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Progetto Lauree Scientifiche (CHIMICA)

ESERCITAZIONE N° 1

POLARITA’ E MISCIBILITA’ DI LIQUIDI


PROVE DI SOLUBILITA’

PREMESSA
Le caratteristiche e la solubilità delle sostanze sono influenzate dalla natura dei legami
esistenti tra gli atomi e tra le molecole di cui esse sono costituite e inoltre, quando sono in
soluzione, dalla natura dei solventi che possono essere polari, poco polari o apolari.
Con questa esperienza si vuole far comprendere il concetto di polarità e di simmetria nelle molecole
attraverso l’uso di sostanze facilmente reperibili. In particolare, si osserverà il comportamento di
liquidi diversi (acqua, acetone e alcol etilico) nei confronti di un campo elettrostatico positivo e
negativo e che cosa accade quando questi vengono mescolati tra loro.
Si sperimenterà, inoltre, la solubilità di solidi in liquidi con polarità diversa

OBIETTIVI
- Riconoscere la polarità di una sostanza usando un campo elettrostatico
- Esaminare gli effetti della polarità delle molecole
a) sulla miscibilità
b) sulla solubilità

Nella sezione “QUALCOSA IN PIÚ…..” si riporta un modo semplice per confrontare la diversa
densità di liquidi immiscibili e separarli.

CENNI TEORICI

- Una molecola polare è una molecola che è dotata di un dipolo elettrico. Molecole polari hanno
interazioni elettriche, molto più forti che nelle molecole apolari, fra di loro e con altre sostanze
polari.
- La polarità è dovuta alla presenza di legami polari e alla geometria molecolare.
- Un legame è polare quando c'è differenza di elettronegatività fra gli atomi legati
- Se ci sono diversi legami polari in una molecola, i loro dipoli si sommano vettorialmente.
Questo può dar luogo a un dipolo risultante, come nell'acqua.
- Se la molecola è simmetrica, la somma vettoriale dei dipoli può essere zero e dar luogo a una
molecola non polare, come il biossido di carbonio o il tetracloruro di carbonio.
- Molecole polari sono attratte da un corpo elettrizzato.
- Liquidi polari si mescolano facilmente fra di loro, come pure si mescolano fra di loro liquidi
non polari. E' difficile mescolare liquidi polari e non polari.
- Anche i solidi, se sono polari (fino al limite di ionici) si sciolgono di solito in solventi polari
(acqua). Solidi non polari si sciolgono preferibilmente in solventi non polari (macchie di grasso
si eliminano con la benzina).

MATERIALE OCCORRENTE

una bacchetta di ebanite (o penna Bic)


una bacchetta di legno o di vetro
1 buretta
16 provette
1 cilindro in vetro graduato con becco da 10 mL
panno di lana
1 imbuto di vetro
1
1 becher
pennarello vetrografico o etichette
acetone 20-25 mL
n-esano 25-30 mL
alcol etilico 20-25 mL
tetracloruro di carbonio 20-25 mL
acqua distillata 20-25 mL
naftalene (naftalina) 300-400 mg (mezzo cucchiaino)
saccarosio (comune zucchero da tavola) 300-400 mg (mezzo cucchiaino)
cloruro di sodio (sale da cucina) 300-400 mg (mezzo cucchiaino)
blu di metilene

PROCEDIMENTO

PARTEP PRIMA

In questa prima parte si effettuano osservazioni sul comportamento di alcuni liquidi in presenza di
un campo elettrostatico.

POLARITA’ DEI LIQUIDI


In una buretta si versano 20-25 mL di acqua distillata. Si strofinano le bacchette con un panno di
lana; si apre il rubinetto della buretta avvicinando al sottile getto d’acqua ciascuna bacchetta.
Cosa si nota avvicinando la bacchetta di ebanite?……………………………………………..
Cosa si nota avvicinando la bacchetta di legno (o di vetro)?…………………………………………
Si ripete l’esperimento utilizzando altri liquidi: alcol etilico, acetone, n-esano, tetracloruro di
carbonio.
Si annota il comportamento nella tabella:

Sostanze liquide Comportamento Polarità della molecola


Acqua
Alcol etilico
Acetone
n-Esano
Tetracloruro di carbonio

Scrivere le formule di struttura delle molecole elencate nella tabella e giustificare il loro
comportamento nei confronti del campo elettrostatico.

