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Dispense del corso di "Sistemazione idraulica dei bacini montani" AA 2009-2010

prof. R. Martino.
Ultimo aiornamento 19 no!embre 2009
GENERALITA SUL TRASPORTO SOLIDO
"n alcuni casi particolari# nel tracciamento dei profili di corrente a pelo libero la eometria
dell$al!eo %planimetria# altimetria# sezioni& pu' essere considerata come un dato assenato del
problema# sulla base di rilie!i toporafici. "n enerale# in!ece# la eometria non pu' essere
considerata a priori fissa nel tempo# a causa dei fenomeni di erosione e deposito del materiale
costituti!o del fondo e delle sponde# mosso dall$azione della corrente c(e tramite l)azione
idrodinamica# pu' mo!imentare e trasportare !erso !alle# i sedimenti. Di conseuenza l$al!eo di un
corso d$ac*ua pu' subire mutamenti proressi!i nel tempo# in relazione alle sue caratteristic(e
planimetric(e# e *uindi al suo percorso# altimetric(e %pendenze&# alla forma delle sezioni e alla
distribuzione ranulometrica del materiale di fondo# cui sono leati i !alori di scabrezza. +a
corrente idrica *uindi influenza il trasporto solido# determinando !ariazioni di pendenza del fondo e
di forma delle sezioni %modellamento d)al!eo& c(e a loro !olta influenzano le caratteristic(e della
corrente idrica. ,ertanto i due fenomeni %idrodinamico e di trasporto solido& sono in enerale
strettamente correlati.
CARATTERIZZAZIONE DEI SEDIMENTI
Diametro
,er classificare la dimensione rappresentati!a di una particella si fa riferimento a tre randezze- il
diametro triassiale# *uello nominale e *uello passante.
"l primo d
t
. definito come
/
d
min ma0
d d d
med
t
+ +
%0&
do!e d
ma0
. il diametro pi1 luno# d
med
*uello medio e d
min
*uello minimo misurati luno tre assi
perpendicolari. 2!!iamente il !alore di d
t
dipende dalla particolare terna di assi scelta.
"l diametro nominale . il diametro della sfera di !olume pari a *uello del ranello da misurare.
"l diametro passante coincide con la dimensione della malia del !alio pi1 piccolo attra!erso il
*uale . permesso il passaio.
Densit3 relati!a ridotta
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Definita
s
# come densit3 della particella solida o!!ero
g V
M
s
s

4 %0&
con
s
peso specifico della particella# M massa della particella e 5 il suo !olume# la densit3 relati!a
ridotta . pari a


s s
%0&
do!e # . la densit3 dell)ac*ua.
+a densit3 relati!a ridotta esprime l)eccesso di densit3 %o di peso specifico& delle particelle solide
rispetto all)ac*ua. ,er particelle naturali essa !aria tra 1.6 e 1.9 a seconda della composizione
minerale del terreno.
7attore di forma
+a forma del ranello influenza molte randezze# come il !olume del ranello# l)area c(e il ranello
espone all)azione della corrente# la !elocit3 di caduta e# come si !edr3 successi!amente# lo sforzo
tanenziale d)incipiente mo!imento.
7ra i di!ersi fattori c(e *ualificano la forma del ranello# il pi1 semplice e usato . lo S7 %S(ape
7actor& definito come
med
d d
d
SF
ma0
min

