Anticamente il trucco cos come i prodotti cosmetici sono stati
considerati come un mascheramento o come oggetto di inganno ai fini sedutivi. Il lento modificarsi di costumi e valori della nostra societ ha portato ad un ripensamento del ruolo del cosmetico, oggi considerato come complemento necessario al benessere e maggiormente legato al concetto di salute, sicurezza ed equilibrio della persona. Queste modificazioni si riflettono conseguentemente anche a livello legislativo. Negli ultimi anni la comunit europea ha varato una serie di leggi atte a tutelare in ambito cosmetico la salute dei consumatori, considerati come contraenti pi deboli nel contratto di vendita, quindi particolarmente degni di tutela. utto ci! ha portato la comunit europea a definire concettualmente il cosmetico, "con l# articolo $ della legge %$&', ed a distinguerlo dagli altri prodotti, inclusi i farmaci. DEFINIZIONE DI COSMETICO (a definizione di cosmetico secondo l# articolo $ della legge %$& dice che) Si intendono cosmetici le sostanze e le preparazioni diverse dai medicinali, destinate a essere applicate sulle superfici esterne del corpo umano, (epidermide, sistema pilifero, capelli, un!ie, la""ra, ecc#$, oppure sui denti e sulle mucose, allo scopo di pulirli, profumarli, modificarne l% aspetto, correere li odori corporei, proteerli o mantenerli in "uono stato# *on questa definizione viene distinto il cosmetico dal farmaco, infatti la definizione di farmaco +) $ &er farmaco si intende 'ualsiasi sostanza c!e ( in rado di influenzare e modificare i processi vitali# ,iene delimitata la sede di applicazione del cosmetico e l# azione del cosmetico. DIC)I*+*ZIONE IN,+EDIENTI IN ETIC)ETT* (# aumento delle attenzioni e delle richieste da parte dei consumatori nei confronti dei prodotti cosmetici ha portato la comunit europea a formulare delle leggi che potessero tutelare ed informare i consumatori. ali leggi prevedono la presenza di un# etichettatura obbligatoria nella scatola e la confezione del cosmetico che presenti le seguenti indicazioni) -lenco completo ingredienti in ordine decrescente, fino all# $.. /er ingredienti con concentrazione inferiore all#$., elenco in ordine sparso. (e sostanze in etichetta devono essere scritte secondo la denominazione IN*I 0international nomenclature cosmetic ingredients1, cio+ rispettando le seguenti regole. Nome latino proveniente dalla farmacopea -uropea, 0trivial name1. 2ostanze chimiche sintetiche3 nome tecnico inglese. 4erivati vegetali di semi sintesi3 nome tecnico inglese. 4erivati vegetali ottenuti per estrazione3 nome botanico latino della pianta di origine 0genere, specie1. *olorante) numero di registrazione di cinque cifre preceduto dalle iniziali *I 0color inde51. 6 /rofumi e fragranze) /arfum. Aromi) Aroma. SC*DENZ* &+ODOTTO /er i prodotti che durano pi di &7 mesi, 0due anni e mezzo1, la data di scadenza non + obbligatoria. Il prodotto + considerato scaduto solo quando perde la sua funzione originale e pu! arrecare danno al consumatore. /er i prodotti che durano meno di &7 mesi la data + invece obbligatoria. -ventuali problemi del prodotto, ne determinano la scadenza. (a responsabilit in questo caso + del venditore. INNO-*ZIONI +ECENTI 8ecentemente la comunit europea ha introdotto una serie di leggi atte a tutelare l# acquisto del prodotto da parte dei consumatori. 9na di queste nuove regole obbliga le aziende cosmetiche ad apporre sulla confezione dei prodotti con durata inferiore ai &7 mesi dei simboli che indicano la durata minima del prodotto dopo l# apertura. (e aziende inoltre anno l# obbligo di stilare un dossier, cio+ un fascicolo contenente diverse informazioni relative al prodotto, tra cui la descrizione degli ingredienti, della tecnica di fabbricazione e le dimostrazioni di sicurezza ed efficacia. ale dossier deve essere mantenuto in un luogo dichiarato dal produttore, a disposizione delle autorit /rossimo abbandono delle sperimentazioni su animali. 2i tratta di un problema che riguarda soprattutto l# industria delle materie prime, che dovr garantire la sicurezza delle sostanze utilizzate in cosmesi con nuovi test in vitro. S.DDI-ISIONE &+ODOTTI COSMETICI & I prodotti cosmetici possono essere suddivisi secondo) $. (a funzione cosmetica. 6. (a forma cosmetica. &. Il numero di fasi. $. :9N;I<NI *<2=-I*>- (e funzioni cosmetiche possono essere suddivise in) :unzione estetica decorativa, 0 area ma?e up1. :unzione igienica detergente, 0area s?in care1. :unzione nutriente protettiva, 0prodotti da toilette1. *iascun prodotto cosmetico pu! contenere una o pi funzioni) :unzione estetica decorativa. 4entifricio 2biancante. :unzione igienica detergente. 2hampoo 6 in $. :unzione nutriente protettiva. :ondotinta idratante. :unzione estetica decorativa. 6. :<8=A *<2=-I*A 8appresenta il modo in cui il prodotto viene realizzato e che consente la sua funzione. *ambiando forma le caratteristiche pratiche con cui avviene l#azione risultano modificate, ma non altrettanto l#attivit sostanziale del prodotto. /er esempio i deodoranti sono presenti in commercio in diverse forme cosmetiche, creme, gel, spra@, stic? e roll on. A /er! alla fine le caratteristiche sostanziali del prodotto e la sua funzione sono inalterate. (e forme cosmetiche attualmente presenti in commercio sono riconducibili a dieci classi, la cui differenziazione si basa soprattutto sulla valutazione dell# equilibrio idrofiloBlipofilo degli ingredienti. Il componente idrofilo utilizzato + l# acqua, mentre quello lipofilo sono oli minerali o vegetali oppure esteri. Questi sono) $. Idroliti 6. <leoliti &. :usioni A. Cel idrati D. Cel anidri, 0lipogel1 E. -mulsioni %. ensioliti F. /olveri G. 2istemi nebulizzati $7. 2istemi a solvente &. 2944I,I2I<N- /-8 N9=-8< 4I :A2I 9n# ulteriore suddivisione possibile si basata sul numero delle fasi, cio+ di parti fisicamente omogenee presenti all# interno del preparato. /ossiamo avere la seguente suddivisi) Idroliti in base acquosa, 0tonici1 /rodotti monofasici <leoliti, in base oleosa, 0oli per il corpo1 -mulsioni, miscele di acqua e grassi, 0crema e latti1 /rodotti bifasici 2ospensioni di solidi nei liquidi, 0smalti per unghie1 D /rodotti trifasici -mulsioni, sospensioni miste, 0fondotinta1 (a forma cosmetica ha un# importanza fondamentale dal punto di vista comunicativo. Alcune forme cosmetiche, come creme evanescenti o cremeH gel comunicano freschezza e praticit quotidiana, mentre le fiale oleose comunicano nutrizione profonda. C/*SSIFIC*ZIONE COMME+CI*/E DI .N COSMETICO (e migliaia di prodotti cosmetici presenti in commercio sono classificati secondo tre criteri3 /er forma cosmetica. /er zona di utilizzo. /er funzionalit. /er esempio una crema idratante sar classificata come emulsione 0forma cosmetica1, prodotto per il viso 0zona di utilizzo1, idratante 0funzionalit1. 