You are on page 1of 52

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art.

1, comma 2, DR PD - Periodico dellAssociazione Madonna di Fatima - Maria, Stella della Nuova Evangelizzazione

Numero 50
Luglio 2007

Gli Araldi Ricevono Il Cardinale Rod

Salvami Regina

La regola di San Benedetto

Foto: Gustavo Kralj e Victor Toniolo

scolta, o figlio, gli insegnamenti del maestro e tendi lorecchio del tuo cuore; accogli volentieri i consigli di un padre affettuoso e mettili efficacemente in pratica, affinch, con la fatica dellobbedienza, tu possa
ritornare a Dio, dal quale ti eri allontanato per la pigrizia della disobbedienza. A te dunque si rivolge ora la
mia parola, chiunque tu sia, che rinunziando alle tue
proprie voglie, cingi le forti e gloriose armi dellobbedienza, per militare sotto Cristo Signore vero
re. Innanzitutto chiedi con preghiera insistente che sia lui a portare a compimento ogni
opera buona che ti accingi a fare; perch egli, che si degnato di annoverarci nel numero dei suoi figli, non debba mai rattristarsi per la nostra indegna condotta. Dobbiamo infatti obbedirgli sempre, avvalendoci dei doni che ci ha fatto,
in modo che egli non debba un giorno, non soltanto come padre sdegnato privarci delleredit dei figli, ma neppure, come padrone
tremendo, irritato dalle nostre colpe, consegnarci alla pena eterna, quali servi malvagi
che non hanno voluto
seguirlo alla gloria.
(Prologo della Regola
di San Benedetto)
San Benedetto Basilica di San Paolo
Fuori le Mura, Roma
Nel fondo, chiostro dellAbazia
Benedettina di Weingarten (Germania)

SommariO
Salvami
Regina

Scrivono i lettori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

......................
La teocrazia nel
corso della Storia (Editoriale) . . . . . . . . . . . . . .

Direttore responsabile:
Zuccato Alberto
Redazione e Amministrazione:
Via San Marco, 2A
30034 Mira (VE)
CCP 13805353
Aut. Trib. Padova 1646 del 4/5/99
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione
in Abbonamento Postale - D. L.
353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46)
art. 1, comma 2, DR PD
www.araldi.org
www.salvamiregina.it
Con la collaborazione
dellAssociazione
Privata Internazionale di Fedeli
di Diritto Pontificio

Araldi del Vangelo

Consiglio di redazione:
Guy Gabriel de Ridder, Juliane
Vasconcelos A. Campos, Luis Alberto
Blanco Corts, Mariana Morazzani
Arriz, Severiano Antonio
de Oliveira
In Italia:
Viale Vaticano, 84 Sc. A, int. 5
00165 Roma
Tel. sede operativa
a Mira (VE): 041 560 08 91

Dio mi vede

La voce del Papa


Il Buon Pastore e
i suoi sacerdoti

......................

........................

Commento al Vangelo
Chi il mio prossimo?
......................

10

I movimenti laici e
la Grande Missione
Continentale
......................

18

Gli articoli di questa rivista potranno essere


riprodotti, basta che si indichi la fonte e si invii
copia alla Redazione. Il contenuto degli articoli
firmati di responsabilit dei rispettivi autori.

......................

accaduto
nella Chiesa e
nel mondo

......................

42

46

I santi di ogni giorno

22

Il Cardinale Franc Rod


fa visita agli
Araldi del Vangelo
......................

39

Storia per bambini...


Lindio centenario
......................

Santa Isabella del


Portogallo La regina
della bont e della pace

36

La parola dei Pastori

......................

Montaggio:
Equipe di arti grafiche
degli Araldi del Vangelo
Stampa e rilegatura:
Istituto Veneto di Arti Grafiche

32

Periodico dellAssociazione
Madonna di Fatima - Maria, Stella
della Nuova Evangelizzazione
Anno IX, numero 50, Luglio 2007

Araldi nel mondo

26

......................

48

La natura sublimata:
i cavalli andalusi
......................

50

S crivono

i lettori

maniere, come viene dimostrato molto bene nelle pagine della Rivista.
Fernando Duarte
Oporto (Portogallo)

mie amici particolarmente vicini alla


Madonna.
Aldo Govoni
Pieve di Cento (Bo)

Ricco contenuto dottrinario

La Madonna entrato

Enfasi nellamore di Dio

Grazie per linvio di questa Rivista cos preziosa. Ci rallegriamo molto nel riceverla. Lultimo numero era
molto bello. Non abbiamo parole per
dirvi il grande bene che ci fate spiritualmente, col suo ricco contenuto in
dottrina e tutto il resto.
Suore Domenicane della Santissima Trinit
Baza, Granada (Spagna)

nella propria casa

Magnifica sembra essere il termine migliore per descrivere la versione


inglese della Rivista Araldi del Vangelo,
per quanto riguarda lobiettivo e la messa a fuoco in ogni articolo. Ci che pi
ha richiamato la mia attenzione lenfasi posta nellamore di Dio e nellintercessione di Maria. In considerazione
di tutto questo, le mie congratulazioni
vanno a tutti voi, per questa Rivista che
realmente un lavoro di amore. Continuate con questa opera buona.
Angelita Abe
Montreal (Canada)l

Cercare Colui che mette


pace nei cuori

Sono molto contento che abbiate


raggiunto alcuni obiettivi. Speriamo
che con il passar del tempo riusciamo
a raggiungerne altri. Abbiamo tanto
bisogno di pregare, specialmente per
i giovani che sono sempe pi lontani dal Signore e sembra non abbiano
il bisogno di cercare Colui che mette pace nei cuori. Ci troviamo in una
brutta era, speriamo che tutto ci finisca presto e che ci sia pace e serenit
tra gli uomini. La ringrazio per avermi fatto partecipare, anche se con un
piccolo contributo, a questa Associazione, sono felice di farne parte.
Nazaro Bellopede
Frignano (CE)

Carit
Ho appena ricevuto un altro numero della vostra Rivista. Come cera
da aspettarsi, i temi che tratta sono di
grande insegnamento per tutti e richiamano la nostra attenzione su situazioni della vita di tutti i giorni, offrendoci lo spunto per la riflessione. Il
che un bene, perch molte volte la
vita ci assorbe e non ci lascia guardare al nostro simile. Il tema che pi mi
ha colpito stato quello della Carit, che pu essere praticata in diverse

4Salvami Regina Luglio 2007

La famiglia Laluce di Barletta vuole ringraziarvi per aver permesso alla


Madonna di entrare nella propria casa.
Il libro della Madonna di Fatima (letto
anche dai miei filhi di sette e otto anni)
uno strumento meraviglioso ed il CD
del Santo Rosario ha permesso a tutta
la mia famiglia di recitare il Rosario in
qualunque momento della giornata, a
casa, in macchina, al lavoro, la Madonna ora sempre con noi.
Famiglia Laluce di Barletta
Per email

Complimenti per la
fecondit apostolica
Desidero leggere la bellissima Rivista Araldi finch avr vita. meravigliosa, e come insegna veramente
a vivere! Le illustrazioni sono di una
bellezza indescrivibile ed il contenuto grandioso! Complimenti per la fecondit apostolica della Rivista!
Suor Maria Jos Brando Lima
Salvador, Brasile

Una goccia in questo


mare di indifferenza
Ho visto a casa da una signora mia
amica il cd del S. Rosario che avete
divulgato nel mese di maggio. Davvero unaltra utile iniziativa....una
goccia in questo mare di indifferenza, ma una goccia che contribuir a
portare sollievo a tanti.
Questanno nella Chiesa dove suono (sono organista) abbiamo esposto la
statua della Madonna di Fatima e
questo mese di maggio labbiamo solennizzato rivolti a Lei.
Le chiedevo se era possibile ricevere alcune copie di quel cd per mio uso
personale e da regalare ad alcuni

Finissimo apostolato
Ho ricevuto con grande gioia la Rivista Araldi, che mi ha veramente deliziato. Contate pure sulle mie preghiere, e sul mio permanente appoggio e
fedelt. Ammiro il finissimo apostolato effettuato dagli Araldi del Vangelo.
So che hanno una speciale protezione
divina. Che Dio vi benedica! Rinnovando i miei ringraziamenti, vi auguro
la benedizione celeste e una speciale
protezione di Maria Santissima.
Don Jaime Manrquez
Los Lagos (Cile)

Materiale per i corsi


di formazione

Con questa Rivista, ogni giorno


che passa mi alimento spiritualmente,
e questa la cosa principale. Sono catechista nella mia comunit. Alle volte abbiamo un tema su cui confrontarci nei corsi di formazione e, per pura
provvidenza divina, esiste largomento nella Rivista. Il numero di febbraio
insuperabile, soprattutto dove tratta
del celibato e della vita consacrata.
Joanna Valderrino
Campina Grande, Brasile

Editoriale

La teocrazia nel corso


della Storia

Madonna

di Fatima

- Maria,

Stella della

Nuova Evange

lizzazione

- D. L. 353/20

03 (conv.

in L. 27/02/2

004 n 46)

art. 1, comma

2, DR PD

- Periodi

co dellAss

ociazione

50
Numero 7
Luglio 200

i Ricevono

Poste Italiane

e Rod

Il Cardinal

s.p.a. - Spediz

ione in Abbona

mento Postale

Gli Arald

Salvami R

egina

Cerimonia
dOrdenazione
Presbiterale e Diaconale alla Chiesa
di Nostra Signora del Rosario, nel
Seminario degli
Araldi del Vangelho (Brasile)
(Foto: Diego Rodriguez)

ellAntichit, molti popoli attribuivano qualit divine ai loro governanti, forse in base ad una concezione imprecisa che riteneva il provenire
dallAlto dellautorit (cfr. Gv 19, 11). I romani, per esempio, adoravano
gli imperatori, il che non impediva loro di assassinarli, quando si stancavano delle
loro crudelt In realt, la Storia ha conosciuto soltanto un popolo che stato governato direttamente da Dio: Israele. Era una teocrazia nella sua forma pi pura.
Nessun altro popolo ha avuto un simile privilegio, n esistito un sistema di governo pi perfetto di questo: il Decalogo rimane per secoli come esempio della semplicit, efficacia e bellezza della legislazione divina.
Nonostante questa superiorit, il popolo ha preteso da Dio che gli desse un monarca, a somiglianza degli altri popoli. Dio ha acconsentito alla richiesta ed ha consegnato lo scettro a Saul, che ha messo fine alla teocrazia in Israele.
Con la fondazione della Chiesa, popolo eletto del Nuovo Testamento, il Figlio
di Dio ha scelto Pietro e i suoi successori per governarla. Ha promesso di inviare lo
Spirito Consolatore, gli ha dato il dono dellinfallibilit e il potere delle chiavi (cfr.
Mt 16, 19). Cos, il successore di Pietro rimane come perpetuo e visibile principio e
fondamento dellunit della Chiesa, con potere pieno, supremo e universale.
Dal tempo in cui San Pietro reggeva la Chiesa nascente, seduto sulla sua semplice cattedra, fino ai nostri giorni, la complessit del governo cresciuta quasi allinfinito. Ispirati dallo Spirito Santo, i Papi hanno saputo adattarsi alle nuove circostanze, creando nel corso dei secoli i vari organismi della Curia Romana che li aiutassero a guidare il popolo di Dio.
Alcune delle attuali congregazioni romane devono la loro remota origine alla
costruzione dellattuale Basilica di San Pietro, che recentemente ha commemorato i suoi 500 anni desistenza. Con lo scopo preciso di portare avanti una cos monumentale impresa, i Papi istituirono la Fabbrica di San Pietro, commissione composta da cardinali che si riunivano regolarmente per risolvere i problemi attinenti
alla costruzione. La tradizione di riunire i cardinali per deliberare sulle questioni a
loro affidate dal Papa a tuttoggi ancora viva.
Uno dei pi antichi dicasteri della Curia Romana la Segreteria di Stato, che risale agli ultimi anni del sec. XV, quando fu istituita la Segreteria Apostolica, destinata
a coadiuvare da vicino il Sommo Pontefice. Con la scoperta del Nuovo Mondo, nacque la necessit di dare impulso alle missioni, e cos venne creata la Congregazione
de Propaganda Fide, oggi Congregazione per lEvangelizzazione dei Popoli. Dopo
il Concilio di Trento, al fine di interpretare e applicare le riforme conciliari, fu creata la Sacra Congregatio Cardinalium Concilii Tridentini interpretum, alla quale S.S.
Paolo VI, nel 1967, ha dato la denominazione di Congregazione per il Clero.
Si deve al papa Sisto V, nel 1587, liniziativa dellorganizzazione della Curia tale
come la conosciamo oggi, divisa in Congregazioni Romane, grazie alla quale lefficacia dellazione pastorale dei papi stata molto beneficiata.
In ogni caso, per quanto ingegnosi siano i metodi dorganizzazione del governo
della Chiesa, mai dobbiamo dimenticare, come cinsegna mirabilmente il Concilio
Vaticano II, che lo Spirito Santo che provvede, dirige e abbellisce la Chiesa, mediante i diversi doni gerarchici e carismatici (LG n.4).
Luglio 2007 Salvami

Regina5

La voce del Papa

Il Buon Pastore
e i suoi sacerdoti
Nella domenica del Buon Pastore, il Papa Benedetto XVI ha conferito
lordinazione presbiterale a 22 diaconi della Diocesi di Roma, e li ha invitati a
tradurre, nella vita e nel ministero pastorale, lamore e la passione
di Ges per la salvezza delle anime.

cari Diaconi, ai quali, come Vescovo e


Pastore di Roma, sono lieto di conferire lOrdinazione sacerdotale. Entrerete cos a far parte del nostro presbyterium. Insieme con il Cardinale Vicario, i Vescovi Ausiliari ed i sacerdoti della Diocesi, ringrazio il Signore
per il dono del vostro sacerdozio, che

arricchisce la nostra Comunit di 22


nuovi Pastori.

Il Buon Pastore
La densit teologica del breve brano evangelico, che stato poco fa
proclamato, ci aiuta a meglio percepire il senso e il valore di questa so-

Foto: Osservatore Romano

odierna IV Domenica
di Pasqua, tradizionalmente detta del Buon
Pastore, riveste per
noi, che siamo raccolti
in questa Basilica Vaticana, un particolare significato. E un giorno assolutamente singolare soprattutto per voi,

Cristo il vero Buon Pastore che ha dato la vita per le sue pecore, per noi, immolandoSi sulla Croce

6Salvami Regina Luglio 2007

lenne Celebrazione. Ges parla di s


come del Buon Pastore che d la vita
eterna alle sue pecore (cfr Gv 10,28).
Quella del pastore unimmagine
ben radicata nellAntico Testamento
e cara alla tradizione cristiana. Il titolo di pastore dIsraele viene attribuito dai Profeti al futuro discendente di Davide, e pertanto possiede unindubbia rilevanza messianica
(cfr Ez 34,23). Ges il vero Pastore
dIsraele, in quanto il Figlio delluomo che ha voluto condividere la condizione degli esseri umani per donare
loro la vita nuova e condurli alla salvezza. Significativamente al termine
pastore levangelista aggiunge laggettivo kals, bello, che egli utilizza
unicamente in riferimento a Ges e
alla sua missione. Anche nel racconto
delle nozze di Cana laggettivo kals
viene impiegato due volte per connotare il vino offerto da Ges ed facile vedere in esso il simbolo del vino buono dei tempi messianici (cfr
Gv 2,10).
Io do loro (cio alle mie pecore)
la vita eterna e non andranno mai perdute (Gv 10,28). Cos afferma Ges,
che poco prima aveva detto: Il buon
pastore offre la vita per le pecore (cfr
Gv 10,11). Giovanni utilizza il verbo
tithnai (offrire), che ripete nei versetti seguenti (15.17.18); troviamo lo
stesso verbo nel racconto dellUltima Cena, quando Ges depose le
sue vesti per poi riprenderle (cfr Gv
13, 4.12). E chiaro si vuole in questo
modo affermare che il Redentore dispone con assoluta libert della propria vita, cos da poterla offrire e poi
riprendere liberamente.
Cristo il vero Buon Pastore che
ha dato la vita per le sue pecore, per
noi, immolandosi sulla Croce. Egli
conosce le sue pecore e le sue pecore lo conoscono, come il Padre conosce Lui ed Egli conosce il Padre (cfr
Gv 10,14-15). Non si tratta di mera
conoscenza intellettuale, ma di una
relazione personale profonda; una
conoscenza del cuore, propria di chi
ama e di chi amato; di chi fedele e

Il Sacramento dellOrdine che state per ricevere


vi far partecipi della stessa missione di Cristo

di chi sa di potersi a sua volta fidare;


una conoscenza damore in virt della quale il Pastore invita i suoi a seguirlo, e si manifesta pienamente nel
dono che fa loro della vita eterna (cfr
Gv 10,27-28).

Per essere suoi degni


ministri, dovrete alimentarvi
incessantemente dellEucaristia
Cari Ordinandi, la certezza che
Cristo non ci abbandona e che nessun ostacolo potr impedire la realiz-

zazione del suo universale disegno di


salvezza sia per voi motivo di costante
consolazione - anche nelle difficolt
- e di incrollabile speranza. La bont
del Signore sempre con voi ed forte. Il Sacramento dellOrdine che state per ricevere vi far partecipi della
stessa missione di Cristo; sarete chiamati a spargere il seme della sua Parola, il seme che porta in s il Regno
di Dio, a dispensare la divina misericordia e a nutrire i fedeli alla mensa
del suo Corpo e del suo Sangue.
Luglio 2007 Salvami

Regina7

Per essere suoi degni ministri dovrete alimentarvi incessantemente


dellEucaristia, fonte e culmine della
vita cristiana. Accostandovi allaltare,
vostra quotidiana scuola di santit,
di comunione con Ges, del modo di
entrare nei suoi sentimenti, per rinnovare il sacrificio della Croce, scoprirete sempre pi la ricchezza e la
tenerezza dellamore del divino Maestro, che oggi vi chiama ad una pi
intima amicizia con Lui. Se lo ascolterete docilmente, se lo seguirete fedelmente, imparerete a tradurre nella vita e nel ministero pastorale il suo
amore e la sua passione per la salvezza delle anime. Ciascuno di voi, cari Ordinandi, diventer con laiuto di
Ges un buon pastore, pronto a dare,
se necessario, anche la vita per Lui.

Malgrado le incomprensioni e
i contrasti, lapostolo di Cristo
non smarrisce la gioia
Cos avvenne allinizio del cristianesimo con i primi discepoli, mentre, come abbiamo ascoltato nella prima Lettura, il Vangelo andava diffondendosi tra consolazioni e difficolt. Vale la
pena sottolineare le ultime parole del
brano degli Atti degli Apostoli che abbiamo ascoltato: I discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo (13,52).

Malgrado le incomprensioni e i contrasti, di cui abbiamo sentito, lapostolo di Cristo non smarrisce la gioia,
anzi il testimone di quella gioia che
scaturisce dallessere con il Signore,
dallamore per Lui e per i fratelli.