%0&
+e particelle sferic(e (anno o!!iamente S741. +e particelle di sabbia# c(e si tro!ano comunemente
in natura# (anno mediamente un !alore di S7 pari a 0.8.
Resistenza idrodinamica e portanza
+a resistenza idrodinamica %o forza di trascinamento# dra& . la forza c(e si oppone al mo!imento
dei corpi nei li*uidi# ed in particolare nell$ac*ua. 9el caso dei sedimenti c(e si muo!ono in un
li*uido# essi sono sottoposti ad una forza c(e aumenta all$aumentare della !elocit3 relati!a u
r
#
secondo la lee
2
u
: R
2
r
R
A %0&
do!e A . un)opportuna sezione presa a riferimento %per esempio la sezione maestra o!!ero la
proiezione del corpo su di un piano ortoonale alla direzione del moto relati!o&# :
R
. un
coefficiente funzione del fattore di forma e del numero di Re;nolds
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d
r
u
%0&
+a forma asimmetrica del sedimento ma soprattutto la differenza di !elocit3 tra la zona superiore e
*uella inferiore del ranello %per effetto della distribuzione di !elocit3 non costante nella sezione
idrica& fa si c(e le linee di flusso !enano de!iate in modo non simmetrico per cui la reazione
dinamica# ortoonale rispetto la direzione della corrente# ammetta una componente normale c(e
prende il nome di portanza. ,er il teorema di <ernoulli infatti# ad un aumento della !elocit3 ne
conseue una diminuzione di pressione c(e risulta di entit3 di!ersa tra la parte superiore e *uella
inferiore del ranello. +a forza risultante c(e si enera per effetto di *uesta differenza di pressione
prende il nome di portanza %lift& ed . pari a
2
u
: ,
2
r
,
A
%0&
do!e :
,
. un coefficiente %di portanza& funzione del fattore di forma e del numero di Re;nolds sopra
citato.
5elocit3 di caduta
Se si considera una particella in ac*ua ferma# *uando *uesta !iene lasciata cadere la sua !elocit3
aumenta fino a di!enire costante nel momento in cui la forza di massa applicata %*uella del peso
alleerito o immerso& uualia la resistenza idrodinamica. =ale !elocit3 ultima prende il nome di
!elocit3 di caduta W
s
. "n *ueste condizioni# definendo C
R
coefficiente di resistenza idrodinamica e

1
coefficiente di forma relati!o all)area impattante della corrente sulla particella solida# si pu'
*uindi uualiare la resistenza idrodinamica R
2
>
d : R
2
s 2
R

1
%0&
con il peso alleerito# P
a
# della particella
& % d ,
/
a

2 s
%0&
do!e
2
# . un coefficiente di forma relati!o al !olume della particella solida.
Si ottiene *uindi l)e*uazione
& % d
2
>
d :
/
2
s 2
R

2 1 s
%0&
c(e fornisce la !elocit3 di caduta W
s
/
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R
s
C
d g
1
2
s
& % 2
> %0&
=ale !elocit3 permette# *uando il materiale . particolarmente fino# di ottenere un)ulteriore
caratterizzazione della randezza del sedimento tramite il diametro sedimentoloico c(e sarebbe il
diametro della sfera a!ente la stessa densit3 e la stessa !elocit3 di caduta del ranello in esame.
:oncentrazione !olumetrica solida
Scelto un !olume > all)interno del *uale una parte . costituita da particelle e la restante da ac*ua# si
definisce concentrazione !olumetrica solida media il !alore
W
V
s
: %0&
do!e con V
s
si . indicato il !olume occupato dalle sole particelle solide. Se si fa tendere a zero il
!olume > si pu' definire il !alore di concentrazione !olumetrica solida locale c# da associare al
baricentro del !olume stesso# o!!ero
dW
dV
s
c %0&
2!!iamente per fare ci' il limite a zero del !olumetto !a inteso come un !olume sufficientemente
piccolo da poterlo considerare infinitesimo ma nello stesso tempo abbastanza rande da poter
contenere un numero sufficientemente ele!ato di particelle in modo da a!ere delle medie
indipendenti dal numero di elementi contenuti nel !olume stesso.
"l !alore di concentrazione !olumetrica solida c# non pu' eccedere il !alore di massimo
impaccamento c(e per particelle perfettamente sferic(e risulta determinabile# tramite considerazioni
eometric(e# e pari a 0.86.
TEORIA DI SHIELDS
+a condizione di moto incipiente . stata studiata oriinariamente da S(ields %19/?&# nell)ipotesi di
sedimenti non coesi!i e canale orizzontale.
:onsiderando un ranello posto sul fondo del canale# le forze aenti sono la forza idrodinamica# R#
diretta orizzontalmente nel !erso della corrente e pari a
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2
u
d : R
2
d 2
R

