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dimora
segnali di povertà
più spesso con un piede oltre la soglia Non è solo la difficoltà di accesso al cestino delle agenzie interinali. A quel-
dell’esclusione. benessere materiale a consentirci di l’età l’uscita dal mondo del lavoro è
Negli ultimi mesi del 2007 le riflessioni accostare gli anziani ad altre categorie senza ritorno e può generare processi
che hanno accompagnato le inchieste Come ricorda Bruno Pizzica, neo presi- per definizione “marginali” come quel- di esclusione irreversibili, portare alla
del nostro giornale hanno avuto come dente onorario di Piazza Grande e la dei senza dimora. Altro terreno povertà estrema, alla vita di strada..
comune denominatore la sensazione di segretario regionale dello Sindacato comune è quello della povertà della
una crescente intolleranza di una Pensionati-Cgil, in Italia sono 10 milio- vita di relazione, della difficoltà di par- Questa contiguità di condizioni di vita
parte della città nei confronti di cate- ni le persone che vivono al di sotto tecipare alla socialità cittadina. diventa molto più evidente in alcuni
gorie sociali più deboli. della soglia di povertà e molti di loro luoghi dei quartieri della città. Sono i
sono “uomini e donne anziane che Molto spesso le due categorie si tanti centri sociali per anziani dissemi-
Questo mese abbiamo scelto di affron- hanno lasciato il lavoro da molti anni sovrappongono, come conferma l’in- nati sul territorio. Nel nostro lavoro
tare il tema degli anziani, e la nostra ovvero vedove che sopravvivono con tervista agli operatori della mensa d’inchiesta abbiamo voluto prestare
senzazione non è mutata. Parlare di la sola pensione di reversibilità del della Caritas e dell’Antoniano: alle un’attenzione particolare a questi luo-
anziani oggi vuol dire individuare una coniuge.” porte delle parrocchie bussano timida- ghi dove è possibile incontrare manife-
categoria di persone, in costante cre- mente, perché si vergognano della stazioni di socialità, a volte anche con-
scita a Bologna, che attraversa questo E gli 800 euro mensili, tanto è la pen- loro nuova condizione, neo-pensionati flittuali, ma senza dubbio poco comu-
scontro tra “inclusi” ed “esclusi” e sione media, vanno via quasi subito che non arrivano a fine mese e disoc- ni, e un’insospettabile ricchezza di ini-
occupa una zona di confine in quanto per pagare l’affitto, le cure mediche e cupati ultra cinquantenni i curricula ziative.
ancora portatrici di diritti, ma sempre per fare la spesa. dei quali finiscono direttamente nel - segue a pag 2 -
PRODURRE QUESTO GIORNALE COSTA 0,50 EURO • QUELLO CHE DATE IN PIU’ E’ IL GUADAGNO DEL DIFFUSORE
QUALSIASI RICHIESTA DI SOLDI AL DI LA’ DELL’OFFERTA LIBERA NON E’ AUTORIZZATA
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Ai lettori
piazza Grande Come di consueto Piazza Grande
celebra la fine del vecchio anno con
Seguono dopo l’inchiesta le consue-
te pagine sull’immigrazione e sulla
Sommario
Giornale di strada di Bologna un numero doppio, che rimarrà in cultura. - Un modello di città
fondato dai senza fissa dimora
strada fino alla fine di gennaio. pag 1
“Tendere un giornale è meglio A pagina 15 invece trovate una
che tendere una mano” - Ai lettori
La lunga inchiesta di questo mese è novità, che speriamo possa esservi
pag 2
*** dedicata agli anziani, da tempo una utile. A partire da questo numero
delle categorie a maggior rischio di Piazza Grande inaugura una rubrica - Accade davvero
Proprietà povertà e di esclusione sociale. di appuntamenti del mese, realizza- pag 3
Associazione Amici
di Piazza Grande Onlus ta in collaborazione con Agenda
- L’inchiesta del mese
Per vedere cosa fanno e come vivo- (www.agendanet.it ) agenzia gior- pag 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11
Direttore Responsabile
Leonardo Tancredi no, e per conoscere le loro difficoltà nalistica e di comunicazione cui fa
ci siamo recati in alcuni centri sociali capo anche la redazione Emilia- - La città migrante
Caporedattore
Jacopo Fiorentino pag 12, 13
di Bologna e in due mense per i Romagna dell’agenzia di stampa
poveri. Redattore Sociale (www.redattore-
- La cultura è nelle strade
*** sociale.it). pag 14
Redazione: In questi luoghi abbiamo trovato
via Libia, 69 40138 Bologna tanti problemi, certo, ma anche Buona lettura, e arrivederci al - Gli appuntamenti del mese
Tel. 051 342328 pag 15
Fax. 051 3370669 tanta vitalità, e vari spunti per prossimo anno!
riflessioni interessanti. Speriamo lo - Dove andare per
*** siano anche per voi. pag 16
www.piazzagrande.it
redazione@piazzagrande.it
***
Distribuzione
Antonino Palaia
***
Idea Grafica:
Jacopo Fiorentino
***
In Redazione:
Mauro Picciaiola, Carlotta Zarattini,
Clementina Pigoni, Gabriella
Penna, Gaetano Massa, Viviana
Melchiorre, Giuseppe Mele, Marika
Puicher, Alessandro Casadio,
Salvatore Giampiccolo,
***
Anziani e
poverta’.