Attorniamoli, questi nostri


fratelli nel Signore, con la
nostra spirituale solidariet
Nellodierna Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, che
questanno ha come tema La vocazione al servizio della Chiesa comunione, preghiamo perch quanti sono scelti a cos alta missione siano accompagnati dallorante comunione di
tutti i fedeli.
Preghiamo perch cresca in ogni
parrocchia e comunit cristiana lattenzione per le vocazioni e per la formazione dei sacerdoti: essa inizia in
famiglia, prosegue in seminario e coinvolge tutti coloro che hanno a cuore la
salvezza delle anime. Cari fratelli e sorelle che partecipate a questa suggestiva celebrazione, e in primo luogo voi,
parenti, familiari e amici di questi 22
Diaconi che tra poco saranno ordinati
presbiteri! Attorniamoli, questi nostri
fratelli nel Signore, con la nostra spirituale solidariet. Preghiamo perch
siano fedeli alla missione a cui oggi il

Signore li chiama, e siano pronti a rinnovare ogni giorno a Dio il loro s, il


loro eccomi, senza riserve. Chiediamo al Padrone della messe, in questa
Giornata per le Vocazioni, che continui a suscitare molti e santi presbiteri,
totalmente dediti al servizio del popolo cristiano.
In questo momento tanto solenne
e importante della vostra esistenza,
ancora a voi, cari Ordinandi, che mi
rivolgo con affetto. A voi questoggi
Ges ripete: Non vi chiamo pi servi, ma amici. Accogliete e coltivate questa divina amicizia con amore
eucaristico! Vi accompagni Maria,
celeste Madre dei Sacerdoti; Lei, che
sotto la Croce si unita al Sacrificio
del suo Figlio e, dopo la risurrezione,
nel Cenacolo ha accolto insieme con
gli Apostoli e con gli altri discepoli il
dono dello Spirito, aiuti voi e ciascuno di noi, cari fratelli nel Sacerdozio,
a lasciarci trasformare interiormente
dalla grazia di Dio. Solo cos possibile essere immagini fedeli del Buon
Pastore; solo cos si pu svolgere con
gioia la missione di conoscere, guidare e amare il gregge che Ges si acquistato a prezzo del suo sangue.
(Omelia durante lordinazione
sacedotale, 29/4/2007)

La preghiera di Ges
Davanti ad una moltitudine di fedeli riuniti in Piazza San Pietro, il
Santo Padre spiega la necessit della preghiera nella vita di ogni
cristiano, presentando come modello lo stesso Ges.

ellodierna seconda
domenica di Quaresima, levangelista Luca sottolinea che Ges sal sul monte a
pregare (9,28) insieme agli apostoli

8Salvami Regina Luglio 2007

Pietro, Giacomo e Giovanni e, mentre pregava (9,29), si verific il luminoso mistero della sua trasfigurazione.
Salire sulla montagna per i tre Apostoli ha perci voluto dire essere coinvolti
nella preghiera di Ges, che si ritirava

spesso in orazione, specialmente allalba e dopo il tramonto, e talvolta per


tutta la notte. Solo per quella volta,
sulla montagna, Egli volle manifestare
ai suoi amici la luce interiore che lo ricolmava quando pregava: il suo volto -

La preghiera non un accessorio, un optional, ma questione di vita o di morte.

leggiamo nel Vangelo - sillumin e le


sue vesti lasciarono trasparire lo splendore della Persona divina del Verbo incarnato (cfr Lc 9,29).
C un altro dettaglio, proprio del
racconto di san Luca, che merita di essere sottolineato: lindicazione cio
delloggetto della conversazione di Ges con Mos ed Elia, apparsi accanto a
Lui trasfigurato. Essi narra lEvangelista parlavano della sua dipartita (in greco xodos), che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme
(9,31). Dunque, Ges ascolta la Legge e i Profeti che gli parlano della sua
morte e risurrezione. Nel suo dialogo
intimo con il Padre, Egli non esce dalla storia, non sfugge alla missione per
la quale venuto nel mondo, pur sapendo che per arrivare alla gloria dovr passare attraverso la Croce.

Anzi, Cristo entra pi profondamente in questa missione, aderendo con tutto se stesso alla volont del
Padre, ci mostra che la vera preghiera consiste proprio nellunire la nostra volont a quella di Dio.

La preghiera non un accessorio,


ma questione di vita o di morte
Per un cristiano, pertanto, pregare non evadere dalla realt e dalle responsabilit che essa comporta, ma assumerle fino in fondo, confidando nellamore fedele e inesauribile del Signore. Per questo, la verifica della trasfigurazione , paradossalmente, lagonia nel Getsemani (cfr
Lc 22,39-46). Nellimminenza della
passione, Ges ne sperimenter langoscia mortale e si affider alla volont divina; in quel momento la sua

preghiera sar pegno di salvezza per


tutti noi. Cristo, infatti, supplicher il
Padre celeste di liberarlo dalla morte e, come scrive lautore della lettera agli Ebrei, fu esaudito per la sua
piet (5,7). Di tale esaudimento
prova la risurrezione.
Cari fratelli e sorelle, la preghiera
non un accessorio, un optional, ma
questione di vita o di morte. Solo chi
prega, infatti, cio chi si affida a Dio
con amore filiale, pu entrare nella vita
eterna, che Dio stesso. Durante questo tempo di Quaresima, chiediamo a
Maria, Madre del Verbo incarnato e
Maestra di vita spirituale, di insegnarci a pregare come faceva il suo Figlio,
perch la nostra esistenza sia trasformata dalla luce della sua presenza.
(Angelus, 4/3/2007)

Tutti i diritti sui documenti pontifici sono riservati alla Libreria Editrice Vaticana. La versione integrale di
questi documenti pu essere trovata in www.salvamiregina.it/lavocedelpapa

Luglio 2007 Salvami

Regina9

Gustavo Kralj

Commento al Vangelo 15 domenica del tempo ordinario

Chi il mio prossimo?


La Legge ordinava di amare il prossimo come se stessi. I
giudei, per, restrinsero il concetto di prossimo, in modo
da annullare questimportante obbligo. Ges viene a
dare il vero significato alla Legge.
Don Joo Scognamiglio Cl Dias
Presidente Generale

I Il principale oggetto
del pensiero, ieri ed oggi
Si rotto il motore dellautomobile, finita lenergia elettrica, le banche sono entrate in sciopero, stato
10Salvami Regina Luglio 2007

lanciato un nuovo tipo di software, finalmente la scienza ha scoperto come


prevenire il cancro e, se avessimo
tempo e spazio, potremmo riempire
pagine e pagine con gli argomenti che

nel mondo attuale assorbono esageratamente lattenzione dellumanit.


Dio ha smesso di essere la preoccupazione principale di quasi tutte le persone e al suo posto subentrato uno

aVangeloA
Un dottore della legge si alz per metterlo alla prova:
Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?. 26 Ges
gli disse: Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?. 27 Costui rispose: Amerai il Signore Dio tuo con tutto il
tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con
tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso. 28 E Ges: Hai risposto bene; f questo e vivrai. 29 Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Ges: E chi il mio prossimo?.
30
Ges riprendendo la parola, disse: Un uomo scendeva da
Gerusalemme a Gerico e incapp nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 31 Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide pass oltre dallaltra parte. 32
Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e pass oltre.
33
Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e nebbe compassione. 34 Gli si fece vicino, gli
fasci le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra
il suo giumento, lo port a una locanda e si prese cura di lui.
35
Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede allalbergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ci che spenderai in pi,
te lo rifonder al mio ritorno. 36 Chi di questi tre ti sembra
sia stato il prossimo di colui che incappato nei briganti?. 37
Quegli rispose: Chi ha avuto compassione di lui. Ges gli
disse: V e anche tu f lo stesso. (Lc 10, 25-37)
25

Ges risponde alla domanda


capziosa del dottore della
Legge con unaltra domanda:
Che cosa sta scritto nella Legge?
Come leggi tu?
Ges e i farisei
Museo delle Arti
Montreal (Canada)

sfrenato egocentrismo. Lagitazione


diventata la nota dominante della vita
quotidiana sulla faccia di tutta la terra,
le relazioni umane e la stessa struttura
della vita sociale ormai non facilitano
pi lelevazione del pensiero a Dio.
Allepoca di Ges il genere umano
si trovava in una situazione completamente diversa a questo riguardo; nonostante la grande decadenza nella quale
era immerso, pi grande era limpegno
relativamente al conoscere idee. Nel
popolo giudeo, per venire al concreto, il desiderio di avere spiegazioni dottrinali, soprattutto quando queste erano strettamente legate alla religione,

era intenso e contagioso. Un esempio


tipico di questa condizione dello spirito lo possiamo vedere col dottore della legge che, nel Vangelo di oggi, si alza
per fare una domanda a Nostro Signore. Per quanto il suo intento non fosse
interamente esente da seconde intenzioni, la questione esposta da lui lascia
trasparire quale fosse il tenore degli argomenti trattati nelle conversazioni comuni di quel periodo storico.

Contesto del dialogo tra Ges


e il dottore della Legge
Questo fatto narrato da Luca deve essersi svolto allincirca nel me-

se di ottobre dellanno 29, pertanto


nellultimo periodo della vita pubblica di Ges, un po prima della festa
dei Tabernacoli. Era da poco terminato laddestramento dei settantadue
discepoli nei diversi villaggi della Pereia, regione calma e un po appartata, nella quale non accadeva mai nulla
di paragonabile alle ostilit caratteristiche della Giudea. Ges aveva scelto con divina saggezza la regione dove
essi avrebbero dovuto realizzare le loro prime esperienze apostoliche. Per
di pi, in quei luoghi, gli Apostoli e discepoli non avevano nessun legame di
amicizia o di parentela con i loro beneLuglio 2007 Salvami

Regina11

ficiati, come in Galilea, e


questo rendeva pi facile
la loro azione. Probabilmente, i fatti del Vangelo di oggi si verificarono
a Gerico e si inseriscono nellatmosfera di gioia che regnava ovunque,
dovuta alle eccellenti novit trasmesse da loro e
commentate dal Divino Maestro, poich, anche i demoni si sottomettono a noi nel tuo nome!
(Lc 10, 17). Quei semplici pescatori, che avevano
abbandonato il commercio del pesce per lanciare
le reti nel mare delle anime, furono eletti non per
prevedere, e neppure solamente per confermare, ma per essere gli anfitrioni di una nuova era.
in questo quadro
storico che si svolge il
dialogo contenuto nel
Vangelo di oggi.

II Malevole intenzioni
dei dottori della

Legge e dei farisei


[25] Un dottore della legge si alz per metterlo alla prova: Maestro, che devo fare per ereditare la
vita eterna?.
La domanda fatta dal dottore della Legge in sostanza la stessa riferita sia da San Matteo (22, 35), che da
San Marco (12, 28). Tuttavia, nel leggere i tre Vangeli, ci rendiamo conto
che si tratta di scene differenti. Questa di San Luca (relativa a questa Liturgia), come stato detto anteriormente, deve essersi svolta a Gerico
e, tenendo conto del costume ormai
consacrato durante le esposizioni e
predicazioni realizzate nelle sinagoghe per cui tutti i partecipanti assistevano seduti e, quando vi era una
domanda da fare, questa doveva essere pronunciata in piedi tutto in12Salvami Regina Luglio 2007

Il dottore
della Legge,
per orgoglio,
voleva entrare
in polemica con
Ges

dica che si fosse svolto allinterno di


questo ambiente.
Il desiderio mal dissimulato di
questo dottore della Legge, di cogliere Ges in errore, traspare
nellessenza e nella forma della do-

Lobiettivo di
questo dottore della
Legge era quello di
mettere alla prova le
conoscenze di Ges
e stabilire con Lui
una polemica dalla
quale, essendo lui
dottore, sarebbe
uscito trionfante

manda. Se fosse riuscito nel suo intento, avrebbe soddisfatto il suo amor
proprio. Probabilmente si
trattava di un fariseo ancora non investito delle intenzioni malevole di coloro che, pi tardi, avrebbero cercato un pretesto per
ucciderLo. San Cirillo
categorico nellaffermare
che alcuni ciarlatani percorrevano tutto il territorio
giudaico lanciando accuse
contro Cristo e dicendo che
Egli qualificava come inutile la Legge di Mos e insegnava dottrine nuove. Volendo, dunque, quel dottore della Legge indurre Ges a dire qualcosa contro la Legge di Mos, si presenta tentandoLo, chiamandoLo Maestro, non
tollerando di ricevere insegnamenti. Siccome il Signore aveva labitudine di parlare della vita eterna a tutti quelli che venivano a Lui, il dottore
della Legge si serviva delle sue stesse
parole tentandolo con astuzia e non
ascoltando nientaltro se non quello
che Mos aveva insegnato. Per questo, Ges gli ha risposto: Che cosa sta
scritto nella Legge? Che cosa vi leggi
tu?(1). Lobiettivo di questo dottore della Legge era quello di mettere alla prova le conoscenze di Ges
e stabilire con Lui una polemica dalla quale, essendo lui dottore, sarebbe uscito trionfante. Questa supposizione si deduce dalla seconda domanda fatta dallo stesso personaggio a Ges. Il fatto che questo abbia
indirizzato la conversazione su un
punto della questione molto discus-

so tra i rabbini, rende evidente questo suo intento.

Perfino i farisei si preoccupavano


della vita eterna E oggi?

[26] Ges gli disse: Che cosa


sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?. [27] Costui rispose: Amerai il Signore Dio tuo
con tutto il tuo cuore, con tutta la
tua anima, con tutta la tua forza e
con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso.
In Marco troviamo una domanda
identica fatta da un tale ricco, al quale Ges risponde con un elenco sintetico delle virt obbligatorie per tutti
(cfr. 10, 17 ss.). Nel caso in questione,
il dottore della Legge non ottiene da
Lui se non unaltra domanda come risposta. Il Divino Maestro gli propizia
la pratica della virt dellumilt, rimandandolo al primo Comandamento della Legge di Dio, fatto sgradevole per un teologo di fama: quello di dover ritornare al Catechismo. Questo procedimento di Ges
non avrebbe potuto essere migliore, poich in questo modo facilitava al suo
interlocutore un passo ulteriore nella sua vita spirituale, vedersi nella circostanza di ripetere la frase che ogni giudeo recitava due volte al giorno:
Tu amerai il Signore tuo
Dio con tutto il cuore, con
tutta lanima e con tutte le
forze (Dt 6, 5). Siccome
non avrebbe fatto bella fi-

La domanda del
dottore della Legge
riguardava una
questione che tutti
gi conoscevano,
e questo lo
mise cos in una
situazione ridicola

Le persone si
ponevano
il problema
della salvezza
eterna:
che devo fare
per possedere
la vita
eterna?
gura a dire cos poco, egli decide di
aggiungere un complemento, per poter far cos notare davanti agli altri la
sua erudizione: Amerai il prossimo
tuo come te stesso (Lv 15, 18). Con
sapienza commenta questo versetto
il famoso Maldonado: Con mirabile
senno, Cristo rimanda alla Legge quel

dottore che fingeva ignoranza e pretendeva di esplorare la sua dottrina. Era


solito procedere in questo modo quando Gli facevano domande capziose,
per attenuare leffetto sgradevole della
sua risposta. Rimandava, dunque, alla
Legge, ed era questa che condannava
chi di lei si vanagloriava (2).
Se ci soffermassimo a considerare una per una le parole del Deuteronomio (6, 5) non ci sarebbe spazio
sufficiente. Basti sapere che il verbo
impiegato nelle versioni latine, non
amare ma diligere. Questo termine
riguarda lamore provato, che risulta
dalla somma della volont spirituale
e del sentimento.
Nonostante il deplorevole stato morale e spirituale del popolo in
quelle circostanze storiche, le persone si ponevano il problema della salvezza eterna: che devo fare per possedere la vita eterna? In maniera molto differente rispetto ai nostri giorni,
poich chi che oggi si preoccupa del
suo destino dopo la morte? Oggigiorno, limpegno
per conservare non solo
la salute, ma la bellezza,
il raggiungimento di una
buona condizione finanziaria, ecc., assorbe tutte
le attenzioni; il nostro futuro, dopo che avremo oltrepassato le barriere del
tempo materia di totale disinteresse. Cos, i padroni non si prendono cura della formazione spirituale dei loro dipendenti; i genitori, di quella dei
loro figli; i professori, di
quella dei loro alunni; ecc.
Rompono con limportantissimo dovere che Dio ha
imposto loro di essere maestri verso gli altri
San Basilio, rispondendo alle aspirazioni dei fedeli del suo tempo, ci ha
lasciato una bellissima interpretazione
riguardo
allamore verso Dio: Se
Luglio 2007 Salvami

Regina13

14Salvami Regina Luglio 2007

Sergio Holmann

risponderebbe facilmente. Invece,


in quel contesto storico costituiva
una questione inestricabile. Le origini familiari, le classi sociali, il regionalismo, la nazionalit, la razza, erano a quei tempi fattori di separazione a compartimenti stagni. Non scordiamoci di menzionare la terribile discriminazione della schiavit, consacrata in tutte le legislazioni dellepoca. Ora, il popolo pi colpito da questo spirito di separatismo era il popolo giudeo. Basta sfogliare il Talmud
per verificare gli estremi a cui arriv contro i goim, ossia, contro tutto ci che non era giudeo. Molto diffuso era il giudizio che solo quelli del popolo eletto erano chiamati alla salvezza eterna. Inoltre, basandosi sul Levitico: non serberai rancore contro i figli del tuo popolo (Lv 19,
18), non concepivano che lamicizia potesse superare i limiti
della nazionalit.
Per, da questo non ne consegue che egli abbia fatto la domanda con sincerit e desiderio
di apprendere, perch, anche se
ignorava, era convinto di sapere
(5) e a tal punto che la Scrittura
non lasciava margine di dubbio
C in noi un sentimento intimo, il
su come trattare il non-giudeo:
quale ha in s le sue cause intrinseche
Quando un forestiero dimorer
e ci predispone ad amare Dio. E chi
Chi pi prossimo di Ges?
presso di voi nel vostro paese, non
obbedisce a questo sentimento attinge la
gli farete torto. Il forestiero dimo[28] E Ges: Hai risposto
perfezione della grazia divina
rante fra di voi lo tratterete come
bene; fa questo e vivrai. [29]
Beau Dieu
colui che nato fra di voi; amateSaint Chapelle Paris
Ma quegli, volendo giustifilo come voi stessi perch anche voi
carsi, disse a Ges: E chi il
siete
stati forestieri nel paese dEgitto
s
banale
e
risaputa
da
tutti,
ma
un
punmio prossimo?.
to difficile e controverso tra i pi insigni (Lv 19, 33-34).
Daltro canto, vediamo questo
Il povero dottore della Legge si dottori (). Daltro canto, SantAmbrovedeva in una situazione dinferiori- gio, Teofilatto, Eutimio e (secondo san dottore in una situazione paradossat molto utile, del resto, per la sua Tommaso) San Cirillo sono dellopinio- le: In quello stesso istante si trovava
vita spirituale e cerc di giustificar- ne che egli abbia proposto formalmente un prossimo straordinariamente spesi, poich non vi era niente di peggio questa questione pensando che prossimi ciale, ossia, lo stesso Dio! Per questo,
del silenzio davanti al pubblico che lo erano soltanto i giusti rispetto a lui, che nel fargli questa domanda, fa intendere chiaramente () che non conoscecircondava. Qualsiasi sciocchezza sa- si considerava giusto (4).
rebbe andata bene. Lo stesso Pilato,
In sintesi, nel suo desiderio di di- va il suo prossimo, perch non credein circostanze analoghe, prefer anche mostrare che la sua prima domanda va in Cristo, e chi non conosce Cristo
lui chiedere: Che cos la verit?
aveva piena ragion dessere, enun- disconosce la Legge; perch, ignorando
Dunque, il dottore fa finta che quel- cia questaltra a cui, al giorno dog- la verit, come pu conoscere la Legge
lo che sta chiedendo non una cosa co- gi, qualsiasi bambino di catechismo che annuncia la verit? (6).
qualcuno ci chieder come si pu acquisire lamore divino, risponderemo
che questamore non si apprende. Non
apprendiamo da altri a rallegrarci della
presenza della luce, n ad amare la vita,
n ad amare i nostri genitori o i nostri
amici; n, molto meno, possiamo apprendere le regole dellamore divino; ma
c in noi un sentimento intimo, il quale ha in s le sue cause intrinseche e ci
predispone ad amare Dio. E chi obbedisce a questo sentimento mette in
pratica la dottrina dei precetti divini
ed attinge la perfezione della grazia
divina. Amiamo naturalmente il
bene; amiamo anche i nostri vicini e parenti; oltre a ci, diamo
spontaneamente ai benefattori tutto il nostro affetto. Se,
dunque, il Signore buono, e
tutti desiderano il bene, quello che si perfeziona con la nostra volont risiede naturalmente
in noi. Lui, anche se non Lo conosciamo per la sua bont, per il semplice fatto che da Lui procediamo, abbiamo lobbligo di amarLo sopra
tutte le cose, in quanto nostro principio. anche un benefattore maggiore rispetto a tutti quelli che si amano naturalmente. Di conseguenza, il
primo e principale comandamento
quello di amare Dio (3).

