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LA GRANDE GUERRA

LE CAUSE DELLA GUERRA


Il 28 luglio 1914 inizi la Prima Guerra Mondiale, un conflitto che si protrasse fino a novembre del 1918, causando
migliaia di morti. Le cause dello scoppio di tale guerra sono svariate: tra le tante vi linasprimento della concorrenza
economica tra i vari paesi. Agli inizi del Novecento lInghilterra aveva il primato economico e tentava di difendere tale
supremazia, mantenendo lequilibrio in Europa. Con la nascita di nuove potenze economiche, come la Germania e gli
Stati Uniti, questo equilibrio inizi a vacillare, in quanto anche le altre nazioni volevano affermarsi sul piano mondiale.
Il fattore dinstabilit pi rilevante fu proprio la crescita improvvisa della Germania, che dal 1887 al 1912 aveva
raddoppiato il volume del proprio commercio. Allespansione economica si era unita una politica estera aggressiva che
mirava a conquistare i Balcani. Altri motivi di turbamento erano le rivalit tra Austria e Russia e le rivendicazioni italiane
sul Trentino e il Friuli-Venezia-Giulia.
La rivalit fra stati contribu alla formazione di movimenti nazionalistici antidemocratici. I Francia questo spirito di
rivincita sulla Germania era nato dopo la guerra del 1870, quando i francesi avevano perso lAlsazia e la Lorena.
In Germania, invece, il nazionalismo alimentava una spiccata propensione nazionalistica ed imperialistica, dando origine
allidea della grande Germania. Al nazionalismo francese e tedesco si aggiungevano quello slavo e quello italiano.
A partire dalla fine dellOttocento, quindi, si assistette ad una vera e propria corsa agli armamenti, in cui ogni paese
aument le spese per le armi e per lesercito. Nello stesso periodo nacquero anche alcune alleanze diplomatiche, come la
Triplice alleanza tra Germania, Austria e Italia, e la Triplice intesa tra Inghilterra, Russia e Francia.
ESTATE 1914: INIZIA LA GUERRA
La scintilla della guerra scoppi a giugno del 1914, quando lerede al trono austriaco Francesco Ferdinando fu uccido da
un anarchico serbo. LAustria invi subito un ultimatum alla Serbia chiedendo la soppressione dei movimenti
antiasburgici e delle serie punizioni per i colpevoli. Belgrado rifiut e a luglio del 14 lAustria dichiar guerra alla Serbia.
Subito si mosse un giro di alleanze: la Russia entr nel conflitto a fianco della Serbia, la Germania sostenne lAustria,
dichiarando prima guerra alla Russia e poi, dopo aver occupato il Lussemburgo e il Belgio, anche alla Francia e
allInghilterra. Ad agosto lItalia si dichiar neutrale. Era iniziata cos a prima guerra mondiale.
Liniziativa austriaca di dichiarare guerra alla Serbia fu sostenuta dalla Germania, che poteva contare su un esercito
preparatissimo. Sul fonte occidentale le truppe tedesche invasero il Belgio per aggirare le linee fortificate francesi,
giungendo fino a 40 km da Parigi. A novembre del 14 il fronte che divideva le due potenze europee si estendeva dal mar
del Nord fino alla Svizzera. Sul fronte orientale, invece, i tedeschi sconfissero ripetutamente i russi. Quella che era iniziata
come una guerra lampo si trasform invece in una guerra che sarebbe durata ben 4 anni: gli stati maggiori difronte a tale
evidenza furono costretti a consolidare le proprie posizioni.
Alla Grande Guerra associata limmagine della trincea, un fosso nel terreno dove i soldati vivevano in uno stato di
allerta perenne, in mezzo al fango, al freddo, mal nutriti e in pessime condizioni igieniche. Ogni attacco avveniva sempre
nella stessa maniera: le trincee nemiche venivano bombardate o attaccate con i gas tossici. Finiti i bombardamenti i fanti
erano mandati allassalto dei nemici: la maggior parte di loro veniva uccisa senza mai arrivare veramente a contatto con
il nemico.
LITALIA IN GUERRA
Al momento dello scoppio della prima guerra mondiale lItalia si dichiar neutrale. Tale neutralit suscit molti dibattiti e
cre due fazioni, una interventista e laltra neutralista.
La prima comprendeva esponenti:
del movimento nazionalista, fautori del programma di espansione coloniale;
della grande industria, a cui interessavano le commesse pubbliche che la guerra avrebbe portato;
il re Vittorio Emanuele III, che pensava che una guerra avrebbe rafforzato internazionalmente lo stato dellItalia;
democratici, nutriti da motivi patriottici, tra cui lidea di poter riconquistare Trento e Trieste;
anarchici e sindacalisti, che vedevano un opportunit per far scoppiare la rivoluzione proletaria.