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PARTE SECONDA

In questa seconda parte si osserva il comportamento di alcuni liquidi in riferimento alla loro
miscibilità.

MISCIBILITA’ DI LIQUIDI
-Preparare 4 provette ed in ognuna versare 2 mL di acqua.

Acqua Alcol etilico Acetone n-Esano Tetracloruro di


carbonio

Acqua

Alcol Etilico

Acetone

n-Esano

-Aggiungere in ogni provetta 2 mL dei liquidi riportati nella tabella.


-Agitare la miscela ottenuta, riporre la provetta nel portaprovetta ed attendere circa 1 minuto.
-Osservare il comportamento della miscela e riportarlo nella prima riga della tabella.

Si ripete l’operazione per ognuno dei restanti liquidi, facendo attenzione a non gettare il contenuto
delle diverse serie di provette, opportunamente identificate con un pennarello vetrografico (o
etichette).

-Riportare in tabella il comportamento di ciascuna miscela.

Discutere i risultati riportati in tabella alla luce delle conclusioni della P RIMA PARTE.

“QUALCOSA IN PIÚ……”

E’ possibile confrontare, nelle miscele eterogenee realizzate precedentemente, la densità dei diversi
liquidi, nonostante essi siano incolori e quindi inizialmente indistinguibili. Si può procedere in due
modi diversi:
-si aggiungono altri due mL di acqua e si verifica quale dei due liquidi nella provetta aumenta di
volume e quindi qual'è l’acqua. Osservando se essa è stratificata sopra o sotto l’altro liquido si può
affermare se la densità del secondo liquido sia maggiore o minore di quella dell’acqua;
-alternativamente si può aggiungere una piccolissima quantità di un colorante come il blu di
metilene, che si scioglie solo nell’acqua e non nei solventi organici apolari. I due liquidi avranno a
quel punto diverso colore e si potrà distinguere quale di essi, stratificato in basso, ha densità
maggiore.

Due liquidi immiscibili e di diversa densità possono anche essere separati servendosi di un imbuto
separatore.

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PARTE TERZA

In questa sezione si osserva il comportamento di alcune sostanze in liquidi con diversa polarità.

SOLUBILITA’ DI ALCUNE SOSTANZE

-Preparare tre beker contenenti 5 ml di acqua (solvente polare) e aggiungere, rispettivamente, 300
mg di naftalene, 300 mg di saccarosio e 300 mg di cloruro di sodio.
-Agitare ciascuna miscela.
-Riportare il comportamento delle miscele nella tabella che segue.
-Ripetere con n-esano (o tetracloruro di carbonio) ( solvente apolare).

naftalene saccarosio cloruro di sodio


Acqua
Tetracloruro di carbonio

Discutere i risultati ottenuti confrontando le strutture delle sostanze utilizzate con quelle dei
solventi.

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Questionario:
• Le molecole polari presentano un dipolo. Cosa sta ad indicare questa affermazione?
• A cosa è dovuta la polarità delle molecole?
• Perché l’acqua e l’alcol etilico sono completamente miscibili tra loro?
• Come si può generalizzare il comportamento dei liquidi riguardo la miscibilità?
• Come si può generalizzare il comportamento delle sostanze riguardo la solubilità?
• Come si può determinare, senza fare calcoli, la densità relativa di diversi liquidi?
• Affinché una molecola sia polare, l'esistenza in essa di legami covalenti polari è:
A) Condizione né necessaria né sufficiente
B) Condizione sufficiente, ma non necessaria
C) Condizione necessaria e sufficiente
D) Condizione necessaria, ma non sufficiente
• Ordinare le seguenti formule per polarità crescente delle molecole:
NH3 H2 H2O HF
• Nella serie HF HCl HBr HI il momento dipolare è decrescente. Mettere in relazione
questo fatto con la posizione degli elementi nel sistema periodico.
• Il legame B-F è indubbiamente polare. Spiegare perché il momento dipolare di BF3 è nullo,
e confrontare con la molecola di PF3 il cui momento dipolare è diverso da zero.
• Il saccarosio, uno zucchero solido molecolare, si scioglie nell'acqua. Perché?
• Progettare un'esperienza che metta in relazione la solubilità o la miscibilità di due sostanze
con le variazioni di temperatura e di pressione. Cosa si potrebbe misurare con
quest'esperienza?
• Il tetraclorometano (tetracloruro di carbonio) è una sostanza apolare al contrario del
triclorometano che è polare. Spiegare la ragione di questa differenza.
• L'alcol etilico è un buon solvente del saccarosio. A quali tipi di legami intermolecolari è
dovuta questa proprietà?
• Come potrebbe essere separata una miscela di acqua e n-esano?
• Mescolando acqua, alcol etilico e tetracloruro di carbonio si ottiene una miscela con una,
due o tre fasi?
• Spiegare perché un grasso si scioglie in n-esano.
• Il n-eptano (C7H16) è un idrocarburo che bolle a 98 °C. L'acetone (CH3COCH3) bolle invece
a 56 °C. Perché l'acetone, nonostante sia polare, bolle a temperatura più bassa?