Forse a questo lo aveva portato


il suo orgoglio poco o niente affatto
combattuto.
Elogiato dal Salvatore, per aver risposto bene, il dottore della Legge si riemp di superbia, non credendo che
esistesse qualcuno che potesse essere
il suo prossimo, come se non esistesse
chi fosse in grado di equipararsi a lui in
giustizia. Per questo dice: Ma egli, volendo giustificarsi, disse a Ges: E chi
il mio prossimo?Lo assediavano, per
cos dire, alternativamente, i vizi: dopo la fallacia con cui aveva fatto la domanda, tentando, cade nellarroganza. Col chiedere: Chi il mio prossimo?, gi si mostra privo di amore verso il prossimo e, di conseguenza, si rivela privo di amore divino, poich, non
amando il fratello che vede, non pu
amare Dio che non vede(7).
Gli scribi e i farisei che alimentavano fra loro, giorno per giorno, la
propria indignazione contro i gentili,
come pure contro la stessa plebe giudaica avrebbero udito dal Maestro
una chiara e irrefutabile lezione, piena di calore, su come si deve trattare
il prossimo

laltra citt raggiunge quasi i mille


metri. Nellintraprendere il cammino partendo da Gerusalemme, dopo
aver percorso circa tre chilometri, si
giunge a Betania, dopo di che termina
la vegetazione e comincia per un lungo tratto una regione molto rocciosa. Ad una certa altezza, oggi si trova una locanda chiamata Buon Samaritano, il che sembra per far giustizia alla parabola. Tutto porta a credere che, di fatto, debba essere stato questo il luogo descritto dal Signo-

III La parabola: Chi ,


insomma, il mio prossimo?

re, poich nel corso dei secoli si moltiplicarono in questo luogo gli assalti,
e non soltanto di notte, ma in piena
luce del giorno. Inoltre, esistono ancora, non molto lontano da questalbergo, le rovine di una fortezza, prova evidente di quanto dovesse essere
pericoloso il luogo.
Il Vangelo cerca sempre di essere sintetico, motivo per il quale molti aspetti, magari secondari, delle
sue narrazioni non passano alla Storia. Per questo, non unesagerazione immaginarci quanto i dettagli psicologici e geografici furono attentamente elaborati dal Signore.
Per questa via scende, pare, un
giudeo, poich, non essendo stata
menzionata la sua razza, per esclusione si pu dedurre trattarsi soltanto
di un connazionale del levita e del sacerdote sopraggiunti dopo lassalto.
Invece, come vedremo, questimprecisione ha una profonda ragione des-

[30] Ges, riprendendo la parola, disse Un uomo scendeva da


Gerusalemme a Gerico e incapp
nei briganti che lo spogliarono, lo
percossero e poi se ne andarono,
lasciandolo mezzo morto.
Quante scuole e corsi di didattica si
moltiplicano in ogni dove! Comunque,
impossibile superare quella utilizzata dal Divino Maestro, nella sua vita pubblica. La creazione della figura
del Buon Samaritano semplicemente geniale. La stessa descrizione delle
circostanze geografiche nelle quali il
caso occorre di un colorito cos reale che per poco non lo giudichiamo un
vero e proprio fatto storico.
Gerusalemme dista da Gerico,
pressappoco, trenta chilometri e la
differenza di altitudine tra luna e

In quello
stesso istante
si trovava un
prossimo
straordinariamente
speciale,
ossia, lo
stesso Dio!

sere. Dalle caverne, o da dietro alle


rocce, spuntano alcuni assalitori che
spogliano il pover uomo e, avendo lui
certamente reagito, gli sferrano duri
colpi, abbandonandolo quasi privo di
vita in una pozza di sangue, impedito, pertanto di seguire il suo percorso normale.
Una volta delineata la drammatica situazione di questuomo e la fuga
dei banditi, la scena si arricchisce di
altri tre personaggi: un sacerdote, un
levita e un samaritano.

Il sacerdote e il levita violano


la Legge, per il fatto che
hanno il cuore indurito

[31] Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e


quando lo vide pass oltre dallaltra parte. [32] Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e
pass oltre.
La nazionalit giudaica e la rispettiva religione erano i pi elevati presupposti donore di tutto il popolo
eletto. Ora, quel ferito possedeva queste caratteristiche essenziali, e si vede
chiaramente quale fu lintenzione del
Divino Maestro nellidearlo come vittima, poich il sacerdote nellapprossimarsi gli dar solo unocchiata e
passer oltre. Si deduce che egli aveva terminato il suo servizio nel Tempio e ritornava a Gerico dove risiedevano molti di quelli della sua categoria. Non poteva essere pi provvidenziale questincontro fortuito. La Legge determinava come obbligo importante soccorrere qualsiasi ferito, soprattutto in stato preagonico.
Religione, nazionalit, abbandono,
niente ha mosso quel duro cuore di un
ministro di Dio chiamato alleroismo
della carit. Non ci difficile immaginare i ragionamenti che probabilmente ha elaborato a partire da quel
momento lungo tutto il percorso, per
tranquillizzare la sua tormentata coscienza: un uomo qualsiasi! Uno
sconosciuto, senza titoli. meglio che
neanche mi fermi, per non abbassarmi
Luglio 2007 Salvami

Regina15

dalla mia condizione. Erano le ragioni dettate dallorgoglio mal combattuto, e non cos raro, in quegli uomini
che avevano per vocazione la missione di estirpare questo stesso vizio negli altri e in se stessi. Inoltre, se lumilt fosse stata la sua compagna, non gli
sarebbe costato nulla, anche solo con
semplici parole, cercare di confortare quel povero ebreo. Una piccola sosta, senza fermarsi pi di tanto, fu tutto il suo sforzo. Assueta vilescunt, si
dice in latino; egli si era assuefatto alla
routine ormai intiepidita delle sue
funzioni liturgiche nel Tempio, come
era anche intossicato dallipocrisia degli scribi e farisei.
Non gli doveva essere estraneo un
certo calcolo delle spese da effettuarsi, nel caso egli si proponesse di soccorrere quella vittima derubata, spogliata e insanguinata, neppure avrebbe potuto contare su una ricompensa e, meno ancora su un recupero del
denaro utilizzato. Quel ministro non
si sarebbe potuto aspettare nulla come retribuzione per la perdita di tempo, lincomodo, il danno, ecc. Si manifest con forza il suo carattere interessato di un vile pragmatismo davanti a quel dramma.
Allestremo opposto della bont,
troviamo nel corso della Storia cuori
duri, crudeli e difficili da lasciarsi intenerire dai bisognosi. Nulla li muove
a compassione. L per caso, scendeva un esempio vivo di quest insensibilit dura come la pietra.
Quella scena, inframmezzata da
gemiti che imploravano soccorso e
misericordia, ispirava di pi ripulsa e
nausea che pena, in quel cuore pervaso damor proprio.
Per, la Legge era esplicitamente contraria ai suoi sentimenti degoismo (cfr. Es 23, 5), e lui non avrebbe
potuto abbandonare un suo fratello,
soprattutto in quelle circostanze.
Le stesse considerazioni sarebbero servite a caratterizzare il comportamento identico del levita che, subito
dopo, pass sempre per di l. Entrambi probabilmente avevano lasciato il
16Salvami Regina Luglio 2007

Tempio alla fine del loro orario di lavoro e scendevano a Gerico, citt che
ospitava la met dei servitori religiosi.

Misericordia del samaritano

[33] Invece un Samaritano, che


era in viaggio, passandogli accanto
lo vide e nebbe compassione. [34]
Gli si fece vicino, gli fasci le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo
port a una locanda e si prese cura di lui. [35] Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede
allalbergatore, dicendo: Abbi cura
di lui e ci che spenderai in pi, te
lo rifonder al mio ritorno.
Completamente differente fu la
reazione del samaritano. Senza tener conto dellodio razziale che violentemente li separava, nonostante
si trattasse di un suo nemico, la sua

Niente ha
mosso quel duro
cuore di un ministro
di Dio chiamato
alleroismo della
carit. Del tutto
differente fu
la reazione del
samaritano
incompatibilit religiosa si trasform, nel medesimo istante, in commiserazione. Il Vangelo raccoglie i meravigliosi dettagli della divina parabola elaborata da Ges per il dottore della Legge: il samaritano si manifesta un eroe della carit a partire dal
suo smontare dal giumento, per prestare in loco tutte le cure possibili a
quei tempi, conducendo la vittima ad
un alloggio, fino a contrarre un debi-

to con loste, affinch questi dispensasse tutte le cure che poteva al povero giudeo. Si capisce, dal contratto
proposto e accettato, che egli era un
mercante di fiducia e molto stimato
dal padrone della locanda.

[36] Chi di questi tre ti sembra


sia stato il prossimo di colui che
incappato nei briganti?. [37]
Quegli rispose: Chi ha avuto
compassione di lui. Ges gli disse: Va e anche tu fa lo stesso.
Di nuovo Ges risponde al dottore della Legge con unaltra domanda,
sembrando a prima vista desideroso
di deviare un po dalla sostanza della tematica proposta dal consulente.
Questapparente deviazione, intenzionalmente condotta a buon fine dal
Divino Maestro, una chimera che
attira lattenzione della maggior parte dei commentatori, dando loro loccasione per sollevare le pi svariate
ipotesi. Mettiamo dunque in evidenza la pi saggia e lucida di queste:
A mio modo di intendere, Cristo
vuole assolutamente dimostrare in modo generale che ogni uomo nostro prossimo; ma lo fa in un modo che si adatta
a quel dottore con cui stava conversando. Questi pensava che solo i giusti, o solo gli amici, o almeno solo i giudei, erano
il suo prossimo. E le stesse parole della
Legge gli hanno fornito loccasione di errare, perch in ebraico prossimo significa
lo stesso che amico e compagno. Cristo
ha voluto, dunque, liberarlo da questerrore e obbligarlo a riconoscere e confessare che prossimo non era solo il giudeo
verso il giudeo, ma anche il samaritano
nei confronti del giudeo, in altre parole il
nemico nei confronti del nemico. E se lo
stesso nemico era prossimo per il nemico, ogni uomo deve considerarsi prossimo riguardo allaltro.
Dimostr questo con la migliore e la
pi efficace delle argomentazioni, ossia , di fatto, facendo vedere che il nemico era stato prossimo verso il nemico, cio, il samaritano verso il giudeo,
poich aveva fatto quello che carat-

Franois Boulay

teristico del prosre, disobbedisce alla


simo, cio aiutare.
Legge divina e si diPer questo Cristo ha
mentica del suo Preproposto la paraboziosissimo Sangue
la con lesempio di
versato sul Calvario.
un samaritano (8).
Questo amore deve essere universale
Nella stessa diree non possiamo apzione, fa la seguenpoggiarci su pretete considerazione
sti, apparentemenun noto commentate legittimi, per non
tore moderno:
praticarlo, come il
La domanda di
sacerdote e il levita
Cristo stata fatta
della parabola. Escon intenzione spesi certamente erano
ciale. Il dottore delincaricati di missiola Legge Gli ha chieni buone e da questo chi era il prosste ritornavano alsimo per lui. E Crile loro case, per,
sto [a sua volta], ha
procedettero in machiesto: Chi ha agito
lo modo con il bisocome prossimo? In
gnoso.
questo modo, con un
Non pochi autoesempio pratico, ha
ri applicano la parafatto vedere che ogni
bola allo stesso Geuomo prossimo
s Cristo, con molper tutti gli uomini.
ta devozione. Non
Ragion per cui deve
sar di cattivo gusto
essere prossimo a
se la applichiamo a
lui in tutte le sue nenoi stessi, chiedencessit. il paradosdoci quali sono staso orientale che serLa parabola del Buon Samaritano costituisce un esempio effettivo
ti, in generale, i nove da massima pedae affettivo di amore a Dio, senza il quale non esiste Religione, e di
stri comportamenti
gogia. Tale stata la
amore al prossimo, senza il quale non c amore a Dio
e reazioni di fronte
lezione del magistero
Vetrata del Buon Samaritano
ai bisognosi di qualdi Cristo(9).
Chiesa di San Patrizio New Orleans (USA)
siasi specie.
Ha tutte le ragioni Maldonado nel fare questa sua
Al di l di queste circostanze, il
analisi, poich non era tanto esplici- popolo giudeo possedeva una missioto per un giudeo il concetto di prossi- ne universale. A lui era stato affida- 1 Apud San Tommaso d Aquino, Catena Aurea.
mo, per varie ragioni: per la sua sto- to il tesoro spirituale di cui si sarebbe
ria e per la sua legge, prima di tutto. dovuta alimentare tutta lumanit.
2 Don Juan de Maldonado SJ, Comentrios a los Cuatro Evangelios, BAC,
Quando i giudei si mescolavano con
Di qui questa bellissima paraboMadrid, 1951, pag. 545.
altri popoli, finivano sempre per ca- la composta dal Divino Maestro, che
dere nellidolatria. Daltra parte, basti si allontana un po dalla morfologia 3 Apud San Tommaso d Aquino, Catena Aurea.
considerare come la Terra Promessa delle altre, nelle quali il simbolismo si
si localizzava tra mare, deserti e mon- estende su tutti i sostantivi e aggetti- 4 Maldonado, op. cit., pag.546.
tagne, separando, geograficamente, il vi. Essa costituisce un esempio effet- 5 Id., ibid.
popolo giudeo dagli altri. Di qui les- tivo e affettivo di amore a Dio, sen- 6 SantAmbrogio, op. cit. id.
sere molto ristretto per loro il vero si- za il quale non esiste Religione, e di 7 San Cirillo, op. cit. ibid.
gnificato di prossimo. E se tra loro amore al prossimo, senza il quale non 8 Don Juan de Maldonado, op. cit.,
pag. 548.
si ritenevano fratelli, con gli altri, vi- c amore a Dio.
vevano in unantipatia istintiva portaChi dice di amare Dio, ma non
9 Don Manuel de Tuya OP, Biblia
ta, non rare volte, fino allodio.
ama il suo prossimo, oltre a menti- Comentada, BAC, 1964, pag. 839
Luglio 2007 Salvami

Regina17

Foto: Victor Toniolo e Gustavo Kralj

Incontro di Benedetto
XVI con i movimenti
ecclesiali, alla vigilia di
Pentecoste del 2006

I movimenti laici e la Grande


Missione Continentale
La Grande Missione Continentale convocata dalla CELAM
esige che tutte le forze della Chiesa si mobilitino, che i fedeli
e movimenti laici si uniscano ancor pi ai loro pastori e non
risparmino sforzi per rispondere allappello di Cristo.

iovanni un giovane estremamente allegro e gioviale. Durante i fine settimana, lo vediamo guidare un
gruppo di ragazzi che, dopo cena, percorrono le strade della citt, cantando e facendo una gazzarra poco consona alla tranquillit della notte
e alla pacatezza del borgo. Alcuni vicini

18Salvami Regina Luglio 2007

Jos Antonio Dominguez


si sentono infastiditi, protestano anche
con i suoi genitori. Ma la giovent ha
bisogno di espandere la sua allegria, e
lo fa alle volte in forma troppo rumorosa e anche un po stravagante. Il padre
di Giovanni, un ricco commerciante di
tessuti, comprende questaspetto della
situazione ed compiacente riguardo
le birichinate di suo figlio. Alla fin fine,

sente, in fondo, un discreto orgoglio per


il fatto che lui il leader della giovent
del posto. E per questo, nonostante la
sua avidit per il denaro, tollera le spese, un po eccessive, che il figlio fa con i
suoi amici e la sua passione per i vestiti
appariscenti e lussuosi. Oltre tutto, il ragazzo il suo braccio destro nellimpresa, e finisce per essere pi vantaggioso

chiudere gli occhi su alcune spese che,


nella somma generale degli affari, non
risultano che uninfima parte
Giovanni nato, quando suo padre era in viaggio, per la Francia, per
stabilire relazioni con i suoi partner
commerciali. Interamente assorbiti
dallattivit impresariale, padre e madre non hanno dato una grande importanza alleducazione umana e culturale del figlio. E non appena let
lo ha permesso, Giovanni ha abbandonato gli studi ed ha cominciato ad
aiutare il padre nellimpresa.

Improvviso mutamento
del destino
Il giovane Giovanni aveva tutto per
essere felice. Una famiglia molto unita, amici per tutte le ore, affari prosperi e molto prestigio in citt. Tutto
gli sorrideva, fino a che un giorno lala
nera della tragedia gratt da lui. Si trov aggredito da una grave malattia che
lo costrinse a letto per lungo tempo.
Lontano dalle agitate esteriorit nelle
quali aveva sempre vissuto, egli pass
per un esteso periodo di isolamento di
cui, nel frattempo, approfitt la Provvidenza come occasione di profonde
riflessioni. Quando si alz dal letto,
per iniziare una prolungata convalescenza, non era gi pi la stessa persona. Tutto quanto faceva prima la gioia della sua vita, lasci di avere per lui
sapore.: nemmeno i negozi del padre,
nemmeno gli amici, nemmeno la buona tavola che tanto apprezzava, nemmeno i vestiti di lusso, niente di tutto
questo lo attirava. Si sarebbe detto che
lavversit aveva mutato il suo modo di
essere. Per, nella sua anima nasceva
il desiderio intenso e gioioso di imitare Nostro Signor Ges Cristo, soprattutto nella povert e nellamore verso
i poveri. Decise allora di abbandonare
tutto impresa, famiglia, amici e piaceri per seguire Cristo e dedicarsi ai
poveri, essendo povero come loro.

Conversione e incomprensioni
Inizialmente, non trov chi lo accompagnasse e dovette sopporta-

re molte incomprensioni, tanto della


sua famiglia come dei suoi coetanei.
Ma a poco a poco lesempio dellautenticit della sua vita di altruismo
cominci a trascinare alcuni compagni. E, sebbene laici, cominciarono
a dedicarsi allevangelizzazione della
societ. Il loro modo di vestire, estremamente povero una semplice tunica, senza nessun ornamento n insegna -, causava perplessit, e per
questo erano respinti e presi in giro
in molte citt. Ad un certo momento, Giovanni decise di andare a Roma, accompagnato da questo piccolo
gruppo iniziale di discepoli, ad esporre al Papa le sue intenzioni e ottenere lapprovazione pontificia. E grazie
allinfluenza di un Cardinale amico,
Giovanni riusc ad essere ricevuto in
udienza dal Santo Padre, che fin per
riconoscere la sua opera.

Fondazione di unopera
provvidenziale
Nasceva cos un nuovo movimento ecclesiale che subito si sarebbe diffuso in tutta la Chiesa. Inizialmente formato soltanto da laici, subito
si unirono numerosi chierici, venendo a costituire in poco tempo uno dei
pi numerosi e attivi movimenti della Chiesa, al quale non manc un ambio ramo di terziari che, vivendo nel
mondo, cercavano di seguire la spiritualit ed il carisma del Fondatore.
Questa storia della nascita di un
nuovo movimento ecclesiale interamente veridica, nelle sue linee generali. Se essa si fosse verificata nella nostra epoca, in un qualsiasi paese dellOccidente, nessuno si sarebbe meravigliato, ma nella realt i fatti sopra esposti sono molto pi antichi: tutto questo capit circa 800 anni fa, in Italia.
Giovanni non niente pi che il
nome di Battesimo di quello che pass
alla Storia come il Poverello di Assisi, San Francesco. Franois il nome
dato da suo padre al ritorno del viaggio in Francia, forse come omaggio alla sua sposa, che era di questo paese.