Un fenomeno
crescente
L’Assemblea di Piazza Grande tenu-
tasi in via Libia 69 lo scorso 28
novembre ha eletto tutte le cariche
sociali dell’Associazione. Oltre ai
nuovi membri del direttivo e ai
garanti, è stato eletto Presidente
onorario Bruno Pizzica, Segretario
Regionale SPI Cgil e uno dei fondato-
ri di Piazza Grande. Per una curiosa
coincidenza, la sua elezione è avven-
ta proprio nei giorni in cui stavamo
preparando la nostra inchiesta su
anziani e povertà. Visto il costante
impegno del nostro presidente ono-
rario a favore degli anziani in qualità
di segretario dello SPI Cgil gli abbia-
mo chiesto di scrivere un articolo che
potesse aprire la nostra inchiesta e
nello stesso tempo raccontare il suo
nuovo ruolo.
Il Centro Saffi di Bologna. Foto di Emiliano Facchinelli
Amelia della Caritas, Massimo di Padre sono uomini e donne anziane, che hanno questi casi non serve qualche soldo in
Sorpresa, ma anche una certa emozione.
Marella…), con la collaborazione piena di lasciato il lavoro da molti anni ovvero più, magari recuperato con elemosine o
Così ho accolto la richiesta di disponibilità
Lalla Golfarelli, allora Assessore alle vedove che sopravvivono con la sola pen- chissà come racimolato; contro la
ad essere nominato “presidente onorario”
Politiche sociali della Giunta Vitali che sione di reversibilità del coniuge. La povertà, la solitudine, l’emarginazione c’è
dell’Associazione Piazza Grande. In realtà
ebbe meriti non sempre riconosciuti a media delle pensioni, anche nel nostro innanzitutto una battaglia di cultura da
Piazza Grande sta a pieno titolo nel baga-
dovere: videro la luce le “18 azioni positi- territorio, non supera gli 800 euro mensili fare che riscopra la solidarietà dell’appar-
glio della mia memoria come una delle
ve contro l’esclusione sociale”, il Forum, e moltissimi sono coloro che percepisco- tenenza, che riporti alla luce e restituisca
esperienze più belle e interessanti che mi
“via Ranzani” struttura di accoglienza a no ancora solo la pensione minima (meno motivazioni forti a quella capacità di tol-
è capitato di vivere, un bel po’ di anni
bassissima soglia che, in qualche manie- di 600 euro al mese) o pensioni sociali leranza e accoglienza che da sempre
indietro.
ra, ha segnato una svolta nelle politiche ancora più basse. Ovviamente la condi- hanno fatto di Bologna una città ospitale,
Eravamo una pattuglia piccola, ma
del Comune in quel campo. Poi venne zione anziana comporta anche bisogni attenta alle ragioni individuali e colletti-
agguerrita (con Assunta Serenari a fare
Pannuti, Via Lombardia, Via Carracci…e nuovi e, spesso, costosi: lo SPI ha calco- ve, capace di interpretarle e organizzarle.
sempre da volano) e la Camera del
poi anche la mia traiettoria di impegno lato che, per una persona sopra i 75 In questo senso Piazza Grande assolve
Lavoro era allora un crogiolo di sensibi-
prese altre direzioni, via via accantonan- anni, la borsa della spesa è composta una funzione essenziale, ormai da anni e
lità, impegno, voglia di misurarsi con
do quella precedente. Per me dunque, essenzialmente di vitto, casa, sanità. La lo fa con intelligenza e passione: la sarto-
temi nuovi apparentemente distanti dalla
questa “presidenza onoraria”, è un po’ sanità in particolare spesso rappresenta ria (che il 15 dicembre aprirà il primo
missione di un sindacato (per di più “ope-
come un ritorno ad una vecchia casa (e un vero problema: cresce la spesa per i negozio in Via San Leonardo: auguri!),
raio”), ma in realtà fortemente coerente
con la speranza che Piazza Grande possa farmaci e molti occorre pagarli anche se l’officina delle biciclette, il Teatro, gli
con gli obiettivi di emancipazione dei
davvero trovarne una nuova, di casa, il in questo campo la “liberalizzazione” Avvocati di strada, il servizio mobile sono
lavoratori e dei diseredati. Attorno a
più rapidamente possibile!) abbandonata voluta dal Ministro Bersani ha mostrato di iniziative che hanno un senso importante
quella pattuglia nacque una esperienza
ma non cancellata, anzi ben custodita in funzionare; cresce la necessità di control- non solo perché producono impegno e
indimenticabile (e rimasta unica) come
qualche angolo della memoria positiva. li frequenti; si pone la necessità di stru- inclusione, ma perché parlano alla città e
“Le voci di dentro”, un giornale trimestra-
Oggi la mia esperienza sindacale (e di menti di ausilio per camminare, stare in lanciano messaggi positivi, così come fa il
