presente la taccia di sedi"iosi, e scismatici, la pri!ione e lesilio' (6( & Lo storio!ra$o e $rancescano parmense, inoltre, nella sua opera "ita del eato Giovanni da Parma cita, per complete""a di inda!ine, alcune testimonian"e c%e vollero lillustre con$ratello autore, o comunque implicato nella stesura, del "angelo Eterno, ma ricorre a puntuali ar!omenta"ioni, per non attri#uir!li alcuna responsa#ilit ri!uardo alla composi"ione di questopera (6/ & Le accuse pi1 !ravi ri!uardavano ladesione alle 145 Ibidem, nn& (03F-(03@& 146 C$& ibidem, n& (0A6& 147 Ibidem, n& (0F/& 148 C$& ibidem, n& (0F6& 149 C$& ibidem, nn& (0AC-(0AF& 150 C$& ibidem, n& (06?& 151 I& 4GG8, "ita del beato Giovanni da Parma, 2tamperia 9eale, Parma, (FFF, p& 00& ;ella successiva opera ,omini illustri e letterati parmensi in cui emenda molte imprecisioni della precedente pi1 estesa #io!ra$ia& 152 La paternit del "angelo Eterno + comunque stata o!!etto di di#attito nei secoli successivi& 4 questo ri!uardo risulta interessante lopera di Grancescantonio Baccaria ((F(3-(F@6) intitolata 'toria polemica delle proibizioni de+ libri (<eneroso 2alomoni, 9oma, (FFF)& =!li a$$erma c%e secondo alcuni manoscritti tratti dalla #i#lioteca della 2or#ona e pu##licati da Pacques Zc%ard (erudito domenicano nato a 9ouen nel (C33 e morto a Pari!i nel (F/3), il "angelo eterno era unopera divisa in tre li#ri: il primo dei quali era intitolato Liber Concordia veritatis, il secondo .pocalFpsis nova, il ter"o Psalterium decem chordarum& :urante il concilio di 4rles nel (/C? $u desi!nato come Liber concordantiarum& Ma quello, c%e vol!armente dicesi "angelo eterno, era un introdu"ione a questo stesso "angelo eterno, o spie!a"ione di esso& 4 ra!ione o a torto c%e si $osse autore la#ate <ioacc%ino, ma dellaltro c%i autor ne $osse, non + cos. $acile il de$inirlo& Matteo Parisio Do Matt+o di Pari!i, cronista in!lese nato nel ((@6 circa, morto dopo il (/6@, autore dei Chronica maioraE ne $a autori i PP& :omenicani, nel c%e + stato #ene con$utato dal 9inaldi D8dorico 9inaldi, erudito nato a Ireviso (6@6 morto 9oma (CF(, della con!re!a"ione dellJ8ratorio a 9oma, attese alla continua"ione de!li .nnales ecclesiastici del 7aronio, c%e port- dal ((@A al (6C6E& =imerico D=Rmeric% ;icolau domenicano nato a <erona (0/? circa, morto nel (0@@, inquisitore !enerale dJ4ra!ona, autore de il Directorium in$uisitorumE lattri#uisce a <iovanni da Parma, settimo <eneral de Minori 8sservanti, ma a torto come dimostra ;atale 4lessandro Dautore di una 'toria EcclesiasticaE& L=cardo nella 7i#lioteca dei :omenicani $ondato su Manoscritti della 2or#ona ne $a autore un certo <erardo Grancescano, !rande amico e compa!no di <iovanni da Parma& Ma c%iunque e $osse, da molte proposi"ioni dellopera si $a mani$esto, essere e!li stato uno de non poc%i di$enditori, c%e allora correvano, della#ate <ioacc%ino' (p& A0)& Ireneo 4$$- + di parere opposto e nella sua "ita del eato Giovanni da Parma porta ar!omenta"ioni contro questa tesi, attenendosi, in sede di analisi, al criterio del cardinale de GleurR, ovvero di considerare attendi#ili solo le testimonian"e dellepoca studiata e non le ricostru"ioni successive: e##ene alcuni autori del XIII secolo additavano i $rati predicatori