Secolarizzazione della
societ e perdita di fedeli
Alla sua epoca, la Chiesa dopo un
periodo di apogeo e crescente influenza nella societ affrontava una grave
sfida, poich lEuropa aveva avuto un
rapido progresso materiale e culturale, accompagnato da un apprezzamento eccessivo per le ricchezze e lo sfarzo, portando un conseguente raffreddamento della vita religiosa. Senza
parlare delle dottrine eterodosse che
si diffondevano per il Vecchio Continente e turbavano la fede dei fedeli.
Lo Spirito Santo suscit allora un
nuovo movimento ecclesiale per innalzare una barriera al desiderio sfrenato
di lusso e di godimento della vita.
Secolarizzazione della societ, diremmo al giorno doggi. Dunque, per
venire incontro alle necessit di ogni
epoca, Dio non smette mai di suscitare nuovi carismi come soluzione
provvidenziale.
I discepoli di Francesco dAssisi
percorrevano le citt evangelizzando il popolo, usando lunico mezzo di
comunicazione disponibile allepoca:
la predicazione nella piazza pubblica.
E riuscirono a ravvivare il fervore religioso dei fedeli. A tal punto che rapidamente si costitu un movimento laico, il Terzo Ordine Francescano, formato da laici che nella societ temporale facevano brillare il carisma di San Francesco.

Il monachesimo dellOriente: uno


dei pi antichi movimenti laici
I francescani non furono gli unici originati da un movimento laico. Non pochi ordini religiosi nacquero, nel passato, in forma analoga a tanti movimenti
ecclesiali del presente. Quasi si potrebbe dire che questi movimenti sono una
novit gi antica, nella Chiesa, come
tanto poeticamente scritto nellEcclesiaste: Ci che stato sar, e ci che si
fatto si rifar; non c niente di nuovo sotto il sole. C forse qualcosa di cui si possa dire: guarda, questa una novit?
Proprio questa gi stata nei secoli che ci
hanno preceduto.(Ecl 1, 9-10).
Luglio 2007 Salvami

Regina19

Nei movimenti ecclesiali


possiamo vedere i
segni della multiforme
presenza e dellazione
santificatrice dello Spirito
Santo nella Chiesa e
nella societ attuale, ha
affermato il Papa
Sessione inaugurale della
V Conferenza Generale
del CELAM Santuario di
Aparecida (Brasile)

Tours introdusse linnovazione di includere chierici


tra i monaci, affinch non
mancassero loro i sacramenti.

La reazione dello
Spirito Santo ai mali
della societ moderna

Il monachesimo dei primi secoli, in


Oriente, per esempio, nacque anche
per iniziativa dei laici. Il primo monaco del deserto di cui si abbia notizia
San Paolo eremita, in Egitto. Appartenente ad una famiglia benestante, durante la persecuzione di Decio fugg
per il deserto con paura di essere denunciato come cristiano e di non aver
forza per sopportare le terribili sofferenze a cui sarebbe stato sottomesso
dai giudici dellImpero Romano. E per
sfuggire al martirio di sangue, si consegn a quello della solitudine nel deserto. Molti seguirono il suo esempio, non
solo per sfuggire alle crudeli persecuzioni dei Deci, ma anche alle non meno pericolose sedizioni del mondo pagano. E cos i deserti dellEgitto si sono popolati di monaci solitari. San Pacomio fu il primo a riunire un gruppo
di monaci sotto una regola, affinch si
aiutassero reciprocamente, evitando
gli inconvenienti della vita solitaria. Arriv a raggruppare circa settemila discepoli, avendo monasteri con pi di
mille monaci. Solo quando il movimento ecclesiale del monachesimo pass in
Occidente avvenne che San Martino di
20Salvami Regina Luglio 2007

La nascita del monachesimo non smette di


avere una certa somiglianza col sorgere dei Movimenti Ecclesiali dei nostri
giorni. Non si tratta ora di fuggire alle persecuzioni dei romani, ma di far
fronte alla secolarizzazione della societ moderna, i cui effetti non sono meno nefasti di quelli delle persecuzioni
cruente. Quanti cristiani, illusi dal fascino del consumismo, lasciano raffreddare la Fede e sono tentati dallateismo
pratico? Continuano a credere in Dio,
ma vivono girandoGli le spalle.
Per reagire a questa crescente secolarizzazione, laici in numero sempre maggiore si associano con lobiettivo di vivere pi intensamente il messaggio del Vangelo e, allo stesso tempo, di influenzare il mondo moderno
col loro esempio di vita e il loro operato apostolico.
Il Concilio Vaticano II ha distinto
questo soffio dello Spirito e ha aperto ampiamente le porte della Chiesa
a queste nuove realt, le quali hanno conosciuto uno sviluppo notevole.
Nel 1998, in occasione del Congresso Mondiale dei Movimenti Ecclesiali, il Papa Giovanni Paolo II ha fatto riferimento a circa 50 istituzioni l

rappresentate. Oggi, esistono gi 122


movimenti di laici, con approvazione
pontificia, registrati nel Repertorio di
Associazioni Internazionali di Fedeli,
del Pontificio Consiglio per i Laici.

Giovanni Paolo II: una


risposta provvidenziale
Gli ultimi Papi hanno incoraggiato
lo sviluppo dei movimenti ecclesiali,
specialmente il servo di Dio Giovanni
Paolo II, che ha messo in risalto la sua
provvidenzialit: Nel nostro mondo,
spesso dominato da una cultura secolarizzata che fomenta e reclamizza modelli di vita senza Dio, la fede di tanti viene
messa a dura prova e non di rado soffocata e spenta. Si avverte quindi, con urgenza la necessit di un annuncio forte
e di una solida ed approfondita formazione cristiana. Quale bisogno vi oggi di personalit cristiane mature, consapevoli della propria identit battesimale, della propria vocazione e missione nella Chiesa e nel mondo! Quale bisogno di comunit vive! Ed ecco, allora,
i movimenti e le nuove comunit ecclesiali: essi sono la risposta, suscitata dallo Spirito Santo, a questa drammatica
sfida di fine millennio. Voi siete questa
risposta provvidenziale (Discorso ai
partecipanti del Congresso Mondiale
dei Movimenti Ecclesiali, 30/05/1998).

Benedetto XVI: Segnale


luminoso della bellezza di
Cristo e della Chiesa
Seguendo lesempio del suo predecessore, anche il Papa Benedetto
XVI, con eloquenti e stimolanti parole, ha chiamato i laici a lanciarsi
nellapostolato, in un suo messaggio
al II Congresso Mondiale dei Movimenti Ecclesiali e Nuove Comunit:
I Movimenti ecclesiali e le nuove
Comunit sono oggi segno luminoso
della bellezza di Cristo e della Chiesa,
sua Sposa. Voi appartenete alla struttura viva della Chiesa. Essa vi ringrazia per il vostro impegno missionario,
per lazione formativa che sviluppate
in modo crescente sulle famiglie cristiane, per la promozione delle vocazio-

ni al sacerdozio ministeriale e alla vita consacrata che sviluppate al vostro


interno. Vi ringrazia anche per la disponibilit che dimostrate ad accogliere le indicazioni operative non solo del
Successore di Pietro, ma anche dei Vescovi delle diverse Chiese locali, che sono, insieme al Papa, custodi della verit e della carit nellunit. Confido nella vostra pronta obbedienza.() Vi sostenga la partecipazione alla preghiera
della Chiesa, la cui liturgia la pi alta
espressione della bellezza della gloria di
Dio, e costituisce in qualche modo un
affacciarsi del Cielo sulla terra.Vi affido allintercessione di Colei che invochiamo come la Tota pulchra, la Tutta
bella, un ideale di bellezza che gli artisti hanno cercato sempre di riprodurre nelle loro opere, la Donna vestita di
sole (Ap 12,1) in cui la bellezza umana si incontra con la bellezza di Dio.

La risposta di Dio per


i nostri giorni
In ogni epoca storica la Chiesa ha
saputo rispondere alle necessit spirituali dei suoi contemporanei. Con
la penitenza, San Francesco e i francescani hanno combattuto la vita di
peccato che minava la societ del loro tempo; con la predicazione, San
Domenico e i suoi hanno vinto i movimenti eretici; SantIgnazio e i gesuiti hanno frenato lavanzata del protestantesimo. Oggi la sfida della Chiesa
combattere lindifferenza religiosa.
Tale preoccupazione stata patente
nella V Conferenza del CELAM, per
la quale sono stati convocati rappresentanti di cinque movimenti ecclesiali: Mons. Filippo Santoro, Comunione e Liberazione; Don Jos Mara Folque, Neocatecumenale; Luis Jensen y
Sra., Famiglia di Shenstat;Luis Fer-

nando Figari, Sodalizio di Vita Cristiana;Moyss Azevedo, Shalom.


Qui stato lanciato un coraggioso
piano pastorale: La Grande Missione Continentale, che convoca tutti
i battezzati ad essere missionari, andando alla ricerca dei cattolici che si
sono allontanati e di quelli che conoscono poco Ges Cristo.
Non sar questa una risposta suscitata dallo Spirito Santo per far fronte
alle sfide del giorno doggi?
La risposta, senza dubbio, affermativa. E per questo necessario che
tutte le forze della Chiesa si mobilitino,
che i fedeli e i movimenti laici si uniscano ancor pi ai loro pastori e non risparmino sforzi per rispondere allappello di Cristo. In questo modo, la societ moderna latino-americana riprender con forza le vie della trascendenza
e della speranza nel Regno di Dio.

Per la V Conferenza del CELAM, realizzata in maggio nel Santuario di Aparecida,


sono stati convocati rappresentanti di cinque movimenti ecclesial
Santa Messa di inaugurazione della V Conferenza Generale del CELAM Santuario di Aparecida (Brasile)

Luglio 2007 Salvami

Regina21

SantElisabetta di Portogallo

La Regina della
bont e della pace
Madre e regina, buona e decisa, coraggiosa e pacificatrice,
fu amata con passione dai suoi sudditi. Il suo segreto:
lamore a Ges crocefisso sopra ogni cosa.

hi abbia mai avuto la


piacevole opportunit
di visitare Coimbra, si
sar certamente stupito per le sue numerose meraviglie: dal prezioso sepolcro
di Don Afonso Henriques, fondatore del Regno del Portogallo, ai vari e
bei parchi che adornano la citt. Risplende ancora la storica Universit
che, attraverso le sue solide radici e
raffinati frutti, listituzione che rappresenta la maggior espressione della
Lingua Portoghese.
Tuttavia, chi viene da lontano non
pu fare a meno di notare il sincero
affetto degli abitanti verso la loro illustre protettrice, la Regina SantElizabetta: langelo di bont e di pace che
il Signore ha inviato in Portogallo.
Curiosamente, SantElizabetta non
portoghese di nascita. La mano della Provvidenza ha voluto coglierla
nel suolo dAragona, dove venuta
al mondo nel lontano 1271. Lha preceduta in nobilt e santit la sua prozia, SantElizabetta dUngheria, da cui
ha ereditato, oltre al nome, i pi eccelsi predicati. La piccola figlia di Pietro

22Salvami Regina Luglio 2007

Carmela Werner Ferreira


III dAragona e di Costanza di Sicilia
stata, sullesempio di sua zia, grande seguace di San Francesco dAssisi
e unanima tutta rivolta verso i poveri e i bisognosi.
Ha pacificato animi e guerre dalla culla fino allora della sua morte, e
non c stato tra il primo nobile e lultimo malato chi si sia sottratto alla sua
cos benefica influenza. Tutti si allontanavano da lei disposti a riconciliarsi
con Dio e a perdonare il prossimo.

zo in modo da poter godere della sua


compagnia. Le ragioni pi profonde
per la quale non voleva separarsi da
lei erano il visibile influsso di benedizione e la soavit che emanava dalla
sua persona. In un ambiente pieno di
tensioni e gravose incombenze, quel
prezioso tesoro addolciva i cuori. Dopo la morte di Giacomo I, linfante rimase ancora qualche anno con i suoi
genitori. Molto presto sarebbe diventata regina del Portogallo.

Una bambina che


addolciva i cuori

Nella corte del Portogallo

Al tempo della sua nascita, era in


corso una disputa tra suo padre e suo
nonno. Da tempo questi non si parlavano, perch il nonno, Giacomo I,
il Conquistatore, nonch re dAragona, non approvava il matrimonio del
figlio Pietro con Donna Costanza.
Quando nacque la Santa bambina,
le discordie domestiche si spensero e
nella casa reale si stabil una grande
armonia.
Lintrepido nonno non nascondeva
la sua predilezione per la nipotina insistendo perch fosse educata a palaz-

Nel 1282 part per le terre lusitane,


per contrarre matrimonio con Don
Dinis, appena salito al trono. Non si
era mai vista in quella corte una sovrana di cos grande modestia e amabilit. Il suo raccoglimento e la sua unione con Dio ben presto conquistarono il popolo, che subito ricompens
lamore di cui era oggetto. Ad aumentare la fiducia di tutti nella giovane sovrana, contribu la pace che ella ottenne, appena arrivata, tra Don Dinis e il
fratello che gli contendeva la corona.
La sua vita a corte fu una ricerca
costante del soprannaturale. Senza

Sergio Hollmann

ta Messa nel suo oratorio con lo spirito assorto in sante considerazioni. Gi ad otto anni det recitava
lUfficio Divino, aggiungendo in seguito
la recitazione quotidiana dei salmi penitenziari ed altre devozioni in onore dei Santi e della Madonna.
La sua devozione
a Maria Santissima
stata tenera e feconda, trasmettendo alla posterit unimpronta indelebile per
la spiritualit lusobrasiliana: il patrocinio dellImmacolata
Concezione. Infatti,
fu SantElizabetta a
sceglierLa come patrona del Portogallo
e fece in modo che si
Santa Isabella del Portogallo,
celebrasse per la pridi Francisco de Zurbarn Museo del Prado, Madrid
ma volta la sua festa,
mai tralasciare alcun obbligo impo- l8 dicembre 1320, quando i fulmisto dalla condizione di regina, il suo ni delle dispute teologiche in favore
cuore non rimase mai imprigionato della Concezione Immacolata di Main questa terra. Era presente in tut- ria diffondevano i loro primi bagliori.
te le festivit del regno e sinceramenSofferenza di sposa e regina
te si rallegrava insieme al suo popolo; si cingeva con la corona e portava i
Sostenuta cos dalle forze divine,
vestiti pi ricchi per ricevere, a fianco si prepar per le grandi croci e i disdel re, le illustri autorit che veniva- sapori che laspettavano. Dopo la nano ad onorarla e a mettersi al suo ser- scita dei suoi due figli, Costanza e Alvizio. In tali circostanze, non mai di- fonso, la Regina Santa sopport eroiventata vanitosa e non ha mai deside- camente la vita dissoluta che Don Dirato quelle glorie per se stessa. Si giu- nis cominci a condurre. Senza nepdicava una peccatrice e avrebbe pre- pure mormorare o perdere la pazienferito mille volte essere povera piut- za, ella preg molto e fece penitenza
tosto che possedere tutti i tesori reali.
per la conversione del sovrano.
Assistette con una sofferenza ancoPrecorritrice della devozione
ra maggiore alle ostilit tra governanti
allImmacolata
cristiani suoi parenti, che per ambizioLa preghiera e la vita di devozione ne si contendevano le terre e gli onori
hanno esercitato un ruolo primordiale e, come conseguenza delle loro pretenella sua esistenza e sono state la cau- se, causarono spargimenti di sangue.
Coraggiosamente, SantElizabetta
sa di tutte le conquiste che ella ha ottenuto per il bene del regno e delle ani- si erse in tutta la sua statura e impeme. Ogni mattina assisteva alla San- d lo scoppiare di un gran numero di

combattimenti. Don Dinis e Don Alfonso fratello del re erano sul piede di guerra per la corona del Portogallo. Lo stesso re suo sposo aveva con
il monarca di Castiglia, Sancho IX, serie controversie riguardo alle frontiere tra i regni. Anni pi tardi, Don Fernando IV di Castiglia suo genero
e Don Giacomo II di Aragona suo
fratello nutrivano reciprocamente
una feroce inimicizia che si stava avviando verso un terribile scontro. Suo
fratello, Federico da Sicilia e Roberto
da Napoli si facevano guerra violentemente per ragioni politiche
Quante lacrime questo quadro desolante costato al suo retto cuore!
Elevando costanti preghiere a Dio e
implorando ognuno di questi sovrani
di ascoltare la voce della giustizia, ella
usc vittoriosa in tutte le contese nelle quali intervenuta. La Regina Santa prov che la pace non si deve tanto
a trattati e a considerazioni di carattere economico quanto alle anime sante che placano lira e lodio per mezzo
della mansuetudine e della clemenza.

Coraggio e intrepidezza di madre


La pi struggente situazione fronteggiata da SantElizabetta, che le costata maggiori sofferenze e angustie, fu
quella di affrontare la ribellione di suo
figlio contro il re. Desideroso di giungere subito al comando del regno e giudicando che la corona tardava molto a
venire, linvidioso erede volle proclamarsi re e dichiar guerra a Don Dinis.
Disprezzando tutti i buoni esempi
che sua madre gli aveva sempre dato,
organizz un esercito e affront colui
che gli aveva dato la vita.
Da un lato il re marciava in testa
ai suoi uomini, disposto a tutto pur
di mantenere la carica che gli spettava per diritto. Dallaltro, il figlio insolente lo sfidava disprezzando il comandamento divino che lo obbligava
ad onorare il padre e la madre. Nel
momento in cui il silenzio nei due
campi nemici indicava linizio della
battaglia, apparve la figura intrepida
della regina: con la sua veloce cavalLuglio 2007 Salvami

Regina23

P. Timothy Ring

catura, squarci larena della discordia e si interpose tra le creature che


pi amava in questo mondo, per implorare il perdono e la pace.
Il suo sguardo, sempre pieno di
dolcezza, si rivolse questa volta severo e penetrante verso il figlio ambizioso: Come ti permetti di procedere in questo modo? Ti pesa cos tanto lobbedienza che devi a tuo padre
e signore? Che cosa puoi aspettare tu
dal popolo nel giorno in cui ti toccher governare il regno, se stai legittimando il tradimento con questo cattivo esempio? Insomma se non ti
servono i miei consigli e il mio affetto di madre, temi almeno lira di Dio,
che giustamente castiga gli scandali!
Sarebbe stato possibile resistere a
questappello materno, fatto davanti a migliaia di sudditi? Pentito e tutto confuso, il figlio singinocchi senza replicare, chiese perdono al re e
gli giur fedelt. Ancora una volta
la Regina Santa aveva allontanato le
nere nubi dallorizzonte ed aveva fatto brillare, per la gioia di tutti, larcobaleno della pace.

Una canonizzazione singolare

La carit e lamore ai poveri


Al pari del suo spirito pacificatore, fu nella pratica della carit e
nellamore verso i poveri che il suo
amore a Dio si proiettato interamente. Si dedic talmente ai deboli, si
prese cura degli infermi, fond ospedali e protesse ogni categoria di invalidi, al punto che non possibile trovare spiegazione umana per la fecondit portentosa delle sue iniziative.
Quando la dolce regina usciva dal
palazzo, una moltitudine di sventurati la seguiva, chiedendo aiuto, e mai
nessuno di loro si ritirava senza essere
generosamente ascoltato. Le piaceva
prendersi cura personalmente dei lebbrosi pi ripugnanti, curare le piaghe
e lavare loro i vestiti; avviava ad una
vita dignitosa gli orfani e le vedove e
fino allora della morte non abbandonava gli sventurati, per i quali provvedeva ad una sepoltura degna e faceva
celebrare Messe in suffragio delle lo24Salvami Regina Luglio 2007

Il giorno 4 luglio del 1336, mentre


faceva da intermediaria in un processo di pace ad Estremoz, venne Maria Santissima a prenderla per la patria definitiva, dove avrebbe goduto
la gloria eterna. Mentre tutti piangevano per la perdita incalcolabile, lei
si rallegrava per essere nellimminenza del possesso definitivo di Dio a cui
aveva tanto ben servito. Le sue ultime parole furono: Maria, Madre della grazia, Madre di misericordia, proteggici dal nemico e accoglici nellora
della morte. Era suo desiderio essere sepolta a Coimbra, nel convento di
Santa Chiara, da lei fondato.
La sua memoria rapidamente oltrepass le frontiere del regno e la
fama di quella sovrana che fu il pi
bellornamento del glorioso Portogallo si diffuse in tutto lorbe cristiano.

stata Santa Isabella a scegliere


lImmacolata Concezione come
patrona del Portogallo
Statua dellImmacolata Concezione
che si venera nel Santuario del
Sameiro Braga (Portogallo)

ro anime. A corollario della sua fede


incrollabile, non erano pochi i malati
che grazie alla sua presenza ne venivano fuori completamente guariti.