1

%0&
do!e u
d
. la !elocit3 locale della corrente in corrispondenza del ranello@ la portanza# ,# diretta
!erticalmente dal basso !erso l)alto e pari a
2
u
d : ,
2
d 2
,

1

%0&
e il peso alleerito ,
a
( )
/
2
d g P
s a
%0&
9ella condizione di moto incipiente la forza di attrito ultima de!e risultare pari alla forza
idrodinamica# *uindi si (a
( )
2
u
d :
2
u
d : d :
2
d 2
R
2
d 2
,
/
2 A

1 1

1
1
]
1

g
s
%0&
o!!ero
( )
2
u
d
:
: :
1 : d :
2
d 2
R
A ,
R
/
2 A

1 1
]
1

+ g
s
%0&
do!e# ricordando *uanto detto precedentemente# si pu' notare c(e

,
_

1
]
1

+
1

d u
S7#
:
: :
1 :
d
R
A ,
R
f %0&
Dalla lee uni!ersale di parete

,
_

A
A
u
ln
1
u
u
e
e
k
k
y
k
%0&
posto
d k
e /
%0&
si (a

,
_


,
_

A
/ 2
A
A
d
u
#
u
ln
1
u
u d
f
k
k
d
k
e
e
%0&
e *uindi
( )

,
_



,
_

d d
u
d
u u
# # # #
0
2
A
2
A A
/ 2 1
g g
g
d
SF f
s s
S
%0&
9ell)ipotesi c(e le particelle poste sul fondo abbiano i fattori
1
#
2
#
/
e S7 pressoc(B costanti# la
%0& mostra la diretta dipendenza tra # denominato parametro di mobilit3 di S(ields# e il numero di
Re;nolds del rano. 2!!iamente la determinazione della funzione f
s
non pu' a!!enire se non per
!ia sperimentale cosC come fatto da S(ields. 9el diaramma di S(ields %7iura 1& i punti
D
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sperimentali sono relati!i alle condizioni di moto incipiente. ,ertanto la cur!a riportata nel rafico#
ottenuta come andamento rappresentati!a della fascia %punteiata& all)interno della *uale si
disponono i suddetti punti# separa la zona di staticit3 delle particelle solide da *uella di mobilit3. "
punti sottostanti# infatti# sono relati!i a condizioni per le *uali il parametro di S(ields risulta minore
di *uello critico e *uindi non sufficiente al mo!imento mentre accade il contrario per *uelli
so!rastanti.
Figura 1
FORME DI FONDO
Una !olta c(e il materiale solido# presente sul fondo dell)al!eo# si . messo in mo!imento possiamo
distinuere tre possibili tipoloie di moto-
Rotolamento o strisciamento@
,er salti di ordine di randezza della particella solida@
=rasporto in sospensione.
+e prime due# c(e determinano il cosiddetto trasporto di fondo# si presentano con caratteri pi1 o
meni intermittenti in cui le particelle non perdono il contatto col fondo se non sporadicamente.
+)ultima in!ece . caratterizzata da sedimenti c(e# disperse nell)intera massa idrica# percorrono
lun(i tratti# dell)ordine di randezza del tirante idrico# trascinati all$interno della corrente.
?
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+e suddette definizioni indi!iduano delle nette distinzioni tra cateorie di trasporto in un problema
in cui# come l)esperienza mostra# i caratteri dell)uno e dell)altro tipo di trasporto possono coesistere-
ci' comporta delle difficolt3 sia concettuali sia pratic(e.
Alcuni autori indi!iduano un leame tra il tipo di moto c(e si !iene a enerare ed il !alore assunto
dal rapporto di due !elocit3- W
s
%!elocit3 di caduta# in condizioni di moto uniforme# della particella
in ac*ua ferma& e u
*
%!elocit3 di attrito della corrente&.
A seconda del !alore del rapporto W
s
Eu
*
si a!r3-
Rotolamento# se W
s
Eu
*
risulta maiore di 2@
Saltamento# se W
s
Eu
*
risulta compreso tra 0#F e 2@
=rasporto in sospensione# se W
s
Eu
*
risulta minore di 0#F.
Si noti come al crescere del diametro# d# delle particelle solide presenti sul fondo dell)al!eo aumenti
il relati!o !alore della !elocit3 W
s
e# di conseuenza# il rapporto W
s
Eu
*
. A parit3 di condizioni della
corrente potranno esser!i# *uindi# particelle di dimensioni maiori c(e procedono con un moto di
rotolamento# altre# pi1 piccole# con un moto per salti ed infine *uelle di dimensioni minori c(e
!enono trasportate# per tratti pi1 o meno lun(i# in sospensione dalla corrente. Si capisce# *uindi#
c(e il moto dei sedimenti non . certamente di tipo omoeneo.
+uno l)al!eo esisteranno di!erse possibili conformazioni del fondo c(e influenzeranno la