Daltro canto erano i neutralisti, che erano:
i liberali;
i cattolici, il cui neutralismo era ispirato dal pacifismo del papa e dalla simpatia per lAustria;
i socialisti.
Dopo i primi contatti con lAustria, Salandra decise di trattare con lIntesa. Le trattative si conclusero con il patto di
Londra del 1915, in cui lItalia si impegnata ad entrare in guerra entro un mese in cambio di concessioni territoriali. Il
dibattito in parlamento si svolse mentre nelle piazze i nazionalisti incitavano lo stato ad entrare in guerra. I deputati
votarono a favore dellentrata dellItalia nel conflitto e il 24 maggio del 1915 lItalia dichiar guerra allAustria.
LItalia rappresent un caso anomalo rispetto alle altre nazioni europee: in queste ultime, sia lopinione pubblica sia la
societ avevano appoggiato la guerra; in Italia, invece, erano nati due schieramenti a favore e contro la guerra.
Un elemento importante per capire ci era la mancanza di un forte sentimento nazionale, in quanto lo stato era nato
solo da 50 anni.

La partecipazione alla guerra, anche se provoc milioni di morti, fu un esperienza in grado di unire il paese. In trincea si
incontravano uomini di ogni parte dItalia e di ogni ceto sociale, dalloperaio allintellettuale. Fu anche questo che
permise alle persone di iniziare a parlare in italiano, abbandonando il dialetto della propria regione.
1915-1916: LA GUERRA DI ESTENDE MA NON SI RISOLVE
Nel 1915 le forze dellIntesa tentarono di superare le linee nemiche, attaccandole ripetutamente. Sul fronte occidentale i
tedeschi mantenevano liniziativa, riuscendo a sfondare le linee russe ed arrivando fino alla Polonia e alla Lituania. Nel
1916 una controffensiva russa riusc, per, a sconfiggere i tedeschi e ad occupare la Galizia.
In Italia il fronte si stabilizz tra la Svizzera e Trieste su una linea di 600 km. Lobbiettivo del capo di stato maggiore,
Cadorna, di raggiungere Lubiana e poi Vienna svan, scontrandosi contro la forte resistenza austriaca. Anche gli italiani,
quindi, dovettero ripiegare su una guerra di trincea, che sottopose a moltissime sofferenze i solidati italiani. Molti di essi,
non tollerando pi il dolore a cui erano sottoposti, disertavano o si ferivano volontariamente per non combattere pi. In
questo periodo, infatti, furono molti i casi di diserzione, codardia ed insubordinazione, a cui la ferrea disciplina di
Cadorna rispondeva anche con fucilazioni sommarie.
Anche se fu combattuta prevalentemente in Europa, la guerra fu ribattezzata mondiale, in quanto molti stati
extraeuropei vi parteciparono. Ad esempio il Giappone partecip alla guerra, anche se in maniera autonoma, occupando
alcune isole del Pacifico e mirando ad espandersi in Cina: queste mire espansionistiche furono bloccate dallInghilterra,
che intervenne a favore dei cinesi.
Anche limpero ottomano prese parte al conflitto, a fianco della Germania e dellAustria.
1917-1918: GLI ULTIMI DUE ANNI DI GUERRA
Il 1917, terzo anno di una guerra che sembrava non avere un termine, fu un anno di svolta per il conflitto.
Il malumore che aleggiava port a molti ammutinamenti: in Francia circa 40.000 uomini si rifiutarono di obbedire agli
ordini, mentre in Italia alcuni soldati, stanchi del sangue versato ogni giorno, si rifiutarono di sparare sugli austriaci.
Anche la popolazione civile era stufa del conflitto e ne diede segno laumento degli scioperi e delle manifestazioni, che in
Russia sfociarono in una rivoluzione. Ci port al ritiro della Russia dal conflitto: il suo posto fu preso dagli Stati uniti, che
entrarono in guerra a fianco dellIntesa a febbraio del 1917.
Gli USA avevano deciso di partecipare alla guerra dopo che un u-boat tedesco aveva affondato la Lusitana, una nave
statunitense, causando la morte di 128 civili. Nel gennaio del 1918 Wilson present un documento, 14 punti, che
elencavano le ragioni per cui gli USA avevano preso parte alla guerra e stabilivano i principi che avrebbero guidato i
trattati di pace: diritto di autodeterminazione dei popoli, libert di navigazione e commercio e la fondazione di una
Societ delle Nazioni, che avrebbe tutelato la pace nel mondo. In tal modo la guerra degli stati uniti venne definita
democratica, in quanto non mirava ad espandersi, ma a difendere la democrazia.