Muore come terziaria francescana


Alla morte di Don Dinis, nel 1325,
Santa Isabella aveva 54 anni det, e ne
visse ancora undici. In questo periodo abbracci lOrdine Terziario di San
Francesco e abbandon le pompe della
corte, al fine di vivere esclusivamente
nella preghiera e nella carit. Quando
la sua virt eroica e la dedizione totale
di se stessa attinsero il massimo splendore, era pronta per regnare in Cielo.

Il modo singolare con cui Santa


Isabella stata canonizzata serve bene a dimostrare che, se volont di
Dio glorificare uno dei suoi figli illustri, nessun ostacolo umano in grado di impedirglieLo.
Innumerevoli sono stati i miracoli ottenuti presso il suo corpo, che rimaneva sorprendentemente incorrotto ed esalava un balsamo odoroso. In Portogallo e in Spagna i devoti
erano ansiosi di vederla sugli altari e
di dedicare chiese in suo onore. I sovrani che da lei discendevano insistevano presso le autorit ecclesiastiche
per accelerare il processo.
Allinizio del sec. XVII, la canonizzazione era lultima tappa di una
serie dautorizzazioni concesse dalla Santa Sede per la venerazione
dei santi. In questo modo, era comune che soltanto in alcune diocesi
o regioni si potesse celebrare un beato, mentre uscendo da quella giurisdizione il culto non fosse pi ufficiale. Questo sistema, sommato ad
una serie di numerose canonizzazioni in quel periodo, fin per portare il Papa Urbano VIII ad istituire un sistema minuzioso e cauto per

ve infermit, con febbri maligne e gi


quasi senza speranza di sopravvivenza, si ricord della regina del Portogallo. Tanto si parlava del suo amore
per i malati, del suo instancabile zelo
per curare loro il corpo e lanima
Anche il Papa si raccomand a lei, dimenticandosi della sua prudente riserva verso i giusti di Dio.
Ecco che il giorno dopo si svegli
bene, senza pi correre nessun pericolo di vita! Rimase cos commosso
nel vedere la bont della sua protettrice che mut il suo parere. Avrebbe canonizzato, con una speciale eccezione, la regina del Portogallo, e lo
avrebbe fatto con il cuore grande,
mettendosi pure lui tra le fila dei suoi
devoti. Cos si spiega la magnifica cerimonia che si svolse nella Basilica di
San Pietro, il 25 maggio del 1625. N
prima n dopo di allora, nei 21 anni
del suo pontificato, Urbano VIII canonizz un altro santo.

Com eloquente lesempio che


ci ha dato la buona regina SantElizabetta, che si aperta senza riserve
al messaggio del Vangelo ed ha compreso che il tempo breve e laspetto di questo mondo passa! Affrontando le amare conseguenze del vizio e
della vanagloria che la circondavano,
lei mantenne lintegrit di chi non si
consegnato al peccato ed ha corrisposto con gioia ai disegni divini.
A Coimbra conservato un prezioso manoscritto contenente queste belle parole a suo riguardo: La
Croce e le spine del mio Signore sono
il mio scettro e la mia corona. Ecco il segreto di tutti i meravigliosi
frutti che lei ha colto nel corso della sua vita: lamore a Ges crocefisso sopra ogni cosa. Seguiamo la scia
luminosa lasciata da chi solo anela
ai beni del cielo, e otterremo anche
noi linestimabile dono della pace
per i nostri giorni.
Gustavo Krajl

lammissione di nuovi beati nel novero dei santi.


Con questintuito riformatore, non
appena sal al soglio pontificio, dichiar subito che non avrebbe dovuto canonizzare nessun santo! Proprio
allora che tutto propiziava la glorificazione definitiva della cara Regina
ElizabettaChe cosa fecero i devoti riconoscenti? Raccomandarono al
cielo il filiale intento, ed ottennero
con la preghiera quello che con mezzi
umani non erano riusciti ad ottenere.
Dopo aver inviato numerose lettere
a sostegno della richiesta, ed anche un
rappresentante il quale insistette molto
presso Urbano VIII, tutto quello che
Filippo IV, il sovrano a quei tempi regnante, riusc ad ottenere fu che il Papa, per educazione e cortesia, accettasse una statua della veneranda regina.
Nel frattempo, aleggiava un disegno superiore sopra lintricato caso.
Il Papa essendo caduto in una gra-

Santa Isabella evita che il principe ribelle, suo figlio, inizi una battaglia contro il suo stesso padre, suo sposo.
Santa Isabel calma suo figlio, Chiesa del Terzo Ordine Francescano Salvador (Brasile)

Luglio 2007 Salvami

Regina25

Il Cardinale
Franc Rod rende
visita agli Araldi
del Vangelo
Quello che nato qui ha in tutto
e per tutto lapparenza di un miracolo.
Questo miracolo nasce da cuori pieni
damore di Dio, e pieni di fede.
Don Edwaldo Marques

elle Sacre Scritture,


le occasioni di grandi favori divini erano non di rado precedute da messaggeri straordinari. Tre angeli fecero visita ad Abramo nel deserto, comunicandogli che la sua sposa Sara avrebbe concepito un figlio. Secoli pi tardi, il grande profeta Samuele and fino alla piccola Betlemme per ungere
il futuro re Davide e alla fine, nellau-

26Salvami Regina Luglio 2007

rora del Nuovo Testamento, lo stesso


Arcangelo Gabriele scese sulla terra
e annunci a Maria Santissima la maternit del Messia.
Non manca di avere unanalogia con i menzionati episodi biblici la visita dellEminentissimo Cardinale Franc Rod Prefetto della
Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e Societ di Vita Apostolica agli Araldi del Vangelo, nel
mese di maggio. Senza dubbio, infat-

ti, lillustre visitatore stato, a somiglianza di quei benedetti episodi, associato alle abbondanti grazie elargite allistituzione in quei giorni.

Cerimonia dordinazione
nella chiesa del Seminario
La prima di queste grazie stata linaugurazione della Chiesa della Madonna del Rosario, nel Seminario degli Araldi, la quale, sebbene incompiuta sotto vari aspetti, servita

Parte
dei numerosi
sacerdoti
presenti
Il corteo
dentrata,
presieduto dal
cardinal
Franc Rod

Don Joo Cl
Dias saluta il
Cardinale
Franc Rod

Foto:Diego Rodrigues, Hector Mattos, Gustavo Kralj e Victor Toniolo

I vescovi che
hanno onorato
la cerimonia con
la loro presenza

Sebbene ancora non portata a


termine, la chiesa della Madonna del
Rosario ha offerto un ambiente bello
e nel contempo grandioso. Nella foto
principale: sono presentati i diaconi
che saranno ordinati presbiteri.

Un
magnifico
inizio

ue anni fa, il 15 giugno


2005, nella Basilica della Madonna del Carmelo, San Paolo, Brasile, i 15 primi
sacerdoti degli Araldi del Vangelo sono stati ordinati per mano di Mons. Lucio Angelo Renna OC, allora vescovo di Avezzano, Italia.
Con filiale gratitudine desideriamo omaggiare questo prelato,
attualmente vescovo di San Severo, che con molto anticipo ha
saputo discernere lazione dello
Spirito Santo, avendo appoggiato ed incentivato il ramo sacerdotale degli Araldi del vangelo, erigendo nella sua diocesi di allora la Societ Clericale Virgo Flos
Carmeli. Come il Buon Pastore, egli ancor oggi ci accompagna
con le sue orazioni e consigli, ci
concede una profonda amicizia,
e ci d non di rado lonore della
sua presenza.

28Salvami Regina Luglio 2007

comunque, come degna cornice, per


la solenne cerimonia presieduta dal
Cardinale.
Cos, il 20 maggio, vi sono stati ordinati presbiteri gli araldi Alex Barbosa de Brito, Aumir Antonio Scomparin, Hamilton Jos Naville, Isoldino Jos Quinto e Silva, Jorge Irving
Jordan Vargas, Jos Alfredo Jordan
Vargas, Jos Mrio da Silva e Jos
Roberto Polimeni; e ,diconos, David
Edward Ritchie, Katsumassa Sakurata, Luiz Alexandre de Souza, Mrio
Srgio Sperche e Mauro Srgio da
Silva Izabel.

Le parole del Cardinale

una fede viva, una fede che muove le


montagne, una fede profondamente
radicata nel cuore di Don Joo e nel
cuore degli Araldi del Vangelo. Questo ci di cui la Chiesa oggi ha bisogno: di questo amore per il Signore, di questo amore per la Chiesa, di
questo amore e di questa fedelt al
Santo Padre.
Grazie, Don Joo, grazie a voi
Araldi del Vangelo, alla Societ di Vita Apostolica Virgo Flos Carmeli, per
questa testimonianza che date al mondo intero, per la fede che vi anima.
Tutto ci che nato qui ha le apparenze di un miracolo. Un miracolo che nasce da cuori pieni di amor di Dio e di
fede. Ecco per noi la lezione di oggi.
Le mie felicitazioni ai neo-sacerdoti e ai diaconi e, soprattutto, rin-

Se la presenza del Cardinale tra gli


Araldi del Vangelo ha marcato profondamente la storia di questistituzione, anche Sua Eminenza ha saputo vedere in questi giorni di
convivio la presenza
di Dio, che egli ha sintetizzato nelle parole
pronunciate quando,
alla fine della cerimonia liturgica, gli stato consegnato in dono
come ricordo un bel
calice:
Cari fratelli e sorelle:
Haec est dies quam
fecit Dominus, exultemus et laetemur in ea!
Questo il giorno
fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo
in esso.! (Sl 118, 24).
Viviamo oggi un
grande, bello, meraviglioso giorno, con
questordinazione
diaconale e sacerdotale. I miei sentimenti
e le mie emozioni non
trovano parole adeguate per esprimerli.
La facciata della chiesa della Madonna del
Io vedo qui, in questo
Rosario, ancora in costruzione, al momento
grande, imenso padella chiusura della cerimonia
ese qual il Brasile,

Telegramma inviato dalla Segreteria di Stato

Benedizione Apostolica
del Santo Padre

grazio di cuore Don Joo, per avermi invitato, e i signori cardinali, arcivescovi e vescovi, per questa manifestazione magnifica di fede, in questa terra benedetta del Brasile. Grazie per il regalo che porto a Roma.
Mi ricorder di tutti, durante il Sacrificio eucaristico e in tutte le mie orazioni. Molte grazie!
***
La presenza di Sua Eminenza nei
giorni in cui stato tra noi, stata motivo di grande edificazione per
tutti. Le sue parole e il suo esempio
hanno reso gli Araldi ancor pi consapevoli che in se stessi poco valgono,
ed dalla stretta unione con il Papa e
dalla fedele esecuzione dei suoi saggi orientamenti che vengono a loro

le forze per lapostolato e benedizioni per le loro iniziative.


Infatti, mostrando di essere esperto
pastore di anime ,
laugusto visitatore
ha saputo imprimere profondamente
nei cuori questa cos significativa verit evangelica: il ramo in se stesso non
pu nulla, ma se
permane nella vite, dar frutti in abbondanza (cfr. Gv
15, 1-8)..

Don Joo Cl Dias in amichevole conversazione


con Mons. Jos Maria, Vescovo diocesano di
Braganza Paulista, pochi minuti prima della Messa

Luglio 2007 Salvami

Regina29

Autorit presenti
alla cerimonia di ordinazione
sacerdotale e diaconale
Celebrante
S. Em.za. Rev.ma Cardinale Franc
Rod CM, Prefetto della Congregazione
per gli Istituti di Vita Consacrata e le Societ di vita Apostolica

Concelebranti
S. Em.za. Rev.ma Cardinale Juan
Luis Cipriani Thorne, Arcivescovo di Lima
e Primate del Per (1)
S. Em.za. Rev.ma Cardinale Juan
Sandoval iguez, Arcivescovo di Guadalajara (Messico) (2)
Mons. Hctor Miguel Cabrejos Vidarte OFM, Arcivescovo di Trujillo e presidente della Conferenza Episcopale del Per (3)
Mons. Ramn Benito de la Rosa y
Carpio, Arcivescovo di Santiago de los Caballeros e presidente della Conferenza Episcopale della Repubblica Dominicana (5)
Mons Luis Augusto Castro Quiroga, Arcivescovo di Tunja e presidente della
Conferenza Episcopale di Colombia (4)
Mons. Rino Passigato, Nunzio Apostolico in Per (6)
Mons. Geraldo Majela de Castro, Arcivescovo emerito di Montes Claros (Brasile)
Mons. Jos Maria Pinheiro, Vescovo
di Bragana Paulista (Brasile) (7)
Mons. Benedito Beni dos Santos, Vescovo di Lorena (Brasil), Supervisore Generale della Formazione degli Araldi del
Vangelo (8)
Mons. Glio Felcio, Vescovo di Bag
(Brasile)
Mons. Angel Francisco Simn Piorno,
Vescovo di Chimbote (Per)
Mons. Emiliano Antonio Cisneros
Martnez, Vescovo di Chachapoyas (Per)

30Salvami Regina Luglio 2007

Mons. Gregrio Nicanor Pea Rodrguez, Vescovo di Nuestra Seora de la


Altagracia a Higey (Repubblica Dominicana)
Mons. Jos Dolores Grulln Estrella,
Vescovo di San Juan de la Maguana (Repubblica Dominicana)
Mons. Edney Gouva Mattoso, Vescovo ausiliare di Rio de Janeiro (Brasile)
Mons. Juan Vicente Crdoba Villota SI, Vescovo ausiliare di Bucaramanga
(Colombia)
Mons. Angelo di Pasquale, Cerimoniere Pontificio emerito e Consultore degli
Araldi del Vangelo (9)
Mons. Gaspar Sadoc da Natividade,
Vicario Generale di Salvador (Brasile)
Mons. Guillermo Inca Pereda OSJ,
Vicario Generale della Diocesi Castrense
del Per
Mons. Mariano Fazio, Rettore della
Pontificia Universit della Santa Croce, a
Roma (10)
Mons. Vicente Ancona, Vicario Regionale dellOpus Dei in Brasile (11)
Mons. Adriano Pacanelli, Cerimoniere
della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore (12)
Mons. Jos Correa, Parroco di Caieiras (San Paulo - Brasile)

Autorit civili e militari


Antonio Ayacida, Sindaco di Mairipor; Joo Ferreira Lopes, rappresentante del Presidente della Assemblea Municipale; Dott. Antnio Jos Pereira, Comandante della Stazione dei Carabinieri
di Mairipor; e Antnio Marcos da Silva,
comandante del XX Battaglione della Polizia Militare municipale.

10

11

12

Corteo dentrata
Tre cardinali ed altri
dodici prelati provenienti
dallEuropa e da diversi paesi
dellAmerica Latina, oltre a
numerosi sacerdoti, hanno
concelebrato la Messa di
ordinazione
Aspetto del presbiterio

La navata centrale della


chiesa, vista dal coro
Il Cardinale Franc Rod
ordina sacerdote il diacono
Hamilton Jos Naville
Gli Ordinandi,
in ginocchio, aspettano
il momento dellordinazione

Luglio 2007 Salvami

Regina31

Africa del Sud Le visite a collegi e ai meno fortunati fanno parte dellattivit
quotidiana degli Araldi a Johannesburg. A sinistra, Missione Mariana nel collegio I.R. Griffith;
a destra visita al Little Eden, Society for the Care of Persons with Mental Handicaps.

Nuovo Araldo
cooperatore
in Ruanda

mmanuel Batagata riceve la cappa degli Araldi del Vangelo, durante la Celebrazione Eucaristica, dalle mani del parroco, Don Len, a
Rango (Ruanda).
Allora della comunione,
esercita le sue funzioni di
ministro dellEucaristia, rivestito dellinsegna degli Araldi

32Salvami Regina Luglio 2007

Lapostolato
dellIcona in Africa

Maria che apre il cammino, bussando soavemente alla porta delle anime e chiedendo il permesso
di entrare nelle case. Ospitali ed assetati di soprannaturale, gli africani accolgono gioiosamente e generosamente la Madre di Dio, aderendo allApostolato dellOratorio. A Yayound (Camerum) lApostolato dellOratorio
ha appena gettato le prime sementi. Il primo coordinato-

re, in questo paese africano, Paul Epke, racconta che dopo


la visita dellOratorio a una delle famiglie, nella capitale,
la Madonna ha concesso una grande grazia, riunendo la
coppia che era separata da pi di dieci anni. E testimonia
che anche in altre famiglie si accentuata lunione tra i loro membri grazie allApostolato dellOratorio. Dove passa, Maria va spargendo grazie a profusione.

Ruanda Dopo la Messa domenicale,

tutti si riuniscono intorno allOratorio,


che sar portato di casa in casa, in
corteo. Molti si avvicinano allOratorio,
recitano una breve preghiera e chiedono
che Maria visiti anche la loro casa.

Camerum a Yaound, ogni famiglia


visitata dallOratorio dellImmacolato Cuore
di Maria, si riunisce con un gran numero di
vicini per recitare devotamente il Rosario.
Alla fine della visita, tutti si dislocano in
corteo fino alla casa successiva.

Ruanda Nella Parrocchia

di Rango, tutti i primi sabati,


i membri dellApostolato
dellOratorio fanno una piccola
processione fino alla chiesa
parrocchiale, pregando il Rosario.

Luglio 2007 Salvami

Regina33

Madonna di fatima stata ricevuta nella chiesa


matrice, dopo aver visitato anche la Prefettura
Municipale e gli istituti scolastici.

Per Dopo la processione per le citt di Lima, la Statua


Pellegrina dellImmacolato Cuore di Maria stata ricevuta
nella cattedrale dal Vescovo ausiliare, Mons. Adriano
Tomasi OFM, che ha presieduto la Messa commemorativa
del 90 anniversario delle Apparizioni di Fatima.

Polonia Mons. Angelo di Pasquale, consultore


degli Araldi del Vangelo, consegna i primi oratori che
peregrineranno in questo paese.

Italia Partecipazione degli Araldi alla processione


del 13 giugno a Padova, durante la quale le reliquie di
SantAntonio percorrono la citt.