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SCHEDE DI SICUREZZE

ACETONE

Formula : C3H6O / CH3COCH3


• Peso molecolare 58,10 g/mol
• Stato Fisico, Aspetto: Liquido incolore , con odore caratteristico.

PERICOLI FISICI:
Il vapore è più pesante dell'aria e può spostarsi lungo il suolo; è possibile una accensione a
distanza.

PERICOLI CHIMICI:
La sostanza può formare perossidi esplosivi a contatto con forti ossidanti quali acido acetico,
acido nitrico e perossido di idrogeno. Reagisce con cloroformio e bromoformio in ambiente
basico causando pericolo di incendio e esplosione. Attacca la plastica.

VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione e attraverso la cute.

RISCHI PER INALAZIONE:


Una contaminazione dannosa dell'aria può essere raggiunta assai rapidamente per
evaporazione della sostanza a 20°C; tuttavia, per nebulizzazione o per dispersione, molto più
velocemente.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:


Il vapore e' irritante per gli occhi e il tratto respiratorio. La sostanza può determinare effetti sul
sistema nervoso centrale fegato reni e tratto gastrointestinale

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:


Contatti ripetuti o prolungati con la cute possono causare dermatiti. La sostanza può avere
effetto sul sangue e midollo osseo.

PREVENZIONE
Guanti protettivi. Vestiario protettivo
Occhiali di sicurezza, o Visiera, Non portare lenti a contatto.
Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro.

PRIMO SOCCORSO

· INALAZIONE
Aria fresca, riposo. Sottoporre all'attenzione del medico.

· CUTE
Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare la cute con abbondante acqua o con una doccia.

· OCCHI
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è
possibile farlo agevolmente) quindi contattare un medico.

· INGESTIONE
Risciacquare la bocca. Sottoporre all'attenzione del medico.

SMALTIMENTO
Non immettere il prodotto nelle fognature
Riciclare se possibile o rivolgersi ad azienda specializzata

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ALCOOL ETILICO

Formula : CH3CH2OH / C2H6O


• Peso molecolare 46,10 g/mol
• Stato Fisico, Aspetto: Liquido incolore , con odore caratteristico.

PERICOLI FISICI:
Il vapore si miscela bene con aria, si formano facilmente miscele esplosive

PERICOLI CHIMICI:
Reagisce lentamente con ipoclorito di calcio, ossido d'argento e ammoniaca causando pericolo
di incendio e esplosione. Reagisce violentemente con forti ossidanti causando pericolo di
incendio ed esplosione.

VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione dei suoi vapori e per ingestione.

RISCHI PER INALAZIONE:


Una contaminazione dannosa dell'aria sarà raggiunta abbastanza lentamente per evaporazione
della sostanza a 20°C.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:


La sostanza e' irritante per gli occhi. Inalazione di alte concentrazioni di vapore può causare
irritazione degli occhi e del tratto respiratorio. La sostanza può determinare effetti sul sistema
nervoso centrale

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:


La sostanza può avere effetto sull'alto tratto respiratorio, sistema nervoso centrale, causando
irritazione, mal di testa, stanchezza e mancanza di concentrazione.

PREVENZIONE
Guanti protettivi. Vestiario protettivo
Occhiali protettivi a mascherina..
Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro.

PRIMO SOCCORSO

· INALAZIONE
Aria fresca, riposo.

· CUTE
Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare e poi lavare la cute con acqua e sapone.