dellordine domenicano come concepitori dellopera, ma queste testimonian"e paiono poco attendi#ili o travisate& Pean de Meun!, nella sua continua"ione al poema Il romanzo della rosa ini"iato da <uillaume de Lorris, non ascrive ai domenicani la vera e propria scrittura del li#ro, ma piuttosto una loro simpatia per esso& 4ltre voci risultano $a"iose, come quella del #enedettino Matteo 26 idee !ioac%imite, di cui <iovanni da Parma sare##e stato promotore in am#ienti accademici oltre c%e reli!iosi, e soprattutto la sua $amiliarit con individui considerati dannosi per il #uon nome dell8rdine e della C%iesa (60 , primo $ra tutti <erardino da 7or!o 2an :onnino& Indipendentemente da c%i $osse stato il materiale estensore dellIntroductorium, laccusa considerava <iovanni un palese corresponsa#ile delle idee in esso contenute& =!li, in$atti, con il suo indul!ere a certe istan"e !ioac%imite aveva risc%iato di compromettere lortodossia del $uturo dellJ8rdine e perci- su#. pressioni tali c%e nel (/6F $u costretto a dare le dimissioni da superiore !enerale& 2u#. anc%e un processo, ma !ra"ie allintercessione del suo successore 7onaventura di 7a!nore!io, questo si concluse con una condanna a##astan"a mite& La ric%iesta di <iovanni di essere sostituito produsse nellam#iente $rancescano diverse rea"ioni (63 & Il papa 4lessandro IV consi!li- c%e <iovanni da Parma lasciasse o!ni incarico in seno all8rdine& Il ponte$ice, indu##iamente di#attuto $ra le opposte tesi, con la condanna del $rancescano aveva tutto sommato ra!!iunto due importanti o#iettivi: aveva allontanato uno scomodo persona!!io, inducendolo a lasciare la vita reli!iosa attiva di propria volont, ed aveva evitato, almeno per il momento, inutili provvedimenti disciplinari c%e avre##ero !ettato discredito sull8rdine& Il tutto si concluse con la concessione a <iovanni, da parte del con$ratello e superiore 7onaventura, di sce!liere li#eramente un convento dove ritirarsi, ed e!li torn- nuovamente ad a#itare nel romitorio di <reccio (66 & :iversi con$ratelli erano del parere c%e <iovanni da Parma, con la sua adesione al pensiero !ioac%imita, non solo aveva provocato un pro$ondo tur#amento allJinterno della vita dellJ8rdine $rancescano - lui c%e era uomo di tanta scien"a, santit e per$e"ione di vita' (6C - ma aveva anc%e vani$icato o!ni pro!etto di ri$orma della curia romana', presso la quale lautorevole""a di <iovanni era ritenuta decisiva& Ma dopo c%e si mise a se!uire le pro$e"ie di uomini vane!!ianti, $ece disonore a sH e o$$ese non poco i suoi amici' (6F & :i $ronte a una simile a$$erma"ione 2alim#ene, la cui ammira"ione per <iovanni da Parma + risaputa, e##e ad a$$ermare: Pare anc%e a me, e me ne dispiace non poco perc%H lJamavo caramente& Ma i !ioac%imiti dicono: lJapostolo a$$erma nella (2essalonicesi: )non estin!uete lo 2pirito, non dispre""ate le pro$e"ie*& = 2alomone dice, Proverbi /@: )quando la pro$e"ia verr meno, il popolo sar disperso*' (6A & Paris, nemico dei domenicani, o inattendi#ili, come quella di 9ic%erio di 2ens, c%e nella sua Cronaca attri#uisce la stesura del li#ro ai domenicani in maniera netta& 4ltri scrittori credono c%e il li#ro sia stato partorito in se!reto da coloro i quali volevano il male de!li 8rdini