Filippine A Bukidnon, Mindanao, la Statua della

Giornata della mamma Tra gli

Araldi, la prima omaggiata nella


Giornata della Mamma Maria,
Madre di ges, Madre della
Chiesa e Madre di ogni cristiano.
Per questo,questo giorno
stato commemorato con grande
solennit nelle case di formazione
della giovent degli Araldi, con la
Celebrazione Eucaristica e lincoronazione
della Statua della Madonna, realizzata da
una delle madri presenti. Nella foto, momenti
della celebrazione nellauditorio del Collegio
Araldi, nella Granja Viana, dove Don Timothy
Ring ha celebrato la Santa Messa per tutte
le mamme della grande famiglia degli Araldi
del Vangelo.
34Salvami Regina Luglio 2007

Corpus Christi a Roma

na delle celebrazioni pi incantevoli e belle della Citt Eterna la commemorazione del Corpus Christi. Dopo la solenne Messa presieduta dal Santo Padre nella Basilica di San Giovanni in Laterano, Ges Sacramentato condotto in processione dal
Sommo Pontefice, passando per Via Merulana, fino alla Basilica di Santa Maria Maggiore, dove latto si chiude
con la benedizione del Santissimo Sacramento.
Commentando la solennit del Corpus Christi, nellAngelus di domenica poich in molti paesi la celebrazione
liturgica trasferita in questo giorno il Papa ha ricordato
limportanza delladorazione eucaristica:

Vorrei cogliere lopportunit che mi offre la solennit odierna per raccomandare vivamente ai Pastori e a tutti i fedeli la pratica delladorazione eucaristica. (...) Mi rallegro poi nel constatare che molti giovani stanno scoprendo la bellezza delladorazione, sia personale che comunitaria. (...)
Nella vita di oggi, - ha concluso il Santo Padre - spesso rumorosa e dispersiva, pi che mai importante recuperare la capacit di silenzio interiore e di raccoglimento:
ladorazione eucaristica permette di farlo non solo intorno allio, bens in compagnia di quel Tu pieno damore che Ges Cristo, il Dio a noi vicino.

Nella sacrestia papale della Basilica di Santa Maria Maggiore, Benedetto XVI ha salutato
gli Araldi che avevano partecipato alla celebrazione, don Steven Schmieder (foto da sinistra a destra) e
il Diac. Franois Bandet (foto a destra), che ha chiesto al Santo Padre una benedizione per tutti i membri
dellistituzione: Gli Araldi!...Siete cos numerosi in Brasile! ha risposto compiaciuto
il Pontefice, ricordando il suo recente viaggio in questo paese.
Luglio 2007 Salvami

Regina35

Luis Alberto Blanco

Dio mi vede
Vogliamo servire Dio con pi amore e
perfezione? Ricordiamoci del suo sguardo su
di noi giorno e notte.

uando contempliamo, in
una bella serata destate, la volta celeste, percepiamo miriadi di stelle
che a poco a poco si vanno accendendo qua e l. In verit, oltre a quelle che vediamo, esistono milioni e milioni di altre stelle che riusciremmo a vedere soltanto con laiuto di
buoni cannocchiali. Un numero quasi incalcolabile che neppure la scienza,
con tutti i suoi mezzi, riuscita ancora
ad osservare, rimane inesplorato.
Eppure, anche se luniverso cos
immenso al punto da sembrarci sen-

36Salvami Regina Luglio 2007

Teresita Morazzani Arriz


za limiti, esiste un essere superiore
a tutto questo, che ha creato tutto,
tutto governa e tutto vede: Dio infinito. Egli presente in tutto, non
c luogo dove non possa stare, come diceva il Salmista: Alle spalle e
di fronte mi circondi e poni su di me
la tua mano. Dove andare lontano
dal tuo spirito, dove fuggire dalla tua
presenza? Se salgo in cielo, l tu sei,
se scendo negli inferi, eccoti. (Sl 139,
5. 7-8). Leggiamo anche negli Atti degli Apostoli che in Dio viviamo, ci muoviamo ed esistiamo (At
17, 28)

Il modo di Dio dessere


presente nella creazione
Il grande San Tommaso dAquino cinsegna che esistono tre modi con cui Dio presente nellopera della Creazione. Primo, come
potenza, influsso o potere, poich
tutto sottomesso al suo dominio;
se Egli sonnecchiasse un istante,
tutto tornerebbe al nulla. Secondo,
come presenza, visione o conoscenza, poich tutto manifesto e come scoperto ai suoi occhi. Non gli
sfuggono neppure i pensieri pi occulti. Terzo, come essenza o sostan-

P. Timothy Ring

za, poich Egli in tutto, come causa del suo essere.


Parlando in termini pi specifici,
esistono altre presenze di Dio, come
linabitazione nellanima del giusto,
realizzata attraverso la grazia.
Come pure la presenza personale o ipostatica, unica ed
esclusivamente di Cristo, per
la quale la sua umanit adorabile sussiste nella stessa persona del Verbo Divino. Per questo Egli personalmente Dio,
la Seconda Persona della Santissima Trinit incarnata. Abbiamo, inoltre, la presenza sacramentale o eucaristica, nella
quale Ges realmente presente sotto le specie del pane
e del vino.
Vi , infine, la presenza della visione o manifestazione, che quella del Cielo.
Dio presente in ogni dove,
tuttavia, non Si lascia vedere in ogni luogo, ma soltanto
in Cielo. Soltanto nella Visione Beatifica Egli Si manifesta
faccia a faccia ai beati.

parlare? Perch dunque non ricorriamo al migliore degli amici, al pi soave, comprensivo e pieno di compassione, cio a Dio stesso? Egli ci conosce fino in fondo e sa tutto ci di cui

Vogliamo servire Dio con pi amore


e perfezione? Ricordiamoci del suo
sguardo posato su di noi giorno e notte. Un giorno SantIgnazio di Loyola,
vedendo uno dei suoi fratelli lavorare
in modo rilassato, gli chiese:
Fratello, per chi lavori?
Per Dio, rispose quello.
Se mi avessi detto che
lavoravi per un uomo, avrei
compreso la tua mollezza, ma
questo imperdonabile se si
lavora per Dio.
San Francesco di Sales viveva cos compenetrato della
presenza di Dio che, quando
era solo o in societ, manteneva un contegno degno, modesto e severo. Era solito affermare che non sentiva costrizione alcuna di fronte a re o
principi, poich era abituato a
trovarsi alla presenza di un re
molto pi grande che gli ispirava rispetto.

La preghiera rende la vita


pi lieve, soave e amena

La preghiera frequente
un mezzo efficace per farci riRicordiamoci giorno e
cordare la presenza di Dio.
notte dello sguardo di Dio
talmente facile durante le
nostre faccende, nel lavoro, a
Pertanto, Dio presente
scuola o in casa, camminanin ogni luogo e costantemendo per la strada, guidando nel
te ci vede. Oh! Quanti crimini
traffico o gi a letto a riposare
sarebbero evitati, quanti pro rivolgere una preghiera, sia
blemi sarebbero risolti, quanpure una giaculatoria, a Dio,
te lacrime sarebbero asciugaal Sacro Cuore di Ges e ofte, quante afflizioni sarebbefrirGli i problemi, chiederGli
ro rese pi soavi se lumanit
aiuto e protezione!
avesse coscienza dello sguarCaro lettore, io la invido di Dio costantemente poto a farlo ci quotidianamensato su di noi! Ma il Signore
te, con amore e fiducia, venel tempio santo, il Signore ha
Sono abituato a trovarmi alla presenza di un
dr che a poco a poco la sua
il trono nei cieli. I suoi occhi
Re molto pi importante...
vita diventer pi lieve, soave
sono aperti sul mondo, le sue
Vetrata di San Francesco di Sales
e amena.
pupille scrutano ogni uomo.
abbiamo bisogno; il suo Divino CuoGes afferma nel Vangelo: Chie(Sl 11, 4).
Siamo afflitti, ed abbiamo bisogno re arde nel desiderio di aiutare e con- dete e vi sar dato, cercate e troveredi una parola di conforto e coraggio solare le anime afflitte e di alleviare te, bussate e vi sar aperto (Lc 11,
per superare un ostacolo? Abbiamo le spalle cariche di fardelli: Venite a 9). Perch disprezziamo questa probisogno di un cuore col quale pos- me, voi tutti, che siete affaticati e op- messa proferita da labbra divine e
siamo aprirci? O di un amico con cui pressi, e io vi ristorer. (Mt 11, 28). che ci d la garanzia assoluta di esseLuglio 2007 Salvami

Regina37

re ascoltati? Si potrebbe dire che Nostro Signore quasi Si china dal Cielo
a scrutare sopra la terra, se mai Gli
facciamo richieste, dalle pi semplici
fino alle pi azzardate, per avere Lui
la gioia di esaudirci e riempirci di doni e grazie.

Lesempio di due santi


Davide trovava forza e consolazione al pensiero che il Signore conoscesse le sue sofferenze, ed esclamava pieno di fiducia: Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perch tu sei con me
(Sl 23,4).
Efrem era un giovane che si era dato ad ogni tipo di vizi. Tuttavia, avendo riconosciuto i suoi errori, si pent e
si ritir in solitudine. Un giorno venne da lui una donna dai costumi poco raccomandabili, a indurlo in tentazione. Luomo di Dio le promise di fare tutto quello che voleva, a patto che
prima lei lo seguisse. La poveretta,
vedendo che il santo la conduceva in
una piazza pubblica, gli disse che non
avrebbe avuto il coraggio di dare spet-

tacolo di s. Le rispose SantEfrem:


Hai vergogna di peccare davanti agli
uomini e non ti vergogni di peccare
davanti a Dio che tutto vede e tutto
conosce?! Queste parole colpirono
profondamente la peccatrice; cambi
condotta e condusse fino alla fine dei
suoi giorni una vita santa.

Dio ci ha fatto eredi e


meritevoli del Cielo
Esisteva anticamente in Germania il costume di dipingere un occhio di Dio nelle chiese, nelle scuole
o nelle case, per ricordare al popolo
che lo sguardo dellAltissimo ci segue
ad ogni passo della nostra esistenza. Questusanza salutare si perduta del tutto e attualmente molte persone vivono nella dimenticanza quasi
completa di Dio.
Immaginiamo che un artista abbia
scolpito una bellissima statua e riceva
da un angelo il potere di infondere in
questa sua opera la stessa vita umana. La statua comincerebbe a muoversi e a conversare, avrebbe desideri e appetiti, le potenze dellanima
sboccerebbero in lei e la vedremmo
dotata di personalit, mentalit, spirito. Lo scultore rimarrebbe incantato e metterebbe tutto il suo amore e il suo
zelo nelleducazione di questo
suo nuovo figlio. Si preoccuperebbe per la sua istruzione,
egli stesso gli darebbe lezioni e farebbe di lui un
giovane perfetto e compiuto.
Come dovrebbero essere la gratitudine e la reciprocit di questo essere
cos favorito? Non necessario dirlo

Dio sempre a
nostra disposizione
nel Sacramento
dellEucaristia, in
attesa di essere
ricevuto da noi

Tuttavia, un bel giorno il padre nota che suo figlio diverso, qualcosa in
lui cambiato. A poco a poco, egli ha
smesso di essere quel bambino docile, affabile, affettuoso e desideroso
di apprendere; ora scontroso, non
vuole pi saperne del suo benefattore, giunge persino a disprezzarlo e a
rispondergli rudemente; insomma,
prende lattitudine di non rivolgergli
pi la parola e neppure lo guarda pi.
Il povero padre tenta di attirare il
giovane a s per mezzo di un raddoppiato affetto e di appelli al suo amore
di altri tempi, ma invano!
Che mostruosa ingratitudine! dir qualcuno. Ebbene, questa metafora ci d soltanto una pallida idea del
nostro comportamento, quando giriamo le spalle a Dio, Lo rifiutiamo,
ci dimentichiamo di Lui e non ci ricordiamo neppure che Egli sta continuamente alla nostra portata, desiderando favorirci e prodigarci il suo affetto e la sua misericordia infinita.
Egli ci ha scelto tra una moltitudine infinita di esseri possibili, ci ha tolti dal nulla, ci ha dato la vita, ha infuso in noi unanima razionale dotata di intelligenza, volont e sensibilit, ci ha riempiti di doni naturali e, come se tutto questo fosse poco,
ci ha dato il Battesimo, facendoci vivere della Sua stessa vita. sempre
a nostra disposizione nel Sacramento dellEucaristia, sperando di essere ricevuto da noi e di beneficiarci col
suo convivio tutto fatto di dolcezza e
soavit. E noi, come corrispondiamo
a questo torrente infinito di bont, a
questamore che Lo ha portato a consegnarSi e morire crocifisso come un
vile malfattore per redimerci e farci
eredi e meritevoli del Cielo?
Ascoltate oggi la sua voce: Non indurite il cuore (Sl 95, 8). Volgiamo il
nostro cuore e tutta la nostra vita a
Colui che Si volto a noi e ci ha dato
la sua vita. Facciamo di Lui il centro
della nostra esistenza e Lui, agli appelli della sua e nostra misericordiosissima Madre, un giorno ci accoglier nella beatitudine eterna.

Foto: Gustavo Kralj e Victor Toniolo

La Parola dei Pastori

Limmagine
del sacerdote
di Cristo
Nellomelia della Santa Messa con Rito dOrdinazione Diaconale
e Presbiterale, celebrata il giorno 20 maggio nella Chiesa della
Madonna del Rosario, nel Seminario degli Araldi del Vangelo, il
Cardinale Franc Rod ha indicato, con lautorit che gli
propria, le caratteristiche di un vero sacerdote.
Sua Eminenza il Cardinale Franc Rod C.M.
Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata
e le Societ di Vita Apostolica

antate al Signore un canto


nuovo, perch ha compiuto prodigi (Sl 98, 1).
Il Signore realizza
continuamente prodigi
nella sua Chiesa. Una di queste meraviglie siete voi, carissimi fratelli,
Araldi del Vangelo, che tra poco riceverete il grande dono dellordinazione diaconale e presbiterale, nel clima
di ardente attesa, di silenzio orante e
di adorazione.
Attraverso voi, il Signore manifesta la sua bont al suo popolo, la sua

fedelt alla Chiesa. per la grazia di


Dio che siete quello che siete, nella
speranza che in voi non sia vana la
sua grazia. Mi piacerebbe tracciare
con semplicit, per voi e con voi, limmagine del sacerdote di Ges Cristo,
tale come lo desidera la Chiesa.

Il sacerdote un uomo
di fede profonda.
Nella Lettera agli Ebrei si afferma che Mos possedeva una fede
ferma, come se vedesse linvisibile (Eb 1, 27).

Il mondo dei divini misteri deve essere trasparente per il sacerdote, reale per lo meno tanto quanto il mondo
visibile. Egli deve guardare gli avvenimenti, la Storia, lumanit dal punto di vista delle realt eterne, sub specie aeternitatis; deve parlare a partire dalla prospettiva delleternit, poich questa prospettiva sempre attuale. Simone Weil scriveva nel 1942,
a Londra: Volete essere sicuri di essere attuali? Parlate delle cose eterne. Le parole provenienti dalleternit trovano uneco particolare nel

cuore delluomo. In loro il popolo di


Dio riconosce la voce del vero Pastore. Certamente le persone stimano la
capacit organizzatrice, il saggio senso damministrazione del sacerdote,
ma soprattutto, si aspettano che sia
un uomo di fede viva e salda.
Scelti tra gli uomini (Eb 5,1), rimaniamo uomini, con i nostri limiti e le
nostre fragilit, ma la nostra umanit
misteriosamente innestata nellumanit di Cristo, e per questo la nostra voce comunica il timbro della sua, le nostre mani realizzano la sua azione salvifica, il nostro cuore accoglie e trasmette i battiti del Cuore di Cristo!

Il sacerdote deve essere


un uomo di preghiera
grazie alla preghiera che la sua
fede sar sempre pi salda, tramite lorazione che egli stabilir un contatto costante col Signore. Dio che
vi ha cercato e vi ha scelto (cfr. Gv
15, 16), Si avvicinato prima in modo misterioso, e in seguito in modo
sempre pi chiaro. Egli vi ha scelto
e vi ha chiamato, ha avuto pazienza,
perch in Lui avete confidato.
Siamo stati scelti da Cristo Ges e
chiamati a partecipare, in modo unico
e singolare, alla sua opera, a continuarla nella nostra carne, nella nostra vita.
Essere sacerdote significa diventare amico di Ges Cristo, e questo
sempre di pi con tutta la nostra esistenza. Il mondo ha bisogno di Dio
non di un qualsiasi dio, ma del Dio
di Ges Cristo, del Dio che si fatto
carne e sangue, che ci ha amati fino a
morire per noi, che risorto e ha creato in se stesso uno spazio per luomo. Questo Dio deve vivere in noi e
noi in Lui. questa la nostra chiamata sacerdotale: solo cos il nostro agire da sacerdoti pu portare frutti(1)
Anche voi, carissimi Ordinandi, come noi, vostri fratelli nel sacerdozio,
sarete misteriosamente inseriti, con
la vostra vita, con la vostra umanit,
nel mistero dellIncarnazione, Passione, Morte e Resurrezione del Signore
Ges, che cuore del Cristianesimo,

ed in questo mistero siete chiamati a


penetrare sempre pi nellorazione.
Il Santo Padre Benedetto XVI diceva il giorno 6 ottobre 2006 ai membri
della Commissione Teologica Internazionale: Silenzio e contemplazione sono necessari per poter incontrare, nella
dispersione della vita quotidiana, una
permanente unione con Dio.
Parlando con il sacerdote, le persone capiscono se egli vive in unione
con Dio o nella dispersione del cuore. Questa relazione damore con il
Signore si nutre della meditazione
quotidiana della sua Parola, con la
Liturgia delle Ore, con ladorazione
della sua presenza continua nellEucaristia, con la preghiera fiduciosa a
Maria, sua Madre.
Il vertice e la fonte della forza spirituale del sacerdote devessere la celebrazione quotidiana del Sacrificio
Eucaristico. LEucaristia ci porta a fare della nostra vita unofferta a Dio.
Nella Santa Messa, oltretutto, si celebra il mistero della nostra morte
alluomo di peccato, che ci permette
di vivere in Dio. Cos, la Santa Messa
un avvenimento nuovo ogni giorno,
poich giornalmente possiamo rinascere nel cuore di Dio. LEucaristia
sempre lora dellamore fino alla fine, lora della disponibilit a rinunciare a se stessi.
Se vivessimo veramente il mistero
eucaristico, questo ci muterebbe radicalmente. Quello che fa dellEucaristia un mistero che incute timore
scriveva il Cardinale Ratzinger il
fatto che il sacerdote autorizzato a
parlare con l Io di Cristo (in persona Christi). Diventare sacerdote, essere sacerdote significa avanzare continuamente sulla via di questidentificazione. Non arriveremo mai allo
scopo, ma se cercheremo quest identificazione saremo sulla buona strada: sulla strada che conduce a Dio e
agli uomini, sulla via dellamore (2).

Il sacerdote luomo della Parola


La Parola di Dio come un fuoco
ardente nel suo cuore (Geremia). La

Parola vi data, la Parola vi affidata! Nella loquacit del nostro tempo, nellinflazione delle parole, dite
le parole essenziali, la Parola che viene da Dio, la Parola che Dio (Benedetto XVI). Che la Parola in voi sia
viva e pura, e in questo modo, potente al punto da non poter essere trattenuta, libera di uscire dalle vostre
labbra con forza irresistibile.
Il Signore Ges vi mostra come
fare, con che spirito approssimarsi
a coloro che hanno orecchie e cuori
chiusi. Il Vangelo parla di un incontro
personale, unico, irripetibile, cio, di

una comunicazione vera, da persona


a persona. unindicazione preziosa per noi oggi, in una societ in cui
sembra che solo nella massa che grida sia possibile manifestarsi, vibrare,
esprimersi.
Con troppa frequenza, la massa,
la moltitudine, soltanto una maschera per le nostre solitudini. Ges
non disprezza le moltitudini, sa come parlare a molte persone, ma, allo
stesso tempo, cerca sempre il cuore
dogni uomo e di ogni donna, il cuore
dellindividuo.
Liberare la Parola, eliminare tutto
quanto la rende debole, unaffezione
eccessiva a se stessi, la divisione del
cuore, lattenzione esagerata ai beni materiali e tutto quello che possa
sovraccaricarla. La Parola di Dio esige una piena libert interiore, unappartenenza incondizionata al Signore e alla sua Chiesa. La parola di
Dio, questa non si lascia incatenare
(2Tim 2, 9).