le della Cgil di Bologna dedicato intera-
vita) si svolge allo SPI, il sindacato dei piedi in sicurezza, svolgere le proprie giornale da sempre. E in questo senso
mente al carcere, con una redazione di
pensionati della Cgil, una categoria forte, funzioni. C’è un aspetto in tutto questo anche lo SPI, in modi e termini diversi,
detenuti che ci mise in contatto con un
rappresentativa, combattiva. che non è solo e tanto il costo finanziario, prova a lavorare nella stessa direzione,
“mondo a parte”, ma viva e vivace e
Gli anziani sono una realtà molto com- quanto quello che si paga in “qualità della non solo con una azione di rappresentan-
diede il via ad un lavoro importante sulla
plessa e varia, in particolare in questa vita”, in consapevolezza di sé, in disagio za, di negoziazione, di tutela nei confronti
esclusione sociale. “Piazza Grande”, gior-
fase che fa registrare un allungamento psicologico per il sentirsi soli, un “peso” delle persone anziane, ma anche con ini-
nale dei senza fissa dimora nacque qual-
marcato delle aspettative di vita, una per la famiglia, per gli altri, per la comu- ziative che esplicitamente si pongono l’o-
che anno dopo, proprio come supplemen-
crescita importante di buoni anni, ma nità. biettivo di promuovere inclusione e di
to alle Voci di dentro e per questo, ne
anche una impennata della solitudine, valorizzare l’apporto che anche persone
sono stato il primo direttore (poi arrivò
della povertà di ritorno, della non auto- La solitudine, l’emarginazione, la soffe- anziane, in qualche modo “fuori” dal mer-
Tonino, che adesso è il mio presidente
sufficienza. renza del quotidiano: penso siano ele- cato, possono comunque dare, mettendo-
legale…). L’incontro con Massimo
Certo, Piazza Grande e lo SPI hanno due menti comuni della vita di un anziano ci una sorta di valore aggiunto che deriva
Zaccarelli (chi lo dimentica, Massimo?
connotazioni diverse, appartengono a “povero” e di un “senza fissa dimora” e di dalla voglia, lo spirito di fare per gli altri.
Una persona straordinariamente positiva,
realtà apparentemente molto distanti, ma chiunque sia vittima di processi di esclu- Dunque due storie per tanti aspetti
una presenza instancabile, una fucina di
credo che in realtà ci possano essere sione sociale. Questa condizione riguarda comuni possono cominciare a trovare
idee e opere, uno a cui la città dovrebbe
molti punti di contatto (e, perché no?, di peraltro non solo e non necessariamente qualche elemento di contatto e collabora-
qualche riconoscimento in più), fu una
lavoro comune). Il passaggio più delicato anziani poveri, ma finisce per investire zione, e non credo che per la città sareb-
svolta decisiva nel mio personale modo di
è forse il primo incontro, quello in cui anche persone che dispongono di buone be poi tanto male.
affrontare quella esperienza e anche nel
scatta una molla solidale e partecipe: risorse e che sono uscite dal circuito
modo in cui dentro la Camera del Lavoro
dopo si procede anche solo per inerzia. sociale: per solitudine spesso “imposta” di Bruno Pizzica
si riusciva a tenerla viva, rendendola
dalla disattenzione, dalla incapacità della Presidente onorario
comprensibile e produttiva. La Consulta
La povertà, fra le persone anziane, è un società di leggere certi fenomeni se non Associazione Amici di
contro l’esclusione sociale è stato l’altro
fenomeno crescente. In Italia ci sono quando si impongono alla cronaca. Del Piazza Grande Onlus
passaggio decisivo (e, anche qui, l’incon-
all’incirca 10 milioni di persone che vivo- resto non succede così anche con i senza
tro con altre persone straordinarie,
no sotto la soglia di povertà e moltissime fissa dimora, gli emarginati, i poveri? In
L’agenda
piena del
Centro
Costa
Il signor Nicola ha 94 anni, ogni gior-
no esce di casa alle due del pomerig-
gio, prende due autobus e arriva in
via Azzogardino, dall’altra parte della
città, per raggiungere il Centro socia-
le di quartiere Giorgio Costa.
Invecchare
da straniero
a Bologna.
Un report dalla mensa dei
poveri dell’Antoniano
A Bologna ci sono alcune strutture
che in maniera continuativa durante
l’anno forniscono cibo ai poveri. Tra
queste una delle più importanti, per
storia e “numeri”, è la mensa
dell’Antoniano. Per sapere chi e quan-
ti sono gli anziani che si recano alla
mensa ci siamo rivolti agli operatori
del Centro d’Ascolto collegato alla
mensa. Quello che pubblichiamo in
questa pagina è il loro racconto.
