I procedimenti essenziali per fare la scansione metrica ( ti pu chiedere di farla se non ti
esce la lettura metrica ) 1) scrivi tutto attaccato il verso es: titiretupatulaerecubanssubtegminefagi 2) Suddividi in sillabe: ti/ti/re/tu/pa/tu/lae/re/cu/bans/sub/teg/mi/ne/fa/gi 3) Segna le sillabe lunghe che sappiamo con certezza sin da subito (con un tratto - sopra la sillaba, io te le evidenzio in grassetto) ti/ti/re/tu/pa/tu/lae/re/cu/bans/sub/teg/mi/ne/fa/ gi -> la prima e la penultima sono sempre lunghe 4) Ricordati che 1) sillaba aperta ( nisce in vocale ) + vocale lunga = sillaba lunga 2) Sillaba chiusa ( nisce in consonante ) + vocale breve o lunga all'interno della sillaba (es: tas) =sillaba lunga 3) Sillaba aperta + vocale breve = sillaba breve Trova quindi le quantit delle sillabe sulla base di queste regole. Qualche volta non conosciamo la quantit della vocale ( a volte si, ad esempio l'ablativo sempre lunga...) quando hai un dubbio aspetta a segnare, si risolver andando ad esclusione come vedrai nei pt 5 e 6. Comunque dovresti avere una cosa pi o meno cos ( in grassetto le lunghe, sottolineate le brevi ) ti/ti/re/tu/pa/tu/lae/re/cu/bans/sub/teg/mi/ne/fa/gi n.b il dittongo sempre lungo
5) ricordati la legge del trisillabismo per cui l'accento non pu cadere mai oltre la terza sillaba a partire dal fondo. Questa regola permette di escludere che, ad esempio, la quarta sillaba sia lunga ( ti ricordo che l'accento pu andare solo sulle lunghe ). possono aiutare a completare la scansione anche la legge della penultima sillaba per cui se la penultima sillaba lunga contiene l'accento, mentre se breve l'accento risale alla terzultima. In ti/ti/re ad esempio abbiamo visto che la prima lunga, in una parola trisillaba... Deduciamo quindi che il secondo ti breve ( per la legge della penultima. La seconda breve -> l'accento sale in terza; noi in questo caso vediamo che l'accento in terza-> allora la seconda sar breve)
- c' un'altra regola, la legge dell'enclisi per cui quando c' una parola enclitica come ad esempio la particella -que unita alla parola l'accento cade sempre sulla sillaba che precede il nesso enclitico. Esempio: ro/sa/que. Per non un caso che capita spesso, o meglio, capita ma ci si pu arrivare anche senza questa regola-
6) ora che sappiamo le regole ci resta solo da ricordare ( e forse la cosa pi importante ) come si formano i piedi dell'esametro: U = trocho-> sempre e solo sul nale dell'esametro. Sono le ultime due sillabe, abbiamo la certezza che sono sempre cos = spondeo UU= dattilo. Ora, sapendo queste cose si pu dedurre la lunghezza delle sillabe che ci mancano:
Prima sillaba lunga, seconda breve, terza per forza breve perch fa uno spondeo. Dopo uno spondeo per forza deve venire una sillaba lunga ( sia il dattilo che lo spondeo iniziano con una lunga ) quindi:
Per il trisillabismo ad esempio capisco che teg/mi/ne ha la sillaba mi breve ( se la leggiamo ad alta voce viene spontaneo dire tgmine. La e quindi, nel latino non metrico, lunga e dato che nella terza sillaba comporta, nel latino metrico, che mi sia breve ( per i motivi detti nel punto 5 nella parte della legge sul trisillabismo). Abbiamo quindi:
Siamo arrivati ad un punto per cui possiamo completare usando la logica: partiamo dal fondo, abbiamo il trocheo consueto, poi un dattilo ( tegmine ), uno spondeo (bans/sub), quindi deduciamo che (lae/re/cu) sia uno spondeo, lo stesso con tu/pa/tu. Scansione nita:
t/ti/re/t/pa/tu/le/re/cu/bns/sb/tg/mi/ne/f/gi.
Le cesure: Def: La cesura la denominazione che in metrica denisce ogni demarcazione ritmica statisticamente signicativa all'interno di un verso sufcientemente lungo, di cui delimita gli emistichi In sostanza la parte del verso dove c' una sorta di stacco della voce, una sorta di pausa di 1/16 musicalmente parlando )
Normalmente si ritiene che la cesura cada dopo il quinto elemento del verso ti-1 ti re -2 (ti+re sono il secondo punto perch sono due brevi, un elemento ritmico costituito da una lunga o due brevi) tu-3 pa tu-4 le-5
t/ti/re/t/pa/tu/le//re/cu/bns/sb/tg/mi/ne/f/gi
La cesura( // ) termina all'interno dell'unit ritmica, cio dopo il longum, il longum infatti formato da 2 piedi: titire (I longum) tupatu (II longum) laerecu (III longum-> la cesura cade in mezzo a questo).
N.b all'interno del metro si pu individuare una piccola struttura, non denita da cesura, ma che cade all'inizio di un nuovo metro, nel verso di prima la struttura "tegmine fagi" infatti il longum e l'accento della parola coincidono. Leggendolo in metrica ci si pu accorgere di come questa sezione sia leggermente staccata nello scorrere della lettura. Questa sezione si chiama dieresi bucolica. ( ancora molto dibattuta la questione di cosa sia )
Si parla di cesura pentemimere la cesura che cade dopo il quinto elemento ritmico ( all'incirca a met verso)
In questo caso il quinto elemento re, ed quindi anche il punto in cui cade il terzo longum ma dopo il longum non nisce la parola ( re di regna... Si troncherebbe la lettura mettendo una cesura in questo punto: post aliquot re / gna videns mirabor aristas. Non avrebbe senso nella lettura ) In questo caso esiste la cesura femminile che divide il metro U/U al posto che la consueta cesura maschile /UU
In questo caso dobbiamo ricercare la cesura dopo il terzo elemento e quindi dopo il secondo longum ( se non chiaro prova a dividere la frase in elementi, quindi lunga = 1 elemento e 2 brevi= 1 elemento e in longum, cio 1 longum= 2 elementi e capirai dove il secondo longum )
Questa cesura si chiama tritemimere dato che si trova dopo il terzo elemento. Per questioni di equilibrio del verso di norma la cesura tritemimere viene completata da una cesura eftemimere ovvero che si trova dopo il settimo elemento ( quarto longum ) In questo caso il verso sar quindi:
Le cesure ( come le ho intese io ) si ricavano vedendo le possibilit e trovando quella che agevola maggiormente la lettura. Di norma meglio cercare prima la pentemimere, se non possibile fare una cesura di quel tipo o scomodo, si cercano le altre possibilit.