Nella Cina orientale del 1690 d.C., durante la Dinastia Quing, cera un clan chiamato Clan Nero. Esso voleva prendere il controllo della nazione ed era formato da meno di dieci uomini che disponevano di centinaia di seguaci. Questi avevano sede a Pechino, la capitale della Cina.
Tutto ebbe inizio in una piccola valle della Cina: Li-onjang. Tre fratelli, figli di un padre emigrato italiano e una madre cinese, vennero allenati da uno dei maestri pi grandi di tutta la Cina: Lung, che viveva al Palazzo Guang, situato su una grande collina nella valle. Questi ragazzi, Giovanni, Michelangelo e Francesco persero la loro famiglia quando erano ancora molto piccoli. Il loro padre era un generale che proteggeva la Cina dal Clan Nero. Il clan stermin la famiglia di Antonio, il padre dei ragazzi e uccise la moglie Li-Wei. Per fortuna i fratelli si nascosero in cantina, e scamparono alla morte. Vissero per anni nella strada, rubando nelle case e facendo una vita misera e questo si protrasse fino a quando furono adottati da Lung. Un giorno, il maestro, mentre stava passeggiando per le campagne, ud dei rumori terribili provenire da un vecchio mulino abbandonato. Erano loro. Il maestro li prese e li port con se al grande Palazzo Guang, li crebbe, li addestr con tutta la forza che aveva in s e trasmise loro tutto ci che sapeva del Kung fu, come se fossero figli propri. Vissero al palazzo per anni e, quando furono pronti per la vendetta contro il Clan e per proteggere la Cina, partirono. Il maestro era troppo vecchio per andare con loro, per diede fiducia ai suoi allievi e li incoraggi dicendo: - Bene, adesso siete pronti. Dovete andare a salvare la Cina dal Clan Nero, ma mi raccomando siate molto prudenti-. Essi risposero: - Certo maestro! -. Viaggiarono giorno e notte, fino a quando si fermarono in una locanda a dormire. Mangiarono e prima di andare a letto presero delle decisioni: - Ora bisogna darsi dei nomi segreti, io sar Shen-Long che significa spirito del drago, Michelangelo tu sarai Shaohan-Gan che significa risata affrontante e infine, Francesco, tu sarai Cong-Min cio intelligente. Tutti d accordo? - Essi accettarono e poi BOOM!! Crollarono a dormire per la stanchezza.
La mattina seguente ripartirono per Pechino e lungo il tragitto, in una casa di un piccolo paesino, trovarono due fratelli che li ospitarono per un paio di giorni. Fecero subito amicizia, erano un maschio e una femmina, e facevano uno il contadino e laltra si occupava della casa. Prima di tutto si presentarono: - Io sono Michelangelo e ho 16 anni, lui Francesco e ha 17 anni ed egli Giovanni, il pi grande e ha 18 anni. Siamo figli di un immigrato italiano e una signorina cinese ormai deceduti, per via del Clan Nero. Il maestro Lung ci adott e ci insegno larte del Kung fu per molti anni e ci mand a vendicarci e a proteggere la Cina dal Clan Nero, e. - SPAAM !!!!!!!! Michelangelo fu interrotto dal rumore di un piatto rotto e dal botto di un contadino caduto dalla sedia mentre si dondolava. La ragazza aggiunse: - Anche i nostri genitori hanno fatto la stessa fine, e per favore non pronunciate mai pi il nome di quel Clan -. Fu interrotta dal contadino che disse: - Basta parlare di morti, scusateci che non ci siamo presentati, io mi chiamo Meng, che significa energico, e ho 24 anni. Llei invece si chiama Tai-Yang, cio sole, ha 22 anni. Pratichiamo entrambi il Kung fu e anche se- Meng fu interrotto da delle urla, tutti si precipitarono fuori e videro un ladro che stava rapinando una bancarella. Shen-Long si lanci sul rapinatore e lo colp con un colpo di mano, basato sul principio della rotazione, alla gola e una palmata al plesso solare, in questo modo fece svenire il rapinatore, che poi fu arrestato. Il mercante ricompens Giovanni con due sacchi di farina e un paio di dolcetti cinesi. Il ragazzo rifiut ma il mercante insistette. Giovanni li diede a Tai-Yang che poi li us come cena.