....
sono passate per il nostro centro di ascol- servizi disponibili ad accoglierli sono quelli propria giornata gran parte del tempo pesanti e soprattutto per le condizioni che
to. L’Antoniano dei Frati Minori, storica- gestiti da associazioni di volontariato lai- impiegato nel lavoro stesso, a pensionato spesso gli immigrati sopportano sia durante
che o cattoliche, ma la situazione rimane in cui il lavoro non è più parte essenziale la migrazione stessa sia nel primo periodo
mente conosciuto a Bologna per la mensa
molto complicata e una via di uscita quan- della vita. Condizione di assenza di lavoro di approdo in un nuovo paese. A ciò conse-
in cui tutti i giorni vengono offerti circa
to meno improbabile. Oltre alla situazione ben diversa dall’essere disoccupato pro- gue un sempre maggiore bisogno di cure
sessanta pasti gratuiti, dall’ ottobre 2006
appena descritta ci ritroviamo sempre più prio perché quest’ultimo vede nella ricerca mediche e ospedaliere.
ha infatti ampliato il suo servizio con un
spesso all’interno del nostro centro d’a- del lavoro stesso oltre che un impegno
centro di ascolto. Lo scopo è quello di
scolto a relazionarci con persone che quotidiano anche una speranza per il futu- Qui i problemi sopra evidenziati si somma-
approfittare della mensa per avvicinare e
immigrate 10-20 anni fa si trovano ora ad ro. Colui o colei che invece raggiunge l’età no. Se l’assistenza medica di base, l’acces-
conoscere le persone che vi accedono e
affrontare la terza età in un Paese stranie- della pensione si trova irrimediabilmente so a farmaci e a strutture di degenza ed
cercare di capire insieme quali percorsi
fuori dal mercato del lavoro, non per scel- eventuale riabilitazione risultano essere
possano essere intrapresi. In quest’ottica ro, spesso senza reti parentali di sostegno
ta, ma bensì per raggiunti limiti d’età. garantiti per legge a chiunque, meno linea-
è fondamentale la collaborazione con i con tutte le difficoltà che questo compor-
Questo scenario è già di per sé giocoforza re e scontato risulta esserne l’accesso.
vari servizi sociali del Comune di Bologna ta.
abbastanza traumatico, nella persona Garantire sulla carta l’accesso non significa
e l’inserimento nella rete del privato Sicuramente tali difficoltà attraversano
immigrata si somma però una difficoltà garantire che questi servizi verranno poi
sociale bolognese. trasversalmente più piani della vita di
ulteriore e cioè affrontare questa nuova fruiti automaticamente. Questo vale per gli
queste persone; non solo quello economi-
parte della propria vita nella più completa italiani come per gli stranieri. La differenza
Andando così ad analizzare i dati raccolti co ma anche, e forse soprattutto, il piano
solitudine o comunque nella lontananza sta allora nell’accompagnamento dell’anzia-
quest’anno, osserviamo che tra le tante degli affetti, della costruzione della pro-
dai propri parenti e dal proprio luogo di no ai servizi stessi, se per i primi possiamo
persone che si presentano alla nostra pria identità, della socialità.
nascita. individuare dei sostegni nella famiglia que-
mensa solo una piccola parte sono italiani L’anziano in Italia è spesso chiamato
sti sono spesso assenti nello straniero.
(20%) e tra questi il 70% ha un’età com- anche «pensionato» ed è proprio qui che
A questo si aggiunge spesso la non com-
presa fra i 40 e i 65 anni. È quindi impos- individuiamo un primo punto di rottura, di
pleta integrazione nel territorio che com- L’impegno dello Stato così come quello del
sibile dal nostro punto di osservazione diversità con l’immigrato. Quello che acco-
porta l’essere tagliati fuori anche da quegli comune di riferimento non può esaurirsi nel
verificare se, e come, gli anziani italiani muna la biografia di queste persone è
strumenti (circoli, centri sociali per anziani garantire i servizi, anche se di vitale impor-
vanno incontro ad un processo di impove- l’assenza, a volte parziale ma spesso
e servizi di questo genere) che aiutano gli tanza, ma deve esplicarsi nell’evidenziare
rimento che li porta a dover usufruire di anche totale, di una carriera lavorativa
anziani italiani a rielaborare la nuova condi- le resistenze all’accesso e aiutare le perso-
servizi come la distribuzione dei pasti. regolare. In altre parole molti di loro si
zione e a dare un senso alla nuova esisten- ne a superarli. Il fine ultimo non può essere
sono visti “costretti” a lavorare per periodi
za o più banalmente, se vogliamo, a riem- allora solo garantire l’accesso ma deve
Emergono invece ai nostri occhi altre sto- più o meno lunghi in nero o con contratti
pire tutto quel tempo che dall’oggi al essere garantire l’accessibilità per tutti.
rie forse ancor più drammatiche: quelle di a tempo determinato, di pochi mesi.
domani si trovano completamente libero. Significa quindi andare incontro alle esigen-
persone straniere che, pur non avendo za dell’utenza che i più chiamano sommer-
compiuto ancora 65 anni, non sono più, Si vengono quindi a delineare carriere
Si delinea quindi uno scenario in cui arriva- sa, che non si vede, che non si sente, ma
per i più diversi problemi (spesso legati lavorative particolarmente frammentate
to il tempo di tirare le somme di ciò che si che c’è, è ben presente e soprattutto si
alla salute) in condizione di lavorare. Alla che comportano, una volta raggiunta l’età
è costruito nella propria vita risulta difficile rivolge a servizi come il nostro.
