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Leopardi

VITA
Nasce nel 1798, Porto Recanati (stato Pontificio), e muore nel 1837, Napoli. figlio di Monaldo, padre
coltissimo, e madre cristiana molto religiosa (ma crudele, infatti parla di natura arcigna, pensando alla
madre da bambino). Fin da piccolo educato a studiare, infatti la famiglia possedeva unenorme biblioteca,
contenente testi fondamentali di filologia, filosofia e scienze. Leopardi studia con dei precettori, il padre o
degli zii, e d esami di verifica del suo studio.
Romantico per aspetti filosofici come linfinito, rapporto con la natura. Si distacca per laspetto sentimentale,
impronta classicista, come Manzoni che molto innovativo.
Nel 1812, a 14 anni, il precettore non aveva altro da insegnarli.
1813-1816: Gli anni degli studi. Tra erudizione e filologia. Da solo impara greco, latino, ebraico
(importante: unica lingua semitica con corrispondenza suono e parola, la dimensione del suono essenziale).
filosofo per formazione. Si dedica alla filologia e a compilazioni erudite di carattere enciclopedico.
1813 Storia dellAstronomia.
1815 Saggio sopra gli errori popolari degli antichi: si pone in ottica moderna e giudica gli errori
(superstizioni) degli antichi; il mondo pieno di errori e la prima cura delluomo di conoscere il vero.
Traduce poeti greci, lEneide di Virgilio, legge autori classici ( greci, latini, italiani) in modo sistematico dal
1815.
Legge anche autori stranieri contemporanei. 1816 Leopardi stesso parler di conversione letteraria,
dallerudizione al bello.
Scoperta di Monti, Foscolo. Le idee di Madame de Stael lo pongono a confronto con le problematiche della
cultura contemporanea ( Romanticismo). Fa una forte critica ai poeti italiani: chiusi nella tradizione e non
guardano alla contemporaneit.
1816 Lettera ai signori compilatori della Biblioteca italiana: ribatte a Madame De Stael, la poesia italiana
la pi vera perch vicina e greci e latini, la pi naturale perch priva di affettazione (ragionamenti filosofici
che facevano i romantici sulla natura senza osservare); meglio imitare i classici e non solo la forma.
1817-19
Inizia a fermare le sue riflessioni letterarie nello Zibaldone (raccolta di pensieri, giorno per giorno); processo
di maturazione umana.
1817-19: innamoramento per la cugina. Diario, lirica Primo Amore.
Inizia il rapporto epistolare con lamico, scrittore classicista, Pietro Giordani, un classicista.
1818 due canzoni civili, patriottiche: AllItalia, Sopra il monumento di Dante: si pone come continuatore
della tradizione italiana.
1818 Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica: parla di antichi e moderni, di poesia di
sentimento e naturale.
1819: conversione filosofica: dal bello al vero: si stacca dalla tradizione e guarda al vero; trovare il
modo pi adatto di cercare la verit, non u fatto che accade in un anno.
1819 tenta una fuga da casa ma senza successo.
1819 Infinito, Alla Luna.
1819-23 scrive gli I dilli e le Canzoni.
1820 Teoria del piacere (Zibaldone).
1822 si stabilisce a Roma, presso zio. Non gli piace perch la citt deve contenere gli uomini e non
moltiplicare le distanze, troppo grande; si sente solo, anche se con molti uomini attorno.
1822 (maggio) torna a Recanati, deluso dal soggiorno nella capitale.
1821 Bruto minore
1822 Ultimo canto di Saffo
1823 Alla sua donna (ultima delle Canzoni, siamo sulla soglia delle Operette Morali)
1822 -1828: silenzio poetico
Tra il 1822 e il 1828 la poesia leopardiana tacque, con due sole eccezioni:
- la canzone Alla sua donna (1823)
- l'epistola Al conte Carlo Pepoli (1826) un componimento finissimo, in tono tra oraziano e
pariniano, che imprime nuovo suggello a una stagione creativa che Leopardi ritiene definitivamente
conclusa (nel finale egli dichiara di abbandonare la poesia per gli studi dell'"acerbo vero").