Malgrado le preoccupazioni di
ogni genere, non dimenticatevi mai
che siete chiamati ad essere santi

Il sacerdote un uomo di
gioia e di speranza
La gioia del cuore frutto di una
rinascita, una vittoria su se stessi e
sul mondo come la fede. Sentirsi felici per vivere, perch la vita dono
e libert, sentirsi felici per essere cristiani e membri della Santa Chiesa
Cattolica. Sentirsi felici perch il Signore ci ha chiamati al sacerdozio e
ci ha affidato la sua Parola di speranza e di consolazione.
Siete necessari al mondo in quanto sacerdoti, perch il mondo ha bisogno di Dio, perch senza di Lui la
vita non ha senso, poich Dio lunico antidoto contro la tristezza e la disperazione, perch lunico rimedio
contro la morte, come diceva il poeta
Pierre Emmanuel: Vivere per Dio o
vivere per la morte. Affinch gli uomini non vivano per la morte, Cristo
vi invia ai crocevia del mondo al fine
di invitarli alla vita.
Come sacerdoti, vi approssimerete
alle gioie e alle speranze, alle tristezze e alle angustie degli uomini doggi,
dei poveri e, soprattutto, di tutti coloro che soffrono; tutto quanto genuinamente umano continui a trovare eco nel vostro cuore(3). Non siate
signori nel mondo ma servi, per portare a tutti il Vangelo della salvezza.
Vivete nella gioia! Nessuna difficolt, nessuna debolezza pu essere motivo per abbandonarsi alla tristezza e alla disperazione. Nel sacerdote deve prevalere sempre la certezza di essere amato immensamente, di
un amore eterno, incondizionato. Se
il suo cuore lo condanna, ricordatevi
che Dio pi grande del nostro cuore e tutto sa (1Gv 3,20).

la santit fatta di fedelt, nel


compimento umile dei doveri di tutti i giorni, nella sottomissione alla volont di Dio. la santit accessibile a tutti, nella consapevolezza che
il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una
quantit smisurata ed eterna di gloria, perch noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili (2 Cor 4, 17-18).
Per concludere, desidero, insieme
a tutti voi, rivolgermi al Dio di tutte
le consolazioni e, con lintercessione
di Maria, nostra tenerissima Madre,
Madre dei sacerdoti, pregare:
Padre, fa di questi tuoi figli
un riflesso fedele del tuo eterno
amore,
capace di dare se stessi senza riserve
affinch il tuo popolo cresca
nella fede profonda, nella speranza
certa, nella carit operosa.
Rendili conformi allimmagine di
tuo Figlio,
siano accoglienti con tutti,
servi per amore,
ascoltatori aperti e vigili,
annunciatori umili e orgogliosi
della Parola che vita,
profeti del Regno venturo,
sacerdoti dellunico sacrificio,
pastori e guide trasparenti
dei pellegrini nel cammino verso la
Patria della tua promessa.
Riempili del tuo Spirito, Padre,
e fa che siano sempre
collaboratori della gioia di quanti
affiderai loro, oggi e sempre,
trasmettendo a tutti credibilmente
la grazia inesauribile del tuo amore.
Amen! Alleluia! (4)

Il sacerdote deve essere santo


Malgrado le numerose occupazioni, nonostante le preoccupazioni di ogni genere, non dimenticatevi
mai che siete chiamati ad essere santi: Perch questa la volont di Dio,
la vostra santificazione (1Ts 4, 3).
Vivete, pertanto, come si addice ai
santi (Ef 5, 3).

1 Benedetto XVI, omelia nella Santa Messa del Crisma, Gioved Santo, 13/4/2006.
2 Joseph Ratzinger, Un chant nouveau
pour le Seigneur, pag. 233.
3 Cfr. GS 1.
4 Bruno Forte, Il mendicante del cielo,
pagg. 145-146.

t spirituali degli infermieri cattolici


e come offrire loro un miglior livello
di cure.
Il manuale affronta temi relazionati con il significato della Confessione,
della Comunione e di altre devozioni
come, per esempio, luso di medaglie
religiose; tratta anche del bisogno che
il paziente cattolico ha di parlare con
un sacerdote.

I miei colloqui con


Suor Lucia
Questo lespressivo titolo del
pi recente libro del Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di
Stato di Sua Santit, che rivela
interessanti ricordi del Porporato
sulla pubblicazione del terzo segreto di Fatima.
Lopera contiene una prefazione del Papa Benedetto XVI:
Nelle pagine del libro Lultima veggente di Fatima: I miei colloqui con
Suor Lucia, Vostra Eminenza confida tanti ricordi affinch non rimangano un prezioso bagaglio di emozioni personali, ma, trattandosi di avvenimenti che hanno segnato la Chiesa
negli ultimi anni del secolo XX, siano consegnati alla memoria collettiva
come vestigia di significato nella sua
storia secolare.
Mentre c chi cerca di presentare le
apparizioni in forma apocalittica, per
il Papa, Fatima , soprattutto, un messaggio di speranza: Mi rimasta impressa, come sintesi e prezioso marchio, la confortante promessa della Vergine Santissima: Il mio Cuore
Immacolato trionfer.

Vescovi cattolici inglesi


pubblicano manuale per
medici e infermiere
Londra (Radio Vaticana)- I vescovi cattolici dellInghilterra e del
Galles hanno pubblicato un manuale per medici e infermieri non cattolici o atei, che lavorano negli ospedali britannici. Intitolato Aver cura del
paziente cattolico, il manuale orienta gli operatori sanitari sulle necessi42Salvami Regina Luglio 2007

in Italia. Questa la terza Santa Casa nel mondo (oltre che in Italia, esiste una copia nella Repubblica Ceca),
ed lunica in Asia.
Come ha confermato il Cardinale Shan, durante lomelia della Santa
Messa di inaugurazione del complesso,
a partire da questo momento, i fedeli di Taiwan finalmente potranno realizzare il sogno di un pellegrinaggio
alla Santa Casa della Madonna
di Loreto, a casa loro.

Il Papa omaggiato
con un concerto
musicale tedesco

Popolarit filatelica
Continua ad essere enormemente ricercato un francobollo speciale emesso in aprile dalla Deutsche Post (Poste
tedesche) in occasione dell80 compleanno del Papa Benedetto XVI.
Secondo quanto informa il settimanale Paulinus, di Trier, il grande interesse suscitato dalla prima edizione
di 10,4 milioni di esemplari ha portato la Deutsche Post a lanciare unedizione aggiuntiva di 4 milioni.

Inaugurata copia della Santa


Casa di Loreto in Asia
Taipei (Agenzia Fides) Pi di
duemila fedeli hanno partecipato
allinaugurazione, presieduta dal Cardinal Paul Shan, della copia della
Santa Casa della Madonna di Loreto. Insieme al Cardinale, hanno concelebrato circa cinquanta tra vescovi e
sacerdoti. Secondo uninformazione
del Christian Life Weekly, bollettino settimanale dellArcidiocesi di Taipei, la copia della Santa Casa di Loreto stata costruita nel convento di
Miao Li, dalle Suore del Sacro Cuore di Ges e Maria SSCC, nella diocesi di Hsin Chu, ed identica a quella che si trova nel Santuario di Loreto,

Roma (Radio Vaticana) Pi


di mille musicisti appartenenti a
16 bande musicali tedesche e austriache hanno reso omaggio a
Benedetto XVI, il 26 maggio, in
occasione del suo 80 compleanno celebrato il 16 aprile -, sfilando con i costumi tipici e i loro strumenti musicali per le vie di Roma, situate nelle adiacenze del Vaticano:
una colorata parata storica, che diventata una attesa manifestazione annuale. Gli oltre mille musicisti sono in
gran parte di provenienza bavara, terra di Benedetto XVI.
Organizzata dalla Courtial International e dalla Prefettura di Roma, la finalit di questa manifestazione annuale quella di favorire lo scambio interculturale, sotto il segno della musica e
della gioia, proponendo di nuovo, antiche e nuove tradizioni che sono nel
cuore dei fedeli, e che sono limmagine di una religiosit popolare che non
mai cessata di esistere.
La sfilata ha avuto inizio in Via della Conciliazione principale arteria
che d accesso al Vaticano -, concludendosi in Piazza San Pietro.
La domenica successiva, le bande si sono riunite di nuovo in Piazza
San Pietro, per partecipare alla preghiera del Regina Coeli e ricevere la
benedizione del Santo Padre, al quale hanno offerto lesecuzione di un tipico brano religioso tedesco, Grosser
Gott wir loben Dich.

Fatima commemora
i 90 anni dalle
apparizioni con
mezzo milione di
pellegrini

l Santuario mariano di Fatima, Portogallo, ha ricevuto il giorno 13 maggio mezzo milione di pellegrini: stata la
maggior concentrazione di fedeli
degli ultimi anni. Il motivo di questa grande partecipazione stata il
Pellegrinaggio Internazionale e la
celebrazione dei 90 anni dalle apparizioni della Madonna ai pastorelli. In occasione di queste com-

memorazioni, il Papa Benedetto


XVI ha inviato come legato pontificio il Cardinal Angelo Sodano,
decano del Sacro Collegio Cardinalizio e Segretario di Stato emerito. Con lui, hanno celebrato il Cardinal Patriarca di Lisbona, S.E. Jos da Cruz Policarpo, 30 vescovi e
360 sacerdoti. Nella sua omelia il
Porporato, parlando del messaggio di Maria nelle apparizioni, ha

chiesto alla Madre di Dio che mostri ancora tutta la sua sollecitudine materna verso gli uomini e le
donne del nostro tempo, alle volte
tentati di allontanarsi da Dio per
prostrarsi davanti al vitello doro
delle fatuit della terra. Il Cardinale ha fatto riferimento alla tentazione di abbandono della fede
che assedia lEuropa, considerandola una delle sfide del cattolicesimo contemporaneo.
AllImmacolato Cuore di Maria,
consegniamo oggi i destini degli uomini e dei popoli del nostro Continente, mentre ci impegnamo a collocare nuovamente nel cuore della nostra societ quel fermento del Vangelo che ha permeato la sua storia durante i secoli, ha concluso. Il Cardinale Sodano ha rivelato ai giornalisti che a Benedetto XVI piacerebbe visitare Fatima, ma ha sottolineato che non c ancora nulla di
concreto a riguardo.

Luglio 2007 Salvami

Regina43

Congresso Internazionale
Cor Iesu, Fons Vitae

lla presenza di quasi 400 participanti, si realizzato a Barcellona, dal 1 al 3 giugno, il Congresso Internazionale Cor Iesu, Fons Vitae (Cuore di Ges, Fonte della Vita) , organizzato dallApostolato della
Preghiera, lIstituto di Teologia Spirituale di Barcelllona,
la Fondazione Balmesiana e la Schola Cordis Iesu.
Questo Congresso, come ha affermato Papa Benedetto
XVI, nato dalla necessit di mantenere limpegno sempre attuale dei cristiani di continuare ad approfondire la
loro relazione con il Cuore di Ges .
La relazione del Cardinale Salvatore De Giorgi, membro del Pontificio Consiglio per la Famiglia sul Cuore di Ges come fonte di vita per la famiglia ha avuto

unaccoglienza calorosa da parte dei partecipanti. Il matrimonio, anche come semplice istituzione naturale, proviene dallamore di Dio Creatore. Per questo luomo lascer suo padre e sua madre e si unir a sua moglie e saranno due in una sola carne ha affermato il Porporato.
E ha aggiunto: Mi parso opportuno fare questa precisazione perch, relativamente alla famiglia, stiamo assistendo ad una crescente aggressione di forze culturali, sociali e politiche che tentano di squilibrarla e strapparla dal
suo fondamento naturale, il Matrimonio, equiparandola
alle altre forme di convivenza, come quella delle unioni di
fatto e perfino a quelle non naturali.
Il Papa Benedetto XVI ha inviato un messaggio ai partecipanti, letto dallArcivescovo di Barcellona, Mons. Luis Martinez Sistach, dopo la Celebrazione dellEucaristia
presieduta dal Nunzio Apostolico in Spagna, Mons.Manuel Monteiro de Castro. Nel suo messaggio, il Papa invitava ad accettare e a corrispondere allamore di Cristo,
mettendolo al di sopra di ogni cosa.
A sua volta, il Nunzio Apostolico, durante lomelia, ha incoraggiato i presenti a riflettere sullamore di Ges e compiere il proposito di essere fedeli, di dare testimonianza della
nostra fede, senza paura, nella vita privata e nella vita pubblica. Il momento auge del Congresso stato la consacrazione delle famiglie al Sacro Cuore di Ges, fatta dal Cardinale Salvatore De Giorgi, accompagnato da pi di mille fedeli
che hanno partecipato alla Messa di chiusura dellevento.

Apostolato Maria Regina


Lopera consiste nel portare di casa in
casa unicona con limmagine del Cuore
Immacolato di Maria, cos come apparve
a Fatima, che sar accolta, ogni mese in un
giorno stabilito da ciascuna famiglia partecipante. Per loccasione si legger un brano del Vangelo, seguito da alcuni minuti
di riflessione. Si reciter il santo Rosario
e finalmente si rinnover la consacrazione
della famiglia a Ges per mezzo di Maria.

dei

Cuori

Circostanza propizia per invitare parenti,


amici e vicini.
Ogni gruppo di 30 famiglie che desiderano ospitare licona una volta al mese, richiede lesistenza di un Coordinatore(trice),
che riceve dal parroco un mandato in questo senso durante la cerimonia di consegna ufficiale dellicona in chiesa. Chiunque pu essere Coordinatore(trice), meglio una coppia di coniugi.

Entri in contatto con noi per: Fax: 06 39 76 22 47 ed E-mail: icona@araldi.org,


lasciando il suo numero telefonico. Sar da noi contattata.

44Salvami Regina Luglio 2007

Limbo, una delle pi difficili


questioni della Teologia

ome conciliare la necessit del


Battesimo per raggiungere la
vita eterna nel caso dei bambini che sono morti senza averlo ricevuto con la volont salvifica di Dio?
Questa questione difficile insolubile a prima vista, poich sul Limbo
non esiste nessun dato nella Rivelazione stata affrontata dalla Commissione Teologica Internazionale,
in uno studio pubblicato il 5 maggio
nella illustre rivista Civilt Cattolica, pubblicata dalla Compagnia di
Ges. Il testo, sottomesso dal Cardinale William Levada allapprovazione del Papa, anche se non un documento del Magistero della Chiesa,
ricorda nelle sue sostanziose 49 pagine levoluzione dellinsegnamento su
questo difficile e controverso tema.
Mentre i Padri greci preferiscono non prescrutare i disegni di Dio,
i Padri latini avanzano con la teoria
del Limbo, che evoluta da un inferno mitigato a un luogo dove non ci
sarebbe sofferenza, poich i bambini
non battezzati, non avendo commesso nessun peccato consenzienti, non
avrebbero colpe per giustificare un
castigo. Questa dottrina stata difesa

Nuovo presidente della


Caritas Internazionale
Il Cardinale Oscar Andrs Rodrguez
Maradiaga SDB, Arcivescovo di Tegucigalpa (Honduras), stato scelto come
nuovo presidente della Caritas Internazionale, nel corso della XVIII Assemblea Generale dellistituzione, realizzata a Roma.
Alla fine dei lavori, i partecipanti dellAssemblea sono stati ricevuti da
S.S. Benedetto XVI, il quale ha ricordato che questa Confederazione, composta da 150 associazioni nazionali, non
lavora solo in nome della Chiesa, ma

da San Tommaso dAquino e accettata dalla generalit dei teologi, per


molti secoli.
Tuttavia, questa opinione non era
unanime nella Chiesa, poich Innocenzo III gi invocava largomento che
Dio, per ogni circostanza, ha sempre
un rimedio di salvezza per lumanit:
Non ammissibile che si perdano tutti i
bambini piccoli che in cos grande multitudine muoiono tutti i giorni, senza che
Dio misericordioso, il quale non vuole la
perdizione di nessuno, abbia cercato anche per loro un mezzo di salvezza.
Insistendo sulla necessit del Battesimo, poch non c salvezza fuori
dalla Chiesa, il solido studio apre nuove ipotesi di soluzione, basate, soprattutto, sulla volont salvifica di Dio.
Tra i molti argomenti come lanalogia con i Santi Innocenti, i quali non
hanno ricevuto il Battesimo, o la predilezione di Ges per i bambini si
ricorda la dottrina di San Tommaso
dAquino, secondo la quale Dio non
ha bisogno necessariamente dei sacramenti per conferire a qualcuno i suoi
effetti. Tale stato il caso della Santissima Vergine Maria, a Cui Dio ha
applicato gli effetti della Redenzione

parte della Chiesa. Il Papa ha sottolineato anche che la missione della Caritas Internazionale quella di cooperare
con la missione della Chiesa di diffondere in tutto il mondo lamore di Dio.

Roma risorta
Rome reborn (Roma risorta) il titolo di un progetto sviluppato dallUniversit della Virginia, in collaborazione con
lIstituto Politecnico di Milano, che ricostruisce virtualmente la citt di Roma tale come era nellanno 320 d. C., quando
giunta ad avere un milione di abitanti.

prima della
nascita di
Ges Cristo esentandoLa
dal peccato originale: il dogSan Tommaso dAquino,
Chiesa del Santissimo
ma dellImSacramento,
macolata
Quebec (Canada)
Concezione. In modo analogo, potrebbe Dio
applicare gli effetti del Battesimo ai
bambini prematuramente morti senza
essere stati battezzati. Lo studio conclude con linsegnamento del Catechismo della Chiesa Cattolica, il quale afferma che la Chiesa pu solo affidare i bambini morti senza Battesimo alla misericordia di Dio. Infatti, la
grande misericordia di Dio, che vuole
che tutti gli uomini si salvino (I Tm 2,
4), e la tenerezza di Ges verso i bambini che Lo portano a dire: lasciate che
i bambini vengano a Me, non glielo impedite, ci permettono di sperare che ci
sia un cammino di salvezza per i bambini morti senza Battesimo, in modo
che possano venire a godere della visione beatifica.

Utilizzando mezzi di software, il


plastico virtuale riproduce dettagliatamente i principali edifici, tra i quali il Colosseo, permettendo di passeggiare al suo interno. Per gli altri 10mila edifici, sono state usate riproduzioni
precise del famoso Plastico di Roma
antica che si conserva nel Museo della Civilt, a Parigi.
Per conoscere maggiori dettagli di
questo progetto, diretto dal Prof. Bernard
Frischer, in collaborazione con illustri
specialisti, si pu visitare la pagina web
www.romereborn.virginia.edu.
Luglio 2007 Salvami

Regina45

Storia per bambinio per adulti pieni di fede?