Mendicanti, attri#uendo poi ad essi la pu##lica"ione dellopera& La pensano cos. alcuni eminenti storici successivi, quali la#ate <irolamo Iira#osc%i e il $rate =rmanno Cornero& 5uestultimo, nella sua Cronaca, d un nome e un movente alla vicenda: secondo il $rate, in$atti, dietro la divul!a"ione del "angelo Eterno potre##e celarsi la mano di <u!lielmo di 2ant4more, con il $ine di oste!!iare lin!resso de!li 8rdini Mendicanti, a lui invisi, nelluniversit pari!ina& Iornando per- alle testimonian"e coeve ai $atti, vale a dire di met XIII secolo, le unic%e de!ne di studio secondo 4$$-, non esiste un solo autore c%e solo insinui il sospetto c%e il "angelo Eterno sia stato ver!ato dalla penna di <iovanni da Parma, nH tra !li scrittori pi1 eminenti (;iccol- Iriveto, Iolomeo da Lucca, Martino Minorita e Martino da Gulda), la ma!!ior parte dei quali non si esprime sulla questione e dice c%e lautore + i!noto, e nemmeno tra i detrattori del $rancescano parmi!iano, c%e avre##ero avuto convenien"a nellattri#uir!li quel li#ro scandaloso& <iovanni da Parma diventa nellimma!inario di alcuni lautore del "angelo Eterno solo alla $ine del XIII secolo, quando ormai non si pu- pi1 di$endere da tale accusa, essendo morto nel (/A@& Iutto nasce da un equivoco c%e 4$$- ricostruisce in maniera particolare!!iata& Il $rate predicatore 7ernardo di <uidone, scrivendo della condanna c%e 4lessandro IV $ece al "angelo Eterno, $a ri$erimento ad un certo <iovanni da Prima come autore del li#ro& =##ene, esistono pi1 luo!%i c%e allepoca avevano il nome di )Prima*, uno dei quali, sulle coste della Proven"a (e quindi nella Grancia in cui lo s$er"ante li#ro si era di$$uso), poteva aver dato i natali a questo non me!lio identi$icato <iovanni, di cui scrive anc%e 4lmarico 4u!erio a met del XIV secolo& ;on + dato per- sapere se 4u!erio citi 7ernardo di <uidone o a##ia una sua $onte& :ata la $orte somi!lian"a tra il nome di questo <iovanni da Prima e il #en pi1 noto #eato $rancescano ecco c%e, passando di li#ro in li#ro, con una piccola traslittera"ione, lautore del "angelo Eterno diventa proprio <iovanni da Parma, come si le!!e nel Directorium In$uisitorum scritto da ;ic%olas =Rmeric%& Iale opera, risalente a met del XIV secolo, $u data alle stampe nel (6?0 a 7arcellona, dopo quasi duecento anni& In questo periodo lopera %a conosciuto molteplici trascritture c%e %anno, sostiene 4$$-, $atto divenire de Parma, quello c%e era de Prima, passando anc%e per de Parvo. 4$$- compie i suoi studi storici alla $ine del QF??, a tutto!!i, comunque, <iovanni da Parma + escluso dai possi#ili autori del "angelo Eterno, attri#uito invece ad un altro $rancescano: <erardino da 7or!o 2an :onnino& In I& 4GG8, "ita del eato Giovanni da Parma, si a$$erma: Come $osse pu##licato in Pari!i un empio li#ro intitolato Introduzione al "angelo Eterno, e come niuno de 2crittori contemporanei ne $acesse autore il 7eato <iovanni' (p& C6), 2i scopre lori!ine dellerrore, per cui alcuni moderni %anno attri#uito il "angelo Eterno al 7eato <iovanni, e si dimostra quanto erroneamente a##ian voluto conc%iudere c%ei ne $osse l4utore' (p& FC), <& 45>I;I, 2estimonianze di vita !rancescana in Emilia ;omagna L ;isuona nelle mie orecchie il rumore del loro andare, Pa""ini