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IL RIBELLE TRA GENIO E FOLLIA

Sottile la differenza tra follia e genio.... Fin dalle sue origini l uomo guidato dalle sue aspirazioni riuscito
a compiere mirabili azioni e scoperte che hanno cambiato non solo la visione del mondo circostante, ma
anche della sua stessa figura. L uomo ribelle colui che ha sogni, ambizioni, idee e teorie che spesso non
rispecchiano il senso comune o la logica di massa. L uomo che ha cercato di imporre le sue idee
controcorrente rispetto a quelle tradizionali sempre stato reputato un folle. Questo perch in ogni
societ, ed in ogni uomo, esiste una paura costante che possano venir meno quelle certezze su cui si
basata la propria conoscienza.Ci basti ricordare le figure di grandi intellettuali che nonostante i primi rifiuti,
grazie alle loro teorie, riuscirono a sconvolgere il mondo. In questo senso il folle si trasforma in genio.
Esempi sono : Freud, Joyce, Dal, tutti artisti del 900 che si influenzarono a vicenda e che hanno segnato la
storia.
FREUD: IL GENIO DELLA PSICOANALISI
Non potremmo immaginare il nostro mondo spirituale senza la coraggiosa opera che Freud ha svolto nella
sua esistenza.
Cit. THOMAS MANN
Sono proprio queste parole di Thomas Mann che ci fanno comprendere quanto sia portentosa la scoperta
compiuta da Freud riguardante la picanalisi e la sfera della sessualit, le quali suciteranno, inoltre, scalpore
nel mondo della filosofia e non solo.
La psicoanalisi nasce in rapporto di discontinuit con la psichiatria agli inizi del 900.
Quest ultima infatti, teorizz che la sofferenza mentale fosse una conseguenza di lesioni organichedi
quelche zona del cervellop, cio di una patologia organica. La psicoanalisifreudiana eliminer
completamente quest idea. Nel momento in cui Freud d vita alle sue prime teorie sull inconscio, susciter
grandissimo scandalo nella societ conservatrice viennese. Infatti, in occasione di una relazione alla societ
medica sul tema dell isteria maschile, provoca una reazione di indignazione: per la medicina ufficiale non
solo l isteria era una malattia del tutto femminile, ma inoltre era di originiprettamente organiche.
Freud, per, prosegu per la sua strada, e si convinse sempre pi che nell UOMOPOTENTI PROCESSI
PSICHICI RESTANO NASCOSTI ALLA RAGIONE E ALLACOSCIENZA.
La pubblicazione della sua opera Studi sull isteria, e gli studi condotti su questa malattia insieme al dottor
Charcot, gli permetteranno successivamente di elaborare la teoria della psicoanalisi.L isteria, secondo
Freud, designa uno stato psicologico della psiche, che si manifesta tramite la trasposizione sul corpo di
problemi psichici.Il trauma istericoderiva, infatti, dal fatto che il soggietto rifiuta un idea, un ricordo o un
avvenimento, che considera intollerabile e che la coscienza non pu accettare, e viene perci rimosso in
una sfera buia e oscura della nostra psiche, da cui per fa sentire i propri effetti, trasponendoli sul piano
organico. Compreso ci Freud presunse che la terapia della psicoanalisi dovesse compiere il processo
invensrso, ovvero far affiorare la scena primaria che ha provocato la rimozione.
La sua attivit di cura inizialmente si bas sull ipnosi, ma la sua inefficacia lo condusse verso l uso del
metodo delle libere associazioni: il paziente, disteso con gli occhi chiusi, viene interrogato dallo
psicoanalista ed insieme cercano di scavare nel profondo della psiche, definito da Freud inconscio, per
ricostruire l origine dell isteria.D ora in poi Freud proceder spedito verso l identificazione dell inconscio
e della struttura della psiche. Dopo quattro anni di duro lavoro e analisi interiore, Freud pubblicher L
interpretazione deisogni, uno dei suoi capolavori pal quale seguiranno moltri altri.
Nel 1915, e successivamente nel 1920, teorizza la prima e la seconda topica, nelle quali egli struttura la
psiche dell uomo, la quale non unitaria ma formata da diverse sottostrutture. In particolare divide la
seconda in es, io e super io.Solo es e inconscio si identificano, poich essi sono il luogo in cui troviamo i
nostri desideri rimossi dalla coscienza razionale, per la loro eccessiva immoralit e indicibilit. Freud
definisce, inoltre questi desideri come un calderone di impulsi ribollenti sepolti nell es, che ubbidisce
solo al principio di piacere, ovvero ad appagare queste pul

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