9no shampoo sar invece definito tensioattivo 0forma cosmetica1, prodotto per capelli 0zona di utilizzo1, detergente 0funzionalit1. COM.NIC*0I/IT*% DEI COSMETICI (a forma cosmetica ha molta importanza dal punto di vista della comunicabilit al consumatore. Alcune forme cosmetiche come creme evanescenti o creme gel comunicano freschezza e praticit quotidiana, mentre al contrario le fiale oleose comunicano eccezionalit e nutrizione profonda. E =entre le maschere argillose, da rimuovere con l# acqua, appaiono come un trattamento di pulizia e freschezza adatto ad un utilizzo occasionale, le creme da notte comunicano ricchezza nell# uso quotidiano. Il cambiamento di forme cosmetiche + percepito da parte del consumatore sempre con un certo interesse, che conseguentemente + stimolato all# acquisto. /* &E//E (e principali funzioni della pelle sono) :unzione di contenimento, controllo nella perdita dei fluidi vitali. /rotezione da stimoli esterni dannosi) =icroorganismi Agenti chimici 8adiazioni 2timoli elettrici 2timoli termici 8ecezione di stimoli esterni) attili 4olorosi ermici 2intesi e metabolismo -liminazione di alcuni prodotti metabolici attraverso le secrezioni ghiandolari) 2ali di sodio Acidi urici Altro % *A8A-8I2I*>- 4-((A /-((- (a pelle che nell# individuo adulto riveste una superficie di 6 m 6 + costituita dall# esterno verso l# interno) $. -pidermide 6. 4erma &. essuto adiposo sottocutaneo Nella pelle sono inoltre presenti numerose fibre sensitive di natura nervosa in grado di captare gli stimoli esterni. $. -/I4-8=I4- F (# epidermide + la barriera principale che evita sia la perdita di acqua e di elettroliti dal corpo umano, sia la penetrazione dall# esterno di acqua e di sostanze estranee. (e cellule dell# epidermide originano dallo strato germinativo, un singolo strato di cellule colonnari disposte al disopra del derma, che hanno un ciclo vitale di circa &HA settimane. 4urante questo periodo, conseguentemente all# accrescimento e rinnovo cellulare queste vengono sostituite e gradualmente sospinte verso l# alto con conseguenti modificazioni morfologiche e biochimiche, che si concludono con la morte delle cellule e la formazione di uno strato di cheratina. (e cellule morte sono estremamente appiattite ed ammassate in pi strati, 0FH$E1, nel formare lo strato corneo, cui compete funzione di barriera. (o spessore dello strato corneo varia nei vari distretti dell# epidermide ed + massimo nelle piante dei piedi e nei palmi delle mani. (e lamine esterne dello strato corneo si staccano di continuo come scaglie leggere, untuose ma lo spessore dello strato corneo rimane costante per l# affluire dal basso di altre cellule. (o strato corneo si rinnova in media ogni due settimane circa. (a barriera che lo strato corneo forma + attraversata dai dotti delle ghiandole sebacee e sudoripare e dai follicoli piliferi. G I componenti costituenti lo stato corneo sono) *heratina, 0%DHFD.1 Acqua, che in condizioni normali + del $D. circa 2ostanze di natura lipidica 2ostanze idrosolubili, 0aminoacidi, urea, acidi organici, ioni inorganici1 (# elasticit dello stato corneo dipende dalla presenza in opportuno equilibrio, dei lipidi, dei componenti idrosolubili e dell# acqua, nonchI dalla interazione di questi componenti con la cheratina. (a disidratazione al disotto del $7. produce delle screpolature che aprono la via alla penetrazione di microorganismi e di sostanze estranee. A livello dello strato germinativo si trovano irregolarmente distribuiti, i melanociti, cellule deputate alla produzione di un pigmento, la melanina, che viene depositata nell# epidermide, in modo continuo nelle persone a pelle scura o nera, sotto lo stimolo di radiazioni solari nelle persone a pelle chiara. 9n fenomeno importante + l# eliminazione di acqua attraverso la pelle. 4i solito si distingua l# eliminazione visibile, 0perspiratio sensibilis1, che aviene durante la sudorazione, da quella non visibile, 0-J(, trans epidermal Kater loss1, che avviene sotto forma di vapore dal tessuto vivente all# ambiente esterno, mediante un processo di diffusione passiva attraverso lo stato corneo. (a perdita di acqua stimata in un individuo adulto + di circa F77H$777 mlB giorno. 6. 4-8=A Il derma + formato da un denso reticolo di fibre proteiche, immerse in un gel di natura mucopolisacaridica, 0 la sostanza fondamentale1, di fibre nervose e di una fitta rete di vasi sanguigni e linfatici. (a composizione del derma + la seguente) *ollageno %D. $7 -lastina A. 8eticolina 7,A. 2ostanza fondamentale 67. (a funzione di sostegno della pelle + svolta dall# epidermide e dal derma nel loro insieme, ma la elasticit tipica del tessuto cutaneo + dovuta principalmente alla struttura chimico fisica del collagene ed alla elasticit del derma. Il collagene ha origine dai fibroblasti, cellule del tessuto connettivo dermico, che producono delle catene polipeptidiche che si legano le une alle altre a formare le fibrille. (e fibrille grazie all# intervento di alcuni enzimi si legano tra loro a formare le fibre del collagene. Nella cute sono presenti differenti tipi di collagene, che variano non solo per la natura degli amminoacidi presenti, ma anche per l# organizzazione spaziale. *on l# invecchiamento la struttura delle fibre del collagene subisce lievi ma significative variazioni che rendono la pelle pi rigida e portano alla formazione delle rughe. &. -229< A4I/<2< 2<<*9AN-< Questa struttura anatomica svolge funzione di accumulo e protezione. ANN-22I 4-((A /-((- Cli annessi della pelle sono costituiti da) 9nghie /eli Chiandole sebacee Chiandole sudoripare eccrine Chiandole sudoripare apocrine I peli si formano in una zona del follicolo pilifero, la cosiddetta papilla, mediante un processo di divisione cellulare e migrazione simile a quello che porta alla formazione dello strato corneo. Associate con i follicoli piliferi ci sono le ghiandole sebacee3 queste secernono un miscuglio di lipidi $$ che dopo essersi accumulato nel canale piloHsebaceo fluisce sulla pelle ove, insieme ai prodotti che libera l# epidermide nel corso della cheratinizzazione forma un film lipidico superficiale. Quest# ultimo ha un p> leggermente acido, circa D, ed + costituito prevalentemente da) rigliceridi 0A7.1 Acidi grassi liberi 067.1 -steri cerosi 067.1 2qualene 0$D.1 2teroli liberi ed esterificati 0D.1 (e ghiandole sudoripare eccrine secernono un liquido con p>LD, formato prevalentemente da acqua 0GFHGG.1 e sale. (e ghiandole sudoripare apocrine secernono un liquido lattiginoso contenente) /roteine (ipoproteine (ipidi 2acaridi 2i trovano prevalentemente in alcune regioni del corpo umano, quali ascelle, regione inguinale e quella ano genitale. I componenti la secrezione apocrina vengono degradati e metabolizzati per azione di batteri stanziali dell#epidermide e danno origine a prodotti dotati di odori caratteristici dipendenti dalla composizione della secrezione e dalla quantit e qualit dei batteri presenti. (A :9N;I<N- MA88I-8A 4-((A /-((- ,ari microrganismi non patogene si annidano normalmente sulla