perdita del posto di lavoro segue così la pensionabile, pensioni particolarmente
darle un segno positivo, un più. Essere Per concludere, come Antoniano, possiamo
perdita del permesso di soggiorno. Il basse. Da qui, spesso, inizia un avvicina-
solo, trovarsi escluso dal territorio in cui si dire che pur non potendo operare genera-
mancato rinnovo arriva inesorabile anche mento ai servizi. Una situazione quasi
sta da 10-20 anni, lontano da parenti lizzazioni vogliamo lanciare questo monito
per coloro che magari già per anni aveva- paradossale visto che nella storia di que-
rende difficile trovare serenità per dirsi di preoccupazione per tutta una categoria
no versato contributi nelle casse dello ste persone c’è al loro arrivo in Italia un
“bravo, hai fatto un ottimo lavoro”. Questo di persone che se non ancora giunte all’età
stato italiano. A partire da quel momento primo contatto con servizi dai quali erano
ha delle ripercussioni molto gravi sulla vita pensionabile ci giungerà tra pochi anni e si
il cittadino straniero “non esiste più”. Una però riusciti ad emanciparsi.
delle persone e noi riteniamo che tale piano vedranno costrette ad affrontare questo
volta diventato clandestino i contributi Numericamente questa «nuova povertà»
di riflessione sia molto importante. Se sul periodo particolarmente doloroso in una
è ancora relativamente bassa (al nostro
versati non sono più riscattabili in nessun piano economico intervenire con sussidi o solitudine economica e affettiva disarman-
servizio sono il 4% le persone straniere in
modo e si perde il diritto ad accedere a aiuti finanziari può risultare se non di facile te e preoccupante.
età pensionabile) tuttavia è un fenomeno
qualsiasi forma di assistenza. applicazione almeno di possibile teorizza-
in forte crescita che desta in noi notevoli
All’Antoniano numerose persone, in preva- zione e progettazione, trovare il modo e gli di Paolo Teani
preoccupazioni per la ripercussione che
lenza uomini, con più di 55 anni, soprat- strumenti per intervenire sul piano degli in collaborazione con le operatrici
potrebbe avere da qui al breve periodo.
tutto provenienti da paesi del Magreb o affetti è terribilmente complicato ma allo del centro d’ascolto Antoniano
Sul piano degli affetti l’entrata o l’avvici-
dal Pakistan, sono bloccati in Italia senza stesso tempo di fondamentale importanza.
Lo sguardo
della
Caritas
sulla terza
età
Quali sono i problemi degli anziani
che vivono nella nostra città con una
pensione minima, o che non percepi-
scono nemmeno questa?
Come fanno quando finiscono gli ulti-
mi spiccioli per il pagamento dell’af-
fitto, quando non hanno i soldi per
comprarsi le medicine o, più sempli-
cemente, quando non hanno nemme-
no la possibilità di procurarsi un
pasto decoroso?
Alcuni di loro, quelli che riescono a
superare la vergogna di chiedere
aiuto, si rivolgono al Centro Ascolto
Italiani gestito dalla Caritas
Diocesana.
La vita
“a riposo”
Possono esserci molti fattori che
indirizzano la vita degli anziani
verso strutture assistenziali “a
tempo pieno”: la progressiva perdi-
ta dell’autosufficienza, la mancan-
za di un contesto familiare, la
necessità di affidarsi a case di ripo-
so o di cura in grado di fornire
assistenza adeguata lungo tutto
l’arco della giornata, quasi sempre
a tempo indeterminato.
Il
triangolo
nero
Violenza, propaganda e deportazio-
ne. Un manifesto di scrittori, artisti e Uno sgombero a Bologna. Foto di Jorge Dan Lopez
intellettuali contro la violenza su si dall’Italia. Politici vecchi e nuovi, di cause del panico e dell’insicurezza sociali
rom, rumeni e donne destra e di sinistra gareggiano a chi urla causati dai processi di globalizzazione. Succede che si sta sperimentando la
più forte, denunciando l’emergenza. costruzione del nemico assoluto, come
La storia recente di questo paese è un Emergenza che, scorrendo i dati conte- Succede che è più facile, e paga prima e con ebrei e rom sotto il nazi-fascismo,
susseguirsi di campagne d’allarme, sem- nuti nel Rapporto sulla Criminalità meglio sul piano del consenso viscerale, come con gli armeni in Turchia nel 1915,
pre più ravvicinate e avvolte di frastuo- (1993-2006), non esiste: omicidi e reati gridare al lupo e chiedere espulsioni, come con serbi, croati e bosniaci, reci-
no. Le campane suonano a martello, le sono, oggi, ai livelli più bassi dell’ultimo piuttosto che attuare le direttive europee procamente, nell’ex-Jugoslavia negli
parole dei demagoghi appiccano incendi, ventennio, mentre sono in forte crescita (come la 43/2000) sul diritto all’assi- anni Novanta, in nome di una politica
una nazione coi nervi a fior di pelle i reati commessi tra le pareti domestiche stenza sanitaria, al lavoro e all’alloggio che promette sicurezza in cambio della
risponde a ogni stimolo creando “emer- o per ragioni passionali. Il rapporto dei migranti; che è più facile mandare le rinuncia ai principi di libertà, dignità e
genze” e additando capri espiatori. Eures-Ansa 2005, L’omicidio volontario ruspe a privare esseri umani delle pro- civiltà; che rende indistinguibili respon-
in Italia e l’indagine Istat 2007 dicono prie misere case, piuttosto che andare sabilità individuali e collettive, effetti e
Una donna è stata violentata e uccisa a che un omicidio su quattro avviene in nei luoghi di lavoro a combattere il lavo- cause, mali e rimedi; che invoca al
Roma. L’omicida è sicuramente un casa; sette volte su dieci la vittima è una ro nero. governo uomini forti e chiede ai cittadini
uomo, forse un rumeno. Rumena è la donna; più di un terzo delle donne fra i di farsi sudditi obbedienti.