LIndio centenario
Quando era ancora giovinetto, gli venne in mente
una curiosit: Chi ha fatto la luna? Chiese ad altri indi
pi vecchi, che gli raccontarono le leggende
comuni a tutte le trib.

l sole nascente disperdeva a poco a poco la bruma


che, durante la notte, aveva coperto la densa boscaglia sudamericana. Tranquillamente seduto, il vecchio indio
tup bevve una buona sorsata di t di
erba-mate, rivolse intorno uno sguardo a tutti e sorridendo, disse:
Questo bambino mi chiede se
ho conosciuto padre Anchieta. Altro
che! Guarda, Guri, ho conosciuto
dire poco! Io sono stato guida di questo santo per pi di sei anni!
I giovani bianchi, indi e meticci,
che allinterno della grande capanna bevevano il loro caff della mattina, formarono un cerchio, seduti per
terra come era costume in quei tempi lontani della colonizzazione. Gli
adulti, ad una certa distanza, scuotevano il capo affermativamente. Nessuno conosceva le storie dei tempi
antichi meglio del vecchio Juriti. Gi
in quel lontano secolo XVI, il padre
Anchieta era venerato come grande
santo e missionario.
Suvvia, racconta qualcosa di lui,
nonno Juriti! disse uno dei piccoli, con gli occhi assorti per lattenzione.
46Salvami Regina Luglio 2007

Martha Luca Ovalle


Il vecchio indio si aggiust meglio
il poncio e fiss lo sguardo in un punto distante, come per scrutare il passato. Si schiar un poco la gola e cominci
***
Oh, sono passati gi quarantanni Subito dopo che i feroci cannibali della trib tamoi ebbero accettato la pace, padre Anchieta chiam
la sua fedele guida Juriti e diede ordine di prepararsi per un lungo viaggio. Non cera pi il pericolo della
guerra, cos egli progettava di visitare le lontane trib gi evangelizzate,
le quali erano rimaste isolate nel periodo delle ostilit.
Tre giorni dopo si misero in cammino, accompagnati da altri battistrada e portabagagli. Furono varie
settimane davventure nella terribile boscaglia tropicale, senza neanche
parlare degli usuali pericoli in questa zona, come giaguari e boa. Le
trib ricevevano con gioia il santo
abar, e ci furono uninfinit di battesimi.
Un giorno, la sua guida decise di
tentare un sentiero nuovo, fuori dei
percorsi abituali della regione. Camminarono per ore e la boscaglia di-

ventava sempre pi fitta. Ad un certo


punto, si apr davanti a loro unampia
radura. Era uno spazio aperto, senza
nulla, eccetto un enorme tronco caduto proprio nel mezzo di quel campo.
Con sorpresa di tutti, seduto sopra
di questo, immobile, stava lindio pi
vecchio che nessuno avesse mai visto.
I suoi capelli lunghi e lisci, pi bianchi
della spuma del mare, scivolavano come una dolce cascata sopra le spalle e
la schiena. Degli occhi neri e piccoli,
in mezzo ad un volto rugoso, vigilavano attentamente sui nuovi arrivati.
I superstiziosi caricatori indi si
spaventarono, credendo si trattasse di uno spirito della foresta. Il vecchio, intanto, sembr rallegrarsi nel
vedere il sacerdote cristiano, e a
stento sincammin lentamente fino
a raggiungerlo. Con voce debole e
umile, si curv e disse al padre:
- Insegnami la verit!
Da dove era venuto fuori quellindio cos vecchio? La storia, la conosciamo dalle sue stesse labbra: egli
un giorno, erano ormai passate molte e molte piogge, quando era ancora
giovinetto, contemplava con altri indi
una bella notte di luna piena. Gli venne in mente una curiosit: chi ha fatto

Natalino Signorini

la luna? Come risposta, gli ripetero- luminoso spirito della foresta, in ogni i mesi e gli anni. Egli si spostava solno la stessa leggenda. Egli allora non caso era attraente e benefico. Aveva tanto per mangiare e bere, poi ritorchiese pi, perch cap che i suoi simi- laspetto di un giovane, e lespressione nava subito al suo luogo dattesa. Il
del volto infondeva molta pace, aveva tempo consum il suo antico vigore, i
li non conoscevano altra risposta.
Col tempo, molte altre questio- la fantastica particolarit di possede- suoi capelli da neri diventarono bianni cominciarono a venirgli in mente. re due grandi e belle ali bianche, co- chi, ma mai, in nessun momento, egli
Noi tup, da dove veniamo? Quando me quelle degli uccelli. Con voce cal- dubit. Alla fine, sent che la morte si
moriamo, lo spirito vaga per le fore- ma, si rivolse allo stupefatto indio in stava ormai avvicinando. Quella mattina, si ricord che avrebbe compiuste? Se io sar un buon indio, il mio un perfetto e armonioso tup:
La pace sia con te! So che gli altri to centanni. Quando si sarebbe comspirito vagher insieme a quello dei
nostri nemici? Mai trov qualcuno in ti chiamano amico della luna. In veri- piuta la promessa dello spirito dalgrado di dargli una risposta. Anni do- t, tu sei ben pi di questo. Sei amico le ali bianche? Mentre era assorto in
po, era ormai un uomo fatto, prese del Signore Onnipotente, colui che tali pensieri, ud delle voci avvicinarcoraggio e and ad esporre allo stre- ha creato la luna, il sole, gli uomini e si e, in mezzo alla densa foresta, ecco
apparire un uogone della trib
mo bianco vestitutti i suoi dubto di nero. In sibi e curiosit. Il
lenzio da decenvecchio rise di
ni, il vecchio e
lui e lo conged
fiducioso indio
senza
risponseppe soltanto
dergli. Anzi, feesclamare: Insece di peggio,
gnami la verit!
prendendolo
Commosin giro, racconso e impressiot laccaduto ad
nato, padre Analtre persone, in
chieta cap che
modo che in poil povero indio
chi giorni il posi reggeva con le
veretto divensue ultime forze.
ne oggetto di
Sedutosi al suo
scherno e lazzi
fianco, riassunda parte di tutse quanto pot i
ta la trib e gli
misteri della vita
venne affibbiadi Nostro Signor
to il soprannoSo che gli altri ti chiamano Amico della Luna.
Ges Cristo e la
me di amico
In verit, tu sei molto pi di questo...
Sua santa dottridella luna.
Respinto da tutti, cominci ad iso- tutto il resto. Dallalto del cielo, Egli na, al che, attento e intenerito, lanlarsi sempre di pi, fino a che and ha osservato la tua ricerca della veri- ziano indigeno ascoltava con le lacriad abitare in una capanna lontana da t, cos ti manda un messaggio: cam- me agli occhi. Terminato quel breve
tutte le altre. Una notte, mentre se ne minerai per tre giorni in direzione catechismo, il sacerdote chiam tutstava seduto da solo in riva al fiume di ponente, l aprirai una radura in ti, lo battezz e volle celebrare una
a guardare ammirato ancora una vol- mezzo alla boscaglia vergine. In que- messa, usando il grande tronco caduta la luna piena, pensava: Preferi- sto luogo, un giorno verr un uomo to come altare. Fu la prima comuniosco senzaltro essere amico della lu- bianco vestito di nero, egli tinsegne- ne di quellanziano, che era vissuto
na, che amico di questi bruti!... Oh, r la verit. Tutto quello che devi fare come eremita nella foresta. Alla fine
delleucaristia, egli svenne, quando
se incontrassi qualcuno che mi spie- avere pazienza, ed aspettare.
Pronunciate queste parole, lo spi- si avvicinarono per soccorrerlo, capigasse la verit! Sacrificherei la mia virito scomparve. Contento, lamico rono che il suo spirito ormai non stata per questo!
Nello stesso istante in cui formu- della luna fece come gli aveva in- va pi su questa terra. La sua espresl questo pensiero, un chiarore folgo- dicato la luminosa apparizione. So- sione senza vita abbozzava un grande
rante apparve allimprovviso davanti lo, seduto sulla scia di chiarore da lui sorriso. Lamico della luna aveva
ai suoi occhi. Sembrava trattarsi di un aperta, aspett. Trascorsero i giorni, finalmente trovato la verit.
Luglio 2007 Salvami

Regina47

_
______
I Santi di ogni giorno
1. SantAlfonso Maria de Liguori, vescovo e dottore della Chiesa
(+1787).
Santo Etelvoldo, vescovo (+984).
Oper per la restaurazione dellosservanza monastica in Inghilterra, come discepolo di San Dunstan.
2. Santa Maria degli Angeli alla
Porziuncola (Perdono dAssisi).
SantEusebio di Vercelli, vescovo
(+371).
Beata Giovanna d Aza (+ sec.
XIII). Madre di San Domenico di
Guzman, che condusse fin dallinfanzia sulla via della virt. Si distinse per
la sua generosa pratica della carit.
3. Beato Francesco Bandrs Sanchez, sacerdote e martire (+1936). Religioso salesiano, fu martirizzato durante

la Guerra Civile Spagnola mentre stava


esercitando la sua vocazione presso la
giovent come direttore di un collegio.
4. San Giovanni Maria Vianney,
sacerdote (+1859).
Beato Federico Janssoone, sacerdote (+1916). Religioso francescano,
predic nella provincia del Quebec e
organizz pellegrinaggi in Terra Santa per i fedeli.
5. XVIII Domenica del Tempo Ordinario.
Santa Nonna (+374). Madre esemplarmente cristiana, ottenne la conversione del suo sposo, San Gregorio il Vecchio, e fu madre di tre santi: San Gregorio Nazianzeno, Santa
Gorgonia e San Cesario.
6. Festa della Trasfigurazione del
Signore.
San Giusto e San Pastore, martiri
(+304). Fratelli martirizzati in Spagna;
quando ancora bambini, si presentarono
volontariamente nei tribunali per professare la fede in Cristo.

Sergio Hollmann

7. San Sisto, papa, e compagni,


martiri (+258).
San Gaetano Thiene, sacerdote
(+1547).
Beato Edmondo Bojanowski, sacerdote (+1871). Fond in Polonia la
Congregazione delle Serve dellImmacolata Concezione della Madre di
Dio, per levangelizzazione dei poveri e abbandonati.
8. San Domenico di Guzman, sacerdote (+1221).
Santo Altmann, vescovo (+1091).
In Austria, fond labbazia agostiniana
di Gottweig, restaur la disciplina nel
clero e difese la libert della Chiesa.
SantAlfonso Maria di Ligorio
Chiesa del Perpetuo Socorso,
Granada (Espanha)

48Salvami Regina Luglio 2007

9. Santa Teresa Benedetta della


Croce (Edith Stein), vergine, copatrona dEuropa (+1942).

Beato Claudio Richard, sacerdote


e martire (+1794). Religioso benedettino che si dedic, durante la Rivoluzione
Francese, a soccorrere sacerdoti infermi.
10. San Lorenzo, diacono e martire (+258).
Beati Francesco Drzewiecki e Edoardo Gryzmala, sacerdoti e martiri
(+1942). Polacchi intensamente dediti allevangelizzazione, furono giustiziati durante la II Guerra Mondiale a Dachau, Germania.
11. Santa Chiara, vergine (+1253).
Beato Maurizio Tornay, sacerdote e
martire (+1949). Fu instancabile annunciatore del Vangelo in Cina e nel Tibet.
Fu martirizzato in unimboscata.
12. XIX Domenica del Tempo Ordinario.
Santa Giovanna Francesca de
Chantal, religiosa (+1641).
Santa Lelia, vergine (+sec. V). Figlia del principe Cairthen, visse in Irlanda, come superiora di un convento
di monache contemplative.
13. San Ponziano, papa, e SantIppolito, sacerdote, martiri (+236).
Beata Gertrude, abadessa (+1297).
Figlia di Santa Isabella dUngheria, fu
consacrata a Dio fin da fanciulla. Mor
come badessa dAltenberg, Germania.
14. San Massimiliano Maria Kolbe, sacerdote e martire (+1941).
Beato Antonio Primaldo e 800
compagni, martiri (+1480). Decapitati dagli ottomani a Otranto, Italia,
durante la persecuzione profetizzata
da San Francesco di Paola.
15. Solennit dellAssunzione della Beata Vergine Maria.
San Tarcisio, martire (+257).
Mentre portava lEucaristia ai cristiani incarcerati, una furiosa turba
di pagani lo accerchi per profanare

______________________ Agosto

18. Beata Paola Montaldi, vergine


(+1514). Abadessa delle Clarisse a
Mantova, Italia, fu specialmente devota della Passione di Nostro Signore
e assidua nellorazione.
19. XIX Domenica del Tempo Ordinario.
San Giovanni Eudes, sacerdote
(+1680).
San Ludovico dAngi, vescovo
(+1297). Nipote del re San Luigi IX,
cerc la povert evangelica abbracciando la vocazione francescana. Fu eletto
Vescovo di Tolosa, morendo poco pi
tardi, a 23 anni di et.
20. San Bernardo di Chiaravalle, abate e dottore della Chiesa
(+1153).
Santa Maria di Mattia, vergine
(+1866). Seguace di San Gaspare di Buffalo, fond la Congregazione delle Suore Addolorate del Preziosissimo Sangue
di Cristo, destinata allapostolato.
21. San Pio X, papa (+1914).
San Sidonio Apollinare, vescovo
(+479). Dopo una fortunata e intensa vita politica a Roma, abbandon le glorie
umane per esercitare lepiscopato a Clermont-Ferrand, dove difese la popolazione
dalle invasioni barbariche.

24. San Bartolomeo, apostolo.


Santa Emilia de Vialar, vergine e
fondatrice (+1856). Inizi la Congregazione delle Suore di San Giuseppe
dellApparizione, in Francia, che mentre era ancora in vita si espanse in molti paesi con la missione di evangelizzare e praticare la carit.
25. San Luigi IX, re di Francia
(+1270).
San Giuseppe di Calasanz, sacerdote e fondatore (+1648).
San Tommaso Cantelupe, vescovo
(+1282). Nobile inglese, molto rispettato da re e papi, si distinse per la sua
purezza e rettitudine di costumi.
26. XIX Domenica del Tempo Ordinario.
Beata Maria di Ges Crocifisso, vergine (+1878). Nacque in Galilea, da una
famiglia cattolica greco-melchita. Educata in Francia, entr nellOrdine delle
Carmelitane Scalze. Fond i conventi di
Mangalore (India) e di Betlemme.
27. Santa Monica (+387).
SantAmedeo, vescovo (+1159).
Monaco cistercense, fu nominato
nella diocesi di Losanna dove form
un clero puro e devoto.

l
aj
Kr
o
av

17. SantEusebio, papa (+310).


Dopo aver lottato contro leresia dei
rigoristi, fu deportato dallimperatore Massenzio in Sicilia, dove sub il
martirio.

23. Santa Rosa di Lima, vergine (+1617).


Beato Juan Maria de la Cruz,
sacerdote e martire (+1936). Dopo
aver esercitato un proficuo apostolato vocazionale in Spagna, fu ucciso durante la Guerra Civile perch si era dichiarato contro la profanazione di una Chiesa.

st

16. Santo Stefano, re dUngheria


(+1038).
San Rocco, pellegrino (+1379). Di
origine nobile, si spogli delle sue ricchezze per soccorrere gli afflitti dalla
peste. Mor incarcerato ingiustamente a
Montpellier, sua terra natale.

22. Beata Vergine Maria Regina.


Beato Simeone Lukac, vescovo e
martire (+1964). Durante la persecuzione in Ucraina, esercit fedelmente il suo ministero fino a che fu
preso e condannato a quindici anni
di prigione, dove mor nella pratica delle pi elevate virt.

Gu

le sacre specie. Per impedirlo, prefer


morire lapidato.

Santa Rosa di Lima


Pitura della Scuola di Cuzco
Casa degli Araldi del Vangelo
a Lima (Peru)

28. SantAgostino, vescovo e dottore della Chiesa (+430).


San Mos Etiope, monaco (+400).
In Egitto, da ladrone si convert in
anacoreta e attir altri banditi verso
la vita religiosa.
29. Martirio di San Giovanni Battista.
Beato Edmondo Ignazio Rice, fondatore (+1844). In Irlanda si dedic a
istruire intellettualmente e religiosamente i giovani bisognosi, fondando la
Congregazione dei Fratelli Cristiani.
30. San Bononio, abate (+1026).
Condusse una vita eremitica prima in
Egitto, poi sul Monte Sinai, ricercando il silenzio e una maggiore unione
con Dio.
31. San Raimondo Nonnato, religioso (+1240). Fu uno dei primi compagni di San Pietro Nolasco nellOrdine dei Mercedari, fondato per il riscatto dei cattolici imprigionati.
Luglio 2007 Salvami

Regina49

Foto: Carlos Moya

La natura
sublimata:
i cavalli andalusi
Nellammirare i meravigliosi balzi dei
cavalli andalusi, non possiamo non ricordarci
dellaltro balzo che ognuno di noi
chiamato a fare
Carlo Toniolo

nche nei paesi sviluppati, dove la


meccanizzazione
ha invaso persino
la campagna, si pu
ancora vedere in alcuni luoghi dellinterno la tradizionale figura del cavallo
da traino, che ara il suolo o tira in coppia pesantissime carrozze. Osservandoli, immediatamente ci viene da pensare
che siano dei fortissimi animali.
Fedele servitrice delluomo fin da
tempi immemorabili, la razza equina
50Salvami Regina Luglio 2007

ha collaborato con lui nella costruzione di imperi ed caduta al suo fianco


in innumerevoli battaglie.
In certe occasioni, il cavallo abbandona lo sporco fango delle coltivazioni e lascia dietro di s il nero e spesso
fumo dei campi di battaglia. Pulito e
vestito di gala, si presenta con incredibile distinzione nella bella arena di
evoluzioni equestri.
In Austria, in Portogallo e in altri luoghi privilegiati, migliaia di persone sono attratte dallincanto de-

gli spettacoli di cavalli addestrati che


mescolano eleganti evoluzioni con
agili balzi, che quasi potremmo definire ornamentali.
Tra queste razze di animali allenati, meritano speciale menzione i
superbi cavalli andalusi che confermano con coraggiosa disinvoltura
la multisecolare tradizione equestre
della Spagna.
Ammirando le loro maestose
evoluzioni, gli spettatori rimangono sbalorditi nel vedere quei robusti

Nelle foto a lato,


dimostrazione ippica
con cavalli andalusi
nella Plaza Mayor di
Madrid (Spagna)

e combattivi animali muoversi con


leleganza di un cigno o lagilit delle gazzelle.
Larte equestre senza dubbio
complessa, ma uno dei suoi segreti consiste nel poter contare su buoni
cavalli, docili alla mano esperta di allenatori delite. Sotto una cos sicura
direzione, essi possono raggiungere
un elevato grado di perfezione che,
ad ogni modo, mai raggiungerebbero da soli.
***
Luomo, allora, non avr anche lui
limiti da superare, che mai potrebbe
oltrepassare da solo, senza una mano
che lo guidi, lo elevi e lo perfezioni?
La risposta evidentemente s.
Dopo il peccato originale, noi uomini sentiamo il peso della nostra
parte animale, che ci porta, molte
volte, a reazioni brute, pigre o persino irrazionali.
Invece, quando ci rendiamo docili alla mano divina del Creatore, siamo presi dalla sua grazia, allora si
operano le meraviglie. Da pesanti
noi diventiamo agili; da rozzi, eleganti; loscuro egoismo delle bestie, che
tante volte lotta per dominarci, vinto dalla sublime carit di cui rendono
testimonianza i santi.
Nellammirare i meravigliosi balzi dei cavalli andalusi, non possiamo
non ricordarci dellaltro balzo che
ognuno di noi chiamato a fare, lungo il cammino molte volte penoso
delle nostre vite: il balzo dal naturale
al soprannaturale, il grande salto da
questa valle di lacrime, che la terra,
verso le luminose porte della Gerusalemme Celeste.
Luglio 2007 Salvami

Regina51

mperatrice della citt felice


Del Paradiso con tutta la gioia eterna,
siete esente dal peccato, piena di virt,
Madre di Dio per opera divina.
Vergine dolce dallaspetto angelicale,
cos come siete piena di grazia davanti a Dio,
siate pietosa con i fedeli,
pregando per loro il Re celestiale.
Rosa fragrante di vera bont,
fonte di grazie inesauribili,
palazzo donore, dove fu fatta lalleanza
tra Dio e luomo, per la nostra salvezza.
Attraverso Voi Dio si fatto uomo,
non mancando elemento alcuno,
e come uomo morto, senza dubbio alcuno,
e Si elevato dalla sepoltura come vero Dio.
Fiore dei fiori, dolce, misericordiosa e pietosa,
vediamo limplacabile angelo di Dio.
E poich Dio lo ha inviato per punire,
egli pronto, con la spada in pugno.
Che sia proprio della volont di Dio ordinargli
Che non sollevi la spada, perdonare
Tutti i nostri errori fino al giorno doggi
Edarci gioia, pace e salute.
(Traduzione libera dellantico
mottetto Imperaytritz,
dal Libro Vermell de Montserrat)

P.Timothy Ring

Madonna del Coromoto


Seminario degli Araldi del
Vangelo, San Paolo (Brasile)

You might also like