Furono sei anni tuttavia, questi del "silenzio", di esperienze vive che portarono il poeta lontano dal "natio
borgo selvaggio". Nel novembre del 1822 and a Roma, presso lo zio Carlo Antici, ma la citt e il suo
ambiente erudito-archeologico lo delusero profondamente: soltanto la visita all'umile tomba del Tasso lo
commosse fino alle lacrime. Tornato a Recanati nel 1823, ne ripart nel 1825, accettando l'offerta di curare
per l'editore milanese Antonio Fortunato Stella un'edizione delle opere di Cicerone. Poi fu a Bologna, a
Firenze (dove frequent il Gabinetto Vieusseux e il gruppo dei liberali toscani) e a Pisa, che gli offr il
soggiorno pi gradito e salutare.
1824-27: la prosa poetica, filosofica, satirica delle Operette Morali
La conversione filosofica del 19 trova sviluppo nelle Operette Morali.
1824 Operette morali del 24
1827 edizione Operette morali
1825 Milano
Leditore Stella gli commissiona lavori filologici (commento a Petrarca e la raccolta di poesia Crestomanzia
italiana)
1825-1826 Bologna
1827 Pisa
1827 escono le Operette Morali
1828-1830: Il risorgimento poetico: Canti pisano-recanatesi (Grandi Idilli)
1828 Il risorgimento; A silvia
1829 Le ricordanze; La quiete dopo la tempesta; Il sabato del villaggio
1830 Canto notturno di un pastore errante dellAsia
1828 di nuovo a Firenze, si occupa di editoria e di traduzioni, e poi a Recanati.
1831-34: il Ciclo di Aspasia.
1830 Violento e sfortunato amore per Fanny Targioni Tozzetti
1831 Il pensiero dominante
1832 Amore e Morte, Consalvo
1833 o 1835 A se stesso
1834 Aspasia
1831 o 1835 due canzoni sepolcrali
Sopra un bassorilievo antico sepolcrale
Sopra il ritratto di una bella donna scolpito nel monumento sepolcrale della medesima.
1833 Napoli, villa sulle pendici del Vesuvio. Sembrava che clima mite guarisse malattie.
1836 Il tramonto della luna; La ginestra. Parole di un disperato, rende condivisibile il dolore con arte e
poesia.
1837, 14 giugno: muore.
Libri dei canti: raccolta delle sue poesie.
1845: curata da Ranieri, secondo le tipologie di Le Monnier.
1831: curata da Piatti, edizione Fiorentina.
1835: Napoletana, curata da Saverio Starita.
IL PENSIERO E LA POETICA
La poetica
Sceglie lirica: parola si apre alla dimensione interiore; non perch predilige lo stile, ma per punto di vista
con cui esprime totale visione dellesistenza umana.
un moderno particolare: traduce in poesia meditazione filosofica e pessimismo, la poesia diventa
conoscenza. In lui matura un atteggiamento critico, basato sul rapporto ragione immaginazione, del
progresso come processo di modificazione delluomo, del mito della perfettibilit umana. lunico con una
conoscenza cos ampia, anche di scienza, ci per non gli impedisce di cogliere il pericolo del progresso,
dellesaltazione della razionalit.
Le sue idee gi erano nate agli albori del romanticismo tedesco (Friedrich Schiller), ci che lo distingue il
modo in cui si pone davanti alla diversit tra antichit (immaginazione, naturalezza e fantasia) e modernit
(sentimento, poesia artificiosa); gli antichi osservano di pi la natura, mentre i moderni chi guarda la natura.
Si pone davanti a illuminismo e romanticismo: funzione critica di analisi e impossibilit della razionalit di
conoscere il senso della vita.
Con i tedeschi condivide lidea dellopera darte come luogo in cui si uniscono tutte le discipline, in cui
centrale lesperienza dellIo, rivendicando la necessit di uno sguardo critico sul presente.
Egli connettore tra pensiero filosofico e linguaggio poetico: poesia sentimentale filosofica. Contrappone
immaginazione e ragione facendole funzionare assieme (ultrafilosofia). Pensiero poetante, mentre viene
concepito si fa poesia. Predilezione per misure brevi, i libri raccontano i tanti tempi di una vita.