superficie esterna della pelle, 0flora residente1. /er un# alterazione meccanica o biochimica dello strato corneo sia batteri della flora residente o altri possono dar luogo ad infezioni superficiali o profonde. ,i sono per! alcune caratteristiche che rendono particolarmente difficile lo sviluppo dei microorganismi sulla $6 superficie dell# epidermide, il p> acidoL A,DHD,D, formato dalle secrezioni di ghiandole sebacee eccrine3 la presenza in queste secrezioni di acidi grassi inferiori ad azione fungistatica, 0acido propanoico, butanoico, esanoico1, l# assenza di acqua. Cli orifizi delle ghiandole sudoripare apocrine e dei follicoli piliferi rappresentano un#altra possibile via di ingresso dei germi. /er quanto riguarda i prodotti chimici, la pelle quando + intatta, per opera dello strato corneo, rappresenta un# efficace barriera protettiva, anche se quasi tutte, ma in misura ridotta e lentamente possono penetrarvi. ra le radiazioni solari, quelle pi dannose hanno una lunghezza d# onda compresa fra 6F7 e A77 nm. 9na prolungata esposizione solare pu! causare dermatiti acute, invecchiamento precoce della pelle e talvolta l# insorgenza di tumori. (e stesse radiazioni stimolano i melanociti a produrre melanina, pigmento naturale che fornisce alla pelle una naturale protezione. FOTOTI&I C.T*NEI Il colore della pelle + legata alla presenza di alcuni cromofori quali l# emoglobina, i carotenoidi e la melanina. (a melanina + il principale responsabile della pigmentazione cutanea. (a classificazione dei fototipi secondo :itzpatric? si basa sul tipo e sulla quantit di melanina presente a livello cutaneo. 2i distinguono sette fototipi) :ototipo 7L Albini :ototipo IL *apelli ed occhi molto chiari, non si abbronzano, tendenza ad eritema costante. :ototipo IIL *apelli ed occhi chiari, si scottano facilmente, si abbronzano poco. :ototipo IIIL *apelli castani, occhi chiari o scuri, pelle bruno chiara, si abbronzano ma possono scottansi durante le prime esposizioni. $& :ototipo I,L *apelli castano scuri o neri, occhi scuri, pelle da olivastra a scura, generalmente non si scottano e si abbronzano facilmente. :ototipo ,L 2oggetti occhi scuri con capelli neri, carnagione bruno olivastra3 soggetti di razza medio orientale asiatica, "mongoli'. :ototipo ,IL 8azza nera. Attualmente gli individui con cute scura, etnica, costituiscono circa F7. di popolazione mondiale e fanno parte dei fototipi I,, ,, ,I. Cli individui di razza chiara, caucasica, fanno parte dei fototipi I, II, III. (e differenze tra cute etnica e caucasica condiziona l# utilizzo e la formulazione delle forme cosmetiche conosciute. Cli individui di razza nera presentano uno strato corneo costituito da un numero maggiore di cellule nonostante lo spessore non vari. Questo rende la pelle meno sensibile agli stimoli irritanti. Negli individui di razza asiatica lo strato corneo + pi sottile quindi pi sensibile agli stimoli esterni. I neri hanno ghiandole sebacee di dimensioni maggiori e in maggior quantit, inoltre si + evidenziato che l# elasticit della pelle foto esposta da quella non foto esposta + praticamente invariata. Negli altri gruppi etnici l# elasticit della cute foto esposta + ridotta. I gruppi etnici con pelle pi scura presentano un invecchiamento cutaneo tardivo rispetto agli individui caucasici. Inoltre l# invecchiamento nei fototipi pi chiari si presenta prevalentemente con pigmentazioni oltre che con rughe e rilassamento cutaneo. I soggetti dell# est asiatico costituiscono una razza particolare, nonostante costituiscano un fototipo chiaro il foto invecchiamento + minore rispetto agli altri gruppi etnici, compresi gli afroamericani. 2embra quindi che in questo gruppo etnico esistano dei meccanismi di foto protezione diversi dalla melanina. $A TI&I C.T*NEI 4al punto di vista cosmetologico la divisione in tipi cutanei + fondamentale e finalizzata alla scelta del prodotto topico pi adeguato e prevede la distinzione in quattro tipi, normale, grassa, secca e sensibile. Cute rassa1 (alto contenuto di ac'ua e rassi$ /er determinare se la cute + grassa bisogna visualizzare le zone della cute ricche di ghiandole sebacee, la fronte, il naso,le aree zigomatiche ed il mento. (a cute appare spessa, traslucida, con sbocchi follicolari evidenti. Cute secca1 ("asso contenuto di ac'ua e rassi$ Appare ruvida al tatto sottile,con tendenza alla desquamazione. Cli sbocchi follicolari sono scarsamente visibili. Il soggetto riferisce sensazione di tensione. Cute normale1 (alto contenuto di ac'ua e "asso di rassi$ Non presenta le caratteristiche su elencate, pelle tipica dei bambini. Cute asfittica1 ("asso contenuto di ac'ua e alto in rassi$ -# la tipologia di pelle pi diffusa alle nostre latitudini e soprattutto quella pi difficile da normalizzare. Cute sensi"ile1 4efinita come cute iperreattiva nei confronti di stimoli ambientali di diversa natura. I soggetti interessati riferiscono sensazione di prurito, bruciore, pizzicore, formicolio e tensione cutanea. FO+ME COSMETIC)E I48<(II Cli idroliti rappresentano tutti quei cosmetici come le acque toniche e le acque di profumo. Cli idroliti sono caratterizzati da un tasso alcolico non superiore al $7H$D . e l#eccipiente di base + l# acqua distillata semplice o aromatica. (a distillazione di alcune piante in corrente di vapore permette di ottenere un distillato che nella frazione superiore $D + costituito dagli oli essenziali e nella frazione sottostante + costituita da acqua in cui e rimasta disciolta una piccola percentuale di olio essenziale. (# acqua aromatizzata cos ottenuta entra nella preparazione di alcuni cosmetici) onici Acque di lavanda Acqua da toilette (ozioni dopo barba (a limitata quantit di olio essenziale svolge un# azione marcata pi sotto il profilo psicologico piuttosto che su quello funzionale. Agli idroliti oltre alla base di acqua aromatizzata e a una minima percentuale di alcool, vengono aggiunte dosi di umettanti come la glicerina, coloranti, acidi organici che incidono sul p> finale, profumi. (a nota distintiva di questa serie di prodotti + la percentuale aggiunta di sostanze funzionali che stabiliscono i diversi tipi cutanei a cui il prodotto + destinato. <(-<(II Cli oleoliti erano gi molto diffusi nel periodo dei greci. ,enivano usati come emolienti protettivi per la pelle ed i capelli. ra le varie forme cosmetiche all# ora come oggi gli oleoliti risultano semplici da preparare, in quanto costituiti da una miscela di oli profumati, emolienti, colorati tramite l# utilizo di coloranti liposolubili, ecc. Cli oleoliti attualmente pi conosciuti ed importanti che il mercato propone sono) oli per neonati. oli solari. oli da massaggio. Cli oli per neonati sono i prodotti per l# igene e la cura della cute infantile. Infatti la cute infantile presenta delle carenze nella secrezione sebacea e sudoripara, in#oltre lo stato $E corneo risulta pi sottile, quindi la pelle + pi soggetta all#aggressione di batteri e funghi. (# olio per i neonati idrata e protegge la pelle migliorando il film lipidico, contiene di solito oli minerali leggeri, squalene, esteri della lanolina, profumi e sostanze ad azione funzionale. Cli oli solari derivano di solito da oli naturali quali quello di mallo noce, di olio d#oliva, di cocco, ecc. /ermettono in modo agevole di stendere uniformemente i filtri solari presenti. Non garantiscono purtroppo una protezione ottimale per la loro estrema spalmabilit, che conferisce un film idrorepellente, trasparente, ma sottile. ,engono utilizzati nei filtri con indice di protezione pi bassi adatti per fototipi scuri, o individui gi abbronzati. 