· OCCHI
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è
possibile farlo agevolmente) quindi contattare un medico.

· INGESTIONE
Risciacquare la bocca. Sottoporre all'attenzione del medico.

SMALTIMENTO
Non immettere il prodotto nelle fognature
Riciclare se possibile o rivolgersi ad azienda specializzata

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n-ESANO
Formula : C6H14
• Peso molecolare 86,20 g/mol
• Stato Fisico, Aspetto: Liquido incolore volatile, con odore caratteristico.

PERICOLI FISICI:
Il vapore è più pesante dell'aria e può spostarsi lungo il suolo; è possibile una accensione a
distanza.

PERICOLI CHIMICI:
Reagisce con forti ossidanti causando pericolo incendio e esplosione. Attacca alcune plastiche,
gomma e rivestimenti.

VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione dei suoi vapori e per ingestione.

RISCHI PER INALAZIONE:


Una contaminazione dannosa dell'aria può essere raggiunta assai rapidamente per
evaporazione della sostanza a 20°C.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:


La sostanza e' irritante per la cute Se il liquido viene ingerito, l'aspirazione nei polmoni può
portare a polmonite chimica. L'esposizione ad elevate concentrazioni potrebbe provocare
attenuazione della vigilanza.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:


Contatti ripetuti o prolungati con la cute possono causare dermatiti. La sostanza può avere
effetto sul sistema nervoso centrale e sistema nervoso periferico , causando polineuropatia.
Test su animali indicano la possibilità che questa sostanza possa causare tossicità per la
riproduzione o lo sviluppo umano.

PREVENZIONE
Guanti protettivi. Vestiario protettivo
Occhiali protettivi a mascherina, visiera, o protezione oculare abbinata a protezione delle vie
respiratorie. Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro.

PRIMO SOCCORSO
· INALAZIONE
Aria fresca, riposo. Sottoporre all’attenzione del medico.

· CUTE
Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare e poi lavare la cute con acqua e sapone. Sottoporre
all’attenzione del medico.

· OCCHI
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è
possibile farlo agevolmente) quindi contattare un medico.

· INGESTIONE
Risciacquare la bocca. NON indurre il vomito. Riposo. Sottoporre all'attenzione del medico.

MISURE DI PROTEZIONE AMBIENTALE


La sostanza è tossica per gli organismi acquatici.

SMALTIMENTO
Non immettere il prodotto nelle fognature. Riciclare se possibile o rivolgersi ad azienda
specializzata

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NAFTALENE

Formula : C10H8
• Peso molecolare 128,18 g/mol
• Stato fisico;aspetto: Solido in varie forme, bianco, con odore caratteristico.

PERICOLI FISICI:
In forma pulverulenta o granulare, è possibile l'esplosione della polvere miscelata con aria.

PERICOLI CHIMICI:
Alla combustione, forma gas tossici e irritanti. Reagisce con forti ossidanti

VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione, attraverso la cute e per ingestione

RISCHI PER INALAZIONE:


Una contaminazione dannosa dell'aria sarà raggiunta abbastanza lentamente per evaporazione
della sostanza a 20°C.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:


La sostanza può determinare effetti sul sangue , causando lesioni alle cellule ematiche (emolisi).
Gli effetti possono essere ritardati. L'esposizione per ingestione può portare alla morte. E'
indicata l'osservazione medica.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:


La sostanza può avere effetto sul sangue , causando anemia emolitica cronica. La sostanza può
avere effetto sugli occhi, causando sviluppo di cataratta. E' possibile che questa sostanza sia
cancerogena per l'uomo

PREVENZIONE

Guanti protettivi.
Occhiali di sicurezza.
Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro. Lavarsi le mani prima di mangiare.

PRIMO SOCCORSO

• INALAZIONE
Aria fresca, riposo. Sottoporre all'attenzione del medico.

• CUTE
Sciacquare la cute con abbondante acqua o con una doccia.

• OCCHI
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è
possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.

• INGESTIONE
Riposo. Sottoporre all'attenzione del medico.

MISURE DI PROTEZIONE AMBIENTALE


La sostanza è molto tossica per gli organismi acquatici. La sostanza può causare effetti a
lungo termine nell'ambiente acquatico.