Il pensiero
Al centro si pone la condizione e le ragioni dellinfelicit delluomo, nellaspirazione di piacere e nella
stretta connessione della vita al dolore. Pensiero critico radice di pessimismo, filosofia dolorosa ma vera.
Fasi di pensiero: lungo interrogarsi, molte domande, tante senza risposta. Accoglie contraddizione come
punto di forza, non come debolezza.
Teoria del piacere: desiderio e tendenza delluomo al un piacere infinito.
Natura matrigna, ostile.
I CANTI
Canto: distingue prosa e poesia, solo in versi. Uomo canta quando ha cuore pieno. Non unitario in temi e
forme, ma il disegno universale. Stimola limmaginazione.
Divisi in:
Civili:
- recupero della tradizione letteraria dellItalia.
- Impegno civile sul modello di Pietro Giordani.
Tratta della crisi civile e culturale dellItalia. Canzone petrarchesca, sulla linea di Foscolo. Innestati sulla
lezione di Pietro Giordani, in cui la letteratura difenditrice dei valori civili. Denuncia corruzione moderna e
riflette su contrasto tra grandezza delle illusioni e aridit del vero.
Del suicidio:
- Suicidio come gesto estremo contro lindifferenza del Fato e contro le leggi naturali.
- Caduta delle illusioni e dichiarazione dellinfelicit umana.
Da consapevolezza di una crisi storica. Suicidio (di Bruto e di Saffo): estremo atto di protesta contro
lindifferenza degli dei e del fato sui singoli e contro la natura che negando la felicit gli impediscono di
darsi la morte (non pu esserci disperazione se non c speranza, Baine, Dark Knight Rises). Fondati sulla
caduta delle illusioni e sulla constatazione dellinfelicit umana. Natura.
- Ultimo canto di Saffo: la natura d piacere ma d dolore. Dolore lunica cosa che si conosce
davvero.
Idilli: breve, piccolo quadretto di realt.
- Centralit dellIo e delle sue emozioni.
- La poesia come avventura emotiva e conoscitiva.
- Aridit del presente e riscatto attraverso il ricordo e lidea di infinito.
Linguaggio colloquiale. Nessun riferimento a idillio classico (bucolico) o borghese, ma momenti di vita
interiore dellio poetante come protagonista. Il paesaggio naturale in primo piano, ma diverso da quello
classico, lespressione di precise sensazioni e emozioni; spinge il poeta a entrare nella sua interiorit
suscitando infinito e ricordo. Unione tra emozione e conoscenza, affezione e filosofia.
- Infinito: io e tempo, viaggio dellio e tempo umano (fisico) e mentale.
- Alla luna: 1820, tra le prime composizioni, dialogo luna-io poetico. Piacere della ricordanza: tema
principale, piacere che memoria e ricordo produce nel poeta, il permanere dei ricordi da piacere al
poeta, tema di ascendenza petrarchesca. Legato al tema degli anniversari: ritorno di qualcosa di
accaduto. (Zibaldone, 60, riflessione del tema, 1819: un fatto accade e ci si pu ritornare, rendere
presente). Analogie con infinito.
(Silenzio poetico): scrive operette morali.
- Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie:
Inizia con poesia con coro (teatrale e inno) di morti alla morte. Si svegliano per cantare per ciclo
cosmico (inizio nuova era). D voce ai morti la voce: fa vibrare nella parola poetica lassenza della
vita; ritmo di ghiaccio (Ferroni): atonale, rima in ura, grave e uniforme; ogni creata cosa va verso
la morte e si riposa, sicura (dal dolore) ma non lieta.
I morti hanno un confuso ricordo della vita, errante nella mente. Vita per i morti un punto acerbo,
poco rispetto a eternit e non matura, incompiuta e amara. Vivi vedono morte misteriosa e
stupefacente, stupore per sua incomprensibilit. Chiasmo: vita morte pensiero, mette vicino due
aspetti dellesistenza.
Ruysch: imbalsamatore, vive nel 1600, possessore di un famoso studio. Anatomista (1638-1731).