2ono invece molto indicati come foto protettivi per i capelli. Cli oli da massaio vengono utilizzati per evitare l# attrito radente, cio+ il contato tra mano dell# operatore e corpo, nonchI problemi di ancoraggio tra mano e peli che rischia di causare infiammazioni e irritazioni cutanee. (# olio risulta un ottimo veicolante di sostanze funzionali, quali emolienti, revulsivanti, tonificanti, ecc. A(*<(II Cli alcoliti sono soluzioni costituite da alcool etilico con gradazione tra %7N e G7N e con percentuali di olio essenziale dal 6,D al 6D.. (# alcool etilico rispetto all# acqua ha il vantaggio di essere inerte, inoltre le sostanze disciolte si conservano meglio chimicamente e microbiologicamente. In funzione del quantitativo di olio essenziale presente nella soluzione, avremmo le seguenti classi commerciali) C/*SSE COMME+CI*/E 2 O/IO ESSENZI*/E Acqua di colonia 6,DHD Acqua di lavanda A Acqua di colonia fiorita 6,DHD Acqua da toilette DH$7 $% /rofumo da toilette $7H$D /rofumo $DH6D :92I<NI 02I2-=I ANI48I1 Questi sistemi privi di acqua possono essere suddivisi in forme anidre molli e forme rigide. 3# Forme molli (e forme molli praticamente in disuso sono state sostituite dalle emulsioni acqua in olio AB< o dai lipogel. 2i tratta di miscele d lipidi0cere, burri, grassi1, tali da formare un agglomerato facilmente spalmabile e fluidificabile in funzione della temperatura cutanea con cui entrano a contatto. (e forme molli ancora oggi impiegate sono le paste struccanti. 4# Forme riide (e forme rigide sono quelle tradizionalmente associate al burro di cacao degli stic? labbra e delle matite da trucco. 2i tratta di una miscela di cere vegetali, naturali o sintetiche, che conferiscono al sistema una struttura rigida, ed una resistenza al calore. (e caratteristiche di spalmabilit, morbidezza, gradevolezza sono a carico degli acidi grassi, oli e derivati siliconici.ra gli oli quello di ricino + il pi utilizzato per ottenere l# effetto lucido, al contrario l# effetto opacizzante + dato dagli alcoli cetilico e stearilico. 9na volta fusa nella massa grassa vengono incorporati i pigmenti, dispersi sotto agitazione, poi raffinati in appositi mulini, in modo da minimizzare la granulometria e rendere la polvere impalpabile, al fini di aumentare l# effetto colorante. Il prodotto ottenuto viene in seguito colato sugli appositi stampi. (e forme commerciali pi conosciute appartenenti a questa categoria sono) 2tic? per labbra =atite labbra Closs $F =atite contorno occhi :ondotinta (I/<C-( I lipogel costituiscono una tecnica piuttosto recente con cui sono stati formulati lipHgloss, prodotti solari, ecc, tutti con elevata capacit idrorepellente. 8ispetto alle forme anidre molli sono dotati di elevata resistenza alle alte temperature.
-=9(2I<NI (e emulsioni in cosmetologia costituiscono una forma chimico fisica complessa . Nella forma pi semplice, un# emulsione + costituita da due componenti non miscibili fra loro, 0acqua e olio1 in diversa proporzione in un sistema termodinamicamente instabile. 2ono forme fluide 0latti1 o cremose 0creme1, capaci di svolgere funzioni idratanti, detergente, umettante e nutriente, in funzione delle sostanze attive in essa presenti. Al fine di ottenere un# emulsione le due fasi devono essere intimamente mescolate al fine di otenere un sistema termodinamicamente stabile. (# emulsione avviene fornendo energia al sistema attraverso l# agitazione e la cessione di calore 0la temperatura ottimale tra i E7 e gli F7N viene scelta al fine di favorire la solubilit dei componenti e non + cos elevata da far evaporazione l# acqua durante la reazione1 che riducono le dimensioni degli aggregati molecolari, minimizzando la tensione interfacciale. (a capacit di emulsionare + correlata alla tensione interfacciale dei liquidi, quelli con bassa tensione interfacciale sono pi facilmente emulsionabili rispetto a quelli con elevata tensione interfacciale. In ogni caso l# applicazione dell# energia meccanica 0fornita dall# agitazione1 che riduca la tensione interfacciale di entrambe le fasi pu! essere sostituita o per meglio dire migliorata da agenti che $G assorbiti all# interfaccia stabilizzano il sistema bifasico, questi sono gli emulsionanti ed i colloidi protettori. Cli emulsionanti sono caratterizzati da una struttura polare che si orienta verso l# acqua, o fase polare e da una parte appolare, idrofobica, che si dispone verso la fase appolare , 0olio1. Questa caratteristica degli emulsionanti consente di disperdere le particelle presenti nell# emulsione. Il liquido disperso prende il nome di fase dispersa, interna o chiusa, il liquido che lo circonda fase disperdente, esterna o aperta. I colloidi protettori sono costituiti da molecole particolarmente grandi di natura lipofila o idrofila, comunque solubili nella fase esterna, che contribuiscono ad incrementare la viscosit di quest# ultima. Cli emulsionanti infatti si distribuiscono a differenza dei colloidi protettoti su entrambi le fasi e sono attivi in funzione della loro natura chimica. (a scelta degli emulsionanti ed i colloidi protettori sono indispensabili per ottenere un# emulsione stabile nel tempo, la loro scelta non + casuale, ma dipende dalle forme farmaceutiche che si vogliono ottenere. (a scelta di questi componenti viene fatta in funzione della loro maggiore o minore affinit per una o l# altra fase. (a loro maggiore o minore idrofilia viene valutata seguendo una scala internazionale, all# interno della quale vengono classificati. Questa scala prende il nome di )/0 0hidrofhilic lipoph@lic ballance, o bilancio idro lipidico1, ed i suoi valori vanno da) 7H6Lmolecole molto lipofile,0opacizzanti, tensioliti1. 6HEL molecole con bassa idrofilia, 0emulsioni AB<1. EHFL emulsionanti a idrofilia intermedia, 0in miscela con emulsionanti1. FH$ELemulsionanti ad alta idrofilia, 0emulsioni <BA1. 