editore, 9imini, /??C (ter"o capitolo eato Giovanni da Parma, pp& 00-3()& 153 24LIM7=;=, n& (0A3& 154 C$& ibidem, nn& (0C? e (0CC& 155 4nd- ad a#itare nelleremo di <re!!io' (ibidem, n& (3/0)& 156 Ibidem, n& (00C& 157 Ibidem& 158 Ibidem, nn& (0FC-(0FF& 27 Cos. dicendo 2alim#ene a$$erma c%e il carisma pro$etico + indispensa#ile alla vita della C%iesa, e sen"a di esso verre##e meno uno de!li elementi costitutivi di essa& Pertanto non pu- essere misconosciuto il ruolo svolto da <ioacc%ino da Giore nella vita della C%iesa, anc%e se necessita di una corretta interpreta"ione, c%e pu- essere svolta dallelemento istitu"ionale& La C%iesa non pu- ri$iutare a priori qualsiasi spirito di pro$e"ia, ma esso deve essere accolto comunque con pruden"a e discernimento& >n !rande amico di <iovanni da Parma $u Maestro Pietro di 2pa!na, !rande medico, $iloso$o, scien"iato e disquisitore di questioni teolo!ic%e, c%e una volta divenuto papa, col nome di <iovanni XXI (6@ , volle c%e stesse sempre con lui in curia e pensava di $arlo cardinale' (C? , ma la morte avvenuta nel (/FF !li imped. di reali""are il suo intento& ;ellanno (/A3 <iacomo Colonna, cardinale della curia romana e nipote del papa ;icol- III, mand- a c%iamare $rate <iovanni da Parma D&&&E c%e volontariamente e con soddis$a"ione dimorava nelleremo di <reccio D&&&E volendolo vedere e intrattenere con lui, essendo suo intimo amico, si incontrarono ed e##ero molta !ioia nel conversare insieme sulle cose divine' (C( & <iovanni da Parma, esperto nelle rela"ioni col mondo !reco, $u poi inviato a Costantinopoli nel (/AA per tentare unJunione $ra le due C%iese, ma mor. in via!!io& Le principali noti"ie su <erardino da 7or!o 2an :onnino (C/ ci sono pervenute attraverso la Cronaca del suo con$ratello parmense 2alim#ene, il quale lo cono##e personalmente ed e##e modo di appre""arne le qualit umane e intellettuali& <erardo entr- nell8rdine $rancescano !iovanissimo, mostrando rapidamente elevate doti intellettuali, morali e reli!iose& =!li $u !iovane mori!erato, onesto e #uono, salvo il $atto c%e $u troppo ostinato nel credere a quanto detto dalla#ate <ioacc%ino, e nello stesso modo irremovi#ilmente tenace nella propria opinione (C0 & =ra in$atti socievole, !entile, !eneroso, reli!ioso, onesto, modesto, mori!erato, prudente nel parlare, temperante nel man!iare e nel #ere, modesto nel vestire, ossequioso con o!ni umilt e mansuetudine D&&&E =ra pi1 amico di un $ratello& Ma la cocciuta!!ine nelle sue opinioni !uast- tutte queste #uone qualit' (C3 & 4 quellepoca, le idee !ioac%imite (C6 non erano ancora patrimonio esclusivo della corrente de!li spirituali, ossia di coloro c%e si ric%iamavano allJosservan"a dello spirito ori!inale di san Grancesco, ma appartenevano per cos. dire al patrimonio culturale di tutto lJ8rdine (CC & 159 Il suo ponti$icato dur- un anno dal /? settem#re (/FC al (C ma!!io (/FF& 2tudi- all>niversit di Pari!i, dove pro#a#ilmente cono##e <iovanni da Parma, e teolo!ia e medicina a Montpellier dove di certo cono##e $rate >!o& 160 24LIM7=;=, n& (0A6& 161 Ibidem, n& /C?F& 162 C$& 9& 89I8LI, in Dizionario iogra!ico degli Italiani 2reccani, vol& 60, voce Gerardo da orgo 'an Donnino, c$& G& I8CC8 - 'tudii !rancescani, Perrella, ;apoli, (@?