Sempre nel 1917 lesercito italiano sub una violenta sconfitta a Caporetto, che lo costrinse ad arretrare di ben 150 km e
ad allestire una nuova linea di difesa sul monte Grappa e sul Piave. Sempre in quei giorni il posto di Cadorna fu preso da
Armando Diaz, che miglior il trattamento dei soldati e seppe alimentare il loro sentimento nazionale, valorizzando il loro
sacrificio per la patria.
Nel 1918 liniziativa militare era ancora in mano agli imperi centrali; con lintervento degli stati uniti si iniziarono ad
ottenere le prime significative vittorie e anche in Italia le truppe riuscirono, grazie a Diaz, a sconfiggere gli austriaci a
Vittorio Veneto. Nel giro di pochi giorni gli italiani entrarono a Trento e a Trieste, portando lAustria a firmare larmistizio
il 4 novembre del 1918. Nei giorni successivi anche la Germania fu costretta a chiedere larmistizio.
LA PRIMA GUERRA TOTALE
La prima guerra mondiale, per il suo coinvolgimento a livello planetario e per la lunga durata, viene ricordata anche come
la Grande Guerra. Sul piano tecnologico durante il conflitto vennero utilizzate nuove tecniche di combattimento e nuove
armi, come bombe a mano, lanciafiamme, cannoni pesanti, mitragliatrici e carri armati, nonch gas tossici.
Tutte queste nuove tecnologie vennero utilizzate su larga scala, coinvolgendo nella guerra per la prima volta anche
lindustria.
Sorse anche il problema di garantire la necessaria disciplina ai combattenti: in prima linea, infatti, arrivavano giovani
strappati dalla vita civile, non consapevoli degli orrori della guerra e non preparati, soprattutto nellesercito italiano. Fu
quindi necessario intraprende una guerra psicologica, con lo scopo di motivare le truppe, ed una campagna a favore
della guerra, che permettesse ai civili non coinvolti direttamente sul fronte di sostenere i soldati.
La guerra intrapresa tra il 1914 e il 1918 fu quindi una guerra totale, che invest tutta la popolazione, dai soldati ai civili,
dalle campagne alle citt. La guerra, per, permise alle donne di uscire dalle proprie case, poich dovettero prende il
posto degli uomini al lavoro: per la prima volta le donne disponevano di un salario ed operavano autonomamente.
LE DEVASTAZIONI DELLA GUERRA E I PROBLEMI DELLA PACE
Alla fine del 1918 tutti i paesi europei attraversarono una grave crisi, dovuta al fatto che tutte le loro risorse erano state
utilizzate per finanziare il conflitto. I commerci erano fermi ovunque, tranne negli USA, che non uscirono dal conflitto
indeboliti, anzi, essendo creditori di molti paesi, ne uscirono rafforzati.
I trattati di pace si ebbero a Parigi tra il 1919 e il 1920, ma essi non calmarono le tensioni, bens aumentarono lodio e il
rancore tra le varie nazioni. Ad esempio con il trattato di Versailles tra la Germania e le potenze vincitrici, i tedeschi
vennero totalmente umiliati, in quanto dovettero cedere alla Francia lAlsazia e la Lorena, dovettero cedere alcuni
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territori alla Danimarca e alla Polonia, dovettero applicare dei tagli allesercito tedesco e rinunciare a delle colonia. Infine
la Germania fu costretta a pagare un ingente tassa alla Francia e allInghilterra, per risarcirle dei danni di guerra.
Con la fine della guerra venne, inoltre, smantellato limpero austro-ungarico, formando cos lAustria, lUngheria, la
Cecoslovacchia, la Polonia, la Jugoslavia e la Romania. Inoltre il Trentino, lAlto Adige, lIstria e Trieste vennero assegnate
allItalia.
Sulla base del 14 punti di Wilson, nel 1919, fu fondata la societ della nazioni, il cui compito era quello di evitare futuri
conflitti disastrosi come quello che si era appena concluso. La conferenza di Parigi, per, non diminu le tensioni in
Europa, ma le inaspr. In Germania si stava creando un sentimento di rivalsa sulle potenze vincitrici, alimentato dalle
numerose punizioni a lei inflitte e anche in Italia, scontenta di non aver ottenuto anche la Dalmazia che, con il trattato di
Londra, le spettava di diritto, si stavano diffondendo un malcontento generale.
Tutti questi rancori e queste tensioni che non erano state risolte formeranno la base per lo scoppio della Seconda guerra
mondiale.

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