67 $6H67Lemulsionanti capaci di incorporare corpi lipofili con particolare limpidezza, 0solubilizzanti1. I valori di >(M vanno da 7 0lipide puro altamente lipofilo1 a 67 0lipide molto polare altamente idrofilo1. *ombinazioni di emulsionanti ad alto e basso >(M consentono di ottenere delle miscele in grado di stabilizzare emulsioni AB< o <BA. (# >(M + una grandezza che indica la capacit emulsionante, quindi qualitativa e non la forza emulsionante, quindi quantitativa della formulazione. -ssendo le emulsioni delle soluzioni termodinamicamente instabili, queste nell# arco del tempo potrebbero alterarsi. I fenomeni evidenti legati a questi processi di instabilit sono quattro) 3$ Cremaio5 Questo fenomeno si evidenzia con un avvicinamento verso il basso o l# alto,0questo dipende dalla maggiore o minore densit delle particelle che costituiscono la fase dispersa1 delle particelle disperse. Il fenomeno + reversibile, basta agitare l# emulsione per tornare alle condizioni iniziali. 4$ Flocculazione5 Questa fase + successiva al cremaggio, consiste nell# aggregazione delle particelle, ed anticipa la rottura dell# emulsione. -# irreversibile. 6$ Coalescenz5 Quando gli aggregati relativi alla flocculazione si uniscono tra loro per formare un unico agglomerato si ha il fenomeno della coalescenza. Questo pu! accadere fino alla rottura totale dell# emulsione. 7$ Inversione di fase5 Questo fenomeno si verifica di solito quando si sbagliano le miscele di emulsionanti da utilizzare, si rischia quindi di passare in rari casi da un# emulsione AB< ad una <BA e viceversa. (e cause che provocano l# instabilit di un# emulsione sono numerose. (e pi comuni sono) 6$ 2celta sbagliata del tipo e della quantit dell# emulsionante. 8apporti errati tra fase liquida e fase oleosa. Incompatibilit tra i componenti costituente l#emulsione. -rrato calcolo della densit delle due fasi. 2celta del metodo corretto di lavorazione. -ccessivo assorbimento di aria che potrebbe modificare i rapporti del sistema bifasico e la viscosit. /resenza di elettroliti che alterano la capacit emulsionante dei tensioattivi,02ali di calcio, magnesio, ecc.1. *onfezionamento improprio che fa evaporare l# acqua facendo seccare l# emulsione. (e principali tipologie di emulsioni presenti in commercio sono quelle) Olio in ac'ua O8*, costituite da) D. sistema emulsionante 67. fase lipidica interna %D. fase acquosa esterna (e emulsioni <BA possono essere fluide, 0latte e lozioni1 o consistenti 0creme evanescenti1. *c'ua in olio *8O, costituite da) DH$7. sistema emulsionante &7HA7. fase lipidica esterna D7HED. fase acquosa interna (e emulsioni AB< possono essere fluide, 0latti viscosi o crema fluida1 o consistenti 0creme grasse1. 66 Multiple *8O8* e O8*8O 'ueste formulazioni consentono1 4i inserire nella fase acquosa delle emulsioni AB<BA molecole idrosolubili facilmente alterabili. 4i inserire nella fase oleosa delle emulsioni <BAB< sostanze liposolubile facilmente ossidabili. Emulsioni colorate *ostituiscono una variante delle emulsioni fluide <BA, in cui nella fase acquosa sono presenti dei pigmenti coloranti idrosolubili. Emulsioni el 8appresentano una forma intermedia tra un gel acquoso ed un# emulsione olio in acqua. ale forma consente di stabilizzare notevolmente la fase dispersa presente nell# emulsione. /roprio perchI aumentando la viscosit della fase disperdente si possono inglobare a freddo notevoli quantit di fase dispersa senza compromettere la qualit dell#emulsione finale. Inoltre al tatto si ha una minore sensazione di untuosit. Emulsioni ac'ua silicone *8S In questo particolare tipo di emulsione la fase disperdente, grassa, + costituita da silicone. (a presenza di cloruro di sodio nella fase acquosa rende queste soluzioni particolarmente stabili. Questo tipo di emulsioni hanno il vantaggio che il silicone essendo una macromolecola polimerica non viene assorbito dall# epidermide, rimane in superficie senza il rischio di una reazione avversa da parte del sistema immunitario. Non + untuoso, + idrorepellente e 6& non irrancidisce a contatto con l# aria. ,engono utilizzati prevalentemente nelle creme antitraspiranti. I -N2I<(II 0$ saponi, 6 s@ndet1 *on questa forma cosmetica vengono indicate tutte le miscele di tensioattivi destinati alla detersione della cute ed annessi. /er tensioattivi s# intende tutte quelle sostanze che agendo sulla tensione superficiale 0forza presente nel contatto fra acqua ed aria1 e sulla tensione interfacciale 0forza presente nel contatto fra due liquidi immiscibili1 dell#acqua, facilitano tutti quei fenomeni di bagnabilit, emulsionamento, e allontanamento di sostanze grasse che normalmente non avvengono in acqua. (a determinazione + il meccanismo attraverso cui avviene il processo di allontanamento dello sporco da indumenti, oggetti e corpo. (a scelta del tensioattivo durante il processo di detersione, soprattutto a carico del corpo + di fondamentale importanza per mantenere quelle condizioni di protezione naturale presente nello strato corneo. I tensioattivi utilizzati possono essere caratterizzati in funzione della) Capacit9 lavante1 che dipende dalla natura elettrochimica dei tensioattivi, nonchI dalla loro concentrazione e miscelazione. Destinazione d% impieo1 che possono essere mani, viso, corpo, capelli, cuoio capelluto, ecc. Forma fisica1 solidi, fluidi. Tensioliti fluidi 2hampoo Magnoschiuma 4etergenti intimi 2hampoodoccia Alcuni saponi da bagno /ediluvi schiumogeni 6A Tensioliti solidi 2aponi 2@ndet I tensioattivi presenti in commercio possono essere chimicamente classificati in) *nionici1 /resentano una porzione con carica elettrica negativa, molto diffusi per l# elevato potere schiumogeno, sia per il basso costo. Il potere detergente + giustificato dal fatto che la cheratina della pelle e capelli + carica negativamente, mentre lo sporco che si deposita + elettropositivo. Quando la sostanza lavante con tensioattivo anionico viene a contatto con lo sporco, per attrazione di carica opposta, lo stacca dal substrato 0pelle1 solubilizzandolo per micellazione. Appena la carica elettronegativa del tensioattivo viene a contatto con la carica negativa della pelle o dei capelli, si verifica per effetto di repulsione di carica l# inglobamento dello sporco da parte del tenside, che viene allontanato per risciacquo. *nfoteri1 ensioattivi che presentano una carica elettrochimica sia negativa che positiva. >anno la caratteristica di comportarsi da anioni e cationi a seconda del p> della soluzione. 2ono meno irritanti dei tensioattivi anionici e vengono utilizzati in miscela per addolcire l# eccessiva aggressivit di questi ultimi. ,engono utilizzati nella formulazione dei detergenti per i bambini e nei detergenti intimi. /resentano anche un potere batteriostatico. Cationici1 4etergenti con carica positiva, vengono utilizzati come condizionanti, per eliminare l# elettrostaticit dei capelli dopo la detersione, 0balsami1. Non ionici1 2ono dei detergenti privi di carica, non presentano azione schiumogena, hanno scarso potere detergente. /resentano una attivit antibatterica e vengono utilizzati in 6D associazione con altri detergenti al fine di addolcire l# azione aggressiva della formulazione. 1. IL SAPONE Il capostipite dei detergenti + il sapone, il primo tensioattivo della storia. 