@, pp& (@0-///& 163 24LIM7=;=, n& (?30& 164 Ibidem, n& /(0/& 165 = mentre <erardo da 7or!o 2an :onnino compiva un passo $also c%e rendeva critica ladesione al !ioac%imismo, altri prima e dopo, celandosi dietro !li pseudo, alimentavano tutta una letteratura c%e aveva colto solo il livello pi1 super$iciale del messa!!io della#ate e sentiva il #iso!no di datare eventi o di attri#uire a persona!!i storici $i!ure escatolo!ic%e, la dove per <ioacc%ino detti eventi e persona!!i non avevano nH data nH identit& I temi c%e in questo contesto !odevano di ma!!ior successo erano: la $ede in una et di pace per una C%iesa rinnovata, lanno (/C? come anno della lotta decisiva, lidenti$ica"ione dell ordo del ter"o stato con i Mendicanti la cui appari"ione riceveva una !iusti$ica"ione )storico-teolo!ica*' (4& 9IP4, Dalla Ecclesia carnalis, alla Ecclesia spiritualis, pp& 0C-0F)& 166 2alim#ene, nel parlare del proprio so!!iorno a Provins, a$$erma di avervi incontrato un suo conterraneo, 7artolomeo <uiscolo, e lo stesso <erardo, i quali avre##ero, a pi1 riprese, cercato di avvicinarlo alla loro causa $acendo!li le!!ere le opere di <ioacc%ino da Giore& 2alim#ene aveva !i, prima di Provins, partecipato alle riunioni c%e a KR+res si tenevano alla presen"a di >!o di :i!ne, !rande !ioac%imita, come magnus Ioachita era lo stesso 7artolomeo <uiscolo e come sare##ero stati il ministro !enerale dellJ8rdine, <iovanni da Parma, e lo stesso 2alim#ene, anc%e se il cronista parmense, per lJimprovvisa morte di Gederico II nel (/6?, si convinse ad a##andonare lJadesione a un escatolo!ismo c%e aveva pre$i!urato nellJimperatore svevo la $i!ura dellJ4nticristo (c$& ibidem, nn& (?3/-(?30-(?33-(?63)& 2ul $inire del (/A0 2alim#ene, tratte!!iando la personalit di Gederico II, non %a paura di sottolineare c%e e!li $u uomo pesti$ero e maledetto, scismatico, eretico ed epicureo, corruttore di tutta la terr !iacc%H semin- il seme della divisione e della discordia nelle citt dItalia, tanto c%e dura $ino ad o!!i, in modo c%e secondo le parole del pro$eta ="ec%iele i $i!li possono lamentarsi dei padri: )I padri %anno man!iato luva acer#a e si alle!ano i denti dei $i!li* D&&&E Pertanto sem#ra veri$icata in Gederico quella pro$e"ia della#ate <ioacc%ino, c%e allimperatore =nrico, suo padre, (il quale c%iedeva cosa sare##e diventato nel $uturo il $i!lio), rispose: )Perverso il tuo #am#inoT Cattivo il tuo $i!lio ed eredeT o, :ioT 2convol!er il mondo 28 2econdo 2alim#ene, dunque, a <erardino, studente nel (/63 all>niversit di Pari!i, venne in mente di $are una sciocc%e""a, componendo un li#ello, e divul!- la stolte""a di$$ondendolo tra i $rati i!noranti D&&&E = siccome per quel li#ello $urono mossi rimproveri all8rdine, tanto a Pari!i c%e altrove, il predetto <erardino c%e ne era lautore, $u privato dellu$$icio di lettore, di predicatore, di con$essore, e della possi#ilit di o!ni atto !iuridico dell8rdine& = poic%H non volle ravvedersi e riconoscere umilmente la sua colpa, ma persever- ostinato pertinacemente nella sua testarda!!ine e nella sua disu##idien"a, i $rati Minori lo misero in carcere in ceppi, e lo sostentavano del pane della tri#ola"ione e dellacqua dellan!ustia' (CF & 4nc%e se l+Introductorium in Evangelium aeternum