donna che, sdraiandosi in strada per fer- 16 e i 70 anni ha subito violenza fisica o Succede che sotto il tappeto dell’equa- Manca solo che qualcuno rispolveri dalle
mare un autobus che non rallentava, ha sessuale nel corso della propria vita, e il zione rumeni-delinquenza si nasconde la soffitte dell’intolleranza il triangolo nero
cercato di salvare quella vita. L’odioso responsabile di aggressione fisica o stu- polvere dello sfruttamento feroce del degli asociali, il marchio d’infamia che i
crimine scuote l’Italia, il gesto di altrui- pro è sette volte su dieci il marito o il popolo rumeno. nazisti applicavano agli abiti dei rom.
smo viene rimosso. compagno: la famiglia uccide più della Sfruttamento nei cantieri, dove ogni
mafia, le strade sono spesso molto meno giorno un operaio rumeno è vittima di un E non sembra che l’ultima tappa, per
Il giorno precedente, sempre a Roma, a rischio-stupro delle camere da letto. omicidio bianco. ora, di una prolungata guerra contro i
una donna rumena è stata violentata e Nell’estate 2006 quando Hina, ventenne Sfruttamento sulle strade, dove trenta- poveri.
ridotta in fin di vita da un uomo. Due vit- pakistana, venne sgozzata dal padre e mila donne rumene costrette a prosti-
time con pari dignità? No: della seconda dai parenti, politici e media si impegna- tuirsi, metà delle quali minorenni, sono Di fronte a tutto questo non possiamo
non si sa nulla, nulla viene pubblicato sui rono in un parallelo fra culture. cedute dalla malavita organizzata a ita- rimanere indifferenti. Non ci appartengo-
giornali; della prima si deve sapere che Affermavano che quella occidentale, e lianissimi clienti (ogni anno nove milioni no il silenzio, la rinuncia al diritto di criti-
è italiana, e che l’assassino non è un italiana in particolare, era felicemente di uomini italiani comprano un coito da ca, la dismissione dell’intelligenza e della
uomo, ma un rumeno o un rom. evoluta per quanto riguarda i diritti delle schiave straniere, forma di violenza ses- ragione.
donne. Falso: la violenza contro le donne suale che è sotto gli occhi di tutti ma Delitti individuali non giustificano casti-
Tre giorni dopo, sempre a Roma, squa- non è un retaggio bestiale di culture pochi vogliono vedere). ghi collettivi.
dristi incappucciati attaccano con spran- altre, ma cresce e fiorisce nella nostra, Sfruttamento in Romania, dove impren- Essere rumeni o rom non è una forma di
ghe e coltelli alcuni rumeni all’uscita di ogni giorno, nella costruzione e nella ditori italiani - dopo aver “delocalizzato” “concorso morale”.
un supermercato, ferendone quattro. moltiplicazione di un modello femminile e creato disoccupazione in Italia - paga- Non esistono razze, men che meno razze
Nessun cronista accanto al letto di quei che privilegia l’aspetto fisico e la disponi- no salari da fame ai lavoratori. colpevoli o innocenti.
feriti, che rimangono senza nome, senza bilità sessuale spacciandoli come conqui-
storia, senza umanità. Delle loro condi- sta. Di contro, come testimonia il recen- Succede che troppi ministri, sindaci e Nessun popolo è illegale.
zioni, nulla è più dato sapere. tissimo rapporto del World Economic giullari divenuti capipopolo giocano agli .........................................................
Forum sul Gender Gap, per quanto apprendisti stregoni per avere quarti
Su queste vicende si scatena un’allucina- riguarda la parità femminile nel lavoro, d’ora di popolarità. Non si chiedono cosa Appello proposto da: Alessandro
ta criminalizzazione di massa. Colpevole nella salute, nelle aspettative di vita, avverrà domani, quando gli odii rimasti Bertante, Gianni Biondillo, Girolamo
uno, colpevoli tutti. Le forze dell’ordine nell’influenza politica, l’Italia è 84esima. sul terreno continueranno a fermentare, De Michele, Valerio Evangelisti,
sgomberano la baraccopoli in cui viveva Ultima dell’Unione Europea. La Romania avvelenando le radici della nostra convi- Giuseppe Genna, Helena Janeczek,
il presunto assassino. Duecento persone, è al 47esimo posto. venza e solleticando quel microfascismo Loredana Lipperini, Monica
tra cui donne e bambini, sono gettate in Se questi sono i fatti, cosa sta succeden- che è dentro di noi e ci fa desiderare il Mazzitelli, Marco Philopat, Alberto
mezzo a una strada. do? potere e ammirare i potenti. Un microfa- Prunetti, Marco Rovelli, Stefania
scismo che si esprime con parole e gesti Scateni, Antonio Scurati, Beppe
E poi? Odio e sospetto alimentano gene- Succede che è più facile agitare uno rancorosi, mentre già echeggiano, nem- Sebaste, Lello Voce, Wu Ming.