resistenza alla corrente e# !ice!ersa# le di!erse caratteristic(e della corrente contribuiranno alla
GmodellazioneH del fondo al!eo.
Alla luce di tali leami si descri!ono di seuito le di!erse forme di fondo c(e possono istituirsi in
un al!eo all)aumentare della portata %e dun*ue della !elocit3& c(e caratterizza la corrente idrica.
Letto piatto %plane bed&- si forma in assenza di mo!imento# o!!ero *uando la corrente non esercita
una forza sufficiente ad atti!are il mo!imento dei ranuli.
Inre!pature %ripples&- piccole ondulazioni GstabiliH %7iura 2& c(e iniziano a formarsi per !elocit3
della corrente appena superiori a *uelle necessarie all)inizio del mo!imento del fondo. +)altezza di
*ueste ondulazioni . di *ualc(e centimetro# mentre la distanza tra due creste successi!e . di *ualc(e
decina di centimetri. Se la ranulometria non . sufficiente fina %come si !edr3 successi!amente&
esse non si manifestano.
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Figura "
Dune- ondulazioni pi1 randi c(e si formano con !elocit3 di corrente maiori rispetto alle
precedenti. Sono caratterizzate dall)a!ere una pendenza del paramento di monte inferiore rispetto a
*uella c(e si (a sul paramento di !alle. " tiranti c(e si presentano al di sopra di tali ondulazioni
possono essere determinati studiando il fenomeno analoamente a *uanto si farebbe nel caso di
passaio della corrente su una solia di fondo- ipotizzando c(e l)eneria E rimana in!ariata@ si
osser!a pertanto una riduzione del tirante in corrispondenza della cresta della duna. Siccome il pelo
libero presenta deli abbassamenti in corrispondenza dei punti pi1 alti del fondo e# !ice!ersa# tiranti
maiori in corrispondenza dei punti pi1 bassi# il tipo di moto c(e si instaura in presenza di *ueste
particolari ondulazioni . detto Gdeflusso in opposizione di faseH %7iura 2&. :ome !err3 mostrato
successi!amente# le dune si spostano !erso !alle.
Letto piatto %plane bed& - la !elocit3 e l)azione di trascinamento della corrente sono tali da spazzare
!ia le dune e GspianareH nuo!amente il fondo dell)al!eo. Iuesta seconda condizione di plane bed
risulta meno stabile rispetto alla prima# c(e era caratterizzata da una minore eneria.
Anti#une- sono forme di fondo analo(e alle dune ma leermente pi1 simmetric(e. Jsse si
osser!ano in condizioni di corrente !eloce. A differenza di *uanto accade!a per le dune# in
corrispondenza delle creste delle antidune la corrente presenta tiranti maiori %essendo la corrente
!eloce e raionando sempre a parit3 di E# sulla cresta il tirante aumenta& e dun*ue il moto idrico
risulta Gin faseH con le ondulazioni del fondo %7iura /&. :ome !err3 mostrato successi!amente le
dune si spostano !erso monte.
F
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Figura $
+e condizioni di moto caratterizzate dalla presenza delle prime tre forme di fondo descritte %letto
piatto# increspature e dune& costituiscono il cosiddetto reime inferiore e si !erificano sempre in
corrispondenza di correnti lente. All)aumentare della !elocit3 si passa attra!erso un reime di
transizione# caratteristico# in!ece# delle correnti prossime allo stato critico. ,er !elocit3 ancor pi1
ele!ate# le dune !enono spazzate !ia e la superficie di fondo ritorna nella condizione di letto piatto
per assumere# infine# una forma caratterizzata dalla presenza di antidune- *ueste ultime due possibili
forme del fondo costituiscono il reime superiore.
9eli ultimi decenni ci sono state di!erse ricerc(e !olte a comprendere# per assenate condizioni
della corrente# la delimitazione tra reime superiore e reime inferiore# nonc(B deli studi per
cercare di pre!edere le forme di fondo c(e possono instaurarsi in un al!eo.
+)importanza di *uesto tipo di analisi appare e!idente soprattutto se rapportata alla necessit3 di
determinare# per un certo canale# il !alore dello sforzo tanenziale