di <erardino non ci + pervenuto, in quanto ne $u ordinata la distru"ione (CA , + tuttavia possi#ile ricostruirne il contenuto, sia pur nelle sue linee essen"iali, attraverso quanto conservato nel ver#ale della commissione cardinali"ia nominata da 4lessandro IV con lJincarico di valutarlo& <erardino, in sostan"a, $aceva proprio il criterio ese!etico di <ioacc%ino da Giore, esasperandone tuttavia lJaspetto pro$etico ed escatolo!ico, con esiti, per certi aspetti, dirompenti, c%e diedero occasione a!li oppositori pari!ini de!li ordini mendicanti di criticare lortodossia dellinse!namento $rancescano (C@ & <erardino venne rispedito in 2icilia, privato del titolo e della $un"ione di lettore, sospeso da o!ni $orma di attivit pastorale e ritenuto colpevole di eresia, e $u scomunicato e condannato alla deten"ione perpetua (F? & =!li L de$inito da 2alim#ene )misera#ile* L sen"a mai a#dicare alle proprie convin"ioni, neppure in se!uito volle rimuoversi dal proposito della sua ostina"ione', lan!u. in carcere per #en diciotto anni e mor. in 2icilia nel (/FC sen"a i con$orti reli!iosi, privato della sepoltura ecclesiastica e inumato in terra non consacrata (F( & Il movimento nato da Grancesco $u una !rande $oresta c%e non e##e una sola specie di al#eri, in quanto risent., in una sua prima $ase, come a##iamo potuto notare, di in$luen"e !ioac%imite e spirituali& Il $ascino del pro$etismo !ioac%imita $u !i percepi#ile tra alcuni eminen"e del $rancescanesimo, lo stesso 2alim#ene da Parma se ne $ece portavoce& = sintomatico c%e proprio nella prima della met del secolo XIII, due temi in particolare, quali lavvento dellet dello 2pirito 2anto e la ri$orma della C%iesa, $urono questioni calde, sia per il movimento non solo !ioac%imita, c%e per quello $rancescano& La dottrina di <ioacc%ino da Giore e##e, proprio a Parma, un impulso notevole a se!uito delladesione a quel $ilone pro$etico, da parte di $ra <iovanni da Parma e di $ra <erardino da 7or!o 2an :onnino, c%e con lo scritto Introductorius in Evangelium aeternum ((/63) rappresent- il caso pi1 clamoroso di questa periodo, in cui sorsero quei $ermenti spirituali c%e contri#uiranno a )desta#ili""are* sia la C%iesa c%e la politica sociale dellimpero& Per <%erardo il "angelo Eterno (a di$$eren"a di <ioacc%ino da Giore) + per- scritto: + la scrittura del ter"o periodo, tratta proprio da!li scritti !ioac%imiti laddove viene pro$etato un Van!elo spirituale per il ter"o periodo& Per <%erardo (cos. $u ricostruito il suo pensiero) coloro c%e vivranno dopo il $atidico (/C? )non tene#untur recipere novum Iestamentum*' (F/ & :ovremmo pure accennare allimportan"a c%e %a avuto nel rinnovamento spirituale dellItalia in questo periodo la !rande poesia di Pacopone da Iodi, mistico cantore della )$ollia* del Divino .more/ i suoi elo!i della )povertat+ ennamorata* (F0 , la scien"a in$usa c%e in$iamma il cuore dellamore di :io, line#riarsi in e calpester i santi di :io*' (n& (FA)& 167 24LIM7=;=, nn& (?6?