4al punto di vista chimico il sapone e un sale di sodio o potassio si un acido grasso a lunga catena, ottenuto mediante processo di saponificazione, che consiste nell# idrolizzare i trigliceridi e derivati provenienti dal grasso animale o vegetale a caldo con soda e potassa. Oli veetali pi: usati <lio di cocco <lio di palma 0se non raffinato + ricco di Hcarotene1 ,rassi animali 2ego 0grasso bovino1 2ugna 0grasso suino1 *era d#api <lio d# oliva <lio di mandorle dolci 6E Cli aspetti pi negativi del sapone sono legati alla struttura chimica, essendo sali di acidi deboli in acqua idrolizzano modificando il p>, portandolo ad un valore decisamente basso , FH$7. Questo valore di p> + decisamente lontano da quello fisiologico che oscilla in funzione del distretto corporeo tra A e D,DHE. (# epidermide + comunque in grado di tamponare queste variazioni di p>, ci impiega dalle 6 alle F ore, il massimo per la pelle secca. <vviamente se l# uso del detergente si prolunga nel tempo si avr un# alterazione del film lipidico, del p> e conseguentemente della flora cutanea. (# uso dei saponi con acqua dura provoca la precipitazione degli acidi grassi sotto forma di sali di calcio e magnesio con conseguente inibizione del potere lavante. 2e dal punto di vista della detersione questo fenomeno non + molto positivo, perchI i tensioattivi perdono la loro attivit sgrassante, da un punto di vista dell# integrit cutanea pu! essere ritenuto non del tutto sfavorevole. Infatti l# azione detergente e lavante dei saponi si interrompe, mentre sulla pelle si deposita un film liofilo di saponi alcalini che contribuiscono a migliorare il film lipidico. I saponi oltre ad avere un ottima azione detergente risultano anche biodegradabili, infatti essendo sali di acidi grassi i microrganismi possono degradare queste lunghe catene trasformandole in anidride carbonica e acqua. 2. Syndet /er ovviare al problema della spiccata alcalinit dei saponi oggi si usano di frequente i saponi sintetici 0s@ndet1 o saponi non saponi sia solidi che liquidi. I s@ndet sono tensioattivi di natura prevalentemente anionica ottenuti senza processo di saponificazione. (e quattro principali classi di s@ndet sono) Eterosaponi1 partendo dalla struttura base del sapone si sostituisce il gruppo carbossilico con quello alcolico, si passa dunque dall# acido laurico ad alcool laurico. *lcoolsarcosinati1 ottenuti per reazione tra gli acidi grassi ed un amminoacido derivato, la metillicina# *cillutamati1 ottenuti condensando un acido grasso con il gruppo amminico dell% acido lutammico# Solfosuccinati1 che presentano nella loro molecola sia il terminale car"ossilico c!e 'uello solforico# I saponi sintetici hanno il vantaggio di essere pi delicati con la pelle, infatti rispettano di pi il p>. <ccorre minore quantit di prodotto per un# attivit schiumogena e detergere, non precipitano in presenza di ioni calcio e magnesio. In questi preparati si ha la possibilit di modulare il p> tra &.D e E. /er contrastare l# azione delipidizzante vengono aggiunti, in associazione alla formulazione veri e propri lipidi, oppure derivati della lanolina, cere, ecc. =I2*-(- =-**ANI*>- 0/<(,-8I1 (e miscele meccaniche o polveri sono un sistema monofasico piuttosto semplice. (a loro formulazione classica prevede l# impiego di pigmenti che attraverso processi di macinazione, ventilazione, setacciatura e pressatura se necessario, vengono utilizzati per la formulazione di una miriade di prodotto per il trucco0ombretti, ciprie, fard1 e per il corpo, 0polveri aspersorie, talchi, maschere, ecc1. Cli ingredienti pi importanti nella formulazione di tali componenti sono i pigmenti inorganici e quelli organici insolubili nel veicolo in cui vengono dispersi, sia acqua, sia grassi, resistendo sia all# acqua sia alle secrezioni sebacee della pelle. (a loro funzione colorante dipende dalle dimensioni delle particelle ottenute per granulazione, 0O di AA micron1, particolarmente fine per ottenere una resa ottimale e fornire effetti ottici particolari, come scorrevolezza, azione coprente, omogeneit, resistenza alle secrezioni cutanee, resistenza meccanica, innocuit. I pigmenti inorganici derivano dai minerali, ottenuti prevalentemente per estrazione e purificazione, sono di seguito elencati) &imenti inoranici <ssido ferroso e ferrino <ssido di cromo :errocianuro ferrino /irofosfato di manganese 2ilicato di alluminio Miossido di titanio <ssido di zinco Colorazione Ciallo, bruno, rosso mattone ,erde, turchese Mlu di prussica ,iola, rosa 8osa, viola, azzurro, lilla Mianco 0crema1 Mianco Alcuni pigmenti inorganici vengono utilizzati pur presentando delle caratteristiche differenti da quelle coloranti) &imenti inoranici *arbonato di calcio *arbonato di magnesio *aolino alco 2tearati di ;n, *a, =g 2ilice pirogenica &ropriet9 Masso potere coprente, usato perchI assorbente. :acilit di compattura. Alto potere assorbente, opacante, grigio, verdastro, avorio Mianco trasparente, buon potere lubrificante, basso potere coprente 2correvolezza ,oluminosit I pigmenti organici risultano pi colorati dei precedenti, anche a dosi minori. ,engono utilizzati notevolmente in quei prodotti cosmetici la cui luminosit risulta fondamentale, come gli smalti per unghie ed i rossetti. I gruppi organici ottenuti tutti per sintesi chimica ad eccezione del rosso cocciniglia estratto dall# esoscheletro essiccato di un coleottero, vengono resi insolubili per precipitazione mediante salificazione con ioni calcio, magnesio o alluminio 0lacche1. I pigmenti organici pi importanti sono di seguito elencati) &imenti oranici Azoici Pantenici *hinoline Antrachinoni rifenilmetani Indigoidi Colorazioni 8osso, arancio, giallo 8ossi, fucsia Ciallo 8ossi Mlu 8ossi <ltre ai pigmenti organici su elencati, le perle 0pigmenti perlescenti1, rappresentano dei colorati insolubili caratterizzati da propriet ottiche interessanti, che dipendono da fenomeni fisici quali rifrazione, riflessione e diffrazione della luce. /er ottenere l# effetto iridescente e cangiante, la tecnica cosmetica ha utilizzato una miscela di cristalli di mica e biossido di titanio, per formare pigmenti perlescenti di vari colori a seconda della grandezza e dello spessore dei cristalli. Nei prodotti cosmetici i pigmenti vengono indicati con la sigla CI (color inde;$ seguita da un numero di cinque cifre. Nei cosmetici da trucco invece i pigmenti coloranti sono in quantit maggiore, quindi vengono tutti descritti, preceduti dal simbolo <8= che significa "pu! contenere', al fine di tutelare il consumatore nel caso in cui questi risultino particolarmente sensibili ad un colorante. *ompletano le formulazioni dei ma?eHup alcuni componenti come le profumazioni, 0dallo 7,6DH$.1, le sostanze antimicrobiche ed antifungine, gli emollienti, ecc. (e classi commerciali appartenenti a queste forme cosmetiche sono) a1 (e ciprie in polvere# Queste sono costituite da una miscela di polveri a struttura multiporosa di origine minerale,0talco micronizzato, caolino, stearato