c(e# o!!iamente# dipende


dalla morfoloia assunta dal fondo al!eo.
"l numero di 7roude non . un parametro adatto a discriminare le di!erse formazioni del reime
inferiore e di transizione. ,ertanto si riportano di seuito alcuni diarammi di tipo sperimentale nei
*uali di!ersi autori (anno indi!iduato# reioni di esistenza in cui si possono presentare le forme di
fondo.
Diagra%%a #i &ro'n(ie )1*+$,
Iuesto diaramma . tracciato in scale loaritmic(e ed (a per ascissa la cadente " e per ordinate un
particolare numero di 7roude densimetrico-
D0
A
d g
v
Fr

%0&
do!e
9
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v . la !elocit3 della corrente@
. la densit3 relati!a ridotta pari a- %
s
-&E@
d
50
# diametro corrispondente al D0K del materiale passante in peso.
9el diaramma %7iura 6& due semirette %tratteiate& indi!iduano la frontiera di una reione
%situata in alto& corrispondente al reime superiore e di una %in basso& corrispondente a *uello
inferiore. 9ella zona di piano compresa tra le due semirette . situata una fascia intermedia# non
trascurabile# di incertezza.
Figura -
Diagra%%a #i .an Ri/n
Iuesto diaramma (a per ascissa il diametro adimensionale d
*
/
1
2
D0
A
,
_

g
d d %0&
c(e dipende dalle caratteristic(e del materiale presente sul fondo al!eo nonc(B dalla !iscosit3
cinematica del fluido# .
Sull)asse delle ordinate . presente il parametro adimensionale# T# definito come-
crt
crt
T
0
0 0

%0&
do!e

0
. lo sforzo tanenziale al fondo@

0crt
. lo sforzo corrispondente alle condizioni di moto incipiente.
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+e di!erse reioni del diaramma proposto da 5an RiLn forniscono# in funzione dei !alori assunti
dai suddetti parametri# la tipoloia di forma di fondo c(e si pu' instaurare in un al!eo. Si pu' notare
c(e per diametri ele!ati non si possono instaurare increspature.
Figura 0
Diagra%%a #i .anoni
M dedicato al solo reime inferiore ed . realizzato tracciando sul diaramma di S(ields la retta di
e*uazione
F # 2

317 R %0&
=ale retta suddi!ide la porzione di piano relati!a alla condizione di mo!imento dei sedimenti# in una
reione %destra& caratterizzata dalla presenza di dune ed in una %sinistra& corrispondente alla
presenza di increspature %7iura ?&.
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Figura 1
E2UAZIONE DI CONTINUIT3 PER I
SEDIMENTI )E2UAZIONE DI E4NER,
:on riferimento ad una striscia lara < di un canale indefinitamente laro# si consideri un !olume di
controllo come *uello indicato in 7iura 8.