-(?6(& 168 ;ella sua Cronaca 2alim#ene racconta c%e, quando era a Imola, incontr- $rate 4rnol$o, suo !uardiano c%e !li $ece vedere alcune pa!ine dello scritto )inquisito* di <erardino e !li disse: >n notaio di questa terra, amico dei $rati, mi %a dato in prestito da le!!ere questo li#ro, c%e e!li copi- a 9oma, quando si trovava l col senatore dellur#e 7rancaleone di 7olo!na& = se lo tiene molto caro, perc%H lo compose e lo scrisse $rate <erardino da 7or!o 2an :onnino& Per questo le!!etelo voi c%e avete studiato i li#ri di <ioacc%ino, e mi direte se contiene qualcosa di #uono& :opo averlo avuto e letto, disse a $rate 4rnol$o: )5uesto li#ro non %a lo stile de!li antic%i dottori, contiene parole $rivole e ridicole, per questo il li#ro + stato censurato e condannato e per questo vi do il consi!lio di #uttarlo nel $uoco e di #ruciarlo e di dire a quel vostro amico c%e per amore di :io e dell8rdine, a##ia pa"ien"a*& Cos. $u $atto, e il li#ro $u #ruciato' (nn& /(0? e /(0()& 169 C$& 24LIM7=;=, nn& (?6(, /(/6, /(/3& 170 Per quello c%e era successo, a se!uito dello scritto di <erardino $u ordinato c%e nessun nuovo scritto si pu##lic%i $uori dell8rdine, se prima non + stato approvato dal ministro e dai de$initori nel capitolo provinciale& = se qualcuno contravviene a questa disposi"ione, di!iuni tre !iorni a pane e acqua e !li sia tolto quello scritto' (ibidem, n& /(3()& 171 C$& ibidem, n& (?6/& 172 M& P=I98CCKI, 'toria della spiritualit italiana, 2ei, Iorino, (@@C, p& (3& 173 Povert innamorata, !rande + la tua si!noria DME ardente di quella carit c%e !li consente di o#liare i #eni della terraDME Poic%H il mio volere + dato a :io, sono possessore di o!ni cosa e sono unito al loro amore, innamorata cortesia' (Pacopone da Iodi , Povertat+ ennamorata)& Il dispre""o dei #eni di questo mondo e lamore disinteressato di tutti !li esseri per amore di :io sono, per il 29 Cristo, il Mubelo de core (F3 c%e $a cantare di amore celeste, il cuore c%e se struge como cera s!atto e de Cristo se retrova !igurato (F6 , delineano e ricalcano i motivi del pi1 austero ascetismo e misticismo $rancescano& =d invece i lamenti di <es1 verso la =cclesia romana, i pianti della C%iesa per essere circondata da $i!li #astardi, discordi, amanti della ricc%e""a, sen"a carit, sen"a $orte""a, sen"a !iusti"ia, sen"a temperan"a e le invettive contro 7oni$acio VIII sono la pi1 aperta testimonian"a delladesione di Pacopone al movimento' (FC di $ra 4n!elo Clar+no (FF o da Gossom#rone, della corrente de!li 2pirituali& Lo Iacopone c%e pi1 riec%e!!ia i $ermenti del suo tempo + proprio quello apocalittico delle Laude (FA , in cui si canta la )tradi"ione del pro$etismo !ioac%imita* e si contrappone lEcclesia spiritualis allEcclesia carnalis, accusata di corru"ione& Pacopone vede lavverarsi della venuta dell4nticristo, secondo le pro$e"ie di <ioacc%ino da Giore, nella persona di 7oni$acio VIII (F@ , accusato dal poeta di nepotismo, di avari"ia, di empiet, di supersti"ione ed eresia& Cos., e!li mette in scena il pianto della Verit sulla morte della 7ont, causata dalla C%iesa romana, !overnata dall4nticristo e il triste lamento di Cristo, per la corru"ione della C%iesa, luna oscurata, non pi1 illuminata dalla luce divina& ;on mancano Laudi dirompenti e irruenti contro la rilassate""a dei costumi de!li ecclesiastici, la polemica contro lam#i"ione e la vana!loria dei reli!iosi c%e vivono il )$also clericato* (A? e sono sempre alla ricerca di onori e lodi& 4 questo $ilone culturale si possono