di magnesio, zinco, alluminio1 unite a oli di silicone che favoriscono la stesura e l# aderenza sull# epidermide. (a forma in polvere + preferita per attenuare la lucentezza della pelle untuosa e per prolungare la tenuta del fondotinta. (a forma compatta differisce dalla precedente per l# aggiunta di corpi leganti, 0miscele di grassi e cere1, che dopo la pressatura tengono unite le polveri per permetterne un facile prelievo. (e ciprie si dividono in trasparenti, da applicare sopra il fondotinta, per opacizzare e fissare il colore e coloranti, contenenti una percentuale pi o meno alta di pigmenti coloranti. ,engono utilizzante anche in alternativa al fondotinta, o per ritocchi veloci del trucco durante la giornata. b1 I talc!i sono sali inorganici, 0silicati idrati di magnesio1, di colorazione dal bianco candido al bianco avorio, di diverso grado di finezza, in cui vengono aggiunte piccole dosi di antimicrobici, surgrassanti e profumi. c1 (e polveri aspersorie sono caratterizzate rispetto ai talchi da una minore scorrevolezza, una maggiore dimensioni delle particelle. ,engono utilizzate come adsorbenti della sudorazione eccessiva negli anziani e nelle zone inguinali dei neonati. d1 I fard vengono realizzati in forma di creme, stic?, ma soprattutto sotto forma di polvere compatta. 8ispetto ai fondotinta sono pi ricchi di talco e pigmenti coloranti, per questo motivo vengono applicati su limitate zone del viso, in particolare zigomo e guancia per accentuare l# ovale del volto. e1 Cli om"retti costituiti da pigmenti inorganici e da perle, vengono venduti in una ampia gamma di colorazioni. 2i presentano in forma compatta. f1 I sali da "ano sono miscele di sostanze inorganiche realizzabili sia con sali naturali quali il cloruro di sodio, borace, fosfato trisodico, ecc. 2volgono un# azione detergente, legata ad un piacevole effetto colorante e profumante. Il loro uso + ormai quasi scomparso a causa della loro elevata alcalinit, sono soppiantati dai bagnoschiuma. :<8=- /8-2298I;;A- 02/8AQ1 (e forme pressurizzate, 0spra@1, termine coniato ed inserito in :armacopea 9fficiale, che identifica tutte quelle sostanze in grado di generare aerosol. Queste forme cosmetologiche sono caratterizzate da recipienti metallici o in vetro chiusi ermeticamente sotto pressione per effetto di un gas, liquido o semisolido 0schiuma1, che durante l# erogazione favorisce l# espulsione di sostanze funzionali disperse di natura solida o liquida. =ediante l# utilizzo di moderne tecnologie + possibile erogare i principi attivi senza l# ausilio dei gas miscelati, ma utilizzando erogatori come gli squeeze che consentono di evitare l# utilizzo di gas particolarmente dannosi per l#ecosistema. I prodotti rappresentativi caratterizzanti questa forma cosmetica sono) Deodoranti L *on erogatori di prima ed ultima generazione. Creme di "ellezza L *on erogatori di ultima generazione. SO/.0I/IZZ*ZIONI (SISTEMI * SO/-ENTE$ I sistemi a solvente sono caratterizzati da un# alta percentuale di acqua rispetto alla percentuale liposolubile 0olio essenziale, vitamine liposolubili1 e dell# emulsionante specifico con caratteristiche solubilizzanti. Nelle solubilizzazioni sono compresi preparati topici diversi come) Olio da "ano /ozioni tonic!e &rofumi con elevata quantit di fase dispersa di natura lipidico in un mezzo disperdente di natura acquosa. Il processo di solubilizzazione si verifica per micellazione, ovvero per incorporamento nel complesso emulsionante delle molecole di olio. (a soluzione pertanto risulta limpida anche dopo l# aggiunta di acqua. Importanti per tale processo sono il tipo e la dose di solubilizzante, una elevata percentuale di acqua, una bassa percentuale di olio. Cli emulsionanti pi adatti per la solubilizzazione degli oli sono) /%olio di ricino etossilato (7>8?> OE$ ,li alcoli rassi polietossilati (4>86> OE$ Cli oli da bagno a seconda della loro composizione e dell# effetto che producono a contatto con l# acqua si distinguono nelle seguenti tipologie) Oli flottanti5 consentono la distensione dell# olio sulla superficie dell# acqua evitando la formazione di agglomerati. Oli dispersi"ili5 producono un# emulsione lattea Oli solu"ili5 alta percentuale di solubilizzante tale da mantenere trasparente l# acqua da bagno. Oli sc!iumoeni5 :ormano schiuma /A2- I48<C(I*-8I*>- (e paste idogliceriche sono rappresentate dai dentifrici. I dentifrici vengono formulati su un supporto di acqua e glicerina reso viscoso con l# aggiunta di polimeri di silicati inorganici. Al supporto vengono addizionate tutta una serie di sostanze ad azione abrasiva, aromatizzante, ecc. Cli ingredienti compresi nella formulazione di un dentifricio sono) Sostanze umettanti 5 >anno il vantaggio di impedire un rapido essiccamento della pasta dentifricia, tra questi ricordiamo il licerolo, sor"itolo, maltitolo e ;ilitolo# Sostanze viscosizzanti 5 2ostanze che consentono al cosmetico di regolarne la consistenza, la stabilit e la spalmabilit. ra queste i pi importanti ed utilizzati soni l# idrossietilcellulosa e la car"ossimetilcellulosa# Sostanze elificanti 5 2ostanze utilizzate per conferire alle soluzioni acquose maggior plasticit. ra queste ricordiamo carraenati e omma ;ant!an# Sostanze edulcoranti5 2ostanze dolcificanti, vengono impiegati abitualmente la saccarina, il sor"itolo ed il licirizzato d% ammonio# Sostanze a"rasive5 9tilizzate per sbiancare i denti. ,anno utilizzate con moderazione per evitare un# abrasione troppo aggressiva. ra queste ricordiamo il carbonato ed il fosfato di calcio, allumina, silice precipitata e biossido di titanio. Il carbonato svolge un# altro importante ruolo a livello bucale. Infatti idrolizza conferendo alle soluzioni un p> alcalino 0circa F1, questo valore di p> + in grado di neutralizzare l# acido lattico ottenuto dai processi di degradazione zuccherina della flora residente, impedendo l# erosione dello smalto dentale ed i processi cariogeni. Sostanze sc!iumoene5 ali sostanze sono responsabili della formazione della schiuma prodotta durante lo sfregamento da spazzolino, ottimizzando la fase del risciacquo, nonchI l# azione detergente e batteriostatica. ra queste sostanze ricordiamo il laurilsarcosinato sodico e le "eatine utilizzate nei dentifrici salini. Sostanze rimineralizzanti5 Il fluoro + in grado di legarsi con il calcio presente a livello dello smalto dentale favorendo il processo di rimineralizzazione dentale. Questo deve essere presente in concentrazione non inferiore allo 7,D7.. Sostanze aromatizzanti5 (e pi utilizzatte sono oli essenziali di natura vegetale ad azione rinfrescante, batteriostatica e battericida. ra queste ricordiamo mentolo, anetolo, limonene# Sostanze protettive per la eniva5 2ostanze ad azione emolliente ed astringente, in grado di eliminare quei processi infiammatori e lenire gli arrossamenti presenti a livello gengivale. ra questi ricordiamo i tannini (estratti dalla ratania$, le mucillaini (malva$, li azzuleni con attivit9 antifloistica (camomilla$, l%acido liciretico altamente lenitivo (li'uirizia$# *enti antiplacca5 2ostanze ad azione battericida, tra questi ricordiamo i sali di ammonio 'uaternario, alcool "enzilico, sostanze vegetali ottenute per estrazione da oli essenziali, timolo, mentolo, ecc# Coloranti# &+ODOTTI F.NZION*/I &rodotti antinvecc!iamento I# *ntiossidanti8 *ntiradicali li"eri Derivati polifenolici# 2i tratta di una famiglia molto numerosa, 0circa F7771, suddivisi dal punto di vista chimico in monomeri e polimeri. (a fonte naturale, "estrazione', + la pi utilizzata per ottenere queste molecole. >anno l# inconveniente di essere scarsamente solubili in acqua e notevolmente coloranti. &I*NT* NOME INCI F/*-ONOIDI &+INCI&*/I *amelia sinesis *atechine <lea europea <leuropeina Cin?go biloba Quercetina, canferolo, bi flavoni >elichr@sum italicum Isosalipurposide, narigenina /assiflora incarnata *Hglicosidi flavonoidi 2il@bum marianum 2ilimarina, ta5ifolina, quercetina 2pirea ulmaria 2pireoside, quercetina, canferolo heobroma cacao Quercetina, epicatechina, procianide ,itis vinifera 8esveratrolo, catechina, quercetina, canferolo I meccanismi d# azione degli isoflavoni sono un# azione) a1 Antiossidante. b1 Inibitori mettallo proteasi. c1 2timolazione della sintesi del collagene, acido ialuronico e CAC. Sistemi enzimatici# Superossidodismutasi (SOD$1 + un enzima diffusa in tutte le cellule che svolge il ruolo di antiossidante. *atalizza la trasformazione del perossido in ossigeno ed acqua ossigenata. Nell#uomo sono presenti tre tipi di SOD, tutti rame e zinco dipendenti) SOD35 Nel citosol# SOD45 Nei mitocondri# SOD65 * livello e;tracellulare# (# SOD protegge il 4NA, la denaturazione proteica delle cellule, la depolimerizzazione dell# acido ialuronico e ha effetto antiinfiammatorio e anti irritante di tipo preventivo. Sistemi non=enzimatici# ,lutatione (,S)$1 /eptide ad azione antiossidante, presente in natura come protettivo cellulare antiradicalico ed antiossidante. Coenzima @1 < u"ic!inone, nella sua forma ridotta + in grado di inibire la perossidazione dei lipidi e delle proteine di membrana. *ome la vitamina c + in grado di rigenerare la vitamina - nella sua forma ossidata. *cido lipoico) /iccola molecola lipofila in grado di neutralizzare il radicale ossidrilico. 8ipristina l# attivit antiossidante della vitamina *, - e del glutatione. (# inconveniente nell# utilizzo di tale molecola sta nella sua scarsa stabilit, con conseguente perdita di efficienza. 2tudi recenti in emulsione <BA ed in forma esterificata come palmitato o acetato, ed in combinazione con vitamina - e *, hanno dimostrato una migliore stabilit della stessa. II# /evianti8 Esfolianti *lfa idrossiacidi (acido licolico, ecc#$, "eta idrossiacidi (acido salicilico$# &oliidrossiacidi, (luconolattone, acido latto"ionico$# 2ono stati introdotti per realizzare effetti analoghi agli A>A senza avere gli stessi effetti collaterali. Il gluconolattone pu! essere considerato un acido a lento rilascio. =entre l# acido lattobionico svolge un effetto esfoliante delicato, idratante, antiossidante, ripartivo e stimolante il rinnovo cellulare. Tossina "otulinica# /aralizza temporaneamente i muscoli nei quali viene iniettata. *cetil=esapeptidi# =odula il rilascio di neurotrasmettitori, 0in vitro1, riducendo la profondit delle rughe. Agisce sugli ioni calcio. Dipeptide diammino"utAroAl "enzAlamide diacetate. Inibisce la contrazione muscolare, 0in vitro1, inibendo il rilascio di ioni sodio. /ipopeptidi# 2timolano il rilascio di messaggeri di rilassamento muscolare, 0oppioidi endogeni1. Attenua il rilascio di messaggeri deputati alla contrazione muscolare. III# Inredienti con effetto sul derma +etinolo# Agente deputato alla stimolazione e rigenerazione cellulare. &ana; insen# I ginsenosidi estratti sarebbero da uno studio giapponese in grado di stimolare la sintesi di acido ialuronico. Centella asiatica# -# in grado di stimolare l# attivit dei fibroblasti con aumento della produzione di collagene. Ec!inacea austifolia# Inibitore della ialuronidasi, enzima che degrada l# acido ialuronico. Fucosio# 2timola la proliferazione cellulare. /resenta azione antiossidante ed inibitrice delle metalloproteasi. *cido ursolico# ,anta propriet antiinfiammatorie, antimicrobiche e stimolanti il microcircolo. I-# +istrutturanti di "arriera Ceramidi# (ipidi molto diffusi nel nostro corpo sono importanti nel cemento intercellulare perch+ migliorano e prevengono la perdita di acqua. =igliorano l# elasticit cutanea. Soft focus effect# 2ostanze ad effetto filler, in grado di riflettere e disperdere la luce incidente sul viso ed in particolare sulle rughe. 2ono delle polveri costituite prevalentemente da) Nitrito di boro, allumina, silicati, derivati siliconoci 0pol@siliconeH $$, pol@meth@lsilsequio5ane1. Il risultato finale + quello di non mettere in evidenza la ruga. -# &rincipi attivi sc!iarenti ,edi libro. &rodotti idratanti8"arriera :unzionalit pi importanti) Occlusione. Idrocoordinazione o idratazione diretta, 0molecole ad azione igroscopica1. +einterazione della funzione "arriera, 0uso di sostanze lipidiche1. Stimolazione dell% idratazione profonda, 0favorire lo stoccaggio di acqua1. Ingredienti) Trealosio L 4isacaride ad azione prottettiva. -# in grado di sopprimere l# autoossidazione degli acidi grassi insaturi. Trimetillicina (INCI "etaine$5 *apacit di) *oordinare l# acqua. Idratazione cutanea. &ectine e mucillaini5 Assorbono l#acqua come micro spugne per poi rilasciarle allo strato corneo, sul quale formano una sorta di pellicola. =olto ricche di mucillaini sono l# estratto di tilio, malva e altea# 8icche di pectina i derivati da rosa e fiordaliso# *cido ialuronico# Sericina5 /roteina che avvolge e protegge la fibroina, proteina strutturale della seta. (# attivit idratante + legata alla formazione di un film non occlusivo in grado di richiamare e trattenere l# acqua. Attenua la profondit delle rughe mediante un effetto riempitivo. S'ualene e s'ualano5 (o s'ualano presenta caratteristiche emolienti e idratanti. (o s'ualene ha la capacitt di neutralizzare i radicali liberi dell# ossigeno e quindi come agente protettivo contro l#invecchiamento. (o squalene + un costituente importante del sebo. *cidi rassi polinsaturi 5 I pi importanti sono gli acidi grassi essenziali linoleico (B ?$ e linolenico (B 6$# A livello cutaneo hanno un ruolo fondamentale nell# equilibrio delle membrane cellulari e in situazioni di carenza sono evidenti aridit, perdita di elasticit, secchezza e desquamazione. (a strategia cosmetica prevede la somministrazione tramite oli vegetali, quali quello di borragine, ribes nero, canapa. >anno propriet antinvecchiamento, idratanti, emollienti, protettive e riequilibranti. &rodotti per la pelle rassa Trattamento cosmetico della cellulite &rodotti solari doposole ,edi libro.
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