Nelle operette viene trasformato in un personaggio ironico, ha paura dei morti e vuole spaventarle. I
morti si svegliano per un quarto dora e possono solo rispondere a domande di persona viva.
- Cantico del Gallo Silvestre:
Canto sacro, preghiera; Leopardi d unavvertenza pseudo-filologica in cui spiega lorigine del
canto: traduzione del testo (grandi conoscenze linguistiche) in una lingua antica e per mantenere in
contenuto lha volto in prosa, che per conserva il ritmo. Parodia dellerudizione.
La vita necessariamente infelice e segue cammino che porta alla morte. La vita soma, peso che
luomo deve sostenere. Canto del gallo scandito in mattina (giovinezza) e sera (vecchiaia). Costruito
in sequenza di immagine che danno lidea della tragicit della condizione umana.
Fonte biblica, Ecclesiaste (coelet in ebraico), si parla di pessimismo biblico, Dio non risponde
alluomo che grida.
Gallo enorme tra cielo e terra (salmo 50). Parla con miscuglio di lingue ebraiche. Richiama luomo
per farlo andare da mondo sogni (falso) alla realt (vero). Se non ci fosse la vita delluomo
luniverso non varrebbe pi. Se-non-? Elementi che danno possibilit. Dimensione della lingua: il
poeta non lo sa, fa unipotesi.
- Dialogo della natura e di un islandese:
fui persuaso e chiaro della vanit della vita; tanto pi si allontanano dalla felicit, quanto pi la
cercano. gli uomini si fanno del male sempre gli uni agli altri. Si allontana da tutto ma i pensieri
danno turbamento, gira il mondo per cercare un luogo dove non offendendo non essere offeso e non
godendo non patire. Riflessione sul piacere: nocivo alla sanit del corpo, ma serve per mandare
avanti la vita. Anche gli elementi naturali quotidiana possono diventare pericolosi. In fine, io non
mi ricordo aver passato un giorno solo della vita senza qualche pena; tanto ci destinato e
necessario il patire, quanto il non godere; gli uomini finiscono di perseguitare chiunque li fugge.
Definizione di natura dura e crudele.
La natura alterna condizioni positive e negative senza per noia o diletto, la natura non ha coscienza,
completamente staccata. Tutto il genere umano ha questo problema, ogni creatura. perpetuo
circuito di produzione e distruzione, un meccanismo, se non c patimento (morte) luniverso ne
riceverebbe danno.
Islandese interpella natura per svelare a cosa giova la vita infelice.
Finale aperto: o mangiato dai leoni (ironia: muoiono il giorno dopo) o sepolto sotto sabbia (effimero
mausoleo, con vento viene via) e portato in museo come bella mummia (ci che rimane del suo
eroismo di cercare il senso delle cose).
- La morte e la moda:
moda e morte nascono da caducit, cose decadono (morte) e si riformano (moda). Morte non ha
udito e vista, va a caso.
Pisano-recanatesi (o grandi idilli): idilli ma di lunghezza maggiore.
- Materialismo.
- Pessimismo radicale: infelicit umana e indifferenza della natura.
- Poetica della memoria e recupero del passato attraverso la poesia.
- Io come voce universale.
Nuova fase lirica. Canzoni a schema libero. Definitiva scelta del materialismo, acquisizione di infelicit
umana e indifferenza della natura. Nuova dinamica del ricordo. Dopo il silenzio poetico: riflessione sulla
funzione della poesia. 1828, inaugura la nuova fase: canzoni si rifanno a prima poesia provenzale, il metro
a schema libero introdotto da lui, prende la struttura strofica delle canzoni e rende lo schema rimico libero,
Leopardi rivoluziona rendendola libera. Composte quando torna a casa. Il risorgimento, il cantico del
pastore, a silvia.
- Le sera del d di festa: esperienze finiscono, no n ritornano e rimane ricordo: nostalgia. Dialogo tra
due esistenze tu-io. Scritto in primavera, luna chiara, natura che non considera luomo (grido), che
senso ha la mia storia.
- A Silvia:
canzone libera di versi di diversa lunghezza, endecasillabi e settenari liberamente alternati.