ralizzazioni: tutti i rumeni sono rom, spauracchio collettivo (oggi i rumeni, ieri meno tanto distanti, il calpestio di scar-
tutti i rom sono ladri e assassini, tutti i i musulmani, prima ancora gli albanesi) poni militari e la voce delle armi da Al momento di andare in stampa
ladri e gli assassini devono essere espul- piuttosto che impegnarsi nelle vere fuoco. i firmatari dell’appello sono 5543
Passepartout
Tra sgomberi e
diritto alla casa
Se vivere è considerato un diritto, abitare
ora.” È così che il collettivo prende la Coda alle poste per i flussi 2006. Foto di Gaetano Massa
lavoratori e studenti. “Le case vuote
decisione di iniziare a studiare e censire gna del “kit”, cioè dell’insieme di moduli
anni ‘50, erano lasciate completamente al I diritti che servono per ottenere il permesso di
Fino al 27 gennaio
Gli appuntamenti 17-19 gennaio, ore 21
20 gennaio, ore 16 “Callas sempre Callas”
Museo della Musica
Ascanio Celestini
del mese racconta i precari
Strada Maggiore 34
Ingresso gratuito
Info: 051 2757711
Abiti di scena, lettere private, foto-
Dove
andare
per...
dormire,
mangiare,
lavarsi,
curarsi,
lavorare.
A Bologna
lun al ven, 9 - 13, 15 - 18 in Via Ludovico Berti 2/9 Tel 23. Parrocchia S.S. Angeli Custodi Un servizio per i tuoi problemi Tossicodipendenze
051/397971. Cell.3939895695. Sportello penale tutti i Distribuzione generi alimentari. Via Lombardi 37, Tel. 1. Drop In. Spazio dedicato all’accoglienza delle perso-
lunedi dalle 15 alle 17, sportello civile tutti i giovedi dalle 051/356798. Lun, h.14.30- 17, mart, giov e ven, h.9- 9. Associazione Amici di Piazza Grande Onlus ne con problemi di tossicodipendenza. Lun - sab, h.11-
15 alle 17. 12, merc, h.10.30- 12.30 Assistenza e percorsi di recupero per senza fissa dimora. 16 presso il Drop In di via Paolo Fabbri (cancello verde)
Via Libia, 69, Bologna. Tel. 051/342328. Lun-ven, h.9-
----------------------------------------------------- 12, h.14.30-18. 42. Il Pettirosso
Unità di strada ----------------------------------------------------- Comunità di accoglienza per tossicodipendenti e auto-
Bagni e docce calde 3. Centro Diurno Comune di Bologna Accoglienza, aiuto per familiari. Via dei Mattuiani, 1. Tel. 051/330239
Unità di Aiuto del Comune di Bologna Intervento di relazione d'aiuto e ascolto, attività per il tempo libero e
strada con camper attrezzato. Tel. 051204308 Fax 4. Centro S. Petronio Caritas Diocesana Servizio laboratoriali. Via del Porto, 15/C. Tel. 051/521704. Tutti S.A.T.
051203799. Il servizio viene svolto tutti i giorni. Punti di docce Via S. Caterina 8/A Bus 20-21 i giorni h.12.30- 18. Servizio Accoglienza Tossicodipendenti. Presso Casa
sosta del camper: Piazza Puntoni, h.17-18, Via Bovi Tel. 051/6448015. Prenotazione alla mattina h.9-11.30. Gianni, Via Rodolfo Mondolfo, 8. Tel. 051/453895.
Campeggi, h.18-19 Gli stranieri debbono prenotare il Mart mattino per usu- Centro accoglienza La Rupe Aperto tutti i giorni previo appuntamento.
fruire dei servizi il Mart e il Merc dalle 14 alle 15. Gli ita- Promozione sociale e progetti di inserimento lavorativo
9. Servizio Mobile di Sostegno Associazione Amici di liani debbono prenotare il Ven mattino o Lun mattino per per persone con problemi di marginalità. Via Rupe, 9. Aids
Piazza Grande Onlus. Informazioni, generi alimentari, usufruire dei servizi il Lun dalle 14 alle 15. Le donne, ita- Sasso Marconi. Tel. 051/841206. Telefono verde Aids della Ausl Bologna:800 856 080
abiti, panni o coperte alle persone che dimorano in stra- liane e straniere, usufruiscono del servizio il Giov, dalle
da. Tel.051/342328. Servizio attivo lun, merc e ven, 14 alle 15. 35. Laboratorio Abba-Stanza Destinato a persone 43. C.A.S.A.
h.21-24. Il giov h.9-12 senza fissa dimora e individui con gravi disagi sociali. Via Centro Attività Servizi della USL Bologna
----------------------------------------------------- Informazioni e servizi sanitari a persone affette da HIV e
24. Bagni pubblici Toilette e servizio gratuito di lavan- Della Dozza, 5/2. Tel/Fax 051/6386000. sieropositive. Via S. Isaia, 90. Tel. 0516494521. Dal lun
Assistenza medica gratuita deria, con lava-asciuga, per persone senza fissa dimora. al ven, h.8-14.