SMALTIMENTO
Riciclare se possibile o rivolgersi ad azienda specializzata
Non smaltire il prodotto insieme ai rifiuti domestici. Non immettere nelle fognature

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SACCAROSIO

Formula : C12H22O11
• Peso molecolare 342,30 g/mol
• Stato fisico;aspetto: Solido in varie forme, bianco.

PERICOLI FISICI:
In forma pulverulenta o granulare, è possibile l'esplosione della polvere miscelata con aria.

PERICOLI CHIMICI:
Reagisce con forti ossidanti causando pericolo di incendio.

VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione e per ingestione.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:


Può causare irritazione meccanica.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:


La sostanza può avere effetto sui denti , causando carie dentali Contatti ripetuti o prolungati con
la cute possono causare dermatiti.

PREVENZIONE

Guanti protettivi.
Occhiali protettivi a mascherina.

PRIMO SOCCORSO

• INALAZIONE
Aria fresca, riposo.

• CUTE
Sciacquare la cute con abbondante acqua o con una doccia.

• OCCHI
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è
possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.

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SODIO CLORURO

Formula : NaCl
• Peso molecolare 58,44 g/mol
• Stato fisico;aspetto: Polvere cristallina, bianco, inodore

PERICOLI CHIMICI:
Non sono note reazioni pericolose. Non sono noti prodotti di decomposizione più pericolosi del
prodotto stesso.

PREVENZIONE
Guanti protettivi.

PRIMO SOCCORSO

• INALAZIONE
Aria fresca, riposo.

• CUTE
Generalmente il prodotto non è irritante per la pelle.

• OCCHI
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è
possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.

• INGESTIONE
Se persistono sintomi di malessere consultare il medico.

SMALTIMENTO
Riciclare se possibile o rivolgersi ad azienda specializzata
Non smaltire il prodotto insieme ai rifiuti domestici
Non immettere nelle fognature

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TETRACLOROMETANO

Formula : CCl4
• Peso molecolare 153,80 g/mol
• Stato fisico;aspetto: liquido incolore,con odore caratteristico.

PERICOLI FISICI:
Il vapore è più pesante dell'aria

PERICOLI CHIMICI:
A contatto con superfici calde o fiamme questa sostanza si decompone formando fumi tossici e
corrosivi, acido cloridrico, vapori di cloro, fosgene. Reagisce con alcuni metalli quali alluminio,
magnesio, zinco causando pericolo di incendio ed esplosione.

VIE DI ESPOSIZIONE:
La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione attraverso la cute e per ingestione.

RISCHI PER INALAZIONE:


Una contaminazione dannosa dell'aria può essere raggiunta molto rapidamente per evaporazione
della sostanza a 20°C.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:


La sostanza e' irritante per gli occhi. La sostanza può determinare effetti sul fegato, reni, sistema
nervoso centrale, causando stato di incoscienza. E' indicata l'osservazione medica.

EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:


Contatti ripetuti o prolungati con la cute possono causare dermatiti. E' possibile che questa
sostanza sia cancerogena per l'uomo.

PREVENZIONE
Guanti protettivi. Vestiario protettivo.
Visiera, o protezione oculare abbinata a protezione delle vie respiratorie.
Non mangiare, bere o fumare durante il lavoro. Lavarsi le mani prima di mangiare.

PRIMO SOCCORSO
• INALAZIONE
Aria fresca, riposo. Può essere necessaria la respirazione artificiale. Sottoporre all'attenzione del
medico

• CUTE
Rimuovere i vestiti contaminati. Sciacquare la cute con abbondante acqua o con una doccia.
Sottoporre all'attenzione del medico.

• OCCHI
Prima sciacquare con abbondante acqua per alcuni minuti (rimuovere le lenti a contatto se è
possibile farlo agevolmente), quindi contattare un medico.

• INGESTIONE
Risciacquare la bocca. Dare abbondante acqua da bere. Sottoporre all'attenzione del medico.

MISURE DI PROTEZIONE AMBIENTALE


La sostanza è nociva per gli organismi acquatici. Questa sostanza può essere pericolosa per
l'ambiente; una attenzione particolare deve essere posta all' impatto sullo strato di ozono
SMALTIMENTO
Riciclare se possibile o rivolgersi ad azienda specializzata
Non smaltire il prodotto insieme ai rifiuti domestici
Non immettere nelle fognature

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