Dimensione della rinascita.
- La quiete dopo la tempesta; il sabato del villaggio:
Teoria del piacere e affanno dei sensi. Riflessione sulla natura.
- Canto notturno di un pastore errante:
Tra ottobre del 29 e il 30.
Riceve articolo di giornale (giornale delle Savane) di un uomo che stato nelle steppe asiatiche;
sentiva cantare di notte canti tristi. Si immedesima nei pastori che pascolano il gregge e si immagina
tutto il testo. Strutturato con poesia filosofica: dimensione della riflessione filosofica, passa la
lezione delle operette morali. Si interroga sul senso della vita umana e cosmica. Idea centrale: male,
rima in ale, accanto al male ci sono elementi testuali (avverbi, sintagmi e lessico) di apertura non
solo negativa. Altro elemento: struttura sullanalogia sullandare di luna e vita del pastore
(rappresenta luomo). Finisce in un orrido abisso. Terzo elemento: dimensione della domanda, pieno
di domande, dimensione sia sintattica che costitutiva del testo. Noia.
un canto: ribadisce.
Andamento popolare perch sta parlando di un pastore. Meccanicismo delle cose da fare.
La luna rappresenta la possibilit che ci sia un interlocutore che riesce a vedere tutto, vede il senso
delle cose.
Ciclo di Aspasia:
- Liriche dedicate a Fanny.
- Amore come illusione pi grande e funesta.
- Solo in questa suprema illusione viene meno il timore della morte.
Cortigiana greca amata da Pericle (Fanny Targioni Tozzetti, ultimo amore non ricambiato di Leopardi); di
tutte le donne che canta reale, emblematico. Ricostruzione di unesperienza amorosa passionale. Operetta
in versi, ironia, sintassi spezzata, suono aspro. Lamore la pi grande delle illusioni, permette a Leopardi di
avvicinarsi allinfinito attraverso la morte.
- Aspasia:
racconta lultima delusione damore, lultimo del ciclo. Donna: sembiante, angelica tua forma,
caratteri sensuali mai in Leopardi.
- A se stesso: 1835
fine della storia, si scrive lepitaffio tombale. Parla in III persona, dedica a qualcunaltro, prende le
distanze dalla morte. Ritmo pausato, nove punti fermi, ripetizioni di termini astratti (unico fango).
Brachilogia: espressione, frase breve. Epigrafico e drammatico, estremo congedo del poeta da se
stesso e dalla vita. Musica cupa e franta rende verso bruciante. Enjambement crea tensione.
Rifermento a inno (preghiera) ad Arimane: origine zoroastriana, dio del male, opera incompiuta.
Canta il male perch pensa che si fatti per il male, tutto male, ma lopera incompiuta.
La ginestra o il fiore del deserto
scritta nellultimo anno di vita da Ranieri, dettata. Pendici del Vesuvio come deserto, non cresce nulla tranne
le ginestre. Fiore bello e profumato in contesto di fragilit: simbolo dellumanit e della dignit umana.
ZIBALDONE:
raccolta di pensieri che accompagna tutta la produzione dellautore. Divisione per anni e argomenti, indice.
Appunti e pensieri di natura diversa, pensieri ma anche i soli argomenti. Asistematico, metodo aperto e
poetante.
- Parole e termini: (P 425)
La parola ha pi significati rispetto al termine (tecnico), che termina, la parola parabola.
- Teoria del piacere: (P 429)
La felicit per luomo un piacere infinito, ma vivendo in un mondo finito ha solo piacere finito.
Questa finitezza con il desiderio di infinit non colmata e provoca dolore, vuoto nellanima.
Materialismo meccanicistico: nulla esiste al di l della materia, tutto regolato come una macchina.
Felicit intesa come assenza di dolore.
- Poetica del vago e della lontananza: (P 431)
scrive un aiuto alla visione dellinfinito. Idee vaste non interminabili, poesia efficace quanto pi
piena di parole di vastit e infinito, incolmabili.
- Ricordare: (P 432)
Memoria ha bisogno di una determinatezza del ricordo, non ricorda indeterminato o ricordo solo una
sua parte determinata.

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