Piazza IV Novembre Tel. 051/372223. Aperto sempre Cittadini Stranieri
10. Poliambulatorio Biavati Visite mediche gratuite h.9-20 NUMERO VERDE SERVIZIO SANITARIO Servizi pluri- 44. ANLAIDS
lingue di informazione e mediazione culturale - 800 Gestisce una Casa Alloggio, un centro diurno per perso-
per persone non assistite dal Servizio Sanitario ne con Hiv e sieropositive ed una linea telefonica per
Nazionale e persone in stato di grave indigenza. Strada 25. Rifugio notturno della solidarietà Servizio docce 663366 informazioni e supporto con esperti. Organizza gruppi di
Maggiore, 13. Tel. 051/226310. Aperto tutti i giorni per persone senza fissa dimora. Via del Gomito 22/2. auto-aiuto e laboratori artigianali gratuiti. Via Irnerio,
h.17.30 - 19 (senza appuntamento). Tel. 051/324285. Il servizio è attivo il Mart h.15-18 per 36. Ufficio Stranieri della CGIL. Via Guglielmo 53. Tel. 051/6390727. Per informazioni e aiuto sulla
gli uomini. Il Ven, h.15-18 per le donne. Marconi 69 - Tel 0516087190 Fax 051251062. Lun-ven, malattia 051/4210817 - La linea funziona lun, mart e
----------------------------------------------------- h.9-13, 15-18. Il sab, h.9-13 giov, h.16-20. La sede è aperta dal lun al ven, h.9-13
11. Croce Rossa Italiana Somministrazione farmaci,
attrezzatura ortopedica e occhiali. Via del Cane, 9. Tel. Distribuzione abiti
Maternità 45. IDA Iniziativa Donne Aids
051/581858. Lun, Merc, Ven, h.8-14. Mart, Giov, h.8-17
Informazione, prevenzione e tutela dei diritti per perso-
17. Antoniano Fornisce vestiario. Via Guinizelli, 13. Tel. 37. SAV, Servizio Accoglienza alla Vita
ne con Hiv, AIDS e persone detenute. Via San Mamolo,
12. Sokos Visite mediche gratuite per immigrati privi di 051/3940211.Merc e ven, h.9.30-11.30. Tel. Via Irma Bandiera, 22. Tel. 051/433473. Dal lun al giov,
55. Bus 29-30
assistenza sanitaria, persone senza fissa dimora e tossi- 051/244044 h.9.30-12.30 e h.15.30-17.30
Tel/Fax 051/581373. Cell. 339/8711149
codipendenti. Si prescrivono visite specialistiche, farmaci
ed esami. Via de' Castagnoli 10, Tel. 0512750109. Lun 7. Associazione L'Arca Fornisce vestiario a chi si pre- Comunità S.Maria della Venenta Onlus Accoglienza 46. LILA
h.17-19.30. Merc, h.16-19, sab, h.9-11.30 senta direttamente. Via Zago, 14. Bus 38, Tel. in comunità e in case famiglia di ragazze madri. Via Lega Italiana per la Lotta contro l' AIDS. Ascolto, acco-
051/6390192. Dal lun al ven, h.15.30- 19 della Venenta, 42/44/46. Argelato (Bo) Tel. glienza, informazioni, assistenza, centro di documenta-
13. Centro per la salute delle donne straniere e dei 051/6637200. Aperta tutto l'anno zione e consulenza legale e previdenziale. Via Agucchi,
loro bambini Vengono erogate prestazioni a donne e 26. Opera San Domenico Distribuisce vestiario a max 290/A. Tel. 051/6347644 - 051/6347646. Info:
bambini stranieri. Poliambulatorio Zanolini, Via Zanolini, 25 persone ogni giorno. Piazza San Domenico, 5/2 Tel. Donne che hanno subito abusi e violenze 051/6350025 (lun, merc, ven, h.18.30-20)
2. Tel. 051/4211511. Lun, h.12-18. Mart, h.15-19. Giov, 051/226170. Lun e giov, h.8-10 38. Casa della Donna per non subire violenza
h.12-19. Ven, h.10.30-14 Ascolto, assistenza psicologica e legale, ospitalità tempo-
19. Parrocchia Cuore Immacolato di Maria ranea, gruppi di auto-aiuto e sostegno. Via Dell'Oro, 3.
Distribuzione vestiario. Via Mameli, 5. Tel. 051/400201. Tel. 051/333173. Lun-ven, h.9-18