1 2
ds
Figura 5
"ndicando con : la concentrazione del materiale solido presente all)interno del !olume di controllo
scelto o!!ero il rapporto tra !olume di solido V
S
e !olume totale V# il bilancio di massa solido
scritto per il suddetto !olume di controllo pu' essere s!iluppato considerando i seuenti termini-
!olume di solido uscente dalle sezioni 1 e 2 !alutato come differenza tra *uello uscente da 2
e *uello entrante in 1
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dt ! dt ds
s
!
!
s
s
s

,
_

+ %0&
!olume di solido uscente per effetto di un innalzamento %deposito& del fondo %a!ente
porosit3 "& da *uota #
f
a *uota #
f
N#
f

dtds
t
#
" $
f
& 1 %
%0&
diminuzione di !olume di materiale solido all)interno del !olume di controllo
dtds
t
C

& %
%0&
"l bilancio di massa %la massa totale uscente dal !olume di controllo de!e essere uuale alla
riduzione di massa all)interno del !olume stesso& fornisce l)e*uazione
dtds
t
C
dtds
t
#
" $ dsdt
s
!
f
s

& %
& 1 %

%0&
c(e semplificata di!enta

t
#
" $
t
C
s
!
f
s
& 1 %
& %
%0&
"n enere il secondo addendo a primo membro . trascurabile rispetto ali altri %. pari proprio a zero
se non esiste trasporto in sospensione& e *uindi l)e*uazione di continuit3 di!enta
t
#
" $
s
!
f
s

& 1 % %0&
=ale espressione . nota in letteratura come e*uazione di J0ner.
Da tale e*uazione si pu' notare c(e nel caso delle dune# essendo i tiranti idrici decrescenti man
mano c(e si procede luno il paramento di monte# la !elocit3 aumenta con l)ascissa cur!ilinea e ci'
contribuisce ad incrementare la portata solida !
s
o!!ero !
s
Es risulta maiore di zero.
Dall)e*uazione di J0ner si ottiene c(e
0 0 & 1 % 0 <

>

>

t
#
" $
t
#
s
!
f f
s
%0&
c(e indica un)erosione sul paramento di monte della duna.
Sul paramento di !alle# in!ece# i tiranti aumentano al crescere dell)ascissa cur!ilinea comportando
una diminuzione della !elocit3 e *uindi della portata solida tale diminuzione# a sua !olta# riduce
l)entit3 della portata solida !
s
. Risulta dun*ue-
0 0 & 1 % 0 >

<

<

t
#
" $
t
#
s
!
f f
s
%0&
indicando una tendenza al deposito.
1/
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:onsiderando lobalmente il comportamento di ciascuna duna si pu' concludere c(e il paramento
di monte . soetto ad erosione mentre *uello di !alle a deposito e# pertanto# la duna GcamminaH
!erso !alle %7iura F&.
Figura +
"l raionamento pu' essere ripetuto# in maniera analoa# con riferimento alle antidune. "n *uesto
caso l)aumento dei tiranti luno il paramento di monte induce una diminuzione della !elocit3 della
corrente e della portata solida# mentre la riduzione di tirante a !alle induce un aumento della portata
solida ottenendo rispetti!amente-
0 0 >

<

t
#
s
!
f
s
%0&
e
0 0 <

>

t
#
s
!
f
s
%0&
+)effetto combinato dei due fenomeni comporta c(e le antidune GcamminanoH !erso monte %7iura
9&. 2!!iamente tale spostamento !erso monte riuarda la sola forma di fondo# mentre le particelle
solide non possono c(e spostarsi !erso !alle.
Figura *
16

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