I ragazzi salutarono Tai-Yang e Meng e ripartirono per il loro lungo viaggio, ma dopo aver consultato la mappa videro che per un lungo percorso di strada non ci sarebbero state fermate. Perci si rifornirono di provviste e comprarono tre sacchi a pelo per dormire la notte. Viaggiarono per giorni, dormirono sotto la pioggia, avevano quasi perso la cognizione del tempo, fino a quando videro in lontananza un albergo, camminarono ancora per un po e arrivarono alla palazzina. Stettero l tutto il giorno perch non potevano rischiare di uscire e poi se lavessero fatto avrebbero potuto non trovare nulla, quindi restarono. Durante la notte si udirono dei rumori e delle urla, Shaohan- Gan e gli altri due scesero le scale e una volta arrivati videro un ladro che fuggiva con un bottino dopo aver scassinato la cassaforte di una camera al piano terra. Shen-Long disse: - Shaohan-Gan e Cong-Min andate a prendere il ladro, io intanto controllo la stanza di questo signore-. Francesco e Michelangelo rincorsero il rapinatore, Francesco avanz e lo super, mentre Michelangelo si port a livello del ladro e con una spazzata lo fece cadere, Cong-Min lo immobilizz e cos lo portarono alle guardie che nel frattempo erano gi arrivate. Le guardie e i proprietari della camera ringraziarono i tre e il proprietario dellalbergo disse in disparte: - Meno male che ci siete voi, altrimenti quella ricca coppia mi avrebbe chiesto un risarcimento, e qui si parla di molte monete! -. Subito dopo la coppia li ricompens con un po di monete e cos fece il capo della struttura, ma da lui non accettarono nulla.
Ripresero il viaggio, stettero fuori per giorni, ma a un certo punto una notte, videro sul tetto di una casa un ninja con un marchio che rappresentava il simbolo dellinfinito, di colore nero su uno sfondo bianco. Ci provoco un flash-back a Shaohan-Gan che rivide il momento in cui il Clan Nero entrava in casa sfondando la porta e sterminava i genitori. Egli rimase per un po scioccato e nel frattempo Shen-Long e Cong-Min si arrampicarono sulla casa e inseguirono luomo, il quale gir in una traversa e scomparve. I due andarono da Michelangelo e gli chiesero cosa era successo. Lui raccont tutto, i fratelli lo rassicurarono e Francesco disse: - Dai Michelangelo non fa niente, bisogna andare avanti, siamo qui per questo, siamo tuoi fratelli, e poi noi siamo stati addestrati da Lung, uno dei maestri pi potenti di tutta la Cina, anche noi ricordiamo quei brutti momenti ma la vita deve andare avanti. Dai su, ce la farai anche tu - Fu interrotto da Giovanni: - Silenzio! Forse ci stanno spiando-
I tre si addormentarono e la mattina dopo ripartirono. Camminarono per giorni, dormirono per strada e infine videro su un cartello la scritta Pechino. I loro volti manifestavano stanchezza ma anche un po di felicit per larrivo, il percorso era pieno di colline, rilievi, montagne ci misero quasi un mese. Si riposarono e subito dopo all alba andarono in giro a chiedere dove fosse il quartier generale del Clan Nero, il primo passante era un forestiero, ma il secondo subito rispose: - Ragazzi, siete proprio sicuri di andare l? - - S, siamo qui per questo - Disse Giovanni - pericoloso, per se insistete, si trova un po pi avanti - Camminarono e infine lo trovarono. Un passante l davanti disse: - Questa la sede del Clan Nero, risiedono tutti i loro membri - - E sono qui? Disse Francesco - S, sono quel gruppo sotto gli ombrelloni, sulla spiaggia
Alcuni membri del Clan Nero giocavano a bocce, altri giocavano con i salvagenti rosa sulle piccole onde, molti di loro leggevano. Ed infine, il capo e la sua signora facevano meditazione. I tre terribili ragazzi non credevano ai loro occhi e avvicinandosi videro che i capi del Clan Nero erano i loro genitori che, in realt, da piccoli, li avevano abbandonati. Essi avevano finto di essere morti per non avere a che fare con loro e appena scoperti, invece di abbracciarli, fuggirono su un pedal verso il sole che tramontava sul mare.
20 maggio 2014 5 giugno 2014 Data di inizio e fine testo .