ricondurre la polemica svolta da Iacopone allinterno dell8rdine $rancescano stesso, contro lam#i"ione e la vana!loria, c%e, nate da un anelito alla conoscen"a della dottrina, %anno poi messo a repenta!lio lumilt, c%e era la vera ricc%e""a dei $rati Minori& 5uella di Pacopone era una $eroce accusa nei con$ronti dellipocrisia dei $rati c%e conducevano una vita santa solo per ottenere $ama, oltre c%e nei ri!uardi dei suoi stessi superiori, accusati di essere super#i e #ramosi di ricc%e""e e di onori terreni, a causa di tutto ci-, lo stesso Pacopone arriv- a pro$eti""are la rovina dell8rdine, in quanto aveva trascurato )sorella povert*, c%e era il caposaldo dellinse!namento di Grancesco d4ssisi& poeta, una cosa sola, cio+ carit& Pertanto la vera ricc%e""a sta nel dispre""o dei #eni, poic%H solo cos. si + li#eri veramente, in quanto si vive lesperien"a di possedere tutti i domini della terra, sen"a, per !iunta, avere le preoccupa"ioni c%e accompa!nano il loro possesso& 174 5uando il !iu#ilo %a preso il cuore innamorato, la !ente lo deride, pensando alle sue parole, poic%H e!li parla sen"a misura di ci- per cui sente il calore DME C%i non %a esperien"a crede c%e tu sia impa""ito, vedendo il comportamento anormale, c%e + quello di un uomo c%e vane!!ia: dentro %a il cuore $erito e non si accor!e di ci- c%e succede $uori' (Pacopone da Iodi, % iubelo de core)& La lauda si concentra sul mani$estarsi della !ioia durante lesperien"a mistica, c%e suscita nellinnamorato di :io un canto damore, un #al#ettare, un !rido stridulo, un discorso c%e + )$uori misura* in quanto suscitato da un pro$ondo calore interiore& Iutti $enomeni c%e sono assimila#ili alla $enomenolo!ia amorosa e alla $ollia& 175 Pacopone da Iodi, .mor de Caritate, perchH m+aissi !eruto& 176 M& P=I98CCKI, 'toria della spiritualit italiana, p& (C& 177 4n!elo Clareno, $rancescano, $u venerato come un santo dai suoi se!uaci, e!li appartenne alla corrente de!li spirituali, del Li#ro spirito, e a causa di questo su#. diversi processi da parte dellinquisi"ione& Importanti riman!ono i suoi scritti: (istoria septem tribolationum %rdinis Minorum, narra"ione delle persecu"ioni su#ite da!li spirituali, da san Grancesco al (0/6 circa, E)positio regulae !ratrum Minorum, unJ4polo!ia ad 4lvaro Pela!io, parecc%i scritti ascetici (c$& G& 4CC98CC4, ,n ribelle tran$uillo. .ngelo Clareno e gli 'pirituali !rancescani tra Due e 2recento, Por"iuncola, 4ssisi /??@& 178 C$& P& C4;=III=9I, (a cura di) Iacopone e la poesia del Duecento, 9i""oli, /??(& 179 8 papa 7oni$acio, in questo mondo %ai !iocato molto, ma credo c%e non te ne potrai partire !iocondo DME 2em#ra c%e ti sia lasciato alle spalle la ver!o!na, %ai messo anima e corpo ad arricc%ire la !ente della tua $ami!lia, c%i $a un !rande edi$icio sulla mo#ile sa##ia, su#ito va in rovina e non pu- essere cos. DME sem#ra c%e ti curi poco della reden"ione delle animeT 5uale luo!o ti si prepari, lo saprai al momento della morte' (Pacopone da Iodi, % papa oni!azio, molt+ai iocato al mondo)& 180 C$& M& 289I4;I I;;8C=;II, Iacopone nella predicazione !rancescana, in La vita e l-opera di Iacopone da 2odi, .tti del Convegno di studio, 2odi, 5*B dicembre 4<<<, (a cura di) =& M=;=2I8, 2poleto /??F, pp& F?6-F/3&